Magistretti Revisited, prorogata la mostra a Milano. L’esposizione avrebbe dovuto chiudere in questi giorni ma, considerando l’interesse dei visitatori e la partecipazione – a dispetto della pandemia – la Fondazione ha deciso di prorogarla fino al 22 dicembre 2022.
La mostra
Magistretti Revisited, mostra curata da Rosanna Pavoni e Margherita Pellino, rivisita lo studio dove Vico ha lavorato per oltre sessant’anni con il geometra Franco Montella, suo storico e straordinario assistente.
Con Magistretti Revisited la Fondazione torna alle origini: le cassettiere, il tecnigrafo, i pannelli alle pareti tappezzati di appunti, cartoline, disegni e fotografie, i modelli sparsi qua e là, gli occhiali appoggiati distrattamente sul bancone, riportano in scena la location e rievocano l’atmosfera del luogo dove Vico e Franco hanno trascorso molte delle loro giornate.
Gli schizzi, le relazioni, le stampe fotografiche, i ritagli di riviste e quotidiani esposti negli arredi originali dello studio insieme alle parole di Magistretti tracciano un percorso che accompagna i visitatori alla scoperta del senso più profondo del lavoro di Vico, tra architettura e disegno industriale.
Si comincia con i primi progetti di interni, le partecipazioni alle Triennali della ricostruzione e del boom economico, i primi oggetti disegnati per le mostre al Palazzo dell’Arte fino ad arrivare agli edifici più noti a Milano e non solo e ai prodotti più significativi della produzione del mobile in serie risultato di storici sodalizi professionali stretti da Magistretti con le aziende. Intorno, lo spazio dello studio che con le sue dimensioni e la sua conformazione sa spiegare con semplicità e immediatezza un modo di fare design e architettura, che Vico riassumeva così: “il mio lavoro consiste nel dare dei concetti”.
Mostra in Fondazione studio museo Vico Magistretti
E’ possibile visitare la mostra solo su prenotazione.
Prenotazioni a questo link o per e-mail a: fondazione@vicomagistretti.it
Se anche voi, come noi, odiate quelle orrende funi delle tapparelle ingiallite, allora questo è il post che fa per voi!
Qui sotto troverete i consigli giusti per eliminarle e montare un motore tapparella fiammante.
Motore tapparella, come funziona?
Facilissimo! Il motore funziona con energia elettrica, è necessario quindi prevedere un collegamento elettrico con il motore della tapparella. Ecco quindi, come collegare il motore della tapparella all’elettricità:
State ristrutturando casa? Cosa state aspettando? Prevedete subito il collegamento elettrico.
Non avete nessuna intenzione di ristrutturare casa ma volete comunque montare il motore alla tapparella? Si può fare, con qualche difficoltà in più, ma sfruttando i punti luce nelle vicinanze della finestra ci riuscirete anche voi.
sostituire motore per tapparella elettrica
Dove acquistare il motore della tapparella?
Vi parlo della nostra esperienza.
Per la ristrutturazione del nostro appartamento abbiamo deciso di eliminare tutti i comandi manuali e di motorizzare tutte le tapparelle. Il materiale è stato comprato completamente online.
credit by FaidaCasa
Per quanto riguarda i motori sono stati acquistati sullo store online di uno dei nostri negozi preferiti: ecco il motore per tapparella Bricoman. Mentre le nuove tapparelle sono state acquistate sul sito faidacasa.com specialista del settore.
Motore tapparella, quale scegliere? esistono di diverse potenze e la scelta va fatta in base al peso della nostra tapparella.
Come montare il motore tapparella?
Il motore si infila e fissa direttamente nel rullo avvolgitore della tapparella.
Nelle case un più vecchiotte i rulli erano spesso fatti in legno e la tapparella veniva inchiodata tramite dei cintini al rullo stesso. In questo caso dovrete cambiare necessariamente anche il rullo, installando un rullo ottagonale in acciaio.
Immagine come montare motore tapparella
Cosa devo fare una volta installato il motore?
Sei a cavallo, ma non ancora al traguardo 🙂 Sicuramente dovrete eliminare la funzione manuale (il cintino per intenderci) e chiudere il buco che conteneva l’avvolgitore.
Ora potrete effettuare il collegamento elettrico, collegare il motore ad un pulsante e regolare il fine corsa del motore (sarà un pò difficile per la prima tapparella ma per le altre andrà sempre meglio).
Un consiglio. Come per l’azionamento manuale, anche il motore ha bisogno di manutenzione. Quindi, se avete degli isolanti per cassonetti, come noi, cercate di garantire l’ispezionabilità del motore stesso.
Come posso controllare il motore il con Alexa continuando ad usare l’interruttore?
Per creare una sorta di domotica fai da te esistono dei fantastici “attrezzi” che consentono di controllare il motore per tapparelle tramite Alexa o Google Home.
Noi abbiamo installato il nuovissimo Sonoff Dual R3 un fantastico dispositivo che consente di comandare il motore con i comandi vocali.
“Alexa, apri le tapparelle”
“Alexa, Imposta le tapparelle al 30%”
L’installazione è facile e può essere fatta da chiunque abbiamo un minimo di pratica con i normali lavori fai da te.
Vi consiglio di seguire il video che mostra passo per passo come effettuare l’installazione e la pagina che entra nel dettaglio della configurazione del dispositivo.
Siete pronti? Ora potete installare il vostro motore per tapparella e controllarlo con Alexa o Google Home.
Le tende rendono l’abitazione bella e confortevole, sono più che un semplice accessorio, sono fondamentali per creare l’atmosfera adatta nell’ambiente dove vogliamo inserirle. Scegliere le tende ideali per la propria casa è complesso, sono tantissime le soluzioni disponibili, ma quali sono quelle che possono andar bene, quelle adatte a completare l’arredamento della stanza?
La soluzione delle tende su misura è certamente quella che garantisce il migliore risultato estetico. La tenda su misura può essere adattata alla perfezione a tutte le situazioni e dimensioni di infissi. Oggi i tendaggi di questo tipo si possono acquistare online nei siti specializzati, come quello di Tende-e-Tende.it, un’azienda che vanta più di 30 anni di esperienza nella confezione di tendaggi su misura. Nel sito è proposta una vasta tipologia di tende su misura. Per quanto riguarda i tessuti ne potete trovare sempre di nuovi e ricercati, di tanti tipi e fantasie, tutti accuratamente selezionati e proposti ai prezzi migliori del mercato.
Perché scegliere le tende su misura per il proprio arredamento?
Le tende sono il tocco finale di un progetto di arredo, ma anche il primo elemento che si nota entrando in una stanza, sceglierle con attenzione è fondamentale!
Certamente per le tende d’arredamento sono i dettagli a fare la differenza. Proprio come un abito confezionato ad hoc per esaltare la figura di chi lo indossa, le tende su misura, con le loro infinite possibilità di personalizzazione, sono le sole che possono, in modo elegante e raffinato, soddisfare qualsiasi esigenza. Lunghe o corte, a seconda della finestra o del balcone da coprire, le tende su misura sono quelle che rispondono al meglio a tutte le necessità.
Scegliete per ogni stanza la sua tenda, con i suoi colori e con le fantasie che rimandano alle decorazioni utilizzate per gli altri elementi di arredo della stanza. Per un soggiorno luminoso ed elegante, per una camera da letto confortevole e accogliente, per una cucina pratica e colorata scegliete le tipologie più adatte, non solo al vostro stile di arredamento, ma anche alle vostre esigenze di funzionalità.
Nelle tende su misura si ritrovano tutte quelle caratteristiche indispensabili alla definizione di un progetto di arredamento di alto livello. Tessuti, materiali e decorazioni sono messi insieme con cura per personalizzare il prodotto finale secondo i propri gusti. Non dimentichiamo però che le tende, seppur curate esteticamente, devono assolvere a importanti compiti funzionali.
Oltre a completare e arredare le finestre e gli ambienti della casa, le tende devono:
proteggere la casa, le persone e i mobili che ci sono dentro, dai raggi UV;
garantire privacy e intimità proteggendo gli ambienti domestici dagli sguardi indiscreti;
bloccare le correnti d’aria e proteggere dal freddo l’abitazione conservando il calore delle stanze e con questo contribuire alla riduzione dei costi energetici;
in assenza di tapparelle, persiane o scuri, le tende possono servire per l’oscuramento totale della stanza.
Gestione della luce naturale.
Non bisogna dimenticare che le tende permettono di gestire al meglio la luce naturale in casa. Poiché riescono a determinare il modo in cui la luce arriva all’interno delle stanze, bisogna pensare bene alle tipologie da scegliere. Nelle camere troppo esposte al sole è meglio optare per tende meno filtranti. Nelle camere più buie sono invece più adatte delle tende più leggere e trasparenti.
Presa delle misure.
Per ordinare la vostra tenda dovrete tramettere le misure necessarie per il confezionamento dei tendaggi. Prendere le misure della tenda è un’operazione semplice, basta solo un po’ di buon senso e conoscere alcuni aspetti.
Come ho già scritto in occasione della mia guida al montaggio delle tende e loro manutenzione, la tenda posta vicinissima al soffitto ha la capacità di attrarre lo sguardo verso l’alto. Ciò rende la percezione dell’ambiente come uno spazio più ampio e più alto. Lasciare un margine di poco più di 5 cm dal tetto, serve a inserire il bastone nei supporti in maniera agevole.
Tendaggi a binario o a bastone.
Per calcolare la larghezza della tenda da montare sul bastone o sul binario dovete tenere in considerazione della lunghezza del bastone (o del binario) su cui verrà montata (esclusi i terminali decorativi, nel caso del bastone). Il bastone, o il binario, devono essere più lunghi dell’infisso di almeno 15 cm, sia a destra che a sinistra. Per calcolare l’altezza della tenda, invece, basterà misurare la distanza dal bastone al pavimento.
Tenda su misura non significa solo tendaggi classici a binario o a bastone, ma anche tende a rullo e veneziane. Queste sono due tipologie indispensabili in particolari stili di arredamento minimalisti o industriali.
Attenzione perché in questi casi le indicazioni a cui attenersi per le misure da prendere sono differenti.
Per fortuna il sito di Tende-e- Tende fornisce indicazioni precise per tutte le eventualità, così come chiare sono le istruzioni e i consigli per il montaggio delle tende che vi arrivano a domicilio.
Ristrutturi casa? Innanzi tutto bisogna individuare gli elementi che possono contenere l’amianto, una sostanza nociva per la salute.
Nel corso del Novecento si è fatto largo uso dell’amianto, un materiale che all’epoca veniva preso in considerazione per le sue caratteristiche, ma che in realtà è risultato molto pericoloso per la salute dell’uomo. Nonostante negli ultimi decenni su tutto il territorio italiano ci sia stata una campagna di sensibilizzazione con normative ad hoc e la comparsa di professionisti specializzati nella rimozione e smaltimento, ci sono ancora tanti immobili che presentano nella loro struttura una percentuale significativa di amianto.
Questo comporta che in fase di progettazione di un intervento di ristrutturazione occorre porre massima attenzione e rivolgersi a ditte specializzate per evitare ogni genere di rischio.
I rischi derivanti dalla presenza di amianto in casa
Secondo alcune ricerche statistiche nei vecchi immobili dislocati sul territorio nazionale, ci sarebbero ancora oltre 30 milioni di tonnellate di amianto: una quantità spaventosa che va gestita correttamente secondo le attuali normative per abbattere tanti rischi per la salute delle persone.
Dunque per chi si appresta a effettuare la ristrutturazione di un immobile costruito prima degli anni Novanta, è necessario valutare l’eventuale presenza di amianto e richiederne la bonifica.
I rischi per la salute sono importanti e comportano l’insorgere di patologie per nulla secondarie. In particolare l’eventuale inalazione di polveri sottili di amianto ha causato circa 4 mila morti per mesotelioma maligno.
Si tratta di un numero spaventosamente alto soprattutto se si tiene in considerazione che dal 1992 in Italia è stato vietato l’utilizzo dell’amianto.
Che cos’è l’amianto e cosa fare se presente in casa
L’amianto è un minerale naturale che fa parte della famiglia dei silicati e che presenta una struttura microcristallina fibrosa. Dal 1992 in Italia questo elemento è stato vietato in tutte le 6 differenti tipologie di composti disponibili per evitare che una persona possa inalare le relative polveri.
Purtroppo può essere presente in parte della casa perché prima del 1992 l’amianto veniva utilizzato per isolare dal punto di vista acustico e termico le abitazioni, per realizzare guarnizioni, per le cappe dei caminetti e tante altre parti.
Questo significa che durante l’intervento di ristrutturazione bisogna porre massima attenzione e individuare immediatamente gli elementi di rischio. Un approccio virtuoso è quello di richiedere il supporto di un professionista che effettui un’indagine approfondita per individuare l’eventuale presenza dell’amianto.
L’esperto nel pieno rispetto delle normative vigenti utilizzerà delle precauzioni grazie alle quali non ci sarà rischio per la salute delle persone. Solitamente si procede con una serie di sopralluoghi e campionamenti per rintracciare l’amianto anche in zone nascoste e non facilmente individuabili. Se presente in casa, allora occorre procedere con la rimozione e corretto smaltimento presso siti specializzati.
Come smaltire e come comportarsi
L’intervento di rimozione e smaltimento deve essere effettuato da aziende specializzate e autorizzate regolarmente iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali. Ad esempio in Lombardia, ci si può rivolgere a MBA Ambiente Milano, azienda specializzata e qualificata.
L’intervento della ditta specializzata prevede una prima fase in cui occorrerà produrre la documentazione da inviare alla ASL per ottenere il nulla osta per la procedura.
Dal punto di vista tecnico si procede con il cosiddetto incapsulamento per rimuovere l’amianto qualora questo sia compatto e si effettua la bonifica dell’area. L’amianto prelevato sarà portato presso siti di smaltimento specializzati nel pieno rispetto delle normative.
È importante che nella fase di incapsulamento il materiale venga coperto con dei prodotti penetranti o ricoprenti.
C’è da ricordare come la legge italiana attualmente non obblighi i proprietari a procedere con l’opera di rimozione e smaltimento dell’amianto, ma semplicemente ricorda quanto sia rilevante il rischio per la salute delle persone qualora si andasse a vivere in appartamenti e case di altro genere nelle quali sono presenti parti in amianto. La legge però obbliga a segnalare la presenza di amianto se riscontrato nella propria abitazione.
L’obiettivo del Governo e dell’Unione Europea è di arrivare all’anno 2028 con tutti gli immobili privati di parti in amianto per cui ognuno deve fare la propria parte il che, è anche utile per la prevenzione di possibili problemi per la salute personale.
È tempo di rinnovare il tuo bagno per dargli un tocco più moderno e personale. Con l’occasione potresti sostituire la vasca con una cabina doccia, ma quale scegliere? Ecco una serie di consigli di Krion per sapere su quali aspetti devi concentrarti per fare la scelta giusta.
I vantaggi di istallare una cabina doccia
Installare una cabina doccia nel tuo bagno ti offrirà numerosi vantaggi come:
Una maggiore igiene. A differenza delle tende da doccia, così poco igieniche che con il tempo possono riempirsi di muffa, la cabina è facile da pulire e anche il pavimento del bagno ha più probabilità di rimanere asciutto.
Pulizia facile e veloce. La superficie liscia dei vetri consente di pulirli facilmente, anche se le macchie di calcare e i residui di sapone possono complicare un po’ le cose se non vengono eliminati velocemente. Con il sistema di pulizia facile System-Glass, con cui vengono trattate le cabine doccia di Krion, azienda di PORCELANOSA Grupo, si riduce il ristagno dell’acqua sul vetro evitando così l’accumulo di calcare o sporco.
Maggiore ampiezza. Lo spazio all’interno della doccia sembra più grande quando si sceglie di installare una cabina doccia. Inoltre, anche il bagno in sé sembrerà più ampio, poiché non si interrompe visivamente lo spazio ma anzi, si guadagno metri e luminosità.
Maggiore resistenza e comodità. Grazie al vetro temperato e alle diverse opzioni di chiusura, le cabine sono comode e resistenti. È preferibile scegliere il vetro temperato rispetto al Perspex, poiché quest’ultimo, essendo di plastica, si graffia molto facilmente e tende a ingiallirsi. Inoltre, il metacrilato tende ad attirare la polvere, in quanto accumula elettricità statica, mentre il vetro temperato è più spesso e quindi più saldo. I vetri temperati delle cabine doccia di Krion sono stati sottoposti a un processo termico per aumentarne la resistenza e renderli più sicuri in caso di rottura. Resistono quindi in modo più stabile ai cambiamenti bruschi di temperatura e, in caso di rottura accidentale, il vetro andrebbe in migliaia di pezzi piccolissimi, riducendo al minimo eventuali danni.
Consigli per scegliere la miglior cabina doccia per il bagno
Il tipo di cabina da scegliere dipenderà dalle esigenze del tuo bagno e dallo spazio a tua disposizione. Vediamo diverse opzioni:
Cabine fisse
Le cabine fisse sono perfette per una doccia rettangolare. Il vetro fisso ti permetterà di entrare ed uscire dalla doccia comodamente, sfruttando lo spazio rimanente, senza doverlo aprire e chiudere.
Con ante a battente
Le ante a battente sono pratiche per chiudere il box doccia. Se non hai molto spazio in bagno, ma l’interno della doccia è ampio, puoi scegliere delle ante che si aprano verso l’interno.
Ante scorrevoli
Se la doccia non è molto grande e non disponi dello spazio sufficiente per aprire e chiudere le porte, l’opzione migliore è la cabina con ante scorrevoli. Puoi comodamente chiudere la doccia senza occupare spazio.
Cabine su misura per il tuo bagno
Krion ti dà la possibilità di creare una cabina che si adatti perfettamente alle misure del tuo bagno. È l’ideale, specialmente se le misure del bagno non rientrano in quelle standard, come ad esempio gli spazi con angoli, muretti o mansardati.
Cabine doccia a soffitto
Questo tipo di cabina va dal pavimento fino al soffitto ed è dotata di grande robustezza e versatilità, poiché ti consente di incorniciare questo spazio con i diversi tipi di anta che abbiamo visto prima. È una delle opzioni più richieste dagli hotel di lusso, in cui la raffinatezza incontra il massimo comfort.
Vetri che si mimetizzano nello spazio
Al giorno d’oggi, il design di una cabina doccia può andare ben oltre il vetro trasparente. Da Krion troverai fino a cinque opzioni diverse per scegliere il colore dei vetri: trasparente, black mirror, bronzo, grigio e opaco. Oltre a scegliere il tipo di vetro puoi completare il design del bagno con i diversi colori dei profili (lucido o nero opaco), oppure con la serigrafia dei motivi che preferisci.
Ad esempio, una cabina col vetro trasparente si abbinerà perfettamente ad un profilo nero. Se scegliamo anche i dettagli e i rubinetti dalla doccia dello stesso colore, otterremo un design minimalista ed elegante per il tuo bagno.
Come pulire la cabina doccia
In bagno l’igiene è fondamentale. Ma come si pulisce il vetro della doccia?
Trucchi naturali di pulizia
Il rimedio casalingo più naturale e semplice per pulire e rimuovere i depositi di calcare da una superficie di vetro? Acqua e aceto. Strofina con una spugna inumidita in acqua tiepida e aceto, aspetta qualche minuto e risciacqua per rimuovere lo sporco ostinato.
Utilizza una spatola per la pulizia dei vetri dopo ogni utilizzo
Un modo semplice per mantenere la cabina doccia pulita più a lungo è utilizzare una spatola (o tergivetro) per la pulizia dei vetri dopo ogni doccia. Con questo pratico strumento, la pulizia non richiederà solo 30 secondi dopo la doccia e manterrà il vetro privo di segni.
Scegli un vetro con un sistema di pulizia facile
Il modo migliore per mantenere pulito il vetro della doccia è il trattamento System-Glass di Krion. I vetri doccia Krion sono trattati con la finitura System-Glass, un trattamento trasparente e innocuo che permette all’acqua di scivolare sulla superficie in modo facile e veloce, evitando che il sapone e il calcare si depositino sul vetro trattato, che mantiene così la sua trasparenza e lucentezza naturale.
Di conseguenza, avrai meno residui di sapone sul vetro e nessun accumulo di calcare, mantenendo senza sforzo lo schermo perfettamente pulito.
Tra le innovazioni più importanti del mondo dell’arredamento c’è quella che riguarda il letto a scomparsa, un mobile che rappresenta un vero e proprio multitasking.
In un mondo dove la ricerca di spazio tra le mura domestiche si rivela sempre più importante, non solo a causa dei molti più oggetti che si tende ad avere rispetto al passato ma anche perché gli ambienti sono solitamente maggiormente ridotti, la ricerca di soluzioni in grado di ovviare a questa problematica rappresenta una tematica davvero interessante.
Tra le innovazioni più importanti del mondo dell’arredamento c’è quella che riguarda il letto a scomparsa, un mobile che rappresenta un vero e proprio multitasking, capace di coniugare diverse peculiarità quali comodità, versatilità e, appunto, possibilità di guadagnare spazio.
Diversi i modelli presenti in commercio a seconda della forma e dei materiali impiegati e una delle proposte maggiormente degne di nota è quella dei letti a scomparsa roma, i quali si caratterizzano per l’offerta davvero sorprendente, perfetta per chi si trova ad arredare l’abitazione, una casa vacanze nonché per lo studente fuorisede.
In questo articolo vi portiamo alla scoperta di un mobile già piuttosto diffuso e apprezzato che promette una crescita ulteriore in futuro. Merito delle proposte innovative di design degli ultimi anni.
Le caratteristiche dei letti a scomparsa
Un letto a scomparsa risulta inseribile all’interno di una parete ed è davvero semplice da utilizzare: è sufficiente tirare la parte inferiore verso il basso per poi sollevare quella superiore.
Si tratta, pertanto, di un mobile multifunzione, dal momento che in pochi gesti riesce a trasformarsi in divano, scrivania oltre, naturalmente, ad assolvere in maniera impeccabile la sua funzione originaria: quella di letto.
I letti a scomparsa sono prevalentemente realizzati in legno o in metallo, materiali resistenti, belli e in grado di offrire una base solida e robusta. Inoltre, alcune tipologie presentano un cassettone in grado di contenere gli oggetti.
Il letto a scomparsa rappresenta una soluzione di arredamento capace non solo di risolvere un problema di spazio nel breve periodo, ma di farlo a lungo con stile e comfort.
Quando e perché scegliere il letto a scomparsa
Partiamo da una considerazione basilare: non c’è una situazione in cui il letto a scomparsa si rivela inadatto, anzi. Possiamo dire che, all’opposto, in caso di dubbio a livello di arredamento rappresenta una scelta sicura, sia dal punto di vista dell’effetto visivo sia della praticità.
I principali benefici che riesce a garantire un letto a scomparsa, infatti, sono:
Prezzo accessibile, ancora di più se valutato in un’ottica di medio-lungo periodo.
Massimo comfort e funzionalità.
Risparmio di spazio impareggiabile.
Un letto a scomparsa è perfetto in molteplici ambienti della casa: oltre alla stanza da letto, si può inserire anche in soggiorno, nello studio e persino in quegli spazi meno vissuti in cui un letto in più fa comodo.
È l’ideale per arredare la camera per gli ospiti senza rinunciare ad avere una scrivania.
Si adopera in poco tempo e riesce a rimanere sempre a portata di mano.
Massima resistenza, grazie alla struttura solida e bella da vedere.
Un letto a scomparsa è, quando di qualità, davvero una buona idea. Capace di arredare nel segno del design più originale e di non stancare mai: avrete lo spazio, volendo, per poter effettuare gli esercizi della palestra.
Il momento giusto per pensare a balconi e terrazze è proprio ora, prima che inizi la bella stagione. Scopri quali sono i lavori da fare per una corretta manutenzione.
Marzo è il mese in cui balconi e terrazze tornano a vivere in vista della primavera. Finalmente possiamo iniziare a pensare a come rendere accoglienti questi spazi esterni dove trascorrere qualche ora all’aria aperta o anche per lavorare o studiare. Prima di pensare al nuovo look occorre però effettuare una serie di controlli per verificare che non ci siano danni e procedere con la corretta manutenzione. I balconi, ma soprattutto le terrazze particolarmente esposte, possono aver bisogno di cure se soggetti a infiltrazioni d’acqua che, senza intervenire, li potrebbero deteriorare in modo irreparabile. I problemi più frequenti riguardano anche le canaline di scolo e le ringhiere.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono i lavori da fare.
Pulire balconi e terrazze in vista della bella stagione
La prima cosa da fare è una pulizia accurata dei nostri balconi e terrazze, lavando ringhiere e pavimenti. Facciamo lo stesso con i vasi rimasti esposti per mesi al brutto tempo e rimuoviamo le coperture protettive da tavoli e sedie, se presenti, per pulire comodamente le superfici. In questo caso il consiglio è di utilizzare un prodotto delicato, ad esempio il sapone di Marsiglia.
Se ci sono delle piante rimuoviamo i teli protettivi, eliminiamo le erbe infestanti e muoviamo il terreno in superficie. In questo modo si faciliterà il passaggio del fertilizzante che normalmente iniziamo a somministrare alle piante in primavera.
Fare manutenzione alla pavimentazione esterna
Anche i balconi e le terrazze hanno bisogno protezione e cure specifiche in quanto sono particolarmente soggetti ad infiltrazioni di acqua e umidità che ne comportano il veloce deterioramento. Il problema può essere causato da piccole crepe o fessure che permettono all’acqua di penetrare in profondità compromettendo in maniera irreversibile la pavimentazione e quindi l’estetica.
Per prevenire il problema o riparare un danno già esistente, possiamo utilizzare un prodotto specifico come il SALVATERRAZZA® di Fila, l’anti infiltrazione consolidante traspirante che si prende cura di balconi e terrazze. Il prodotto penetra nei materiali consolidando la superficie, eliminando il problema delle infiltrazioni. Facile da utilizzare in quanto pronto all’uso, SALVATERRAZZA® ha una resa elevata ed è indicato per pavimenti in gres porcellanato, marmo e pietra, agglomerati, cemento, tufo, cotto, klinker. Per la preparazione al trattamento con SALVATERRAZZA® è consigliato utilizzare FASEZERO, il detergente specifico che sgrassa a fondo ed elimina lo sporco più ostinato. Inoltre, in caso di errate applicazioni è idoneo per rimuovere l’eccesso di SALVATERRAZZA®
Pulizia delle grondaie
Almeno una volta l’anno è importante pulire le grondaie per rimuovere foglie, eventuali nidi e lo sporco accumulato nei mesi invernali. Mantenendo pulite le grondaie l’acqua potrà fluire normalmente evitando così eventuali infiltrazioni e danni alla facciata della casa.
Riverniciare la ringhiera di balconi e terrazze
Le ringhiere in ferro di balconi e terrazze possono deteriorarsi a causa della loro continua esposizione agli agenti atmosferici. Una ringhiera arrugginita non valorizza certo il nostro spazio, quindi dobbiamo riportarla a nuova vita. Per farlo è necessario grattare via la ruggine e gli eventuali vecchi strati di vernice con l’aiuto di una spazzola di metallo o con della carta abrasiva. Fatto ciò, puliamo tutta la superficie carteggiata con un panno imbevuto di acquaragia per eliminare eventuali residui di polvere che potrebbero intaccare l’adesione della vernice. A questo punto si può stendere una prima mano di fondo antiruggine su tutta la superficie da riverniciare e una volta asciutto procederemo con la seconda passata. In commercio esistono prodotti antiruggine che asciugano in poche ore e che riducono notevolmente i tempi di intervento. Ora è possibile verniciare la ringhiera con il prodotto scelto.
Manutenzione a tende da sole, pergole e gazebo
Tra i lavori da fare prima della primavera su balconi e terrazze, non dobbiamo dimenticare la manutenzione ai sistemi ombreggianti presenti su balconi e terrazze. Per garantire la durabilità e la funzionalità delle tende da sole è fondamentale eseguire una corretta manutenzione alla struttura portante e al telo di protezione. Controlliamo lo stato dei bracci, l’integrità del telo e la regolarità della movimentazione della tenda. Ingrassiamo le parti mobili della tenda da sole, come l’arganello e gli snodi dei bracci, e rimuoviamo dal telo eventuali accumuli di polvere, detriti, foglie e sporco.
Sviluppato dall’architetto russo Ivan Ovchinnikov nel 2013 il progetto DublDom consente di realizzare case modulari immerse nella natura.
La missione era quella di creare un’architettura economica e di massa e l’idea è piaciuta tanto! Così tanto da riuscire a consegnare oltre 600 case in quasi 10 anni tra Russia, terra d’origine, e l’estero.
L’evoluzione del prototipo ha consentito miglioramenti nel tempo con nuovi modelli ed accessori per garantire una gamma completa di prodotti su misura delle richieste del cliente e con tutti i servizi correlati alla realizzazione e alle successive esigenze di manutenzione.
Inoltre i tempi di produzione si sono ridotti. Vengono consegnando case pronte per essere vissuta in soli 15 giorni risparmiando così tempo e denaro: qualità architettonica ad un prezzo accessibile.
DublDom, come è fatta
Le unità abitative modulari DublDom sono costruite utilizzando più possibile materiali naturali consentendo di inserire queste case tre le realizzazioni in bioarchitettura.
Si parte da una proposta declinata in tre dimensioni: 27mq, 77mq e 103mq a seconda della capienza desiderata. Internamente può avere uno o due bagni e da 1 a 4 stanze da letto, tutte perfettamente corredate e complete di ogni confort.
Le strutture sono in legno massello, con pareti e soffitti in mdf impiallacciato, serramenti in legno e vetrocamera, isolamento in lana minerale e tetto in lamiera profilata.
A livello tecnico sono inclusi impianti idrici, fognari, elettrici, bagni piastrellati e sanitari. Dal punto di vista estetico la casa modulare è completa di terrazzo o veranda e arredi interni in linea con lo stile country minimal.
Il progetto: DublDom 2.110
Dopo una prima esperienza in una casa DublDom compatta di 40mq una coppia di clienti si è innamorata di questo stile di vita. Si sono così rivolti all’ azienda per un progetto personalizzato per tutta la famiglia da costruire nella periferia di Mosca sul lago Pirogovo.
I moduli sono stati consegnati e montati sul posto insieme a serramenti ed elementi impiantistici, infine sono stati assemblati in pochi giorni, come da progetto.
La nuova residenza immersa nella natura è caratterizzata da ampie vetrate che lasciano comunicare in modo armonico l’ingresso principale ed il soggiorno completo di camino direttamente con il lago di fronte godendo una splendida vista sullo specchio d’acqua.
Il gioco di colori tra bianco e nero consentono un’ampiezza visiva della casa e un perfetto inserimento nell’ ambientazione circostante tanto da mimetizzarsi nel contesto naturale. A completare il tutto il design degli interni è stato completamente realizzato e implementato dalla padrona di casa Anastasia Sokolova.
A volte i sanitari possono danneggiarsi e riportare delle scheggiature e delle crepe. Ecco come procedere nella riparazione dei sanitari e come prevenire i danni.
Può capitare, purtroppo, che i sanitari possano danneggiarsi e scheggiarsi. In alcuni casi, ad esempio, è possibile occuparsi della riparazione dei sanitari anche da soli, magari avvalendosi di kit specifici o con un po’ di manualità, mentre in altri casi non resta che sostituire eventuali lavandini, wc e vasche da bagno o comprare dei nuovi accessori per sanitari.
Riparazione dei sanitari: come aggiustare scheggiature e piccole crepe
A volte i sanitari possono danneggiarsi e riportare delle scheggiature e delle crepe quando un oggetto pesante cade su di essi. Si va da una piccola scalfittura a veri e propri buchi che non solo sono antiestetici da vedere, ma che possono anche comportare un danno più serio del sanitario.
Con un po’ di attenzione e scegliendo i prodotti giusti, è possibile comunque eseguire una riparazione dei sanitari danneggiati in modo perfetto, senza che questi interventi siano troppo visibili.
La prima cosa da fare, se si vuole riparare una scheggiatura, è quella di servirsi di un cutter per eliminare eventuali residui. A questo punto, un trapano con una punta di piccola dimensione permette di fare un foro regolare e profondo. Prima di cimentarsi con la riparazione vera e propria, bisogna pulire il buco con un batuffolo di ovatta che aiuta a eliminare tutti i residui.
Ora, avvalendosi delle apposite sostanze sintetiche che possono essere acquistate anche online sui siti specializzati che vendono sanitari e accessori bagno, bisogna riempire il foro verificando che il materiale aderisca alla superficie e poi andrà fatta una passata di liquido aggrappante specifico per ceramica per sigillare il tutto e rendere la riparazione dei sanitari più stabile e resistente.
Per livellare la superficie dei sanitari e rendere la riparazione perfetta e invisibile, meglio utilizzare della carta vetrata bagnata per definire la pasta sintetica una volta solidificata. Nel caso in cui questa riparazione sia ancora visibile, si può optare per un po’ di smalto specifico per ceramica.
Se invece un oggetto è caduto sul lavandino o nella vasca eliminando solo uno strato superficiale di smalto, in questo caso, la riparazione dei sanitari è più semplice perché basta applicare solo uno smalto per ceramica dello stesso colore.
Come prevenire i danni dei sanitari
Anche se eseguire una riparazione dei sanitari può apparire piuttosto semplice e veloce, è meglio prevenire che questi possano danneggiarsi e lesionarsi, anche perché si tratta di elementi che sono sottoposti ad acqua e ad elevati livelli di umidità.
Per evitare danni e per prevenire la formazione di muffe e odori sgradevoli dovuti al ristagno dei liquidi, è meglio quindi sigillare adeguatamente i sanitari quando vengono installati, ma anche durante gli anni. Infatti, proprio l’acqua e l’umidità possono ridurre la presa di questi elementi sigillanti.
In questi casi, bisognerà prima rimuovere il materiale sigillante danneggiato e pulire l’area con un batuffolo impregnato di alcool, prima di applicare nuovamente il silicone. Per evitare di farlo andare anche su altre superfici, la zona da sigillare e può essere delimitata con del nastro adesivo da togliere dopo 24 ore.
Non è necessario abbondare con il materiale sigillante, ma è importante invece che questo venga applicato in modo preciso così da poter penetrare nelle fughe.
La Boiserie è una tecnica decorativa murale per arredare ogni ambiente con stile e eleganza. Applicabile sia a stanze più classiche che moderne, oggi sono vari i profili utilizzati per la sua realizzazione, ognuno con differenti funzioni e caratteristiche, non solo estetiche ma anche di copertura e protezione muro. Si può optare per un rivestimento ad altezza bassa, media oppure rivestire l’intera parete per ottenere un effetto più omogeneo.
Boiserie con profili in Polistirene o Polistirolo
Le boiserie con profili in polistirene o polistirolo sono certamente i più economici e tra i più semplici da installare. Questo materiale, nell’utilizzo dei profili, ha dei vantaggi particolari in quanto è resistente agli agenti atmosferici, agli sbalzi termici, ha un alto grado di isolamento termico, resistente agli urti, estremamente leggero come materiale e si predispone a poter essere verniciato come il muro in diversi colori e finiture. La posa è particolarmente semplice e l’effetto che ne deriva è molto semplice ma ricercato. Il costo è un altro vantaggio perché è, appunto, uno dei materiali più economici in commercio e quindi tra i più apprezzati.
I profili in legno sono soluzioni un po’ più costose ma da sempre sinonimo di eleganza e qualità. Sono sicuramente i più utilizzati sin dai tempi antichi per l’estetica e per il forte isolamento termico.
Costituiti da pannelli rigidi prefiniti o pantografati creando, dunque, effetti decorativi sulla superficie, si adattano facilmente a tutti gli stili, dal più moderno al più classico. La boiserie con profili in legno crea carattere e calore all’intero ambiente e può variare per dimensione, profondità e spessore.
Pannelli con profili boiserie realizzati dal falegname in MDF laccato
Sempre più utilizzati in alternativa al legno, i pannelli in MDF sono derivati del legno. MDF è l’acronimo di medium density fibreboard e, dunque, sono pannelli a densità media tra i 500 e gli 800 kg/mc. Costituito da fibre di legno con una finitura molto liscia legate tra loro da collanti, il MDF è un materiale riciclabile, molto solido, più resistente del legno ed è un ottimo isolante acustico e termico. Rifinito con fogli sintetici verniciabili, il MDF laccato è tra i più apprezzati per l’arredamento anche per i costi molto contenuti.
Pannelli con profili boiserie e mensola porta oggetti, realizzati su misura in MDF laccato
I pannelli in MDF laccato si prestano facilmente all’aggiunta di elementi decorativi come le mensole porta oggetti, da realizzare su misura. La mensola in MDF laccato, realizzata appositamente da un falegname, può essere posta al di sopra della cornice della boiserie oppure appesa direttamente al pannello forato con ganci e tasselli, garantendo un effetto ottico di grande stile. Una soluzione maggiormente economica ma anche quella che si presta maggiormente a poter rendere unico i nostri ambienti in casa.
Profili boiserie in cui inserire la carta da parati all’interno
Un altro metodo molto apprezzato per creare boiserie originali è l’utilizzo della carta da parati, che permette di spaziare con la creatività, rendendo lo stile unico e originale. Oggi la carta da parati si differenzia per i materiali di cui è composta, permettendo di ottenere effetti molto diversi, a seconda del materiale scelto. Associando boiserie e carta da parati si ottengono elementi di grande pregio e peculiarità ma anche di facilità di gestione scegliendo un materiale che sia idrorepellente e resistente all’umidità, come il vinile, il TNT e la fibra di vetro.