La guida per arredare un open space moderno impeccabile
Le case di una volta con ingresso, lunghi corridoi, tinello, salotto buono, ripostiglio e studio sono ormai un lontano ricordo.
La maggior parte degli appartamenti – ma anche molte villette – di nuova costruzione hanno sposato una nuova filosofia abitativa: quella dell’open space in cui soggiorno e cucina si trovano in un unico ambiente.
Si tratta di una tipologia di abitazione sempre più richiesta e non per forza a causa della mancanza di spazio. Sempre più spesso assistiamo infatti ad una scelta consapevole con un preciso intento estetico, volto ad abbracciare uno stile loft cosmopolita e di grande tendenza. I concetti di soggiorno, salotto, sala da pranzo, cucina, sono sorpassati: oggi si parla di LIVING, una zona giorno in cui ci si dedica a tutte le attività domestiche quotidiane. E lo si fa in maniera informale.
È (finalmente) finita l’era in cui la mamma sta in cucina mentre il papà legge il giornale in poltrona. Oggi si cucina insieme, si chiacchiera mentre lo si fa, si invitano ospiti per un aperitivo mentre si preparano degli stuzzichini “in diretta”. Oggi si guarda l’ultimo episodio della serie tv preferita mentre si gusta un vassoio di sushi sulla penisola della cucina, o si organizzano cene “masterchef” in cui tutti si accomodano al bancone integrato nella maxi isola a centro stanza.
Chi opta per un open space sceglie un modo nuovo di vivere la casa improntato sulla condivisione dello spazio, del tempo libero (sempre meno e quindi sempre più prezioso!), delle esperienze che vanno da un buon film ad una cenetta preparata a 4 mani, o perfino con l’aiuto di amici o famigliari.
Vuoi sapere cosa troverai nella nostra guida completa?
Ecco un assaggio delle 10 regole
1. Concentrati sulle tue esigenze
Non seguire la moda, non farti convincere dagli arredatori a comprare mobili che magari si riveleranno troppo grandi rispetto all’uso effettivo che ne farai. Il tuo lifestyle viene prima di tutto: chiediti chi, come e quanto utilizzerà ogni zona dell’open space e adegua di conseguenza la dimensione e la configurazione degli arredi. Un esempio? Se cucinare è l’ultimissima delle tue priorità, investire in una mega cucina con isola “perché adesso si usa così e lo fanno tutti” è davvero la cosa giusta da fare?
2. Scegli mobili componibili e flessibili
Un divano modulare con schienali che si spostano o completo di pouf staccabili, una libreria componibile bifacciale, un porta tv free standing, una poltrona che si trasforma in letto. Sono tutti arredi free standing che potrai posizionare dove vuoi, anche in mezzo alla stanza per separare – anche se solo visivamente – le varie aree.
3. Non combinare più di 3 materiali
In un ambiente in cui si mescolano tante funzioni diverse, creare una moodboard di colori e materiali è fondamentale. Scegli una tinta predominante e completala con altre 2 / 3 che userai per elementi o dettagli. In questo modo creerai un ambiente armonioso e rilassante.
4. Fai i conti con le misure
Tutti sogniamo immense cucine e divani titanici a centro stanza, ma la realtà è spesso lontana dalle pagine patinate dei cataloghi di arredamento. Per progettare in maniera intelligente si parte sempre dalla pianta completa di quote, porte, finestre, muri portanti, impianti, dispositivi, prese, eventuali pilastri, irregolarità, ecc…
5. Individua le zone
Suddividi la superficie in 3 zone (cucina, area pranzo, area relax) proporzionate alle tue esigenze (vedi punto 1). Se impianti e prese elettriche sono già presenti e non è possibile spostarli, sarai vincolato a questi per la progettazione. Se invece hai carta bianca sarai sicuramente più libero di creare un ambiente su misura.
6. Less is more…
Ovvero: se il disordine è inevitabile, almeno nascondilo. Pianta aperta non deve significare “tutto in bella vista”. Consigliamo di prevedere sempre delle armadiature e dei contenitori in cui poter riporre tutti gli oggetti di uso quotidiano (telecomandi, plaid per il divano, cappotti e borse all’ingresso, scarpe, tazze, bicchieri, calici, barattoli di tisane, caffè e biscotti, robot da cucina, i giocattoli dei bambini…).
7. Elettrodomestici performanti e silenziosi
Scegliere il top di gamma vuol dire portarsi a casa elettrodomestici che non ti disturberanno mentre leggi sul divano o guardi la tv, ma anche oggetti dal design attentamente curato. E si sa, in un soggiorno con cucina a vista l’estetica è fondamentale. Importantissima è la cappa che eviterà il ristagno di odori e umidità.
8. Decor sì, ma senza esagerare
Marie Kondo docet: non bisogna rinunciare agli oggetti a cui siamo affezionati, MA una sfilza di bomboniere degli ultimi 20 anni di cerimonie di amici e parenti….anche no. Il decluttering è d’obbligo per un open space moderno. Ci sono poi elementi decorativi come il tappeto, le lampade e i quadri che hanno una doppia funzione: non solo abbellire ma anche delimitare l’area relax o definire l’area pranzo. Lo stesso vale per il colore delle pareti o la carta da parati.
9. Illuminazione
Ogni area deve brillare di luce propria e non bisogna lasciare zone buie. La cucina avrà bisogno di un’illuminazione più potente, mentre in salotto si opterà per una più diffusa e rilassante. Meglio non esagerare con il numero e le tipologie di lampade. Particolare attenzione alla temperatura: bisognerebbe evitare di accostare luci calde e fredde.
10. Investi nella consulenza di un professionista
Arredatori, interior designer, architetti, possono apportare un cambiamento RADICALE alla tua casa. A volte basta solo la giusta illuminazione o lo spostamento di un paio di mobili, altre volte c’è bisogno di un intervento più radicale, ma siamo certi che ne valga sempre la pena. Entrare in casa e trovarsi in un ambiente accogliente e finalmente armonioso è una sensazione impagabile.
Siamo solo all’inizio dell’anno ma ci sentiamo di sbilanciarci con una previsione dei design best seller 2022. Tra i prodotti preferiti e più venduti ci sarà Betis, la cabina armadio a pali componibile che è molto di più di una cabina armadio realizzabile praticamente su misura.
Quando abbiamo studiato le potenzialità di questo sistema per noi è stato subito colpo di fulmine! Pochi elementi da abbinare a piacere, per creare composizioni personalizzate in ogni minimo dettaglio. Per camere da letto moderne, stanze di hotel di lusso, angoli toeletta per dedicarsi a beauty e hair style, angoli home office da usare saltuariamente, scaffalature ed espositori per boutique e negozi, ma anche librerie a pali a muro o divisorie con fissaggio pavimento-parete o pavimento-soffitto.
Dopo questo elenco di soluzioni arredative c’è ancora qualcuno che osa definirla in tre parole “cabina armadio componibile”?!
Cosa si può realizzare con il sistema componibile Betis:
cabina armadio aperta a montanti
cabina armadio per stanza guardaroba
cabina con mensolone / scrittoio
scaffale espositore per negozi e boutique
libreria a pali a muro
libreria a pali divisoria per centro stanza
Vediamo nel dettaglio di cosa è capace Betis. Lo facciamo con l’aiuto di foto ispirazione che propongono composizioni d’esempio super personalizzabili. È possibile modificare destinazione d’uso, posizionamento, tipo di fissaggio, dimensioni totali, finiture, attrezzatura, dettagli degli elementi. La massima componibilità è l’asso nella manica di Betis.
Cabina armadio aperta a montanti
Una cabina armadio completamente aperta, senza ante nè fianchi, sorretta da montanti in alluminio terra / parete che la tengono saldamente fissata al muro. Una cabina dall’anima industrial, con struttura minimalista e ridotta all’osso che può essere completata con tutta l’attrezzatura utile per l’organizzazione del guardaroba. Ripiani, tubi appendiabiti, contenitori a giorno aperti, cassettiere con cassetti.
Idea 1: cabina a montanti, aperta, lunga
Focus on: cassettiera/>Quella che si presenta come una cassettiera a 6 cassetti per biancheria o piccoli accessori in realtà è un contenitore a giorno con ripiano divisorio in tinta e cassettini rivestiti in cuoio. Dettagli di stile: cuciture sartoriali a vista, impugnatura verticale centrale che fa da maniglia, box con divisori interni.
Idea 2: cabina a montanti, aperta, alta e stretta
Focus on: contenitori/>Da una parte contenitori sovrapposti, vuoti, senza ripiani e senza antine; da usare per riporre vestiti piegati, borsette e piccoli accessori, rigorosamente a vista. Dall’altra contenitori con anta a ribalta e divisorio verticale interno; per piccoli oggetti preziosi e delicati da conservare al riparo.
Stanza guardaroba: cabina armadio su tre lati
Chi ha la possibilità di dedicare un’intera stanza della casa a vestiti, scarpe e accessori non può che rimanere ammaliato da una soluzione guardaroba completa che si sviluppa su tre (o quattro) pareti. Il bello è proprio la possibilità di avere tutto a vista e sempre accessibile. Un’armadiatura che non deve fare i conti con soluzioni al centimetro ma che può puntare sull’estetica, oltre che sulla praticità.
La cabina Betis proposta in foto si presenta come una cabina armadio a pali con fissaggio terra / soffitto, con ripiani, tubi appendiabiti, contenitori chiusi e aperti. Al centro della stanza trionfa una cassettiera ad isola con cassetti per la biancheria e ripiani per oggetti preziosi e complementi decor.
Focus on: utilizzo dell’attrezzatura/>Ripiani, contenitori a giorno e contenitori con anta possono essere utilizzati per gli scopi più disparati. Armadio per vestiti, vano per accessori legati all’outfit, ripiano per scatole multiuso, ma anche appoggio per lampade da tavolo di design, vasi decorativi, fiori profumati e pampas, la pianta tanto di moda in questo periodo.
Cabina armadio con mensole / scrittoio per contract
Gli enormi potenziali del sistema componibile Betis approdano anche in spazi contract, hotel di lusso e camere di alberghi stellati. Nella soluzione proposta in foto la zona appenderia può essere utilizzata sia per svuotare la valigia e appendere abiti, tailleur e completi sia per gli accappatoi. Ripiani e cassetti vari possono contenere sia vestiti sia asciugamani puliti e coperte extra. La struttura a montanti può essere accessoriata anche con un piano scrittoio con vassoio con bottiglia d’acqua e bicchiere, lampada e telefono per contattare la reception. Questo mensolone può trasformarsi all’occasione in angolo toeletta per dedicarsi a trucco e parrucco, specie se completo di specchio da tavolo o specchio trittico.
Insomma, Betis ha l’approvazione anche di designer e studi di progettazione specializzati nell’arredamento di spazi contract.
Scaffale espositore per negozi e boutique
La versatilità del sistema componibile a montanti rende Betis un arredo polivalente e multifunzione, tanto che è perfetto anche in negozi e boutique. Qui fa leva sulla sua semplicità progettuale mostrando una struttura ridotta al minimo ma assolutamente adeguata al contesto. Montanti, ripiani e – quando necessario – tubi appendiabiti: due / tre elementi sufficienti per arredare le pareti e offrire la giusta esposizione ad abiti, borsette e accessori alla moda.
Fino ad ora abbiamo visto il potenziale di Betis in versione cabina armadio ma lo stesso principio costruttivo può essere impiegato per la progettazione di librerie, anch’esse componibili – su misura – super personalizzabili.
L’aspetto è il medesimo: pali montanti in alluminio con fissaggio pavimento/parete o pavimento/soffitto che fanno da struttura e sostegno a ripiani, contenitori aperti e chiusi, cassetti. Quello che cambia è la destinazione d’uso e gli accessori e le decorazioni impiegate.
Libreria a pali componibile
Design minimal che strizza l’occhio all’industrial style e colori neutri che tendono al grigio per Betis in versione libreria elegante e formale, per studio dirigenziale.
Stesso principio costruttivo ma differenti elementi e differente disposizione per quest’altra proposta. Qui Betis si presenta come libreria lunga ad uso parete attrezzata, per zone giorno ampie, con divanetti moderni.
Libreria divisoria a soffitto
Last but nost least: Betis in versione libreria divisoria bifacciale con fissaggio terra / soffitto. Un modo elegante e funzionale per separare due ambienti, in genere due spazi della zona giorno come soggiorno e salotto, zona pranzo o zona relax. Betis si sostituisce ad una parete in muratura o in cartongesso laddove non ci sono i centimetri necessari per innalzare un muro o nel caso in cui si preferisce una soluzione che permette il passaggio di luce e aria e che mette in comunicazione due zone.
Cambia l’ambiente ma rimane valido quanto detto fin’ora: componibilità, realizzazione su misura, attrezzatura e disposizione a scelta.
Si fa tutto online, direttamente dal configuratore presente in scheda prodotto (per praticità abbiamo realizzato una scheda dedicata alla versione libreria e una a quella cabina armadio). Dal configuratore si possono scegliere tutti i dettagli. La variazione di costo è immediatamente visualizzabile al di sotto del configuratore. Una volta aggiunto il prodotto configurato al carrello si vedrà il prezzo definitivo che comprende eventuali spese di spedizione e sconti extra. Al momento dell’ordine è possibile inviarci un disegno della composizione così che i nostri arredatori possono verificare il progetto.
Preferisci ricevere un preventivo? Contattaci e spiegaci le tue esigenze e i tuoi gusti. Insieme realizzeremo il tuo progetto personalizzato.
Pensare alla nostra casa ci scalda il cuore: è il luogo di cui abbiamo bisogno per rilassarci, rifugiarci dal mondo. Ed è per questo motivo che dovremmo arredarla seguendo il cuore, scegliendo gli arredi come si facevano una volta dagli artigiani italiani: Mobili Piombini è la soluzione perfetta per ogni ambiente della casa.
Nel loro DNA c’è la passione, l’attenzione ai materiali, alla qualità di ogni complemento di arredo, che così risulta unico e speciale, senza eguali. L’arredo artigianale dei Mobili Piombini è quel che stavamo cercando per portare in casa un tocco di unicità e qualità.
Gli artigiani italiani hanno una lunghissima storia alle spalle, da conoscere, così come sono da approfondire le loro fasi di creazione di ogni arredo. Scopri i mobili Piombini su piombini.it: scegli l’eccellenza e portala in casa tua.
Piombini Mobili, la storia degli artigiani italiani
L’azienda Piombini Mobili, da quattro generazioni e da oltre cento anni, propone agli italiani la tradizione antica della realizzazione di complementi d’arredo validi per la casa. Eccellenza, bellezza, design e funzionalità sono alcuni dei valori su cui hanno scelto di investire.
Il loro amore per il legno e l’arredo italiano artigianale colpisce: perché ogni pezzo è unico, e offre un equilibrio perfetto in tutto ciò che ricerchiamo in un mobile, come il design, le forme, ma anche la funzionalità e quella resistenza che ci accompagnerà nel tempo.
L’arredo di una volta: bello, funzionale, resistente
Qual è il segreto di Piombini Mobili? Proporre la ricetta di un tempo. In un’epoca che avanza sempre di più verso la grande distribuzione, scegliere un pezzo unico per la casa è un atto… d’amore.
Per la creazione dei loro arredi, si inizia ovviamente dall’occhio attento dell’artigiano, che valuta il legno migliore. Il materiale, del resto, non può essere sottovalutato, perché comporrà il mobile, assicurando il massimo delle caratteristiche che ricerchiamo nel tempo, tra cui la resistenza. Senza dimenticare naturalmente il design, la resa estetica finale.
Per creare il mobile “come una volta”, è indispensabile il contributo del lustrin, che è l’artigiano che vernicia il mobile. Ed è qui che avviene una piccola magia, perché si dà “un’anima” all’arredo. C’è da dire che è anche un passaggio fondamentale per definire un’impronta, dare uno stile al mobile.
Tutti gli arredi di Piombini Mobili vengono comunque coperti da una cera protettiva naturale. Infine, si passa alla fase di controllo, per assicurare che sia stato rispettato lo standard d’eccellenza di Piombini.
Perché scegliere i mobili Piombini?
Dai materiali al design, quando arrediamo casa, vogliamo che sia perfetta, che abbia qualcosa di speciale. Quel pizzico di magia può portarlo Piombini, dal momento in cui i loro mobili sono pezzi unici, realizzati da mani esperte, da veri artigiani italiani. E non c’è nemmeno un limite a quel che possiamo comprare, perché offrono davvero tutto.
Il catalogo sul loro sito è ricco di ogni proposta per tutti gli ambienti della casa. Ed è così che troviamo mobili pregiati, realizzati in legno di noce e di ciliegio, dal gusto raffinato e dalla valenza estetica senza pari.
Occupandosi di mobili per l’arredamento d’interni, abbiamo la possibilità di aggiungere nella nostra camera un letto artigianale, fatto a mano, così come dei comò e dei comodini. Non mancano soluzioni per il salotto, come la madia o la credenza, così come per la sala da pranzo, con sedie contemporanee.
Rendi la tua casa ancor più bella: trova il tuo stile, dai un’impronta, proprio come fanno gli artigiani italiani. Con un pezzo unico realizzato a mano, potrai ottenere quell’arredamento da sogno che hai sempre desiderato. Soprattutto, potrai sentirti a casa e avvertire la bellezza e il calore che solo il legno pregiato e lavorato a mano sa offrire.
Le case loft sono desiderate per vari motivi, che vanno dai soffitti alti ai layout spaziosi, ma le caratteristiche che le rendono così amate, pongono anche alcune sfide progettuali. Come, ad esempio, creare la privacy (o almeno un’illusione di essa), garantire il flusso visivo e in generale, arredare la casa in modo che non sembri un desolato magazzino.
Ispirati ai loft statunitensi, questi approcci all’abitare trovano luogo soprattutto in locali industriali, laboratori, magazzini, garage, officine, negozi o uffici, che hanno cambiato le loro destinazioni d’uso, permettendo di avere a disposizione uno spazio arioso e versatile. [fonte foto sopra: bosthlm.se]
[fonte: entrancemakleri.se]
Una soluzione abitativa, nata nelle grandi città, ma ormai sempre più comune. Non è raro trovare, ormai, negozi riconvertiti in piccole case, certamente un po’ triste per i negozi di quartiere, che tendono a sparire.
Il loft è quasi sempre caratterizzato da soffitti alti, perfetti per la realizzazione di un soppalco , una distribuzione “open space” e da materiali semplici, per questo motivo i loft sono adatti a tutte le persone che cercano interni originali ed informali.
Le nostre idee e suggerimenti per arredare un loft ti aiuteranno a rendere accogliente il tuo spazio abitativo di origine industriale, artigianale o commerciale.
[fonte: entrancemakleri.se]
Nascita dei loft: un po’ di storia
Negli anni ‘40 del secolo scorso, a causa dell’aumento dei prezzi dei terreni, le fabbriche e le officine di New York dovettero trasferirsi dal centro città alla periferia. Le aree liberate, prevalentemente a Manhattan, iniziarono ad essere occupate da artisti attratti dai bassi canoni di affitto dei locali, oltre che dalle caratteristiche architettoniche (buona illuminazione, soffitti alti). E’ qui che decisero di allestire mostre e atelier attrezzati, ma anche case-studio.
Negli anni ’50 i loft divennero molto popolari, ricevendo lo status di abitazione ricercata: avvocati e finanzieri di successo iniziarono ad affittare grandi open space, che ormai non erano più alla portata dei giovani artisti.
Tradizionalmente, un loft residenziale è uno spazio (grande o piccolo) a pianta libera. Di norma, infatti, il progetto del loft non prevede la separazione dei locali (esclusi i locali di servizio), delimitando solo le varie zone utilizzando mobili, ma anche pareti mobili o semi-fisse, fino all’uso di materiali contrastanti e altre tecniche di suddivisione in zone.
Essendo locali riconvertiti ad abitazioni, attraverso un cambio di destinazione d’uso, possono presentare caratteristiche derivanti dalla loro storia precedente e quindi: pareti in mattoni (anche dipinte o intonacate grezze) oppure pilastri o pareti in cemento, travi in acciaio o comunque pilastri e travi in evidenza, impianti a vista, ampie vetrate, spesso distribuite su un solo lato dell’ambiente oppure la presenza di lucernai ecc.
[fonte: alexanderwhite.se]
Combinare i colori in un loft
Dal momento che, in un loft, in unico spazio, convivono zone differenti, occorre prima di tutto scegliere una palette di colori omogenea. Lo spazio aperto deve soddisfare l’occhio con un’unica tavolozza di colori, che ne accentua l’unità. Per questo motivo, in linea generale, ma soprattutto se lo spazio è piccolo, ci si attiene ad una palette in gran parte neutra. Ad esempio due cromie neutre, una chiara (la base) e una scura, che crea profondità e contrasto.
Alcuni colori possono già essere presenti, dettati dall’architettura del loft per cui è buona regola partire da quelli: ad esempio una parete di mattoni, un pavimento in resina o un gres grigio o ancora una pavimentazione in listoni di parquet, i serramenti delle finestre neri o grigio alluminio o addirittura in acciaio corten, travi in acciaio o legno ecc. Si tratta spesso di materiali ed elementi architettonici con molto carattere, ecco perché la combinazione di colori viene generalmente, basata su colori tenui e neutri, con pochi tocchi di colori accesi.
[fonte: entrancemakleri.se]
Scegliere il tuo stile per il loft
La scelta dello stile di arredamento è sempre molto importante, ma lo è ancora di più in un open space. Tutto ciò che si trova all’interno dell’ambiente unico, deve abbinarsi al resto ed è quasi sempre visibile da ogni visitatore, con un solo colpo d’occhio.
[fonte: entrancemakleri.se]
Negli ultimi anni, abbiamo visto emergere nell’arredamento l’ Industrial Style, ispirato appunto ai loft anni ‘50-’60. Questo ci ha permesso di arredare le nostre case e i nostri appartamenti come un loft, sognando di vivere in quegli ambienti.
Lo stile prende ispirazione da mobili vintage, ma dalle forme semplici, che nella maggior parte dei casi sembrano usciti da una vecchia fabbrica o da un ufficio anni ‘50.
E’ chiaro che i mobili in questo stile si prestano bene all’arredamento di spazi ex industriali o artigianali e hanno il pregio di abbinarsi in modo facile ad altri stili. Per cui troviamo stile industriale con accenni di stile scandinavo o stile industriale con elementi shabby ecc.
E’ anche uno stile trasversale, che piace un po’ a tutti, appunto per la sua capacità di adattarsi ad altre tendenze dell’arredamento.
Attenzione: Quando parliamo di scegliere uno stile per la tua casa, non intendiamo dire che dovresti limitarti a un solo stile di arredamento. Quella è solo un’etichetta o un nome che si dà ad una particolare tendenza: Industriale, Scandinavo, Boho Chic ecc. Stiamo parlando del fatto che dovresti scoprire cosa ami veramente, in modo da non avere distrazioni da tutte le possibili ispirazioni, che ci sono in questo campo.
Ambienti spaziosi e soffitti alti consentono di apprezzare appieno la bellezza di questo tipo di architettura. Se nel tuo loft ci sono soffitti molto alti, si può ricavare dello spazio in più con un soppalco, soprattutto se la superficie è minima (ricorda: ci vuole un professionista per la stesura della pratica edilizia e ci sono delle normative da rispettare, vedi paragrafo in fondo). Sfruttare lo spazio in altezza con un soppalco è una delle soluzioni più adottate in un loft e lo si può far realizzare in muratura, in legno o in metallo.
[fonte: historiskahem.se]
Non è raro, infatti, in questi luoghi ricchi di grande fascino, realizzare sul soppalco la zona notte isolata rispetto al resto dell’abitazione, oppure la creazione di uno studio o uno spazio relax, ma anche per gli ospiti, arredato con un divano-letto.
[fonte: mohv.se]
Nei mini-loft, in cui ogni centimetro quadrato conta, i letti a soppalco possono fungere da elemento sia caratteristico che salvaspazio. In questo caso non si realizza un vero soppalco, ma si acquista o si fa progettare su misura, un letto sopraelevato, in cui sotto è possibile posizionare il divano, l’angolo studio o la cabina armadio.
[fonte: Ikea]
Questa è una soluzione praticabile, anche dove, per via della normativa, non è possibile realizzare un soppalco. Nei letti a soppalco, quello che fa davvero la differenza, è la scala, che potrà essere anche più comoda e stabile di una comune scala a pioli e magari dotata di contenitori.
[fonte: esny.se]
Trovare la privacy in un open space
In genere, i loft e le case a pianta aperta hanno un soggiorno, una sala da pranzo e una cucina in un unico spazio. In alcune case più piccole, anche la camera da letto fa parte dell’open space. In questo caso, può essere difficile mantenere privato lo spazio della tua camera da letto, senza ridurre la sensazione di apertura di un loft. Per fortuna, è possibile farlo grazie ad alcune soluzioni.
L’opzione più economica è, senza dubbio, quella che prevede l’utilizzo di una o più tende, fissate con binari al soffitto. In questo caso la loro presenza scenica può essere di poco impatto ed elegante, se si scelgono tende di colore neutro e di trama leggera.
[fonte: Ikea]
La più adatta, è quella di far realizzare una o più pareti vetrate, magari accessoriate con tende. Si sposano perfettamente con lo stile industriale del luogo, soprattutto se si estendono fino al soffitto e riprendono materiale e foggia degli infissi esterni. Sono in grado, così, di accentuare ulteriormente la bellezza del loft.
[fonte: entrancemakleri.se]
Se la camera si trovasopra il soppalco, rimane comunque nascosta agli ospiti. Anche in questo caso è possibile aggiungere una scenografica tenda o parete vetrata in stile industriale, per aumentare il livello di riservatezza.
[fonte: bosthlm.se]
Un’altra idea, prevede l’uso di grandi porte scorrevoli anche queste, garantiscono l’intimità necessaria e possono essere aperte quando si desidera più luminosità e una visuale con più profondità di campo. E’ chiaro, che vanno progettate, pensando anche ad una parete o quinta dove è possibile nasconderle quando sono aperte.
Più vicina allo stile francese e provenzale, c’è anche l’idea di usare delle persiane, da chiudere o impacchettare al momento giusto. Esistono poi altri divisori fissi, che permettono comunque un passaggio della luce, come reti metalliche, pannelli traforati, liste di legno o librerie senza schienale.
[fonte: Ikea]
Infine, una divisione più fissa, pur consentendo il flusso d’aria e senza compromettere del tutto l’effetto aperto, può avvenire anche con quinte in muratura o cartongesso o anche armadiature basse.
[fonte: Espace atypiques]
Cucina in un open space
Vivere in una casa a pianta aperta (come quella di un loft) è una scelta molto diffusa. Una soluzione che ha i suoi vantaggi, come una distribuzione più flessibile (adatta alla vita odierna) e una sensazione di ampiezza, anche quando si tratta di piccole metrature. Se sei una persona che ama invitare gli amici, una casa con open space è l’ideale: i tuoi ospiti possono gironzolare in cucina mentre si prepara la cena e tutti possono socializzare liberamente negli spazi collegati.
Tuttavia, i loft e le case a pianta aperta, stile loft, dopo la privacy, pongono una nuova e importante sfida: se diminuiscono le pareti su cui appoggiare i mobili, come è possibile organizzare in modo funzionale la cucina?
[fonte: fantasticfrank.se]
Non si può generalizzare, poiché la distribuzione dei mobili in cucina viene scelta in base alle caratteristiche e dimensioni dell’immobile e alle tecniche di suddivisione utilizzate. Di sicuro, una distribuzione che preveda un’isola o penisola è la preferita per questo tipo di spazi, poiché questi elementi visivamente poco invasivi, creano, comunque, una separazione dal soggiorno.
[fonte: Ikea]
Un’altra sfida messa in campo da questo tipo di distribuzione a pianta aperta è la diffusione degli odori. A questo scopo, occorre prestare molta attenzione in fase progettuale alla scelta della cappa e al suo relativo impianto di aspirazione. In alternativa, come per la camera da letto, si può pensare di isolare la zona della cucina, con una parete vetrata in stile industriale. Una scelta di grande impatto ed eleganza.
[fonte: fantasticfrank.se]
Personalizzare un loft
La prima cosa che le persone pensano riguardo ai loft è che sono spazi “grezzi” e vuoti. Ed è esattamente ciò che sono: spazi ampi e a pianta aperta, dove non ci sono regole e dove le possibilità di decorazione sono infinite! Pertanto, sei assolutamente autorizzata a mescolare i tuoi cimeli di famiglia e i tappeti tradizionali con mobili moderni e Industrial, a rompere gli schemi riutilizzando i vecchi mobili o oggetti in un modo insolito, ad aggiungere pezzi ed elementi che portano calore, dai morbidi cuscini alle piante.
[fonte: Espace atypiques]
Normativa italiana
Se acquisti un locale da riconvertire in loft, assicurati che sia già stato fatto il cambio di destinazione d’uso, diversamente dovrai accollarti tutte le spese per adeguare l’immobile a diventare “residenziale”. Questo in pratica significa, che lo spazio (garage, magazzino, laboratorio ecc.) dovrà avere tutte le caratteristiche che lo rendano abitabile secondo le norme vigenti (ad esempio vespaio areato, servizi igienici, impianti, rapporti aeroilluminanti o standard urbanistici di altezze e dimensioni).
Per quanto riguarda la superficie minima, la questione è facile da constatare, essendo i loft paragonabili ai monolocali. La norma nazionale di riferimento è il dm 5 luglio 1975, di cui l’art. 3 prevede una superficie ≥ 38 mq per monolocale per 2 persone (28 mq per una sola persona).
Invece, per poter costruire un soppalco, le norme cambiano a seconda del Regolamento Edilizio e di Igiene del Comune interessato. In linea generale abbiamo:
superficie soppalcata: non deve essere superiore a 1/3 della superficie del locale, ma può arrivare fino a 1/2 quando le altezze sopra e sotto il soppalco raggiungono i 2,20 m
altezza minima del locale da soppalcare: deve essere di almeno 4,30-4,40 m; le altezze sopra e sotto il soppalco quindi non possono essere inferiori a 2,10 m; è anche possibile creare soppalchi non abitabili (senza permanenza di persone) e utilizzabili come “ripostiglio in quota” o elemento di arredo, in questo caso l’altezza sopra è variabile, quella sotto dipende dalla destinazione del locale (da 2,40 m a 2,70 m minimo)
superficie finestrata: la regola sui rapporti aeroilluminanti è sempre la stessa, ma può variare a seconda del comune, in genere in tutta Italia per le residenze, non deve essere inferiore a 1/8 della superficie del locale soppalcato
pratica edilizia: la documentazione per costruire il soppalco, redatta da un professionista abilitato, va presentata all’Ufficio Tecnico del Comune, l’inquadramento della categoria di intervento dovrà essere fatta in base alle specifiche condizioni del progetto
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Dall’ingresso al salotto alla tavola imbandita, ecco alcuni utili consigli di Mobili Fiver su come decorare casa a Natale in modo green ma con grande effetto
La festa più magica dell’anno sta per arrivare: è proprio in questo periodo speciale, infatti, che addobbare le stanze della propria abitazione diventa un piacevole momento da condividere con i propri cari. I decori delle feste natalizie, però, non si esauriscono solo nel tradizionale albero di Natale e nel Presepe: gli addobbi si estendono, infatti, come un filo rosso tematico che avvolge magicamente tutti gli ambienti della casa.
Ecco, quindi, i preziosi consigli di Mobili Fiver (www.mobilifiver.com), un punto di riferimento per l’acquisto di arredo made in Italy online, per decorare al meglio la propria casa durante le feste e soprattutto senza sprechi.
I consigli di Mobili Fiver per decorare casa a Natale in modo green ma con grande effetto
Il primo passo per regalare agli ambienti domestici la magia del Natale è scegliere i colori e lo stile che meglio si adattano al proprio arredamento. Per un arredo in stile classico, ad esempio, i colori da scegliere saranno quelli tradizionali: il rosso, l’oro, l’argento, il verde ed il bianco. Se, invece, si opta per uno stile più moderno e minimale, non c’è limite alla creatività e alla fantasia: si può giocare con i materiali e le forme, accostando i colori della tradizione al legno e al metallo, per un decoro caldo ma di grande effetto.
“Less is more è il mantra da ripetere in queste circostanze, la semplicità è sempre una buona strategia. Consigliamo, quindi, un approccio minimale e da questo punto di vista gli scandinavi hanno molto da insegnarci. Le loro case sono essenziali, così come le decorazioni, ma non per questo meno accoglienti!” – commentano dal Team Design di Mobili Fiver.
Come decorare l’ingresso: non solo ghirlande natalizie
Quello che colpisce gli ospiti è senz’altro l’ingresso: il primo ambiente delle mura domestiche. Decorare la propria abitazione per il periodo natalizio significa, quindi, partire da qui, per abbellire al meglio anche questo ambiente. Oltre a fare affidamento sulle classiche decorazioni natalizie, è ottimale dare rilievo alla consolle: come nel caso di Giuditta by Mobili Fiver, dalla profondità ridotta e dalle linee essenziali e moderne. Accanto allo svuota tasche sulla consolle, ad esempio, vi è lo spazio perfetto per un piccolo presepe, un alberello di legno e delle candele profumate alla cannella. Di impatto anche le composizioni naturali: rametti di pino, foglie di agrifoglio e pigne unite a tessuti grezzi, come tela e lino. Questi decori daranno un tocco rustico e curato alla casa, oltre che infondere la loro fragranza e dare un forte carattere alla nostra consolle.
Il soggiorno, come addobbare il luogo di condivisione per eccellenza
Chi non ama lo sfarzo delle decorazioni in ogni ambiente e in ogni angolo e preferisce un Natale più intimo, può puntare sui piccoli dettagli. Un’idea innovativa e semplice da realizzare è quella di abbellire le porte e le madie con piccole ghirlande di vischio, agrifoglio, oppure pigne. La Madia Emma by Mobili Fiver, ad esempio, con il suo forte carattere urban, si presta ad essere scaldata con elementi naturali: niente plastica o materiali sintetici, bensì solo ed esclusivamente legno, bacche e spago per legare i vari ornamenti, che non passeranno di certo inosservati. Un Natale più green quindi, anche per la libreria, elemento principe del soggiorno. La Libreria Iacopo by Mobili Fiver ad esempio, funzionale e pratica, può essere arricchita con elementi natalizi che trasformino la sua funzione primaria, rendendola così la vera protagonista del salotto.
La tavola imbandita: consigli e idee a prova di Babbo Natale
Per dare forte carattere alla tavola imbandita, sempre rispettando la filosofia green, occorre giocare con le linee decise del mobile, come ad esempio il tavolo allungabile Emma o il tavolo First by Mobili Fiver. Spazio, quindi, alle piante aromatiche: prezzemolo, peperoncino, salvia, rosmarino e timo creeranno un perfetto centrotavola, oltre che un gioioso e inconfondibile aroma. Il fascino dei piccoli vasi in terracotta è innegabile, basterà aggiungere qualche pallina di lana cotta ed il loro aspetto sarà grazioso ed inaspettato.
“Se come noi avete a vostra disposizione un tavolo allungabile, come il tavolo Easy in olmo perla, è importante fare attenzione ad ogni minimo dettaglio per una Mise en place impeccabile. Un trend recente è infatti l’utilizzo di decorazioni home-made in carta o in legno. Utilizzare decorazioni color argento, bronzo e oro le farà risultare meno piatte e offre un tocco di ricchezza e calore alle feste. Suggeriamo di optare sempre per accostamenti sobri e di scegliere oggetti che, cromaticamente e stilisticamente, non creino contrasto e che non siano di ostacolo ai commensali. Bisogna quindi considerare candele, centrotavola, segnaposto, portaposate, che siano in armonia tra di loro. A chi, invece, preferisce una decorazione più naturale, suggeriamo di disporre sulla tavola bastoncini di cannella, rametti di abete, agrifoglio e bacche rosse, per mantenere il fil rouge green della casa”. – commentano dal Team Design di Mobili Fiver.
Con i loro maestosi pannelli decorativi e un funzionale sistema di apertura su binari, questi guardaroba ultra moderni diventano indiscussi protagonisti della zona notte, camerette comprese.
Scopriamo tutto quello che c’è da sapere per scegliere il modello più adatto.
Una delle maggiori preoccupazioni legate alla scelta dell’armadio riguarda le misure del guardaroba.
Ammettiamolo: nessuno vuole ritrovarsi con un armadio troppo piccolo o esageratamente grande che, nell’uno e nell’altro caso, diventa inutilizzabile!
Per evitare di incappare in spiacevoli errori di valutazione, è bene conoscere quali sono le caratteristiche dimensionali degli armadi scorrevoli.
LARGHEZZA
Una precisazione è d’obbligo: anche gli armadi scorrevoli sono componibili. Questo significa che la struttura è composta da elementi (chiamati vani) posizionati in sequenza per garantire una certa modularità.
Rispetto agli armadi battenti, però, la versatilità compositiva offerta dai modelli scorrevoli è minore.
Resta comunque possibile progettare armadi scorrevoli a 2, 3 o 4 ante, persino affiancando moduli di diversa lunghezza, e ottenere composizioni che vanno da 180 cm, 240 cm, 270 cm ai 3 o 4 metri delle grandi armadiature a tutta parete.
ALTEZZA
Anche l’altezza concede qualche variazione sul tema. Ogni collezione propone almeno un paio di varianti per soddisfare un pubblico sempre più vasto e per adattarsi alle esigenze degli spazi abitativi contemporanei.
Armadi scorrevoli alti circa 230 cm, 240 cm o 260 cm possono essere inseriti sia in camere da letto con soffitto di altezza standard – che, in Italia, si attesta sui 270 cm per i locali abitabili – che in ambienti di maggiore respiro (di solito, le case di vecchia costruzione).
PROFONDITÀ
Benché esistano in commercio i cosiddetti modelli slim, di norma la profondità degli armadi scorrevoli si aggira sui 65-66 cm.
Questo valore è determinato dalla tipologia di apertura: nei modelli classici, le ante scorrono l’una sull’altra e la loro sovrapposizione genera un ingombro leggermente maggiore rispetto ad un armadio con ante complanari.
RIDUZIONI SU MISURA
Gli armadi scorrevoli di ultima generazione consentono piccole modifiche e tagli su misura nelle tre dimensioni.
In caso di modifiche importanti, vuoi perché il soffitto è spiovente, vuoi perché il posizionamento suggerisce un cambio di profondità, è bene orientarsi fin dall’inizio su un modello con ante battenti.
Il sistema di apertura a scorrimento
Gli armadi scorrevoli devono il loro nome al sistema che determina l’apertura e la chiusura delle ante.
A differenza dei battenti, dove la rotazione è governata da cerniere che consentono ai pannelli di raggiungere una posizione perpendicolare rispetto alla struttura, la movimentazione delle ante scorrevoli avviene grazie ad appositi binari.
Inseriti in speciali carrelli di scorrimento, i pannelli si muovono a destra o a sinistra all’interno di guide. Il fine corsa è controllato dalla presenza di ammortizzatori che assicurano una chiusura rallentata, dolce e silenziosa.
Le ante scorrevoli
Arriviamo al nocciolo della questione. Le ante sono le vere responsabili del fascino emanato dagli armadi scorrevoli.
Oltre a vantare un meccanismo di apertura salvaspazio, le porte a scorrimento offrono infinite possibilità d’arredo per abbellire o caratterizzare una zona notte moderna o più tradizionale.
I pannelli diventano l’occasione per dare libero sfogo alla fantasia, per osare con abbinamenti di colore e materiali, per creare scenografiche pareti a specchio sfruttando le dimensioni importanti delle ante.
A seconda dei modelli e delle collezioni, gli armadi scorrevoli possono essere personalizzati con
ante lisce
ante laccate
ante in legno
ante materiche
ante decorate con disegni geometrici.
A loro volta, le finiture possono dare vita ad armadi in legno, bianchi o colorati in sfumature neutre o d’accento, anche con accostamenti cromatici bicolori o bi-materia, comprese le stravaganti composizioni ad effetto mosaico.
Il risultato è reso ancor più spettacolare da profili a tutta altezza da utilizzare come maniglie.
Armadi scorrevoli moderni: idee per la camera da letto
In cerca di ispirazione? Lasciati guidare dalle nostre soluzioni d’arredamento: trovi foto e immagini di armadi scorrevoli ambientati in camere padronali e dei ragazzi.
Armadi scorrevoli per la camera matrimoniale
Alzi la mano chi non ha mai visto o trovato, online o su riviste specializzate, foto e immagini di meravigliose camere da letto complete di armadi scorrevoli da sogno…
Un sogno che può diventare realtà, tutto sommato!
Le tendenze moderne privilegiano gli armadi scorrevoli dal design attuale, perfetti per arredare sia camere dallo stile minimal che stanze eleganti ma accoglienti.
Tra i modelli più amati primeggiano i classici armadi scorrevoli bianchi e grigi, che condividono il primato con i modelli in legno di rovere di ispirazione nordica o scandinava.
Non mancano però proposte più fresche e inedite, che osano con colori moda come il tortora o il perla abbinati ad essenze legnose e materiche, o ancora a dettagli decorativi come il cuoio.
Armadi scorrevoli per la cameretta
Armadi con ante scorrevoli e camera dei bambini: un’accoppiata vincente che rende la stanza dei piccoli più simile a quella dei grandi.
I guardaroba scorrevoli riscuotono un discreto successo per la capienza dei vani, grandi abbastanza da contenere il guardaroba di due fratellini o sorelline.
A questo si aggiungono la libertà di personalizzazione delle ante e il design senza tempo che non li etichetta necessariamente come armadi da bambini.
Non a caso, infatti, gli armadi scorrevoli occupano un posto d’elezione anche nella camera di ragazzi e ragazze adolescenti.
Meglio un armadio con ante scorrevoli o a battenti?
Quando si tratta di scegliere tra un armadio scorrevole e uno battente, la scelta migliore è quella più adatta alle proprie esigenze di spazio, funzionalità ed estetica.
Per esempio, i guardaroba scorrevoli sono indicati per camere poco profonde, quelli battenti per gli ambienti di piccole dimensioni.
Lungi dall’essere esaustiva, questa spiegazione porta con sé una serie di questioni pratiche. Prima tra tutte, la posizione: dove si può o si vuole mettere l’armadio?
A seconda della configurazione della camera, il guardaroba può essere sistemato
davanti al letto matrimoniale
vicino alla porta della stanza
dietro alla testiera
su tutta la parete
lungo un muro divisorio
in una nicchia
in una zona guardaroba separata
in un ambiente mansardato
In seguito tocca alla grandezza e alla configurazione delle camera. Una corretta misurazione degli spazi aiuta a non incorrere in fastidiosi problemi pratici, errori di valutazione e proporzioni sbagliate.
Vediamo quali armadi sono consigliati nelle situazioni seguenti.
✔ La camera è un ambiente di grandi dimensioni di forma regolare.
Armadio battente o scorrevole.
Se la stanza non pone particolari problemi di spazio, la scelta può ricadere su entrambi i modelli.
Nel caso in cui si volesse arredare una parete intera, ricorda che gli armadi battenti offrono maggiore flessibilità in larghezza rispetto agli scorrevoli (ovvero, la modularità è meno vincolante).
✔ La camera da letto è lunga e stretta.
Armadio battente.
Non è una scelta obbligata, ma se la stanza si sviluppa in lunghezza potresti optare per un armadio battente con profondità ridotta.
Verifica sempre che ci sia spazio a sufficienza per aprire e chiudere le ante lasciando libera una passerella di passaggio: in altre parole, le ante completamente aperte non dovrebbero toccare il giroletto.
✔ Non c’è molto spazio tra il letto e la parete per l’armadio.
Armadio scorrevole.
Se hai calcolato che tra letto e frontali non c’è la profondità necessaria per l’apertura delle porte battenti, opta per un modello scorrevole.
La scelta è spesso motivata dal sistema di apertura delle ante, che avviene in direzione parallela al muro.
È bene sapere, però, che gli armadi scorrevoli sono di norma più profondi degli omologhi battenti.
Questa differenza è in parte giustificata dal fatto che, per scivolare adeguatamente, una delle ante dovrà scorrere esternamente rispetto alle altre occupando qualche centimetro in più a destra, a sinistra oppure in centro (nel caso di ante dispari).
Accantonate le problematiche di spazio, non resta che pensare a funzionalità ed estetica.
Sei alla ricerca di un armadio moderno o classico? Prevedi un guardaroba condiviso o ad uso esclusivo?
✔ L’armadio deve essere molto capiente e avere grandi vani.
Armadio scorrevole.
Se cerchi una soluzione per sistemare il guardaroba in un unico spazio, gli armadi scorrevoli offrono compartimenti capienti e generosi, da attrezzare con numerosi accessori tra cui l’immancabile cassettiera.
Armadio battente.
Se il guardaroba sarà diviso tra due persone (moglie e marito, sorelle o fratelli), la scelta migliore è quella legata all’usabilità.
Non dimenticare che il sistema a battenti consente di aprire contemporaneamente più ante e di ispezionare più vani nello stesso momento.
Le ante scorrevoli, invece, non consentono questa possibilità a causa della sovrapposizione dei pannelli.
✔ Oltre che pratico e spazioso, l’armadio deve essere bello.
Armadio battente o scorrevole.
I moderni armadi guardaroba si prestano ad innumerevoli personalizzazioni di colore, finiture e materiali per assecondare il carattere delle zone notte contemporanee.
Gli armadi scorrevoli, però, con le loro grandi ante risultano particolarmente scenografici.
Lisce, composte, bicolore o a specchio, le porte diventano esclusivi pannelli decorativi capaci di apportare un tocco di originalità all’intera stanza.
Dainelli Studio progetta gli interiordi un appartamento milanese di 80 mq in un mix armonico tra passato e presente
Un progetto in un edificio in stile vecchia Milano dove si vuole evidenziare il “taglio” con il passato senza nasconderlo ma anzi esaltandolo, tra pavimentazioni originali e arredi contemporanei.
L’elegante bilocale, dimora di un giornalista e autore televisivo, sorge a pochi passi dalla zona di Porta Venezia a Milano, sviluppandosi su una pianta rettangolare: ingresso, corridoio, cucina, living, ampia camera da letto e bagno.
Laddove non è stato possibile recuperare la pavimentazione originale, si è optato per l’utilizzo di materiali che creassero un mix armonico tra passato e presente. L’eliminazione di una parete, per dare maggiore ampiezza alla zona living, lascia come traccia una lastra in ottone brunito, che collega come un decoro la pavimentazione in parquet e le cementine originali.
Ingresso e zona living hanno come colore dominante il verde salvia, utilizzato sia per le pareti che per le boiserie contenitive cannettate. Nel salotto, spiccano il morbido divano Elissa e la poltroncina Lilas, disegnati da Dainelli Studio per Gallotti&Radice, affiancati dal coffee table Cookiesin legno Tweed e dalla lampada Bonfire dello stesso brand. A completare lo spazio, lampade vintage, un dipinto di Leonardo Dainelli della collezione Faces e un’eclettica opera pop rinascimentale del proprietario.
Il corallo domina invece la cucina, dove Dainelli Studio ha voluto ricreare un’atmosfera che è una raffinata combinazione tra le cucine americane anni Cinquanta e un richiamo ai bistrot francesi, particolarmente evidente nell’elemento della panca in legno. Il pavimento è in resina, mentre la cucina è stata realizzata in MDF resinato e accosta il rosa a dettagli in ottone ed un effetto marmo con importanti venature grigio scuro e ambra. Ad impreziosire ulteriormente lo spazio, le rubinetterie firmate Artis (così come quelle del bagno) sono state scelte nella variante oro lucido.
Il bagno, con la spaziosa doccia finestrata, utilizza le piastrelle in gres porcellanato di Atlas Concorde, tagliate e modificate su disegno di Dainelli Studio creando un decoro ad hoc per il progetto.
La camera da letto si apre sull’ampia armadiatura su misura, pensata per essere sia contenitore che decoro grazie alle ante centrali in ottone e all’effetto sospeso che la rende quasi aerea. I sontuosi stucchi immacolati che incorniciano il soffitto vengono resi contemporanei grazie all’utilizzo del legno di frassino tinto nero per la testiera del letto e nella boiserie e dalla scelta degli arredi: la lampada Dioscuri di Artemide, il tavolino Clemo e lo scrittoio-vanity Selene, in Taba Frisè bianco e Tanganika nero, entrambi Gallotti&Radice.
Un intervento progettuale che in poco spazio riesce a trasmettere l’estetica raffinata e contemporanea di Dainelli Studio, restituendo al proprietario un appartamento in linea con il suo animo eclettico.
Ecco i nostri migliori consigli per progettare al meglio la tua cabina armadio.
Con le giuste idee, puoi creare in camera da letto uno spazio cabina armadio bello e funzionale. Oggi, vogliamo esserti davvero utili e svelarti tutti i segreti da esperti architetti per progettare la cabina armadio perfetta per la tua camera da letto.
In questo nostro articolo, troverai tutte le informazioni pratiche sulla camera da letto con cabina armadio. Nell’articolo ti diremo quando è utile creare una cabina armadio, ti aiuteremo a comprendere se puoi realmente permetterti una cabina armadio in camera, a seconda dello spazio che hai a disposizione, ti descriveremo le tipologie di cabina armadio più comuni. Per cui, continua a leggere!
fonte: Ikea
Quando scegliere una cabina armadio invece dell’armadio
Ci sono diversi motivi ed occasioni, che ci possono spingere a scegliere una cabina armadio, al posto del tradizionale armadio.
1-Aumenta lo spazio dei contenitori
Come primo punto possiamo dire che: in base allo spazio disponibile e alle soluzioni progettuali maturate, una cabina armadio ha una sua utilità di esistere, se riesce ad aumentare la lunghezza dell’armadio previsto o esistente.
Se ad esempio nella tua camera da letto hai una parete utile per l’armadio lunga 3 metri, ma il progetto della cabina armadio ti porta ad avere una lunghezza (esclusi gli angoli) di 420 cm avrai guadagnato oltre 100 cm di armadio. Non male! E sappiamo tutti quanto conti la capacità di “contenere” in una casa.
Anni fa, Marco ed io abbiamo convinto un cliente a realizzare una cabina armadio nel largo corridoio, invece di un lungo armadio, proprio con questa dimostrazione pratica.
2- Ordine e visualizzazione
Non c’è solo un aspetto dimensionale, per valutare se realizzare o meno una cabina armadio. Uno spazio guardaroba di questo tipo ti consente di mantenere meglio l’ordine e di avere un colpo d’occhio sui tuoi abiti e accessori, quando stai cercando di capire cosa indossare o ti chiedi “dove l’ho messo?”. Una piccola stanza separata, dove tutti i tuoi vestiti possono essere visualizzati. Questo forse è uno dei motivi, che spinge le persone a scegliere una cabina armadio, dopo averla vista a casa di amici o in uno show room.
3- Elimina l’armadio dalla camera
Tuttavia, un aspetto rilevante, che secondo noi va preso in considerazione, non riguarda la funzione, ma l’estetica. Corrisponde al fatto che una cabina armadio elimina visivamente dalla camera… l’armadio, che per sua caratteristica, ha una presenza piuttosto imponente. Una stanza da letto senza armadio, anche se piccola, rimane più accogliente, confortevole ed intima.
Inoltre, si può prestare più attenzione alla decorazioni delle pareti, cosa che con l’armadio presente, diventa più difficile (ma non impossibile). Le pareti sono un elemento da sfruttare anche a scopo decorativo, per aggiungere colore, trama e fantasie all’ambiente. Un armadio è obiettivamente un ostacolo, da questo punto di vista. Pittura, boiserie, carta da parati, ma anche quadri, fotografie, arazzi, non fanno generalmente parte del progetto “armadio”, a meno che non si realizzino soluzioni su misura, di attenta progettazione e qualità, che riescano a mimetizzare l’armadio, appunto. Lo abbiamo fatto per alcuni dei nostri clienti, ma non è la norma.
4- Nelle mansarde può essere la soluzione ottimale
Ci sono poi casi particolari, in cui una cabina armadio, potrebbe effettivamente avere una sua utilità, come ad esempio, nelle mansarde, dove l’altezza disponibile in camera potrebbe non essere sufficiente per un bel guardaroba. Per cui si cercano altre soluzioni, come una cabina armadio adiacente, dove l’altezza è maggiore.
5- Aggiunge valore alla casa
La cabina armadio è uno spazio unico per una casa. Secondo le statistiche delle agenzie immobiliari, si stima che le case con cabine armadio siano un punto a favore per una vendita più veloce della casa. Ecco spiegato il perchè, i progetti di ristrutturazione della camera da letto principale si concentrano spesso sull’aggiunta di una cabina armadio o l’ampliamento della camera per ricavare uno spazio guardaroba a sé stante.
Anche in questo caso possiamo testimoniare il fatto, che una mansarda dove Marco ed io avevamo progettato una cabina armadio su misura, è stata venduta alla prima visita senza contrattare.
6- Progettata sulle esigenze
Infine, una cabina armadio personalizzata, può essere accuratamente progettata per conservare, visualizzare e muoversi, a seconda di come gli utenti amano coordinare i loro abiti e vestirsi. Per cui una cabina armadio ben progettata, può aumentare, di fatto, la funzionalità e la capacità di utilizzo dell’intero armadio.
Detto questo, per motivi dimensionali o di errata progettazione degli spazi, sono solo in pochi a poter inserire una cabina armadio nella camera da letto. Nella nostra carriera di architetti e interior designer abbiamo realizzato molte cabine armadio, permettendo di rendere unica la camera da letto. Alcune erano abbastanza piccole, ma funzionali. Ancora i clienti ci ringraziano per essere riusciti a sfruttare appieno lo spazio.
Consiglio: prima di iniziare a pensare di organizzare la tua cabina armadio, considera la possibilità di fare un bel decluttering del guardaroba per sbarazzarti degli indumenti che non ti servono o che non usi più. Dopo un’abbuffata di Marie Kondo su Netflix ti verrà abbastanza facile.
Una cabina armadio ben progettata dipende principalmente da due fattori:
Spazio a disposizione
Budget a disposizione
Spazio, appunto, quali sono le misure minime per poter inserire una cabina armadio in camera?
Dimensioni di una camera da letto
Per decidere se e dove posizionare la cabina armadio, occorre fare un accurato rilievo. Dal rilievo emergerà la posizione di porte, finestre, portefinestre, radiatori, pilastri e impianti.
Per posizionare il letto e verificare se è possibile inserire una cabina armadio, ti consigliamo di partire dalle misure minime per avere una camera da letto funzionale. Solitamente, intorno al letto (sui tre lati fruibili) occorre lasciare una distanza di 70 cm e comunque non scendere, se possibile, sotto i 60 cm, controllando che sia possibile aprire agevolmente porte, ante e cassetti.
Se non prevedi spostamenti dei muri, ti affiderai alla stanza esistente. Se, invece, pensi di effettuare una ristrutturazione che preveda la modifica dei muri, sappi che dovrai affidarti ad un professionista per la stesura e presentazione della pratica edilizia.
A titolo informativo, devi sapere, che per la normativa italiana, una camera da letto matrimoniale di nuova costruzione o dopo una ristrutturazione, deve avere una superficie minima di 14 mq. Ma per la cabina armadio, occorre sempre verificare il Regolamento Edilizio locale.
La superficie della cabina armadio (con pareti in muratura/cartongesso) in alcuni regolamenti edilizi, non viene conteggiata, per cui, ad esempio a Milano, è possibile realizzare una cabina armadio all’interno dei 14 mq.
In altri comuni, invece, rimane il vincolo di 14 mq, senza specificare l’eventuale cabina armadio. In questi casi non sono sufficienti 14 mq per realizzare una camera con cabina armadio delimitata da pareti in muratura o cartongesso. Ne dovrai avere almeno 18-20 mq. Se si tratta di “suddivisione con l’arredo” il discorso può cambiare. Comunque, dipende sempre dalle caratteristiche della stanza.
Dimensioni della cabina armadio
Forse saprai che gli armadi per il guardaroba hanno una profondità standard che corrisponde a 60 cm. E’ la misura che consente agli abiti di stare appesi, a cui si aggiungono alcuni centimetri per lo spessore delle ante e dello schienale.
Da questi presupposti, le dimensioni minime di una cabina armadio, sono quelle dettate dalle attrezzature interne, dall’ingombro degli abiti, a cui si somma lo spazio di passaggio e per muoversi. Le attrezzature specifiche per cabine armadio possono avere, infatti, una profondità minore di 60 cm, ma l’ingombro degli abiti è sempre intorno ai 55 cm, per cui ne va tenuto conto. Per muoversi agevolmente noi consigliamo almeno 70 cm di passaggio.
Di conseguenza, per la larghezza della cabina armadio, non si può scendere sotto i 120, secondo noi è meglio 130 cm. Mentre la lunghezza può essere variabile, ma è spesso “dettata” dai moduli standard delle attrezzature (a meno che non si scelgano soluzioni su misura). Le misure delle attrezzature variano a seconda della tipologia (vedi paragrafo in fondo al post) e dell’azienda produttrice.
In generale, basta avere a disposizione uno spazio interno di 120 cm x 180 cm circa (2 mq) per cominciare a considerare l’idea di avere una cabina armadio. Ad esempio come questa piccola combinazione Ikea, con l’aggiunta di un settimino nella parte corta.
Consiglio: Nelle pareti molto corte delle cabine armadio, per evitare elementi fuori misura, spesso è meglio inserire solo una cassettiera attrezzata o meglio, un settimino che è alto e stretto.
Parliamo di misura interna, perché se ti trovi nella situazione di dover dividere lo spazio per inserire in camera la cabina armadio, la creazione della parete può avvenire in diversi modi:
in muratura
in cartongesso
in legno
con un serramento in metallo/legno e vetro
con l’armadio stesso, se il retro è rifinito
In tutti questi casi, per delimitare la cabina armadio, dovrai calcolare i centimetri di spessore del sistema scelto e qualche centimetro di tolleranza per il montaggio.
Scegliere la posizione giusta per la cabina armadio
A seconda delle dimensioni della camera da letto e dello spazio disponibile in casa, la cabina armadio può essere una stanza adiacente alla camera o uno spazio ricavato all’interno della camera, come vediamo oggi. Questa seconda opzione è più funzionale, essendo la cabina armadio un “accessorio” della camera.
Alcune cabine armadio sono grandi quanto una seconda camera da letto, mentre altre hanno le dimensioni ridotte di un ripostiglio o giù di lì. Non c’è una regola. Le dimensioni di una cabina armadio dipendono sempre dalle dimensioni della stanza e dalla posizione di porte e finestre. Ma anche dalle esigenze: forse avere una cabina armadio piccolissima non è di utilità, se hai un guardaroba ben fornito.
Una cabina armadio ben attrezzata generalmente, ha forma rettangolare o quadrata. Vediamo anche cabine armadio di produzione standard, di forma triangolare, ma secondo noi, sono generalmente quelle meno pratiche. Spesso obbligano ad una disposizione diagonale di tutti gli elementi della stanza, che non sempre è funzionale (si creano angoli inutilizzabili), né esteticamente di tendenza (visto che è un’idea alquanto sorpassata).
A seconda delle dimensioni della stanza, potresti scegliere la disposizione dell’attrezzatura con una:
forma a U
forma a L
forma a I
Potresti avere una cabina unica o due cabine divise, una per te e una per il partner.
Al di là della disposizione interna e della sua suddivisione, una cabina armadio in camera da letto può avere tre principali posizioni:
cabina armadio dietro al letto
cabina armadio a lato del letto
cabina armadio di fronte al letto
Tra queste distribuzioni, non ce n’è una migliore dell’altra, poiché tutto dipende dalla conformazione della stanza. Per fare chiarezza, ti mostriamo degli esempi, tratti dai nostri progetti. Infatti, per mettere a confronto le 3 tipologie, abbiamo adeguato alcuni nostri progetti per mostrarti degli esempi pratici. Abbiamo uniformato la stanza, che è di forma rettangolare (585x 390 cm) ed è di quasi 23 mq, una buona misura per poter creare una cabina armadio.
Cabina armadio dietro al letto
In questo nostro progetto la cabina armadio (qui divisa lui/lei) si trova dietro la testata del letto, realizzata con un retroletto e due piccoli comodini sospesi. Le porte scorrevoli senza stipiti, realizzate a tutta altezza, una volta aperte, scompaiono completamente, lasciando solo una quinta.
Un’altra soluzione con cabina armadio dietro al letto.
In questo progetto la cabina armadio è stata ricavata all’entrata della camera da letto. Anche in questo caso, la cabina armadio è una stanza a sè, chiusa da porta scorrevole. La soluzione prevede la creazione di un retroletto incassato (realizzato tutto in cartongesso). Qui il letto, rimane appartato e “guarda” verso la finestra. Nella nicchia, all’entrata della camera, può essere posizionato un ulteriore armadio a due ante, un vecchio comò o un angolo studio.
Ancora una variante di cabina armadio dietro al letto.
In questo progetto, oltre alla cabina armadio separata si è ricavato anche un ampio bagno ed un armadio ulteriore nel corridoio. La disposizione della cabina armadio è di tipo a I con due settimini nei lati corti. La parete divisoria è stata realizzata su misura con un infisso in ferro e vetro stile industriale, per un effetto più scenografico. Questo permette anche alla cabina armadio di essere più luminosa e non dover sempre ricorrere alla luce artificiale, che falsa un po’ i colori degli abiti.
Cabina armadio a lato del letto
In questo progetto la posizione del letto a lato della cabina armadio, permette di installare una porta scorrevole ampia. La parete dietro al letto può essere arricchita e decorata, in questo caso con una boiserie a tutta altezza.
Ecco un’ulteriore variante di cabina armadio a lato del letto.
Questa soluzione simile alla precedente, presenta l’accesso alla cabina armadio di fronte alla porta d’ingresso della camera. L’ambiente risulta più intimo e accogliente, grazie alla parete dipinta a metà. Anche in questo caso, nella nicchia all’entrata è stato posizionato uno scrittoio, una richiesta in aumento, essendo diventato più frequente lo smartworking.
Cabina armadio di fronte al letto
Nell’ultimo progetto, la stanza-cabina armadio si trova di fronte al letto. In questo caso è divisa in due parti, sempre chiuse da porte scorrevoli. Al centro è possibile posizionare un comò o uno scrittoio.
Attrezzatura interna
È importante determinare il tipo di attrezzatura più adatto alle tue esigenze, prima di iniziare il tuo progetto di cabina armadio. Ogni tipologia di attrezzatura interna per cabina armadio ha le sue caratteristiche, la sua modularità, i suoi vantaggi e svantaggi.
Nel caso si decida, come nei nostri esempi, di far realizzare pareti divisorie in muratura, legno o in altri materiali come il cartongesso, si deve partire dalle misure modulari delle attrezzature.
Le tipologie più comuni sono:
Cabina armadio con spalle o fianchi
Cabina armadio con “pali” a soffitto o a parete
Cabina armadio a “boiserie”
1- La prima soluzione, la più comune e la più economica, è simile alla struttura di un armadio, ma è senza ante e quasi sempre è senza fondo. Può avere ripiani e spalle con profondità ridotta, che sono più comode, in quanto riducono l’ingombro visivo e la formazione di zone buie e ombre.
fonte: Esny
2- La seconda tipologia, è composta da pali ovvero montanti verticali, in alluminio, che si fissano a soffitto o anche a parete (in questo caso hanno un terminale ad L). In questa tipologia, non ci sono spalle, nè fondi.
fonte: Ikea
3- La terza, è formata da pannelli boiserie in legno fissati a muro, su cui è possibile agganciare l’attrezzatura in modo versatile. Questo tipo di cabina armadio richiama le esposizioni dei negozi di abbigliamento e permette una visione chiara e una distribuzione facilitata dello spazio, vista la totale assenza di spalle laterali.
fonte: Giessegi
Se vuoi che la tua cabina armadio sia perfetta, l’organizzazione e l’ordine sono fondamentali. I tuoi capi di abbigliamento, rappresentano il tuo gusto e il tuo stile personale. In un armadio disorganizzato, tuttavia, potresti passare più tempo a cercare i tuoi jeans preferiti, che a comprarli in negozio!
Progetta il tuo sistema cabina armadio in modo funzionale, in modo che gli indumenti di uso quotidiano siano tenuti a portata di mano. Ad esempio, tieni insieme gli elementi simili per ridurre la ricerca, un po’ come vengono esposti nei negozi. Valuta attentamente la disposizione dei bastoni per appendere, secondo il tuo modo di disporre gli indumenti. Se, ad esempio, pieghi i pantaloni potresti aver bisogno di una parte di appenderia con altezza inferiore al solito. Se, al contrario, hai molti abiti lunghi o appendi i pantaloni senza piegarli, come faccio io, una parte di appenderia più alta, ti tornerà utile.
Ripiani, cestini e scatole possono aiutare al mantenimento dell’ordine. Scatole etichettate riposte nell’ultimo ripiano in alto possono contenere indumenti fuori stagione e l’abbigliamento sportivo.
Puoi anche aggiungere un pouf e uno specchio. Se posizioni sotto lo specchio, una piccola cassapanca o un pouf con contenitore, potrai avere ulteriore spazio per mettere ordine e un comodo appoggio per indossare e togliere gli indumenti.
Oltre alle appenderie e ai cassetti, pensa di dotare la tua cabina di una speciale illuminazione, affinché non si riduca ad essere un luogo buio, poco confortevole e pieno di ombre. E’ inutile dire che in una stanza senza finestre, dove è importate notare i colori, la luce studiata e magari integrata è molto importante.
Infine, uno dei punti critici delle cabine armadio, è quello che riguarda la polvere. Gli indumenti, non essendo protetti da ante, come avviene negli armadi, sono ovviamente soggetti a impolverarsi maggiormente. Il consiglio che diamo è di chiudere sempre la cabina armadio con una porta, per risolvere, almeno parzialmente, il problema. Non vorrai dover spolverare tutti i giorni anche gli abiti?!
Inoltre, si possono acquistare dei copri abiti, che possono riparare l’abbigliamento meno utilizzato. Un’altra soluzione, che abbiamo attuato diverse volte con i nostri clienti, è di chiudere con ante (magari di vetro) una parte delle armadiature, solitamente destinata al “cambio stagione”. In questo caso gli abiti fuori stagione, che quindi non verranno indossati per diverso tempo, rimarranno protetti dalle ante.
Investi in una piccola o grande cabina armadio e desidererai di averlo fatto anni prima!
Caratterizzato da open space luminoso, elementi architettonici industriali, soffitti alti e numerose finestre, questo loft è uno spazio ricercato, mediato dalla sobrietà dello stile scandinavo.
Questo loft di 85 mq, con soffitti a volta di 5 metri e splendide finestre industriali si trova in Svezia. È un fantastico loft ispirato alle tendenze dell’architettura in città come Milano e New York.
Ormai lo sappiamo, ma vale sempre la pena ricordarlo: “loft” è il nome che identifica una residenza ricavata in una fabbrica abbandonata o in un altro edificio industriale trasformato in abitazione. Uno stile abitativo americano, che ha avuto origine in edifici industriali, magazzini e laboratori. L’idea di utilizzare le fabbriche abbandonate come alloggi è comparsa già negli anni ‘40 nel distretto manifatturiero di Manhattan. A quel tempo i prezzi degli stabili in centro aumentarono per cui le imprese industriali e artigianali si trasferirono in periferia. Quegli spazi divenuti sfitti, vennero occupati volentieri da artisti attratti dalle caratteristiche funzionali delle abitazioni (soffitti alti, bella illuminazione). I loft sono diventati sempre più popolari negli anni ’50. Poco tempo dopo, quella tipologia di abitazione originale divenne sempre più richiesta.
Qui troviamo splendide finestre dagli infissi neri, ambienti semplici ed eleganti. Solo la camere da letto, il bagno e la dispensa sono chiusi da porte.
Il passato industriale dell’edificio è facilmente intuibile: questo immobile era una fabbrica di pellame. Ma il suo potenziale per diventare un loft davvero interessante è stato sufficiente per avviare la ristrutturazione dell’edificio e creare spazi residenziali. Dopo le opere sulla facciata e negli interni, l’edificio ha assunto una struttura abitativa contemporanea, con soluzioni a basso consumo energetico.
Una combinazione di colori essenziale e neutra assicura una facile integrazione delle diverse zone dell’open space. Il pavimento rivestito di parquet prefinito di colore scuro, riscalda visivamente gli interni industriali e prosegue fino in camera da letto. Le pareti sono state lasciate nel modo più semplice possibile e con gli impianti a vista. Inoltre le volte hanno conferito a questo interno un valore speciale.
La calma, la luminosità, i bei volumi e la ristrutturazione contemporanea fanno di questa proprietà uno speciale luogo da vivere.
Il cuore della casa batte nella zona living. La cucina si confonde e scompare sullo sfondo, mentre l’angolo pranzo e il soggiorno si contendono lo spazio vicino alle ampie finestre. Una grande armadiatura sfrutta l’altezza disponibile e si estende dall’ingresso fino a quasi la cucina.
In questa splendida casa industriale, c’è anche la vista sul lago, che si può ammirare dalle ampie finestre del soggiorno. Un loft tranquillo è qualcosa che molti ricercano.
La cucina a vista è quasi mimetizzata nella zona giorno. L’angolo cottura in acciaio è nascosto dall’utilissima dispensa. Per il resto i mobili della cucina sono bianchi e neri, così come nera è l’isola su ruote. Un insieme versatile adatto alla vita moderna.
Lo spazio della camera da letto rimane privato, riducendo così la sensazione di apertura tipica da loft.
Onestamente, chi non vorrebbe trascorrere un po’ di tempo in questa casa?!
Un nuovo progetto d’arredo ha catapultato gli Interior Designer di diotti.com nel continente africano, in Togo, per arredare la zona giorno di un’esclusiva e lussuosa residenza privata.
Una missione difficile ma non impossibile, messa alla prova da centinaia di chilometri di distanza ma affrontata nel migliore dei modi dall’arredatore Coco, che ha seguito passo dopo passo l’evoluzione del progetto offrendo in cambio assistenza, consigli, idee e suggerimenti per rendere unico l’ambiente.
L’arredamento della zona giorno
La zona giorno corrisponde ad un ampio e luminoso open space, un ambiente unico in cui si individuano due aree funzionali:
un’area conversazione, dove è stato allestito un elegante salotto completo di divani e tavolini
una zona pranzo con tavolo e sedie, da usare all’occorrenza anche come spazio di lavoro per riunioni o incontri professionali
Comunicanti tra loro, le due zone non sono separate né da pareti né da muri portanti, una scelta architettonica ben precisa spinta dalla volontà di sfruttare al massimo la luce naturale che penetra dalle grandi vetrate.
Benché ogni area sia ben caratterizzata e facilmente individuabile, è stato proposto alla committenza di separare salotto e zona pranzo con l’ausilio di un arredo divisorio.
Per questo è stato scelto un tavolo consolle dal design ultra moderno, la cui base scultorea in lamiera di metallo modellata crea una gradevole alternanza di pieni e vuoti con l’imponente piano in legno impiallacciato.
Accanto all’indiscusso valore estetico, la soluzione d’arredo ha anche un risvolto funzionale: il top della consolle potrà essere decorato con vasi alti, piante e suppellettili che contribuiranno a schermare in parte la vista.
Il salotto è il punto focale dell’intero open space. Luogo d’affezione per i committenti, diventa uno spazio domestico di rappresentanza quando si tratta di ospitare amici e accogliere invitati – ragione sufficiente per dedicargli una cura particolare in fase di progettazione.
In accordo con la committenza, si è deciso di concentrare gli arredi più importanti a centro stanza, dove lo spazio generoso avrebbe consentito l’installazione di un salotto con divano e poltrone oppure, come è stato realizzato, di una coppia di divani posizionati frontalmente.
L’assetto degli arredi segue un’organizzazione simmetrica e speculare: i divani lineari sono disposti frontalmente, separati da un set di tavolini sovrapponibili collocati proprio nel cuore dell’area convesazione.
Alla coppia di tavoli bassi si aggiunge una seconda composizione, questa volta costituita da una serie di tre tavolini alti incastrabili l’uno sotto l’altro in un’ottica salvaspazio. Perfetti se usati insieme, possono essere separati e collocati a lato di ciascun divano, come visibile nella fotografia scattata dalla committente.
[Nella foto: divano beige Jude – divano verde Cave – tris di tavolini Kitano]
Sala da pranzo con tavolo per 10 persone
Luminosa quanto il salotto, la sala da pranzo è stata concepita come un ambiente versatile e mutevole, da adattare ai momenti della giornata e alle abitudini dei proprietari. Si è dunque deciso di occupare il centro della stanza con un grande tavolo con piano di 300 cm, un complemento capace di ospitare fino a 10 persone in occasione di cene conviviali o incontri di lavoro.
La compattezza del top, scelto in legno massello di noce, è bilanciata dalla luminosità delle finiture metalliche che personalizzano la struttura del tavolo e le gambe delle sedie rivestite in pregiata pelle chiara.
Accanto al tavolo fa capolino una credenza laccata a 4 ante, selezionata sia per l’unicità della forma ottagonale che per l’originalità del piano riflettente. La parete vuota è stata decorata con tre specchi rotondi con cornice metallica abbinata alla laccatura del mobile buffet per restituire un effetto di armonia cromatica ed eleganza estetica.
Trattandosi però di uno spazio più piccolo, l’idea di inserire un secondo divano è stata successivamente accantonata per favorire l’inserimento di una confortevole poltrona a pozzetto.
Merita una menzione speciale l’originale angolo lettura allestito vicino alle vetrate. Ricavato in un’area di passaggio apparentemente problematica – vista la presenza di grandi vetri affacciati sul giardino interno – è invece risultato vincente per trasformare uno spazio inutilizzato in una piccola alcova dedicata allo svago.
Ispirati da un progetto così esclusivo non potevamo esimerci dal comporre la nostra personale proposta d’arredo! Partendo dagli elementi cardine del progetto – i divani lineari – abbiamo scelto di sperimentare con gli accessori e le finiture per dar vita ad abbinamenti evergreen, accostamenti sempre attuali e, perché no, idee e suggestioni a cui ispirarsi.
Gli arredi e gli accessori
Divano sollevato da terra Jude
Essenziale nella forma, quasi minimalista, Jude è il divano componibile su piedini scelto per arredare il salotto di rappresentanza.
Moderno nel design e compatto nelle dimensioni, è stato proposto nel modello con profondità ridotta – una scelta funzionale ed estetica che consente sia di mantenere una postura composta che di liberare spazio per favorire il passaggio. La rigorosità delle forme geometriche è ingentilita dalla bombatura dei braccioli, proiettata verso le sedute per rispettare la filosofia salvaspazio della struttura.
Quest’ultima è completamente rivestita e rifinita anche nelle parti meno visibili: ne sono la prova gli schienali rigidi, nascosti da grandi cuscini in appoggio. Elemento degno di nota, l’alto piede a staffa finisce per slanciare il profilo del divano e restituire una sensazione di sospensione e leggerezza.
È proposto in abbinamento a Cave, un divano di design comodo ed accogliente caratterizzato dall’imbottitura in piuma e dai braccioli bassi che sembrano emergere dalla seduta. La scelta è stata determinata dalla silhouette geometrica della struttura, anche in questo caso alleggerita da piedi alti metallici.
Tavolino in legno spazzolato Sinai
Abbiamo pensato di valorizzare lo spazio davanti ai divani con un tavolino da salotto in legno e acciaio, un prodotto artigianale che fa della commistione di materiali e di lavorazioni il suo pezzo forte.
Il top è una vera e propria opera d’arte d’ebanisteria, forte di un bordo in massello di noce rifinito a mano che rende ogni esemplare diverso dall’altro. Il profilo rialzato circonda una lastra in Canaletto altamente decorativa, valorizzata dlla particolare lavorazione a effetto spatolato.
Realizzata in acciaio goffrato, la base del tavolino è costituita da una struttura minimalista ed eterea in grande contrasto con la pienezza e la matericità del piano in legno.
Tappeto effetto anticato Malizia
Restiamo nel centro della stanza: abbiamo delimitato in maniera netta lo spazio tra i due divani scegliendo un grande tappeto dall’aspetto vintage. La fantasia del vello, a metà strada tra un motivo floreale e un pattern geometrico, sembra svanire sotto l’effetto anticato del filato, un elemento di rottura con l’estrema modernità dell’abitazione.
Alle ragioni estetiche che hanno indirizzato la nostra scelta se ne aggiunge una di natura funzionale. Il tappeto è interamente realizzato in viscosa, fibra di origine naturale (ma trattata artificialmente) nota per la sua resistenza, un fattore da considerare se si prevede di posizionare il tappeto in un’area di grande passaggio.
Il primo motivo? Il loro design, ricercato ma discreto, capace tuttavia di esaltare l’effetto marmoreo della ceramica effetto alabastro abbinandolo ad una base dal disegno decisamente attuale.
Il secondo motivo? Le dimensioni salvaspazio, che permettono sia di posizionare i singoli tavolini lateralmente a divano o poltrona, sia di creare composizioni funzionali adatte a salotti piccoli.
Cuscini fantasia per divano Jolly
Pochi ma selezionati accessori completano una moodboard ricca di suggestioni (e suggerimenti) d’arredo. Il gran finale spetta alla collezione Jolly, una gamma di cuscini e cuscinetti per divano, letto o divano letto personalizzabili per forme, dimensioni, rivestimento, fantasia e colore.
Nel rispetto della massima less in more, abbiamo comunque osato con fodere rigate e a microfantasia avendo cura di controbilanciare l’impatto decorativo dei motivi geometrici con colori neutri, naturali, tenui.