31 Maggio 2022 / / Casa Poetica

Casa in ordine - Casa Poetica

Ti ho parlato molto spesso dei benefici che offre una casa in ordine, primi fra tutti semplificazione e leggerezza, ma oggi ne voglio approfondire cinque,  e magari scoprirai alcuni aspetti a cui non avevi pensato.



I benefici più conosciuti di una casa in ordine

Velocità

Avendo stabilito il famoso posto per ogni cosa, tutto sarà più veloce da prendere e da riporre.

Pensa al tempo che una casa in ordine ti fa risparmiare quando trovi immediatamente quello che vuoi indossare, o quando trovi il certificato elettorale al primo colpo, o quando devi addobbare l’albero di Natale e trovi tutte le decorazioni subito.

Ogni cosa è al suo posto e tu non perdi tempo a fare la caccia al tesoro.



Risparmio

Ah, che bello questo beneficio!!

Avere la casa in ordine ti permette di avere tutto sotto controllo: quello che c’è, quello che manca, quello che sta per terminare. Questo si traduce in acquisto consapevole.

Sottolineo una cosa: evviva gli acquisti, evviva lo shopping.

Parlare di risparmio non è una crociata contro le compere o i negozi.

L’ordine, la visione d’insieme chiara e globale ti permettono di acquistare in maniera mirata, evitando gli sprechi.

Acquistare consapevolmente, lo ripeto.



Cura

Una casa in ordine è sinonimo di cura: verso le cose, verso gli spazi, che inevitabilmente si traduce in cura verso te stessa.

Circondarsi di cose a cui presti attenzione, in un ambiente armonioso, può solo migliorare la qualità della vita e delle emozioni.



Quello che non ti aspetti da una casa in ordine

Produttività

Quanto il caos provoca stress, disagio, perdita di tempo?

Tanto.

Un ambiente funzionale, invece, ti consente di svolgere le tue azioni quotidiane con maggiore precisione, restando concentrata.

Che sia preparare la cena o stare alla scrivania, quanto è più facile portare a termine il tuo lavoro se lo spazio intorno a te è libero dal superfluo e ben organizzato?!



Linearità di pensiero e di azione

Questo è il beneficio troppo spesso tralasciato, ma che è probabilmente più importante.

Per fare in modo che la casa sia in ordine, ma che, soprattutto, si mantenga in ordine nel tempo, è fondamentale creare uno schema operativo che impegni pensiero e azione.

È opportuno organizzare gli spazi per associazione di idee e di gesti.

Mi spiego meglio con alcuni esempi: prova a mettere le cinture vicino ai pantaloni, i biscotti a fianco del cacao e delle brioches per la colazione, i dischetti di cotone in corrispondenza dello struccante per gli occhi e del latte detergente.

Saprai dove trovarli, saprai dove riporli. La tua mente associa gli oggetti e le azioni avverranno di conseguenza.

Spero di averti fatto riflettere e di averti dato la carica per iniziare a mettere in ordine la tua casa, con metodo e consapevolezza.

Posso essere al tuo fianco e aiutarti a fare un ottimo lavoro.

Contattami senza impegno.







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10 Maggio 2022 / / Casa Poetica

cambio armadio - Casa Poetica

Hai guardato le previsioni del tempo e non era mai il momento giusto, hai preferito l’aperitivo in compagnia, hai procrastinato veramente da top player, ma ormai basta aspettare: è proprio arrivato il momento di fare il cambio armadio.

Non ti voglio illudere che possa essere divertente, ma voglio darti cinque piccoli consigli per fare bene e rispettare i capi.



Cambio armadio: le regole da seguire

 

1) Decluttering

se non ora, quando?

Se affrontare tutto quello che hai nell’armadio ti sembra una montagna troppo alta da scalare, farlo un po’ per volta può essere la soluzione al tuo problema.

Come fare?

Togli dal guardaroba i capi, suddividili per categoria e poi passali in rassegna: li hai usati? Ti piacciono, ti rappresentano; sono in buono stato? Bene, possono passare alla fase successiva.

In caso contrario, sii onesta con te stessa e ammetti che è arrivato il momento di farli uscire definitivamente dal tuo armadio.

Del resto, perché impiegare tempo, spazio ed energie per qualcosa che neppure il prossimo anno userai?

2) Manutenzione dei capi

Uno degli aspetti fondamentali che, a mio avviso, vanno sottolineati , è che fare il cambio armadio significa avere cura dei propri capi. Non è solo sostituire l’estivo con l’invernale, ma fare in modo che si conservino al meglio in ogni stagione.

Prima di chiudere tutto nelle scatole, assicurati di lavare tutto, controlla che non ci siano piccole o grandi riparazioni da fare. Nel caso delle borse, oltre a pulirle, controlla nelle tasche. sai che sorprese saltan sempre fuori!

Sarà tutto pronto all’uso appena cambierà nuovamente la stagione 😉



3) Contenitori adeguati

Cosa vuol dire contenitori adeguati per riporre le cose?

Significa che prima si misurano gli spazi a disposizione, poi si acquistano scatole e/o contenitori (ti vedo che ti fai prendere dall’entusiasmo e compri tutta la serie di scatole a pois, ma poi a casa ti accorgi che che non ci stanno nell’armadio!)

Riponi le maglie in verticale, così che le vedrai con facilità e sarà semplice prenderle , è un’ottima soluzione anche per ottimizzare lo spazio.

Se ti piace, puoi pensare a dei foglietti o delle palline antitarme (io amo quelle di legno di cedro, a cui applico alcune gocce di olio essenziale)

Capi protetti e profumati, insomma.

4) Grucce corrette

Fare il cambio armadio equivale anche a prendersi cura dei capi che restano appesi, ma non vengono utilizzati nella stagione in corso.

Per fare in modo che non si sformino, specie sulle spalle, è – ancora di più – opportuno usare le grucce adeguate: più sottili per vestiti e camicie, più grosse per completi, giacche e cappotti.  Come puoi ben vedere, quelle di ferro della tintoria non vengono neppure menzionate dato che sono fuorilegge 😉

Assicurati di distendere bene i tessuti, così da evitare spiacevoli pieghe.

Completano il tutto delle custodie (va bene anche il cellophane trasparente della tintoria), che preservano dalla polvere e dalla luce.

5) Etichette mon amour

Per concludere alla grande il cambio armadio, non ti resta che usare delle etichette per ricordarti tutto.

Cos’hai messo in quella scatola? E appeso in questa custodia cosa c’è?



Cosa vuol dire fare il cambio armadio

Il cambio stagione è una tappa più o meno definita nell’arco dell’anno; non dico che sia uno spasso, ma è certamente un ottimo momento per fare il punto della situazione.

Si definiscono gli spazi, si valorizzano le cose, si lascia andare ciò che non fa più per te; si riordinano gli spazi, ma anche le idee.

I pochi e veloci accorgimenti che ti ho dato faranno al differenza tra un cambio armadio approssimativo e uno organizzato.

Se vuoi fare il tuo cambio armadio con me, o vuoi riorganizzare gli spazi di casa tua, contattami senza impegno per sapere come funziona 🙂



Cover photo by Dan Gold on Unsplash





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8 Febbraio 2022 / / Casa Poetica

il metodo just in time -Casa Poetica

Ogni tanto mi piace l’idea di prendere delle tecniche organizzative aziendali e convertirle alla dimensione domestica: oggi ti parlo del metodo just in time.

SantoGoogle definisce questo metodo come l’insieme delle tecniche industriali di derivazione giapponese applicato alla gestione della produzione, delle scorte e della catena di fornitura.

È stato ideato dalla Toyota e, per farla breve, dato che questo è l’ultimo posto al mondo in cui leggere di industria e finanza , è un metodo che permette di minimizzare gli sprechi, andando a operare sulla gestione delle scorte e del magazzino.

Non ho ben capito se questo metodo nasca in azienda, oppure se sia stato scopiazzato dai negozianti delle piccolissime botteghe di strada di Tokyo, che hanno l’esigenza di ridurre al minimo i prodotti in giacenza. Facciamo che non ci formalizziamo troppo sulle origini, ma cerchiamo di prendere spunto.



Come funziona il metodo just in time e come utilizzarlo per la tua casa

Il metodo just in time si basa su cinque princìpi, cinque obiettivi che si impongono le aziende giapponesi per ridurre al massimo gli sprechi e gli spazi.

Questo permette di porre altissima attenzione agli oggetti, al tempo , strizzando pure un po’ l’occhio al minimalismo.

Capisci, quindi, che è possibile utilizzare questo metodo anche a casa tua?!

I cinque obiettivi su cui concentrarsi per arrivare a “impatto zero” sono:

 

1) Guasti

ovvero tenere le cose con cura e fare la dovuta manutenzione.

Avere cura delle cose sembra un gesto caduto in disuso, quasi anacronistico; eppure avere cura permette una durata e una funzionalità maggiore.

Sii onesta; quanto oggetti ci sono a casa tua che necessitano di una buona manutenzione?

Tasche col buco, filtro della lavatrice intasato, piante col terriccio troppo magro…

Prevenire un guasto non è solo un ottimo risparmio in termini di tempo e di soldi, ma, indirettamente, è anche un’analisi che fai sugli oggetti: scegliere di dedicarsi o meno alle cose ti fa capire quanto sia importante per te.

È una specie di selezione naturale che ti fa capire quando è il caso di fare decluttering.

 

2) Carte

ovvero tenere sotto controllo documenti, posta e tutte quelle forme cartacee che si trovano solitamente adagiate su alte pile, sulla scrivania o sul tavolo.

Dedicarsi con frequenza (sarebbe ancora meglio appena varcano la porta di casa) alle carte ti permette di tenere sotto controllo bollette, multe, posta e di eliminare subito tutto ciò che è inutile.

(Lo sai che la carta è il materiale che più prende e fa accumulare polvere?)



3) Ritardo

che non significa puntare la sveglia, ma non procrastinare.

Ti ricordi la famosa regole dei due minuti?

Se ci metti meno di due minuti a fare una cosa, falla subito.

Ecco, il principio è quello.

Fare subito, passare ad altro e non doverci tornare nuovamente.

 

4) Accumuli

Forse parlare di decluttering anche in questo post è davvero ridondante, perché ormai do per assodato che il concetto di avere in casa solo quello che usi e ti piace è stato metabolizzato.

(in questo blog, comunque, trovi tanti post che trattano l’argomento).

 

5) Difetti

Il metodo just in time, rivolgendosi alle realtà aziendali, ha tutti i motivi per portare la produzione a un livello di eccellenza, ma in ambito domestico (e personale) credo occorra stare un passo indietro e ragionare un po’ sulla cosa.



Il metodo just in time a favore del miglioramento

Parlare di perfezione in casa credo non sia solo utopistico, ma addirittura deleterio.

Il perfezionismo è una bestia nera che ti impedisce di andare avanti con le cose e che ti crea insoddisfazione.

Siccome ho quest’animo un po’ da Pollyanna, che cerca sempre il lato positivo delle cose, credo profondamente che l’imperfezione, di cui è pieno il mondo, offre un’enorme possibilità: migliorare.

E come avviene il miglioramento?

Imparando a riconoscere le tue qualità, nutrendole e sfruttandole, ma anche imparando a essere indulgente verso i tuoi difetti e le tue carenze.

Se sviluppi i tuoi talenti potrai compensare le tue mancanze.

Io trovo che il metodo just in time porti con sé tanto buon senso, praticità e quella certa dose di ottimismo che servono per far funzionare la tua casa.

Cosa ne pensi?

 

Il mio lavoro è quello di aiutare ad avere una casa organizzata, se ti serve il mio aiuto, puoi contattarmi per una chiacchierata conoscitiva



Cover photo by Julian Hochgesang on Unsplash





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1 Febbraio 2022 / / Casa Poetica

quando fare decluttering - Casa Poetica

Hai capito che lasciare andare il superfluo nella tua casa è la soluzione, ora bisogna giusto capire quando fare decluttering.

Partire in quarta e fare tutto subito?

Fare poco per volta?

Creare un calendario con delle scadenze da rispettare?

Mi dispiace, non ho la risposta adatta a te.

Adatta a te.

Perché lo sottolineo? Perché, se vuoi ottenere dei risultati da questa tecnica, è giusto che lavori rispettando i tuoi tempi, le tue risorse e ascoltando le tue emozioni.

Quello che posso fare per aiutarti a capire cosa sia meglio per te è darti delle indicazioni nelle quali ti puoi ritrovare o meno.

Io ti faccio vedere quali strade ci sono, tu decidi qual è la più adatta a te.



Quando fare decluttering: ora, tutto e in fretta

Ammetto che il metodo svelto non mi piace e non credo neppure sia così efficace.

Pensare di risolvere in poco tempo una situazione che si è creata in mesi, se non in anni, è quantomeno utopistico.

Siccome non sono fan dei bibitoni che ti fanno perdere 15 kg in 15 giorni, on posso certo promuovere neppure un decluttering che punta sulla quantità e non sull’eliminazione consapevole.

Decluttering è sinonimo di consapevolezza, perché si ragiona sulle cose e ci si comporta di conseguenza.

Quando fare decluttering diventa una mera corsa all’eliminazione della quantità, è normale che poi subentrino i sensi di colpa e i mille dubbi.

Sincera?

Questo non è decluttering, è riempire a casaccio dei sacchi di roba da buttare.



Quando fare decluttering: quando c’è metodo e consapevolezza

Perdona quella che apparenza è un’ovvietà, ma ti assicuro che il bisogno di avere dei punti fermi quando si fa decluttering è alla base del mio lavoro e del risultato che vuoi tu.

Si analizza con perizia una categoria di oggetti (o una stanza, a seconda), ci si chiede cosa questo porti nella tua vita (utilità, funzionalità, bellezza…), quanto lo usi e come lo usi.

Si definisce il tempo entro il quale farlo, che non vuol dire ammazzarsi di lavoro, ma pianificare e avere continuità.

Poco, fatto bene e con costanza.



Se ancora non è arrivato il momento

Alla domanda “Quando fare decluttering?”, tu hai risposto “Non ancora”.

La tua risposta è legittima e va bene così.

Fare decluttering non è un obbligo, ma un’esigenza personale e se tu non ti senti ancora pronta per iniziare, nessuno ti obbliga.

Permettimi, però, di darti un consiglio, perché se stai leggendo questo post, in qualche modo, l’argomento ti tocca o vuoi capirne di più.

Hai mai pensato ad un approccio morbido?

Qualcosa che non ti impegni troppo a livello mentale e psicologico, ma che ti aiuti a passare all’azione?

È dai piccoli(ssimi) gesti che si inizia.



Quindi, quando fare decluttering?

In quel preciso momento:

non stare a cercare le cose, parti da quelle che ti capitano in mano: penne rotte, volantini, vecchi campioncini…

Non è il gesto in sé, ma l’abitudine a eliminare (subito) quello che non ti serve e crea ingombro.

 

Superata la quantità stabilita:

i ripiani che si imbarcano, i cassetti che non si chiudono, le grucce che si incastrano tra di loro sono indice di spazi troppo stipati.

Uno spazio andrebbe riempito per 3/4, così che ci sia la possibilità di far circolare l’aria, di scegliere comodamente, di prendere e riporre agilmente.

 

Con ritmo cadenzato:

il famoso cambio stagione, per chi ancora lo fa, è un buon momento per approfittare e fare decluttering.

Due volte l’anno controlla medicinali e spezie, una volta all’anno seleziona le bollette ed elimina quelle che hanno superato i tempi stabiliti dalla legge per la conservazione.

In questo modo non sarà faticoso, ma sono le fondamenta per iniziare.

È con i piccoli gesti che si fanno le rivoluzioni.

Quando fare decluttering lo decidi tu, io sono sempre pronta ad aiutarti.

Contattami per saperne di più.





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Come posso aiutarti io?

Dandoti gli strumenti per imparare a fare da sola, diventando autonoma.

Se da una parte posso aiutarti venendo a casa tua, dall’altra parte c’è il potere dei corsi.

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25 Gennaio 2022 / / Casa Poetica

consulenza di decluttering e riordino - Casa Poetica

Non riesci più a gestire la tua casa e hai capito di aver bisogno di una consulenza di decluttering e di riordino: questa è la condizione di partenza.

Oggi voglio aiutarti a capire e a scegliere quale modalità è la più adatta alle tue esigenze, cercando tutti i dubbi che, so per esperienza, sorgono di solito.



Chi ha bisogno di una consulenza di decluttering e  di riordino

Sfaterò il mito che vuole che la Professional Organizer aiuti chi ha la casa super incasinata o sia la soluzione perfetta per quell’amica che non ce la fa a buttare nulla.

La Professional Organizer aiuta chi vuole risolvere un problema dovuto al caos in casa, determinato da un certo quantitativo di oggetti che non si sanno gestire, da spazi sfruttati in maniera poco funzionale, dal bisogno di trovare un metodo che permetta di costruire nuove abitudini organizzative.

La questione non è il caos, ma la sensazione che ci trasmettono gli ambienti nei quali viviamo.

Ho lavorato in case che, a primo impatto, non avevano bisogno di grandi interventi e sono entrata in altre che mi davano senso di soffocamento.

Ciò che per me è una sensazione, un’emozione, non è la stessa per te: se la tua casa ti provoca disagio, insoddisfazione, stanchezza fisica e mentale, ecco, allora hai bisogno di una consulenza di decluttering e di riordino.

Tu vivi la tua casa e solo tu sai come la vuoi vivere.

Per questo motivo, questo tipo di lavoro non lo devono decidere gli altri. Può essere un consiglio, un suggerimento (attenzione! non si sa mai come potrebbe essere interpretato), ma nessuno deve decidere per te.



Come si svolge una consulenza di decluttering e di riordino

La consulenza ha lo scopo di trovare la soluzione ai tuoi problemi di organizzazione, fornendoti un piano d’azione e gli strumenti più adatti alle tue esigenze.

Si lavora fianco a fianco, esaminando gli spazi da riorganizzare, passando in rassegna quello che hai, scegliendo cosa tenere e cosa non fa più per te (eh, sì, fare un buon decluttering è determinante per la riuscita del lavoro), strutturando così un ambiente più funzionale e facile da mantenere nel tempo.

In tutto questo sarai accompagnata dai miei consigli e dalle mie spiegazioni sul perché fare in un determinato modo, ti aiuterò a imparare a fare per essere in grado di muoverti poi in autonomia e ti creerò una piccola “tabella operativa riassuntiva”.

Le modalità per la consulenza di decluttering e di riordino sono due:

posso venire a casa tua e operare fisicamente





oppure farci supportare dalla tecnologia per accorciare le distanze





Il valore

Puoi dire basta al caos, alla sensazione di disagio, allo stress, agli acquisti sbagliati, allo spreco, al tempo perso dietro alla casa e alle cose.

Avrai una casa funzionale e facile da gestire, ambienti armoniosi, avrai anche maggior consapevolezza di quello che possiedi e sarai più accorta con le tue spese.

E, te lo assicuro, anche il rapporto con te stessa migliorerà sensibilmente, perché una consulenza di decluttering e di riordino ti riporta al centro dei tuoi spazi (non solo fisici 😉 )e ti insegna a circondarti di sensazioni positive.

Te lo meriti!

 

Cover photo by Kara Eads on Unsplash







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18 Gennaio 2022 / / Casa Poetica

decluttering e felicità - Casa Poetica

Più ne parlo, più faccio interventi a casa delle persone, più ho le prove che decluttering e felicità siano indivisibili.

Fare decluttering porta felicità.

La felicità è (anche) una conseguenza del decluttering.

Voglio approfondire questo discorso perché mai come in questo abbiamo avuto bisogno di lasciare entrare un po’ di felicità nella nostra casa (e nella nostra vita).



Il potere e la potenza del decluttering

In una società come la nostra, così improntata sul mito del possesso e dell’apparenza, parlare di eliminare, di lasciare andare il superfluo è un gesto alieno.

Direi che sia quasi inevitabile pensare a un consumismo irrazionale e a un copioso spreco.

Se si andasse più in profondità, però, riportando il concetto di decluttering al suo vero significato, ci si accorgerebbe di quanto questo processo di alleggerimento sia un vero e proprio atto rivoluzionario.

Rivoluzione nella tua casa, nella tua vita, nei tuoi gesti e nelle tue abitudini.

Fare decluttering significa riportare gli oggetti alla loro vera funzione, significa dare una collocazione fisica ed emozionale ben definita alle cose.

È un atto di profonda presa di coscienza e di consapevolezza nei confronti di quello che possediamo che, in seconda battuta, porta a fare delle scelte ben precise.

Fare decluttering significa imparare a scegliere, queste scelte, poi, si muoveranno tra presente (quello che scegli di tenere) e tra futuro (quello che sceglierai di avere).

La faccio più semplice: fare decluttering significa selezionare le cose che hai e scegliere di tenere solo quello che usi realmente, che funziona e che porta beneficio nella tua vita.

Tenere un oggetto perché ha un impatto positivo sulla tua vita e nei tuoi spazi, ed eliminare quello che, invece, non ha nulla a che fare col tuo stile di vita è il vero decluttering.



Perché decluttering e felicità stanno bene insieme

Diamo sempre un punto di vista improntato al negativo quano si parla di eliminazione del superfluo: diventa inevitabile, perciò, vivere questo gesto come una corsa alla privazione.

Trovo più corretto cogliere gli aspetti positivi che ruotano intorno al decluttering.

Scegli di tenere quello che ti fa stare bene.

Ecco che decluttering e felicità si incontrano.

Non sto parlando di sentire le vibrazioni che ci trasmettono gli oggetti, né di abbracciarli per ascoltare le emozioni che ci suscitano, sono troppo concreta per capire e apprezzare queste cose.

Analizza concretamente, invece, quello che porta beneficio nella tua vita e nella tua casa.

Tengo quel vestito perché mi sento gnocca quando lo indosso, perché mi valorizza.

Tengo quel servizio di piatti perché rende la mia tavola elegante e allegra.

Al contempo, lascio andare quell’abito che non metto da tanto perché non mi fa mai sentire a mio agio e il suo tessuto mi dà fastidio.

Lascio andare quel servizio da té perché non lo uso mai e nella mia vetrinetta occupa un sacco di spazio.

Lasciare andare il superfluo permette alle cose importanti di avere spazio.

Se lasci andare il negativo, potrai colmare di positivo i tuoi spazi fisici e psicologici.

Sarà più facile capire quanto decluttering e felicità siano sinonimi.



Cosa puoi fare?

Se si interessata ad avere decluttering e felicità nella tua casa, ma non sai bene come fare, contattami per una chiacchierata conoscitiva, sarei contenta di poterti aiutare!





Cover photo by Shashi Chaturvedula on Unsplash





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28 Dicembre 2021 / / Casa Poetica

casa in disordine - Casa Poetica

Qual è il compito di una Professional Organizer?

In molti potrebbero dire, in maniera un po’ spicciola (e forse pure in maniera superficiale) che significa strutturare un ambiente, affinché diventi organizzato, leggero e fruibile.

Quindi, una Professional Organizer agevola anche la quotidianità?

Sicuramente.

A me, questa definizione sta stretta, direi quasi che mi soffoca. Il compito di una Professional Organizer, il MIO compito è quello di aiutarti a raggiungere una consapevolezza nuova, che porta a trovare il metodo adatto a te, permettendoti così di riprendere le redini della tua casa, dei tuoi spazi, delle tue cose (e della tua vita).

IL RIORDINO NON È LO SCOPO DEL MIO LAVORO, MA IL MEZZO ATTRAVERSO IL QUALE IMPARI AD ESSERE ORGANIZZATA, inizi ad acquistare in maniera consapevole, gestisci gli oggetti dando loro un reale valore, riesci a stilare una lista di priorità. Impari a volerti un po’ più bene, mettendo te stessa e i tuoi bisogni al centro della tua casa e della tua vita.

Come può aiutarti una Professional Organizer a diventare più organizzata?



Come posso aiutarti io?

Dandoti gli strumenti per imparare a fare da sola, diventando autonoma.

Se da una parte posso aiutarti venendo a casa tua, dall’altra parte c’è il potere dei corsi.



Perchè dovresti partecipare a dei corsi di riordino?

Beh, mica c’è un unico motivo per farlo (aggiungendoci pure: evviva!)

Certo, alla base c’è la voglia di di conoscere o approfondire un argomento, ma le aspettative, i dubbi, i bisogni, le basi di partenza sono sempre diverse per ciascuno.

In questi quattro anni  di corsi di riordino, ho avuto la fortuna di incontrare davvero tante persone e ognuno di loro ha portato in aula la propria esperienza, arricchendo tutti, me per prima.

Facendo una piccola statistica, ho capito che chi partecipare a un corso vuole

  • approfondire alcun argomenti relativi al decluttering o al riordino
  • fare da sola, ma ha bisogno di qualcuno che l’aiuti a orientarsi
  • imparare tecniche nuove
  • scoprire cose nuove
  • mettersi alla prova e confrontarti con gli altri.


Titolo

Ricapitolando, sulla base delle cose dette, possiamo dire che lo scopo del mio lavoro è di aiutarti a farti prendere coscienza , darti degli strumenti ed insegnarti a utilizzarli, portare il tuo pensiero a un livello diverso (soprattutto per quanto riguarda il decluttering), farti capire che hai tempi e ritmi da seguire (i tuoi) e che questo può passare anche attraverso un corso di riordino.

Non ti sto dicendo che un corso ti cambierà la vita, attenzione, ma sono certa che possa aiutarti a capire dove occorre lavorare maggiormente per ottenere risultati e ti dia le basi per iniziare a farlo.

Il potere dei corsi di riordino è dato dalla tua voglia di metterti fisicamente e mentalmente in gioco per imparare e dalla mia capacità di trasmetterti concetti, metodi, passione ed ntusiasmo.

Io sono pronta per iniziare, tu?







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8 Novembre 2021 / / Casa Poetica

guida al decluttering - Casa Poetica

Ci hai pensato, hai deciso di provarci e hai capito di avere bisogno di una guida al decluttering che ti accompagni sulla via della leggerezza.

Sei stanca di non trovare mai quello che ti serve, pulire e riordinare la casa è uno slalom tra le cose, la dispensa è piena ma non sai bene di cosa, nell’armadio non c’è posto nemmeno per gli scheletri e la macchina è meglio lasciarla fuori dal box, perché non c’è lo spazio per uscire dalla portiera.

È tutto troppo.

Troppo pieno, faticoso, dispendioso e stressante.

Il decluttering è la soluzione a questo problema e farlo con metodo ti permette di non ricadere nel caos.



Una guida al decluttering per poter fare con mente e cuore

Questa è la premessa, sempre.

Fare decluttering è molto più che eliminare gli oggetti inutili, è scegliere cosa tenere nella tua vita e nella tua casa. Questo implica mettere in tavola ragione e sentimento, dare un valore e un ruolo alle cose e poi selezionare.



6 passi verso la leggerezza

Poco alla volta

Il tour de force lascialo fare agli Iron man, non ti corre dietro nessuno e non devi vincere alcuna medaglia. Ci hai messo tanto tempo per accumulare tutte quelle cose e ci vorrà tempo per ripristinare la situazione.

Ti hanno detto che bastano pochissimi gesti per fare decluttering velocemente? Ti han detto una cazzata.

Come per ogni cosa fatta bene, la fretta è la nemica numero uno.

Pensa anche ad un’altra cosa: quanto tempo puoi dedicare al decluttering? Ecco, decidi in base al tempo che hai a disposizione. Se hai un’ora libera, ad esempio, pensare di fare il repulisti di tutto l’armadio è pressoché utopia.

 

Suddividi per categoria e per spazio

Io non sono per i diktat, credo si sia capito, perciò fatico a dire che è tassativo dividere gli oggetti per categoria sempre e comunque.

È sicuramente un aspetto importante da valutare, ma non sempre è possibile farlo.

Facciamo un po’ di chiarezza:

  • dividere per categoria significa selezionare solo gli articoli di un determinato tipo sparsi per la casa, per esempio calze, tazze, libri (sì, si può far decluttering dei libri, Dante non ti giudica se decidi che alcuni  non li vuoi tenere), cosmetici e così via.
  • dividere per spazi vuol dire, invece, lavorare su una determinata zona della casa, tipo il ripostiglio, il box (in bocca al lupo!), lo studio…

 

Concentra, visualizza e metabolizza

Nella caso della divisone per categoria, individua un punto di raccolta e raggruppa tutti gli oggetti: tutte (tutte, anche quelle imboscate) le borse, o le giacche, o i soprammobili.

Questa operazione è importantissima per avere una visione d’insieme e per farti capire quante cose hai davvero.

Vederle lì, insieme, raggruppate, nella loro reale quantità può essere una nuova consapevolezza e lo stimolo per iniziare a eliminare il superfluo.

 

Svuota

Sgombera. Togli tutto.

Scopri tutto quello che c’è e ri-scopri quello che avevi dimenticato.

 

Fatti le domande giuste

Le più canoniche sono:

  • da quanto tempo non lo uso?
  • lo ricomprerei, oggi?
  • mi piace ancora?
  • funziona ancora?
  • è un ricordo di cui davvero non posso fare a meno?
  • ho già qualcosa che svolge la stessa funzione?

ma fatti anche queste:

  • davvero è importante se neppure mi ricordavo di averlo?
  • perché dico che mi piace, ma non lo indosso/uso?
  • lo uso davvero così tanto se c’è sopra la polvere?

 

Rispondi(ti) con sincerità

e scegli con attenzione



A cosa serve una guida al decluttering?

A mio modesto parere, una delle più belle parole legate al decluttering è scegliere.

Scegli cosa ha valore per te e per la tua vita.

Pensa a ri-mettere nella tua casa (nei tuoi spazi, armadi, cassetti…) solo le cose che ti piacciono, usi e sono funzionanti.

Lascia andare il resto, è solo fonte di stress, di spazio rubato e di polvere che si deposita.

E se pensi di avere bisogno di una guida al decluttering professionale e in carne e ossa, sono felice di darti una mano.

Contattami per una chiacchierata conoscitiva senza impegno.





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25 Ottobre 2021 / / Casa Poetica

blog sul riordino- Casa Poetica

Non mi sembra vero, eppure è già passato un anno da quando il mio blog sul riordino e il mio sito si sono vestiti a festa e sono tornati tutti nuovi, puliti e profumati.

La messa online è stata volutamente scelta nel giorno in cui, sei anni fa, è iniziata la mia avventura come Professional Organizer.

Sei anni tra alti e bassi, accelerazioni e brusche frenate, momenti di luce e altri di buio, lacrime e risate; insomma, sei anni decisamente intensi!

Ma oggi voglio raccontarti quanto questo mio blog mi abbia catapultata dall’altra parte della barricata e io sia diventata una persona che ha bisogno di aiuto per la sua organizzazione.



Un blog sul riordino che sa di casa

Se ci pensi bene, un sito internet è una specie di casa che vive dentro lo schermo di un pc (ma non diremo mai a nessun informatico che ho detto questa cosa, vero?!).

Le pagine sono come stanze e le funzioni di ogni segmento sono come cassetti. Ci sono spazi da riempire con le giuste informazioni, come in un armadio, o in una cucina ci sono da riempire spazi con i giusti oggetti.

Quando ho visualizzato questa immagine, sono tornata a respirare, perché prima, tutte quelle “cose” da cliccare, lo confesso, mi mettevano ansia.

C’era bisogno di trovare un’organizzazione che mi permettesse di utilizzare con facilità il mio sito, di capire come muovermi al suo interno in maniera chiara, trovando subito quello che cercavo e riuscendo a inserire nello spazio corretto tutto quello che, strada facendo, aggiungevo (post del blog, corsi, nuovi servizi…).

Linearità, avevo bisogno di linearità, perché troppe informazioni, messe in ordine sparso, creano caos.

Se c’è una cosa che so di certo è che l’onnipotenza non mi appartiene (sai che vita stressante, altrimenti?!) e che chiedere aiuto è un atto di onestà intellettuale.



Imparare a chiedere aiuto

Volevo imparare a fare, volevo che la costruzione del mio blog sul riordino fosse un momento lavorativo da affrontare con metodo e competenza, ma che mi risparmiasse l’ulcera.

Lo facevo – e lo faccio – per me.

Sono io che ci devo “mettere mano”, sono io che scrivo e posto e merito di farlo nel modo più semplice possibile.

È stato difficile imparare? Meno di quanto mi aspettassi.

LaMadda (sul mio cellulare è registrata così), quella santa donna che mi ha costruito il sito stando dietro a tutte le mie idee strampalate e rosa, mi ha presa per mano e mi ha condotto all’interno della mia Casa Poetica e nel mio blog sul riordino.

Mi ha aiutata facendomi fare, guidandomi e dimostrandomi che, schematizzando i passaggi tutto diventa automatico. Proprio come  quando si tratta di impostare un armadio. O una cucina. O un qualsiasi spazio.

LaMadda ha costruito le fondamenta perché io non ne sarei mai stata in grado e poi mi ha dato gli strumenti e le tecniche per continuare a gestire la mia Casa Poetica.

Ora lavoro quasi sempre in autonomia e il fatto che non sia ancora esploso nulla trovo sia un risultato stupefacente!!

È stato un anno in cui mi sono data tanto da fare e il mio impegno è stato ripagato da buoni risultati che voglio migliorare ancora, e ancora, e ancora…



Il risultato del mio blog sul riordino

LaMadda ci ha messo la sua professionalità e pazienza, io il mio impegno e la mia cura, tu e tante altre persone continuate a leggere questo blog sul riordino e a guardare il mio sito.

Sono felice.

E dato che questo post è più una confidenza che altro, fammi aggiungere una cosa.

Per me, il valore aggiunto, la spinta a fare con costanza è che il sito è davvero la MIA casa, uno spazio solo mio, che non subisce le paturnie di Mark.

Una cosa che ti appartiene merita impegno e cura.

Prima di salutarti, è doveroso presentarti LaMadda, perché magari è proprio la persona che stai cercando.





Se anche tu hai bisogno di una guida per l’organizzazione e il riordino della tua casa, contattami per una chiacchierata 🙂





Cover photo by Alexa Williams on Unplash







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11 Ottobre 2021 / / Casa Poetica

professional organizer e lavoro

Professional organizer e lavoro, un racconto che non è una favola.

SCEGLI IL LAVORO CHE AMI E NON LAVORERAI NEPPURE UN GIORNO NELLA TUA VITA.

Signor Confucio, mi perdoni la franchezza, non vorrei risultare irriverente, ma glielo devo proprio dire: questo suo aforisma, per me, è una vera cazzata.

Glielo dico come persona che sa cosa vuol dire fare un lavoro che si detesta, alienante, fisicamente impegnativo e senza sbocchi professionali.

Avevo 19 anni, avevo appena finito le superiori, volevo avere un’indipendenza economica e sono andata a lavorare in fabbrica. Non ho scelto cosa fare, ho accettato la prima cosa che mi è stata offerta. Ho lavorato in catena di montaggio, in una ditta dolciaria, a turni. La mia prima busta paga, sudata, con ore di straordinario che mi permettessero di contribuire alle spese dei miei genitori e di togliermi qualche sfizio. Ci sono rimasta per 12 mesi.



Desideravo di più.

Ho trovato lavoro in un negozio, nel quale sono rimasta dieci anni. Sono cresciuta, lì, ho “scalato” livelli e acquisito competenze. Ho ottenuto un ruolo di responsabilità e l’ho portato avanti con dedizione e serietà.

Ma desideravo di più.

Sono stata assunta in un altro negozio. Nuova avventura, nuove aspettative, nuove prospettive e nuovo impegno. Ancora, per altri otto anni, perché non sono una che si stanca, né che si arrende. Quello che sognavo, però, il mio progetto, la mia idea, non era di continuare a stare lì.

Non mi bastava.



Professional organizer e lavoro

Ho lasciato tutto per trasformare il mio secondo lavoro, in quello primario, con tutte le incognite del caso. Non è stato semplice. È stata una scelta sofferta, ma era quella inevitabile. Probabilmente era quella destinata a essere.

Tutto questo luuuuuuuuuuuuuunghissimo preambolo, signor Confucio, per dire che non sono una che si accontenta, ma che mi adatto e non ho paura di fare fatica.

Come tante altre donne, mi sono fatta il culo con un lavoro faticoso e che lascia poco spazio all’ambizione.

Ho sacrificato la famiglia, per lavorare durante le feste (anche quando non mi spettava), a volte maltrattata dai clienti e con dei datori di lavori per i quali tutto era dovuto.

Ho creduto in me stessa e nel progetto che avevo in mente e ho deciso di provare a cambiare la mia vita.

Però, signor Confucio, se da una parte sono stata fortunata (?!) per aver avuto la forza e la capacità di svoltare, trasformando la mia passione nel mio lavoro, dall’altra le posso garantire che non ho mai smesso neanche un attimo di faticare, anzi.

Con passione, certo, ma lavoro.



Professional organizer e lavoro, una narrazione differente

E lavoro sodo. Fatico. Sudo. Mi fa male la schiena. Fatico. Sbaglio. E ricomincio. Ancora.

Sempre con la luce negli occhi e una visione che mi spinge ad andare avanti, anche quando tutto sembra essere contro. Però è ora di smetterla con questa narrazione romanzata delle cose, perché non sempre se puoi sognarlo puoi farlo.

Le variabili sono infinite e purtroppo la competenza o la correttezza sono tra le ultime a essere determinanti.

Caro signor Confucio, sono l’impegno, la fatica, la serietà e la perseveranza che fanno un professionista. E le tasse da pagare, i preventivi rifiutati, le ore a studiare e i conti che non sempre tornano. I riconoscimenti che arrivano, il passaparola tra chi ha usufruito dei miei servizi, le collaborazioni che nascono con altre professionalità, l’identità che non fa più fatica a manifestarsi.

Non c’è solo il posto al sole, c’è pure quello dannatamente in ombra, ma che guai a raccontare!

Caro signor Confucio, se si ama fare una cosa, ma non costa sacrificio farla (di qualsiasi tipo di sacrificio si voglia parlare), è solo un hobby, non un lavoro.

Il mio lavoro è organizzarti la casa 🙂







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