19 Giugno 2025 / / My happy place

Il concetto di benessere personale non si limita più esclusivamente a centri estetici o spa.
Sempre più persone scelgono di dedicare una parte della propria abitazione alla cura del corpo e della mente, trasformando l’ambiente domestico in un luogo di rigenerazione quotidiana. Questo cambiamento si inserisce in un contesto più ampio in cui la casa diventa il fulcro delle abitudini di vita, del lavoro e del relax.

Creare spazi dedicati alla cura della persona non richiede interventi strutturali complessi, ma una progettazione mirata e consapevole degli ambienti, degli arredi e delle funzionalità.

La casa come luogo del benessere quotidiano

Nel tempo, l’abitazione ha assunto funzioni sempre più articolate: da semplice rifugio si è trasformata in spazio multifunzionale, capace di rispondere a esigenze diverse. In questo scenario, la cura di sé trova una collocazione nuova e significativa, con angoli dedicati al relax, alla bellezza e alla meditazione. Non si tratta solo di un trend, ma di una necessità concreta in risposta ai ritmi frenetici della quotidianità.

Sia che si viva in un grande appartamento, sia in un piccolo bilocale, è possibile individuare una zona della casa da dedicare esclusivamente alla cura personale.
Il segreto sta nell’adattare lo spazio disponibile alle esigenze individuali, privilegiando funzionalità e comfort. Elementi come la luce naturale, i materiali naturali, i profumi ambientali e l’ordine contribuiscono a creare un’atmosfera favorevole al benessere psico-fisico.

Il bagno come centro del rituale personale

Il bagno rappresenta spesso il punto di partenza per la creazione di uno spazio di cura. È il luogo per eccellenza dove si compiono gesti quotidiani legati all’igiene e alla bellezza. Tuttavia, per trasformarlo in un ambiente realmente dedicato alla cura di sé, è necessario andare oltre la semplice funzionalità.

L’illuminazione riveste un ruolo chiave: luci calde, indirette o regolabili consentono di creare un’atmosfera rilassante.
I materiali scelti per pavimenti e rivestimenti devono richiamare la natura, come pietra, legno trattato o ceramiche dai toni neutri.
Gli accessori – specchi ingranditori, contenitori ben organizzati, asciugamani in cotone di qualità – contribuiscono a rafforzare la sensazione di ordine e pulizia.

Prodotti specifici per la cura del corpo trovano spazio su mensole ben disposte o in nicchie a muro. È qui che può essere integrato naturalmente anche un olio per massaggio corpo, utile non solo per trattamenti estetici ma anche per momenti di rilassamento muscolare e mentale. La presenza di un diffusore di essenze o di una candela profumata può rafforzare il senso di pace e intimità.

Angoli di quiete per la mente e lo spirito

Oltre al corpo, la cura personale include anche il benessere mentale.
All’interno della casa, può essere utile allestire un angolo destinato alla meditazione, alla lettura o alla pratica dello yoga. Non è necessario disporre di una stanza separata: anche una parte del soggiorno o una zona del corridoio possono essere adattate a questo scopo.

Il comfort acustico gioca un ruolo centrale. Isolare la zona da fonti di rumore esterno, anche con semplici accorgimenti come tappeti e tende spesse, aiuta a favorire la concentrazione e il rilassamento. Una seduta comoda, come una poltrona ergonomica o un pouf imbottito, invita alla sosta e all’introspezione.

Le piante sono un altro elemento importante: oltre a purificare l’aria, apportano benefici visivi e psicologici. La presenza di verde contribuisce a definire un legame con la natura, che è alla base di ogni percorso di benessere. L’uso di colori tenui e naturali, come il verde salvia, il sabbia o il tortora, favorisce il rilassamento visivo.

La camera da letto come rifugio sensoriale

La camera da letto è uno degli ambienti più intimi della casa e, proprio per questo, può diventare uno spazio ideale per la cura della persona, a patto che venga pensata come un rifugio rigenerante. L’ordine visivo, la scelta di tessuti morbidi e naturali, la possibilità di regolare la luminosità sono tutti elementi che concorrono a trasformarla in una zona di benessere.

La posizione del letto, se possibile, dovrebbe favorire l’ingresso della luce naturale al mattino e limitare le fonti luminose artificiali durante la notte. I tessuti giocano un ruolo fondamentale: lenzuola in lino o cotone biologico, coperte in materiali traspiranti e tende oscuranti possono migliorare la qualità del riposo.

Anche qui, è possibile integrare un rituale di cura serale, come l’applicazione di una crema, la lettura di alcune pagine di un libro o l’ascolto di musica rilassante. L’aggiunta di piccoli arredi, come un vassoio per tisane o una lampada dal design minimalista, contribuisce a creare un senso di attenzione verso sé stessi.

Funzionalità e bellezza negli spazi secondari

Anche le zone considerate “di passaggio” possono essere ripensate per ospitare elementi legati alla cura personale. L’ingresso, ad esempio, può trasformarsi in un punto di decompressione, dove lasciare scarpe, giacche e pensieri della giornata. L’utilizzo di materiali naturali e di profumi ambientali rende questo spazio accogliente e ordinato.

Una piccola zona della cucina può diventare il luogo per preparare tisane rilassanti o miscele detox, sottolineando il legame tra alimentazione e benessere. Anche il balcone o la terrazza, se presenti, possono ospitare momenti di cura, come letture all’aria aperta, esercizi di respirazione o semplicemente pause rigeneranti al sole.

Inserire in uno di questi spazi un piccolo mobiletto con cassetti ben organizzati può aiutare a mantenere l’ordine e a dare coerenza visiva all’ambiente. Ogni dettaglio – dalla maniglia alla scelta del profumo d’ambiente – deve concorrere alla sensazione di equilibrio e armonia. Questo approccio consente di dare valore anche alle porzioni meno considerate della casa, trasformandole in microcosmi di benessere personale.

Materiali e soluzioni per un benessere duraturo

La scelta dei materiali è fondamentale per garantire un’esperienza di benessere coerente e sostenibile nel tempo.
Il legno, se trattato con prodotti naturali, trasmette calore e comfort visivo, mentre le ceramiche opache o lavorate a mano offrono una sensazione di autenticità. Anche il vetro, se usato con discrezione, può contribuire a riflettere la luce e ampliare gli spazi visivamente.

Particolare attenzione merita l’aspetto olfattivo: l’uso di diffusori, spray per tessuti e candele profumate consente di costruire un’identità sensoriale precisa per ciascun ambiente. Per esempio, note di lavanda in camera da letto, essenze agrumate in cucina e fragranze legnose nel soggiorno.

Un’altra componente da considerare è l’illuminazione: lampade da tavolo con dimmer, luci calde a basso voltaggio, faretti direzionabili. Ogni fonte luminosa deve poter essere modulata in base al momento della giornata e all’attività svolta, garantendo comfort visivo e coerenza stilistica.

L’articolo Come creare spazi in casa per la cura della persona proviene da My Happy Place.

19 Giugno 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Come illuminare gli esterni di una casa per valorizzarla ancora di più? È possibile mettere in risalto volumi, dettagli architettonici e materiali in diversi modi. Oltre all’aspetto estetico, illuminare bene gli spazi esterni permette di renderli anche più sicuri.

Prima di addentrarci nei vari consigli, c’è da fare una doverosa introduzione sulla luce artificiale LED. È possibile avere una luce bianca più calda e più fredda, ovvero diverse “temperature colore”, parametro espresso in gradi Kelvin. 

Una luce calda, simile a quella delle vecchie lampadine, si aggira intorno ai 2700 K. Più aumentano i gradi, più la luce si sbianca, passando per i 4000 K – che è un bianco naturale – per arrivare al bianco che tende al blu al di sopra dei 5/6000 K (luce fredda).

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È importante sapere che per un’illuminazione che crei atmosfera, occorre fare riferimento alla luce calda, tra i 2700 K e i 3000 K

L’illuminazione della facciata

Un particolare tipo di luce, detta radente, consente anche di mettere in risalto i materiali. È quella luce il cui fascio luminoso è parallelo alla superficie, evidenziandone i bassorilievi.

Se la vostra facciata è caratterizzata da un rivestimento tridimensionale, come può essere quello in pietra o in mattoni, potete metterlo in risalto con dei faretti che fanno luce dall’alto verso il basso, o, meglio ancora, dal basso verso l’alto per conferire ancora più “teatralità” alla vostra facciata.  

Illuminazione del ristorante Il Caldaro – Tenuta di Murlo (PG)

Stesso risalto si può dare a un altro tipo di rivestimento, il legno. Soprattutto se avete all’esterno una struttura a listelli, per cui la luce, sempre dal basso verso l’alto, metterà in mostra la scansione verticale ottenendo un effetto molto vibrante. 

Fate però attenzione alla luce radente per illuminare gli esterni se la vostra facciata è semplicemente tinteggiata, in quanto rischia di mettere in evidenza tutte le irregolarità qualora la superficie non fosse realizzata a regola d’arte!

Altri modi per illuminare gli esterni

Altro modo per illuminare la parte esterna della casa è per evidenziare le varie zone, anche per motivi pratici. Possono essere impiegati applique o segnapasso.

Le applique sono corpi illuminanti da parete che emettono luce da un solo lato – verso l’alto o verso il basso – oppure da entrambi quando sono apparecchi biemissivi. Il fascio di luce, che può essere più o meno stretto, va considerato in base alla superficie da illuminare.

Altro tipo di corpo illuminante da poter usare per illuminare gli esterni sono i cosiddetti segnapasso, piccole luci posizionate a pavimento o parete, a una distanza regolare tra loro. Oltre che per creare effetti suggestivi, sono utili per fare da guida luminosa indicando il percorso da seguire, cosa importante soprattutto quando è buio e si rincasa.

Usateli quindi per illuminare vialetti, come quello che porta all’ingresso di casa, per evidenziare le scale o ancora per delimitare visivamente aree come ad esempio un patio. 

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