7 Marzo 2024 / / Romina Sita

Hai mai visto quelle bellissime immagini scattate dall’alto, con ritagli di materiali, fotografie, rametti e piccoli oggetti? Quelle sono delle material board. “Sì Romi, sono molto belle, ma a cosa mi servono?” In questo articolo ti spiego cos’è una material board, a cosa serve e perché può esserti di grande aiuto se hai la necessità di arredare casa in autonomia. 

INDICE DEI CONTENUTI
Cos’è e a cosa serva una material board
Moodboard e material board: 2 strumenti strettamente collegati
Come si crea una material board

L’immagine che vedi qui sopra in copertina, l’ho realizzata io. Devi sapere che adoro realizzare composizioni di oggetti, sia per la casa sia per still life, ovvero scatti emozionali che utilizzo per il blog e la mia pagina Instagram.

Pensi che per realizzare una material board come questa bisogna essere dei professionisti?

La mia risposta è ni.

Sì, bisogna conoscere certe nozioni relative allo styling, al set design e alla fotografia (conoscenze che ho appreso nella mia esperienza lavorativa durata ben 13 anni, all’interno di uno studio fotografico: qui puoi leggere la mia storia), ma la material board che serve a noi, cioè per arredare casa, non è necessaria che sia realizzata dal vero.

Infatti ad esempio possiamo realizzare una material board digitale.

Non sarà certamente la stessa cosa, ma adempirà egregiamente alla sua funzione. La material board digitale sarà necessaria per capire se la composizione dei materiali “funzionano” bene tra loro, se si combinano in modo armonico, per poter poi realizzare l’arredo composto dai materiali scelti… e perché no, anche per divertirci un pò.

Se la material board funziona, allora funzionerà anche l’intero arredo della casa.

Ma andiamo con ordine, così ti spiego tutto per bene.

Cos’è e a cosa serve una material board

Immagina una casa esteticamente armonica, dove ogni materiale, colore e pattern è al suo posto e dialogano tra loro in maniera perfetta, creando un insieme coeso e molto piacevole alla vista.

La material board è uno degli strumenti che ti permette di farlo.

Di fare cosa?

Di scegliere consapevolmente arredi che stanno bene tra loro e in linea con lo stile della tua casa.

material-board-romina-sita-home-stylist

Questa è una material board, una composizione di oggetti di piccole dimensioni. Prevalentemente si tratta di porzioni o ritagli di materiali, associati a piccoli oggetti che aiutano a donare calore ed emozione all’intera composizione.

In altre parole non è nient’altro che un collage di elementi che rappresentano i materiali prevalenti dell’idea di arredo che si ha in mente e che si desidera concretizzare.

Raccogliendo e raggruppando questi materiali si ha a colpo d’occhio una visione di insieme dell’estetica del progetto di arredo, ottenendo così un aiuto concreto nel comprendere e immaginare meglio il risultato finale.

Material board e moodboard: 2 strumenti strettamente collegati

Hai mai sentito invece parlare di moodboard?

(beh, se mi segui da un pò, sicuramente sì)

La moodboard è lo strumento che si realizza appena prima della material board.

La moodboard ha infatti la capacità di sintetizzare i tratti distintivi del tuo stile di arredo (linee, forme, materiali, finiture, colori e pattern) e serve da linea guida per aiutarti a concretizzare l’idea, lo stile e il mood che la tua casa dovrà esprimere una volta che avrai completato lo styling.

La material board non è nient’altro che uno sviluppo della moodboard, mirato alla tematica dei materiali.

Se ci pensi, nei materiali degli arredi e di tutti gli elementi che compongono l’interno di una casa, sono presenti intrinsecamente dei colori, dei pattern, delle finiture… tutte proprietà che vanno a caratterizzare ogni singolo elemento.

Sapere di che materiali devono essere i tuoi arredi, avere il controllo su di essi, cioè senza inserirne troppi o troppo pochi, ti semplificherà di gran lunga la vita ed eviterai di commettere errori e di conseguenza buttare via soldi.

Sì ma Romi, come si fa? Come posso creare la mia material board?

Come ti dicevo poco fa moodboard e material board vanno a braccetto, quindi prima di procedere ti suggerisco di realizzare la tua moodboard che esprime il tuo gusto estetico. 

Fatta questa, ti puoi concentrare sullo step successivo.

Come si crea una material board

Realizzare una material board digitale, piuttosto che una reale, è più che sufficiente per svolgere la tua funzione, ma se hai materiali disponibili in casa, ben venga la realizzazione di una material board reale e sensoriale.

Per realizzare una mterial board digitale abbiamo bisogno di immagini. Immagini che possiamo reperire facilmente su Google. Ognuna di esse deve essere focalizzata su un unico materiale, come se fosse stato fotografato da vicino, senza inquadrare cioè altri elementi.

Ora, osserva attentamente la tua moodboard e concentra il tuo sguardo solo sui materiali presenti nelle immagini selezionate. Tra questi identifica i materiali prevalenti.

Ad esempio potrebbero esserci:

  • Legni (2 o massimo 3)
  • Gres (2 o massimo 3)
  • Metalli (2 sono sufficienti)
  • Finiture di arredi (2 o massimo 3)
  • Tessuti
  • Fantasie
  • Tinte unite (ad esempio può rappresentare una parete colorata)
  • Altri materiali che ritieni significativi

Non è una regola fissa per tutti, questa vuole essere una linea guida. Una linea da seguire e personalizzare a tuo piacimento.

elenco-materiali

Mettiamo il caso che questa qui sotto sia la tua moodboard composta da immagini evocative che esprimono il tuo tratto distintivo.

In questo eBook ti spiego come definire con esattezza il tuo stile di arredo e i tratti distintivi di cui è composto.

moodboard-esempio

Una material board ricavata da essa potrebbe essere questa (vedi immagine sotto).

Esaminiamola insieme nel dettaglio:

  • Legni (medio e chiaro, entrambi con sottotono caldo)
  • Gres (effetto cemento e grafica geometrica)
  • Metalli (nero opaco e acciaio satinato)
  • Finiture di arredi (laccato bianco e grigio scuro)
  • Tessuto (fantasia geometrica)
  • Intonaco (color bianco e terracotta)
  • Pietra materica (nero)
material-board-esempio

Per comporre digitalmente queste immagini puoi usare Canva, un tool semplice e intuitivo, che utilizzo io stessa per realizzare i miei progetti.

Ora puoi scegliere tutti gli elementi che compongono la tua casa con semplicità: pavimenti, rivestimenti, mobili, maniglie, tessili, ecc… seguendo la linea guida dettata dalla material board.

casa-romina-sita-soggiorno
casa-romina-sita-cucina

Questa è una casa realizzata (la mia!) che segue la material board appena descritta. Non necessariamente devi replicare esattamente tutti i materiali presenti, puoi utilizzare questa board anche solo per prendere ispirazione e aggiungere nuovi materiali molto simili o comunque in linea con essi.

Ad esempio, se volessi aggiungere un’ulteriore parete intonacata colorata, quale tinta potrei scegliere? Vado a vedere la palette colori e i materiali esistenti e prendo la decisione.

casa-romina-sita-panzo

Queste che ti ho mostrato sono moodboard e material board generiche per tutta la casa, ma sentiti libera, anzi ti suggerisco, di realizzarne altrettante per ogni stanza della casa da arredare.

Più andrai in profondità, più scenderai nel dettaglio, più farai chiarezza delle tue idee.

In questo eBook “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard” ti spiego esattamente come definire il tuo stile, dargli un nome, i tratti distintivi da cui è composto e come realizzare digitalmente step by step la tua moodboard.

quaderno-1-stile-di-arredo

Se invece desideri fare l’operazione inversa, ovvero estrapolare la material board da una casa che hai visto e che ami alla follia, qui in questo post di Instagram ti spiego come farlo.

Ora hai tutte le nozioni che ti occorrono, non ti resta che metterti all’opera.

Alla prossima e buona trasformazione della tua casa.

Romina

L’articolo Material board: lo strumento per concretizzare l’estetica della tua casa e semplificare le tue scelte di arredo sembra essere il primo su Romina Sita.

7 Marzo 2024 / / Romina Sita

Questo articolo ce l’ho in canna da tempo e finalmente sono pronta per lanciarlo! Desideravo da tanto parlare della stanza più amata dalle donne, ma dato che ne stavo per progettare una per casa mia, ho scelto di aspettare per mostrarti nel dettaglio tutte le scelte progettuali che ho compiuto e messo in pratica, in modo tale che tu possa prendere ispirazione per realizzare la tua. In particolare ti racconterò di tutti gli step che ho compiuto per arredare e organizzare la lavanderia della mia casa nuova.

INDICE DEI CONTENUTI
Immagina la tua lavanderia dei sogni
Come arredare e organizzare la lavanderia in 7 step
#1 Ricerca

#2 Scelta del fornitore
#3 Dimensionamento dei mobili
#4 Planner
#5 Confronto
#6 Montaggio dell’arredo
#7 Organizzazione degli oggetti

Devi sapere che mi sono trasferita da poco più di un mese in una casa nuova che abbiamo ristrutturato nel 2022-23 con tanta fatica e pazienza!

Una casa magnifica, che rispecchia la mia casa dei desideri. Guarda, sono ancora emozionata nel scrivere, da quanto sono entusiasta di questa nuova avventura.

Ho intenzione di mostrartela tutta pian piano qui sul blog andando ad esaminare ogni stanza e dettaglio stilistico compiuto. Che dici, ti piace come idea?

In questo articolo, come ti dicevo, ci dedichiamo alla lavanderia, la stanza credo più amata dalle donne!

Immagina la tua lavanderia dei sogni

Nella casa “vecchia” avevo già una stanza dedicata alla lavanderia, ma era scomoda, in soffitta e inoltre non era organizzata in modo efficiente. Accumulavo i vestiti lavati e asciugati delle lavatrici fatte durante la settimana e solo nel weekend, precisamente il sabato mattina, li portavo giù sul tavolo della cucina e mi mettevo a piegare quella montagna enorme. In questo modo, ogni sabato mattina impiegavo almeno un’ora per piegare i vestiti. Se poi ci aggiungiamo interruzioni varie, come ad esempio seguire i bimbi durante lo svolgimento dei compiti, l’operazione di piegatura si prolungava in modo esponenziale.

Quando ho pensato alla divisione degli spazi di questa casa, ho desiderato fortemente una lavanderia al piano dell’appartamento, una lavanderia con tutto ciò di cui ha bisogno e soprattutto un bel tavolo su cui appoggiare i vestiti da piegare.

Ecco questi erano un pò i miei requisiti principali. Ognuno ha i propri, secondo i gusti ed esigenze personali.

Ti invito, se stai progettando la tua lavanderia, di fare questo primissimo step di ricerca per identificare cosa deve necessariamente esserci, cosa invece desideri e cosa invece ti piacerebbe ma che non è poi così indispensabile (questo è un pò il principio di cui parlo anche nel mio libro “Uno spettacolo di casa”).

La mia lavanderia, per come erano strutturate e organizzate le altre stanze della casa, ho deciso che dovesse contenere anche altre categorie di oggetti come: i prodotti e accessori per la pulizia della casa, la scopa, la scopa elettrica, il secchio, la lavapavimenti, le medicine e altri accessori.

Scendo nel dettaglio, non perché voglio dirti i fatti miei, ma perché voglio farti vedere quanto è importante entrare nel dettaglio quando si progetta la lavanderia o qualsiasi spazio della casa.

Ripeto, ognuno ha le proprie esigenze logistiche, io ti condivido le mie perché penso possano esserti di ispirazione.

Il concetto di base è quello di suddividere le categorie di oggetti che hai in casa e ad ognuna assegnargli un solo posto.

Ad esempio, idea iniziale che poi non ho attuato, potresti mettere il lavanderia i cavi elettrici, dispositivi elettronici, pile, scotch e colla, accessori per incartare i regali, ecc… 

Ora ho una lavanderia che rispecchia le mie esigenze. Sono qui da poco, ma è sempre in ordine!

Prima invece lasciavo indietro i vestiti da piagare e me li accumulavo durante il weekend. Ora invece, essendo tutto su un piano riesco a gestire meglio i tempi, i bimbi che corrono e giocano per casa, la roba sul fuoco e ritagliarmi dei momenti specifici per piegare i vestiti, pur avendo sotto controllo ciò che succede in casa.

Come arredare e organizzare la lavanderia in 7 step

Una volta che ho deciso il luogo, ovvero la stanza, e la categoria di oggetti che la lavanderia deve contenere, sono partita col progetto!

Arredare la lavanderia non deve essere uno stress, anzi ti devi divertire e goderti ogni singolo passaggio che compi per raggiungere il tuo obiettivo.

Ti mostrerò la mia lavanderia nuova come esempio, sperando possa esserti di ispirazione e accompagnandoti attraverso consigli e ragionamenti che ho compiuto per realizzarla.

Ricerca

arredare-la-lavanderia-adore-magazine
Foto by Home Adore

Mi innamoravo ogni volta che vedevo quelle fantastiche lavanderie su Pinterest.

Sono sempre stata attirata da quel tipo di lavanderia con struttura monoblocco come se fosse una cucina.

Così mi son detta: “Ok, voglio anche io arredare la mia lavanderia così!”

Scelta del fornitore

Mi son chiesta: “Bene, come si fa?”

Posso andare nel negozio dove ho comprato la mia cucina Febal (qui metterò il link alla mia cucina non appena le dedicherò un articolo!), oppure affidarmi al mio buon caro e vecchio arredo di Ikea.

Da Ikea avevo 2 opzioni: utilizzare il planner Metod (quello più utilizzato per la cucina) oppure il planner Enhet che è una versione più economica ed è utilizzato per progettare sia la cucina sia la lavanderia perchè ha proprio componenti specifici per la lavanderia.

Ho sviluppato la progettazione con entrambi i planner e alla fine ho scelto Enhet.

Quando si deve arredare la lavanderia, scegliere il fornitore fin dall’inizio è importante per avere un riferimento concreto riguardo le dimensioni dei moduli dei mobili e la loro estetica.

Dimensionamento dei mobili

Mi sono posta alcune domande che mi aiutassero ad analizzare le mie abitudini ed esigenze (in modo tale da riuscire ad arredare la lavanderia nel modo più efficiente possibile):

  • Quali elettrodomestici devo inserire? Lavatrice e asciugatrice
  • Come li voglio posizionare? Uno a lato dell’altro, perché uno sopra all’altro non lo posso fare dato che ho il soffitto basso.
  • Ho bisogno di un lavandino? Sì certo, per lavare a mano e per riempire/sciacquare accessori per la pulizia dei pavimenti. 
  • Ho bisogno di un piano di appoggio? Ovvio che sì, voglio prendere l’abitudine di piegare e riporre subito i vestiti non appena sono pronti dopo il passaggio in asciugatrice. Un piano grande e ad altezza comoda per me, è ciò che mi ci vuole.
  • Che ingombro hanno le categorie di oggetti che voglio inserire? Medio, piccoli, tranne le scope che hanno bisogno di una vano alto almeno …. (e mi sono andata a misurare l’altezza della scopa più alta che ho)
  • Desidero dei vani a giorno? Non li amo particolarmente perché ho sempre la paura di non riuscire a tenerli in ordine come vorrei e inoltre “rubano” spazio contenitivo. Quindi vorrei inserire solo un piccolo vano a giorno, trovando così il giusto compromesso per evitare che la stanza diventi fredda e impersonale.

Planner

planner-lavanderia-enhet-ikea

Definiti un pò i vani che mi occorrono, apro il planner e comincio a comporre la mia lavanderia.

Premetto che il planner Enhet non è fatto benissimo come il Metod (ho fatto fatica a personalizzarlo) ma alla fine ce l’ho fatta.

Sull’estetica avevo le idee già precise, volevo mantenere la palette presente in tutta la casa, quindi mi bastava semplicemente seguire quella linea guida (anche qui mi sa devo scrivere un articolo dedicato alla moodboard della mia casa, vero?)

Anche se avessi deciso di affidarmi ad un negozio diverso da Ikea, configurare la disposizione dei mobili con il planner, è utile per fare ragionamenti ed essere più sicuri delle proprie scelte. Infatti la cucina, ad esempio, l’abbiamo acquistata da Febal, ma prima mi ero fatta il progettino da sola col planner Metod….anche per avere un confronto sul prezzo.

Confronto

Mi confronto un attimo con mio marito, architetto anche lui, per chiedere conferma sulla posizione degli elettrodomestici rispetto agli attacchi idrici ed elettrici predisposti… e via con l’acquisto!

Montaggio dell’arredo

Io, con mio marito e anche l’aiuto di mio papà, abbiamo montato la lavanderia (se ti affidi ad un altro negozio, probabilmente il montaggio è già compreso, ma anche con Ikea comunque si può usufruire del servizio di montaggio).

Successivamente è venuto l’idraulico per fare tutti gli allacciamenti idrici: lavandino, lavatrice e asciugatrice.

Organizzazione degli oggetti

L’organizzazione è la parte finale, ma fondamentale, di un progetto di arredo funzionale.

Avevo già pianificato tutto in precedenza, cioè cosa mettere dove, quindi mi è bastato riempire i mobili come da programma.

Mobile alto
mobile-alto-lavanderia

Le scope e oggetti simili nel vano alto. Nei ripiani sopra ho posizionato gli accessori della scopa elettrica, gli stracci, le borsine di carta e le borsine di plastica. Questi ultimi li ho riposti temporaneamente dentro a delle scatole da scarpe  (perchè volevo verificare il loro ingombro), ma ho intenzione di comprare degli organizer uguali (esteticamente) tra loro.

Tips: Organizer uguali donano un ulteriore sensazione di ordine.

Ecco, osserva la foto qui sopra e immagina se al posto delle 2 scatole blu e quella grigia ci fossero 3 scatole carine (tipo in vimini o semplicemente bianche lisce), riesci a percepire come cambierebbe l’estetica di questo vano? Ok che è chiuso e non lo vede nessuno, ma anche l’occhio (di noi donne di casa) vuole la sua parte!

Pensile 1
pensile-1-lavanderia

Qui ho inserito le medicine, i prodotti per la medicazione, i fazzoletti di scorta e accessori vari come la macchinetta per l’aerosol e quella per provare la pressione.

Pensile 2
pensile-2-lavanderia

Questo è ancora incasinato perchè non ho ancora finito di sistemare tutte le cose del trasloco! Mancano ancora delle mensole e piani di appoggio in casa, per cui qui vorrei tenere tutti gli oggetti di home decor in fase di non utilizzo (ora li ho buttati temporaneamente qui a caso!)

Pensile a vista
pensile-a-vista-lavanderia

Questo è la mio piccolo angolino cozy, che ha sia una funzione, perchè tengo a vista i detersivi (ho cercato dei contenitori belli da vedere) e gli accessori di utilizzo frequente per il bucato, sia una funzione estetica, per ricreare un piacevole styling con oggetti decorativi e libri in tema con la stanza in cui sono collocati (libri sull’organizzazione e pulizia della casa).

Mobile sotto il lavandino
mobile-sotto-il-lavandino-lavanderia

Infine qui ho inserito tutti i prodotti di pulizia di tutta la casa e le scorte (tranne quelli per il bagno che ho preferito riporre in bagno). Sono tutti organizzati in modo che io li possa facilmente vedere e utilizzare. Molto carino e pratico questo accessorio appena acquistato, con il cassetto estraibile per riporre spugne e oggetti più piccoli.

Il portabiancheria 
portabiancheria-lavanderia

Poi c’è lui, quello che io chiamo il mobiletto “Mamma ho perso l’aereo” perché mi ricorda troppo la casa McCallister con la botola per lanciare i vestiti direttamente giù nella lavanderia al seminterrato.

Dato che abbiamo 2 bagni in casa (si si, anche qui urge un articolo dedicato!) volevo trovare una soluzione carina e pratica per riporre la biancheria sporca. Anziché mettere i cesti in ogni bagno, che spesso diciamocela tutta, sono pure bruttini da vedere, ho optato per questa soluzione: un unico vano in cui riporli… e i bimbi (e non solo) si divertono a lanciare i vestiti per infilare il buco!

Nel buco inferiore abbiamo destinato i capi scuri e sopra quelli chiari. Poi ci penserò io a suddividerli ulteriormente per i vari programmi della lavatrice, ma è già un aiuto non indifferente.

Anziché avere un unico cestone, ma i capi già suddivisi, riesco anche ad avere una stima di quando è il momento di fare una lavatrice bella piena.

Sulla mensolina sopra invece ho semplicemente riposto una bacinella per il bucato a mano.

lavanderia-romina-sita

Eccoci qua, direi di averti detto tutto.

Spero che questo articolo ti sia stato utile o di ispirazione per arredare e organizzare la tua lavanderia.

Mi raccomando, ascolta le tue esigenze, studia le tue abitudini, o quelle che vorresti intraprendere, e organizza il tutto in modo che sia il più possibile funzionale.

A presto e buona trasformazione della tua lavanderia.

P.S. Hai già scaricato lo Style Book?
La guida gratuita che ti aiuta a trovare il tuo stile di arredo e a valorizzare la tua casa.
Grazie allo Style Book imparerai a realizzare una casa curata, accogliente e funzionale alle tue esigenze, per sentirti bene ogni giorno.

Compila il form qui sotto per riceverlo subito nella tua casella email.

anteprima-style-book-romina-sita


.

L’articolo Come arredare e organizzare la lavanderia: la soluzione realizzata a casa mia sembra essere il primo su Romina Sita.

7 Marzo 2024 / / VDR Home Design


È possibile arredare casa comprando arredamento in vendita online e basta? 

Sicuramente la risposta non è così semplice, nè scontata. Non c’è un si o un no netto, ma certamente allo stato attuale è più sicuro rispetto a qualche anno fa.

Ci sono tantissimi siti online che propongono ogni sorta di oggetto, estrosi, alla moda o più classici. 

Se mi segui da qualche tempo sai qual è la mia filosofia: pochi siti a cui affidarsi, verificando alcuni dettagli specifici. 

Ti accompagno nella ricerca senza sorprese per casa tua.

arredamento in vendita online per soggiorno
Spacejoy / Unsplash

Perché dovremmo comprare arredi online? 

L’acquisto di arredamento online può essere conveniente per varie ragioni, specialmente se stai cercando mobili di complemento come sedie, tavoli, librerie, consolle allungabili.

Se sei un diffidente dell’acquisto online, potresti procedere per passi. Sicuramente, andare per negozi di arredo vagliando i diversi stili di arredamento, i materiali con cui si costruiscono gli arredi e gli ingombri dei vari pezzi può essere d’aiuto. 

Girare per negozi, fare dei confronti, chiedere, informarsi, porta però via tantissimo tempo. Praticamente (pensa un po’) si tratta di un lavoro vero e proprio. Ed è qui che l’acquisto online può venire in tuo aiuto. 

camera da letto stile nordico

Arredamento in vendita online: i punti di cui non dimenticarsi mai 

Affinché l’acquisto online sia soddisfacente però, bisogna allenarsi un po’. 

E’ molto importante sviluppare pazienza nel leggere le caratteristiche tecniche dei vari mobili: prendiamo ad esempio i divani. Spesso, se tra due divani uno costa di più, il motivo c’è. 

Potrebbe trattarsi della struttura, o del materiale di riempimento o ancora del tessuto di rivestimento. E’ fondamentale essere consapevoli della differenza dei materiali, del perché uno può essere più adatto al tuo stile di vita rispetto ad un altro.

Prenditi qualche minuto in più per questa piccola fase, ti permetterà di avere un ulteriore parametro nella scelta finale. 

Non dimenticare poi di definire lo spazio che hai a disposizione in casa (tenendo conto dell’intralcio di alcuni elementi come l’apertura delle porte e delle finestre, il flusso di passaggio in casa…). Ti servirà per capire le dimensioni reali del pezzo che stai scegliendo

Soprattutto se parliamo di divani o tavoli allungabili: se li prendi troppo grandi rispetto allo spazio utilizzabile che hai, non li puoi tagliare. 

Ti potrebbe interessare:

Gli errori più comuni nell’arredo casa: conoscerli ed evitarli

Giorno #4: dove comprare online per arredare casa

Comprare online nella pratica: alcuni dettagli che potresti non sapere

Ok quindi a questo punto hai più confidenza con la materia, sai distinguere un divano fisso da uno trasformabile e hai capito di che misura comprare il tavolo per la cucina. 

Potresti anche avere un’idea dello stile e del colore, e già questo ti sembra una conquista da supereroe. 

Ci sono altri punti di cui bisogna essere consapevoli? 

Io di solito quando scopro un nuovo sito di arredamento, lo esploro in lungo ed in largo. Innanzitutto cerco la pagina del “chi siamo”: mi piace capire da dove è nato il sito e dove lavorano nella realtà offline. 

Cerco di capire con che brand di arredi collaborano, che ventaglio di prezzi hanno. 

Soprattutto poi, vado alla ricerca di recensioni: le aziende che non hanno nulla da nascondere non hanno neanche paura delle recensioni. Ancora meglio quando sono raccolte da piattaforme esterne come Trustpilot o Feedaty. Sono organizzazioni che hanno come obiettivo la veridicità delle vendite online e la soddisfazione degli acquirenti. 

Ovviamente sarà impossibile trovare il 100% di acquirenti felici e contenti come le pasque, ma già vedere un buon 70/80% è da ritenersi un successo. 

Altri punti importanti da sapere riguardano i pagamenti e il trasporto. 

È bene sapere che in molti casi non è possibile dare l’acconto e poi saldare, anche perché a chi salderesti? Al corriere che ti porta il pezzo (che non c’entra nulla con chi ti vende il pezzo)? Quasi sempre si paga il 100% all’acquisto. 

Fortunatamente, i siti di arredamento in vendita online che hanno una particolare attenzione alle esigenze del cliente hanno cominciato ad integrare la possibilità di pagare a rate, ma se disponibile come mezzo di pagamento, lo vedi specificato vicino ai menù a tendina che ci sono dove puoi scegliere le caratteristiche del pezzo che vuoi comprare. Ultimo punto: il trasporto. Di solito viene fatto a piano strada, quindi significa che dal cancello di casa fino in casa tua, poi ci devi pensare tu. E solo i siti migliori offrono il servizio di consegna in casa e montaggio.

soggiorno in stile contemporaneo nei toni neutri, con divano beige e cuscini marroni

E la mia esperienza qual è? 

Onesta verità: mi piace molto comprare online quando possibile. Innanzitutto perché risparmio un sacco di tempo, secondo perché spesso trovo elementi che nei negozi sarebbe difficile trovare. O comunque lo troveresti, ma dopo aver girato mezza Italia – e quindi tanto vale. 

Alla fine, se ci pensi bene, anche nei negozi di arredi fisici non puoi vedere tutti i pezzi che ha a catalogo quella determinata azienda. Sì, puoi vedere i campioni dei materiali, ma spesso solo quello o puoi vedere un arredo simile a quello che vorresti prendere.

Si tratta quindi di diffidenza mentale spesso, perché si cambia il modo di procedere, rispetto a come si è sempre fatto fino a quel momento. 

Io personalmente per casa nostra ho comprato diversi elementi: la consolle da pranzo, le sedie, i mobili da bagno… Quindi sì, per me è un deciso sì. Ovviamente come dicevo all’inizio: solo fidandomi di siti conosciuti e riconosciuti anche a livello generale dagli altri acquirenti. E soprattutto, mi piace preferire siti italiani che vendono per la maggior parte Made in Italy.

Arredamento in vendita online: gli darai una possibilità? 

Arrivati a questo punto una domanda è d’obbligo: hai mai comprato online o comprerai? Se hai già acquistato online, come è la tua esperienza? 

Cosa hai imparato che metterai in pratica la prossima volta? Tu leggo con curiosità!

L’articolo Arredamento in vendita online. Guida pratica all’uso sembra essere il primo su .


L’articolo Muffa e umidità, nemiche delle nostre case: ma come combatterle? è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Muffa e umidità non sono semplici fastidi: rappresentano una minaccia seria per la salute degli abitanti e l’integrità strutturale delle nostre case. Questi problemi, comuni in molte abitazioni, possono ridurre significativamente la qualità dell’aria interna, peggiorando condizioni come asma e allergie, e diminuire il comfort abitativo oltre a incidere negativamente sull’efficienza energetica degli edifici. Di fronte a questa sfida, è fondamentale cercare soluzioni efficaci che possano prevenire e combattere la presenza indesiderata di muffa e umidità.

In questo contesto, la tecnologia offre un’alleata preziosa: la pittura termica antimuffa. Ma come funziona la pittura termica antimuffa? Questo innovativo approccio non solo risponde alla necessità di combattere la formazione di muffa ma contribuisce anche a migliorare l’isolamento delle pareti, trasformandosi in un’efficace barriera contro l’umidità e favorendo un ambiente domestico più sano e confortevole.

Umidità delle pareti: Insidie e Soluzioni

L’umidità delle pareti è un sintomo di problemi più profondi che affliggono l’edificio, quali isolamento insufficiente e carenze nel sistema di ventilazione. Questi fattori creano le condizioni ideali per la formazione di condensa, un terreno fertile per la muffa.

L’isolamento carente, in particolare, permette al freddo esterno di incontrare l’aria calda interna, generando umidità sulle superfici interne delle pareti. Allo stesso modo, una ventilazione inadeguata impedisce la corretta circolazione dell’aria, trattenendo l’umidità all’interno e contribuendo a un aumento del problema.

La presenza di umidità nelle pareti non solo danneggia la struttura dell’abitazione, causando macchie, sfaldamenti e danni al materiale costruttivo, ma ha anche impatti negativi sulla salute degli occupanti. La muffa, che prospera in ambienti umidi, è associata a una vasta gamma di problemi respiratori, allergie e irritazioni. Inoltre, compromette la qualità dell’aria interna, rendendo l’ambiente meno salubre e confortevole per vivere.

Risparmio energetico e Isolamento Termico

Il controllo dell’umidità e la prevenzione della muffa sono strettamente legati al concetto di risparmio energetico, poiché un efficace isolamento termico gioca un ruolo chiave in questo processo. Un isolamento adeguato impedisce il passaggio eccessivo di calore tra l’interno e l’esterno dell’edificio, riducendo così la condensa sulle pareti interne, terreno fertile per la muffa. Questa barriera non solo mantiene l’ambiente interno asciutto e salubre, ma contribuisce anche a un significativo risparmio energetico. Infatti, minimizzando la perdita di calore, si riduce la necessità di riscaldamento in inverno e di climatizzazione in estate, abbassando le bollette energetiche.

Una casa ben isolata è quindi una fortezza contro l’umidità e la muffa. Attraverso l’uso di materiali isolanti, come la pittura termica e il sughero isolante termico, è possibile creare un ambiente domestico che non solo è energeticamente efficiente ma anche protetto dai problemi legati all’umidità. In questo modo, il risparmio energetico diventa un alleato prezioso nella lotta contro la muffa, dimostrando che le pratiche sostenibili possono avere benefici tangibili sulla qualità della vita e sulla salute degli abitanti.

Soluzioni per Combattere Muffa e Umidità

La pittura termica e antimuffa rappresenta una soluzione all’avanguardia per contrastare efficacemente l’umidità e prevenire la formazione di muffa nelle abitazioni. Queste pitture specializzate offrono un doppio vantaggio: migliorano l’isolamento termico delle pareti riducendo la condensa, e contengono componenti antimicrobici che impediscono la crescita della muffa. Sono quindi ideali per ambienti esposti ad alta umidità come bagni e cucine, dove il rischio di formazione della muffa è maggiore.

muffa e umidità: pittura termica

La pittura anticondensa agisce creando una superficie che minimizza la formazione di goccioline d’acqua, un meccanismo essenziale per ridurre la condensa superficiale. Questo tipo di pittura è particolarmente utile in ambienti dove l’umidità dell’aria tende a condensare sulle pareti fredde, fornendo una protezione efficace che aiuta a mantenere asciutte le superfici e a prevenire l’insorgenza della muffa.

Il sughero isolante termico si distingue come una soluzione naturale per combattere l’umidità e migliorare l’isolamento delle abitazioni. Grazie alle sue proprietà uniche, il sughero funge da barriera contro l’umidità, contribuendo al tempo stesso a mantenere una temperatura interna stabile. Questo materiale ecologico è particolarmente apprezzato per la sua capacità di respirare, assorbendo e rilasciando umidità senza degradarsi, migliorando così la qualità dell’aria interna e contribuendo a un ambiente domestico più salubre.

Conclusioni.

Affrontare i problemi di muffa e umidità nelle nostre case non è solo una questione di estetica o di manutenzione; è una necessità vitale per garantire il benessere abitativo, preservare la salute degli occupanti e ottimizzare l’efficienza energetica dell’edificio. Questi problemi, se trascurati, possono avere impatti negativi significativi, trasformando la casa da un luogo di conforto a una fonte di stress e preoccupazioni per la salute.

Le soluzioni proposte, dalla pittura termica e antimuffa alla pittura anticondensa, fino al sughero isolante termico, offrono strumenti efficaci e sostenibili per combattere questi problemi alla radice. Implementando queste misure, non solo si combatte l’umidità e la muffa, ma si contribuisce anche a creare un ambiente domestico più salubre, confortevole ed energeticamente efficiente. È un investimento nel futuro della propria abitazione e nel benessere di chi la abita.

Vota questo post

L’articolo Muffa e umidità, nemiche delle nostre case: ma come combatterle? è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

7 Marzo 2024 / / Maconi

Quando si pensa ad un appendiabiti si immagina spesso un complemento utile ma ingombrante, indispensabile per appoggiare cappotti e soprabiti ma spesso difficile da collocare in un ambiente come una camera da letto dal gusto minimal e moderno.

Nell’articolo ti proponiamo 5 soluzioni che possono fare al caso tuo. Appendiabiti da parete o servomuto, anche con specchio integrato pensato come soluzione salvaspazio per ambienti piccoli.

Scopri di più nell’articolo!

 

#1 Servomuto in metallo da camera

Per mantenere giacche e camicie ben piegate, un servomuto da posizionare in un angolo e da utilizzare a fine giornata per riporre gli indumenti risulta essere estremamente comodo.
Le piantane a terra permettono di non forare il muro e di spostare a piacimento questo complemento quando serve.

 

 

Un appendino di metallo è ideale per i locali più moderni, e si sposa benissimo con i complementi in vetro e in acciaio. Questa soluzione, inoltre, si abbina armoniosamente a qualsiasi colore, in particolare al nero, al bianco e alle tinte fredde come il blu, il verde scuro e il viola. Il materiale in questione si inserisce con effetto decorativo anche negli ambienti total white, li ravviva e conferisce al tutto un notevole valore aggiunto.

L’estetica procede a braccetto con l’utilità e con il comfort: i tuoi abiti saranno conservati in condizioni perfette grazie a questo accessorio.

 

#2 Pomelli appendiabiti di design

Gli appendiabiti a pomello da parete offrono soluzioni moderne ed estremamente minimaliste da usare in una camera da letto matrimoniale, in una cameretta e perfino in una stanza d’albergo dove l’ottimizzazione degli spazi è fondamentale per garantire il giusto comfort agli ospiti.

 

 

Il grande punto di forza di questo complemento salvaspazio sta nella possibilità di posizionare liberamente sulla parete quanti pomelli si necessitano, e creare così composizioni originali e funzionali.

Questi complementi risultano molto gradevoli alla vista tanto da fungere anche da elemento decorativo della stanza. I colori vivaci catturano l’attenzione e aggiungono personalità all’ambiente.

 

#3 Specchiera appendiabiti per la camera da letto

Sei un fan degli arredi multitasking? Hai una camera da letto piccola e ti serve un appoggio salvaspazio per i tuoi vestiti? Abbiamo trovato quello che fa per te.

 

 

Gli appendiabiti con specchiera integrata permettono di darsi un’ultima sistemata prima di uscire di casa tenendo a portata di mano giacche, cappotti, borse e cappelli sugli appositi ganci.

Perfetti per la camera da letto di una casa vacanze dove lo spazio è poco, le specchiere con appendino sono perfette da mettere anche a fianco di un armadio per completare un angolo guardaroba.

 

#4 Mobile appendiabiti con scarpiera

Ideali per le stanze di un B&B o di un hotel, ma perfetti anche in un ambiente privato come un monolocale o una casa piccola, i mobili appendiabiti integrano la funzione contenitiva potendo contare su vani portascarpe e cassetti.

 

 

La loro forma a “L” permette di nascondere nella parte posteriore cappotti, giacche, borse e zainetti.

Le essenze di legno e i colori laccati con cui vengono proposti si legano all’ambiente circostante creando piacevoli abbinamenti cromatici con gli arredi già presenti nella stanza. Questa caratteristica rende un complemento del genere decisamente personalizzabile in termini di finiture e composizione.

 

#5 appendiabiti (colorati) per bambini/cameretta

Quale soluzione per la cameretta dei bambini? Un appendiabiti da parete a forma di matita si rivela pratico, originale ed ironico.

 

 

Il design particolare, insieme ai colori vivaci quali il rosso, il verde ed il blu dona un tocco di ironia alla cameretta e vivacizza gli spazi completando in modo divertente la stanza.

 

Dove mettere l’appendiabiti in camera da letto?

Se prendiamo il caso di un appendiabiti a servomuto possiamo pensare di collocarlo in un angolo della stanza dove possa non risultare troppo ingombrante. Se dotato di ruote, risulterà facile spostarlo a seconda delle necessità.

Per quanto riguarda gli appendiabiti a parete invece, trovare la giusta collocazione è fondamentale per rendere il loro utilizzo semplice e immediato. A seconda dei modelli, potrai scegliere di posizionare l’appendiabiti nell’angolo della camera più spazioso e adatto ad ospitare degli indumenti appesi.

Da parte al letto

Per avere sempre giacche e cappelli a portata di mano prima di uscire. Questa soluzione è pensata per stanze piccole dove è necessario concentrare in poco spazio tutto il necessario per dormire e per contenere i vestiti.

A fianco dell’armadio

Un’ottima idea per completare un angolo guardaroba dove poter riporre tutti gli indumenti una volta rientrati in casa. I pomelli e i ganci appendiabiti vanno ad arricchire la gamma di accessori presenti all’interno dell’armadio.

Dietro la porta della stanza

Una soluzione pensata per nascondere dietro di questa l’appendiabiti in modo da risultare di minor ingombro possibile. A ciò si prestano molto bene i pomelli a parete, poco profondi e pensati per massimizzare l’aspetto funzionale.

 

Non hai trovato la soluzione che fa per te? Contattaci!

Rivenditori Italia Maconi

7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Quando si parla di elettrodomestici, e più nello specifico di piani cottura, la domanda che ricevo più spesso è : “Laura ma, il piano cottura a induzione: come si usa? Pro e contro?,”

Insomma,

nonostante in alcuni paesi il piano cottura ad induzione sia l’unico piano cottura utilizzato,

in Italia

e non solo

il piano cottura ad induzione suscita ancora qualche dubbio,

perché?

Perché come al solito (o perlomeno questo è quello che penso io),

quando si propone qualcosa di nuovo, quando si mette sul mercato qualcosa di innovativo,

e si offre a disposizione qualcosa di moderno,

spesso ci si dimenticata di “Spiegarlo”.

Non sto dicendo che per ogni cosa che si annuncia ci vuole “un corso all’utilizzo”,

ma che perlomeno ci sia un modo consapevole di proporlo.

Ad ogni modo,

premessa a parte,

oggi vi darò qualche dritta per rispondere alla vostra domanda sul piano cottura a induzione: “come si usa?”

per focalizzare i pro e i contro (anche attraverso la mia esperienza personale)

e per cercare di aiutarvi a fare una scelta consapevole in base alle vostre esigenze.

Piano cottura a induzione: come si usa? come si cucina?

piano cottura a induzione : come si usa laurahomeplanner.com
Foto di Olayinka Babalola su Unsplash

Per qualcuno il primo dubbio nello scegliere un piano cottura ad induzione riguarda il modo in cui si usa per cucinare,

per qualcun’ altro invece,

l’esitazione nasce dall’aspetto estetico e dal materiale in cui è fatto il piano cottura a induzione.

Come si cucina con il piano cottura a induzione?

Partirò dalla mia esperienza personale,

anche perché alla fine,

lo scetticismo nel comprare un piano cottura a induzione sta nel fatto che magari non si è mai provato ad utilizzarlo,

pertanto non si ha un confronto con un piano cottura a gas.

Premesso che,

sono una a cui piace cucinare ,

a casa ho un piano cottura a gas 6 fuochi con le griglie in ghisa,

e il materiale di cui è fatto è ceramica lucida bordò,

ovvero,

l’opposto di un piano cottura a induzione.

esperienza personale:

Mi è capitato,

durante le vacanze o durante spostamenti di lavoro,

di usare il piano cottura ad induzione o quello elettrico,

e per quanto riguarda il piano cottura ad induzione, la prima cosa in assoluto in cui si differisce da un piano cottura a gas, è sicuramente il tempo di cottura,

ovvero,

a casa, quando riscaldo il latte con il mio piano cottura a gas, ci metto circa 6 minuti,

con il piano cottura ad induzione invece, il latte va in ebolizione dopo circa 3 minuti,

tant’è che,

al mio primo utilizzo del piano cottura a induzione, il latte si è rovesciato completamente sul piano.

Questa caratteristica è sicuramente il Pro del piano cottura a induzione,

siamo sempre di fretta e abbiamo i tempi talmente limitati a volte, che risparmiare qualche minuto,

soprattutto con i bambini,

non è male.

Ma il latte non è l’unica cosa per cui ho usato il piano cottura a induzione ovviamente,

ho provato a farci le cosce di pollo,

e aimè,

è stato un mezzo disastro,

perché abituata a cuocerle a fuoco lento sul piano cottura a gas,

nonostante io abbia impostato la potenza minima per il piano cottura a induzione,

il risultato è stato pessimo,

condimento quasi bruciato,

cosce di pollo mezze crude,

perciò,

i tempi di cottura vanno decisamente studiati,

ma questo vale per qualsiasi tipo di elettrodomestico.

Ovvio,

se pensate di poter cuocere la polenta o lo stufato sul piano cottura a induzione..

mi spiace deludere le vostre aspettative,

ma sarà decisamente difficile.

Piano cottura a induzione: meglio del gas?

Non c’è un meglio o un peggio,

tutto dipende da diversi apetti:

  • Da quanto e come cuciniamo

Come ho scritto prima,

il piano cottura a induzione non è adatto a cucinare determinati tipi di pietanze,

come la polenta, lo stufato,

insomma, quei piatti che richiedono una cottura lunga, lenta e a volte laboriosa.

  • Dall’aspetto energetico della casa

E’ ovvio che le case di nuova costruzione e quelle che sono state ristrutturate negli ultimi anni , hanno di sicuro una classe energetica superiore rispetto a quelle datate,

perciò il consumo di energia elettrica è ben diverso.

  • Dallo stile e dal design della casa

Una cucina moderna si presta molto bene ad accogliere un piano cottura a induzione, decisamente meglio di una country .

ma a parte questi aspetti,

quello principale è ” il piano cottura a induzione come si usa?”

Perché il piano cottura a induzione è in vetro,

e questo per qualcuno è un limite,

perché il vetro si può graffiare e perché può capitare che resti alonato,

insomma,

coniugare estetica e cottura a volte può sembrare difficile.

Come si usa, quali pentole servono e quanto consuma?

Se vi state chiedendo il piano cottura a induzione come si usa , quali pentole servono e quanto consuma, siete sicuramente tra quelli che, abituati al piano cottura a gas, hanno bisogno di capire in che direzione andare per il nuovo acquisto del piano cottura.

Intanto le pentole che servono per il piano cottura a induzione sono quelle con il fondo in ferro, in acciaio inox e in ghisa,

e comunque,

quando si acquistano delle pentole nuove,

per verificare che siano adatte al piano cottura ad induzione basta cercare questo simbolo

piano cottura a induzione : come si usa laurahomeplanner.com

Inoltre,

sappiate che non è vero che per il piano cottura a induzione si devono usare solto pentole rotonde,

perché ,

a seconda del tipo di piano cottura a induzione e della sua dimensione,

esistono dei modelli che permettono di utilizzare pentole rettangolari, quadrate o ovali come le pirofile.

Se vi state chiedendo quanto consuma,

vi consiglio di leggere l’articolo che vi lascio qui,

perché vi spiego la differenza tra consumo e assorbimento del piano cottura a induzione.

Infine,

se vi state chiedendo io cosa vi consiglio,

la mia risposta è dipende,

per questo , potete contattarmi qui.

L’articolo Piano cottura a induzione : come si usa ? Pro e contro proviene da Laura Home Planner.

7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

La creazione di un giardino non è solo una questione di estetica, ma anche di funzionalità e armonia con l’ambiente circostante. Una progettazione accurata deve tener conto delle proprie esigenze, ma anche delle caratteristiche del territorio e dello spazio a disposizione. Per questo la progettazione di un giardino è un’arte che richiede attenzione, creatività e competenza.

Sebbene il ricorso al fai da te sia sicuramente la soluzione più economica, affidarsi ad esperti in progettazione e design di giardini come ad esempio il team di esterni.net, garantisce risultati più soddisfacenti e duraturi. Gli esperti non solo hanno conoscenze approfondite delle piante e della loro disposizione, ma sono in grado di valutare il terreno, l’esposizione solare e altri fattori ambientali cruciali per la salute e la vitalità del giardino. Inoltre, grazie alla loro esperienza, possono suggerire soluzioni creative e innovative per ottimizzare lo spazio e creare un ambiente verde che si integri armoniosamente con l’architettura circostante.

Scopriamo quali sono i passaggi base per la progettazione di un giardino, dalle considerazioni iniziali sulle esigenze e sul contesto ambientale, fino alla scelta delle piante e degli arredi.

Partire dalle proprie esigenze

Prima di iniziare a progettare un giardino, è cruciale definire gli obiettivi desiderati. Chiediti: “Quali sono i miei scopi? Come voglio utilizzarlo?”. Forse hai in mente di creare un’area dedicata al relax, un luogo accogliente per la famiglia dove poter pranzare all’aperto, un angolo tranquillo per la lettura, o magari uno spazio per svolgere attività sportive e promuovere il benessere personale. Ognuno ha la propria idea di armonia e di come vorrebbe che il giardino rispecchiasse il proprio stile di vita. Una volta identificate le esigenze principali, sarà più semplice valutare il contesto circostante e decidere come organizzare gli spazi in modo coerente e funzionale.

progettazione del giardino laurahomeplanner.com

Rispettare le specie del proprio territorio

Un’altra considerazione preliminare riguarda la scelta delle specie arboree native della propria zona. È essenziale rispettare la biodiversità del luogo in cui si vive e quindi scegliere piante che siano adatte al clima locale: ad esempio, striderebbe progettare un giardino in campagna utilizzando piante non autoctone. Le piante nel giardino devono essere strettamente legate all’ambiente circostante, perché contribuisce all’omogeneità delle forme e alla naturalezza del paesaggio.

Delimitare i confini

I confini della proprietà rappresentano un aspetto cruciale per godere della tranquillità e del piacere che uno spazio ben progettato può offrire. Delimitare il giardino con siepi e alberi richiede una selezione attenta, come accennato in precedenza, in base al contesto e allo stile desiderato. Si possono scegliere essenze sempreverdi, mescolate per colore e fioritura, oppure optare per una sola specie. Il risultato finale può essere un aspetto più naturale e informale, con varie essenze, oppure più formale ed ordinato, con una singola specie dominante.

Definire le zone

Un giardino ben progettato include sempre una zona erbosa, alcune aiuole delineate e un’area pavimentata per il passaggio. La dimensione del prato e della superficie pavimentata varia in base alle esigenze: in contesti rurali e naturali, è consigliabile lasciare spazio alla vegetazione, mentre in ambienti più moderni, una pavimentazione rustica può integrarsi bene con l’ambiente circostante. L’importante è che tutti gli elementi siano realizzati in modo armonico ed equilibrato.

Creare un’area ombreggiata

Ogni giardino deve includere una zona d’ombra, indispensabile per ripararsi dal caldo e dall’umidità durante le giornate estive torride, meglio ancora se posizionata vicino alla zona living per creare continuità con gli spazi interni. Poiché non tutte le piante tollerano bene il caldo e l’esposizione prolungata al sole, è utile creare artificialmente delle zone d’ombra con pergole, tende, ombrelloni o gazebi.

Scegliere i punti focali

Nel design del giardino, i punti focali sono elementi essenziali che catturano l’attenzione e guidano lo sguardo attraverso lo spazio. Oltre a questo, contribuiscono a instaurare un senso di ordine, equilibrio e coesione, conferendo al giardino un’atmosfera più armoniosa e accogliente.

Un punto focale può essere costituito da un elemento naturale, come un albero in fiore in primavera o un arbusto dai colori vivaci in autunno. Tuttavia, può anche essere di natura artificiale, come una statua elegante, una fontana o un pergolato ricoperto di rampicanti. Per esempio, un’opera d’arte in metallo o pietra può diventare un punto focale particolarmente suggestivo, soprattutto se opportunamente illuminata durante le ore serali. Una volta identificato il punto focale, è possibile organizzare gli altri elementi del giardino intorno ad esso, creando un flusso naturale e un design coerente.

Inserire gli arredi

Una volta creata la nostra area relax, è importante arredarla in modo armonioso e coerente con le specie vegetali che abbiamo piantato in precedenza. È fondamentale bilanciare la presenza di arredi artificiali in modo che non contrastino troppo con il design e i colori naturali delle piante. Un tavolino, delle sedie e dei divanetti imbottiti rappresentano una soluzione classica, con varie altezze da valutare in base alle preferenze personali e alla corporatura degli utilizzatori.

L’articolo Progettazione del giardino: le regole e i consigli per non sbagliare proviene da Laura Home Planner.

7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Vivere in spazi ridotti è una situazione sempre più attuale, e arredare spazi piccoli con open space lo è ancora di più.

A volte per qualcuno vivere in un bilocale da 50 mq o poco più, può essere davvero una sofferenza,

soprattutto per chi magari è abituato a vivere in una casa grande in cui gli spazi proprio non mancano,

qualcun’ altro invece esulta al pensiero di vivere in spazi piccoli , vuoi per mancanza di tempo da dedicare alla casa, per la necessità di avere costi più contenuti,

insomma per mille motivi.

Ad ogni modo,

qualunque siano le ragioni ,

per vivere con tutti i comfort in locali ridotti e arredare spazi piccoli open space cucina e soggiorno è necessario innanzitutto mettere in chiaro quali sono le proprie esigenze,

quelle di cui proprio non si riesce a fare a meno.

Come arredare spazi piccoli open space cucina e soggiorno ? i trucchi per non sbagliare

La prima cosa da fare , quando bisogna arredare spazi piccoli open space cucina e soggiono,

oltre ovviamente a verificare le misure,

è necessario :

  • esaminare la posizione di finestre, porte finestre, porte e aperture varie,
  • osservare l’esposizione dell’ambiente rispetto alla luce,
  • accertarsi della presenza di punti luce,
  • controllare la disposizione degli attacchi , delle prese e dei vari impianti.

fatto questo, si può procedere con il progetto.

Dunque,

cosa serve (eccezioni a parte) in una cucina?

  • il piano cottura
  • un lavandino
  • il frigorifero
  • un posto dove riporre le pentole, le stoviglie e il cibo

tutte cose di cui non si può fare a meno,

inoltre,

possibilmente,

un piano su cui mangiare,

ma nel caso di open space cucina e soggiorno, le opzioni per un posto in cui sedersi a mangiare sono diverse.

E in soggiorno invece? cosa serve?

se lo chiediamo a donne e uomini sfegatati di calcio e sport vari la risposta sarà la tv,

ma non è quello che intendevo,

in soggiorno non può mancare un piccolo spazio dedicato al relax,

sia esso un divano piccolo, delle poltrone, dei pouff,

insomma in soggiorno ci vorrebbe un minimo di comfort zone.

Perciò,

quali sono i trucchi per arredare spazi piccoli open space cucina e soggiorno e non sbagliare?

Sfruttare l’altezza “quando si può”

E già,

perché,

se oltre al fatto di arredare spazi piccoli open space , manca anche l’altezza, allora “sfruttarla” non è un consiglio di cui tener conto.

Se invece l’altezza c’è,

servirsene,

è uno dei modi migliori per ottimizzare lo spazio e aggiungerlo dove manca,

in che modo?

  • con pensili tutta altezza e doppi pensili
arredare spazi piccoli : open space laurahomeplanner.com
  • con colonne dispensa alte
arredare spazi piccoli : open space laurahomeplanner.com

Come progetto la cucina?

Per arredare spazi piccoli open space cucina e soggiorno, la disposizione della cucina è fondamentale,

va sfruttata nel migliore dei modi ,

per questo motivo serve un buon progetto.

Prima di tutto bisogna organizzare e definire le zone,

soprattutto se in casa non si è da soli.

Una cucina ben organizzata è la soluzione migliore per arredare spazi piccoli open space,

non è obbligatorio dividerla in maniera definitiva dal soggiorno ,

una cucina con una piccola penisola o un’isola può essere la scelta per delimitare lo spazio in cui cucinare e pranzare , da quello destinato al relax.

arredare spazi piccoli : open space laurahomeplanner.com

Ovvio,

se lo spazio lo consente.

In alternativa,

se gli spazi da arredare sono davvero piccoli e isola e penisola proprio no ci entrano,

per separare cucina e soggiorno open space,

si può posizionare alle spalle della cucina il divano,

arredare spazi piccoli : open space laurahomeplanner.com

oppure,

lo spazio può essere fissato con delle librerie

Arredare spazi piccoli : open space ?basta usare i mobili trasformabili

Per arredare spazi piccoli, possono essere d’aiuto i mobili ed i complementi trasformabili.

Nel caso di open space cucina e soggiorno ad esempio,

quando lo spazio è talmente risicato che neanche un piccolo tavolo ci sta,

si può optare per una tavolo console

un tavolo a muro pieghevole

oppure un tavolo estraibile.

Lo stesso vale per le sedie,

se gli spazi sono piccoli , si possono acquistare quelle pieghevoli.

Una volta definita la composizione delle cucina, bisogna pensare al soggiorno.

Naturalmente per ogni casa ci vuole un progetto personalizzato,

ad ogni modo:

  • appendere la tv alla parete

questo permette di non avere ingombri a terra

  • scegliere un divano piccolo ma trasformabile
immagine samoa divani

okay,

magari ci sta un due posti, ma la seduta estraibile lo farà diventare un divano con penisola,

perfetto per sdraiarsi a leggere un libro o guardare un film in totale relax.

Infine,

se avete bisogno di una mano , mi trovate qui.

L’articolo Arredare spazi piccoli : open space cucina soggiorno proviene da Laura Home Planner.

7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Oggi affrontiamo un tema spesso sottovalutato ma di fondamentale importanza per l’armonia estetica della nostra villetta: la scelta del cancello. Questo elemento, oltre a svolgere una funzione pratica di sicurezza e privacy, è il primo biglietto da visita della nostra casa, capace di trasmettere all’istante il tono che caratterizza il nostro stile.

L’importanza di un cancello piacevole e sicuro

Un cancello non è solo un semplice accesso. Pensateci: quando qualcuno visita per la prima volta la vostra casa, il cancello è il primo dettaglio che colpisce l’occhio, prima ancora del giardino o della facciata. È il primo messaggio che lanciamo sul nostro gusto e sulla nostra attenzione ai dettagli. Un cancello ben progettato e in armonia con lo stile della villa può aumentare notevolmente il suo appeal visivo, aggiungendo un tocco di classe e di eleganza che non passa inosservato.

Ma la funzione di un cancello va oltre l’estetica. Esso svolge un ruolo cruciale nella sicurezza, proteggendo la nostra casa da accessi indesiderati, e nella privacy, schermando lo sguardo curioso dei passanti.

Un buon cancello deve quindi bilanciare sapientemente design e funzionalità, diventando un elemento di connessione tra lo spazio interno e quello esterno.

3 design di un cancello per villetta

Ora che abbiamo compreso l’importanza di un cancello nell’ambito della nostra abitazione, è il momento di addentrarci nel cuore dell’argomento: i design che meglio incarnano l’eleganza e la funzionalità per una villa.

Ecco quindi una selezione dei 3 migliori design di cancelli per villette eleganti che possono fare al caso vostro.

Cancello moderno o minimalista

Per le ville dal design contemporaneo, un cancello minimalista è la scelta ideale. Linee pulite, geometrie semplici e l’uso di materiali moderni come l’acciaio inox o il PVC, possono creare un effetto visivo di grande impatto, sottolineando la modernità della struttura abitativa. Questi cancelli spesso giocano con la trasparenza e la luce, offrendo un senso di apertura pur garantendo sicurezza e privacy.

I cancelli in PVC si distinguono per la loro incredibile resistenza agli agenti atmosferici e la facilità di manutenzione. Questo materiale, leggero ma robusto, offre un’ottima durabilità nel tempo senza necessità di verniciature periodiche o trattamenti specifici contro la ruggine o il degrado. Sono anche la scelta più sensata per le villette in zone di mare, dove la salsedine tende a rovinare gli altri materiali.

Cancello classico in ferro battuto

Questo design senza tempo è l’emblema dell’eleganza. Il ferro battuto, con le sue linee sinuose e i dettagli ornamentali, si adatta perfettamente alle ville in stile classico o neoclassico, conferendo un tocco di raffinatezza. Ogni cancello può essere personalizzato con motivi floreali, stemmi o elementi geometrici, rendendolo un vero e proprio pezzo d’arte che accoglie i visitatori con stile.

cancello per villetta elegante laurahomeplanner.com

Il ferro battuto non è adatto per le ville al mare, perché potrebbe richiedere eccessiva manutenzione. Ma è invece super consigliato per villette in campagna o di città.

Cancello eclettico con elementi personalizzati

Per chi desidera un cancello veramente unico, la personalizzazione è la chiave. Elementi ispirati alla natura, alla storia locale, o persino aspetti ludici e artistici, possono essere incorporati nel design, creando un ingresso che riflette pienamente la personalità e i gusti dei proprietari.

Questa opzione richiede una progettazione attenta e una realizzazione artigianale, ma il risultato finale è un‘opera d’arte a tutti gli effetti. Facciamo un esempio:

Immaginiamo un cancello progettato per una villa immersa in un ambiente campestre. Il cancello è realizzato in una combinazione di ferro battuto e inserti in vetro colorato. La struttura principale del cancello presenta delicate sagome di alberi, fiori, farfalle e uccelli, creando un intreccio artistico che sembra danzare al ritmo della natura. Ogni elemento è curato nei minimi dettagli, dalle foglie accuratamente forgiate ai petali di fiori che sembrano quasi reali al tatto.

Incredibile come si può giocare con i vari materiali per ottenere effetti completamente diversi l’uno dall’altro, non credi?

Spero che in questo articolo di averti dato un po’ di ispirazione per rivoluzionare l’aspetto della tua villetta elegante. A volte basta poco per creare qualcosa di utile e raffinato allo stesso tempo!

L’articolo 3 ispirazioni di cancello per villetta elegante proviene da Laura Home Planner.

7 Marzo 2024 / / Laura Home Planner

Ci sono diversi modi per rendere unica una parete vuota, uno tra questi è decorarla con degli specchi da parete particolari.

Con cornici particolari ,

forme strane , e colori per ogni stile,

esistono tantissimi modelli di specchi da parete particolari,

l’importante è saper scegliere quelli giusti,

per non far diventare la parete un pugno in un occhio della stanza.

specchi da parete particolari : come sceglierli?

Prima di tutto bisogna vedere quanto spazio si ha a disposizione,

quanto è grande la parete vuota,

ma soprattutto in quale ambiente si trova,

se in ingresso, in camera, in soggiorno e così via..

Gli specchi si sa,

oltre ad arredare una parete ,

hanno la capacità di ampliare lo spazio,

specchi da parete particolari per ingresso :

Se l’ingresso è stretto ad esempio,

aggiungere degli specchi alle pareti , lo renderanno visivamente più largo,

mentre se il corridoio è corto,

scegliere uno specchio da terra da posizionare sulla parete lo renderà più lungo,

specchi da parete particolari laurahomeplanner.com

se invece l’ingresso è un po’ anonimo,

gli specchi da design sono perfetti per creare un’entrata dall’ effetto wow.

specchi da parete particolari laurahomeplanner.com

specchi in camera: dove li metto?

Dipende,

Anche qui dalle dimensioni della stanza,

da come è arredata,

E dal suo stile,

certo è che uno specchio in camera fa sempre comodo,

Non solo per ampliare lo spazio nel caso di una camera da letto piccola,

ma anche perché ci aiuta a guardare il nostro outfit,

a me ad esempio , che sono un’ eterna frettolosa nel vestirmi,

serve per evitare di mettere le calze spiate..anche se per fortuna è una moda.

Calzini spaiati a parte,

ecco delle immagine per avere qualche idea per posizionare gli specchi della camera:

specchi in soggiorno:

Per qualcuno gli specchi nella sala da pranzo fanno un po’ retrò,

altri li adorano,

mentre qualcun’altro proprio non li sopporta.

Solitamente,

se nel soggiorno c’è una madia bassa ,

gli specchi possono fare da decoro alla parete a cui è appoggiata,

specchi da parete particolari laurahomeplanner.com

Stessa cosa se nel soggiorno il divano è appoggiato ad un muro,

la parete superiore si può abbellire con specchi da parete particolari.

specchi da parete particolari in bagno

Per rendere unica la stanza da bagno,

si possono aggiungere specchi particolari alle pareti.

Rotondi

quadrati e rettangolari

dalle forme particolari

specchi da parete particolari laurahomeplanner.com

Qualche dritta:

  • posizionare uno specchio in prossimità di una finestra fa riflettere la luce che filtra dall’ esterno ..

Perciò perfetto per una stanza piccola , la fa sembrare più luminosa e più grande

  • gli specchi sono utili in ambienti piccoli,

posizionarli a soffitto oltre ad essere una scelta di grande effetto , da una visione più ampia della stanza

  • evitare di mettere uno specchio di fronte al letto,

Disturba il sonno e si pensa attraggano energia negativa.

L’articolo Specchi da parete particolari : come rendere unica una parete vuota proviene da Laura Home Planner.