Scopriamo come ristrutturare con il microcemento, un materiale versatile e performante che presenta numerosi vantaggi e una grande varietà di applicazioni.
Carmen House-foto Mariela Apollonio-progetto Carles Faus
L’evoluzione dei materiali nell’edilizia e nella decorazione permette oggi di affrontare progetti impegnativi in tempi rapidi e disagi ridotti al minimo. Uno di questi materiali è il microcemento, con il quale è possibile rivestire le superfici sia in interni che in esterni. Un rivestimento di ultima generazione perfetto per progetti di ristrutturazione e di decorazione dal forte impatto estetico.
Cos’è il microcemento
Il microcemento è un rivestimento decorativo la cui composizione è costituita da cemento e resine a base d’acqua, cui vengono aggiunti additivi e pigmenti minerali. Il suo spessore estremamente sottile, pari a 3 mm, e la superficie senza soluzione di continuità offrono un grande possibilità di soluzioni per rinnovare li ambienti in modo rapido ed efficace. Per esempio, si può rivestire un intero appartamento, senza dover livellare le porte. Il microcemento è caratterizzato inoltre da un’elevata resistenza meccanica, qualità che lo rende adatto anche per gli esterni, per esempio nella realizzazione dei rivestimenti per piscine.
Carmen House-foto Mariela Apollonio-progetto Carles Faus
L’ampia scelta di finiture e colori inoltre, rende possibile realizzare progetti decorativi di ogni tipologia. I colori, determinati dal pigmento incorporato direttamente nell’impasto, combinati con la finitura della vernice protettiva, che può essere opaca, lucida o satinata, offrono infinite possibilità di personalizzazione.
Applicazioni del microcemento
Essendo altamente adesivo, può essere applicato sia in orizzontale che in verticale. A parte il legno, il microcemento può essere applicato su diversi supporti, dal cemento alle piastrelle, dal gesso all’intonaco. La resistenza alle sollecitazioni meccaniche, all’abrasione e al calpestio lo rendono adatto a rivestire le superfici di bagni e cucine, ingressi e altre zone di passaggio.
Inoltre, si possono realizzare lavandini e lavabi, piatti doccia, vasche da bagno. Scegliendo i giusti colori e finiture, il microcemento può rivestire anche ambienti eleganti e di rappresentanza, sia nel pubblico che nel privato.
Vi presentiamo una nostra selezione di 20 progetti vincitori del concorso di design A’ Design Award & Competition. L’anno prossimo potresti esserci anche tu.
Oggi vi presentiamo una selezione di 20 progetti vincitori della scorsa edizione del concorso A’ Design Award & Competition. Se l’anno prossimo vorresti esserci anche tu, con uno dei tuoi progetti, leggi il resto dell’articolo.
A’ Design Award & Competition in breve
L’ A’ Design Award & Competition dei più prestigiosi concorsi internazionali di design. Scopo del premio è quello di dare visibilità ai migliori designer emergenti e mettere in evidenza i migliori progetti. Il premio è organizzato da OMC Design Studios SRL, membro di ADI e ICSID, con sede a Como.
Se sei un designer, un architetto, uno stilista, un grafico, un web designer, e desideri promuovere il tuo lavoro, non esitare a presentare la tua candidatura al concorso.
Per saperne di più su come partecipare, ti basta cliccare qui:
Dalla sua creazione, il concorso ha continuato a crescere, sia in termini qualitativi che quantitativi. Basta dare un’occhiata ai numeri della scorsa edizione:
2.500.000.000+ impressions
138.932.825 pageviews
156.647 registrazioni
35.237 progetti candidati
14.556 vincitori
1800 siti coinvolti nella promozione
750 ospiti alla serata di gala finale
180 nazionalità
212 giudici
122 categorie
108 lingue diverse
100 press partner
12 anni di premi
6 livelli di premiazione
Chi può candidarsi e le categorie
Le categorie nelle quali è possibile presentare i propri progetti sono moltissime, ben 122.
Non solo oggetti di design, dunque, ma anche servizi, progetti di comunicazione, web design, progetti di arredo urbano, architettura del paesaggio e via dicendo.
Per sapere se hai i requisiti, consulta la lista delle categorie e scegli tra Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Fashion Design Award, solo per citarne alcune. Consulta la lista delle categorie a questo link:
La giuria del Good Design Award è multidisciplinare e comprende designer, professori, imprenditori, giornalisti ed editori internazionali con un background ed un’esperienza che garantisce una valutazione equa e autorevole.
Qui trovi i membri della giuria selezionati, mentre in questa pagina puoi avere informazioni complete sulla metodologia di valutazione.
La giuria offre inoltre un utilissimo servizio gratuito a tutti i candidati, ovvero la fornitura gratuita di punteggi, feedback e suggerimenti per aiutare i designer o le aziende che intendono partecipare al concorso.
Scopri i premi e i vantaggi che ti aspettano
I vincitori dell’A’ Design Award & Competition ricevono un kit che contiene gli strumenti per promuoversi su scala internazionale, oltre al trofeo in metallo stampato in 3D, l’annuario in versione digitale e cartacea, il certificato di eccellenza del design, un invito per due persone alla serata di gala conclusiva e molti altri vantaggi. Inoltre, è prevista la partecipazione gratuita alla mostra dei vincitori. Cliccando su questo link potete consultare tutti i benefits cui avranno accesso i vincitori.
La nostra selezione di 20 progetti vincitori
Ecco la nostra selezione di 20 progetti vincitori dell’edizione 2021 nelle categorie Furniture, Decorative Items and Homeware Design – Architecture, Building and Structure – Interior Space, Retail and Exhibition – Lighting Products and Projects – Pet Supplies and Products for Animals:
La nostra selezione di progetti vincitori, dal n.1 al n.20 – descrizione e link nell’elenco seguente
Quando si tratta di scegliere le porte interne per la propria abitazione è importante trovare dei modelli che ben si adattino ai propri gusti. Oggi in commercio sono disponibili collezioni di porte che offrono una soluzione ideale per qualsiasi stile, gusto o situazione particolare. Scegliendo una collezione di ultima generazione si potrà approfittare di materiali di qualità e all’avanguardia, ma anche di soluzioni originali e di aperture mai viste prima.
Una porta in legno è per sempre
Anche chi preferisce soluzioni innovative può amare i materiali tradizionali, come il legno massiccio. Del resto le collezioni di porte in legno moderne comprendono anche modelli laccati, laminati o con inserti in vetro, che permettono di approfittare di tutta la luce che si desidera, anche in ambienti non finestrati. Le soluzioni innovative comprendono anche le nuove porte filo muro; in sostanza la porta diviene parte integrante della parete, dando un tocco molto originale all’ambiente. Questa soluzione permette di installare porte interne del tutto simili a quelle utilizzate per guardaroba e cabine armadio, dando un senso di continuità molto piacevole all’ambiente. Le porte raso parete si adattano a diversi ambienti e offrono un’installazione che si rivela originale soprattutto in caso di pareti molto ampie. Oggi le porte filo muro si possono integrare ai battiscopa costruiti con la medesima filosofia. Una parete liscia, che contiene in sé tutti gli elementi funzionali di un ambiente.
porte interne in vetro by Garofoli
Collezioni di porte in vetro
Particolarmente apprezzate negli ultimi anni sono anche le porte in vetro. Sono adatte sia agli ambiti abitativi, sia agli uffici e ai locali commerciali. Del resto sono disponibili porte in vetro di varie tipologie, con decori in rete metallica, con disegni 3D, vetri glitterati o incisioni di ogni genere, in modo da rispondere ai gusti e allo stile che il singolo cliente desidera. Si possono installare anche porte a tutto vetro, che vanno dal pavimento al soffitto, con larghezze che sfiorano i 140 cm: una soluzione che osa con le trasparenze creando un effetto decisamente originale. Per mantenere la privacy di chi vive quotidianamente in una casa o in un ufficio le porte in vetro si possono rendere opache, con incisioni o zone acidate, o anche trasformare in luminosi specchi. In questo modo il vetro garantisce tutta la privacy di cui si ha bisogno, in qualsiasi situazione.
porta a bilico by Garofoli
Aperture originali
Non è detto che a rendere originale una porta sia il materiale di cui è composta. Tra gli elementi caratteristici di una porta vi è anche il tipo di apertura. Le porte più classiche sono quelle a battente, che per certi versi si possono anche considerare quasi banali. Chi desidera una soluzione originale può optare per la porta a bilico: hanno un meccanismo pivotante che consente la massima versatilità dell’anta. Sono particolarmente adatte per ambienti a uso commerciale o pubblico, dove è necessario posizionare ante di grandi dimensioni. Molto interessanti sono anche le porte a libro, nelle quali l’anta della porta si ripiega su sé stessa, creando un’apertura ampia anche laddove non ci sarebbe lo spazio sufficiente.
Il barbecue è molto più di una semplice griglia. La sua storia ha elementi di contatto addirittura con la Scoperta dell’America a cui dobbiamo l’introduzione di questo tipo di cottura in Europa. Pare che in uno dei viaggi nel nuovo continente fosse stato visto all’opera dall’esploratore Fernando Soto nel 1540 presso una tribù dell’attuale Mississippi. Da allora di strada il barbecue ne ha fatta non poca. Il termine è attualmente indicato per descrivere sia la cottura alla griglia sia il suo dispositivo dotato di coperchio.
Accanto alla classica alimentazione a carbonella sono disponibili anche soluzioni a gas e ad elettricità che rendono il barbecue perfetto anche per i contesti urbani, basta avere a disposizione un balcone! Un’evoluzione importante per le abitudini delle persone.
Tra i brand indiscussi leader del settore il marchio Weber rappresenta davvero un’istituzione, o meglio un’icona di design. Questo grazie allo stile funzionale, all’avanguardia e allo stesse tempo bello da vedere frutto di una storia importante. Online si trovano modelli a prezzi interessanti come quelli dei barbecue weber su ilmondodelbarbecue.it, un sito interamente dedicato al barbecue in tutte le sue declinazioni.
Weber grill
Perché cuocere alla griglia le pietanze, e non solo la carne, può essere davvero semplice, oltre che gustoso e genuino. Basta avere il barbecue giusto rispetto alle proprie esigenze e il brand statunitense riesce sempre a venire incontro!
Una storia di famiglia
Era il 1954 e Stephen Weber, padre di 12 figli e assemblatore di piastre di acciaio a Chicago, coltivava un sogno: quello di riuscire a creare l’apparecchio perfetto per la cottura alla griglia.
I sogni, si sa, sono fatti per essere realizzati e grazie alla tenacia e all’ingegno a Stephen Weber l’impresa è riuscita, elaborando un braciere a cui è appoggiata una sfera divisa a metà avente la parte inferiore predisposta per la griglia e quella superiore per il coperchio, capace di garantire la migliore cottura tutelando il cibo anche dalle folate di vento.
Sulla scia dell’ispirazione originale, Stephen Weber ha sviluppato con l’impresa da lui fondata il barbecue in una vera haute couture di stile, elemento comune a tutte le creazioni del suo marchio, capace di essere protagonista per tutti i tipi di barbecue, compresi quelli a gas, elettrici e a carbonella.
I barbecue weber a gas, elettrici e a carbonella
Ogni modello di barbecue Weber si caratterizza per rispondere a esigenze specifiche diverse a seconda di spazio, stile di vita, esigenze di cottura, preferenze estetiche.
I barbecue Weber a carbonella sono quelli che presentano il sapore autentico della brace, conferendo alla grigliata un sapore sempre perfetto grazie anche alla presenza del coperchio che permette di ottenere temperatura costante e qualsiasi cibo affumicato. Rispetto ad altre tipologie è poco adatto in situazioni condominiali perché, pur avendo una ventola di aerazione in dotazione, tende a produrre più fumo. I barbecue Weber a carbonella sono multi accessoriati e permettono prestazioni di alto livello, facendo sentire la persona addetta alla griglia davvero nel mood originario senza rinunciare ai vantaggi della tecnologia contemporanea.
Barbecue Weber a carbonella
I barbecue Weber a gas sono una soluzione pratica e veloce per le diverse occasioni. Uno dei vantaggi è che rispetto a quelli a carbonella producono meno fumo e sono più indicati, oltre che per la grigliata in giardino, anche per non avere problemi coi vicini. Non solo, sono facili da pulire. Weber non ha rinunciato anche stavolta alla sua cifra di design, con mobili comodi grazie ai pratici ripiani che rendono questo tipo di barbecue ideale per fare grigliate anche con un numero importante di persone.
Barbecue Weber a gas
I barbecue elettrici Weber, infine, si caratterizzano per essere funzionali per ambienti più piccoli, condomini inclusi grazie alla presenza di fumi praticamente nulla. Si trovano soprattutto nella versione da tavolo e risultano ideali per chi non vuole rinunciare a una grigliata anche nel quotidiano. Infatti hanno un unico limite: quello di essere predisposti per un numero di persone che va dalle 2 alle 4.
Barbecue Weber elettrico
Qualsiasi sia la vostra scelta con un barbecue Weber avrete un mobile bello e in grado di regalarvi grigliate memorabili. Capace di durare nel tempo e offrirvi solo belle sorprese.
L’evoluzione delle specchiere, un accessorio da sempre irrinunciabile. Dalle origini, legate a rituali sacri, fino ai giorni nostri.
L’uomo ha sempre amato guardare la propria immagine riflessa. Ciò gli ha sempre dato un aumento della propria autostima, potendo egli dunque rispecchiarsi in canoni di bellezza che gli sono stati imposti prettamente dalla società.
Addirittura, resti di prime specchiere risalgono al lontano 3000 a.C. resti dell’antico popolo turco. Erano degli strumenti piccoli e molto costosi, ai quali veniva a essere attribuita una funzione sacra, ragion per cui erano molto utilizzati durante i rituali religiosi, frutto di credenze antiche che attribuivano alla propria immagine riflessa una funzione trascendentale. Un altro popolo particolarmente prodigo nell’utilizzo di queste specchiere era quello egizio. Infatti, loro utilizzavano piccoli specchietti in metallo realizzati in bronzo lucido e aventi una maniglia avente funzione di sostegno. Anche l’antico popolo dei romani era particolarmente prodigo nell’utilizzo degli specchi, che venivano a essere interpreti come oggetti divini, propri appunto di esseri superiori quali gli dei che vivevano sul monte Olimpo.
Evoluzione delle specchiere
Arriviamo dunque a tempi relativamente più vicini ai nostri: nel Medioevo arrivarono i primi specchi in vetro, molto più simili a quelli utilizzati durante i nostri giorni. La superficie era resa riflettente grazie all’utilizzo di una lamiera metallica lucidata. Ma si trattava di un processo che risultava essere alquanto impreciso, per cui la superficie dello specchio appariva ricurva.
Successivamente, piccoli specchi incominciavano a far parte della vita delle donne di ogni giorno, soprattutto di quelle facenti parti della classe più nobile. Nessuna di esse, infatti, osava uscire di casa senza portarne uno con sé. Gli stessi risultavano essere, inoltre, particolari, in quanto erano finemente decorati.
I Veneziani, successivamente, affilarono in modo particolare la loro arte, diventando particolarmente esperti nell’arte manifatturiera della produzione degli specchi. Questi, infatti, diventarono davvero molto ricercati, in quanto erano formati da cornici molto sagomate e si trovavano a stare al di sopra di comodini antichi, rendendo dunque la struttura particolarmente delicata e, al tempo stesso, ricercata. Addirittura, i maestri specchiai di Murano si riunirono tra di loro in modo tale da proteggere il loro segreto manifatturiero, tanto famosi erano ormai diventati per ciò che riguarda l’arte di produzione degli specchi.
Successivamente, i maestri francesi si specializzarono nella produzione degli specchi utilizzando una nuova tecnica, detta della colata, che consisteva nel versare il vetro fuso all’interno di degli appositi stampi.
Specchi e tempi moderni
A partire dal barocco si rafforzò l’idea che lo specchio dovesse diventare uno strumento comune, banale arredamento di ogni abitazione che si rispetti. Ma dobbiamo arrivare finalmente al diciannovesimo secolo per avere l’invenzione dello specchio in vetro argentato, tecnica con la quale un sottile strato di argento metallico veniva posto sulla lastra di vetro. Questa tecnica, infatti, permise di fabbricare specchi su larga scala. Ecco in che modo gli specchi sono diventati un oggetto di uso comune, e si trovano praticamente in ogni casa che si rispetti.
Dove acquistare specchiere antiche
Visitando il sito nowarc.com, potrete trovare una vasta gamma di specchiere antiche, i quali si adatteranno alle esigenze dei vari compratori. Dagli specchi più antichi, fino agli specchi vintage si potranno selezionare una serie di prodotti utili a rendere la vostra abitazione un regno ideale.
Le luci di emergenza sono un dispositivo particolarmente importante sia dal punto di vista dell’adeguamento alle normative, sia sotto il profilo dell’utilità. L’utilizzo delle luci di emergenza è infatti assolutamente indispensabile negli spazi che prevedono la presenza abituale di un certo quantitativo di persone, come avviene ad esempio in ospedali, uffici, edifici commerciali e luoghi di produzione industriale.
Grazie ad una luce di emergenza è possibile rendere illuminato, e di conseguenza maggiormente sicuro, ogni spazio, in modo che le persone possano muoversi con serenità, anche nel caso in cui venisse a mancare la luce. Di conseguenza, le luci di emergenza sono indispensabili anche per raggiungere le uscite di sicurezza, in caso di blackout o incendi. Grazie alle luci di emergenza le persone possono infatti seguire un determinato e prestabilito percorso di sicurezza e raggiungere l’uscita in modo rapido e sicuro.
Non è quindi difficile capire perché la normativa prevede l’obbligatorietà di possedere delle luci di emergenza in molti casi tra loro differenti. Ovviamente non tutte le luci di emergenza sono uguali, in commercio esistono molte diverse tipologie che differiscono tra loro anche per funzionalità e caratteristiche tecniche.
Caratteristiche tecniche delle luci di emergenza
Le migliori luci di emergenze sono quelle realizzate dai migliori marchi del settore, nel rispetto di tutte le normative vigenti e con un ottimo rapporto qualità prezzo, come ad esempio quelle di Rs Components che rappresenta un notevole punto di riferimento in questo ambito. Acquistare le luci di emergenza sul sito di Rs Components permette infatti di usufruire di una selezione di prodotti di alta qualità, di schede tecniche e illustrative molto dettagliate e di indicazioni pratiche sul miglior ambito di utilizzo.
Spesso le luci di emergenza vengono comunque collegate all’alimentazione elettrica primaria, in modo che possano svolgere un ruolo nell’illuminazione dell’edificio anche nella normalità. Nel caso venisse a mancare la corrente, questo tipo di lampada si accenderebbe automaticamente in modalità “d’emergenza” attraverso le batterie. Per questo motivo è sempre buona normale controllare l’autonomia di una luce di emergenza, in modo da scegliere il modello più adatto alle proprie circostanze.
Le luci di emergenza possono essere inoltre permanenti, cioè in grado di restare accese fino all’esaurimento dell’autonomia (che dura comunque di solito diverse ore), oppure funzionare a intermittenza. Quest’ultima modalità risulta particolarmente utile e indicata in tutti i casi in cui è necessario che le persone seguano un percorso, come ad esempio un itinerario di fuga in caso di emergenza. Ovviamente le luci di emergenza differiscono poi anche per modelli e funzionalità.
Tipologie principali
Le luci di emergenza vengono di solito collocate nei pressi delle uscite, in modo da renderle sempre visibili, e in modo ben ponderato lungo i corridoi. In generale la loro disposizione permette, anche in caso di emergenza di disporre di una buona illuminazione di base. Questo risultato può essere ottenuto però scegliendo varie tipologie diverse di luci d’emergenza. I modelli attualmente più utilizzati sono:
Luci da pannello.
Segnali a LED.
Faretti o doppi faretti.
Illuminazione con auto test.
Luci di emergenza ad incasso.
Illuminazione a parete.
La tipologia di luce da impiegare dovrebbe inoltre essere sempre valutata da personale tecnico altamente specializzato, in modo da individuare il modello che si adatta meglio alle esigenze di un determinato spazio. Varie tipologie di illuminazione di questo genere, prevedono delle ottime funzionalità di risparmio energetico, in modo di poter offrire una durata maggiore in caso di emergenza. In generale, se scelti in modo accurato, questi dispositivi hanno un’ottima illuminazione e soddisfano tutti i requisiti visivi.
Spesso i telai delle luci di emergenza sono in acciaio, in modo da disporre di un’ottima resistenza. In generale infatti, a prescindere dalla tipologia scelta, le luci di emergenza dovrebbero essere sempre robuste, facili da posizionare e da sostituire. In conclusione è evidente che le luci di emergenza sono un dispositivo di sicurezza di notevole importanza, in grado di essere molto utili nella quotidianità e di risultare poi fondamentali per la serenità e l’incolumità del personale in caso di emergenza. Per questo motivo devono essere scelte e selezionate con cura e attenzione.
Estate! La ricerca del fresco è costante. Avere un balcone o un giardino rappresenta davvero una risorsa di non poco conto, soprattutto se abiti in città e tenti di inseguire il più piccolo filo d’aria. Come fai a trovare un attimo di pace con semplicità? Installando una tenda!
Oggi grazie alle soluzioni ideate dalle aziende di design è ancora più facile trovare sistemi capaci di garantire l’ombra tanto cercata. Sono elementi belli da vedere e allo stesso tempo funzionali sia da montare, che nella manutenzione. Di cosa stiamo parlando? Delle tende a vela impermeabili professionali, una soluzione all’avanguardia, che trae spunto dal mondo nautico, adatta sia per spazi ampi che ridotti, compreso il piccolo balcone cittadino. Pronto ad avventurarti alla ricerca di un po’ di fresco?
Tende a vela impermeabili: minimo sforzo, massimo risultato
Le tende a vela sono un modo di arredare lo spazio esterno all’avanguardia, essendo un sistema che si caratterizza per sicurezza, innovazione, semplicità senza rinunciare a un lato estetico di sicuro effetto. Equilibrio è la parola chiave quando si parla di questa soluzione, capace di garantire zone d’ombra all’interno delle aree verdi ma anche, come abbiamo accennato, sui balconi delle città.
Non solo, le tende a vela si caratterizzano per proteggere dagli agenti atmosferici in maniera efficace, risultando resistenti anche ai fenomeni climatici degli ultimi anni che hanno visto piogge improvvise, forti raffiche di vento e raggi UV sempre più intensi.
Si possono trovare secondo due declinazioni:
impermeabili
ombreggianti
Le vele ombreggianti hanno il loro punto di forza nella traspirazione e nell’ombra: con la loro trama fitta riescono a garantire uno spazio d’ombra, dove è il fresco l’elemento dominante e allo stesso tempo mantengono la traspirazione.
Le vele impermeabili, oltre a permettere di avere uno spazio particolarmente gradevole hanno un valore aggiunto dal punto di vista dell’impermeabilità, come dice il nome stesso. Il tessuto altamente isolante riesce a bloccare il 98% dei raggi UV ma non solo: hanno un’azione importante anche rispetto ai fenomeni piovosi, sono resistenti agli strappi e perfino alla muffa.
Le tende a vela, sia impermeabili che ombreggianti, sono ideali anche dal punto di vista del montaggio, risultando facili e comode da installare, anche qualora fosse necessario smontarle.
Come installare le tende a vela impermeabili
I metodi di installazione delle tende a vela sono diversi: non a caso questo tipo di soluzione presenta tra i suoi vantaggi quello di essere versatile, adattandosi allo spazio dove si vuole creare una zona d’ombra.
Si possono ancorare alla parete, fissando delle piastre con relativi moschettoni. Un’opzione perfetta quando si vuole estendere la parte ombreggiata a balconi e terrazze. E’ anche bella da vedere, risultando il naturale ampliamento del living all’esterno. Può essere realizzata anche con il fai da te e presenta un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Alternativa interessante è quella di ancorare la tenda a vela a dei pali di acciaio o di alluminio attraverso i quali è anche possibile orientare la vela durante l’arco della giornata per cercare di prolungare l’ombra e la frescura. Una modalità idonea sia per la terrazza che per il giardino.
Infine, la vela impermeabile professionale, ma anche quella ombreggiante, può essere applicata a una struttura fissa esistente: quella del gazebo. Come per le altre opzioni, i colori sono molteplici e saranno in grado di adattarsi a qualsiasi stile tu abbia scelto per il tuo spazio all’aperto.
Oggi ti parlo dei colori shabby, colori tipici dello stile Shabby Chic. Se ami lo stile shabby questa rubrica ti aiuterà a trovare l’abbinamento giusto utili ad arredare la tua casa in questo stile.
Cos’è il colore shabby chic? il colore shabby chic è un colore sbiadito e polveroso e comprende i seguenti colori:
Bianco;
Verde;
Sfumature grigio – tortora fino ai beige, crema e giallo;
Celeste;
Sfumature rosa che vanno dal rosa confetto al rosa antico;
Nocciola
La palette dei toni shabby potrebbe apparire a prima vista relativamente semplice perché caratterizzata soprattutto da colori tenui e sbiaditi, ma in realtà le sfumature di queste tinte sono davvero tantissime e ciascuna si adatta meglio alle pareti, piuttosto che ai mobili o ai complementi d’arredo.
L’ideologia principale che sta dietro allo stile Shabby Chic è un po’ il ritorno a tutto ciò che è naturale inteso anche come recupero di vecchi oggetti. I colori riflettono questa filosofia e non appaiono mai troppo accesi, ma sempre in forma tenue.
Le tonalità privilegiate sono quelle pastello, con prevalenza di bianco, verde, grigio e celeste e rosa, sempre nei loro toni tenui e sbiaditi.
Questi toni richiamano tutto ciò che è naturale e creano un’atmosfera di tranquillità in ogni ambiente. A seconda della tinta scelta, di solito si cerca di dare continuità tra le pareti e i mobili, optando per un ton-sur-ton o comunque per accostamenti armonici di colore, piuttosto che per tinte a contrasto.
Bianco
Il colore bianco è il colore dello Shabby per eccellenza, infatti rappresenta la semplicità tipica di questo stile. Questo colore lo si utilizza per dipingere le pareti perché è in grado di dare luminosità a qualunque stanza. Sui mobili si usa invece dare un effetto “bianco scrostato”, per sottolinearne l’aria vissuta.
Il grigio
Il colore grigio è un altro colore molto utilizzato, soprattutto nelle tonalità tortora e perla. Ḕ molto elegante e spesso usato in abbinamento al bianco, su piastrelle e tessuti.
Crema e giallo
Altra soluzione elegantissima, il crema ed il giallo pastello, perfetti sia per tinteggiare i muri, sia per gli accessori. In camera da letto il crema è ottimo su coperte, cuscini e piumoni e si abbina bene a mobili bianchi o in ferro battuto.
Il giallo invece è fantastico per dare un tocco di colore alla cucina, insieme a mobili in legno marrone chiaro.
Il verde
Il colore verde nell’arredamento è un altro colore parecchio sfruttato nello stile Shabby, perché ricorda la natura, gli alberi ed è molto rilassante per la vista, un esempio è l’Urban Jungle. Le sfumature più frequenti sono il salvia e il verde acqua, con cui vengono dipinti i mobili del soggiorno o, perché no, anche del bagno. Il verde lo ritroviamo inoltre nelle decorazioni, come oggetti in vetro, cornici e soprammobili.
Per una casa al mare arredata in stile Shabby Chic, azzurro pallido e celeste sono le tinte da privilegiare, perché richiamano immediatamente il mare, il cielo e il senso di libertà. Queste tonalità sono utilizzate sulle pareti e per invecchiare i mobili e si abbinano perfettamente al bianco, magari in una fantasia a righe.
Per dare infine un tocco sognante alla tua camera da letto, tonalità come rosa pastello, pesca e lilla creano subito un’atmosfera fatata. Le si può trovare su cuscini, tendaggi, paralumi e anche sui fiori.Un’idea in più potrebbe essere infine una specchiera antica dipinta di rosa, davvero romantica!
La nostra Top 20 dei migliori progetti vincitori del prestigioso premio A’Design Award nelle diverse edizioni.
A’ design Award and Competition
Il prestigioso concorso internazionale A’Design Award and Competition ogni anno premia designer, architetti, artisti e aziende di tutto il mondo, che operano nel mondo del design, con lo scopo di promuovere e diffondere progetti di qualità che possono garantire un futuro migliore.
I prodotti e progetti premiati sono divisi nelle macro-categorie, che sono oltre 100, tra cui Good Industrial Design Award,Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Service Design Award, Good Fashion Design Award. Scopri tutte le categorie
La giuria
Le iscrizioni per il concorso sono valutate in forma anonima di una giuria internazionale composta da designer, professori, imprenditori e giornalisti, ognuno dei quali deve firmare un accordo e seguire un codice di condotta. Al fine di evitare conflitti di interesse, i giurati non possono essere dipendenti delle società partecipanti. Inoltre, a differenza di altri premi o concorsi di design, A’Design Award fornisce gratuitamente dei “punteggi preliminari” e feedback per aiutare i progettisti o le aziende iscritte al concorso. Puoi trovare tutte le informazioni sulla giuria e sulla metodologiaqui .
I premi
I premi A’Design Award sono divisi nelle categorie Platinum, Golden, Silver, Bronze, e A’Design Award, e vengono assegnati ai migliori progetti finiti, prototipi e concept di progetto. I vincitori ricevono un attestato, un trofeo e un invito alla cena di gala durante cui si tiene la premiazione. Inoltre, non mancherà una ricca campagna pubblicitaria con interviste e articoli su riviste e portali web volta a promuovere e diffondere i progetti vincitori, la progettazione e stampa di manifesti in formato A2 per le mostre e l’inserimento nelle classifiche mondiali del design. Puoi trovare ulteriori informazioni sui vantaggi riservati ai vincitori qui.
Come anticipato, le iscrizioni per partecipare alla nuova edizione sono aperte e i risultati saranno annunciati il 1 Maggio 2022. Naturalmente, in qualità di media partner, vi terremo aggiornati sulla nuova edizione e pubblicheremo i progetti vincitori del premio 2021-2022. Nel frattempo, non perderti la nostra selezione dei migliori 20 progetti premiati nelle diverse edizioni del concorso.
Top 20 dei progetti vincitori del premio A’Design Award
Apparecchiare la tavola per un pasto in compagnia è un gesto che compiamo quotidianamente e per il quale il mercato ha riscoperto una nuova e coinvolgente attenzione.
Tutto merito delle severe dritte di Csaba, l’esperta di Bon Ton del seguitissimo programma di Cortesie per gli Ospiti? In realtà le tradizioni a tavola, nel nostro Paese, sono una questione molto seria e, tra queste, figurano anche gli accorgimenti per farlo nel migliore dei modi. Dopotutto una bella tavola risulta invitante e gioiosa ancor prima di servire le pietanze ai commensali. Ecco quindi qualche consiglio per trasformarla in modo originale.
Apparecchiare la tavola: gli abbinamenti ideali
Parlare di originalità per la tavola non è così facile perché ogni pasto che si rispetti è sempre accompagnato da posate da cucina, piatti, bicchieri, tovaglioli e così via. Essere originali, quindi, non significa andare alla ricerca di chissà quale innovazione ma saper trovare abbinamenti giusti che vadano d’accordo con tutto il contesto. Come si abbinano gli elementi da tavola? Quali sono le regole da seguire?
Per prima cosa deve esserci armonia tra le forme e poi tra materiali e colori. Per esempio i piatti tondi e tradizionali non stanno bene con bicchieri di design dall’ampiezza squadrata o irregolare. Al tempo stesso una posata minimale in acciaio inox non andrà molto d’accordo con un piatto in ceramica dipinto finemente.
Lo stesso discorso si applica ai colori e ai materiali che, talvolta, vanno in contrasto tra loro anziché creare un’unione invitante ed armoniosa. Avere l’accortezza di saper abbinare tra loro i vari elementi per la tua tavola è già di per sé un buon modo per dare un aspetto diverso dai soliti che sicuramente non passerà inosservato.
La ricerca del gusto
Ora ti starai chiedendo quali sono gli elementi che dovresti andare a cercare per far emergere la tua originalità a tavola, vero? Il punto è che la scelta è quasi sempre una questione di gusto personale sul quale nessuno può sindacare. Per esempio, una delle tendenze degli ultimi anni è quella di possedere dei taglieri e dei vassoi in legno con cui servire, pizza, torte, affettati o verdure.
Uno stile del genere, per esempio, è perfetto per le case boho chic dove la semplicità e l’accoglienza vengono trasmesse agli ospiti tramite il gusto per le piccole cose. La ricerca del gusto, quindi, non è una semplice questione di bellezza estetica perché comprende anche il pregio dei materiali e l’unicità della proposta.
Lo stile tra casa, accessori e tavola
Quindi l’originalità a tavola non si misura tramite ciò che è più bello ma attraverso la sapiente unionetra tutti gli elementi ed il contesto. Una tavola originale è imbandita con elementi che si sposano con il resto e che sanno creare un’armonia d’insieme così gradevole da invogliarti a sedere. Ricorda sempre che l’unica regola importante da seguire per apparecchiare la tavola alla perfezione è la simmetria. Assicurati che i commensali siano perfettamente gli uni di fronte agli altri e disponi i vari elementi in modo speculare. Ordine e proporzione renderanno il tutto ancora più bello!