Era il 1° settembre 2018 quando nelle qualifiche del Gran Premio di Monza, Miki Raikkonen stabiliva la media più alta di sempre in F1 sul giro. Purtroppo si tratta di un record che non è mai stato ufficializzato dalla Fia... il motivo? Molto semplice, si tratta di un tempo registrato al di fuori della gara, quindi reputato non valido.
#Numerichefannolastoria: la T-shirt GP Monza è qui
Per celebrare questa eroica impresa, abbiamo deciso di realizzare una maglietta in cotone biologico ricamata a mano con le cifre dell'incredibile record registrato da Kimi Raikonnen: 1:19:119. A vederlo così sembra un numero perfetto, il proseguirsi delle cifre numeriche si sviluppa benissimo su questa T-shirt GP Monza dallo stile tipico di Amerigo Milano!
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La T-shirt GP Monza dedicata al record di 1'1'119 segnato da Kimi Raikonnen durante le prove del Gran Premio di Monza del 2018 è acquistabile online, scrivendo una email a store@amerigomilano.com oppure nel nostro Concept Store di Monza, in via Carlo Alberto, 35.
Per celebrare questa eroica impresa, abbiamo deciso di realizzare una maglietta in cotone biologico ricamata a mano con le cifre dell'incredibile record registrato da Kimi Raikonnen: 1:19:119. Un record, che a vederlo così sembra una sequenza perfetta, con il proseguirsi delle cifre numeriche che si sviluppa benissimo su questa T-shirt GP Monza dallo stile tipico di Amerigo Milano!
Quando ho comprato la cucina ho voluto risparmiare sugli accessori interni per organizzare la dispensa. Quelli della casa madre erano troppo cari e ho optato per una colonna dispensa con ripiani.
Mi sono pentita di non aver acquistato la colonna estraibile e la verità è che ora mi trovo in difficoltà perché l’interno del mobile (più profondo rispetto a quello dei pensili) è stracolmo di sacchetti e sacchettini.
Spesso ci sono cose che rimangono sul fondo e che non ricordo di avere. Ma il giorno in cui mi sveglio e decido di fare “quella torta al cocco che ho visto su quella rivista”…ahimè, il cocco c’è ma è del 2016, laggiù, sepolto da mille altri pacchetti e scatoline.
La colpa di questo pentimento è anche di Marie Kondo e della sua arte di “organizzare tutto tematicamente in scatole apposite” (magari anche con etichetta!), ma come darle torto quando nell’unica dispensa della cucina non ci entra più nemmeno uno spillo?
E vogliamo parlare di quando si vuol fare una bella pulizia approfondita? Organizzare tutto in scatole e su ripiani in metallo permette di estrarre e riporre tutto velocemente, tenendo le superfici più pulite e perdendo meno tempo per risistemare barattoli e pacchetti.
Come ho organizzato la dispensa della cucina (e non solo)
Organizzare gli spazi è fondamentale, soprattutto quando la cucina è piccola.
La mia, angolare, misura 284 x 334 cm. Non è piccolissima, ma non ho voluto i pensili e quindi un lato è completamente sfruttato con colonne, mentre l’altro è composto di sole basi con ante e cassetti. Se aggiungiamo che il lato colonne comprende ovviamente anche frigorifero, forno e microonde, i vani contenitivi veri e propri non sono molti.
Non mi pento di non aver preso i pensili (non mi piacciono e continuano a non piacermi soprattutto nel caso di cucine a vista sul soggiorno open space), ma da questa scelta estetica ne consegue che un’organizzazione puntuale degli interni è semplicemente NECESSARIA.
Quello che ho fatto per risolvere il mio problema è stato:
un bel decluttering della cucina
ho aperto tutte le ante, ho tirato fuori tutto quello che c’era dentro e ho buttato / regalato / venduto quello che non ho usato nell’ultimo anno. Tipo: una sac a poche (regalatami 3 anni fa, MAI usata); le forme per fare i biscotti (mai fatti biscotti in vita mia); il tostapane (ne avevo due!); il frullatore (ormai ho il fedele robot da cucina tuttofare)…e tanto altro (compreso il cocco scaduto e i suoi simili ormai fuori data)
dividere tutto in categorie
ad esempio: cereali, frutta secca e biscotti per colazione; conserve; pasta, riso e cereali per primi e zuppe; spezie, dadi e condimenti vari; vari tipi di olio e aceto; farine, lieviti e altri prodotti per dolci, pane e pizza; piatti, ciotole, insalatiere, taglieri, posate di uso quotidiano divise da coltelli da cucina e altri utensili, ecc…
fare una lista degli accessori indispensabili
non solo scatole portaoggetti ma anche scaffali e cestelli per ordinare la dispensa e sistemare tutto in maniera più funzionale
Ripiani da aggiungere all’interno dell’anta della dispensa trovati su Lionshome
Ho scoperto un mondo di cestini e portatutto, piccoli ripiani super accessoriati e portabottiglie, tutti facili da aggiungere all’interno dei mobili della cucina o da appendere alle ante, utili anche in caso di dispensa bassa o angolare.
Con questi organizer anche i piatti possono essere disposti meglio, liberando tanto prezioso spazio per altri utensili, stoviglie e pentole (basta organizzarli su più livelli!).
Sinceramente quando ho iniziato la mia ricerca mi sono resa conto che sarebbe stata infinita. Il mondo degli accessori per organizzare la cucina è sconfinato, ma alla fine ho trovato molto comodo Lionshome: praticamente un motore di ricerca, ma incentrato solo su mobili e complementi per la casa.
Mi sono trovata benissimo perché ho trovato tutto senza dover saltare da un sito all’altro e ho potuto anche confrontare i prezzi senza perdere tempo.
11 indispensabili per organizzare dispensa, pensili e cassetti in cucina
Secondo me li devi avere se vuoi tenere ordine in cucina o riorganizzare i mobili che hai in maniera intelligente e definitiva:
ripiani estraibili per una dispensa super funzionale
Carrello estraibile e scaffali per dispensa trovati su Lionshome
scaffale piccolo da attaccare dentro l’anta nel caso di dispensa bassa
Scaffale da attaccare all’interno dell’anta, sempre su Lionshome
organizer per padelle
ripiani per sovrapporre i piatti
Porta padelle perfetto anche per piatti!
cestello con maniglia per condimenti e spezie
organizer per carrello dispensa estraibile (piccolo ma potente, soprattutto se si trova vicino ai fuochi diventa lo spazio perfetto per condimenti e spezie più utilizzati)
contenitori per bustine di tè, sacchetti di farina, biscotti, succhi
contenitori per caffè, capsule e cialde
contenitore per sacchetti della spesa da appendere all’anta
portabottiglie di vino
sembra inutile…ma il portalattine è un salvaspazio eccezionale!
Ultimo consiglio!
Ho organizzato le cose in modo da avere:
davanti e ad un’altezza confortevole quelle che uso con più frequenza (riso, cereali e pasta, più tutto il necessario per la colazione)
dietro e in alto quelle che uso solo ogni tanto e a lunga conservazione
in basso ho messo alimenti in scatola, che uso raramente
olio, aceto, spezie e condimenti li ho messi in contenitori con maniglia all’interno del carrello nelle vicinanze del piano a induzione
Se non si fosse capito fare torte e biscotti non è tra le mie attività preferite, quindi farine, lieviti, cacao, cocco & co. sono stati confinati ai piani alti, ma ben conservati in scatole con chiusura, per evitare farfalline e altri attacchi esterni.
Insomma, con i giusti accessori anche la dispensa e la cucina più piccole possono essere riorganizzate in maniera smart e diventare spazi più vivibili. La mia personale conclusione è che l’ordine fa venire voglia di “fare cose”, cucinare e forse sfornare anche qualche biscotto!
Dopo questo mega decluttering mi sento (quasi) come lei 🙂
Questa casa danese, dipinta in una delicata palette di blu, riflette la personalità della proprietaria, che ha curato la ristrutturazione in ogni dettaglio.
Quando Sanja ha acquistato l’appartamento, situato in un quartiere nordoccidentale di Copenaghen, aveva già le idee chiare. Via la moquette marrone, il lineoleum a scacchi in cucina e gli strati di tappezzeria che ricoprivano le pareti.
Sanja aveva già individuato le potenzialità di questo appartamento di soli 70 mq. Grandi finestre, una distribuzione ottimale degli spazi e stucchi sui soffitti.
La cucina e il bagno erano le aree più problematiche, ma Sanja non si è persa d’animo e ha portato avanti il suo progetto senza fretta.
Come avrete capito, il colore preferito di Sanja è il blu. Come lei stessa racconta, ogni stanza ha una nuance diversa, perché ogni volta il colore non era della gradazione che cercava.
Il blu mi rilassa e crea un insieme armonioso. Ma per l’ingresso ho scelto il rosa, perché amo trovare la gioia e l’umorismo quando entro dalla porta.
La casa riflette la personalità di Sanja, negli oggetti trovati nei mercatini dell’usato, nei ricordi d’infanzia, nei mobili ridipinti. Una decorazione costruita nel tempo e a strati, caratterizzata dalla spontaneità. Come spiega la proprietaria, non bisogna rincorrere la perfezione: se un oggetto ci piace, poco importa se non sembra accordarsi con l’ambiente.
La libreria è semplicissima: un sistema di ripiani appoggiati su mensole riempie un’intera parete dipinta di blu. I libri, le stampe e i cimeli di famiglia disposti con apparente noncuranza creano un’ambiente accogliente e caloroso.
La parete dietro il divano è stata lasciata grezza, con i vecchi strati di tappezzeria sovrapposti, in contrasto con il muro liscio a a fianco. Una soluzione decorativa interessante, che aiuta a rendere più dinamico lo spazio.
Completano il décor del soggiorno la sedia Papillon di Hardoy, Bonet e Kurchan, che apparteneva alla madre, i poster con riproduzioni d’arte, una lampada della nonna di Sanja.
In sala da pranzo le pareti sono dipinte di un blu più tenue. Anche qui regna la semplicità: qualche poste alle pareti, un divano letto per eventuali ospiti e un tavolo rustico con sedie in legno chiaro.
La palette di blu si arricchisce del turchese, grazie al mobile rustico un po’ shabby che funge da credenza in cucina. Il portacoltelli di Alessi e il tagliere in polietilene di Hay aggiungono un tocco di design contemporaneo.
In bagno ritroviamo invece il rosa, nelle piatrelline che Sanja ha acquistato in Italia. Delizioso il lavamani in porcellana decorato a mano con motivi floreali, di fattura artigianale danese.
Scegli i colori e gli oggetti che ti rendono felice, senza pensare troppo alle mode del momento. E’ la tua personalità a rendere la tua casa unica.
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Questo mese con la rubrica “In vacanza con l’Architettura”, rimango a casa mia Torino e vi parlo dell’architettura dell’Hotel NH Collection.
L’Hotel NH Collection si trova in piazza Carlo Emanuele II, Per tutti torinesi Piazza Carlina. Questo edificio è tra gli edifici storici di Torino che sono stati ristrutturati e riportati ad una nuova vita e tanti lo ricordano come casa Gramsci oppure NH Carlina.
La storia
Questo edificio nasce nel 600 come un Albergo di virtù e intorno alla fine dell’ottocento perse la sua funzione di Albergo di virtù poi nel 1902 venne venduto all’imprenditore Augusto Segre che lo adibisce a casa da reddito. proprio in questo periodo il celebre Antonio Gramsci venne ad abitarci e cosi l’edifico inizia ad essere famoso come casa Gramsci. Dopo la guerra mondiale venne ceduto alla comunità ebraica e nel 1980 ceduto alla città di Torino divenendo casa popolare. dopodiché, nel fine anni 90 venne completamente abbandonato. Infine, negli anni 2000 l’edificio venne riqualificato e ristrutturato completamente grazie alla società spagnola di Hotel NH che comprò l’edificio.
Il progetto dell’Hotel NH Collection Torino
Il progetto di ristrutturazione dell’Hotel NH Collection Torino è basato su due concetti, La caratteristica barocca del isolato e la transizione moderna della città. Insieme a questi due concetti il rapporto che dovrebbe avere il contesto urbano e i cittadini. Il cuore del progetto è il cortile interno. In particolare, sui portici del cortile sono state inserite due strutture in acciaio dotate di tende a rullo che vengono azionate per proteggere l’interno dal calore estivo. Invece, sotto i portici, ci sono i tavoli per la colazione degli ospito e il cortile può essere utilizzato per le feste e ricevimenti.
Mentre, all’interno dell’Hotel NH Collection Torino, sono stati recuperati tutti gli elementi originali, come lo scalone di origine ottocentesca e le sue bellissime ringhiere in ferro battuto. L’arredamento e le camere sono dello stile minimale e all’ultimo piano c’è un terrazzo con una vista mozzafiato sulla cupola della Mole Antonelliana. Inoltre, sul terrazzo ci sono dei piccoli orti dove coltivano le piante aromatiche.
Infine, al piano terra c’era, già dall’origine, una cappella che è stata sconsacrata con la ristrutturazione e ora si utilizza come sala conferenze. La particolarità di questa sala è il suo pavimento in mosaico.
Se vieni a visitare Torino e vuoi soggiornare in un posto particolare e pieno di storia e con la sua architettura affascinante vai su TripAdvisor e controlla le disponibilità delle camere. Le foto in questo articolo sono state fatte da me in occasione di Open House Torino 2018.
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