28 Ottobre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Riprendiamo la storia dell’evoluzione del mobile inglese, partendo dal”inizio dell’Ottocento. Dallo stile Regency all’Art Nouveau, passando per l’età Vittoriana.

età Vittoriana
William Morris e Philip Webb, The Red House, Londra 1860

Nella prima parte dell’articolo dedicato all’evoluzione del mobile inglese e ai primi designer della storia, abbiamo cavalcato i secoli che portano dal Seicento alla fine del Settecento. Abbiamo visto la nascita di uno stile caratteristico e indipendente sviluppato dai primi designer della storia, come Thomas Chippendale, i fratelli Adam o Thomas Sheraton e George Hepplewhite. Ora percorriamo l’Ottocento, epoca di passaggio verso l’architettura e il design moderni.

Lo stile Regency o Reggenza Inglese

Nei primi anni dell’Ottocento, in Inghilterra si impone lo stile Regency (1810-1830), ispirato allo stile stile Impero francese e che coincise all’incirca con la reggenza del futuro re Giorgio IV. Siamo nel periodo di Jane Austen e delle bellissime dimore patrizie con le colonne bianche in facciata, le ampie finestre e gli interni luminosi, costruiti dall’architetto John Nash (1752-1835).

Admiration, olio su tela, Vittorio Reggianini (1858-1938)

I mobili Regency rappresentano, in un certo senso, l’evoluzione dello stile antico neoclassico visto nei lavori di Robert Adam e dei suoi discendenti, con l’aggiunte di decorazioni eterogenee ispirate alla Cina, all’India e all’Egitto. I mobili in stile Regency hanno linee semplici, snelle ed eleganti, con superfici piane, legno delicatamente dipinto e/o impiallacciato, intarsi di metallo e motivi classici come rosette, maschere di leoni e piedi a zampa di metallo. I materiali privilegiati sono il palissandro, il mogano e una varietà di legno esotico dalle venature zebrate.  Le sedute della Reggenza presentavano imbottiture rivestite con tessuti stampati, in particolare di chintz.

età Vittoriana

Il designer più influente in questo periodo fu Thomas Hope (1769–1831), banchiere scozzese appassionato di antichità. Nel 1807 pubblicò il suo “Household Furniture and Decoration” che, con la decorazione della sua casa di Duchess Street a Londra, gettano le basi dello stile Regency. Hope tentò di fare copie dirette o adattamenti di mobili classici e antichi usando legno e bronzo, e i suoi bei mobili erano austeri e di dimensioni generose. Oggi i suoi mobili vengono riprodotti con la dicitura “style Thomas Hope”.

Tocca allora a  George Smith (1786-1826), designer e prolifico divulgatore, rendere accessibili a tutti i mobili Regency, studiando soluzioni funzionali e dalle dimensioni più contenute.

“La bellezza e l’eleganza che si vedono negli interni delle case moderne non possono essere limitate ai palazzi signorili della nostra nobiltà”.

George Smith, 1812

Nella sua “A Collection of Designs for Household Furniture and Interior Decoration” (1808), e nella guida “The cabinet-maker and upholsterer’s guide”(1826), contribuí a diffondere lo stile Regency, pur cominciando a produrre mobili in stile neo gotico.

La prima età Vittoriana, il Gothic Revival e la decadenza

Nel 1837 la giovane Vittoria sale al trono, inaugurando quella che viene definita l’età Vittoriana, che durerà fino al 1901. Si tratta di un periodo caratterizzato da profonde contraddizioni. Da un lato il Regno Unito conosce la supremazia mondiale, l’industrializzazione massiccia, la stabilità politica, dall’altro si allarga il divario tra le classi ricche e quelle povere. Per quanto riguarda le arti applicate e l’architettura, la meccanizzazione dei processi produttivi porta ad un generale calo della qualità dei manufatti, che si accompagna ad un gusto sempre più decadente. Le correnti si sovrappongono, si susseguono i revival, per poi sfociare nell’eclettismo ridondante di fine secolo. In questi anni l’unico movimento degno di nota è rappresentato dal Gothic Revival. Nella prima parte ho già accennato allo sviluppo della corrente artistica Neogotica, che si manifesta già a partire dalla metà del Settecento. Considerato lo stile architettonico nazionale, il Gotico viene preso a modello da quegli artisti ed intellettuali che si oppongono al dilagante neoclassicismo.

età Vittoriana

Con il Romanticismo (1795-1870) lo sguardo malinconico verso il passato si traduce nell’affermarsi del Gothic Revival come stile dominante, che sfocerà nella costruzione del Palazzo del Parlamento a Londra (1836-1860), ad opera dell’architetto Augustus Pugin. Teorici come John Ruskin, pittori come William Turner, architetti come Gilbert Scott, artisti e riformatori sociali come William Morris, sono da considerarsi i maggiori sostenitori del movimento, che si diluisce solo agli inizi del Novecento. I mobili in stile neogotico realizzati nell’Ottocento sono caratterizzati da ogive, cuspidi, colonne polistili e rosoni intagliati e traforati. Gli interni vittoriani sono generalmente sovraccarichi di mobili, tappeti, oggetti da collezione. Le pareti sono dipinte con colori saturi o ricoperti da boiserie in legno scuro, e le finestre sono drappeggiate da pesanti tendaggi. Vi è un proliferare di orpelli e decorazioni che rendono gli ambienti piuttosto soffocanti e ostentatori della ricchezza dei proprietari. 

I movimenti pre-moderni. Arts and Crafts, il Movimento Estetico e la Scuola di Glasgow

L’esigenza di produrre arredi in quantità sempre più crescenti porta ad un generale decadimento della qualità. Inoltre, non c’è più uno stile di riferimento, essendo prodotto tutto e il contrario di tutto. I produttori attingono ad una moltitudine di stili da periodi precedenti: il Tudor, l’elisabettiano, il rinascimentale, il rococò inglese, lo stile Chippendale. “Ci sembra che i produttori d’arte di tutta l’Europa siano completamente demoralizzati”: così il “The Times” nel 1851, commentando i mobili e altre decorazioni interne esposte alla Grande Esposizione di Londra. Questa decadenza porta alla nascita dei cosiddetti movimenti pre-moderni, che promuovono la riqualificazione dell’artigianato e del mestiere dell’ebanista. Nel 1861, insieme ai pittori Dante Gabriel Rossetti e Edward Burne-Jones, William Morris fonda l’azienda Morris, Marshall, Faulkner & Co, nella quale produce arredi, complementi ed accessori disegnati e fatti a mano da ebanisti-designer. Il successo dell’impresa porta alla fondazione del movimento Arts and Crafts (1888-1910), che avrà un’influenza capitale sulla nascita dell’architettura e del design Moderni. Proponendo un modello di abitazione dallo stile semplificato, arredato con mobili realizzati in quercia, semplici, eleganti e funzionali, si pone in antitesi rispetto ai pomposi e sovraccarichi interni della prima età vittoriana. La casa-simbolo del movimento fu le Red House, progettata da Morris e Philip Webb nel 1859.

Contemporaneamente, si sviluppa il Movimento Estetico, che tende a rielaborare la bellezza naturale ispirandosi ai migliori prodotti realizzati da diverse culture. Ne fecero parte gli architetti e designer Owen John, Christopher Dresser, Edward William Godwin e lo scrittore Oscar Wilde. Il movimento diede vita allo stile Anglo-Giapponese,  caratterizzato da mobili neri con pannelli giapponesi dipinti a traforo e imitazione di braccia e gambe di bambù.

Dobbiamo andare in Scozia per trovare il terzo movimento innovatore sorto nella tarda età Vittoriana. Si tratta della Scuola di Glasgow, termine che designa una cerchia di artisti e designer, studenti  della Glasgow School of Art e attivi dagli anni Settanta dell’Ottocento fino al 1910, gravitanti attorno. La cerchia era formata da dai collettivi Glasgow Boys, Glasgow Girls e The Four, di cui facevano parte Charles Rennie Mackintosh (Glasgow 1868- Londra 1928) e la moglie Margaret Macdonald.

Il gruppo più influente nel campo del design fu soprattutto quest’ultimo, grazie al lavoro di Mackintosh, architetto e designer. Il suo lavoro si ispira all’Art and Craft e allo stile Anglo-Giapponese, con suggestioni tratte dal gotico scozzese. L’influenza di Mackintosh si estende oltre il l’età Vittoriana, inaugurando i fasti della Belle Epoque del periodo edoardiano e traghettando il Regno Unito nel movimento pre-moderno dell’Art Nouveau. Ma di questo vi parlerò nella prossima puntata.

Ricapitolando, ecco i principali stili e movimenti che caratterizzano l’evoluzione del mobile inglese, a partire dal Cinquecento:

  1. (Elisabbettiano) Elizabethan (1520–1620)
  2. (Giacobiano) Jacobean (1603–1625)
  3. (Caroliano/Restaurazione) Carolean/Restoration (1660–1685)
  4. William and Mary (1690–1730)
  5. Queen Anne (1702–1760)
  6. (Georgiano)Georgian (1714–1830)
  7. Rococo (1730–1770)
  8. Gothic Revival (1740–1900)
  9. (Neoclassico) Neo-Classical (1750–1830)
  10. (Reggenza Inglese) Regency (1800–1830)
  11. (Vittoriano)Victorian (1830–1900)
  12. Arts & Crafts (1880–1910)
  13. Art Nouveau (1880–1910)
27 Ottobre 2021 / / Dettagli Home Decor

dispositivo per casa intelligente
foto via Unsplush

Una casa domotica e intelligente è il sogno di tutti, ormai. Perché la tecnologia è entrata nelle nostre case nel giro di poco tempo e ci ha assicurato maggiori comfort. Tra praticità e funzionalità, la domotica è uno dei temi più importanti al momento, perché garantisce un certo tenore di vita, ma non solo: rappresenta una valida scelta per risparmiare sull’energia e sulle bollette.

Che cosa occorre per una domotica fai da te? È obbligatorio installare un impianto, oppure è possibile anche fare da soli? Sì, si possono eventualmente acquistare in commercio dei prodotti per migliorare la risposta tecnologica degli ambienti, dagli elettrodomestici agli assistenti vocali. Per chi vorrebbe fare acquisti tech per la casa, ecco dove trovare coupon Unieuro, utili per risparmiare e dare un tocco speciale agli ambienti.

Come avere una casa domotica e intelligente?

Come si realizza un impianto domotico? Che cosa occorre per avere una casa smart? Si dice che la tecnologia abbia concesso “un’anima” alla casa, e in effetti è proprio così. Smart home significa semplificare numerosi aspetti della vita casalinga, perché permette di controllare numerose funzioni, dal sistema di illuminazione fino agli allarmi, ma anche l’apertura o la chiusura delle porte e delle finestre. E non è affatto poco.

I sistemi domotici per la casa sono incredibili, perché c’è una vasta scelta: possiamo valutare gli interruttori clapper, la gestione del riscaldamento e della climatizzazione persino in remoto. Molto interessanti sono le serrature biometriche, ma anche l’integrazione di smart speaker e assistenti vocali. Che dire poi degli elettrodomestici smart e delle tapparelle automatizzate?

Al momento possiamo scegliere tra vari dispositivi o impianti, ma non solo: anche la domotica fai da te è possibile (oltre che essere vantaggiosa). Ovviamente, abbiamo anche la possibilità di affidarci alla domotica standard e integrata: in questo caso si va a realizzare un vero e proprio impianto, con interventi di muratura, qualora fossero necessari.

come realizzare impianto domotico

Vantaggi

Tra risparmio energetico ed efficienza energetica, una casa domotica e intelligente consente di far quadrare il budget, mettendo in comunicazione gli elettrodomestici e qualsiasi oggetto tecnologico mediante l’utilizzo di un impianto domotico. Uno dei primi vantaggi che lascia davvero super soddisfatti è l’incredibile aumento di sicurezza della casa smart.

Dire che la protezione è essenziale è quasi banale, tuttavia sono tante le persone che non hanno reso sicura la propria casa come si deve. Con la domotica, è possibile implementare uno spioncino digitale, una serratura biometrica e smart: per esempio, invece di usare la chiave, si va a sfruttare la propria impronta digitale.

Una menzione speciale nel complesso però va al risparmio energetico, che è davvero senza eguali. Non solo la domotica permette di dimezzare i costi in bolletta, ma aiuta anche nella gestione dello spreco, prevenendolo e sostenendo l’ambiente.

Tra tecnologia e comfort

Tra design e tecnologia (e ovviamente un livello di comfort imbattibile), la domotica è quel che occorre per agevolare alcune azioni. Oltre ai classici di cui ti abbiamo parlato, è impossibile non citare le lampadine smart o gli interruttori smart: il sistema domotico è talmente ampio da essere connesso a molti degli impianti presenti nella nostra casa.

Un dispositivo super valido è la presa smart: gestiscono l’erogazione della corrente proprio come un interruttore. Molto carina è anche l’idea di installare tapparelle e tenda smart, perché possiamo anche impostare una sorta di routine: un orario in cui metterle o meno in funzione.

La casa moderna ormai è un must impossibile da non adottare, soprattutto per gli interessanti risvolti green. Ed è proprio la tecnologia che potrebbe dare una spinta importante per far cambiare il nostro stile di vita, abbracciando una filosofia più orientata sul risparmio e sul sostentamento del pianeta.

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27 Ottobre 2021 / / Dettagli Home Decor

cantinetta vino per 12 bottiglie

Queste cantinette da incasso sono classe A, silenziose e con bassissime vibrazioni al fine di creare l’ambiente ideale dove far riposare le vostre bottiglie di vino. I modelli da incasso possono contenere fino a 40 bottiglie e sono tutte dotate di una doppia zona di temperatura in modo che possano essere conservati insieme sia vini rossi che bianchi, perché grazie alla ventola attiva al suo interno, ogni zona mantiene una temperatura sempre costante.

La porta realizzata in vetro isolante con filtro UV protegge i tuoi vini evitando la perdita di aroma, e al tempo stesso permette una visione ottimale delle tue bottiglie più pregiate, valorizzando al meglio. La maniglia in acciaio inox inossidabile dona infine un tocco moderno e raffinato.

cantinette vino da incasso BODEGA43

Il marchio BODEGA43 è un esclusivo marchio di lusso ed ora è lieta di presentare e vendere le sue cantinette vino da incasso anche on line. Il loro design è moderno e ricercato, la porta interamente in vetro è dotata di un display a LED blu e di un pannello touch screen così da poter regolare con estrema facilità la temperatura dei tuoi vini in ciascuna sezione, in modo indipendente, dai 5 ai 20 gradi. Difatti, potrai impostare la temperatura della zona superiore per il vino bianco e quella inferiore per il vino rosso. Il resto del lavoro lo farà per te la cantinetta vino BODEGA43!

Inoltre, al suo interno i ripiani in legno di faggio naturale sono progettati per evitare la condensa e sono facilmente estraibili per un comodo utilizzo.

Vi presentiamo una piccola cantinetta elegante e raffinata, realizzata per i veri amanti del vino che però hanno poco spazio a disposizione. La cantinetta vino piccola B4312C è una raffinata cantinetta per vini, piccola ma potente, ha spazio per contenere fino a 12 bottiglie di vino, tutte conservabili alla stessa temperatura. Il sistema di raffreddamento a compressore ti darà la possibilità di servire le tue bottiglie di vino sempre alla temperatura desiderata tra i 5 e i 20 C, anche in estate. Questo ti darà la libertà di consumare le tue bottiglie quando più lo desideri, in qualsiasi momento della giornata. Può essere anche usata per conservare il vino per lunghi periodi di tempo. Presenta delle rifiniture di alta qualità, è dotata di una porta in triplo vetro, di ripiani in legno di faggio e di un’ illuminazione a LED blu per un look sorprendente!

cantinetta vino compatta

Questa cantinetta vino di lusso compatta è ideale per i collezionisti di vino, per poter mantenere sempre una piccola fornitura di bottiglie di vino in casa. Le sue dimensioni piccole e compatte rendono la sua adattabilità facile e agevole, in casa come in ufficio. L’elegante porta realizzata completamente in vetro è resistente ai raggi UV e il filtro UV assicura che i tuoi vini conservino il loro massimo gusto e aroma. L’illuminazione interna può essere attivata e disattivata tramite il pannello touchscreen. Un piccolo paradiso per i veri amanti del vino!

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27 Ottobre 2021 / / Dettagli Home Decor

termocamino a legna nel soggiorno

Decorativi e in grado di donare agli ambienti un’atmosfera accogliente, i termocamini di ultima generazione con le loro nuove performance sono diventati validi elementi per garantire calore a tutta la casa. Leggi la guida per avere utili consigli su come scegliere  il termocamino a legna adatto alle tue esigenze accedendo agli incentivi.

Nell’aspetto, ma soprattutto nella tecnologia, i termocamini sono molto differenti rispetto ai camini tradizionali: assicurano un rendimento di combustione elevato, mantenendo allo stesso tempo dei consumi molto contenuti. A seconda delle necessità e delle caratteristiche di ogni modello, il termocamino può sostituire in tutto o in parte il sistema di riscaldamento esistente, offrendo notevoli vantaggi dal punto di vista della resa energetica.

In commercio è possibile trovare termocamini con funzionamenti diversi pur presentando la medesima struttura monoblocco, costituita da una canna fumaria per lo sfiato dei fumi e da un focolare protetto da un vetro, nel quale va introdotto il combustibile utile per l’alimentazione. Questi innovativi sistemi di riscaldamento sono quindi chiusi attraverso uno sportello di vetro termico, che essendo trasparente irradia calore e allo stesso tempo permette di godere del fascino di un fuoco scoppiettante in casa, senza ridurre l’efficienza.

Funzionamento dei termocamini: ad aria o ad acqua

La maggior parte dei termocamini riscalda ad aria: il calore prodotto nel focolare fuoriesce da bocchette poste sul corpo dell’apparecchio e si propaga per convenzione naturale. Oppure forzata, se l’apparecchio prevede un ventilatore che fa sì che l’aria calda si diffonda a maggiore distanza e in modo uniforme. Alcuni modelli si possono collegare a un impianto di canalizzazione che distribuisce il calore anche in altre stanze, talvolta anche su più livelli.

Esiste poi il termocamino per riscaldare tutta l’abitazione tramite l’impianto termosanitario, proprio come una caldaia. In questo caso il calore viene diffuso dai  radiatori o dai pannelli radianti.

I vantaggi dei termocamini a legna

Quando si acquista un termocamino è importante valutare la tipologia di alimentazione: a legna o pellet. I termocamini a legna sono indubbiamente i più richiesti in quanto offrono una resa termica davvero efficace. Nello specifico, la tipologia di legno più adatta al riscaldamento domestico è il legno stagionato, caratterizzato da una maggiore densità e da una combustione più lenta e duratura, nonché da una maggiore facilità di accensione dovuta al ridotto quantitativo di umidità.

Rispetto ai camini a pellet, che richiedono una manutenzione periodica e sono dotati di centraline elettroniche e organi in movimento inclini all’usura, i modelli alimentati a legna richiedono poca manutenzione e difficilmente subiscono guasti. Inoltre, dobbiamo considerare il risparmio, infatti riscaldare a legna costa molto meno rispetto al pellet.

L’offerta dei termocamini a legna è molto ampia e spesso può risultare difficile orientarsi nella scelta, ma se ciò che desideri è una soluzione efficiente e di qualità i termocamini Vulcano sono il top. L’azienda Vulcano, infatti, è specializzata nella produzione di termocamini a legna e da oltre 20 anni crea prodotti 100% Made in Italy, impiegando i migliori materiali prodotti da fornitori locali e nazionali. Ciò che differenzia i sistemi Vulcano dagli altri termocamini a legna è la tecnologia, che permette di sfruttare i principi naturali del tiraggio e della combustione. Inoltre, contengono una grande  quantità d’acqua che sommata alla massa refrattaria, a quella delle superfici di scambio  e alla potenza dello scambiatore creano le condizioni ideali per garantire una fornitura di  acqua calda costante anche dopo diverse ore dallo spegnimento del fuoco.

termocamino a legna VulcanoStarGold

Termocamini a legna Vulcano StarGold

I termocamini Vulcano della nuova linea StarGold nascono con l’obiettivo ambizioso di rivoluzionare il mondo del riscaldamento attraverso soluzioni efficienti in grado di soddisfare totalmente e autonomamente tutte le necessità dei consumatori. Dopo l’accensione dall’alto, la possibilità di riscaldare anche grandi abitazioni, la consistente erogazione di acqua calda, i consumi ridotti e la particolare autonomia che hanno caratterizzato i termocamini della linea Classic, con Vulcano StarGold l’azienda propone  un prodotto ancora più innovativo: un camino, che funge anche da caldaia dall’efficienza unica.

Ma vediamo nel dettaglio quali innovazioni sono state implementate:

  • Zero bollitori: permette di fare a meno di masse d’acqua aggiuntive;
  • Zero meccanismi: permette di evitare scambiatori, doppie pompe e kit di separazione;
  • Zero prese d’aria: il brevetto permette di collegare l’aria esterna all’intercapedine che si crea tra termocamino e rivestimento senza necessità di prese d’aria a vista;
  • Zero condensa: elimina il fenomeno della condensa, proteggendo il termocamino; Protezione Galvanica: è un sistema che protegge il termocamino dalla corrosione galvanica, eliminandone il principale elemento di usura;
  • Combustione Totale: gli permette di raggiungere un rendimento superiore all’88% e emissioni ridotte del 70%;
  • Regolazione Millimetrica: permette di regolare la fiamma, per ridurre o aumentare la combustione e, quindi, la temperatura;
  • Effetto refrattario: le lamiere che rivestono la camera di combustione emulano il colore dei classici caminetti, ma restano pulite più a lungo.

Vulcano StarGold propone quattro diversi modelli: Baby, Medi, Maxi e Super. Ciascun modello è caratterizzato dalla stessa estetica e dalla stessa qualità, a cambiare sono la potenza, le misure di ingombro, il peso e il contenuto d’acqua. La scelta del modello va fatta in base alla grandezza dell’ambiente da riscaldare, alla classe energetica dell’abitazione e alla zona climatica in cui si trova.

Indipendentemente dalla dimensione, tutti i modelli StarGold hanno le medesime funzioni e sono sviluppati in 3 diverse versioni: 1 per il solo riscaldamento; versione 2 per riscaldamento e acqua calda o per riscaldamento in tandem con altre caldaie; versione 3 riscaldamento e acqua calda in tandem con altre caldaie.

In tutti i casi, a seconda del modello di termocamino Vulcano StarGold scelto, sarà fornita la giusta centralina per gestire il riscaldamento, l’acqua calda oppure le alternanze  con altri sistemi di riscaldamento.

Termocamini a legna e incentivi fiscali

Rispetto alla certificazione ambientale, i termocamini della nuova linea Vulcano StarGold hanno ottenuto la certificazione quattro stelle e possono pertanto essere installati ovunque.

A livello fiscale, tutti i modelli presentano le caratteristiche richieste per accedere ai diversi incentivi, come il conto termico, il Superbonus 110, il Bonus Casa e l’Ecobonus.

Considerando tutti i vantaggi offerti dai termocamini di ultima generazione e la possibilità di acquistarli sfruttando le agevolazioni, è sicuramente conveniente sostituire un normale caminetto a focolare aperto o il vecchio impianto con un a termocamino a legna Vulcano StarGold.

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27 Ottobre 2021 / / Blogger Ospiti

Tutte le possibili applicazioni del cartongesso

L’avvento del cartongesso, materiale economico, duttile e di alta qualità, ha segnato una nuova era nel settore dell’edilizia leggera.

Le imprese edili impiegano in maniera prioritaria il cartongesso per ogni lavorazione all’interno di case e uffici: dal rivestimento di pareti e soffitti, alla copertura di travi e pilastri, ai controsoffitti e all’illuminazione degli spazi interni.

Incredibile ma vero, il cartongesso ha uno spazio importante anche nel settore dell’illuminazione della casa. Infatti, l’unione delle lastre in cartongesso con le strisce led ha rappresentato un’innovazione nella costruzione e ristrutturazione di edifici domestici e professionali, rivoluzionando in pieno questo settore.

Nella casa del futuro il cartongesso avrà un ruolo da protagonista: botole di ispezione, tagli di luce led cartongesso, mensole e sagomati in cartongesso, una vera rivoluzione nel mondo dell’edilizia leggera.

Ma scopriamo di più sui profili integrati nel cartongesso.

Le strisce led integrate nel cartongesso

I tagli di luce led cartongesso sono composti da una lastra in cartongesso con uno spessore di 12,5 mm (la misura può variare a seconda delle scelte dei produttori) e una lunghezza di 2 metri. Nel mezzo del profilo di cartongesso si estende una canalina in alluminio, chiamato anche binario per led, nel quale si immettono le strip led più adatte all’ambiente da illuminare.

I vantaggi di acquistare profili led in cartongesso

Il connubio del cartongesso con led rende i tagli di luce led un prodotto di alta qualità, semplice da usare e con grandi vantaggi per le imprese edili e per i clienti.

Duttilità e resistenza dei profili

La resistenza dei profili led integrati nel cartongesso è ottima, questa caratteristica risulta ancora più accentuata grazie anche al rinforzo in MDF integrato alla lastra di cartongesso, una novità fatta apposta per le lavorazioni più difficili.

Inoltre la durata e l’affidabilità delle strip led inserite nella canalina garantiscono longevità estrema al prodotto, sul quale si potrà intervenire ad anni di distanza dalla prima installazione.

Un altro vantaggio dei tagli di luce led è la duttilità, il prodotto infatti può essere utilizzato per numerose e differenti applicazioni: i profili led per cartongesso si applicano facilmente a controsoffitti, soffitti, ma anche pareti e pavimenti.

Non solo funzionalità, ma anche estetica

Un altro motivo per cui scegliere i tagli luce led è di natura estetica. Sempre più architetti consigliano per i loro clienti l’installazione di questi profili led di design moderno, che trasformano il prodotto in un elemento di arredo in piena regola e non solo di copertura delle superfici.

La perfetta simmetria tra profilo in cartongesso e strisce led, che risultano planari e non necessitano di interventi di stuccatura da parte degli installatori, valgono a questo prodotto il nome di profilo led a scomparsa, elegante nel manifestarsi e silente nel confondersi col resto dell’edificio.

Estetica che si unisce alla praticità di lavorazione dei profili, in quanto l’applicatore potrà verniciare direttamente il profilo senza che siano necessari ulteriori interventi.

L’illuminazione e l’arredamento del futuro

I profili in cartongesso per led sono sinonimi di risparmio e consentono un’illuminazione adatta a ogni tipo di esigenza, senza il bisogno di luci aggiuntive.

L’unione del cartongesso con le strisce led ha generato un prodotto utile e funzionale, estetico ed economico che entrerà sempre di più nelle case di tutti gli italiani.

27 Ottobre 2021 / / Romina Sita

Scommetto che hai ereditato dalla nonna quei bellissimi mobili antichi in legno di noce. Sono sicuramente molto belli, di qualità e hanno un valore enorme, sia economico che affettivo. Scommetto anche che ti piacerebbe collocarli in casa tua in modo congeniale, valorizzandoli, perchè sei convinta che quei mobili daranno un maggior pregio alla tua bellissima casa. Si ma come si fa? Come si fa a contestualizzare quei mobili in legno antico così difficili da abbinare? Oggi ti spiego 5 consigli efficaci per valorizzare e rinnovare la tua casa utilizzando l’arredamento in stile classico, abbinato ad elementi più contemporanei che svecchieranno i tuoi ambienti di casa.

Diciamocelo chiaramente, i mobili antichi sono molto belli, eleganti e di grande pregio, ma tu non hai l’età di tua nonna e desideri un arredo più moderno e contemporaneo. Allo stesso tempo però desideri dare il giusto valore a quei mobili che hanno un legame affettivo e che in fin dei conti ti piacciono. Ma quanto ti piacciono? Quanto vuoi integrare lo stile contemporaneo con quello classico?

È importante porsi le giuste domande prima di iniziare un progetto di arredo in autonomia, questo ti permette di fare preventivamente tutte le valutazioni necessarie ed evitare di fare errori in corso d’opera.

Quindi, in generale, non procedere in modo istintivo, ma pondera bene le tue scelte. Alla base di tutto, come ho ripetuto più volte, c’è la ricerca. La ricerca è importante per capire cosa ti piace e cosa non. Senza di essa è molto facile inciampare in errori di cui potresti pentirti.

I 5 consigli efficaci per rinnovare e svecchiare i tuoi interni utilizzando l’arredamento classico

Ora ti vado a illustrare i 5 step che ti permetteranno di fare, pensare e ragionare tutte le valutazioni necessarie per arredare i tuoi spazi utilizzando l’arredo in stile classico e ottenere ciò che desideri veramente per la tua casa.

Grazie a questi suggerimenti riuscirai a posizionare gli arredi antichi della nonna, riuscirai a valorizzarli e renderanno la tua casa unica e personale. 

CONSIGLIO #1

SCEGLI IL MOOD

Fai ricerca, naviga su Pinterest e cerca di capire l’effetto che desideri ottenere, in altre parole definisci un obiettivo.

Desideri un arredo audace e di forte carattere, oppure delicato e raffinato? Desideri dare importanza all’arredo classico oppure desideri minimizzarlo, ma senza annullare il suo valore? In questa fase può esserti d’aiuto creare una moodboard

arredamento classico raffinato
1. Mood delicato e raffinato
arredamento classico raffinato
2. Mood delicato e raffinato
arredamento classico audace
1. Mood audace e di carattere
arredamento classico verde foresta
2. Mood audace e di carattere

CONSIGLIO #2

BILANCIAMENTO 80-20

Per rinnovare e svecchiare il tuo arredo classico devi sicuramente abbinarlo ad un arredo più moderno e contemporaneo. La mossa vincente sta nel mixare i 2 stili non nel rapporto 50-50, ma uno deve prevalere sull’altro nella misura 80-20, sta a te decidere se far prevalere lo stile classico rispetto a quello moderno o viceversa. Ciò deve essere applicato in maniera uniforme all’interno di ogni stanza della casa, in altre parole non devono esserci troppi mobili elementi appartenenti allo stesso stile raggruppati tra loro. 

arredamento classico
80% classico e 20% contemporaneo
arredamento classico contemporaneo
80% contemporaneo e 20% classico

CONSIGLIO #3

PALETTE COLORI

Crea e segui una palette colori ben definita aiutandoti con l’applicazione della regola 60-30-10 per ottenere un risultato dall’effetto cromaticamente armonico. In generale il legno scuro, essendo già un colore pieno e deciso, ha bisogno di essere abbinato a colori soft, neutri o polverosi.

Se desideri un effetto leggero e raffinato ti suggerisco di colorare le pareti il bianco o grigio chiaro.

arredamento classico e bianco
1. Colori delicati: bianco
arredamento classico e grigio chiaro
2. Colori delicati: grigio chiaro

Se desideri un effetto audace e di forte carattere ti suggerisco di aggiungere a pareti o porzioni di esse di un colore grigio fumo, addirittura antracite, o un colore freddo polveroso (poco saturo) che vanno dal verde al blu-azzurro. 

arredamento classico blu balena
1. Colori audaci: blu balena
arredamento classico cameretta
2. Colori audaci: verde petrolio

Escluderei a priori colori che accostati al legno scuro vadano a scaldare troppo e quindi appesantire lo spazio, come il crema, rosa pastello o tortora.

CONSIGLIO #4

ELEMENTI DECORATIVI PREGIATI E BEN DOSATI

L’arredo classico è di per sé molto ricco e impattante, ha bisogno quindi di un contesto leggero e ben ordinato. Immagina come sarebbe un arredamento classico applicato all’interno di un catalogo Ikea, con ambientazioni vissute e spesso anche un pò confusionarie.

Quindi pochi elementi decorativi, ma pregiati, ad esempio una bella lampada importante sulla credenza. Oppure tanti elementi decorativi, ma ordinati, come ad esempio una bella gallery wall lineare e regolare 

arredamento classico styling
1. Idea per elementi decorativi
arredamento classico styling
2. Idea per elementi decorativi
arredamento classico styling
3. Idea per elementi decorativi
arredamento classico styling
4. Idea per elementi decorativi

CONSIGLIO #5

PIANTE VERDI

In qualsiasi contesto e in qualsiasi stile le piante sono sempre le benvenute. Posizionate su un mobile, a terra oppure dentro ad una scaffalatura, danno vita, calore e serenità all’interno di una casa. Dai un’occhiata a questa selezione di piante da appartamento e dimmi se non ti viene voglia di fare shopping 😉Lezio e Colvin

arredamento classico e piante
arredamento classico e piante
arredamento classico e piante

Questi sono i miei consigli per rinnovare l’arredamento classico della tua casa, sono suggerimenti, linee guida da personalizzare in base alle tue esigenze e al mood che desideri ottenere all’interno della tua casa.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e sei hai domande specifiche da farmi puoi lasciare un commento qui sotto (risponderò io personalmente) oppure scrivermi un messaggio in privato.

Alla prossima 

Romina

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L’articolo Ristrutturare casa – tutto quello che occorre sapere è stato scritto da Autore Ospite e si trova su Questioni di Arredamento.

Sono anni che stai pensando di ristrutturare casa e ora che ti sei finalmente deciso non sai da dove cominciare? È normale che sia così, sono davvero tante le cose di cui occuparsi che non basta decidere di ristrutturare la propria casa per riuscirci e, soprattutto, per evitare errori. La grande mole di aspetti da valutare, infatti, aumenta anche il rischio di errori. Per non sbagliare abbiamo stilato questa sorta di check-list con i passaggi fondamentali per ristrutturare casa e vivere in un’abitazione nuova e a misura dei tuoi sogni.

Cosa devi fare per ristrutturare casa

Quando si inizia a ristrutturare casa, ambizioni ed entusiasmo raggiungono livelli davvero alti e per scongiurare eventuali fallimenti è consigliato procedere con cautela. Come? Iniziando dagli step più importanti che sono:

1-Il progetto

La prima cosa che devi fare è definire il progetto dei lavori di ristrutturazione della tua casa. In base al budget a disposizione e alle tue necessità definisci, anche con l’aiuto di un tecnico esperto, cosa fare e soprattutto come farlo. Non basta dire “voglio ristrutturare il bagno”, ma devi scegliere come farlo, quali interventi eseguire, che tipo di materiali scegliere, gli impianti da utilizzare, eccetera. Il progetto sarà poi la mappa per arrivare all’obiettivo, il programma di lavoro che tutti seguiranno in modo da ottimizzare le varie fasi della ristrutturazione.

2-La pianificazione

Soprattutto se ci sono più interventi di ristrutturazione da fare è bene pianificarne l’ordine. Questo è decisivo per ridurre i tempi ed evitare gli sprechi, gestendo in maniera meticolosa tutte le fasi. La pianificazione prevede anche lo stanziamento dettagliato delle risorse economiche in modo da evitare di ritrovarsi al termine dei lavori con fatture più alte rispetto ai preventivi richiesti.

3-La scelta dell’impresa

Lo step successivo, con il progetto alla mano, è quello di confrontare i vari preventivi delle imprese. La scelta, però, non deve ricadere solo sull’impresa più economica, ma su quella che assicura un lavoro migliore. Come capire qual è? Innanzitutto deve essere disponibile e non importi le sue scelte (tempistiche e tecniche), ma soprattutto deve avere una rete di professionisti in grado di assicurarti tutta la gestione del lavoro. L’ultimo elemento da verificare è che l’azienda sia in regola con i vari obblighi di legge. Sotto quest’ultimo punto di vista si può risparmiare molto, ma i rischi e le conseguenze sono moto alti e non convenienti.

4-Gli aspetti burocratici

Anche in base al tipo di lavoro di ristrutturazione ogni impresa deve presentare le relative comunicazioni agli enti competenti. Inoltre è fondamentale che siano predisposti i documenti sulla sicurezza e che per ogni fase della ristrutturazione sia già presente, prima dell’inizio dei lavori, tutta la documentazione necessaria. Sono tanti, troppi, i casi di ritardi dovuti alle lungaggini burocratiche.

5-Lo svolgimento dei lavori

Questa fase è molto delicata. Sebbene sia l’impresa a svolgere i lavori troppo spesso capita che i problemi sorgano per il committente, il direttore tecnico e il direttore dei lavori “si pestino i piedi a vicenda”. Il rispetto dei ruoli (oltre che delle professionalità di ciascuno) è essenziale per completare al meglio la ristrutturazione della casa.

6-La fine dei lavori

La conclusione dei lavori non è un mero dato cronologico da registrare su un documento, ma un obiettivo verso cui tutti devono puntare. Ed è bene che al termine dei lavori tutto, ma proprio tutto, sia pronto e in regola. Gli impianti devono essere a norma e con le relative certificazioni, la pratica di chiusura dei lavori deve essere pronta per essere inviata al Comune, così come andranno, nel caso i lavori lo richiedano, aggiornate le planimetrie e richiesta una nuova agibilità.

7-Le detrazioni fiscali

L’ultimo step è quello relativo alle detrazioni fiscali che chi ha deciso di ristrutturare casa può richiedere. È importante chiarire che le agevolazioni fiscali sono possibili solamente se gli step precedenti sono stati svolti correttamente, per cui si hanno tutti i documenti e i lavori sono stati svolti nel rispetto della legge. È fondamentale anche valutare quale detrazione applicare, essendo tante le soluzioni attualmente disponibili. Anche in questo caso bisogna poi prestare enorme attenzione alla gestione dei documenti da presentare. Se vuoi maggiori informazioni sulle agevolazioni fiscali puoi informarti direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Quanto costa ristrutturare casa nelle principali città italiane

Da nord a sud i prezzi per ristrutturare casa variano e non poco: a titolo informativo, al nord per ristrutturare una casa di 70mq il costo di ristrutturazione basica si aggira sui 40.000€; al centro 35.000€ (escludendo Roma che per il settore edile risulta essere più costosa di Milano); al sud 28.000€.

Si tratta di prezzi indicativi perché bisogna tenere in considerazione una molteplicità di fattori qui non menzionati.

Milano

Il capoluogo lombardo è probabilmente una delle città italiane più care per ristrutturare casa. Il prestigio della località incide molto sui costi finali, così come tutti gli aspetti tecnici (finiture, materiali, impianti, eccetera). Per ristrutturare casa a Milano senza spendere cifre esorbitanti ti consiglio di informarti e valutare tutti gli aspetti in gioco per fare una scelta oculata e vincente. Ristrutturare casa senza spendere cifre enormi è possibile, soprattutto se hai acquistato casa in una delle zone alle porte di Milano. Con la giusta valutazione e il confronto delle migliori imprese presenti sul territorio troverai la giusta soluzione per ristrutturare la tua casa in maniera economica.

Roma

Anche Roma è una città solitamente cara per i lavori di ristrutturazione, ma anche qui è doveroso, come per Milano, distinguere tra le zone del centro storico e i quartieri più periferici. Le differenze possono essere anche molto importanti ed è bene valutare con attenzione tutti gli elementi, compresi quelli legati ai permessi e all’eventuale occupazione del suolo pubblico dei ponteggi.

Torino

Trattandosi di un capoluogo di regione e di una delle principali città italiane, anche Torino può presentare diverse sorprese in termini di preventivi per la ristrutturazione di una casa. Così come tutte le città dal grande pregio storico e architettonico è indispensabile valutare i permessi da richiedere per completare i lavori nella propria abitazione.

Napoli

Tra le città del sud Italia Napoli è una delle più care, ma con prezzi nettamente inferiori rispetto alle località settentrionali. Anche per ristrutturare casa a Napoli bisogna tenere conto di tanti fattori, dalla zona al tipo di intervento, ma i prezzi al metro quadro sono molto più accessibili.

Palermo

Tra le principali città italiane Palermo è probabilmente una delle meno care per ristrutturare casa. Anche qui ci sono differenze tra il centro del capoluogo siculo e le zone periferiche, ma i prezzi al metro quadro sono molto più bassi rispetto alle altre città.

Bologna

Anche Bologna è una città dove i prezzi per una ristrutturazione sono alti; molto dipende dalla zona, ma i costi al metro quadro per questo tipo di interventi sono in linea con quelli delle altre grandi città del nostro Paese.

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I colori autunnali sono così intensi e avvolgenti che è impossibile restare indifferenti di fronte agli alberi che si ravvivano grazie a queste nuance calde e vibranti. Sfumature di rosso, dorato e marrone animano i viali dei parchi e le strade delle città creando così un’atmosfera unica e dal fascino irresistibile. Se volete rendere la vostra casa moderna e accogliente, allora non potete assolutamente fare a meno dei colori autunnali.

L’autunno è una stagione particolare che porta con sé tanti cambiamenti. Arriva subito dopo l’estate, quando ci sentiamo carichi di aspettative, abbiamo tante idee da realizzare e sogni nel cassetto che non vedono l’ora di uscire. È una stagione che precede l’inverno e che di conseguenza porta molto alla riflessione, al prendersi cura di sé ma soprattutto a rallentare, a ragionare sul presente e sul futuro. C’è chi vede l’autunno come un periodo malinconico, e chi invece come un tempo di rinascita. Ciò che però affascina di questa magica stagione è la sua palette cromatica, un mix di colori caldi e avvolgenti che dona calore, serenità e quella sensazione di comfort che nessuna stagiona è in grado di dare. Ecco perché sono tantissime le persone che scelgono di portare i colori autunnali tra gli ambienti di casa.

Perché arredare casa con i colori autunnali

È inutile negarlo, il cambio di stagione ci sprona a trasformare ciò che ci circonda. Sarà il clima fresco e frizzante o il nostro istinto che si prepara ad affrontare il periodo più freddo dell’anno, l’inverno. Qualunque sia la ragione, è il momento perfetto per trarre ispirazione dalla natura. Ricche sfumature cremisi, oro, bordeaux, color zucca e nuance della terra, stiamo parlando dei colori dell’autunno, perfetti per decorare casa.

colori autunnali

Perché i colori autunnali ci rendono così felici? Esiste una spiegazione scientifica basata sull’idea che le persone siano continuamente attratte da colori intensi perché ci fanno sperare che tutto andrà bene, suscitando in noi emozioni positive. Un motivo in più per portare queste tonalità in casa tutto l’anno, non vi pare?

Come arredare casa con i colori autunnali

Possiamo utilizzare i colori autunnali in ogni ambiente della casa, sia nella zona giorno che nella zona notte. Anche se in quest’ultima vengono consigliati principalmente i colori freddi, andremo a ravvivare questi ambienti scegliendo colori neutri o comunque sempre a base calda ma nelle sfumature più morbide. Il risultato saranno camere eleganti e dai colori sofisticati perfettamente ispirate al foliage autunnale. Vediamo insieme come abbinare i colori autunnali in ogni ambiente della casa.

Arredare la camera da letto con i colori autunnali

Possiamo decorare la camera da letto con i colori autunnali ma optando per nuance morbide e dalle sfumature neutre. I colori più indicati per la zona notte saranno i marroni, ma attenzione alle nuance troppo cariche, meglio preferire tonalità come il beige, il color tortora e qualche accenno di dorato, molto leggero, per dare un tocco d’eleganza in più. Per quanto riguarda gli arredi, consigliamo mobili dallo stile vintage e rigorosamente in legno, pratici e dall’estetica accogliente.

Arredare la cameretta con i colori autunnali

Anche la cameretta può essere arredata e ravvivata dall’esclusività dei colori autunnali nella loro versione più delicata. Vi consigliamo di preferire i colori pastello a base calda che andranno a esaltare le linee di mobili e scaffali. In una cameretta sono perfetti arredi dal design morbido e quindi via libera ad armadi compatti e capienti e scrivanie e librerie dall’aspetto minimalista. Il letto invece può avere un design più particolare, date un’occhiata al catalogo di WNM Group per trovare la soluzione perfetta per la camera dei vostri piccoli.

Soggiorno dai colori caldi e intensi

In soggiorno possiamo davvero sbizzarrirci con i colori autunnali perché possiamo combinare sfumature e intensità diverse creando ambienti accoglienti e originali. Una parete arancione, per esempio, è brillante e moderna e accoglie arredi di ogni stile e materiale. Per chi ama le atmosfere calde e avvolgenti consigliamo di abbinare ai colori autunnali materiali naturali, come appunto il legno. Per chi invece vuole creare un contrasto, può giocare con finiture metalliche, molto eleganti e di tendenza soprattutto nei prossimi mesi.

Una cucina accogliente dai colori autunnali

Una cucina funzionale dai colori autunnali diventa subito più accogliente senza perdere quel suo aspetto pratico e funzionale. Colori vibranti e sfumature intense che vanno dal mattone al rosso, dal color avorio al marrone, daranno profondità ma anche esclusività a questo ambiente. Lasciatevi ispirare dalle foglie autunnali per una cucina dallo stile rustico, ma di tendenza che non stanca mai per la sua originalità e attenzione ai più piccoli dettagli, come dei para-schizzi in mattoncini o dei vasetti in terracotta che decorano delle graziose mensole color legno.

Decorare un bagno nei colori autunnali

Quando pensiamo a come decorare un bagno lo immaginiamo sempre nei colori freddi. Di solito scegliamo le gradazioni che vanno dal bianco al blu, come un blu navy o un azzurro mare. Colori di certo classici, perfino rassicuranti, ma sono scelte già viste. In realtà le tonalità della terra possono diventare davvero le soluzioni più adatte anche in questo ambiente e fare la differenza. Dal color bronzo, al verde, ma anche al senape e addirittura l’arancio, le tonalità autunnali conquistano per la base calda e avvolgente che le contraddistingue, rendendo il bagno stiloso e inimitabile.

Qual è il vostro colore autunnale preferito? Lasciatevi tentare dalle sfumature avvolgenti della terra e portate un po’ della magia di questa stagione anche nella vostra casa!

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26 Ottobre 2021 / / Dettagli Home Decor

candele profumate in vasetto di ceramica

Porta a casa i profumi della natura con la nuova collezione di candele Ikea create dalla designer Ilse Crawford. Perché anche una buona fragranza ha il potere di cambiare la casa.

Dopo il successo della collezione Sinnerlig, nasce una nuova collaborazione tra Ilse Crawford di Studioilse e il colosso svedese Ikea. Questa volta, la designer britannica ha creato una collezione di candele profumate, corredata da una gamma di accessori in ceramica.

Per le fragranze la designer si è ispirata ai profumi inebrianti della natura e della legna da ardere. L’aroma delle candele riesce a cambiare l’atmosfera della casa e svolge un ruolo importante nella collezione Behjärta: “Il profumo della legna che arde è qualcosa di primordiale. La semplicità e il calore del fuoco sono nel nostro subconscio”, afferma Ilse Crawford.


Anche la ceramica è un elemento chiave di questa nuova collezione. I portacandele in ceramica Ärofull beige, disegnati da Studioilse per IKEA, si ispirano al paesaggio scandinavo e trasmettono una piacevole sensazione tattile grazie alla finitura smaltata semilucida. In combinazione con altri oggetti delle famiglie Ärofull e Berhjärtad, aggiungono un tocco organico allo spazio.

La collezione è in vendita in tutti i negozi Ikea e online.

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26 Ottobre 2021 / / Dettagli Home Decor

Natale elegante nei toni chiari
Natale 2021 Westwing Collection

Questo è un Natale davvero atteso e che ci permetterà di tornare tutti insieme alla stessa tavola dopo tanti mesi di rinuncia. É un Natale fatto di ricordi e di tradizione, un Natale di riscoperta e di maggior ricerca di calore.

I colori di tendenza quest’anno sono anticonformisti: non accontentiamoci dei soliti rossi e verdi, liberiamo la fantasia e lasciamo che il colore decori il Natale anche di blu o di ocra. Anche se la tradizione fa da padrona la parola d’ordine è Earthy Tones perché il classico verde bosco, incorniciato dai dettagli in legno si accosta a complementi dai toni cerulei o violacei.

Natale tradizionale
Natale 2021 Westwing Collection
addobbi classici per albero di natale
Natale 2021 Westwing Collection

Tra tradizione e nostalgia anche le forme si ripetono prendendo spunto dal mondo dell’infanzia; perché non rispolverare vecchi addobbi lasciati nel baule in soffitta! E se non li avete? Beh, li trovate da Westwing per decorare il grande albero di casa o, perché no, più alberelli sparsi come soprammobili e centrotavola.

corona con pigne , bacche e rametti
Natale 2021 Westwing Collection

Un’altra tradizione che si affida questa volta all’ ecosostenibilità è quella che ci porta a creare complementi a tema con pezzi di uso comune o magari attraverso dei lavoretti da preparare con i più piccoli, un ottimo modo per occupare tempo libero, coinvolgere i piccini e proteggere l’ambiente usando pigne, rami e foglie secche.

tavola di natale elegante in bianco e oro
Natale 2021 Westwing Collection

A tavola invece il classico non tramonta mai anche perché si abbina quasi sempre agli addobbi seppur moderni. Base bianca e porcellane tradizionali per il pranzo delle feste, su cui sfoggiare decori scintillanti e complementi dai richiami naturali. E poi candele, rametti e accessori preziosi.

decori di Natale
Natale 2021 Westwing Collection

Tutto l’occorrente, e molto altro, si trova sul portale di Westwing. Siete pronti per iniziare lo shopping di Natale?

Articolo di Silvia Fabris

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