9 Gennaio 2022 / / Case e Interni

Come arredare un loft: idee e suggerimenti

Le case loft sono desiderate per vari motivi, che vanno dai soffitti alti ai layout spaziosi, ma le caratteristiche che le rendono così amate, pongono anche alcune sfide progettuali. Come, ad esempio, creare la privacy (o almeno un’illusione di essa), garantire il flusso visivo e in generale, arredare la casa in modo che non sembri un desolato magazzino.

Ispirati ai loft statunitensi, questi approcci all’abitare trovano luogo soprattutto in locali industriali, laboratori, magazzini, garage, officine, negozi o uffici, che hanno cambiato le loro destinazioni d’uso, permettendo di avere a disposizione uno spazio arioso e versatile. [fonte foto sopra: bosthlm.se] 

Come arredare un loft: idee e suggerimenti[fonte: entrancemakleri.se]

Una soluzione abitativa, nata nelle grandi città, ma ormai sempre più comune. Non è raro trovare, ormai, negozi riconvertiti in piccole case, certamente un po’ triste per i negozi di quartiere, che tendono a sparire. 

Il loft è quasi sempre caratterizzato da soffitti alti, perfetti per la realizzazione di un soppalco , una distribuzione “open space” e da materiali semplici, per questo motivo i loft sono adatti a tutte le persone che cercano interni originali ed informali.

Le nostre idee e suggerimenti per arredare un loft ti aiuteranno a rendere accogliente il tuo spazio abitativo di origine industriale, artigianale o commerciale. 

Come arredare un loft: idee e suggerimenti

[fonte: entrancemakleri.se]

Nascita dei loft: un po’ di storia

Negli anni ‘40 del secolo scorso, a causa dell’aumento dei prezzi dei terreni, le fabbriche e le officine di New York dovettero trasferirsi dal centro città alla periferia. Le aree liberate, prevalentemente a Manhattan, iniziarono ad essere occupate da artisti attratti dai bassi canoni di affitto dei locali, oltre che dalle caratteristiche architettoniche (buona illuminazione, soffitti alti). E’ qui che decisero di allestire mostre e atelier attrezzati, ma anche case-studio.

Negli anni ’50 i loft divennero molto popolari, ricevendo lo status di abitazione ricercata: avvocati e finanzieri di successo iniziarono ad affittare grandi open space, che ormai non erano più alla portata dei giovani artisti.

 

loft - open space

[fonte: Espace atypiques]

Caratteristiche del loft

Tradizionalmente, un loft residenziale è uno spazio (grande o piccolo) a pianta libera. Di norma, infatti, il progetto del loft non prevede la separazione dei locali (esclusi i locali di servizio), delimitando solo le varie zone utilizzando mobili, ma anche pareti mobili o semi-fisse, fino all’uso di materiali contrastanti e altre tecniche di suddivisione in zone. 

Essendo locali riconvertiti ad abitazioni, attraverso un cambio di destinazione d’uso, possono presentare caratteristiche derivanti dalla loro storia precedente e quindi: pareti in mattoni (anche dipinte o intonacate grezze) oppure pilastri o pareti in cemento, travi in acciaio o comunque pilastri e travi in evidenza, impianti a vista, ampie vetrate, spesso distribuite su un solo lato dell’ambiente oppure la presenza di lucernai ecc.

 

loft - open space

[fonte: alexanderwhite.se]

Combinare i colori in un loft

Dal momento che, in un loft, in unico spazio, convivono zone differenti, occorre prima di tutto scegliere una palette di colori omogenea. Lo spazio aperto deve soddisfare l’occhio con un’unica tavolozza di colori, che ne accentua l’unità. Per questo motivo, in linea generale, ma soprattutto se lo spazio è piccolo, ci si attiene ad una palette in gran parte neutra. Ad esempio due cromie neutre, una chiara (la base) e una scura, che crea profondità e contrasto.

Alcuni colori possono già essere presenti, dettati dall’architettura del loft per cui è buona regola partire da quelli: ad esempio una parete di mattoni, un pavimento in resina o un gres grigio o ancora una pavimentazione in listoni di parquet, i serramenti delle finestre neri o grigio alluminio o addirittura in acciaio corten, travi in acciaio o legno ecc. Si tratta spesso di materiali ed elementi architettonici con molto carattere, ecco perché la combinazione di colori viene generalmente, basata su colori tenui e neutri, con pochi tocchi di colori accesi.

 

loft colori neutri e parete in mattoni a vista

[fonte: entrancemakleri.se]

Scegliere il tuo stile per il loft

La scelta dello stile di arredamento è sempre molto importante, ma lo è ancora di più in un open space. Tutto ciò che si trova all’interno dell’ambiente unico, deve abbinarsi al resto ed è quasi sempre visibile da ogni visitatore, con un solo colpo d’occhio.

Piccolo loft in bianco e grigio[fonte: entrancemakleri.se]

Negli ultimi anni, abbiamo visto emergere nell’arredamento l’ Industrial Style, ispirato appunto ai loft anni ‘50-’60. Questo ci ha permesso di arredare le nostre case e i nostri appartamenti come un loft, sognando di vivere in quegli ambienti. 

Lo stile prende ispirazione da mobili vintage, ma dalle forme semplici, che nella maggior parte dei casi sembrano usciti da una vecchia fabbrica o da un ufficio anni ‘50. 

E’ chiaro che i mobili in questo stile si prestano bene all’arredamento di spazi ex industriali o artigianali e hanno il pregio di abbinarsi in modo facile ad altri stili. Per cui troviamo stile industriale con accenni di stile scandinavo o stile industriale con elementi shabby ecc.

E’ anche uno stile trasversale, che piace un po’ a tutti, appunto per la sua capacità di adattarsi ad altre tendenze dell’arredamento.

Arredamento in stile industriale

Attenzione: Quando parliamo di scegliere uno stile per la tua casa, non intendiamo dire che dovresti limitarti a un solo stile di arredamento. Quella è solo un’etichetta o un nome che si dà ad una particolare tendenza: Industriale, Scandinavo, Boho Chic ecc. Stiamo parlando del fatto che dovresti scoprire cosa ami veramente, in modo da non avere distrazioni da tutte le possibili ispirazioni, che ci sono in questo campo.

Leggi di più su come arredare in Stile Industriale

 

Loft con soppalco e vetrata

[fonte: alvhem.se]

Realizzare un soppalco

Ambienti spaziosi e soffitti alti consentono di apprezzare appieno la bellezza di questo tipo di architettura. Se nel tuo loft ci sono soffitti molto alti, si può ricavare dello spazio in più con un soppalco, soprattutto se la superficie è minima (ricorda: ci vuole un professionista per la stesura della pratica edilizia e ci sono delle normative da rispettare, vedi paragrafo in fondo). Sfruttare lo spazio in altezza con un soppalco è una delle soluzioni più adottate in un loft e lo si può far realizzare in muratura, in legno o in metallo.

Scala per soppalco[fonte: historiskahem.se]

Non è raro, infatti, in questi luoghi ricchi di grande fascino, realizzare sul soppalco la zona notte isolata rispetto al resto dell’abitazione, oppure la creazione di uno studio o uno spazio relax, ma anche per gli ospiti, arredato con un divano-letto.

Come arredare un loft - open space[fonte: mohv.se]

Nei mini-loft, in cui ogni centimetro quadrato conta, i letti a soppalco possono fungere da elemento sia caratteristico che salvaspazio. In questo caso non si realizza un vero soppalco, ma si acquista o si fa progettare su misura, un letto sopraelevato, in cui sotto è possibile posizionare il divano, l’angolo studio o la cabina armadio. 

letto a soppalco Ikea

[fonte: Ikea]

Questa è una soluzione praticabile, anche dove, per via della normativa, non è possibile realizzare un soppalco. Nei letti a soppalco, quello che fa davvero la differenza, è la scala, che potrà essere anche più comoda e stabile di una comune scala a pioli e magari dotata di contenitori.

 

Come arredare un loft - open space

[fonte: esny.se]

Trovare la privacy in un open space

In genere, i loft e le case a pianta aperta hanno un soggiorno, una sala da pranzo e una cucina in un unico spazio. In alcune case più piccole, anche la camera da letto fa parte dell’open space. In questo caso, può essere difficile mantenere privato lo spazio della tua camera da letto, senza ridurre la sensazione di apertura di un loft. Per fortuna, è possibile farlo grazie ad alcune soluzioni.

L’opzione più economica è, senza dubbio, quella che prevede l’utilizzo di una o più tende, fissate con binari al soffitto. In questo caso la loro presenza scenica può essere di poco impatto ed elegante, se si scelgono tende di colore neutro e di trama leggera.

Tende come divisorio camera letto[fonte: Ikea]

La più adatta, è quella di far realizzare una o più pareti vetrate, magari accessoriate con tende. Si sposano perfettamente con lo stile industriale del luogo, soprattutto se si estendono fino al soffitto e riprendono materiale e foggia degli infissi esterni. Sono in grado, così, di accentuare ulteriormente la bellezza del loft.

Parete vetrata come divisorio camera letto

[fonte: entrancemakleri.se]

Se la camera si trova sopra il soppalco, rimane comunque nascosta agli ospiti. Anche in questo caso è possibile aggiungere una scenografica tenda o parete vetrata in stile industriale, per aumentare il livello di riservatezza.

Loft con camera su soppalco chiusa da vetrate[fonte: bosthlm.se]

Un’altra idea, prevede l’uso di grandi porte scorrevoli anche queste, garantiscono l’intimità necessaria e possono essere aperte quando si desidera più luminosità e una visuale con più profondità di campo. E’ chiaro, che vanno progettate, pensando anche ad una parete o quinta dove è possibile nasconderle quando sono aperte.

Più vicina allo stile francese e provenzale, c’è anche l’idea di usare delle persiane, da chiudere o impacchettare al momento giusto. Esistono poi altri divisori fissi, che permettono comunque un passaggio della luce, come reti metalliche, pannelli traforati, liste di legno o librerie senza schienale.

Libreria come divisorio camera letto[fonte: Ikea]

Infine, una divisione più fissa, pur consentendo il flusso d’aria e senza compromettere del tutto l’effetto aperto, può avvenire anche con quinte in muratura o cartongesso o anche armadiature basse.

Come arredare un loft - open space
[fonte: Espace atypiques]

Cucina in un open space

Vivere in una casa a pianta aperta (come quella di un loft) è una scelta molto diffusa. Una soluzione che ha i suoi vantaggi, come una distribuzione più flessibile (adatta alla vita odierna) e una sensazione di ampiezza, anche quando si tratta di piccole metrature. Se sei una persona che ama invitare gli amici, una casa con open space è l’ideale: i tuoi ospiti possono gironzolare in cucina mentre si prepara la cena e tutti possono socializzare liberamente negli spazi collegati.

Tuttavia, i loft e le case a pianta aperta, stile loft, dopo la privacy, pongono una nuova e importante sfida: se diminuiscono le pareti su cui appoggiare i mobili, come è possibile organizzare in modo funzionale la cucina?

Come arredare un loft - open space

[fonte: fantasticfrank.se]

Non si può generalizzare, poiché la distribuzione dei mobili in cucina viene scelta in base alle caratteristiche e dimensioni dell’immobile e alle tecniche di suddivisione utilizzate. Di sicuro, una distribuzione che preveda un’isola o penisola è la preferita per questo tipo di spazi, poiché questi elementi visivamente poco invasivi, creano, comunque, una separazione dal soggiorno.

[fonte: Ikea]

Un’altra sfida messa in campo da questo tipo di distribuzione a pianta aperta è la diffusione degli odori. A questo scopo, occorre prestare molta attenzione in fase progettuale alla scelta della cappa e al suo relativo impianto di aspirazione. In alternativa, come per la camera da letto, si può pensare di isolare la zona della cucina, con una parete vetrata in stile industriale. Una scelta di grande impatto ed eleganza.

Come arredare un loft - open space
[fonte: fantasticfrank.se]

Personalizzare un loft

La prima cosa che le persone pensano riguardo ai loft è che sono spazi “grezzi” e vuoti. Ed è esattamente ciò che sono: spazi ampi e a pianta aperta, dove non ci sono regole e dove le possibilità di decorazione sono infinite! Pertanto, sei assolutamente autorizzata a mescolare i tuoi cimeli di famiglia e i tappeti tradizionali con mobili moderni e Industrial, a rompere gli schemi riutilizzando i vecchi mobili o oggetti in un modo insolito, ad aggiungere pezzi ed elementi che portano calore, dai morbidi cuscini alle piante.

[fonte: Espace atypiques]

Normativa italiana

Se acquisti un locale da riconvertire in loft, assicurati che sia già stato fatto il cambio di destinazione d’uso, diversamente dovrai accollarti tutte le spese per adeguare l’immobile a diventare “residenziale”. Questo in pratica significa, che lo spazio (garage, magazzino, laboratorio ecc.) dovrà avere tutte le caratteristiche che lo rendano abitabile secondo le norme vigenti (ad esempio vespaio areato, servizi igienici, impianti, rapporti aeroilluminanti o standard urbanistici di altezze e dimensioni).
Per quanto riguarda la superficie minima, la questione è facile da constatare, essendo i loft paragonabili ai monolocali. La norma nazionale di riferimento è il dm 5 luglio 1975, di cui l’art. 3 prevede una superficie ≥ 38 mq per monolocale per 2 persone (28 mq per una sola persona).
Invece, per poter costruire un soppalco, le norme cambiano a seconda del Regolamento Edilizio e di Igiene del Comune interessato. In linea generale abbiamo:
  • superficie soppalcata: non deve essere superiore a 1/3 della superficie del locale, ma può arrivare fino a 1/2 quando le altezze sopra e sotto il soppalco raggiungono i 2,20 m
  • altezza minima del locale da soppalcare: deve essere di almeno 4,30-4,40 m; le altezze sopra e sotto il soppalco quindi non possono essere inferiori a 2,10 m; è anche possibile creare soppalchi non abitabili (senza permanenza di persone) e utilizzabili come “ripostiglio in quota” o elemento di arredo, in questo caso l’altezza sopra è variabile, quella sotto dipende dalla destinazione del locale (da 2,40 m a 2,70 m minimo)
  • superficie finestrata: la regola sui rapporti aeroilluminanti è sempre la stessa, ma può variare a seconda del comune, in genere in tutta Italia per le residenze, non deve essere inferiore a 1/8 della superficie del locale soppalcato
  • pratica edilizia: la documentazione per costruire il soppalco, redatta da un professionista abilitato, va presentata all’Ufficio Tecnico del Comune, l’inquadramento della categoria di intervento dovrà essere fatta in base alle specifiche condizioni del progetto
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Anna – CASE E INTERNI

6 Gennaio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Come gestire le case vacanza a distanza, grazie all’aiuto di un software gestionale. Ecco come funziona e quali sono i vantaggi.

 gestire le case vacanza a distanza

Gestire le case vacanza a distanza è molto conveniente, ma ciò sarà possibile se si userà un software gestionale, che comprende funzioni utili per ridurre tempi e ostacoli. In più sono presenti tanti altri vantaggi che possono derivare da questa scelta. 

Gestire le case vacanza a distanza: come fare e i vantaggi più rilevanti

Gestire immobili per turisti a distanza è possibile tramite un software gestione case vacanze, cioè un programma con cui controllare ogni fase del proprio lavoro direttamente da remoto. Questa soluzione è senza dubbio molto conveniente, prima di tutto perché non sarà necessario recarsi presso una sede fisica. Per questo, si avrà un certo risparmio dal punto di vista delle tempistiche, ma non solo. Si potranno infatti ridurre anche lo stress e la fatica, o ulteriori spese, soprattutto se occorre recarsi presso luoghi lontani. Niente dovrà essere svolto con lentezza, con un gestionale online, perché tutto potrà essere completato con un click. Ne consegue quindi che vi sarà una maggiore praticità per portare a termine tutte le fasi della propria attività, nonché un’elevata rapidità. Uno dei vantaggi principali potrebbe essere proprio il fatto di controllare tutto tramite il proprio smartphone o qualsiasi altro dispositivo. Sarà quindi possibile connettersi da ogni punto, lavorando quando si vuole. Con un apposito software per la gestione delle proprietà diventa facile anche creare un sito web per casa vacanze, sempre da remoto. In questo modo si avrà a disposizione un canale attraverso cui gestire ogni cosa, ma soprattutto si potrà anche ampliare la rete di clienti, sponsorizzando al meglio l’attività. Gli aspetti vantaggiosi derivanti dalla scelta di un gestionale che permette di controllare tutto online però non terminano qui.

Gli ulteriori elementi positivi da prendere in considerazione

Il livello organizzativo migliorerà: è questo un altro importante fattore da non sottovalutare, quando si acquista un programma per gestire le case vacanze da lontano. In più i clienti non dovranno attendere troppo tempo, prima di vedere la conferma per una prenotazione, o prima di avere risposta alle loro domande. Questo potrebbe aumentare la possibilità che si trovino bene e che magari lascino recensioni ricche di complimenti

Da aggiungere a tutto ciò anche il fatto di riuscire a svolgere ulteriori operazioni importanti tramite pochi click, come realizzare aggiornamenti del sito, inserire offerte e promozioni, ma non solo. Sempre con la stessa facilità si potrà provvedere all’inserimento di elementi multimediali o immagini, inserzioni. Svolgendo tutto da remoto e in modo automatico poi si potranno anche diminuire gli errori: può capitare infatti che si accettino prenotazioni doppie, ma con un software ciò non avverrà. In più una soluzione di questo tipo consente di valutare con attenzione il resoconto giornaliero o mensile della propria attività, utilizzando grafici e statistiche. In questo modo, si potranno trarre conclusioni utili per modificare qualcosa nell’organizzazione, al fine di migliorare ancora di più. Per tutti i motivi fin qui elencati, è possibile perciò affermare che sistemi di gestione da remoto consentono di apportare numerosi vantaggi al proprio lavoro. 

Leggi tutti gli articoli sulla Smart Home

6 Gennaio 2022 / / Dettagli Home Decor

Caminetti elettrici ad acqua maisonFire portano la magia del fuoco in ogni ambiente

Scopri come è semplice portare la magia del fuoco in ogni ambiente della casa con i caminetti elettrici ad acqua di maisonFire

La casa oggi è un luogo confortevole e funzionale, fatto di spazi pratici, ma anche belli e capaci di generare sensazioni di benessere.
Dal colore delle pareti, alla disposizione dei mobili, alla scelta di nuovi complementi, tutto concorre a regalare una nuova personalità alla casa. Ma, per offrire un tocco in più, in grado di fare la differenza in ogni ambiente, è possibile effettuare una scelta consapevole, in grado di ripercuotersi virtuosamente nelle quotidianità di tutti: scegliere un caminetto ecologico di nuova generazione.

I vantaggi nello scegliere un caminetto elettrico ad acqua

I caminetti elettrici ad acqua sono sostenibili e senza canna fumaria e permettono di portare con estrema semplicità la magia del fuoco in ogni ambiente. Infatti, non sono necessari permessi e nemmeno interventi di muratura, non richiedono una particolare manutenzione o pulizia e garantiscono la massima libertà d’impiego e quindi d’arredo. Grazie a un gioco di vapore acqueo e luci colorate generato da una sofisticata tecnologia a ultrasuoni brevettata, sono in grado di riprodurre in modo incredibilmente realistico la legna che arde con l’effetto fumo.

Il fuoco che nasce dall’acqua è la massima espressione di un focolare che rispetta l’ambiente e offre una totale sicurezza d’impiego.

Tra i vantaggi dobbiamo evidenziare che i caminetti elettrici ad acqua possono essere collocati a contatto con superfici delicate, come il legno, cartongesso, marmo o in prossimità della tv. Si possono appendere alle pareti come quadri, poggiare sui mobili o per terra, ma anche in apposite nicchie create nelle pareti, per arredare in modo originale le zone di passaggio o separare gli ambienti.

Caminetti elettrici ad acqua di maisonFire

Questi prodotti di design sono un’esclusiva italiana di maisonFire, azienda leader nel settore e che da anni si impegna a portare nelle case e negli hotel più esclusivi, di oltre 20 paesi nel mondo, la bellezza del focolare ecologico, senza canna fumaria.

I caminetti elettrici ad acqua maisonFire permettono un restyling degli ambienti, in pochi semplici passaggi, con un risultato finale sorprendente, per creare atmosfere di benessere e comfort, senza tralasciare la salute del pianeta. Rientrare a casa, nelle fredde serate autunnali e poter godere, senza alcuna fatica, solamente premendo un tasto del proprio smartphone, della magia del focolare, offre un’immediata sensazione di relax e di calore familiare.

I nuovi modelli di caminetti elettrici ad acqua maisonFire

L’azienda di Carate Brianza propone in esclusiva per il mercato italiano alcune importanti novità che si aggiungono ai prodotti iconici del brand. Di seguito una selezione dei nuovi modelli.

BRACEBOX

Caminetti elettrici ad acqua maisonFire da installare dove vuoi

Bracebox 100 Metal è un caminetto elettrico ad acqua, lungo 115 cm, da incasso. Dotato di funzione riscaldante (1 kW); è disponibile nella versione frontale o bifacciale, entrambe chiuse con vetro/i. La carica si effettua tramite collegamento diretto all’impianto idraulico, in modo da disporre di un prodotto totalmente indipendente e non dover più pensare alla ricarica del serbatoio. E’ possibile scegliere tra ciottoli bianchi, cristalli o legna tradizionale per il braciere. La fiamma è regolabile nell’intensità, così come e modulabile l’effetto sonoro del crepitio della legna che arde. Telecomando di serie.

COMETA

Caminetti elettrici ad acqua maisonFire i nuovi modelli

Camino elettrico ad acqua da libero posizionamento con appoggio a terra. La cornice in MDF, con finitura a scelta tra colore bianco oppure cemento, racchiude il best seller di maisonFire: Brace 50 Legna, dotato di serbatoio, per la massima flessibilità d’uso. Fiamma ad intensità regolabile, con effetto sonoro del crepitio della legna che brucia, anch’esso modulabile. Telecomando di serie.

ELECHARME

Caminetti elettrici ad acqua maisonFire

Elecharme Mood è il caminetto elettrico ad acqua da 80 cm, da incasso frontale, angolare, tri-facciale, a penisola o a tunnel. Le numerose versioni sono tutte chiuse con vetro/i. Dotato di funzione riscaldante (2kW), la carica si effettua tramite collegamento diretto all’impianto idraulico, in modo da avere un prodotto totalmente indipendente. E’ possibile scegliere tra ciottoli bianchi, cristalli o legna tradizionale per il letto del focolare; l’intensità della fiamma è regolabile, così come l’effetto sonoro del crepitio della legna che brucia. In dotazione illuminazione multicolor di fiamma e brace. Il caminetto può essere gestito tramite applicazione, in tutte le versioni.

Caminetti elettrici ad acqua maisonFire senza canna fumaria

Elecharme Linear Mood, invece, è il caminetto elettrico ad acqua da incasso nelle versioni da 105 o 130 cm di lunghezza. Dotato di riscaldamento (2 kW) è possibile averlo in versione frontale, angolare o tri-facciale, tutte chiuse con vetro/i.

ORIONE – 75, 100, 150

nuovi caminetti elettrici ad acqua maisonFire

Caminetto da rivestire con proiezione fiamma a LED e interfaccia da APP. Il telecomando e il termostato sono di serie; la fiamma è regolabile e il piano fuoco multi colore, disponibile nelle lunghezze 75-100 e 150 cm; dispone di effetto sonoro del crepitio della brace. Sono di serie sia il set legna che il set cristalli, per decorare il letto del focolare. Lo schienale può essere rivestito con 4 diversi tipi di finitura di serie: liscio, rigato verticale, mattoni o pietra). Disponibile la funzione riscaldante fino a 1,5 kW.

PATMOS

Caminetto elettrico ad acqua maisonFire dallo stile classico

Per chi predilige uno stile classico il caminetto elettrico Patmos è la scelta ideale. La finitura è realizzata in mdf bianco e dispone di tecnologia Infire e telecomando di serie. La potenza riscaldante è di 1,4 kW.

Per scoprire tutti i modelli visita www.maisonfire.com

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6 Gennaio 2022 / / Design Ur Life

Occorre tenere bene in mente il ruolo dell’ingresso per poter valorizzare in modo funzionale ed accogliente questo primo ambiente che ci dà l’accesso a casa. Come arredare l’ingresso funzionale per poter fare un filtro tra il mondo esterno e la nostra dimora? Spesso troviamo gli stessi elementi di arredamento in questa zona della casa perché si entra e si esce da li.

Quindi avere un piano d’appoggio per tenere sopra una svuota tasche ed elementi decorativi, spazio per appendere le giacche e le borse, uno specchio per dare un’ultima occhiata prima di uscire e volendo anche una seduta per cambiare le scarpe e magari anche una scarpiera, sono alcuni elementi di arredo che spesso sono presenti in un’ingresso funzionale. A seconda di esigenze e abitudini di ogni casa questi elementi possono essere presenti in parte.

Prima cosa alla quale dare attenzione per arredare un’ingresso accogliente è lo stile di questo spazio. Deve rispecchiare chi ci abita ed essere in armonia con il resto della casa.

Come arredare l’ingresso piccolo

Per chi ha un’ingresso piccolo o stretto suggerisco di utilizzare mobili con la profondità ridotta per lasciare un comodo passaggio. si può semplicemente arredare questa zona con un piano d’appoggio con o senza il cassetto. sfruttare lo spazio sotto per collocare un pouf, inserire lo specchio e non dimenticare dell’illuminazione. Vediamo alcuni esempi nelle foto qui sotto.

Come arredare l'ingresso
Foto Pinterest Melnyk Iryna
Come arredare l'ingresso
Foto Pinterest Delisse
Come arredare l'ingresso
Foto Pinterest Люди Фотостраны

Ingresso direttamente in soggiorno

Negli appartamenti moderni e sopratutto piccoli spesso troviamo l’entrata direttamente sul soggiorno senza un vero ingresso. Quindi occorre creare angolo ingresso collocando tutto il necessario nei pressi della porta d’ingresso. Una soluzione può essere l’utilizzo della parete o i divisori oppure mobili ed elementi che dividono lo spazio. Vediamo alcuni esempio nelle foto qui sotto.

Come arredare l'ingresso
Foto Pinterest g e o r g i a n a
Foto Pinterest LUXUO jewelry
Foto Pinterest homify
Come arredare l'ingresso
Foto Pinterest buildbuilt

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5 Gennaio 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Un montascale può migliorare la qualità della vita nel caso di disabilità e difficoltà nella deambulazione. Vediamo come scegliere quello giusto, anche usato.

montascale

Quando le primavere cominciano a farsi sentire, ahinoi, non si conserva l’agilità di un tempo e anche movimenti semplici come fare un paio di rampe di scale per salire al piano di sopra ci costano un po’ troppa fatica. Quel ginocchio ballerino, la schiena che duole, la gamba che si ribella: tutto questo concorre a darci sofferenza, e il rischio diventa magari quello di rinunciare a salire le scale. Oppure, indipendentemente dall’età, siamo reduci da un incidente che ci ha messi ko per un po’ e dobbiamo riprendere confidenza coi movimenti. In uno o nell’altro caso, possiamo accettare che la qualità della nostra vita venga atterrata dalle difficoltà? Certamente no, ed è per questo allora che considerare l’idea di dotare la propria abitazione (o il condominio in cui viviamo) di un montascale usato, soluzione più economica di uno nuovo ma altrettanto sicura in termini di qualità ed efficienza, può essere la mossa giusta.

Perché scegliere un montascale usato

Certo, soprattutto quando li vediamo in uso nei luoghi pubblici (come nelle vie di accesso alla metropolitana, o negli androni degli studi medici), i montascale possono sembrarci un po’ ingombranti. Vi assicuriamo però che le soluzioni più moderne sono esteticamente molto piacevoli e non solo nell’efficienza e nella praticità. Sedute e braccioli in tessuto colorato, così come la struttura non solo in bianco ma anche in altre tonalità possono ingentilire uno strumento che, beninteso, deve comunque avere dalla sua solidità, sicurezza ed efficienza come caratteristiche imprescindibili.

Ma perché, vi domanderete, può aver senso considerare l’idea di un montascale usato? Principalmente, non nascondiamolo, per una questione di convenienza. Vogliamo precisarlo con forza: montascale, prezzi e “elevati” non sono termini da usare insieme. Ma di sicuro nel comparto usato potrete trovare un vero affare.

Il tutto però, ed è la cosa più importante, non certo a discapito della qualità. I montascale hanno infatti (se di alto livello) una durata di almeno 20-25 anni. Per questo, se non sono stati sottoposti a troppo sforzo, possono essere una idea più che sensata se il budget è quello che è oppure se volete effettuare un acquisto a impatto ambientale sostenibile. I montascale usati vengono sottoposti a severissimi test di qualità e solo quelli capaci di superarli vengono poi rimessi sul mercato, una volta che sono state naturalmente installate nuove batterie e/o sostituite le parti soggette ad usura e che il motore è stato controllato. Un vero e proprio “tagliando” di altissimo livello che permetterà al vostro montascale di funzionare ancora per anni e di garantire ai nostri cari un po’ in là con l’età oppure con un fisico non più al 100% di poter vivere dignitosamente.

Ma come si può scegliere il montascale usato giusto? Anche qui, nessun problema. Sempre più aziende, infatti, offrono la possibilità di ricevere una consulenza in loco a casa vostra o nel palazzo in cui abitate e quindi di formulare un preventivo gratuito in base alle esigenze (lunghezza e conformazione delle scale, esigenze pratiche, struttura fisica del “passeggero” e così via). Insomma, dare un po’ di comfort alle persone in là con gli anni non è più una missione impossibile!

Rendere confortevole la tua casa: leggi gli articoli su smart home e elettrodomestici.

5 Gennaio 2022 / / Easy Relooking

Tenere in ordine la cameretta dei bambini è un’esigenza comune a molti genitori, si tende spesso a rimandare poiché si è sopraffatti dalle incombenze quotidiane e dalla mancanza di tempo per poi ritrovarsi con un disordine eccessivo e incontrollato.

Una cameretta più ordinata facilita la ricerca di oggetti, vestiti e materiali scolastici spesso sotterrati sotto pile di libri e giochi. In più, aiuta gli stessi bambini a concentrarsi su una attività alla volta.

Un arredamento funzionale ricopre la duplice valenza di velocizzare le operazioni di messa in ordine e di sviluppare l’autonomia negli stessi inquilini della stanza, per stimolare in loro la volontà di una postazione sempre pulita e organizzata.

Capita spesso, a causa della mancanza di tempo, di non riuscire a sistemare quotidianamente lo spazio nel quale i figli studiano e giocano.

Scegliere arredi che siano, allo stesso tempo, belli e pratici è la risposta a molti problemi.

Vediamo insieme 5 consigli basati sulla mia esperienza!

Di seguito 5 consigli per tenere in ordine le camerette dei bambini:

  • I giocattoli sparsi dappertutto sono una costante, per cui si possono mettere a disposizione dei ragazzi contenitori per i giochi ad esempio i modelli Trofast di Ikea. Si tratta di un mobile componibile e modulare disponibile in diverse colorazioni. I contenitori, inseribili nell’apposita struttura, sono molto capienti per accogliere gli strumenti anche più ingombranti; il materiale è duraturo e resistente, sarà facile, in poco tempo, togliere dalla vista il disordine superficiale
@Easyrelooking - contenitore Trofast di Ikea
@Easyrelooking – contenitore Trofast di Ikea
  • se il tuo bambino ama tanto giocare quanto leggere, insieme ai giochi ci saranno da raccogliere libri di ogni genere, piccoli, grandi, musicali, sensoriali. In tal caso potrebbe essere utile scegliere arredi appositi come Flisat, una libreria display marchio Ikea ad altezza di bambino. Comoda e pratica, li aiuta ad essere autonomi nell’ordinare e catalogare i propri libri. Il legno lo rende un arredo essenziale e discreto per ogni stile
Flisat di Ikea – espositore libri da terra
  • se non hai molto spazio a disposizione, una soluzione ideale è l’arredo sospesoFlisat può trovarsi anche nella modalità a parete. E’ una mensola da appendere all’altezza desiderata dove inserire piccoli giochi o libri. Si tratta di un mobilio doppiamente funzionale perché può diventare scomparto per libri, quaderni e altri giochi non ingombrando il pavimento.
@EasyRelooking – moduli Flisat di Ikea a parete
  • si sa che i giochi non bastano mai, così come i contenitori. Per tutti i balocchi che il tuo bambino usa raramente può essere utile Kuggis, un contenitore con coperchio targato Ikea. Si tratta di una cassetta capiente e disponibile in diverse misure. La presenza del coperchio è efficiente affinché i contenitori vengano sovrapposti e nascondano alla vista giocattoli e strumenti poco utilizzati o ormai dimenticati;
Kuggis di Ikea
  • L’ultimo consiglio riguarda il fatto che la praticità di una cameretta e, quindi, la sua funzionalità, deriva da una giusta progettazione. In quest’ottica, scegliere una linea componibile e versatile per comporre armadi, ante e cassetti potrebbe essere la chiave di volta: la linea Smastad di Ikea racchiude il concetto di molteplicità legata alle esigenze di spazio, stile e gusti personali. La combinazione e la personalizzazione facilitano la modularità nel tempo; è possibile infatti aggiungere o togliere un cassetto, spostare l’armadio, modificare l’altezza di un pensile. L‘ordine nella cameretta del tuo bambino è assicurato
@EasyRelooking – composizione creata con Smastad di Ikea

Ho preso ad esempio Ikea per le sue proposte low cost e modulari, che spesso mi piace proporre per le camerette dei più piccoli, dove gli arredi sono spesso in continua evoluzione!

L’articolo 5 consigli su come tenere in ordine le camerette dei bambini proviene da easyrelooking.

5 Gennaio 2022 / / Dettagli Home Decor

Superbonus 110 prorogato ecco le novità della legge di bilancio 2022

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ha reso effettiva la proroga del Superbonus 110, ecco tutte le novità della Legge di Bilancio 2022.

Cos’è e come funziona il superbonus 110

Il superbonus 110 è una detrazione del 110% prevista sulle spese effettuate per l’efficientamento energetico di abitazioni unifamiliari, condomini, ex IACP o case di cooperative.

La divisione delle spese nella dichiarazione dei redditi cambia in base all’anno:

  • Per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021 la detrazione va suddivisa in 5 rate di pari ammontare;
  • per le spese effettuate dal 2022 la detrazione dovrà essere invece suddivisa in 4 rate di pari ammontare.

In alternativa alla detrazione mediante la dichiarazione dei redditi, è possibile sceglierel’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito. La possibilità di scelta tra queste due soluzioni è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025 e l’Agenzia delle Entrate ha predisposto anche un nuovo modello.

Quali lavori rientrano nel Superbonus 110

Nel superbonus 110 rientrano i cosiddetti lavori trainanti e i lavori trainati. 

Gli Interventi trainanti sono i seguenti:

  • isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo o dell’unità immobiliare sita all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno. Gli interventi per la coibentazione del tetto rientrano nella disciplina agevolativa, senza limitare il concetto di superficie disperdente al solo locale sottotetto eventualmente esistente
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici, o con impianti per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
  • interventi antisismici che rientrano nel cosiddetto sismabonus

Il superbonus 110 spetta anche per i cosiddetti lavori trainati se effettuati congiuntamente a uno degli interventi trainanti.

Superbonus 110, le novità per il 2022 

Tra le novità della Legge di Bilancio 2022 in tema di Superbonus 110, la principale riguarda l’introduzione di nuove scadenze.

  • Proroga al 2023 del superbonus 110 per i condomini e sugli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate anche se di proprietà di persone fisiche.
  • Proroga fino al 2025 per condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari ma con un’aliquota decrescente: pari al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
  • Per quanto riguarda gli immobili di proprietà delle cooperative, la scadenza del superbonus 110 viene allineata a quella degli ex IACP, ovvero il 31 dicembre 2023 sempre e quando alla data del 30 giugno 2023 sia stato effettuato il 60% delle spese.

Superbonus 110 per le unifamiliari

Il superbonus 110 è stato prorogato al 31 dicembre 2022 per villette e case unifamiliari senza limiti di reddito né di prima e seconda casa, però, è necessario che almeno il 30% dei lavori siano ultimati entro il 30 giugno 2022.

Per quanto riguarda invece condomini e IACP la situazione è certamente migliore: proroga non solo per tutto il 2022, ma fino al 31 dicembre 2023. Dal 2024 la percentuale di detrazione cala però al 70% e poi al 65% nel 2025. Un calo importante, ma graduale e comunque ad oggi piuttosto lontano.

Tra le novità della Legge di Bilancio 2022 vi è anche la non applicabilità del decreto antifrode (con l’obbligo di visto di conformità e asseverazione tecnica) agli interventi di edilizia libera che rientrano nel superbonus 110 e negli altri bonus casa con un tetto di spesa fino a 10mila euro.

Inoltre è previsto il riallineamento delle estensioni dei lavori trainati a quelli trainanti con la proroga per impianti fotovoltaici.

Superbonus 110%: come richiederlo nel 2022

Attualmente, la Legge di Bilancio 2022 non ha modificato le modalità per chiedere il Superbonus 110%. Tuttavia, non sono da escludere eventuali future modifiche con l’approvazione di altri decreti.

Per poter beneficiare dell’agevolazione fiscale occorre innanzitutto affidarsi ad un professionista per verificare quali interventi si possono realizzare. Successivamente, il soggetto interessato potrà contattare l’impresa per svolgere i lavori e decidere se sostenere direttamente le spese (ottenendo la detrazione al 110%) oppure chiedere lo sconto in fattura per un massimo del 100% dell’importo fatturato. In questo caso, l’impresa incaricata ai lavori riceverà un credito d’imposta pari al 110% dello sconto praticato.

Naturalmente, in base ai lavori che si dovranno effettuare, occorre ottenere dal Comune i documenti e le eventuali autorizzazioni necessarie per l’inizio dei lavori.

Inoltre, per poter certificare il miglioramento delle due classi energetiche, il tecnico deve compilare l’APE (attestazioni di prestazione energetica) prima e dopo l’esecuzione dei lavori e allegarla all’asseverazione. Quest’ultima ha lo scopo di certificare la corretta esecuzione dei lavori, il rispetto dei requisiti tecnici, dei massimali di spesa e la congruità dei costi. Risulta anche possibile eseguire l’asseverazione a stato avanzamento lavori (SAL), possono essere massimo due e ciascuno deve coinvolgere almeno il 30% dei lavori.

Infine, l’asseverazione deve essere inviata ad ENEA in maniera telematica ed entro 90 giorni dal termine dei lavori o ad ogni SAL. Dopo aver ricevuto i documenti utili, ENEA rilascerà una ricevuta informatica comprensiva di un codice identificativo.

L’AdE ha anche messo a disposizione degli utenti i nuovi modelli per chiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito secondo le disposizioni del Decreto Antifrodi.

Insomma, per chi desidera ristrutturare casa sfruttando l’agevolazione del Superbonus 110% deve rispettare alcuni adempimenti, di cui la maggior parte già presenti nell’Ecobonus e nel Sismabonus ordinari, mentre le novità introdotte servono a garantire la correttezza degli interventi eseguiti sull’immobile.

Per ulteriori approfondimenti consigliamo di visitare la pagina web dedicata al Superbonus 110 dell’Agenzia delle Entrate

 

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4 Gennaio 2022 / / VDR Home Design

Carta da zucchero Pantone: uno dei colori più particolari e antichi, che non smette di affascinare. Scopri abbinamenti e materiali che lo faranno risaltare.


Che colore è il Pantone Carta da Zucchero

È un colore molto antico, addirittura già esistente intorno al 1400. È anche conosciuto come colore azzurro polvere, perché non è una tonalità perfettamente definita. 

Non troppo chiaro, non troppo scuro. Perfetto per moltissimi stili e per tutte le stanze di casa, è una tonalità davvero poliedrica e multipotenziale. Non si vede moltissimo negli interni di casa, perché forse è un visto come un po’ difficile da abbinare. Meglio con i colori freddi o caldi? Con che materiali lo abbino? 

Nel post di oggi passiamo in rassegna tutti i punti, facendo un po’ di chiarezza. 

Carta da zucchero Pantone dettagli di una boiserie bassa con oggetti di decoro vintage

Pantone Carta da Zucchero: origine e conversioni colore

Partiamo ovviamente dalle origini di questo colore e relativo nome. Lo sai perché si chiama così? 

In questo caso la ragione è abbastanza ovvia: già dal 1400 (e fino al 1900) lo zucchero si vendeva a peso, incartato nella carta da zucchero che aveva proprio questo colore a metà tra l’azzurro e il grigio. Lo zucchero era importato dall’America in sacchi di carta e aveva un colore giallastro, perché non era raffinato. Per mascherare questa colorazione non vista di buon occhio da chi acquistaca un prodotto così costoso, si usavano carta di colore azzurro. 

Come si otteneva questo colore? 

Con estratti vegetali quali il guado, l’indaco e il campeggio. In seguito poi venne usato il Blu di Prussia e l’oltremare.

Quali altre conversioni colori puoi cercare, se il riferimento Pantone (codice 5415 C) non ti basta? Nella classificazione Ral il vicino è il 5025, Pearl Gentian Blue (blu genziana perlato). Mentre nella cartella colori di Benjamin Moore puoi cercare Pacific Ocean Blue

cucina con isola colore carta da zucchero Pantone
soggiorno contemporaneo con divano in velluto azzurro con penisola
Manchester Furniture Show, Polstermbel GmbH 3C Candy 4, 7256673
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Abbinamenti e materiali vincenti: saper usare il carta da zucchero 

Per quanto sia un colore senza tempo, antico e pieno di significato, il carta da zucchero rimane un po’ difficile da gesitre. Questo suo essere a metà tra l’azzurro e il grigio crea non pochi dubbi. 

Meglio colori chiari o scuri? Il rosa o il grigio chiaro? 

In realtà non ci sono abbinamenti che vanno in assoluto meglio di altri. Si tratta sempre di scegliere bene le tonalità vicine e capire che tipo di schema colori si vuole. Monocromatico? Allora dovrai scegliere 4 tonalità più chiare per avere tutto in coordinato. Sicuramente in questo modo avrai meno contrasto e più omogenia, perché tutto sarà nella stessa scala colore. 

Lo schema analogo invece comprende tonalità vicine nella scala colore al carta da zucchero: quindi un blu scuro ed un azzuro pastello. In questo modo avrai più profondità e potrai creare atmosfere più o meno scure e un po’ baorcche in base a quanta percentuale di colore scuro o chiaro andrai a modulare. 

Tieni conto che si tratta di tonalità che dal vivo sono più scure di quello che vedi su schermo o carta e che tolgono parecchia luce. Quindi se hai una casa con esposizione scarsa o piccola meglio valutare l’effetto scatola in determinate aree della casa. 

Potresti imbiancare pareti e soffitto in questo colore (o una tonalità più scura) all’ingresso o in corridoio, per creare una sorta di galleria. In questo modo i locali di passaggio sembreranno più raccolti e piccoli e le stanze dopo verranno percepite più luminose e grandi (effetto ottico dato dalla maggior luce percepita). 

Oppure puoi scegliere un divano in questo colore, così come la cucina o una carta da parati speciale per la parete focus del soggiorno o della camera.

L’ultimo tipo di schema colori è quello complementare, cioè quello che abbina colori che si trovano sulle parti opposte del cerchio cromatico. In questo caso sarebbe l’arancione con tutte le sue sfumature

Questo tipo di schema è il più flessibile perché ti permette di invertire le proporzioni colori nelle diverse stanze creando percezioni differenti. 

Ho preparato per te tre schemi colori differenti, in base al tipo di stile e atmosfera che preferisci creare. C’è uno schema complementare, uno più soft nei toni neutri e uno che abbina principalmente colori freddi. 

Ma trovi anche un piccolo riassunto di quelli che sono i materiali che meglio si abbinano a questa tonalità: noce canaletto, rovere sbiancato o tinto bianco, microcemento e terrazzo. Tutti materiali che hanno al loro interno una percentuale di grigio più o meno evidente, che richiama il sottotono dell’azzurro polvere.

Colore azzurro polvere in zona giorno e zona notte: esempi da cui trarre ispirazione 

Il carta da zucchero di Pantone si può usare senza problemi in tutta casa, essendo una tonalità tendente al freddo e non particolarmente energizzante (anche se questo punto non è valido per tutti perché ognuno legge i colori secondo le proprie esperienze personali). 

Partendo dalla cucina, direi che se sei amante dei colori e non ti fanno paura potresti scegliere il Pantone azzurro polvere proprio per la tua cucina. Potresti fare sia le basi che i pensili in questo colore, con un paraschizzi in terrazzo e un top in legno. Oppure potresti fare le basi in carta da zucchero e pensili e top in finitura noce. Sicuramente questo secondo abbinamento è meno “modaiolo” e più capace di adattarsi ai cambi di gusto (tuoi personali) nel tempo. 

Per quanto riguarda soggiorno e zone di passaggio questo colore si presta bene alle pareti: scegli le pareti su cui passare questo colore e aggiungi arredi (come il divano) in una tonalità più chiara. Il contrasto dato dalle diverse tonalità e dai materiali creerà una stratificazione che stimolerà tutti i sensi e ti darà una sensazione di un ambiente sofisticato. 

Ricorda sempre il famoso effetto scatola per le tue pareti: imbiancando sia i muri che il soffitto nello stesso colore si creerà un particolare effetto un po’ teatrale, che darà l’impressione di stare in una stanza più piccola ma d’effetto. Perfetto se hai un corridoio esageratamente lungo, da camuffare almeno alla vista. 

Passando invece alla zona notte, ci sono diverse possibilità che mi sento di consigliarti. Potresti usare il carta da Zucchero Pantone in una carta da parati effetto acquarello o marmo, oppure in una carta con tema naturale ma appena abbozzato. E’ una tecnica perfetta per dare importanza ad una stanza che magari è piccola o avrà pochi arredi. In questo modo la camera si riempirà di dettagli decorativi e potrai tenere al minimo tutto il resto. 

Puoi decidere di accostare un letto tessile in grigio oppure un letto in legno. Questo dipende dal tempo che vuoi dedicare al mantenimento del letto stesso e dalle tue preferenze estetiche. Puoi anche decidere di fare dei decori geometrici con la lavabile o creare una parete boiserie con dei profili in polistirene tipo quelli di Orac Decor. 

Aggiungi accessori e piccoli complementi con lo stesso colore (anche in toni più chiari o scuri) per riprendere il tema per tutto l’ambiente e creare un percorso visivo interessante per l’occhio (che cercherà i punti simili un po’ come nel gioco “unisci i puntini”). 

camera con letto contenitore sommier grigio, carta da parati acquarello azzurro polvere e dettagli oro
Covet House, Bedroom Draycott Tower transmiting elegance and purity, 1744807
parete camera da letto con boiserie carta da zucchero e letto grigio in legno con piedini e testata imbottita

Carta da zucchero Pantone: un classico che non smette mai di piacere

Nonostante i corsi e ricorsi delle mode del momento, questo colore non passa mai davvero di moda. E’ una di quelle scelte sicure che si fanno indipendentemente da quello che possono dire le riviste di settore. 

Ha carattere ma non stanca, è poliedrico e racconta di tempi passati in cui i piccoli dettagli erano in grado di stravolgere la percezione reale delle cose. 

Avevi mai sentito parlare di questo colore? Lo useresti per casa tua? In che modo?

Pronto a diventare un esperto dell’interior design?

Rispettiamo la tua privacy.

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4 Gennaio 2022 / / Dettagli Home Decor

come acquistare online l’arredo perfetto con la realtà aumentata

Collezioni, finiture, trucchi per ottimizzare gli spazi ma anche video tutorial per montare l’arredo una volta arrivato a casa: scopri come la realtà aumentata è utile per acquistare online l’arredo perfetto. 

Anche l’acquisto dei mobili ormai passa all’online. Complice di questo fenomeno è soprattutto il lockdown, che ci ha costretto ad abituarci all’idea di acquistare ogni bene di prima necessità e non, tramite i canali e-commerce. A differenza di un oggetto di piccole dimensioni, però, la scelta di mobili e complementi online è quantomeno delicata e più complessa, poiché bisogna tener conto di molte componenti, come lo spazio, l’inserimento all’interno di un pezzo differente, le finiture abbinate al resto dell’abitazione e molto altro.

4 consigli per acquistare online l’arredo perfetto

Per non commettere errori ecco i consigli di Mobili Fiver (www.mobilifiver.com), un punto di riferimento per l’acquisto di arredo made in Italy online, per acquistare online l’arredamento perfetto per la propria abitazione.

Scegliere mobili appartenenti alla stessa collezione

Qando non si è certi di quale mobile o complemento d’arredo scegliere, è bene optare per una stessa collezione. Online, infatti, molto spesso è possibile trovare l’arredamento suddiviso per collezioni, così che sia facile per l’utente trovare il tavolo perfetto da posizionare all’interno del soggiorno, in perfetta armonia con il resto della stanza. Se si tratta invece dell’acquisto di un mobile singolo, possiamo fare affidamento sulle foto ambientate degli arredi, per capire quale situazione si avvicina maggiormente alla nostra casa (o a quella desiderata).

Less is more

Meglio un mobile in meno che uno in più! Questo permetterà di dare maggiore luminosità alla stanza, facendola subito apparire più ariosa e spaziosa. Occorre optare per i mobili più funzionali ed essenziali, come ad esempio quelli salvaspazio, che riescano a svolgere più compiti senza rinunciare però allo stile e al design. Un altro importante consiglio è quello di prediligere mobili che si sviluppano in verticale; essi, infatti, permettono di guadagnare spazio facendo risultare le pareti più slanciate.

Farsi aiutare dalla realtà aumentata

La realtà aumentata è l’alleato perfetto per l’acquisto dei nostri mobili online. Grazie infatti ad essa è possibile non solo mappare la propria stanza per capire in anticipo le dimensioni del mobile che vogliamo acquistare, bensì ci permette di capire in anticipo se si armonizza bene con l’ambiente, fornendo un’anteprima di quello che sarà il risultato finale.

Seguire i video tutorial per il montaggio dell’arredo

Una volta che il mobile arriva a casa, infatti, emerge la parte più complessa, ossia l’assemblaggio di tutti i componenti. Nonostante il manuale di istruzioni sia strutturato in modo molto semplice ed intuitivo, Mobili Fiver fornisce un ulteriore aiuto all’utente sul suo canale YouTube, tramite dei video tutorial che guidano passo a passo il cliente, così che anche quest’ultima fase risulti semplice e immediata.

Una App di realtà aumentata per l’acquisto di mobili online

Per acquistare online l’arredo perfetto, Mobili Fiver ha sviluppato un’app di realtà aumentata, che permette di “provare” i mobili del marchio direttamente a casa propria. Con la realtà aumentata si possono visualizzare, infatti, tutti i prodotti Mobili Fiver sullo schermo del proprio smartphone o tablet compatibile, visualizzando i prodotti in 3D, ingrandendoli e ruotandoli a 360°, così da comprendere al meglio le dimensioni e anche la finitura-colore più adeguata e coordinata con il resto dell’arredo presente nell’abitazione.

“Si parte dalla mappatura del pavimento della propria stanza, per permettere alla tecnologia di inserire correttamente le dimensioni del mobile che vogliamo sperimentare nella nostra abitazione. Una volta caricato, grazie alla fotocamera è possibile quasi “toccarlo con mano”, girandoci attorno, fotografandolo, per capire appieno come starebbe nella stanza. Mobili Fiver, su richiesta, spedisce inoltre a casa il campione di finitura richiesto, per aiutare il cliente nella scelta più adeguata alla propria abitazione, scontando poi successivamente dall’acquisto del mobile il costo forfettario del campione ricevuto.” – commenta Ricardo Rodriguez, responsabile di Design di Mobili Fiver.

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3 Gennaio 2022 / / My happy place

In attesa delle ultime notizie certe dal governo sugli incentivi fiscali per la ristrutturazione della casa per i prossimi anni, facciamo un piccolo focus sul bonus ristrutturazioni ancora in vigore fino al 31 gennaio 2021.

L’agevolazione fiscale per gli interventi agevolativi consiste in una detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
Questo incentivo, comunemente conosciuto come bonus ristrutturazioni, è senza dubbio il bonus di maggior successo istituito dal nostro governo per la ristrutturazione degli immobili.

La linea guida consolidata per apprendere il funzionamento dell’agevolazione sulla ristrutturazione edilizia si trova sulla guida per le detrazioni fiscali dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus ristrutturazioni: interventi ammessi

Possono rientrare nel bonus ristrutturazione gli interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001.

Nello specifico possono essere agevolati interventi di:

  • Manutenzione straordinaria, esempio di interventi: installazione di ascensori e scale di sicurezza; realizzazione e miglioramento dei servizi igienici; sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso; rifacimento di scale e rampe; interventi finalizzati al risparmio energetico; frazionamento e accorpamento di unità immobiliari)
  • Restauro e risanamento conservativo, esempio di interventi: interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado; adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti; apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.
  • Ristrutturazione edilizia, esempio di interventi: demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente; modifica della facciata; realizzazione di una mansarda o di un balcone; trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda; apertura di nuove porte e finestre; costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
bonus ristrutturazioni incentivi casa

bonus ristrutturazioni incentivi casa

Incentivi ristrutturazione casa, a chi spettano?

A differenza di quanto si pensa comunemente, il bonus ristrutturazioni non spetta solo al proprietario dell’immobile.

Infatti possono beneficiarne:

  • proprietari o nudi proprietari
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • locatari o comodatari
  • soci di cooperative divise e indivise
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
  • soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Come ottenere le detrazioni per la ristrutturazione?

E’ un procedimento ormai consolidato e piuttosto semplice, è necessario:

  • effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale. Nel bonifico deve essere esplicitata la causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986), il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento;
  • trasmettere le informazioni relative agli interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili all’ENEA (ad esempio infissi, caldaia, pompe di calore ecc…);
  • indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione;

 

 

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