12 Ottobre 2023 / / Dettagli Home Decor

La Darbia dei fratelli architetti Gian Carlo e Matteo Primatesta

La Darbia sul Lago d’Orta è diventato il segreto meglio custodito del Piemonte per gli intenditori del buon gusto e dell’ospitalità dal design distintivo. I fratelli architetti Gian Carlo e Matteo Primatesta si sono avventurati in un territorio sconosciuto trasformando un insediamento rurale abbandonato in un sofisticato rifugio per le vacanze che riflette il lusso tranquillo e la dolce vita italiana al suo meglio. Il loro segreto del successo? Essere albergatori autodidatti con un debole per l’estetica silenziosa.

La Darbia sul Lago d'Orta

Hotel La Darbia Lago d’Orta

Mentre le folle di turisti del Nord Italia si riversano sul Lago Maggiore e i riflettori brillano sull’affascinante Lago di Como, il Lago d’Orta rimane un tesoro relativamente sconosciuto alla maggior parte del mondo. Sulla sua sponda orientale, appena sopra il centro storico di Orta San Giulio, si trova l’elegante borgo La Darbia.

Lusso tranquillo con vista lago

La struttura è circondata da un rigoglioso parco mediterraneo progettato dall’architetto paesaggista Anna Regge e da vigneti di Nebbiolo amorevolmente coltivati. Con una vista mozzafiato sul lago scintillante e sulle cime del Monte Rosa, il rifugio per le vacanze ridefinisce la connotazione del lusso con un’estetica piena di sentimento e un’ospitalità davvero empatica.

resort sul lago d'Orta

Diventare albergatori è stata un’esperienza completamente nuova per i fondatori di Studioprimatesta, ma si è scoperto che era proprio questo che rende “La Darbia” il luogo ideale per intenditori alla ricerca della bellezza nel design e della profondità nei dettagli.

Ristorante La Cucina sul Lago d'Orta

Ristorante con terrazza vista lago

Il ristorante La Darbia, “La Cucina”, e l’idilliaca terrazza e cocktail bar in mezzo all’orto biologico sono diventati un segreto gelosamente custodito per gli epicurei più esigenti – da Milano ad Amburgo, da New York a Helsinki. Lo chef Matteo Monfrinotti condivide il legame della struttura con la regione e sottolinea l’identità culinaria del Piemonte. Ingredienti regionali, piatti genuini, livello gourmet: questo è “La Cucina”.

appartamento-suite hotel La Darbia

Appartamenti-suite dell’Hotel La Darbia

I 20 appartamenti-suite, così come il ristorante, emanano un’eleganza sobria che non ha bisogno delle note forti per impressionare. “Sobrio”, come direbbero gli italiani. Semplice, e quindi intrigante. L’architettura di La Darbia riflette il linguaggio semplice e formale degli edifici rurali piemontesi e integra materiali locali, vegetazione mediterranea e artigianato disadorno. L’essenza di questo lembo di territorio, la sua storia culturale e le tipologie rurali sono diventate il leitmotiv architettonico e concettuale del progetto. Il concept cromatico degli interni riprende le palette cromatiche sfumate della natura. Introversi verso il bosco e ricoperti di edera, tutti i 20 appartamenti si aprono sul giardino, con vigneti e piscina riscaldata di acqua salata.

camera con affaccio sul giardino

Prenota il tuo soggiorno

Con il restyling dei 20 eleganti appartamenti-suite della struttura e l’ampliamento della cantina dedicata a piccoli ed esclusivi incontri gourmet, la struttura ha recentemente festeggiato il suo decimo anniversario. Chi desidera vivere l’esperienza di un soggiorno presso “La Darbia”, o avere un tavolo presso “La Cucina”, diretta dallo chef Matteo Monfrinotti, deve prenotare con largo anticipo. Non c’è da meravigliarsi che la preoccupazione principale degli appassionati illuminati che hanno sperimentato la sua intima magia sia: non spargere la voce!

La Darbia, Località Orta San Giulio – Lago d’Orta – Piemonte (www.ladarbia.it)
Architetti e proprietari: Gian Carlo e Matteo Primatesta dello Studio Primatesta (www.studioprimatesta.com)
Architetto Paesaggista: Anna Regge
Fotografo: Tobias Kaser

 

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12 Ottobre 2023 / / Dettagli Home Decor

I passaggi da seguire per una corretta manutenzione delle forntane da giardino

Immaginate di essere in un bel giardino in un caldo giorno d’estate, seduti al fresco sotto le fronde di un albero, inebriati dal profumo di fiori ed erbe aromatiche, cullati dal cinguettio degli uccellini e dal gorgogliare dell’acqua di una bellissima fontana: senza dubbio questo contesto genera un grande senso di pace e di benessere!

Concentriamoci ora sulla fontana: essa è un perfetto complemento d’arredo, che si inserisce armoniosamente tra le piante e i fiori del giardino come elemento funzionale e allo stesso tempo decorativo, contribuendo significativamente alla bellezza dell’angolo verde.

Ma cosa succede, però, se la fontana non viene pulita a dovere? Se le sue acque sono putride e stagnanti, piene di alghe e detriti? Certamente l’impatto sarà l’opposto: renderà l’intero ambiente disordinato, sporco e insalubre, oltre a mettere a repentaglio il buon funzionamento dei vari componenti della fontana (come pompa e sistema di filtraggio).

È dunque molto importante saper eseguire correttamente l’adeguata manutenzione delle fontane da giardino, con costanza e regolarità, seguendo alcuni step fondamentali suggeriti da Lovebrico, e-commerce specializzato nella vendita di prodotti per l’arredo giardino, l’arredo casa, l’edilizia e il fai da te.

Come scegliere le fontane da giardino

Una premessa: esistono moltissimi tipi di fontane per esterni (a muro, a colonna, lavelli, ecc.) realizzati in forme e materiali differenti (ghisa, pietra, cemento, granito, ecc). La scelta della fontana dipende dal gusto personale, dallo spazio a disposizione in giardino e dalla funzione che essa avrà: per questo ogni modello avrà alcune specifiche regole di manutenzione e accorgimenti da seguire a seconda delle caratteristiche.

Per chi apprezza lo stile antico e desidera arricchire il proprio giardino con un tocco classico e raffinato, la scelta ideale potrebbe essere una fontana a parete in ghisa.

Per coloro che prediligono un’estetica rustica e desiderano un elemento che si integri armoniosamente con la natura circostante, la scelta si apre tra due affascinanti opzioni: la prima è rappresentata da una fontana dall’effetto pietra in cemento e granulato di marmo; la seconda opzione è costituita dalla fontana effetto pietra Arnosto anch’essa in granulato di marmo e cemento. Siete in cerca di qualcosa di minimal che si adatti perfettamente ad ambienti esterni semplice ma anche elegante? Il punto d’acqua effetto granito è ciò che fa per voi. ll lavello in pietra acquaio si presenta come il perfetto connubio tra resa estetica e praticità funzionale: può essere impiegato come lavandino per detergere attrezzature, stoviglie e biancheria, ma si rivela altresì un elemento d’arredo per il giardino, impreziosito da un tocco di raffinata semplicità.

Corretta manutenzione delle fontane da giardino: i passaggi da seguire

Per quanto riguarda le operazioni di manutenzione in generale, però, ci sono alcuni step sempre validi e raccomandati per un’efficace e profonda pulizia delle fontane da giardino; se eseguiti con costanza e regolarità, garantiranno un risultato ottimale, prolungando il ciclo di vita della fontana stessa e delle sue componenti tecniche, oltre ad assicurare un effetto armonico ed elegante all’interno del giardino.

  1. Per prima cosa, quando si inizia a pulire la fontana, è necessario scollegarla, rimuovendo la pompa e il tubo, e lavare accuratamente e singolarmente questi due pezzi se necessario.
  2. Poi, con l’ausilio di un secchio o di una apposita pompa, bisogna svuotare la fontana dall’acqua che vi si è accumulata, che può essere sporca e maleodorante.
  3. Contestualmente, si dovranno eliminare i vari residui che possono essersi accumulati nel tempo sul fondo della fontana, come ad esempio foglie e rametti secchi, detriti, alghe e mucillagini.
  4. Una volta che il bacino della fontana è totalmente sgombro e svuotato, si procede con la pulizia vera e propria della superficie: come accennavamo, essa dipende molto dal tipo di dimensione e soprattutto di materiale da cui è costituita, perché ognuno richiede l’utilizzo di prodotti specifici adatti, solitamente segnalati dai produttori. In generale, è bene utilizzare spazzole, panni e spugne morbide e pulite, con un detergente ad hoc non aggressivo ma delicato e il più possibile naturale, per evitare di rovinare la fontana.
  5. È ora il momento del risciacquo, così da eliminare qualsiasi residuo di sostanza detergente.
  6. Se l’acqua della fontana è spesso soggetta alla proliferazione di alghe e muschi, è possibile aggiungere uno specifico condizionatore d’acqua (anche il semplice cloro può essere adatto, oppure uno specifico alghicida) che ne eviti la formazione. Allo stesso modo, se ci si trova in un territorio in cui le temperature in inverno si abbassano molto, si può eseguire un trattamento anti-gelo ad hoc per proteggere la superficie della fontana.
  7. Infine, si passa al riempimento della fontana con abbondante acqua fresca e pulita e, se il modello è così composto, si procede al reinserimento in posizione corretta del tubo e della pompa inizialmente rimossi per la pulizia

Queste sono le principali fasi dell’operazione di manutenzione di una fontana da giardino: è bene però ricordare anche due regole fondamentali affinché essa sia realmente efficace.

Il primo consiglio da seguire è quello di eseguire questa routine con costanza e regolarità, calendarizzandola ciclicamente durante l’anno (a seconda della posizione della fontana e delle condizioni atmosferiche) per evitare di ritrovarsi a dover pulire un accumulo eccessivo di detriti e acqua putrida.

Il secondo consiglio è quello di tenere costantemente monitorato lo stato di pulizia della fontana, in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di necessità.

Seguendo queste semplici ma precise regole, la vostra fontana da giardino sarà un elemento di decoro sempre elegante e funzionante!

 

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12 Ottobre 2023 / / Dettagli Home Decor

consigli per scegliere i materiali per profili e rivestimenti

Sono vari i materiali che oggi si utilizzano per la produzione di rivestimenti: le proposte delle aziende vanno verso la preferenza per materiali che offrano risultati eccellenti anche dal punto di vista tecnico.

Le problematiche per quanto riguarda i rivestimenti

Introdurre l’uso di un nuovo materiale per i rivestimenti di interni ed esterni consente non solo di ottenere risultati estetici migliori, ma anche di risolvere in modo egregio alcune problematiche specifiche di questo settore. Si pensi ad esempio all’utilizzo di profili angolari, sempre più spesso sfruttati per la finitura di spigoli, scale, punti di giunzione tra pavimentazioni di diverso materiale o ad altezze differenti.

In questo settore l’introduzione di materiali sta aiutando non solo a rendere più gradevoli gli ambienti, ma anche ad avere soluzioni tecniche innovative, più durevoli e che consentono di ottenere risultati decisamente migliori rispetto al passato. Molte aziende si stanno impegnando proprio in questo senso; ad esempio, Profilpas è produttore di profili in acciaio inox, alluminio, ottone e PVC e offre a progettisti e architetti elementi eleganti e funzionali.

L’acciaio inox, infatti, può essere usato per profili per rivestimenti e pavimenti, così come per la produzione di decori da parete, punti di giunzione per pavimenti e varie altre soluzioni che rendono più facile gestire la posa dei rivestimenti in tutta la casa e all’esterno. Insieme all’acciaio oggi questi elementi sono disponibili anche in alluminio, ottone, materie plastiche.

Materiali ecosostenibili

Un’altra tendenza particolarmente accentuata va verso una maggiore ecosostenibilità dei prodotti. La si ottiene in due modi, che possono essere anche concomitanti: scegliendo materiale più durevole e riciclabile al 100%, o prediligendo materie prime di origine naturale, coltivate o comunque facilmente reperibili. Un esempio lo abbiamo già citato sopra ed è quello del bambù: una pianta che produce ogni anno enormi quantità di materia prima, che si può usare per rivestimenti di ogni genere. Lo stesso si può dire del parquet laminato, che sfrutta sottilissime lamelle di legno proveniente da foreste e piantagioni certificate.

Altre possibili soluzioni

Sono considerati sostenibili anche quei rivestimenti preparati con materiale riciclato; questo perché consentono di limitare il prelievo di ulteriore materiale per la produzione di rivestimenti quali le pavimentazioni. Risultano quindi ecosostenibili anche materiali quali il PVC, l’alluminio o la pietra, a patto che siano ottenuti da scarti di lavorazione o dal riciclo di materiale già precedentemente utilizzato.

Anche la durata di un materiale permette di renderlo più interessante rispetto a un altro. Sotto questo punto di vista scegliere un materiale durevole, che non risenta del passare degli anni e che possa svolgere la propria funzione per tempi molto lunghi può essere considerata una soluzione sostenibile, in quanto evita di dover sostituire tale materiale dopo un breve lasso di tempo, riducendone così l’impatto ambientale.

 

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