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25 Giugno 2025 / / Dettagli Home Decor

Quando si progetta uno spazio outdoor curato e coerente con lo stile dell’abitazione, spesso l’attenzione si concentra su pavimentazioni, arredi da esterno, illuminazione e verde. Tuttavia, un elemento determinante – ma spesso trascurato – è rappresentato dai rivestimenti murali. Le piastrelle per esterno, utilizzate per coprire le pareti verticali, offrono soluzioni estetiche raffinate, unite a performance tecniche elevate, ideali per valorizzare e proteggere facciate, muretti, terrazze e zone relax all’aperto.

In particolare, le piastrelle per muri esterni in gres porcellanato rappresentano una scelta funzionale e creativa per rivestire superfici verticali esposte agli agenti atmosferici. Grazie alla loro resistenza, durata e versatilità estetica, sono sempre più apprezzate non solo in ambito residenziale, ma anche in contesti commerciali e pubblici.

parete con piastrelle per esterno in gres porcellanato effetto pietra
In foto parete con rivestimento Geo di Novoceram, piastrelle in gres porcellanato colorato in massa

Perché scegliere le piastrelle gres porcellanato per le pareti esterne 

Le piastrelle per esterni in gres porcellanato combinano elevate prestazioni tecniche con una vasta gamma di finiture estetiche. Questo materiale ceramico, ottenuto attraverso la cottura ad alte temperature di argille pregiate, è noto per la sua compattezza, impermeabilità e resistenza.

I principali vantaggi:

  • Resistenza agli agenti atmosferici (pioggia, vento, grandine);
  • Inalterabilità ai raggi UV e al gelo, ideale per zone climatiche variabili;
  • Facilità di pulizia: basta acqua calda e un panno;
  • Inattaccabilità da muffe e funghi, anche in ambienti umidi;
  • Lunga durata estetica, senza alterazioni di colore o struttura.

A differenza dell’intonaco o di rivestimenti naturali più delicati, le piastrelle da esterno in gres richiedono meno manutenzione e garantiscono risultati duraturi nel tempo, anche se esposte direttamente agli elementi.

facciata villa moderna in gres porcellanato effetto pietra
In foto il rivestimento Samsara di Novoceram, gres effetto pietra caratterizzato da una grafica morbida e leggermente variegata

Dove utilizzare le piastrelle da esterno su pareti e facciate 

Le piastrelle per esterni sono adatte a numerose applicazioni:

  • Facciate di edifici: rivestire una facciata con gres dona un aspetto moderno o materico, a seconda della finitura scelta, migliorando anche l’isolamento.
  • Muretti divisori: in giardino o sul terrazzo, delimitano spazi e donano ritmo architettonico.
  • Pareti di terrazze, logge o verande: rivestire le superfici verticali crea continuità tra i pavimenti e le alzate, rafforzando lo stile dell’intero ambiente.
  • Zona piscina: oltre al pavimento antiscivolo, anche i muri possono essere decorati con piastrelle tecniche resistenti a umidità e sbalzi termici.

Un rivestimento murale ben progettato può fare la differenza tra uno spazio ordinario e uno di grande impatto visivo.

muretto esterno villa rivestito in gres porcellanato effetto pietra
Kobe di Novoceram, collezione in gres porcellanato ispirata a un’elegante slate di origine giapponese

Effetti estetici: piastrelle per esterni effetto pietra, legno, cemento 

Uno dei motivi principali per cui le piastrelle gres porcellanato sono così apprezzate anche all’esterno è la loro capacità di riprodurre con fedeltà materiali naturali e texture artigianali.

Tra gli effetti decorativi più amati:

  • Piastrelle per esterni effetto pietra: richiamano superfici come travertino, ardesia, granito o pietra lavica. Ideali per un ambiente rustico o naturale, donano matericità e autenticità.
  • Effetto legno: portano calore ed eleganza, con le venature tipiche delle essenze pregiate ma senza le problematiche legate alla manutenzione del legno vero.
  • Effetto cemento: sobrio, urbano, perfetto per architetture minimal o industrial.
  • Effetti design: superfici moderne, con geometrie e texture contemporanee, ideali per esterni di edifici attuali.

Grazie ai progressi nella stampa digitale ceramica, ogni piastrella da esterno può simulare perfettamente materiali naturali, con texture in rilievo e variazioni cromatiche fedeli alla realtà.

pareti zona doccia outdoor con piastrelle per esterno in gres porcellanato di formati diversi
sopra piastrelle in gres porcellanato effetto pietra di Bali della collezione Zephyr di Novoceram

Colori, formati e soluzioni di posa 

Anche la scelta dei colori e dei formati incide notevolmente sul risultato finale. Le piastrelle per esterno si declinano in una vasta gamma di tonalità:

  • Colori neutri: grigi chiari o scuri, beige, sabbia o tortora, per ambienti sobri ed eleganti;
  • Toni caldi: come ecru, avorio e terracotta, per spazi accoglienti e mediterranei;
  • Colori scuri: antracite, ardesia e nero, per un’estetica più decisa e moderna.

Quanto ai formati, si può spaziare tra:

  • Grandi formati (90×90, 60×120): ideali per rivestire intere facciate con poche fughe visibili;
  • Formati medi (60×60, 45×45): versatili, adatti a ogni parete;
  • Formati rettangolari (15×90, 20×120): perfetti per pose orizzontali o verticali creative, anche a correre o a spina di pesce.

La scelta della posa può creare effetti decorativi originali: orizzontale per allungare visivamente le pareti, verticale per slanciarle, oppure sfalsata per un ritmo più dinamico.

villa con spazio outdoor centrale con pavimenti e colone rivestite con piastrelle da esterno color grafite
Sopra la collezione Losa di Noviceram, gres effetto pietra dall’aspetto estremamente naturale

Un tocco di design che protegge 

Oltre all’aspetto estetico, le piastrelle per esterno proteggono i muri dall’umidità, dai muschi e dai danni causati dagli agenti atmosferici. Un investimento che, oltre al vantaggio visivo, preserva la struttura dell’edificio e ne aumenta il valore nel tempo.

Scegliere il gres significa optare per un materiale tecnologicamente avanzato, sostenibile e inalterabile. È perfetto per chi desidera coniugare estetica e funzionalità, senza rinunciare alla personalizzazione.

Conclusione: la ceramica che cambia il volto degli spazi esterni 

Integrare le piastrelle per esterni anche sulle superfici verticali permette di creare spazi coerenti, curati e funzionali. Il rivestimento delle pareti con piastrelle gres porcellanato aggiunge valore, carattere e durabilità al progetto outdoor, sia esso un giardino, una terrazza o una piscina.

Con una scelta oculata di formati, colori ed effetti materici – come le piastrelle per esterni effetto pietra – è possibile trasformare ogni angolo all’aperto in un ambiente raffinato e resistente, che esprime al meglio la personalità di chi lo abita.

 

 

L’articolo Piastrelle per esterno: tutti i consigli per rivestire pareti, facciate e muretti proviene da dettagli home decor.

25 Giugno 2025 / / Dettagli Home Decor

Con l’arrivo della bella stagione, molti desiderano trascorrere più tempo in terrazza o in giardino, ma le temperature elevate possono essere un ostacolo. Le tende da sole offrono una soluzione ideale, creando un’oasi d’ombra negli ambienti esterni e abbassando le temperature anche all’interno della casa. Tuttavia, è necessario scegliere con attenzione il modello più adatto, tenendo conto di diversi fattori.

tende da sole con bracci estensibili e tessuto a righe per ombreggiare

1.    Le dimensioni

La scelta delle dimensioni di una tenda da sole è fondamentale per garantire un’adeguata protezione dal sole e un’estetica armoniosa. La larghezza della tenda deve essere adatta allo spazio, che può essere una finestra, un balcone, una terrazza o un patio. La profondità, invece, deve essere scelta in base allo spazio disponibile e all’ombra desiderata. Tuttavia, è importante tener conto anche delle norme condominiali relative all’estetica degli spazi esterni. In ogni caso, se si ha difficoltà a trovare una tenda delle dimensioni giuste, è possibile optare per tende da sole su misura, che possono essere personalizzate in base alle esigenze specifiche di ogni ambiente.

2.    Il telo

Il telo è il componente fondamentale di una tenda da sole. Deve essere in grado di schermare i raggi solari e resistere agli strappi, all’usura e agli agenti atmosferici come grandine, acqua e vento. I tessuti naturali, come il cotone, non sono ideali per l’esterno a causa della loro delicatezza e della tendenza a strapparsi, usurarsi e scolorirsi. Inoltre, possono essere soggetti alla formazione di muffa a causa della pioggia e dell’umidità. Per questo motivo, è preferibile optare per i tessuti sintetici (ad esempio il poliestere, il polipropilene, l’acrilico, il PVC, ecc.)  poiché sono più resistenti, impermeabili e facili da pulire. Inoltre, vengono trattati con resine e impermeabilizzanti che li rendono idro e oleo repellenti, per impedire la formazione di macchie e lo sporco.

3.    Il colore

Un altro dettaglio fondamentale da considerare per trovare le giuste tende da sole è il colore. Non si tratta solo di una questione estetica, ma anche funzionale. I colori scuri assorbono maggiormente i raggi solari, offrendo più ombra e protezione dai raggi nocivi, ma allo stesso tempo accumulano più calore. Al contrario, i colori chiari filtrano i raggi solari e lasciano entrare più luce all’interno della casa, pertanto sono ideali per case poco esposte al sole e con scarsa illuminazione. Ad ogni modo, è possibile scegliere tra una vasta gamma di opzioni: colori a tinta unita, fantasie di vario genere, righe ecc., in base allo stile della casa e ai colori delle facciate e degli infissi.

4.    Modalità di apertura e chiusura

In commercio è possibile trovare tende da sole con diverse opzioni di apertura e chiusura. Quelle manuali sono ideali in caso di budget ridotto e sono semplici da utilizzare. Le opzioni motorizzate (comandate da pulsanti a parete o da un telecomando) invece, sono più comode e pratiche, ma hanno un costo più elevato. Infine, alcuni modelli sono dotati di sistemi automatizzati, ovvero quelli dotati di sensori che rilevano condizioni ambientali e aprono o chiudono la tenda di conseguenza, permettono di gestire in maniera funzionale la tenda e ridurre i consumi energetici.

 

L’articolo Come scegliere le tende da sole: 4 importanti consigli proviene da dettagli home decor.

24 Giugno 2025 / / Casa Poetica

Disordine soggiorno - Casa Poetica

Disordine soggiorno è un’espressione che descrive una sensazione diffusa: quella di guardare il proprio salotto e pensare “sembra tutto in ordine, ma c’è qualcosa che non funziona”.
Spesso il vero problema non è visibile. Non sono gli oggetti fuori posto, ma l’effetto d’insieme: il modo in cui lo spazio comunica con te, ti accoglie o ti respinge.

Nel mio lavoro come professional organizer vedo ogni giorno soggiorni formalmente ordinati che però trasmettono confusione, stanchezza o incompletezza. E quasi sempre il motivo è nascosto in dettagli che nessuno pensa di rivedere.



Quando tutto è a posto, ma niente ti fa respirare

Un errore frequente nell’organizzazione del soggiorno è quello di concentrarsi sulla quantità di oggetti, tralasciando invece la qualità del loro uso e della loro collocazione.
Può succedere che tu abbia riposto tutto correttamente, ma lo spazio continui a sembrarti instabile. Succede quando gli oggetti ci sono, ma non seguono una logica pensata: sono in posti “giusti” solo in teoria.

Un esempio? I giochi dei bambini riposti in una cesta lontana dal tappeto dove giocano ogni giorno. Oppure i plaid sistemati in un mobile chiuso, quando servono ogni sera sul divano.
L’ordine funziona quando segue la realtà, non l’ideale.



Disordine in soggiorno e sovraccarico visivo

Anche uno spazio ben curato può comunicare disordine se troppe cose sono visibili contemporaneamente.
Mensole piene, superfici sature, decorazioni accumulate.
Non si tratta di togliere per forza, ma di scegliere.
Quando tutto è presente, nulla si distingue. E l’occhio non trova riposo.

Un vassoio con tre oggetti selezionati crea più ordine visivo di un piano perfettamente allineato ma affollato.
L’organizzazione non è solo interna: anche ciò che si vede richiede equilibrio.



Mancanza di confini funzionali = caos implicito

Il soggiorno è spesso la stanza più multifunzionale della casa.
Si gioca, si lavora, si guarda la TV, si accolgono ospiti. Quando queste attività convivono senza zone distinte, il risultato è un caos silenzioso.

Non servono pareti o mobili su misura per creare confini.
Basta una routine, una disposizione pensata, piccoli segnali visivi.
Organizzare non è dividere: è permettere alle funzioni di esistere, senza scontrarsi.



Oggetti “in pausa”: il disordine che si prolunga

Un disegno lasciato in sospeso, un libro appoggiato a metà, un caricatore in vista “perché tanto lo uso dopo”.
Niente di tutto questo è davvero fuori posto.
Ma quando tutto è temporaneo, nulla è definito.

Il risultato è un soggiorno che sembra sempre in movimento, ma mai concluso.
Qui la soluzione non è riporre. È chiudere le fasi, con microazioni che segnano un prima e un dopo.
Due minuti ogni sera valgono più di un riordino completo ogni settimana.



Troppe decisioni lasciate in sospeso

Una lampada mai fissata, un mobile in attesa, un angolo vuoto senza una funzione chiara.
Anche le cose non fatte comunicano disordine.
Non perché siano “brutte”, ma perché restano lì come domande aperte. E lo spazio, intorno a quelle domande, non si stabilizza mai.

Decidere, anche solo un dettaglio, cambia la percezione.

Finire, fissare, scegliere: tre verbi che hanno molto più effetto dell’etichettare.



Il disordine in soggiorno non è sempre un fatto: è una sensazione continua

Se ogni giorno ti sembra di rimettere tutto a posto, ma non ti senti mai “in ordine”, è probabile che il tuo soggiorno non sia allineato con il modo in cui lo vivi.
Non è una questione di stile o estetica.
È una questione di relazione.

Nel mio lavoro non aiuto a “mettere via”.
Aiuto a dare un senso allo spazio, renderlo coerente con chi lo abita, farlo funzionare davvero nella vita quotidiana.

Scrivimi se vuoi rimettere in equilibrio il tuo soggiorno partendo da ciò che vivi — non solo da ciò che si vede.





Cover Photo on I-Stock





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23 Giugno 2025 / / Dettagli Home Decor

Torna MÄVINN di Ikea, la collezione artigianale che unisce design contemporaneo, tradizione locale e un forte impegno sociale. A partire da luglio 2025, la terza edizione di questa linea sarà disponibile nei negozi IKEA e online, con da artigiani provenienti da Bangladesh, India, Indonesia, Giordania e Thailandia.

Questa edizione rinnova l’impegno di IKEA verso l’inclusione, la sostenibilità e il rispetto delle culture locali, offrendo non solo complementi d’arredo unici, ma anche una narrazione autentica e ricca di valori.

prodotti fatti a mano della nuova collezione MÄVINN di Ikea

Un design che fa la differenza

La collezione MÄVINN di Ikea nasce con un obiettivo preciso: generare un impatto positivo sulle comunità locali attraverso il lavoro artigianale. Ogni prodotto, che si tratti di un cesto intrecciato, un paralume in juta o un tappeto tessuto a mano, racconta una storia di empowerment, creatività e resilienza.

Il cuore di MÄVINN è la co-creazione. I designer IKEA collaborano con imprese sociali locali, valorizzando le abilità artigianali tramandate da generazioni e reinterpretandole in chiave moderna. Secondo la designer Maria Vinka, “lavorare a questa collezione è come un dialogo continuo: gli artigiani portano la loro arte, noi la mettiamo in risalto”.

lampada a sospensione con paralume in juta della collezione MÄVINN di Ikea

MÄVINN di Ikea: materiali naturali e tradizioni senza tempo

Un tratto distintivo della collezione MÄVINN di Ikea è l’uso di materiali naturali e rinnovabili, scelti con attenzione per rispettare l’ambiente e le tradizioni locali. Corteccia di banano, juta, foglie di palma e fibre intrecciate sono le protagoniste di questi oggetti che portano calore, autenticità e texture materiche all’interno della casa.

Questi materiali, oltre a essere sostenibili, esprimono un’eleganza semplice e naturale, capace di adattarsi a diversi stili d’arredo, dal boho chic al minimal etnico.

Tavola con accessori MÄVINN

Convivialità e tavola: il tema dell’edizione 2025

Il tema di questa terza edizione è la preparazione della tavola, un rituale quotidiano che diventa simbolo di condivisione e connessione tra le persone. I prodotti della nuova collezione MÄVINN includono oggetti decorativi e funzionali perfetti per creare una tavola accogliente, come tovagliette intrecciate, cesti porta pane, sottopiatti e altri accessori pensati per la convivialità.

L’obiettivo è quello di trasformare momenti ordinari in esperienze significative, con oggetti che parlano di mani sapienti, storie lontane e valori condivisi.

sottopiatti in juta della nuova collezione MÄVINN

MÄVINN: artigianato con impatto sociale

Dal 2012, IKEA porta avanti progetti di imprenditoria sociale per creare posti di lavoro sostenibili in aree vulnerabili. MÄVINN di Ikea rappresenta la concretizzazione di questo impegno: ogni articolo acquistato contribuisce a migliorare le condizioni di vita degli artigiani, offrendo loro stabilità economica, visibilità e opportunità di crescita.

Magnus Nord, responsabile per l’imprenditoria sociale in IKEA, lo riassume così: “Scegliere MÄVINN significa investire nella capacità di qualcuno di costruire un futuro migliore. Ogni prodotto è una piccola onda che genera un cambiamento duraturo”.

Cesti e cestini fatti a mano della collezione MÄVINN

Disponibilità e prossime edizioni

La collezione MÄVINN 2025 sarà disponibile da luglio 2025 in tutti i punti vendita IKEA e sul sito ufficiale. IKEA ha annunciato inoltre che a partire dal 2026, la linea MÄVINN verrà aggiornata ogni sei mesi, diventando un appuntamento fisso per chi ama il design consapevole e l’artigianato autentico.

Conclusione

Con la nuova edizione della collezione MÄVINN di Ikea, il design d’interni incontra l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale. Questa collezione non è solo un’ode alla bellezza dell’artigianato, ma anche uno strumento di trasformazione concreta per tante comunità nel mondo. Sceglierla significa decorare la propria casa con oggetti carichi di valore umano e culturale.

 

 

L’articolo MÄVINN di Ikea: arriva a luglio la nuova collezione che celebra l’artigianato sostenibile proviene da dettagli home decor.

23 Giugno 2025 / / Dettagli Home Decor

L’outdoor living è diventato una vera e propria filosofia dell’abitare contemporaneo, sempre più apprezzata da chi cerca un equilibrio tra comfort, estetica e contatto con la natura.

Lo spazio esterno si trasforma così in un’estensione armoniosa della casa, pensata per favorire il benessere e vivere momenti di autentico relax all’aria aperta.

Arredarlo con cura significa valorizzare ogni dettaglio, dal design degli arredi alla vegetazione, fino alla scelta dei materiali.

Scopriamo come dare nuova vita agli spazi esterni e abbracciare l’outdoor living, trasformando terrazze, giardini e patii in autentiche oasi di comfort attraverso stili, progetti e ispirazioni d’autore.

Leggi anche: “Novità 2025 per arredare giardini, terrazze e balconi

tribu portogallo progetto outdoor living
Tribù Portogallo Natal Alu

Outdoor living tra vegetazione e materiali naturali autentici

Integrare la natura nell’outdoor living non significa semplicemente aggiungere piante ornamentali, ma costruire un’esperienza visiva e sensoriale completa.

Alberi autoctoni, rampicanti rigogliosi e piante aromatiche contribuiscono a rinfrescare l’ambiente, offrire ombra e definire lo stile dello spazio, rendendo l’area esterna un’estensione autentica e armoniosa della casa.

Le finiture in pietra, i pergolati in metallo grezzo o legno, e i rivestimenti in intonaco di calce esaltano l’aspetto organico dell’ambiente e lo legano al contesto paesaggistico.

outdoor living country house firmata Sandra Tarruella
Sandra’s Country House, Tarruella Trechs Studio – ph: Eugeni Pons

Un pergolato in filo d’acciaio coperto da buganvillea e vite incornicia la zona relax, mentre il giardino mediterraneo ospita ulivi, mandorli e una piscina in intonaco di calce. Un dialogo armonico tra vegetazione e materia.

Design compatto: idee Smart per spazi ridotti

Anche gli ambienti outdoor più piccoli possono diventare veri e propri angoli benessere grazie a soluzioni compatte ma funzionali.

Una mini piscina, ad esempio, è l’elemento perfetto per ravvivare le terrazze o i giardini cittadini. Elementi modulari, rivestimenti lineari e tecnologia integrata ottimizzano spazio e comfort.

piscina outdoor modello futura di Relax Design
Mini piscina FUTURA – Relax Design

Design compatto ed essenziale con pannellatura a giunzione invisibile, bordo a sfioro in acciaio e illuminazione LED. Comfort e funzionalità in un formato ridotto, per vivere momenti di relax anche in ambienti contenuti.

Leggi anche: “Minipiscine da esterno: comfort, design e tecnologia per il tuo angolo wellness all’aperto

Arredi protagonisti dell’outdoor living: relax con stile

Il cuore dell’outdoor living è il soggiorno all’aperto, uno spazio pensato per accogliere momenti di relax e condivisione, dove arredi confortevoli e materiali resistenti si fondono con l’ambiente naturale per creare un’atmosfera accogliente e funzionale in ogni stagione.

Divani dalle linee moderne, pouf versatili e materiali resistenti alle intemperie definiscono un ambiente accogliente. Il segreto è scegliere arredi che combinino estetica e durata, creando un salotto open air dove rilassarsi e socializzare.

outdoor living con il divano angolare della collezione westwing
Collezione Westwing Outdoor – stile moderno

Arredi dalle linee pulite in legno e metallo, abbinati a tessuti neutri. Un divano modulare diventa centro della scena, accompagnato da pouf multifunzionali per un comfort sofisticato.

Atmosfera bohémien: calore, intimità e libertà creativa

Per chi desidera uno spazio esterno dallo spirito libero e conviviale, lo stile bohémien è la scelta ideale. Materiali naturali come juta, legno grezzo e tessuti in tonalità neutre definiscono un’estetica rilassata. Lanterne, cuscini oversize e dettagli artigianali completano l’atmosfera.

spazio outdoor nella casa vacanze Somos Suenos ad Atene
Casa Somos Suenos – progetto Dimitris Pavlou, ph: Ana Santl

Un patio nascosto nel cuore di Atene, tra vegetazione rigogliosa e arredi bohémien. Zona pranzo ombreggiata, lettini e vasca idromassaggio convivono in perfetto equilibrio tra charme urbano e natura.

Outdoor living mediterraneo: tra luce e convivialità

Lo stile mediterraneo celebra la luce naturale e i materiali locali. Spazi essenziali, finiture materiche e arredi minimal si combinano per creare ambienti autentici e vissuti. Le terrazze diventano continuità degli interni, con zone lounge e dining integrate.

outdoor living di un appartamento di città in stile mediterraneo
Escudellers Apartment, Culto Interior Design – ph: Elton Rocha

Una terrazza nel cuore di Barcellona con area lounge aperta e zona pranzo sotto pergolato. Ceramiche neutre, piante autoctone e linee essenziali per un lifestyle all’aria aperta dal sapore mediterraneo.

Vista e autenticità: l’architettura dialoga con il paesaggio

L’outdoor ideale è quello che rispetta l’ambiente circostante, valorizzando scorci, materiali e tradizioni locali. Ogni elemento deve contribuire a far emergere l’identità del luogo, senza artifici.

Spazi pensati per vivere in simbiosi con il paesaggio offrono un’esperienza autentica e appagante.

outdoor living rustico di una villa a Perugia
Il Nido – Villa a Perugia, Umbria – ph: Kristian Septimius Krogh

Una villa in pietra immersa nel verde delle colline umbre. La terrazza panoramica diventa fulcro della vita all’aperto, tra cucina esterna, lunghe tavolate e viste mozzafiato sui cipressi.

Che si tratti di una terrazza urbana, di un patio immerso nel verde o di un giardino con piscina, lo spazio esterno è sempre più un’estensione armonica degli interni, pensata per accogliere momenti di relax, divertimento e anche contemplazione.

Con la giusta progettazione, puoi riflettere il vero spirito dell’outdoor living, trasformando il tuo giardino in un’oasi di comfort e benessere

 

 

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22 Giugno 2025 / / Coffee Break

Siamo orgogliosi di annunciare che il progetto Villa delle Querce ha ricevuto il
BIG SEE Architecture Award 2025, un prestigioso riconoscimento internazionale
che celebra l’eccellenza progettuale nell’area del Sud-Est Europa. Il progetto è
stato selezionato nella categoria Residential – Houses e pubblicato
ufficialmente tra i vincitori sul sito dell’organizzazione
bigsee.eu

Un progetto immerso nella natura

Villa delle Querce è un’abitazione unifamiliare progettata in un ampio lotto di
2.100 mq, modellata dalla presenza di tre grandi querce secolari che hanno
determinato l’impianto geometrico e l’organizzazione degli spazi.

Il progetto si articola in due volumi: la villa principale e la dependance,
scanditi da setti murari in mattoni a vista che danno ritmo, gerarchia e
profondità alle facciate. All’interno, il contrasto tra la matericità dei setti
e la luminosità degli ambienti bianchi crea un equilibrio raffinato e
contemporaneo.

Il cuore della casa è il living a doppia altezza, dove la luce naturale penetra
grazie a una parete vetrata a tutta altezza e a un ballatoio trasparente. La
scala in ferro, legno e vetro diventa elemento scultoreo e funzionale.

Comfort, efficienza e qualità architettonica

Villa delle Querce è dotata di un sistema impiantistico avanzato: riscaldamento
e raffreddamento radiante integrato nei pavimenti, alimentato da pompa di
calore, infissi performanti con vetri isolanti, illuminazione completamente a
LED e un sistema di sicurezza evoluto.

L’orientamento della casa, le alberature esistenti e gli sbalzi delle terrazze
sono stati studiati per garantire ombreggiamento naturale e comfort abitativo
anche nei mesi estivi, in piena armonia con il paesaggio circostante.

Un riconoscimento che ci emoziona

Questo premio ha per noi un significato particolare. Villa delle Querce è nata
dalla collaborazione con il proprietario, Marco di Giovanni, architetto e amico,
scomparso prematuramente nel 2018. Progettare questa casa insieme a lui è stato
un privilegio e siamo felici che oggi venga riconosciuta come un esempio di
architettura residenziale contemporanea capace di dialogare con il luogo, con la
luce e con chi la abita.

Scopri di più nella nostra newsletter dedicata alla premiazione

Per approfondire il progetto:
Leggi l’articolo originale sul blog: Villa delle Querce, geometrie nella
natura

22 Giugno 2025 / / Coffee Break

Sull’isola di Serifos, nel cuore delle Cicladi, il complesso residenziale
Rhoēs, progettato da Sinas Architects e completato nel 2024, rappresenta un
perfetto equilibrio tra architettura e natura. Il suo nome, derivato dal greco
“flusso”, evoca il legame tra il costruito e il paesaggio, con un approccio
progettuale che mira a preservare la bellezza incontaminata dell’isola.

Un’architettura che si mimetizza

Il complesso si compone di una villa principale di 300 m² e di una guesthouse
di 90 m², sapientemente integrate in un terreno collinare con pendenze
accentuate e vegetazione spontanea. L’edificio è stato concepito con un
approccio subterraneo, dove solo la facciata principale e alcune fessure per
la luce e la ventilazione restano visibili, mimetizzandosi completamente nel
contesto naturale.

Materiali e dettagli costruttivi

La facciata è realizzata con pietra locale, estratta direttamente dal sito
durante gli scavi. Questo dettaglio consente all’edificio di fondersi con i
tradizionali muri a secco delle Cicladi, mantenendo una continuità estetica e
materica con l’ambiente circostante. La pietra lavorata crea un effetto
sorprendente: una superficie che sembra una “stoffa svolazzante”, generando
giochi di ombre e nicchie che definiscono lo spazio della veranda.

Un design fluido e organico

Al centro del complesso, una piscina circolare richiama il movimento
dell’acqua, creando un contrasto armonioso con la solidità della pietra e
aggiungendo un tocco ludico al progetto. Il tetto si trasforma in una canopia
leggera, mentre i muri in pietra si estendono fino ai confini del terreno,
contribuendo a mantenere l’integrità visiva del suolo e rafforzando la
connessione tra architettura e paesaggio.

Modernità e tradizione

Rhoēs è un esempio di come l’architettura contemporanea possa dialogare con la
tradizione senza alterarne l’essenza. La villa è quasi invisibile dal retro,
una presenza discreta che rispetta la morfologia del territorio e celebra la
bellezza selvaggia dell’isola. Il risultato è un rifugio che unisce
minimalismo e radici storiche, offrendo un’esperienza abitativa unica, in
perfetta simbiosi con il paesaggio cicladico.

Rhoēs: The Villa That Disappears into the Serifos Landscape

On the island of Serifos, in the heart of the Cyclades, the Rhoēs
residential complex, designed by Sinas Architects and completed in 2024,
embodies a perfect balance between architecture and nature. Its name,
derived from the Greek word for “flow,” evokes the connection between built
space and landscape, with a design approach aimed at preserving the island’s
untouched beauty.

Architecture that Blends into the Landscape

The complex consists of a 300 m² main villa and a 90 m² guesthouse,
seamlessly integrated into a hillside terrain with steep slopes and wild
vegetation. The building follows a subterranean approach, with only the main
facade and a few openings for light and ventilation visible, making it
almost disappear into the natural setting.

Materials and Construction Details

The facade is made of local stone, extracted directly from the site during
excavation. This allows the building to blend seamlessly with the
traditional dry-stone walls of the Cyclades, maintaining aesthetic and
material continuity with the surrounding environment. The stone has been
crafted to create a surprising effect: a surface that appears like a
“billowing fabric,” casting dynamic shadows and forming niches that shape
the veranda space.

A Fluid and Organic Design

At the heart of the complex, a circular pool echoes the rippling motion of
water, creating a harmonious contrast with the solidity of the stone and
adding a playful touch to the project. The roof transforms into a light
canopy, while the stone walls extend to the boundaries of the site,
preserving the visual integrity of the terrain and reinforcing the
connection between architecture and landscape.

Modernity and Tradition

Rhoēs is an example of how contemporary architecture can engage with
tradition without compromising its essence. The villa is almost invisible
from the rear, a discreet presence that respects the land’s morphology and
celebrates the island’s wild beauty. The result is a retreat that merges
minimalism with historical roots, offering a unique living experience in
perfect harmony with the Cycladic landscape.

immagini VIA

22 Giugno 2025 / / Casa Poetica

Decluttering per Cancro - Casa Poetica

Il decluttering per Cancro è un viaggio emotivo che richiede delicatezza e consapevolezza. Come segno d’Acqua, sei profondamente legata ai tuoi spazi e ai ricordi che questi custodiscono. La tua casa è il tuo rifugio, un luogo dove cerchi comfort e sicurezza. Tuttavia, l’accumulo di oggetti può trasformarsi in un peso, soffocando la serenità che tanto desideri. In questo post ti guiderò attraverso un approccio gentile e pratico al decluttering, rispettando il tuo lato sentimentale e aiutandoti a ritrovare equilibrio e armonia.



Cancro e decluttering: liberarsi senza perdere i ricordi

Ami conservare oggetti che raccontano storie: vecchie lettere, foto, regali e cimeli di famiglia. Ma il troppo può creare confusione e impedirti di vivere appieno il presente. Il decluttering per Cancro non significa dimenticare, ma scegliere consapevolmente ciò che vuoi tenere con te per valorizzarlo davvero.



1. Decluttering degli oggetti sentimentali: una selezione consapevole

Per te, ogni oggetto ha un’anima e una storia, ma non tutto merita di occupare spazio.

Consiglio pratico:

  • Inizia dagli oggetti meno emotivi: libri o vestiti che non usi più. Una volta sciolto il ghiaccio, sarà più facile affrontare i ricordi.
  • Tieni solo ciò che ti fa sorridere e ti evoca momenti positivi. Se un oggetto ti porta tristezza, ringrazialo per ciò che ha rappresentato e lascialo andare.
  • Usa una scatola dei ricordi per conservare ciò che è davvero speciale, mantenendo ordine senza rinunciare ai tuoi legami emotivi.

Risultato: Più spazio per vivere il presente, senza dimenticare ciò che conta davvero.



2. Decluttering della cucina: il cuore della casa

La cucina è spesso il centro delle tue emozioni e dei momenti condivisi, ma un ambiente troppo pieno può essere opprimente.

Consiglio pratico:

  • Elimina stoviglie, utensili o elettrodomestici che non usi più. Conserva solo ciò che ami davvero e che usi regolarmente.
  • Fai ordine nella dispensa: butta via cibi scaduti o inutilizzati e organizza gli alimenti per categoria.
  • Scegli pochi accessori decorativi che trasmettano calore e comfort.

Risultato: Una cucina accogliente e funzionale, perfetta per creare nuovi ricordi.



3. Decluttering delle superfici: spazio per respirare

Ami decorare la casa con oggetti che ti fanno sentire al sicuro, ma troppe cose possono soffocare l’ambiente.

Consiglio pratico:

  • Svuota mensole e tavoli dagli oggetti accumulati. Mantieni solo pochi pezzi significativi e lascia spazio vuoto per creare equilibrio.
  • Usa cesti o contenitori per organizzare oggetti sparsi, mantenendo ordine senza rinunciare al calore.
  • Riduci le decorazioni stagionali: scegli pochi elementi che ami davvero e che rappresentano lo spirito della stagione.

Risultato: Un ambiente sereno che ti accoglie e ti rilassa.



4. Decluttering della camera da letto: un rifugio di pace

La camera è il tuo santuario, il luogo dove ti rifugi per ricaricare le energie. Un ambiente disordinato può disturbare la tua serenità.

Consiglio pratico:

  • Tieni solo i tessili che ti fanno sentire a tuo agio: coperte morbide, lenzuola di qualità e cuscini accoglienti.
  • Riorganizza l’armadio, eliminando i vestiti che non indossi più o che non ti rappresentano.
  • Riduci al minimo gli oggetti sul comodino: una lampada, un libro e un oggetto che ti rilassa sono più che sufficienti.

Risultato: Una stanza che ti avvolge con calma e tranquillità.



5. Decluttering emotivo: lascia andare senza paura

Per te, ogni oggetto è legato a un ricordo, ma il decluttering emotivo è una liberazione.

Consiglio pratico:

  • Dedica un momento per riflettere su ogni oggetto: ti fa sentire felice o ti trattiene nel passato?
  • Se non riesci a lasciarlo andare subito, mettilo in una scatola “in attesa”. Dopo qualche mese, se non lo hai rimpianto, è il momento di donarlo o eliminarlo.
  • Ricorda che il valore dei ricordi non risiede nell’oggetto, ma nella tua memoria.

Risultato: Una mente più leggera e uno spazio più armonioso.



Decluttering per Cancro, un atto di amore per te stessa

Il decluttering per Cancro è un percorso delicato e consapevole, che ti aiuta a creare una casa dove ogni cosa ha un significato e un posto. Fare ordine non significa dimenticare, ma scegliere di valorizzare ciò che ami davvero, liberandoti di tutto ciò che non serve più. Sei pronta a fare spazio alla serenità e al benessere?

Vuoi aiuto per iniziare il tuo percorso di decluttering? Contattami per una consulenza personalizzata e insieme trasformeremo i tuoi spazi in un rifugio accogliente e armonioso.





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20 Giugno 2025 / / Dettagli Home Decor

Hai mai sentito parlare del pavimento sopraelevato per interni? Si tratta di una soluzione moderna, nata inizialmente nei Centri Elaborazione Dati per rispondere alla necessità di intervenire facilmente sugli impianti informatici e di rete, soggetti a frequenti modifiche e manutenzioni.

Nel tempo, questo sistema, conosciuto anche come pavimento flottante, ha trovato largo impiego negli ambienti di lavoro. La sua forza sta nella possibilità di gestire in modo semplice e flessibile cablaggi elettrici, telefonici, informatici, ma anche impianti idraulici e di ventilazione, senza dover ricorrere a lavori invasivi come demolizioni o scavi.

Ma non finisce qui. Oggi il pavimento sopraelevato non è più solo una soluzione tecnica, è diventato un vero e proprio elemento architettonico. Lo trovi negli uffici, certo, ma anche nei musei, nei negozi, negli showroom e in tutti quegli spazi dove è importante poter riorganizzare ambienti e impianti con facilità.

Un altro grande vantaggio? Se hai a che fare con un pavimento antico o di pregio (e non sai come recuperarlo), questa tecnologia ti permette di intervenire senza danneggiarlo, lasciandolo intatto e perfettamente conservato. In più, è una scelta reversibile: se cambi idea, puoi rimuovere tutto senza lasciare tracce permanenti.

posa pavimenti sopraelevati

Pavimenti sopraelevati: cosa sono

Ora che hai capito perché i pavimenti sopraelevati si sono diffusi così tanto, vediamo insieme da cosa è composto questo sistema così pratico.

Il pavimento sopraelevato, come quello realizzato e progettato da Imola Tecnica, si basa su una struttura portante, solitamente in metallo, composta da piccoli pilastri regolabili e traverse. Su questa base vengono poi posizionati i pannelli che formano la superficie calpestabile. Tra il pavimento vero e proprio e il sottofondo si crea uno spazio tecnico, chiamato intercapedine, che può avere altezze diverse, da pochi centimetri fino a oltre un metro.

Grazie a questa soluzione, non è necessario decidere fin da subito come organizzare tutti gli spazi e gli impianti. Hai molta più libertà e puoi modificare l’ambiente in base alle necessità del momento, senza interventi invasivi.

Un altro vantaggio? Se in futuro c’è bisogno di aggiungere qualcosa che non era stato previsto in fase di progetto, nessun problema: puoi farlo senza complicazioni. Basta sollevare i pannelli per accedere agli impianti e intervenire in modo semplice, ad esempio per cercare un guasto o fare una riparazione.

Vantaggi dei pavimenti sopraelevati

Rispetto a un pavimento tradizionale, quello flottante offre vantaggi davvero concreti. Uno su tutti? La possibilità di aggiungere nuovi impianti o modificare quelli esistenti, per essere certi che siano a norma, senza dover rompere nulla. Niente demolizioni, niente polvere, niente lavori lunghi e invasivi.

Un altro grande punto a favore sono i tempi di realizzazione: non devi aspettare che gli impianti siano collaudati o certificati per poter installare il pavimento sopraelevato. E nemmeno attendere che il massetto sia completamente asciutto per incollarci sopra la pavimentazione.

Il sistema, infatti, si posa “a secco”, cioè senza l’uso di collanti o malte, che ti permette di andare avanti con i lavori in cantiere più velocemente, mantenendo comunque la libertà di intervenire sugli impianti anche in un secondo momento.

Struttura dei pavimenti sopraelevati

Un pavimento sopraelevato si compone essenzialmente di due elementi principali:

  • la struttura portante;
  • i pannelli.

Questi due componenti possono essere combinati in vari modi, a seconda delle esigenze tecniche ed estetiche dell’ambiente.

La struttura portante è solitamente realizzata in acciaio e comprende diversi elementi:

  • le colonne, che sostengono l’intera struttura;
  • il piano d’appoggio sulla sommità delle colonne;
  • un dispositivo di regolazione per controllare l’altezza;
  • la base che poggia direttamente sul pavimento.

Per rendere la struttura ancora più solida e per distribuire meglio i carichi, è consigliato aggiungere anche traversi che collegano le colonne tra loro, creando una griglia stabile su cui verranno posizionati i pannelli.

Un dettaglio importante da non trascurare: tra i punti di contatto (cioè dove i pannelli appoggiano sulla struttura) è bene applicare delle guarnizioni elastiche che aiutano a smorzare le vibrazioni e riducono i rumori, garantendo un pavimento più silenzioso e stabile.

Conclusioni

Il pavimento sopraelevato offre una serie di vantaggi evidenti che lo rendono una scelta ideale in ambienti come uffici, banche e centri direzionali, dove le informazioni viaggiano in continuazione e la tecnologia è parte integrante del lavoro quotidiano.

In questi spazi, è fondamentale avere impianti sempre accessibili, facilmente modificabili e collegabili ovunque serva. E qui entra in gioco il pavimento flottante (da non confondere con quelli che possono essere incollati come questi): ti permette di intervenire senza demolizioni, senza sporcare e senza interrompere l’attività lavorativa.

A differenza dei sistemi tradizionali, dove i cavi sono nascosti dietro le pareti, nei soffitti o sotto il pavimento e richiedono lavori lunghi e costosi per ogni modifica, il pavimento sopraelevato è molto più flessibile. Puoi installare o aggiornare gli impianti anche in un secondo momento, quando hai chiaro cosa serve davvero.

Può essere particolarmente utile, ad esempio, se hai un immobile destinato all’affitto: puoi aspettare di sapere chi lo prenderà in locazione e progettare gli impianti su misura per il nuovo inquilino, evitando sprechi e costi inutili.

Non solo: il pavimento flottante ti fa anche risparmiare tempo. Si monta rapidamente, anche a fasi, senza polvere né rumori fastidiosi. Non è necessario chiudere il negozio o fermare l’ufficio con tutti i costi che ne possono derivare: i lavori si possono fare mentre l’attività continua.

 

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20 Giugno 2025 / / Dettagli Home Decor

Nel cuore del borgo storico di Vicenza, nasce Quinta Sinfonia, una residenza elegante e sofisticata reinterpretata dallo studio Step Architects. Il progetto si distingue per l’approccio sensibile e contemporaneo che combina architettura, interior design e arte in un insieme coerente e armonico.

Architettura e interior design firmati Step Architects: la trasformazione di Quinta Sinfonia a Vicenza

L’intervento ha previsto una profonda ristrutturazione dell’impianto originario degli anni Trenta, includendo un consolidamento strutturale e una nuova distribuzione degli spazi pensata per accogliere le esigenze dei nuovi proprietari. Il risultato è una casa aperta, fluida e immersiva, dove ogni ambiente è concepito come parte di un racconto visivo ed emozionale.


Prospettive lunghe, quinte scenografiche e passaggi inattesi definiscono un linguaggio progettuale che non è mai banale. Step Architects ha dedicato particolare attenzione agli spazi di transizione, trasformandoli da semplici aree funzionali in veri luoghi esperienziali. Il corridoio centrale è stato ripensato attraverso boiserie su misura che integrano arredi, contenitori e pareti mobili.

La zona giorno è ora un unico open space accogliente e conviviale, mentre la zona notte ospita una suite padronale completa di camera, bagno e cabina armadio passante. A completare l’esperienza abitativa, uno spazio interamente dedicato alla musica e al pianoforte di famiglia, simbolo di affetti e memoria. 


NOORTH arreda i bagni di Quinta Sinfonia

Gli ambienti bagno della residenza Quinta Sinfonia sono arredati con le collezioni di Noorth, marchio sinonimo di design d’eccellenza e qualità Made in Italy. Nel bagno padronale spicca il sistema SINTESI, disegnato da Michele Marcon, nella versione in rovere termocotto con top in gres nero e lavabo in appoggio. Si tratta di una soluzione modulare altamente personalizzabile, che unisce rigore formale e flessibilità compositiva: elementi sospesi, mensole con lavabi, contenitori a terra e sospesi offrono infinite possibilità di configurazione, sempre all’insegna della coerenza architettonica.


Nel secondo bagno, il protagonista è invece il lavabo ROMA, una proposta disegnata da Altherr Désile Park. Il suo design cilindrico, in ceramica bianca con dettagli in laccato platino e struttura in noce canaletto, rilegge in chiave moderna il patrimonio dell’architettura mediterranea.

Le collezioni SINTESI e ROMA raccontano lo stile di NOORTH e la vocazione del brand a proporre a una clientela cosmopolita ed evoluta un insieme di soluzioni eterogenee per tipologia, stile, materiali e funzione che traccia le linee di un nuovo racconto, in cui il valore dell’incontro tra design e alta artigianalità Made in Italy, insieme alla ricerca tecnica e stilistica, svolge un ruolo fondamentale per una progettazione ideale dell’ambiente bagno contemporaneo.

Crediti
Progetto: Quinta Sinfonia

Architetto/Designer: Step Architects
instagram: @steparchitects – https://www.instagram.com/steparchitects sito web: www.steparchitects.it

Fotografie: Veronica De Martin
instagram: @v.demartin – www.instagram.com/v.demartin sito web: www.veronicademartin.com

 

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