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28 Febbraio 2019 / / Blog Arredamento

Come progettare una cucina personale che non stanca mai?

A volte, la risposta non è quella di seguire una tendenza specifica, di fatto, lo stile industriale si basava sulla assenza di design e sulla mancanza di regole, norme e standard.

Nato negli anni ’50, negli Stati Uniti, quando gli artisti erano alla ricerca di fabbriche abbandonate da installare, lo stile industriale è una proposta semplice, molto personale e pratica che sarà sempre valida.

Per rendere uno spazio industriale sono utili quasi quasi tutti i materiali comunemente usati nella costruzione: mattoni, cemento, cemento armato, legno, vetro, ferro e altri metalli, oltre a mobili usati e persino oggetti decorativi usurati o riciclati, che possono essere integrati in spazi preferibilmente ampi con soffitti alti.

Tubi, travi e pareti in mattoni, tutto a vista, sono elementi caratteristici di questi ambienti, che insieme alle lampade e sedie in metallo sono in grado di creare cucine in stile industriale personali e assolutamente uniche.

Gli elettrodomestici in acciaio inox o nero sono combinati con mobili da cucina con ante in legno, acciaio o laccate. I mobili possono essere sia semplici che incorniciati con diverse finiture e colori poiché la creatività e la personalizzazione sono l’obiettivo principale nella decorazione di questo spazio.

Di seguito tutti i punti chiave:

1. Loft, lo scenario perfetto

Hanno cominciato a diventare popolari a New York a metà del secolo scorso e da allora fino ad oggigiorno, i loft sono stati trasformati da luoghi di rifugio per gli studenti e gli artisti, che hanno vissuto nei vecchi magazzini e nelle fabbriche perché erano un’alternativa economica ai prezzi elevati delle abitazioni tradizionali, fino a diventare delle costruzioni più “chic”. In entrambi i casi, queste costruzioni sono il massimo esponente dello stile che ci riguarda, visti i soffitti molto alti, gli open space, le travi e le tubature a vista.

2. L’anima nuda

Una delle caratteristiche più rappresentative di questo stile è che, in molte occasioni, espone alcuni elementi della struttura dell’edificio. I muri di mattoni sono una risorsa comune in questi progetti, soprattutto nella cucina industriale. L’apparente decadenza del muro originale è un contrasto più che accurato con il resto della decorazione, una combinazione che porta eleganza e personalità in parti uguali.

3. Accessori alla moda

L’ispirazione industriale è presente anche nelle soluzioni per immagazzinare gli utensili da cucina. Tenendo conto che si tratta di spazi in cui la semplicità non è incompatibile con la funzionalità, gli armadi moderni senza ante, mensole di legno e metallo ricolme di pentole, tegamini e accessori si adatteranno perfettamente alla tua cucina industriale. La sua natura pratica e le linee diritte e levigate saranno la soluzione perfetta per i vostri problemi organizzativi.

4. Il legno, una risorsa da tenere a mente

Come dicevamo le linee diritte e semplici tornano ad essere protagoniste di questo progetto di cucina industriale. L’uso del legno gioca un ruolo fondamentale. L’aspetto grezzo del tavolo, gli antichi mobili un po’ ammaccati e scoloriti, le travi e gli elementi decorativi in legno danno calore e familiarità ad un ambiente che senza il legno potrebbe sembrare un po’ troppo freddo.

27 Febbraio 2019 / / Blog Arredamento

Completare gli ambienti domestici con elementi in grado sia di apportare utilità che un’estetica ricercata non è cosa semplice. La porta raso muro con specchio esterno, però, costituisce una di quelle opzioni ideali nel caso si voglia dare alla propria abitazione un aspetto elegante e minimalista. Il tutto senza rinunciare alla comodità di una porta che conduce in un ambiente della casa che si vuole mantenere al sicuro dagli sguardi indiscreti.

Le porte filo muro costituiscono, pertanto, l’alternativa ideale per chi non vuole rinunciare al fascino classico delle porte in vetro, coniugato alla praticità delle porte battenti e porte invisibile.

porta raso muro

Le caratteristiche tecniche delle porte rasomuro

Nella maggioranza dei casi la porta raso muro a specchio si presenta con una struttura in alluminio dal design moderno. Il pannello porta è a struttura tamburata, con uno spessore di circa 50 mm, ed è accompagnato da un telaio perimetrale in legno massiccio. La necessaria azione di insonorizzazione viene ottenuta grazie a uno strato di polistirene ad alta densità.

Il telaio è realizzato in alluminio estruso passivato. A questo particolare materiale viene associata, poi, la rete porta intonaco in kevlar. Questa architettura permette alla porta raso muro di evitare l’insorgenza di crepe tra parete e telaio, anche dopo anni di utilizzo.

porta filo muro

Estetica e pratica: porte filomuro con serratura invisibile

La porta a raso muro stupisce per la sua eleganza e flessibilità. Si tratta di un elemento d’arredo che può risultare essenziale quando si ha poco spazio a disposizione. Una porta di questo tipo consente una distribuzione più ragionata degli ambienti. Nel momento in cui la casa dispone di uno studio, o di una sala giochi che si vuole celare alla vista, ecco che la porta a filo muro costituisce un’opzione privilegiata.

Il caratteristico aspetto della porta a raso muro con specchio esterno è dato anche dalla serratura invisibile. Questo elemento, infatti, è a scomparsa totale, risultando così celato alla vista. La serratura, di serie, è di tipo magnetico con foro chiave. Su richiesta, in ogni caso, è possibile installare modelli a rullino, antipanico, con incontro elettrico o meccanico.

porte invisibile

È interessante notare come uno degli elementi tipici delle porte a raso muro sia il telaio incassato in alluminio. Questo elemento presenta molteplici finiture, e conferisce alla porta stessa una certa raffinatezza, perché ne delimita i bordi in maniera netta.

Il montaggio delle porte a filo muro

Il montaggio della porta filo muro è semplice. La posa in opera, in presenza di un vano già rifinito e delle dimensioni corrette, non presenta difficoltà specifiche. L’installazione, perciò, può essere effettuata dai tecnici specializzati di Porte Italiane, ma anche dal cliente.

È importante sottolineare che le porte a filo muro a specchio possono essere installate sia su pareti intonacabili che in cartongesso. L’applicazione, allo stesso modo, può avvenire su pavimenti già esistenti, così come da costruire. Ciò dà modo di installare questo tipo di elemento anche durante le opere di ristrutturazione.

Prima di procedere all’acquisto, e alla successiva installazione, è importante determinare il senso di apertura della porta a raso muro. Sono disponibili, infatti, modelli con apertura a spingere e a tirare, sia verso destra che verso sinistra. È necessario, pertanto, avere bene in mente in che punto della casa la porta sarà chiamata ad operare, in modo da sfruttare al meglio il poco spazio a disposizione.

Dopo la posa, in ogni caso, la porta a filo muro a specchio può essere subito utilizzata, con un risparmio notevole di tempo e fatica.

porta raso muro sbiego

Il prezzo delle porte raso muro con specchio

Il costo finale delle porte filo muro prezzi a specchio è determinato da differenti parametri. La presenza di serrature magnetiche e delle maniglie, ad esempio, può influire. Il montaggio su pareti in muratura o cartongesso, allo stesso modo, può influenzare il prezzo finale. Il parametro più importante, però, è sicuramente la misura del pannello porta.

In ogni caso, il prezzo sul mercato è alla portata di molti. Questa soluzione di arredo, pertanto, coniuga convenienza, estetica e funzionalità, per un risultato unico.

Porte Italiane progetta e vende in tutta Italia porte a filo muro a specchio, soluzioni di domotica per alberghi e complementi d’arredo.

PORTE ITALIANE

26 Febbraio 2019 / / Blog Arredamento

Mini guida alla consolle allungabile

Non esiste casa in cui una consolle allungabile non possa svolgere la sua preziosa funzione: estendersi e permetterci di far spazio a tutti i nostri ospiti.

Aggiungere un posto a tavola non è più un problema, perché grazie ai più moderni sistemi di allunga questo mobile è diventato un vero e proprio campione dei salvaspazio. Ci sono modelli che ci hanno lasciati a bocca aperta, con prolunghe che consentono di ricavare da una piccola consolle da ingresso un grande tavolo da pranzo per cene e cenoni.

E quando diciamo “grande tavolo” intendiamo davvero un tavolone extra large per tutta, ma proprio tutta la famiglia!

Consolle trasformata in tavolo da pranzo in stile industrial chic Urano

Quindi che il vostro sia un monolocale, un bilocale o un trilocale; che abbiate una cucina abitabile o un open space con soggiorno e cucina uniti, le consolle allungabili sono diventate un arredo fondamentale.
Non solo perché possono aiutarci nelle occasioni speciali, ma perché i modelli più piccoli possono diventare scrivanie da lavoro o semplicemente un tavolo per due. Quando la casa è piccina ogni centimetro deve essere sfruttato al meglio, dobbiamo stare attenti a non sprecare gli spazi con arredi inutili, ingegnarci con soluzioni intelligenti e arredi multifunzione capaci di sorprendenti trasformazioni.

Come scegliere la consolle perfetta per le nostre esigenze?

Ecco i consigli degli esperti.

Consolle allungabile: quali scegliere

Esistono tre grandi famiglie di consolle allungabili:

Consolle allungabile con porta prolunghe integrato Mercurio
Le dimensioni sono svariate e permettono di ottenere grandi tavolate o piccoli tavoli da cucina da usare ogni giorno. Come lunghezza si può andare dai 2 fino a consolle maxi allungabili a 6 metri.

Tavolo consolle allungabile fino a 6 metri Plutone

 

Le consolle più piccole possono essere posizionate all’entrata di casa in modo da svolgere la doppia funzione di mobile da ingresso e tavolo apribile solo quando serve. Un tavolo consolle può essere utilizzato per appoggiare foto, soprammobili, portachiavi e svuotatasche. Giunto il momento di pranzare o cenare, basta togliere tutto dal piano, aprire la consolle, aggiungere le allunghe e il gioco è fatto.
I modelli di grandi dimensioni vengono dotate di una o più gambe centrali in acciaio per conferire al mobile maggiore stabilità.

Consolle bianca trasformabile in tavolo Mercurio

La consolle-tavolo extra large è più ingombrante anche da chiusa, se avete spazio potete usarla all’ingresso, altrimenti il consiglio è di trovarle un’altra funzione. Il suo vantaggio è quello di poter essere utilizzata come piccolo tavolo o piano di appoggio e lavoro, magari in cucina. L’ampia superficie superiore offre tanto spazio per appoggiare oggetti e utensili, un robot da cucina, la macchina del caffè, il cesto della frutta.
Una volta aperto, un tavolo consolle da 5 o 6 metri può ospitare un’intera squadra di calcio compresi allenatori e guarda linee. Ma dove usarla?
Solitamente una consolle allungabile è associata ad una casa piccola, ma cosa facciamo se dobbiamo arredare un ufficio, uno spazio di coworking, uno studio o un laboratorio dove si fanno corsi? Se nelle attività quotidiane possiamo fare a meno di un grande tavolo da riunioni e arrangiarci con delle scrivanie, che fare quando abbiamo un meeting o dei corsisti? Ecco come ci può venire in aiuto una consolle mega!

Se vi state chiedendo dove mettere le prolunghe nel caso di modelli senza un vano dedicato a questi elementi, alcune idee sono:

  • nell’armadio: in fondo all’armadio, dietro agli abiti appesi
  • sotto il divano: se avete un divano con piedi alti potete nascondere qui le allunghe, magari in una scatola o in un contenitore con chiusura zip
  • sotto il letto o nel contenitore sotto rete
  • in un mobile porta prolunghe multifunzionale:sul sito di Ve.Ca trovate specchi e madie appositamente creati con questo proposito

Quali sono le consolle di tendenza in questo momento

Dopo lo shabby di qualche anno fa con legni decapati ed effetti anticati, il design nordico-scandinavo con il rovere naturale e le forme minimal ma robuste, sicuramente lo stile che va di moda in questo 2019 è l’industriale, o meglio, l’industrial chic. Senza esagerare con dettagli finto industriali che alla lunga stancano e sono decisamente fake, una consolle in acciaio e legno è la scelta migliore se stai cercando di creare un’ambientazione da loft newyorkese in casa tua.

Consolle in stile industriale effetto legno e metallo Urano

Dove comprare una consolle allungabile

Sono tantissimi i produttori di arredamento che offrono questo mobile ed è possibile trovarle in quasi tutti i negozi di arredamento e online. Sul sito dell’azienda italiana Ve.Ca ad esempio troverete una vasta gamma di consolle allungabili in pronta consegna e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.

Perché consigliamo di scegliere una consolle Ve.ca.?
Sappiamo per certo che sono arredi made in Italy, una caratteristica molto importante quando si parla di mobili con meccanismi: devono essere prodotti secondo standard e con materiali specifici, resistenti e sicuri. Morale: per noi meglio affidarsi ad aziende serie e rintracciabili. Inoltre il prezzo è decisamente democratico e le consolle sono realizzate in 12 differenti finiture oltre che essere personalizzabili in misure particolari.
Bonus: vengono spedite già montate e pronte per essere utilizzate, quindi non occorre nessun tipo di montaggio.

19 Febbraio 2019 / / Blog Arredamento

Con il caldo e l’afa non vedete l’ora di godervi un po’ di fresco, installando un condizionatore o climatizzatore, ma non potete perché abitate in un centro storico ed è vietato, o trovate che l’unità esterna sul balcone sia proprio un pugno nell’occhio? La soluzione giusta sono i condizionatori senza unità esterna, che, fra la miriade di proposte che offre il mercato, stanno sempre più affermandosi, grazie all’evoluzione della tecnologia e al miglioramento del design.

Perché scegliere condizionatori senza unità esterna

Sono molte le ragioni che possono condurre a questa scelta:

  • Mancanza di spazio esterno, come un balcone, o uno spazio aperto sufficientemente ampio, necessario per alloggiare l’unità esterna;
  • Regolamenti condominiali o vincoli architettonici che vietano di installare apparecchi sulla facciata esterna dell’edificio;
  • Personale senso estetico, perché l’unità esterna del condizionatore avrà anche la sua funzione, ma di certo bella non è.

Condizionatori senza unità esterna: cosa sono

I condizionatori senza unità esterna sono macchine che racchiudono nella stessa struttura le funzioni dell’unità esterna ed interna. Che cosa significa esattamente?

Il condizionatore tradizionale è composto da un’unità interna, o evaporante, detta anche split, che distribuisce l’aria negli ambienti, fresca in estate e calda in inverno, e un’unità esterna, o condensante, che è il cuore dell’impianto, perché contiene il motore.

Questa, in genere, è piuttosto voluminosa, ingombrante e rumorosa, e necessita di ampio spazio aperto per svolgere efficacemente il suo lavoro. I due elementi devono essere installati in modo da essere collegati fra loro, quindi si posizionano al di qua e al di là della stessa parete, uniti da condutture in rame, che attraversano la parete stessa, il che comporta un’installazione complessa e opere murarie di una certa importanza.

I condizionatori senza unità esterna comprendono in un solo apparecchio sia l’unità evaporante sia quella condensante e possono essere portatili o fissi.

Quelli portatili possono avere varie dimensioni e presentano un design essenziale, così da adattarsi a ogni esigenza di arredo, sono forniti di rotelline e possono essere facilmente trasportati da un ambiente all’altro. Sono dotati di un tubo di plastica flessibile da cui fuoriesce l’aria calda prodotta durante il funzionamento, che va posto all’esterno, per esempio fuori da una finestra.

Per quanto riguarda i condizionatori senza unità esterna fissi, questi comunicano con l’esterno attraverso due semplici fori da praticare sulla parete, all’interno dei quali va posta una griglia pieghevole.

All’interno dell’abitazione avrete dunque un apparecchio compatto, di dimensioni maggiori rispetto al solo split del condizionatore tradizionale: mediamente le misure si aggirano intorno a 90 cm di larghezza, 51 cm di altezza e 23 cm di profondità, mentre all’esterno nulla andrà a deturpare l’aspetto dell’edificio, poiché i fori si integrano perfettamente allo stile di qualsiasi facciata.

Condizionatori senza unità esterna fissi: installazione

L’installazione dei condizionatori senza unità esterna fissi è simile a quella dei condizionatori tradizionali, ma è più semplice e più veloce. Occorre seguire i seguenti passaggi:

  • Decidere la posizione, che potrà essere in alto o in basso e ovunque sulla parete, purché rispetti le distanze minime dal soffitto e dai muri perimetrali, indicate nelle istruzioni di montaggio, che variano in base alle dimensioni dell’apparecchio; dovrà anche essere posto a distanza dagli altri elettrodomestici presenti nell’ambiente;
  • Fissare la staffa di supporto in dotazione nella parete, in corrispondenza della posizione prescelta;
  • Praticare nella parete due fori con diametro di circa 16 cm, attraverso i quali avverrà lo scambio d’aria da e per l’esterno;
  • Inserire all’interno dei fori le griglie pieghevoli, anch’esse in dotazione.

Anche se il lavoro di installazione è abbastanza semplice, è bene affidarsi sempre a professionisti, per eseguirlo ad opera d’arte e per praticare i fori senza rischiare di danneggiare il muro o eventuali impianti inseriti nella parete.

Condizionatori senza unità esterna: caratteristiche

Per quanto riguarda le prestazioni e le caratteristiche dei condizionatori e dei climatizzatori senza unità esterna, queste sono paragonabili a quelle degli apparecchi tradizionali. Potete scegliere quindi fra diverse opzioni:

  • Condizionatore “a freddo”, con la sola funzione di raffreddare l’aria;
  • Condizionatore “a caldo”, cioè dotato di pompa di calore, che consente anche di riscaldare l’aria;
  • Condizionatore “on-off”, che all’accensione eroga la massima potenza per raggiungere la temperatura desiderata in breve tempo, per poi spegnersi totalmente e riavviarsi ogni volta che c’è una variazione di gradi interni: questo comporta notevoli sbalzi di temperatura e alti consumi energetici;
  • Condizionatore “inverter”, che immette aria fredda o calda con gradualità, secondo le reali necessità dell’ambiente, mantenendo costante la temperatura senza spegnersi mai: ha un costo d’acquisto superiore ma consente un notevole risparmio energetico;
  • Varie funzionalità aggiuntive, secondo i modelli: deumidificatore, ventilatore, ionizzatore, filtraggio dell’aria, timer, modalità sleep, comandi a distanza wi-fi;
  • Possibilità di collegare al monoblocco uno split supplementare per climatizzare un ambiente vicino (climatizzatore “dual”).

Condizionatori senza unità esterna: pro e contro

Riassumendo, i condizionatori senza unità esterna presentano vari aspetti positivi:

  • Ingombro ridotto;
  • Tutela architettonica dell’edificio;
  • Facile e rapida installazione;
  • Manutenzione più agevole;
  • Risparmio energetico;
  • Nessuna emissione d’aria verso il suolo pubblico;
  • Vasta disponibilità di modelli e funzionalità;
  • Ampia scelta per quello che riguarda il design.

I primi esemplari di condizionatori senza unità esterna presentavano problemi di rumorosità, dato che il motore è inserito all’interno della casa, ma il rapido progresso della tecnologia e l’uso di materiali insonorizzanti hanno permesso di raggiungere risultati eccellenti sotto questo profilo su vari modelli.

Anche per quello che riguarda il design, la ricerca ha messo a punto apparecchi compatti, sottili, dalle linee eleganti e raffinate, tanto da farli diventare dei veri complementi d’arredo, che danno personalità all’ambiente e possono soddisfare ogni esigenza estetica.

18 Febbraio 2019 / / BlogArredamento Aziende

Come fare per arredare un ingresso piccolo? Cosa mettere? E dove?

E se la casa è senza ingresso, con la porta che si apre direttamente sul soggiorno o in cucina?

Scommettiamo che molti di voi sono alla ricerca di una soluzione ad uno di questi dilemmi d'arredo. Le case nuove non hanno più gli spazi di una volta. Nonni e genitori con case costruite dagli '60 agli '80 non avevano di questi problemi, in quegli anni c'era l'ingresso vero e proprio (ampio o su corridoio) e c'erano anche le anticamere e i ripostigli..."questi sconosciuti", direte voi, specialmente se il vostro appartamento è stato edificato dalla metà degli anni '90 in poi.

Per tutti noi abitanti di appartamenti moderni, è guerra aperta allo spreco di metri quadrati. Che dico, di centimetri! Siamo tutti campioni di soluzioni salvaspazio e sempre alla ricerca del mobile da ingresso perfetto: non chiediamo tanto, giusto un posto per appoggiare le chiavi, uno svuotatasche, un ripiano per appoggiare una borsetta, un appendiabiti per sciarpa e cappotto. Magari una scarpiera, se non è chiedere troppo. Niente di più.

Ecco 11 idee per organizzare e arredare un piccolo ingresso di casa ottimizzando al meglio lo spazio a disposizione.

  1. Sfrutta gli angoli
  2. Quando lo spazio è ridotto è fondamentale ingegnarsi e sfruttare quanto si ha a disposizione fino all'ultimo millimetro. Avete mai fatto caso a quanto vengono ignorati gli angoli? Si pensa sempre che per arredarli servano mobili su misura, invece no: basta scegliere un pannello rotante che nasconde degli appendiabiti. Questo può essere un espediente perfetto per sfruttare una nicchia, se le dimensioni lo permettono.

    Specchio rotante Twister che nasconde un appendiabiti

    Basta ruotare lo specchio su se stesso per scoprire dei comodi ganci attaccapanni

    Scopri l'ingresso angolare girevole

     

  3. Usa lo spazio dietro la porta con una scarpiera sottile
  4. Se avete spazio dietro la porta, seppur piccolo, potete sfruttarlo con una scarpiera slim. Queste scarpiere poco profonde si infilano dappertutto e possono contenere tantissime scarpe. Inoltre se scelte con apertura scorrevole o a serrandina ingombrano ancor meno.

    Scopri la scarpiera slim

     

  5. Organizzazione verticale con lo specchio appendiabiti 2 in 1
  6. Se lo spazio è davvero piccolissimo, non avete posto a terra per un mobile o una scarpiera ma solo una parete da arredare, lo specchio con ganci è un'ottima soluzione.

    Specchio ovale con cornice dotata di gancetti Evolution

    Scopri gli specchi appendiabiti

     

  7. Gli appendiabiti a muro: quelli sottili, anzi sottilissimi
  8. Con uno spessore di pochi centimetri occupano poco e svolgono alla perfezione il lavoro di appendi giacche e borse. Ideali in un corridoio stretto e corto, in una nicchia (aggiungendo magari un faretto sopra), in un ingresso aperto su cucina o nella zona living per arredare la parete senza dare troppo nell'occhio.

    Appendiabiti a parete verticali sottili Liolà

    Scopri gli appendiabiti salvaspazio

     

  9. Specchiera multifunzione con sorpresa
  10. Da chiusa è una specchiera a tutta altezza, che all'ingresso fa sempre comodo. Perfetta per darsi un'ultima occhiata prima di uscire di casa, aiuta a creare l'illusione di un ambiente più grande e luminoso. Ancora meglio se si apre svelando delle grucce per giacche e cappotti!

    Specchiera Joy apribile a libro, nasconde grucce o appendiabiti

    Specchiera Joy con grucce appendiabiti a scomparsa

    Scopri le specchiere appendiabiti

     

  11. Mensole belle e utili
  12. Meglio se a cubi o in formato "chiuso" tipo libreria - contenitore: le mensole sono il modo migliore per sfruttare il muro e dargli un'aria interessante. Qui infatti potete appoggiare chiavi e borse (basta appenderle in orizzontale), ma anche mettere in bella mostra libri, foto di viaggi e di famiglia, piante, piattini svuotatasche, caricatori per il telefono o il tablet (così non avrete più scuse per averli dimenticati chissà dove in giro per la casa!).

    Mensole tipo scaffale con ripiani Evolution

    Scopri mensole e scaffali d'ingresso

     

  13. Lo scaffale modulare (economico) per arredare su misura
  14. Scegli quanti montanti ti servono (montanti = le parti laterali della libreria che si fissano al muro e su cui si agganciano i ripiani). Aggiungi i ripiani, ma anche cassetti e contenitori, ganci e scaffali obliqui per le scarpe, specchi o piani di lavoro. Con uno scaffale componibile puoi arredare qualsiasi spazio, dall'ingresso più piccolo ad un angolo studio e lavoro in salotto o nel disimpegno.

    Scaffale componibile con montanti in metallo, ripiani e contenitori Link

    Scaffale con scrivania piccola per ingresso o corridoio

    Scopri gli scaffali componibili Link

     

  15. Corridoio lungo e stretto? Scegli l'appendiabiti a pannello
  16. Occupa pochissimo spazio e si può attrezzare con mensole, gancetti attaccapanni, specchi. Questa è una delle soluzioni migliori se il tuo ingresso dà direttamente su un corridoio, magari lungo e stretto. Con il pannello potrai definire l'area principale dedicata a riporre scarpe, cappotti e borse. Possiamo definirla un'area di transizione in cui lasciare tutti gli oggetti che ci legano al lavoro e allo stress, per entrare in casa liberi di rilassarci.

    Pannello con specchio e appendiabiti Family ideale per ingressi piccoli

    Scopri il pannello appendiabiti Family

     

  17. La consolle trasformabile
  18. Una consolle d'ingresso non sfigura mai, non ingombra molto e permette di appoggiare i pochi indispensabili oggetti quotidiani: il telefono, il portafogli, una borsetta o una valigetta da lavoro, un portaoggetti / portachiavi. Se poi nasconde altri superpoteri ancora meglio: questa si trasforma in tavolo, l'ideale se il vostro appartamento è un monolocale piccino o se semplicemente ogni tanto avete bisogno di aggiungere qualche posto a tavola.

    Consolle per ingresso che si trasforma in tavolo Easy

    Consolle ingresso allungata e trasformata in tavolo Easy

    Scopri il tavolo consolle Easy

     

  19. Ganci appendiabiti d'arredo
  20. Se il gancetto a uncino vi sembra un po' troppo tradizionale e noioso, puntate sui pomelli e trasformate la parete nella vostra personale opera astratta (guardate bene, c'è anche il gancetto per chiavi e borse!). L'opzione ideale per chi ha l'ingresso in soggiorno e vuole un arredo poco ingombrante, funzionale e decorativo allo stesso tempo.

    Pomelli appendiabiti con gancetto metallico inferiore Carambola

    Scopri i pomelli Carambola

     

  21. La consolle che è anche mobile letto...e tavolo
  22. Dedicata ad ingressi piccoli in case molto piccole (monolocali, appartamenti-studio, mini case-vacanza...) la consolle che contiene un letto singolo e anche un tavolo non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. È la soluzione perfetta per chi ha un ingresso non definito e deve ottimizzare ogni spazio a disposizione al massimo.

    Mobiletto per ingresso con tavolo e letto singolo a scomparsa Link letto 539 a

    Scopri il mobile con letto e tavolo a scomparsa Link

     

Recap: arredare un ingresso piccolo ma organizzato

Abbiamo visto varie soluzioni per poter arredare l'entrata di casa quando è piccola o quando accede direttamente a soggiorno o cucina. Tra le varie soluzioni e idee abbiamo anche inserito dei mobili trasformabili utilissimi che possono fare al caso vostro se abitate in un monolocale. Altri piccoli consigli che ci sentiamo di darvi sono:

  1. non lasciare le scarpe a vista, l'ingresso di casa è un biglietto da visita e averlo pulito e ordinato fa bene anche a voi. Per qualche consiglio su come organizzare le scarpe puoi leggere la nostra mini guida "Dove mettere le scarpe in casa". Per contenere il budget non sottovalutare ceste o panchette
  2. scegli soluzioni semplici per organizzare, metti ogni cosa al suo posto: un piccolo portadocumenti per le bollette da pagare o i biglietti aerei che ti servono il giorno dopo, un piattino portachiavi o una placca per appenderle, un vassoio per smartphone, caricatori e portafogli
  3. all'ingresso tieni soltanto il cappotto che usi tutti i giorni, in questo modo avrai bisogno solo di 2 o 3 ganci. Gli altri capi (giacche eleganti, impermeabili per uscire con il cane, soprabiti, smanicati per il giardinaggio o il lavoro...) conservali nell'armadio
  4. regola d'oro per i veri campioni della dura disciplina del salvarespazio in casa: usa lo spazio in verticale, ovvero, sfrutta bene le pareti con mensole, appendiabiti a muro, mensole. Oppure: se sfrutti il pavimento fallo con mobili multifunzionali e trasformabili
 

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8 Febbraio 2019 / / BlogArredamento Aziende

Cos’è il letto sommier? Quanto misura? Quali sono i modelli più richiesti? Se anche per te la definizione di “sommier” è piuttosto oscura, sei nel posto giusto. Nell’articolo troverai informazioni utili su questo particolare letto senza testiera, spesso dotato di contenitore, il vero alleato salvaspazio delle camere piccole. Scopriremo quali sono i meccanismi di alzata che ne regolano l’apertura e faremo un piccolo approfondimento sulle dimensioni e le misure più comuni.

In questa mini guida vediamo:

  • Letto sommier: significato
  • I meccanismi di apertura: alzata semplice e doppia
  • Letti sommier: modelli e dimensioni

Letti sommier: cosa sono?

Cosa significa “letto sommier”?

Si tratta di un letto senza testiera, spesso dotato di un ampio contenitore in cui riporre cuscini, coperte, biancheria e molti altri accessori.

Lo spazio contenitivo è collocato sotto il materasso, ed è reso accessibile da un meccanismo che permette di sollevare il piano di riposo in pochi pratici gesti. I sommier moderni nascono da un bisogno pratico: ottimizzare gli spazi sfruttando fino all’ultimo centimetro la superficie occupata dal letto. Difatti, l’uso del contenitore non comporta un ingombro maggiore, bensì un uso intelligente della profondità del letto stesso.

Letto sommier in legno Freeport

Letto sommier contenitore Cinnamon

I meccanismi di apertura del letto sommier

Come abbiamo visto, il sommier è un letto senza testiera che, nella versione più moderna, è dotato di box contenitore. Il motivo del suo successo è evidente. La base del letto, che è cava, mette a disposizione un pratico vano in cui collocare numerosi oggetti. Lo spazio è generoso, ma l’ingombro è ridotto al minimo: infatti, la superficie occupata dal contenitore corrisponde a quella del letto.

Nella versione con box, l’accesso al vano interno è resa possibile da sistemi di apertura pratici ed innovativi. In commercio ne esistono tre: il meccanismo ad alzata semplice, quello a doppia alzata e il meccanismo ad alzata laterale. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

  • letto sommier con alzata singola: è il meccanismo più comune, che permette di sollevare il piano rete con un solo gesto. Il movimento di apertura è verticale e, una volta sollevato, il materasso resta fermo in posizione diagonale. Il riassetto del letto è altrettanto semplice: basta accompagnare delicatamente il piano rete verso il basso, fino a farlo appoggiare al giroletto.
  • letto sommier con alzata doppia: è un meccanismo innovativo, dotato di pistoni idraulici che permettono la movimentazione del piano rete in due tempi. In questa tipologia di sommier, il materasso si alza in verticale e in seguito assume una posizione orizzontale. L’apertura avviene in maniera rapida, senza sforzo e in totale sicurezza, e accedere al vano interno è davvero semplicissimo. I vantaggi dei meccanismi a doppia alzata non finiscono qui. Il piano di riposo del letto contenitore si alza tutto, svelando completamente lo spazio sottostante. Inoltre, l’alzata orizzontale permette di portare il materasso ad un’altezza utile per rifare il letto comodamente, senza piegare la schiena.
  • letto sommier con alzata laterale: è il meccanismo di apertura dei letti singoli e ad una piazza e mezza. Permette di accedere lateralmente al vano interno, un dettaglio che favorisce il posizionamento del letto contro il muro o sotto un armadio a ponte.

Esempi di letto sommier con alzata singola e doppia alzata

Letto sommier singolo ad alzata laterale

Letto sommier: misure e modelli

Per quanto riguarda le misure, i sommier offrono una gamma dimensionale ricca e variegata. Qui sotto troverai alcune dimensioni indicative, che potrebbero variare a seconda dei modelli e dei produttori. In generale, se vuoi farti un’idea, le misure dei letti sommier sono le seguenti:

 LETTO SOMMIER / SOMMIER CONTENITORE
MISURE STANDARD INDICATIVE
Letto Sommier Singolo cm 80 / 90 / 100 / 110 x 200
cm 90 / 100 x 210
cm 100 x 220
Letto Sommier Una Piazza e Mezza cm 120 x 200
cm 130 x 200 / 210 / 220
Letto Sommier alla Francese cm 140 x 190 / 200
Letto Sommier Queen Size cm 150 x 190
Letto Sommier Matrimoniale cm 160 x 200 / 210 / 220
Letto Sommier Matrimoniale Large cm 170 x 200 / 210 / 220
Letto Sommier King Size cm 180 x 200 / 210 / 220
cm 190 x 200 / 210 / 220
Letto Sommier Rotondo Ø cm 220 / 230 / 260

Letto sommier 1 piazza e mezzo Etienne

Letto sommier rotondo Record

Il letto sommier è il salvaspazio per eccellenza.

Nella versione con box può essere addirittura utilizzato come piccolo armadio, e questo in virtù della funzione contenitiva che lo caratterizza.

Ma cosa rende un sommier diverso da un comune letto con contenitore?

La sua struttura: il giroletto privo di testiera permette di risparmiare preziosi centimetri in profondità e di posizionare il letto in centro stanza. A sostegno di questa ipotesi, bisogna ricordare che il design dei moderni letti sommier è davvero impeccabile: il giroletto è curato nei minimi dettagli, e accorgersi della presenza del vano contenitore è quasi impossibile.

I tipi di giroletto esistenti sono davvero tantissimi e la scelta di un modello a scapito di un altro è spesso dettata da motivi di spazio. Se non si hanno molti centimetri attorno al letto, i sommier in legno o con giroletto slim sono l’opzione migliore, poiché riducono l’ingombro perimetrale e agevolano la circolazione nella stanza. Tuttavia, se non hai particolari esigenze di spazio (o se sei un fautore dell’arte per il gusto dell’arte), sappi che esistono dei letti imbottiti senza testiera davvero originali, alcuni addirittura romantici. Tra gli esempi più lampanti non mancano grandi basi con lavorazione capitonné, oppure coperte da gonne o mantovane (rivestimenti tessili che scendono fino a terra nascondendo i piedini del giroletto).

Letto sommier salvaspazio con giroletto slim e piedini alti
Letto sommier imbottito con giroletto arrotondato

Letto con copri sommier a mantovana

 

Un’alternativa al posizionamento in centro stanza?

Collocare il sommier contro il muro e utilizzare la boiserie* al posto della testiera. Una variazione sul tema consiste nel ricoprire il muro con pannelli imbottiti e rivestiti. Sono elementi decorativi davvero funzionali, spesso usati nella cameretta dei bambini o nella camera dei ragazzi. Oltre ad essere utilizzati come testiera (dietro al letto, quindi), questi pannelli possono essere impiegati su più pareti per creare schienali e protezioni laterali. Per non parlare della resa scenografica che danno… impagabile.

 

* Da sapere:

quando si parla di boiserie per letto ci si riferisce ad un sistema di pannelli modulari e componibili, utilizzati per creare testiere su misura e personalizzate. Per saperne di più, dai un’occhiata all’articolo Cos’è la boiserie per letto.

Letto sommier matrimoniale con boiserie Beat P17

Letto sommier singolo con pannelli imbottiti Tamia

Riassumendo:

In questo articolo abbiamo scoperto cosa sono i letti sommier, quali sono i meccanismi che ne regolano l’apertura ed elencato le misure più comuni in commercio. Ora non ci resta che fare un breve riassunto delle ragioni per cui vale la pena di optare per un letto sommier!

Sommier matrimoniale capitonné More&Plus

Scegli un letto sommier se:

  • sei alla ricerca di un letto originale, da posizionare in centro stanza
  • ti affascina l’idea di poter integrare al piano di riposo una testiera su misura e personalizzata
  • stai cercando un’alternativa al classico divano letto: in questo caso, i sommier singoli possono fare al caso tuo

Scegli un sommier contenitore se:

  • devi arredare una camera matrimoniale piccola e devi risparmiare centimetri in profondità
  • vuoi disporre di uno spazio contenitivo in più ma i cassetti sotto-letto non rispondono alle tue esigenze
  • cerchi un modello di letto che si possa rifare senza sforzo (i sommier contenitore ad alzata orizzontale sono i veri best seller)

Ora che sai tutto sui letti sommier, che ne dici di conoscere anche gli altri modelli? Ecco i nostri approfondimenti:

Letto singolo
Letto ad una piazza e mezza
Letto alla francese
Letto matrimoniale
Letto king size

Vuoi saperne di più sui materassi? Nella guida “Come scegliere il materasso” puoi scoprire le caratteristiche dei modelli a molle tradizionali o indipendenti, in memory o lattice.

Hai bisogno di un consiglio per arredare al meglio la camera da letto? Non sai quale sommier scegliere? Clicca qui sotto e chiedi aiuto ai nostri arredatori.

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7 Febbraio 2019 / / Blog Arredamento

Per arredare nel modo giusto la tua casa non hai necessariamente bisogno di un professionista, ti basterà avere chiari alcuni punti e qualche regola d’oro per evitare errori comuni.
Il punto di partenza sono gli spazi, è in base a questi che dovrai scegliere i colori delle pareti, i mobili e tutto ciò che acquisterai (o realizzerai) per trasformare la tua casa donandole personalità e carattere.
Passiamo però ora a quelli che sono gli errori che dovrai evitare se desideri scegliere gli arredi giusti per la tua casa.
Creare ambienti monocromatici. Uno spazio total white o total black renderà l’atmosfera in un caso asettica e nell’altro pesante. Dovrai cercare di scegliere pezzi di design che abbiano carattere ma che non siano dello stesso colore, il consiglio è optare per il tradizionale tono su tono che fa sempre il suo bell’effetto.
Scegliere gli arredi con distrazione. Dovrai scegliere i singoli elementi, che siano mobili o complementi di arredo più piccoli, con estrema cura, senza fretta, pensando a quelli che sono i tuoi gusti ma anche lo stile della casa. Questo perché un elemento che stona con il resto dell’arredamento rischia di rendere poco accogliente l’intera casa.
Utilizzare colori diversi in una stanza. Ogni stanza ha un’anima, per questo è indispensabile che racconti qualcosa di sé e delle persone che la abitano. Per farlo dovrai scegliere colori che si addicano perfettamente gli uni con gli altri, che creino un equilibrio cromatico e che rendano l’ambiente elegante e ricco di stile. Più semplicemente dovrai scegliere una palette di colori invece di tinte diverse che rischierebbero di non risultare piacevoli insieme. Se lo farai per tutta la casa o soltanto per una stanza, sarai tu a sceglierlo.

La scelta degli arredi

Scegliere gli arredi della tua casa non è così semplice. La scelta infatti dipende da molti fattori come lo spazio, i colori, lo stile del resto dell’arredamento.
Prima ancora dei complementi di arredo è necessario capire a chi affidarsi. È importante rivolgersi a professionisti del settore come Barzotti che con i suoi 40 anni di esperienza propone prodotti di qualità che si fondono perfettamente con le esigenze dei clienti e degli ambienti.
Lo shopping online è diventata ormai una consuetudine per comodità e per convenienza, per questo sono sempre di più quelli che la scelgono come modalità di acquisto. Barzotti offre ai suoi clienti la possibilità di scegliere i suoi migliori prodotti (pavimenti e rivestimenti, arredo bagno, cucine, termoarredo, stufe, wellness, camini, arredo da esterno e da giardino) direttamente online sul sito ufficiale, così come nel suo showroom in provincia di Teramo.
Una volta ben chiaro a chi affidarsi è necessario scegliere gli arredi in base allo stile del resto dell’arredamento, perché una scelta sbagliata può portare a una sbagliata immagine degli spazi. Questo principio vale sia per i modelli che per le nuance dei mobili e di tutti gli altri elementi che decidi di
acquistare per la tua casa.

Qualche segreto sull’arredamento

Se hai deciso di arredare la tua casa ti farà comodo sapere qualche segreto per raggiungere risultati perfetti, proprio come desideri.
Uno di questi è legato alla scelta dei quadri. Fai attenzione all’altezza a cui si appendono. La regola sarebbe quella di appenderli a 160 cm da terra, assemblandoli per dimensione e colore, magari se fosse possibile sarebbe meglio scegliere una sola parete. Questo vale per i quadri, ma anche per le foto.
L’illuminazione ha la sua importanza. È necessario che tu sappia che la luce cambia profondamente la percezione della casa, per questo dovrai pensare all’inizio dei lavori alla disposizione delle luci, quindi punti luce, plafoniere e lampade.

31 Gennaio 2019 / / Blog Arredamento

È nato negli anni Sessanta del secolo scorso, ma si è saputo rinnovare con nuove tecnologie e una forte spinta alla sostenibilità. Parliamo del Design For All, ovvero la “filosofia” della progettazione accessibile mirata ad eliminare ogni tipo di barriera architettonica e di ostacolo alla vita indipendente. In Italia, a partire dagli anni Novanta, si passa dal concetto di “progetti speciali” pensati per persone fragili, ad un concetto più globale, quasi “olistico”, che porta alla nascita dell’Inclusive Design o Universal Design o, infine, Design for All. Un’architettura di qualità che non deve avere solo elevate caratteristiche estetiche, ma anche di fruibilità, sicurezza, autonomia e, non ultime, modalità alternative di utilizzo, in base a esigenze e condizioni che possono cambiare nel corso della vita. Questi parametri dovrebbero essere prioritari soprattutto nella progettazione di ambienti urbani, ma possono essere applicati con ampi margini di efficacia anche negli ambienti domestici privati.

Un esempio su tutti: un mini ascensore che, con un ingombro minimo e un investimento contenuto, rappresenta un’ottima soluzione per superare le barriere architettoniche di un’abitazione, ma anche di piccoli condomini, uffici o negozi. Ostacoli che non riguardano solo anziani e disabili, ma anche mamme con passeggini o persone che hanno subito un infortunio e che, seppure temporaneamente, hanno una mobilità ridotta.

Funzionalità, tecnologia e design sono i “plus” dei mini ascensori domestici oggi in commercio. Come gli ultimi e innovativi Armonico e Dinamico di KONE Motus, che si caratterizzano per funzionalità e design e possono essere personalizzati in base alle esigenze e agli elementi strutturali dell’edificio, ma anche all’estetica degli spazi interni. Un mix di legno, laminati e acciaio rende confortevole ed elegante la cabina, mentre la parte in vetro dona ampiezza e luminosità.

Dinamico è una piattaforma elevatrice che funziona anche in spazi minimi. È adatto sia come montacarichi per disabili, sia più in generale per rendere case e spazi pubblici più comodi e pregiati. È dotato di una tecnologia “soft-start”, per garantire il massimo comfort, e del meccanismo di discesa automatica di emergenza.

La combinazione di diversi materiali, come legno, acciaio e vetro, rende i mini ascensori dei veri elementi di arredo. Non è raro, infatti, che nei moderni progetti di arredamento di interni, in fase di costruzione di nuove abitazioni, questi impianti domestici vengano ormai previsti per migliorare l’accessibilità, la comodità e l’eleganza degli spazi abitativi. E proprio su questi principi nasce la linea di KONE Motus per il trasporto verticale.

Il mini-ascensore ha alcune caratteristiche che lo distinguono dall’ascensore, anche se la funzione e i vantaggi sono simili.

Per un mini-ascensore le dimensioni minime richieste sono 120 cm per larghezza e 95 cm per profondità, in modo da consentire l’accesso anche ad una sedia a ruote. La portata minima è 250 kg (circa 3 persone), anche se esistono impianti di capienza maggiore, con
portata fino a 600 kg.

Il mini-ascensore arriva fino a 0,15 metri al secondo, mentre l’ascensore è più veloce. Ancora, l’ascensore da appartamento non comporta lavori per creare la “fossa” e la “testata” e può utilizzare la corrente domestica mono fase, con un consumo in linea con quelli dei comuni elettrodomestici.

Inoltre, i mini-ascensori domestici, come Armonico e Dinamico di KONE Motus, possono essere equipaggiati con seggiolino, comandi touch, telefono in cabina e con un sistema di alimentazione indipendente, utile in caso di black out.

Oltre al vantaggio di avere una casa completamente accessibile, soprattutto se è costruita su più livelli, installare un mini-ascensore è un vero investimento che aumenta nel tempo il valore dell’immobile.

Così come progettare o ristrutturare un’abitazione secondo i principi del Design For All è un investimento lungimirante. La metodologia della buona architettura sostenibile viene sostenuta da anni da Design for All Italia, nato nel 1994 come Istituto Italiano per il Design e la Disabilità (IIDD) e costituitosi poi nel 2008 come associazione indipendente.

DfA Italia è stata la prima National Member Organisation dell’EIDD, ovvero Design for All Europe, fondato a Dublino nel 1993, con il sostegno dell’Unione Europea.

“Il Design for All è partito dall'analisi della disabilità, per poi gestire le esigenze di tutti e cerca gli strumenti per promuovere gli interventi per l'adeguamento dell'ambiente a tutti – si legge nella prefazione al volume ‘Design for All. Il progetto per l’individuo reale’, curato da Avril Accolla, Vice Presidente dell'EIDD Design for All Europe e dell'IIDD Design for All Italia, con i contributi di Luigi Bandini Buti, Daniela Gilardelli e Finn Petrén – L’attualità risiede soprattutto nel fatto che non solo coinvolge nel progetto le discipline del progetto, ma anche tutte le discipline della filiera della decisione. Cerca di indirizzare all'obiettivo la decisione politica, la gestione economico-finanziara, l'opportunità sociale, il progettista, la realizzazione del progetto e la sua gestione, secondo il principio che, se viene a mancare un elemento della filiera, soprattutto la volontà politica, non sarà certo solo il progettista, pur bravo, a poter realizzare progetti inclusivi”.

Come dire, un approccio sistemico, olistico e necessariamente multidisciplinare, che sta ormai coinvolgendo quasi tutte le nuove leve dell’architettura moderna.

30 Gennaio 2019 / / BlogArredamento Aziende

Anno nuovo, sedie nuove. Moderne e in legno, per la precisione. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sui modelli esistenti e i materiali con cui sono realizzati, prestando particolare attenzione alle sedie di tendenza (non solo quella scandinava, che con il legno, comunque, ci va a nozze).
Per una cucina arredata con stile, un loft industriale o semplicemente un tavolo grezzo a cui dare nuova linfa: scopri la nostra selezione di sedie in legno, anche con sedute in pelle o tessuto, lasciati ispirare e, se ti piace l’idea, acquistale su ArredaClick!

Sedie tutte in legno

Iniziamo parlando di un modello molto amato: le sedie interamente realizzate in legno. O almeno, così è quello che si percepisce dall’esterno… Tuttavia, è bene tenere a mente che la qualità e la quantità della materia utilizzata (per noi, il vero legno) sono i fattori discriminanti che portano all’individuazione di tre grandi famiglie: le sedie in legno massello, le sedie in multistrato e le sedie in legno impiallacciato. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.

Sedie in legno massello

Quando si parla di massello, non ci sono dubbi: si parla del legno nella sua purezza. Più precisamente, ci si riferisce al materiale estratto dalla parte centrale del tronco della pianta, il cosiddetto durame. Dopo un periodo di stagionatura volto a dissipare l’umidità, la materia prima è pronta per essere impiegata nella produzione di complementi d’arredo di vario genere. Essendo completamente naturale, ogni essenza di massello ha caratteristiche ben precise, definite dalle tipologia di pianta da cui è estratta. Legno di rovere, noce, faggio e ciliegio sono le essenze più amate e diffuse, ma la lista è numerosa e comprende anche legni d’origine esotica. Con una simile varietà, è davvero semplice imbattersi in sedie in legno massello chiaro o scuro, con venature più o meno pronunciate, anche molto diverse tra loro.
Il design contemporaneo non si è lasciato intimidire da queste differenze, anzi. Anche i migliori designer hanno dato il loro contributo: hanno plasmato questa materia pregiata, ne hanno esaltato la bellezza e ricavato sedie in legno massello moderne davvero impeccabili. Bisogno di idee? Date un’occhiata alla nostra selezione di modelli (in vendita online su ArredaClick!).


Sedie in legno massello Seame


Sedia in rovere massello Andromaca

Sedie in multistrato

Il multistrato è un legno semilavorato, composto dalla sovrapposizione di più strati (da cui il nome). Incollati tra loro, i fogli di legno formano un pannello solido e resistente, spesso impiegato nell’industria nautica e in quella del mobile. Il numero di fogli non è inferiore a 5, e le fibre del legno sono orientate in maniera ortogonale per garantire la maggiore stabilità possibile. Solitamentesi utilizza l’essenza di pioppo, ma non mancano esempi di multistrato in faggio, abete o betulla. Tra i vantaggi del multistrato si annoverano flessibilità e leggerezza, oltre ad un costo inferiore rispetto al massello. Dimostra, inoltre, una certa resistenza all’umidità, caratteristica che lo rende ideale per gli ambienti domestici. Facile da trattare, in fase di lavorazione può essere curvato senza subire rotture; per questo, il multistrato consente di ottenere sedie dalle forme arrotondate, che abbinano all’alta resistenza un design dinamico e attuale.


Sedie in multistrato e legno massello Emma


Sedie in multistrato moderne Sparta

Sedie in legno impiallacciato

Innanzitutto, cerchiamo di dare ad ogni termine il giusto significato. Cos’è il legno impiallacciato? Si tratta di un materiale sottoposto a impiallacciatura, un’operazione di falegnameria che consiste nel ricoprire un legname poco pregiato con sottili fogli di vero legno, i piallacci. Dette anche tranciati, le lamine sono ricavate da essenze nobili e pregiate come il noce, il rovere, l’ulivo o il ciliegio, a cui si affiancano legnami esotici di altissima qualità. Utilizzata fin dal Rinascimento, la tecnica dell’impiallacciatura si è evoluta nel corso dei secoli. La vera innovazione, però, è avvenuta nell’Ottocento, con l’introduzione delle macchine. Questa rivoluzione ha permesso di ottenere tranciati di legno sottilissimi e particolarmente elastici, applicabili anche sulle superfici curve (come le sedute delle sedie, appunto). La resa estetica dell’impiallacciato è molto gradevole, al punto che certi la paragonano a quella del legno massello. I costi, tuttavia, sono più contenuti.


Sedie in legno impiallacciato di rovere o noce Platone


Sedie in legno massello e impiallacciato Penkala

Sedie in legno colorate

Piccola parentesi, ma doverosa. Finora ci siamo concentrati su quelle sedie che il legno, oltre ad averlo nell’anima, ce l’hanno anche nell’aspetto. È bene ricordare, però, che l’universo delle sedie moderne in legno accoglie anche delle “pecore nere” (e nere è proprio l’aggettivo che fa al caso nostro!). Ci riferiamo alle sedie colorate, e in particolare vogliamo rendere giustizia a tutte quelle sedute che, pur avendo un cuore legnoso, hanno deciso di stravolgere il loro aspetto naturale con colori accessi e laccature stravaganti (sì, anche fluo). Noi vi diamo qualche idea, ma su ArredaClick potrete sbizzarrirvi scegliendo tra decine di sfumature!


Sedia in legno rossa Brera


Sedie in legno colorate Taira


Sedie a dondolo in legno Pisolo

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Non solo legno: le sedie imbottite

Quando si parla di comfort, non tutti pensano alle sedie in legno. Sedili spogli e braccioli minimal possono risultare, per alcuni, addirittura scomodi. Per fugare ogni dubbio (e non rinunciare alla bellezza del legname), la soluzione può essere davvero semplice: basta scegliere una sedia in legno imbottita. A seconda dei modelli, l’imbottitura può ricoprire solo la seduta o coinvolgere anche lo schienale per garantire un confort ottimale. E poiché l’occhio vuole la sua parte… la scelta del rivestimento che ricopre l’imbottitura assume un ruolo tutt’altro che marginale. Pelle, cuoio, tessuto, ecopelle, microfibra… Ad ogni stile, ad ogni necessità, la sua sedia. Iniziamo da quelle in pelle e legno. Ispirazioni in arrivo!

Sedie in pelle e legno

Legno e pelle: ecco due materiali che non passeranno mai di moda. Perfette in una sala da pranzo ricercata, ma adatte anche ad ambienti informali, le moderne sedie in legno con seduta in pelle sono la massima espressione di questo matrimonio felice. Per non parlare del cuoio, ideale per enfatizzare la genuina bellezza del legno naturale.


Sedie di design in legno e pelle Odyssèe


Sedia in pelle e legno Eiko


Sedia in legno con seduta in pelle Thelma


Sedia in legno e cuoio Pelleossa

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Sedie in ecopelle e legno

Ottima alternativa alla pelle, anche l’ecopelle trova nel legno un alleato vincente. Si declina in tantissimi colori e garantisce, ad un prezzo più contenuto, una resa altrettanto gradevole.


Sedia in legno ed ecopelle Greta


Sedia in ecopelle e legno Stone


Sedia in legno imbottita e rivestita in ecopelle Ali

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Sedie in legno e tessuto

Grande classico, il binomio legno e tessuto resiste al passaggio del tempo. Questa materia tessile ha il vantaggio di essere pratico, lavabile o addirittura resistente all’acqua (cosa non da poco per delle sedie da sala da pranzo!). Ecco un assaggio di quello che troverete su ArredaClick.


Sedia in legno imbottita Cookie


Sedie in legno e tessuto Isabella


Sedia in legno e tessuto Claretta

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Sedie in legno moderne: le altre tendenze

Il legno è un materiale nobile, certo, ma anche molto versatile. Se sposa pelle e tessuto, di certo non sdegna il metallo e la plastica. Contaminazioni di stili e materiali hanno dato vita ad un nutrito gruppo di sedie in legno con gambe in acciaio, scocca in polipropilene e chi più ne ha più ne metta. Vedere per credere.

Sedie in legno e metallo

Chi dice metallo e legno, dice stile industriale. Anzi, new industrial, una variazione sul tema che caldeggia l’accostamento di materie nobili e colori caldi. E cosa, meglio di una sedia in ferro e legno, può incarnare questa tendenza? Date un’occhiata alle nostre proposte.


Sedia in legno e acciaio Steelwood


Sedia in metallo e legno Tondina


Sedia in legno e ferro Dandy

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Sedie in legno e plastica

A cosa si pensa quando si parla di sedie in plastica e legno? Innanzitutto, ad una certa idea di design scandinavo. Lo stile nordico è celebre per l’utilizzo delle essenze, soprattutto quelle chiare, associate a materie plastiche dai colori tenui. Ma non solo: si pensa anche alla leggerezza delle sedute in policarbonato, o alla trasparenza di quelle in polipropilene. E voi a cosa pensate?


Sedia bianca e legno Twist


Sedie in legno e plastica Next


Sedia in plastica con gambe in legno Loto

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Hai bisogno di consigli per arredare al meglio la tua casa? Vorresti trovare il tavolo giusto per queste sedie? Non esitare a contattare i nostri arredatori!
E se nel frattempo vuoi dare un’occhiata ai nostri tavoli per sala da pranzo o soggiorno, ti aspettano più di 400 modelli personalizzabili e acquistabili online!

 

22 Gennaio 2019 / / Blog Arredamento

La scelta dell’arredamento da giardino è più impegnativa di quanto si possa effettivamente pensare, visto che essendo uno spazio verde all’aria aperto, oltre ai fiori e alle piante, occorre saper scegliere con cura tutti i mobili per rendere l’ambiente vivibile. Il comfort, infatti, deve essere sempre ai massimi livelli.

Nella scelta dei complementi d’arredo per il giardino, è necessario tenere conto di tutta una serie di aspetti. Ad esempio, in presenza di cani o di altri animali domestici, le recinzioni sono di fondamentale importanza. In presenza di bambini, poi, è di prioritaria importanza saper inserire nel giardino i giochi giusti. Sotto questo aspetto, lo spazio verde per antonomasia deve diventare un vero e proprio parco giochi in miniatura.

Fatta questa premessa, in riferimento all’arredamento da giardino, cos’è che proprio non deve mai mancare?

Tavolino in pallet per il giardino

Nell’arredamento del giardino, i pallet sono il materiale per antonomasia. Quelli fatti a mano sono belli a vedersi, funzionali e conferiscono all’area verde un look particolarmente moderno. L’immancabile copertura in cera d’api ha il merito di assicurare una protezione extra. Chi ha il pallino del bricolage ed ha al tempo stesso una certa dimestichezza con vernici e trapano, può tranquillamente costruirne uno da solo.

Tavoli da esterno in teak

Per l’arredo da giardino, il teak si conferma il legno più di moda, in quanto è il top sia a livello di robustezza che di durevolezza. Proprio quello che ci vuole per allontanare la minaccia delle ammaccature, dei graffi e soprattutto delle infiltrazioni d’acqua, pericolo numero uno per i tavoli da giardino. Il fatto che il teak non sviluppi muffe, è una cosa che piace a tutti.
L’unico punto a sfavore risiede nel fatto che a fronte di un’eccessiva esposizione ai raggi solari, vede cambiare il suo colore originario da marrone a grigio. Onde evitare che il problema si palesi, urge proteggerlo adeguatamente.

Sedie per il giardino

Il rattan sintetico è il materiale perfetto per le sedie da giardino, specie se le condizioni meteo nella zona in cui si vive, non risultano poi così ottimali. Feedback positivo anche per il legno di acacia. Il vantaggio di questi materiali è triplice, visto che si evita di cambiare l’arredo del giardino con una certa frequenza, di dover aumentare i lavori di manutenzione e di spostare le sedie per metterle al riparo, nel momento in cui piove o nevica.
Questo legno flessibile, contraddistinto da fibre intrecciate, conferirà allo spazio verde quello stile retro.

Sia per i tavoli che per le sedie, il legno deve essere di qualità, perché si evitano tutti quei problemi di manutenzione dei mobili. Evitare che l’arredamento invecchi vuol dire di fatto risparmiare soldi.

Amaca nel giardino

Per chi vive il giardino come un’area di relax, l’amaca non deve mai mancare. L’importante è che sia colorata, affinché risalti, e che la tonalità risulti in linea con quella del tavolino e delle sedie.
Per ciò che concerne la sua posizione, c’è da dire che la presenza degli alberi si rivela di sicuro utile, anche se non è una conditio sine qua non. L’importante è che la zona dove l’amaca viene collocata sia particolarmente ombreggiata.
Attaccare l’amaca al muro con l’ausilio di due ganci può essere una scelta pratica, specie per gli amanti della lettura. Godersi un libro nei pomeriggi estivi è un’esperienza davvero appagante. Lo stesso dicasi per chi ama sdraiarsi sull’amaca e lavorare con il computer in giardino, lontano dallo stress.

Cuscini da tenere in giardino

Se all’interno del contesto domestico, la scelta dei cuscini è di per sé importante, nel caso del giardino lo è ancora di più, visto che conferiscono carattere ai componenti d’arredo. Occhio alle dimensioni, visto che ad esempio la taglia XXL si rivela il non plus ultra solo se le dimensioni dello spazio sono notevoli. In questo caso, godersi il fresco ristoratore sui cuscini da giardino sarà un’esperienza assai piacevole nel periodo estivo.

Gazebo in giardino

Rimanendo in tema relax, il gazebo risulta fondamentale per divertirsi in compagnia nelle splendide serate estive o per trascorrere momenti indimenticabili. L’importante è che la scelta della rampicante, del tavolino e delle sedie sia indovinata. È sempre bene optare per il legno piuttosto che per le soluzioni in plastica. Il colpo d’occhio sarà di sicuro più appagante.

Lanterne per il giardino

Chi desidera conferire al proprio giardino un’eleganza esotica, troverà nelle lanterne un’idea decisamente originale. Che le si appoggi sui tavolini o a terra o che le si appenda ai rami degli alberi, il risultato finale sarà splendido, specie di notte. Il sistema di illuminazione deve essere adeguato: una luce soffusa si rivela sempre ideale per trascorrere momenti tranquilli e vivaci, come una serata particolarmente romantica o un party in amicizia.

Pedana per il giardino

Funzionale e dal forte impatto visivo: queste devono essere le caratteristiche generali di una pedana da giardino, soluzione ideale per permettere agli ospiti di accedere comodamente all’area salotto, godendosela appieno.

Barbecue nel giardino

Il re delle giornate estive, dei party all’aperto è di sicuro il barbecue. In un giardino non deve mai mancare, ma solo se lo spazio c’è, e in abbondanza. In quest’occasione, realizzare un cucinino esterno nel giardino non sarebbe una cattiva idea. Anzi…

Fontana nel giardino

La fontana in giardino non ha solo una funzione decorativa, per catturare l’occhio degli ospiti, ma anche funzionale. Specie nelle estati torride, dove il contesto deve essere fresco come non mai. Anche una doccia esterna può essere ben gradita, perché con l’inizio del caldo, rinfrescarsi in maniera veloce è una necessità.

Attenzione alla copertura del giardino

La copertura è una di quelle cose che nell’arredo da giardino non deve mai mancare, che sia un ombrellone, la classica vela o il gazebo. Nelle ore serali e in quelle notturne, urge aumentare i livelli di protezione dall’umidità, specie in inverno. E quando le temperature salgono, specie nel periodo estivo, tutti vogliono avere una zona ombreggiata. Optare per le soluzioni richiudibili, assicura una gestione degli spazi in media assai più efficiente.

Cosa fare se il giardino è uno spazio di piccole dimensioni?

Anche a fronte di un ambiente ristretto, l’arredamento va curato. Anzi, a maggior ragione, visto che le operazioni risultano ancora più semplici. Puntare su cespugli e piante basse darà luogo ad uno splendido susseguirsi di alternanze e di giochi di colori unici. Per creare i giusti contrasti, sono i sassi che fanno la differenza. Sceglierli di dimensioni diverse permette di proporre dinamicità e sinuosità delle linee.
Assai utili, per creare contrasti cromatici particolarmente armoniosi, sono di sicuro i sottovasi. Quelli in legno sono quelli che più vanno per la maggiore, in quanto apportano quel sano tocco distintivo di classe e di eleganza nel giardino.

Conclusioni

Avere un giardino curato al meglio e arredato con stile, a prescindere dalle dimensioni, valorizzerà senza ombra di dubbio il proprio contesto abitativo. E, incredibile più a dirsi che a farsi, non ci vuole poi molto per arredare lo spazio verde. L’importante è farlo con gusto, tenendo conto dello stile e della funzionalità. Solo in questo modo, chi verrà accolto in questo ambiente si sentirà effettivamente a suo agio.
Per i materiali dei rivestimenti, è preferibile optare per soluzioni garden-proof, in grado di resistere alle infiltrazioni d’acqua, al sole battente e alle intemperie. Questo è ciò che ci vuole per un giardino arredato a regola d’arte.