29 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Organizzare i giochi - Casa Poetica

Quando si tratta di organizzare i giochi, l’obiettivo non è solo mettere ordine, ma creare uno spazio dove tuo figlio possa scegliere, giocare, rimettere a posto e sentirsi a proprio agio. Ogni età porta con sé giochi diversi, e ogni tipo di gioco ha bisogno di un contenimento pensato. Se il caos ti sembra ingestibile, è spesso perché manca un sistema, non perché ci sono troppi giochi.



0-3 anni: contenere con dolcezza

Nella prima infanzia, l’organizzazione deve essere semplice, visiva e accessibile. I bambini piccoli non hanno ancora capacità di categorizzazione complesse: per questo servono soluzioni immediate, come ceste basse, senza coperchi, dove infilare e ritrovare facilmente gli oggetti. I peluche possono stare in un grande sacco morbido, i libri in una cassettina aperta rivolta frontalmente, gli strumenti sonori in una cesta dedicata. Il principio è: pochi giochi visibili, rotati con regolarità.

Troppi stimoli confondono, non aiutano. Ridurre, selezionare, raggruppare e poi ruotare ogni dieci-quindici giorni ti permette di mantenere l’interesse alto senza riempire la stanza.



4-6 anni: giochi tematici, zone riconoscibili

Questa è l’età del gioco simbolico e delle piccole collezioni. Organizzare i giochi in questa fase vuol dire aiutare tuo figlio a capire dove trovare ciò che cerca e dove rimetterlo senza fatica. Le costruzioni, ad esempio, stanno bene in contenitori trasparenti o in scatole con coperchio. I Lego più piccoli possono essere divisi per tipo o colore, quelli costruiti lasciati su una base da esposizione.

Le bambole hanno bisogno di piccole stazioni: una scatola per i vestiti, una per gli accessori, una per la bambola stessa. Se tutto è ammassato, si perde la motivazione al gioco. Se invece è visivamente chiaro, torna anche il piacere di rimettere a posto.

Le macchinine si prestano a contenitori larghi e poco profondi. Vederle tutte aiuta a stimolare il gioco libero. Se c’è una pista, deve avere uno spazio dedicato: un tappeto pieghevole, una base rigida o una valigetta che si trasforma.



7+ anni: giochi complessi, spazi consapevoli

Dai sette anni in su, tuo figlio sviluppa interessi più strutturati. Ci sono giochi da tavolo, console, costruzioni elaborate, collezioni. L’organizzazione deve evolvere con lui. Coinvolgerlo è essenziale: se partecipa alla definizione del sistema, sarà più facile mantenerlo.

I giochi da tavolo devono essere tenuti in verticale, come libri. Vederli sul dorso permette una scelta più immediata. I giochi elettronici, invece, vanno radunati in un’unica area: console, controller, caricabatterie, tutto insieme, meglio se in alto o in contenitori chiusi. Questo evita confusione e rende chiaro che si tratta di oggetti speciali, non da lasciare ovunque.

Se ama i Lego, valuta un sistema ibrido: contenitori con scomparti per i pezzi sfusi e una superficie stabile per le creazioni finite. Non tutti i giochi vanno messi via. Alcuni vanno lasciati esposti, proprio perché il bambino possa sentirsi fiero di ciò che ha costruito.



Organizzare i giochi in base allo spazio disponibile

Ogni casa è diversa, e organizzare i giochi in modo efficace dipende anche da quanto spazio hai a disposizione. In ambienti piccoli o condivisi, è ancora più importante avere contenitori versatili, mobili multifunzione e una logica di rotazione. Se i giochi non ci stanno tutti, non vuol dire rinunciare: vuol dire scegliere cosa tenere a portata e cosa riporre in attesa del momento giusto.

Contenitori sotto al letto, panche con coperchio, librerie basse con ceste estraibili sono ottime soluzioni per sfruttare ogni centimetro. Anche i mobili sospesi o le tasche appendibili dietro le porte possono trasformarsi in alleati preziosi.

Organizzare i giochi in poco spazio richiede disciplina visiva: niente contenitori traboccanti, niente cassetti senza logica. Pochi giochi ben selezionati, accessibili, e un sistema che si può mantenere nel tempo faranno sentire lo spazio più grande e più leggero.



Organizzare i giochi con metodo: creare spazi che funzionano davvero

Un sistema funziona solo se rispecchia il modo in cui tuo figlio gioca. Non serve l’ordine perfetto, ma un’organizzazione coerente e riconoscibile. Questo significa usare sempre lo stesso criterio: per tipo, per funzione, per ambiente. L’importante è che ogni gioco abbia un posto chiaro, e che quel posto venga rispettato nel tempo.

Etichette, colori, contenitori trasparenti o decorati: tutto può aiutare. Non è fondamentale che tuo figlio sappia leggere, è sufficiente che possa riconoscere visivamente lo spazio. La costanza è più importante della quantità. E se qualcosa non funziona, si può sempre cambiare.



Un equilibrio che cambia con la crescita

Organizzare i giochi non è un gesto una tantum. È un processo che accompagna la crescita e si adatta. Ci saranno momenti di passaggio, di decluttering, di trasformazione. Il punto non è avere una cameretta da catalogo, ma uno spazio che funzioni nella vita vera. Che accolga, che contenga, che aiuti. E che restituisca anche a te un po’ di respiro.

Se ti senti sopraffatta, non è colpa tua. Spesso basta poco per rimettere tutto in equilibrio. E farlo insieme rende il processo più semplice, più chiaro e più efficace. Scrivimi: possiamo trovare insieme una soluzione concreta e su misura, adatta alla tua casa, al tuo tempo e al tuo bambino.





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24 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Decluttering per Leone - Casa Poetica

Il decluttering per Leone non è solo un’operazione di ordine: è un atto di affermazione personale. Tu, Leone, non accetti il compromesso tra funzionalità ed estetica. Vuoi una casa che rifletta il tuo carisma, la tua energia e il tuo amore per la bellezza. Ma attenzione: il tuo desiderio di circondarti di oggetti preziosi, ricordi di successi e dettagli scenografici può trasformarsi in un accumulo che soffoca il tuo spazio (e il tuo bisogno di sentirti sempre al centro della scena).

Questo post ti aiuterà a fare decluttering per Leone in modo che la tua casa resti il luogo in cui brilli, senza perdere la tua essenza.



1. Il potere della selezione nel decluttering per Leone: circondati solo di cose degne di te

Come Leone, ami oggetti che raccontano una storia, magari la tua. Ogni cosa che possiedi ha un motivo per essere lì, ma… lo ha davvero ancora?

Come fare decluttering senza rinunciare alla tua identità:

  • Immagina di essere il curatore di un’esposizione personale. Se la tua casa fosse una galleria d’arte, quali oggetti meriterebbero di essere esposti?
  • Togli di mezzo ciò che non rappresenta più la tua crescita e la tua evoluzione. Sei cambiata, la tua casa deve rispecchiarlo.
  • Applica la regola d’oro: se non è di qualità, non lo voglio. Meglio pochi pezzi d’impatto che un’infinità di oggetti che passano inosservati.

Il risultato: Un ambiente che racconta chi sei oggi, senza il peso del passato.



2. Il guardaroba da regina: la moda è espressione, non confusione

Ami vestire in grande stile e il tuo armadio ne è la prova. Ma quando i vestiti iniziano a soffocarti più che a esaltarti, è il momento di fare ordine.

Come eliminare senza rimpianti:

  • Fai un “provino” ai tuoi capi: indossali e chiediti Mi fa sentire potente? Mi rappresenta ancora? Se la risposta è no, è tempo di lasciarlo andare.
  • Gli abiti non sono trofei: conserva solo quelli che userai ancora con orgoglio, non perché ricordano un evento passato.
  • Il decluttering non è solo eliminare, ma anche valorizzare. Organizza il guardaroba per colore o per occasione, così avrai sempre un look pronto per brillare.

Il risultato: Un armadio degno di una star, dove ogni capo merita di essere protagonista.



3. Il soggiorno: il tuo palcoscenico, senza eccessi

Se c’è un segno che ama accogliere e stupire, quello sei tu, Leone. Ma un soggiorno troppo pieno può risultare soffocante e toglierti la libertà di esprimerti.

Come creare uno spazio che esalti il tuo stile:

  • Scegli un punto focale per la stanza (una grande opera d’arte, una parete colorata, un mobile importante). Tutto il resto deve essere funzionale a metterlo in risalto.
  • Attenzione agli oggetti decorativi: se troppi elementi si contendono l’attenzione, nulla spicca davvero. Punta su pochi pezzi di design.
  • L’illuminazione è essenziale: giochi di luce e lampade ben posizionate possono trasformare completamente l’atmosfera.

Il risultato: Un soggiorno da copertina, perfetto per accogliere ospiti e sentirti sempre nel tuo regno.



4. I successi passati: celebrare senza accumulare

Sei un segno che ama il riconoscimento, e giustamente! Ma troppi trofei, attestati e ricordi di successi passati possono creare disordine e trattenerti dal guardare avanti.

Come onorare il passato senza esserne prigioniera:

  • Scegli i successi più significativi e trova un modo elegante per esporli (una cornice, una bacheca curata, un album digitale).
  • Digitalizza certificati e premi che non hanno più un impatto visivo importante.
  • Ricorda: la tua grandezza non sta in ciò che hai fatto, ma in quello che sei. Non hai bisogno di una casa piena di trofei per dimostrarlo.

Il risultato: Uno spazio che celebra chi sei senza il peso di quello che eri.



5. Il bagno e la camera: il lusso della semplicità

Per te, la casa è anche un rifugio in cui rilassarti e prenderti cura di te. Ma se il tuo bagno e la tua camera da letto sono invasi da oggetti inutili, rilassarsi diventa impossibile.

Come creare un ambiente di benessere:

  • Decluttering dei prodotti di bellezza: elimina cosmetici scaduti o che non usi più. Meglio pochi prodotti di alta qualità che scaffali straripanti.
  • Riduci il numero di accessori decorativi nella camera: una camera troppo carica visivamente non favorisce il riposo.
  • Punta su tessili di lusso e dettagli raffinati: lenzuola di qualità, asciugamani morbidi e profumi per ambienti creeranno la sensazione di una suite a cinque stelle.

 Il risultato: Un ambiente che ti coccola e ti fa sentire sempre al centro del benessere.



Decluttering per Leone, il lusso di avere spazio per brillare

Il decluttering per Leone non è una rinuncia, ma un potenziamento del tuo spazio vitale. Fare ordine non significa semplificare la tua personalità, ma darle ancora più risalto. Sei pronta a far emergere la tua vera essenza, eliminando tutto ciò che la offusca?

Vuoi un decluttering su misura per la tua personalità brillante? Contattami per una consulenza personalizzata e trasformiamo la tua casa in uno spazio che esalta la tua energia!





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22 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Organizzazione armadio bambini - Casa Poetica

Organizzazione armadio bambini: una sfida nuova che arriva quando tuo figlio non è più un neonato. Niente più tutine, niente più cassettiera. Arriva il momento dell’armadio vero, e con lui la possibilità di costruire un sistema che semplifica la vita quotidiana e favorisce l’autonomia. Ma perché tutto questo funzioni, servono logica, costanza e soprattutto una struttura pensata per essere utile a chi lo usa ogni giorno.



Organizzazione armadio bambini: dividere per categoria aiuta tutti

Il primo principio per un armadio davvero funzionale è dividere per categoria. Questo vuol dire assegnare un posto preciso a ogni tipo di indumento: magliette, pantaloni, intimo, felpe, pigiami, calze. Più le categorie sono chiare, più sarà semplice sia per te riporre tutto, sia per tuo figlio trovare quello che gli serve. Evita gli spazi generici, perché il caos nasce proprio lì, dove manca una destinazione precisa.

I capi usati quotidianamente devono stare nella parte più accessibile dell’armadio. Quelli da occasioni speciali o fuori stagione possono stare più in alto o in fondo. Questo semplice principio visivo riduce le richieste continue del tipo “mamma, dov’è la maglia blu?” e aiuta tuo figlio a sentirsi più autonomo e capace.



Organizzazione armadio bambini: cosa appendere e cosa piegare

Un altro aspetto fondamentale nell’organizzazione armadio bambini è decidere con criterio cosa va appeso e cosa va piegato. Questa distinzione non è solo una questione estetica: aiuta tuo figlio a orientarsi e a mantenere l’ordine con maggiore facilità.

I capi che vanno appesi sono quelli che tendono a spiegazzarsi facilmente, quelli che si usano meno frequentemente e quelli che è importante visualizzare subito. Gonne, vestiti, camicie, felpe con zip, giacche leggere, blazer per le occasioni speciali: se hanno una forma definita o una funzione precisa, appenderli li rende più visibili e meno soggetti a finire nel fondo dell’armadio.

I capi da piegare sono invece quelli che si usano tutti i giorni, quelli che si lavano spesso, quelli che entrano ed escono continuamente dal ciclo della routine: magliette, pantaloni da tutti i giorni, leggins, tute, pigiami. Piegarli in verticale, allineati in contenitori o cassetti, permette di avere una visione completa anche senza svuotare tutto ogni volta.

Se lo spazio lo consente, dedicare un lato dell’armadio agli abiti appesi e l’altro ai cassetti o ai ripiani piegati aiuta a costruire una geografia dello spazio chiara, che si può spiegare, mostrare e mantenere. Più il bambino riconosce questa logica, più sarà semplice per lui imparare a rispettarla.



Età, autonomia e coinvolgimento

Un armadio ben organizzato cresce con il bambino. A quattro anni non userà lo spazio come a otto. La struttura va adattata, ma sempre con l’obiettivo di renderlo partecipe. Se tutto è a sua misura, se le cose sono visibili e raggiungibili, sarà naturale per lui prendere e rimettere a posto.

L’organizzazione armadio bambini è anche una forma di educazione alla responsabilità. Non è solo un fatto di ordine: è creare un ambiente dove tuo figlio può imparare a gestire le sue cose, decidere cosa mettere, prepararsi da solo. Non succederà da un giorno all’altro, ma accade se lo spazio glielo permette.



L’abbigliamento sportivo: come tenerlo sotto controllo

Lo sport ha una sua dimensione, anche nell’armadio. Ed è giusto che abbia un suo spazio. L’abbigliamento sportivo ha frequenze, odori, necessità diverse. Tenerlo mescolato al resto spesso crea confusione. Il consiglio è assegnargli un contenitore dedicato, una mensola, un cassetto o una borsa fissa.

Tute, magliette tecniche, pantaloncini, calzettoni, divise, felpe da allenamento: tutto ciò che serve per le attività fisiche dovrebbe stare insieme. In questo modo si riducono le corse pre-allenamento, si semplifica la preparazione della borsa e si trasmette l’idea che anche lo sport merita attenzione e cura.

Se l’attività sportiva è settimanale e strutturata, puoi anche preparare un kit pronto: una sorta di set completo sempre a disposizione, pulito e separato. Aiuterà tuo figlio a imparare a prepararsi in autonomia e a riconoscere ciò che serve davvero.



Un armadio ordinato crea tempo, non solo spazio

Organizzare l’armadio dei bambini non è una questione estetica. È un modo per liberare energie. Quando tutto è al suo posto, ogni mattina diventa più leggera. Quando tuo figlio trova ciò che cerca senza dover chiedere, cresce un pezzetto in più. E quando ti rendi conto che non devi più riordinare da capo ogni settimana, capisci che il tempo risparmiato vale quanto lo spazio guadagnato.

L’organizzazione armadio bambini è un investimento nel quotidiano. Non servono soluzioni complesse, ma chiarezza, costanza e piccoli aggiustamenti nel tempo. Quando il sistema funziona, funziona per tutti



Hai bisogno di creare un sistema su misura per la vostra routine?

Se senti che l’armadio è diventato un punto critico nella vostra giornata, possiamo lavorarci insieme. Ti aiuto a strutturare uno spazio che funzioni, che cresca con tuo figlio e che ti sollevi dal peso dell’organizzazione continua. Scrivimi: possiamo costruirlo insieme, un ripiano alla volta.





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15 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Organizzazione cassettiera bambini - Casa Poetica

Quando si parla di organizzazione cassettiera bambini, ci si riferisce a uno degli spazi più strategici e allo stesso tempo caotici della cameretta. Nei primi anni, ogni cassetto diventa un contenitore di vita quotidiana: body, tutine, pigiami, bavaglini, calzini. E proprio per questo, la sua organizzazione non può essere lasciata al caso.



La cassettiera come primo armadio nei primi anni

Prima dell’armadio, la cassettiera è il centro operativo. È il luogo in cui trovi ciò che serve mentre il bambino piange, si muove, ha fretta o ha appena fatto la pipì nel body pulito che avevi appena messo. Perché tutto funzioni davvero, è essenziale che ogni cassetto abbia una logica: i body con i body, le tutine da una parte, le magliette da un’altra. Se ogni categoria ha un suo posto chiaro e costante, il gesto diventa automatico e la testa può riposare, almeno per qualche secondo.



Come piegare per una vera organizzazione cassettiera bambini

La piegatura verticale è la svolta. Non tanto per estetica, ma per funzionalità. Vedere tutti i capi a colpo d’occhio ti permette di trovare subito quello che cerchi e di rimettere a posto senza disfare tutto il resto. Anche in spazi piccoli, questo tipo di piega moltiplica la capienza e mantiene il controllo. Se il cassetto è profondo, i capi vanno allineati. Se è basso, basta piegarli in modo che stiano in piedi. Non serve farlo perfettamente, serve farlo in modo coerente e pratico.



Facilitare l’autonomia con una cassettiera organizzata

Anche un bambino molto piccolo può cominciare a orientarsi nella propria cassettiera, se il sistema è pensato anche per lui. Organizzazione cassettiera bambini vuol dire anche questo: facilitare l’accesso ai gesti quotidiani. Un bambino di due anni può iniziare a prendere il proprio pigiama, riconoscere le calze, partecipare alla preparazione dei vestiti. Etichette con immagini o colori distintivi aiutano a distinguere le categorie. Se trova le cose facilmente, potrà anche imparare a rimetterle a posto, e questo è un primo passo importantissimo verso l’autonomia.



Cambio stagione e manutenzione della cassettiera bambini

Ogni cambio stagione è un’occasione per fare pulizia e alleggerire. Se il capo è della taglia sbagliata o fuori stagione, non dovrebbe restare nel cassetto. In questa fase vale la regola del tenere solo ciò che è utile adesso. Quello che non serve può essere messo via, donato o lasciato andare. Il risultato sarà una cassettiera snella, funzionale e pronta a sostenerti ogni giorno senza diventare un ulteriore carico.



Un sistema semplice che funziona davvero

Non serve perfezione, serve chiarezza. Se apri un cassetto e sai cosa c’è dentro, funziona. Se tuo figlio può partecipare, funziona ancora meglio. L’organizzazione cassettiera bambini è uno strumento concreto per semplificare le giornate, ridurre lo stress e creare routine più leggere. È uno spazio piccolo, ma ha un impatto enorme sulla tua quotidianità.



Vuoi fare ordine nella cassettiera, ma non sai da dove iniziare?

Ti aiuto io. Insieme possiamo costruire un sistema semplice, adatto a te e al tuo bambino, che funzioni davvero ogni giorno. Scrivimi, e cominciamo da lì: da un cassetto. Uno solo. Il resto viene dopo.





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8 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Decluttering cameretta bambini - Casa Poetica

Fare decluttering cameretta bambini è molto più che mettere ordine. È attraversare un processo di scelta, spesso anche emotivo, in cui ti ritrovi a decidere cosa tenere, cosa lasciare andare, e cosa ha davvero valore oggi. È uno dei modi più semplici e insieme più profondi per sostenere tuo figlio nella sua crescita.



Quando uno spazio è lì, ma non ha uno scopo

Il problema non è che sia vuoto. È che non hai deciso a cosa serve.
E quando uno spazio non ha un ruolo, finisce per accogliere tutto ciò che non trova posto altrove.

Un esempio? L’angolo tra una finestra e il mobile TV. All’inizio è vuoto, poi ci finisce una sedia, poi una cesta, poi qualche oggetto in attesa. Nessuno lo vede come “disordinato”. Ma lo spazio comunica comunque una confusione latente, che pesa ogni volta che ci passi accanto.



Da dove iniziare con il decluttering cameretta bambini  per non sentirti sopraffatta

Il primo errore che rischi di fare è voler sistemare tutto in una volta. Fermati. Respira. Comincia da uno spazio preciso: una cesta di giochi, un cassetto, una mensola. Fare decluttering è anche imparare a non farsi inghiottire dalla quantità.

Un consiglio pratico che funziona sempre è quello di usare lo spazio fisico come misura: “I libri devono stare in questo scaffale. I giochi, in questa scatola.” Quando il contenitore è pieno, scegli cosa resta davvero. In questo modo, il contenitore diventa alleato, non ostacolo.



Giochi e affetto: cosa si tiene e cosa si lascia andare

La selezione dei giochi è uno dei momenti più delicati del decluttering cameretta bambini, perché spesso ogni oggetto è legato a un momento, a una fase, a una storia. Ma tuo figlio oggi ha esigenze diverse da sei mesi fa, e molti giochi semplicemente non gli parlano più.

Tieni quelli che ama davvero, quelli che stimolano la fantasia, quelli che usa ogni giorno. Il resto puoi lasciarlo andare, con gentilezza. Donarlo, regalarlo, rimetterlo in circolo. Coinvolgere tuo figlio è fondamentale. Chiedigli di scegliere i suoi preferiti e dagli un contenitore limitato: “Scegli quelli che entrano qui.” I bambini, se guidati con calma, sorprendono per lucidità e generosità.



I libri nella cameretta: come fare spazio senza perdere memoria

I libri crescono insieme a tuo figlio. Alcuni restano, altri passano. Anche in questo caso, puoi usare la regola dello spazio. Se la mensola è piena, è il momento di rivedere cosa tenere.

Tieni quelli che legge ancora volentieri, quelli che parlano delle sue emozioni attuali, quelli che magari un giorno vorrai leggere ancora insieme. Gli altri, se non hanno più funzione o significato, possono trovare una nuova casa. E se c’è un libro legato a un ricordo importante, mettilo nella scatola dei ricordi: merita un posto tutto suo.



Decluttering cameretta bambini: affrontare l’armadio con leggerezza

Vestiti piccoli, vestiti rotti, vestiti “quasi ancora buoni”… e l’armadio esplode. Il decluttering cameretta bambini è anche qui: tra pile di magliette, pantaloni fuori stagione, body che non servono più. Non è un addio alla memoria, è un gesto di cura.

Conserva due o tre capi simbolici. Il resto puoi donarlo o farlo girare tra amici, parenti, gruppi. Ogni cambio stagione è una buona occasione per rivedere cosa serve davvero. Meno vestiti, ma scelti con attenzione, alleggeriscono le mattine e l’intera gestione della cameretta.



Coinvolgere tuo figlio: un’occasione per crescere insieme

Fare ordine senza di lui può sembrare più veloce. Ma fare decluttering con lui ha un valore educativo altissimo. I bambini osservano tutto. E se ti vedono scegliere con calma, lasciare andare con affetto, selezionare ciò che conta, impareranno a fare lo stesso.

Non devi imporgli nulla. Puoi semplicemente raccontargli cosa stai facendo, e perché. Puoi chiedergli consiglio, dargli la possibilità di esprimersi. Anche un piccolo compito – scegliere 3 giochi da donare, 2 libri da tenere – fa la differenza.



Lasciare andare non vuol dire dimenticare

So bene cosa vuol dire stringere tra le mani un oggetto legato a una fase che non tornerà. E capisco quella parte di te che vorrebbe tenere tutto. Ma la verità è che non tutto è memoria. E non tutto va tenuto per amore.

Quando scegli con consapevolezza, il ricordo resta. Ma il carico si alleggerisce. E la cameretta torna a essere un luogo che accoglie il presente, non solo il passato.



Se vuoi fare decluttering cameretta bambini, io sono qui per aiutarti

So quanto può essere difficile, a volte, anche solo iniziare. Quando si accumula troppo, ci si sente bloccate. Quando gli oggetti sono legati all’affetto, ogni scelta pesa.

Fare decluttering cameretta bambini con me vuol dire affrontare tutto questo insieme. Ti guido passo dopo passo, ti aiuto a vedere ciò che oggi è utile e importante, ti sollevo dalle scelte più pesanti. Ti aiuto a lasciare andare con rispetto, e a fare spazio senza sensi di colpa. Non solo nella stanza, ma anche nella testa.

Scrivimi. Sarà più semplice, più leggero e più umano. Insieme è un’altra storia.





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5 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Decluttering e Cultura - Casa Poetica

Decluttering e Cultura non riguardano solo gli oggetti, ma anche lo spazio che li accoglie. Architettura e design non sono solo discipline estetiche, ma veri e propri strumenti per creare ambienti funzionali, armoniosi e organizzati. Ogni edificio ben progettato e ogni spazio ben arredato seguono un principio chiave: l’ordine genera benessere.

Dall’architettura minimalista ai grandi maestri del design, scopriamo come queste discipline ci insegnano a vivere con meno, ma meglio.



Decluttering e Cultura: l’ordine nello spazio e nella forma

L’architettura e il design nascono per rispondere a un’esigenza primaria: organizzare lo spazio in modo che sia funzionale, accogliente e visivamente equilibrato. Eliminare il superfluo, ottimizzare le risorse e creare ambienti armoniosi sono principi fondamentali in entrambi i campi.

Ecco alcune correnti e figure chiave che possono ispirarti nel tuo percorso di decluttering.

Il minimalismo giapponese – Funzionalità e vuoto

L’architettura giapponese tradizionale è un esempio perfetto di come il vuoto non sia mancanza, ma spazio per respirare. Gli interni delle case giapponesi sono caratterizzati da linee pulite, materiali naturali e un’organizzazione che lascia spazio alla luce e alla tranquillità.

La lezione: Il decluttering non è eliminare tutto, ma creare un ambiente che favorisca equilibrio e serenità. Non temere il vuoto: lo spazio libero è un valore.

Le Corbusier – La casa come macchina per abitare

Le Corbusier, uno dei più grandi architetti del XX secolo, sosteneva che una casa dovesse essere progettata come una macchina efficiente, dove ogni elemento ha una funzione precisa. Le sue opere puntavano a eliminare il superfluo e a rendere ogni spazio ottimizzato e armonico.

La lezione: L’organizzazione non riguarda solo gli oggetti, ma anche la disposizione dello spazio. Ogni area della tua casa dovrebbe avere una funzione chiara e precisa.

Bauhaus – Bellezza e praticità

Il movimento Bauhaus ha rivoluzionato il design con un concetto chiave: forma e funzione devono essere in perfetta armonia. Ogni mobile, ogni elemento di arredo deve essere pensato per essere utile e al tempo stesso esteticamente piacevole.

La lezione: Scegli con attenzione gli oggetti che ti circondano. Devono essere funzionali, ma anche capaci di contribuire all’armonia visiva del tuo ambiente.

Scandinavia e design nordico – Calore e semplicità

Il design scandinavo si basa sull’uso di materiali naturali, colori neutri e linee pulite per creare spazi accoglienti e rilassanti. Qui il decluttering non è un processo di sottrazione fine a sé stesso, ma un modo per dare più valore a ciò che resta.

La lezione: L’organizzazione e l’ordine non devono essere rigidi o freddi. Creare un ambiente essenziale ma accogliente è la chiave per vivere meglio.

Frank Lloyd Wright – L’armonia con l’ambiente

Wright ha progettato edifici che si integrano perfettamente con il paesaggio circostante, utilizzando materiali naturali e soluzioni architettoniche che rispettano l’ambiente. Il suo approccio ci insegna che il nostro spazio deve dialogare con il contesto in cui si trova.

La lezione: Anche il decluttering dovrebbe essere sostenibile. Dona ciò che non ti serve, scegli materiali naturali e organizza la tua casa in modo che sia in armonia con il tuo stile di vita.



Decluttering e Cultura: come applicare queste lezioni alla tua casa

L’architettura e il design ci insegnano che uno spazio ordinato è uno spazio che funziona meglio. Ecco alcuni modi per applicare questi principi al tuo decluttering quotidiano:

  • Lascia spazio al vuoto: Come nell’architettura giapponese, non riempire ogni angolo. Il vuoto aiuta a far respirare l’ambiente.
  • Ottimizza la disposizione: Ogni stanza deve avere una funzione chiara, come insegnava Le Corbusier.
  • Unisci estetica e utilità: Segui la filosofia Bauhaus: ogni oggetto dovrebbe essere bello e pratico.
  • Crea un ambiente accogliente: Il design scandinavo insegna che ordine e calore possono andare di pari passo.
  • Pensa in modo sostenibile: Dona ciò che non usi più e scegli materiali naturali, come farebbe Frank Lloyd Wright.




Un esercizio per te: progetta il tuo spazio ideale

Decluttering e Cultura si fondono quando pensiamo ai nostri ambienti come a un progetto di design. Prova a guardare la tua casa con gli occhi di un architetto e sperimenta questo esercizio:

  1. Fai una piantina mentale della tua stanza. Osserva lo spazio come un designer: la disposizione degli oggetti ha senso o può essere migliorata?
  2. Elimina ciò che rompe l’equilibrio. Se qualcosa è fuori posto o appesantisce l’ambiente, prova a spostarlo o a rimuoverlo.
  3. Trova un punto focale. Come in un buon progetto architettonico, anche la tua casa deve avere un elemento che cattura l’attenzione.
  4. Sperimenta il minimalismo funzionale. Prova a eliminare un mobile o un oggetto decorativo superfluo e osserva come cambia la percezione dello spazio.

Una casa ben progettata non è quella più piena, ma quella in cui ogni elemento ha un ruolo preciso.



Decluttering e Cultura: progetta il tuo equilibrio

Decluttering e Cultura non sono solo un modo di organizzare gli spazi, ma una vera e propria filosofia di vita. Architettura e design ci insegnano che l’ordine non è solo una questione di estetica, ma anche di benessere e funzionalità.

Se vuoi ripensare i tuoi ambienti per renderli più armoniosi e organizzati, contattami. Insieme possiamo progettare il tuo spazio ideale, eliminando il superfluo e valorizzando ciò che davvero conta.





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1 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Spazi inutilizzati soggiorno - Casa Poetica

Gli spazi inutilizzati soggiorno sono ovunque. A volte li ignori, altre li sopporti. Sono quegli angoli tra mobili, pareti troppo corte, zone di passaggio troppo strette per un mobile ma troppo evidenti per lasciarle vuote. Non sono brutti, non sono ingombranti. Ma alla lunga diventano punti critici: si riempiono a caso, sfuggono a ogni routine e ti trasmettono un senso costante di incompiuto.

Nel mio lavoro come professional organizer li incontro ogni giorno. E so quanto sia facile sottovalutarli.



Quando uno spazio è lì, ma non ha uno scopo

Il problema non è che sia vuoto. È che non hai deciso a cosa serve.
E quando uno spazio non ha un ruolo, finisce per accogliere tutto ciò che non trova posto altrove.

Un esempio? L’angolo tra una finestra e il mobile TV. All’inizio è vuoto, poi ci finisce una sedia, poi una cesta, poi qualche oggetto in attesa. Nessuno lo vede come “disordinato”. Ma lo spazio comunica comunque una confusione latente, che pesa ogni volta che ci passi accanto.



Come riconoscere gli spazi inutilizzati soggiorno

Ci sono angoli che sembrano arredati, ma sono solo riempiti. Zone che esistono, ma non partecipano alla vita della casa.
Per esempio:

– Un contenitore decorativo che non contiene nulla di utile
– Un ripiano vuoto solo perché “non sai cosa metterci”
– Un passaggio stretto che resta tale, senza nemmeno un gancio o una funzione

Uno spazio è inutile non quando è vuoto, ma quando non è pensato.



Come farli funzionare davvero

La soluzione non è riempirli, ma usarli in modo intelligente.

– Un angolo tra divano e parete può diventare una zona lettura: una lampada snella, una piccola base d’appoggio, un plaid.
– Un passaggio può ospitare una stazione di ricarica, nascosta in un cassetto.
– Una nicchia può contenere un vassoio per oggetti quotidiani: chiavi, occhiali, caricabatterie.

L’importante è che ogni scelta risponda a una tua abitudine reale. Nessun oggetto deve essere lì “perché ci stava”.



Perché ti stancano, anche se non ci fai caso

Uno spazio che non serve a niente diventa un generatore silenzioso di disagio.
Non lo vedi. Ma lo subisci.

Perché il cervello registra ogni indecisione visiva come una piccola richiesta di attenzione. E anche se lo spazio è tecnicamente in ordine, l’assenza di funzione lo rende faticoso.

Non sempre serve un mobile nuovo. Spesso basta decidere: questo angolo serve per… e costruirci sopra una micro-logica.



Gli spazi inutilizzati soggiorno non sono un fallimento progettuale. Sono una fase incompleta.

Io posso aiutarti a chiuderla.
Ti affianco per leggere meglio ciò che già c’è, risolvere i punti critici e far funzionare anche gli angoli che hai dimenticato.
Scrivimi. Iniziamo da dove nessuno guarda.

Decidere, anche solo un dettaglio, cambia la percezione.

Finire, fissare, scegliere: tre verbi che hanno molto più effetto dell’etichettare.





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24 Giugno 2025 / / Casa Poetica

Disordine soggiorno - Casa Poetica

Disordine soggiorno è un’espressione che descrive una sensazione diffusa: quella di guardare il proprio salotto e pensare “sembra tutto in ordine, ma c’è qualcosa che non funziona”.
Spesso il vero problema non è visibile. Non sono gli oggetti fuori posto, ma l’effetto d’insieme: il modo in cui lo spazio comunica con te, ti accoglie o ti respinge.

Nel mio lavoro come professional organizer vedo ogni giorno soggiorni formalmente ordinati che però trasmettono confusione, stanchezza o incompletezza. E quasi sempre il motivo è nascosto in dettagli che nessuno pensa di rivedere.



Quando tutto è a posto, ma niente ti fa respirare

Un errore frequente nell’organizzazione del soggiorno è quello di concentrarsi sulla quantità di oggetti, tralasciando invece la qualità del loro uso e della loro collocazione.
Può succedere che tu abbia riposto tutto correttamente, ma lo spazio continui a sembrarti instabile. Succede quando gli oggetti ci sono, ma non seguono una logica pensata: sono in posti “giusti” solo in teoria.

Un esempio? I giochi dei bambini riposti in una cesta lontana dal tappeto dove giocano ogni giorno. Oppure i plaid sistemati in un mobile chiuso, quando servono ogni sera sul divano.
L’ordine funziona quando segue la realtà, non l’ideale.



Disordine in soggiorno e sovraccarico visivo

Anche uno spazio ben curato può comunicare disordine se troppe cose sono visibili contemporaneamente.
Mensole piene, superfici sature, decorazioni accumulate.
Non si tratta di togliere per forza, ma di scegliere.
Quando tutto è presente, nulla si distingue. E l’occhio non trova riposo.

Un vassoio con tre oggetti selezionati crea più ordine visivo di un piano perfettamente allineato ma affollato.
L’organizzazione non è solo interna: anche ciò che si vede richiede equilibrio.



Mancanza di confini funzionali = caos implicito

Il soggiorno è spesso la stanza più multifunzionale della casa.
Si gioca, si lavora, si guarda la TV, si accolgono ospiti. Quando queste attività convivono senza zone distinte, il risultato è un caos silenzioso.

Non servono pareti o mobili su misura per creare confini.
Basta una routine, una disposizione pensata, piccoli segnali visivi.
Organizzare non è dividere: è permettere alle funzioni di esistere, senza scontrarsi.



Oggetti “in pausa”: il disordine che si prolunga

Un disegno lasciato in sospeso, un libro appoggiato a metà, un caricatore in vista “perché tanto lo uso dopo”.
Niente di tutto questo è davvero fuori posto.
Ma quando tutto è temporaneo, nulla è definito.

Il risultato è un soggiorno che sembra sempre in movimento, ma mai concluso.
Qui la soluzione non è riporre. È chiudere le fasi, con microazioni che segnano un prima e un dopo.
Due minuti ogni sera valgono più di un riordino completo ogni settimana.



Troppe decisioni lasciate in sospeso

Una lampada mai fissata, un mobile in attesa, un angolo vuoto senza una funzione chiara.
Anche le cose non fatte comunicano disordine.
Non perché siano “brutte”, ma perché restano lì come domande aperte. E lo spazio, intorno a quelle domande, non si stabilizza mai.

Decidere, anche solo un dettaglio, cambia la percezione.

Finire, fissare, scegliere: tre verbi che hanno molto più effetto dell’etichettare.



Il disordine in soggiorno non è sempre un fatto: è una sensazione continua

Se ogni giorno ti sembra di rimettere tutto a posto, ma non ti senti mai “in ordine”, è probabile che il tuo soggiorno non sia allineato con il modo in cui lo vivi.
Non è una questione di stile o estetica.
È una questione di relazione.

Nel mio lavoro non aiuto a “mettere via”.
Aiuto a dare un senso allo spazio, renderlo coerente con chi lo abita, farlo funzionare davvero nella vita quotidiana.

Scrivimi se vuoi rimettere in equilibrio il tuo soggiorno partendo da ciò che vivi — non solo da ciò che si vede.





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22 Giugno 2025 / / Casa Poetica

Decluttering per Cancro - Casa Poetica

Il decluttering per Cancro è un viaggio emotivo che richiede delicatezza e consapevolezza. Come segno d’Acqua, sei profondamente legata ai tuoi spazi e ai ricordi che questi custodiscono. La tua casa è il tuo rifugio, un luogo dove cerchi comfort e sicurezza. Tuttavia, l’accumulo di oggetti può trasformarsi in un peso, soffocando la serenità che tanto desideri. In questo post ti guiderò attraverso un approccio gentile e pratico al decluttering, rispettando il tuo lato sentimentale e aiutandoti a ritrovare equilibrio e armonia.



Cancro e decluttering: liberarsi senza perdere i ricordi

Ami conservare oggetti che raccontano storie: vecchie lettere, foto, regali e cimeli di famiglia. Ma il troppo può creare confusione e impedirti di vivere appieno il presente. Il decluttering per Cancro non significa dimenticare, ma scegliere consapevolmente ciò che vuoi tenere con te per valorizzarlo davvero.



1. Decluttering degli oggetti sentimentali: una selezione consapevole

Per te, ogni oggetto ha un’anima e una storia, ma non tutto merita di occupare spazio.

Consiglio pratico:

  • Inizia dagli oggetti meno emotivi: libri o vestiti che non usi più. Una volta sciolto il ghiaccio, sarà più facile affrontare i ricordi.
  • Tieni solo ciò che ti fa sorridere e ti evoca momenti positivi. Se un oggetto ti porta tristezza, ringrazialo per ciò che ha rappresentato e lascialo andare.
  • Usa una scatola dei ricordi per conservare ciò che è davvero speciale, mantenendo ordine senza rinunciare ai tuoi legami emotivi.

Risultato: Più spazio per vivere il presente, senza dimenticare ciò che conta davvero.



2. Decluttering della cucina: il cuore della casa

La cucina è spesso il centro delle tue emozioni e dei momenti condivisi, ma un ambiente troppo pieno può essere opprimente.

Consiglio pratico:

  • Elimina stoviglie, utensili o elettrodomestici che non usi più. Conserva solo ciò che ami davvero e che usi regolarmente.
  • Fai ordine nella dispensa: butta via cibi scaduti o inutilizzati e organizza gli alimenti per categoria.
  • Scegli pochi accessori decorativi che trasmettano calore e comfort.

Risultato: Una cucina accogliente e funzionale, perfetta per creare nuovi ricordi.



3. Decluttering delle superfici: spazio per respirare

Ami decorare la casa con oggetti che ti fanno sentire al sicuro, ma troppe cose possono soffocare l’ambiente.

Consiglio pratico:

  • Svuota mensole e tavoli dagli oggetti accumulati. Mantieni solo pochi pezzi significativi e lascia spazio vuoto per creare equilibrio.
  • Usa cesti o contenitori per organizzare oggetti sparsi, mantenendo ordine senza rinunciare al calore.
  • Riduci le decorazioni stagionali: scegli pochi elementi che ami davvero e che rappresentano lo spirito della stagione.

Risultato: Un ambiente sereno che ti accoglie e ti rilassa.



4. Decluttering della camera da letto: un rifugio di pace

La camera è il tuo santuario, il luogo dove ti rifugi per ricaricare le energie. Un ambiente disordinato può disturbare la tua serenità.

Consiglio pratico:

  • Tieni solo i tessili che ti fanno sentire a tuo agio: coperte morbide, lenzuola di qualità e cuscini accoglienti.
  • Riorganizza l’armadio, eliminando i vestiti che non indossi più o che non ti rappresentano.
  • Riduci al minimo gli oggetti sul comodino: una lampada, un libro e un oggetto che ti rilassa sono più che sufficienti.

Risultato: Una stanza che ti avvolge con calma e tranquillità.



5. Decluttering emotivo: lascia andare senza paura

Per te, ogni oggetto è legato a un ricordo, ma il decluttering emotivo è una liberazione.

Consiglio pratico:

  • Dedica un momento per riflettere su ogni oggetto: ti fa sentire felice o ti trattiene nel passato?
  • Se non riesci a lasciarlo andare subito, mettilo in una scatola “in attesa”. Dopo qualche mese, se non lo hai rimpianto, è il momento di donarlo o eliminarlo.
  • Ricorda che il valore dei ricordi non risiede nell’oggetto, ma nella tua memoria.

Risultato: Una mente più leggera e uno spazio più armonioso.



Decluttering per Cancro, un atto di amore per te stessa

Il decluttering per Cancro è un percorso delicato e consapevole, che ti aiuta a creare una casa dove ogni cosa ha un significato e un posto. Fare ordine non significa dimenticare, ma scegliere di valorizzare ciò che ami davvero, liberandoti di tutto ciò che non serve più. Sei pronta a fare spazio alla serenità e al benessere?

Vuoi aiuto per iniziare il tuo percorso di decluttering? Contattami per una consulenza personalizzata e insieme trasformeremo i tuoi spazi in un rifugio accogliente e armonioso.





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17 Giugno 2025 / / Casa Poetica

Organizzare il soggiorno con bambini - Casa Poetica

Organizzare il soggiorno con bambini significa accettare che quell’ambiente non potrà più essere statico, impeccabile o “solo tuo” — ma può diventare lo spazio più vivo e meglio funzionante di tutta la casa. Se trovi giochi sotto il tavolino, plaid scomposti, costruzioni abbandonate in angoli improbabili… non stai sbagliando: stai semplicemente vivendo. Il punto non è cancellare questi segni, ma imparare a gestirli in modo intelligente e sostenibile.



Un soggiorno vissuto non è un soggiorno caotico

Quando arriva un figlio, la casa cambia. Non si tratta solo di oggetti in più, ma di abitudini che si trasformano. Il soggiorno, in particolare, smette di essere uno spazio “di rappresentanza” e diventa il cuore pulsante della casa: si gioca, si fa merenda, si guarda la TV, si disegna sul pavimento, si accolgono gli ospiti. È un ambiente che si moltiplica, spesso senza un piano chiaro.

Il caos non nasce da troppi oggetti, ma da assenza di ruoli chiari per le cose. Se ogni oggetto è ovunque, nessuno è davvero al suo posto.
Ma il problema non è l’oggetto: è il sistema.



Come organizzare il soggiorno con bambini senza farti sopraffare

Dare ruoli precisi agli oggetti (senza pretendere il controllo totale)

Il disordine cronico spesso deriva da oggetti “in transito”: macchinine lasciate sotto la sedia, libri da colorare sul tavolino, vestiti dimenticati. Ma se un gioco viene usato ogni giorno nello stesso punto, allora forse è quello il suo posto. Oppure va pensato un sistema mobile, adattabile: un vassoio per le costruzioni, una scatola bassa per gli album, un cesto capiente ma leggero che possa sparire in tre secondi dietro una tenda o dentro un mobile.

L’obiettivo non è nascondere tutto, ma costruire logiche di uso quotidiano, visibili e sostenibili.

Non tutto deve essere contenuto. Alcune cose vanno accolte

Molti genitori pensano che la soluzione ideale sia “una casa con mille contenitori”. Ma una casa a misura di famiglia non è fatta solo di scatole, è fatta di scelte visive consapevoli. Se tuo figlio ama disegnare, è più utile tenere una selezione di fogli e pennarelli in un angolo visibile e curato, piuttosto che stiparli in un contenitore anonimo dove perderanno valore e presenza.

Organizzare il soggiorno con bambini significa anche dare dignità alle attività ricorrenti, e riconoscere che alcuni oggetti fanno parte della scena, esattamente come un libro sul tavolino o un vaso di fiori.



Routine familiari e microazioni: l’ordine non si impone, si allena

L’importanza dei gesti ripetuti, non delle regole rigide

Ogni sera, sistemare tutto è impossibile. Ma sistemare qualcosa è sostenibile. Un piccolo gesto, fatto ogni giorno nello stesso momento (dopo la cena, prima della merenda, durante la sigla del cartone), può fare più di qualsiasi contenitore etichettato.

Un tappeto da gioco ripiegabile, un divano che “accoglie” anche due peluche, una scatola aperta vicino alla TV: sono elementi che aiutano l’ordine, senza richiederlo.

L’obiettivo non è l’estetica. È la vivibilità.



Un soggiorno organizzato non è un soggiorno perfetto. È un soggiorno che ti alleggerisce

Molti pensano che “organizzare” significhi raggiungere uno stato definitivo. In realtà, organizzare il soggiorno con bambini è un processo dinamico, fatto di adattamenti continui.
Serve a semplificare. A ridurre il carico mentale. A non dover decidere ogni giorno da capo dove va ogni cosa.

Un soggiorno ben organizzato ti fa respirare anche quando è pieno. Ti lascia lo spazio per sederti senza dover spostare tutto. Ti permette di accogliere ospiti senza farti venire l’ansia. E ti regala la libertà di giocare, dormire, mangiare, condividere… senza perdere il controllo.



Organizzare il soggiorno con bambini significa creare una casa che funzioni con te, non contro di te.

Organizzare il soggiorno con bambini non significa inseguire l’ordine. Significa progettare uno spazio che rispecchi la vita vera della tua famiglia, che non ti costringa a scegliere tra comfort e caos, tra bellezza e funzionalità.

Il tuo soggiorno può essere il centro della casa, e non il punto in cui tutto si accumula.

Basta partire dalle abitudini vere, dalle persone che lo vivono ogni giorno, e da soluzioni che rispettano entrambe.

Se il tuo soggiorno è diventato tutto e niente — campo giochi, deposito, ufficio, caos — non devi farcela da sola.
Il mio lavoro è aiutarti a riorganizzarlo davvero, partendo dalla tua vita quotidiana.
Scrivimi: troviamo insieme un equilibrio che funziona per te.





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