Villa Arianna, la prima casa attiva in affitto in Italia, è una delle Ville di montagna di Alpina Immobiliare che ce ne svela i segreti.
Grazie alle sue fonti energetiche rinnovabili, produce più energia di quella che consuma, redistribuendola nella rete elettrica. Un elemento di richiamo non secondario per coloro che tengono in grande considerazione la sostenibilità ambientale anche nelle scelte legate al tempo libero.
«La nostra è una realtà famigliare, fondata più di 40 anni fa», spiega Marco Guerini, ingegnere. «Il Gruppo ha sempre creduto e investito molto nell’efficienza energetica, ben prima che il tema diventasse sentito come lo è ora. Già negli anni Ottanta eravamo visti come pazzi a realizzare case con vetri a doppia camera, per aumentare l’isolamento termico. Ben presto ci siamo resi conto che non solo potevamo realizzare case efficienti, ma potevamo spingerci oltre. Lo abbiamo fatto, con villa Arianna, grazie a un importante lavoro ingegneristico ed architettonico che ha coordinato la produzione energetica con l’efficientamento a 360°».
I segreti di Villa Arianna
Ma quali sono i segreti di villa Arianna? La produzione di energia elettrica è garantita dai pannelli solari, dotati di un sistema di accumulo dell’energia per garantirne l’utilizzo anche in assenza di luce.
Durante il giorno serve poca energia ma c’è tanta luce. Di notte, invece, quando i pannelli solari non funzionano, sfrutta l’energia accumulata. Lo stesso principio permette all’abitazione di diventare un hub di distribuzione, verso la rete elettrica, dell’energia prodotta in eccesso. La casa sfrutta anche un impianto geotermico, reso efficiente da un sistema di isolamento a stratigrafie complesse.
Che villa Arianna sia a tutti gli effetti una casa attiva è attestato da un rodaggio di due anni. Gli ingegneri di Alpina hanno potuto constatare una produzione di energia all’interno dell’abitazione superiore, in media, di circa il 15% rispetto al suo fabbisogno. Nello specifico 11,82 kWh/mq prodotti e 9,96 consumati nel 2020, 11,02 prodotti e 10,2 consumati nel 2021. In pratica, un impatto ambientale non solo neutrale, ma positivo.
Negli ultimi due anni la sola villa Arianna ha evitato la produzione di oltre 20 tonnellate di anidride carbonica, fornendo energia pulita in eccesso al sistema elettrico.
«È facile pensare di essere sostenibili utilizzando apprecchi o mezzi di trasporto elettrici», aggiunge Guerini. «Ma la rete elettrica è ancora in gran parte alimentata da fonti non rinnovabili. Nel nostro piccolo noi abbiamo dimostrato che possiamo avere un’impronta positiva sull’ambiente. L’abbiamo fatto con un modello del tutto scalabile anche nel privato, che ci auguriamo diventi una best practice. Chi se lo può permettere dovrebbe pensarci: ne va del futuro del pianeta».
Una villa efficiente con SPA privata
Per chi sta pensando di trascorrere una vacanza a zero emissioni questa casa attiva è l’unica che si può affittare in Italia. Villa Arianna si sviluppa su 3 piani e può ospitare fino a 8 persone. A disposizione degli ospiti ci sono 4 camere matrimoniali e 4 bagni con doccia, ampio soggiorno, cucina, un terrazzo, posto auto e garage.
Ad impreziosire il tutto un’intera area Spa & Relax privata: Jacuzzi idromassaggio all’aperto da 8 persone, sauna, spogliaotio, area relax coperta e giardino inglese attrezzato.
Il mondo dell’interior design cambia, si modifica e si evolve anche in relazione al panorama culturale. Gli anni di pandemia hanno senza dubbio portato molto sconvolgimento nelle nostre vite, con conseguenze su tanti aspetti della quotidianità. È aumentato in misura significativa il tempo trascorso in casa e l’ambiente che viviamo tutti i giorni è diventato sempre più importante: ad oggi, un’abitazione confortevole trasmette un senso di sicurezza come non mai.
L’universo dell’interior design non ha potuto far altro che adeguarsi, e le nuove tendenze dell’arredamento del 2022 sono in qualche modo influenzate anche da questa situazione. In particolare, quest’anno si rivolgerà un’attenzione al soggiorno, il luogo della convivialità per eccellenza: qui ci si ritrova, ci si riunisce e i rapporti si rafforzano. Vediamo, allora, quali sono gli ultimi trend dell’arredamento del soggiorno 2022.
I materiali riciclati
Questa è sicuramente la tendenza più evidente che potremo osservare quest’anno. Il 2022 è l’anno dell’ecosostenibilità: sì a prodotti da fonti sostenibili, come metalli riciclati o rattan, e tessili in cotone e lino. È probabile che la quantità di tempo trascorso in casa abbia influito su questo, favorendo la nascita di una nuova sensibilità verso la natura, almeno nell’interior design.
Oltre al legno, colonna portante dell’arredamento in stile naturale, due materiali di tendenza per il 2022 sono il marmo e il vetro. Grazie alla sua lavorazione, il marmo non richiede un consumo energetico eccessivo, così come il vetro permette di aumentare la luminosità dell’intero ambiente ed è un materiale naturale e riciclabile al 100%.
Gli stili d’arredo che più di tutti permettono di completare il soggiorno con materiali riciclati sono due:
soggiorno in stile rustico. Tutti conosciamo il fascino delle case di campagne e delle fattorie. Ebbene, lo stile rustico richiama proprio questi luoghi, utilizzando principalmente il legno (abete, frassino e molti altri tipi a seconda dei gusti). Si distingue fra stile rustico autentico e stile rustico contemporaneo. Lo stile rustico autentico preferisce un aspetto vissuto che incoraggia le imperfezioni come nervature e nodi, e utilizza per lo più mobili provenienti direttamente dalle falegnamerie. Lo stile rustico contemporaneo preferisce invece mobili in legno che però possono essere abbinati a elementi di stampo più moderno, come dei laminati plastici.
soggiorno in stile nordico. Un soggiorno in stile nordico ha un aspetto estremamente caldo e accogliente, come avviene nelle fredde case del Nord Europa. Il materiale privilegiato sarà sempre il legno, in particolare betulla e quercia, e le forme dovranno essere geometriche e lineari per donare sobrietà e armonia all’ambiente.
Soggiorni in stile minimal
La preferenza per i materiali riciclati suggerisce un’idea di semplicità ed essenzialità che è la vera protagonista delle tendenze d’arredamento del 2022. Lo stile minimal prevede forme semplici, oggetti versatili e funzionali e colori tenui che non creino contrasti troppo accesi e sgradevoli. Dovendo scegliere i complementi d’arredo per il soggiorno, si preferiranno divani semicircolari dalle linee morbide e sinuose. Lo stile minimal rifugge gli spigoli e punta all’armonia che le forme arrotondate sono in grado di restituire. Lo stesso discorso vale per la scelta delle sedie: per il soggiorno è consigliabile orientarsi su sedie dalle forme morbide e regolari, dal gusto contemporaneo ma discreto. Insomma, la morbidezza delle linee e dei rivestimenti è la regola d’oro per i soggiorni di quest’anno, per i quali la priorità è trasmettere una sensazione di sicurezza e benessere.
La scelta dei colori
Le tendenze 2022 riguardo i colori del soggiorno rispondono alle esigenze dello stile minimal e naturale. Prima di tutto, la scelta ricade ovviamente sull’utilizzo di colori sobri e tenui: il 2022 non è l’anno giusto per osare, è invece il momento dell’eleganza e della raffinatezza. L’attenzione all’ecosostenibilità prevede la scelta di colori che si ispirano a elementi della natura, come foreste e montagne.
In particolare, il blu e il verde oliva sembrano essere i due protagonisti indiscussi dell’arredamento del soggiorno. Entrambi sono perfetti per sposarsi con il legno e possono donare alla casa un effetto nature e country chic. Saranno molto di tendenza anche gli accostamenti tra il legno, il blu scuro e dettagli color oro, un’associazione che ricorda i paesaggi del mare.
Un altro colore di tendenza è l’ocra, specialmente se accostato a tonalità quali verde e grigio scuro. Questo colore richiama le sfumare della terra ed è molto versatile in termini di abbinamenti, tanto da poter entrare a far parte di diverse palette che oltre al verde e al grigio si aprono al blu e al giallo. Si tratta, quindi, di un colore ideale per completare i vostri soggiorni, anche con piccoli accessori che impreziosiranno gli ambienti con una nota di colore.
Arredare una parete vuota del soggiorno: come fare?
Lasciati ispirare dalle nostre idee: abbiamo scelto per te 15 pareti attrezzate dal design moderno, vere e proprie soluzioni componibili e personalizzabili capaci di decorare e valorizzare spazi di qualsiasi dimensione e muri di tutte le lunghezze.
Non puoi risolvere il problema degli spazi ristretti, ma sicuramente puoi aggirare il problema optando per una composizione che integra un mobile a scomparsa, e nello specifico un tavolo richiudibile.
Sistemato in posizione orizzontale, il piano da lavoro multiuso tornerà utile come scrittoio, tavolo da pranzo o superficie d’appoggio per attività ricreative e hobby.
Una volta chiuso, il pannello resterà ben fissato alla struttura di supporto occupando una profondità minima: un bel vantaggio “salvaspazio” che evita inutili ingombri e consente la circolazione in un ambiente di piccole dimensioni.
Abiti in un monolocale e la mancanza di spazio è il tuo incubo?
Sfrutta una parete vuota per inserire un mobile per soggiorno, uno spazio dove sistemare la TV… e un letto singolo ad apertura laterale richiudibile a muro.
In meno di 40 cm di profondità e 4 metri di lunghezza, questa composizione da salotto integra un letto a vagone con materasso alto, una credenza con piano estraibile, un vano per televisore a schermo piatto, pensili contenitore e mensole.
I suoi punti di forza? Capienza, funzionalità e un design particolarmente accattivante.
Non un doppione della stessa idea d’arredo, bensì una sua variante: una grande parete attrezzata trasformabile (e trasformista) che funge da studio, camera da letto e guardaroba all’interno della stessa stanza.
Camera, perché la composizione integra un mobile basso con letto singolo ad apertura trasversale da usare all’occorrenza.
Guardaroba, perché il muro è occupato da un armadio a ponte componibile con ante battenti.
E infine studio, perché basta azionare un meccanismo brevettato per disporre, in qualche istante, di una scrivania richiudibile sulla quale lavorare, studiare, ripassare, leggere.
L’idea in più? Le mensole lineari colorate che, occupando intelligentemente la nicchia sottoponte, consentono di sfruttare tutto, ma proprio tutto, lo spazio ancora a disposizione.
Hai la necessità di organizzare zona giorno e zona notte nello stesso ambiente?
Puoi scegliere una composizione da soggiorno che integri un letto matrimoniale a scomparsa e un divano con schienale ribaltabile, in altre parole una parete attrezzata completa del necessario per dormire, rilassarsi e guardare la TV senza occupare troppo spazio a centro stanza.
L’idea è di optare per una soluzione componibile e personalizzata nei moduli, nelle dimensioni e negli accessori per adattarsi al meglio alle esigenze domestiche, ai momenti della giornata e alle abitudini di comfort.
Spazio contenitivo chiuso, nicchie a vista, mensole lineari e basi non sospese faranno il resto ottimizzando lo spazio fino all’ultimo centimetro.
Hai un debole per gli arredi classici ma vivi in una casa ultramoderna?
Semplice: fai convivere gli opposti scegliendo una parete attrezzata moderna con vetrinetta, una piccola cristalliera con ante in vetro dove esporre bicchieri, calici, flûtes e qualche bottiglia decorativa.
Basi a terra per TV e moduli sospesi creano un piacevole effetto di contrasto, che viene ancor più accentuato dal design dei contenitori senza ante sospesi al muro.
Ne risulta un gradevole gioco di pieni e vuoti, a cui dare carattere con finiture di tendenza come il legno scuro oppure con sfumature senza tempo come il bianco, il beige, il grigio perla.
Un classico intramontabile? La parete attrezzata con televisore sospeso e libreria.
Incontro fortuito tra due grandi protagonisti del soggiorno – il mobile porta TV e il mobile-libreria, questa composizione offre il vantaggio di concentrare in poco più di 350 cm tutto ciò che serve per arredare un salotto moderno ma conviviale, dedito al relax e alla lettura.
Contrasto di pieni e vuoti, alternanza di moduli chiusi e spazi aperti, asimmetria e colori di tendenza definiscono un design moderno, reso sotto la forma di un mobile da soggiorno componibile e versatile, semplice ma mai scontato.
Cos’altro può servire, in fondo, per abbellire un muro vuoto?
Organizzare un angolo studio in casa? Torna uno dei tormentoni dell’arredamento moderno.
Ed è facile capirne il motivo: smart working, telelavoro e attività condotte da remoto hanno portato una vera e propria rivoluzione nell’ambiente domestico, che si è dovuto reinventare con soluzioni nuove e idee originali.
Tra le numerose proposte non mancano quelle che consentono di inserire la zona studio proprio nel soggiorno.
Come? Con l’aiuto di una parete attrezzata con scrivania integrata, un arredo ibrido che propone una libreria componibile con ante e vani aperti e un piano scrittoio incorporato alla sua struttura.
Arredare una parete con le mensole? Sì, ma non delle mensole qualsiasi.
Il trucco sta tutto nell’utilizzare scenografici pannelli modulari con ripiani disposti in verticale e in orizzontale, che oltre a decorare ispirano numerose idee per organizzare e sistemare libri, riviste, volumi, monografie.
La parte alta della parete, attrezzata con particolari mensole dall’effetto sfalsato, può essere controbilanciata da una soluzione più minimalista, semplice nel disegno ma ricca nella possibilità di contenimento.
Basta scegliere un mobile per TV sospeso con ante da almeno 300 cm, soprattutto se devi occupare un muro piuttosto lungo.
Chi dice soggiorno dice televisore… ma è sempre così? Come arredare un salotto un po’ retrò, epurato dalla presenza di uno schermo piatto, di un decoder e di un abbonamento alla pay-tv?
Con una parete attrezzata senza tv, per l’appunto.
Tutt’altro che giurassica, l’idea di rinunciare alla televisione (almeno nella zona living) sta prendendo piede anche in arredamento, al punto che sempre più living e open space scelgono di riempire i muri con composizioni moderne ma prive di vano per installare lo schermo.
Il risultato?
Mobili-libreria a tutta lunghezza che funzionano sia da scaffali che da contenitori, dove l’azione di esporre è controbilanciata dalla necessità di contenere e nascondere.
Riviste e fiere specializzate non lasciano spazio ad un’interpretazione diversa: i pannelli TV restano uno dei must have dei living contemporanei.
Utilizzati non come elementi indipendenti ma accompagnati da mobili contenitori, basi e colonne, i moduli simil boiserie accolgono schermi di dimensioni importanti, appesi all’altezza migliore per guardare un film mantenendo una postura corretta.
A noi piace la soluzione d’arredo proposta nell’immagine: una grande parete attrezzata non sospesa, lunga meno di 4 metri, che abbinando il calore del legno, la pacatezza del tortora e la vivacità del giallo miele porta una sferzata di aria fresca in un salotto elegante e moderno.
Vivi in un monolocale piuttosto ampio, ma resta l’esigenza di far convivere camera e soggiorno nello stesso ambiente?
C’è una soluzione: un armadio da soggiorno combinato con moduli chiusi, cassetti, nicchie o una libreria bassa ma con tanti ripiani.
Non serve occupare tutta la parete: l’idea è di ricorrere alla componibilità degli elementi per occupare lo spazio strettamente necessario ad organizzare un piccolo guardaroba a ponte.
I gusti sono insindacabili, ma è difficile resistere al fascino della finitura cemento. In bianco o in grigio, il particolare effetto materico di questa texture super moderna non passa per nulla inosservato, al punto che anche le pareti attrezzate più eleganti soccombono al suo fascino.
Ne è l’esempio questa composizione da salotto moderna ed essenziale, che fa del rigore formale e delle asimmetrie i suoi stilemi.
Lunga 360 cm, la combinazione associa un mobile TV a terra con tre colonne sospese, a cui si aggiunge un’inaspettata mensola dalla forma irregolare – un twist inatteso capace di dare un senso di dinamismo all’intera parete.
Diversa dalle precedenti è la soluzione proposta da questa parete attrezzata senza pensili, costituita esclusivamente da moduli con cassetti e, per questo, molto contenitiva.
Quattro cassettiere, una delle quali munita di un porta cappotti-appendiabiti minimal, offrono tutto lo spazio di cui si ha bisogno per sistemare documenti, libretti delle istruzioni, manuali, batterie di riserva, cancelleria. Non male per un mobile lungo 285 cm!
Alternativa alle composizioni sospese tipiche dei salotti moderni, una simile idea d’arredo fa prova di una certa versatilità.
Nasce come contenitore per soggiorno, diventa un originale mobile TV e, perché no, può essere usato anche come mobile svuotatasche per arredare la parete di un ingresso che dà direttamente sulla zona giorno.
Chiamala asimmetrica o sfalsata, questa parete attrezzata modulare ha tutte le carte in regola per movimentare una parete vuota coniugando modernità e funzionalità.
Moderna, la composizione gioca con le forme geometriche, i cambi repentini di direzione e i colori d’accento per infondere un twist contemporaneo all’ambiente.
Funzionale, l’insieme comprende sia moduli chiusi da ante che moduli aperti presentati sottoforma di mensole con schienale.
Pronta ad assumere forme (e dimensioni) diverse a seconda delle necessità, questa parete per soggiorno è componibile a piacere: nessun bisogno di disporre per forza di un muro lunghissimo!
Appartamenti mansardati: croce e delizia delle abitazioni moderne. Per quanto scenografico sia, disporre di un soffitto inclinato potrebbe comportare qualche difficoltà… se non lo si arreda nel modo giusto!
Non lasciarti influenzare dalla differenza di altezza tra i due lati della stanza, bensì sfruttala a tuo vantaggio: arreda un muro intero con una composizione su misura, ad esempio una parete-libreria modulare.
Non solo mansarda: con una parete attrezzata personalizzata in altezza e larghezza potrai ricavare un ottimo spazio contenitivo dove gli ambienti sono irregolari – ad esempio, un sottoscala o la parte bassa di un sottotetto.
L’Art Nouveau (1890–1910) si diffonde in tutta Europa e porta una ventata di aria nuova nell’ormai stanco ripetersi di stili del passato.
Joseph Maria Olbrich, Palazzo della secessione viennese, Vienna, 1897 – Crediti
Siamo alla fine dell’Ottocento e in tutta l’Europa compaiono strane forme mai viste prima, linee sinuose accompagnate da delicate decorazioni floreali. Nel 1895, il commerciante tedesco Samuel Bing apre a Parigi una galleria nella quale espone gli oggetti che ha scovato dopo un viaggio a Bruxelles. Si tratta dei mobili realizzati dagli architetti belgi Victor Horta e Henri Van De Velde, e l’insegna, progettata da quest’ultimo, riporta il nome L’Art Nouveau.
Victor Horta, boiserie e mobilio dell’hotel Aubecq a Bruxelles,1902-04
Dal Belgio, dove nasce su impulso dei due architetti di cui sopra, si diffonde in Francia, con il nome di Art Nouveau, in Germania, dove si chiama Jugendstil, in Spagna, dove sarà El modernismo, Modern style nei paesi anglosassoni. In Italia prende il nome di stile Liberty, ispirandosi agli oggetti proposti dai magazzini LIBERTY & CO. LTD. La città nella quale questo stile raggiunge un livello notevole è Vienna, grazie agli artisti della Secessione. Inutile negarlo, l’arte, soprattutto l’architettura, e l’artigianato, sono in una profonda crisi. E’ evidente che questo stile viene percepito come qualcosa di nuovo, moderno e rivoluzionario rispetto agli stili del passato. Una rivoluzione che si oppone allo storicismo1 e all’eclettismo2 imperanti, ma anche al dominio della carpenteria metallica. Una ventata d’aria fresca che presto diventerà lo status symbol della nuova borghesia emergente e il codice estetico della Belle Époque.
Art Nouveau, le premesse della rivoluzione floreale
Nel corso dell’Ottocento l’architettura e, di riflesso, l’arredamento, si ripiegano sugli stili del passato, confluendo, alla fine, nell’eclettismo. Non mancano esempi di buon gusto, in certi edifici vittoriani o haussmanniani, ma l’accumulo di decorazioni sfocia ben presto nel grottesco. Un esempio, l’Opéra di Parigi di Charles Garnier, architetto geniale ma accademico.
In effetti, i progressi nell’edilizia, introdotti dallo sviluppo della carpenteria metallica, resero possibili prodezze tecniche mai viste fino ad allora. Per esempio, le proporzioni di palazzi e monumenti crescono a dismisura, in larghezza ma anche in altezza, tanto che a Chicago spuntano grattacieli in ogni dove. Il problema di questi edifici risiede nel fatto che la struttura portante non corrisponde più all’involucro. Gli architetti, una volta risolto il problema di come far stare in piedi il palazzo, si limitano a rivestirlo, nell’intento di “abbellirlo”, attingendo agli stili del passato. Un’architettura priva di autenticità, slegata dal contesto storico e culturale, tanto che le opere più genuine si trovano nel campo dell’ingegneria. Si tratta di costruzioni che esibiscono la struttura senza fronzoli intorno, come la Tour Eiffel, per esempio.
In parallelo, alcuni artisti e architetti si ribellano a questa decadenza, che investe anche la produzione di arredi e complementi. Lo abbiamo visto, per esempio, nel capitolo dedicato all’Arts and Crafts, al Movimento Estetico e alla Scuola di Glasgow. Figure come John Ruskin, William Morris e Charles Rennie Mackintosh cercano una via alternativa, che riporti l’artigianato agli antichi fasti. Soprattutto William Morris, che scompare nel 1896, proprio all’apparire dell’Art Nouveau, resta il principale ispiratore del nuovo stile. L’intento che sta alla base della nuova tendenza è quello di conciliare arte e tecnica, producendo un linguaggio nuovo congeniale all’epoca.
“A ogni tempo la sua arte, all’arte la sua libertà”. Frase dipinta all’ingresso del Palazzo della Secessione di Vienna
Paradigmatici di questo sforzo, gli ingressi del metrò parigino, progettati da Hector Guimard, che uniscono la parte tecnica nel sottosuolo, con quella artistica in superficie. Forme inedite sostituiscono i finti tempietti classicheggianti o le edicole in stile gotico, esibendo la struttura metallica senza celarla allo sguardo.
Uno stile dai tanti nomi, che spesso viene associato al termine “floreale”. In realtà, si tratta di una semplificazione estrema, visto che la rivoluzione floreale ha diverse caratteristiche. Certo, la decorazione biomorfa ha un posto di primo piano, ma, al di là della sua valenza estetica, veicola contenuti ben più profondi. Secondo lo storico dell’arte Wilhelm Worringer, gli elementi biomorfi, le linee fluide ed aperte sono associati all’empatia, alla fiducia, all’unione dell’uomo con la natura, in contrapposizione alle forme chiuse, geometriche ed astratte. Gli oggetti, i dipinti, le architetture Art Nouveau esprimono dunque la vitalità, la forza e il movimento, come nel motivo del “colpo di frusta”, creato da Hermann Obrist nel 1892.
Hermann Obrist, decorazione murale ricamata, Monaco 1892, Münchner Stadtmuseum
Linee curve, fluide e dinamiche si accompagnano a costruzioni asimmetriche, per creare un insieme leggero ed armonioso. Iniziatori dello stile furono i due già citati architetti belgi. Analizziamo due lavori rappresentativi per mettere a fuoco in maniera esemplare le caratteristiche dell’Art Nouveau. Per questo vi rimando alla seconda parte dell’articolo.
Alfons Mucha, 1897, Fruit
NOTE
1 -Storicismo: tendenza sviluppatasi nel corso del 19° secolo, basata sull'imitazione dello stile delle epoche passate. Es. neo classico, neo gotico, neo medievale e via di seguito.
2-Eclettismo: tendenza sviluppatasi nella seconda metà del 19° secolo, basata sulla mescolanza degli stili del passato.
Lo scaffale a giorno Libra, l’industriale femminile di Manerba, rappresenta l’essenzialità delle iconiche scaffalature metalliche in acciaio reinterpretato con nuances delicate e materiche.
Mantenendo lo stile industriale e la solidità dell’acciaio, Libra è verniciato in sei colori: rosa quarzo, rosa cipria, sabbia, grigio basalto, ma anche acquamarina e tabacco.
Componibile e facile da montare, proprio come gli scaffali metallici, Libra è realizzato in diverse dimensioni per adattarsi a qualsiasi utilizzo:
cm 80/100/120
H cm 200/248 /296
P cm 30/40/50/60
Arredare con Libra, lo scaffale a giorno di Malerba
Consolle o libreria, singola o infinita, Libra ben si presta per arredare ambienti trasversali: casa, ufficio, showroom, biblioteca o caffetteria. Inoltre, è coordinabile ai colori delle collezioni Manerba di tavoli o desk di lavoro e si sposa benissimo anche con alcune sedute. Ecco qualche idea.
Per creare un area relax in casa o in ufficio, ci piace molto l’abbinamento di Libra con Undecided Sofa.
Colorato, leggero, umano nelle dimensioni e proporzioni, il sistema Undecided accoglie i corpi nel comfort e nella quiete. Informale ma elegante, la collezione è composta da diverse tipologie di sedute. Disegnato da Raffaella Mangiarotti + Ilkka Suppanen, Undecided permette di concentrare, aggregare, distribuire le sedute a seconda delle esigenze,
Libra si presta benissimo per arredare sia l’ufficio e sia l’home office. In questo caso lo abbiamo pensato abbinato alle poltrone meeteng della collezione Undecided e al tavolo Litta.
Scrivanie, tavoli e tavolini della collezione Litta facilitano le quotidianità e le varietà del lavoro. Il prodotto Litta è solido ma leggero, radicale eppur accogliente. La struttura metallica, cromata o verniciata, è realizzata tramite un metodo di piegatura e saldatura senza giunti visibili. Il tavolo scrivania è dotato di un’efficace batteria che consente di caricare computer, tablet e telefoni per settimane. Inoltre è una postazione mobile che permette di spostarsi a lavorare nel portico, in giardino, in terrazza o in un’altra stanza.
Manerba, lafamily company 100% italiana di office design
Fondata a Mantova nel 1969, Manerba è un’azienda di arredi di design per spazi di lavoro, familiare e 100% italiana. Nel DNA Manerba: un team all’ 80% femminile, una produzione incentrata sulla sostenibilità, grande adattabilità e supporto alla progettazione di architetti e arredatori (grazie ad un Ufficio Tecnico professionale) per qualsiasi progetto “custom”, come ben testimoniano diversi progetti.
Aggiungi stile e design nella tua stanza da bagno con gli accessori Arbi Arredobagno. Le tendenze parlano chiaro, l’ambiente dedicato al nostro benessere va arredato e personalizzato proprio come le altre zone della casa. Per farlo occorre inserire dei dettagli che ne permettano un utilizzo intelligente e funzionale, ma ne delineino anche il carattere e lo stile.
Arbi Arredobagno propone soluzioni d’arredo che possono essere ulteriormente valorizzate grazie alla varietà di accessori bagno eleganti e di design.
Accessori bagno di Arbi Arredobagno
Reed, Tokh, Chronos e Zeus sono le quattro famiglie di accessori sviluppati dagli importanti studi Meneghello Paolelli Associati e García Cumini. L’assortimento è composto da barre in alluminio multifunzionali, appendini, portasalviette, porta rotolo e porta scopino. Realizzati nelle finiture bianco, oro, bronzo, nero e brill, possono essere coordinati facilmente ai mobili bagno.
Protagonista della collezione Reed by García Cumini è la barra orizzontale multiuso, configurabile secondo il proprio gusto con ganci, mensole, portaoggetti e un punto luce retroilluminante che aggiunge ulteriore fascino alla sua materica presenza.
Le finiture disponibili sono alluminio nero spazzolato o bianco con fascia decorativa in legno Rovere, Eucalipto, Olmo, Noce, laccato o con una texture ad intreccio.
Blocchi massicci ed elementi sottili si incontrano nella collezione Tokh, anch’essa disegnata dallo studio García Cumini. Comprende appendini, porta rotolo e portasalviette. Le finiture sono alluminio bianco, nero spazzolato o oro spazzolato con supporto in frassino nero o Corian bianco.
Chronos e Zeus sono le linee accessori dal design geometrico disegnate dallo studio Meneghello Paolelli Associati. Cilindrica la prima e squadrata la seconda, le due collezioni sono composte da appendini, porta rotolo, portasalviette e porta scopino. Realizzate in alluminio e finiture nero spazzolato, brill e bronzo la prima o in alluminio nero spazzolato o inox spazzolato la seconda.
Accessori e porta asciugamani, quali scegliere
Gli accessori per il bagno sono indispensabili per attrezzare adeguatamente l’ambiente, creando uno spazio funzionale e bello da vedere.
Barre e ganci sono fondamentali vicino al lavabo, alla zona doccia o alla vasca da bagno. Se c’è abbastanza spazio si può optare per una piantana per le salviette, a uno o due appoggi. Quando il bagno è piccolo, i modelli da fissare alla parete sono la soluzione più adatta. Questo perchè sono meno ingombranti e regalano un senso di leggerezza alla stanza.
Trattandosi di elementi esposti alla vista, gli accessori svolgono anche la funzione di complementi d’arredo. E’ importante quindi sceglierli in coordinato tra di loro, ma anche agli altri elementi presenti nella stanza da bagno.
Avete intenzione di motorizzare la vostra tapparella e non sapete esattamente quale motore per tapparella scegliere?
Dovete sapere che scegliere il motore per tapparella può sembrare un’operazione semplice ma spesso si possono commettere errori banali. Il più comune? Sceglierne uno non adatto alle caratteristiche della tapparella che si intende manovrare.
Esistono diverse tipologie di motori per tapparella che possono essere racchiusi in due grandi categorie:
motori cablati, a loro volta distinguibili in motori:
standard
elettromeccanici
radiocomandati
motori a batteria
Ci concentreremo quindi sulle due principali categorie: motori cablati standard e motori a batteria.
Scegliere il giusto motore per le nostre tapparelle
Tapparella con motore cablato o motore a batteria?
Requisito fondamentale è capire se c’è possibilità di alimentare il motore.
Detto in maniera molto semplice, verificate se c’è la possibilità di portare linea elettrica all’interno del cassonetto delle tapparelle. Se questa è una possibilità remota, vi direi di orientarvi verso il motore a batteria.
Come scegliere il motore adatto al peso della tapparella?
Il motore deve essere dimensionato per alzare e abbassare agevolmente la vostra tapparella più volte al giorno. Per questo motivo i dati fondamentali da conoscere sono:
lunghezza tapparella
materiale della tapparella e quindi il suo peso
La potenza del motore è espressa in “Nm” (coppia nominale). Più sarà pesante la vostra tapparella (Kg), maggiore coppia nominale sarà necessaria per permettere al motore di alzarla senza avere problemi.
E’ quindi fondamentale scegliere accuratamente la potenza del motore per evitare che vada sotto sforzo generando sicuramente problemi.
Se non siete sicuri di aver capito come potete dimensionare la potenza giusta per il vostro motore per tapparella vi segnalo il sito Faisacasa.com. C’è un comodo simulatore per calcolare la potenza necessaria al motore.
motore per tapparella elettrico o a batteria
Dove acquistare il motore per tapparella giusto?
Troverete tantissimi siti online che vendono motori per tapparella. Noi vi consigliamo sicuramente Faidacasa.com,Bricoman e Somfy per quanto riguarda i motori cablati.
Se avete necessità di acquistare motori a batteria perché non avete la disponibilità di collegamenti elettrici nelle vicinanze del cassonetto vi consigliamo questo motore ricaricabile compatibile con Alexa e Google Home.
La vera differenza tra i due modelli? Il prezzo.
Lascio a voi il confronto finale e le conclusioni.
È con grande piacere che presentiamo il progetto più esclusivo e customizzato del nostro portfolio: il primo Home Tour firmato diotti.com.
Si tratta di una vera e propria visita virtuale in 3D, una coinvolgente esplorazione a 360° alla scoperta di una lussuosa villa con piscina, terrazza panoramica e vista sul lago di Como visitabile in qualche click, dove vuoi, quando vuoi.
Home Tour: una casa arredata da visitare a 360°
Cos’è un Home Tour? È la presentazione virtuale di un appartamento, è la visita a distanza che i proprietari di casa – famosi e non – offrono ai loro amici, ai loro seguaci, al loro pubblico. Da qui nasce l’idea di orientare il nostro servizio di Interior Design in un’altra, e più ambiziosa, direzione: adattare uno dei progetti del portfolio allo sviluppo di un tour virtuale per fornire in anteprima al Cliente un viaggio immersivo nella sua futura abitazione.
Scelte progettuali, proposte d’arredo, abbinamenti cromatici: nulla sfugge alla visita virtuale, proposta sottoforma di ambienti ispezionabili da diversi punti di osservazione per garantire una visione a tutto tondo e restituire la sensazione di trovarsi di persona all’interno dello spazio abitativo.
La villa di lusso, il lago di Como, il design moderno
Conosciuto per i suoi tramonti suggestivi, le dolci pendici montuose e la celeberrima citazione del Manzoni, il lago di Como è da sempre una meta di particolare interesse turistico nazionale e internazionale.
Ma non solo. Sono tante, tantissime, le famiglie che lasciano la grande città per stabilirsi definitivamente sulle terre lambite dalle acque lacustri, proprio come ha scelto di fare la coppia proprietaria di questa esclusiva villa singola dal design contemporaneo.
LA VILLA
La proprietà, che comprende una villa singola di 305 m², una terrazza panoramica di 120 m² con piscina ad uso esclusivo e un giardino perimetrale, affascina fin da subito per le sue dimensioni importanti. Organizzata su un solo piano, l’abitazione è costituita da un ampio ingresso con studio annesso, un grande soggiorno-open space con cucina abitabile e una sala da pranzo a vista in affaccio sull’esterno.
La zona notte è invece composta da una camera padronale en suite, una stanza per gli ospiti con bagno privato, un bagno di servizio e una cabina armadio doppia per lei e per lui.
IL DESIGN
Il fil rouge del progetto è rappresentato dalla scelta di arredi preziosi altamente personalizzati e finiture di pregio dall’indiscusso valore estetico, i co-protagonisti di un concept progettuale che trasforma l’ambiente domestico in una soluzione customizzata.
Marmi decorativi di alta qualità, rivestimenti eleganti e materiali noti per la loro efficienza tecnica contribuiscono all’home styling di uno spazio abitativo unico nel suo genere, cucito a misura di Cliente come un abito sartoriale.
Che cos’è l’APE: attestato di prestazione energetica
Si utilizza l’acronimo APE per identificare l’attestato di prestazione energetica, al cui interno si trova il valore IPE, ovvero l’indice di prestazione energetica dell’immobile. Questo valoresi ottiene dopo aver effettuato il calcolo del rendimento in termini energetici di un determinato edificio da parte di un tecnico abilitato. L’attestato viene redatto includendo anche l’elenco degli interventi di miglioramento più importanti che sono stati effettuati in casa nel corso del tempo, in maniera tale da poter ottenere un vantaggio dal punto di vista energetico, come ad esempio nel caso della sostituzione di vecchi infissi, come si può notare sul portale Certificazione Energetica Facile.
Questo attestato di certificazione energetica, spesso richiesto per le compravendite immobiliari, ha come scopo principale quello di mettere a disposizione dei consumatori tutte le informazioni riguardanti la situazione dell’immobile dal punto di vista energetico, in maniera tale che possano diventare un fattore da valutare e considerare in fase di scelta di una nuova casa da acquistare. È chiaro che, il consiglio migliore da seguire, è di optare per l’immobile che consuma un minor quantitativo di energia, oppure per quello che ha delle potenzialità che altri non hanno dal punto di vista del risparmio. In compagnia di tale attestato, si può puntare anche all’ottenimento della certificazione di sostenibilità dal punto di vista energetico e ambientale.
Va sicuramente messo in evidenza che le regole per la richiesta e l’ottenimento di tale certificazione non sono uguali in tutto il territorio nazionale, ma cambiano di regione in regione.
L’Ape diventa obbligatorio in alcuni casi ben specifici, come la costruzione di un nuovo immobile e la ristrutturazione completa di un edificio. Ci sono però delle situazioni che non sono toccate da tale obbligo: non ne vengono infatti coinvolti i fabbricati industriali, quelli non residenziali, così come quelli agricoli.
L’obbligo della certificazione energetica
L’obbligo della certificazione energetica cade sulle spalle di due categorie in modo particolare, ovvero il venditore oppure il costruttore. Nel primo caso, è semplice mettere in evidenza come qualsiasi immobile che venga collocato in vendita debba avere a corredo tutti quei documenti che servono alla certificazione della classe di efficienza energetica.
In riferimento al costruttore, nel caso in cui la casa sia di recente costruzione, tale obbligo rimane per intero sua responsabilità, dovendo effettuare la consegna del documento in compagnia delle chiavi dell’immobile. Si tratta di una procedura da cui non si scappa, anche per via del fatto che l’APE serve per ottenere l’agibilità della struttura che verrà realizzata.
La durata dell’attestazione
L’attestato APE, attualmente, ha una validità che è stata espressamente prevista per circa dieci anni dal momento in cui viene rilasciato in via ufficiale. Come detto anche sopra, ciascuna Regione presenta dei parametri diversi in relazione alle tempistiche di validità. Di conseguenza, quello che si consiglia è senz’altro un controllo ultime regole che sono entrate in vigore nella regione in cui si trova la propria casa.
Come ottenere la certificazione energetica
Per la richiesta dell’APE serve fare riferimento a una figura professionale e specializzata, il certificatore energetico. Quest’ultimo dovrà effettuare un sopralluogo presso l’immobile, svolgendo gli esami e le indagini del caso, in maniera tale da comprendere le peculiarità a livello strutturale dell’immobile.
Il certificato verrà prodotto mediante l’uso di particolari software, che vanno a calcolare ed elaborare tutti quei dati che vengono registrati da parte del certificatore. I parametri che servono per effettuare il calcolo finale sono diversi: tra gli altri, troviamo la tipologia di caldaia che è stata installata, così come la correlata efficienza dal punto di vista energetica, la presenza di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili, la qualità che caratterizza gli infissi e così via.
Se si vuole arredare casa con successo e ottenere ottimi risultati, non si possono trascurare alcuni dettagli fondamentali. Tra questi i cuscini di arredo possono essere davvero capaci di fare la differenza.
In un arredamento di classe, dove nulla è lasciato al caso, non possono mancare di certo i cuscini di arredo. In particolare, i cuscini personalizzati possono aiutarvi a caratterizzare perfettamente l’arredamento di casa. Con questi si possono individualizzare gli ambienti domestici e dare loro un tocco esclusivo.
Dato che è possibile con una minima spesa cambiare il loro aspetto, i cuscini sono una soluzione economica per “trasformare” e rinnovare un ambiente con poche mosse. Ogni angolo della casa può essere impreziosito da un pezzo unico e originale.
Il cuscino personalizzato ha il vantaggio di poter essere realizzato a partire da una foto, o da un vostro personale design. Questo tipo di cuscini non sono solamente degli elementi decorativi, ma si rivelano anche degli “strumenti” per poter dare sfogo alla propria creatività.
Cuscini di arredo personalizzati – la stampa online.
I cuscini personalizzati sono validi per decorare gli ambienti di casa, ma anche bellissimi regali adatti per ogni occasione. Creare un cuscino personalizzato online è facile ma è bene prestare attenzione alle caratteristiche dei prodotti offerti tenendo ben presente che come in ogni cosa la qualità ha un costo. Di seguito gli elementi a cui prestare particolare attenzione.
Qualità dei tessuti.
È cosa importante che i cuscini che volete acquistare siano garantiti dal marchio OEKO-TEX®. Questo assicura che tutte le loro componenti, compresi gli accessori come rivetti, bottoni, cerniere e fodere non siano dannosi per la salute.
Area di stampa.
Per un migliore risultato estetico verificate che le personalizzazioni richieste possano ricoprire tutta la superficie dei cuscini. Cioè che in fase di stampa non venga lasciato alcun bordo attorno all’immagine richiesta e che invece questa arrivi fino alle cuciture del cuscino.
I cuscini di arredo e gli ambienti della casa.
Tondi, quadrati, rettangolari, i cuscini di arredo personalizzati costituiscono il complemento di arredo ideale per il soggiorno o per la camera da letto. A questi ambienti riescono a conferire un’immediata personalità, attraverso la forma, il colore, e la decorazione del loro disegno. Eleganti e di moda sono i cuscini con frasi e citazioni, ideali per decorare le camere da letto e i soggiorni. Potete personalizzarli con citazioni famose, o con il testo della vostra canzone preferita, o delle vostre poesie, per poi abbinarli ad altri cuscini dai motivi decorativi più svariati.
Cuscini per il soggiorno.
In soggiorno i cuscini di arredo sono i protagonisti assoluti del divano, lo rendono più confortevole e più bello.
Per un divano due posti, è consigliato di sceglierne un paio, al massimo tre visto che di più non consentirebbero una seduta agevole. Per un divano tre posti si può arrivare anche a quattro.
La misura ideale per quelli da divano è 40 x 40 cm, o 50 x 50 cm, o di diametro non superiore ai 40 cm, se preferite un cuscino tondo. Di solito la forma quadrata è quella più diffusa.
Fantasia e colori devono abbinarsi con il divano, ma anche più in generale al contesto. Bisogna tenere conto del colore delle pareti e dei diversi complementi di arredo che si trovano nella stanza: le tende, i tappeti e anche altri tessili della stanza, come runner, tovaglie e paralumi. Basta scegliere un elemento decorativo o un colore da replicare. Per un tocco raffinato e chic è meglio abbinare i cuscini fra loro, ma facendo attenzione a non mischiare stili e fantasie che non siano in armonia.
Cuscini per la camera da letto.
In camera da letto il cuscino è protagonista assoluto dell’arredamento tessile della stanza. Considerato che un letto matrimoniale è il doppio della grandezza di un divano, possiamo scegliere una quantità maggiore di cuscini di misura più grande: 50 x 50 cm o addirittura un 60 x 60 cm. È bene comunque non eccedere nel numero. Come per il soggiorno, i cuscini dovranno abbinarsi ai colori e a agli altri tessili presenti nella stanza.
Cuscini di arredo per la cameretta dei più piccoli.
I cuscini personalizzati sono perfetti per la cameretta dei bambini, il luogo della casa di maggiore fermento creativo.
I cuscini sono ideali per poterne creare di divertenti con i personaggi dei loro cartoni animati preferiti, ma ancora meglio, si possono personalizzare con i loro disegni. Basta scannerizzare il disegno che preferite e aggiungerlo al modello di cuscino che volete acquistare
Non c’è niente di più originale e speciale del disegno di un bambino per personalizzare un cuscino da regalare ai nonni o come dono per la festa del papà, o della mamma.