22 Novembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Avere un giardino di ampie dimensioni è un’opportunità straordinaria per creare un ambiente esterno funzionale, estetico e coerente con l’architettura dell’abitazione.

giardino grande

Detto ciò, la gestione di grandi spazi verdi richiede pianificazione, conoscenze tecniche e un’attenta progettazione del layout, così da garantire un equilibrio ottimale tra estetica, comfort e praticità d’uso. Vediamo insieme alcune idee da copiare. 

Idee per suddividere il giardino grande

La suddivisione di un giardino esteso non deve mai essere casuale. Un progetto professionale tiene conto di variabili fondamentali che possono essere l’esposizione solare, il drenaggio del suolo, i percorsi di accesso e una continuità visiva con l’ambiente circostante. L’obiettivo è creare zone funzionali ben definite pur mantenendo un’armonia complessiva del paesaggio.

Aree ortive e serre tecniche

Per chi desidera destinare parte del giardino alla coltivazione, si consiglia di pianificare spazi ben esposti e protetti. In questi casi, è opportuno realizzare un piccolo settore agricolo attrezzato, predisponendo delle serre di tunnel, come quelle che si possono trovare sul sito di gardenway.it, per garantire la crescita ottimale delle colture durante tutto l’anno. 

Zone funzionali e percorsi di connessione

Per suddividere un giardino grande in modo efficace, si parte dall’individuazione delle aree principali: zona pranzo e living outdoor, area verde ornamentale, zona tecnica e area ortiva. La disposizione segue una logica di fruibilità e di accesso, realizzando percorsi in ghiaia, pietra o materiali drenanti che connettano i diversi spazi. L’uso di siepi, muretti a secco o pergolati definisce visivamente i confini e non interrompe la percezione di continuità.

Zone relax e living all’aperto

Le soluzioni attuali prevedono l’utilizzo di pergole bioclimatiche, pavimentazioni tecniche in WPC o gres porcellanato per esterni e arredi resistenti agli agenti atmosferici. La progettazione illuminotecnica opta per le luci a LED integrate nei camminamenti, e punti luce a basso consumo che migliorano la fruibilità serale valorizzando gli elementi paesaggistici.

Predisposizione della piscina: indoor oppure outdoor?

La piscina è spesso l’elemento cardine di un giardino di grandi dimensioni. La scelta tra una piscina indoor o outdoor dipende da vari fattori tecnici e climatici.

Una piscina outdoor è la soluzione più diffusa nei contesti residenziali poiché consente un’integrazione diretta con lo spazio verde e garantisce una resa estetica notevole. Ciò nonostante, richiede una corretta esposizione solare, una distanza minima da alberature e un sistema di copertura per preservare la qualità dell’acqua.

La piscina indoor, al contrario, è preferibile in zone climatiche con climi rigidi o dove si desidera un utilizzo continuativo. Richiede un locale tecnico ventilato, un sistema di deumidificazione e materiali ad alta resistenza all’umidità. 

Consigli per sfruttare il giardino tutto l’anno

Sfruttare un giardino grande in ogni stagione è possibile attraverso una pianificazione, che unisca design paesaggistico e tecnologie per l’efficienza ambientale.

Durante la stagione estiva,  si potrebbe pensare a delle pergole bioclimatiche, tende motorizzate e ventilazione naturale per ottenere comfort e ombreggiamento. In inverno, l’uso di pavimentazioni riscaldate per esterni, bracieri a gas e coperture trasparenti consente di prolungare la vivibilità degli spazi outdoor.

L’introduzione di sistemi di irrigazione automatica a settori, controllabili da remoto, semplifica la manutenzione e garantisce un apporto idrico costante in base alla tipologia vegetale. 

Un ultimo aspetto, spesso sottovalutato, riguarda l’acustica del giardino: siepi sempreverdi, pannelli fonoassorbenti naturali e la disposizione di elementi d’acqua come fontane o cascate decorative creano un microambiente silenzioso e rilassante, ideale per il benessere psicofisico.

22 Novembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Decimo Compasso D’oro per Kartell con la sedia H.H.H., acronimo di Her Highest Highness, progettate da Philippe Starck. Il designer ha puntato su un concept unico: le varie identità che un singolo oggetto di design riesce a rappresentare. 

sedia H.H.H.

Il compasso d’oro arriva di nuovo per Kartell dopo ben 24 anni. L’ultimo premio era stato riconosciuto nel 2001 per il divano Bubble progettato sempre da Philippe Starck. 

Protagoniste del decimo Compasso D’oro le sedie Her Highest Highness, progettate anche stavolta da Philippe Starck richiamando un concept unico: le varie identità che un singolo oggetto di design riesce a rappresentare. 

Facciamo un passo indietro…cosa è il Compasso D’oro? 

Si tratta del più importante riconoscimento italiano in materia di design. E quest’anno ha assunto una veste tutta internazionale grazie alla collaborazione con il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 a Osaka.

Il tema scelto, “Designing Future Society for Our Lives”, sottolinea l’importanza di creare oggetti che non siano solo belli, ma anche sostenibili, innovativi e capaci di rispecchiare le esigenze di una società in continua evoluzione.  Her Highest Highness rappresenta esattamente questa visione. 

La cerimonia di premiazione si è svolta all’interno del Padiglione Italia, simbolo dell’ingegno e della creatività nazionale all’estero. Il 9 dicembre la cerimonia e le mostre saranno riproposte all’ADI Design Museum di Milano fino a gennaio 2026

Kartell: un’evoluzione che conquista il mondo del design con la sedia H.H.H. 

Con il suo design ricercato ed elegante, Philippe Starck ha saputo da sempre interpretare il futuro del mobilio con grande consapevolezza. 

H.H.H. non è solo una sedia: è un simbolo di innovazione e stile. La collaborazione con Liberty® ha portato alla creazione di edizioni speciali rivestite con vivaci stampe floreali, grazie a una tecnologia di “graphic impression” di ultima generazione. Questa tecnica permette di trasferire pattern complessi su superfici curve e dettagliate, dando vita a quattro pattern floreali e geometrici declinati in diverse palette cromatiche. Il risultato è un oggetto che incanta e ispira, capace di trasformare ogni ambiente in un’espressione di personalità e raffinatezza. 

Cerchi un arredo, un complemento o semplicemente vuoi saperne di più sul design? Leggi gli articoli della rubrica “Icone del design“.

La struttura, realizzata in materiali riciclati, si distingue per la sua leggerezza e solidità, frutto di tecnologie di iniezione all’avanguardia che permettono di ridurre gli spessori senza rinunciare al comfort. 

La seduta, disponibile in diverse finiture eco-sostenibili, tra cui pelle riciclata con trattamento green, texture provenienti da fonti rinnovabili e finiture lucide nei colori bianco, nero, bordeaux, ruggine, senape, blu e verde, si presta a molteplici interpretazioni estetiche, rendendola un vero e proprio emblema di stile. 

In definitiva, la sedia H.H.H. rappresenta molto più di un semplice arredo: è un esempio di come il design possa essere protagonista di un futuro più responsabile e consapevole, un oggetto estetico, eco-friendly e innovativo. 

Questa premiazione segna per Kartell un traguardo importante, che sottolinea come l’azienda abbia saputo evolversi mantenendo saldi i propri valori di sostenibilità, tecnologia e innovazione continua. 

I Compassi d’oro di Kartell

2025 - Sedia H.H.H. – Her Highest Highness. Philippe Starck
2001 - Divano Bubble Club. Philippe Starck
1994 - Contenitore Mobil. Antonio Citterio con Oliver Löw
1987 - Sedia sovrapponibile 4870. Anna Castelli Ferrieri
1979 - Kartell
1964 - Seggiolina per bambini K 1340. Marco Zanuso, Richard Sapper
1960 - Scolapiatti componibile KS 1171. Gino Colombini.
1959 - Spremilimoni KS 1481. Gino Colombini.
1957 - Tinozza rettangolare KS 1065. Gino Colombini. 1957-1963.
1955 - Secchio tondo con coperchio. Gino Colombini.

22 Novembre 2025 / / Coffee Break

Vista esterna della Miner Road House con tetto a falde, immersa nel paesaggio californiano.


Nel cuore della California settentrionale, a Orinda, sorge la Miner Road
House, progettata da Faulkner Architects per una coppia di scienziati
ambientali trasferitisi dalle colline di Oakland con i loro due figli. La
scelta di vivere qui nasce da un forte impegno verso la sostenibilità, un tema
che ha guidato l’intero processo progettuale e che oggi definisce la
personalità della residenza.

La casa interpreta in modo contemporaneo l’equilibrio tra architettura moderna
e paesaggio, trasformando l’abitare in un’esperienza di connessione costante
con la natura. Non è soltanto un involucro efficiente, ma un organismo che
vive in relazione diretta con il contesto, modulando luce, visuali e materiali
per restituire un rapporto autentico con l’ambiente esterno.

Dettaglio della facciata rivestita in pannelli lignei con grandi aperture vetrate.

Il progetto prende forma a partire da una ranch house degli anni ’50,
collocata in una radura ai piedi di una collina e vicina a un ruscello
stagionale. Faulkner Architects sceglie di mantenere l’impronta originaria
dell’edificio, riducendo al minimo scavi e interventi invasivi, e conservando
un unico elemento dell’abitazione preesistente: il camino, trasformato in un
corpo monolitico in cemento che oggi diventa fulcro compositivo e memoria del
luogo. Accanto alla casa, una maestosa quercia definisce la relazione con il
paesaggio, imponendosi come punto di riferimento naturale attorno a cui si
struttura il nuovo volume.

Interno a doppia altezza con pavimenti in legno e arredi minimali.

La distribuzione degli spazi è orientata alla massima fluidità. Il cuore
della casa è un ampio soggiorno a doppia altezza che incornicia il paesaggio
grazie alle grandi superfici vetrate, permettendo alla luce naturale di
permeare gli interni e di variare con il passare delle stagioni. All’esterno,
un deck ombreggiato diventa estensione naturale della zona giorno e si
trasforma in uno spazio di lavoro informale pensato per il comfort estivo. Gli
ambienti interni rispondono in modo essenziale ma accurato alle esigenze della
famiglia, mantenendo continuità visiva e materica con il contesto.

Uno degli aspetti più caratterizzanti della Miner Road House è la scelta
consapevole dei materiali, selezionati per la loro durabilità e per la
capacità di restituire un’estetica autentica. Il rivestimento esterno in
acciaio Corten stabilisce un dialogo diretto con il paesaggio circostante,
mentre pareti e soffitti in rovere introducono una matericità calda che
migliora anche il comfort acustico.

L’abitazione è progettata come net-zero house, ovvero con un bilancio delle
emissioni pari a zero, risultato raggiunto grazie a un sistema fotovoltaico
installato in copertura, a un elevato isolamento termico, a infissi ad alte
prestazioni e a una gestione dell’acqua piovana basata su cisterne che
alimentano usi non potabili e irrigazione. A completare questo approccio
integrato, un sistema di ventilazione a consumo ridotto con recupero
energetico assicura benessere interno e massima efficienza.

Dettaglio di una zona soggiorno caratterizzata da arredi moderni e linee pulite.

Il tema dell’architettura net-zero non è nuovo per il nostro blog: anche Villa
LCJN, raccontata in diversi articoli, esplora un approccio progettuale
orientato all’efficienza energetica e all’involucro performante. L’analisi
dell’orientamento solare, la modellazione dell’involucro e l’impiego di
strategie passive sono stati fondamentali per ottenere consumi ridotti e un
comfort stabile durante tutto l’anno, come approfondito in “Casa LCJN 7
– orientamento, involucro ed efficienza energetica”.

Chi desidera approfondire
questo tema può leggere l’articolo dedicato qui:
casa LCJN 7: orientamento, involucro ed efficenza energetica

oppure esplorare l’intera raccolta dei contenuti a questo link:
casa LCJN

Corridoio vetrato che collega ambienti interni ed esterni, con vista sul verde circostante.

Vista dall'interno verso l'esterno con aperture a tutt'altezza.

Miner Road House rappresenta, nel panorama della residenza contemporanea, una
sintesi virtuosa tra sostenibilità reale, qualità progettuale e dialogo con il
paesaggio. È un esempio di come l’architettura possa evolvere verso modelli
abitativi responsabili, capaci di coniugare estetica, tecnologia e attenzione
per il contesto, offrendo una visione concreta di cosa significhi abitare in
armonia con la natura.

Zona notte caratterizzata da dettagli in legno e abbondante luce naturale.

Bagno moderno con superfici materiche e grandi finestre rivolte verso l'esterno.

A Sustainable Home in Dialogue with Nature


In the heart of Northern California, in the quiet landscape of Orinda, Miner Road House stands as a finely crafted balance between contemporary architecture and environmental responsibility. Designed by Faulkner Architects for a couple of environmental scientists who moved from the Oakland hills with their two children, the house reflects their strong commitment to sustainable living, translated here into an architecture that listens, responds, and adapts to its surroundings.

Originally, the site hosted a modest 1950s ranch house set in a clearing at the base of a hill, near a seasonal creek. The architects chose a respectful approach: preserving the footprint of the existing building, minimizing excavation, and retaining a single meaningful element—the original fireplace—reinvented as a monolithic concrete volume anchoring the new design. A majestic Valley Oak beside the house becomes a natural landmark and an integral part of the architectural dialogue, influencing the building’s orientation, distances, and framed views.

At the heart of the project is a double-height living room, a generous volume defined by expansive glazing that captures shifting light, shadows, and greenery throughout the day. The connection between inside and outside is continuous and perceptible, shaping an everyday experience rooted in calm and openness.

An outdoor shaded deck extends the living area into the landscape and offers an informal workspace designed for comfort during the long Californian summer. Inside, spaces follow a simple and functional layout, shaped around the family’s real needs and a shared desire to inhabit the landscape rather than simply observe it.

Vista panoramica della zona giorno che evidenzia la continuità tra interno ed esterno.

The material palette plays a central role in the environmental strategy. Faulkner Architects selected Corten steel cladding for the exterior and white oak surfaces for walls and ceilings, improving acoustic performance and ensuring durability while maintaining a warm, essential aesthetic.

Miner Road House is conceived as a net-zero building, where the energy consumed is balanced by renewable energy produced on-site. The roof hosts a photovoltaic array, while the envelope integrates high-performance insulation and windows to reduce energy demand. The house also includes a rainwater harvesting system with storage tanks for non-potable uses and irrigation, and low-consumption ventilation systems equipped with heat recovery.

This approach mirrors strategies explored in several of our projects, such as Casa LCJN, where the design of the envelope, orientation, and energy systems is central to achieving a near net-zero performance. If you are interested in deepening this topic, you can explore the dedicated articles on Casa LCJN available here:
Orientation, Envelope and Energy Balance and

Full LCJN Series

Scala interna dall'aspetto leggero e contemporaneo.

Zona pranzo con grande tavolo e viste sulla natura circostante.

Immagini VIA