6 Novembre 2025 / / A forma di casa

La Sansevieria è una delle piante d’appartamento più resistenti e apprezzate. Esempio di forza e resilienza, è perfetta anche per chi ha scarsa luce in casa, poco tempo o è alle prime armi con il verde domestico. Le sue foglie verticali, affusolate e appuntite, le hanno valso i nomi curiosi di lingua di suocera o pianta serpente. Essenziale e adattabile, è una pianta che vive bene con poche cure, poca acqua e un impegno minimo, adattandosi con naturalezza a ogni stile d’arredo.

Dietro la sua sobria bellezza, si nascondono origini esotiche, significati simbolici e benefici preziosi per la salute e il benessere quotidiano. È una pianta che attraversa il tempo e le culture, passando dalle credenze tradizionali africane e asiatiche fino agli interni minimalisti contemporanei. La sua presenza discreta ma decisa regala equilibrio agli spazi, mentre la forma scultorea delle foglie verticali aggiunge carattere a qualsiasi ambiente.

In questo nuovo appuntamento della rubrica – scritto in collaborazione con Giulia di Verdezio – esploriamo le varietà e scopriamo quali sono le attenzioni necessarie per accogliere in casa questa pianta dalla storia antica e affascinante.

Origini, caratteristiche e curiosità

La Sansevieria è originaria dell’Africa occidentale e di alcune zone dell’Asia meridionale. Appartiene alla famiglia delle Asparagaceae e cresce spontaneamente in ambienti aridi, sabbiosi e rocciosi, sviluppando un’elevata resistenza a condizioni estreme. Proprio da questi luoghi caldi e asciutti trae la sua capacità di adattamento: può infatti vivere bene anche con poca acqua, poca luce e può sopportare lunghi periodi di trascuratezza.

Le sue foglie sono il tratto distintivo: lunghe, erette, appuntite, spesso variegate con tonalità di verde, giallo o argento.
Possono svilupparsi fino a 1-2 metri di altezza, a seconda della varietà e delle condizioni di crescita. Di varietà ne esistono numerose, dalle più classiche alle più compatte o decorative, come la Sansevieria trifasciata “Laurentii”, con bordi gialli dorati, la Sansevieria cylindrica, dalle foglie tubolari e geometriche e la Sansevieria trifasciata “Moonshine” che si distingue per le sue foglie larghe, erette e affusolate, dal colore verde-argento pallido, quasi grigiastro, con riflessi madreperlati.

Il nome Sansevieria le fu attribuito in onore di Raimondo di Sangro, principe di San Severo, nobile illuminato e poliedrico intellettuale del XVIII secolo, noto per il suo interesse verso le scienze, l’alchimia e le arti. Fu uno dei primi a promuovere la classificazione delle piante in Italia e per questo venne omaggiato dal botanico Vincenzo Petagna, che dedicò proprio a lui il nome di questa pianta.

Il soprannome popolare “lingua di suocera” nasce invece da un’ironia tutta italiana, riferita alla forma lunga, affilata e a volte “tagliente” delle sue foglie. Altre culture la nominano come “snake plant” (pianta serpente) per via del disegno striato e della silhouette sinuosa che ricorda la pelle di un serpente.

In molte culture extraeuropee, la Sansevieria è molto più di una semplice pianta ornamentale. Ad esempio, in Africa occidentale è considerata una pianta protettiva: si crede che le sue foglie erette agiscano come barriera energetica, in grado di respingere spiriti maligni e influenze negative. In alcuni villaggi viene piantata vicino agli ingressi delle abitazioni per proteggere la casa.

In Asia, in particolare nella cultura cinese e giapponese, è simbolo di longevità, forza e prosperità. Secondo il feng shui, la sua crescita verticale e ordinata incarna l’energia del legno e aiuta a convogliare energia positiva verso l’alto, favorendo concentrazione, stabilità e benessere.

La sua struttura verticale, slanciata e compatta la rende perfetta per arredare anche gli angoli più difficili della casa. A differenza di molte altre piante che si allargano o richiedono spazio orizzontale, la Sansevieria cresce verso l’alto, con foglie rigide che si sviluppano in fasce eleganti, come piccole sculture vegetali. Questo la rende ideale per essere collocata su mensole strette, angoli poco profondi, davanzali o corridoi, senza mai risultare ingombrante. È una pianta che si adatta con discrezione agli spazi, valorizzandoli con la sua presenza. Persino nei bagni o negli ingressi meno luminosi trova facilmente posto, portando un tocco di verde dove serve.

Sanseveria dettaglio

Cura e manutenzione della Sansevieria

Resistente e adattabile, la Sansevieria richiede poche attenzioni per crescere rigogliosa e durare nel tempo. Con qualche semplice accorgimento, saprà esprimere al meglio la sua bellezza. Ecco i consigli di Giulia per accoglierla, curarla e farla durare a lungo in casa.

  • Luce – Preferisce una luce indiretta brillante ma può adattarsi a condizioni di luce più basse.
  • Ambiente – La temperatura ideale è tra i 18-24°C.
  • Acqua – Annaffiare moderatamente, lasciando asciugare il terreno tra le annaffiature. Evitare ristagni d’acqua che possono causare marciume radicale.
  • Terriccio – Utilizzare un terriccio ben drenante per evitare problemi di ristagno d’acqua.
  • Concime – Nutrire con un concime bilanciato durante la stagione di crescita (primavera e estate).
  • Pulizia – Pulire le foglie con un panno umido per rimuovere la polvere e mantenere la loro bellezza.

Problemi frequenti e come risolverli

Anche una pianta resistente come la Sansevieria può mostrare qualche segnale di disagio, soprattutto se le condizioni ambientali non sono ottimali.

Le foglie gialle o con bordi marroni spesso sono il risultato di annaffiature troppo frequenti o di un’esposizione alla luce insufficiente. Controlla che il terreno sia asciutto prima di bagnare nuovamente e sposta la pianta in un punto più luminoso se necessario.

Il marciume radicale è un problema comune legato ai ristagni idrici. Assicurati che il vaso abbia un buon drenaggio e utilizza un terriccio adatto, leggero e ben areato.

Per quanto riguarda i parassiti, controlla periodicamente la base delle foglie e il terriccio: piccoli insetti come cocciniglie o ragnetti rossi possono colonizzare la pianta. In caso di infestazione, intervieni con una soluzione delicata a base di acqua e sapone neutro o con prodotti naturali specifici.

La Sansevieria è considerata leggermente tossica per cani, gatti e bambini se ingerita. Contiene saponine, sostanze naturali di difesa che possono causare lievi irritazioni gastrointestinali, oppure reazioni transitorie alla bocca o alla pelle in soggetti sensibili. In genere si tratta di sintomi lievi e passeggeri, ma è sempre consigliabile tenere la pianta fuori dalla portata di animali domestici molto curiosi o bambini piccoli, soprattutto se tendono a mettere in bocca gli oggetti.

Lingua di suocera

Benefici in casa per la salute

Oltre a essere decorativa e facilissima da gestire, la Sansevieria offre anche diversi benefici legati al benessere in casa. Secondo il celebre Clean Air Study della NASA, è una delle piante più efficaci nella purificazione dell’aria: le sue foglie spesse assorbono sostanze inquinanti come formaldeide, benzene, toluene e xilene, contribuendo a rendere l’ambiente domestico più salubre.

A differenza della maggior parte delle piante, la Sansevieria rilascia ossigeno durante la notte attraverso il processo di fotosintesi CAM (metabolismo acido delle Crassulacee). Per questo motivo è ideale da tenere in camera da letto, dove può migliorare la qualità dell’aria durante il sonno.

La sua presenza, discreta ma decisa, può avere effetti positivi anche sull’umore: aiuta a ridurre lo stress visivo, favorisce il rilassamento e migliora la concentrazione. Inoltre, come tutte le piante da interno, contribuisce a mantenere un buon livello di umidità nell’aria, soprattutto negli ambienti riscaldati o climatizzati.

Verde in casa: la Sansevieria e le altre piante da interno

Essenziale, tenace e sorprendentemente elegante, la Sansevieria è una delle piante più versatili e apprezzate da chi desidera portare il verde in casa in modo semplice e con pochi pensieri. Capace di adattarsi anche agli ambienti più difficili, sa coniugare estetica e benessere con le sue molteplici qualità.

Insieme a Giulia di Verdezio, prosegue il nostro viaggio tra le piante da interno più amate: per imparare a conoscerle meglio, sceglierle con sensibilità e accoglierle con cura nella quotidianità.

Se la Sansevieria ti ha incuriosita, scopri anche gli altri articoli della rubrica nella sezione Home Decor del blog e guarda i post riassuntivi su Instagram e Pinterest: schede visive da salvare, consultare e condividere.

In collaborazione con Verdezio

L’articolo Le piante da interni: la Sansevieria proviene da A forma di casa.

6 Novembre 2025 / / VDR Home Design


Se stai cercando casa, in affitto o da comprare o se vivi in una casa che non ti rende del tutto felice, quello che sogni, molto probabilmente è una cosa sola. Uno spazio esterno in cui poter passare la bella stagione, in qualsiasi parte d’Italia ti trovi.

Dopo la pandemia, la ricerca di uno spazio esterno da poter vivere tutti i giorni è diventata un’esigenza reale: il 61% delle persone che acquistano o affittano casa dichiara di considerare la presenza di un balcone, terrazzo o giardino un requisito fondamentale.

Non è possibile per tutti avere un terrazzo o un giardino di chissà quanti metri quadri, ma per quanto piccolo o ridotto, è comunque indispensabile organizzare al meglio questo spazio all’aperto.

In questo articolo cercherò di darti una panoramica ampia ed esaustiva dei materiali, dei colori, dei prodotti e delle tendenze da tenere d’occhio per il tuo arredo giardino, in modo da arrivare pronto e preparato alla prossima primavera.

 

pergola con zona relax in mezzo a giardino

Arredo giardino e post-Covid: la priorità a cui non possiamo più rinunciare

Solo fino a cinque anni fa gli spazi esterni erano un sogno di tanti, ma non un’esigenza di tutti. Si pensava a terrazzi e giardini come un plus che si sarebbe potuto avere con una casa indipendente o più grande.

Invece un evento improvviso come il Covid ci ha fatto ripensare alle priorità ed è proprio da quel momento in poi che giardini e terrazzi sono passati da essere elementi marginali e non fondamentali, ad essere luoghi di benessere e socialità. Secondo una ricerca pubblicata da MDPI Sustainability Journaloltre il 61 % degli intervistati ha dichiarato di desiderare un giardino o terrazzo privato, e il 40% degli italiani utilizza regolarmente il proprio spazio outdoor per mangiare, lavorare o rilassarsi.

Allo stesso tempo, un’indagine di Furniture Today rivela che l’82% delle persone sente di non sfruttare abbastanza il proprio spazio esterno, pur desiderando farlo di più.

Quindi per noi gli spazi esterni sono una specie di comfort psicologico e fisico, non un capriccio o qualcosa di passeggero.

Per questo motivo è importante pianificare e progettare i nostri spazi esterni, per scegliere elementi che ci diano benessere quotidiano.

Materiali da esterni: scegliere quelli giusti per unire estetica e funzionalità

Lo so che nel settore dell’interior si parla sempre e continuamente di materiali, ma mai come in questo caso l’argomento è davvero un punto cardine.

Prova a pensare ad un giardino, indipendentemente dalla zona d’Italia in cui ti trovi. Subito ti verrà alla mente che qualsiasi oggetto sia all’esterno, sia sottoposto a condizioni davvero estreme. Si passa dal caldo estremo al freddo, dalla pioggia, al vento, al ghiaccio.

Per questo motivo è importante pensare e riflettere bene sulla funzionalità degli arredi che vogliamo mettere all’aperto. Si tratta di elementi che potranno stare al chiuso, al riparo, nei momenti più freddi? O sono arredi continuamente esposti?

Hai bisogno di arredi altamente funzionali perché usati tutti i giorni? Oppure hai solo bisogno di un piccolo angolo in cui riposare e magari mangiare qualche volta?

terrazza cittadina con zona pranzo e piante

In base alle risposte che ti darai, ma anche all’esposizione e alla posizione del tuo giardino, potrai cominciare a fare le tue valutazioni. I materiali per l’arredo da esterno sono tanti, ma ognuno ha le sue peculiarità.

Tra i più visti e anche utilizzati abbiamo il legno, perché da subito una sensazione di calore, accoglimento e benessere. Non tutte le essenze però si prestano per l’arredo outdoor. Tra i legni più performanti, perché duri e quindi resistenti alle intemperie, abbiamo il teak, l’acacia e la robinia. Per mantenere gli arredi in legno in forma e garantire una lunga durata nel tempo, è sempre consigliabile coprirli nei mesi più freddi e umidi e fare un trattamento annuale con olio specifico.

Abbiamo poi alluminio e acciaio verniciato, due materiali che garantiscono durata e resistenza. Soprattutto se verniciati a polvere, permettono una flessibilità e facilità di pulizia e manutenzione che li rende tra i materiali più scelti in assoluto quando si parla di arredo da esterni.

Il gres per esterni si conferma una delle scelte più diffuse quando si parla di pavimentazione e rivestimenti da esterni. Si tratta di un materiale sempre più in crescita perché ha tantissime caratteristiche positive: è resistente, antiscivolo e personalizzabile con effetti pietra, cemento o legno. Davvero uno dei migliori alleati quando si vuole unire estetica e praticità.

Chiudiamo poi con le fibre sintetiche e i polimeri riciclati, da preferire soprattutto per i cuscini, i tappeti e i complementi decorativi in generale. Sono resistenti ai raggi UV, non temono la pioggia e quindi non corri il rischio di vederli ammuffire o decolorare dopo appena due giorni all’aperto.

Te li consiglio vivamente perché non sono solo pratici, ma anche eleganti, grazie ai nuovi filati tecnici idrorepellenti e UV-resistenti. In particolare, tieni a mente questi tre punti:

  • Acrilico tinto in massa: mantiene i colori nel tempo e resiste a pioggia e sole.
  • Poliestere spalmato: ideale per cuscini e sedute, si pulisce facilmente.
  • Olefin: ecologico, antimacchia e traspirante.

Da quello che si legge negli ultimi anni, la tendenza è quella di tornare ai materiali naturali e sostenibili. Si ha voglia di tornare a giardini e spazi esterni che siano tattili, autentici e poco artefatti. Secondo il report “Outdoor Living Trend 2024”, il 78% dei consumatori predilige arredi realizzati con materiali riciclabili o provenienti da filiere sostenibili.

Questo non solo per una questione etica, ma perché la sensazione visiva e tattile del naturale riduce lo stress e favorisce il benessere psicologico (Biophilic Design Theory, Harvard, 2022).

 

idee arredo giardino con divano e tavolo in legno e fibre sintetiche
idee arredo giardino con sdraio in meadow garden

Idee per il tuo arredo giardino. Il fascino del meadow garden, cioè la natura che cresce libera

Una delle tendenze più interessanti degli ultimi anni è il meadow garden, cioè il giardino-prato naturale che unisce libertà estetica e biodiversità controllata.
Nato nei paesi del Nord Europa e ormai amatissimo anche in Italia, il meadow garden porta nel giardino di casa l’aspetto spontaneo dei prati fioriti, ma con una progettazione accurata che ne facilita la gestione e riduce la manutenzione.

In pratica, si tratta di creare spazi verdi più “selvatici” e meno formali, dove erbe, fiori di campo e piante perenni convivono con equilibrio.
Non un giardino trascurato, ma un ambiente vivo, che cambia con le stagioni e favorisce la presenza di insetti impollinatori, farfalle e piccoli animali utili.

Come si realizza un meadow garden? Si parte da una base di erbe ornamentali come la festuca, stippe e pennisetum per movimento e leggerezza. Si aggiungono fiori perenni, come lavanda, achillea, salvia, echinacea, coreopsis, margherite e papaveri per un effetto naturale e colorato. Infine, non può mancare un manto erboso a bassa manutenzione: si taglia solo poche volte l’anno, risparmiando acqua ed energia.

Puoi pensare di alternare zone pavimentate in pietra naturale o ghiaia drenante a piccole aree di prato fiorito: il cambio di superfici crea ritmo visivo e un dialogo costante tra design e natura.

Quali sono i vantaggi di un giardino di questo tipo?

Si riduce il consumo d’acqua e di prodotti chimici, migliorando la biodiversità e la salute del suolo. Richiede meno manutenzione rispetto a un prato all’inglese ed offre un’estetica rilassante, ispirata ai paesaggi naturali e sempre diversa nel corso dell’anno.

pergola zona relax in meadow garden

Secondo i dati del Landscape Institute 2024, oltre il 48 % dei nuovi giardini residenziali in Europa include ormai almeno una zona meadow, a conferma della crescente attenzione verso soluzioni paesaggistiche sostenibili e a bassa manutenzione.

Se questa idea di arredo giardino ti piace, allora non farti spaventare dall’idea di integrarlo con arredi da esterno. E’ più facile di quanto pensi. Parti scegliendo arredi dalle forme pulite e semplici, meglio se in materiali naturali come il legno.

Scegli colori neutri per i tessili, come il sabbia, il verde salvia, il lavanda; insomma, scegli tonalità che dialogano con il tuo giardino senza andare in contrasto. Aggiungi accessori decorativi naturali ma decisi: vasi in terracotta non smaltata, lanterne in fibra intrecciata e pietre decorative.

Scegli qualche seduta particolare da mettere in un punto particolarmente bello del giardino, così da creare un punto di osservazione privilegiato, dal quale osservare la bellezza che c’è intorno.

Come fare se invece hai uno spazio esterno più piccolo e normale? Colori e texture vengono in tuo aiuto

Anche se il meadow garden è una tendenza davvero in crescita, non è detto che tutti la vogliano o la possano scegliere. C’è chi preferisce un giardino più classico, chi ha un piccolo balcone e chi ha un terrazzo.

Poco importano i metri e la conformazione: quello che conta è studiare lo spazio con attenzione e pazienza, per definire i colori e i materiali migliori, da scegliere poi per arredi e complementi.

Per gli spazi outdoor non ci sono regole fisse per quanto riguarda gli schemi colore. Una regola che rimane intramontabile è quella di partire da una base di colori chiari e neutri, che possa essere sfruttata a lungo negli anni a venire. Colori come il sabbia, il bianco caldo, verde salvia e grigio tortora creano continuità con gli interni e ampliano visivamente lo spazio. Per cui parti dai colori chiari che hai già nei tuoi spazi interni e portali verso l’esterno.

A questa solida base aggiungi poi colori forti e audaci, pattern che si facciano ricordare. Blu profondo, verde sottobosco e ruggine saranno splendidi declinati nei cuscini, nei tappeti ma anche nei piatti e nei piccoli oggetti di decoro. In questo modo potrai variare gli oggetti decorativi e i complementi negli anni, facendoli girare a turno e avendo uno spazio sempre nuovo e originale.

balcone piccolo con tavolo e sedie pieghevoli

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Arredo giardino perfetto: la giusta illuminazione che cambia tutto

Puoi avere tutti gli arredi più belli del mondo, lo spazio esterno più incredibile che vuoi, ma se non hai la giusta luce tutto perde importanza.

Lo studio della luce è quanto mai fondamentale, sia per gli spazi interni che esterni. Ti può sembrare un punto indifferente quando si parla di arredo giardino, ma non è così. Pensa alle diverse attività che svolgerai in esterno e a quando le farai. Partendo da questo, puoi cominciare a farti delle domande che ti serviranno a definire quante e quali luci vuoi e ti saranno necessarie.

Sicuramente ti serviranno delle luci a sospensione per dare luce generale a tutto lo spazio, per averne una visione completa. Piccole luci a catena appese a pali o pergole, oppure piccole sospensioni sono l’ideale. Puoi aggiungere candele, lanterne e luci da tavolo ovunque ce ne fosse bisogno. Ormai quasi tutte le luci da esterno sono a carica solare, ma ci sono anche quelle a batteria e quelle classiche che sfruttano la corrente.

Se hai camminamenti o simili in giardino, ricorda di scegliere luci da terra o segnapasso che non siano troppo forti o accecanti. Tutte le luci da esterno devono essere calde e accoglienti, che illuminino senza essere ingombranti, ma che siano soffuse e delicate.

In cerca delle ultime idee per il tuo arredo giardino? Personalizzare sempre, anche in poco spazio

Che tu abbia due metri quadri o trenta, un punto rimane comune: la personalizzazione è il fattore immancabile. Tutto parte da te, da chi sei, da cosa fai e da cosa ami. Per cui prendi coscienza e conoscenza di tutto quello che è buona pratica fare e poi attua solo quello che ti risuona.

Puoi decidere di mixare i materiali, per avere spazi dinamici a livello di sensorialità e tridimensionalità, oppure puoi scegliere un solo materiale.

Puoi decidere di creare un piccolo orto in casa (ad esempio con cassoni rialzati con erbe aromatiche e fiori), per avvicinarti di più alla natura e ai suoi ritmi, oppure puoi decidere di avere il tuo piccolo giardino zen (ghiaia, piante in vaso e lanterne in bambù per uno spazio meditativo).

Una zona pranzo è immancabile, con un piccolo tavolo e due sedie pieghevoli se abiti in centro a Milano, o con un grande tavolo allungabile se hai un grande giardino e ami organizzare pranzi e cene all’aperto.

Organizza delle zone relax e lettura con panche contenitore, sdraio o poltrone sospese. Perfette per le ore meno calde, se vuoi solo riposare o per le ore più calde se sei amante della tintarella.

Immancabili gli ombrelloni, le pergole e le tende vela per avere ristoro quando il sole è alla massima potenza.

Insomma, le possibilità sono tante e solo tu puoi decidere cosa tenere e cosa lasciare, per creare il tuo piccolo angolo di paradiso all’aperto.

idee arredo giardino e balcone piccolo

Idee arredo giardino tra stile, funzionalità e benessere

Come avrai capito da questo post, l’arredo giardino è ormai parte integrante del progetto d’interior: un’estensione naturale della casa dove design, comfort e sostenibilità convivono.
Scegliere i materiali giusti, curare i tessili e abbracciare le nuove tendenze come i meadow garden significa creare uno spazio bello da vedere e piacevole da vivere.

Che si tratti di un grande giardino o di un piccolo balcone urbano, ciò che conta è vivere l’esterno come esperienza quotidiana, in armonia con la natura e con se stessi.
Con le giuste idee originali per l’arredo giardino, il tuo spazio outdoor diventerà il luogo più amato della casa.

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6 Novembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Il progetto di riqualificazione della sede di Genertel a Trieste ha visto la trasformazione di un edificio industriale di oltre 3000 metri quadri risalente al 1929, parte del complesso delle storiche distillerie Stock, tutelato per le sue caratteristiche originali. 

riqualificazione Genertel

La riqualificazione degli edifici storici rappresenta una sfida importante per coniugare rispetto del patrimonio con le esigenze moderne di funzionalità e sostenibilità. Per Generali SPA il progetto è stato firmato da Vittorio Grassi Architects, che ha coinvolto l’edificio Genertel in via Stock, 2 a Trieste, portando a un intervento di rinnovamento che coniuga rispetto dell’identità storica con innovazione architettonica e ambientale. 

La sfida principale era restituire alla città un immobile funzionale, sostenibile e in linea con i nuovi modelli di workplace, mantenendo intatto il carattere storico e architettonico dell’edificio. 

L’intervento ha preservato le facciate in mattoni a vista e il basamento in pietra, sostituendo i serramenti con infissi a sezione sottile coerenti con l’estetica originaria.

riqualificazione Genertel

All’interno, le murature portanti sono state valorizzate attraverso finiture ispirate all’architettura industriale, creando ambienti caratterizzati e contemporanei, rispettosi delle componenti storiche.

Altra particolarità sono le lampade, ancorate a soffitto grazie ad una robusta griglia in ferro e sospese lungo l’altezza dell’edificio lasciando cadere i fili in modo morbido, lasciandoli intersecare in un perfetto gioco scenico. 

Riqualificazione Genertel: spazi di lavoro flessibili e multifunzionali

L’intervento ha riguardato l’ampliamento degli spazi direzionali, recuperando il cortile interno e trasformandolo in un’area di accoglienza con una struttura vetrata, oltre a spostare l’ingresso principale sul lato del giardino interno, creando un’atmosfera più aperta e moderna. 

Una delle chiavi del progetto di riqualificazione è stata la creazione di spazi di lavoro flessibili e multifunzionali, che prevedono ambienti condivisi, postazioni singole e doppie, pensati per favorire un modello di lavoro integrato. 

Un elemento distintivo della riqualificazione è la copertura, completamente liberata dalle sovrastrutture esistenti e riconvertita in una terrazza panoramica destinata a eventi aziendali e momenti di relazione interna. 

La riqualificazione energetica ha inoltre permesso all’edificio di ottenere la certificazione LEED Gold, grazie all’adozione di strategie passive di efficientamento energetico e impianti a basso impatto ambientale. 

L’approccio sostenibile e innovativo ha consolidato l’immagine di un edificio che rispetta il passato ma guarda al futuro, rafforzando il legame tra l’azienda e il contesto urbano di Trieste. 

I progettisti

Lo studio di architettura Vittorio Grassi Architects ha vantato la collaborazione di altri designers come Marco Aloisini (Partner), Deniz Gizem Aksu, Tanya Gupta, Valentina Colombo, Luca Dainese, Alesia Tukach, Phatnaree Panyasiri, Maria Voronkova, Aakanksha Hule, Roberto Paggi, Carolina Riva, Gabriele Borella, Giuseppe Clemente. 

Tutti hanno fatto sì che questo progetto segni ancora una volta l’importante ruolo dell’architettura: interpretare e valorizzare il patrimonio storico, migliorare la qualità degli spazi di lavoro e contribuire agli obiettivi di sostenibilità aziendale. 

Vittorio Grassi Architects sito ufficiale

Credits

Dati Progetto
Luogo: Trieste, Via Stock 2
Committente: Generali Real Estate S.p.A.
Superficie Progetto: 3.100 mq

Design team:
Progettazione Architettonica
e Interior design: Vittorio Grassi Architects
Vittorio Grassi con Marco Aloisini (Partner), Deniz Gizem Aksu, Tanya Gupta, Valentina Colombo, Luca Dainese, Alesia Tukach, Phatnaree Panyasiri, Maria Voronkova, Aakanksha Hule, Roberto Paggi, Carolina Riva, Gabriele Borella, Giuseppe Clemente
Progettazione Impianti e
Prevenzione Incendi: Società di Ingegneria Masoli Messi - SIMM Srl
Progettazione Strutture: F&M Ingegneria S.p.A.
Certificazione LEED: QSC Quality Survey Controls e Deerns Italia S.p.A.
Project Manager GRE: Fabio Floridan con Paolo Prestigiovanni
Permitting e Direzione Lavori: Mads & Associati
Progetto Branding & Signage: Vittorio Grassi Architects con Laura Fontanot Studio

Fotografie: Diego De Pol

Impresa di Costruzioni Generale: Sacaim S.p.A.
Arredi e Fit Out: Sedus Stoll Srl con Cesare Roversi Arredamenti Srl
Arredi mobili: Arper S.p.A., Lapalma Srl, Pedrali S.p.A.
Branding & Signage: Milano Sign Srl