È ufficiale: sono state pubblicate le regole per accedere al Bonus filtri e depuratori. Per la prima volta, gli interventi previsti dalla Legge di Bilancio 2021 interessano anche i sistemi di affinaggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica.
Sia privati che soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, nonché enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, potranno così migliorare la qualità dell’acqua proveniente dall’acquedotto, beneficiando di un credito di imposta fino ad un importo pari al 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione dei sistemi.
Per ogni unità immobiliare il limite massimo di spesa che dà diritto al credito d’imposta è di 1.000 euro per i privati e di 5.000 euro per gli altri soggetti. Nel caso di installazione di questi sistemi è dunque disponibile un bonus fiscale fino a 500 euro per le abitazioni private e fino a 2.500 euro negli altri casi (ad es. per i locali e le aziende), parametrato per tener conto dell’ammontare di spesa disponibile per l’intera platea dei beneficiari (5 milioni di euro per annualità).
Tra le soluzioni più avanzate di affinaggio dell’acqua del rubinetto che consentono di accedere alle detrazioni del Bonus, la linea di frigogasatori ultracompattiSELFIZZ di Culligan – in grado di erogare acqua filtrata fredda, calda e frizzante in base a diversi gusti ed esigenze. La linea Selfizz è disponibile sia per uso domestico e che per aziende, uffici, ristoranti.
Come ottenere il Bonus
Il provvedimento appena pubblicato dall’Agenzia delle Entrate definisce i criteri e le modalità per usufruire del bonus e mette a disposizione il modello di comunicazione che va compilato e inviato all’Agenzia per poter ottenere il credito di imposta.
La spesa sostenuta deve essere documentata tramite fattura elettronica o documento commerciale che indichi il codice fiscale di chi richiede il credito
il pagamento deve essere effettuato con metodi tracciabili che consentano di identificare autore del pagamento, quindi non in contanti. Solo per le spese precedenti la pubblicazione del provvedimento (17 giugno 2021) sono fatti salvi i pagamenti avvenuti con qualsiasi modalità ed è possibile annotare il codice fiscale sulla fattura o altro documento fiscale
la comunicazione di quanto speso va presentata all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quando si è finalizzato l’acquisto, utilizzando il modello che si può scaricare cliccando qui
il bonus potrà essere quindi utilizzato in compensazione tramite F24 o per le persone fisiche anche in dichiarazione dei redditi, fino al completo utilizzo del bonus
I vantaggi economici e ambientali
Al sostegno economico garantito dal bonus si aggiunge un risparmio effettivo consentito dall’uso degli impianti. Infatti, la filtrazione al punto d’uso consente a una famiglia media di 4 persone che beve regolarmente acqua in bottiglie di plastica un saving di 876 euro all’anno e di ben 4.380 euro in caso di consumo d’acqua in vetro.
Una cifra che sale a circa 6.000 euro nel caso di un ristorante medio da 100 coperti al giorno che elimina le minerali in vetro.
Dal punto di vista ambientale, il Bonus filtri e depuratori mira a incentivare stili di vita più sostenibili, promuovendo il consumo di acqua del rubinetto e la conseguente riduzione dell’utilizzo di bottiglie in PET, tra le principali cause dell’inquinamento da plastica.
Basti pensare che, sempre secondo i dati Culligan, una famiglia media di 4 persone che beve quotidianamente acqua in bottiglia produce in un anno ben 72 kg di plastica.
Un impatto ancor più grave se si parla di esercizi pubblici. Ad esempio, un locale medio da 100 coperti al giorno che offre acqua filtrata ai propri clienti, nel giro di un anno evita la produzione di 792 kg di plastica.
Il Catasto è un registro pubblico all’interno del quale sono conservati, in formato cartaceo o digitale, i dati relativi ai beni immobili, sia i fabbricati che i terreni. Nello specifico, i primi sono registrati al Catasto urbano mentre per i secondi esiste il Catasto dei terreni (detto anche “rustico” o “fondiario”). Il registro catastale è presente in tutta Italia, con la sola eccezione delle Province Autonome di Trento e Bolzano, dove vige il Catasto tavolare.
I dati depositati al Catasto possono essere modificati, per correggere eventuali errori o per aggiornare le informazioni relative ad un’immobile. In particolare, a seconda dei casi, è possibile richiedere una voltura o una correzione delle informazioni presenti nel registro. Di seguito, vediamo in quali casi è necessario ricorrere ad un intervento di questo tipo e quali sono le relative procedure da seguire per comunicare le variazioni al Catasto.
Correzione dei dati catastali
La correzione dei dati depositati al Catasto si rende necessaria quando vengono riscontrati errori o incongruenze. La maggior parte di questi può essere corretta mediante procedure telematiche. È il caso, ad esempio, degli errori relativi all’intestatario dell’immobile (dati anagrafici, luogo e data di nascita, codice fiscale o quota di possesso). In tal caso, è necessario disporre dell’identificativo catastale dell’immobile e gli estremi di uno dei seguenti documenti: atto d’acquisto, successione, domanda di voltura, denuncia di nuova costruzione o variazione al catasto. Lo stesso dicasi per le inesattezze relative all’immobile: è possibile che alcuni estremi risultino errati (indirizzo, ubicazione o consistenza). Per effettuare la correzione servono gli stessi documenti necessari alla rettifica degli errori sull’intestatario.
La segnalazione di incoerenza “per fabbricato non dichiarato”, invece, può essere fatta tramite il servizio di Contact Center. Registrare i beni o gli ampliamenti che non risultano accatastati è un compito appannaggio dell’Agenzia delle Entrate; quest’ultima, attraverso il proprio sito ufficiale, spiega di aver “pubblicato gli elenchi dei Comuni e delle particelle di terreno nei quali è stata accertata la presenza di fabbricati o di ampliamenti di costruzioni che non risultano dichiarati in Catasto”. I fabbricati non registrati sono stati individuate per mezzo di un processo di foto-identificazione, in collaborazione con l’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura). Per quanto concerne i fabbricati rurali che risultano registrati al Catasto dei terreni anziché in quello dei fabbricati, è necessario effettuare una specifica segnalazione di incoerenza “per fabbricato rurale”.
Alcune istanze di carattere più specifico rientrano tra quelle che non possono essere evase online; nello specifico, è necessario rivolgersi agli uffici per una richiesta di revisione della rendita catastale o per avere informazioni generiche riguardanti le procedure informatiche o lo stadio di avanzamento dell’espletamento di pratiche burocratiche.
La voltura catastale
La più significativa variazione dei dati catastali è rappresentata dalla voltura. Il termine identifica una procedura burocratica finalizzata a registrare il cambiamento di intestatario di un immobile. Come si legge sul portale specializzato Ivisura.it, le variazioni al catasto del nominativo dell’intestatario implica la modifica dei dati anagrafici della persona fisica che acquisisce la titolarità del bene, ossia nome, cognome, luogo e data di nascita e codice fiscale. A tal proposito, è bene sottolineare come esistano due tipi di voltura catastale.
Quella per “preallineamento” viene effettuata quando è stato già dichiarato il passaggio di proprietà del bene ma la voltura non è ancora inserita nella banca dati telematica del Catasto. La voltura “per afflusso”, invece, si rende necessaria qualora il passaggio di proprietà del bene non sia stato ancora comunicato agli uffici del Catasto; di conseguenza, la procedura prevede la presentazione del documento ufficiale che attesta il passaggio del titolo da un soggetto all’altro. Per volture incomplete, infine, è possibile richiedere il recupero automatico per integrare le informazioni mancanti.
Valentina Rena , architetto italiano con l’obiettivo di raggiungere uno stile personale , definendosi “cacciatrice di design” ispirandosi agli oggetti della vita quotidiana e della natura. TEDO DESIGN , nasce con l’idea di promuovere una nuova cultura della bellezza quotidiana attraverso oggetti per l’illuminazione tutti progettati e realizzati in Italia. Ci ritroviamo quindi a parlare di un brand made in Italy , che combina idee , materiali e stile per creare oggetti suggestivi ed eleganti. Inoltre l’intento di Tedo Design è quello di regalare atmosfere colme di benessere evocando emozioni.
Ecco a voi “AromaticBo Wine Light”
Lampada da tavolo con base a forma circolare, realizzata in vetro lavorato a lume, portalampada in legno tornito e finitura a cera naturale e cavo elettrico ricoperto in tessuto colorato. Misure: 19 x19 x35 Attacco Lampadina: E27
Prezzo: €200
Nome prodotto : Wine Light Wall Light
Lampada a parete in vetro lavorato a lume, portalampada in legno tornito e finitura superficiale a cera naturale, cavo elettrico in tessuto colorato disponibile in diversi colori.
Prezzo: €295
Wine Light si ispira all’idea di dare al bicchiere da vino una funzione completamente nuova. Creato con materiali dalla forma unica ed allo stesso tempo elegante , evocando elementi opposti della natura. Per Tedo Design il legno del calice rappresenta il legame tra terra e natura. La luce interna , che rappresenta il fuoco , illumina il calice dall’interno creando un’atmosfera intima. Il cavo di alimentazione oltre la sua funziona rende personalizzabile il prodotto.
Sei pronto a creare un’atmosfera morbida con il tuo partner?
Ecco a te il link di riferimento : https://www.tedodesign.com/
Credenti o atei , vi presento un’azienda made in Italy , fondata nel 1958 specializzata nella progettazione e produzione di articoli per la chiesa e mobili per la comunità. Il loro obiettivo è quello di mantenere il design liturgico conservando l’artigianato , la sensibilità artistica e le capacità tecniche della lavorazione tradizionale del legno. Il suo nome è ANIMA CONTEMPORANEA e ciò che voglio mostrarvi ha poco a che fare con il mobilio liturgico ma bensì i prodotti che vedremo saranno in vendita tra qualche giorno.
Ecco a voi , AKI lamp_BROWN SMOKE_summer
AKI sono piccoli lumi a olio in vetro. Le lampade sono soffiate e realizzate interamente a mano in colori puri e vivaci. Creano atmosfere soffuse e piacevoli. Adatte per la decorazione della tavola e per rendere accoglienti ambienti interni e esterni. Un design semplice e geometrico che rende attuale un oggetto molto antico come la lampada ad olio.
Nell’immagine AKI BROWN SMOKE della collezione TRUE realizzata in vetro soffiato a mano MARRONE fumè. Una lampada ad olio dallo stile contemporaneo e metropolitano in una sfumature colore calda ed elegante. Le lampade ad olio della collezione TRUE sono disponibili in due misure. Piccola cm 11 x 8,5 ml 250 Grande cm 16 x 12,5 ml 750
Il prodotto sarà in vendita dal 5/07/21 ad un prezzo di €60.
Le lampade AKI sono adatte per la per rendere accoglienti ambienti interni e esterni. Sono un’ alternativa interessante e durevole alle candele. In luoghi come spa, aree relax e wellness coesistono facilmente con le essenze, i diffusori presenti poichè il loro olio è assolutamente inodore Un design semplice e geometrico che rende attuale un oggetto molto antico come la lampada ad olio. Lampade che accompagnavano rituali di benessere interiore e spirituale
Nell’immagine AKI delle 3 collezioni TRUE (color ametista e marrone fumè) MISTY (color giallo sole dalla finitura opaca), JOURNEY (color cannella) realizzata in vetro soffiato a mano grigio fumè e rosso rubino. Una lampada ad olio dallo stile contemporaneo e metropolitano in una sfumature colore neutra ed elegante.
Le lampade ad olio della collezione TRUE sono disponibili in due misure. Piccola cm 11 x 8,5 ml 250 Grande cm 16 x 12,5 ml 750
Saranno in vendita ad un prezzo di €55.
Che ne dite di creare un’atmosfera piacevole ed allo stesso tempo romantico negli ambienti della nostra abitazione? Inizia il conto alla rovescia! 10..9..8..
Miei cari lettori , oggi voglio presentarvi un giovane designer , la cui filosofia è : ” oggetti inaspettati per la vita di tutti i giorni”. Il suo nome è Diego Sferrazza , co-fondatore della galleria d’arte Anzitempo , industrial designer freelance di professione , Diego è sempre alla ricerca di idee nuove e prodotti innovativi. C’è un oggetto in particolare che mi è piaciuto molto che adesso vi mostrerò.
Emera Design by Diego Sferrazza
Ecco a voi , lei è lampada Kyta disegnata da Diego Sferrazza per Emera Design , una lampada portatile a batteria utilizzabile sia all’interno che all’esterno. La possibilità di personalizzare la superficie esterna con diversi materiali come pelle, tessuto, legno, e altro, la rendono versatile per il contract e l’hotellerie.
Personalmente la trovo meravigliosa , è un oggetto leggero , particolare ed elegante. Pensate ad un cena importante , magari volete chiedere alla vostra morosa di sposarvi ma l’attenzione della suocera in ogni dettaglio non mancherà! Quindi perchè non fare bella figura con Kyta , adatta ad ogni occasione.
Emera Design by Diego Sferrazza
Nome del prodotto: Lampada Kyta By Diego Sferrazza
Diego Sferrazza , non ha limiti ed infatti vi mostro un ulteriore oggetto d’arredo ma questa volta sospeso!
Luceplan by Diego Sferrazza
Nome del prodotto: Lampada Farel By Diego Sferrazza
La lampada Farel è stata disegnata per Luceplan nel 2018 ed è una lampada a sospensione realizzata in materiale fonoassorbente, con la struttura a cupola e rivestita di tessuto all’esterno che la rende adatta sia in spazi pubblici che residenziali. E’ possibile personalizzare la lampada grazie alle combinazioni dei colori del materiale e dei tessuti.
” Il design dovrebbe suggerire nuove soluzioni con un pizzico di umorismo nei suoi tecnicismi.”
Ed allora? Non sei incuriosito di scoprire tutti i prodotti? Ecco a te i link di riferimento:
Buongiorno amiche creative, oggi ho preparato per voi dei video tutorial per realizzare dei fiori in Gomma Eva, precisamente per creare una gerbera ed una stella alpina. L’obiettivo finale è una composizione floreale che presto pubblicherò!
I fiori sono la mia passione, insieme al riciclo creativo ed allo stile shabby sono l’argomento che caratterizzerà questo blog.
Fino ad oggi ho realizzato tantissimi tutorial, ma il tutorial per realizzare fiori di stoffa shabby è quello che ha avuto più successo. Per questo motivo ho deciso di creare dei tutorial singoli di fiori in Gomma Eva per poi raggrupparli in una composizione floreale in stile shabby. Ho deciso di utilizzare la gomma Eva perché i fiori in questo materiale sono molto più realistici rispetto ai fiori di stoffa.
Gerbera e stella alpina in Gomma Eva.
Cominciamo quindi questa composizione con una gerbera ed una stella alpina, in realtà la stella alpina doveva essere una margherita ma ho confuso i modelli…. quindi invece di partire con gerbera e margherita partiamo con gerbera e stella alpina!
Questo è un periodo pienissimo di cose da fare e di progetti da gestire, primo tra tutti quello della mia nuova piattaforma corsi. La mia nuova piattaforma infatti è piena di corsi gratuiti ai quali si aggiungeranno i progetti dei miei prodotti. Presto metterò offline il mio shop dei prodotti su misura per un rinnovamento generale.
Per tutti i miei corsi puoi visitare la sezione corsi online: Vai ai corsi
Video Tutorial Gerbera in gomma eva
Questa gerbera è stata realizzata con pochissimo materiale e pochi passaggi, ma l’effetto finale è davvero stupefacente. L’idea è proprio quella di insegnarti a realizzare velocemente e con poca spesa delle bellissime decorazioni per la tua casa, che siano in stile country o stile shabby.
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Video tutorial stella alpina
La stella alpina, lo ammetto, è nata da un errore… doveva essere una margherita… ma pazienza… non mi piace buttare via le cose ed ho deciso di proportela ugualmente. Presto però arriverà anche la margherita.
Fissi, portatili, a gas o a legna, semplici o super accessoriati: la gamma dei barbecue è vasta e variegata. Ecco una mini guida per scegliere quello giusto.
Estate significa vita all’aria aperta, e spesso ci si ritrova a preparare una grigliata in compagnia, in terrazza o in giardino, oppure su una spiaggia o in mezzo al verde. In questi casi, protagonista assoluto è sicuramente il barbecue, un accessorio che può fare la differenza. Con il BBQ, infatti, la preparazione del cibo fa parte della festa, e per alcuni rappresenta un rito da ripetere ogni estate. Ecco una mini guida per scegliere quello giusto per le vostre esigenze.
Installazione e utilizzo del barbecue, cosa dice la legge
Prima di illustravi i vari modelli, ecco un piccolo cenno alla legislazione in merito all’utilizzo e all’installazione del barbecue.
L’art. 890 del codice civile, rubricato Distanze per fabbriche e depositi nocivi o pericolosi, disciplina la materia inerente le distanze dal confine di manufatti, tra i quali va considerato il BBQ. Naturalmente parliamo dei barbecue in muratura, ma le norme possono valere anche per quelli portatili, così da evitare problemi con il vicinato.
Ecco cosa dice la norma:
«chi presso il confine, anche se su questo si trova un muro divisorio, vuole fabbricare forni, camini, magazzini di sale, stalle e simili, o vuol collocare materie umide o esplodenti o in altro modo nocive, ovvero impiantare macchinari, per i quali può sorgere pericolo di danni, deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, quelle necessarie a preservare i fondi vicini da ogni danno alla solidità, salubrità e sicurezza».
Oltre ai regolamenti locali sulle distanze, inoltre, bisogna tener conto delle norme derivanti dall’articolo 1122 del codice civile che regolano le opere su parti di proprietà individuale in materia di sicurezza e di decoro dell’edificio, e il regolamento di condominio.
Infine, potrebbero insorgere problemi anche per chi intende utilizzare il barbecue nel proprio giardino, qualora sia ubicato in una zona residenziale. Questo per via della normativa che stabilisce che i fumi sprigionati dal BBQ a carbonella rientrano tra i “fumi intollerabili”.
Barbecue elettrico, perfetto per condomini e zone residenziali
Partiamo dal barbecue elettrico, consigliato per chi desidera utilizzarlo sul balcone, sul terrazzo o nel giardino di casa in zone residenziali. La ragione di questa scelta è presto detta: in questi contesti è preferibile scegliere un BBQ che permette di gestire il fumo.
Detto anche griglia elettrica, il barbecue elettrico si trova in commercio nei modelli con e senza coperchio. Personalmente, e come felice utilizzatrice di un Weber, consiglio i modelli con coperchio, che premettono di creare il mix di calore e fumo ottimale per la cottura – lenta – dei cibi.
Barbecue elettrico Q 2400 By Weber
Oltre al già citato Weber, disponibile da appoggio o su carrello e realizzato in ghisa, un ottimo modello, realizzato in acciaio inox aisi 304, è il Watt By PLA.NET Outdoor Cooking. Si tratta di un BBQ elettrico professionale, disponibile con piano cottura in acciaio inox o in vetroceramica.
Barbecue elettrico Watt By PLA.NET Outdoor Cooking
Barbecue a gas, per molti ma non per tutti
I modelli alimentati a gas sono tra i più affascinanti, performanti e belli da vedere, ma hanno il “difetto” di essere costosi. In commercio esistono innumerevoli modelli, e alcuni possono tranquillamente essere utilizzati in sostituzione della cucina economica in casa. Se avete intenzione di installare una cucina all’aperto, il BBQ a gas è quello che fa per voi. Brand e modelli suggeriti, per qualità e prestazioni, oltre al già citato Weber, il meraviglioso BBQ42 by Officine Gullo, free standing o da incasso, dotato anche di sistemi di affumicatura e rotisserie integrati, più accessori per cottura a vapore, friggitrice e cuocipasta.
Barbecue a gas BBQ42 by Officine Gullo
Design esclusivo di Nicola De Pellegrini, forma compatta e varietà di dimensioni per la collezione FGA di Fògher, adatto a chi preferisce uno stile contemporaneo.
Collezione FGA di Fògher design Nicola De Pellegrini
Barbecue a carbonella, il classico dei classici
Eccoci finalmente al BBQ a carbonella, quello che produce un fumo denso che si sente a chilometri di distanza. Quello che richiede una certa esperienza e una lunga preparazione per “far prendere” il carbone.
Amore a prima vista per il pratico e originale BBQ trasportabile da tavolo Mon Oncle By RS Barcelona, design Mermelada Estudio. Look vintage a forma di valigetta, colori di tendenza, dimensioni contenute, lavabile in lavastoviglie, Mon Oncle é realizzato in acciaio inossidabile e verniciato con vernice poliestere.
Barbecue a carbonella da tavolo Mon Oncle By RS Barcelona, design Mermelada EstudioBarbecue a carbonella da tavolo Mon Oncle By RS Barcelona, design Mermelada Estudio
Duplice funzione per Diagofocus By Focus Creation, design Dominique Imbert, che oltre a cuocere si trasforma in caminetto per esterni all’occorrenza. Della stessa marca e dello stesso designer, Sigmafocus, il barbecue da appendere al muro, che si chiude una volta usato.
Barbecue – camino da esterni Diagofocus By Focus Creation, design Dominique ImbertBarbecue a carbonella Sigmafocus By Focus Creation
L’immancabile Weber propone la linea di BBQ portatili Smokey Joe® della collezione brevettataWeber® Charcoal Grill, realizzata in acciaio cromato con scocca smaltata nei colori cremisi, avorio, verde, nero, grigio fumo e ardesia.
BBQ portatile Smokey Joe® della collezione brevettata Weber® Charcoal Grill
Infine, per i professionisti della grigliata, ci sono i BBQ a legna. Dovendo sopportare alte temperature, questi modelli sono realizzati con materiali di altissima qualità. Sebbene il BBQ a legna dà il massimo se integrato a una struttura in muratura, con o senza cappa, oggi esistono modelli portatili davvero belli e performanti.
Eccone alcuni:
Barbecue a legna FCG 900 by Fògher, design Nicola De Pellegrini // Cone by höfats
Barbecue a legna Opus Ignis by CO33 // Slide 700 by Konstantin Slawinski
Tutti i prodotti che ho selezionato li potete trovare, con schede tecniche e descrizione, su Achiproducts.com
Leggi tutti gli articoli sugli esterni, per vivere al meglio giardini e balconi.
Lo studio di architettura Maria Castellò ha progettato una casa a Formentera composta da tre volumi bianchi con il chiaro intento di rivisitare in chiave contemporanea le tipiche case rurali dell’isola.
Costruita su un terreno agricolo Casa Es Pou è posizionata accanto a un gruppo di alberi che ombreggiano i tre edifici. Il primo volume, il più piccolo dei tre, ospita un portico riparato che funge da spazio di transizione tra l’interno e l’esterno; il secondo volume contiene uno spazio abitativo a pianta aperta, mentre il terzo ospita le camere da letto.
Piastrelle in terracotta sono state utilizzate per i pavimenti di ogni volume, tutti caratterizzati da soffitti a volte catalane. L’interno del secondo volume contiene una piccola cucina, sala da pranzo e zona giorno.
Una tavolozza di materiali terrosi e pareti dipinte di bianco uniscono l’interno con l’esterno, mentre le porte in vetro estendono visivamente lo spazio abitativo verso il portico e i campi di grano.
“La luce, il colore e la materia dall’esterno entrano all’interno della casa grazie alla ceramica e al legno, due materiali nobili che si combinano in modo sottile e senza tempo” afferma Maria Castellò.
A collegare i due volumi c’è uno spazio racchiuso da pareti a traliccio in cotto che forma un corridoio luminoso tra gli spazi del soggiorno e della camera da letto.
Il blocco notte contiene due camere da letto rifinite con la stessa tavolozza di materiali terrosi del resto della casa. Le piastrelle di terracotta si estendono lungo la parete per incorniciare le zone notte, mentre il legno chiaro è stato utilizzato per creare aree di stoccaggio.
“I materiali sono stati scelti per ottenere la massima armonia ed equilibrio dall’architettura ai dettagli del design degli interni“, ha spiegato. “Abbiamo anche valutato l’impronta ambientale, selezionandoli il più vicino possibile alla nostra posizione“.
Come in ogni progetto realizzato dallo studio spagnolo, anche in questo caso massima attenzione è stata data alla sostenibilità. Le aperture in facciata sono state studiate per fornire un’efficiente ventilazione naturale; il pannello solare sul tetto e la cisterna per raccogliere l’acqua piovana in prossimità del portico, contribuiscono al risparmio energetico e idrico.
Hai mai sentito parlare della ruota dei colori? Se la risposta è sì e vorresti imparare ad utilizzarla, allora sei nel posto giusto. Se invece hai risposto no e sei curioso di sapere di cosa si tratta, sei comunque nel posto giusto! 😛 In questo articolo ti racconto come utilizzare la ruota dei colori armonizzare i tuoi interni.
Ami il colore ma hai paura di creare abbinamenti sbagliati, vero? In effetti non è per nulla semplice creare accostamenti armonici, per questo motivo i professionisti si avvalgono di alcuni strumenti per dosare il colore in modo equilibrato. Sto parlando della ruota dei colori. Oggi desidero insegnarti a leggere e utilizzare la ruota dei colori in modo che tu possa autonomamente fare le giuste scelte cromatiche per la tua casa e riuscire così ad armonizzare i tuoi interni.
Perchè il colore è così importante?
Il colore è un elemento fondamentale della nostra vita, il colore ci circonda costantemente e ci trasmette emozioni. Proprio per questo motivo è importante circondarci dei colori giusti che ci evochino sensazioni piacevoli e di benessere, specialmente all’interno della propria casa. Più che di colore è più giusto parlare di palette colori, perchè se ci pensi la casa è rappresentata da più colori che si combinano tra loro per entrare in sintonia perfetta. Dai un’occhiata a questo articolo, ti aiuterà a trovare palette colori adatta alla tua casa: A cosa serve la palette colori? 4 idee efficaci per trovare la tua personale.
Quando si parla di applicazione del colore non bisogna considerare solo le pareti di casa, ma anche tutto ciò che compone l’arredamento: divano, tavolo, sedie, cucina e tutti gli altri elementi di arredo. Prima di fare qualsiasi scelta sull’acquisto di nuovi arredi o decorazioni è sempre bene considerare e valutare tutti gli elementi esistenti (es. pavimenti, porte, infissi, ecc…) e solo successivamente sviluppare le scelte cromatiche in funzione di essi. La ruota dei colori ci viene in soccorso per definire quali e quante tinte utilizzare all’interno della palette colori per riuscire ad armonizzare gli spazi interni.
La ruota dei colori, conosciuta anche come cerchio cromatico, è un simbolo grafico circolare, caratterizzato da 12 colori. Questi 12 colori rappresentano l’insieme delle combinazioni che si ottengono dai 3 colori primari, che a loro volta permettono di creare una quantità immisurabile di colori.
Ma andiamo con ordine e apriamo una piccola parentesi sull’origine del cerchio cromatico.
Nel passato, grandi scienziati, artisti e filosofi hanno espresso le loro teorie sul colore. Come Johann Wolfgang von Goethe che ha scoperto l’opposizione dei colori complementari, Michel Eugène Chevreul che nel suo cerchio si concentra sulla sequenza delle tinte e non sui legami logici o estetici che si instaurano fra loro, fino ad arrivare nel 1919 a Johannes Itten, pittore, designer e docente del Bauhaus.
Itten si concentra sui rapporti che si creano passando da un colore all’altro e mostra come dai colori primari si possono generare i secondari e i terziari.
COLORI PRIMARI: giallo, rosso, blu
COLORI SECONDARI (ottenuti dalla mescolanza dei colori primari): arancio, viola, verde
COLORI TERZIARI (ottenuti dalla mescolanza dei colori secondari): giallo-arancio, rosso-arancio, rosso-viola, blu-viola, blu-verde, giallo-verde
COLORI TETRADICI
Itten inoltre utilizza questa struttura per evidenziare alcuni accostamenti armonici, cioè più piacevoli rispetto ad altri, prendendo i colori della ruota a gruppi di 4 colori, seguendo schemi di quadratura.
Saturazione e luminosità
Finora abbiamo parlato di COLORI PURI, cioè quei 12 colori che non contengono nè bianco, nè nero e nemmeno grigio. Devi sapere che ai colori puri contenuti nel cerchio cromatico si possono applicare 2 tipologie di variabili differenti. Sto parlando della SATURAZIONE e della LUMINOSITÀ: ti spiego cosa sono utilizzando come esempio il colore verde puro.
La saturazione determina quanto un colore è puro. Più è saturo e più si avvicina alla purezza e più è desaturato e più si avvicina al grigio.
Ti mostro un esempio di una camera da letto con una parete colorata. Ho modificato la saturazione di essa per mostrarti cosa succede togliendo o aggiungendo il grigio.
Immagine con colore di riferimento
Stessa immagine con parete più desaturata
Stessa immagine con parete ancora più desaturata
La luminosità determina quanto un colore è chiaro o scuro. Più si aggiunge bianco e più si schiarisce e più si aggiunge nero e più un colore si scurisce.
Ora invece ti mostro un esempio di un living con una parete colorata. Ho modificato la luminosità di essa per mostrarti cosa succede aggiungendo bianco e poi nero.
Immagine con colore di riferimento
Stessa immagine con aggiunta di nero sulla parete colorata
Stessa immagine con aggiunta di bianco sulla parete colorata
È fondamentale considerare queste 2 variabili, per non creare interni troppo vivaci, che alla lunga possano stancare. Infatti la ruota dei colori deve essere utilizzata come base sulla scelta della tinta (colore puro) ma poi è necessario aggiungere la giusta saturazione e luminosità in base al risultato che si vuole ottenere.
Ruota dei colori
La ruota dei colori è un doppio disco di carta legato al centro da un punto metallico che permette la rotazione di un disco sull’altro. Nel cerchio sottostante sono riportati 12 colori, ovvero l’insieme delle combinazioni di colori che si ottengono dai 3 colori primari. Nel disco superiore invece si trovano descrizioni e info tecniche su come leggere la ruota dei colori.
Questa è una RUOTA DEI COLORI e la puoi acquistare su Amazon ad un prezzo super accessibile. Sul bordo esterno sono raffigurati i 12 colori puri che ti dicevo poco fa e per ognuno è rappresentata una scala semplificata della saturazione e luminosità. Dove c’è scritto TINT è stato aggiunto del bianco, dove c’è scritto TONE è stato aggiunto del grigio e dove c’è scritto SHADE è stato aggiunto del nero. Questo per farti capire che quando vai a combinare ad esempio 2 colori complementari, non necessariamente devi prendere il rosso puro e il verde puro, ma puoi scegliere ad esempio un rosso desaturato e abbinarlo ad un verde scuro, nella quantità che deciderai tu.
Un altro strumento da integrare alla ruota dei colori, e che può aiutarti molto nella scelta, è sicuramente la mazzetta colori. Io ho questa di RAL, non contiene una quantità esagerata di colori, ma la trovo ugualmente molto utile al suo scopo.
Un’altra alternativa valida la puoi trovare qui, sul sito di Pantone. Qui hai una vasta gamma di colori ordinati per tipologia. Questo sistema lo utilizzo quando devo cercare un colore ben specifico e quando scrivo gli articoli per il blog di Home Decor Details! 😉
Ora ti mostro nel dettaglio come leggere e utilizzare la ruota dei colori. Nello specifico ti illustro 5 tecniche, corredate da immagini di interni selezionati da Pinterest, che rappresentano al meglio il concetto descritto.
TECNICA #1
Colori analoghi (che a sua volta si può suddividere in colori caldi e colori freddi)
Sono i colori che sulla ruota si trovano adiacenti, e che quindi hanno tonalità simili. Schemi di colori analoghi si trovano spesso in natura risultando armoniosi e piacevoli per l’occhio. Di solito si accostano bene creando composizioni serene e confortevoli.
TECNICA #2
Colori complementari
Sono i colori che sulla ruota si trovano esattamente opposti. Sono i più difficili da usare, questo perché essendo colori opposti danno vita ad un forte contrasto, che non sempre è facile gestire. L’elevato contrasto di colori complementari, crea un look vivace soprattutto quando usato a piena saturazione. Questa combinazione di colori deve essere gestita con attenzione per non risultare stridente. Schemi di colori complementari sono difficili da usare in dosi massicce, ma funzionano bene quando si desidera qualcosa di originale. Se si accostano due colori complementari si ottiene un effetto di massimo contrasto rafforzando la luminosità di entrambi.
TECNICA #3
Colori complementari frazionati
Una variante dei colori complementari: uno dei 2 opposti si suddivide a sua volta in 2 colori analoghi. Questa tecnica permette di creare una leggera sfumatura che non risulta per niente male.
TECNICA #4
Combinazioni di colori triadici
Sono i colori che nella ruota sono collegati dal triangolo. Scegli il tuo colore preferito, gira il cerchio in modo da far combaciare il vertice del triangolo con quel colore e in automatico, in corrispondenza degli altri 2 vertici, verranno fuori gli altri 2 colori che si accostano armonicamente col primo.
TECNICA #5
Combinazioni di colori tetradici
Simile alla tecnica precedente, se desideri creare armonia utilizzando 4 colori, gira la ruota (“ye ye”) e scegli la combinazione che ti aggrada di più.
Ora sai esattamente come si legge la ruota dei colori, ma voglio lasciarti la mia interpretazione personale. Penso che negli interni e nell’arredamento, la ruota dei colori sia molto utile per identificare soprattutto i colori di contrasto e per ricordarci quali sono i colori caldi e quelli freddi (sono indicati nelle info del cerchio superiore). Invece, nel caso dei colori triadici e tetradici risulta un pò difficile, perchè bisogna stare attenti alle quantità di colore applicato e ai dosaggi di saturazione e luminosità. Ma! Possiamo osare e sbizzarrirci ad esempio per campiture limitate di colore. Ad esempio all’interno di una gallery wall, quando non sai quali fotografie o poster scegliere, lo strumento della ruota dei colori potrebbe risultare davvero utile per scegliere immagini cromaticamente armoniche.
In generale consiglio di sempre di tenere in mente la regola del 60-30-10, che ti permette di dosare le quantità di colore all’interno della tua casa, in modo sempre equilibrato e armonico.
Miei cari lettori , oggi voglio presentarvi l’azienda BARREL 12 , un progetto di design volto al riutilizzo e riciclo di oggetti adatti sia per interni che per esterno. L’idea parte dall’architetto Francesca Cutini che recupera botti trasformandole in pezzi d’arredo unici!
Vi mostro alcuni oggetti che mi hanno colpito particolarmente non solo per il loro essere rari e moderni ma anche per avere un leggerissimo tocco street style miscelato all’eleganza.
Nome del prodotto: Barrel12 | My Guru
Descrizione: Contenitore, tavolino o seduta (sgabello/Pouf) MY GURU IS BEST THAN YOURS
Vecchi fusti industriali, riciclati, bonificati, si trasformano in libreria, in pouf contenitore o pouf seduta, in un vaso per esterni. Un recupero sostenibile e artigianale che possa dare a ciascun singolo oggetto un carattere di originalità e unicità, questa è l’idea di Francesca Cutini, architetto e designer titolare di Studiododici, che rigenera i barili e li trasforma in un ambizioso progetto di design e di recupero funzionale. In interno o all’esterno, dalla terrazza al giardino al salotto, trovano il loro spazio: si possono aprire e chiudere per diventare contenitori per libri, bottiglie, gioielli, scarpe o caschi. Ogni pezzo della collezione BARREL12 può essere montato su ruote. Disponibili in 7 colori (verde, turchese, violetto, giallo, rosso, fucsia e grigio) oltre alla versione con finitura Corten, i BARREL sono personalizzabili a seconda delle esigenze e dei gusti della committenza. I bidoni sono degli open-objects. Librerie, sedute, pouf, portavasi, depositi per oggetti da giardinaggio, espositori da punto vendita, postazioni da lavoro, frigoriferi. Ogni persona che si ferma a guardarli immagina un utilizzo che è un correlato del suo vissuto.
Vi mostro un ulteriore barile che ha catturato particolarmente la mia attenzione per l’uso che se ne può fare ma anche per l’ambiente in cui è collocato. AZZECCATISSIMO!
Nome del prodotto: Barrell12 | Lavabo
Descrizione: Lavello barrel colorato , senza ruote , con tasca laterale per accedere agli allacci e attacchi idraulici, possibilità di collegare tubo esterno dell’acqua
Il Barrel lavabo è quindi un pezzo d’arredo unico nel suo stile , disponibile anch’esso in 7 colori (verde, turchese, violetto, giallo, rosso, fucsia e grigio) oltre alla versione con finitura Corten. Siamo sinceri , avere un pezzo unico in casa non è da tutti. Rendere le nostre abitazioni moderne , leggere con ambienti puliti ma al contempo luminosi ed ariosi , aiuta a vivere la casa in modo sereno. Oltre al fatto di dare un benessere visivo , anche i nostri ospiti si sentiranno a proprio agio. Teniamo a mente che in questo modo aiutiamo anche il nostro mondo con la sostenibilità ed il riciclo , pensate quanto sia importante soprattutto al giorno d’oggi , aiutare l’ambiente.
Detto ciò , cosa aspetti? Corri sul sito ed acquista i loro prodotti esclusivi.