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11 Ottobre 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Continua il nostro percorso alla scoperta delle pietre naturali e del loro uso in edilizia. Oggi parliamo delle rocce sedimentarie.

rocce sedimentarie

Le rocce sedimentarie derivano dal processo di sedimentazione provocato dall’erosione e degradazione di rocce preesitenti. La roccia si forma per via della diagenesi, ovvero la compattazione dei detriti e la successiva cementificazione, che avviene grazie al carbonato di calcio1 e all’ossido di silicio2 contenuti nell’acqua presente nei sedimenti. Nelle rocce sedimentarie sono inglobati anche elementi organici fossilizzati. 

Foto Zanichelli

Classificazione petrografia delle rocce sedimentarie

La classificazione petrografica delle rocce sedimentarie distingue due sottocategorie:

Rocce di sedimentazione chimica

Le rocce di sedimentazione chimica si formano grazie alla precipitazione e sedimentazione dei sali presenti nell’acqua di laghi, mari o fiumi. Curiosità: il salgemma, da cui si ricava il sale, fa parte di questo gruppo. Appartengono a questa categoria:

GESSO: o solfato di calcio, utilizzato in edilizia come legante, per realizzare decorazioni, intonaci, pannelli in cartongesso e stucco.

Gesso

PIETRE CALCAREE: sono costituite in prevalenza da carbonato di calcio, con presenza di detriti di argilla e quarzo. Il calcare entra nella composizione del cemento, e può essere utilizzato sotto forma di pietrame, pietrisco o sabbia. Resistenti all’usura e al gelo, le pietre calcaree trovano utilizzo nelle costruzioni e nelle pavimentazioni per esterni. Le più apprezzate, grazie alla loro grana fine, sono il Botticino, di colore bianco crema rosato, spesso classificato tra i marmi; la Pietra di Verona, di colore rosso rosato; il Travertino, (la pietra del Colosseo) apprezzato fin dall’antichità per la resistenza al gelo e la durevolezza. Lo caratterizza la presenza di forellini e scanalature irregolari, dovuti all’azione dell’acqua; 

rocce sedimentarie
Botticino
rocce sedimentarie
Pietra di Verona

l’Alabastro, di colore bianco e dalla struttura cristallina priva di impurità, utilizzato per rivestimenti interni.

Alabastro

PIETRE CALCAREE ORGANOGENE: si tratta di pietre che contengono, oltre al carbonato di calcio, una consistente quantità di organismi viventi (animali e piante) sotto forma di fossili. Le più apprezzate sono la Pietra da Cantoni, proveniente dal Piemonte, e la Pietra Leccese, protagonista del Barocco Leccese.

Moleto, Monferrato, chiesa di San Michele, costruita in Pietra da Cantoni
rocce sedimentarie
Chiesa di Santa Croce a Lecce, foto di Roberto Leinardi sotto licenza GFDL

Le pietre calcaree sono all’origine di spettacolari siti scavati nella roccia, come Petra, in Giordania, o Matera, con i suoi famosi “sassi”.

NOTA: oggi i produttori di rivestimenti si riferiscono alle pietre calcaree con il termine inglese Limestone. Attenzione! I nomi delle pietre derivano principalmente dalla zona di estrazione, dunque Limestone è un termine generico che indica le pietre calcaree in generale.

Rocce di sedimentazione detritica

Le rocce di sedimentazione detritica, o clastiche, sono rocce costituite da sedimenti di varia natura, ovvero da porzioni di rocce preesistenti. Si formano in seguito all’erosione della crosta terreste, cui seguono l’accumulazione e la compattazione. Infine, i detriti vengono legati da cementi naturali come la silice, il calcare o l’argilla. L’aspetto è quello di una roccia composta da frammenti di rocce più o meno grandi (clasti) cementate tra loro. 

A loro volta, le rocce sedimentarie clastiche sono classificate in base alla dimensione dei clasti che le compongono:

CONGLOMERATI NATURALI: sono le rocce che contengono i clasti più grandi. I clasti possono essere arrotondati (puddinga) o spigolosi (breccia). Generalmente sono pietre poco adatte per gli esterni. Storicamente, queste pietre si trovano in grande quantità nei palazzi lombardi, soprattutto il Ceppo di Gré, del gruppo delle puddinghe, molto apprezzato anche oggi per la sua resistenza al gelo, ai sali e agli acidi, e per la grana decorativa. Oggi è di tendenza per i rivestimenti interni, i piani di bagni e cucine.

Un altro conglomerato molto utilizzato per le decorazioni è l’oficalce, detta anche Marmo Verde Alpi, una breccia dal colore verde scuro e venature bianche;

Arriva dal Brasile una varietà particolare di conglomerati naturali, detti impropriamente Granito Marinace. L’aspetto è simile ad un seminato veneziano, per la presenza di grossi ciottoli di fiume, ed è disponibile nelle varietà rosso, verde, nero e gold.

ARENARIE: sono costituite da granuli di quarzo e sabbie fini cementati naturalmente, e hanno un aspetto stratificato. Le arenarie hanno una superficie ruvida e sono di facile lavorabilità, dunque molto utilizzate nell’edilizia. Le arenarie hanno colorazioni che vanno dal grigio al rosso, dal giallo al verde. Molto apprezzata la Pietra Serena, di colore grigio-azzurro, base dell’architettura toscana, tanto apprezzata dal Brunelleschi.

ARGILLITI: costituite dalla cementificazione di argille, ovvero di minuscoli cristalli di fillosilicati mescolati a sabbia. Sono utilizzate per la produzione di laterizi (tegole, mattoni), ceramiche, intonaci. Ha proprietà igroscopiche, è aspirante, isolante e ignifuga.

rocce sedimentarie
Argilla

Leggi gli altri articoli sulle pietre naturali

NOTE: 
1- il carbonato di calcio, o calcite, è un minerale cristallino bianco o trasparente. È utilizzato in edilizia per la produzione di cemento e malta da muratura e da intonaco.
2- l’ossido di silicio, o silice, è un composto formato da silicio e ossigeno. Si trova in natura sotto forma di solido cristallino ed è presente in molti minerali e in rocce come granito e quarzo, nell’argilla, nella sabbia. In edilizia, è utilizzato per la produzione di cemento, pannelli tecnici, vetro.
11 Ottobre 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Gli ancoranti chimici sono strumenti incredibilmente utili e versatili, sono accessori utilizzati quasi esclusivamente dai professionisti del settore, in quanto non tanto semplici da sfruttare quanto i classici tasselli, ma con la dovuta conoscenza possono essere usati in campo hobbistico o nelle riparazioni minori. In genere si utilizzano quando i tasselli meccanici non farebbero buona presa nella parete.

ancoranti chimici

Cosa sono i tasselli

Un tassello è un semplice punto di ancoraggio, che consente di fissare a una parete o a una qualsiasi struttura una barra filettata, che può essere una vite o comunque una qualsiasi struttura che sarà poi sfruttata come sostegno. Gli hobbisti e i professionisti usano i tasselli per creare punti di ancoraggio resistenti, come ad esempio quelli che si sfruttano per sostenere une mensola o un mobile. I tasselli funzionano a espansione: si inseriscono in un foro e al loro interno si avvita la vite, durante questa operazione il tassello si deforma creando un punto di ancoraggio molto saldo. In alcune situazioni però i professionisti si trovano a dover utilizzare un tassello su un materiale che non garantisce la corretta tenuta, a causa della sua natura fisica o chimica. In questi casi si sfruttano gli ancoranti chimici, che sono chiamati a volte anche tasselli chimici. È possibile trovare una buona varietà di entrambi i tipi di ancoraggio a questa pagina.

Cosa sono gli ancoranti chimici

Mentre i tasselli classici, quelli più utilizzati in vari lavori in casa, svolgono un’azione di tipo meccanico gli ancoranti chimici effettuano la medesima azione ma approfittando di loro specifiche caratteristiche chimiche. In sostanza si tratta di materiali resinosi bicomponenti, fluidi a sé stanti che diventano duri e compatti una volta premiscelati ed esposti all’aria. Sono venduti in cartucce, al cui interno può essere presente un singolo componente o due; in alcuni casi cartucce secondarie vanno aggiunte a quelle principali, per ottenere l’effetto di indurimento necessario al funzionamento degli ancoranti chimici. La consistenza fluida permette di introdurre l’ancorante nel foro, che dovrà essere perfettamente pulito; in seguito si inserisce la barra filettata e si attende l’indurimento dell’ancorante. Si ottiene così un punto di ancoraggio completamente solidale con il materiale circostante

Scegliere il giusto tassello

I professionisti sono in grado di scegliere in maniera corretta il tipo di tassello e di ancorante da utilizzare in ogni specifica situazione. Anche considerando solo i tasselli a espansione ne esistono di vari materiali, dimensioni e consistenza, è quindi molto importante scegliere il tassello più adatto per il punto di fissaggio o di ancoraggio che si deve porre in opera. Non è possibile indicare quale sia l’ancoraggio perfetto, ma questo varia per ogni specifica situazione: ogni tipo di tassello o di ancorante chimico è più o meno adatto allo svolgimento di specifici compiti. I tasselli chimici si usano di preferenza su materiali molto compatti, o anche in situazioni quali quelle causate da una parete in mattoni forati, dove la presa di un tassello a espansione sarebbe quanto meno poco salda. Gli ancoranti chimici trovano impiego anche in punti di ancoraggio all’esterno, in luoghi esposti ad alte temperature o dove si deve fissare un peso molto elevato.

10 Ottobre 2022 / / Dettagli Home Decor

Cersaie 2022, le novità su rivestimenti e arredobagno

Si è appena conclusa la 39ª edizione di Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’ arredobagno. Cersaie 2022 è stato un evento molto atteso per il settore che ha permesso di poter incontrare di nuovo le aziende e di toccare con mano le nuove proposte per le tendenze dell’anno.
Parlando di numeri: 140.000 metri quadrati di superficie complessiva, 624 aziende in esposizione, di cui 237 espositori esteri e 26 paesi rappresentati.
Un grande ritorno con l’ impegno per la sostenibilità come filo conduttore di tutta la manifestazione legato alle tematiche attuali e alle esigenze del futuro a breve termine, come descrive Emilio Mussini, Vicepresidente di Confindustria Ceramica alla guida delle Attività Promozionali e Fiere.

Cersaie 2022 e i rivestimenti

Partiamo con una carrellata di novità per pavimenti e rivestimenti di alcune delle aziende top del settore che dettano le tendenze del momento.

Ceramica Bardelli


Spicca la collaborazione tra Seletti e Bardelli che nasce incontro tra il design figurativo di Seletti e il know-how del prodotto ceramico di Ceramica Bardelli. Il risultato è la capsule collection Tiles (R)evolution che si compone di superfici dal forte impatto estetico.
Rappresenta una rivoluzione nel mondo delle superfici decorative che vede protagoniste due eccellenze italiane. Si compone di cinque linee tra giochi di geometrie, pattern e contrasti tra bianco e nero come nel caso di Distorsion.

Rak Ceramics

le novità presentate a Cersaie 2022

Rimaniamo sui toni scuri con la serie Dark Ink firmata da Rak Ceramics. Dalla forte inspirazione veneziana per gli effetti materici la collezione propone una grafica granulare che ricorda i terrazzi della laguna. Gioca con le sfumature che vanno dal bianco al nero con toni ben definiti e che crea una reinterpretazione molto moderna del prodotto. Il mosaico e il brick nero con finitura opaca aggiungono design ed eleganza alla collezione.

novità Vitra Tiles a Cersaie

In contrapposizione espone anche la linea Tibur From Baalbek in memoria delle antiche architetture mediterranee, molto più materica e naturale.
Racchiude la storia dell’architettura italiana partendo da Roma per arrivare in Libano, famosa per le monumentali rovine dei templi romani.
Toni caldi in questo caso, dall’ avorio, al beige e al grigio, sono in grado di esprimere eleganza e purezza e abbinarsi tra loro in modo armonico.

VitrA Tiles


Prendono ispirazione dalla pavimentazione delle strade cittadine invece CobbleMix System di VitrA. Esprime la volontà di creare un design senza confini attraverso una continuità estetica tra indoor e outdoor. La distinzione tra dentro e fuori si dissolve, la potenza della natura permea anche gli spazi chiusi con un mondo ricco di colori e formati.

FAP ceramiche

Le novità bagno da Cersaie 2022

Per dar vita ad ambienti unici e scenografici, che trascendono il mero effetto raw tipico del “Béton Brut” di Le Corbusier, FAP Ceramiche presenta YLICO.  Nota distintiva di YLICO è la trasposizione del cemento in un materiale che oltrepassa la propria essenza, facendosi per incanto delicato e leggero come un vestito, capace di adattarsi a pareti e pavimenti.


Al fine di creare spazi rigeneranti, FAP Ceramiche presenta la novità ROMA STONE.  Un’articolata collezione di Wall Tiles & Gres porcellanato dal carattere istintivo ed eclettico declinata in quattro estetiche: Marmo, Pietra, lastre Corten e Decori matt & glossy ispirati alla natura.

Cersaie e l’arredobagno

Per il capitolo dedicato agli arredi di Cersaie 2022 troviamo aziende versatili che uniscono il dettaglio d’arredo alle finiture dei rivestimento per una combinazione perfetta.

VitrA Bathroom

Cersaie e l'arredobagno

Torniamo a parlare di VitrA per la collezione disegnata da Claudio Bellini in collaborazione con il suo design Team. Si chiama Equal ed offre un bagno dal carattere deciso. Prodotto di design che si caratterizza per la sua semplicità e che fonde tra loro equilibrio e disordine urbano; la sua armonia soddisfa le più svariate esigenze e ambientazioni; non genera rumore. La semplicità va considerata come il risultato di un’autentica sofisticazione.

Tra le collaborazioni di VitrA compare anche il nome di Tom Dixon per la nuova collezione Liquid. Pensata con uno stile “senza tempo” si estende l’applicazione della ceramica scultorea con le sue forme leggere e arrotondate per l’intera linea bagno, dal lavabo ai rubinetti passando per il mobile contenitore. Contraddistinguono la collezione le forme inequivocabilmente contemporanee, ma che allo stesso tempo richiamano un senso di durevolezza e di classicità che rimanda all’ era vittoriana.

Fiora


Cambiamo azienda ed ispirazioni temporali parlando di Fiora che si identifica nella rivoluzione con la nuova linea di elementi semi-modulari Rok. L’estetica è quella di un blocco di linee rette e stile architettonico dal sigillo minimale e dagli angoli semplici, moderni ed eleganti. Questo progetto di Fiora Design Studio è un pezzo fortemente versatile in termini di forme e finiture che permettono infinite soluzioni personalizzate.

ARBI Arredobagno

Arredobagno le nuove proposte viste a Cersaie

Chiudiamo con Fold, la novità dell’arredo bagno espressa da una nuova apertura integrata nell’anta con un’inclinazione a 45° che sembra accogliere e accompagnare la presa della mano. La gola a incasso di Fold, firmata Arbi Bathroom, trasforma l’essenzialità in versatilità, unitamente all’ampia selezione di finiture colorate in laccato opaco o velvet. La modularità del progetto e la scelta fra molteplici sensazioni cromatiche consentono di interpretare ogni spazio in un modo speciale.

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10 Ottobre 2022 / / Dettagli Home Decor

Parkhotel Mondschein a Bolzano tra storia e design

Parkhotel Mondschein è una struttura che cela romantici ricordi in secoli di vita.
I pezzi di storia raccontano attimi di pace con dipinti nei corridoio, camere con vista, tazze di porcellana e bicchieri di cristallo.
Dall’ esterno si presenta con balconi Art Nouveau su cui le piante rampicanti decorano in modo naturale con i loro colori. Altri decori all’ interno riportano stucchi di un tempo a cui si accostano dettagli più contemporanei ma rivisitati. Entriamo nel Parkhotel Mondschein di Bolzano.


Parkhotel Mondschein dalla storia alla contemporaneità

Originariamente costruito nel XIV secolo il Parkhotel Mondschein ha visto passare celebri personaggi che vi hanno pernottato o semplicemente trascorso del tempo nel suo bar, un tempo taverna nel centro della città di Bolzano.
Nobili, artisti, contadini, combattenti della resistenza e viaggiatori, vicini e lontani, si sono fermati qui. Un passato affascinante da riscoprire, dentro e fuori al Parkhotel Mondschein per le tracce che i visitatori hanno lasciato.
Il cuore dell’hotel è proprio un bar con accesso diretto al parco e un’area relax all’aperto.
L’aria fresca della contemporaneità ha poi permesso di portare fino ad oggi l’intera struttura insieme alle 82 camere e suite dal design rinnovato.


I dettagli dell’hotel

I secoli vissuti dall’edificio e i molti stili combinati tra loro costituiscono la base del concept estetico del Parkhotel Mondschein ben visibile negli spazi interni dell’hotel, tutti da contemplare.
Sono presenti le principali modalità architettoniche dal Medioevo ai giorni nostri passando per gli ampliamenti di fine ottocento che hanno portato ampi corridoi, soffitti alti e nuove decorazioni.
Nei primi anni ’60 sono state inserite anche opere d’arte di livello mondiale.

La forza trainante dell’ultima sterzata progettuale è data dalla sostenibilità attraverso l’utilizzo di materiali esistenti ove possibile e recuperi a scopo conservativo.
Circondato da un parco l’hotel nel cuore del centro storico di Bolzano si trasforma in un’oasi di pace che si estende anche agli interni: pavimenti in rovere, mobili in noce e tessuti dai toni caldi della terracotta e il verde della natura circostante per una combinazione in&out.


Le stanze che vanno dalla Petite alla Deluxe arrivando fino alle Suite sono arredate con imbottiti, lampade in cristallo e scrittoi retrò. Anche la vasca da bagno free standing sembra portarci indietro nel tempo.
Le tonalità avvolgenti di complementi e tinteggiature sembra integrarsi perfettamente con la stagione per un riposo tra il foliage dell’autunno.

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8 Ottobre 2022 / / ChiccaCasa


Rinunciare ai tappeti o combattere gli acari?

Ho scoperto che rinunciare a un tappeto per paura di polvere e acari è un atteggiamento estremamente comune.

L’ho capito grazie al dialogo costante che ho con chi mi segue su Instagram (a proposito, unisciti alla community di @chiccacasa, se ti va). Una mattina parlavo di tappeti ed ecco arrivare una pioggia di messaggi, quasi tutti così:

“Nessun tappeto in casa mia, mio *parente* è allergico.”

Premessa, a scrivere queste righe è un soggetto allergico e asmatico. Gli antistaminici sono i miei migliori amici e ho il Ventolin sempre in borsa. Sono dalla vostra parte amici con allergie respiratorie. Giochiamo a “celo manca?” Io ho parietaria, acari, graminacee, fiore dell’ulivo e, anche se quest’ultima non è certificata, penso anche di avere qualcosa con le conifere.

Ebbene, io ho due tappeti in casa e vivo in campagna, a piano terra. Questo significa che l’ambiente è molto soggetto all’accumulo di polvere.

I miei sono tappeti normali, non tappeti anallergici, né tappeti antiacaro.  Uno a pelo lungo, a piano terra, l’altro a pelo corto al primo piano. Bianchi, entrambi.

Sì, non ho bambini, né animali in casa, quindi i tappeti sono ancora abbastanza bianchi e puliti, ma li usiamo. Ci camminiamo, ci poggiamo le cose sopra, ci facciamo salire gli ospiti con le scarpe. Non sono lì solo per abbellimento.

Bene, i messaggi che associavano l‘allergia ai tappeti hanno risvegliato il mio senso di giustizia e so che non c’è verso di convincervi a lasciarvi andare all’acquisto di un tappeto “classico”, ma non ci sto all’idea che voi dobbiate rinunciare all’avere un bel tappeto.

Facciamo chiarezza ed esploriamo tra le opzioni d’acquisto papabili di tappeti adatti ai soggetti allergici.

Tappeti e acari della polvere

Una premessa dal sapore un po’ scientifico è doverosa, qui parliamo di cose serie.

Gli acari, quei simpaticoni che ci fanno diventare gli occhi rossi e il naso colante amano i posticini caldi e umidi. Ecco perché il loro habitat ideale, nelle nostre case, è il letto.

In particolare i cuscini perché gli acari si nutrono della forfora che vi si deposita (ora lo sai).
In generale, gli acari della polvere si nutrono di derivati animali

Per questo motivo, un tappeto sintetico è preferibile rispetto ad un tappeto composto da fibre animali.
Tuttavia, affinché gli acari non si annidino, il tappeto deve essere mantenuto pulito e privo di accumuli di polvere o peli di animali, altrimenti, il fatto che sia sintetico passa in secondo piano.

Come ridurre la proliferazione di acari sui tappeti?


Tappeti lavabili in lavatrice - Chiccacasa - Tappeto morbido

Eliminare del tutto gli acari è una causa persa, ma ci sono dei modi per evitare che aumentino di numero.
Sbattere il tappeto è sbagliato. Non migliora la situazione, anzi. Sposta gli acari da una parte all’altra peggiorando anche le cose.
Se abbiamo a che fare con un tappeto che può essere lavato in lavatrice, la temperatura ideale per eliminare il “nemico” è 60°. Attenzione, però. La maggior parte dei tappeti in commercio, in lavatrice tollera una temperatura massima di 40°. Quindi, prima di programmare la lavatrice, assicurati che il tuo tappeto possa resistere a quel tipo di lavaggio.

Se il tappeto non può essere lavato in lavatrice, allora il bicarbonato è una mano santa.
Basta cospargere il tappeto (asciutto) di polvere di bicarbonato di sodio e lasciare in posa per un paio d’ore. In seguito si può aspirare il tutto con un’aspirapolvere. 
Io stessa ho testato questo metodo per rinnovare un tappeto vintage e ho visto anche il colore ravvivarsi.
A mio parere, questo metodo è particolarmente indicato per i tappeti a pelo raso, dai quali è più facile rimuovere il bicarbonato.
In ogni caso, qualora ne rimanesse un po’, scoraggerebbe gli acari a proliferare.

Ti piacerà sapere che la luce del sole non piace agli acari della polvere. Quindi se il tuo tappeto è in una zona ben illuminata, puoi stare un fili più seren*.

Tappeti antiacaro: esistono?

La risposta è sì. I materiali antiacaro sono frutto dell’innovazione e per essere etichettati in questo modo devono rispondere a standard piuttosto rigidi.

Devono essere allo stesso tempo traspiranti e tanto fitti nella trama da bloccare il passaggio degli acari, oppure devono aver subito specifici trattamenti chimici.


Tappeti lavabili: la mia selezione


La cosa più semplice da fare è acquistare un tappeto che sia davvero facile da tenere pulito e che possa essere deterso a fondo.

Un tappeto può:

  • aiutarti a dividere gli spazi per funzione;
  • sottolineare un’area della casa tracciandone i confini;
  • aiutarti ad armonizzare pezzi d’arredo di stili, colori e epoche diversi;
  • aggiungere colore a una stanza;
  • richiamare un soffitto da mettere in risalto.
Io non saprei rinunciare a questo incredibile elemento d’arredo tessile. Ecco perché non mi va giù che tu debba farlo.

Ho selezionato una serie di tappeti grandi lavabili in lavatrice, a prova di acaro, facili da pulire, super carini e acquistabili su Amazon a prezzi democratici.

Tappeti facili da pulire in plastica riciclata


Tappeti facili da pulire - Chiccacasa - Tappeti da esterni ideali per interni

Una soluzione intelligente che arriva da una tendenza che si è diffusa a macchia d’olio negli ultimi cinque anni. Si tratta dei tappeti da esterno, in materiali sintetici, facili da pulire.

Non hanno la morbidezza dei classici tappeti da interno, ma il design di alcuni tappeti per esterni si presta molto bene anche all’arredamento di interni.

Si lavano come un pavimento e possono essere detersi a fondo.

1. Geometrico ed ecologico. Il motivo geometrico conferisce un aspetto fresco e moderno a questo tappeto in plastica riciclata. Arriva in una borsa con tracolla ecologica.
2. Tondo, bianco, semplicissimo. È robusto, in polipropilene. Può essere lavato facilmente con spugna o panno e detergenti.
3. Linee scandinave. Fatto a mano e double face, in colori opposti. Una trama dalle linee ondulate e dai motivi botanici. Il contrasto alto e le forme morbide e spesse fanno tanto pensare ad un motivo scandinavo.

Tappeti per esterni - Chiccacasa - Tappeti lavabili per esterni

Tappeti grandi lavabili in lavatrice

Tappeti grandi lavabili in lavatrice - Chiccacasa - Tappeti bianchi grandi

Diresti mai che questi grandi tappeti possono entrare in lavatrice?
Ebbene sì. La comodità di lavare spesso un tappeto allontana la possibilità di pericolosi accumuli di acari e frammenti organici in grado di attirarli.
Anche i colori chiari temono meno lo sporco con la prospettiva di un giro in lavatrice.
Questi tre stanno bene con tutto: vintage, boho, etnico, moderno… 
4. Moroccan. Tessuto a mano, interamente in cotone, con frange intrecciate che fanno da cornice. 
5. Morbido ed essenziale. Un must have. Trovare un tappeto semplice, chiaro, grande e lavabile è praticamente impossibile. Ecco l’eccezione.
6. Pois e frange colorati. Simpatico, leggero, fatto a mano in cotone. Gli elementi caratterizzanti sono i pois e le frange colorati.

Tappeti lavabili - Chiccacasa - Tappeti berberi e bianchi
Hai mai considerato queste soluzioni? Secondo me vale la pena fare un tentativo.

Se questo post ti è stato utile, fammelo sapere in un commento.

8 Ottobre 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Un bilocale luminoso e colorato ricavato dalle anguste soffitte di un vecchio palazzo parigino, grazie all’intervento dello studio NEVA di Margaux Carnevali.

bilocale colorato e luminoso

In questo bilocale di 30mq, lo studio di architettura e design NEVA, fondato da Margaux Carnevali, è riuscito a sfruttare al massimo la superficie disponibile. Del resto, lo studio è diventato celebre proprio per la capacità di trasformare i piccoli spazi. 

Il colore è in primo piano, con una decorazione sui toni pastello, mentre la carta da parati a soggetto floreale e un bel pavimento a terrazzo evocano la natura.

Il bilocale è il tipico alloggio ricavato nelle soffitte dei vecchi palazzi parigini, con affaccio diretto sui tetti, e per questo molto luminoso. Lo sviluppo è atipico e ha posto non poche difficoltà ai progettisti, che si sono trovati davanti a un lungo e stretto budello con le pareti a spiovente.

Il razionale sfruttamento degli spazi, il gioco sapiente dei colori e la luminosità hanno trasformato le buie soffitte in un appartamento caldo e accogliente.

Da soffitta a bilocale luminoso e colorato

L’ingresso è grazioso, luminoso e funzionale, attrezzato con mobili contenitori su misura, e conduce al soggiorno. 

Il soggiorno, composto da 3 spazi distinti, la cucina, il soggiorno e la sala da pranzo, è molto accogliente e funzionale. La bella panca ad angolo è realizzata su misura, così come il materasso che la ricopre. Il tutto è arricchito da una serie di cuscini in colori assortiti. Il tutto è sottolineato da sospensioni di bambù e da tavolini beige, rosa e ottone.

Notevole lo spazio di stoccaggio, presente nella cucina, con mobili a tutta altezza, e negli armadi che incorniciano la nicchia della sala da pranzo. Troviamo ancora spazio nelle due panche su misura, quella nella nicchia della sala da pranzo e quella nel soggiorno. I colori tenui, i mobili curvi, la luminosità della stanza rafforzano la sensazione di benessere e calore.

La cucina in due profondità conduce visivamente alla camera da letto sul retro. Gli armadi sotto la pendenza sono originali e sono stati rielaborati per ospitare un televisore a muro.

Lo spazio pranzo, in verde pastello, comprende la zona servizio e una zona pranzo per 4 persone. Questa è sottolineata da una cornice che crea una nicchia in legno, il cui sfondo è decorato con carta da parati. La zona cucina è rivestita, sul paraschizzi e sul pavimento, di mosaici esagonali tipo “bistrot” bianchi, arricchito con inserti rosa che confluiscono nel parquet.

La stanza, con le sue dimensioni e pareti atipiche, non è poi così piccola: infatti contiene un grande letto matrimoniale, un angolo toletta, e un dressing aperto che sfrutta lo spazio sotto la pendenza del tetto.

Il bagno ha un’atmosfera da boudoir, con pomelli in ottone per gli armadi e una nicchia con uno specchio dorato su uno sfondo di mosaico rosa. Una bella doccia rosa, con una parete trasparente fatta su misura, e un bel pavimento in terrazzo danno il tocco finale.

Progetto: Studio NEVA, Parigi

Photo: Agathe Tissier

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7 Ottobre 2022 / / Dettagli Home Decor

elettrodomestici che rendono la vita più facile

Conosciamo tutti i racconti dei nostri nonni e sappiamo bene quanto fosse difficile svolgere a casa certi compiti che facciamo oggi senza grandi sforzi. L’evoluzione tecnologica ha significato un grande salto di qualità nella qualità della vita delle persone e la realtà è che viviamo con un gran numero di elettrodomestici che rendono la vita più facile.

Il nostro modo di vivere è cambiato e al giorno d’oggi non abbiamo quasi bisogno di dedicare pochi minuti al giorno alle faccende domestiche, poiché i dispositivi fanno il lavoro per noi. Questo ci permette di avere più tempo libero da dedicare alla famiglia, agli amici o agli hobby, quindi godiamo senza dubbio di una maggiore disponibilità per fare ciò che più ci piace.
Il portale guidario.it ti permette di selezionare i migliori elettrodomestici grazie a recensioni autentiche e accurate.

Vediamo quelli che hanno davvero rivoluzionato le nostre vite.

Robot aspirapolvere

È forse uno degli ultimi elettrodomestici ad essere incorporato nelle case di tutto il mondo, ma non per questo meno importante. La pulizia del pavimento è sempre stata qualcosa che richiedeva molto tempo e poteva essere piuttosto stancante.
Tuttavia, oggi possiamo acquistare un moderno robot aspirapolvere che si occupa di pulire il pavimento di casa in modo autonomo e con un basso consumo energetico.

Avere un robot aspirapolvere in casa e occuparsi delle pulizie mentre i proprietari dello stesso lavorano o fanno commissioni permette di godere di una maggiore tranquillità e di godersi il tempo libero.

Lavastoviglie

Se c’è una delle faccende domestiche che è particolarmente noiosa, è lavare i bicchieri, i piatti e le posate dopo un pranzo o una cena. È una delle faccende domestiche più monotone e che richiedono più tempo ed è particolarmente fastidiosa soprattutto quando i commensali sono numerosi.
Grazie alla lavastoviglie, mantenere in ordine la cucina è un compito che praticamente non costa più alcuno sforzo: inserendo tutte le stoviglie all’interno potrai pulire tutti i tuoi piatti rapidamente.

Piano cottura in vetroceramica

Avere un piano cottura in vetroceramica in casa è qualcosa di molto utile: non solo ha un aspetto moderno e raffinato, ma può essere pulito a fondo in modo semplice. Con i giusti prodotti è possibile avere un piano cottura sempre in ordine e sempre pronto per cucinare, senza residui di grasso o di sporco che, nei piani cottura tradizionali, si annidano negli spartifiamma e nelle fessure dei bruciatori.

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7 Ottobre 2022 / / Dettagli Home Decor

il progetto M51 dello studio Icona Architetti Associati

Lo studio milanese Icona Architetti firma un appartamento a Torino per una giovane famiglia. Una casa-cifra, che racchiude il senso dell’architettura per Icona.

Il progetto residenziale M51 è stato ottenuto recuperando e ampliando il livello delle soffitte di un elegante palazzo degli anni 30, situato nella zona di Porta Susa, e trasformandolo in un ’ accogliente abitazione per una famiglia. Grazie alla libertà con cui ha potuto sperimentare, adottando l’intero toolkit delle proprie conoscenze, M51 manifesta appieno la cifra stilistica di Icona Architetti, l’epitome della sua estetica.

M51 si trova in zona Porta Susa, a pochi passi dal grattacielo San Paolo e da Cit Turin, in un quartier e caratterizzato da una sequenza di eleganti palazzi degli anni trenta e da alcuni note voli esempi di liberty torinese. Al volgere del millennio questa parte di città ha acquisito nuove sfumature, trasformandosi in un polo commerciale e direzionale cresciuto all’ombra dell’edificio di Renzo Piano e a ridosso del centro storico.

Icona Architetti firma il progetto di una dimora con vista sui tetti

Il progetto di recupero

Nel 2020 Icona Architetti si è cimentata con la riconfigurazione di uno di questi storici building multipiano. L’idea era di trasformarlo in una confortevole e curatissima residenza di rappresentanza, con vista sui tetti di Torino.

Il progetto iniziale avrebbe dovuto limitarsi a un pied-à-terr e per i cosmopoliti committenti. Durante gli incontri, però, sono emersi dei bisogni e dei desideri più complessi e più profondi, che non erano stati focalizzati in un primo momento.

In virtù della dialettica tra progettisti e committenza, le nuove finalità abitative si sono sintonizzate sulle straordinarie potenzialità degli spazi: ed è così che un intervento minimo è diventato una grande sfida progettuale.

Icona ha approfittato dell’ampia libertà di manovra e della fiducia accordata per sperimentare ed esplorare tutte le possibilità creative del progetto, sia in termini di volumi che di materiali. La residenza può esser e considerata a tutti gli effetti una sorta di manifesto filosofico di Icona, l’epitome della sua estetica.

Dal punto di vista architettonico, gli ambienti dell’ultimo piano del caseggiato vengono completamente trasformati e rimodulati, aumentandone le altezze e la trasparenza, sempre alla ricerca della massima illuminazione naturale.

La distribuzione degli spazi studiata da Icona Architetti

L’appartamento si sviluppa, come in un abbraccio, attorno alla grande terrazza-tasca panoramica, separata dagli interni da un ’ampia parete vetrata. Le altezze sono state rese più generose grazie alla nuova copertura in legno lamellare, rivestita da doghe in lamiera verniciata pigmentata, che si inserisce perfettamente nell’estetica originaria dello stabile d’ epoca.

progetto M51 a Torino firmato Icona Architetti Associati

Per ovviare al problea degli spazi bui e profondi, una sequenza di oltre venti abbaini ricama il perimetro della residenza: come cannocchiali di luce proiettati verso l’esterno, sono provvisti ciascuno di un piccolo balconcino, che conquista una porzione supplementare di panorama.

Gli abbaini sono stati allineati alle forometrie originarie del palazzo, permettendo al nuovo involucro di evitare ogni discontinuità visiva con l’edificio, e dando anzi l’impressione di trovarsi là già da sempre.

La torretta padronale, infine, è un punto esclamativo sull’orizzonte: si tratta di un’addizione volumetrica, anch’essa rivestita della medesima copertura metallica brunita, che spicca dalla sommità dell’edificio ed è generata dall’estrusione del vano scala.

Una dimora sui tetti torinesi firmata Icona Architetti

La torretta funziona come camera da letto ma anche come punto di osservazione privilegiato sulla collina torinese e sulla città.

Considerando la pianta del progetto è evidente la separazione strategica della zona di quiete dalla zona giorno, ottenuta orientando saggiamente gli spazi.

Zona giorno

La zona giorno è composta dall’avvicendamento, senza soluzione di continuità, della cucina, del dining, del living e della terrazza. Tutti questi spazi sono distribuiti lungo l’asse del muro di spina dell’edificio: un elemento vestigiale attorno a cui si organizza l’intero ecosistema della convivialità.

progetto M51 dello studio milanese Icona Architetti Associati

Il muro è rivestisto con una carta da parati di colori cerulei, che ne alleggerisce lo spessore rendendolo quasi impalpabile. All’altezza della cucina il setto si interrompe, sostituito da eleganti vetrate a scomparsa in grado all’occorrenza di isolare la cucina dalla sala da pranzo.

Una grande parete attrezzata color carta da zucchero interseca trasversalmente l’asse di spina, occupando la parete e seguendo l’andamento delle falde: il mobile è disegnato con un piacevole gioco di volumi che riesce ad assorbire i disallineamenti.

progetto M51

L’insieme degli ambiti della zona giorno è stato concepito in maniera complessiva, olistica, alla ricerca di una radicale flessibilità. Per Icona Architetti era essenziale garantire l’assoluta modulabilità di questi spazi mediante l’uso di pareti mobili e trasparenti, sia tra interno ed esterno sia tra gli infraspazi interni.

La zona di quiete di questa inedita dimora

La parte speculare dell’appartamento è riservata alla zona di quiete: due camere per i figli, una per gli ospiti, una playroom, un miniappartamento semi-indipentente per i collaboratori domestici, gli ambiti di servizio. Una boiserie rivestita in velluto azzurro-grigio avvolge il “core” centrale dell’appartamento e del palazzo e incornicia l’ingresso della dimora.

progetto M51

Alla composita articolazione degli spazi fa riscontro l’eccezionale maniacalità dei dettagli: il livello di customizzazione è massimo. La quasi totalità dei contenuti presenti nella casa sono stati progettati su misura. Altri, invece, modificati e personalizzati in sua funzione. Sedie, lampade, mobili, tessuti, vetrate e serramenti sono tutti, in un modo o nell’altro, alterati e ottimizzati dalle modifiche e dalle interpolazioni dei progettisti.

Massima personalizzazione degli interni

La scala di collegamento tra il piano principale e la torretta è un’opera scultorea. I progettisti l’hanno immaginata e progettata in ogni suo aspetto come una vera opera contemporanea.

progetto M51

Disegnata in carpenteria, ogni gradino è diverso dall’altro e tutti insieme sviluppano la slanciata sinusoide che raggiunge il livello superiore. L’elemento portante di questa struttura è il parapetto in lamiera di ferro verniciata bianca, che avvolge come un nastro di seta lo sviluppo della scala.

Anche l’imponente tavolo in marmo è un esempio dell’attitudine al disegno degli architetti. Insieme ai mobili freestanding della cucina conferisce un’eleganza e una luminosità straordinarie agli ambienti contigui. La linea essenziale del suo piano, la geometria tagliente dei sostegni si sposano perfettamente con le forme morbide e retrò delle sedute. In generale, c’è un’attenzione precisa e meticolosa negli equilibri e nei contrappunti tra forme e colori.

progetto M51

I toni freddi dei mobili e delle finiture sono ampiamente compensati con il parquet dai toni caldi e dalla matericità vissuta. Il parquet riveste il piano orizzontale della residenza connettendo tutte le stanze.

Una casa cifra che racchiude il senso dell’architettura per Icona Architetti

Questa inedita dimora sui tetti torinesi firmata Icona Architetti è un’abitazione incredibilmente pensata, disegnata, modellata con accuratezza e profondità. Nulla è stato lasciato al caso, in questo progetto corale che acquista un’identità unica. La vita familiare, la mescolanza dei materiali selezionati si fondono in ambienti poliedrici. La contemporaneità dei materiali selezionati e l’enfasi ottenuta con le grandi vetrate di luce naturale si mescola con il respiro armonioso novecentesco del palazzo e del quartiere.

Fotografie di Monica Spezia

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7 Ottobre 2022 / / La Gatta Sul Tetto

I lampioni, oltre ad abbellire, sono fondamentali in quanto illuminano gli spazi esterni. In commercio ne esistono di diverse tipologie, in questo articolo vedremo come scegliere i lampioni adatti per il proprio giardino.

lampioni da giardino

La scelta dei lampioni da giardino può dipendere da vari fattori, uno dei principali è sicuramente quello estetico, ma la vera funzionalità dei lampioni risiede nella loro capacità di illuminare in modo efficiente

Quindi, è importante capire come e dove collocare un lampione e quale lampadina utilizzare, considerando l’intensità luminosa di quest’ultima , l’atmosfera che si vuole ricreare nei propri spazi esterni ed, infine, le caratteristiche pratiche come il rilevatore di movimento.

In ogni caso, la scelta dei lampioni dipenderà molto dal design di quest’ultimi che deve adattarsi allo stile complessivo e soddisfare i gusti personali, inoltre devono essere di ottima qualità nella loro struttura. 

Vediamo adesso 3 consigli utili su come scegliere i giusti lampioni.

Valutare i materiali dei lampioni

Il materiale dei lampioni da giardino è fondamentale, in quanto ne garantirà la sua buona qualità nel tempo. Solitamente, i materiali più utilizzati per la loro realizzazione sono la plastica o metalli come il ferro e l’acciaio

Inutile dire che i lampioni in ferro risultano essere più resistenti e compatti, soprattutto se non si usano con il tempo, nonostante le intemperie e gli agenti atmosferici. Quelli in plastica, invece, sono sicuramente più economici ma di qualità inferiore. 

lampioni da giardino

Il materiale e l’effetto della luce conferito dalla lampadina, daranno una componente estetica differente. Infatti, è possibile rendere l’ambiente più elegante, classico o moderno, valutando bene anche le nuance e le forme dei lampioni stessi. Altri materiali utilizzati nella creazione dei lampioni sono: il legno, la ghisa ed in alcuni casi la terracotta.

Considerare l’altezza dei lampioni da giardino

Innanzitutto, è importante precisare che tutti i lampioni da giardino hanno altezze differenti. Più il lampione è alto più spazio riuscirà ad illuminare, questo dettaglio gioca un ruolo fondamentale sia nell’estetica che nella funzionalità del lampione.

Per i giardini lussuosi o che comunque vogliono ricreare un ambiente elegante e di classe, sono consigliati e considerati più adatti i lampioni bassi. L’altezza, in questo caso, non deve superare il metro e mezzo, in quanto conferirà una luce più gradevole e soft rispetto ad un lampione alto che genera una luce con una potenza maggiore.

Ovviamente, oltre all’altezza un ruolo fondamentale nell’impatto visivo lo garantisce la forma e la lavorazione del lampione. La luce, inoltre, può essere calda o fredda, nel primo caso creerà un’atmosfera soft e intima; nel secondo, invece, si tratta di una luce schiarente e vistosa. 

Mantenere la giusta distanza tra i lampioni

Dopo aver valutato l’altezza dei lampioni, bisogna definire la distanza che intercorre tra di loro. 

È importante che ci siano degli spazi di buio al fine di evitare abbagliamenti. La distanza va considerata in base allo spazio che si ha a disposizione, in ogni caso genericamente quella adeguata corrisponde ad 1 mt/1,5 mt dai lati, in modo tale da sfruttare al meglio la luce diffusa dai lampioni.

6 Ottobre 2022 / / Dettagli Home Decor

Guida alla scelta del modello di piscina da installare in casa

Realizzare una piscina in casa, che sia negli ambienti interni o in giardino, è il sogno di molti: cosa c’è di meglio di un angolo relax direttamente nella propria abitazione, dove rintanarsi per sfuggire alle alte temperature? Quello che è certo è che non è semplice orientarsi all’interno dell’ampia offerta del mercato in questo campo, e prima di procedere all’installazione sono molte le domande da porsi. Bisogna considerare il tempo che si ha a disposizione per dedicarsi alla manutenzione della piscina, il budget e altre variabili che determinano la definitiva scelta del modello. In questo articolo proponiamo una breve panoramica dei modelli di piscine maggiormente diffusi sul mercato, soffermandoci in particolar modo sulla questione dei materiali. Negli ultimi anni, infatti, c’è stato un grande sviluppo in questo senso, e ad oggi molti materiali tradizionali per la costruzione di piscine possono essere sostituiti da soluzioni di ultima generazione più moderne e resistenti.

Le piscine prefabbricate

La piscina prefabbricata è una delle soluzioni più indicate per chi vuole realizzare una piscina senza un eccessivo dispendio di denaro, ma anche per chi cerca un modello versatile. Le piscine prefabbricate, infatti, possono essere posizionate su base in erba, sabbia o cemento e questo garantisce un’ampia flessibilità apprezzata dai consumatori. I materiali da costruzione possono essere vari; ad esempio, le piscine prefabbricate in cemento armato sono strutture molto resistenti. Generalmente presentano una base in calcestruzzo armato per il fondo, mentre per le pareti laterali si utilizzano o pannelli prefabbricati in cemento o pannelli in polistirolo. Oltre al cemento armato, le piscine prefabbricate possono essere anche interamente in metallo, oppure in vetroresina, soluzioni che assicurano una maggiore leggerezza. I modelli più pratici in assoluto sono chiaramente quelli fuori terra, perché non c’è bisogno di effettuare lo scavo, mentre per quelli semi interrati o interrati serve un’organizzazione degli spazi più oculata.

Piscine in poliestere

Tra le piscine prefabbricate, hanno particolare fortuna quelle realizzate con materiali di resina di poliestere, eventualmente rafforzati con vetroresina. Il poliestere è una resina plastica molto semplice da manipolare, che presenta la caratteristica di essere altamente resistente all’umidità e all’impiego di prodotti chimici. Ne risultano strutture solide perfette per la costruzione di una piscina prefabbricata, che sarà poi completata da rifiniture superficiali predisposte per resistere anche alle condizioni metereologiche più avverse. Le soluzioni in poliestere, per la loro semplicità di impiego, sono l’ideale anche per la realizzazione di un idromassaggio per la piscina, trattandosi di un materiale isolante estremamente resistente alle alte temperature sia dell’acqua che dell’ambiente esterno

i modelli più indicati ed economici per avere una piscina in casa

Piscine liner

Il liner non è propriamente un materiale di costruzione, si applica infatti lungo le pareti della vasca con la scopo di garantirne la tenuta stagna. Solitamente, nelle piscine interrate viene modellato seguendone la forma e si appoggia alle pareti. Nelle piscine fuori terra, invece, ha la forma della classica tasca appesa. Trattandosi di un elemento separato rispetto alla vasca in sé, i microspostamenti della vasca non causeranno alterazioni o danni al materiale come avviene talvolta per le mattonelle. Il liner ha quindi dalla sua parte il grande vantaggio di richiedere una scarsa manutenzione. Non a caso il liner può avere una durata che arriva fino a vent’anni, chiaramente tutto dipende dalla qualità del materiale e le condizioni di manutenzione della vasca. Inoltre, il liner può essere trattato per fargli acquisire proprietà antiscivolo o migliorarne la resistenza alle alte temperature o ai raggi ultravioletti, un grande vantaggio soprattutto per le piscine destinate a un ambiente esterno. Da non trascurare anche il fatto che il liner può essere combinato insieme ad altri materiali resistenti all’idrolisi come la fibra di vetro.

Piscine inox

L’acciaio inox è l’ultima frontiera della costruzione di piscine. Materiale ricercato dall’altissima resistenza, garantisce alle strutture una solidità davvero sorprendente. Realizzare una piscina in acciaio inox assicura numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di costruzione in cemento armato. La forte resistenza dei componenti costituisce un’ottima difesa dalla corrosione. L’acciaio inox, infatti, vanta una risposta ottimale agli agenti ossidanti e ciò assicura una lunghissima durata del materiale. Inoltre, le esecuzioni risultano più precise e il margine di errore è minimo rispetto alle costruzioni in cemento, dove basta un errore millimetrico in fase di progettazione per danneggiare il risultato finale. Infine, l’acciaio inox ha il vantaggio di un buon mantenimento a livello di condizioni igieniche. E’ un materiale che si pulisce molto facilmente con detergenti specifici e impedisce la proliferazione di batteri e funghi.

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