Quando si arreda casa da zero, sono diversi gli aspetti da considerare. Bisogna decidere lo stile dei vari ambienti e, sulla base delle loro peculiarità funzionali, valutare anche la scelta delle migliori tapparelle possibili.
Non importa che si opti per la richiesta di consigli a un tapparellista provincia Milano o a un professionista in un’altra città: quello che conta è essere consapevoli del fatto che le tapparelle perfette per la cucina sono diverse da quelle adatte al salotto e che il clima della zona in cui si trova la casa può influire sulla scelta del materiale.
Una volta che le tapparelle sono state installate, è molto importante conoscere le dritte per mantenerle nel tempo. Farlo vuol dire, per forza di cose, informarsi su come pulirle al meglio. Se ti stai facendo domande in merito, nelle prossime righe puoi trovare alcune dritte che, speriamo, potranno esserti utili.
L’eliminazione della polvere
Il primo step da considerare quando si parla di come pulire la tapparella è l’eliminazione della polvere. Sono diversi gli strumenti utili in questo frangente. Si può ricorrere alla scopa – ovviamente pulita – ma anche all’aspirapolvere. Attenzione: purtroppo non sempre si riescono a raggiungere con precisione tutti gli angoli. Niente paura! In questi frangenti ci si può aiutare con un pennellino, che aiuta ad arrivare anche negli angoli un po’ più ostici.
Questa operazione deve essere fatta sia per la parte esterna, sia per quella interna. Per completare il tutto, è opportuno procedere con il passaggio di un panno antistatico. In questo modo, si minimizza il rischio che la polvere torni a depositarsi nel breve termine.
Archiviato questo step, è possibile entrare nei dettagli della pulizia delle tapparelle a seconda del materiale. Scopriamo assieme le indicazioni nelle prossime righe dell’articolo!
Come pulire le tapparelle in PVC
La scelta delle tapparelle in PVC è molto frequente tra chi cerca il massimo per quanto riguarda il rapporto qualità-prezzo. Quali sono i migliori consigli per pulirle? Tra le alternative più rapide rientra l’utilizzo di un prezioso alleato delle pulizie domestiche: il mocio. Passarlo – ovviamente dopo averlo pulito adeguatamente – sulle tapparelle può rivelarsi una scelta pratica ed efficace. Quale prodotto utilizzare? Un buon detergente con azione sgrassante va benissimo.
Un’altra soluzione per la pulizia delle tapparelle in PVC prevede il ricorso a una soluzione a base di acqua, sapone di Marsiglia e aceto (un goccio). Il sapone va lasciato agire per una decina di minuti. Una volta trascorso questo lasso di tempo, si può risciacquare.
Come pulire le tapparelle in legno e in metallo
Le tapparelle possono essere anche in legno o in metallo. Come si procede in questi frangenti con la pulizia? Nel primo caso, si può ricorrere senza problemi al detergente che si utilizza per i piatti, contraddistinto da un alto potere sgrassante. Ci si munisce di una spugna, di un secchio e si insapona la tapparella. Dopo qualche minuto, si passa al risciacquo. Se arrivare in alcuni angoli risulta ostico, nessun problema! Per risolvere il problema, si può ricorrere a uno spazzolino da denti.
Cosa fare, invece, per pulire le tapparelle in alluminio, considerate il non plus ultra della sicurezza? In questa circostanza, si può fare riferimento al getto di vapore (che invece non va bene per le tapparelle in legno, in quanto rischia di deteriorare il materiale).
La gestione del getto di vapore è a dir poco semplice: basta direzionarlo sulle tapparelle e far sì che i residui di sporco scorrano. Successivamente, si risciacqua il tutto con un secondo getto.
Questa soluzione per la pulizia, che ha anche il vantaggio di essere super ecologica, ha l’oggettivo pro di risultare efficace contro lo sporco ostinato. Un altro aspetto positivo riguarda la possibilità, nelle situazioni in cui l’abitazione non è collocata in contesto condominiale, di far asciugare tutto all’aria.
Una difficoltà comune tra coloro che vivono in abitazioni di piccole dimensioni, magari anche sprovviste di sbocchi verso l’esterno, come un balcone o una veranda, è quella di trovare il giusto spazio per il classico stendino per asciugare la biancheria.
In questo nostro articolo vogliamo aiutarti a trovare una valida alternativa al classico stendibiancheria, proponendoti una mini giuda all’acquisto della migliore asciugatrice slim. Scoprirai inoltre tutti i vantaggi derivanti dal possedere un’asciugatrice slim, quali sono i fattori che dovrai valutare prima dell’acquisto e quali potrebbero essere le eventuali problematiche che potresti dover affrontare.
Per approfondire ulteriormente l’argomento, potrebbe anche interessarti un’altra recensione, più ricca e dettagliata, da leggere al seguente link: https://casamoree.it/asciugatrice-slim/.
Perché acquistare un’asciugatrice slim
Siamo sicuri che molti di voi vorrebbero veramente comprare un’asciugatrice slim, ma non l’hanno ancora fatto perché non sono pienamente convinti se valga la pena farlo o meno. In effetti, il costo d’acquisto di questi elettrodomestici non è indifferente, soprattutto per i modelli di ultima generazione. inoltre, potreste incontrare dei problemi anche nel collocare la vostra nuova asciugatrice, nonché affrontare ulteriori spese, seppur minime, legate al consumo energetico.
Detto ciò, dobbiamo subito ribadire che i benefici di cui potrai godere grazie ad un’asciugatrice slim sono nettamente superiori rispetto ai possibili piccoli svantaggi, quindi, possiamo assicurarti che se deciderai di sostenere questa spesa, alla fine, non te ne pentirai. Partiamo subito dalla caratteristica principale delle asciugatrici slim che, come ci suggerisce il nome stesso, rispetto a quelle “classiche” si distinguono per le dimensioni più contenute. Si tratta di un aspetto fondamentale, grazie al quale potrete risolvere il problema legato alla collocazione dell’elettrodomestico. Nel caso tu fossi già a corto di spazio e trovare un posto dove posizionare la tua nuova asciugatrice dovesse essere impossibile, ricorda che potrai sempre piazzarla sopra la tua lavatrice, occupando così spazio solo verticalmente.
Acquistando un’asciugatrice slim potrai così finalmente mettere da parte il tuo ingombrante quanto scomodo stendino apri e chiudi che, in particolar modo per chi abita in case di piccole dimensioni, può creare non poco disturbo. Allo stesso modo, anche chi dispone di spazi all’aperto più o meno grandi, sa che usare uno stendibiancheria può essere problematico, soprattutto nei mesi invernali quando pioggia e vento possono compromettere lo stato dei vestiti messi ad asciugare.
Un altro grande vantaggio che può assicurare un’asciugatrice è quello di avere i propri capi completamente asciutti nel giro di pochissimo tempo. Ti basteranno poche decine di minuti (tempo di esecuzione che varia in base al carico, alla quantità di acqua presente nei capi e al ciclo di asciugatura selezionato) per avere il bucato appena lavato pronto per essere sistemato all’interno dell’armadio. In questo modo, inoltre, potrai anche pensare di fare più lavaggi al giorno, senza dover mai più aspettare che i capi lavati in precedenza debbano asciugarsi.
Cosa valutare prima dell’acquisto
Prima che tu faccia la tua scelta e ti getti a capofitto sul primo modello che ti capita sottomano, sappi che tra un’asciugatrice e l’altra possono esserci delle differenze non di poco conto, con caratteristiche tecniche variabili che potrebbero anche non adattarsi alle tue personali esigenze. Per queste ragioni, prima di effettuare il tuo acquisto, dovresti considerare attentamente tutti gli aspetti che contraddistinguono questi strumenti e, solo dopo, sarai in grado di individuare il modello di asciugatrice slim che più fa al caso tuo.
Tipo di asciugatrice
In commercio puoi trovare due tipologie di asciugatrici slim: quelle a condensazione e quelle a pompa di calore. Le prime sono, solitamente, quelle meno costose e con un funzionamento “vecchio stile”, nel senso che sfruttano un sistema di asciugatura in circolazione ormai da diverse decine di anni. Il loro meccanismo è piuttosto basilare: all’interno dell’asciugatrice troviamo una o più ventole che mettono in circolo aria calda riscaldata tramite resistenza elettrica. Il loro costo d’acquisto più basso corrisponde, però, a consumi energetici solitamente più alti.
Le asciugatrici a pompa di calore sfruttano, invece, una tecnologia più avanzata e funzionano come un comune condizionatore, emettendo a varie intensità sia aria calda che fredda, a seconda della tipologia dei tessuti messi ad asciugare al loro interno.
Capacità di asciugatura e volume cestello
Nonostante si tratti di strumenti “slim”, con delle dimensioni minori rispetto ai modelli standard, queste asciugatrici sono comunque in grado di asciugare un intero carico di una comune lavatrice. I loro cestelli, infatti, possono generalmente contenere dai 7 agli 8 kg di biancheria e, quindi, ottimi per un giornaliero uso domestico.
Dal punto di vista delle prestazioni, la capienza limitata di queste asciugatrici permette loro di ridurre i tempi di lavoro, con meno spazio da riscaldare e meno capi da asciugare.
Programmi di asciugatura
Come avviene con le moderne lavatrici, anche le asciugatrici slim dispongono di diversi programmi ed intensità di asciugatura che vanno selezionati a seconda dei tessuti che si stanno trattando e dalla quantità di acqua che bisogna rimuovere.
In questo modo, potrai trattare sia i capi più delicati, come la seta o la lana, sia quelli più duri e resistenti come la pelle e il jeans, gestendo tra le altre cose la velocità di centrifuga e la temperatura dell’aria.
Conclusioni
Come avrai sicuramente già intuito, acquistando un’asciugatrice slim potrai rivoluzionare il modo in cui asciugare la biancheria e i tuoi capi più delicati. Valuta con attenzione i vari modelli in circolazione e tutti gli aspetti tecnici che li contraddistinguono per trovare l’asciugatrice slim che più si adatta ai tuoi bisogni.
Un open space dai toni nordici con sprazzi di colore rosso, offre comfort in una metratura contenuta e fresche idee low-budget.
In attesa dell’uscita del catalogo Ikea 2022 che insieme alle sue anticipazioni tarda ad arrivare, oggi visitiamo una piccola casa al mare, che abbiamo visto sul sito Ikea, appunto.
La casa che abbiamo scelto per la rubrica “Piccoli spazi” è perfetta per una giovane coppia che lavora da remoto.
Lo smart working è stato uno degli effetti più rivoluzionari dell’ultimo anno. Molte aziende hanno proseguito a far lavorare i propri dipendenti da remoto, per cui sono diverse le persone che hanno abbandonato le città per cercare ambienti e situazioni più confortevoli. Coniugando così, lo smart working alla possibilità di passare il proprio tempo libero al mare, in campagna o in montagna, si è diffuso un nuovo modo di vivere la casa, coniugando lavoro e relax. Ovunque ci sia un buon collegamento wifi, naturalmente. Un innovativo cambio di prospettiva anche per il mercato immobiliare.
Questa piccola casa accogliente è un cottage che si trova in prossimità del mare. E’ arredata con un budget low cost, in considerazione del fatto che la coppia è sempre pronta ad adattarsi con flessibilità alle nuove svolte della vita.
Pur trattandosi di un monolocale in una località di mare del Nord Europa, l’organizzazione degli interni e la scelta degli arredi rispondono a criteri che potrebbero essere adottati anche in città. In una metratura contenuta troviamo, infatti, il soggiorno con cucina, la camera da letto e spazi di servizio attrezzati.
Freschezza e luminosità sono le caratteristiche delle finiture interne dominate dal bianco e dal legno chiaro. Negli ambienti dal sapore scandinavo, aperti e luminosi, sullo sfondo di grandi superfici bianche si inseriscono pochi, ma brillanti colori. Le zone sono separate grazie ai mobili, ma visivamente unite, in questo modo la casa riceve luce da tutte le finestre.
Addossati ad una parete troviamo due surf, questo lascia intuire che la spiaggia è davvero a solo un paio di minuti di distanza.
E’ inutile dire che tutto l’open space è arredato con mobili Ikea, a partire dalla cucina e dal bagno con la collezione di elementi componibili Enhet, che hanno elementi in metallo (da scegliere se nero o rosso). Il bello di queste collezioni montabili e smontabili è che si possono aggiungere altri elementi, se si vuole o portarle via nella prossima casa.
Anche le soluzioni economiche possono far guadagnare spazio in una piccola cucina: ad esempio utilizzando uno scaffale, trasformato in piccola dispensa, per conservare bottiglie, pentole e barattoli, pasta e cereali.
Una combinazione di mobili Ivar fa da divisorio nell’open space: crea un po’ di privacy alla zona notte, ed offre comodi contenitori nella zona giorno.
La piccola zona living si adatta alle esigenze della coppia. Al divano a tre posti, si può accostare il tavolo da pranzo, così si crea una soluzione comoda e informale, quando vengono a cena gli amici. Il tavolo in betulla Norråker ha una misura contenuta, ma è sufficiente sia per consumare i cibi, sia per lavorare al computer. Ha un design lineare e uno stile scandinavo inconfondibile e sopra di esso sono state montate due lampada a sospensione, di un bel rosso scuro (Nävlinge). Le sedie gialle Omtänksam, studiate apposta dai designer Ikea per gli anziani, piacciono molto anche ai giovani. Insieme formano un angolo accogliente dove rilassarsi in compagnia.
Vivere in stile minimal significa cercare l’essenzialità delle cose e quindi evitare di accumulare tonnellate di oggetti di cui non c’è necessità. Se non hai bisogno di molti vestiti per andare in ufficio, non hai bisogno nemmeno di un grande armadio, ecco come si può riuscire a contenere il guardaroba e il disordine.
Idea DIY: Se non hai posto per i comodini crea un retro letto con le mensole.
La struttura letto Neiden in pino, è tra le più economiche e versatili del catalogo Ikea. Il legno massiccio può essere facilmente personalizzato con la vernice. Se ce n’è bisogno, sotto il letto si possono collocare dei contenitori.
In bagno sono state posate semplici piastrelle bianche con fughe nere, una tendenza a basso costo di questo periodo, che permette di avere qualcosa di grande impatto estetico in modo molto semplice. Il nero è ripreso dalle piastrelle a pavimento.
Il punto a favore di questa casa, come dicevamo all’inizio, è che si trova in una località di mare, per cui si può espandere lo spazio portando la vita all’aria aperta. Il trucco per vivere in un piccolo spazio è renderlo perfetto ed essenziale per la quotidianità e questi due ragazzi ci sono riusciti.
Quando si rompe la serratura di casa, ci si trova davanti a una circostanza che dire sgradevole è poco. Lo stesso si può dire delle situazioni in cui la serratura funziona male (pur continuando a fare il suo lavoro). In questi frangenti, è naturale chiedersi come scegliere il fabbro migliore possibile. Scopriamo assieme, nelle prossime righe, alcuni consigli utili al proposito.
L’importanza della reperibilità
Il primo criterio da prendere in considerazione nel momento in cui ci si chiede come scegliere il fabbro perfetto riguarda la reperibilità. Non importa che si parli di pronto intervento fabbro Monza o di professionisti attivi in altre zone d’Italia: quello che conta è che non ci siano orari fissi e definiti. Come purtroppo molti sanno, le problematiche tipo quelle citate nelle righe precedenti possono presentarsi a qualsiasi ora (e sì, sono molto fastidiose da gestire). Avere la certezza di un riferimento serio per quanto riguarda la loro risoluzione 24 ore su 24 è una sicurezza enorme!
Il valore dell’esperienza
Come in tutte le professioni, anche nel caso del lavoro del fabbro gli anni di esperienza sono fondamentali. Soprattutto quando si parla di questo professionista, è necessario ricordare che si ha a che fare con un mondo che, negli ultimi anni, è stato interessato da diverse evoluzioni. Il fabbro, infatti, oggi come oggi deve avere molte più conoscenze tecniche rispetto al passato e, per esempio, saperne anche di domotica.
Un professionista che ha una storia alle spalle è, quasi sicuramente, una persona che si è aggiornata e ha saputo rispondere con qualità e dedizione alle nuove istanze del mercato per quanto riguarda il suo settore.
La presenza online
Nel 2021, è fondamentale per chiunque abbia un’attività essere presente online. Questo vale anche per il fabbro. Quando si chiama in causa la situazione di questo professionista, è il caso di ricordare che un sito è la base. Questo spazio deve essere caratterizzato dalla presenza dei contatti, ma anche dalle specifiche relative ai servizi offerti.
Molto utile è un profilo Instagram. Grazie ad esso, è possibile mettere in primo piano, per il fabbro, il proprio portfolio professionale. Da non dimenticare sono anche le recensioni.
Sia quando si cerca un fabbro, sia quando si ha a che fare con altri professionisti, è naturale leggerle. Per capire se ci si trova davanti a una situazione in cui regna la serietà, è necessario controllare che non ci siano contenuti particolarmente positivi scritti da profili non identificabili.
Come deve essere il preventivo
Il preventivo di un fabbro serio deve essere all’insegna della chiarezza. A prescindere che si parli di un pronto intervento o di un lavoro commissionato con l’attesa di un risultato sul medio o sul lungo termine, è fondamentale avere fin da subito un’idea di quanto si andrà a spendere. Per quel che concerne il punto intervento, il riferimento è il listino prezzi sul sito, dove deve essere presente anche il costo dell’uscita. Per quanto riguarda, invece, gli altri lavori, bisogna basarsi sul preventivo che il professionista stila dopo il sopralluogo.
Questa dritta ci permette di aprire la parentesi relativa all’importanza dell’analisi preliminare del contesto di lavoro. Se si contatta un fabbro per cambiare la serratura di casa e, per esempio, per montarne una nuova blindata, è fondamentale che il professionista in questione effettui un sopralluogo.
Concludiamo rammentando che, per trovare il fabbro migliore per le proprie esigenze, è bene non fermarsi al primo preventivo. Buona norma è – fatta eccezione per i casi in cui si ha necessità di un pronto intervento – chiederne almeno due o tre prima di decidere. Per ricavarli, si può fare riferimento sia ai singoli nominativi, sia ai database di professionisti che si occupano di riparazioni in casa.
In occasione del Fuorisalone in programma dal 5 al 10 settembre a Milano, ARAN Cucine presenta un nuovo progetto di arredo, Phantastic.
Già il suo stesso nome suggerisce l’essenza di questa novità, perché nato dall’unione dei termini ‘phanton’ e ‘fantastic’, ad indicare qualcosa di nascosto, poi sorprendentemente rivelato. Si tratta infatti di un sistema di armadiature per celare l’angolo cucina o lavanderia, completamente personalizzabile, che incarna pienamente alcuni degli obiettivi dell’azienda, come offrire prodotti funzionali, versatili, e capaci di rispondere a qualsiasi esigenza.
Phantastic The Kitchen di ARAN Cucine
Che si tratti di piccoli spazi, ad esempio i monolocali, o di grandi open space nei quali si voglia celare la cucina con discrezione e design, Phantastic_The Kitchen è una soluzione ideale: a colpo d’occhio, ante estremamente essenziali, completamente lisce – che saranno disponibili in numerosi colori e finiture – potrebbero quasi camuffarsi con la struttura architettonica dell’ambiente, come fossero porte o armadi a muro. Una volta aperte, svelano un mondo in cui è protagonista la funzionalità, garantita da un’attenta progettazione che consente di allocare all’interno dei vani tutto il necessario per la cucina.
Le colonne sono dotate di ante a scomparsa con apertura a libro, un meccanismo fondamentale per ridurre al minimo gli ingombri: rientrando completamente lungo i fianchi del mobile, infatti, restano celate senza occupare lo spazio circostante. L’ampia gamma di finiture sempre prevista da ARAN Cucine permetterà anche in questo caso di creare originali accostamenti cromatici: ecco per esempio ante laccato opaco Tortora per le colonne, abbinate a quelle in FENIX NTM Rosso Jaipur della cucina. Proprio la cucina, minimal e lineare, riesce a coniugare il design più essenziale con il massimo della funzionalità. Completa di elettrodomestici e spazi dispensa, può essere arricchita dallo schienale retroilluminato Magnetolab – il quale, con appositi accessori calamitati, consente di avere gli utensili più utili sempre a portata di mano e al contempo di illuminare il piano -, e l’elemento Galileo, un sistema a spalla in Rovere Bruges su cui riporre ingredienti, oggetti e stoviglie. Le gole e lo zoccolo titanio, infine, conferiscono un ulteriore tocco di stile contemporaneo.
Phantastic The Laundry di ARAN Cucine
Interessante anche la configurazione lavanderia, Phantastic_The Laundry: in questo caso, le ante delle colonne in finitura Noce Caracalla celano moduli, mensole e vani in Alcene Antracite configurabili a seconda delle necessità, cosi da poter progettare soluzioni ad hoc per le proprie esigenze ottimizzando al massimo lo spazio disponibile. Ulteriore plus di questo sistema è infatti la possibilità di sceglierne la dimensione: le colonne possono essere singole – ad una anta – doppie, o con tre o quattro ante.
Phantastic è dunque un nuovo progetto dal forte carattere identitario, perché capace di trasmettere l’anima trasversale di ARAN Cucine: un’azienda in grado di rispondere a tutte le esigenze, siano esse funzionali o di stile, con soluzioni ideali per ogni fascia di mercato. Una straordinaria novità che non poteva chiedere vetrina migliore di quella offerta dal Fuorisalone 2021.
Ciao cara! oggi parliamo di coprifornelli! iniziamo con il rispondere ad una domanda che sicuramente ti sarai fatta: cos’è il coprifornelli? Il coprifornelli è un accessorio utile a nascondere il piano cottura in cucina. Viene chiamato anche copri gas, o copri cucina e può essere scritto con due parole staccate o unite. Coprifornelli e copri fornelli sono la stessa medesima cosa. Così come coprigas, o copricucina. In questo post ti spiegherò come scegliere il coprifornelli giusto per la tua cucina spiegandoti le differenze tra tutte le tipologie esistenti.
INDICE CONTENUTI
Come scegliere il materiale del coprifornelli
Come scegliere lo stile:
Stile country
Stile shabby
Stile provenzale
Come pulire i coprifornelli
Copri fornelli in stoffa.
Dove comprare il coprifornelli? Puoi acquistare il coprifornelli in tutti i negozi online di articoli per la casa. Se ti interessa uno dei nostri modelli in stoffa leggi come fare nella sezione preventivi.
Come scegliere il modello giusto? Per scegliere il modello giusto di coprifornelli per la tua cucina devi valutare le seguenti opzioni:
Il materiale che preferisci.
Lo stile della tua cucina.
La misura del tuo piano cottura.
La tipologia di piano cottura.
Quale materiale scegliere?
Esistono in commercio più tipologie di coperture per il piano cottura. vediamo di seguito le caratteristiche di ogni materiale:
In legno
Vetro
Metallo
In stoffa
Il copri fornelli in legno è un coperchio amovibile in legno che si posizione sul piano cottura. E’ rigido ed alcuni modelli di piani cottura lo hanno in dotazione anche integrato. Il pro di questo materiale è che è rigido, si pulisce facilmente con un panno e puoi appoggiarci sopra qualsiasi oggetto. Di contro ha che è molto ingombrante ed è necessario molto spazio per conservarlo mentre il piano cottura è in uso. E’ adatto sia a cucine a gas sia a piani ad induzione.
Il copri piano cottura in vetro è una copertura amovibile in vetro che si posizione sulla cucina a gas, come i modelli in legno può essere integrato nel piano cottura oppure separato. Questo modello è il più fragile di tutti, non permette di poggiarci sopra cose pesanti e molto calde. Potrai però utilizzarlo per posizionarci bicchieri, piatti o soprammobili vari. Una cosa positiva è che lo si pulisce facilmente e velocemente.
I copri gas in metallo sono tra i più scomodi perché molto pesanti e difficili da pulire. Sono però i piu resistenti. Un esempio è il coprigas in ghisa per le cucine a gas.
Il coprifornelli in stoffa è fatto con un mix di tessuti, può essere imbottito o meno, ed è facile da lavare (alcuni modelli vanno anche in lavatrice). E’ perfetto sia per le cucine a gas che per i piani cottura ad induzione. Questa tipologia è l’ideale se vuoi abbinare il coprifornelli al resto dei complementi tessili della tua cucina. La comodità della stoffa è che quando il gas è in uso puoi togliere la coperture e riporla in un cassetto. Risulta infatti il meno ingombrante di tutti. E’ facile con questo materiale personalizzare lo stile ed i colori. Per le cucine ad induzione non è necessario attendere per rimetterlo sul piano. Inoltre il copri fornelli in tessuto può essere facilmente adattabile ad ogni misura di fornelli, anche a quelle da 90 cm.
Come scegliere lo stile del coprifornelli
Sono presenti molti stili di copri piano cottura, ma il materiale che meglio si presta per variare stile e colori è il tessuto. Vediamo di seguito i vari stili:
Copri gas in stile country.
Copri fornelli in stile shabby.
Coprifornelli in stile provenzale.
Coprigas in stile moderno.
Coprifornelli in stile country
Lo stile country è un classico per questo sito. E’ adatto alle cucine rustiche, classiche ed è perfetto se nella tua cucina vuoi giocare con il colore. I colori country infatti sono sgargianti e abbinabili tra loro. I tessuti però devono essere in materiali naturali e non sintetici. Le imbottiture di questa tipologia di complementi sono leggere, resistenti al calore e permettono una facile igiene.
Di seguito alcuni modelli di coprifornelli country chic:
Coprifornelli in stile shabby
Lo stile shabby è un cardine di Nell’Essenziale. E’ perfetto se la tua cucina ha uno stile povero ma anche classico. Il coprifornelli in questo stile si abbina perfettamente alle cucine con legno chiaro ma anche scuro. I colori shabby, infatti, possono essere abbinati senza problemi ad ogni cucina, soprattutto se neutri.
Di seguito alcuni modelli di copri gas in stile shabby.
Coprifornelli in stile provenzale
Lo stile provenzale con le sue caratteristiche fantasie floreali può essere utilizzato in cucine dai colori neutri. E’ sconsigliato infatti utilizzare fantasie fiorate se l’arredamento della stanza è molto carico di colore o di oggetti. Il coprifornelli in stile provenzale metterà in risalto una cucina neutra o chiara grazie al corretto bilanciamento di colore e fantasia della stoffa scelta.
Di seguito alcuni modelli di copri gas in stile provenzale.
Come pulire i coprifornelli
Puoi pulire il copri piano cottura in questo modo:
Se il copri piano cottura è in legno ti basterà pulirlo con un panno umido e del sapone neutro.
Se invece il coprigas è in vetro potrai lavarlo con gli appositi prodotti per i vetri che non lasciano aloni.
Un copri gas in ghisa potrai utilizzare del semplice sgrassatore.
Il coprifornelli in stoffa va lavato secondo le istruzioni del produttore, quindi a mano o in lavatrice. Di soli se è possibile lavarlo in lavatrice è consigliata una centrifuga delicata.
Come fare un coprifornelli
Ho creato dei fantastici corsi per realizzare i miei coordinati, per seguire il corso per creare un coprifornelli ti basterà iscriverti ai miei corsi, alcuni sono gratuiti:
Se hai il piano cottura ad induzione il mio consiglio è scegliere un copri fornelli in tessuto. Coprirà ed allo stesso tempo darà alla tua cucina un tocco di stile.
Settembre è il mese della ripartenza. Subito dopo la pausa estiva il design sarà protagonista di un momento importante per la città di Milano, che vedrà dal 4 al 10 settembre la Design Week.
Dopo il successo dell’edizione Digital di aprile 2021, Studiolabo propone la seconda fase del progetto dedicato al più importante appuntamento rivolto al mondo del design che torna ad animare i distretti e le vie milanesi con eventi espositivi e culturali, integrando dimensione online e offline, in contemporanea con il Supersalonenegli spazi di Rho Fiera Milano.
“Forme dell’Abitare”, il tema dell’anno di Fuorisalone
Fuorisalone.it propone il tema Forme dell’Abitare, un’occasione di dibattito che ha avuto inizio con Fuorisalone Digital Edition, tra talk, panel di confronto e tavole rotonde, per fare il punto sulle trasformazioni in corso negli spazi abitativi. Ma non solo, sarà un’occasione per provare a comprendere i cambiamenti che interessano il tessuto urbano, l’ambiente, la mobilità, le relazioni, trasformandoli in opportunità.
La pandemia ha accelerato processi già in atto, influenzando le abitudini quotidiane e rimarcando le occasioni economiche date dalla trasformazione digitale. Non sorprende che, a fronte dei mesi di lockdown, il traffico online e il numero degli utenti connessi sia aumentato verticalmente, così come gli investimenti in innovazione digitale.
È in questo scenario in continua evoluzione che gli appuntamenti di Fuorisalone restituiranno una fotografia in equilibrio tra design, arte, architettura e antropologia, con particolare attenzione ai temi del design circolare, della sostenibilità e del wellbeing.
rivestimenti Atlas Concorde by Piero Lissoni
Gli appuntamenti del Fuorisalone di settembre
Brera Design Week torna con una serie di eventi, mostre, idee e novità di prodotto. A oggi più di 80 luoghi coinvolti, tra showroom permanenti, veri protagonisti dell’edizione, e nuove presenze in location temporanee. Il tema dell’abitare viene indagato da diversi punti di vista con un approccio phygital all’evento per rispettare il momento storico e testare nuove forme di relazione con il pubblico. L’edizione 2021 sarà un’occasione di confronto e dibattito sulle rinnovate esigenze abitative e sugli spazi domestici, diretta conseguenza della pandemia.
Superstudio Group propone un doppio appuntamento negli spazi di Superstudio, al civico 27 di via Tortona, e di Superstudio Maxi, il nuovo spazio espositivo tecnologico e sostenibile appena terminato in via Moncucco 35, dove prenderà forma una grande mostra-evento. Con il progetto r/evolution Superstudio diventerà più simile a una mostra d’arte che a una fiera, con nomi di primo piano come Giulio Cappellini, Silvana Annicchiarico, Fulvia Ramogida e altri ancora.
Tortona Rocks, format progettuale curato da Milano Space Makers, presenta la sesta edizione The Design Ahead, una selezione di aziende ed esposizioni di apertura internazionale per restituire una narrazione composita del mondo del design, attraverso una visione di sintesi e di convergenza tra le discipline. Opificio 31, cuore del distretto Tortona, sarà un vero catalizzatore di creatività e progetti avveniristici con Belgium is Design, Chaises Nicolle con Paola Navone, Meddel, Planika, RAN, Silk-FAW Automotive, Softicated e Vestre. Nello spazio Phyd Hub, la piattaforma del Gruppo Adecco dedicata al futuro del lavoro, sarà invece presente la Content Lounge Tortona Rocks dove saranno realizzate interviste rigorosamente live, effettuati approfondimenti non solo sul mondo del design, dell’imprenditoria e della creatività. In via Tortona sarà presente “Letshelter” e “Hang. Seeding the Future”, un progetto visionario sulle colture fuorisuolo e la loro applicazione nel contesto urbano a firma dello studio DFA Partners e Gruppo Building, mentre in via Savona sarà protagonista The Playful Living con il progetto “The Playful Home: la casa del PresenteFuturo”, per osservare come l’ambiente fisico domestico e relazionale agisca sulla crescita dei più piccoli e non.
Tortona Rocks
BASE presenta We Will Design, una sperimentazione che parte dal micromondo di una stanza-atelier, si amplia alla dimensione collettiva del quartiere fino a spalancare uno sguardo sul nostro ecosistema Terra, per co-progettare un futuro più sostenibile attraverso il design. Tra i progettisti che prenderanno parte al progetto: Parasite 2.0, Cesura, Matteo Guarnaccia, Anna Dienemann, Vicente Varella, Ludosofici, Emma van der Leest, Spazio META, Page Tsou, studio.traccia, Music Innovation Hub, IAAD, NID Perugia, POLI.design, Libera Università di Bolzano, Analogique.
5VIE, distretto del centro storico meneghino, propone una serie di esposizioni-evento dal forte carattere performativo che seguiranno un preciso messaggio: quello dell’azione. La manifestazione celebrerà AG Fronzoni, maestro del design italiano la cui eredità intellettuale è oggi più che mai attuale. Jorge Penadés, Sara Ricciardi, Francesco Pace (Tellurico) e Richard Yasmine saranno protagonisti con declinazioni site-specific all’interno delle due principali location del distretto: l’headquarter 5VIE in Cesare Correnti e il SIAM in Santa Marta. Tra gli altri appuntamenti, la piattaforma HoperAperta propone una mostra a Palazzo Recalcati curata da Patrizia Catalano e Maurizio Barberis; “Masterly” a Palazzo Turati celebra il design olandese; “Glass Utopia”, mostra curata da Mr. Lawrence per Craft ACT: Craft + Design Center; “Design Made in Hong Kong” a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Hong Kong; “Line of Marble”, progetto di valorizzazione della pietra portoghese.
Design Variations, l’esposizione corale a cura di MoscaPartners, torna negli spazi di Palazzo Litta di corso Magenta al 24. Il Cortile d’Onore dello storico edificio meneghino sarà reinterpretato dagli architetti Manuel e Francisco Aires Mateus dello studio Aires Mateus con il progetto “Una spiaggia nel Barocco”.
Alcova, il format ideato da Joseph Grima e Valentina Ciuffi, propone un nuovo appuntamento espositivo all’interno di una destinazione inedita. A pochi passi dalla stazione della metropolitana Inganni M1, tre edifici storici di straordinario fascino, immersi in un grande parco urbano: circa 3500 metri quadrati di spazi interni ed esterni con oltre 40 espositori tra designer indipendenti, brand innovativi, gallerie, istituzioni culturali e aziende.
Per Isola Design District settembre rappresenta il traguardo di un percorso avviato ad aprile con Isola Design Festival, manifestazione ibrida di sei mesi patrocinata dal Comune di Milano. Il tema dell’evento è We Are What We Design e, oltre a tutte le attività svolte in digitale, proporrà nel quartiere Isola la premiazione degli Isola Design Awards a luglio e decine di eventi a settembre, con un focus su ricerca, sperimentazione e design sostenibile, dando spazio ai migliori designer emergenti di tutto il mondo.
Florim Ceramiche
Green Island, in occasione della sua 19esima edizione, presenta un percorso urbano dedicato a creatività, arte e paesaggio, nell’area del Quartiere Isola. Il progetto si intitola L’erbario in viaggio e vedrà la collaborazione con il Gruppo RFI-Rete Ferroviaria Italiana-Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane-o. Saranno coinvolti artisti internazionali, tra gli altri Andrea Branzi, Tom Matton, Lois Weinberger, i giovani Medusa Group.
Alpha District, neonato distretto situato nell’area ex Alfa Romeo in zona Portello su progetto di FORO Studio, propone un palinsesto di mostre e installazioni a cielo aperto che coinvolgeranno aziende, progettisti, artisti e design insiders. Tra gli altri spicca Hysteria, progetto promosso da The Zen Agency e Magic America che vedrà coinvolti un gruppo di creativi invitati a ragionare sul tema della donna.
Specchiera all’entrata di casa? A dir poco indispensabile.
Sì, perché lo specchio da ingresso, piccolo o grande che sia, è quel sincero alleato che offre l’ultima occasione per annodare la cravatta, perfezionare il make-up e abbinare borsa e scarpe prima di uscire dall’appartamento.
E quindi, sorge spontanea la domanda: quali sono gli specchi più adatti per l’ ingresso, a maggior ragione se è piccolo, dà sul soggiorno o quasi non c’è?
Scopri le nostre 13 idee per arredare l’entrata con gli specchi e lasciati ispirare da foto e immagini.
Un grande classico, senza dubbio, che si è rifatto il look per apparire come un ingresso super moderno dalle finiture contemporanee.
Affascina per il grande specchio verticale a figura intera, elemento multifunzione da usare sia come specchiera che come appendiabiti (i ganci sono nascosti dietro al pannello), e per l’insospettabile scarpiera sospesa al suo fianco.
2 – Mobile da ingresso con specchio e appendiabiti (più panchetta)
Stanchi di vedere scarpe alla rinfusa, sciarpe arrotolate e borse abbandonate a terra?
La soluzione è un mobile da ingresso compatto ma ben accessoriato, corredato da ganci appendiabiti, uno pannello a specchio, una piccola scarpiera e, perché no, anche da una panca minimalista su cui sedersi per indossare sneakers, sandali o stivali.
E il tutto in pochissimo spazio: così configurato, questo ingresso compatto occupa solo 100 cm in larghezza.
3 – Mobile da ingresso sospeso con specchio e ganci colorati
Così solido eppure sospeso a parete, questo mobile da ingresso con specchio, cassetti e ganci appendiabiti ha tutto quello che serve per arredare un’entrata affacciata sulla zona giorno.
Primo, l’estetica, lontana anni luce dai classici mobili per ingresso visivamente imponenti. Qui tutto si gioca su colori estremamente attuali: dal tortora al bianco, dall’effetto cemento al marmo, le tendenze contemporanee sono ben rappresentate.
Secondo, la praticità. I 3 moduli che costituiscono l’ingresso sono personalizzabili per modello, numero di vani, tipo di apertura e funzione per rispondere a qualsiasi esigenza d’arredo. Per non parlare del fatto che, fissate al muro ad una certa altezza dal pavimento, le basi sospese rendono le operazioni di pulizia veramente semplici.
Terzo, i ganci appendiabiti colorati, il tocco di modernità in più che non guasta mai.
4 – Mobile da ingresso con specchio e scarpiera
Una composizione di 150 cm pensata ad hoc per arredare l’entrata di casa, quando un vero e proprio ingresso, disimpegno o corridoio non ci sono.
Sospeso da terra, il mobile include una scarpiera a ribalta, due contenitori a giorno, un pannello attaccapanni con tubo appendiabiti trasversale e l’immancabile specchio verticale.
Degna di nota la profondità, ridotta al minimo per concentrare l’ingombro in soli 35 cm.
5 – Specchio da ingresso con mensole contenitore
Perfetto per ingressi mini, monolocali o per riempire una parete rimasta vuota, questa soluzione salvaspazio è composta da uno specchio con ganci appendiabiti e mensole contenitore a scomparti, senza ante.
Se le mensole possono essere usate come semplici ripiani, svuotatasche o piccole librerie sospese al muro, è lo specchio il vero arredo multifunzione della composizione. Oltre alla superficie riflettente, questa originale specchiera offre 5 piccoli appendini a pressione, da usare come attaccapanni solo quando la necessità lo richiede.
Plus: ottima alternativa ai più grandi mobili da ingresso con guardaroba aperto, lo specchio può essere fissato a qualsiasi altezza mentre le mensole sono posizionabili sia in verticale che in orizzontale.
6 – Guardaroba da ingresso con specchio
Un guardaroba da ingresso piccolo ma funzionale, che alla larghezza ridotta di 150 cm risponde con un’altezza che supera i 2 metri – ideale per sfruttare tutto, ma proprio tutto il muro.
Lo specchio c’è, è integrato nell’anta della cappottiera e risulta indispensabile per inserire un elemento di contrasto con la finitura total white della struttura – oltre che per integrare una specchiera in una zona di passaggio strategica.
Versatilità è la parola chiave di un simile mobile da ingresso bianco, componibile a piacere e personalizzabile a seconda delle proprie esigenze. Scarpiere o moduli aperti, ripiani e mensole, persino tubi appendiabiti: insomma, c’è tutto quello che serve per creare un mobile da entrata a misura di casa.
7 – Armadio da ingresso con specchio
Armadio per ingresso poco profondo? Presente! Bello proprio come un guardaroba da camera, questo armadio fa il pieno di accessori affinché l’entrata di casa sia super organizzata e risulti sempre in ordine.
Da utilizzare anche in disimpegni e nicchie, l’armadiatura ha una profondità di soli 35 cm ma offre uno spazio contenitivo davvero notevole. Alle colonne si aggiungono contenitori sospesi e basi a terra – utilissime come panchetta o punto d’appoggio per borse e zaini – e una zona guardaroba a vista con tubo attaccapanni dove appendere giacche, cappotti, soprabiti.
Non manca lo specchio, una grande specchiera rettangolare utile per dare un’illusione di profondità in spazi ridotti, stanze piccole o locali poco luminosi.
8 – Specchio contenitore per ingresso
Nulla di meglio di una cappottiera con anta a specchio a tutta altezza per arredare l’ingresso di un appartamento moderno.
La colonna contenitore, proposta sotto forma di guardaroba chiuso, è in realtà un mobile multiuso da usare in mille modi diversi: armadietto, mobile-ripostiglio poco profondo, dispensa o addirittura scarpiera slim.
Il mobile a specchio è accompagnato da una credenza sospesa con cassetti, vani a giorno e chiusi, da usare come svuotatasche o da completare con ripiani e griglie portascarpe.
9 – Appendiabiti con specchio da ingresso
L’ingresso si affaccia sul soggiorno e sei un sostenitore del less is more? Fai una scelta minimalista, opta per un appendiabiti da ingresso con specchio.
Semplice ma funzionale, questo pannello ultra slim ospita sia una specchiera rettangolare a figura intera che 3 ganci appendiabiti, il connubio perfetto per arredare un angolo guardaroba essenziale all’entrata di casa.
Superfluo dirlo, ma lo diciamo lo stesso: al netto dell’ingombro dei ganci attaccapanni, lo spazio occupato in profondità è davvero ridotto.
10 – Specchiera da ingresso con mensola
Altra soluzione che fa della profondità ridotta il suo cavallo di battaglia. Questo delizioso ingresso ospita un’elegante specchiera ovale incastonata in un pannello personalizzabile per colore e finitura.
L’appenderia è proposta sotto forma di ganci attaccapanni, uno a destra e uno a sinistra dello specchio, astuzia che lascia libera la porzione centrale della specchiera stessa. L’elemento caratterizzante di questa composizione per ingressi stretti è la mensola, un ripiano lineare posizionato sopra lo specchio per limitare l’ingombro in zone di passaggio.
11 – Parete a specchio per ingresso
Mai considerato di arredare un’intera parete utilizzando gli specchi? Se l’idea ti spaventa perché pensi di non sfruttare nel modo migliore il muro a disposizione, dai un’occhiata a questa soluzione.
La composizione è costituita da 3 pannelli a specchio per ingresso affiancati tra loro per creare un’enorme specchiera a tutta altezza. La superficie riflettente è attrezzata con tre mensole asimmetriche di dimensioni diverse, spostabili all’altezza desiderata grazie ad un sistema di supporto a cremagliera.
Agendo da riflettente, lo specchio diffonde la luce e consente di allargare visivamente spazi ridotti e corridoi stretti. Non manca l’appenderia, garantita da un attaccapanni con 4 ganci.
12 – Specchiera da terra con appendiabiti nascosto
Profondo poco più di 30 cm, questo specchio da terra con appendiabiti è la soluzione perfetta per ottimizzare un piccolo e accogliente ingresso residenziale o contract.
Protagonista indiscussa è la grande specchiera con base in appoggio su 4 piedini, supporto che posteriormente si trasforma in un ripiano basso dove appoggiare zaini, borse, ventiquattrore. Non manca una mensola superiore, perfetta per sistemare un profumatore d’ambienti o delle candele profumate.
Se il retro dello specchio è funzionale, la sua cornice non è da meno. Il telaio è dotato di 4 ganci in metallo resistenti e versatili, perfetti per appoggiare un cappellino, una sciarpa, una piccola tracolla.
13 – Specchio angolare da ingresso
Ultima ma solo in ordine di presentazione, la soluzione salvaspazio che tutti sognano per sfruttare un angolo spoglio: lo specchio angolare. Perfetto all’ingresso, può essere utilizzato anche in camera da letto, nella stanza degli ospiti e in qualsiasi altro spazio della casa dove al minimo dell’ingombro deve corrispondere il massimo della funzionalità.
La soluzione si presenta come una grande specchiera a figura intera che nasconde un piccolo segreto. Basta girare il pannello riflettente per svelare un pratico appendiabiti munito di 4 ganci multiuso.
Originale e moderno, questo specchio girevole è anche molto pratico da usare: il meccanismo di rotazione a 360° consente l’accesso ad entrambi i lati del pannello, sia a quello con specchio che a quello con ganci.
Avere uno stile personalevuol dire esprimere se stesse. Di solito, questo aspetto viene fuoriin due grandi protagonisti della nostra vita: la casa e l’armadio. Una tendenza esercita un enorme ascendente su ambedue le parti.
È il motivo per cui non possiamo fare a meno di rivoluzionare l’arredo, o di fare un po’ di shopping sfrenato, per esprimere il nostro stile personale. Dare un’impronta agli ambienti casalinghi o al look è tutto: conta tantissimo, anche a costo di spendere più del dovuto.
Il fattore in comune irrinunciabile è la spinta a rinnovarsi, affidandosi ai brand che si amano, come Yoox (nel caso tu sia una fashion victim) o B&B Italia (se apprezzi enormemente i classicismi). Nella ricerca del tuo stile personale, non perderti le offerte migliori che solo il web sa offrire, grazie alla presenza degli shop online. Per ovviare alle spese, le grandi occasioni sono un supporto essenziale: scarica il codice sconto Yoox e rinnova il tuo look con lo stile che senti più tuo e che ti rappresenta davvero.
Stile personale classico
Ci troviamo di fronte a chi ama lo stile senza tempo: il classico. Questo aspetto si rivede in ogni scelta che compi: jeans classici, design classico. Un taglio abbastanza impostato, nel quale si rifiuta ogni forma di “anormalità”. Spesso additato come uno degli stili più noiosi, è in realtà una grande fonte di ispirazione continua.
Se non ci fosse la normalità, dopotutto, non potremmorompere schema alcuno, non trovi? Se la tua è una personalità classica, sei sempre in cerca di pochi dettagli, ma preziosi (e soprattutto firmati dai grandi brand).
Personalità sporty glam
Un look comodo e contemporaneo, una tendenza iniziata nel 2016 e difficilmente tramontata: ami la comodità. La tua ricerca di un’impronta unica e particolare si manifesta mediante il forte desiderio di puntare alla praticità, sia nell’abbigliamento che nell’arredo. Non vai quasi mai a caccia dell’eccesso, ma dosi sapientemente lo sporty con il glam.
Per l’arredo della tua casa, sei una grandissima fan dello stile minimalista. L’essenziale è il tuo forte, e non rinunci alle Capsule Collection, molto di moda negli ultimi tempi.
Personalità fashion victim
Il look della fashion victim non è mai uguale, perché ami sfoggiare capi nuovi e all’ultima moda. Le tendenze sono il tuo “pane quotidiano”. Adori sfogliare i cataloghi dell’arredo, investendo su oggetti di design di lusso. Non c’è nulla di male nell’essere vittime del cosiddetto fashion – tutto ciò che evoca in noi il forte desiderio di acquisto irrinunciabile.
Tale neologismo, oltretutto, fu coniato da una delle più grandi personalità del mondo dell’abbigliamento: Oscar de la Renta. L’impulso irrefrenabile di essere alla moda e di tendenza ti porta a cambiare ogni aspetto della tua vita con il trascorrere delle stagioni. Il momento più emozionante? Quando viene annunciato il pantone dell’anno, un nuovo stile di design o la collezione del tuo brand preferito.
Stile personale shabby chic
Lo stile personale shabby chic – anche definito romantico – è un vero e proprio stile di vita. Arredare casa con lo stile della propria personalità o rivoluzionare l’armadio sulla base dei gusti personali è ciò che facciamo ogni giorno. Per te, i look vintage, i dettagli romantici, le ispirazioni del passato sono tutto. Ma non dimentichi l’importanza di un po’ di sana modernità.
Lo shabby chic è una corrente stilistica che ha avuto una grande influenza sul mondo dell’arredamento e dell’abbigliamento (anche se solo di recente in quest’ultimo). È appannaggio delle personalità estremamente romantiche, di chi ama una casa confortevole e con un’atmosfera calda e in grado di far sognare. La moda shabby chic, poi, è un’esplosione di tonalità chiare, pizzi e merletti, Sangallo e cotone. Da sogno.
L’arredamento di interni è diventata una vera e propria arte in questi ultimi anni. Non basta avere una casa che sia funzionale, cerchiamo di più. Vogliamo arricchire le nostre case con stile e gusto estetico, ricreare un clima familiare ed accogliente che ci faccia sentire a nostro agio tra le mura domestiche. L’home decor diventa quindi una dedizione continua e costante che soddisfa il nostro irrefrenabile desiderio di rinnovamento.
Se siete in cerca di soluzioni innovative per dare un tocco fresco alla casa, la carta da parati è un’idea veloce e non eccessivamente dispendiosa. Non parleremo delle solite carte commerciali viste e riviste, ma di carte da parati di design dal look esclusivo. Basta un primo sguardo per capire che le carte da parati firmate Glamcasamagazine si distinguono per i motivi inediti e le scelte cromatiche, pur rimanendo al passo con le ultime tendenze.
Scegliere la carta da parati perfetta per ogni ambiente
Sapevate che la carta da parati può essere applicata in qualsiasi ambiente della casa? Basta scegliere la texture adatta per ottenere un prodotto di qualità che duri nel tempo. La texture unita ad una fantasia estrosa potrebbe essere quel tocco in più di stile e di personalità che il vostro spazio privato stava aspettando.
Due carte da parati glamour per il soggiorno
Il soggiorno è una delle stanze più vissute della casa, per questo deve essere un’esplosione di stile e di personalità. La carta da parati è un modo semplice e pratico per cambiare l’aspetto della stanza e conferirgli quella marcia in più.
In un soggiorno moderno-contemporaneo le forme concettuali e astratte aggiungono estro e creatività allo spazio. Questa stampa con soffioni è perfetta per spezzare la monocromia dello stile moderno e donargli una nuova armonia.
Per un soggiorno Japandi la stampa con fiori di sakura è una scelta raffinata e di classe. La morbidezza degli archi e la delicatezza dei fiori sono il mix perfetto per un soggiorno rilassante.
Carte da parati di design per la camera da letto
Per rendere una camera da letto veramente unica si possono valutare delle stampe eccentriche o delle carte più sobrie.
Tra le soluzioni più interessanti del catalogo Glamcasamagazine capeggia la carta da parati con Pavoni. Elegante e bilanciata, è la soluzione ideale per una camera da letto etnica-orientale e per rifinire l’atmosfera in modo suggestivo.
In una camera da letto dai toni riposanti, la carta da parati blu turchese con leggiadre piume bianche aggiunge una nota di colore e di creatività alla stanza.
Carta da parati per una cucina moderna
I mobili per la cucina tendono a somigliarsi tutti, avete mai pensato a come rendere l’ambiente più particolare? La carta da parati potrebbe essere quel tratto distintivo che stavate cercando.
Uno dei punti migliori per posizionare la carta da parati in cucina è nella porzione di spazio tra il piano cottura e i pensili. Quella striscia di muro che solitamente viene rivestita con mattonelle o intonaco può essere impreziosita con una carta da parati che ne valorizzi l’aspetto. La carta da parati azzurra in foto si ispira alle maioliche di una volta con un look moderno e raffinato.
La carta da parati con frutta esotica di Glamcasamagazine dona brio e vivacità ad una cucina frizzante e colorata. Posizionare la carta dietro ai pensili è un’idea senz’altro innovativa, mentre applicare la carta su di una parete libera è un’opzione sempre valida.
Carta da parati in bagno? Si può fare
In molti si chiederanno se sia saggio applicare la carta da parati in bagno. Scegliendo la giusta texture la risposta è assolutamente sì. Glamcasamagazine ha studiato delle proposte davvero sfiziose e accattivanti per il bagno, a seguire due soluzioni inedite ed esclusive.
Uno dei punti migliori per far spiccare la carta da parati è senza dubbio la parete alle spalle del lavandino. Il modo in cui questa carta da parati con uccellini risalti il bagno è davvero sorprendente. Una scelta audace per chi ama distinguersi ed osare con colori e fantasie!
Se avete una vasca, potreste valorizzarla applicando una carta da parati sullo sfondo. La stampa con giraffe è una soluzione originale per completare un appartamento urban jungle!
Le 5 texture migliori per le carte da parati
Che cos’è di preciso la texture? È la grana, la consistenza fisica che possiamo percepire al tatto e riconoscere facilmente alla vista. Glamcasamagazine propone 5 diverse tipologie di carta da parati per adattarsi agli spazi di casa più disparati. Effetto tessuto, stucco, tela pittorica, acquerello, fibra di vetro… sono tutte le soluzioni moderne ed innovative per personalizzare al 100% la carta da parati dei tuoi sogni.
Le texture che più si prestano a decorare il soggiorno e la camera da letto sono quelle ad effettoacquerello detto anche ”sand” per la sua superficie setosa e levigata. Da tenere in considerazione è l’effetto stucco, uno dei più versatili per la sua somiglianza all’intonaco e l’effetto tessuto, la cui superficie ricorda la trama di una garza. Ultima alternativa sfiziosa è il “Canvas” o effetto tela pittorica. Tutte le tecniche illustrate finora consentono la riproduzione di colori brillanti e di alta definizione.
Non si rinuncia alla carta da parati nemmeno in cucina o nel bagno! In questi spazi più soggetti ad umidità e calore viene impiegato l’utilizzo di una carta da parati in fibra di vetro chiamata anche “Fibre glass”. Questa carta da parati impermeabile è indicata anche per gli interni della cabina doccia. Le sue proprietà ignifughe la rendono perfetta anche per il piano cucina.