5 Luglio 2023 / / Romina Sita

Hai presente quando entri in casa e vedi ordine e armonia? Ecco, queste sensazioni non sono date solamente dalla giusta scelta di arredamento, ma anche, anzi oserei dire soprattutto, dai piccoli oggetti decorativi, dalla loro quantità, da dove e come sono posizionati all’interno della stanza e della casa. In questo articolo desidero mostrarti qualche idea pratica su come disporre gli oggetti di home decor all’interno della tua casa, per prendere ispirazione e imparare ad applicare i consigli di home styling che ti permetteranno di provare ogni giorno quella piacevole sensazione di ordine e armonia ogni volta che varchi la soglia di casa.

INDICE DEI CONTENUTI
L’errore che ahimè si commette
Esercizio pratico: facciamo uno styling insieme
#1 Step
#2 Step
#3 Step
Quali sono le tipologie di composizioni che si possono realizzare in casa
#1 Tipologia
#2 Tipologia
#3 Tipologia
Esempi di composizioni armoniche
Trasforma la tua casa

L’errore che ahimè si commette

Quando si arreda casa, ormai me lo avrai sentito dire più e più volte, si impiegano la maggior parte delle energie durante la scelta degli arredi principali e non si dà il giusto peso invece a tutti quei dettagli di home decor, che sono proprio quelli che fanno la differenza! Ovvero tutti quegli oggetti decorativi che creano quell’aspetto armonico e accogliente che hai tanto desiderato per la tua casa fin dall’inizio.

A dirti la verità questo (quello di sottovalutare il potenziale dell’oggettistica della casa) è un errore che ho fatto anche io quando sono venuta a vivere in questa casa (nel lontano 2010!). Forse perché l’ho arredata un pò di fretta o forse perché avevo la testa concentrata altrove. Poi pian piano mi sono resa conto che, nonostante l’arredamento scelto mi piacesse molto, mancava qualcosa. Gli oggetti decorativi, seppur pochi, c’erano, ma erano posizionati senza una logica precisa e armonica.

Quando mi sono sposata lavoravo in un’azienda come interior stylist da poco più di 1 anno e solo col tempo, grazie a tutto ciò che ho appreso e all’esperienza ho capito quali fossero gli interventi di home styling da applicare anche a casa mia, nella mia bellissima casa che tanto adoro!

Ora sono qui, su questo blog, proprio a condividerti tutto ciò che ho imparato in questi anni, perché desidero che tu possa provare le stesse e bellissime sensazioni che provo io a casa mia!

Troppo spesso vedo mensole, mobili della tv, vani a giorno sovraccarichi di soprammobili, oggettini e libri tutti ammassati tra loro senza nessun senso logico.

Quali sensazioni possono dare queste composizioni di oggetti? Ordine e armonia, oppure caos e disordine?

Sulla risposta direi che siamo d’accordo: caos e disordine!

Tu: “Ok Romi, ma mi vuoi demoralizzare?”

Niente affatto! Anzi, voglio fare subito con te un esercizio semplice ma pratico che ti permetterà di capire nel concreto ciò che puoi fare fin da subito per rimediare a questa situazione.

Esercizio pratico: facciamo uno styling insieme

STEP #1

Prendi un vano a giorno qualsiasi, quello che è sempre lì in disordine (può essere una mensola, una nicchia, il ripiano di un mobile) e liberalo, togli via tutto.

Togli tutti gli oggetti che gli stanno sopra…tutti eh!

Ora cosa provi?

Ah, che sensazione di respiro… Guarda quanto è grande quel ripiano, non te lo ricordavi, vero?

Ecco, ora che è grande però non significa che devi riempirlo tutto.

Dobbiamo cercare di renderlo bello! Bello e anche funzionale (in base alla zona in cui si trova).

Dai una bella pulita con un colpo di straccio e procediamo.

STEP #2

Ora ti ritrovi lì di fianco una montagna di oggetti. Dobbiamo capire se li vogliamo tutti riporre nel vano a giorno appena vuotato, oppure se possiamo fare una cernita ed eliminare qualcosa (= buttare ciò che non occorre più o riporre in un vano chiuso).

Per ognuno di essi chiediti: davvero lo voglio tenere a vista? Davvero è così bello o importante (es. ha un legame affettivo)?

STEP #3

Gli oggetti rimasti saranno i protagonisti del tuo nuovo styling del vano a giorno.

Tutti avranno un ruolo importante, il ruolo di far parte di una composizione armonica di oggetti.

Posiziona gli oggetti uno ad uno sul ripiano partendo dal più alto o dal più voluminoso, ad esempio dal vaso più alto, oppure da un gruppo di libri affiancati l’uno all’altro.

Procedi creando piccoli gruppi di oggetti distanziati tra loro. All’interno di ogni gruppo fai in modo che ci siano elementi alti, medi e bassi. Come ti accennavo 2 secondi fa, ogni gruppo deve essere distanziato dall’altro (quindi non avrai più l’ammassamento di prima) e tra un gruppo e l’altro è bene mantenere un dinamismo di altezze e forme.

Ti condivido questo articolo in cui spiego nel dettaglio quest’ultimo concetto: Come arredare un piano di appoggio come una vera stylist: 6 tecniche efficaci

Le composizioni di oggetti, se ben studiate e realizzate, possono trasformare l’aspetto estetico di una casa. Quando c’è ordine visivo, che anche ordine mentale, perché gli occhi sapranno dove guardare senza essere disorientati dal caos e dai troppi oggetti.

Fai un test con l’esercizio appena fatto insieme…lascia passare qualche giorno e dimmi se è cambiato qualcosa, a livello mentale intendo. Cosa provi ogni volta che passi davanti a quel ripiano appena sistemato? Ti dà serenità, oppure è rimasto indifferente? Le risposte a queste domande ti daranno la carica per sistemare un altro ripiano della casa, vedrai!

Quali sono le tipologie di composizioni di oggetti decorativi che si possono realizzare in casa

Potenzialmente qualsiasi superficie di appoggio, sia orizzontale, sia verticale, è adatta ad accogliere composizioni armoniche di oggetti. Per semplificare questo concetto, diciamo però che ci sono 3 principali tipologie di composizioni.

TIPOLOGIA 1 – Le composizioni con dietro una parete

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Foto by Rue Mag

Sono tutte quelle composizioni di oggetti posizionate su un ripiano addossato alla parete o allo schienale del mobile in cui sono contenute. Può essere una mensola, il mobile dell’ingresso, una madia, il mobile della tv, il top del mobiletto del bagno, un vano a giorno della cucina, ecc…

TIPOLOGIA 2 – Le composizioni centrotavola

composizione-centrotavola
Foto by Pinterest

Sono tutte quelle composizioni di oggetti posizionate su un piano di appoggio con nulla intorno, ad esempio: il tavolo da pranzo, l’isola o penisola della cucina, il coffee table, ecc…

Sono tutte composizioni visibili a 360° e cioè devono essere possibilmente armoniche su tutti i suoi lati, appunto perché sono posizionate al centro e noi ci muoviamo intorno ad esse quando fruiamo all’interno della stanza.

TIPOLOGIA 3 – Le composizioni a parete

gallery-wall-the-poster-club
Foto by The Poster Club

Le gallery wall sono un esempio immediato di ciò che si intende per composizioni a parete. Sono molto decorative, non ingombrano spazio all’interno della stanza e sanno esprimere (attraverso le immagini dei poster o delle fotografie contenute al loro interno) il carattere e la personalità di chi abita la casa.

All’interno del mio corso digitale di Home Styling “Da Abitazione a Casa” spiego nel dettaglio come realizzare composizioni di oggetti decorativi per ognuna di queste tipologie.

Esempi di composizioni armoniche

Ora ti mostro qualche esempio di composizioni armoniche di oggetti decorativi per la casa, che ho realizzato qualche tempo fa. Nel farle mi sono divertita a scegliere prodotti monomarca, in modo che se magari te ne piacesse una in particolare, puoi replicarla velocemente facendo un acquisto unico nello stesso shop.

La nostra casa deve essere composta da arredi principali e oggetti decorativi più piccoli. Gli arredi principali definiscono la funzionalità di uno spazio e l’estetica principale. Tutti gli oggetti di home decor definiscono quel tocco finale di armonia, personalità e carattere di una casa. Senza di essi puoi avere l’arredo più bello e funzionale che vuoi, ma la tua casa sembrerà sempre fredda e impersonale.

Trasforma la tua casa

Impara a trasformare la tua casa con un metodo semplice, pratico e per chi ha poco tempo, a trasformare la tua abitazione fredda e impersonale in una casa accogliente e bella da vivere.

Come?

Scopri il mio corso per diventare la stylist di casa tua e realizzare una volta per tutte la tua casa come l’hai sempre desiderata.

Ciao e alla prossima!

P.S. Continua a navigare nel blog, potresti trovare qualche altro articolo utile.

L’articolo Oggetti decorativi per la casa: idee e consigli per creare composizioni piacevoli da guardare sembra essere il primo su Romina Sita.

5 Luglio 2023 / / Laura Home Planner

Come illuminare casa ,

un aspetto che a volte viene trascurato.

Si pensa allo stile,

al colore,

all’organizzazione…

ma spesso ci si dimentica che illuminare casa è fondamentale per un buon progetto d’interior.

illuminare casa scegliamo le lampade

Per illuminare casa nel modo corretto ,

è necessario scegliere le lampade con la giusta direzione di luce

In che modo?

  • Luce diretta
  • Luce indiretta
  • Diretta e indiretta

illuminare casa con la luce diretta :

Quali sono le lampade con luce diretta?

tutte quelle che hanno una direzione della luce in un punto preciso.

La luce diretta è indicata per ambienti che richiedono attenzione.

Ad esempio,

La lampada da tavolo può risultare utile per leggere un libro ,

In cucina le luci sotto pensili hanno luce diretta per illuminare il piano di lavoro,

Il piano cottura e il lavello .

Sopra al tavolo da pranzo per illuminare la tavola.

illuminare casa con la luce indiretta

La luce indiretta è perfetta per creare l’atmosfera.

il fascio luminoso è rivolto verso il soffitto o le pareti.

Le lampade con luce indiretta sono consigliate per mantenere la concentrazione durante la giornata lavorativa…

ed oggi giorno non si tratta solo dell’ufficio fuori casa…

pensiamo a quanti di noi lavorano in smart working

diretta e indiretta facciamo un mix

Per ottenere un risultato ottimale è opportuno combinare i vantaggi di entrambi,

un mix tra luce diretta ed indiretta renderà l’ambiente più confortevole.

Illuminare solo con luci indirette non basterebbe,

e con la sola luce diretta mancherebbe un po’ di comfort.

luce calda o fredda?

Non esiste una regola

Bisogna sceglierla in base alle proprie esigenze di illuminazione.

È bene considerare però ,

Che la tonalità della luce influisce molto sul nostro stato d’animo a seconda della sua intensità.

perciò,

scegliere come illuminare ogni spazio nel modo giusto è importante per ottenere un grado di comfort ed efficienza adeguati all’ambiente in cui ci troviamo.

L’articolo Illuminare casa : idee spunti e consigli proviene da Laura Home Planner.

4 Luglio 2023 / / Dettagli Home Decor

dal riciclo di vecchi abiti nasce la collezione Rememberme

Sedie, tavoli e coffe-table, la collezione Rememberme regala nuova vita agli abiti trasformandoli in arredi sostenibili

Nato dalla creatività di Tobias Juretzek e dall’artigianalità di Casamania by Horm, la collezione Rememberme è sinonimo di innovazione e sostenibilità. La linea è infatti progettata per dare nuova vita agli abiti a noi più cari, al suo interno coesistono lo sguardo verso il futuro e il desiderio di mantenere vivo il passato.

Inquinamento, quanto incide l’industria tessile?

Secondo un recente articolo pubblicato nel sito del Parlamento Europeo,  il settore tessile è tra i principali responsabili dell’inquinamento del pianeta. La produzione tessile ha bisogno di utilizzare molto acqua, senza contare l’impiego dei terreni adibiti alla coltivazione del cotone e di altre fibre. Si stima che la produzione tessile sia responsabile di circa il 20% dell’inquinamento globale dell’acqua potabile a causa dei vari processi a cui i prodotti vanno incontro, come la tintura e la finitura, e che il lavaggio di capi sintetici rilasci ogni anno 0,5 milioni di tonnellate di microfibre nei mari.

Si calcola, infatti,  che l’industria della moda sia responsabile del 10% delle emissioni globali di carbonio, più del totale di tutti i voli internazionali e del trasporto marittimo messi insieme.

Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, gli acquisti di prodotti tessili nell’UE nel 2020 hanno generato circa 270 kg di emissioni di CO2 per persona. Questo significa che i prodotti tessili consumati nell’UE hanno generato emissioni di gas serra pari a 121 milioni di tonnellate.


L’abbigliamento che finisce in discarica

In questi anni è cambiato anche il modo in cui le persone eliminano l’abbigliamento che non usano più. Molti capi, infatti, finiscono in discarica anziché essere donati.

Le soluzioni per ridurre questo impatto passano ovviamente cambiando i nostri modelli di consumo. E’ importante superare la cultura dello spreco dell’abbigliamento stagionale, indossati solo per pochi mesi, e optare per capi senza tempo, di qualità e durevoli. Inoltre, è altrettanto importante dare una seconda vita ai vestiti che non indossiamo più, vendendoli su piattaforme online di seconda mano, donandoli a enti di beneficenza per il riutilizzo o riciclandoli in altri prodotti, proprio come la collezione Remeberme.

tavolo collezione Rememberme

Dal riciclo di abiti nasce la collezione di arredi Rememberme

La collezione si fa portavoce delle attuali problematiche sociali di sostenibilità e riciclaggio. Il designer ricava infatti il materiale, per la realizzazione della linea, dall’utilizzo di vecchi indumenti come jeans e magliette di cotone mischiati con una specifica resina atossica di origine vegetale. Gli abiti sono oggetti portatori di ricordi e di memorie e che conferiscono così a ogni singolo prodotto un valore aggiuntivo. Con Rememberme la personalità degli abiti continua a vivere dando espressione ai materiali e alla loro storia di vita.

Rememberme si sviluppa in sedie, tavolo e coffee-table dando vita a una proposta sostenibile completa.


Naturalmente, non ci saranno mai due prodotti identici, ogni pezzo è inevitabilmente unico nel suo genere.

 

L’articolo Con Rememberme dai nuova vita agli abiti che non indossi più proviene da Dettagli Home Decor.

4 Luglio 2023 / / Dettagli Home Decor

erbe aromatiche, le migliori e come coltivarle in casa

Chi ama dilettarsi in cucina sa bene quanto sono importanti le erbe aromatiche per insaporire i piatti. E allora, ecco le migliori erbe aromatiche da coltivare in vaso, così gli aromi sono sempre a portata di mano.

Le aromatiche più facili da coltivare

Menta

In quanto pianta sempreverde molto resistente, la menta si presta bene ad essere coltivata dentro casa. L’importante è che venga posizionata in una zona fresca e soleggiata, in un terriccio ricco di humus.

Timo

Il timo è perfetto per la coltivazione in vaso, perché cresce lentamente e non richiede travasi. E’ importante evitare i ristagni d’acqua, preferendo annaffiature frequenti ma poco abbondanti.

Basilico

Chi non ha mai coltivato una piantina di basilico? Tra le erbe aromatiche, il basilico è la pianta che richiede più cure. Necessita di luce ma teme i raggi diretti del sole. Inoltre, deve essere annaffiato spesso affinché il terriccio rimanga sempre umido.

Erba cipollina

L’erba cipollina ha bisogno di una zona fresca, ombrosa e ventilata. L’ideale è posizionarla in un angolo del balcone o sul davanzale della finestra. In questo periodo dell’anno è sufficiente annaffiarla ogni due giorni.

Dove collocare le erbe aromatiche per farle durare più a lungo

Quante volte ti è capitato di ritrovarti con una piantina di erbe aromatiche secca dentro casa? La colpa il più delle volte è da imputare alla collocazione sbagliata. Le piante in vaso hanno bisogno, infatti, di molta luce naturale e temono invece le fonti di calore. L’ideale è ritagliarsi un piccolo angolo dentro casa da dedicare esclusivamente alla coltivazione di erbe e spezie. Il consiglio è quello di posizionarle vicino alla finestra, ma non solo. Sistemare i vasetti delle piantine vicino al lavabo può essere una buona idea, oppure dedicare loro una mensola della cucina in cui arrivano maggiormente i raggi del sole. Fondamentale, poi, anche la scelta del vaso. Sono perfetti quelli con diametro e altezza pari a 20 cm, con almeno un foro di drenaggio alla base. Sistemandoli vicini tra loro si creerà una sorta di microclima in cui le piantine possono crescere meglio.

La soluzione dentro casa è il giardino idroponico

Plantui, il giardino idroponico domestico
Plantui giardino idroponico

Non tutti sanno che è possibile coltivare piante e fiori senza ricorrere all’uso della terra e del classico terriccio. Si tratta del giardino idroponico, che si basa essenzialmente sulla creazione di un ambiente favorevole per la crescita dei vegetali. In che modo? Disciogliendo dentro l’acqua le sostanze nutritive che normalmente le piante trovano nel terreno.

Il vantaggio, in questi casi, è che si può dare vita a un angolo green anche in spazi ridotti e poco luminosi della casa. Ma i vantaggi non finiscono qui: le piante crescono più velocemente, sane e più rigogliose rispetto alle tecniche di un giardino tradizionale.

Inoltre, se dotato di un serbatoio per il riutilizzo del liquido, si avrà anche un notevole risparmio di acqua.

Consigli per coltivare con successo le erbe aromatiche in poco spazio

Consigli per coltivare con successo le erbe aromatiche in poco spazio
kit orto verticale della collezione Cuadra

Coltiva in verticale

L’orto verticale risolve il problema dello spazio in quanto, come suggerisce il nome, si sviluppa in altezza. Scaffali in legno, plastica o ferro sono i più adatti per ospitare piccoli vasetti in cui far crescere le piantine.

Un’altra soluzione è quella di acquistare fioriere e contenitori a cascata, da fissare al muro per creare una specie di rete. In alternativa si possono coltivare le piantine anche dentro grossi tubi di plastica tagliati in modo tale da creare una sorta di contenitore dove inserire il terriccio.

Infine, in commercio puoi trovare diversi Kit con tutto ciò che serve per creare un orto verticale. Si tratta di soluzioni facili da montare e che puoi collocare dentro casa o sul balcone.

Acquista piante già cresciute

Una regola per coltivare con successo le erbe aromatiche è quella di partire da piantine già cresciute. Spesso, infatti, i semi presentano una difficoltà nell’attecchire. Trapiantare una pianta già sviluppata aiuta anche i meno esperti ad ottenere ottimi risultati.

 

L’articolo Le migliori erbe aromatiche da coltivare in casa proviene da Dettagli Home Decor.

4 Luglio 2023 / / Dettagli Home Decor

arte povera e arredamento

Nel design non è forse l’attenzione ai dettagli a fare la differenza? Ciò vale sia per le soluzioni di stampo moderno sia per quelle che vedono un legame con epoche in cui non ci si poteva permettere di sprecare alcunché.

Qualcosa che si può ritrovare nella maggior parte delle pietanze gastronomiche della tradizione, che partono da una cultura dove “si fa con quel che si ha a disposizione” per creare soluzioni creative e che sono vere e proprie opere d’arte.

È quanto accade anche nel caso dell’arte povera: un movimento avanguardista che ha conosciuto un successo importante tra gli anni Sessanta e Settanta del Secondo Dopoguerra, capace di cambiare il corso della storia in maniera significativa e rivoluzionaria.

Una ribellione ai canoni standard che ha rivendicato di porre al centro lo spettatore tramite la realizzazione di immagini, sculture, performance e complementi di arredo, con il fine di ribadire il legame tra uomo, esistenza ed arte.

Il risultato è stato il conseguimento di uno stile originale, rinomato e portato avanti ancora oggi. I mobili come le vetrine in legno arte povera ne sono un esempio e rappresentano l’essenza della semplicità, ottenuta dall’impiego di materie prime in grado di durare a lungo nel tempo.

Un tratto che ne assicura l’installazione all’interno di molteplici stanze, in contesti di campagna come di città, raffinati ed eleganti, con un’aria un po’ retrò.

credenza in legno vecchia con ante in vetro

Arte povera: una definizione

Con il termine arte povera si fa riferimento a un movimento artistico che nasce a metà degli anni Sessanta in Italia e si contrappone a una società consumista e incentrata sulla modernizzazione.

Non diversamente dalle altre soluzioni avanguardiste, si pone in rottura con il passato ma anche con il presente, in particolar modo con l’egemonia della cultura minimalista statunitense.

Una ribellione che rivendica l’utilizzo di materiali, appunto, poveri e grezzi, come il legno, le pietre, i tessuti, talvolta persino la plastica. Che prende forma da quello che si utilizza nella quotidianità, escludendo tutto ciò che è superfluo.

Quali sono le origini dell’arte povera? Vanno ricercate in special modo nelle avanguardie di inizio novecento e nella pittura astratta.

A coniare il termine è stato il curatore e storico dell’arte Germano Celant, il quale poneva all’interno del movimento artisti assimilabili tra loro per la narrazione di tematiche simili, affrontate con comunione di intenti pur non lavorando insieme.

La prima reunion è avvenuta nel 1967, all’interno di una mostra andata in scena a Genova presso la Galleria La Bertesca.

Il movimento ha aderito alle manifestazioni pacifiste contro la guerra in Vietnam, ma si è sciolto, nonostante il successo, intorno alla metà degli anni Settanta. Ogni artista ha proseguito portando avanti la propria identità e il proprio stile.

Tra i protagonisti del movimento arte povera ricordiamo Piero Gilardi, Mario Merz, Gianni Piacentino, Gilberto Zorio, Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto. Quest’ultimo è tra l’altro l’ultimo artista italiano vivente ad aver esposto al Louvre di Parigi. Il 25 giugno ha compiuto 90 anni ed è ancora molto attivo.

Come abbinare i mobili in arte povera

Arte povera e arredamento

La produzione di arte povera ha trovato la sua realizzazione pratica e naturale all’interno di complementi di arredo in legno lucidato, per i quali vengono adoperati soprattutto ciliegio, castagno e noce.

Mobili che presentano uno stile caldo, tipico della lavorazione artigianale del legno in Italia, e decisamente rustico. Oltre alle vetrine, tra le soluzioni che risultano più rappresentative troviamo scrivanie, scrittoi, credenze, comodini, tavoli, sedie, credenze, comodini e settimini.

Arredare utilizzando le creazioni dell’arte povera significa pensare gli ambienti riducendo tutto all’essenzialità e alla funzionalità.

Nulla vieta di accostare questo particolare stile ad altri, sia secondo un criterio di opposizione che di concordanza. L’ideale è però inserirlo in maniera esclusiva almeno all’interno della singola stanza.

È perfetto per uno studiolo, per la camera da letto, per il soggiorno, per la cucina e all’interno di un ambiente open space.

Accanto ai mobili in legno è possibile aggiungere dettagli in ferro battuto e utilizzare degli specchi. Una soluzione, quest’ultima, che si richiama all’arte di Michelangelo Pistoletto e alla sua produzione di Quadri specchianti.

 

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