22 Ottobre 2020 / / Dettagli Home Decor

pavimento antibatterico in legno di Listone Giordano

Le superfici per interni oggi puntano a nuove soluzioni di design in grado di garantire la massima igiene e sicurezza degli spazi, sia abitativi e sia lavorativi.

Pavimenti e piastrelle con proprietà antibatteriche sono in grado di neutralizzare microbi e batteri grazie a particolari trattamenti eo alla presenza di sostanze antibatteriche nella mescola di cui sono composti.  Ne esistono di varie tipologie e formati per rispondere a qualsiasi esigenza estetica, sono certificati e quindi sicuri. 

Pavimento in legno antibatterico Crystalcare di Listone Giordano

Negli ultimi 10 anni Listone Giordano, brand di riferimento nel settore delle pavimentazioni in legno d’alta gamma, ha portato avanti un lungo lavoro di ricerca per affrontare quei nemici invisibili che vivono all’esterno, s’insinuano e finiscono per annidarsi sulle superfici, spazi che dovrebbero essere invece i più intimi e protetti. Nacque così Crystalcare, la prima finitura antibatterica messa a punto dal brand umbro, in collaborazione con il suo partner per lo sviluppo delle finiture ICRO Coatings, che rivoluzionò il concetto d’igiene, benessere e sicurezza di una pavimentazione in legno e che oggi s’impone come certezza acquisita e dimostra la sua centralità nel processo di scelta e d’acquisto del parquet.

Si tratta di una formula “scientifica”, potremmo definire alchemica, integrata di serie nelle finiture delle collezioni parquet Listone Giordano (sia su base verniciata che oliata) con specifica azione ed efficacissima protezione antibatterica ad ampio spettro capace di difendere automaticamente la superficie da microbi e agenti patogeni.

pavimento antibatterico in legno di Listone Giordano

Questo sistema utilizza le proprietà degli ioni d’argento contenuti nelle finiture Listone Giordano e questo permette di abbattere in sole 24 ore sia la presenza che la proliferazione batterica su tutta la superficie del pavimento in modo permanente. Gli effetti sono rilevanti e scientificamente documentabili: in caso di contatto con la superficie la carica batterica decade come certificato da test di laboratorio Catas secondo la norma ISO 22196:2011. Una proprietà che si mantiene anche dopo un lavaggio specifico con Green Bio (della collezione CARE).

Oggi Listone Giordano mette a disposizione un ulteriore strumento, frutto di ricerca e sviluppo, “uno scudo protettivo” di nuova generazione per mettere al sicuro la nostra casa da nemici invisibili e, proprio per questo, più temibili. La scelta di un pavimento in legno antibatterico respinge al mittente e aiuta a ridurre gli effetti domestici dell’inquinamento.

RAK- SANit di RAK Ceramics: la nuova tecnologia per gres porcellanato e ceramica

RAK Ceramics, realtà internazionale conosciuta per i suoi prodotti e sistemi integrati di gres porcellanato e ceramica per pavimenti e rivestimenti, sanitari e arredobagno, ha voluto lanciare RAK- SANit la sua personale rivoluzione sana e sicura.

I laboratori di ricerca e sviluppo di RAK Ceramics sono all’avanguardia nella tecnologia e sono stati i primi al mondo a fornire soluzioni antibatteriche per l’interior design già nel 2009, grazie allo sviluppo di speciali smalti antibatterici certificati.‎

Oggi, con il nuovo programma RAK- SANit RAK Ceramics offre una gamma ancora più ampia di soluzioni per pavimenti, rivestimenti e sanitari, realizzati con smalti che inibiscono la crescita dei batteri, riducendo così la possibilità di contagio e contribuendo a creare ambienti più sicuri, sia per progetti residenziali che per aree collettive.

pavimento gres porcellanato antibatterico

Una situazione, quella attuale, che rende necessario, in fase di progettazione, includere nuove misure igienico-sanitarie per poter vivere gli spazi abitativi e lavorativi in totale libertà e sicurezza.

L’azione di RAK- SANit è permanente, assicura una protezione intrinseca durante il tempo di vita atteso dei prodotti, grazie ad una continua azione contro la colonizzazione microbica; questa tecnologia, che ha dimostrato di essere in grado di ridurre o eliminare il numero dei microbi fino al 99,99%, inclusi MRSA, E. Coli, Salmonella e Legionella garantisce protezione contro lo sviluppo di microrganismi per 24 ore al giorno.

pavimenti in gres antibatterici di RAK Ceramics

Pavimenti e rivestimenti in gres e ceramica trattati con smalto incorporato sono efficaci al 99.9% in sole 8 ore. I prodotti per pavimento e rivestimento sono testati e certificati* secondo lo Standard Giapponese JIS – 2801:2000 e secondo lo Standard ISO 27447:2019.

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22 Ottobre 2020 / / Interiors

Le cucine in effetto legno moderne hanno dei vantaggi:

  • sono meno costose di quelle in legno
  • più facili da pulire
  • più resistenti agli urti
  • non cambiano colore se esposte alla luce

Il legno non ha paragoni, su questo non ci piove,

chi lo ama, apprezza il suo profumo e il suo calore,

ma diciamocelo,

non è alla portata di tutti:

  • ha un costo abbastanza elevato
  • è soggetto ad usura
  • in alcuni casi ha più vincoli progettuali

A tal proposito,

per chi proprio alla cucina in legno non sa rinunciare, ci sono le cucine effetto legno moderne.

realizzate con ante prodotte in laminato termostrutturato, melaminico o pet.

Questi materiali, pur non essendo legno,

hanno la capacità di riprodurne l’effetto estetico, l’aspetto vintage e usurato e in alcuni casi anche la presenza di nodi tipici del legno.

Cucine effetto legno moderne :i vantaggi

Se pensate che la cucina in effetto legno possa sostituire la cucina in legno siete già sulla buona strada,

In molti non tengono neppure in considerazione la possibilità di rimpiazzare il legno con il laminato, ed i motivi sono vari:

  • Lo spessore delle ante
  • La venatura irregolare
  • La consistenza del materiale

Insomma se parliamo di cucina in legno come questa , in stile country ,

allora devo ammettere che la riproduzione in laminato non sarebbe paragonabile (vista dal vivo ovviamente non su una rivista o sul web)

Nel caso invece di una cucina come questa

o questa

trovare una sostituta almeno visibilmente simile , è più semplice,

proprio come quelle nelle immagini di seguito

Per chi di mobili un po’ se ne intende , è semplice capire che si tratta di cucine moderne effetto legno in termostrutturato,

la venatura riprodotta in ogni anta con la stessa frequenza,

lo stesso verso,

lo stesso nodo,

cosa che ovviamente non accade con il legno,

ciò nonostante,

tutti questi aspetti visti nel complesso, non fanno alcun danno estetico,

anzi,

le diverse finiture disponibili, si rifanno alle essenze,

come ad esempio il rovere e il noce , esaltandone i toni.

Ad ogni modo,

per quanto mi riguarda,

il 90 % delle cucine che progetto sono fatte in questi materiali, insieme al laccato e al vetro,

mentre il legno, ricopre circa il 10%.

Questo dato è sicuramente dovuto al fatto che si tratta di materiali con i quali è più facile realizzare progetti su misura ,

Intendiamoci, anche con il legno è fattibile, ma in casi come questo

in cui l’anta è a telaio, è più difficile che la produzione possa essere fatta anche su misura.

Foto gallery cucine

Pertanto,

se volete un consiglio ,

quando decidete di acquistare una cucina in legno e il prezzo vi scoraggia,

optate per l’ alternativa,

che sia a telaio o con pannello liscio troverete la soluzione

Date un’occhiata alla mia gallery:

L’articolo Cucine effetto legno moderne proviene da Laura Home Planner.

15 Ottobre 2020 / / Decor

Tipi di rivestimento divani: il post che stavi aspettando per fare finalmente chiarezza tra tutte le variabili presenti. Con una sorpresa.


Quando hai scelto il tuo divano sapevi la differenza tra i diversi rivestimenti?

Perché i materiali sintetici possono essere più adatti a te che hai un animale domestico, rispetto a quelli naturali. Oppure tu che sei attento all’ambiente, sai cosa scegliere?

Per me i rivestimenti degli imbottiti (poltrone, divani e letti) sono sempre stati un mistero. Ne sapevo qualcosa, ma non tanto quanto avrei voluto.

Ecco perché tengo molto a questo post, che ti guiderà nella giungla dei materiali esistenti.

tipi di rivestimento divani: in velluto color Tiffany
https://www.brennasalotti.it/

Un post scritto a quattro mani: la realtà di Brenna Salotti

Ti svelo un segreto.

Anche se mi leggi su questo blog, mi segui sui social e ti sembro una persona super presente, io non sono per nulla social addicted.

La continua esposizione e condivisione è un lavoro duro, che da fuori sembra molto più facile di quello che è in realtà. E anche trovare le giuste aziende con cui collaborare è difficile.

Ci sono professionisti e produttori che sembrano più capaci di quanto non siano davvero e viceversa. Per questo anche su Instagram scelgo con cura le persone con cui instaurare un rapporto di lavoro e condivisione.

Perché ci tengo a farti conoscere realtà produttive solide e valide, presso le quali rivolgerti senza paura di pentirtene. Come il caso dello showroom di Brenna Salotti, che ha anche una falegnameria a Cantù.

Li ho conosciuti su Instagram appunto, e mi sono subito innamorata di quello che producono e vendono. Oltre che della simpatia e professionalità. Come loro stessi precisano:

La nostra storia è una storia di famiglia.

Il loro percorso è cominciato più di quarant’anni fa, aprendo un piccolo magazzino in zona Brianza, il primo laboratorio di tappezzeria per imbottiti d’arredo.

Nel tempo questo piccolo laboratorio è cresciuto e si è evoluto, difendendo comunque le sue radici ma rimanendo al passo con i tempi.

Grazie alle conoscenze del settore e alla passione, dal piccolo laboratorio si è passati allo spazio espositivo di Cormano e alla falegnameria di Cantù.

Uno dei punti di forza è proprio la possibilità di poter personalizzare i dettagli, usando materiali di qualità e Made in Italy, ma anche la rosa di aziende accuratamente selezionate, che amplia la gamma di complementi ed arredi proposti.

Già ti sento.

Perché ti sto parlando di loro? Ora te lo spiego.

divano ad L grigio chiaro contro parete a calce bianca con camino
https://www.brennasalotti.it/

Tipi di rivestimento dei divani: lascati guidare dall’esperienza di pluridecennale di Brenna Salotti

Chi meglio di loro potrebbe spiegarti le differenti tipologie di rivestimenti esistenti?

Però te lo spiega in formato video e non in formato scritto. Ci è sembrato molto più interessante e diverse dal solito questo formato informativo.

Anche perché, diciamoci la verità, il futuro dell’informazione è sempre più diretta verso questa strada. Quindi ora clicca sul video e prendi appunti:

Se ora non puoi vedere e ascoltare il video, ti faccio qui un breve riassunto di quello di cui si parla.

Le possibilità tra cui puoi scegliere si differenziano principalmente in tre gruppi: i tessuti naturali (cioè la scelta più ecosostenibile), quelli sintetici e il gruppo delle pelli.

divano classico in pelle

I tessuti naturali: la scelta migliore per chi è attento all’ambiente

Tra i vari tipi di rivestimento per divani, poltrone e letti, i tessuti naturali rappresentano una scelta da tenere presente. Meno impattanti a livello ambientale grazie alle loro lavorazioni meno aggressive, hanno anche molti pregi.

La traspirabilità è sicuramente uno di questi, insieme alla matericità e sensorialità che li contraddistingue. Lino, cotone, canapa e tessuti misti sono l’ideale se l’ecosostenibilità ti sta particolarmente a cuore e se non ti pesa la maggiore attenzione che dovrai prestare per tenerli puliti ed in forma.

Hai bimbi e/o animali domestici? La prossima categoria è per te.

I sintetici: a prova dei più piccoli e degli amici a quattro zampe

I materiali sintetici (penso ad esempio alla microfibra) sono da prediligere in queste situazioni.

Il fitto intreccio nella trama della struttura li rende (quasi) inattaccabili alle unghie di gatti e cani. In questo modo avrai meno ansia in casa, sapendo che il tuo bellissimo imbottito è resistente.

Non da meno il discorso pulizia: grazie ai trattamenti antimacchia ti basterà un panno umido per farli tornare come nuovi, senza bisogno di sfoderare il divano completamente per lavarlo in lavatrice. E te lo dico per esperienza: con un bimbo piccolo il divano prodotto con questo tipo di rivestimento è davvero un salva vita.

Tipi di rivestimenti per i divani: finiamo con pelle, ecopelle e finta pelle.

Chiudiamo la carrellata con alcuni dei materiali più sofisticati e ricercati.

Chi non ha sognato almeno una volta un divano in pelle? Il fascino che hanno è indiscutibile, il modo in cui completano lo stile di un ambiente è unico.

Però c’è una differenza tra pelle ed ecopelle, ad esempio.

Pelle ed ecopelle sono entrambe di derivazione animale (sì, l’ecopelle non è sintetica). Quello che cambia sono i trattamenti che questi due materiali subiscono.

La pelle può essere primo fiore, mezzo primo fiore, può subire la martellatura… insomma, ci sono tantissime variabili che ne definiscono il prezzo e la qualità. Sono informazioni da chiedere per capire anche il tipo di trattamento che subiscono.

La pelle primo fiore è quasi sempre anilina: si tratta di un trattamento di rifinizione che lascia la superficie esterna della pelle scoperta e visibile a occhio nudo. Ovviamente è un trattamento che pesa parecchio a livello ambientale ed è uno dei motivi per cui molto spesso di scelgono le ecopelli.

Le ecopelli, infatti, sono meno dannose per il nostro ecosistema, riuscendo quindi a creare un compromesso tra la bellezza del materiale ed il rispetto dell’ambiente.

La finta pelle invece è proprio una pelle sintetica, a cui però bisogna prestare un filo di attenzione. Se sei decisa ad avere un imbottito in finta pelle, controlla che sull’etichetta ci sia scritto PVC e non PU.

Le pelli PU sono tessuti impregnati di resine poliuretaniche che però hanno presentato un po’ di problemi nel tempo, come ad esempio la screpolatura del tessuto. Con le pelli 100% pvc avrai lo stesso risultato estetico, ma con meno problematiche.

Che dimensioni hanno i divani? Clicca qui

Come scegliere il colore giusto del tuo divano?

Arriviamo ora al punto che mi riguarda più da vicino.

Come scegliere al meglio il colore del divano?

E qui non c’è una risposta unica, corretta e precisa. La scelta del colore di un pezzo così importante dipende da tanti fattori. Come sempre parti dallo schema colori che hai definito per casa tua, perché lo dovrai tenere a mente e usarlo per qualsiasi scelta tu faccia.

Se hai un soggiorno piccolo e poco luminoso, la scelta migliore potrebbe essere quella di un colore neutro per il divano. In questo modo contribuirà a dare luce, senza appesantire oltre il tuo spazio. Se la stanza ha dimensioni più che buone, potresti scegliere di andare tono su tono con la parete contro la quale si poserà il divano.

Ad esempio: parete grigio tortora scuro? Divano di due toni più chiaro. O viceversa. L’effetto sarà molto gradevole ed elegante, creando armonia nel tuo soggiorno.

Schema colori monotono, con pareti bianche e arredi che seguono la stessa scia? Potresti inserire il divano in un colore forte e coraggioso, come il verde sottobosco, il rosso, il terracotta o il rosa cipria. Diventerà immediatamente il protagonista della stanza.

Arredare con il rosa? Certo!

Cosa ne pensi di tutte queste informazioni?

Io e tutto il gruppo di Brenna Salotti ce l’abbiamo messa tutta per darti le informazioni corrette per poter scegliere al meglio.

Certo, il discorso è ampio e articolato e un solo post non può spiegarti tutto. Però diciamo che le basi sono buone e già così potrai cominciare a districarti nel lungo e tortuoso percorso verso la scelta dei tuoi arredi.

Io sono qui per aiutarti nella scelta, ma ti consiglio davvero di andare a trovare sui social e dal vivo (se puoi) lo showroom di Cormano di Brenna Salotti.

Ne varrà la pena.

Pronto a diventare un esperto dell’interior design?

Rispettiamo la tua privacy.

L’articolo Tipi di rivestimento divani: la guida completa sembra essere il primo su Benvenuti sul mio blog dove l’interior design è reso facile.

25 Settembre 2020 / / Dettagli Home Decor

rivestimento parete interna in legno

Il legno è il rivestimento di moda, grazie al calore e all’armonia che apporta alle stanze.

Naturali o in ceramica, le pareti in legno si adattano a qualsiasi tipo di arredamento e bilanciano gli spazi progettati nei colori neutri (bianco, beige o grigio) o in quelli vivaci (blu, verde o arancione).

Le pareti in legno, i rivestimenti in pannelli di legno con intarsi e incisioni, erano chiamati una volta boiserie. Oggi le boiserie in legno cambiano look: diversi sistemi e geometrie ripropongono in chiave moderna una tecnica che esiste da anni. In questo modo è possibile rinnovare gli ambienti domestici in modo elegante e contemporaneo. Il rivestimento a elementi lignei è adatto a vari ambienti, dal soggiorno alla camera da letto, dalla zona relax allo studio. Anche in cucina e in bagno possono essere impiegati scegliendo però soluzioni con proprietà idrofughe.

Per rivestire le pareti di casa, l’azienda Porcelansoa Grupo  propone una serie di collezioni a cui ispirarsi per aggiungere un tocco autentico ed originale alla casa.

parete in legno wenge in camera da letto

EWOOD Collection, pareti in legno XXL

EDWOOD Collection di XTONE (Urbatek) è una delle collezioni più utilizzate dagli architetti e dagli arredatori d’interni per creare persiane, pareti e perfino testiere ad effetto tridimensionale.

Questo minerale compatto sinterizzato ispirato al legno e di grande formato (120 cm x 250 cm e 150 cmx 300 cm) si contraddistingue per la resistenza alle elevate temperature, per la bassa porosità e per lo spessore ridotto.

rivestimento in legno pareti bagno

Disponibili in tre colori (CamelHoney Wengue), i pezzi di Ewood consentono di progettare spazi ampi e senza limiti, e possono essere abbinati a tessuti leggeri, lampade minimaliste o piante.

Pareti in legno naturale

Un’altra opzione per rivestire le pareti è quella offerta dalle collezioni in legno  naturale de L’Antic Colonial. La sua composizione sostenibile (Certificato FSC) trasformerà l’abitazione in una casa ecosostenibile e ogni angolo acquisterà un’ atmosfera più intima.

parete in legno naturale nel living

Per ampliare visivamente gli spazi e le stanze, si può optare per il parquet Lampione o Mini Imperial de L’Antic Colonial. Questa combinazione consente di usare lo stesso design per il pavimento e per il rivestimento e grazie a mobili in pelle, lampade geometrice e tessuti con stampe a fantasia, le stanze come il soggiorno, le camere da letto o le cucine acquisiranno un tocco in più di originalità.

PAR-KER™, ceramica ispirata al legno

Grazie alla sua elevata resistenza al fuoco, agli impatti chimici, all’umidità, agli urti e ai graffi, il legno ceramico PAR-KER™ di Porcelanosa renderà ancora più durature le pareti maggiormente transitate della casa, come i bagni e la cucina.

parete in ceramica effetto legno in camera da letto

I suoi pezzi, testurizzati, con rilievi o lisci, riproducono le venature e il colore del legno naturale, diventando così un oggetto decorativo adatto ad ambienti interni o esterni.

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24 Settembre 2020 / / Design

lastre in Lapitec

L’emergenza sanitaria ancora in atto sta gettando le basi per un nuovo futuro su scala globale, e intere filiere sono state richiamate con urgenza alla riorganizzazione. Non fa eccezione il mondo del progetto, dove ridistribuzione e frammentazione degli spazi, igiene, sicurezza e gestione dei flussi di persone saranno condizioni prioritarie nel prossimo periodo.

Tra i molti argomenti sotto ai riflettori, anche quello relativo alla scelta dei materiali, con l’architettura, l’interior e il product design che aprono le porte a soluzioni innovative, in grado di garantire la sicurezza delle persone e al tempo stesso prestazioni elevate.

Lapitec, un materiale naturale per la tutela della salute

Lapitec, risultato di una miscela di minerali 100% naturali e prodotto in lastre di grandi dimensioni, è un materiale da rivestimento ideale per le attuali esigenze, perché grazie alla sua superficie non porosa ostacola l’insediamento di sporco e la proliferazione di muffe e batteri. Il suo processo produttivo brevettato, e la sua composizione green, conferiscono alle lastre elevate proprietà igieniche. Il Lapitec oltre ad essere facile da pulire è un materiale fluidorepellente: una superficie sulla quale i fluidi scorrono, proprietà particolarmente indicata per i rivestimenti verticali dove la pioggia scorre via e porta con sè anche lo sporco.

superfici in Lapitec

Nella sua composizione non sono presenti resine o derivati del petrolio, al punto da non contaminare le acque di processo, e mentre le sue collezioni hanno bassissime percentuali di silice cristallina (quarzo) al suo interno, nella nuova collezione Musa questa percentuale è nulla; è dunque un materiale sicuro per la salute delle persone che lo lavorano.

superfici in Lapitec

Lapitec è inalterabile (resistente alle condizioni ambientali, al tempo e alle temperature estreme), resistente agli agenti chimici, completamente riciclabile e può trovare impiego in ambienti interni così come esterni, per superfici verticali e orizzontali, come pavimentazioni, rivestimenti, piscine, docce o saune, o per la realizzazione di complementi d’arredo e top nelle cucine.

www.lapitec.com

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24 Settembre 2020 / / A forma di casa

Sin da tempi antichi il marmo è sinonimo di lusso ed eleganza. Questo materiale naturale di grande pregio, negli ultimi tempi si è affermato sempre di più come tendenza indiscussa nell’interior design, portando con sè un senso di autenticità, solidità e raffinatezza dato dalle caratteristiche che lo contraddistinguono e dalle infinite texture delle sue venature.

Il marmo è dotato di grande versatilità, motivo per cui è possibile ritrovarlo in rivestimenti per pavimenti e pareti, in arredi come tavoli, consolle, top, tavolini e negli accessori per la casa. Le sue texture vengono addirittura riprese per creare grafiche, per caratterizzare tessuti e per simulare le sue qualità estetiche su materiali alternativi, come il gres, la ceramica e persino sulle carte da parati.

Il marmo, a seconda di come viene scelto e utilizzato, può caratterizzare gli ambienti in vari modi: nello stile classico moderno è un must-have per rivestimenti e arredi; negli interni contemporanei dona un tocco di sobria raffinatezza grazie a motivi delicati e finiture opache; in abbinata ad elementi che lo contrastano, esaltandone il carattere, diventa un elemento distintivo per stanze dal gusto eclettico.

bagno marmo

Le tipologie di marmo sono tantissime, possono variare nella loro composizione chimica e di conseguenza nella tonalità, nelle venature, nella lucentezza e nella porosità. Oltre al marmo è importante considerare anche il granito e le rocce come l’ardesia, l’onice e il quarzo: materiali di alto pregio che sono assimilabili al marmo, ma che ne differiscono per composizione e proprietà. Le lavorazioni di questi materiali permettono di personalizzare le superfici, modificandone l’aspetto a seconda del risultato desiderato. In base al tipo di materiale scelto, si possono ottenere superfici in finitura lucida, opaca, sabbiata, acidata, anticata, con effetto materico e molte altre ancora.

Queste innumerevoli possibilità lo rendono un materiale facile da abbinare a materiali come il legno, il metallo, il cemento, il vetro e la ceramica. Si possono inoltre accostare insieme più tipi di marmo con diverse colorazioni o finiture: molto utilizzati sono gli accostamenti banco-grigio, o l’abbinamento delle finiture lucido-opaco di uno stesso tipo di marmo. In generale è da tenere presente che il marmo accostato al bianco riflette la luce, mentre con il nero esalta le sue caratteristiche diventando protagonista. In generale, è un materiale che dialoga molto bene con i colori neutri, sa dare carattere alla vivacità dei colori accesi e si riscopre intramontabile negli ambienti black and white.

Borga Marmi

Se siete alla ricerca di uno specialista nella lavorazione di marmo, pietre e graniti, vi segnalo Borga Marmi, un’azienda ligure che opera nel settore con un’esperienza tramandata da padre in figlio in ben più di 100 anni di attività. Le loro realizzazioni sono frutto di una scrupolosa ricerca della materia prima, unita alle tecnologie e alle lavorazioni artigianali con cui creano soluzioni per l’arredo bagno, per l’ambiente cucina e per rivestire pareti e pavimenti di interni ed esterni residenziali, commerciali, nautici e dedicati all’ospitalità. Il tutto all’insegna della qualità e dell’attenzione verso le necessità del cliente, per offrire un servizio personalizzato e soluzioni ad hoc con grande cura del dettaglio.

In collaborazione con Borga Marmi

Photo credits: Borga Marmi

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2 Settembre 2020 / / Dettagli Home Decor

vassoio tondo in marmo bianco

Tra le tendenze degli ultimi tempi si riconferma la scelta del marmo, uno dei materiali più eleganti di sempre. Imitato, applicato con effetti grafici o utilizzato puro così come la natura lo crea, il marmo si inserisce nell’arredo in qualunque angolo della casa.

Possiamo scegliere un effetto marmo per il piano della cucina, per il tavolo da pranzo o anche applicato sulle ante degli armadio. Vuoi una parete con il marmo? Si possono applicare piastrelle, lastre o carte da parati che ne simulano la grafica.

Abbinato ai metalli ottonati per un gusto retro chic, affiancato al cemento per mantenere un gusto contemporaneo e più fresco, il marmo si conferma un materiale super elegante e di tendenza.

Per gli accessori invece? Beh, abbiamo l’imbarazzo della scelta e Marmolove ci aiuta in questo.

mortaio in marmo bianco

Non solo vasi e mortai, i prodotti della tradizione che utilizzano il marmo come materiale predominante, gli accessori per la casa con Marmolove si svincolano dai canoni classici e con il marmo prendono forme sorprendenti.

Marmolove, propone accessori per ogni locale della casa, dalla cucina al bagno, rigorosamente in marmo. Partiamo dai dettagli per il soggiorno con vassoi, piatti, sottobicchieri, portaoggetti.

sottobicchieri in marmo bianco

In cucina il marmo assume anche un valore in più per la sua resistenza unita all’effetto estetico: ecco quindi l’utilizzo pratico per piatti da portata, taglieri, ciotole per la preparazione del cibo.

vassoio piatto in marmo bianco

Non dimentichiamo la purezza del marmo in bagno che si declina in portaoggetti e vassoietti per accessori bagno e gioielli o cosmetici pronti all’uso per un disordine creativo da lasciare proprio di bellezza.

accessori bagno in marmo bianco

Infine perché non utilizzarlo nel mondo dello smark working? Allora ecco che top, porta smartphone, fermacarte e piani di lavoro si rivestono anch’essi di questo fantastico materiale.

porta smartphone in marmo bianco

Trovate tutto su Marmolove.

Articolo di Silvia Fabris

L’articolo L’amore per il marmo, Marmolove proviene da Dettagli Home Decor.

25 Agosto 2020 / / Design

L’articolo Usi e impieghi del cotto artigianale fatto a mano. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Considerato per molto tempo un prodotto povero, il cotto non è solo uno dei materiali da costruzione più antichi che si conosca, ma anche un materiale di grande tenacia. Particolarmente resistente all’usura e con buone capacità di isolamento acustico e termico, il cotto artigianale ha trovato da sempre un larghissimo impiego nella costruzione di edifici pubblici e privati.

Cotto artigianale e tradizione Italiana.

Il mattone in laterizio, era assai diffuso nell’Italia Centrale già al tempo dei Romani. Questo per via della grande disponibilità di argille nel territorio e per la semplice realizzazione. L’argilla, una volta pressata in uno stampo, dopo l’essiccazione e la cottura in fornace diveniva materiale edile molto versatile. La storia ne ha fatto un prodotto distintivo dell’architettura italiana conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

cotto artigianale restauro colosseo

Quasi tutte le città medievali del centro Italia hanno ancora botteghe artigianali specializzate nella lavorazione del cotto. A Castel Viscardo, in particolare, la produzione del cotto è attività tra le più antiche. Qui avviene da XVI secolo e le imprese artigiane tuttora presenti usano ancora l’antico forno a legna. (Fonte Wikipedia)

Cotto fatto a mano e recupero architettonico.

È noto come la nostra penisola sia ricca di edifici storici, di monumenti e architetture secolari dove il cotto è stato ampiamente impiegato. Si tratta di un enorme patrimonio culturale che necessita di cure per il suo mantenimento. Il restauro e la conservazione di tali edifici storici richiede prodotti artigianali realizzati ad hoc. Nel caso dei manufatti in cotto, solo poche fornaci artigiane specializzate possono realizzare dei mattoni in cotto artigianale adatti per restauro. In questi laboratori artigianali la produzione di laterizi per la ristrutturazione è rispettosa della storia e delle tradizioni. Le antiche tecniche di fabbricazione sono strumento indispensabile per realizzare ciò che occorre per una conservazione filologica delle architetture storiche.

cotto artigianale villa d'Este
Restauro Villa d’Este, Tivoli (RM)

Pavimenti in cotto artigianale.

In molti edifici del patrimonio architettonico nazionale, anche in quelli religiosi, l’utilizzo del cotto per le pavimentazioni interne ed esterne era piuttosto diffuso. Il pavimento in cotto fatto a mano o il rivestimento in cotto di una scala, siano questi collocati all’interno o all’esterno dell’edificio, oltre ad essere particolarmente resistenti si prestavano alla realizzazione di ambienti caldi ed accoglienti.

Non solo restauro.

Nelle ristrutturazioni, così come nelle nuove costruzioni è possibile unire alle soluzioni progettuali più moderne, l’uso di materiali più tradizionali come il cotto fatto a mano, per ottenere interessanti risultati estetici. In soggiorno, in cucina o in bagno il calore e il fascino della tradizione di un pavimento in cotto fatto a mano può armonizzarsi anche in contesti moderni e di design.

Il pavimento in cotto fatto a mano è una buona scelta tecnica per realizzare un sistema di riscaldamento radiante a pavimento, visto la capacità dei laterizi a condurre calore esistente.

cotto artigianale bordo piscina

Nell’architettura del paesaggio e nell’arredamento di giardini e spazi esterni, il cotto artigianale e ancora tra i materiali più apprezzati dai progettisti. Il suo aspetto naturale è di grande impatto estetico negli spazi esterni, dove si lascia apprezzare anche per alcuni aspetti tecnici quali l’ingelività, la robustezza del materiale al calpestio pesante e la sua superficie antisdrucciolevole.

Produzione del cotto artigianale.

Per meglio comprendere le potenzialità espressive del cotto fatto a mano è interessante conoscerne l’affascinante sistema produttivo messo in atto nelle fornaci artigiane così come una volta.

Formatura.

Quella della formatura è la fase produttiva vera e propria. L’impasto malleabile di argilla e acqua viene “stampato” manualmente entro casse-formi di legno che possono avere qualsiasi forma e dimensione si desideri. L’utilizzo di tali stampi in legno, non solo produce un materiale dall’aspetto totalmente artigianale, ma permette anche di poter soddisfare qualsiasi necessità di formato, anche quando si tratta di dover produrre piccoli quantitativi di cotto da integrare con quello originario opportunamente recuperato e restaurato.

Ogni mattone viene stampato uno alla volta e posto a terra per l’essiccazione. Un‘operazione manuale durante la quale ogni pezzo riceve la sua identità. Ogni mattone è diverso dall’altro ed in questa caratteristica sta il fascino di un prodotto artigianale come il cotto fatto a mano.

cotto artigianale

Essiccazione.

Il mattone appena formato è lasciato ad asciugare all’aria aperta. Durante questa fase l’impasto acqua e argilla prende consistenza fin quando, essiccandosi i mattoni acquisiscono una resistenza meccanica tale che permetta di accatastarli per la cottura.

Cottura.

La fase più affascinante dell’intero ciclo produttivo è certamente quella della cottura dei mattoni, ma è anche la fase più delicata. La disposizione dei mattoni all’interno del forno a legna tradizionale e tutto il processo di cottura, sono decisivi per l’ottenimento di un cotto di qualità.

La cottura a legna dell’argilla è assai laboriosa: per circa 60 ore il forno viene alimentato con legna da ardere ben asciutta per portare gradualmente i laterizi posti al suo interno ad una temperatura di circa 1000° C; raggiunta questa temperatura sarà necessario mantenerla per circa 20 ore in modo che i minerali dell’argilla subiscano le trasformazioni chimiche e fisiche necessarie per avere un cotto “suonante” e resistente.

La cottura ad alte temperature rende il laterizio ingelivo, cioè capace di resistere a temperature ambientali molto basse. Tale caratteristica è indispensabile perché il cotto sia idoneo per la pavimentazione di spazi esterni. È interessante notare come, per questo impiego, la superficie del mattone viene arrotata o sabbiata per avere una superficie antisdrucciolevole.

Finitura.

La lavorazione di finitura è effettuata, per conferire particolari aspetti alla superficie del mattone che a seconda del trattamento a cui viene sottoposta, può presentarsi più o meno ruvida.

Si possono ottenere finiture ruvide o lisce intervenendo manualmente sul mattone secco pronto per essere cotto. Finiture antichizzate o levigate sono effettuate meccanicamente invece solo dopo la cottura.

Per gli ambienti rustici di ville e casali di campagna la pavimentazione grezza è quella più ideale. Sono mattoni a cui non è stato fatto alcun trattamento superficiale di finitura. Per pavimenti restaurati e ristrutturazioni sono indicate le finiture antichizzate che riproducono l’effetto dei mattoni vecchi e vissuti. Per inserimenti in contesti moderni il pavimento in cotto fatto a mano a finitura levigata è l’ideale.

Colore e formati.

Il colore del cotto dipende dalla qualità delle argille che attraverso la cottura assumono cromie dal giallo al rosa, fino ad arrivare al rosso bruno, passando per un infinità di varianti cromatiche di grande effetto. È il tipico cotto umbro con tutte le sue bellissime sfumature. Grazie all’aggiunta di ossidi naturali, il cotto può assumere anche altre colorazioni, come il grigio, il bianco, il nero e tutte le nuance intermedie.

Un pavimento in cotto fatto a mano può avere tutte queste piacevoli tonalità e la sua varietà può essere ampliata grazie ai tanti formati realizzabili nelle misure desiderate. Le mattonelle possono essere rettangolari, quadrate, esagonali ecc… e personalizzate all’infinito con schemi di posa dai più semplici ai più fantasiosi.

cotto artigianale fatto a mano

Trattamento del cotto.

Il cotto artigianale è naturalmente poroso con una capacità di assorbimento molto elevata. Motivo per cui, dopo la posa è necessario trattarlo adeguatamente per renderlo impermeabile e facile da pulire. Per un buon trattamento si usano prodotti idonei per il lavaggio, la protezione e la finitura del pavimento.

  • Il lavaggio si fa con acido tamponato con il quale si possono eliminare i residui cementizi della posa e della stuccatura, così come le macchie bianche dei sali naturalmente presenti nelle argille che tendono a risalire in superficie. Inoltre il lavaggio apre i pori del cotto prima del trattamento di protezione.
  • La protezione si esegue applicando sul pavimento in cotto prodotti impregnanti e traspiranti con capacità idro-repellente e oleo-repellente.
  • Completa la protezione il passaggio di finitura che dona al cotto l’aspetto finale e lo rende anti-sporco e anti-usura. Per questa procedura, utile prevalentemente per i pavimenti in cotto di ambienti interni, si impiegano delle cere naturali. Queste conferiscono alla superficie del mattone un aspetto che può andare dal lucido, al satinato fino all’opaco. L’uso di cere tonalizzanti permette di variare il colore del cotto naturale in toni più scuri.

Conclusioni.

Per la grande durevolezza e solidità, e per il loro aspetto ricercato, i pavimenti in cotto artigianale sono la scelta ideale per gli interni e gli spazi esterni di nuove costruzioni, oltre che per le ristrutturazioni e per gli interventi di recupero e restauro conservativo. Il particolare fascino e il calore unico del cotto artigianale fatto mano è in grado di valorizzare e rendere raffinato qualunque ambiente.

L’articolo Usi e impieghi del cotto artigianale fatto a mano. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

5 Agosto 2020 / / Idee

Spesso mi capita di vedere in un negozio dei prodotti particolari, ed altrettanto spesso mi chiedo se i materiali che li compongono siano sicuri e senza tempo… La domanda che ancor più spesso mi pongo è se anche altri come me siano attenti e corretti nella selezione del materiale per la realizzazione delle creazioni artigianali. Da qui è nata la necessità di creare una zona in questo sito che descrivesse materiali e le certificazioni di qualità già esistenti in letteratura.

Certificazioni di qualità
Acquerello realizzato da Valentina de Chirico – Fine Art.

 Come riconoscere materiali sicuri dalle certificazioni di qualità

Ogni prodotto destinato alla grande distribuzione, e realizzato industrialmente (non in modo artigianale) possiede delle certificazioni che ci permettono di riconoscere un prodotto sicuro e non dannoso alla nostra salute. Questo sistema di certificazioni è fondamentale per la tutela dei consumatori.

Per chi acquista è necessario saper leggere e comprendere il significato dei vari codici che identificano le certificazioni per poter scegliere dei prodotti in modo sicuro ed ecosostenibile.

Le certificazioni più importanti sono:

  • LGA (TÜV)
  • OEKO-TEX
  • REACH
  • ISO9001:2015
  • ISO14001:2004
  • ISO50001:2011
  • DS/OHSAS 18001:2008

LGA (TÜV)

La certificazione LGA è TÜV SÜD certifica la conformità agli standard internazionali e/o ai requisiti stabiliti dall’ente stesso. E’ una certificazione riconosciuto a livello globale e  viene rilasciata dopo un programma di verifica e ispezione prevede una ispezione annuale di controllo sulla produzione.

OEKO-TEX

La certificazione OEKO-TEX è un sistema di controllo internazionale delle materie prime,  semilavorati e i prodotti finiti del settore tessile per ogni step di lavorazione. E’ il sistema di certificazione più diffuso e mira a prevenire reazioni avverse causate da materiali potenzialmente contaminati da sostanze tossiche.  Sono certificabili tutti i componenti del prodotto finito come filati greggi, filati tinti finiti, tessuti, maglie, accessori come bottoni, cerniere, etichette. Il settore comprende articoli di abbigliamento di tutti i tipi, tessuti da casa e arredamento, biancheria da letto, spugne.

Un prodotto certificato è privo di metalli pesanti, coloranti tossici, sostanze utilizzate nelle colture agricole (glifosato, pesticidi, diserbanti), sostanze cancerogene come la formaldeide, ftalati, benzene ecc. Per approfondimenti leggi la nostra rubrica sui tessuti tossici.

REACH

La certificazione REACH è una normativa ambientale tra le più complete e avanzate realizzate dall’Unione Europea. L’obiettivo è quello di valutare tutti i rischi che possono derivare dalle sostanze chimiche. Le analisi di laboratorio sono condotte sempre da terzi.

ISO9001:2015

La certificazione ISO9001:2015 è una serie di  normative  internazionali per i Sistemi di Gestione per la Qualità (SGQ), pubblicata dall’ISO (International Organization for Standardization). La norma è stata aggiornata l’ultima volta nel 2015. Questa normativa permette di mantenere i requisiti di qualità nel tempo.

ISO14001:2004

La certificazione ISOv14001:2004 è una normativa internazionale con adesione volontaria, applicabile a qualsiasi tipologia di organizzazione pubblica o privata. Questa normativa specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale (SGA).

ISO50001:2011

La certificazione ISO50001:2011 riguarda i sistemi di gestione dell’energia, ne stabilisce i requisiti e le linee guida per  migliorare in modo continuo le prestazioni energetiche di produzione.

DS/OHSAS 18001:2008

La certificazione DS/OHSAS 18001:2008 garantisce la sicurezza e la salute dei lavoratori regolamentando il rispetto delle norme vigenti. Questo sistema è integrato alla gestione ambientale (ISO14001:2004).

Tutte queste certificazioni mirano alla tutela del consumatore e dell’ambiente. E’ nostro dovere comprenderle e selezionare i prodotti in base alle certificazioni fornite dai produttori. Orientiamoci a scelte ecosostenibili per garantire alle generazioni future un mondo migliore.

Per oggi è tutto!

Alla prossima!

Rosa

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24 Luglio 2020 / / Design

Scegliere il materiale per il top della cucina è una cosa da non sottovalutare:

  • tagliare
  • lavare
  • impastare
  • appoggiare

Quante azioni svolgiamo sul piano di lavoro? Almeno l’80% di quelle che compiamo in cucina.

Esistono tanti materiali, ognuno con pro e contro,

alcuni presenti sul mercato da sempre, altri che utilizzano nuove tecnologie,

insomma, ce ne per tutti i gusti.

Escludendo quelli più comuni come il top in laminato e il top in quarzo ,

oggi vi darò qualche dritta su quale materiale scegliere tra questi top cucina:

  • KERLITE
  • CORIAN®
  • KRION®

top cucina quale materiale scegliere?

Kerlite

Frutto di un’innovativa tecnologia,

la KERLITE è un impasto di gres porcellanato formato da argille e materie prime pregiate,

Prodotta in lastre da 300×100 cm in spessore da 3 mm e 5 mm, e nella versione on demand a 7mm ,

la KERLITE ha tra le su principali caratteristiche la resistenza a:

  • calore
  • macchie
  • graffi

peculiarità uguali al gres

infatti, è tra i migliori materiali da scegliere per i top cucina .

Ci si può appoggiare la pentola calda perchè è resistente alle alte temperature e non teme i graffi di coltelli e utensili vari.

La sua superficie è inassorbente,

pertanto ,

sporco, funghi e batteri, non possono penetrare all’interno della prodotto.

Per la pulizia quotidiana si possono utilizzare detergenti neutri e panni in microfibra.

La Kerlite, dato il suo spessore, è utilizzabile nei piani da cucina se incollata su idoneo supporto, che in genere è quarzo.

In conclusioni

tanti pro,

l’unico contro,

il prezzo abbastanza elevato.

CORIAN®

Il CORIAN® è un materiale impermeabile, non poroso e modellabile a piacimento.

Formato da 2/3 di idrossido di alluminio e 1/3 di resina acrilica, ecco i suoi vantaggi:

  • versatile
  • modellabile
  • senza fughe e giunture
  • rinnovabile

il CORIAN®può essere ripristinato direttamente in loco, nel caso di danni dovuti ad urti,

è mediamente resistente al calore, ma non è possibile appogiarci la pentola calda se non con un sotto pentola,

è trasformabile e libero da vincoli di progettazione,

Inoltre,

con un basso assorbimento di umidità, non favorsice la crescita di funghi e batteri.

Per la pulizia basta utilizzare un panno umido con una crema abrasiva leggera o un comune detergente.

Con CORIAN® il top della cucina può integrare il lavello,

per quest’ultimo ,

bisognerebbe fare un trattamento di bellezza una o due volte alla settimana, spruzzando una soluzione composta da 3/4 di candeggina e 1/4 di acqua, da lasciar agire qualche ora o durante la notte, per poi sciacquare e pulire con un panno umido .

I contro di questo materiale:

  • poco resistente ai graffi
  • poco resistente al calore

KRION®

Il KRION® è una superficie solida , sviluppata da SYSTEMPOOL, azienda del Gruppo Porcelanosa

Si tratta di un composto , formato da due terzi di minerali naturali e da una percentuale di resine ad alta resistenza. 

Tra le peculiarità di  KRION® :

  • non poroso
  • antibatterico
  • duro
  • resistente
  • ridotta manutenzione
  • riparazione e pulizia semplici. 
  • ecologico (può essere riciclato al 100%)

E’ disponibile in una vasta gamma di colori.

I suoi contro:

  • non è immune ai graffi
  • non sopporta il calore estremo (la pentola calda va appoggiata con il sottopentola)
  • va pulito rapidamente se a contatto con prodotti chimici per scarichi o con solventi

Top cucina quale materiale scegliere?

Vi lascio una galleria di immagini in cui sono stati usati questi materiali per i top cucina

Avete le idee più chiare o siete ancora confusi?

se volete un consiglio per scegliere il materiale più adatto al top della vostra cucina contattatemi

L’articolo TOP CUCINA QUALE MATERIALE SCEGLIERE ? proviene da Laura Home Planner.