3 Giugno 2025 / / Dettagli Home Decor

Stai cercando idee per la camera da letto che ti aiutino a sfruttare ogni centimetro senza rinunciare all’eleganza? Oggi la camera da letto non è più solo il luogo del riposo: si trasforma in studio, zona fitness, angolo lettura o spazio creativo. Questa evoluzione rende fondamentale trovare soluzioni funzionali che uniscano praticità e bellezza.
In questo articolo esploriamo idee intelligenti per la camera da letto che ti permetteranno di ottimizzare lo spazio, mantenere l’ordine e valorizzare lo stile, creando un ambiente su misura per le tue esigenze quotidiane.

camera da letto multifunzionale con idee da copiare

Valuta le tue esigenze reali

Prima di spostare i mobili o di lanciarti nell’acquisto di accessori, poniti una domanda fondamentale: di che cosa ho veramente bisogno in questo spazio?

Forse lavori da casa e hai bisogno di una scrivania comoda, forse fai attività fisica in camera da letto o desideri un angolo lettura ben illuminato. Vivi in un piccolo appartamento e la tua camera da letto funge da soggiorno? Individuare le tue esigenze ti aiuterà a stabilire le priorità.

Non si tratta di fare tutto, ma di farlo bene. Una camera da letto che cerca di essere troppe cose senza una pianificazione finisce per essere satura e caotica.

Idee camera da letto per ottimizzare lo spazio: i mobili multifunzionali

Quando lo spazio è limitato, ogni mobile deve svolgere più di una funzione. Alcuni elementi indispensabili e salvaspazio:

  • Letto con contenitore o cassetti inferiori: Ideale per riporre biancheria da letto, abiti fuori stagione o anche libri.
  • Scrivania pieghevole o a muro: Si fissa alla parete e si richiude quando non serve. Perfetta per aree di lavoro ridotte.
  • Divano letto o letto estraibile: Molto utile nelle camere per ragazzi o se ricevi visite frequenti.
  • Comodini con contenitori verticali: Decorativi e pratici allo stesso tempo.

Il segreto sta nello scegliere elementi funzionali che si integrino con lo stile della stanza. Se il tuo arredamento è in stile nordico, cerca linee pulite e toni chiari. Se preferisci lo stile industriale, opta per finiture metalliche e legni scuri.

idee camera da letto con bagno incorporato
Progetto studio La Maja – fotografo Juanan Barros- Il muretto basso e lo specchio sopra il lavandino creano la barriera perfetta per integrare il bagno nella stanza

Camera da letto idee per zone definite, anche se condividono spazio

Una camera con più funzioni ha bisogno di zone ben delimitate. Non serve costruire pareti: con piccoli accorgimenti puoi definire ogni area.

  • Zona notte: Il letto deve restare l’elemento centrale. Cura la biancheria e aggiungi testiere con stile.
  • Zona lavoro o studio: Cerca, se possibile, la luce naturale. Una lampada da tavolo e una sedia comoda bastano per definirla.
  • Zona contenimento: Armadi a muro, cassettiere o scaffali modulari aiutano a mantenere tutto in ordine.

Puoi usare tappeti, separé, scaffali aperti o semplicemente giocare con i colori per separare visivamente senza appesantire.

Verticalità e ingegno: sfrutta ogni centimetro

Quando lo spazio scarseggia, le pareti diventano le tue alleate. Sfruttare la verticalità è fondamentale per liberare superficie e guadagnare funzionalità:

  • Mensole a muro per libri, piante o piccoli oggetti decorativi.
  • Appendini decorativi o ganci per borse, zaini o accessori.
  • Organizer sospesi sulla porta dell’armadio o dietro la porta della stanza.
  • Testiere con contenitori: moderne, pratiche e decorative.

Anche gli angoli più inutilizzati possono trasformarsi in zone funzionali: un angolo vuoto può ospitare una libreria angolare, uno specchio a figura intera o una piccola panca contenitore.

Palette di colori e stile: unità sopra ogni cosa

In uno spazio che svolge più funzioni, mantenere una coerenza visiva è essenziale affinché non appaia disordinato.

  • Usa una base di colori neutri: bianco, grigio, beige o toni della terra.
  • Aggiungi tessuti o dettagli decorativi coordinati: cuscini, tende o quadri che riprendano forme, toni o materiali.
  • Unifica con materiali simili: legno chiaro, fibre naturali, metalli opachi, ecc.
  • Scegli un’illuminazione calda per mantenere l’ambiente accogliente, anche nella zona lavoro.

Vuoi aggiungere un tocco di colore? Fallo con moderazione: una coperta, un vaso vistoso o una lampada d’accento bastano per dare vita senza rompere l’armonia.

Idee camera da letto da copiare: tre camere multifunzionali ben risolte

idee camera da letto salvaspazio
progetto Dawn House di Susanna Cots

Camera da letto salvaspazio con scrivania su misura e letto integrato

Una cameretta luminosa e ben organizzata che unisce funzionalità e stile in perfetto equilibrio. Il letto è inserito in una pedana in legno chiaro, che integra anche una comoda panca e vani contenitore, ottimizzando al massimo lo spazio. Di fronte alla finestra si estende una lunga scrivania bianca su misura, ideale per lo studio o le attività creative, accompagnata da una sedia ergonomica con rotelle.

La finestra con cornice nera dona un tocco moderno e incornicia una splendida vista sul verde, contribuendo a rendere l’ambiente arioso e ispirante. I dettagli giocosi, come gli anelli ginnici sospesi, e la presenza di una pianta decorativa, aggiungono un tocco personale e dinamico. Le tonalità neutre, il rosa cipria del copriletto e gli accessori coordinati completano l’ambiente con un’estetica pulita e accogliente.

camera da letto ottimizzata con parete attrezzata dietro il letto
foto Eugeni Pons

Eleganza compatta: una camera da letto dal design essenziale ma ricco di personalità

Questa camera da letto è l’emblema di come lo stile minimal possa essere anche accogliente e raffinato. L’intera palette ruota attorno al bianco caldo, amplificato dalla luce naturale che entra attraverso l’ampia apertura laterale, vestita da tende in velluto rosso mattone: un tocco cromatico deciso che aggiunge profondità e calore all’ambiente.

Il letto è il fulcro visivo dello spazio, incorniciato da una parete attrezzata che integra librerie a giorno e due pratici comodini sospesi. Questa soluzione su misura massimizza lo spazio disponibile mantenendo le superfici libere, favorendo un senso di ordine e leggerezza. Le applique da lettura orientabili, poste simmetricamente ai lati del letto, garantiscono funzionalità senza invadere lo spazio visivo.

Due quadri con immagini sfocate donano un accento artistico alla stanza, mantenendo però un tono soft e coerente con l’insieme. I tessili, come i cuscini e la coperta in nuance terracotta e sabbia, completano la composizione con equilibrio e coerenza cromatica.

In pochi metri quadri, questa camera riesce a combinare armonia visiva, praticità e carattere, dimostrando come la progettazione intelligente e l’uso mirato del colore possano trasformare anche le stanze più semplici in spazi sofisticati e vivibili.

cameretta sfrutta lo spazio in verticale
progetto Black to Light di Susanna Cots

Verticalità e luce naturale: la chiave per una cameretta smart

In questa cameretta, l’ottimizzazione dello spazio passa attraverso una progettazione verticale e una perfetta gestione della luce. La scelta di un letto soppalcato consente di raddoppiare l’utilizzo dell’area disponibile, liberando completamente il piano terra per una zona studio funzionale e ben organizzata.

Sotto al letto, troviamo una scrivania ampia e luminosa, accompagnata da una sedia ergonomica e da una lampada direzionale: uno spazio ideale per lo studio o il lavoro da casa. Le linee pulite della struttura in metallo nero creano un contrasto grafico elegante con il bianco dominante dell’ambiente, richiamando lo stile minimal nordico.

Il pavimento in legno chiaro e la presenza di una grande portafinestra contribuiscono a dare respiro visivo alla stanza, enfatizzandone la profondità e la luminosità. Le tende a doppio strato – leggere e oscuranti – permettono di modulare la luce naturale secondo le esigenze del momento.

Il design essenziale dell’arredamento garantisce ordine, funzionalità e personalità anche in pochi metri quadrati.

Conclusione

Progettare una camera multifunzionale è un esercizio di creatività e organizzazione. Non serve una stanza enorme né un grande budget. Basta sapere di cosa hai bisogno, scegliere soluzioni pratiche e mantenere uno stile coerente.

La tua camera può essere ufficio, rifugio, palestra o sala lettura senza smettere di essere un ambiente accogliente ed esteticamente piacevole. Perché ottimizzare non vuol dire rinunciare, ma imparare a sfruttare al meglio ogni centimetro con intelligenza e stile.

Ti va di ridisegnare la tua stanza? Parti da una funzione, integra mobili versatili e lascia che il tuo gusto faccia la differenza.

 

 

L’articolo Idee camera da letto per una stanza multifunzionale, ordinata e accogliente proviene da dettagli home decor.

3 Giugno 2025 / / Casa Poetica

Decluttering del living - Casa Poetica

Il decluttering del living non è una moda da interior designer. È una scelta consapevole per alleggerire il soggiorno da tutto ciò che ti appesantisce.
Hai mai pensato che lo spazio in cui vivi ogni giorno potrebbe essere il primo responsabile della tua stanchezza mentale? Se il tuo salotto è pieno di oggetti che non usi, che non ami o che non parlano più di te, è il momento giusto per iniziare.

In questa guida troverai consigli pratici, strategie non banali e spunti concreti per iniziare il decluttering del soggiorno in modo sensato, sostenibile e – perché no – anche un po’ liberatorio.



Perché fare decluttering del soggiorno può cambiare la tua quotidianità

Il soggiorno è lo spazio dove dovresti rilassarti. Ma se è caotico, sovraccarico o pieno di oggetti fuori posto, diventa una fonte di ansia invece che un rifugio.

Fare decluttering del salotto significa:

  • Ridurre il rumore visivo

  • Recuperare spazio fisico e mentale

  • Vivere meglio la casa ogni giorno

  • Ritrovare coerenza tra chi sei oggi e ciò che ti circonda

E no, non devi buttare tutto per diventare minimalista. Devi solo tenere ciò che ha un senso reale per te, nel presente.



Come fare decluttering del living: 5 strategie che funzionano

1. Togli tutto. Guarda. Poi scegli cosa merita di restare.

Prendi una mensola, un cassetto, un mobile TV. Svuotalo completamente. Appoggia ogni oggetto su un tavolo.
Guardali con occhi nuovi e chiediti:

  • Lo uso?

  • Mi rappresenta ancora?

  • Mi trasmette qualcosa di positivo?

Tutto ciò che non riceve almeno un “sì” convinto… va fuori.
Consiglio pratico: usa tre scatole: Da tenere, Da donare, Da eliminare.
E agisci subito, senza rimandare.

2. Smettila di conservare per senso di colpa

Molti oggetti restano nel living solo perché “non si può buttare”, “era un regalo”, “è costato”.
Il risultato? Uno spazio che parla più del passato che del presente.

Esempio tipico:
Quel vaso che non ti è mai piaciuto, ma che tieni perché “era della zia”.
Soluzione: fotografalo, conserva il ricordo digitale se vuoi, poi liberati dell’oggetto fisico.

Il decluttering del soggiorno è anche un gesto emotivo. E hai il diritto di scegliere cosa ti fa stare bene, senza giustificarti.

3. Organizza il soggiorno per come vivi (non per come dovrebbe apparire)

La funzionalità prima dell’estetica da copertina.

Se guardi Netflix ogni sera, serve una scatola per telecomandi e cavi.
Se i tuoi figli giocano in salotto, crea una zona gioco con contenitori accessibili.
Se lavori dal divano (non giudichiamo), tieni lì un mini-kit con tutto ciò che ti serve.

Decluttering del living non vuol dire togliere tutto. Vuol dire tenere bene ciò che usi davvero.

4. Riduci gli oggetti a vista (ma non svuotare l’anima della stanza)

Troppi oggetti visibili creano stress.
Soprammobili, cornici, souvenir: più sono, meno li noti.

Scegli pochi elementi significativi e lascia il resto respirare.
Regola d’oro: non più di 3 oggetti per superficie.
Il resto può stare in scatole belle, dentro mobili chiusi, o tornare utile a qualcun altro.

Meno cose = più attenzione = più valore.

5. Non temere il vuoto: ti insegna a fare spazio anche dentro

Molti resistono al decluttering per paura del vuoto.
Ma uno spazio libero non è “triste”. È disponibile. È una possibilità.

Prova concreta: togli tutto da un angolo del soggiorno. Anche solo per un giorno.
Osserva come cambia il tuo modo di starci dentro. Spoiler: starai meglio.



Decluttering del living: le domande più frequenti

Quanto tempo serve per fare decluttering del soggiorno?

Dipende da quanto spazio hai e da quanto sei emotivamente legato agli oggetti.
Inizia con sessioni da 30 minuti per zona. Meglio poco ma costante che tutto in un giorno e poi mollare.

Cosa fare con gli oggetti che non riesco a buttare?

Mettili in una “scatola parcheggio”. Chiudila, datala, e nascondila.
Se dopo 30 giorni non ne senti la mancanza… sai cosa fare.

Come mantenere il living in ordine dopo il decluttering?

  • Dai a ogni oggetto un posto fisso

  • Fai un check settimanale di 10 minuti

  • Ricorda: ogni nuovo oggetto che entra, uno dovrebbe uscire



Decluttering del living: non ti serve un contenitore, ti serve una svolta

Le scatole le abbiamo tutti. Quello che spesso manca è lo sguardo giusto per cominciare.
Io arrivo con quello. E non ti lascio sola a metà strada.

Scrivimi. Il tuo nuovo salotto ti sta già aspettando.





Cover Photo on I-Stock





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2 Giugno 2025 / / ChiccaCasa

Se hai un cane di taglia grande o gigante lo sai. Più il tuo amico peloso è grande, più i lettini belli diventano rari come unicorni.
Se poi i cani grandi in casa sono due o magari tre e vuoi un unico lettino che sia esteticamente in armonia con il resto della casa, allora la ricerca si trasforma in una caccia al tesoro a difficoltà crescente.

La verità?
Esistono letti per cani giganti o cani grandi che dormono insieme, ma sono:

  • pochi,

  • spesso costosi,

  • anche se definiti come XXL, non tutti sono davvero abbastanza grandi per far dormire in comodità due o tre cani grandi o di taglia gigante.

Si finisce a volte per accontentarsi, ma tu, che hai scelto con cura ogni dettaglio della casa, non vuoi ritrovarti con un angolino trascurato, no?

In questo articolo ti racconto la soluzione che ho trovato per la camera da letto di una coppia di clienti e i loro tre amici a quattro zampe.

L’alternativa qual è?

Più spesso di quanto pensi, chi ha più di un cane grande finisce con l’opzione “più lettini sparsi per casa”.

Il risultato?

  • Disordine visivo: tanti letti sparsi nella stessa stanza.

  • Più lettini da pulire (e più peli disseminati qua e là).

  • Una spesa notevole: un buon lettino per cani grandi costa almeno un centinaio di euro, ma non sempre resistono nel tempo a lavaggi e usura.

  • Durata incerta: spesso l’imbottitura si affloscia, i tessuti si rovinano, e ti ritrovi a sostituirli ogni pochi anni.

Un’ottima alternativa, invece, sarebbe una struttura letto su misura con un materassino, sempre su misura, ma questa soluzione non è per tutte le tasche.

La mia soluzione per un lettino per 3 cani? Un letto Montessori

Hai letto bene. Un letto Montessori per bambini, che ho accessoriato con prodotti già pronti per essere acquistati.
Perché? Perché è:

  • basso e accessibile per i cani,

  • grande abbastanza da ospitarne anche due o tre grandi insieme,

  • in legno naturale e con un bel design adatto a tutti gli stili.

E se abbini un buon materasso e una fodera tessile gradevole, il risultato è funzionale, comodo e pure bellissimo da vedere.

Ecco la combinazione che consiglio.

Shopping list

1) Struttura letto Montessori – Modello TILA 7 di Smartwood

  • Misure: per i miei clienti ho suggerito la versione da 183 x 83 x 18 cm, ma ci sono tantissime misure di questo modello, tra cui scegliere. Ecco perché puoi usare la struttura letto anche solo per sollevare da terra un materassino o una coppia di materassini che hai già e rendere più sofisticato e stabile il lettino.

  • Materiale: legno naturale sostenibile.

  • Colore: per i miei clienti ho suggerito il bianco, essendo il lettino posto ai piedi del matrimoniale in legno naturale.
    Esistono altre finiture super interessanti, come il multistrato grezzo (molto affine con lo stile scandinavo).

  • Design: pulito, essenziale, adatto a tanti stili diversi, dal minimal al vintage.

  • Prezzo: 219€ (cambia in base alle dimensioni).

 

2) Materasso indeformabile per bambini

Spessore: 16 cm

  • Rivestimento: poliestere, ipoallergenico

  • Caratteristiche: ortopedico, medio rigido, made in Italy

  • Prezzo: circa 71€

 

3) Coprimaterasso vellutato ed elasticizzato

In realtà è un copridivano, ma ha delle taglie strategiche in grado di adattarsi a diversi materassini.

  • Misure: per la coppia di clienti ho suggerito il “3 posti grandi”, ma sono disponibili varie misure molto flessibili.

  • Colore: nella palette della stanza progettata c’era tanto blu, quindi ho suggerito il Blu Navy, ma ci sono ben ventuno colorazioni disponibili (puoi scegliere anche più colori in palette con la tua stanza, da alternare).

  • Antiscivolo e ben aderente, resta al suo posto anche quando i cani si muovono.

  • Lavabile in lavatrice, perfetto contro peli, odori e piccoli incidenti.

  • Prezzo: circa 16€, varia in base alle misure.

Totale

Con poco più di 300€ hai:

  • un letto grande e bello,

  • comodo per uno, due o tre cani di taglia grande o gigante,

  • con materiali sicuri e sostenibili,

  • e un look che non stona con l’arredo di casa (anzi!).

Avevi mai considerato una soluzione come questa? Secondo me vale la pena fare un tentativo.

Se questo post ti è stato utile, fammelo sapere in un commento.

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31 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

Se ti stai chiedendo come funziona il Bonus Mobili 2025, in questo articolo ti diciamo tutto su detrazioni, requisiti, spese ammesse e come ottenere la detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, a patto che siano collegati a specifici interventi di ristrutturazione edilizia. L’agevolazione è valida fino al 31 dicembre 2025 e rappresenta un’opportunità concreta per rinnovare casa migliorandone funzionalità ed estetica, puntando anche sull’efficienza energetica.

Bonus mobili: come funziona?

La detrazione del 50% è suddivisa in dieci quote annuali di pari importo e si applica su una spesa massima (stabilita annualmente) per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici destinati all’immobile oggetto dei lavori.

Per accedere al Bonus Mobili, è indispensabile che i lavori di ristrutturazione siano iniziati prima dell’acquisto dei beni. Non è invece necessario che le spese edilizie siano state già pagate.

infografica spiega come funziona il Bonus Mobili 2025

Cosa comprende il Bonus Mobili?

Il bonus copre l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici, destinati ad arredare immobili oggetto di lavori di ristrutturazione. È una detrazione pensata per chi desidera rinnovare i propri spazi beneficiando di un contributo economico concreto.

Mobili ammessi alla detrazione

L’elenco comprende una vasta gamma di arredi essenziali per la casa:

  • Letti (singoli, matrimoniali, a soppalco o a castello)
  • Armadi e guardaroba
  • Comodini, cassettiere, librerie
  • Scrivanie, tavoli, sedie
  • Divani e poltrone, anche letto
  • Credenze e madie
  • Apparecchi per l’illuminazione (lampade da terra, da tavolo, sospensione)

Mobili esclusi dal Bonus

Sono esclusi tutti gli elementi non ritenuti “essenziali” per l’arredo:

  • Porte interne
  • Pavimentazioni (incluso parquet)
  • Tende, tendaggi e tendine tecniche
  • Oggetti decorativi e complementi d’arredo 

Bonus mobili 2025: elettrodomestici ammessi

Per rientrare nel Bonus Mobili 2025, gli elettrodomestici devono appartenere a specifiche classi energetiche minime. Devono inoltre essere nuovi e dotati di etichetta energetica.

  • Forni: almeno classe A
  • Frigoriferi e congelatori: almeno classe F
  • Lavatrici, lavasciuga, lavastoviglie, asciugatrici: almeno classe E
  • Piani cottura elettrici e cappe: se dotati di etichetta energetica

 Esclusi: piccoli elettrodomestici (microonde, frullatori, aspirapolvere), beni usati o privi di etichetta energetica.

Anche le spese di trasporto e montaggio dei mobili e degli elettrodomestici possono essere incluse nella detrazione del Bonus Mobili 2025, a condizione che vengano effettuate con pagamenti tracciabili (come bonifico bancario, carta di credito o di debito). In questo modo, è possibile ottenere il beneficio fiscale non solo sull’acquisto, ma anche su tutte le fasi che completano l’arredo dell’immobile, massimizzando il risparmio complessivo.

arredamento nuovo soggiorno casa
La Casa Moderna

Bonus mobili senza ristrutturazioni: è possibile?

No. Il Bonus Mobili non è accessibile senza ristrutturazioni edilizie. L’acquisto di mobili o elettrodomestici deve essere legato a:

  • Manutenzione straordinaria, ad esempio la sostituzione o il potenziamento degli impianti tecnologici, oppure l’installazione di impianti di riscaldamento più efficienti e sostenibili dal punto di vista ambientale.
  • Restauro e risanamento conservativo, ovvero tutte quelle opere finalizzate a preservare e valorizzare l’immobile, senza alterarne la struttura originaria.
  • Ristrutturazione edilizia, sia su singole unità abitative che su interi edifici, con interventi che modificano in parte o totalmente l’organizzazione interna degli spazi.
  • Lavori per la riduzione del rischio sismico, compresi quelli eseguiti nell’ambito del Sismabonus, se collegati a un intervento edilizio ammissibile.

Sono ammessi anche interventi su parti comuni di edifici residenziali, purché i beni acquistati servano ad arredare tali spazi.

Documentazione e modalità di pagamento

Il bonus mobili 2025 è accessibile solo se le spese sono tracciabili.

Pagamenti ammessi:

  • Bonifico bancario o postale (non necessariamente “parlante”)
  • Carta di credito o debito
  • Finanziamento a rate (solo se pagato da società finanziaria con metodo tracciabile)

Non sono ammessi pagamenti in contanti, assegni o altri strumenti non tracciabili.

Documenti da conservare:

  • Ricevuta del bonifico o scontrino per pagamenti con carta
  • Estratto conto bancario
  • Fattura con descrizione dettagliata dei beni
  • Spese di trasporto e montaggio documentate
  • Comunicazione ENEA per l’acquisto di elettrodomestici 

Attenzione alla data di inizio lavori

Un punto fondamentale: la data di avvio della ristrutturazione deve precedere l’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici. Non è necessario che le spese siano state già saldate, ma i lavori devono essere documentati come iniziati.

Come dimostrare l’inizio dei lavori:

  • CILA, SCIA o altro titolo abilitativo
  • Comunicazione all’ASL (se prevista)
  • Dichiarazione sostitutiva di atto notorio (per lavori che non richiedono permessi)

Quando effettuare gli acquisti?

L’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici deve essere fatto entro il 31 dicembre 2025. È ammesso anche se i lavori non sono conclusi, purché già iniziati.

La spesa si considera sostenuta:

  • Alla data del bonifico (se effettuato da conto bancario/postale)
  • Alla data della transazione (per carte)
  • Alla data in cui la finanziaria effettua il pagamento

Conclusione

Il Bonus Mobili 2025 rappresenta una misura concreta per incentivare la riqualificazione delle abitazioni italiane, favorendo anche scelte sostenibili. Capire come funziona il Bonus Mobili, quali spese sono ammesse e come rispettare i requisiti è essenziale per ottenere il massimo vantaggio fiscale e migliorare il proprio spazio abitativo con intelligenza e convenienza. Se vuoi saperne di più sulle altre agevolazioni leggi il nostro articolo dedicato ai Bonus Casa 2025.

 

L’articolo Come funziona il Bonus Mobili 2025: guida completa per ottenere la detrazione del 50% proviene da dettagli home decor.

31 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

Una casa è ben oltre ad un insieme di muri e arredi, di una porta o di una cucina. È un ambiente che incide profondamente sul proprio benessere psicofisico ed è in grado di influenzare l’umore, la produttività e perfino la qualità del sonno. In un contesto moderno altamente stressante, l’architettura del benessere si pone quale approccio progettuale che mette al centro la persona e le sue esigenze quotidiane.

Trasformare gli spazi può essere rigenerativo e farlo è oggi sempre più semplice grazie a soluzioni di alto profilo, come per esempio un mutuo per ristrutturare casa, studiato appositamente per sostenere le spese di miglioramento dell’ambiente e migliorare la vita di tutti i giorni. Approfondiamo meglio l’argomento?

interno di una casa progettata secondo i principi dell'architettura del benessere
Depositphotos

Architettura del benessere: perché è importante?

L’architettura del benessere è un concetto che aiuta a ritrovare il piacere di vivere pienamente gli spazi abitativi. Interviene su ogni singolo aspetto, progettando o ristrutturando gli interni affinché possano rispondere ai bisogni reali delle persone. Facciamo un esempio concreto? Gli spazi aperti rappresentano un mood fluido e connesso, ideale per favorire la socialità e il movimento. L’ambiente definito e chiuso si orienta verso la concentrazione e il relax, attraverso una scelta di colori adeguata al contesto, un buon isolamento acustico e una serie di dettagli che possono fare la differenza.

L’equilibrio psicologico è dettato da più elementi, quali la disposizione degli elementi, la qualità dell’illuminazione e l’uso dei materiali. Se in casa prevalgono il caos, il disordine, il buio si potrebbe percepire un senso di oppressione e stanchezza.

Durante una ristrutturazione, si può ripensare la distribuzione interna della casa per valorizzare proprio queste dinamiche.

Che cos’è la biofilia? Tutti i vantaggi

Tra i fondamentali dell’architettura del benessere spicca la biofilia, ovvero il legame istintivo tra essere umano e natura. Si crea attraverso l’integrazione degli elementi naturali all’interno degli ambienti domestici, al fine di ridurre lo stress, rafforzare la sensazione di benessere e migliorare l’umore.

Il concetto si può esprimere in modi differenti, tra cui:

  • l’uso di materiali naturali, quali il legno o la pietra;
  • l’inserimento di piante all’interno delle stanze;
  • valorizzare un ambiente attraverso un’ampia vetrata sull’esterno.

Stesso discorso per i suoni, i profumi e le texture che possono richiamare la natura, contribuendo alla creazione di un’atmosfera accogliente e rilassante.

Durante una ristrutturazione, pensare agli spazi in ottica biofilica può significare riprogettare l’ingresso della luce naturale, creare un giardino verticale, oppure aprire la zona giorno su un terrazzo o cortile. Questi interventi, oggi, sono sempre più accessibili grazie a soluzioni come il mutuo per casa da ristrutturare, erogabile oltremodo a stati di avanzamento lavori (SAL), per seguire passo dopo passo l’evoluzione del progetto.

Luce naturale e spazi multifunzionali

La luce naturale è un elemento determinante per l’architettura del benessere, in quanto riduce la necessità di fonti artificiali ed è in grado di regolare i ritmi circadiani. Un ambiente luminoso, per giunta, stimola la produzione di vitamina D e migliora le funzioni cognitive di ogni persona.

Il concetto di architettura del benessere, dunque, pone l’attenzione verso abitazioni flessibili, con spazi multifunzionali che accolgono ogni tipo di necessità, soprattutto le nuove esigenze sviluppate nel corso degli ultimi anni, in periodo post pandemico. Sempre più abitazioni, infatti, richiedono uno studio per lavorare da remoto, seguire lezioni universitarie online o anche solo un angolo tranquillo in cui leggere o meditare.

 

L’articolo Architettura del benessere: come creare spazi che migliorano la qualità della vita proviene da dettagli home decor.

31 Maggio 2025 / / A forma di casa

Il Ficus Benjamin, conosciuto anche come fico piangente, è una delle piante da interno più apprezzate: elegante, resistente e perfetto per arredare con gusto qualsiasi ambiente. Con la sua chioma folta e leggermente ricadente e le foglie che possono essere verdi o variegate a seconda dei gusti, il Ficus Benjamin è perfetto per decorare soggiorni, studi o angoli lettura.

Oltre alla sua bellezza, questa pianta è anche resistente e adattabile. Queste caratteristiche la rendono ideale per chi cerca una pianta decorativa facile da gestire. Come ogni pianta, anche il ficus ha le sue esigenze e può mostrare sofferenza se non viene trattato con le dovute attenzioni.

In questo articolo scritto in collaborazione con Giulia di Verdezio ti racconto tutto quello che c’è da sapere per accogliere al meglio il Ficus Benjamin nella tua casa.

Origini, caratteristiche e curiosità

Originario delle zone tropicali dell’Asia e dell’Oceania, il Ficus Benjamin è una pianta della famiglia delle angiosperma, appartenente alle Moraceae.

In natura può diventare un albero maestoso alto fino a 30 metri, coltivato in appartamento mantiene dimensioni più contenute, diventando una pianta d’arredo raffinata ed elegante.

Ha fusti con corteccia grigio-beige, lievemente arcuati, rami sottili e foglie ovate, acuminate in punta e pendule che conferiscono alla pianta un aspetto delicato. Le foglie del Ficus Benjamin si muovono leggere anche con un piccolo soffio d’aria. È una delle sue particolarità più belle: non è solo decorativa, ma porta vita all’interno dell’ambiente.

Il suo nome scientifico, Ficus benjamina, pare derivi da un’espressione sanscrita legata all’abbondanza. Non a caso, in molte culture asiatiche il ficus è considerato un simbolo di prosperità, saggezza e armonia domestica. In Thailandia, per esempio, viene piantato vicino alle case come portafortuna.

Durante gli anni ’80 e ’90, il Ficus Benjamin ha vissuto un periodo di grande popolarità come pianta da ufficio e da interni borghesi, tanto da diventare quasi un’icona. Oggi è tornato protagonista, contribuendo a creare spazi dalle atmosfere eleganti e ricercate.

Ficus Benjamin variegato

Cura e manutenzione del Ficus Benjamin

Ecco una guida punto per punto per mantenere in forma il tuo Ficus Benjamin, con i preziosi suggerimenti di Giulia.

  • luce – posiziona la pianta in un luogo luminoso, ma non in pieno sole, riparandola dalle correnti d’aria.
  • ambiente – mantieni la pianta a una temperatura costante, tra i 10 e i 25/30 gradi, evitando sbalzi che possono far cadere le foglie. Il Ficus Benjamin preferisce ambienti umidi, con un’umidità relativa tra il 40% e il 60%.
  • acqua – innaffiare in modo moderato e costante, facendo attenzione a non lasciare il terriccio fradicio. In estate si innaffia ogni 4-5 giorni, in inverno ogni 8-10 giorni. Prima di innaffiare, tastare il terriccio con le dita.
  • terriccio – terriccio universale
  • concime – oltre alla concimazione di fondo del terriccio universale, somministrare fertilizzanti liquidi per piante verdi o contenenti ferro in primavera e in estate. Questo aiuta a mantenere le foglie verdi.
  • pulizia – in estate, lavare la chioma durante le ore calde in concomitanza delle bagnature. Nelle stagioni fredde evitare di vaporizzare le foglie.

Problemi frequenti e come risolverli

Se il tuo ficus presenta foglie gialle o macchiate, questo potrebbe essere dovuto ad un annaffiatura non corretta della pianta. Ciò può infatti accadere se la pianta non è ben idratata, ma anche se si eccede con le bagnature.

Altri problemi comuni potrebbero essere causati da afidi, cocciniglia o altri insetti introdotti dagli sbalzi climatici.

piante da interni

Benefici in casa per la salute

I benefici che il Ficus Benjamin può portare all’interno delle mura domestiche sono molteplici.

Addirittura uno studio della NASA ha dimostrato che il Ficus Benjamin può assorbire sostanze inquinanti presenti nell’aria di casa, aiutandoci a respirare meglio ogni giorno. Purifica quindi l’aria assorbendo sostanze inquinanti come formaldeide, benzene e tricloroetilene emesse da detersivi, colle edilizie e traffico urbano. Questa pianta aumenta l’umidità nell’ambiente, aiutando a prevenire la secchezza della pelle e degli occhi, le irritazioni nasali e rende più resistenti ai mali di stagione. Inoltre può migliorare l’umore, favorire il rilassamento e migliorare la concentrazione. Il contatto con la natura e il colore verde brillante delle sue foglie riducono lo stress e l’ansia.

Verde in casa: il Ficus Benjamin e le altre piante da interno

Accogliere un Ficus Benjamin nella propria casa significa scegliere una pianta che unisce estetica e benessere. Le sue foglie leggere, il suo portamento elegante e la sua sorprendente capacità di adattarsi agli spazi rendono questa pianta un vero alleato per chi desidera abitare ambienti più naturali, equilibrati e vivi.

In questo articolo, abbiamo voluto raccontarti non solo come prendertene cura, ma anche come guardarlo con occhi nuovi: una pianta decorativa, che diventa anche una presenza viva e benefica nella tua casa.

Se ami il verde in casa sappi che insieme a Giulia di Verdezio stiamo creando una piccola rubrica dedicata alle piante da interno più amate, con consigli pratici, curiosità e approfondimenti. Questo è il primo di una serie di articoli che troverai nella sezione Home Decor del blog. Su Pinterest potrai trovare le schede riassuntive di tutti gli articoli dedicati alle piante da interno.

Ti aspettiamo lì, per aiutarti a conoscere, scegliere al meglio e imparare a prenderti cura delle piante che rendono la tua casa più bella e più viva.

In collaborazione con Verdezio

L’articolo Le piante da interni: il Ficus Benjamin proviene da A forma di casa.

30 Maggio 2025 / / VestaArredo

Nel mondo del design e della creatività, sono i dettagli a fare la differenza. Spesso ci si concentra sull’impatto visivo generale, sulla funzionalità o sull’estetica di un progetto, dimenticando che l’identità di un brand, la cura artigianale di un prodotto o la coerenza di un packaging passano anche attraverso elementi piccoli ma potentissimi: le etichette personalizzate adesive.

Sì, proprio loro. Quei piccoli adesivi apparentemente secondari sono in realtà il primo contatto tra l’oggetto e chi lo riceve. Sono un biglietto da visita silenzioso, ma anche un sigillo di qualità, un’estensione visiva del brand, uno strumento funzionale che unisce estetica, informazione e praticità.

Chi lavora nel settore creativo, nel design di prodotto, nel packaging, nella creazione di articoli artigianali o nella grafica, sa bene quanto possa essere determinante la scelta dell’etichetta giusta. In questo approfondimento ti guiderò nel mondo delle etichette adesive personalizzate, mostrandoti come diventano protagoniste invisibili di ogni progetto di valore.


Che cosa sono davvero le etichette personalizzate adesive?

Cominciamo dalle basi, ma con uno sguardo da addetti ai lavori. Un’etichetta adesiva è, tecnicamente, un supporto stampato dotato di un adesivo sul retro. Ma quando parliamo di etichette personalizzate adesive, parliamo di prodotti progettati su misura, che rispondono a esigenze precise sia in termini di grafica che di funzionalità.

Non è solo questione di “attaccare un nome” su un oggetto. Parliamo di:

  • valorizzare un packaging;
  • identificare un prodotto;
  • trasmettere l’identità visiva di un brand;
  • fornire informazioni obbligatorie in modo elegante;
  • rendere riconoscibile e unico ogni articolo.

Quando un designer sceglie un’etichetta, sta facendo una scelta progettuale consapevole, esattamente come quando seleziona una palette colori o un carattere tipografico. L’etichetta è parte del progetto, non un’aggiunta.


Perché le etichette adesive personalizzate sono fondamentali nel design

Chi lavora nel design visivo o nella progettazione creativa sa bene che ogni elemento deve parlare la stessa lingua. Le etichette personalizzate adesive permettono di estendere l’estetica del progetto in ogni dettaglio, creando un fil rouge visivo tra il contenuto e il contenitore, tra il messaggio e la sua forma.

Immagina una linea di cosmetici artigianali, con confezioni minimal, vetro satinato e toni naturali. Una semplice etichetta commerciale generica rovinerebbe tutto. Serve un’etichetta in carta naturale, magari con stampa a caldo, con un font coerente al brand e un adesivo che non rovini il materiale. Questo tipo di lavoro richiede scelte sartoriali.

Oppure pensa a un evento creativo, come un market handmade o una fiera del design. Le etichette adesive possono essere usate per:

  • personalizzare buste e pacchetti;
  • distinguere le collezioni;
  • identificare gli espositori;
  • decorare materiali informativi.

Non solo servono a comunicare: diventano parte dell’esperienza.


Un’etichetta, mille funzioni: bellezza e utilità

C’è un concetto molto interessante nel design: la forma che segue la funzione. Le etichette personalizzate riescono a incarnare questo principio in modo perfetto.

Sono belle da vedere, ma anche estremamente funzionali. Non sono mai solo decorative. Al contrario, spesso devono contenere:

  • informazioni obbligatorie (ingredienti, codice a barre, scadenza);
  • istruzioni d’uso;
  • QR code o link a contenuti digitali;
  • messaggi promozionali.

E tutto questo, senza mai infastidire l’occhio. Un’etichetta ben progettata riesce a contenere tutto il necessario con armonia, senza mai appesantire il design complessivo del prodotto.


Materiali e finiture: la materia parla tanto quanto la grafica

Il materiale di un’etichetta non è solo un supporto, ma una scelta espressiva. Carta ruvida o lucida, vinile trasparente, plastica satinata, tessuto adesivo, kraft riciclato: ogni supporto racconta qualcosa.

Nel mondo delle etichette adesive personalizzate, la varietà è infinita. E la combinazione di supporto, tipo di adesivo e finitura finale cambia completamente la percezione del prodotto.

Un’etichetta in PVC lucido con stampa a colori brillanti è perfetta per prodotti tech o sportivi. Una carta kraft naturale con stampa nera è ideale per una linea bio. Una finitura oro a caldo su supporto opaco comunica lusso, raffinatezza, esclusività.

La creatività qui non ha limiti. L’etichetta può essere tagliata in sagome particolari, stampata fronte/retro, dotata di microfori per facilitare l’apertura. Ogni scelta va progettata, non improvvisata.


L’importanza della colla: invisibile ma strategica

Parlare di adesivi nel design significa anche parlare di tecnica. Perché un’etichetta non è solo “bella”. Deve anche funzionare bene.

La scelta del tipo di adesivo è fondamentale. Un’etichetta che si stacca, che lascia residui o che non aderisce alle superfici previste, rischia di rovinare l’intero progetto. Ogni materiale ha la sua “chimica”: il vetro ha esigenze diverse dalla plastica, il cartone da imballaggio è diverso dalla ceramica smaltata.

Esistono adesivi:

  • permanenti (per applicazioni a lunga durata);
  • removibili (per packaging temporanei o riutilizzabili);
  • antimoist (per ambienti umidi o refrigerati);
  • con adesivo alimentare (per prodotti food).

La qualità dell’incollaggio è parte dell’esperienza d’uso. E va studiata con cura.


Etichette e creatività: come personalizzarle davvero

Parlare di “etichette personalizzate adesive” vuol dire molto più che stampare un logo su un rettangolo. Significa progettare un oggetto comunicativo.

Chi lavora nel settore sa quanto la prototipazione sia cruciale. Prima di decidere la versione finale, è fondamentale testare formati, colori, supporti. Le aziende più serie offrono campionature su misura, mock-up, prove di stampa. Questo è essenziale per chi vuole un prodotto davvero unico.

Inoltre, la personalizzazione passa anche dal contenuto dinamico. Oggi molte etichette includono:

  • QR code che portano a video, app, pagine web;
  • numerazione progressiva o codici seriali per il controllo;
  • nomi personalizzati (per eventi, wedding, collezioni);
  • sistemi anti-contraffazione o tracciabilità.

In questo modo, l’etichetta non è solo un decoro, ma un veicolo interattivo.


L’etichetta come estensione del brand

Nel branding, ogni punto di contatto è un’occasione per rafforzare la relazione con il cliente. Le etichette adesive personalizzate sono uno di questi punti. Se ben fatte, possono:

  • aumentare il valore percepito del prodotto;
  • creare riconoscibilità immediata;
  • raccontare una storia in pochi centimetri quadrati.

Pensiamo al successo dei brand che curano ogni dettaglio: dal packaging alla customer experience. Il cliente nota quando tutto è coerente, quando anche l’etichetta è pensata. E questo crea fidelizzazione.


Dove si usano le etichette adesive personalizzate?

Nel design e nella creatività, davvero ovunque. Alcuni esempi pratici:

  • Packaging di prodotti artigianali
  • Collezioni di moda e accessori
  • Eventi, mostre, allestimenti temporanei
  • Produzioni handmade, hobbistica, Etsy store
  • Wedding stationery, bomboniere, segnaposti
  • Edizioni limitate di libri, dischi, oggetti d’arte

Ovunque ci sia un oggetto da firmare, personalizzare, proteggere o raccontare, c’è spazio per un’etichetta adesiva.


Conclusione: il piccolo dettaglio che lascia il segno

In un mondo dove tutto è visivo, veloce, competitivo, l’attenzione al dettaglio è ciò che distingue i progetti buoni da quelli memorabili. Le etichette personalizzate adesive sono un concentrato di tecnica, estetica e strategia. Un microcosmo in cui il design si esprime con precisione chirurgica.

Che tu sia un grafico freelance, un artigiano, un brand emergente o un professionista della comunicazione, non sottovalutare il potere di un’etichetta ben fatta. È il tuo segno, il tuo stile, il tuo modo per restare impresso.

Esplora tutte le possibilità, dai materiali più sofisticati alle soluzioni più green. Testa, sperimenta, osa. Perché alla fine, anche se piccola, un’etichetta può raccontare tutto di te.

L’articolo Etichette personalizzate adesive: l’arte invisibile che firma ogni creazione proviene da Vestarredo.

29 Maggio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

La cucina è da sempre il cuore della casa, un ambiente che unisce funzionalità e convivialità. Progettare una cucina di design significa bilanciare estetica e praticità, al fine di creare uno spazio che rifletta il proprio stile e resista alla prova del tempo. La scelta e l’abbinamento di materiali e finiture rappresentano un aspetto primario di questo processo, capace di definire il carattere dell’intero ambiente.

Estetica e funzionalità in cucina

La sfida nel progettare una cucina moderna risiede proprio nell’armonizzare l’aspetto visivo con la necessità di avere superfici resistenti, facili da pulire e adatte alle attività quotidiane. I materiali che scegliamo per piani di lavoro, ante, schienali e pavimenti interagiscono tra loro non solo a livello cromatico, ma anche per texture e percezione tattile. Un accostamento ben pensato eleva il design e migliora l’esperienza d’uso.

Trovare l’armonia: abbinamenti di materiali e finiture per una cucina unica

Per creare una cucina dal forte impatto estetico e dalla grande personalità, un principio guida consiste nel non temere di accostare elementi diversi. L’equilibrio si trova nel contrasto studiato o nell’armonia sottile. Si può bilanciare la freddezza di un metallo con il calore del legno, oppure la lucentezza di una finitura laccata con l’opacità materica di un laminato Fenix. 

Per trovare le soluzioni migliori per le proprie cucine, esplorare le infinite possibilità di materiali e finiture disponibili si rivela un passaggio stimolante e produttivo.

I Materiali protagonisti: superfici da esplorare

Ogni materiale porta con sé caratteristiche uniche. Il legno, nelle sue diverse essenze e trattamenti, conferisce calore e naturalità. Le pietre naturali come granito e marmo donano prestigio e unicità, sebbene richiedano attenzioni specifiche; i quarzi ricomposti offrono alta resistenza e varietà di colori. Il laminato rappresenta una soluzione versatile e resistente, disponibile in moltissime texture e colori. Materiali innovativi come Fenix NTM presentano superfici opache, setose al tatto e con proprietà anti-impronta. L’acciaio inossidabile, professionale e igienico, si presta bene per piani di lavoro e schienali. Il vetro, laccato o temperato, aggiunge un tocco di leggerezza e modernità, spesso usato per ante o paraschizzi.

Consigli pratici per abbinamenti riusciti

Un approccio efficace consiste nel definire un materiale o una finitura dominante e poi scegliere gli altri elementi per contrasto o armonia. Ad esempio, una cucina con ante in finitura legno naturale si abbina bene con un piano di lavoro in quarzo o laminato effetto pietra chiara per contrasto, o con un piano in legno scuro per armonia. Una cucina laccata opaca bianca o grigia permette accostamenti più audaci per il piano di lavoro, magari in Fenix colorato o in acciaio. Considerare sempre la destinazione d’uso delle superfici: il piano di lavoro, sottoposto a usura, richiede un materiale robusto e facile da pulire; le ante possono permettere scelte più audaci in termini di finitura.

Oltre l’estetica: durata e manutenzione

Quando si abbinano materiali e finiture, considerare la loro durata e la facilità di manutenzione è essenziale per accertarsi che la cucina mantenga il suo splendore nel tempo. Informarsi sulle caratteristiche specifiche di ciascun materiale e sulle pratiche di pulizia consigliate aiuta a fare scelte informate che coniughino bellezza e praticità nel lungo periodo.

In conclusione, la progettazione di una cucina di design passa attraverso la selezione ponderata e l’abbinamento armonioso di materiali e finiture. È un processo che unisce creatività e attenzione ai dettagli, per realizzare uno spazio che sia efficiente, bello e perfettamente in linea con chi lo vive ogni giorno.

28 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

Nel cuore della Laguna di Venezia, di fronte a Piazza San Marco, l’Isola di San Servolo scrive un nuovo capitolo della sua storia millenaria con un progetto che unisce natura, design e architettura sostenibile. Protagonista di questa trasformazione è Mario Cucinella Architects, lo studio guidato da Mario Cucinella, noto per il suo approccio poetico e attento all’ambiente.

vista aerea dell'anfiteatro sostenibile sull’Isola di San Servolo progettato da Mario Cucinella Architects

Un luogo che rinasce tra cultura, innovazione e design

Da ex convento a manicomio, fino a diventare oggi un centro pulsante di cultura e ricerca, San Servolo è da oltre vent’anni un punto di riferimento internazionale. Grazie all’azione di San Servolo srl – società partecipata della Città metropolitana di Venezia – l’isola è al centro di un ampio progetto di riqualificazione che punta su sostenibilità, design e creatività.

Tra le iniziative di spicco c’è VID – Venice Innovation Design, evento nato nel 2018 che ha avviato numerosi interventi, dagli spazi congressuali rinnovati alle installazioni fotovoltaiche che oggi coprono il 30% del fabbisogno energetico dell’isola.

Il progetto di Mario Cucinella Architects: un anfiteatro che fiorisce nella Laguna

Nell’ambito della 5ª edizione di VID, Mario Cucinella ha presentato il progetto “Un Fiore a San Servolo”. Si tratta di un anfiteatro scolpito nel paesaggio, con forme fluide che ricordano una corolla, aperta verso la luce e la bellezza della laguna. L’architettura diventa parte integrante della natura, offrendo uno spazio aperto alla cittadinanza, pensato per accogliere performance artistiche, eventi teatrali e musicali.

progetto “Un Fiore a San Servolo" di Mario Cucinella Architects

Architettura sostenibile e sinergie virtuose

Il progetto è frutto di una collaborazione sinergica tra il team di MCA e numerosi partner. Tra questi Erratic srl, che ha fornito una stampante 3D per la realizzazione di componenti innovativi, e aziende come 7 Solution, Abet Laminati, Global Power Service e Pieces of Venice. Un vero esempio di co-progettazione sostenibile, in cui materiali e tecnologie green si fondono con la visione architettonica.

Inaugurazione e celebrazioni

L’inaugurazione ufficiale si é svolta lo scorso 23 maggio 2025, in concomitanza con una manifestazione organizzata da FederlegnoArredo, che festeggia sull’isola i suoi 80 anni. L’evento è stato impreziosito da un monologo dell’attore Giancarlo Giannini, in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia.

Isola di San Servolo nel cuore della Laguna di Venezia

San Servolo: isola della conoscenza e della creatività

L’anfiteatro si inserisce in un contesto vibrante. San Servolo ospita ogni anno oltre 100 eventi culturali, ed è sede di realtà prestigiose come VIU – Venice International University, la Neuroscience School of Advanced Studies, il Centro Sperimentale di Cinematografia e il nuovo Oceanographic Center in Venice, promosso dall’UNESCO.

In sintesi

Il progetto firmato Mario Cucinella Architects non è solo un’opera architettonica, ma un simbolo di rigenerazione, cultura e sostenibilità. Un “fiore” che sboccia nel cuore della laguna, pronto a diventare un nuovo polo di attrazione per arte, architettura e giovani talenti.

 

L’articolo Mario Cucinella Architects firma un anfiteatro sostenibile sull’Isola di San Servolo proviene da dettagli home decor.

28 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

Nel cuore di Bari, StudioTandem Architetti realizza un progetto d’interni che interpreta con sensibilità l’abitare contemporaneo, dando vita a un appartamento dove convivono armoniosamente due anime distinte: una orientata al minimalismo nordico, l’altra ricca di contaminazioni vintage ed eclettiche. Il risultato è un ambiente sofisticato e autentico, dove ogni elemento, dalla distribuzione spaziale alla scelta dei materiali, concorre alla costruzione di un’identità stilistica unica e bilanciata.

Vista del soggiorno open space con parquet in noce e arredi minimal

Un progetto su misura: funzionalità e atmosfera

L’intervento si è concentrato su una pianta esistente, completamente ripensata per rispondere alle esigenze dei proprietari e valorizzare al massimo la vivibilità degli spazi. La distribuzione interna è stata riorganizzata attraverso la demolizione e ricostruzione di partizioni murarie, con l’obiettivo di ottenere una zona giorno fluida, un bagno di servizio aggiuntivo e una zona notte più funzionale.

Il fulcro dell’abitazione è rappresentato dall’area giorno, concepita come un continuum visivo tra soggiorno, pranzo e cucina. Ampie aperture tra gli ambienti garantiscono permeabilità visiva e spaziale, favorendo una sensazione di apertura e leggerezza. La cucina, caratterizzata da una mensola a tutta lunghezza al posto dei pensili tradizionali, assume un ruolo operativo senza rinunciare al comfort estetico. Un serramento su misura porta luce naturale in abbondanza, rendendo l’ambiente accogliente e luminoso.

Tra cucina e soggiorno, una parete filtro – più che un vero e proprio divisorio – definisce le funzioni senza interrompere la continuità. Una soluzione che rispecchia l’approccio progettuale dello studio: pratico ma mai banale.



L’anima materica del progetto di StudioTandem: il parquet in noce Woodco

Elemento chiave del progetto è il pavimento in parquet Woodco in Noce Naturale, posato a spina ungherese. Lontano dal semplice ruolo di rivestimento, il parquet diventa protagonista del racconto architettonico: materia viva, calda, che definisce il tono dell’intero progetto. Con le sue sfumature bruno-dorate e la venatura ricca di carattere, dona profondità e movimento agli spazi, mettendo in risalto i volumi e dialogando con gli arredi.

La posa a spina ungherese, scelta per la sua eleganza senza tempo, rappresenta il punto d’incontro tra i due stili apparentemente distanti dei committenti. Da un lato, il rigore geometrico conquista l’anima minimalista; dall’altro, la matericità calda del legno appaga il gusto più eclettico e vintage. La superficie, spazzolata e rifinita con vernice extra opaca ad alta resistenza, assicura durata e bellezza nel tempo, contribuendo a un’estetica coerente e sofisticata.



La zona notte: intimità e design funzionale

Nella zona notte trova spazio una camera padronale dotata di bagno en suite e cabina armadio. Qui, una parete retroilluminata a mezza altezza funge da testiera del letto e da supporto tecnico per un videoproiettore, integrando estetica e funzione con discrezione scenografica.

La scelta di materiali, colori e finiture contribuisce a creare un’atmosfera intima e raffinata, in cui il bianco delle pareti e le superfici neutre diventano cornice ideale per valorizzare gli arredi selezionati.



Stile nordico ed eclettismo vintage: un incontro equilibrato

StudioTandem Architetti riesce nell’intento di far dialogare due visioni stilistiche in un’unica narrazione. Il minimalismo nordico si traduce in geometrie pulite, colori neutri e funzionalità, mentre l’anima eclettica emerge attraverso dettagli rétro, scelte cromatiche ponderate e un’attitudine curiosa alla decorazione.

Il progetto dimostra che è possibile far convivere ordine e memoria, essenzialità e carattere, creando un linguaggio visivo coerente ma dinamico. Gli ambienti non sono mai rigidi, ma fluidi e accoglienti, in grado di evolvere nel tempo secondo le esigenze di chi li abita.


Conclusioni: StudioTandem firmauna casa che racconta chi la vive

Secondo Lorenzo Loiacono e Francesco Passaquindici, fondatori dello StudioTandem, la sfida principale è stata quella di conciliare due estetiche contrastanti. “La chiave è stata il parquet in noce, elemento trasversale e narrativo, che ha saputo unire il tutto in modo armonico,” spiegano gli architetti.

Il progetto si rivela così un perfetto esempio di come l’interior design possa diventare espressione personale, superando la mera funzione estetica per raccontare storie, emozioni e visioni del vivere quotidiano.

Scheda progetto 

Realizzazione: ristrutturazione appartamento privato

Località: Bari

Anno di ultimazione: 2024

Superficie: 90mq circa

Progetto architettonico e d’interni: StudioTandem Architetti 

Finiture e arredobagno: Quartarella

Pavimento in legno: Woodco, parquet in Noce Naturale nel formato spina ungherese 52

Fotografie: Pierangelo Laterza

 

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