28 Aprile 2022 / / Architettura

Torna l’appuntamento con gli Interior Designer di diotti.com, questa volta per presentare la seconda parte del progetto d’arredo di un’esclusiva villa unifamiliare di design con giardino, piscina e terrazza con vista sul lago di Como.


Vista dell'esterno della villa di lusso sul lago di Como

Proprio come la splendida zona giorno, anche la zona notte è stata mostrata in anteprima al Committente grazie all’Home Tour, la visita virtuale a 360° dell’ambiente arredato secondo le richieste e le proposte avanzate nelle fasi di progettazione con i nostri Arredatori.

Il progetto completo: una villa singola monopiano di 300 mq con piscina e terrazza

Planimetria della villa di 300 metri quadri

Sorta in una location lacustre d’eccezione, questa casa di lusso unifamiliare è un chiaro esempio di come l’architettura sostenibile e il design contemporaneo possano coesistere nel rispetto dell’ambiente naturale circostante.

La struttura – una villa singola a un solo piano – si inserisce in un complesso residenziale privato composto da:

  • l’abitazione vera e propria, una dimora di 305 metri quadri con pianta irregolare con un ingresso open space, un’ampia zona giorno con salotto, soggiorno e cucina a vista, uno studio-ufficio, due camere da letto, una stanza-cabina armadio e tre bagni
  • una terrazza panoramica con piscina ad uso esclusivo e un patio-solarium
  • un giardino perimetrale con prato all’inglese e passo giapponese

Selezionato sulla base di un concept estetico e progettuale coerente e uniforme, l’arredamento degli interni risponde alla necessità di creare un legame con il panorama e l’ecosistema locale, in un continuum visivo e cromatico che fa dialogare il fuori e il dentro, il design e la natura, come richiesto dal Committente stesso.

Entriamo nella villa.

La pianta della zona notte

Planimetria della zona notte della villa monopiano unifamiliare: due camere, tre bagni, una cabina armadio e un lungo corridoio

L’area notte occupa l’ala laterale della villa ed è nettamente separata dalla zona giorno tramite una porta che conduce verso un lungo corridoio. L’una e l’altra risultano tuttavia in stretta connessione, soprattutto dal punto di vista del progetto d’arredo unitario volto a rispettare tre punti fermi: lusso, discrezione e unicità.

Non semplice luogo di passaggio, lo stretto disimpegno che conduce alle stanze è stato volutamente creato con una prospettiva piuttosto scenografica, ancor più enfatizzata dall’uso di led incassati a filo soffitto/parete per creare un accattivante pattern destrutturato.

Il progetto di illuminotecnica (che esula da quello d’arredo) potrà successivamente essere rivisto con la rimozione di alcune barre led e l’inserimento di componenti decorative più personali, ad esempio quadri, tele o foto di famiglia.

La planimetria mostra una razionalizzazione armoniosa dello spazio, suddiviso tra due camere matrimoniali e tre bagni, di cui uno di servizio. È inoltre presente una terza stanza, che i Committenti hanno però scelto di adibire a grande cabina armadio.

Per riassumere, lo spazio notte è costituito da:

Scopriamo nel dettaglio le scelte d’arredo.

La camera da letto padronale


Visuale del centro della camera padronale con letto rotondo a centro stanza e angolo toilette

Entrati nella villa, a sinistra dell’ingresso, dal corridoio si accede alla vera e propria zona notte. Non in ordine di apparizione, bensì di dimensioni, il primo ambiente da esplorare è la camera padronale con bagno privato.

Si tratta di un’ampia stanza matrimoniale di 40 mq circa (ben oltre lo standard delle camere da letto tradizionali) che presenta una scelta d’arredo particolare ma di tendenza. Il centro della camera è occupato da un letto rotondo di design, posizionato fronte TV e con una suggestiva vista sulla piscina e sul lago.

L’ambiente si caratterizza per la grande parete a vetrata che consente la fruizione della veduta e il passaggio della luce naturale, a sua volta amplificata dalla palette di colori chiari che domina la scena. Oltre al color felce della poltroncina capitonné, del pouf a bottoni e della grande specchiera con cornice imbottita – tra loro perfettamente coordinati – gli arredi sono proposti in una gamma di sfumature pastello dal carattere neutro e rilassante, illuminati da pennellate di ottone e addolciti dalla presenza del legno.


Visuale della zona relax con poltroncina e tavolino nella camera matrimoniale

Il tocco decorativo in più è dato dalla carta da parati a pattern organico e dal parquet a spina ungherese o chevron che impreziosisce, tranne che nei bagni, l’intera zona notte.

Restando nel campo delle scelte d’arredo, il centro di questa grande camera matrimoniale dal lusso moderno ospita

  • il già citato letto circolare con testiera imbottita e piattaforma rotonda
  • due tavolini a lato del letto, ottima alternativa per chi desidera una stanza senza comodini
  • un armadio scorrevole in nicchia, poco capiente in virtù della presenza di una cabina separata.


Visuale della camera matrimoniale della villa

Merita una menzione a parte il sofisticato angolo make-up installato sulla parete decorativa. Nell’estrema semplicità dei suoi elementi (l’insieme è costituito da un piano sospeso e mensole di servizio), questa composizione dal gusto prettamente femminile riesce a restituire un senso di estrema raffinatezza e leggerezza visiva, in totale armonia con il look e il concept della stanza.

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La camera degli ospiti


Visuale della camera degli ospiti con letto sospeso e comodini laccati rosso ciliegia

Proseguendo lungo il corridoio si giunge nella stanza più remota della zona notte, la camera degli ospiti. Meno ampio della suite padronale, questo ambiente è a tutti gli effetti una grande camera matrimoniale di 25 mq con una splendida vista panoramica e un accesso diretto alla piscina. Queste caratteristiche, eccezionali per un locale dedicato esclusivamente all’ospitalità di parenti o conoscenti, trovano riscontro nel concetto di lusso moderno rispettato dall’arredamento.

A prima vista emerge la volontà di mantenere coerenza estetica tra la stanza e il corridoio, da un lato, e tra gli arredi della camera, dall’altro. Nel dettaglio:

  • l’illuminazione della stanza è in parte affidata allo stesso modello di led presente nel corridoio
  • il color ciliegia dei comodini, del pensile e delle maniglie offre un’opportunità di abbinamento con la carta da parati, scelta nella palette di rosa confetto, antico, pesca e corallo.


Visuale del letto matrimoniale con testiera imbottita e giroletto sottile

Benché l’uso del colore sia quasi estremizzato, anche la stanza degli ospiti si caratterizza per un’estetica estremamente raffinata. Il centro dell’ambiente è occupato da un letto matrimoniale di design, annoverato tra i bestseller della collezione e scelto per il piacevole contrasto tra la testiera a cuscini e il giroletto sottile, sollevato da terra da piedi quasi invisibili.

Il pavimento sottostante è protetto da una combinazione di tappeti a tinta unita sovrapposti, mentre ai lati del materasso fa capolino una coppia di comodini sospesi, resi asimmetrici da punti luce difformi (una lampada in appoggio e una a sospensione).


Visuale della zona studio con scrivania e sedia girevole della seconda camera

Sulla parete davanti al letto, spesso oggetto di dubbi d’arredo, è stata allestita una zona studio o home office, ovvero uno spazio dedicato allo svolgimento di attività intellettuali o ricreative. Si è proposto al Committente un arredamento minimalista e discreto, modernizzato dall’inserimento di un solo complemento d’accento. Il pensile color ciliegia, infatti, è bilanciato dall’abbinamento bianco-legno scelto per la scrivania e per la sedia girevole.


Visuale dell'armadio angolare con terminale libreria della stanza degli ospiti

Ultimo ma non meno importante, l’armadio angolare. Si tratta di un arredo componibile su misura, personalizzabile per numero di ante, altezza della struttura, modello di maniglia, dotazioni interne, finiture e accessori. Proposto in colori neutri per risultare poco impattante, è ulteriormente alleggerito dalla presenza di un modulo terminale a libreria, un elemento a giorno funzionale apprezzabile dal corridoio.

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La cabina armadio


Visuale della stanza-cabina armadio doppia

Ripercorrendo il corridoio a ritroso, si giunge all’ambiente più scenografico (e forse invidiato) dell’intera villa: la grande stanza guardaroba con cabina armadio a vista per lui e per lei.

Dove sarebbe dovuta sorgere la terza camera da letto di 21 metri quadri, i Committenti hanno invece optato per adibire questo spazio a lussuosa zona dressing completa di scaffali senza pannelli, led, mensole e moduli contenitivi.

Complice la struttura passante con spalle piene posizionate all’estremità della struttura modulare, questa cabina armadio a giorno risponde all’esigenza di creare un ambiente molto arioso e luminoso.

La luminosità è garantita da tre fattori:

  • la finestra, elemento architettonico più unico che raro nelle cabine armadio
  • la doppia porta d’ingresso, che consente alla luce di entrare anche dal corridoio
  • la luce artificiale, suddivisa tra i pannelli con backlight dimmerabili fissati a soffitto e i profili led nascosti nello spessore dei ripiani.

Nello specifico, la luminescenza dei led consente di rischiarare senza abbagliare, rendendo uniforme e gradevole sia l’illuminazione diffusa che quella puntuale proveniente dagli armadi senza ante.


Visuale della cabina armadio aperta con struttura senza ante

Come si evince dalla planimetria, la cabina armadio è idealmente suddivisa in due aree equivalenti: una zona uomo e una zona donna. I lati del guardaroba, identici dal punto di vista strutturale, sono connessi tramite un passaggio agevole che compromette la fluidità dei movimenti e degli spostamenti.

La differenziazione delle aree femminile e maschile spetterà ai proprietari della villa, che potranno scegliere in autonomia come organizzare lo spazio a seconda delle esigenze o delle abitudini.

Il nostro progetto, tuttavia, propone già una minima personalizzazione della stanza. Lo si evince dai tappeti, dai pouf e dagli specchi a figura intera, complementi customizzabili per colore, rivestimento, texture e finitura.

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I bagni

Nella zona notte sono situati i servizi igienici, ripartiti in tre bagni differenti per dimensioni e destinazione d’uso. Lo stile d’arredo, invece, è condiviso: il fil rouge che lega gli ambienti è un lusso sofisticato, una ricercatezza posata, un equilibrio ponderato tra estetica e funzionalità.

Il bagno padronale


Visuale del bagno padronale en suite con mobile a doppia vasca e due specchiere

Ampio 12 mq, quello della camera padronale è un bagno moderno caratterizzato da colori chiari e da un piacevole contrasto tra legno e finiture laccate.

Illuminato da strip led e faretti incassati, l’ambiente è arredato con una composizione a doppio lavabo costituita da contenitori sospesi e da una grande mensola lineare in legno di rovere usata come piano d’appoggio.

Unico a disporre di una grande vasca, questo bagno gioca sulla dualità dei rivestimenti proponendo una combinazione di gres porcellanato e marmo grigio fior di bosco.

Il bagno degli ospiti


Visuale del bagno en suite con mobile sospeso e lavabo decentrato

Con una superficie di oltre 15 mq, il bagno degli ospiti è il più grande dei tre. Importante per dimensioni, lo è meno in termini contenitivi: l’arredo è costituito da una composizione sospesa con cassetti, grande piano d’appoggio con lavabo di design decentrato in Corian grigio antracite e moduli aperti con ripiani.

Il secondo bagno si caratterizza per un design spiccatamente attuale che trova compimento nella scelta di termoarredi e sanitari di design. A questo si aggiunge una nicchia a muro, elemento strutturale funzionale ricavato in fase di costruzione.


Visuale dell'angolo lavanderia con colonna per elettrodomestici ricavato nel bagno degli ospiti

Accanto alla doccia walk-in, regolarmente utilizzata dai Committenti, è stato previsto l’allestimento di un angolo lavanderia discreto, nascosto all’interno di una struttura in cartongesso piastrellata in gres color sabbia e dissimulato da porte battenti.

La colonna per elettrodomestici, che potrà accogliere una lavatrice e un’asciugatrice sistemate in verticale, risponde all’esigenza di disporre di una zona lavanderia pratica e utilizzabile nel quotidiano senza dover uscire dall’abitazione. Per motivi architettonici, infatti, la villa dispone di un locale tecnico accessibile solo dall’esterno.

Il bagno di servizio


Visuale

Di dimensioni ridotte (8 metri quadri), il bagno di servizio è un ambiente moderno e accattivante, studiato nei minimi particolari per razionalizzare e organizzare lo spazio concedendosi un tocco di stravaganza.

Il bagno è situato alle porte della zona notte ed è accessibile dal corridoio. La posizione è strategica, poiché consente a eventuali ospiti di usufruire dei servizi igienici restando nei pressi dell’ingresso, a pochi passi dal salottino d’attesa e dallo studio.

Da un punto di vista arredativo, si è deciso di enfatizzare lo stile contemporaneo dei rivestimenti optando per un mobile bagno a terra con cassetti e vasca integrata. L’HPL in effetto marmo del lavabo impreziosisce anche il fianco della struttura, un dettaglio di pregio apprezzabile dal corridoio.

I colori scuri scelti per pareti e pavimento trovano riscontro nel termoarredo, nei sanitari e nella nicchia, oltre che nella variante di Rovere Termocotto proposta per personalizzare il mobile con vasca.

La profondità cromatica dell’insieme è illuminata da due elementi:

  • la luce naturale che penetra dalla grande finestra
  • il rivestimento chiaro che decora il muro finestrato e l’angolo doccia.


Dettaglio dell'angolo doccia con installazione artistica

Elemento caratterizzante, il citato angolo doccia è in realtà occupato da una scultura in marmo nero Marquinia, una vera e propria installazione artistica raffigurante un tuffatore che il Committente ha indicato come determinante per il progetto.

Per certi aspetti insolita, la scelta del Cliente è comprensibile e giustificabile. Il numero di bagni della villa, da una parte, la presenza esclusiva dei due abitanti, dall’altra, consente di sacrificare una doccia a vantaggio di un elemento decorativo di grandissimo valore artistico.

Trattandosi inoltre di un ambiente di servizio istituzionale, la Committenza ha spinto affinché il bagno assumesse le sembianze di un locale di lusso, ricercato e unico nel suo genere, con le scelte d’arredo o di stile che ne sono conseguite (il mobile bagno compatto, la palette di colori scuri, l’originale scultura).

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PROGETTI DA NON PERDERE

28 Aprile 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Dal cantiere alle finiture, scopriamo i segreti delle case in legno realizzate da Decimo Primo, Azienda con un’esperienza di oltre 15 anni nella bioedilizia.

case di legno

Chi pensa che le case moderne siano costruite esclusivamente in cemento e che il legno serva solo per gli chalet, dovrà ricredersi. Del resto, la costruzione di case in legno in Italia, secondo un rapporto di FederlegnoArredo1 del 2019, è in costante crescita. Si tratta di costruzioni in bioedilizia, per la maggior parte prefabbricate. Tuttavia, esistono aziende che offrono progetti di case in legno su misura, sia per abitazioni unifamiliari che per edifici residenziali. Una di queste è Decimo Primo, con un’esperienza nel settore della bioedilizia da oltre 15 anni e specializzata nella costruzione di edifici in legno su misura.

case in legno
case di legno

Come nascono le case in legno Decimo Primo

A tal proposito un’interessante realizzazione recentemente completata:  Villa Cattleya, dove la posa della struttura portante in legno, della copertura e delle guaine impermeabilizzanti è avvenuta in soli 10 giorni. Questo grazie anche al fatto che i pannelli e le travi vengono tagliati in anticipo nelle dimensioni prestabilite, così da essere già pronti per la posa.

Con le sue linee moderne, che contrastano con quelle tradizionali delle villette che la circondano, Villa Cattleya non passa certo inosservata. Costruita poco lontano dal centro di Treviso, mostra un involucro bianco e grigio interrotto da generose vetrate. Intorno, un giardino con prato erboso, un portico ombreggiato e la piscina. Eppure, cosa che non ti aspetti, Cattleya è una casa realizzata in legno, secondo i criteri della bioedilizia. 

Le fasi di costruzione passo passo: il caso di Villa Cattleya

È affascinante seguire le fasi di costruzione in un cantiere realizzato in legno – clt o x-lam – vedere tutti i pezzi che si uniscono fino a creare un nido accogliente per la vita. 

Fondazioni e struttura portante

Si comincia dalle fondazioni, che tra scavo e posa della platea in cemento armato normalmente richiedono circa un mese. Per evitare l’umidità, viene installato un vespaio aerato2. Lungo tutto il perimetro della platea vengono infine realizzati dei cordoli in cemento armato. 

case di legno

Le pareti esterne, formate da pannelli portanti in CLT3, vengono agganciate al cordolo per mezzo di apposite staffe. Questa fase richiede circa 3/4 giorni, in base alla dimensione dell’abitazione. Per garantire un isolamento termico ottimale, la parte esterna viene avvolta in un cappotto, mentre i pannelli in CLT sono doppiati con lana di vetro. 

case in legno

Si passa poi al pavimento, nel quale viene “annegato” l’impianto di riscaldamento e di raffrescamento, alimentato da una pompa di calore. Gli impianti restanti vengono installati nell’intercapedine in cartongesso che riveste le pareti interne. Le fasi finali comprendono il montaggio dei divisori interni non portanti , realizzati in cartongesso.

La copertura della casa in legno

Nel caso di Villa Cattleya, il progetto prevedeva una copertura piana dalla ragguardevole dimensione di 340 mq. Questo perché, oltre a coprire la parte interna della casa, il tetto va a formare i portici e la gronda. Si posano le travi lamellari della struttura portante, che restano a vista. Successivamente si posa il solaio, costituito da perline, anch’esse a vista. Poi si procede con la parte invisibile della copertura, fondamentale per garantire un corretto isolamento e l’impermeabilità. Lana di roccia, membrana traspirante e guaina impermeabilizzante, e per finitura uno strato di ghiaino. Sul tetto vengono poi installati i pannelli fotovoltaici che soddisfano l’intero fabbisogno energetico della casa in legno. La fase di copertura ha richiesto 2 giorni.

Serramenti e finiture

Ora mancano naturalmente i serramenti, le finiture interne ed esterne, e l’allacciamento degli impianti. Villa Cattleya è dotata di un impianto domotico che permette di gestire diverse funzioni, dagli accessi alle tapparelle, dalle luce all’irrigazione del giardino, fino alla videosoveglianza e all’impianto di allarme. All’esterno, si posa la pavimentazione attorno alla casa, sotto i portici e nella zona piscina. Il resto del giardino è ricoperto da un prato. La piscina è rivestita con un telo in liner4 grigio scuro, ed è dotata di un sistema di purificazione all’elettrolisi al sale.

FAQ sulle case in legno

Vediamo ora le principali domande che possono sorgere spontanee quando si pensa ad una casa in legno.

1- Come si comportano le case in legno in caso di incendio?

Il legno lamellare è caratterizzato da uno strato esterno carbonizzato, un trattamento che, oltre ad isolare termicamente, rallenta la combustione. Si calcola che un edificio in legno resiste al fuoco per circa 60 minuti.

2 – Le case di legno sono troppo fredde o troppo calde ?

Le case di legno costruite secondo i criteri della bioedilizia sono isolate efficacemente. La lana di roccia, nello specifico, è un materiale naturale con un’ottima capacità di isolamento termico. Inoltre, il legno stesso è un isolante naturale.

3- Il legno viene attaccato dagli insetti e può marcire ?

Il legno lamellare utilizzato per le case in legno è naturale, ma viene sottoposto a trattamenti industriali che lo trasformano in un materiale composito, attraverso la disidratazione e l’incollaggio a pressione. Questo rende il legno lamellare inattaccabile dagli insetti e resistente all’umidità.

4 – Le case in legno richiedono il taglio di molti alberi?

La legittima preoccupazione per gli alberi tagliati è del tutto infondata. Per prima cosa, il legno proviene da foreste certificate a gestione controllata. Una casa in legno di 150 mq richiede circa 50 metri cubi di legname, una quota irrisoria rispetto alla quantità di sabbia e ghiaia necessari per una casa in cemento delle stesse dimensioni. Inoltre, lo smaltimento del legno è meno inquinante rispetto al cemento o all’acciaio, visto che è una materia naturale e rinnovabile.

5 – Le case in legno sono sicure in caso di terremoto?

In caso di terremoto, la sicurezza dipende dalla flessibilità dei nodi strutturali. Questa proprietà permette alla struttura di assorbire le sollecitazioni senza deformarsi. Il legno è un materiale estremamente flessibile, proprietà che lo rende resistente alle onde sismiche e che impedisce alla struttura di collassare.

Brando, il cane dei proprietari

Progetto: Studio Tecnico Manolo Dal Col

Realizzazione: Decimo Primo S.r.l.

NOTE
1 - vedi il rapporto di FederlegnoArredo
2 - Il vespaio aerato consiste in un’intercapedine ricavata nelle fondazioni che permette di mantenere asciutta la struttura, evitando la risalita dell’umidità del terreno.
3 - CLT sta per Cross Laminated Timber, e indica i pannelli formati da tavole in legno massiccio incollate tra loro in strati incrociati. Detti anche pannelli X-Lam.
4 - Liner è un tessuto in PVC che permette la tenuta stagna della piscina. 
27 Aprile 2022 / / Dettagli Home Decor

Consigli per l'illuminazione della camera da letto

La luce per la camera da letto è fondamentale. È vero, è la stanza dedicata al riposo quindi senza necessità di luce ma talvolta la comodità di una stanza è utile per altre attività. C’è chi legge, riposa, lavora, si rilassa semplicemente in ogni momento della giornata.
La luce influisce sull’ equilibrio del corpo per questo motivo è essenziale valutare con attenzione a miglior illuminazione possibile affinché la stanza risulti confortevole e funzionale.

Studio della luce e delle funzionalità

La luce naturale ha la sua importanza, per prima cosa deve essere analizzata per riconoscerne la potenza, esposizione della stanza, vetrate più o meno grandi, tendaggi. La luce artificiale andrà a compensare quanto basta durante il giorno per poi ricoprire la parte da protagonista per la sera.
Il colore? Meglio se luce calda, più accogliente e confortevole, non infastidisce gli occhi e coccola il corpo.

illuminazione della camera da letto

È molto utile poi differenziare l’illuminazione della camera da letto per ottimizzarne la funzionalità, parola d’ordine è “stratificare”. Una luce più soft concilia il riposo. Una luce d’ambiente serve per la visione generale, una luce mirata sui punti focus può servire per leggere o lavorare meglio.

Ogni illuminazione deve essere studiata in base a chi vive la stanza e alle sue abitudini comportamentali. La stratificazione renderà lo spazio accogliente, bilanciato per ogni occasione giocando proprio con intensità e dimensioni.

come scegliere la giusta illuminazione per la camera

Illuminazione diversificata

Partiamo dalla luce principale per l’illuminazione della camera da letto che dovrà essere proporzionata alle dimensioni della camera e alla posizione del corpo illuminante, sia per il flusso di luce emessa sia per estetica.

Barre led incassate o semplicemente fissate a soffitto o con l’ausilio di velette o piccoli ribassamenti, a seconda del progetto della camera. Sono ottime idee per illuminare posizionando i corpi in punti strategici e funzionali senza ingombrare. Soluzione adatta anche per le camere più piccole permette di diffondere luce su zone di passaggio o spazi tecnici come in prossimità degli armadi, senza dare alcun fastidio estetico.

In un angolo, in una posizione strategica, magari legata ad un’oggettistica particolare o semplicemente una parete decorata. Questa è la postazione ideale per un’illuminazione d’ accento. Si tratta di una luce accogliente, sfumata e leggera, ottima per quando si cerca quell’ effetto soffuso e rilassante.

consigli per scegliere l'illuminazione della camera

Se non basta utilizzare una lampada di questo tipo ma la stessa deve essere polifunzionale un dimmer potrebbe essere la soluzione per migliorare l’illuminazione della camera da letto. Si tratta di un apparecchio per regolare l’intensità luminosa. Attenzione però perché non tutte le lampade ne sono provviste ma sarà necessario impostarlo all’ interno dell’impianto elettrico con l’apposito tasto e regolatore nella presa elettrica.
Con il dimmer sarà facile poter regolare l’intensità a proprio piacimento a seconda dell’esigenza del momento.

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27 Aprile 2022 / / La Gatta Sul Tetto

I ventilatori da soffitto non sono solo dispositivi efficaci per rinfrescare gli ambienti in estate o per distribuire il calore in inverno. Il design sempre più accurato e la scelta di finiture in linea con lo stile della casa hanno contribuito a rendere il ventilatore un oggetto di tendenza. 

Ventilatori da soffitto

In questo articolo vedremo come scegliere il giusto ventilatore da soffitto, in base alle funzioni, alle prestazioni e al costo. I ventilatori da soffitto possono essere utilizzati come complemento al climatizzatore: consumano meno energia e sono più salutari. Personalmente, utilizzo il ventilatore a soffitto per tutta l’estate, limitando l’uso del condizionatore alle giornate veramente torride.

Ventilatori da soffitto, caratteristiche, funzioni e montaggio

Nella scelta del giusto ventilatore da soffitto vanno considerati diversi parametri. Vediamo innanzitutto le caratteristiche di base del ventilatore:

  • Pale: sul mercato esistono modelli che montano da due fino a nove pale. La scelta dipende dai gusti personali, in quanto il numero di pale non incide in modo rilevante sull’efficienza. Le pale possono avere diverse forme ed essere realizzate in materiali differenti, dal legno alla plastica fino al metallo. La lunghezza delle pale e la loro inclinazione influiscono sulla quantità d’aria che viene spostata dal ventilatore. La dimensione della stanza e il tipo di clima, più o meno caldo, sono determinanti nella scelta della lunghezza delle pale. Per fare un esempio, una stanza di 20 mq in un paese caldo verrà rinfrescata meglio con un ventilatore da 135 cm di diametro, mentre per la stessa stanza in una latitudine più a nord sarà sufficiente un ventilatore di 86 cm di diametro.
  • Motore: i ventilatori da soffitto possono essere dotati di due tipi di motori, a corrente alternata (AC) o a corrente continua (DC). Le differenze sono sostanziali, e riguardano il confort e i consumi. I ventilatori AC sono in genere più rumorosi e consumano più energia rispetto ai modelli con motore DC. Inoltre, i DC producono meno vibrazioni, rendendoli adatti a soffitti in cartongesso. 
  • Velocità di rotazione delle pale: è importante scegliere modelli che consentono di impostare diverse velocità di rotazione. In questo modo potete scegliere dalla modalità “brezza”, perfetta per la camera da letto, fino al “turbo”, ideale per rinfrescare la cucina o il soggiorno. 
  • Potenza: verificate anche la potenza dell’apparecchio, parametro che incide sull’efficienza. Un ventilatore di piccole dimensioni deve avere una potenza di almeno 40W, che sale fino a 60W nel caso dei modelli XXL.
  • Peso: questo parametro varia in funzione del tipo di soffitto al quale il ventilatore viene fissato. Per i controsoffitti in cartongesso bisogna optare per i modelli più leggeri, mentre un soffitto in cemento può sopportare un peso maggiore.

Le funzioni e gli optional

Oltre alla funzione di base, che è quella di “rinfrescare” l’aria creando un flusso in movimento, i ventilatori possono essere dotati di optional.

  • Funzione inversa: si tratta della possibilità di invertire la rotazione delle pale, da oraria a antioraria. A cosa serve? In pratica, la rotazione in senso antiorario (o orario a seconda dei modelli) crea un flusso d’aria dal basso verso l’alto, favorendo la discesa dell’aria calda, che tende a concentrarsi in alto. Questo stratagemma aiuta a distribuire meglio il calore in inverno e a risparmiare energia.
  • Luce: alcuni modelli sono dotati di una o più lampade, così da assolvere anche la funzione di illuminazione.
  • Telecomando: ideale per gestire le funzioni a distanza, senza doversi alzare e azionare un interruttore o, peggio, la tradizionale cordicella. Possono essere a infrarossi o a radiofrequenza.
  • Timer: permette di programmare il funzionamento impostando fasce orarie di accensione e spegnimento.
  • Connessione WiFi: i modelli di ultima generazione si possono connettere alla rete WiFi e si possono quindi gestire tramite smartphone, comandi vocali, centralina.

Montaggio

I ventilatori da soffitto vanno installati al centro della stanza. I motivi sono due: la circolazione dell’aria è più omogenea e si evitano ostacoli alla rotazione delle pale. Un criterio importante da considerare nel montaggio è l’altezza dell’apparecchio. L’altezza da terra ideale varia dai 3,00 ai 2,50 m e non deve mai scendere sotto i 2,20, per motivi di sicurezza. Per altezze superiori, nel caso di soffitti molto alti, si consiglia di optare per modelli con asta regolabile.

Ventilatori da soffitto di design: le proposte personalizzabili di Create

Dopo le specifiche tecniche, occorre considerare il design dell’apparecchio. Tra le diverse proposte spicca quella di CREATE IKOHS, una giovane azienda spagnola specializzata nella produzione di articoli per la casa. I ventilatori Create sono caratterizzati da un design accattivante, fresco ed attuale, hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo e si possono personalizzare a piacere. Sul sito è infatti possibile configurare il proprio ventilatore scegliendo il modello, il colore e la finitura del motore e delle pale, oltre agli optional come la luce e il WiFi.

Inoltre, i ventilatori da soffitto Create sono dotati di diverse funzioni, come l’inverter estate/inverno, la connessione smart con apposita App di gestione, timer e telecomando, motore DC, fino a 6 velocità, possibilità di regolare la temperatura della luce. Inoltre, la scelta varia tra 6 diverse dimensioni, dal più piccolo da 76 cm fino al formato XL da 163 cm. Infine, il catalogo offre una vasta varietà di forme, dalle più moderne a quelle classiche, di colori e di finiture. I ventilatori da soffitto, oltre a essere utili per il nostro benessere, sono anche un oggetto d’arredo, capaci di dare un tocco di stile alla casa.

26 Aprile 2022 / / Dettagli Home Decor

Shopping da Mohd per l'arredo esterno
Monsieur Tricot di Tribù

Spalancate le porte alla primavera, popoliamo il giardino e rispolveriamo panche e lettini per la bella stagione. Se vi manca qualcosa facciamo shopping da Mohd insieme per le ultime novità che possono completare l’arredo degli esterni di casa vostra.

Mohd e la tavola da esterni

Un po’ di luce per le serate in compagnia e per la cenetta romantica sotto i rami di qualche albero: Fermob completa la sua lampada Balad, già conosciuta per essere una lampada nomade con un offset stand, due tipi di struttura per sollevarla da terra e magari portarla al centro di una tavola.

Facciamo shopping di arredi per esterni da Mohd
lampada Balad di Fermob

Disegnata da Tristan Lohner ha un design semplice ma creativo dal gusto contemporaneo. Più chic invece la proposta di Tribù con la collezione Monsieur Tricot e la sua lavorazione a maglia ed un globo a goccia dalle luci calde ed ombre affascinanti.

Shopping da MohdRoii di Dedon

Sediamoci comodi per una gigliata o un aperitivo in giardino, da Mohd abbiamo selezionato due proposte davvero interessanti: intrecciata ma dallo stile contemporaneo la seduta Roii di Dedon disegnata da Benjamin Baum propone un mix di tessuti e colori; è leggera, impilabile e facile da spostare.

arredi per esterni in vendita da Mohd
Ringer di Kettal

Dal design altamente estetico ma semplice al contempo la seduta da esterno Ringer di Kettal invece è in alluminio. È leggera e maneggevole assicura confort e si può completare con dei cuscini. Design firmato da Michael Anastassiades.

arredo esterno in vendita da Mohd
collezione Ginestra B&B Italia

Shopping da Mohd e poi tutti a tavola ora con Antonio Citterio per B&B Italia per vivere en plein air. La sua collezione Ginestra richiama l’eleganza delle navi usando teak naturale ed eventuali inserti in gres, tavoli eleganti e di alto livello.

Shopping di arredi per esterni
Portofino di Paola Lenti

Anche il modello Portofino di Paola Lenti firmato da Vincent Van Duysen segue lo stesso pensiero ma con forme più austere. Il piano in pietra poggia su una struttura rigorosa che conferisce rigidità visiva ma garantisce spazio e convivialità, un tavolo di tutto rispetto.

Shopping da Mohd per l'outdoor
Shibusa di Paola Lenti

Relax in giardino, facciamo shopping da Mohd

Avvolgenti, morbide e rilassanti le poltrone anche per il gli esterni, per momenti di vero relax e proseguiamo con lo shoppinga da Mohd. Dalla mano di Francesco Rota nasce Shibusa, una collezione di arredi per esterni per Paola Lenti tra cui scegliamo proprio la poltrona e la sua chaise longue. La collezione si compone di elementi realizzati in materiali naturali come il bambù e finiture all’ acqua. Arreda con eleganza e naturalezza un patio o un terrazzo cittadino.

Facciamo shopping per arredare gli esterni di casa
poltrona Mood Club di Tribù

Il brand Tribù invece punta sul teak con la poltrona Mood Club realizzata dallo studio Segers. Unisce motivi intrecciati anche in questo cosa con fibre ecologiche ed è resistente alle intemperie, così come i cuscini in coordinato.

arredi esterni in vendita da Mohd
collezione Senja di Tribù

Rimaniamo con Tribù per l’ultima selezione di Mohd, questa volta dedicata ai divani per esterni. La collezione Senja si presenta in infinite varianti grazie alla sua modularità. Proprio per questo si evidenzia la sua flessibilità per tutti i tipi di spazio, una doppia scelta di profondità e molteplice altezza di braccioli per un’imbottitura nel complesso ventilata ed idrorepellente.

Facciamo shopping da Mohd per l'outdoor

Lorenza Bozzoli per Dedon compone allo stesso modo il modello Brixx caratterizzato da uno spiccato senso geometrico. Originale e di classe incastra anche appoggi e tavolini liberando la fantasia e realizzando un divano praticamente su misura.

Perchè Mohd

“Amiamo mettere insieme cose diverse e progettare in modo semplice e insolito. Il buon gusto prima di tutto.” dicono di sé. L’azienda crede fortemente nel design e nei grandi brand che ripropone nel suo shop online per un catalogo ricco e sempre aggiornato per ogni ambiente della casa.

Grazie a Mohd 

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26 Aprile 2022 / / VDR Home Design

Arredare piccoli spazi, cucina e soggiorno: i colori migliori, le idee da sfruttare e alcuni esempi reali da cui farsi ispirare se anche tu hai una casa così.


Ormai è all’ordine del giorno, è impossibile vedere qualche casa che non sia così. 

Cucina e soggiorno in un ambiente unico, che si tratti di case nuove o di ristrutturazioni. E’ sempre più normale poter cucinare e allo stesso tempo poter parlare con il resto della famiglia o con gli ospiti mentre si guarda la TV o si legge. 

Non c’è più il bisogno sociale di tenere separato il mondo della preparazione dei cibi (non era elegante far vedere lo spazio sporco o le donne al lavoro) dal mondo della socialità. Non c’è più nulla di tabù o di poco piacevole da dover nascondere. 

Anche se di primo impatto può sembrare più rapido arredare cucina e soggiorno insieme, ci sono dei piccoli trucchi da tenere in considerazione. 

Vediamoli insieme. 

arredare piccoli spazi cucina soggiorno in un unico ambiante con stile moderno, colori azzurro nero e bianco

Arredare piccoli spazi, cucina e soggiorno. Da colori allo studio dello spazio, i punti da considerare

Se anche tu ti trovi in questa situazione, ci sono alcuni punti da studiare e considerare prima di partire a comprare arredi in tutta velocità. 

Innanzittutto calcolare i metri quadri effettivamente a disposizione, la disposizione di finestre e termosifoni, così come di qualsiasi altro elemento fisso e non modificabile. 

La porta d’ingresso dove si trova rispetto allo spazio soggiorno o cucina? C’è una piccola parte che puoi ritagliare per ricavare una zona ingresso vera e propria? 

Capire come ti muovi di solito in uno spazio e quali sono effettivamente le attività che svolgerai nello spazio è fondamentale. Un po’ perché così cominci a determinare cosa ti serve davvero in termini di arredo e un po’ perché puoi farti un’idea degli ingombri degli arredi nello spazio. 

Un ambiente cucina-soggiorno di 30 mq può avere differenti connotazioni. Potresti riuscire a inserire una cucina con penisola, evitando quindi il tavolo da pranzo e riuscendo a gestire uno spazio maggiore per il soggiorno. 

Oppure potresti non avere altra scelta cha la cucina lineare, aggiungendo magari un piccolo tavolo rotondo. 

Cucina e soggiorno in un unico ambiente in rovere, bianco opaco e dettagli nero opaco per uno stile scandi
VdrHomedesign: progetto in corso Villa Pasturago

Stila un elendo di necessità, che ti serviranno per scegliere e progettare il tuo spazio cucina soggiorno. Hai animali o bimbi? Lavori da casa o sei sempre fuori casa? Ti piace invitare le persone a cena? 

Ognuna di queste esigenze necessita di risposte diverse. 

Un punto davvero importante è la scelta del giusto schema colori e materiali. Dovrai scegliere una palette coerente, che ti permetterà di usarli per tutto lo spazio creando armonia e coerenza, facendo dialogare la cucina con il soggiorno. 

Sì a materiali di facile pulizia e manutenzione, perché dalla cucina odori e fumi si alzano inevitabilmente. Sì a tessuti sintetici, materiali come il laminato o le pietre sinterizzate. Per i colori in realtà non ci sono limiti, perché la scelta del giusto schema colori dipende molto da chi sei tu e dalle tue esperienze personali. 

cucina e soggiorno in 30 mq in bianco, rovere e quarzo nero con dettagli oro

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Tra i vari progetti che sto seguendo, c’è una villetta di nuova costruzione in cui cucina e soggiorno sono in un ambiente unico

In questo caso siamo intorno ai 40 mq. Non sono pochi ovviamente, ma bisogna sempre considerare le necessità di chi ci abiterà. In questo caso la cucina è ad L con tavolo penisola che comunica con il soggiorno. Una scelta pratica sia a livello di spazio in più quando si prepara ma anche quando si è in pochi a mangiare. In questo modo si può evitare di dover preparare un altro tavolo, sporcando anche l’altra stanza. 

Sempre importante ricordarsi di tenere almeno 60/70 cm di passaggio intorno al tavolo, così come intorno al divano e intorno a quasi ogni elemento di arredo. 

I materiali e i colori ritornano in ogni punto. Il rovere della cucina sarà usato anche nella parete soggiorno e nei listoni divisori all’ingresso. Il nero c’è sia in cucina che in alcuni dettagli del tavolo da pranzo. 

Il verde è uno dei colori d’accento protagonisti di tutta la casa. Un verde desaturato, che complementa perfettamente il legno. 

cucina lineare con penisola vista verso il soggiorno e la zona pranzo
vdrhomedesign Villa Pasturago

In questo caso per dividere l’ingresso dal soggiorno abbiamo messo dei listoni in rovere che separano alla vista facendo però passare luce e aria. Oltre a questo è stato previsto tanto spazio per riporre cappotti, borse e scarpe grazie ad un armadio cappottiera su misura che sarà vicino ad una piccola libreria terminale. 

Questa libreria serve per mimetizzare il fianco terminale della cucina, che altrimenti sarebbe stato esposto proprio nel mezzo dello spazio.

In questo esempio è stato possibile inserire un divano con penisola di quasi tre metri (un po’ troppo grande, ma era il desiderio della coppia) ed un tavolo allungabile. In un altro caso con meno spazio si potrebbe valutare un divano lineare di due metri e poco più ed un tavolo consolle, magari da mettere all’ingresso. 

E se l’ambiente unico non ti piace? Ci sono le porte in vetro 

Potresti però essere uno di quelli che proprio non ama l’idea di avere cucina e soggiono in un ambiente unico. 

Come arredare cucina e soggiorno in piccoli spazi? Un’idea che stiamo usando per una casa di Torino è quella di usare delle porte scorrevoli con la specchiatura centrale in vetro. In questo caso lo stile della coppia è rustico con accenti eclettici, usando materiali e colori di sicuro impatto. 

In questa casa la cucina è molto grande, ma lo spazio soggiorno no. Creando un unico ambiente sicuramente lo spazio conviviale ci avrebbe guadagnato, ma i ragazzi hanno preferito optare per una cucina grande e capiente. Altro punto: no alla cucina aperta sul soggiorno, ma non totalmente chiusa. Quindi da qui l’idea delle porte scorrevoli con specchiatura centrale in vetro. 

Così i due spazi comunicano, si intravede un ambiente sull’altro e la bellissima luce natutale passa dalla cucina al soggiorno senza essere interrotta. 

vista su soggiorno e zona pranzo comunicanti con la cucina in stile rustico
vdrhomedesign progetto a Torino

Anche in questo caso abbiamo dovuto fare delle scelte. Un divano grande ma non esagerato e una parete libreria su misura in cui trova posto anche la TV. La libreria sfrutta la parete intorno alla porta scorrevole, recuperando spazio per i libri e i piccoli oggetti della coppia. 

Per le porte scorrevoli c’è da tenere in conto lo spazio del cassonetto (di solito la parte che va nel muro è larga quanto la porta stessa, a grandi linee), per cui valuta bene se le tue pareti sono grandi abbastanza e soprattutto che non siano portanti. Altrimenti potresti dover optare per delle porte a libro o scorrevoli esterno muro (se le classiche porte battenti non sono la tua scelta primaria). 

Anche in questo caso lo schema colori è stato studiato a lungo, con diverse proposte che hanno poi portato alla scelta finale. Questo permette di dosare e usare i colori in proporzioni diverse in base agli spazi e alle destinazioni d’uso, creando una casa unita e coerente nello stile. 

cucina Arredo3 Frida legno decapé con isola centrale
vdrhomedesign progetto a Torino cucina Arredo3

Arredare piccoli spazi cucina soggiorno: le possibilità sono tantissime 

Non ti dirò che sono infinite, perché sarebbe una bugia. In base alla situazione di partenza e alle esigenze si possono trovare diverse alternative di sicuro, ma sempre valutando bene i pro e contro di ognuna. 

Quasi sempre bisognerà trovare dei compromessi, perché difficilmente si può avere tutto quello che si ha in testa. Se però per te al momento sembra tutto troppo complicato, ci sono io. 

Sono qui per ascoltarti e realizzare il tuo sogno, creando insieme a te la casa dei tuoi sogni. Contattami e creiamo insieme un progetto personalizzato. 

L’articolo Arredare piccoli spazi cucina soggiorno: trarre il massimo dal minimo sembra essere il primo su .

23 Aprile 2022 / / Dettagli Home Decor

collezione bagno outdoor di Agape

La Collezione Bagno Outdoor di Agape

Lavabi, vasche e docce. La nuova collezione Outdoor di Agape estende i confini dell’ambiente bagno verso l’esterno. Il dialogo è aperto, le connessioni sono naturali. Una visione del bagno come architettura dei sensi, completa e in divenire.

Icone di ieri e di oggi cavalcano i decenni e conquistano gli spazi all’aperto grazie alla forza del progetto e all’innovazione dei materiali.

Un ritorno all’origine per la famiglia di lavabi Bjhon, pensata nel 1970 dal maestro Angelo Mangiarotti come fioriera e declinata solo successivamente nella versione lavabo. Un oggetto senza tempo che oggi, grazie a nuovi materiali, ritrova il suo posto negli ambienti esterni. La vasca Ufo e il lavabo Carrara, classici del catalogo Agape, convivono nella collezione Outdoor con gli inediti Petra, Amuleto e Open Air, accompagnati da icone come le serie Vieques e Kaa, il lavabo Handwash e le vasche DR e In-Out, tutti reinterpretati in materiali adatti a climi rigidi e resistenti ad agenti atmosferici.

Tutto per il bagno outdoor

Materiali resistenti e nuove finiture 

Novità cromatiche per la collezione Outdoor che si arricchisce delle nuances calde del Cementoskin®, materiale cementizio performante sia in ambienti interni sia esterni. Elegante e resistente il marmo Petit Granit permette di declinare l’iconico lavabo Bjhon di Angelo Mangiarotti anche in versione Outdoor. Agape propone il Cristalplant®, questa volta nella variante bianco outdoor e introduce la gomma siliconica anallergica in tonalità audaci per alcuni elementi flessibili della collezione. Per la rubinetteria della collezione bagno Outdoor solo acciai altamente performanti: alla lega AISI304 si affianca l’acciaio AISI316L, per una resistenza assoluta anche in ambiente nautico.

I lavabi 

lavabi Agape per il bagno outdoor

Della collezione fanno parte i lavabi Bjhon 1 e Bjhon 2. La famiglia di lavabi Bjhon nasce nel 1970 da un’idea di Angelo Mangiarotti. Dal 1970 al 2022, la famiglia di lavabi Bjhon oggi realizzata in Petit Granit e in tutte le colorazioni di Cementoskin®, trova spazio anche negli spazi aperti.

lavabi da esterno

Disegnata esclusivamente per il mondo outdoor, l’ampia collezione Petra di Vencato e Merendi comprende i lavabi nelle versioni da appoggio, a parete e a colonna, due piatti e una colonna per doccia, un piano di appoggio ed un supporto per il tubo di irrigazione del giardino. La finitura naturale e vellutata di Cementoskin® ricorda la pietra levigata dal flusso naturale dell’acqua.

lavabi per il bagno outdoor

Di Benedini Associati Handwash, lavabo dal design essenziale che, nella nuova versione in Cementoskin®, estende i propri confini oltre le mura interne della casa. Disponibile con o senza il vano porta oggetti laterale. Il rigore e l’eleganza del lavabo Carrara, ideato nel 1999 da Benedini Associati, trova nella sua nuova versione in Petit Granit il suo spazio anche oltre i confini dell’ambiente bagno.

Docce Outdoor

docce da giardino firmate Agape

La geometria semplice e le dimensioni ampie del piatto doccia Amuleto di Benedini Associati trovano una perfetta combinazione tra estetica e resistenza nel marmo Petit Granit. Ironia e colore in giardino. Il soffione e la doccetta Kaa di Giulio Gianturco in gomma siliconica anallergica cambiano forma con l’aumentare della pressione dell’acqua. Open Air di Benedini Associati è la doccia mobile e flessibile selezionata da ADI per il compasso d’Oro 2022. La base in Cementoskin® accoglie il sostegno in alluminio anodizzato nero, che con un semplice gesto può essere rimosso dalla base e inserito direttamente nel prato. Completa la doccia un elegante tubo flessibile in PVC nero completo di attacco rapido da giardino.

Vasche

vasche da bagno per spazi outdoor

La vasca Vieques di Patricia Urquiola nel tempo ha dato origine a una famiglia di prodotti sempre più completa e in continua evoluzione che ora include il lavabo a colonna free-standing che, come la vasca, può essere collocato anche in spazi aperti.

vasca per il bagno outdoor

La vasca DR è stata concepita con “l’intenzione di creare un oggetto amichevole, sensuale e carismatico” dice Marcio Kogan, autore del progetto. Linee sinuose e dimensioni importanti portano più che una suggestione di voluttuoso modernismo brasiliano nell’ambiente bagno indoor e outdoor. La versione in Cementoskin® è disponibile sia nella versione free-standing sia nella versione da incasso.

vasche da giardino firmate Agape

La vasca Ufo di Benedini Associati sorprende ed esalta ogni contesto. Su un terrazzo come in un giardino, il suo ampio disco in acciaio inox è capace di accogliere più persone. Disponibile in versione bicolore con interno bianco ed esterno grigio scuro, con uno o due poggiaschiena in Cristalplant® outdoor bianco.  La geometria elementare della vasca In-Out di Benedini Associati è oggi declinata anche nella versione in Cementoskin®. Una personalità marcata e versatile capace di trasformare inediti spazi della casa in oasi del benessere.

Accessori

A completare la collezione Bagno Outdoor di Agape, oltre alla rubinetteria, troviamo anche gli accessori.

accessori Agape per il bagno outdoor

Ascension è un versatile accessorio disegnato da Neri Hu realizzato in massello di iroko. Con incastri a vista si presta a diversi utilizzi: scaletta o comodo tavolino.

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23 Aprile 2022 / / Case e Interni

Moderna casa di campagna in stile New England

L’home tour di oggi prevede la visita di una casa di campagna in stile New England, non lontana da Stoccolma. La villa è arredata con la giusta alchimia di stile classico e moderno scandinavo, con molte idee eleganti da copiare.

Ecco la galleria di foto di una raffinata casa su due piani, di quasi 170 mq complessivi, situata in un tranquillo luogo panoramico. L’ampio portico, le finestre a ghigliottina e le scelte cromatiche e materiche di buon gusto, si sposano con l’ambiente esterno, in modo armonioso, pur riprendendo uno stile che non è proprio tipico della Svezia.

Moderna casa di campagna in stile New England

L’essenzialità, la pulizia e la linearità dello stile moderno scandinavo si abbina ai mobili di una volta, sobri e classici. Del resto, l’arredamento dell’ultimo decennio ha visto sicuramente emergere quello stile che non è altro che un mix di tendenze, dove la mescolanza tra classico e moderno, è la sintesi perfetta.

Moderna casa di campagna in stile New England

Questa casa è un posto caldo, accogliente, raffinato e tutto da vivere, dove l’arredamento è basato sulla scelta di abbinare elementi dal design moderno a complementi più tradizionali.

Leggi anche Casa di campagna: l’unione perfetta tra natura ed eleganza senza tempo

Cominciamo dall’ingresso con comodi armadi a muro, dove due porte ci conducono rispettivamente ad un bagno con doccia e ad una lavanderia splendidamente attrezzata.

La graziosa zona giorno è un open space, dove domina un’ampia cucina dall’aria più cittadina, che di campagna. Tutto, nel living, mantiene l’omogeneità cromatica della casa. Il rivestimento di piastrelle chiare con posa a mattoncino incontra un piano di lavoro in bella pietra naturale.

Leggi anche Idee da Copiare in una Casa Olandese di campagna

La cucina ha una parte disposta ad L con piano cottura e lavandino, una penisola con un ampio piano di lavoro e tre colonne dove trovano spazio i forni e il frigorifero. C’è abbondanza di spazio nelle basi e nelle vetrine molto decorative e se questo non bastasse, c’è anche una pratica dispensa adiacente alla cucina.

Illuminato dalle splendide finestre, che lo rendono luminoso e arioso, il soggiorno è diviso dalla cucina attraverso la zona pranzo. Il tavolo da pranzo, in legno e di stile tradizionale, è posizionato in quello che potremmo definire un bow window moderno. Di fianco al soggiorno troviamo una stanza, che viene usata come studio.

Il piano superiore segue lo stesso stile, con un ulteriore soggiorno, più intimo e quattro spaziose camere da letto. Tutte le camere hanno spazio per letto, mobili contenitori, scrivanie e aree giochi. In questo piano c’è anche un bagno, dove il contrasto del rivestimento tra pietra e piastrella bianca, rende le pareti eleganti e contemporanee. Ad esse si aggiungono il legno del mobile e due lavabi rettangolari neri, così come tutta la rubinetteria, che donano all’ambiente un’aria moderna e raffinata.

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Moderna casa di campagna in stile New England

Foto: notar.se

Trova altre soluzioni interessanti per CASE DI CAMPAGNA

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Anna e Marco DMstudio – CASE E INTERNI


L’articolo Arredamento outdoor: come scegliere le sedie per il giardino senza sbagliare è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Arredare un outdoor è un passo fondamentale per rendere lo spazio esterno della propria casa a misura di esigenze estetiche e funzionali. Quando si parla mobili e complementi d’arredo, da un lato occorre prestare attenzione alla tipologia di materiali da introdurre e dall’altro all’armonia nel design. Coordinate che aiutano a scegliere correttamente, anche quando si parla di sedie per il giardino. A questo proposito ci sono alcuni piccoli trucchi che permettono di non trovarsi disorientati nella galassia delle possibilità di arredamento.

sedie per il giardino
Photo by John Salvino on Unsplash

Come scegliere le sedie per il giardino: da dove partire per non sbagliare.

Tantissime idee di mobili e complementi per interni ed esterni della casa sono disponibili tra i nuovi cataloghi delle migliori aziende di design per la casa ed il giardino, ma quali sono i criteri con cui sceglierli? Quando si tratta di progettare il giardino dei sogni, non si può ignorare l’importanza delle sedie nell’equilibrio dell’arredamento, ma non solo: per l’outdoor, infatti, devono essere non solo belle e in armonia con lo stile della casa, ma anche comode. E soprattutto resistenti. A seconda di quella che sarà la scelta si otterranno diversi effetti, anche in tema di versatilità.

I migliori materiali delle sedie per il giardino.

Il primo passo per una scelta ponderata è l’attenzione per i materiali delle sedie da esterno. Si può optare per una delle soluzioni di arredo al naturale, usando sedie in legno da abbinare a un bel tavolo, nell’ambito di uno stile che può essere classico o moderno, oppure virare su acciaio, alluminio o resina. Anche il textilene, materiale sintetico a intreccio di fibre di poliestere, è nel ventaglio delle soluzioni da tenere in considerazione (anche perché praticamente eterno e facilissimo da pulire).

Tra le alternative, spazio anche all’ipotesi del riciclo: recuperare sedie vecchie in legno può rivelarsi divertente e perfetto per dare libero sfogo alla creatività, ma è anche un’ottima occasione di risparmio che può far rivivere un pezzo del passato a cui si è particolarmente legati, nel segno del rispetto per l’ambiente quando si devono arredare gli spazi esterni.

sedie per il giardino
Photo by Yangfan Gan on Unsplash

La regola di base è comunque assicurarsi di acquistare o restaurare sedie – al pari degli altri mobili e complementi da giardino – che abbiano una certa resistenza alle intemperie e ai raggi del sole. Se si ha poco tempo, meglio optare per sedie che non necessitino di particolare manutenzione e mai dimenticare di coprirle se posizionate in pianta stabile all’aperto, soprattutto quando c’è cattivo tempo oppure caldo o freddo intensi. Questo permetterà anche di ridurre notevolmente i tempi di pulizia

Il design delle sedie per il giardino deve tener conto anche degli spazi.

Atra nota chiave per scegliere bene le sedie per il giardino è avere un’idea chiara del design, che può spaziare dal classico al moderno con una infinita serie di declinazioni a seconda dei gusti e delle esigenze. Si possono scegliere sedute più profonde per avere il massimo della comodità, così come uno schienale alto o basso, sedie con braccioli oppure senza, ma c’è una costante che deve guidare nella decisione: la grandezza dello spazio da arredare.

sedie per il giardino
Photo by Robin Wersich on Unsplash

Se si ha a disposizione un giardino importante, di dimensioni che consentono una soluzione d’arredo senza troppi compromessi, la scelta può certamente ricadere su sedie voluminose e reclinabili o su quelle non impilabili, così come su sedie a dondolo. Diversamente, in presenza di piccoli giardini, è fondamentale valutare attentamente la scelta per realizzare un arredamento versatile che, attraverso l’uso di elementi salvaspazio come le sedie impilabili o pieghevoli, consenta di rimodularne la disposizione secondo necessità. Queste tipologie di sedie, inoltre, si possono facilmente sistemare in un angolo del giardino quando non utilizzate, guadagnando così maggiore “campo libero” per stare all’aperto e magari prendere il sole, oppure permettere ai bimbi di giocare senza ostacoli. Infine, se si desidera creare un’area pranzo che serva anche da zona relax all’aperto, puntare su sedie per il giardino dotate di cuscini è l’ideale.

sedie per il giardino
Photo by Sonnie Hiles on Unsplash

Sedie per il giardino da abbinare al tavolo: come sceglierle.

Altro capitolo importante nel processo di scelta delle sedie per il giardino riguarda l’armonia dell’intero arredamento e la comodità di utilizzo. Questo vale ancor di più quando sono da abbinare a un tavolo, che sia da pranzo o un tavolino per gli aperitivi: bisogna sempre fare attenzione alle altezze delle sedute per evitare errori che ne compromettano il comfort.

sedie per il giardino
Photo by Vlad Bucur on Unsplash

Attenzione quindi a scegliere anche a seconda dell’altezza del tavolo e, altra cosa da tenere in considerazione, della profondità della seduta. Spesso, infatti, si sbaglia scegliendo sedie magari più “stilose” e particolari, ma scomode, introducendo note di design a discapito dell’effettivo risultato in termini di comodità. Cedere a un capriccio estetico, trascurando la funzionalità, può davvero trasformare l’outdoor in un angolo non proprio a prova di relax.

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L’articolo Arredamento outdoor: come scegliere le sedie per il giardino senza sbagliare è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

23 Aprile 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Gli spazi ridotti rendono sempre difficile pensare ad un arredamento funzionale, ma che allo stesso tempo non soffochi lo spazio. In questo articolo vediamo qualche consiglio per organizzare e arredare al meglio una cucina piccola.

cucina piccola
D3 architetti associati

Se dovete ristrutturare casa e ridelineare la pianta della cucina, è buona prassi definire lo spazio partendo dalle dimensioni standard dei moduli stessi. Questo soprattutto se non avete molti metri quadri a disposizione e se volete evitare pezzi su misura, più costosi. Generalmente le basi e i pensili hanno una larghezza multipla di 15 cm (15, 30, 45, 60, 75, 90 e 120 cm).

Inoltre, occorre pensare alla configurazione della cucina. Se lo spazio lo consente, infatti, alle forme lineari sono preferibili quelle a L, a C o a G perché consentono di inserire più moduli, oltre che di avere un piano di lavoro più grande.

Ingombri e altezze

Se avete la cucina in una stanza a sé, anche la tipologia di porta può fare la differenza. Una classica porta a battente occuperà spazio aprendosi, impedendo di sfruttare quella parte della parete. Soluzioni ideali sono quindi porte che non ingombrano, come quelle a libro, le scorrevoli esterne oppure quelle a scomparsa. Queste ultime però necessitano dello spazio per incassare il controtelaio.

Altro consiglio per arredare una cucina piccola è quello di sfruttare tutta l’altezza che avete a disposizione, che sarà come minimo 2,70 m. Richiedete una cucina più alta possibile; la misura finale dipende dall’azienda che scegliete.

Sempre per sfruttare al meglio l’altezza, se lo spazio lo consente, valutate di mettere uno o più moduli a colonna. Se avete una cucina open, il consiglio è di collocarli accanto al frigo o dove c’è già una spalletta o un muro, in modo tale che siano contenuti anche visivamente.

Idee salvaspazio per arredare una cucina piccola

Altra soluzione per le cucine piccole è quella di integrare una penisola, puntando quindi su una configurazione a L per gli spazi più ridotti, a C o G per quelli un po’ più grandi. Questa farà da piano per mangiare, risparmiando lo spazio per il tavolo vero e proprio, e anche da ulteriore piano di lavoro.

Se avete spazi dove cucina, zona giorno e zona notte coesistono, come ad esempio nei monolocali, potete optare per cucine a scomparsa. Consentono di nascondere la cucina dentro un’armadiatura in modo che non sia visibile e può essere attrezzata come quelle normali, soltanto che un sistema di ante può coprirla.

Se avete uno spazio davvero piccolissimo, esistono soluzioni salvaspazio con mini cucine, come queste in foto, una prodotta da Clei e l’altra, di un’azienda svizzera, che è totalmente attrezzata e occupa soltanto 128 cm. Quando non in uso, due piani indipendenti consentono di coprire lavello e piastra.

Se desiderate una progettazione ottimale degli spazi della vostra casa, consultate il sito https://zeumadesign.com/