Ma, di preciso, come spiegare che cosa fa una Professional Organizer?
Per tanto tempo ho pensato a una risposta immediata e chiara, ma sono sempre caduta in definizioni abusate e nelle quali non mi ritrovavo fino in fondo.
Poi, come la maggior parte delle volte, la risposta è arrivata da contesti lontanissimi da quelli nei quali si va a cercare, manifestandosi pure in maniera prepotente.
Che cosa fa una Professional Organizer (Sottotitolo: una piccola storia semplice)
Ho capito come spiegare che cosa fa una Professional Organizer assistendo a una partita a calcio (tra bambini e solo perché ci giocava mio figlio, a mia discolpa ).
In una partita di pallone ci sono diversi protagonisti: quelli che praticano lo sport da tempo, conoscono i movimenti, le regole e si destreggiano senza problemi tra fuorigioco, falli e assist; quelli che hanno iniziato da poco e si impegnano a mettere in campo quanto imparato finora, anche se con qualche incertezza e poi ci sono i principianti che iniziano a tirare i primi calci, andando per tentativi, sbagliando e restando indietro per buona parte dl tempo.
Sugli spalti, invece, trovi quelli che inveiscono a ogni errore, criticando aspramente ogni azione e quelli che incitano, sostengono e danno indicazioni utili a chi fatica.
Protagonisti e antagonisti
In questo piccola storia semplice ho visto un sacco di parallelismi con le realtà nelle quali mi imbatto quotidianamente,
I giocatori rappresentano le persone e la loro dimestichezza con l’organizzazione: chi la padroneggia e si gusta il gioco, chi cerca di migliorarla con l’allenamento e schemi da provare e chi (ancora) non sa bene come fare.
L’organizzazione personale non è come l’occhio azzurro, che o ce l’hai o non ce l’hai, è piuttosto come un muscolo tonico e ben definito, che puoi avere o non avere …e quello dipende da te
Ci si allena.
Si impara ad essere organizzati.
Il pubblico rappresenta l’atteggiamento degli altri: chi critica e chi si mette a disposizione per aiutare e dare sostegno.
Chiarezza, esempio e metodo
Credo che nulla sia più deleterio della critica gratuita: come risultato porta la frustrazione.
La vera differenza la fa il supporto, non il giudizio.
La Professional Organizer è una professionista (non un’improvvisata) che ha scelto di lavorare con – e per- chi vuole imparare a organizzare la propria casa e i propri spazi, che dà indicazioni chiare su quello che porta miglioramento e su quello che, al contrario, affatica casa e gesti; inoltre mostra come fare, costruendo un sistema su misura che permetterà di godere nel tempo di una casa ben organizzata.
Una Professional Organizer aiuta, non giudica.
Sono prontissima a urlare di gioia al tuo primo goal: ho già le pronte le trombe da stadio!!
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Il supersalone, è stato denominato così sessantesima edizione e con un format totalmente diverso dal solito e particolare. Un format decisamente concentrato e ridotto rispetto alle dimensioni precendenti, perché i padiglioni erano soltanto quattro. Ci sono stati lo stand dei brand che hanno cercato in maniera molto chiara e univoca di comunicare la filosofia dell’azienda esponendo pochi pezzi, altri invece troppo pieni. Ma la mia attenzione era nella ricerca delle novità e tendenze per l’arredamento e della decorazione. Ho visitato anche HOMI, il salone degli stili e poi non poteva mancare un giro al Fuorisalone.
Al supersalone ho trovato tanti soluzioni ecosostenibili come ad esempio l’ufficio sostenibile di CUF Milano, design New modern, ambientazioni evocative e una tendenza alla iperdecorativismo. Vediamo insieme tutte le tendenze nel mondo dell’interior design.
Lo stand CUF Milano al SuperSalone
Sicuramente la pandemia ha avuto il suo ruolo cambiando lo stile di vita di tutti noi e di conseguenze il modo di vivere casa è cambiato totalmente. Infatti l’ambiente domestico si evolve in tante funzioni, dall’ufficio alla palestra, il luogo di svago e il bisogno del contatto con la natura, sono alcune richieste e esigenze di tante persone.
New Modern uno stile totalmente nuovo
Tra le prime tendenze 2022 negli interni e arredamento sono quindi l’home office e il design biofilico. Poi sicuramente una forte presenza dello stile new modern e le forme sinuose, morbide e moderne. New modern è uno stile totalmente nuovo che prende ispirazione dal design vintage e anni 20-30. Una combinazione tra minimal e lo stile Mid Century.
Per quanto riguarda l’ambiente della cucina ho notato questa tendenza di nascondere tutto. Quindi la cucina c’è ma non si vede. Come ad esempio il piano snack allungabile che va a coprire l’isola con i fuochi e il lavello. Oppure le ante a scomparsa che nascondono il piano di lavoro con elettrodomestici. I piccoli elettrodomestici a scomparsa che escono fuori dal top.
Un’altra protagonista del prossimo anno di design è sicuramente la decorazione. La combinazione di finiture e superfici tra elementi d’arredo e pareti. Anche l’effetto foresta è sicuramente una novità per gli interni. Si può definire il lato positivo di questa pandemia. Il bisogno della natura e tenere le piante in casa è una tendenza degli ultimi anni che però negli ultimi mesi ha avuto una accelerazione.
Hai visitato il SuperSalone 2021? Cosa ti ha colpito in particolare? parliamone nei commenti qui sotto.
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La nuova collezione FW21-22 di Society Limonta è un vestito per la casa dai colori sobri ed eleganti, come quelli delle case di un tempo.
Creare, per Society Limonta, è attingere dal passato senza nostalgia e ricreare oggetti del futuro, che vivono nel presente, oggetti Senza tempo. Nella collezione FW21-22 di Society, design tessile, moda e interior si contaminano in un percorso che esplora stile e materia.
I nuoviVioletta, Quarzo, Balena, Pacifico incontrano i colori continuativi Crab e Cacao con sintonie cromatiche che vanno dal viola al grigio polvere, dal profondo blu, al verde salvia, al marrone diluito, che tende al rosa.
Per il racconto visivo Society sceglie gli interni realizzati da Daniele Daminelli, un’ambientazione dal fascino cinematografico dove il connubio estetico esalta gli accordi cromatici di texture e materie affini o dissonanti, con citazioni di design. Nei colori immersivi e saturi, le case di Daminelli sono il set perfetto per il mood di questa collezione, Senza tempo.
Camera da letto
La camera da letto è, tra le stanze, la più segreta, dove il sogno si fonde con l’emozione, dove ci spogliamo dei ruoli per diventare noi stessi. Un luogo intimo per il quale Society crea una traccia, lasciando poi la libertà ad ognuno di interpretarla a propria immagine. Sul letto le sovrapposizioni di tinte unite e disegni si ispirano al passato per ricrearlo. Una ricerca negli archivi tessili di Limonta degli anni ‘60, ‘70, ‘80 elabora i motivi delle federe stampate e degli immancabili jacquard, federe e copripiumino, dove il disegno è tracciato all’interno del tessuto.
Tavola e cucina
Le stampe delle tovaglie sorprendono con un forte effetto visivo, grazie a disegni eccentrici, asimmetrici, artistici, su materiali puri, sofisticati e naturali. La collezione di ceramiche per la tavola, disegnate da Beatrice Rossetti, aggiunge Spoon, un grande cucchiaio dalle forme lievemente irregolari, mentre OLTRE Society Design Collection si arricchisce di un nuovo progetto. La collaborazione con i designer Chiara Mauri e Andrea Randazzo di Storie Design Studio produce Rito, un tagliere per il pane che, grazie ad una tasca di lino agganciata alla parte finale del legno, raccoglie il pane appena tagliato e lo porta in tavola.
Bagno
Il bagno è un luogo di meditazione dove possiamo rigenerare il corpo e la mente. Per questa stanza Society elabora e rielabora le materie più nobili e naturali con cui crea prodotti per il benessere del corpo, dall’estetica e dal design sempre nuovi ricercati. Alle dieci texture già esistenti della collezione bagno, si aggiunge Shine, un asciugamano in spugna di lino, reso lievemente brillante dalla lavorazione che intreccia il tinto filo su una base neutra. Materia pura per eccellenza, il lino diventa una spugna fitta e consistente che avvolge la pelle con una piacevole sensazione di calore e matericità.
Per maggiori informazioni e acquistare i nuovi tessili della collezione Senza Tempo visita lo shop online di Society Limonta: www.societylimonta.com
Come si può fare per vendere una casa quando c’è ancora un mutuo in corso? I problemi da affrontare sono molteplici, anche perché all’orizzonte ci sono costi non indifferenti. Nel gergo specifico si parla di sostituzione della garanzia, e si tratta di trasferire l’ipoteca sul nuovo immobile, in modo che la proprietà precedente possa essere lasciata libera. Di conseguenza, con l’acquisto del nuovo immobile, il finanziamento viene garantito dall’immobile stesso, e la prima casa potrà essere venduta senza che ci sia un mutuo a gravare.
Il mutuo a breve termine
Nella prospettiva di finanziare l’acquisto del nuovo immobile, si può stipulare prima di aver venduto la prima casa quello che viene definito un mutuo ponte: si tratta di un mutuo a breve termine, che copra il 60% del valore complessivo della nuova casa, e che dura per non più di due anni. Tale stratagemma consente di accedere ai fondi che occorrono per l’acquisizione del nuovo immobile, in modo che questo non possa essere considerato una seconda casa, dato che la prima deve essere venduta. Dopo che la prima proprietà è stata venduta, il prestito richiesto può essere restituito.
Le altre soluzioni
Volendo, si può estinguere il mutuo in anticipo: in questo modo si ha la possibilità di vendere la prima casa e comprare un nuovo immobile senza vincoli. L’estinzione del mutuo può avvenire già prima dell’atto di vendita, ma ovviamente in questo caso è necessario avere a disposizione una quantità di fondi sufficiente; in alternativa si può procedere al momento del rogito, così che il denaro ricavato dalla vendita della casa possa essere impiegato proprio per l’estinzione del mutuo. Il vantaggio che deriva da una soluzione di questo tipo consiste nel fatto che il nuovo proprietario può subentrare al mutuo sul primo immobile in corso; così, il proprietario precedente non dovrà più pagare le rate e sarà libero di sottoscrivere un mutuo nuovo per comprare la casa.
Perché affidarsi a Casavo
Ma c’è anche un’altra opzione che si può prendere in considerazione per avere l’opportunità di vendere la propria abitazione quando si desidera per di più avendo a disposizione liquidità istantanea: ci riferiamo a Casavo, una realtà che si presenta come il primo instant buyer immobiliare. Chi decide di affidarsi a Casavo per la vendita della propria abitazione ha la certezza di ricevere subito la liquidità grazie a cui potrà estinguere il proprio mutuo e pensare alla nuova casa. Volendo, si può richiedere una valutazione del proprio immobile, che verrà offerta in maniera gratuita.
Che cos’è Casavo
Ma che cos’è di preciso Casavo? Si tratta di una startup che è stata creata nel 2017 a Milano, e che oggi è presente, oltre che nel capoluogo lombardo, anche a Verona, a Bologna, a Torino, a Firenze e a Roma. A partire dal 2020, inoltre, è stata aperta una sede operativa anche in Spagna, a Madrid. Acquistare le case in vendita, ristrutturarle e rimetterle sul mercato: questo è, descritto molto in sintesi, ciò che fa Casavo. Tutto dipende, appunto, dal modello di instant buying, un business che si basa su una mole enorme di strumenti tecnologici, di algoritmi matematici e di dati grazie a cui si può prevedere il valore di una casa, presentare un’offerta per comprarla e procedere all’acquisto. Sempre che il venditore accetti l’offerta, ovviamente. Tutto questo avviene senza intermediari, e quindi senza l’intervento e i relativi costi di un agente immobiliare.
I punti di forza di Casavo
Sin da quando è nata, Casavo si è dimostrata una startup in grado di favorire la massima innovazione in ambito immobiliare. Il suo scopo consiste nel rendere più veloci le transazioni nel settore, così che il processo di acquisto e quello di vendita non restino imprigionati nelle lungaggini tipiche delle compravendite tradizionali. Casavo intende garantire un valore aggiunto tanto agli acquirenti quanto ai venditori, e in qualità di acquirente immobiliare istantaneo ha ridotto in maniera consistente i tempi di transazione, che hanno sempre rappresentato un problema evidente nel mondo del mercato immobiliare.
La fine dell’estate porta con sé i nuovi colori moda dell’autunno-inverno 2021/2022, proclamati dal Pantone Institute in occasione della New York Fashion Week.
Come ogni anno, il celebre osservatorio cromatico ha individuato quali saranno le sfumature di tendenza nei più svariati ambiti: dall’arredamento alla decorazione, dalla haute couture alle acconciature, passando per gli accessori e il nail design.
Come affermato dalla direttrice esecutiva Leatrice Eiseman
offrendo una grande varietà di tonalità pragmatiche permeate da vivaci tocchi di tinte brillanti, i colori per l’Autunno/Inverno 2021/22 offrono infinite possibilità che supportano la nostra tendenza a reinventare continuamente e sottendono una promessa di rinascita.
Rinascere attraverso il colore, quindi, ma anche sperimentare, inventare, scoprire e azzardare.
Un caloroso incoraggiamento ad esprimere il proprio io attraverso colori esuberanti ed eccentrici, o al contrario tinte terapeutiche portatrici di gioia e speranza, da accogliere anche tra le pareti di casa.
Pronti a scoprire quali saranno le palette dei colori per l’arredamento della prossima stagione e come abbinarli?
Mykonos Blue, Blu | Pantone 18-4434
PER PANTONE È: un blu vivace evocativo del Mar Egeo.
Un colore abbagliante, ipnotico, la promessa di un viaggio (estetico) fino a Mykonos, isola greca dai tetti bianchi dove l’azzurro dell’acqua si confonde con quello del cielo. Evoca il mar Egeo, come dice Pantone, ma anche il Mediterraneo e l’oceano Atlantico, così intensi e profondi.
Mykonos Blue è una gradazione satura ma rilassante, luminosa ma fredda, un invito alla riflessione e alla scoperta di sé. Capace di infondere calma, è ideale per sperimentare inediti accostamenti cromatici in camera da letto.
DA ABBINARE A: blu acciaio, avio, giallo senape, marrone ramato.
PER PANTONE È: un giallo ottimista, amichevole e gioioso, che offre la promessa di un giorno di sole.
Eletto colore dell’anno 2021 insieme a Ultimate Gray, Illuminating è la tinta che più di tutte suscita un sentimento di speranza, proiezione verso il futuro, movimento. Ricorda il calore del sole, la freschezza dei limoni, i petali delle ginestre.
Già presentato nelle palette primaverili, replica il suo successo in vista della stagione autunnale per rischiarare giornate piovose. Potente e deciso, emerge accanto a qualsiasi altro colore, anche quando usato in piccole quantità, sia nella zona notte che nella zona giorno.
DA ABBINARE A: grigio perla, piombo, antracite, blu primario.
PER PANTONE È: una meravigliosa tonalità di verde, emblematica dei mitici e folkloristici folletti irlandesi.
Dopo Emerald e Greenery, rispettivamente Colori dell’anno 2013 e 2017, Pantone ripropone il verde in una veste completamente rinnovata. Tocca ora agli immensi pascoli e alle infinite lande erbose del nord Europa diventare protagonisti di una palette fresca, dinamica, magica.
Leprechaun è un omaggio ai Leprecauni, gli spiritelli della mitologia irlandese. È un verde versatile e trasformista, che infonde un senso di serenità e comunica sensazioni positive. Perfetto con le scale di grigio, bilancia un giallo luminoso restituendo abbinamenti originali.
DA ABBINARE A: verde reseda, giallo pallido, grigio chiaro, nerastro.
PER PANTONE È: un rosa vivido, audace, affascinante.
Squisitamente esuberante, prorompente e quasi civettuolo, questo colore Pantone celebra l’universo femminile rendendo omaggio alla principessa russa dell’omonimo libretto d’opera. Fuchsia Fedora è luminoso, inebriante, squillante, e in pochi istanti diventa l’indiscusso protagonista di un arredo eclettico e fuori dagli schemi.
Dal grande potenziale decorativo, Fuchsia Fedora crea un’onda d’urto cromatica importante, da contenere con sfumature d’argento e rame, o al contrario da potenziare con gradazioni di magenta e vinaccia.
DA ABBINARE A: magenta scuro, bordeaux, rame, grigio argento.
PER PANTONE È: un rosa gentile, romantico ma accattivante.
Tenue e delicato, Pale Rosette è il colore della tavolozza che più ricorda l’universo infantile. Il nome lo definisce pallido, ma in realtà appare come una sfumatura carica, gioiosa e luminosa, in parte lontana dai celeberrimi colori pastello.
Ha una vena femminile, Pale Rosette, che viene esaltata o ridimensionata a seconda delle tinte in abbinamento: rosa confetto, tortora, greige o bianco, ma anche grigio-azzurro e verde salvia. Si presta ad arredi romantici e girly, ma sorprende in ambienti dallo stile moderno e minimal.
DA ABBINARE A: rosa confetto, tortora, grigio-azzurro, salvia scuro.
PER PANTONE È: una tonalità terracotta essiccata al sole, calda e incoraggiante.
Una sfumatura che sa di casa, di terra, di calore, di resilienza. Trova ispirazione nel colore dell’adobe, il mattone di argilla e sabbia solidificato al sole che, stoicamente, da quattro millenni dà forma alle abitazioni nei villaggi del Messico, dell’Egitto, della Spagna.
È una gradazione di marrone autunnale che vira al rosso, al ruggine e al terra di Siena con punte di arancio e che a loro si accosta per riscaldare palette cromatiche su basi di grigio, bianco, beige e azzurro. Insolito e interessante, è perfetto per decorare con eleganza e moderazione.
DA ABBINARE A: arancione sabbia, rosso aragosta, grigio topo e platino.
PER PANTONE È: un rosso energico dalla presenza dinamica.
Il rosso è una costante per Pantone, così come è uno dei colori che maggiormente toccano le corde dell’anima scuotendo anche gli spiriti più saldi. Questo è Fire Whirl, un vortice di fuoco, un tornado incendiario che trascina nella sua implacabile carica cromatica.
Complementare del verde ma alleata del grigio, questa gradazione di rosso è carica ma non invadente, satura ma meno profonda del carminio, del bordeaux o dello scarlatto. Il giusto compromesso per un arredo vitaminico e dirompente, ma mai esagerato.
DA ABBINARE A: rosso oriente, grigio pietra, tele, ombra.
PER PANTONE È: un viola rigenerante tendente al blu che aiuta ad esprimere al massimo le proprie potenzialità.
Saturo, profondo, intenso, Rhodonite non lascia indifferenti. Inganna l’occhio oscillando tra blu e viola, osa sfiorare il nero senza mai raggiungerlo. Impenetrabile e fermo, questo colore porta il nome della Rodonite, minerale noto per le sue proprietà curative, riparatrici, rigeneranti, di cui evoca le tipiche striature nerastre.
Profondo e intensamente scuro, Rhodonite richiede un uso sapiente del colore, una riflessione ponderata sugli abbinamenti. Particolamente riuscita è l’associazione con altri colori freddi come il turchese, il vaio o i grigi, ma non sdegna azzardi cromatici con arancione, giallo, bianco.
DA ABBINARE A: blu-grigiastro, turchese menta, grigio vaio, arancio-giallastro.
PER PANTONE È: un blu mezzo tono, pacato e rilassante.
Ricorda il cielo di Marzo, questa sfumatura d’azzurro limpida ma non brillante, posata ed equilibrata, che vira al blu e al grigio. Accenna alla primavera e all’acqua, elementi che porta nel nome e che da sempre simboleggiano la rinasciata e la trasformazione.
Poco vivace ma satura, Spring Lake è la sfumatura che più di altre stupisce per la sua versatilità. Gioca con gradazioni di azzurro più scure e più chiare, crea abbinamenti interessanti con i colori terrosi e ricorre ai gialli per restituire un’impressione di luminosità inaspettata e appagante.
DA ABBINARE A: azzurro polvere, fiordaliso, giallo zinco, marrone ecrù.
PER PANTONE È: una tonalità marrone erba che ricorda la corteccia della radice del sassofrasso.
Una sfumatura calda e avvolgente, a metà strada tra il mogano e il borgogna, che ricorda il marrone intenso delle cortecce autunnali, delle castagne e del caffè. Prende il nome dal sassofrasso, pianta americana famosa per il suo olio essenziale, di cui imita il colore delle radici.
Rassicurante e morbido, Root Beer è il colore che celebra il legno e le materie naturali, che si adatta a qualsiasi ambiente senza prevaricare sulle altre sfumature. Sceglie come fedeli compagni tinte neutre ma non pastello, e stupisce con improvvisi accostamenti di verde e grigio ghiaccio.
DA ABBINARE A: marrone pallido, grigio violaceo, ghiaccio, giallo-verde.
In attesa che sia proclamato il Colour of the Year 2022, vuoi scoprire quali sono stati i colori Pantone degli anni passati, le tendenze moda, i trend color e gli abbinamenti in arredamento?
L’azienda Azko Nobel ha già fatto la sua scelta cromatica per il prossimo anno. Il prescelto è Bright Skies, un blu chiaro, arioso e fresco che infonde nuova vita a qualsiasi spazio.
Molti eventi degli ultimi due anni hanno messo a fuoco gli aspetti sociali, economici e ambientali della nostra vita. Stiamo rivalutando ciò che conta davvero: la famiglia, gli amici, la casa e il mondo che ci circonda.
“Nel 2022, Bright Skies ci aiuterà ad abbracciare nuove idee e a plasmare un nuovo futuro“, afferma Heleen van Gent, direttore creativo del Global Aesthetic Center di AkzoNobel. “Il colore riflette i cieli illimitati sopra di noi, dandoci lo spazio per ridefinire il ruolo delle nostre case, della natura, delle arti e delle nuove voci nelle nostre vite. Poiché i consumatori cercano di esprimere sé stessi e trasformare i propri spazi, il nostro obiettivo in qualità di esperti del colore è ispirare la loro fiducia nel colore”.
Per mostrare come Bright Skies funziona benissimo con una miriade di altre tonalità, l’AkzoNobel Aesthetic Center ha progettato quattro tavolozze di colori decorativi ispirati al ruolo mutevole della casa. Le tavolozze facilitano la scelta e la combinazione di una gamma di toni neutri e tonalità vivaci. Possono essere utilizzati per definire zone in spazi multiuso, portare un senso di natura all’interno, creare un’atmosfera rilassante o incoraggiare un senso di unità.
Ecco qualche idea per reinventare la tua casa con Bright Skies, Akzo Nobel Color of the Year 2022
Akzo Nobel Color of the Year 2022, Bright Skies , è un tono leggero, arioso e rivitalizzante che può rinfrescare istantaneamente il tuo spazio vitale. Funziona in modo naturale con i colori della terra, una tavolozza piena di sfumature ispirate al mondo che ci circonda, dai verdi muschiosi ai neutri naturali.
Un blu rinfrescante come questo può portare chiarezza e calma in una casa frenetica. Quando viene utilizzato intorno alle finestre, Bright Skies attira la sensazione di aria fresca e migliora la luce naturale, creando l’illusione di uno spazio illimitato.
Il giallo aggiunge la giusta vitalità all’ambiente e ci aiuta a vivere positivamente. Gli interni creati con questo tono irradiano felicità, soprattutto se abbinati al Bright Skies
I toni del rosa pallido, rosso e arancione funzionano perfettamente insieme alla ventata di aria fresca di Dulux Color of the Year 2022, Bright Skies. Sono colori che stanno semplicemente bene insieme e possono rinfrescare qualsiasi spazio della tua casa, dal soggiorno più grande all’angolo più piccolo.
Se vuoi che la tua casa sia uno spazio rilassante in cui ricaricarti e sentirti ispirato, scegli il Colore dell’anno 2022 di Akzo Nobel, Bright Skies, e accostalo a sfumature più chiare. Insieme, queste tonalità morbide e ariose possono aiutarti a fuggire dalla quotidianità e regalare a una stanza un’atmosfera confortevole e consolante.
Le novità di Lodes, azienda veneziana specializzata nella produzione di lampade, presentate nella straordinaria cornice della Casa Fluida di Elledecor al Fuorisalone 2021.
Lampada Croma di Luca Nichetto per Lodes nella Casa Fluida- Credits PH Luca Privitera
Una cornice straordinaria ha accolto, in occasione del Fuorisalone 2021, le nuove collezioni di prestigiosi brand del design, oltre ad alcune icone del passato. Si tratta della mostra-installazione La Casa Fluida, allestita a palazzo Bovara, in Corso Venezia 51 a Milano da Elle Decor. Curata da Elisa Ossino Studio e Marco Bay, l’esposizione si sviluppa lungo un percorso di 11 ambienti indoor e outdoor, nei quali trovano posto arredi e complementi, tra i quali le novità presentate da Lodes.
Croma, la novità firmata da Luca Nichetto
Lodes ha contribuito all’allestimento con 6 prodotti del catalogo, tra i quali spicca a novità assoluta Croma. Disegnata da Luca Nichetto, Croma è una lampada da terra che si distingue per il rivoluzionario sistema di accensione e regolazione. Nessun interruttore a terra, ma un comodo anello posizionato a metà dello stelo. Croma è disponibile in in quattro finiture inedite: due effetti ombré metallizzati che virano dal verde al nero e dal bronzo al nichel. Si aggiungono due tonalità opache in bianco e nero impreziosite da una finitura texturizzata.
La nuova lampada ha illuminato l’ambiente Flexible Living della Casa Fluida, assieme ad altri prodotti Lodes. Troviamo Cima di Marco Dessí, JIM di Patrick Norguet, Aile e Easy Peasy di Luca Nichetto, e Puzzle Mega.
Credits PH Luca Privitera
Credits PH Luca Privitera
Aile di Luca Nichetto Cima di Marco Dessí Croma di Luca Nichetto Easy Peasy di Luca Nichetto JIM di Patrick Norguet Puzzle Mega
Presentata anche una versione rinnovata della collezione Random Solo di Chia-Ying Lee, che ora offre nuove finiture opache. Suggestivo lo chandelier composto da 56 unità di Random Solo nella sofisticata finitura bianca satinata, creato dai curatori nella reception. Random solo è disponibile in bianco, nero, grigio caldo e rosso.
Random Solo di Chia-Ying Lee
Lodes, tradizione veneziana, design e tecnologia
Lodes si è affacciata a questa edizione della Milano Design Week dopo un’operazione di rebranding. Presente sul mercato dal 1950, l’azienda è nata dalla passione per il vetro di Angelo Tosetto, ed oggi è diretta dalla terza generazione. All’indiscusso bagaglio legato alla tradizione veneziana della lavorazione del vetro, si aggiungono la costante ricerca tecnologica e le collaborazioni con designer di fama internazionale. Lodes era presente anche nei padiglioni del supersalone in fieramilano a Rho.
La cucina, quella stanza apparentemente pulita e ordinata, ma che quando vai ad aprire gli sportelli dei pensili rischi ogni volta di perdere il naso perchè un barattolo ti cade addosso. Da oggi questa cosa non succederà più, perché sono qui per spiegarti, con un metodo infallibile, come organizzare la cucina in autonomia e trovare immediatamente ciò che cerchi, senza avere più caos e disordine all’interno dei vani chiusi della cucina.
Lo sapevi che quando ho progettato la mia cucina, mi sono messa a disegnare tutti gli spazi interni dei vani per studiare la disposizione di stoviglie, pentolame e utensili? Pensa che custodisco ancora quei disegni! Ogni tanto ci penso mi dico: “mamma mia se ero fuori, come ero maniacale!” E invece col senno di poi sono felice e soddisfatta di averlo fatto, perchè tutt’ora, dopo 11 anni, trovo che la mia cucina sia funzionale e ben organizzata. Ci tengo che sia tutto preciso e organizzato in fase di progettazione, sia per essere più sicura delle scelte fatte, ma anche per evitare inconvenienti.
Ora non ti dico di fare come me, cioè se vuoi farlo non mi offendo, ma oggi voglio spiegarti un metodo più pratico per poter organizzare la cucina e trovare subito ciò che cerchi.
Quanto è bella la sensazione che si prova quando si cerca qualcosa e la si trova subito, vero? Col mio metodo ti insegnerò a eliminare tutto ciò che non serve e trovare un posto a tutto ciò che rimane. Quando ogni cosa è al suo posto è molto più facile trovarla quando la si cerca. Inoltre, siccome anche l’occhio vuole la sua parte, ti aiuterò ad ottenere una dispensa visivamente piacevole e soprattutto ben organizzata. L’ordine visivo aiuta ancor di più a cercare e trovare immediatamente le cose. Uno spazio ben organizzato e ordinato dona serenità e soprattutto fa guadagnare tempo e spazio.
Ti illustro il metodo SSO per organizzare la cucina: svuota, seleziona e poi organizza
Mi hai già sentito parlare di questo metodo, ne ho parlato infatti quando ho trattato il tema dell’organizzazione dell’armadio. Questo è un metodo che puoi applicare in tutta la casa, è sufficiente suddividere idealmente la casa per categorie e procedere con l’attuazione del metodo SSO per una categoria alla volta.
Ma torniamo alla nostra cucina. È importante sapere, ma probabilmente lo sai già, che tutti gli oggetti della cucina appartengono a diverse categorie e sono all’incirca queste:
Potremmo procedere per una categoria alla volta, ma mettiamo il caso che tu voglia riorganizzare tutta la cucina, perchè non ne sei pienamente soddisfatta. E hai dubbi proprio sulla destinazione di certe categorie di oggetti rispetto a tutta la cucina. Azzera la mente e non pensare a come sei sempre stata abituata a fare, segui il metodo SSO e procedi step by step.
SVUOTA
Svuota, completamente, tutti i vani della cucina e appoggia tutto sul tavolo e mentre lo fai suddividi già gli oggetti e alimenti per categoria. Mi raccomando a non tralasciare nulla, questo esercizio serve per prendere consapevolezza di quante cose si hanno e soprattutto quante cose sono inutilizzate, scadute, inutili o addirittura doppie.
SELEZIONA
È necessario fare decluttering, perchè sicuramente nella tua cucina c’è qualcosa di inutilizzato, rotto o scaduto. Per aiutarti a fare decluttering aiutati con questo trucchetto.
Per ogni singolo oggetto che ti trovi davanti, poniti cinque domande:
1. lo utilizzo frequentemente?
2. non ho nient’altro di simile che svolge la sua funzione?
3. è in buono stato, non scaduto e funzionale al suo scopo?
4. se si rompesse o lo perdessi, lo ricomprerei?
5. mi emoziona quando lo tengo in mano?
Se hai risposto sì ad almeno tre di queste domande, significa che quell’oggetto è da conservare. Tutto il resto è da eliminare. Il che non significa necessariamente buttare: se l’oggetto è in buono stato, puoi valutare di venderlo online, oppure di regalarlo a chi possa averne bisogno. Concentrati su ciò che è da conservare e non su ciò che è da eliminare.
ORGANIZZA
Solo dopo aver deciso cosa tenere, bisogna assegnare una collocazione ad ogni categoria di oggetti. È indispensabile che ogni cosa sia al suo posto, questo è il segreto per trovare subito ciò che si cerca.
Dovresti già avere sul tavolo più o meno tutto diviso per categoria, osserva il volume che ingombra ogni categoria.
Qual’è la categoria che ha bisogno di più spazio secondo te?
Quale categoria deve trovarsi vicino ai fornelli per essere comoda mentre cucini?
Quali sono gli alimenti che devono essere facilmente accessibili da tutta la famiglia?
Quale categoria non utilizzi tutti i giorni e quindi potresti pensare di riporre nei piani più alti?
Cosa desideri tenere a vista sul pianale della cucina?
Poniti tutte queste domande e aiutati con le risposte per studiare la collocazione ideale di ogni categoria, in base alle tue esigenze e quelle della tua famiglia. Definisci la posizione di ogni categoria e, perchè no, anche di ogni singolo oggetto.
Devi sapere che ci sono dei trucchetti per rendere la dispensa e i vani chiusi della cucina, ancor più organizzati ed esteticamente gradevoli. Ecco che vengono in nostro soccorso gli organizer. Avere contenitori tutti uguali o molto simili, tra loro ci consente di ottenere un aspetto ancor più pulito e organizzato. Ti suggerisco inoltre di utilizzare etichette adesive per identificare meglio il contenuto di scatole e contenitori. Organizer e etichette uguali contribuiscono a rendere tutto molto organizzato, anche per il resto della famiglia che ne usufruisce. Le etichette possono essere realizzate con l’etichettatrice oppure con dei washi tape e un pennarellino indelebile per scriverci sopra. Quest’ultimo è il metodo che utilizzo io, i washi tape sono molto facili da rimuovere e da sostituire in caso di cambio di contenuto.
Ti mostro qualche organizer utile che potrebbe esserti d’aiuto per quando andrai ad organizzare la cucina.
Questo è l’organizer più conosciuto, tant’è che molte aziende di cucine lo danno in dotazione con la cucina stessa. È un inserto che si appoggia all’interno del cassetto e si incastra perfettamente, ti permette di tenere divisi i diversi utensili da cucina e fare in modo che non si mescolino tra loro durante l’apertura e la chiusura del cassetto.
Personalmente preferisco quelli in vetro perchè sono più igienici e anche più belli. Sono più costosi ma fidati che ne vale la pena.
In questi puoi riporre ad esempio la pasta, il riso, i legumi secchi, il sale, lo zucchero e il caffè. Anche io all’inizio ero un pò scettica sull’aprire tutte le confezioni degli alimenti confezionati, ma quando ti troverai con la dispensa organizzata e funzionale, vedrai che non vorrai mai tornare indietro.
Questi accessori ti permettono di sfruttare al massimo lo spazio in altezza. Posizionato all’interno di un vano della cucina ti permette di suddividere in 2 l’altezza e avere così un doppio ripiano di appoggio.
Un accessorio davvero intelligente che ti permette di tenere ben organizzati i coperchi di pentole e padelle. I coperchi hanno una forma un pò difficile da riporre perché non sono impilabili e con questo accessorio i coperchi sono posizionati in verticale l’uno a fianco all’altro.
Questi sono solo alcuni esempi ma in commercio esistono tante varietà di organizer per organizzare la cucina. Se desideri altre idee e ispirazioni ti lascio qui la mia shopping list di Amazon, qui troverai cose che già ho acquistato, più le cose che vorrei.
Ora che hai scelto in quale vano riporre ogni categoria di oggetti e gli organizer da inserire, poi iniziare a riempire la tua cucina. Buon lavoro!
So che non è facile iniziare e anzi è forse più facile lasciarsi prendere dallo sconforto, ma focalizzati sull’obiettivo finale, pensa a quanto sarà bella e organizzata la tua cucina, pensa a quanto sarà piacevole trovare immediatamente ciò che cerchi.
Fammi sapere se questo articolo ti è stato utile e se c’è qualcosa che non è chiaro o che vorresti approfondire. Ti aspetto qui sotto nei commenti.
Colori interni casa: trovarli non è semplice. In questo post ti do una mano a definire degli schemi senza tempo, per ogni stile e ambiente.
Colori per gli interni di casa: quali dovresti scegliere per la tua?
Sembra una domanda banale, in fondo trovare dei colori per casa è un’azione anche futile, potresti pensare.
Non è così: i colori hanno una profonda influenza su di noi, perché ci riportano alla mente ricordi di infanzia, ricordi felici o tristi. Se il rosso per te può essere troppo esagerato in casa, per qualcun altro potrebbe essere fonte di calma.
Oggi voglio cercare di darti una mano facendoti vedere come poter utilizzare uno schema colori in casa e proponendotene qualcuno pronto da usare.
Cominciamo.
Colori interni casa: da quali elementi partire e come dosare le tonalità
Partiamo dalle basi: come determino i colori da usare?
Ci sono diversi metodi, ma il mio preferito rimane partire dal pavimento che hai in casa. Di solito scatto una foto al pavimento e mi aiuto con programmi tipo coolors o colormind per trovare il colore dominante.
Una volta trovato il colore dominante del pavimento, lo uso per creare degli schemi colore da poter usare in casa. Nella maggior parte dei casi si tratta di schemi colore complementari, perché sono quelli che creano maggior contrasto in un ambiente e permettono di alternare le varie tonalità tra le stanze di casa.
Una volta che hai lo schema colore come lo gestisci nei tuoi spazi?
Una delle regole più usate e diffuse è quella del 60-30-10. In pratica secondo questa regola bisognerebbe utilizzare il colore più importante del nostro schema per il 60% dello spazio (quindi pareti e grandi arredi come divani e armadi), il 30% dello spazio (quindi tende, tavolini caffé, piccoli arredi…) dovrebbe essere con il secondo colore più importante dello schema e il 10% (i piccoli accessori come cuscini e vasi) con l’ultimo colore dello schema.
Di solito io creo schemi a 5 colori, quindi capita spesso che il 60% e il 30% sia diviso in due tonalità, ma non è un problema, anzi. Avere più colori ti permetterà di creare più profondità nello spazio così come di avere più libertà nel girare le proporzioni dei colori nelle diverse stanze.
Qui puoi vedere un paio di immagini reali di interni con la proporzione 60-30-10 applicata alla palette scelta per l’ambiente in questione. Anche in questi casi ho evidenziato 5 colori e il modo in cui sono stati dosati nella stanza.
Idee pittura casa. Strumenti e idee utili per affinare la tua ricerca
A questo punto però potrebbe esserci ancora dell’indecisione e dei dubbi (più che leciti). Perché i colori su schermo sono completamente differenti dalla realtà. I pigmenti che si usano per le vernici hanno una resa diversa da quelli che vedi sul PC anche grazie alla luce (naturale o artificiale) che li colpisce durante la giornata.
L’ideale sarebbe avere dei campioni di vernice da provare sulle pareti, di modo che la luce naturale e artificiale ti faccia capire la resa, la luminosità e il modo in cui appare nell’ambiente. Non tutte le aziende danno la possibilità di comprare piccole tolle da 100ml di colore (lo fanno solo alcune aziende inglesi di vernici) e quindi non rimane che affidarsi alle classiche mazzette cartacee o ai campioni su carta in formato A5.
Non è male, perché almeno così hai una riproduzione più fedele del colore e lo puoi inserire in una moodboard così come portartelo in giro per negozi per accostarlo alle altre finiture.
Se vuoi avere un’idea tutto sommato realistica di come un colore apparirà sulle pareti di casa tua potresti utilizzare un simulatore colori per pareti. Ce ne sono un po’ di app da provare, come quello della Dulux, Paint Colour Visualizer. Puoi provare un loro colore su un’immagine di default oppure provarlo su una tua immagine. C’è Color Trainer di Chreon, così come ColorApp di Boero. A questo link di Living Corriere troverai un interessante articolo a proposito con tutti i link alle app.
Anche la Sikkens ha un app dedicata a questo. La puoi scaricare sullo smartphone e puoi sbizzarrirti a provare sulle pareti di casa tua la cartella colori Sikkens, estremamente ampia e con tantissime varianti colori.
Schemi colori senza tempo: la mia selezione per te
Passiamo ora al lato pratico della faccenda, cioè io che ti propongo degli schemi colore presi dalla realtà. In questo modo vedrai che si comportano con certi stili e come sono stati distribuiti a livello di quantità colore, materiali e texture ed effetti pittura.
Sì perché se hai deciso di usare il colore carta da zucchero con il malva ed il grigio perla, potresti valutare la possibilità di usare una pittura materica. Effetto calce, effetto cemento, spatolato o con decori di vario tipo e natura. Non devi per forza imbiancare tutte le pareti tinta unita di uno stesso colore, ma puoi alternarne un colore più chiaro e uno più scuro per evidenziare delle nicchie o degli elementi specifici della tua stanza.
Potresti aver bisogno di uno smalto, perché magari quel colore andrà in cucina o su una scala, quindi un posto ad alto traffico che avrà bisogno di essere pulito spesso.
Le palette che vedi in queste immagini si adattano bene a qualsiasi stanza di casa, con stili contemporanei, nordici, rustici ma anche industriali.
Trovi i riferimenti Ral o Hex, che puoi convertire in NCS a tua esigenza.
Prendi ispirazione da queste immagini per capire come potresti usarle nei tuoi ambienti, come cambiare il dosaggio dei colori più chiari e più scuri per ottenere di volta in volta un effetto diverso.
Colori interni casa: hai le idee più chiare?
Questo lungo ed intenso post ti dovrebbe aiutare a schiarirti le idee sul procedimento da seguire per fare chiarezza sui colori migliori per te e la tua casa. Il procedimento è più lungo e laborioso di quello che pensavi lo so, ma ti assicuro che ne vale la pena.
Fai pratica con un po’ di immagini di pavimenti ed interni che vedi e prova a sperimentare diversi tipi di schemi colore. Quale funziona meglio e quale no? Che emozioni ti suscitano?
Vedrai che con la pratica ti si affinerà anche l’occhio critico e ti sarà sempre più immediato pensare ad accostamenti colori.
Tu come hai scelto i colori di casa tua? Ti piacciono ancora? Ti aspetto nei commenti!
La fragranite, così come tutti i prodotti similari conosciuti con nomi commerciali diversi, è un materiale composito realizzato unendo insieme micro-particelle di granito con particolari resine acriliche resina acrilica. I lavelli di questo tipo devono il loro successo alla loro robustezza, al loro aspetto estetico, ma soprattutto la popolarità di questo prodotto tra i consumatori è dovuta alla sua ridotta manutenzione. Questo però non significa che non siano necessarie delle precauzioni.
Eseguite scrupolosamente le operazioni di pulizia descritte nell’articolo pulire il lavello in fragranite, ricordando che per la pulizia ordinaria del lavello non vanno impiegati mai detersivi aggressivi o abrasivi e soprattutto non vanno usate spugnette d’acciaio o di altro materiale fortemente abrasivo, meglio usare la spugnetta raccomandata dal costruttore.
Può capitare nonostante tutto che nell’uso quotidiano il vostro lavello possa macchiarsi o danneggiarsi al contatto con materiali e sostanze particolari. A seconda del danno è possibile intervenire in vari modi e risolvere il problema. Eccetto i casi irreversibili, nell’elencazione in basso troverete le diverse indicazioni che vi permetteranno di affrontare il danno.
Cibi fortemente coloranti
Succo di mirtilli o altri frutti rossi, curcuma, curry, paprika, tè, caffè, vino rosso, salsa di pomodoro ….
Acqua calda e un po’ di detersivo per i piatti.
Le macchie di alimenti colorati, sfregandole con una spugnetta intrisa di acqua calda e detersivo per i piatti, vanno via facilmente a patto di intervenire immediatamente.
Macchie d’inchiostro
Penne biro, inchiostro di china e a gel, ecoline e inchiostri colorati
Panno imbevuto con poco alcol.
Le macchie d’inchiostro vanno subito eliminate!
Macchie di vernice
Colori ad olio, smalti ad acqua e a solvente, vernici e resine di vario tipo …
Spatola in plastica e pasta per lavelli.
Tamponare con un panno asciutto cecando di assorbire quanta più vernice possibile, ma senza espandere la macchia. Lasciare che si secchino i residui e rimuoverli utilizzando una spatolina in plastica. Poi strofinare la parte con la pasta abrasiva della Franke utilizzando l’apposito tamponcino a corredo. Una buona alternativa è anche la pasta x di Smeg.
Purtroppo i danni causati da queste sostanze sono irrimediabili!
Bruciature superficiali
bruciature superficiali, come quelle provocate da una sigaretta appoggiata sul lavello, o una stoviglia calda ma non rovente.
Pasta per lavelli
Le macchie di bruciature superficiali causate possono essere eliminate utilizzando l’apposita pasta abrasiva della Franke
Bruciature profonde
Bruciature causate da pentole tolte dai fornelli e appoggiate sul lavello …
Non puoi fare niente.
Sul lavello in fragranite non vanno mai appoggiate pentole appena tolte dal fuoco, o altri corpi caldi oltre i 280°C, visto che il danno sarebbe irreparabile
Segni e striature
i danni causati dallo sfregamento di oggetti metallici, come posate e pentole …
Pasta per lavelli.
Durante il lavaggio di pentole e posate può capitare che queste possano rigare e segnare il lavello. In questi casi si può eliminare ogni traccia con la pasta abrasiva della Franke
Sostanze acide e ammoniaca.
Ammoniaca o prodotti che la contengano, acido muriatico, soda caustica e in generale tutti i prodotti acidi e alcalini usati per eliminare le ostruzioni ai tubi di scarico …
Non puoi fare niente.
Ammoniaca e tutti i prodotti acidi usati per eliminare le ostruzioni dei tubi di scarico, danneggiano il lavello seriamente!
Meglio sgorgare lo scarico con una miscela 1/1 di bicarbonato e sale grosso da versare nello scarico insieme a dell’aceto. Lasciate agire alcuni minuti prima di versarvi dell’acqua calda.
Macchie trascurate e particolarmente ostinate
Macchie di vario genere e aloni provocati nel tempo dal normale utilizzo
Gomma cancella macchie, o pasta pulente
Macchie trascurate e altre particolarmente ostinate provocate da sostanze varie possono essere rimosse con una gomma cancella macchie o con una pasta pulente a base di argilla ventilata e sapone vegetale.
Candeggine o sgrassatori aggressivi
Candeggine o sgrassatori aggressivi provocano aloni e macchie sui lavelli di colorazione scura
Non puoi fare nulla.
I danni provocati da candeggine, sgrassatori e detergenti aggressivi possono provocare (soprattutto su lavelli di colorazione scura) degli aloni impossibili da togliere.
Abrasioni e scalfitture
Danni causati dallo sfregamento di spugnette e spazzole metalliche, oggetti acuminati …
Pasta per lavelli.
I segni dovuti ad abrasioni e scalfitture superficiali si possono eliminare con la pasta abrasiva della Franke
Macchie di ruggine
Macchie provocate da oggetti metallici bagnati lasciati per molto tempo nel lavandino.
Detergenti con acido ossalico
Le macchie di ruggine sono particolarmente ostinate e per rimuoverle occorre ricorrere all’utilizzo di particolari detergenti a base di acido ossalico.
Ultimo aggiornamento 2021-09-14 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Eliminazione delle macchie ostinate.
Come detto già, ciò che rende difficile mantenere impeccabili i lavelli in fragranite è il calcare contenuto nell’acqua. Questo forma una patina che rende porosa la superficie del lavello rendendolo permeabile alle sostanze macchianti. Col tempo le macchie sono difficili da togliere. Se il vostro lavello e ridotto male non vi rimane che procedere con uno dei metodi descritti nell’articolo: Eliminare le macchie nel lavello in fragranite.