In occasione del Fuorisalone in programma dal 5 al 10 settembre a Milano, ARAN Cucine presenta un nuovo progetto di arredo, Phantastic.
Già il suo stesso nome suggerisce l’essenza di questa novità, perché nato dall’unione dei termini ‘phanton’ e ‘fantastic’, ad indicare qualcosa di nascosto, poi sorprendentemente rivelato. Si tratta infatti di un sistema di armadiature per celare l’angolo cucina o lavanderia, completamente personalizzabile, che incarna pienamente alcuni degli obiettivi dell’azienda, come offrire prodotti funzionali, versatili, e capaci di rispondere a qualsiasi esigenza.
Phantastic The Kitchen di ARAN Cucine
Che si tratti di piccoli spazi, ad esempio i monolocali, o di grandi open space nei quali si voglia celare la cucina con discrezione e design, Phantastic_The Kitchen è una soluzione ideale: a colpo d’occhio, ante estremamente essenziali, completamente lisce – che saranno disponibili in numerosi colori e finiture – potrebbero quasi camuffarsi con la struttura architettonica dell’ambiente, come fossero porte o armadi a muro. Una volta aperte, svelano un mondo in cui è protagonista la funzionalità, garantita da un’attenta progettazione che consente di allocare all’interno dei vani tutto il necessario per la cucina.
Le colonne sono dotate di ante a scomparsa con apertura a libro, un meccanismo fondamentale per ridurre al minimo gli ingombri: rientrando completamente lungo i fianchi del mobile, infatti, restano celate senza occupare lo spazio circostante. L’ampia gamma di finiture sempre prevista da ARAN Cucine permetterà anche in questo caso di creare originali accostamenti cromatici: ecco per esempio ante laccato opaco Tortora per le colonne, abbinate a quelle in FENIX NTM Rosso Jaipur della cucina. Proprio la cucina, minimal e lineare, riesce a coniugare il design più essenziale con il massimo della funzionalità. Completa di elettrodomestici e spazi dispensa, può essere arricchita dallo schienale retroilluminato Magnetolab – il quale, con appositi accessori calamitati, consente di avere gli utensili più utili sempre a portata di mano e al contempo di illuminare il piano -, e l’elemento Galileo, un sistema a spalla in Rovere Bruges su cui riporre ingredienti, oggetti e stoviglie. Le gole e lo zoccolo titanio, infine, conferiscono un ulteriore tocco di stile contemporaneo.
Phantastic The Laundry di ARAN Cucine
Interessante anche la configurazione lavanderia, Phantastic_The Laundry: in questo caso, le ante delle colonne in finitura Noce Caracalla celano moduli, mensole e vani in Alcene Antracite configurabili a seconda delle necessità, cosi da poter progettare soluzioni ad hoc per le proprie esigenze ottimizzando al massimo lo spazio disponibile. Ulteriore plus di questo sistema è infatti la possibilità di sceglierne la dimensione: le colonne possono essere singole – ad una anta – doppie, o con tre o quattro ante.
Phantastic è dunque un nuovo progetto dal forte carattere identitario, perché capace di trasmettere l’anima trasversale di ARAN Cucine: un’azienda in grado di rispondere a tutte le esigenze, siano esse funzionali o di stile, con soluzioni ideali per ogni fascia di mercato. Una straordinaria novità che non poteva chiedere vetrina migliore di quella offerta dal Fuorisalone 2021.
Ciao cara! oggi parliamo di coprifornelli! iniziamo con il rispondere ad una domanda che sicuramente ti sarai fatta: cos’è il coprifornelli? Il coprifornelli è un accessorio utile a nascondere il piano cottura in cucina. Viene chiamato anche copri gas, o copri cucina e può essere scritto con due parole staccate o unite. Coprifornelli e copri fornelli sono la stessa medesima cosa. Così come coprigas, o copricucina. In questo post ti spiegherò come scegliere il coprifornelli giusto per la tua cucina spiegandoti le differenze tra tutte le tipologie esistenti.
INDICE CONTENUTI
Come scegliere il materiale del coprifornelli
Come scegliere lo stile:
Stile country
Stile shabby
Stile provenzale
Come pulire i coprifornelli
Copri fornelli in stoffa.
Dove comprare il coprifornelli? Puoi acquistare il coprifornelli in tutti i negozi online di articoli per la casa. Se ti interessa uno dei nostri modelli in stoffa leggi come fare nella sezione preventivi.
Come scegliere il modello giusto? Per scegliere il modello giusto di coprifornelli per la tua cucina devi valutare le seguenti opzioni:
Il materiale che preferisci.
Lo stile della tua cucina.
La misura del tuo piano cottura.
La tipologia di piano cottura.
Quale materiale scegliere?
Esistono in commercio più tipologie di coperture per il piano cottura. vediamo di seguito le caratteristiche di ogni materiale:
In legno
Vetro
Metallo
In stoffa
Il copri fornelli in legno è un coperchio amovibile in legno che si posizione sul piano cottura. E’ rigido ed alcuni modelli di piani cottura lo hanno in dotazione anche integrato. Il pro di questo materiale è che è rigido, si pulisce facilmente con un panno e puoi appoggiarci sopra qualsiasi oggetto. Di contro ha che è molto ingombrante ed è necessario molto spazio per conservarlo mentre il piano cottura è in uso. E’ adatto sia a cucine a gas sia a piani ad induzione.
Il copri piano cottura in vetro è una copertura amovibile in vetro che si posizione sulla cucina a gas, come i modelli in legno può essere integrato nel piano cottura oppure separato. Questo modello è il più fragile di tutti, non permette di poggiarci sopra cose pesanti e molto calde. Potrai però utilizzarlo per posizionarci bicchieri, piatti o soprammobili vari. Una cosa positiva è che lo si pulisce facilmente e velocemente.
I copri gas in metallo sono tra i più scomodi perché molto pesanti e difficili da pulire. Sono però i piu resistenti. Un esempio è il coprigas in ghisa per le cucine a gas.
Il coprifornelli in stoffa è fatto con un mix di tessuti, può essere imbottito o meno, ed è facile da lavare (alcuni modelli vanno anche in lavatrice). E’ perfetto sia per le cucine a gas che per i piani cottura ad induzione. Questa tipologia è l’ideale se vuoi abbinare il coprifornelli al resto dei complementi tessili della tua cucina. La comodità della stoffa è che quando il gas è in uso puoi togliere la coperture e riporla in un cassetto. Risulta infatti il meno ingombrante di tutti. E’ facile con questo materiale personalizzare lo stile ed i colori. Per le cucine ad induzione non è necessario attendere per rimetterlo sul piano. Inoltre il copri fornelli in tessuto può essere facilmente adattabile ad ogni misura di fornelli, anche a quelle da 90 cm.
Come scegliere lo stile del coprifornelli
Sono presenti molti stili di copri piano cottura, ma il materiale che meglio si presta per variare stile e colori è il tessuto. Vediamo di seguito i vari stili:
Copri gas in stile country.
Copri fornelli in stile shabby.
Coprifornelli in stile provenzale.
Coprigas in stile moderno.
Coprifornelli in stile country
Lo stile country è un classico per questo sito. E’ adatto alle cucine rustiche, classiche ed è perfetto se nella tua cucina vuoi giocare con il colore. I colori country infatti sono sgargianti e abbinabili tra loro. I tessuti però devono essere in materiali naturali e non sintetici. Le imbottiture di questa tipologia di complementi sono leggere, resistenti al calore e permettono una facile igiene.
Di seguito alcuni modelli di coprifornelli country chic:
Coprifornelli in stile shabby
Lo stile shabby è un cardine di Nell’Essenziale. E’ perfetto se la tua cucina ha uno stile povero ma anche classico. Il coprifornelli in questo stile si abbina perfettamente alle cucine con legno chiaro ma anche scuro. I colori shabby, infatti, possono essere abbinati senza problemi ad ogni cucina, soprattutto se neutri.
Di seguito alcuni modelli di copri gas in stile shabby.
Coprifornelli in stile provenzale
Lo stile provenzale con le sue caratteristiche fantasie floreali può essere utilizzato in cucine dai colori neutri. E’ sconsigliato infatti utilizzare fantasie fiorate se l’arredamento della stanza è molto carico di colore o di oggetti. Il coprifornelli in stile provenzale metterà in risalto una cucina neutra o chiara grazie al corretto bilanciamento di colore e fantasia della stoffa scelta.
Di seguito alcuni modelli di copri gas in stile provenzale.
Come pulire i coprifornelli
Puoi pulire il copri piano cottura in questo modo:
Se il copri piano cottura è in legno ti basterà pulirlo con un panno umido e del sapone neutro.
Se invece il coprigas è in vetro potrai lavarlo con gli appositi prodotti per i vetri che non lasciano aloni.
Un copri gas in ghisa potrai utilizzare del semplice sgrassatore.
Il coprifornelli in stoffa va lavato secondo le istruzioni del produttore, quindi a mano o in lavatrice. Di soli se è possibile lavarlo in lavatrice è consigliata una centrifuga delicata.
Come fare un coprifornelli
Ho creato dei fantastici corsi per realizzare i miei coordinati, per seguire il corso per creare un coprifornelli ti basterà iscriverti ai miei corsi, alcuni sono gratuiti:
Se hai il piano cottura ad induzione il mio consiglio è scegliere un copri fornelli in tessuto. Coprirà ed allo stesso tempo darà alla tua cucina un tocco di stile.
Settembre è il mese della ripartenza. Subito dopo la pausa estiva il design sarà protagonista di un momento importante per la città di Milano, che vedrà dal 4 al 10 settembre la Design Week.
Dopo il successo dell’edizione Digital di aprile 2021, Studiolabo propone la seconda fase del progetto dedicato al più importante appuntamento rivolto al mondo del design che torna ad animare i distretti e le vie milanesi con eventi espositivi e culturali, integrando dimensione online e offline, in contemporanea con il Supersalonenegli spazi di Rho Fiera Milano.
“Forme dell’Abitare”, il tema dell’anno di Fuorisalone
Fuorisalone.it propone il tema Forme dell’Abitare, un’occasione di dibattito che ha avuto inizio con Fuorisalone Digital Edition, tra talk, panel di confronto e tavole rotonde, per fare il punto sulle trasformazioni in corso negli spazi abitativi. Ma non solo, sarà un’occasione per provare a comprendere i cambiamenti che interessano il tessuto urbano, l’ambiente, la mobilità, le relazioni, trasformandoli in opportunità.
La pandemia ha accelerato processi già in atto, influenzando le abitudini quotidiane e rimarcando le occasioni economiche date dalla trasformazione digitale. Non sorprende che, a fronte dei mesi di lockdown, il traffico online e il numero degli utenti connessi sia aumentato verticalmente, così come gli investimenti in innovazione digitale.
È in questo scenario in continua evoluzione che gli appuntamenti di Fuorisalone restituiranno una fotografia in equilibrio tra design, arte, architettura e antropologia, con particolare attenzione ai temi del design circolare, della sostenibilità e del wellbeing.
rivestimenti Atlas Concorde by Piero Lissoni
Gli appuntamenti del Fuorisalone di settembre
Brera Design Week torna con una serie di eventi, mostre, idee e novità di prodotto. A oggi più di 80 luoghi coinvolti, tra showroom permanenti, veri protagonisti dell’edizione, e nuove presenze in location temporanee. Il tema dell’abitare viene indagato da diversi punti di vista con un approccio phygital all’evento per rispettare il momento storico e testare nuove forme di relazione con il pubblico. L’edizione 2021 sarà un’occasione di confronto e dibattito sulle rinnovate esigenze abitative e sugli spazi domestici, diretta conseguenza della pandemia.
Superstudio Group propone un doppio appuntamento negli spazi di Superstudio, al civico 27 di via Tortona, e di Superstudio Maxi, il nuovo spazio espositivo tecnologico e sostenibile appena terminato in via Moncucco 35, dove prenderà forma una grande mostra-evento. Con il progetto r/evolution Superstudio diventerà più simile a una mostra d’arte che a una fiera, con nomi di primo piano come Giulio Cappellini, Silvana Annicchiarico, Fulvia Ramogida e altri ancora.
Tortona Rocks, format progettuale curato da Milano Space Makers, presenta la sesta edizione The Design Ahead, una selezione di aziende ed esposizioni di apertura internazionale per restituire una narrazione composita del mondo del design, attraverso una visione di sintesi e di convergenza tra le discipline. Opificio 31, cuore del distretto Tortona, sarà un vero catalizzatore di creatività e progetti avveniristici con Belgium is Design, Chaises Nicolle con Paola Navone, Meddel, Planika, RAN, Silk-FAW Automotive, Softicated e Vestre. Nello spazio Phyd Hub, la piattaforma del Gruppo Adecco dedicata al futuro del lavoro, sarà invece presente la Content Lounge Tortona Rocks dove saranno realizzate interviste rigorosamente live, effettuati approfondimenti non solo sul mondo del design, dell’imprenditoria e della creatività. In via Tortona sarà presente “Letshelter” e “Hang. Seeding the Future”, un progetto visionario sulle colture fuorisuolo e la loro applicazione nel contesto urbano a firma dello studio DFA Partners e Gruppo Building, mentre in via Savona sarà protagonista The Playful Living con il progetto “The Playful Home: la casa del PresenteFuturo”, per osservare come l’ambiente fisico domestico e relazionale agisca sulla crescita dei più piccoli e non.
Tortona Rocks
BASE presenta We Will Design, una sperimentazione che parte dal micromondo di una stanza-atelier, si amplia alla dimensione collettiva del quartiere fino a spalancare uno sguardo sul nostro ecosistema Terra, per co-progettare un futuro più sostenibile attraverso il design. Tra i progettisti che prenderanno parte al progetto: Parasite 2.0, Cesura, Matteo Guarnaccia, Anna Dienemann, Vicente Varella, Ludosofici, Emma van der Leest, Spazio META, Page Tsou, studio.traccia, Music Innovation Hub, IAAD, NID Perugia, POLI.design, Libera Università di Bolzano, Analogique.
5VIE, distretto del centro storico meneghino, propone una serie di esposizioni-evento dal forte carattere performativo che seguiranno un preciso messaggio: quello dell’azione. La manifestazione celebrerà AG Fronzoni, maestro del design italiano la cui eredità intellettuale è oggi più che mai attuale. Jorge Penadés, Sara Ricciardi, Francesco Pace (Tellurico) e Richard Yasmine saranno protagonisti con declinazioni site-specific all’interno delle due principali location del distretto: l’headquarter 5VIE in Cesare Correnti e il SIAM in Santa Marta. Tra gli altri appuntamenti, la piattaforma HoperAperta propone una mostra a Palazzo Recalcati curata da Patrizia Catalano e Maurizio Barberis; “Masterly” a Palazzo Turati celebra il design olandese; “Glass Utopia”, mostra curata da Mr. Lawrence per Craft ACT: Craft + Design Center; “Design Made in Hong Kong” a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Hong Kong; “Line of Marble”, progetto di valorizzazione della pietra portoghese.
Design Variations, l’esposizione corale a cura di MoscaPartners, torna negli spazi di Palazzo Litta di corso Magenta al 24. Il Cortile d’Onore dello storico edificio meneghino sarà reinterpretato dagli architetti Manuel e Francisco Aires Mateus dello studio Aires Mateus con il progetto “Una spiaggia nel Barocco”.
Alcova, il format ideato da Joseph Grima e Valentina Ciuffi, propone un nuovo appuntamento espositivo all’interno di una destinazione inedita. A pochi passi dalla stazione della metropolitana Inganni M1, tre edifici storici di straordinario fascino, immersi in un grande parco urbano: circa 3500 metri quadrati di spazi interni ed esterni con oltre 40 espositori tra designer indipendenti, brand innovativi, gallerie, istituzioni culturali e aziende.
Per Isola Design District settembre rappresenta il traguardo di un percorso avviato ad aprile con Isola Design Festival, manifestazione ibrida di sei mesi patrocinata dal Comune di Milano. Il tema dell’evento è We Are What We Design e, oltre a tutte le attività svolte in digitale, proporrà nel quartiere Isola la premiazione degli Isola Design Awards a luglio e decine di eventi a settembre, con un focus su ricerca, sperimentazione e design sostenibile, dando spazio ai migliori designer emergenti di tutto il mondo.
Florim Ceramiche
Green Island, in occasione della sua 19esima edizione, presenta un percorso urbano dedicato a creatività, arte e paesaggio, nell’area del Quartiere Isola. Il progetto si intitola L’erbario in viaggio e vedrà la collaborazione con il Gruppo RFI-Rete Ferroviaria Italiana-Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane-o. Saranno coinvolti artisti internazionali, tra gli altri Andrea Branzi, Tom Matton, Lois Weinberger, i giovani Medusa Group.
Alpha District, neonato distretto situato nell’area ex Alfa Romeo in zona Portello su progetto di FORO Studio, propone un palinsesto di mostre e installazioni a cielo aperto che coinvolgeranno aziende, progettisti, artisti e design insiders. Tra gli altri spicca Hysteria, progetto promosso da The Zen Agency e Magic America che vedrà coinvolti un gruppo di creativi invitati a ragionare sul tema della donna.
Specchiera all’entrata di casa? A dir poco indispensabile.
Sì, perché lo specchio da ingresso, piccolo o grande che sia, è quel sincero alleato che offre l’ultima occasione per annodare la cravatta, perfezionare il make-up e abbinare borsa e scarpe prima di uscire dall’appartamento.
E quindi, sorge spontanea la domanda: quali sono gli specchi più adatti per l’ ingresso, a maggior ragione se è piccolo, dà sul soggiorno o quasi non c’è?
Scopri le nostre 13 idee per arredare l’entrata con gli specchi e lasciati ispirare da foto e immagini.
Un grande classico, senza dubbio, che si è rifatto il look per apparire come un ingresso super moderno dalle finiture contemporanee.
Affascina per il grande specchio verticale a figura intera, elemento multifunzione da usare sia come specchiera che come appendiabiti (i ganci sono nascosti dietro al pannello), e per l’insospettabile scarpiera sospesa al suo fianco.
2 – Mobile da ingresso con specchio e appendiabiti (più panchetta)
Stanchi di vedere scarpe alla rinfusa, sciarpe arrotolate e borse abbandonate a terra?
La soluzione è un mobile da ingresso compatto ma ben accessoriato, corredato da ganci appendiabiti, uno pannello a specchio, una piccola scarpiera e, perché no, anche da una panca minimalista su cui sedersi per indossare sneakers, sandali o stivali.
E il tutto in pochissimo spazio: così configurato, questo ingresso compatto occupa solo 100 cm in larghezza.
3 – Mobile da ingresso sospeso con specchio e ganci colorati
Così solido eppure sospeso a parete, questo mobile da ingresso con specchio, cassetti e ganci appendiabiti ha tutto quello che serve per arredare un’entrata affacciata sulla zona giorno.
Primo, l’estetica, lontana anni luce dai classici mobili per ingresso visivamente imponenti. Qui tutto si gioca su colori estremamente attuali: dal tortora al bianco, dall’effetto cemento al marmo, le tendenze contemporanee sono ben rappresentate.
Secondo, la praticità. I 3 moduli che costituiscono l’ingresso sono personalizzabili per modello, numero di vani, tipo di apertura e funzione per rispondere a qualsiasi esigenza d’arredo. Per non parlare del fatto che, fissate al muro ad una certa altezza dal pavimento, le basi sospese rendono le operazioni di pulizia veramente semplici.
Terzo, i ganci appendiabiti colorati, il tocco di modernità in più che non guasta mai.
4 – Mobile da ingresso con specchio e scarpiera
Una composizione di 150 cm pensata ad hoc per arredare l’entrata di casa, quando un vero e proprio ingresso, disimpegno o corridoio non ci sono.
Sospeso da terra, il mobile include una scarpiera a ribalta, due contenitori a giorno, un pannello attaccapanni con tubo appendiabiti trasversale e l’immancabile specchio verticale.
Degna di nota la profondità, ridotta al minimo per concentrare l’ingombro in soli 35 cm.
5 – Specchio da ingresso con mensole contenitore
Perfetto per ingressi mini, monolocali o per riempire una parete rimasta vuota, questa soluzione salvaspazio è composta da uno specchio con ganci appendiabiti e mensole contenitore a scomparti, senza ante.
Se le mensole possono essere usate come semplici ripiani, svuotatasche o piccole librerie sospese al muro, è lo specchio il vero arredo multifunzione della composizione. Oltre alla superficie riflettente, questa originale specchiera offre 5 piccoli appendini a pressione, da usare come attaccapanni solo quando la necessità lo richiede.
Plus: ottima alternativa ai più grandi mobili da ingresso con guardaroba aperto, lo specchio può essere fissato a qualsiasi altezza mentre le mensole sono posizionabili sia in verticale che in orizzontale.
6 – Guardaroba da ingresso con specchio
Un guardaroba da ingresso piccolo ma funzionale, che alla larghezza ridotta di 150 cm risponde con un’altezza che supera i 2 metri – ideale per sfruttare tutto, ma proprio tutto il muro.
Lo specchio c’è, è integrato nell’anta della cappottiera e risulta indispensabile per inserire un elemento di contrasto con la finitura total white della struttura – oltre che per integrare una specchiera in una zona di passaggio strategica.
Versatilità è la parola chiave di un simile mobile da ingresso bianco, componibile a piacere e personalizzabile a seconda delle proprie esigenze. Scarpiere o moduli aperti, ripiani e mensole, persino tubi appendiabiti: insomma, c’è tutto quello che serve per creare un mobile da entrata a misura di casa.
7 – Armadio da ingresso con specchio
Armadio per ingresso poco profondo? Presente! Bello proprio come un guardaroba da camera, questo armadio fa il pieno di accessori affinché l’entrata di casa sia super organizzata e risulti sempre in ordine.
Da utilizzare anche in disimpegni e nicchie, l’armadiatura ha una profondità di soli 35 cm ma offre uno spazio contenitivo davvero notevole. Alle colonne si aggiungono contenitori sospesi e basi a terra – utilissime come panchetta o punto d’appoggio per borse e zaini – e una zona guardaroba a vista con tubo attaccapanni dove appendere giacche, cappotti, soprabiti.
Non manca lo specchio, una grande specchiera rettangolare utile per dare un’illusione di profondità in spazi ridotti, stanze piccole o locali poco luminosi.
8 – Specchio contenitore per ingresso
Nulla di meglio di una cappottiera con anta a specchio a tutta altezza per arredare l’ingresso di un appartamento moderno.
La colonna contenitore, proposta sotto forma di guardaroba chiuso, è in realtà un mobile multiuso da usare in mille modi diversi: armadietto, mobile-ripostiglio poco profondo, dispensa o addirittura scarpiera slim.
Il mobile a specchio è accompagnato da una credenza sospesa con cassetti, vani a giorno e chiusi, da usare come svuotatasche o da completare con ripiani e griglie portascarpe.
9 – Appendiabiti con specchio da ingresso
L’ingresso si affaccia sul soggiorno e sei un sostenitore del less is more? Fai una scelta minimalista, opta per un appendiabiti da ingresso con specchio.
Semplice ma funzionale, questo pannello ultra slim ospita sia una specchiera rettangolare a figura intera che 3 ganci appendiabiti, il connubio perfetto per arredare un angolo guardaroba essenziale all’entrata di casa.
Superfluo dirlo, ma lo diciamo lo stesso: al netto dell’ingombro dei ganci attaccapanni, lo spazio occupato in profondità è davvero ridotto.
10 – Specchiera da ingresso con mensola
Altra soluzione che fa della profondità ridotta il suo cavallo di battaglia. Questo delizioso ingresso ospita un’elegante specchiera ovale incastonata in un pannello personalizzabile per colore e finitura.
L’appenderia è proposta sotto forma di ganci attaccapanni, uno a destra e uno a sinistra dello specchio, astuzia che lascia libera la porzione centrale della specchiera stessa. L’elemento caratterizzante di questa composizione per ingressi stretti è la mensola, un ripiano lineare posizionato sopra lo specchio per limitare l’ingombro in zone di passaggio.
11 – Parete a specchio per ingresso
Mai considerato di arredare un’intera parete utilizzando gli specchi? Se l’idea ti spaventa perché pensi di non sfruttare nel modo migliore il muro a disposizione, dai un’occhiata a questa soluzione.
La composizione è costituita da 3 pannelli a specchio per ingresso affiancati tra loro per creare un’enorme specchiera a tutta altezza. La superficie riflettente è attrezzata con tre mensole asimmetriche di dimensioni diverse, spostabili all’altezza desiderata grazie ad un sistema di supporto a cremagliera.
Agendo da riflettente, lo specchio diffonde la luce e consente di allargare visivamente spazi ridotti e corridoi stretti. Non manca l’appenderia, garantita da un attaccapanni con 4 ganci.
12 – Specchiera da terra con appendiabiti nascosto
Profondo poco più di 30 cm, questo specchio da terra con appendiabiti è la soluzione perfetta per ottimizzare un piccolo e accogliente ingresso residenziale o contract.
Protagonista indiscussa è la grande specchiera con base in appoggio su 4 piedini, supporto che posteriormente si trasforma in un ripiano basso dove appoggiare zaini, borse, ventiquattrore. Non manca una mensola superiore, perfetta per sistemare un profumatore d’ambienti o delle candele profumate.
Se il retro dello specchio è funzionale, la sua cornice non è da meno. Il telaio è dotato di 4 ganci in metallo resistenti e versatili, perfetti per appoggiare un cappellino, una sciarpa, una piccola tracolla.
13 – Specchio angolare da ingresso
Ultima ma solo in ordine di presentazione, la soluzione salvaspazio che tutti sognano per sfruttare un angolo spoglio: lo specchio angolare. Perfetto all’ingresso, può essere utilizzato anche in camera da letto, nella stanza degli ospiti e in qualsiasi altro spazio della casa dove al minimo dell’ingombro deve corrispondere il massimo della funzionalità.
La soluzione si presenta come una grande specchiera a figura intera che nasconde un piccolo segreto. Basta girare il pannello riflettente per svelare un pratico appendiabiti munito di 4 ganci multiuso.
Originale e moderno, questo specchio girevole è anche molto pratico da usare: il meccanismo di rotazione a 360° consente l’accesso ad entrambi i lati del pannello, sia a quello con specchio che a quello con ganci.
Avere uno stile personalevuol dire esprimere se stesse. Di solito, questo aspetto viene fuoriin due grandi protagonisti della nostra vita: la casa e l’armadio. Una tendenza esercita un enorme ascendente su ambedue le parti.
È il motivo per cui non possiamo fare a meno di rivoluzionare l’arredo, o di fare un po’ di shopping sfrenato, per esprimere il nostro stile personale. Dare un’impronta agli ambienti casalinghi o al look è tutto: conta tantissimo, anche a costo di spendere più del dovuto.
Il fattore in comune irrinunciabile è la spinta a rinnovarsi, affidandosi ai brand che si amano, come Yoox (nel caso tu sia una fashion victim) o B&B Italia (se apprezzi enormemente i classicismi). Nella ricerca del tuo stile personale, non perderti le offerte migliori che solo il web sa offrire, grazie alla presenza degli shop online. Per ovviare alle spese, le grandi occasioni sono un supporto essenziale: scarica il codice sconto Yoox e rinnova il tuo look con lo stile che senti più tuo e che ti rappresenta davvero.
Stile personale classico
Ci troviamo di fronte a chi ama lo stile senza tempo: il classico. Questo aspetto si rivede in ogni scelta che compi: jeans classici, design classico. Un taglio abbastanza impostato, nel quale si rifiuta ogni forma di “anormalità”. Spesso additato come uno degli stili più noiosi, è in realtà una grande fonte di ispirazione continua.
Se non ci fosse la normalità, dopotutto, non potremmorompere schema alcuno, non trovi? Se la tua è una personalità classica, sei sempre in cerca di pochi dettagli, ma preziosi (e soprattutto firmati dai grandi brand).
Personalità sporty glam
Un look comodo e contemporaneo, una tendenza iniziata nel 2016 e difficilmente tramontata: ami la comodità. La tua ricerca di un’impronta unica e particolare si manifesta mediante il forte desiderio di puntare alla praticità, sia nell’abbigliamento che nell’arredo. Non vai quasi mai a caccia dell’eccesso, ma dosi sapientemente lo sporty con il glam.
Per l’arredo della tua casa, sei una grandissima fan dello stile minimalista. L’essenziale è il tuo forte, e non rinunci alle Capsule Collection, molto di moda negli ultimi tempi.
Personalità fashion victim
Il look della fashion victim non è mai uguale, perché ami sfoggiare capi nuovi e all’ultima moda. Le tendenze sono il tuo “pane quotidiano”. Adori sfogliare i cataloghi dell’arredo, investendo su oggetti di design di lusso. Non c’è nulla di male nell’essere vittime del cosiddetto fashion – tutto ciò che evoca in noi il forte desiderio di acquisto irrinunciabile.
Tale neologismo, oltretutto, fu coniato da una delle più grandi personalità del mondo dell’abbigliamento: Oscar de la Renta. L’impulso irrefrenabile di essere alla moda e di tendenza ti porta a cambiare ogni aspetto della tua vita con il trascorrere delle stagioni. Il momento più emozionante? Quando viene annunciato il pantone dell’anno, un nuovo stile di design o la collezione del tuo brand preferito.
Stile personale shabby chic
Lo stile personale shabby chic – anche definito romantico – è un vero e proprio stile di vita. Arredare casa con lo stile della propria personalità o rivoluzionare l’armadio sulla base dei gusti personali è ciò che facciamo ogni giorno. Per te, i look vintage, i dettagli romantici, le ispirazioni del passato sono tutto. Ma non dimentichi l’importanza di un po’ di sana modernità.
Lo shabby chic è una corrente stilistica che ha avuto una grande influenza sul mondo dell’arredamento e dell’abbigliamento (anche se solo di recente in quest’ultimo). È appannaggio delle personalità estremamente romantiche, di chi ama una casa confortevole e con un’atmosfera calda e in grado di far sognare. La moda shabby chic, poi, è un’esplosione di tonalità chiare, pizzi e merletti, Sangallo e cotone. Da sogno.
L’arredamento di interni è diventata una vera e propria arte in questi ultimi anni. Non basta avere una casa che sia funzionale, cerchiamo di più. Vogliamo arricchire le nostre case con stile e gusto estetico, ricreare un clima familiare ed accogliente che ci faccia sentire a nostro agio tra le mura domestiche. L’home decor diventa quindi una dedizione continua e costante che soddisfa il nostro irrefrenabile desiderio di rinnovamento.
Se siete in cerca di soluzioni innovative per dare un tocco fresco alla casa, la carta da parati è un’idea veloce e non eccessivamente dispendiosa. Non parleremo delle solite carte commerciali viste e riviste, ma di carte da parati di design dal look esclusivo. Basta un primo sguardo per capire che le carte da parati firmate Glamcasamagazine si distinguono per i motivi inediti e le scelte cromatiche, pur rimanendo al passo con le ultime tendenze.
Scegliere la carta da parati perfetta per ogni ambiente
Sapevate che la carta da parati può essere applicata in qualsiasi ambiente della casa? Basta scegliere la texture adatta per ottenere un prodotto di qualità che duri nel tempo. La texture unita ad una fantasia estrosa potrebbe essere quel tocco in più di stile e di personalità che il vostro spazio privato stava aspettando.
Due carte da parati glamour per il soggiorno
Il soggiorno è una delle stanze più vissute della casa, per questo deve essere un’esplosione di stile e di personalità. La carta da parati è un modo semplice e pratico per cambiare l’aspetto della stanza e conferirgli quella marcia in più.
In un soggiorno moderno-contemporaneo le forme concettuali e astratte aggiungono estro e creatività allo spazio. Questa stampa con soffioni è perfetta per spezzare la monocromia dello stile moderno e donargli una nuova armonia.
Per un soggiorno Japandi la stampa con fiori di sakura è una scelta raffinata e di classe. La morbidezza degli archi e la delicatezza dei fiori sono il mix perfetto per un soggiorno rilassante.
Carte da parati di design per la camera da letto
Per rendere una camera da letto veramente unica si possono valutare delle stampe eccentriche o delle carte più sobrie.
Tra le soluzioni più interessanti del catalogo Glamcasamagazine capeggia la carta da parati con Pavoni. Elegante e bilanciata, è la soluzione ideale per una camera da letto etnica-orientale e per rifinire l’atmosfera in modo suggestivo.
In una camera da letto dai toni riposanti, la carta da parati blu turchese con leggiadre piume bianche aggiunge una nota di colore e di creatività alla stanza.
Carta da parati per una cucina moderna
I mobili per la cucina tendono a somigliarsi tutti, avete mai pensato a come rendere l’ambiente più particolare? La carta da parati potrebbe essere quel tratto distintivo che stavate cercando.
Uno dei punti migliori per posizionare la carta da parati in cucina è nella porzione di spazio tra il piano cottura e i pensili. Quella striscia di muro che solitamente viene rivestita con mattonelle o intonaco può essere impreziosita con una carta da parati che ne valorizzi l’aspetto. La carta da parati azzurra in foto si ispira alle maioliche di una volta con un look moderno e raffinato.
La carta da parati con frutta esotica di Glamcasamagazine dona brio e vivacità ad una cucina frizzante e colorata. Posizionare la carta dietro ai pensili è un’idea senz’altro innovativa, mentre applicare la carta su di una parete libera è un’opzione sempre valida.
Carta da parati in bagno? Si può fare
In molti si chiederanno se sia saggio applicare la carta da parati in bagno. Scegliendo la giusta texture la risposta è assolutamente sì. Glamcasamagazine ha studiato delle proposte davvero sfiziose e accattivanti per il bagno, a seguire due soluzioni inedite ed esclusive.
Uno dei punti migliori per far spiccare la carta da parati è senza dubbio la parete alle spalle del lavandino. Il modo in cui questa carta da parati con uccellini risalti il bagno è davvero sorprendente. Una scelta audace per chi ama distinguersi ed osare con colori e fantasie!
Se avete una vasca, potreste valorizzarla applicando una carta da parati sullo sfondo. La stampa con giraffe è una soluzione originale per completare un appartamento urban jungle!
Le 5 texture migliori per le carte da parati
Che cos’è di preciso la texture? È la grana, la consistenza fisica che possiamo percepire al tatto e riconoscere facilmente alla vista. Glamcasamagazine propone 5 diverse tipologie di carta da parati per adattarsi agli spazi di casa più disparati. Effetto tessuto, stucco, tela pittorica, acquerello, fibra di vetro… sono tutte le soluzioni moderne ed innovative per personalizzare al 100% la carta da parati dei tuoi sogni.
Le texture che più si prestano a decorare il soggiorno e la camera da letto sono quelle ad effettoacquerello detto anche ”sand” per la sua superficie setosa e levigata. Da tenere in considerazione è l’effetto stucco, uno dei più versatili per la sua somiglianza all’intonaco e l’effetto tessuto, la cui superficie ricorda la trama di una garza. Ultima alternativa sfiziosa è il “Canvas” o effetto tela pittorica. Tutte le tecniche illustrate finora consentono la riproduzione di colori brillanti e di alta definizione.
Non si rinuncia alla carta da parati nemmeno in cucina o nel bagno! In questi spazi più soggetti ad umidità e calore viene impiegato l’utilizzo di una carta da parati in fibra di vetro chiamata anche “Fibre glass”. Questa carta da parati impermeabile è indicata anche per gli interni della cabina doccia. Le sue proprietà ignifughe la rendono perfetta anche per il piano cucina.
Chi ama viaggiare sa bene che ogni paese e ogni luogo ha le proprie caratteristiche peculiari,e questo non riguarda soltanto il cibo e le usanze, ma anche gli stili d’arredo. In questo articolo si esploreranno alcune soluzioni provenienti da diverse parti del mondo al fine di ispirare chi sta muovendo i primi passi verso il mondo dell’interior design.
Gli stili d’arredo ispirati agli altri paesi
Ognuno di questi stili può adattarsi ad una certa volontà di arredare in modo diverso la propria casa, a seconda dei propri gusti e delle personali inclinazioni estetiche. Ovviamente, investire sull’arredamento è molto importante, poiché lo stile della casa riflette l’estro del proprietario e soprattutto conferisce un’atmosfera accogliente e avvolgente alla propria dimora: in sintesi, trovarsi in un ambiente arredato come si desidera migliora la qualità della vita all’interno dell’abitazione e di conseguenza anche l’umore del proprietario. Questi sono i motivi principali per cui l’arredamento domestico non va assolutamente sottovalutato, anzi, i complementi d’arredo andrebbero sempre selezionati con amore e cura.
Tuttavia, in alcuni casi una ristrutturazione capillare può comportare un investimento non indifferente; per questo motivo, se non si dispone della liquidità necessaria per effettuare degli interventi strutturali, è sempre possibile diluire la spesa rivolgendosi ad alcune banche che offrono finanziamenti per la casa. Come, ad esempio, Santander che propone soluzioni mirate per le spese legate all’arredo del proprio appartamento al fine di adattarlo ai propri desideri, senza doversi accontentare. Analizziamo adesso una serie di soluzioni per la propria abitazione ispirate alle diverse parti del mondo.
Soluzioni ispirate alle diverse parti del mondo
Stile orientale: Giappone e Cina rappresentano un prezioso calderone di opzioni d’arredo, specialmente se si fa riferimento ad un must come lo stile zen, molto minimal e incentrato sulla presenza del legno e di altre componenti naturali. Lo stesso discorso può essere facilmente applicato ad un altro stile orientale molto famoso, ovvero il Feng Shui. Si tratta di una tendenza che ha uno scopo che va ben oltre dell’estetica: la capacità di mettere in contatto lo spirito dell’essere umano con il flusso energetico della natura circostante.
Stile scandinavo: a proposito di minimal, impossibile non citare lo stile scandinavo, concettualmente vicino allo stile orientale ma molto diverso per quel che riguarda i colori. Qui dominano infatti i colori freddi come il grigio tempesta, il bianco e il blu, ma ritroviamo la filosofia del Feng Shui, ovvero la creazione di un ambiente armonico e bilanciato per la mente e per il corpo.
Stile inglese: è molto difficile descrivere lo stile inglese, in quanto si tratta di un vero e proprio melting pot di tendenze e di varie influenze, come quelle coloniali. Non esiste nulla di più lontano dal minimal, dato che lo stile inglese prevede un arredo sfarzoso ed elegante, ricco di orpelli e tappeti decorati fino ad arrivare ai soprammobili vintage e ai mobili d’antiquariato.
Stile mediterraneo: la cromoterapia gioca un ruolo fondamentale nello stile mediterraneo, che richiama in gran parte i colori dell’arredamento scandinavo, con il grigio e il blu grandi protagonisti dell’interior design. Anche in questo caso vi è una particolare predilezione nei confronti del legno, che non può assolutamente mancare, e lo stesso discorso vale per toni cromatici come il giallo sabbia e le tinte tenui.
Stile etnico: senza ombra di dubbio una delle opzioni più affascinanti ed evocative in assoluto. Lo stile etnico riempie la propria casa di cultura e colore, e racconta le sue tradizioni attraverso complementi d’arredo come gli arazzi e i tappeti dai tessuti morbidi e pregiati. Non mancano poi altri elementi come il legno e il vimini a completare questo particolare stile a tratti semplice ma al tempo stesso sorprendentemente ricercato.
In arrivo a settembre 2021 “Be Grateful WallPaper” di Novacolor.
Novacolor presenta Be Grateful WallPaper 2021, la sua prima collezione di carte da parati, firmate dall’Architetto ed Interior Designer Barbara Sansonetti, ispirate dalla morfologia del nostro pianeta visto dall’alto. Il progetto nasce dal nuovo concept Novacolor 2021 “Be Grateful” e dall’approccio green dell’azienda.
Il concept 2021 del brand italiano è quello di promuovere, attraverso il colore, un senso diffuso di gratitudine che possa riconnetterci alla madre terra e renderci consapevoli e responsabili delle nostre scelte, e di come queste possano influire in modo sostanziale sul futuro del mondo. Proprio dalla relazione dell’uomo con il pianeta nasce l’idea di studiare come, per evolversi e sopravvivere, l’abbia modificato. Guardando la Terra dall’alto ci si accorge di quanti paesaggi naturali straordinari esistano e di quanti paesaggi artificiali siano stati creati dagli uomini, in alcuni casi modificando, in altri decorando il territorio.
Sette sono le aree geografiche di tutto il mondo ad aver ispirato le geometrie satellitari che decorano le sette linee della collezione e che Novacolor propone abbinandole ai suoi prodotti decorativi e flat paints:
Nets
Per questa linea, dedicata a paesi orientali come la costa del sud della Cina e le reti da pesca usate dai pescatori a Quanzhou, in Indocina, sono stati scelti colori caldi e brillanti, arricchiti da dettagli metallizzati che ricordano le luci dell’alba e del tramonto in queste terre affascinanti e misteriose.
Karaba
Una città del Kenya ospitante le meraviglie del Chalbi, un piccolo deserto tra oasi e dune situato nella parte settentrionale dello stato. Il pattern “Karaba” riscopre le zone desertiche del Kenya con tre colori caldi e dettagli metallizzati.
Delhi
Questa linea trae ispirazione dalla città di Delhi e dal disegno geometrico creato dagli incroci di strade e abitazioni nei quartieri di Santosh Park e Uttam Nagar. I toni scelti per il pattern “Delhi” sono dominati dai forti contrasti tra colore e oro.
Huelva
Il pattern sinuoso di “Huelva” riscopre i vigneti spagnoli nell’omonima città. Tinte piene e sature, arricchite da contorni in oro. I vigneti della città andalusa si caratterizzano per le loro curve sinuose e frequentemente interrotte, e Huelva come queste vigne è città eclettica, non ancora snaturata dal turismo di massa.
Kansas
Terra delle grandi pianure ricca di campi di frumento che si stendono a perdita d’occhio con onde di grano che sembrano colline. La collezione colori del pattern “Kansas” premia i contrasti tra tinte chiare e scure.
Fields
Tre varianti colore che passano da toni neutri arricchiti con dettagli metallizzati, alla versione multi-color in stampa digitale. Siamo nel mezzo di uno dei deserti più secchi del pianeta, in Arabia Saudita. Le differenti colorazioni sono date dallo stato di attività del campo: i cerchi più verdi sono campi attivi, gli altri sono in semina o temporaneamente abbandonati. Ed è un po’ come guardare dall’alto l’isola a forma di palma di Dubai.
Barcelona
Una texture ispirata al quartiere Eixample di Barcellona. Tre varianti colore che passano da toni neutri arricchiti con dettagli metallizzati, alla versione multi-color in stampa digitale. Reticolo di isolati quadrati, tagliati in diagonale da grandi viali e da una eccentrica, folle costruzione che è il simbolo della città che state per visitare: la chiesa della Sagrada Familia.
Be Grateful di Novacolor
Be Grateful è la campagna concept 2021. Dopo la Joy Revolutionche aveva portato la bellezza della Natura nelle mura domestiche attraverso colori e finiture decorative che celebravano la gioia di vivere, Novacolor propone un nuovo percorso dedicato alla gratitudine. È tempo di ringraziare per quello che ancora ci aspetta, sulla base di quello che stiamo costruendo nel presente; per questo i color consultant di Novacolor hanno creato una linea di prodotti che esaltano la luce. Il design diventa ancora più raffinato con colori naturali e matericità che riescono a creare subito comfort e benessere.
Novacolor ha scelto da anni di investire in modo significativo in materie prime sostenibili, rappresentando un’eccellenza italiana che lavora con passione e competenza per un futuro sostenibile.
Il “supersalone” di settembre si aprirà nel segno della sicurezza, della trasversalità progettuale e dell’impegno green. Lo animeranno oltre 423 brand e 50 designer indipendenti, 170 progetti provenienti da 48 scuole internazionali di design, 20 tra le personalità più influenti del panorama creativo odierno, 110 sedute premiate dal Compasso d’Oro, sei grandi chef, cinque opere cinematografiche selezionate dal MDFF, 200 alberi di Forestami. La piattaforma digitale del Salone permetterà di seguire gli eventi su un doppio binario, fisico e virtuale.
Proseguono senza sosta i lavori per il “supersalone” che andrà in scena dal 5 al 10 settembre 2021, affrontati dal curatore Stefano Boeri, dal team internazionale di co-progettisti – Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth, Marco Ferrari ed Elisa Pasqual di Studio Folder insieme a Giorgio Donà, co-founder e direttore di Stefano Boeri Interiors – e da tutto lo staff del Salone del Mobile.Milano con grande impegno, coraggio e, soprattutto, senso di responsabilità.
Sono oltre 423 brand di ogni categoria merceologica, distribuiti in quattro padiglioni, sicuri che il “supersalone” possa diventare simbolo di un nuovo Rinascimento. Protagonista, sarà, un prodotto sempre più innovativo, capace di rispondere adeguatamente alle trasformazioni della struttura sociale contemporanea, al conseguente rapido cambiamento del mercato dell’arredo e alle singole esigenze di ogni cliente.
Innovazione, attenzione all’impatto ambientale, creatività tout court, scambio culturale, esperienze digitali rappresenteranno il lessico di “supersalone”: un evento che attingerà alla forza dell’immaginario progettuale per farsi laboratorio di sperimentazione e contaminazione, luogo di incontro e di nuove opportunità per riflettere sul mondo del design e per conoscerne i suoi protagonisti – dal sistema produttivo dell’arredo alle scuole che formano nuove leve di designer, dai maker indipendenti alle personalità oggi più influenti in ogni campo della progettualità, dai registi cinematografici che iconizzano la capacità propria del design di plasmare mondi e raccontare storie a chi la creatività la supporta e la promuove.
In ottica di circolarità e sostenibilità, tutti i materiali e le componenti dell’allestimento ideato da Andrea Caputo – lunghi setti paralleli, studiati per le specifiche categorie merceologiche – e da Stefano Boeri Interiors – le aree comuni quali food court, arene, lounge – sono stati pensati, in collaborazione con Lukas Wegwerth, per poter essere smontati e successivamente riutilizzati. Lo stesso vale per i mattoni dell’allestimento di The Lost Graduation Show che sono tutti riutilizzabili; tutte le arene, panche e sedute saranno montate “a secco” e quindi smontabili e anch’esse usufruibili nuovamente in momenti e contesti differenti.
A rinforzare l’intento green di “supersalone” anche gli alberi di Forestami con un progetto ad hoc che consisterà nell’allestimento di un “bosco” di circa 100 alberi attraverso il quale i visitatori potranno giungere ai tornelli d’ingresso di Porta Est. Altri 100 alberi ad alto fusto accompagneranno poi i visitatori all’interno delle varie aree espositive e in zone living dedicate al relax. Tigli, frassini, querce, prugni da fiore saranno poi piantate nelle aree di Città Metropolitana di Milano.
Una delle mostre speciali di “supersalone”, sarà The Lost Graduation Show, a cura Anniina Koivu, che metterà in scena 170 progetti di studenti diplomatisi tra il 2020 e il 2021, provenienti da 48 scuole di design di 22 Paesi sparsi nei cinque continenti. Un unicum nella storia del Salone che vedrà coinvolti tutti i settori del furniture design, ma non solo. Incursioni nel mondo della mobilità, del design inclusivo, medico e sportivo, della ricerca sui materiali e sulla sostenibilità del progetto racconteranno lo stato dell’arte di un intero settore.
Altra importante esposizione sarà Take Your Seat / Prendi posizione – Solitude and Conviviality of the Chair / Solitudine e convivialità della sedia, a cura di Nina Bassoli, in collaborazione con ADI / Premio del Compasso d’Oro. Con 30 sedie insignite del Premio Compasso d’Oro e più di 80 menzioni d’onore, distribuite nei quattro padiglioni di “supersalone”, la mostra sarà il racconto dell’oggetto più iconico del design, la sedia appunto, in grado di sintetizzare più di qualunque altro manufatto il valore di una buona progettualità.
A cura di Maria Cristina Didero, il programma di “supersalone” sarà ricco di conversazioni, talk, lecture di designer, architetti, artisti, studiosi e manager provenienti da tutto il mondo. Tre gli appuntamenti fissi di ogni giornata: le tavole rotonde alle 12.00, i talk alle 15.00, le lecture alle 17.00. A latere, in collaborazione con il Milano Design Film Festival, tutti i giorni alle 16.00, si potrà assistere a inchieste, biopic, docufilm per un approfondimento trasversale su design, architettura e le attuali implicazioni sociali e sostenibili.
Ma il “supersalone” si apre anche e soprattutto alla contaminazione tra ambiti e linguaggi differenti, coinvolgendo nell’esposizione Identità Golose Milano – Hub Internazionale della Gastronomia: perché il cibo è un prodotto pari ad altri, che da sempre si evolve in base alla creatività e alle necessità umane. Identità Golose Food Court è il nuovo concept tailor made per “supersalone”, ideato per essere parte integrante dell’esperienza che i visitatori potranno vivere e l’occasione per gustare le ricette originali di alcuni fra i più grandi chef e artigiani italiani.
Come da tradizione consolidata, anche in occasione di questo evento speciale settembrino, il Salone del Mobile rinnoverà il dialogo con Triennale Milano, hub cittadino del “supersalone”. Triennale per l’occasione presenterà il Salone / la Città, un progetto espositivo ideato dal Museo del Design Italiano di Triennale per il Salone del Mobile.Milano e curato da Mario Piazza. La mostra racconterà le produzioni culturali del Salone in città che, nel corso degli anni, hanno comunicato il design al pubblico degli appassionati.
In questo scenario, il mix tra digitale e presenza fisica garantirà un’esperienza altamente coinvolgente e permetterà a chi non potrà essere in presenza di visionare i prodotti esposti, visitare virtualmente le mostre, assistere ai talk e alle lezioni.
Questo e molto altro ancora sarà “supersalone”: un progetto speciale grazie a cui il Salone del Mobile.Milano vuole farsi promotore e catalizzatore di azioni, pensieri, sentimenti che consentano all’intero settore e a tutta la filiera di ripartire con ottimismo, dando vita a un nuovo Rinascimento.
Lo studio di architettura Atelier Barda presenta Residence Alma, un progetto di ristrutturazione residenziale nel quartiere Little Italy di Montreal.
Commissionato da un cliente privato di Atelier Barda, il programma si è concentrato sulla riqualificazione dello spazio a uso commerciale al piano terra e sulla progettazione di due appartamenti ai piani superiori, al fine di creare una residenza unifamiliare. Per affrontare l’uso misto di questo edificio risalente ai primi del 20° secolo, Atelier Barda si è focalizzata su tre principi di progettazione archetipo: la loggia, il passaggio ed il colonnato.
“L’idea generale era quella di mantenere la facciata esistente e utilizzare questo involucro per nascondere ciò che accade all’interno“, spiegano gli architetti. “Abbiamo rispettato il passato apportando lievi aggiunte, in modo da distinguere il vecchio dal nuovo, ad esempio le colonne circolari in mattoni nell’ingresso creano un sottile contrasto con l’architettura tipica dell’edificio originale. ”
Gli architetti, invece, hanno ricostruito completamente l’interno dell’edificio esistente, reinventando tutto da una pagina bianca. È stata conservata parte dello spazio commerciale, ridotto della metà rispetto alle dimensioni originali, e sono state realizzate nuove aperture sul lato della facciata esistente per creare i nuovi accessi allo spazio residenziale, nonché per inserire un nuovo garage. L’ingresso originario che conduceva agli appartamenti ai piani superiori è stato così spostato dalla principale arteria commerciale alla traversa residenziale, dando agli occupanti un accesso più intimo alla propria residenza.
Per massimizzare la propria visione nel rispetto dei severi regolamenti edilizi della città, Atelier Barda ha ridotto l’altezza dei soffitti in modo da poter creare un quarto piano. Al secondo piano dell’edificio, gli architetti hanno progettato un appartamento per i visitatori con tre camere da letto, una cucina, una sala da pranzo, un soggiorno e due bagni. Il terzo livello, che funge da abitazione principale del committente, è stato scavato per creare una corte a cielo aperto che, internamente racchiusa da vetrate, divide la zona giorno dalla camera matrimoniale. Esteso verticalmente, lo splendido cortile è esposto agli elementi della natura dall’alto e presenta una vegetazione lussureggiante, aree relax e una vasca da bagno giapponese.
“Il cortile è l’asse attorno al quale lo spazio si anima, creando un’area esterna privata per il cliente“, specificano gli architetti, “e consente alla luce naturale di entrare nel cuore dell’edificio. ”
L’ampio cortile comprende due terrazze private sul tetto che fungono da fermalibri per un soppalco di nuova costruzione. Posizionato sul tetto in modo da non essere visto dal livello della strada, il soppalco completamente chiuso ospita la cucina principale e la sala da pranzo della residenza, che si aprono su una terrazza con orto ad un’estremità, e una terrazza all’aperto per mangiare e rilassarsi l’altro.
“Il cliente ama intrattenere, quindi abbiamo deciso di includere la cucina e la sala da pranzo al piano rialzato per l’accesso che fornisce alle due terrazze”, spiegano. “L’interno del soppalco offre un facile accesso alle terrazze, mentre esternamente sono separate dall’apertura del cortile interno, che offre viste fino al terzo livello.”
Morbidi e discreti, gli interni della residenza sono stati infusi con sottili accenni di lusso attraverso l’uso di linee pulite e dettagli minuziosi. L’azienda ha lavorato a stretto contatto con i fornitori per sviluppare finiture specifiche, come i pavimenti in legno di rovere oliato della residenza, garantendo un delicato equilibrio di calore e colore che risuona in tutto lo spazio. Privo di ornamenti e design, l’approccio minimalista di Atelier Barda utilizza morbidi contrasti tra pareti bianche e rifiniture nere, nonché l’uso abbondante di tende per un’atmosfera più familiare.
Atelier Barda ha lavorato a stretto contatto con artigiani locali per progettare arredi personalizzati che completano la residenza. L’azienda ha anche lavorato con gli operai della pietra per costruire su misura vanità in terrazzo nero e lavabi per il bagno principale. I pavimenti in terrazzo nero del bagno si estendono senza soluzione di continuità nella doccia, fornendo una continuità visiva che viene replicata nell’estensione dei pavimenti in legno della camera da letto principale fino alla pannellatura della zona spogliatoio.
“All’interno delle mura della facciata originale, abbiamo costruito questa sorta di ‘baldacchino’ italiano che si trova in cima a una struttura più antica”, concludono gli architetti. “È un intervento molto discreto, ma ricco di complesse caratteristiche tecniche progettuali e trasformazioni che si rivelano solo all’interno dell’involucro.”