13 Maggio 2025 / / Casa Poetica

Organizzare bagni piccoli - Casa Poetica

Organizzare bagni piccoli può sembrare una missione impossibile: ogni angolo è pieno, ogni centimetro conta, e il rischio di caos è sempre dietro l’angolo. Eppure, con qualche accorgimento mirato e delle scelte intelligenti, anche il bagno più minuscolo può diventare funzionale, ordinato e persino bello da vivere.

Non servono ristrutturazioni né miracoli, ma un mix di decluttering, logica e piccoli trucchi salvaspazio che puoi mettere in pratica anche oggi.



1. Decluttering: il primo passo per organizzare bagni piccoli

Prima di pensare a come organizzare il bagno, assicurati che ci sia solo ciò che ti serve davvero. Nei bagni piccoli, ogni oggetto inutile è un lusso che non ti puoi permettere. Via prodotti scaduti, flaconi mezzi vuoti che non usi da mesi, asciugamani rovinati, campioncini “un giorno li porto in viaggio”.

Più spazio liberi, più spazio puoi organizzare.

Consiglio pratico:

svuota completamente un mobile alla volta. Categorizza. Tieni solo l’essenziale e metti da parte il “forse” in una scatola: se non lo usi entro un mese, saluta e ringrazia.



2. Sfrutta le altezze per organizzare bagni piccoli al meglio

Quando lo spazio orizzontale manca, sali in verticale. Le pareti del bagno sono spesso sottovalutate, ma possono diventare le tue alleate più preziose.

  • Mensole sopra il WC

  • Porta-asciugamani verticali

  • Ganci adesivi sul retro della porta

  • Colonne slim che si infilano in angoli strettissimi

 

Consiglio pratico:

scegli mensole aperte per non appesantire visivamente lo spazio, e abbinale a contenitori neutri per dare un senso di ordine immediato.



3. Ogni oggetto al suo posto: regola d’oro nei bagni piccoli

Uno dei segreti per organizzare bagni piccoli è evitare che le cose vaghino senza una destinazione precisa. Il phon che gira da una parte all’altra, le pinzette mai nel posto giusto, i dischetti di cotone mezzi sparsi… Serve una regola: ogni cosa al suo posto, sempre.

Consiglio pratico:

usa contenitori piccoli e suddivisi dentro i cassetti o nei mobili. Sì a organizer trasparenti o divisori in bambù. Così trovi tutto a colpo d’occhio e smetti di perdere tempo ogni mattina.



4. Mobili multifunzione: alleati per organizzare bagni piccoli

Se devi acquistare mobili, anche piccoli, sceglili con doppia funzione. Il bagno piccolo non perdona gli oggetti inutili o “solo belli da vedere”.

  • Specchi contenitori

  • Sgabelli con vano interno

  • Carrellini su ruote da infilare accanto al lavabo

  • Cassettini slim sotto il lavandino

 

Consiglio pratico:

attenzione alle profondità. Un mobile profondo 40 cm può sembrarti comodo, ma in uno spazio ristretto è meglio un formato compatto, anche da 20 cm, che ti lascia respiro e passaggi liberi.



5. Ordine visivo: fondamentale nei bagni piccoli

Troppi oggetti a vista danno l’idea di disordine, anche se sono perfettamente allineati. E in un bagno piccolo, l’impatto visivo conta quanto la funzionalità.

  • Raggruppa i prodotti in vassoi o scatole

  • Riduci i colori: scegli flaconi neutri o travasa in contenitori coordinati

  • Lascia una parte del piano lavabo libera: è uno spazio che “respira” per te

 

Consiglio pratico:

imposta una “zona beauty” e una “zona pulizia”. Dividere per funzione ti aiuta a gestire meglio anche i momenti della giornata (e ti fa venire meno voglia di lasciare tutto in giro).



Organizzare bagni piccoli non è un gioco di Tetris, è una scelta di libertà

Non serve vivere in una spa di lusso per avere un bagno funzionale, accogliente e ordinato. Organizzare un bagno piccolo significa scegliere cosa conta davvero, trovare soluzioni intelligenti e dare valore allo spazio che hai.

Non c’è bisogno di fare tutto insieme: comincia da un cassetto, da una mensola, da un contenitore. E vedrai che ogni centimetro recuperato sarà un passo verso una quotidianità più leggera.

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13 Maggio 2025 / / Laura Home Planner

Scegliere le sedie giuste per la zona living non è affatto una cosa banale. Anzi, per chi ama l’interior design è quasi un rito: osservare gli spazi, accostare colori e materiali, trovare il giusto equilibrio tra funzionalità ed estetica.

Le sedie non sono solo un oggetto funzionale: sono un elemento chiave del linguaggio della casa, in grado di valorizzare o penalizzare tutto l’ambiente.

In questo articolo ti guiderò passo dopo passo con idee e raccomandazioni concrete, per aiutarti a scegliere le sedie più adatte al tuo living, magari tra quelle più famose e costose, ma senza stress e con un pizzico di ispirazione in più.

sedie living laurahomeplanner.com

1. Parti dalla funzione: a cosa ti servono davvero?

Può sembrare una domanda banale, ma non lo è affatto: quale sarà l’uso principale delle sedie nella tua zona living?

  • Sono sedie da tavolo? Allora devono essere comode, resistenti e facilmente lavabili.
  • Servono come sedute extra accanto al divano? Puoi osare con design più scultorei o decorativi.
  • Le usi ogni giorno o solo in occasioni speciali?

Identificare la funzione principale ti aiuta a restringere il campo e ad evitare acquisti impulsivi o poco adatti.

2. Attenzione alle proporzioni

Uno degli errori più comuni è non considerare bene lo spazio a disposizione. Una sedia può essere bellissima, ma se è troppo ingombrante rischia di rendere tutto l’ambiente caotico.

Prendi bene le misure:

  • Altezza del tavolo (standard: 75 cm)
  • Altezza della seduta (tra 43 e 47 cm in genere)
  • Larghezza minima per ogni sedia: almeno 50 cm, meglio se 60
  • Spazio di movimento tra sedia e muro o altri arredi: almeno 60 cm

Più il living è piccolo, più serve scegliere sedie leggere e visivamente aperte, come quelle con schienale a stecche o trasparenti.

3. Materiali: estetica e praticità

Il materiale delle sedie dice molto sul tuo stile, ma incide anche sulla manutenzione, la durabilità e la praticità.

  • Legno: caldo, accogliente, tradizionale o nordico. Meglio se trattato per resistere alle macchie.
  • Plastica o policarbonato: leggera, colorata, facile da pulire. Ideale per ambienti contemporanei.
  • Metallo: perfetto per ambienti industrial o moderni, attenzione però alla comodità.
  • Tessuto o velluto: elegante e confortevole, ma richiede più manutenzione.
  • Pelle o ecopelle: raffinata, resistente, ma più costosa (specie quella vera).

Il trucco è trovare il compromesso giusto tra bellezza e funzionalità, soprattutto se hai bambini o animali in casa.

4. Coordinare, ma non per forza abbinare

Una delle regole non scritte del design è questa: coordinare sì, ma senza cadere nell’effetto showroom. Le sedie non devono per forza essere identiche tra loro o abbinate al tavolo.

Le combinazioni più attuali prevedono mix tra:

  • Sedie con struttura diversa ma colore simile
  • Stili diversi ma materiali in comune
  • Tutte uguali tranne una o due sedie statement

Il risultato? Un look più vissuto, personale e dinamico.

5. Comfort prima di tutto

Mai sacrificare la comodità per il design. Se le sedie servono per pranzi e cene, o come sedute quotidiane, devono essere davvero comode.

Cosa valutare:

  • Schienale ergonomico: deve sostenere la schiena, non solo essere bello
  • Seduta ampia e morbida: meglio se con imbottitura o cuscino
  • Peso e maneggevolezza: facile da spostare e da pulire sotto

Il miglior test? Sedercisi per almeno 5 minuti prima di comprarla.

6. I colori giusti per valorizzare l’ambiente

Il colore delle sedie può trasformare completamente l’aspetto del tuo living. Ecco alcune dritte per non sbagliare:

  • In ambienti neutri, osa con colori forti o a contrasto
  • In ambienti già pieni di colori, opta per toni chiari o naturali
  • Vuoi un effetto sofisticato? Prova con il total look monocolore
  • Ami lo stile scandinavo? Verde salvia, grigio ghiaccio, bianco opaco sono i tuoi alleati

Un piccolo tocco di colore sulle sedie è spesso sufficiente a dare energia a tutta la stanza.

7. Le tendenze del momento (ma da interpretare con stile)

Le mode cambiano, ma alcune tendenze degli ultimi anni sono davvero interessanti:

  • Sedie in rattan o intrecci naturali: perfette per un living boho o mediterraneo
  • Design vintage rivisitato: anni ’50 e ’70 tornano in versione moderna
  • Sedie imbottite senza braccioli: eleganti e comode, ma poco ingombranti
  • Colori pastello e finiture opache: più calde e discrete

Il consiglio è di ispirarsi alle tendenze, ma sempre adattandole al proprio stile personale.

Conclusione

Scegliere le sedie per la zona living richiede cura, consapevolezza e anche un pizzico di creatività. Non basta trovare qualcosa di bello: deve parlare la stessa lingua della tua casa, integrarsi con armonia e offrire la comodità che cerchi.

Ricorda: le sedie sono oggetti da vivere, non solo da guardare. Siediti, osserva, sperimenta. Gioca con colori, texture e proporzioni finché non trovi il mix che ti rappresenta davvero.

L’articolo Come scegliere le sedie della zona living: idee e raccomandazioni proviene da Laura Home Planner.

13 Maggio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Negli ultimi anni sono sempre di più gli italiani che valutano la possibilità di sottoscrivere l’assicurazione sulla casa. Questo strumento serve fondamentalmente a proteggere il proprio immobile e gli oggetti che si trovano al suo interno.

polizza casa

Purtroppo, per quanto naturalmente speriamo che vada sempre tutto per il meglio, dobbiamo tenere conto di numerosi eventi imprevisti. Ci basta notare la frequenza con cui eventi catastrofali si sono intensificati in Italia.

Ecco perché vogliamo parlare di polizza casa: cos’è nello specifico, cosa copre e perché dovremmo assolutamente valutarla.

Cos’è l’assicurazione sulla casa?

Di certo siamo abituati a parlare di assicurazione auto, un tema molto più frequente rispetto a quello sulla casa per un motivo: i veicoli, per legge, devono essere infatti assicurati per poter essere immessi in strada.

Siamo ancora ben lontani dall’obbligo di sottoscrivere una polizza per la nostra abitazione, eppure sono sempre più gli italiani interessati a questa opzione. Soprattutto considerando, appunto, il meteo instabile in determinati periodi dell’anno in alcune regioni italiane.

Chiaramente le polizze presentano delle soluzioni accessorie tra cui scegliere, quindi ciascuna persona può effettivamente sottoscrivere un’assicurazione adatta a sé e alla propria situazione.

Cosa offre la polizza casa? Le coperture che si possono valutare

La protezione deve sempre essere al primo posto: vagliare un sistema di garanzie significa calcolare un preventivo (e si può fare anche online) per comprendere quale soluzione adottare.

Sono diverse le coperture offerte tra cui poter scegliere, come i danni ai beni: in questo caso si è assicurati in caso di incendio, fumo, esplosione o scoppio, e quindi per i danni all’abitazione.

Possiamo, volendo, chiedere maggiore protezione in caso di furto, che riguarda non solo la nostra abitazione ma anche il box e la cantina. Non dimentichiamo la garanzia danni a terzi – RC Capofamiglia, che invece assicura per danni involontari che possiamo causare. Questa garanzia copre anche la famiglia e gli animali.

Infine, vale la pena menzionare una delle coperture che le persone stanno valutando sempre di più: quella per gli eventi catastrofali. In questo caso, infatti, rientrano tutti quegli eventi naturali imprevedibili che sono molto temuti perché possono causare persino danni piuttosto ingenti all’abitazione.

Cosa copre nello specifico? I danni causati a seguito di un terremoto, di un incendio, di un’esplosione o di uno scoppio. Si può valutare anche la garanzia Alluvione, Inondazione e Allagamento.

La crisi dovuta al clima estremo

Negli ultimi anni, in particolar modo, siamo sempre più interessati alla sottoscrizione della polizza casa proprio in virtù dei disastri naturali che hanno colpito numerose regioni d’Italia, tra cui l’Emilia-Romagna.

Dobbiamo infatti considerare che il 55% delle abitazioni si trova in un contesto rischioso. Ecco perché la politica stessa sta spingendo verso l’assicurazione casa obbligatoria.

Allo stato attuale delle cose, dati europei alla mano, l’Italia è purtroppo uno dei Paesi meno assicurati. Al Sud, in particolar modo, la percentuale è piuttosto bassa, al di sotto del 2%.

12 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

Le tende interne per finestre da tetto aumentano significativamente il comfort degli ambienti in mansarda. Tuttavia, come ogni soluzione, anche queste presentano dei limiti. In questo articolo scoprirai perché vale la pena investire nei sistemi di oscuramento interni, quali aspetti considerare prima dell’acquisto e cosa tenere presente per fare la scelta giusta.

caratteristiche delle tende interne per finestre da tetto
Depositphotos

Caratteristiche delle tende interne per finestre da tetto

Sia le finestre verticali che quelle da tetto richiedono sistemi oscuranti dedicati. Le tende interne montate su finestre da tetto servono a limitare l’ingresso della luce solare e prevenire il surriscaldamento degli ambienti in mansarda.

Le tende moderne possono essere azionate manualmente, tramite telecomando o persino tramite smartphone. Oggi il mercato offre una vasta scelta di modelli, con diversi gradi di oscuramento (parziale o totale) e varianti estetiche.

Ad esempio, nella gamma https://shop.fakro.it/accessori-per-le-finestre/accessori-interni-per-finestre-da-tetto.html troverai soluzioni di alta qualità, disponibili in diversi sistemi di controllo e in numerose colorazioni.

Vantaggi delle tende interne

La funzione principale è quella di proteggere dalla luce solare, ma i benefici non finiscono qui. Le tende interne offrono anche:

  • Protezione dai raggi UV, evitando che mobili e superfici sbiadiscano;
  • Bloccaggio in qualsiasi posizione, grazie alle guide laterali;
  • Riduzione del surriscaldamento nei mesi estivi;
  • Comando comodo e intuitivo, anche tramite app;
  • Facilità di montaggio – si possono installare senza assistenza professionale;
  • Lunga durata e affidabilità, se si sceglie un prodotto di qualità.

In più, garantiscono privacy e migliorano l’estetica della stanza. Possono diventare un elemento decorativo, contribuendo a creare un ambiente accogliente e rilassante.

tende interne oscuranti per finestre da tetto
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Svantaggi delle tende interne

I problemi funzionali più comuni si verificano quando si acquistano prodotti di scarsa qualità, spesso reperibili nei grandi magazzini a basso costo.

Per evitare inconvenienti, è consigliabile affidarsi a marchi specializzati e affidabili, come FAKRO. È inoltre fondamentale installare correttamente la tenda e scegliere la misura giusta seguendo i dati riportati sulla targhetta dell’infisso.

Le tende montate all’interno non offrono isolamento termico durante l’inverno e non proteggono dai rumori esterni, a differenza dei sistemi oscuranti esterni.

Come scegliere la tenda interna per la tua finestra da tetto?

Prima di tutto, definisci l’obiettivo della tenda:

  • Se vuoi oscurare completamente la stanza, scegli un tessuto oscurante;
  • Se desideri solo un effetto filtrante e decorativo, opta per materiali chiari e semi-trasparenti.

Altri criteri da valutare:

  • Tipo di comando: manuale, elettrico o smart (via app);
  • Qualità costruttiva: meglio scegliere marchi noti, che offrono anche garanzie sul prodotto.
Finestra sul tetto con tenda veneziana
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Conclusione

Le tende interne per finestre da tetto rappresentano un investimento intelligente per aumentare il comfort, controllare la luce e valorizzare l’estetica della mansarda. Per ottenere un risultato duraturo ed efficace:

  • scegli il modello in base alle tue esigenze (oscuramento o filtraggio),
  • verifica il sistema di controllo più adatto,
  • affidati a prodotti certificati e garantiti, come quelli proposti da FAKRO.

 

L’articolo Tende interne per finestre da tetto: vantaggi, limiti e come scegliere il modello giusto proviene da dettagli home decor.