31 Luglio 2025 / / My happy place

Ristrutturare casa è un’occasione importante per migliorare comfort, efficienza e valore dell’immobile. È facile, tuttavia, commettere degli errori, vuoi per lo stress che porta con sé questa operazione, vuoi per gli imprevisti che tendono a capitare in corso d’opera.

Occorre dunque affrontare la situazione con una visione chiara e le opportune cautele, anche perché, diversamente, il rischio è di inficiare aspetti quali tempistiche, qualità e budget.

Oggi vi proponiamo alcuni consigli per la ristrutturazione che danno modo di iniziare al meglio questo percorso così importante, soffermandoci sul perché alcune persone preferiscono soluzioni di finanziamento a stati di avanzamento: un supporto particolarmente efficace in questo tipo di situazioni.

operai con progetto di ristrutturazione casa

progetto di ristrutturazione casa

Mai sottovalutare la scelta del finanziamento

Scegliere con attenzione il finanziamento si rivela essenziale, sia per coprire le spese del caso, sia per fare in modo di non richiedere una cifra superiore a quella che davvero occorre.

Alla luce di questo ragionamento sono sempre di più le persone che optano per un mutuo per ristrutturazione a stato di avanzamento dei lavori o più semplicemente SAL. Si tratta di una soluzione finanziaria che permette di ottenere il finanziamento in corso d’opera e dunque in relazione a come procedono i lavori.

Parliamo perciò di un finanziamento che non viene recepito tutto in una volta, ma in maniera graduale e dunque in più fasi, garantendo una gestione ottimale delle risorse finanziarie.

I mutui a SAL, oltre che per gli interventi di ristrutturazione sono adatti in caso di nuove costruzioni così come quando si acquista un immobile e occorre preventivare un intervento di questo tipo. Sono inoltre perfetti per le situazioni in cui si implementa la sostenibilità e si migliora la classe energetica di un immobile (tutte le informazioni sull’efficientamento energetico sono disponibili sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).

Attenzione alla scelta dell’impresa a cui si affidano i lavori

operaio che misura muro durante ristrutturazione

Scelta consapevole dell’impresa durante la ristrutturazione di casa

Uno degli aspetti più delicati da considerare quando si consegue la ristrutturazione di una casa è quello dell’impresa a cui si affidano i lavori.

Il consiglio è di diffidare di preventivi che risultano particolarmente bassi dal momento che spesso una cifra particolarmente conveniente cela una scarsa qualità dei materiali e tempi di esecuzione poco realistici.

L’ideale è rivolgersi a ditte che presentano una consolidata esperienza e reputazione, verificando le iscrizioni ai registri professionali e preferendo condizioni magari all’apparenza meno convenienti, ma più plausibili e fondate.

L’importanza di impostare un piano dettagliato dei lavori

Uno dei consigli per la ristrutturazione più importanti è quello di realizzare un piano accurato dei lavori.

La sua assenza provoca costi extra e ritardi importanti: parliamo infatti di uno strumento che permette di avere un piano operativo che si potrà certamente modificare in corso d’opera in base all’avanzamento dei lavori, ma che permette di definire con chiarezza le modifiche da approntare.

L’ideale è fare in modo che il piano risulti condiviso con i tecnici che detengono la responsabilità dei lavori, a fronte di un file digitale di pratica consultazione da aggiornare pedissequamente.

Occhio alle spese da anticipare

L’ultimo dei consigli per la ristrutturazione che ci sentiamo di darvi è quello di stare attenti alle spese iniziali da anticipare, dal momento che una volta conferiti tali costi sarà difficile tornare indietro.

Allo stesso tempo, è buona prassi preventivare un fondo di emergenza, da attivare in caso di necessità attraverso un finanziamento ad hoc come quello a SAL. In questo modo si ha una visione chiara tanto delle entrate quanto delle uscite, persino degli imprevisti, tutelandosi alla radice.

L’articolo Ristrutturazione casa: errori da evitare e scelta del finanziamento proviene da My Happy Place.

31 Luglio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Scopriamo le stufe a pellet di design, una soluzione economica e sostenibile per riscaldare la casa, con un occhio di riguardo all’estetica.

Stufe a pellet di design

Le stufe a pellet sono diventate molto più di un semplice sistema di riscaldamento: sono veri e propri elementi di design capaci di trasformare e valorizzare gli spazi domestici, unendo estetica raffinata, funzionalità avanzata e un profondo rispetto per l’ambiente. I modelli più avanzati si integrano perfettamente in ogni stile i arredo, dal contemporaneo al minimalista, dal classico al rustico.

Oltre a ciò , le stufe al pellet offrono un calore confortevole rispettando l’ambiente allo stesso tempo. Il calore è infatti generato attraverso la combustione del pellet, un materiale ricavato da segatura naturale essiccata. Si tratta di una fonte di energia rinnovabile, pulita ed efficiente per il riscaldamento sostenibile.

Perché scegliere una stufa a pellet di design 

Quando si sceglie una stufa a pellet, una delle domande più frequenti riguarda il suo inserimento nell’ambiente domestico. Le stufe di design non sono solo apparecchi per riscaldare, ma dei veri e propri elementi decorativi che possono valorizzare gli spazi, contribuendo a creare un ambiente caldo e accogliente.

Per gli amanti dello stile moderno, una stufa dalle linee geometriche pulite, realizzata in materiali come acciaio o vetro si fonderà armoniosamente nella stanza. Per mimetizzare l’apparecchio uno stratagemma è quello di dipingere la parete retrostante con lo stesso colore. Perfette le stufe a incasso, che oltre a non occupare molto spazio, si inseriscono perfettamente in ambienti ricercati e minimalisti.

In un contesto contemporaneo e un po’ eclettico, si può optare per modelli con forme e finiture ricercate, per esempio con inserti in legno e colori chiari. Potete valorizzarla creando un vero e proprio “retroscena” per la stufa utilizzando materiali come pietre, ciottoli, pannelli di legno o carta da parati.

Al contrario, Infine, per lo stile classico potete puntare su modelli con forme più morbide, oppure posizionare la stufa in una libreria a ponte, o persino creare una cappa per simulare l’aspetto di un camino. In ambienti più rustici o tradizionali, si potrebbe optare per modelli dal design un po’ retrò.

Le stufe a pellet sono una soluzione intelligente per riscaldare spazi di ogni dimensione, inclusi monolocali o appartamenti in città, grazie ai modelli salvaspazio dal design compatto. Ottime le stufe a sospensione, che si possono installare a parete. Nonostante le dimensioni ridotte, queste stufe scaldano in modo efficiente, distribuendo il calore in modo omogeneo grazie ai sistemi di ventilazione.

In ogni caso, consultate il manuale dell’apparecchio per rispettare tutte le distanze di sicurezza tra la stufa e gli oggetti circostanti.

Efficienza, funzionalità e sostenibilità: i vantaggi

Oltre ad adattarsi ad ogni stile d’arredo, le stufe a pellet di design offrono numerosi altri vantaggi. Si tratta di una soluzione di riscaldamento intelligente che rappresenta un investimento redditizio a lungo termine grazie ai numerosi vantaggi sia in termini di risparmio energetico che di sostenibilità ambientale. Ecco i principali benefici:

vantaggi per il risparmio energetico:

  • Elevata efficienza energetica: il pellet è un combustibile pulito ed efficiente, mentre le stufe migliorano le prestazioni e i risparmi, garantendo maggiore comfort con un minor consumo di combustibile. Alcuni modelli presentano scambiatori di calore alettati per una maggiore efficienza e un controllo intelligente della combustione che porta a maggiori risparmi.
  • Riduzione dei costi di riscaldamento: l’installazione di una stufa a pellet può ridurre i costi di riscaldamento fino al 70% rispetto ai sistemi tradizionali.
  • Installazione e manutenzione semplificate: sono facili da installare e richiedono una manutenzione ridotta.

Vantaggi per la sostenibilità:

  • Combustibile ecologico e rinnovabile: le stufe a pellet utilizzano la biomassa, in particolare i pellet (piccoli cilindri compatti fatti di segatura naturale essiccata senza additivi, ricavati principalmente dal legno di pino), come fonte di energia. 
  • Impatto ambientale ridotto: il pellet è un combustibile pulito che produce pochissima cenere rispetto alla legna. Le stufe a pellet sono ecologiche e hanno un basso impatto ambientale.
  • Emissioni ridotte: molte caldaie a pellet moderne hanno un’efficienza superiore al 90% e emissioni ridotte che garantiscono la qualità dell’aria, essendo omologate come Classe 5. La combustione del pellet è considerata a CO2 neutro.
30 Luglio 2025 / / diotti.com

C’è chi lo sceglie minimal e sospeso, chi lo preferisce in legno naturale per un tocco caldo e materico, e chi invece lo immagina laccato e ultra-moderno: il mobile porta TV oggi non è più solo un supporto pratico, ma un vero elemento di stile capace di definire l’identità del soggiorno.

Porta TV con frontali in ceramica Columbus


 

Nelle abitazioni moderne, il concetto di porta TV ha subito una profonda trasformazione, evolvendosi da semplice supporto per il televisore a vero e proprio protagonista della zona living. Oggi, questo arredo non è più solo un elemento tecnico o un complemento marginale, ma rappresenta un punto focale del soggiorno capace di contribuire in modo significativo all’atmosfera e allo stile dell’intero ambiente. Gli Interior Designer propongono soluzioni sempre più sofisticate, che spaziano dalle linee minimaliste e pulite del design contemporaneo, fino a composizioni più calde e accoglienti ispirate allo stile scandinavo.

Oltre all’aspetto estetico, grande attenzione viene data anche alla praticità: i mobili TV moderni integrano spazi contenitivi, vani per dispositivi multimediali e talvolta supporti orientabili per migliorare l’esperienza visiva.

Se sei alla ricerca di soluzioni originali, funzionali e capaci di riflettere le ultime tendenze del mondo dell’Interior Design, continua a leggere questo articolo: ti proponiamo 5 idee creative per arredare con stile il salotto, trasformando il porta TV in un elemento che unisce estetica e praticità.

 

1. Porta TV sospesi

 

I mobili porta TV sospesi rappresentano la scelta ideale per chi desidera creare un ambiente visivamente più leggero e arioso. Fissati direttamente alla parete, questi arredi eliminano l’ingombro a terra, lasciando libero il pavimento e rendendo più semplice e veloce la pulizia quotidiana.

 

Porta TV con top in ceramica Fly

 

Oltre a valorizzare lo spazio, i mobili porta TV sospesi spiccano per la loro praticità: spesso dotati di vani a giorno, cassetti o sportelli, offrono spazi contenitivi dove riporre telecomandi, console, libri, riviste e tutti gli oggetti che solitamente affollano la zona living, mantenendo l’ambiente ordinato.

Dal punto di vista estetico si prestano a diverse personalizzazioni, grazie alla varietà di materiali e finiture disponibili: dal calore naturale del legno massello, perfetto per un ambiente più accogliente, alle superfici impiallacciate per chi cerca un effetto più contemporaneo, fino ai laccati opachi o lucidi, ideali per gli amanti del minimalismo.

 

Porta TV sospeso con ante senza maniglie Plan

 

Questa tipologia di mobile porta TV è particolarmente indicata per i soggiorni di piccole dimensioni. Infatti, essendo sollevati da terra, questi arredi aiutano ad ampliare la percezione dello spazio, per una maggiore leggerezza visiva dell’intero ambiente.

 

2. Porta TV asimmetrici

 

I porta TV asimmetrici sono mobili dal design irregolare, caratterizzati da elementi disposti su altezze e larghezze diverse che creano un effetto dinamico e originale. Si chiamano così proprio perché rompono la simmetria classica, offrendo una soluzione ideale per chi desidera dare personalità e movimento al soggiorno.

 

Porta TV asimmetrico Link

 

Proposti in diverse altezze, larghezze o profondità, creano un gioco dinamico di volumi che rompe la monotonia delle composizioni tradizionali e cattura l’occhio, anche quello dei meno attenti ai dettagli di Interior Design. La loro struttura irregolare dona movimento all’ambiente, trasformando il mobile porta TV in un vero e proprio elemento di design.

 

Porta TV con vano a giorno Aston

 

Questo effetto di originalità può essere ulteriormente accentuato combinando materiali diversi, finiture differenti o colori a contrasto. L’alternanza tra opaco e lucido, chiaro e scuro, naturale e industriale, permette di creare accostamenti cromatici e materici capaci di suscitare stupore e dare forte personalità al salotto.

 

3. Porta TV minimal

 

Un porta TV minimal sono mobili dal design essenziale e lineare, caratterizzati da forme pulite e senza decorazioni superflue. Prendono il nome dallo stile minimalista, che privilegia semplicità, funzionalità ed eleganza. Sceglierli significa optare per un arredo sobrio e raffinato, ideale per chi cerca ordine e armonia nell’ambiente.

 

Porta TV minimal Kosmos

 

Perfetto per chi predilige spazi lineari e privi di eccessi decorativi, questa tipologia di arredo punta tutto sulla funzionalità e su un design essenziale, fatto di forme pulite e proporzioni equilibrate. Le superfici lisce e i dettagli ridotti al minimo contribuiscono a creare un’atmosfera rilassante e armoniosa, dove ogni elemento è posizionato per favorire la praticità della stanza.

 

Porta TV minimal Waterfall

 

Si rivela ideale anche se integrato con soluzioni salvaspazio e risulta particolarmente utile in ambienti di piccole dimensioni o open space, dove è fondamentale ottimizzare ogni metro quadrato a disposizione senza rinunciare allo stile.

 

4. Porta TV free-standing

 

I porta TV free standing sono una soluzione pratica e funzionale che non richiede il fissaggio diretto alla parete. Perfetti per chi desidera flessibilità nell’arredo, si adattano facilmente a diverse configurazioni della stanza e sono ideali per chi ama cambiare spesso la disposizione dei mobili per rendere gli ambienti più dinamici e versatili.

 

Porta TV girevole con libreria Tourl

 

Disponibili in diverse varianti, possono essere scelti con ruote per facilitare lo spostamento, con base girevole per orientare lo schermo nella direzione desiderata, oppure con struttura autoportante per un effetto più stabile e discreto. Questa varietà di opzioni consente di trovare il modello più adatto alle proprie esigenze di spazio e comfort visivo.

 

Porta TV girevole Tonal

 

Grazie alla loro flessibilità d’uso, i porta TV free standing non si limitano al soggiorno: possono essere utilizzati anche in camere da letto matrimoniali o camerette, permettendo di posizionare il televisore in un angolo della stanza e godersi un film o una serie TV comodamente sdraiati a letto.

Inoltre, grazie alla loro struttura indipendente, possono anche fungere da elemento divisorio, separando con stile e funzionalità due ambienti all’interno della stessa stanza.

 

5. Porta TV con piedini in appoggio

 

I porta TV con piedini in appoggio rappresentano una soluzione che sa coniugare stabilità e leggerezza visiva, perfetta per chi desidera un arredo solido ma al tempo stesso elegante e poco ingombrante alla vista.

 

Porta TV con piedini alti California

 

I piedini possono essere sottili e discreti oppure più massicci, in legno naturale o metallo verniciato, sollevano il mobile da terra donandogli un aspetto leggero e raffinato. Questa caratteristica richiama lo stile retrò degli anni ’50 – ’60 e si avvicina all’estetica calda e accogliente del design scandinavo, in cui semplicità e funzionalità si fondono armoniosamente.

 

Porta TV di design con ante in legno Dune

 

Questa soluzione rappresenta il perfetto compromesso tra tradizione e contemporaneità, ideale per chi desidera un mobile porta TV capace di integrarsi con naturalezza sia in ambienti moderni che in spazi arredati con elementi che richiamano il vintage o il gusto nordico.

 

Considerazioni finali

 

Scegliere il mobile porta TV giusto significa molto più che individuare un semplice supporto per il televisore. L’articolo propone diverse idee per aiutarti a scegliere quello più adatto alla tua casa. I mobili sospesi sono perfetti per chi cerca un ambiente leggero e arioso, con il vantaggio di lasciare libero il pavimento e facilitare la pulizia, oltre a offrire molte opzioni di materiali e finiture. Per chi desidera un tocco di originalità e movimento, i mobili TV asimmetrici si distinguono per il design irregolare e dinamico, con volumi e altezze diverse che catturano l’attenzione e regalano personalità al soggiorno. Il porta TV minimal, con il suo stile essenziale e lineare, è ideale per chi ama un’atmosfera sobria e ordinata, ottimizzando gli spazi soprattutto in ambienti piccoli o open space.

Se invece cerchi flessibilità e praticità, i supporti TV free standing rappresentano una soluzione versatile, che può essere facilmente spostata e usata anche per dividere gli ambienti senza rinunciare all’eleganza. Infine, i mobili TV con piedini in appoggio combinano stabilità e leggerezza visiva, richiamando uno stile retrò e nordico, perfetto per chi vuole un arredo solido ma elegante, capace di integrarsi in diversi contesti stilistici.


30 Luglio 2025 / / VDR Home Design


In questi ultimi anni ci siamo accorti tutti, purtroppo, di quanto i costi delle bollette dell’energia siano aumentati in maniera spropositata. 

Quasi viene voglia di abbandonare tutto e tornare ai vecchi tempi, in cui c’erano solo le candele. Ma come ben sappiamo tutti, rimane solo un desiderio irrealizzabile. 

Secondo i dati ARERA, solo nel 2024 il rincaro medio dei costi per la “materia prima” è stato del 30%, con picchi superiori al 45% nelle fasce F1 (giorno e fine settimana). 

E’ ovvio quindi che tutti noi (progettisti e proprietari di casa) cerchiamo continuamente metodi e modi per risparmiare qualcosa, senza dover sacrificare comodità, praticità e design. 

Con questo post cerco di venirti e venirmi in aiuto, parlando principalmente di tre punti: 

  • Progettazione d’interni a basso impatto (luce naturale, colori, materiali)
  • Tecnologie smart e apparecchi efficienti per monitorare e contenere i kWh
  • Tariffe elettriche ottimizzate scelte in modo consapevole

Cominciamo.

Come risparmiare energia elettrica in casa senza rinunciare al design

Partire dalle basi: capire dove sprechiamo energia

Prima di cominciare a confrontare tutte le tariffe di tutti i fornitori di energia d’Italia e prima di comprare uno stock di lampadine iper efficienti, è bene fare una fotografia delle nostre abitudini in casa. 

Molto spesso infatti, siamo molto meno efficienti nel risparmio energia di quello che pensiamo. 

Ci sembra di disattivare tutti gli elettrodomestici quando non in uso; ci sembra di avere solo elementi in fascia A+++, ci sembra di fare davvero tantissime cose. 

Non è così: a dircelo e ricordarcelo è ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), in un rapporto pubblicato da loro sui consumi pubblici.

Avevi mai pensato, ad esempio, che una vecchia lavatrice A++ assorbe 125 kWh/anno mentre un modello 2024 classe A scende a 50–60 kWh? Il ROI (in italiano significa ritorno sull’investimento) di una sostituzione, calcolando 0,25 € / kWh, è di circa 5 anni. Anche lo standby nascosto è un grande nemico: il televisore 55″ può consumare 10 W anche spento.

Ed è facile quindi capire i risultati del report: a livello nazionale e su consumo annuo, considerando un trilocale, l’illuminazione e gli elettrodomestici pesano per il 55% del kWh annuo. Anche il clima estivo ed invernale arriva ad incidere di un altro 20%, soprattutto in caso di split poco efficienti. 

Vediamo nel dettaglio: 

Ripartizione dei consumi domestici (fonte : ENEA – RAEE 2024 Residenziale)

(percentuali sull’elettricità totale di casa)

Voce

%kWh

Commento/principali sprechi

Frigorifero + congelatore

24 %

costante H24, guarnizioni usurate ➜ +10 % kWh

Illuminazione

12 %

lampade alogene/fluorescenti ancora diffuse

Lavatrici + lavastoviglie + asciugatrici

13 %

cicli ad alte temperature non ottimizzati

ICT & standby (TV, decoder, console, router)

8 %

fino a 60 W continui se non sezionati

Cottura elettrica

5 %

piastre vecchie o forni non ventilati

Climatizzazione estiva/invernale elettrica

25 %

split in classe ≤ C, filtri sporchi

Altri piccoli elettrodomestici

13 %

ferri a vapore, phon, robot cucina, ecc.

(le voci possono variare ±2 % a seconda delle abitudini e della zona climatica)

 

Indicatore 

“famiglia‑tipo” ARERA

(3 persone, residenza di 95 m², profilo D3 con potenza impegnata 3 kW)

Valore 2024‑25

Consumo medio annuo

≈ 2 700 kWh

Spesa elettrica annua

~ 900 €

Utenti mercato libero

76 % dei punti di prelievo

Tariffa media famiglia in tutela (PUN)

83 €/MWh (0,083 €/kWh)

Cosa puoi fare dal punto di vista pratico con queste informazioni? Puoi andare nell’area clienti o nell’app del tuo fornitore di energia per capire se ti conviene passare alla bioraria. Puoi mappare gli stand-by con uno smart-plug wi-fi da € 15, risparmiando potenzialmente fino a € 40 all’anno. Se hai ancora (ma spero proprio di no) delle lampadine alogene, le puoi cambiare con quelle led (sostituendo 10 alogene 50 W con LED 7 W risparmi fino a 100 kWh).

Ti consiglio anche di confrontare i tuoi consumi annui con la media annuale nazionale: se sei al di sopra del 20% parti facendo un check di climatizzazione e stand by. 

Compila poi un foglio di priorità: frigo – split (alta priorità), illuminazione (media), piccoli elettrodomestici (bassa priorità). 

Una volta che hai la tua diagnosi, cerca una tariffa che risponda alle tue esigenze. Qui entra in gioco la concorrenza tra fornitori:

  • Tariffa monoraria consigliata per chi lavora in smart working e consuma anche di giorno.
  • Tariffa bioraria se la casa è spesso vuota dalle 8 alle 18.

Ti consiglio la sezione di facile.it per confrontare le offerte di energia elettrica: in pochi click vedi il costo reale al kWh, la maglia di sconto e la durata della promozione. Puoi anche filtrare fornitori che offrono energia 100 % rinnovabile o pacchetti dual fuel (luce + gas). Così eviti di perderti tra kWh, tasse e oneri di dispacciamento. 

 

Come risparmiare energia elettrica in casa senza rinunciare al design

Interior design efficiente: la base invisibile del risparmio

In che modo l’interior design può aiutarci a dare un taglio (anche se minimo) alle bollette di casa? 

Con una progettazione attenta ai dettagli, che tenga conto di alcuni fattori importanti. Innanzitutto, partire sempre dalle caratteristiche della casa che non possiamo cambiare: posizione ed esposizione. Se abbiamo una casa a nord, sia geograficamente che di esposizione, avremo poca luce naturale durante il giorno ed una casa tendenzialmente più fredda. 

Sicuramente non sono punti molto favorevoli, ma già esserne coscienti e partire arredando e progettando con questa consapevolezza ti permetterà di prendere decisioni più sagge. 

Ci sono tre punti molto importanti e che sono alla base di tutte le progettazioni di interni:

  • il giusto schema colori. Sappiamo tutti che i colori chiari riflettono praticamente tutta la luce che li colpisce. Il RAL 9001 ad esempio (un bel bianco caldo) riflette l’85% di luce. Capisci bene anche tu che in un esempio come quello sopra, sicuramente questo è un colore da sfruttare al massimo. Questo non vuol dire rinunciare ai colori, anzi. Potresti inserire tocchi di colori anche forti, come il terracotta, il marrone cioccolato o il rosso Barolo per scaldare l’ambiente (dando una sorta di illusione visiva) e creare un’atmosfera accogliente. Contrastando questi colori forti con materiali come i metalli satinati o i vetri riflettenti, riesci a riflettere la luce, evitando mille faretti in giro per casa e creando ulteriori punti illuminanti. 
  • gli specchi sono i tuoi alleati se la luce naturale è poca (o se per te non è semplicemente mai abbastanza). Se posizioni un grande specchio davanti o vicino ad una finestra, lo specchio ti aiuterà ad aumentare il flusso di luce in casa (raddoppia la diffusione luminosa su asse orizzontale), ampliando anche visivamente lo spazio (poiché rifletterà anche il paesaggio esterno). 
  • scegli con saggezza i tessuti filtranti per le tende delle finestre. Se hai bisogno di filtrare la luce del giorno perché molto forte, scegli materiali come il lino lavato 160 g/m², che mantiene la privacy ma lascia passare fino al 60 % del flusso luminoso.

Un’altra chicca di cui anche io parlo spesso, sono gli arredi sospesi o comunque con piedini. Io personalmente amo tutto quello che è sollevato da terra sia per una questione pratica di pulizia (è davvero super agevole poter passare sotto ad ogni arredo), che di leggerezza visiva. 

Mobili con piedini di ogni tipo danno la sensazione che lo spazio a disposizione sia di più di quello che è in realtà allargando la stanza in cui si trovano. Oltre a questo però, i piedini favoriscono la micro-circolazione dell’aria anche al di sotto degli arredi, rendendo possibile una diminuzione fino a 2° della temperatura percepita in estate (meno split, meno watt).

Come risparmiare energia elettrica in casa senza rinunciare al design

lluminazione e domotica: la tecnologia che ci aiuta a risparmiare energia

Come sai se mi segui da un po’, l’illuminazione per me è un tasto davvero fondamentale di qualsiasi spazio abitato. 

La giusta illuminazione ci fa stare bene, ci evita danni ad occhi e al corpo in generale, perché ci permette di svolgere tutte le nostre attività nelle migliori condizioni possibili. 

Spesso però è un argomento che viene affrontato solo alla fine di un progetto, o quando il progetto è stato fatto e bisogna metterci “una pezza”. 

Nei progetti che seguo, l’illuminazione viene studiata da subito, contestualmente a tutti gli altri elementi. Ed è un’illuminazione stratificata. Cosa vuol dire? 

Che ci sono più punti luce, da diverse posizioni e fonti, con lampade di differenti potenze e temperature. 

Oltre alla luce generale d’ambiente (di solito diffusa e a soffitto), ci sono da considerare le luci puntuali (come le lampade da terra o da tavolo) e le luci d’accento, come i faretti ad incasso sopra determinati elementi d’arredo e architettonici. 

In questo modo è possibile accendere solo la porzione di luce che serve in quel determinato momento, lasciando spento tutto il resto. Anche grazie alla domotica è possibile controllare tutto questo: accensione e spegnimento, temperatura colore della luce e potenza. 

Potreste anche pensare di aggiungere un sensore di presenza PIR integrato, che permette di risparmiare fino a 50 kWh/anno (in uno spazio grande come un corridoio).

Tipo di luce

Consumo

Durata media

Miglior posizionamento

LED integrato

4–10 W

30 000 h

tavolo da pranzo, corridoio

LED COB dimmerabile

6–12 W

35 000 h

faretti incasso, nicchie

Lampade a filamento LED

6–8 W

15 000 h

zone relax, applique vintage

A proposito di domotica, una chicca interessante è pensare di mettere una centralina (come ad esempio) Zigbee connessa a Home Assistant (open source) più tre smart‑meter pinzometri, con un costo che si aggira sotto i 150 € per avere il monitoraggio in tempo reale dei kWh. Altre implementazioni interessanti: 

  • Automazioni: spegnere la caldaia elettrica se la produzione fotovoltaica scende sotto i 300 W.
  • Alert Telegram: notifica se l’assorbimento base supera i 200 W (indice di un device dimenticato)

 

Come risparmiare energia elettrica in casa senza rinunciare al design

Progettazione intelligente e tecnologie efficienti: il modo migliore per risparmiare energia

Siamo quasi alla fine di questo post pieno di dati e informazioni, sicuramente diverso dal solito ma quasi d’obbligo, visto il periodo che tutti stiamo passando. 

Prima di lasciarti alle mie conclusioni ti ricordo che anche per il 2025 sono stati confermati questi bonus fiscali: 

    • Bonus mobili & elettrodomestici (50 % su spesa massima 5 000 €)
    • Ecobonus 65 % per caldaie a pompa di calore e interventi di coibentazione
    • IVA al 10 % sulle opere di ristrutturazione ordinaria

A questo punto hai potuto constatare che non c’è mai una sola via possibile per migliorare la tua casa e la tua vita in generale. Ci sono sempre più strumenti da usare in combinata per avere la risposta migliore. 

Una progettazione d’interni precisa e puntuale ti permetterà di avere soluzioni efficienti e durature, per una casa non solo bella ma anche funzionale e sostenibile. 

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29 Luglio 2025 / / Maconi

C’era una volta il corridoio lungo che dalla porta di ingresso conduceva a tutte le stanze della casa. Cucina, soggiorno, salotto, sala da pranzo, camere, camerette, bagni, locale studio, tutti ambienti accessibili dal disimpegno al centro della casa. C’era una volta… ma in tante case esiste ancora oggi.

È vero che da qualche decennio nelle abitazioni di nuova costruzione si preferisce non inserire il corridoio per collegare diversi ambienti: accorpando lo spazio dell’ingresso a soggiorno, salotto o cucina e creando così una zona anticamera che conduce alla zona notte. È però altrettanto vero che a volte non si può, o non si vuole, unire ingresso e zona giorno, di conseguenza il corridoio continua ad essere una soluzione più che valida.

Chi vive in una casa senza zona ingresso con entrata che dà direttamente sul soggiorno dovrebbe leggere “Come arredare un ingresso che dà direttamente sul soggiorno”. Questo articolo è invece per chi il corridoio in casa ce l’ha o per chi non vuole intraprendere lavori di ristrutturazione che comporterebbero l’abbattimento di muri per dar vita ad un ampio open space. Prosegui nella lettura e scopri i 5 errori più comuni che vengono commessi quando si decide di arredare questo spazio della casa.

 

Le cose da non fare quando si arreda un corridoio ad uso ingresso e i nostri consigli:

 

1. Scegliere mobili ingresso troppo profondi e larghi

 

Una normativa italiana stabilisce che la larghezza minima di un corridoio è di 100 cm. Per convenzione, nei progetti si prevede solitamente una larghezza di 110-120 cm che permettere il passaggio di due persone contemporaneamente (in generale si calcola una misura indicativa di 55-60 cm per individuo).

 

 

Prima di scegliere qualsiasi mobile è quindi bene prendere le misure: larghezza totale corridoio, effettivo spazio a disposizione (larghezza corridoio escluso spazio necessario per il passaggio) e larghezza massima dei mobili.

 

2. Ignorare la funzione del corridoio

 

Capita spesso di pensare al corridoio come a un “non-luogo”: uno spazio che esiste solo per collegare le stanze, senza una vera identità. Questo approccio porta a trascurarlo totalmente, lasciandolo spoglio e privo di funzione. In realtà, proprio per la sua posizione strategica, il corridoio può diventare uno spazio utile e funzionale per tutti gli ambienti della casa.

 

 

Se ben pensato, può diventare un punto di appoggio pratico per la vita quotidiana, o uno spazio contenitore in più che permette di tenere la casa sempre in ordine, risparmiando spazio nelle altre stanze. Aggiungere mensole o una consolle, significa sfruttare metri quadri che altrimenti resterebbero inutilizzati. Mai sottovalutare la possibilità di trasformare anche il più semplice degli spazi in qualcosa di funzionale per la tua casa!

 

3. Lasciarlo anonimo e dimenticare la coerenza con il resto della casa

 

Un altro errore molto diffuso è quello di non dare al corridoio un’identità visiva. Spesso, per pigrizia o indecisione, si tende a lasciarlo completamente vuoto, magari con le sole pareti bianche e il pavimento neutro. Il corridoio è a tutti gli effetti parte della casa ed è quindi importante che si leghi allo stile degli altri ambienti.

 

 

Per abitazioni contraddistinte da un arredamento che richiama i colori del legno, è consigliabile optare per finiture in melaminico nelle tinte noce od olmo. Per case dove invece sono i colori neutri a prevalere, mobili con struttura in melaminico bianco, cemento, tortora o effetto bianco statuario sono ideali.

 

4. Esagerare con gli arredi e le decorazioni

 

Se da un lato è un errore lasciare il corridoio spoglio, dall’altro lo è anche sovraccaricarlo. In spazi stretti e allungati, l’eccesso di elementi rischia di rendere l’ambiente opprimente. Arredare un corridoio in maniera intelligente non significa solo riempirlo, ma selezionare pochi elementi pratici e funzionali.

 

 

Scegliere mobili multifunzione diventa quindi una scelta obbligata, in poco spazio è possibile concentrare un appendiabiti, vani contenitori, cassetti e scarpiere per tenere in ordine anche le altre stanze adiacenti.

 

5. Non usare gli specchi

 

Usare una specchiera in corridoio è fondamentale per ampliare la percezione visiva dello spazio e dare profondità a un locale della casa solitamente piccolo e stretto.

Oltre a ciò, lo specchio ha anche una funzione concreta. Prima di uscire di casa è possibile dare un’ultima sistemata al proprio outfit.

 

 

Via libera quindi a mobili salvaspazio con specchiera integrata alle ante, dietro le quali si nascondono appendiabiti o vani contenitori. Una soluzione intelligente che, se posizionata sul lato corto del corridoio, riesce a dare una percezione di maggior ampiezza, tale da far sembrare doppiamente più profondo un disimpegno piccolo e stretto.

 

Non hai trovato la soluzione che fa per te? Contattaci!

Rivenditori Italia Maconi

29 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Organizzare i giochi - Casa Poetica

Quando si tratta di organizzare i giochi, l’obiettivo non è solo mettere ordine, ma creare uno spazio dove tuo figlio possa scegliere, giocare, rimettere a posto e sentirsi a proprio agio. Ogni età porta con sé giochi diversi, e ogni tipo di gioco ha bisogno di un contenimento pensato. Se il caos ti sembra ingestibile, è spesso perché manca un sistema, non perché ci sono troppi giochi.



0-3 anni: contenere con dolcezza

Nella prima infanzia, l’organizzazione deve essere semplice, visiva e accessibile. I bambini piccoli non hanno ancora capacità di categorizzazione complesse: per questo servono soluzioni immediate, come ceste basse, senza coperchi, dove infilare e ritrovare facilmente gli oggetti. I peluche possono stare in un grande sacco morbido, i libri in una cassettina aperta rivolta frontalmente, gli strumenti sonori in una cesta dedicata. Il principio è: pochi giochi visibili, rotati con regolarità.

Troppi stimoli confondono, non aiutano. Ridurre, selezionare, raggruppare e poi ruotare ogni dieci-quindici giorni ti permette di mantenere l’interesse alto senza riempire la stanza.



4-6 anni: giochi tematici, zone riconoscibili

Questa è l’età del gioco simbolico e delle piccole collezioni. Organizzare i giochi in questa fase vuol dire aiutare tuo figlio a capire dove trovare ciò che cerca e dove rimetterlo senza fatica. Le costruzioni, ad esempio, stanno bene in contenitori trasparenti o in scatole con coperchio. I Lego più piccoli possono essere divisi per tipo o colore, quelli costruiti lasciati su una base da esposizione.

Le bambole hanno bisogno di piccole stazioni: una scatola per i vestiti, una per gli accessori, una per la bambola stessa. Se tutto è ammassato, si perde la motivazione al gioco. Se invece è visivamente chiaro, torna anche il piacere di rimettere a posto.

Le macchinine si prestano a contenitori larghi e poco profondi. Vederle tutte aiuta a stimolare il gioco libero. Se c’è una pista, deve avere uno spazio dedicato: un tappeto pieghevole, una base rigida o una valigetta che si trasforma.



7+ anni: giochi complessi, spazi consapevoli

Dai sette anni in su, tuo figlio sviluppa interessi più strutturati. Ci sono giochi da tavolo, console, costruzioni elaborate, collezioni. L’organizzazione deve evolvere con lui. Coinvolgerlo è essenziale: se partecipa alla definizione del sistema, sarà più facile mantenerlo.

I giochi da tavolo devono essere tenuti in verticale, come libri. Vederli sul dorso permette una scelta più immediata. I giochi elettronici, invece, vanno radunati in un’unica area: console, controller, caricabatterie, tutto insieme, meglio se in alto o in contenitori chiusi. Questo evita confusione e rende chiaro che si tratta di oggetti speciali, non da lasciare ovunque.

Se ama i Lego, valuta un sistema ibrido: contenitori con scomparti per i pezzi sfusi e una superficie stabile per le creazioni finite. Non tutti i giochi vanno messi via. Alcuni vanno lasciati esposti, proprio perché il bambino possa sentirsi fiero di ciò che ha costruito.



Organizzare i giochi in base allo spazio disponibile

Ogni casa è diversa, e organizzare i giochi in modo efficace dipende anche da quanto spazio hai a disposizione. In ambienti piccoli o condivisi, è ancora più importante avere contenitori versatili, mobili multifunzione e una logica di rotazione. Se i giochi non ci stanno tutti, non vuol dire rinunciare: vuol dire scegliere cosa tenere a portata e cosa riporre in attesa del momento giusto.

Contenitori sotto al letto, panche con coperchio, librerie basse con ceste estraibili sono ottime soluzioni per sfruttare ogni centimetro. Anche i mobili sospesi o le tasche appendibili dietro le porte possono trasformarsi in alleati preziosi.

Organizzare i giochi in poco spazio richiede disciplina visiva: niente contenitori traboccanti, niente cassetti senza logica. Pochi giochi ben selezionati, accessibili, e un sistema che si può mantenere nel tempo faranno sentire lo spazio più grande e più leggero.



Organizzare i giochi con metodo: creare spazi che funzionano davvero

Un sistema funziona solo se rispecchia il modo in cui tuo figlio gioca. Non serve l’ordine perfetto, ma un’organizzazione coerente e riconoscibile. Questo significa usare sempre lo stesso criterio: per tipo, per funzione, per ambiente. L’importante è che ogni gioco abbia un posto chiaro, e che quel posto venga rispettato nel tempo.

Etichette, colori, contenitori trasparenti o decorati: tutto può aiutare. Non è fondamentale che tuo figlio sappia leggere, è sufficiente che possa riconoscere visivamente lo spazio. La costanza è più importante della quantità. E se qualcosa non funziona, si può sempre cambiare.



Un equilibrio che cambia con la crescita

Organizzare i giochi non è un gesto una tantum. È un processo che accompagna la crescita e si adatta. Ci saranno momenti di passaggio, di decluttering, di trasformazione. Il punto non è avere una cameretta da catalogo, ma uno spazio che funzioni nella vita vera. Che accolga, che contenga, che aiuti. E che restituisca anche a te un po’ di respiro.

Se ti senti sopraffatta, non è colpa tua. Spesso basta poco per rimettere tutto in equilibrio. E farlo insieme rende il processo più semplice, più chiaro e più efficace. Scrivimi: possiamo trovare insieme una soluzione concreta e su misura, adatta alla tua casa, al tuo tempo e al tuo bambino.





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28 Luglio 2025 / / Case e Interni

5 motivi concreti per investire in materiali di qualità per la tua casa

Un armadio o mobile ben costruito mantiene l’allineamento delle ante nel tempo, mentre uno molto economico può deformarsi o non chiudersi più bene dopo pochi mesi. Ti è capitato?

Negli ultimi anni, molte persone scelgono mobili economici pensando “tanto poi se si rompe lo cambio”. Tuttavia dobbiamo metterti in guardia: nella vita quotidiana capita spesso che manchino tempo e voglia per una sostituzione tempestiva. Il risultato? Si finisce per convivere con una sedia traballante, un armadio rovinato o un parquet in laminato che si imbarca per mesi – ma anche anni – peggiorando il comfort abitativo e la sensazione di avere una casa poco accogliente. Quindi perché fare delle cattive scelte? [credit photo: Larsson estate]

Oggi, come progettisti di interni con esperienza decennale, ci teniamo a dirti che scegliere materiali di qualità non è solo una questione estetica, noi lo ripetiamo sempre ai nostri clienti: è una strategia intelligente e vincente per aumentare il valore della propria casa, risparmiare nel lungo termine e vivere ogni giorno in ambienti più durevoli e confortevoli. È un gesto di cura verso se stessi, la propria casa e un modo intelligente per risparmiare nel tempo.

Ecco 5 validi motivi che ti faranno comprendere perché vale davvero la pena preferire opzioni più solide, anche con un budget contenuto.

Camera da letto accogliente con colori neutri

credit photo: Larsson estate

1. Durano di più e resistono meglio all’uso quotidiano

Materiali ben fatti e certificati resistono nel tempo, anche nelle stanze più vissute della casa. Un pavimento in legno di qualità ben trattato può durare decenni, anche un laminato o un pvc di gamma medio-alta, al contrario dei laminati più economici che si rigano e gonfiano presto con l’umidità. Vuoi degli esempi?

Esempio pratico 1: Cassetti con guide in metallo e sistema soft-close vs cassetti con guide di bassa qualità e laminato scadente, nel primo caso i cassetti scorrono fluidi e durano di più; nel secondo si bloccano facilmente, si staccano o si rompono con l’uso quotidiano, causando irritazione e stress.

Esempio pratico 2: Passare un prodotto microbicida di qualità alle pareti vs non fare nessun trattamento: questi prodotti studiati apposta evitano la formazione di muffe e aloni, soprattutto in ambienti umidi come bagni, cucine o locali poco ventilati.

2. Migliorano l’estetica complessiva degli spazi

I materiali di qualità si riconoscono a colpo d’occhio: venature autentiche, finiture curate, texture ricercate, contribuiscono a dare personalità agli ambienti, anche se l’arredo è semplice o acquistato da grandi catene.

Consiglio 1: Investire in materiali di qualità per i rivestimenti è una scelta che ripaga nel tempo: ad esempio, alcuni parquet laminati economici tendono a gonfiarsi o scollarsi con l’umidità o l’usura, mentre un grès porcellanato di buona fattura è resistente all’acqua, ai graffi e dura anni senza perdere bellezza. Scegliere finiture affidabili significa evitare costi di manutenzione continui e garantire un aspetto curato alla casa anche dopo molto tempo.

Consiglio 2: Per l’arredamento, anche se hai un budget ridotto, punta su un singolo elemento premium – come un tavolo in legno, un divano di qualità o un materasso di gamma alta – per alzare il livello e il comfort di tutta la stanza.

Parquet posato a spina di pesce

Credit photo: lumberkingflooring

3. Aggiungono valore all’immobile

Se in futuro vorrai vendere o affittare, i materiali di qualità con cui hai ristrutturato la casa  saranno un vantaggio competitivo. Gli acquirenti apprezzano scelte durature, rispettose dell’ambiente e capaci di valorizzare gli spazi. Questo può riflettersi in un prezzo di vendita più alto o in trattative più rapide.

Da sapere: Pavimenti in parquet, infissi in alluminio e condizionatori di marca sono elementi che aumentano la percezione di qualità e il valore commerciale della casa.

Soggiorno moderno con infissi nuovi di qualità

credit photo: Larsson estate

4. Sono più sostenibili e riducono gli sprechi

I materiali di qualità sono spesso realizzati con standard più alti: meno emissioni, lavorazioni certificate, lunga durata. Questo significa meno sostituzioni, meno rifiuti, meno consumo di risorse. Alcuni esempi virtuosi sono il legno certificato FSC, i tessuti certificati OEKO-TEX o i pannelli in fibra riciclata.

Scelta intelligente: privilegia fornitori che espongono le certificazioni ambientali dei loro prodotti.

Cucina moderna in legno

credit photo: Larsson estate

5. Fanno risparmiare nel lungo periodo

All’apparenza, i materiali economici sembrano un buon affare. Ma spesso si rivelano fragili, difficili da mantenere e soggetti a rapide sostituzioni. I materiali di qualità, invece, conservano le loro caratteristiche con meno manutenzione e meno costi futuri.

Esempio pratico 1: Un top bagno in HPL (laminato ad alta pressione) costa di più rispetto al laminato standard e di qualità bassa, ma è molto più resistente a umidità, schizzi d’acqua, saponi e detersivi.

Esempio pratico 2: Libreria in legno impiallacciato o MDF di qualità vs scaffale sottile in truciolato, è una libreria solida che non si imbarca con il peso dei libri; quella economica tende a curvarsi o cedere rapidamente.

Ricorda: investire in materiali di qualità significa creare ambienti belli, duraturi e confortevoli. È un modo per prendersi cura della propria casa e fare una scelta intelligente nel lungo periodo.

5 motivi concreti per investire in materiali di qualità per la tua casa

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

28 Luglio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Nel progetto di un bagno contemporaneo, ogni scelta contribuisce a costruire l’identità dell’ambiente. Tra gli elementi che spesso vengono considerati puramente funzionali, il piatto doccia occupa un ruolo cruciale.

piatto doccia

Tradizionalmente relegato a nuance neutre come il bianco o il grigio, oggi questo elemento può assumere un’importanza espressiva e diventare parte integrante del linguaggio stilistico del bagno. I nuovi materiali e finiture disponibili sul mercato offrono possibilità prima impensabili: superfici scure, texture effetto pietra o cemento, colorazioni calde o fredde che trasformano completamente l’aspetto della stanza.

La scelta cromatica e materica del piatto doccia può infatti rompere gli schemi più diffusi e contribuire a delineare un ambiente dal forte impatto visivo, personalizzato e coerente con l’arredo circostante.

Finiture e texture: effetto pietra, cemento o legno

Una delle tendenze più interessanti nella progettazione dei bagni riguarda l’utilizzo di piatti doccia con finiture materiche. L’effetto pietra, ad esempio, restituisce una sensazione visiva e tattile naturale, con superfici che ricordano ardesia, basalto o quarzite. Queste soluzioni si integrano perfettamente in ambienti che puntano su un’estetica essenziale e contemporanea, rafforzando l’impressione di uno spazio curato e coerente.

Anche l’effetto cemento è molto apprezzato per chi desidera un bagno dal carattere urbano e minimale. Questa finitura si abbina facilmente con rivestimenti neutri e arredi dalle linee pulite, offrendo un risultato sobrio ma deciso.

Più audace è la scelta dell’effetto legno: una soluzione che riproduce fedelmente le venature e i toni naturali, garantendo al contempo resistenza all’umidità e alle sollecitazioni tipiche dell’ambiente bagno. Questo tipo di superficie può dialogare con mobili in legno o con pareti dai toni caldi, creando un senso di continuità visiva tra le superfici orizzontali e verticali.

Il colore come segno distintivo

Oltre alla texture, anche il colore del piatto doccia ha un impatto forte sull’insieme. Il nero opaco è tra le scelte più apprezzate da chi desidera creare un punto focale deciso all’interno del bagno. Inserito in un contesto dalle tonalità chiare o naturali, il piatto doccia scuro può diventare l’elemento che definisce l’intero progetto.

Altre opzioni meno convenzionali includono tonalità antracite, sabbia, tortora o ruggine. Questi colori offrono una gamma molto più ampia rispetto al bianco e al grigio standard, permettendo di costruire una palette cromatica più articolata. L’importante è mantenere armonia tra piatto doccia, rivestimenti e rubinetterie, in modo che l’insieme risulti equilibrato e visivamente piacevole.

In commercio si trovano tanti modelli per il tuo bagno che offrono combinazioni tra finiture, forme e colori capaci di adattarsi a diversi stili, da quello più contemporaneo fino a soluzioni più classiche ma reinterpretate in chiave attuale.

L’importanza dell’abbinamento con pavimenti e rivestimenti

La scelta del piatto doccia non può prescindere da una valutazione attenta degli altri elementi che compongono lo spazio. Pavimenti, pareti, sanitari e arredi devono dialogare tra loro non solo per motivi estetici, ma anche per garantire un senso di continuità e ordine visivo. Un piatto doccia scuro può esprimere al meglio il proprio potenziale se posizionato in contrasto con rivestimenti chiari, oppure integrarsi con superfici tono su tono per un effetto più discreto.

Quando si opta per finiture effetto cemento o pietra, una buona soluzione è quella di richiamare questi materiali anche su altri elementi del bagno, come il piano del lavabo o le pareti della doccia. Questo consente di rafforzare la coerenza stilistica e dare l’impressione di un progetto ben integrato.

Forme e dimensioni: funzionalità senza rinunciare all’estetica

Accanto all’aspetto estetico, non si può tralasciare la dimensione funzionale. I piatti doccia sono oggi disponibili in molteplici formati: rettangolari, quadrati, slim, filo pavimento o rialzati. La scelta dipende dalle dimensioni del bagno, dalla posizione degli scarichi e dal tipo di installazione previsto. I modelli a filo pavimento sono particolarmente apprezzati per la loro continuità visiva con il resto del pavimento e per la facilità di accesso, soprattutto in ambienti progettati per una maggiore accessibilità.

Alcuni modelli presentano superfici antiscivolo o trattamenti antibatterici, caratteristiche che si rivelano particolarmente utili in un ambiente dove l’umidità è costante. Anche in questi casi, l’innovazione nei materiali ha permesso di non sacrificare l’aspetto estetico, rendendo possibile unire sicurezza e resa visiva in un unico prodotto.

Una scelta che incide sul carattere dell’ambiente

Osare con il piatto doccia significa ripensarne il ruolo all’interno del bagno. Non più solo base funzionale per la zona doccia, ma elemento capace di esprimere scelte stilistiche precise e contribuire alla definizione dell’identità dell’ambiente. Grazie alla disponibilità di finiture materiche e colorazioni intense, è possibile trasformare questo componente in un punto focale, mantenendo al contempo tutte le garanzie in termini di durata e praticità.

Chi desidera un bagno che si distingua per personalità può trovare nelle proposte con effetto pietra o cemento una valida alternativa alle soluzioni più comuni. Accostando superfici opache a rubinetterie dalle linee moderne e scegliendo con attenzione le proporzioni tra piatto e pareti, si possono ottenere risultati sorprendenti.

25 Luglio 2025 / / Laura Home Planner

Spesso mi chiedete come arredare camera da letto in modo più accogliente,

a volte non vi piace più la distribuzione dei mobili,

altre volte non vi piace più il colore delle pareti,

e altre volte ancora non vi piace più punto e basta.

La voglia di cambiare e trovare qualcosa di nuovo in casa è una situazione che molte volte ci manda in crisi,

una casa accogliente ci fa sentire in armonia e riesce a farci stare bene,

e spesso la “routine della casa” (passatemi il termine),

ha bisogno di nuovi stimoli per farci stare meglio.

La camera da letto è uno degli ambienti della casa che molti trascurano,

non solo per mancanza di soldi, ma anche per mancanza di tempo,

la tendenza è prediligere gli ambienti in cui anche gli esterni (amici, parenti, colleghi..)hanno libero accesso,

detto brutalmente, le stanze che devono restare in ordine perché vedono gli altri ,

e purtroppo,

la camera da letto tanto quanto il ripostiglio , passano in secondo tempo.

Oggi vi darò qualche dritta su come arredare camera da letto e renderla accogliente.

Come arredare camera da letto : primo step le misure

Si parte sempre dalle cose (per la maggior parte di voi) più noiose.

Il primo passo sono le misure, non ci sono alternative,

una camera da letto da 4x3mt non è la stessa di una camera da 10×5 mt , e neppure le aperture (finestre, porta finestre e porte) sono uguali,

perciò,

se state cercando idee su come arredare camera da letto , che sia da zero o che sia un restyling, la prima cosa che dovete guardare sono le misure.

Prendete un foglio di carta, una matita (non la penna perché gli errori si possono cancellare facilmente), e un metro.

Appoggiate il metro a terra e prendete le misure di ogni parete,

prendete l’altezza da terra della stanza,

disegnate le aperture della stanza (finestre, porte e porte finestre) e segnate la loro altezza , la larghezza, il verso di apertura e per le finestre l’altezza da cui partono da terra.

Segnate i punti luce e le prese ed eventuali altri ingombri.

Una volta fatto, sarete sicuri (o quasi) che la vostra percentuale di errore nello spostare i mobili esistenti , o sceglierne di nuovi da comprare, sarà molto bassa.

Uno dei primi errori del fai da te nell’arredare la camera da letto, tanto quanto come il resto degli ambienti,

è proprio quello di non prendere le misure,

oppure di non darci troppo peso.. tanto ci sta (frase tipica di che acquista i mobili a caso),

dunque evitate di farlo.

La palette colori

Avete le misure della stanza, ma abbiate pazienza,

prima di comprare i mobili o toglierne o aggiungerne di nuovi focalizzatevi sul colore.

Il colore ha un potere enorme,

è in grado di cambiare completamente l’aspetto estetico di ogni cosa.

Pensate a quando scegliete un vestito,

avete davanti a voi due modelli identici, uno nero ed uno rosso…

che effetto fanno indossati?

Certamente diverso,

lo stesso vale per le pareti di una stanza ed i sui arredi.

Selezionate i colori che vi piacciono, definite il loro aspetto e il tono,

focalizzatevi su un paio di colori, al massimo tre, e con quei colori create la vostra palette.

Definendo il colore della stanza avete definito il suo stile,

classico, shabby, eclettico,

insomma siete pronti per riempire la scatola.

Come arredare camera da letto: terzo step

Avete le misure e lo stile della stanza ben chiaro in testa,

ora è il momento più importante,

definite le vostre esigenze.

Questo è il momento in cui non potete sbagliare,

la funzionalità degli ambienti è sinonimo del loro ordine e della loro armonia.

Come arredare un camera da letto e non commettere errori?

Non esagerate,

evitate di acquistare d’impulso solo perché piace,

il vostro obiettivo è quello di arredare camera da letto e renderla bella funzionale ed accogliente.

Dunque,

cosa serve?

Un armadio battente o meglio scorrevole?

Un settimino o un comò?

Ci sta la zona studio o una piccola toilette?

Il letto che misure deve avere?, di che materiale vorreste che fosse fatto?

L’imbottitura prende la polvere, se siete allergici scartatelo,

Il ferro battuto vi da idea di camera vecchia? Lasciatelo perdere,

La sera prima di andare a dormire vi piace leggere?

Perfetto, scegliete una testata che si adatta alla lettura e una luce notturna che non vi dia fastidio agli occhi..

Insomma,

dovete focalizzarvi su funzione e aspetto estetico.

Tutto deve essere fatto in funzione delle vostre esigenze.

Non dimenticatevi delle lampade, dei tessuti e degli elementi di decoro

Personalizzatela, rendetela vostra,

la vostra camera da letto deve parlare di voi.

Scegliete lampade in linea con lo stile della camera,

come ad esempio in legno e vimini per una stanza shabby,

in ferro e dai colori decisi per un ambiente industriale,

colorate e dalle forme particolari per uno stile eclettico…

Aggiungete degli elementi che vi rispecchiano,

come libri, candele, foto.

Definite i tessuti delle tende,

la loro consistenza e il materiale.

I miei consigli su come arredare camera da letto

Il mio consiglio è quello di cercare di liberare la mente prima di riempirla di nuove idee.

Se siete indecisi tra due generi, confrontate due immagine e cercate l’emozione che vi trasmettono entrambi per definire quale scegliere.

Quando non siete sicuri di qualcosa non andate di fretta,

ascoltate consigli, informatevi, fate ricerche.

L’articolo Come arredare camera da letto: idee e consigli proviene da Laura Home Planner.

24 Luglio 2025 / / Casa Poetica

Decluttering per Leone - Casa Poetica

Il decluttering per Leone non è solo un’operazione di ordine: è un atto di affermazione personale. Tu, Leone, non accetti il compromesso tra funzionalità ed estetica. Vuoi una casa che rifletta il tuo carisma, la tua energia e il tuo amore per la bellezza. Ma attenzione: il tuo desiderio di circondarti di oggetti preziosi, ricordi di successi e dettagli scenografici può trasformarsi in un accumulo che soffoca il tuo spazio (e il tuo bisogno di sentirti sempre al centro della scena).

Questo post ti aiuterà a fare decluttering per Leone in modo che la tua casa resti il luogo in cui brilli, senza perdere la tua essenza.



1. Il potere della selezione nel decluttering per Leone: circondati solo di cose degne di te

Come Leone, ami oggetti che raccontano una storia, magari la tua. Ogni cosa che possiedi ha un motivo per essere lì, ma… lo ha davvero ancora?

Come fare decluttering senza rinunciare alla tua identità:

  • Immagina di essere il curatore di un’esposizione personale. Se la tua casa fosse una galleria d’arte, quali oggetti meriterebbero di essere esposti?
  • Togli di mezzo ciò che non rappresenta più la tua crescita e la tua evoluzione. Sei cambiata, la tua casa deve rispecchiarlo.
  • Applica la regola d’oro: se non è di qualità, non lo voglio. Meglio pochi pezzi d’impatto che un’infinità di oggetti che passano inosservati.

Il risultato: Un ambiente che racconta chi sei oggi, senza il peso del passato.



2. Il guardaroba da regina: la moda è espressione, non confusione

Ami vestire in grande stile e il tuo armadio ne è la prova. Ma quando i vestiti iniziano a soffocarti più che a esaltarti, è il momento di fare ordine.

Come eliminare senza rimpianti:

  • Fai un “provino” ai tuoi capi: indossali e chiediti Mi fa sentire potente? Mi rappresenta ancora? Se la risposta è no, è tempo di lasciarlo andare.
  • Gli abiti non sono trofei: conserva solo quelli che userai ancora con orgoglio, non perché ricordano un evento passato.
  • Il decluttering non è solo eliminare, ma anche valorizzare. Organizza il guardaroba per colore o per occasione, così avrai sempre un look pronto per brillare.

Il risultato: Un armadio degno di una star, dove ogni capo merita di essere protagonista.



3. Il soggiorno: il tuo palcoscenico, senza eccessi

Se c’è un segno che ama accogliere e stupire, quello sei tu, Leone. Ma un soggiorno troppo pieno può risultare soffocante e toglierti la libertà di esprimerti.

Come creare uno spazio che esalti il tuo stile:

  • Scegli un punto focale per la stanza (una grande opera d’arte, una parete colorata, un mobile importante). Tutto il resto deve essere funzionale a metterlo in risalto.
  • Attenzione agli oggetti decorativi: se troppi elementi si contendono l’attenzione, nulla spicca davvero. Punta su pochi pezzi di design.
  • L’illuminazione è essenziale: giochi di luce e lampade ben posizionate possono trasformare completamente l’atmosfera.

Il risultato: Un soggiorno da copertina, perfetto per accogliere ospiti e sentirti sempre nel tuo regno.



4. I successi passati: celebrare senza accumulare

Sei un segno che ama il riconoscimento, e giustamente! Ma troppi trofei, attestati e ricordi di successi passati possono creare disordine e trattenerti dal guardare avanti.

Come onorare il passato senza esserne prigioniera:

  • Scegli i successi più significativi e trova un modo elegante per esporli (una cornice, una bacheca curata, un album digitale).
  • Digitalizza certificati e premi che non hanno più un impatto visivo importante.
  • Ricorda: la tua grandezza non sta in ciò che hai fatto, ma in quello che sei. Non hai bisogno di una casa piena di trofei per dimostrarlo.

Il risultato: Uno spazio che celebra chi sei senza il peso di quello che eri.



5. Il bagno e la camera: il lusso della semplicità

Per te, la casa è anche un rifugio in cui rilassarti e prenderti cura di te. Ma se il tuo bagno e la tua camera da letto sono invasi da oggetti inutili, rilassarsi diventa impossibile.

Come creare un ambiente di benessere:

  • Decluttering dei prodotti di bellezza: elimina cosmetici scaduti o che non usi più. Meglio pochi prodotti di alta qualità che scaffali straripanti.
  • Riduci il numero di accessori decorativi nella camera: una camera troppo carica visivamente non favorisce il riposo.
  • Punta su tessili di lusso e dettagli raffinati: lenzuola di qualità, asciugamani morbidi e profumi per ambienti creeranno la sensazione di una suite a cinque stelle.

 Il risultato: Un ambiente che ti coccola e ti fa sentire sempre al centro del benessere.



Decluttering per Leone, il lusso di avere spazio per brillare

Il decluttering per Leone non è una rinuncia, ma un potenziamento del tuo spazio vitale. Fare ordine non significa semplificare la tua personalità, ma darle ancora più risalto. Sei pronta a far emergere la tua vera essenza, eliminando tutto ciò che la offusca?

Vuoi un decluttering su misura per la tua personalità brillante? Contattami per una consulenza personalizzata e trasformiamo la tua casa in uno spazio che esalta la tua energia!





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