7 Luglio 2020 / / Dettagli Home Decor

casa illuminata

L’illuminazione è l’elemento che determina il modo in cui percepiamo lo spazio. Per questo è importante sapere come scegliere la sorgente luminosa e quali lampade la interpretano al meglio.

Un ambiente illuminato correttamente risulta più confortevole. Per sostituire la luce naturale quando è buio, occorre progettare un impianto illuminotecnico che tenga conto della dimensione delle stanze, della distribuzione degli arredi e dell’azione che un corpo illuminante deve svolgere. Ecco 10 modi per illuminare la tua casa e acquistare le lampade giuste.

Generale

È l’illuminazione di base presente in ogni stanza. Il tuo obiettivo è creare una luce uniforme e senza ombre in tutta la stanza. In questo caso sono indicate lampade a sospensione e da terra che servono per orientarci e vedere l’intera stanza.

lampade di design a LED

Ambientale

Genera una piacevole atmosfera nella stanza, ma non è la fonte di luce principale. Sebbene non abbia una funzione specifica, l’illuminazione fioca aiuta a creare una buona atmosfera e aiuta ad ammorbidire il contrasto tra un’area luminosa e un’area scura. Luci montate sul soffitto o incassate, che proiettano la luminosità verso il basso, applique da parete e lampade da terra che rischiarano pareti e/o soffitti con la loro luce. Sopra la collezione Orchid di lampade a Led di Axo Light, disponibili in diversi modelli: da terra, a sospensione, da parete e da tavolo.

Integrata

Lo sviluppo della tecnologia LED ha portato più ricchezza al progetto illuminotecnico poiché le sue dimensioni ridotte ne facilitano l’integrazione nelle superfici. Prevedendo l’installazione di luci integrate nel soffitto puoi illuminare e delimitare gli ambienti senza invadere lo spazio con le lampade. Scelta ideale in presenza di superfici ridotte.

lampada da terra per angolo lettura

Funzionale

L’illuminazione funzionale focalizza la luce in un’area circoscritta. A differenza dell’illuminazione generale, che fornisce luce ad una determinata zona in modo generale e non specifico, l’illuminazione funzionale è caratterizzata da una sorgente luminosa realizzata e destinata allo scopo di facilitare compiti specifici come l’angolo lettura o la zona conversazione. Sopra la lampada da terra Fog Plissè TEA di Morosini, caratterizzata da un design semplice ma elegante che la rende ideale per qualsiasi ambiente e stile di arredamento.

Combinata

La chiave di una stanza accogliente e funzionale sta nella combinazione di tre tipi di illuminazione: generale, ambientale e funzionale. L’ideale è alternare luci diverse in vari punti della stanza per bilanciare l’ambiente.

plafoniere moderne a soffitto

Espansiva

Come regola generale, le luci proiettate dal soffitto alzano lo sguardo verso l’alto, fornendo un senso di altezza. Se l’ambiente è piccolo, meglio evitare le lampade da terra e puntare tutto su faretti, applique e plafoniere. Se cerchi qualcosa di discreto puoi optare per  uno dei due modelli di plafoniere a Led di Antealuce: Loop, dalla forma quadrata, o Ring, dal design tondo.

lampada da scrivania orientabile

Da lettura e lavoro

Essere in grado di orientare la luce verso il libro o la scrivania, è importante per evitare di affaticare gli occhi. Nella immagine sopra, la lampada JJ T P da tavolo di Leucos, è stata concepita come una sorgente luminosa adattabile che consente di essere orientata per l’illuminazione da lettura e lavoro.

lampade a sospensione per illuminare il tavolo

Sottile e leggera

Se la luce viene proiettata in modo sottile, si crea un’atmosfera più intima e rilassata, ideale per scambiare due chiacchiere dopo cena. La lampada Pluma, progettata da Nahtrang per l’azienda Faro Barcelona, nell’immagine sopra, è realizzata in alluminio rifinito in nero-oro ed è regolabile in altezza. Cade leggermente dal soffitto e proietta la luce attraverso una fessura verticale.

Uniforme e localizzata

Nei diversi ambienti è possibile utilizzare una sorgente luminosa che fornisce una luce uniforme con un carattere localizzato e flessibile, che si concentra dove serve

Esterno

Per illuminare gli spazi outdoor il consiglio è di utilizzare i sensori di movimento per illuminare le aree di passaggio in modo che la luce si accenda solo per alcuni minuti quando qualcuno passa. In questo modo si risparmia energia e può essere utile allontanare gli intrusi. Nell’immagine sopra i paletti da giardino della serie Nanda di Faro Barcellona, caratterizzati da una luce a LED calda, struttura in alluminio grigio e diffusore in policarbonato.

Grazie a queste informazioni puoi acquistare le lampade senza commettere errori e regalare ad ogni stanza la luce giusta.

 

L’articolo 10 modi per illuminare la tua casa proviene da Dettagli Home Decor.

6 Luglio 2020 / / Dettagli Home Decor

Il Decreto Rilancio sarà trasformato in legge entro il 18 Luglio 2020. Vediamo le novità introdotte per l’ecobonus 110 per cento, che interessa i lavori di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza degli edifici.

Ecobonus 110 anche sulla seconda casa

L’emendamento sulla seconda casa dell’ecobonus 110%, estende la possibilità di accedere all’ecobonus anche per tutte le seconde case e le villette a schiera, mentre vengono escluse le abitazioni di tipo signorile, le abitazioni in ville e castelli, che rientrano nelle categorie catastali A1, A8 e A9.

Limite massimo di accesso al bonus 110% è per massimo due unità immobiiari. E’ possibile accedere al superbonus anche per edifici appartenenti a organizzazioni senza scopo di lucro, organizzazioni di volontariato e associazione di promozione sociale del terzo settore, oltre alle associazioni e società sportive non dilettantistiche (ASD), ma solo per gli interventi che riguardano gli spogliatoi.

Interventi di demolizione e ricostruzione

L’ecobonus 110% si potrà utilizzare anche per gli interventi di demolizione e ricostruzione.  Per quanto riguarda la messa in sicurezza antisismica, rientrano nel sisma bonus 110% la realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo, che siano effettuati di forma congiunta agli interventi di miglioramento o adeguamento antisismico.

Tetti di spesa per ecobonus 110%

I tetti di spesa saranno più bassi e differenziati a seconda della tipologia degli edifici. I nuovi tetti di spesa previsti sono 50mila per gli edifici unifamiliari, 40mila per i condomini fino  a otto unità familiari e 30mila euro per i più grandi – moltiplicati per il numero di unità familiari che compongo l’edificio.

Per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti centrali a condensazione è previsto un tetto di spesa di 20mila euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, nei condomini fino a otto unità immobiliari. Per gli edifici con più unità immobiliari, il tetto di spesa sarà di 15mila euro.

Coibentazione del tetto con bonus 110

Il bonus 110 potrà essere sfruttato anche per la coibentazione del tetto, ovvero per le superfici opache inclinate.  Inoltre, per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale nel condominio potranno essere utilizzati anche gli impianti a collettori solari. Nei Comuni montani, la detrazione 110 vale anche per l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente.

Efficientamento immobili vincolati

La detrazione 110 varrà per gli immobili vincolati per tutti gli interventi di efficientamento energetico in grado di produrre un miglioramento della prestazione energetica di due classi o il raggiungimento della classe energetica più alta.

Come anticipato il ddl sarà trasformato in legge entro il 18 luglio, quindi i decreti attuativi saranno pubblicati entro il 18 agosto.

L’articolo Ecobonus 110 per cento: le novità previste nel decreto rilancio proviene da Dettagli Home Decor.

4 Luglio 2020 / / Case e Interni

Con l’arrivo dell’estate ci ripetiamo che è il momento di uscire dal letargo (leggi: dal divano in cui siamo rimasti sprofondati per mesi) e trascorrere più tempo all’aria aperta. Se stai cercando idee su come arredare il tuo piccolo balcone, sei nel posto giusto!

Ci piacciono i barbecue e le cene nel giardino degli amici o i pic-nic fuori porta, ma a volte un posto tranquillo, privato e, soprattutto, senza uscire di casa è tutto ciò di cui abbiamo bisogno durante le nostre settimane lavorative.

L’unico inconveniente è che non molti degli abitanti delle città hanno effettivamente uno spazio esterno degno di questo nome. Francamente a me e a Marco ci piange il cuore vedere i balconi, anche grandi, trascurati ed usati come ripostigli. Anche un piccolo balcone in città è una grande risorsa e credo che, dopo che siamo rimasti per lungo tempo a casa per il lockdown, molti di noi se ne siano resi conto.

Eppure spesso è uno spazio a cui si dedica poco tempo, con la scusa che non si ha il pollice verde, che non si ha tempo o che non si ha spazio in casa, frequentemente viene trasformato in un ripostiglio con bidoni della spazzatura, armadi, scope, stendibiancheria, scale, biciclette e persino scatoloni con le decorazioni natalizie o vecchi arredi di cui ci si deve liberare prima o poi. Certo per chi abita di fronte non è un bello spettacolo, ma noi ci chiediamo perché non liberarsi finalmente delle cose di troppo e non trasformare quello spazio in un posto rilassante dove poter passare del tempo libero quando finalmente la stagione lo permette?

Quindi, se sei uno dei fortunati a vivere in un appartamento con un balcone, anche piccolo e non stai sfruttando al massimo ogni centimetro, è arrivato il momento di porvi rimedio. Spesso non ci si rende conto di quanti modi versatili ci siano per arredarlo e decorarlo.

Sia che lo spazio all’aperto dei tuoi sogni sia fatto per la socializzazione o per il relax, questi 12 piccoli balconi sono pieni di idee. Ci siamo rivolti a Pinterest per un po’ di ispirazioni ed abbiamo pensato di condividere qui sul blog le nostre immagini preferite di piccoli balconi meglio arredati! Andiamo fuori a dare un’occhiata!

[fonte qui]

[fonte qui]

[fonte qui]

[fonte qui]

[fonte qui]

[fonte qui]

[fonte qui]

[fonte qui]

[fonte qui]

[fonte qui]

[fonte qui]

[Foto d’apertura; fonte non certa – Purtroppo su Pinterest non sempre è possibile risalire alle fonti originarie]

Leggi anche qualche consiglio su come arredare un piccolo balcone:
7 piccoli balconi perfetti per la stagione estiva

______________________________________
Anna e Marco DMstudioCASE E INTERNI

4 Luglio 2020 / / Idee

Divano con penisola o divano angolare? Divano con sedute estraibili o divano con pouf? Scegliere il divano a volte è un dilemma

La maggior parte delle volte mi trovo davanti ad una coppia in cui ,

lui vuole il televisore 65 pollici ed un divano ampio, comodo e con penisola ,

invece lei ,

che odia le manie di grandezza di lui ,

preferisce dare spazio alla madia e ridurre le misure del divano.

In realtà,

per scegliere il divano è necessario tener conto:

  • della conformazione della stanza,
  • dell’altezza di chi ne fruirà
  • dello stile che vogliamo
  • delle esigenze che abbiamo

A meno che voi decidiate di non guardare il televisore in soggiorno,

il divano per logica va posizionato di fronte al tv,

la distanza tra i due dovrebbe essere direttamente proporzionale alla dimensione del tv e inversamente alla sua definizione,

Inoltre

Il divano non dovrebbe essere sistemato davanti ad una finestra, ma possibilmente di lato, per evitare che il monitor venga abbagliato dalla luce.

come scegliere il divano : lo spazio

Se lo spazio a disposizione è poco, l’opzione migliore è un divano lineare,

due o tre posti dipenderà dalla misura della parete a cui andrà appoggiato, o della stanza in cui verrà alloggiato,

a tal proposito ,

per alcuni modelli di divani , è possibile definire la dimensione in base alla tipologia di bracciolo scelto,

come nelle immagini qui sotto

con un bracciolo Large la misura del divano 2 posti sarà L164 cm, con quello Small L142 cm, mentre nella versione Slim L144 cm

in questo modo cambierà solo l’ingombro del divano e non la seduta disponibile , che sarà la stessa per tutti e tre i modelli.

Se invece lo spazio è considerevole, la scelta potrà ricadere su un divano con penisola, un divano angolare o sulla disposizione di più divani

Un aspetto importante da considerare nella scelta del modello di divano , è : chi lo utilizzerà?

  • adulti
  • bambini
  • persone anziane
  • animali domestici

Lo so , magari starete pensando “ma cosa centra?”

Vi assicuro che fa la differenza

Gli adulti in generale, hanno esigenze diverse rispetto ad un bambino o ad una persona anziana,

infatti,

solitamente si tratta di persone che utilizzano in modo diverso il divano:

  • cè chi si sdraia
  • chi ci lavora
  • qualcuno ci dorme
  • il bambino ci salta
  • chi ci sta seduto tutto il giorno

quindi ,

a seconda delle esigenze è possibile decidere se completarlo con:

  • un meccanismo relax
  • sedute estraibili
  • penisola o pouf con contenitore
  • un letto estraibile
  • schienale con meccanismi poggia testa
  • luci
  • cuscini poggia testa
  • rivestimenti anti macchia

Una volta considerate tutte queste cose vi chiederete:

quindi

come scegliere il divano?

modelli, idee e consigli

Se state cercando un divano , la prima cosa da fare è avere le idee chiare:

Divano moderno o divano classico?

La differenza tra i due :

  • linee squadrate e minimal del primo
  • bracciolo tondeggiante e linee morbide del secondo

Definito lo stile, ci saranno tante altre varianti di cui tener conto

Per comodità oggi vi darò qualche dritta basandomi sullo stile moderno:

  • 1)perchè è il più venduto
  • 2)perchè un divano moderno puoi avere anche una linea classicheggiante, quello classico invece resta tale.

Bene, abbiamo deciso lo stile del divano,

ma adesso come lo scegliamo?

  • COMODO

perchè un divano sia comodo deve necessariamente avere queste caratteristiche:

  • l’imbottitura della seduta deve essere tanto morbida quanto resistente al peso di chi lo utilizza

ovvero,

gran parte dei divani hanno la seduta in polurietano espanso indeformabile, un materiale di cui vi ho parlato in questo articolo,

maggiore è la densità del polurietano che compone l’imbottitura, maggiore sarà la sua resistenza al peso

il poliuretano espanso può avere diversi gradi di densità, considerata già buona quando è di circa 35 kg/mq , anche se si può arrivare a  50 kg/mq.

per questo motivo, morbido non è sinonimo di comodità.

  • l’altezza della della seduta deve essere tale da permettere di appoggiare i piedi per terra

Sembra una banalità , ma in realtà se siete un pò bassetti come me, una seduta troppo alta e un divano troppo profondo sono sinonimo di SCOMODO

Infine

  • lo schienale non dovrebbe essere troppo basso

lo schienale dovrà permettervi di appoggiare la spina dorsale, e possibilmente anche la testa

  • SFODERABILE O COMUNQUE LAVABILE

Il rivestimento è la parte che tocchiamo , su cui ci sediamo, insomma quella più soggetta ad usura

pertanto sceglierlo con caratteristiche qualititative alte è importante.

  • BELLO

ovviamente è un aspetto soggettivo:

  • con piedi alti, comodo per la pulizia e dall’aspetto elegante ,
  • a terra
  • con bracciolo tondo e morbido oppure dritto e squadrato
  • con un mix di colori

insomma,

ce ne davvero per tutti i gusti

Vi lascio un qualche immagine per lustrarvi gli occhi , e se volete qualche informazioni in più sui divani pubblicati in questo articolo contattatemi

L’articolo Come scegliere il divano: idee e consigli proviene da Laura Home Planner.

3 Luglio 2020 / / Design

accessori cucina ecologici

Sei prodotti di uso quotidiano che ti permetteranno di ridurre l’uso della plastica in cucina per la salvaguardia degli oceani

La plastica sta uccidendo il nostro pianeta, infatti solo nel 2020 6,389,331.3 tonnellate di rifiuti di plastica sono finiti  negli oceani . Quotidianamente un camion della spazzatura contenente materiali plastici viene scaricato nei nostri mari ogni minuto, di questo passo entro il 2030 saranno due camion al minuto, entro il 2050 saranno ben quattro. Ciò significa che gli oceani ospiteranno più plastica che pesci.

Sai quanto tempo impiega la plastica presente in mare a biodegradarsi completamente? Le stime vanno da 450 anni a mai!

Cosa possiamo fare per ovviare a tutto ciò? Abbandonare la plastica e passare a prodotti biodegradabili, partendo ad esempio dalla cucina dove il consumo di materiali plastici è maggiore.

6 prodotti per ridurre il consumo di plastica in cucina

Come detto la cucina è senza dubbio l’ambiente della casa dove si concentra maggiormente l’uso della plastica: bottiglie, contenitori per alimenti, pellicola trasparente e molto altro ancora. Oggi, però, puoi rendere la tua cucina plastic free scegliendo soluzioni alternative naturali e non inquinanti. Ecco una selezione di prodotti per dire addio alla plastica!

prodotti ecologici per il lavaggio delle stoviglie

Kit pulizia piatti No Tox Life

La soluzione ideale per lavare i piatti in modo 100% ecosostenibile e plastic free!

Il kit comprende 7 articoli: Un detersivo solido per piatti – No Tox Life – 215g; una spugna lavabile e compostabile Scrubbies (colore/design casuale); una spazzola in fibra di cocco; una spazzola lavapiatti; una ricarica per la spazzola lavapiatti; una spazzola naturale per pentole e padelle; e una grande borsa in cotone biologico (30cm x 30cm).

articoli ecologici per la cucina

Kit pulizia cucina 

Se hai deciso di eliminare la plastica dalla tua cucina e non sai da dove iniziare, questo kit fa al caso tuo.

Il kit comprende 7 articoli : una spazzola lavapiatti; una ricarica per la spazzola lavapiatti; una spugna abrasiva in fibra di cocco; una spazzola naturale per pentole e padelle; un cubo di Marsiglia 300g – Sapone solido La Corvette, a scelta tra profumazione Olive o Vegetale; una spazzola in fibra di cocco; e una grande borsa in cotone biologico (30cm x 30cm).

prodotti ecologici per la cucina

Kit Kiss my kitchen

Il kit Kiss my kitchen è l’ideale per iniziare a ridurre i rifiuti e la plastica nella tua cucina. Cosa c’è di più bello di una cucina plastic free? Dai un’occhiata ai diversi design disponibili. Potresti sfruttarla anche come idea regalo…Siamo sicuri che conquisterà anche i più scettici!

Il kit include: pacco da 3 panni in spugna ; rotolo di scottex riutilizzabile; spazzola naturale per piatti; spazzola in fibra di cocco; spazzola naturale per pentole e padelle.

involucri biodegradabili per alimenti

Involucri per alimenti Beebee Wraps

Gli involucri in cotone biologico e cera d’api sono la perfetta alternativa riutilizzabile e compostabile alla pellicola in plastica e in alluminio usa e getta. Lavabili con acqua fredda e sapone hanno una durata di un anno e sono compostabili.
Questo set include: 2 fasce da 33 x 33 cm, 2 fasce da 26 x 26 cm, 1 fascia da 18 x 18 cm

borse in cotone biologico per alimenti

Borse per alimenti in cotone biologico

Queste borse in cotone biologico sono un’eccellente alternativa alle buste in plastica usa e getta e sono estremamente utili per ogni tipo di negozio, dal mercato al negozio sfuso, dal negozio di alimentari e al supermercato. Le borse in cotone sono perfette per noci e frutta secca, pasta, avena, riso, fagioli, caramelle, cioccolato e semi. Possono naturalmente essere utilizzate anche per frutta e verdura, ma in questo caso le borse a rete sono migliori per la loro traspirabilità.

filtri naturali per acqua del rubinetto

Filtri per acqua in carbone di bambù

Questi filtri per l’acqua completamente naturali, a base di carbone di bambù, possono essere riutilizzati molte volte, per circa 2 mesi. Posiziona i filtri in una caraffa o bottiglia di vetro riempita con acqua di rubinetto e filtreranno lentamente le impurità come cloro e clorammine. Inoltre, ha anche un effetto remineralizzante.

Questo set da 8 pezzi è adatto a filtrare 2 litro d’acqua. Per 1 litro d’acqua utilizzare 3-4 filtri; per 2 litri utilizzare 6-8 filtri.

Dopo 2 mesi di utilizzo, possono essere riutilizzati per diversi altri scopi ed infine compostati. Ad esempio, possono essere utilizzati per prevenire la muffa, rimuovere umidità e cattivi odori dagli angoli più umidi della casa, oppure essere tenuti in frigorifero per mantenere freschi i prodotti.

I prodotti che abbiamo scelto sono in vendita da greentribu.it , l’e-commerce che propone articoli sostenibili, ecologici e plastic free!

L’articolo Le soluzioni per una cucina plastic free proviene da Dettagli Home Decor.

1 Luglio 2020 / / Dettagli Home Decor

Déco Décowood classic

La scelta della pavimentazione per il bordo piscina è un dettaglio che fa la differenza. Per questo occorre sceglierla con attenzione, valutando le diverse soluzioni e trovando il giusto compromesso tra estetica e funzionalità.

Pavimenti in legno composito: caratteristiche e vantaggi

Il sistema di pavimentazione modulare in legno composito nasce grazie alla miscelazione di ma­teriali naturali (mediamente circa il 60% di polvere di legno), materiali polimerici (circa 30%) e additivi (circa 10%). Gra­zie alla sua composizione, questo prodotto è in grado di ga­rantire eccezionali prestazioni in termini di resistenza agli agenti atmosferici, chimici e meccanici, come urti, sfrega­mento o calpestio. Le aziende che producono questo tipo di pavimento sono anche particolarmente attente all’ecologia: tutta la farina di legno utilizzata nelle fasi di produzione, in­fatti, proviene da scarti di lavorazione selezionati, di conse­guenza non viene abbattuto nessun albero.

I vantaggi di una pavimentazione per il bordo piscina in legno composito:

  • È antiscivolo e ha fughe minime.
  • Richiede pochissima manutenzione.
  • Il suo colore resta invariato nel tempo.
  • È molto resistente: non si scheggia, non si deteriora.

I pavimenti Déco per bordi piscina eleganti e in armonia con l’ambiente

Uno dei luoghi preferiti in cui trascorrere l’estate è a bordo piscina: che sia un ambiente classico, moderno, esotico, lo stile viene definito, oltre che dalla piscina, dalla pavimentazione circostante che caratterizza il luogo al primo sguardo.

Le doghe in legno composito UltraShield® by Déco e Décowood, grazie alla combinazione di innovazione, qualità, durata ed estetica, sono le vere protagoniste e sono in grado di valorizzare l’ambiente in piena armonia con l’architettura e il paesaggio.

Dèco UltraShield

UltraShield® by Déco è  il profilo in legno composito di nuova generazione caratterizzato da un’unica combinazione di innovazione, qualità, durata ed estetica. Il suo rivestimento superficiale, uno speciale scudo plastico, estruso insieme al mix-prodotto interno, protegge la doga rendendola durevole, resistente ed immune da variazioni di colore nel tempo. Questo scudo dona una incomparabile resistenza a graffi e macchie e permette un’eccellente resa estetica. Il risultato è, quindi, un profilo che offre il calore del legno naturale e i vantaggi del legno composito. È immune da qualsiasi tipo di aggressione esterna, naturale, ambientale o chimica, ed è resistente fino a 25 anni dalla posa, senza bisogno di manutenzione. Grazie ad un innovativo sistema di installazione, il prodotto permette inoltre di contenere sensibilmente la dilatazione naturale delle doghe.

Déco UltraShield antique

In linea con la filosofia Déco, questo rivestimento è eco-sostenibile: la farina di legno che lo compone è ricavata da trucioli riciclati ed è quindi ad impatto zero sulla  deforestazione e la componente in HDPE (polietilene ad alta densità) è un sostituto del PVC completamente biodecomponibile.

Décowood Classic

Un altro legno composito di Déco è Décowood Classic: frutto di una tecnologia attuale, sintesi tra legno e palstica, è anch’esso garantito 25 anni dalla posa ed ha straordinarie performance. Si tratta di un materiale imputrescibile, assolutamente immune da qualsiasi tipo di aggressione esterna: da quelle naturali come insetti, termiti, funghi e altri microrganismi, pioggia, grandine, neve e raggi UV, a quelle chimiche, come acidi diluiti e soluzioni saline o clorate. Una gamma prodotti in grado di offrire un mix di valori unico per caratteristiche tecniche, estetiche e di budget.

Per maggiori informazioni www.decodecking.it

L’articolo Pavimentazione bordo piscina in legno composito: estetica e funzionalità proviene da Dettagli Home Decor.


Una buona organizzazione della casa comincia dall’ingresso. L’abbiamo detto tante volte, questo spazio è un biglietto da visita e svolge una doppia funzione: accoglienza e ordine.

Qui ci sentiamo finalmente a casa quando rientriamo dal lavoro…e non c’è sensazione più bella. È quindi in questo angolino che dobbiamo predisporre quei pochi ma necessari arredi che ci permettono di liberarci dal peso della giornata, di chiuderci la porta dietro le spalle e indossare abiti comodi e un bel paio di pantofole.

 

Cosa serve in un ingresso

In base allo spazio a disposizione deciderai la tipologia di arredamento, se composto da un singolo accessorio oppure da un set di due o più elementi.

Partiamo dagli indispensabili:

  • APPENDIABITI

    La prima cosa che vogliamo fare entrando in casa è toglierci giacche, cappotti, sciarpe, cappelli e borse. Le possibilità sono infinite.

    Se hai un ingresso-living open space senza uno spazio di entrata definito o separato, allora l’opzione migliore sono dei ganci salvaspazio a parete su cui appendere solo lo stretto indispensabile (non vorrai certo avere cappotti e borse per tutte le stagioni sempre in bella mostra!).

    Ingresso su soggiorno organizzato con due appendiabiti a parete sottili Liolà

    L’alternativa sono gli appendini a pomello più decorativi rispetto ai ganci, per rendere la parete più piacevole e curata. Dopotutto in un open space bisogna avere la massima attenzione per i dettagli.

    Ingresso piccolo organizzato con pomelli appendiabiti a parete

    Vedi tutti gli appendiabiti

    Se invece hai qualche metro quadrato in più o un ingresso separato dalla zona giorno le opzioni sono diverse: un pannello attrezzato con appenderia (magari anche con specchio e mensole), una mensola con attaccapanni integrati, un mobile appendiabiti chiuso o con appendini a vista, un mobile per ingresso componibile con guardaroba appendiabiti integrato e combinato con altri complementi.

    Un ingresso separato con pannello appendiabiti e specchio

    Vedi tutti gli ingressi con appendiabiti

     

  • SCARPIERA

    Dopo giubbini, zaini e borse la seconda cosa di cui liberarsi sono le scarpe.

    Una scarpiera, seppur piccola, è un grande aiuto nell’organizzazione dell’ingresso. Se è davvero minuscola offrirà comunque lo spazio necessario per tenere a portata di mano le ciabatte con cui cambiarti appena rientri. Almeno potrai immediatamente togliere scarpe o stivali.

    Ingresso con piccolo armadietto scarpiera a due ante Evolution

    Se hai un po’ più di spazio a disposizione valuta un mobile ingresso multifunzionale con una scarpiera più capiente e un appendiabiti chiuso o aperto.

    Ingresso completo con mobile sospeso appendiabiti, scarpiera, specchio, mensole

    Vedi tutti gli ingressi con scarpiera integrata

     

    Se invece entrando in casa hai un corridoio lungo e stretto un’ottima idea è quella di collocare una scarpiera slim subito dietro la porta d’ingresso.

    Scarpiera bassa slim profonda 17 cm ideale dietro porta

    Spesso il mobile porta scarpe vero e proprio si presenta come un armadietto con ante a ribalta. Percepito come non adatto ad arredare un bell’ingresso, in effetti è un arredo improntato sulla funzionalità e meno sull’estetica. Quindi solitamente viene posizionato in altri spazi della casa.

    Anticamera con scarpiera a specchio a ribaltine

    Vedi tutte le scarpiere

     

  • CONTENITORI

    In generale consigliamo sempre di non commettere l’errore di rinunciare ad un posto chiuso dove riporre le cose che non vuoi lasciare in vista (scarpe, ombrelli, guinzaglio del cane, borse porta pc, documenti e portafoglio).

    Mobile da ingresso con contenitori chiusi, scarpiera e armadietto

    Il contenitore potrà essere un semplice cassetto o qualcosa di più capiente come una panca, un armadietto, un guardaroba, una cappottiera, un mobiletto multiuso, un armadio sottile o stretto, un mobile basso con ante.

    Vedi tutti i mobili da ingresso con contenitori

     

  • RIPIANI

    Mensole, cassetti svuotatasche, scaffali sospesi o una libreria vera e propria, una consolle su cui mettere chiavi, caricatori, telefoni, buste, bollette o altri documenti. Un piano di appoggio diventa uno svuotatasche multiuso sempre utile per lasciare vicino alla porta oggetti indispensabili. Ma offre anche uno spazietto ideale per foto di famiglia o dei tuoi viaggi più belli.

    Mensole e specchio da ingresso

    Mobile ingresso componibile con mensole integrate e armadietti

    Vedi tutti gli ingressi con mensole e ripiani

     

Se vuoi un ingresso davvero organizzato puoi aggiungere:

  • SPECCHIO

    Integrato ad un pannello appendiabiti o in un’entratina moderna, appeso alla parete sopra ad una consolle o ad un mobiletto basso, appeso a fianco della porta a figura intera, applicato sulle ante di una scarpiera. Le opzioni per una specchiera da ingresso sono svariate.

    Specchio rotondo per ingresso Evolution

    Lo specchio si rivela un accessorio utile su vari fronti: a livello decorativo, per gli ultimi ritocchi al trucco e all’abbigliamento prima di uscire, per donare più luminosità e un effetto di maggiore ampiezza in un ingresso piccolo o buio.

    Ingresso su corridoio con specchio figura intera dotato di appendini

    Vedi tutti gli ingressi con specchio

     

  • SEDUTA

    Pouf, panca (tipo cassapanca con contenitore incorporato o in versione panchetta decorativa da completare con dei bei cuscini d’arredo), sedia (meglio se di design).
    Sedersi all’ingresso può essere utilissimo per calzare o togliere scarpe e stivali, ma anche per far sedere i bambini più piccoli e aiutarli ad indossare cappottino o impermeabile. Inoltre una seduta può anche essere utilizzata per appoggiare borsette, sacchetti della spesa e zaini.

    Mobile da ingresso completo abbinato a poltroncina

 

Cosa mettere all’ingresso

Visti gli elementi indispensabili per organizzare un ingresso funzionale e pratico, vediamo cosa ci possiamo mettere.

 

Dove appendere i cappotti e le giacche

Se hai cappotti lunghi (paltò, trench, impermeabili, loden, parka…) prevedi una cappottiera, ovvero un ingresso che integra un guardaroba ad anta verticale “alta”. Se hai poco spazio e ganci a parete a vista non esagerare con il numero di capi, piuttosto riponili nell’armadio in camera. In ogni caso, meglio nasconderli alla vista anche con soluzioni a scomparsa.

Specchio-appendiabiti girevole per angolo

Guardaroba da ingresso bianco a due ante con specchio laterale

Se all’ingresso appenderai solo soprabiti corti (giacche, blazer, giubbotti, piumini sportivi, gilet smanicati, chiodi, bomber) ti servirà meno spazio. Potrai orientarti su degli attaccapanni a parete oppure su un guardaroba con appendiabiti chiuso in cui rimarrà abbastanza spazio per dei ripiani per borse o scarpe.

Pannello guardaroba per ingresso con appendiabiti nascosto Evolution

 

Sistemare le borse

Un dilemma soprattutto femminile è quello di dove mettere le borse in casa.
Se hai una collezione degna delle migliori fashion victims è difficile che un mobile da ingresso le possa contenere tutte. In tal caso il posto giusto è l’armadio, collocate su ripiani e vani appositamente pensati per loro.

All’ingresso terrai solo le borse di uso quotidiano, ad esempio la borsa shopper, il secchiello, la bauletto, la tracolla o la tote che usi ogni giorno per andare al lavoro.
Se hai abbastanza spazio potrai tenere qui anche una borsetta più piccola (una clutch, un marsupio) che vuoi tenere a portata di mano se esci al volo dopo il lavoro.

Ingresso con appendiabiti e spazio borse

Se hai la fortuna di avere un ingresso grande puoi pensare di allestire una soluzione componibile in cui possono trovare spazio tutte le tue borse, dalla più sportiva gym bag, passando per la pochette gioiello, fino alla baguette per una passeggiata in centro.

Se invece il problema sono gli zaini di scuola vale la stessa regola delle borse: appenderli ai ganci a parete crea disordine (e a lungo andare sporca il muro), l’opzione migliore sarebbe un piccolo guardaroba chiuso con appendini interni o con dei ripiani.
Un ingresso ordinato è il primo passo verso una casa ben organizzata, quindi se possibile meglio predisporre uno spazio chiuso in cui riporre zainetti o altre attrezzature sportive tue o dei tuoi figli (skate, pattini, monopattini, pallone…)

Armadietti per ingresso bassi per borse e scarpe

 

Dove mettere le chiavi

Molti sentono l’esigenza di nascondere le chiavi in casa, ma in questa mini guida non ci occuperemo di casseforti ed altri nascondigli segreti.
Ci limiteremo a darti un’idea di come appendere o riporre le chiavi all’ingresso in maniera sicura. Diamo per scontato che un’ottima pratica in termini di sicurezza sia quella di chiudere sempre la porta a chiave anche se ci si trova in casa.

In un ingresso arredato ci sono varie possibilità, la più comoda è quella di integrare un cassetto che diventa anche un utile svuotatasche per portafogli e documenti. Un’alternativa al cassetto è una mensola su cui riporre un cestino o un vassoio portaoggetti.

Ingresso bianco con appendiabiti, cassetto portachiavi e svuotatasche

Se all’entrata vuoi solo degli appendiabiti a parete piccoli, scegli un modello dotato di gancetto “a uncino” su cui appendere l’anello portachiavi.

Ganci colorati tondi per parete ingresso per chiavi e giacche

Anche una specchiera con uno spazio per agganciare o una mensolina per appoggiare le chiavi può risolvere il problema.

Specchiera a figura intera con fascia magnetica e calamite per chiavi

 

Dove mettere modem e telefoni

Un modello di ingresso con mensola o cassetto incorporati sarà anche utilissimo se state cercando un posto dove mettere il modem, il telefono fisso o lo smartphone che utilizzate solo per il lavoro.

Mobile per ingresso con cappottiera, cassetto svuotatasche e mensola bassa

 

Attrezzi per le pulizie, aspirapolvere, scope nel mobile da ingresso?

Perché no? Se lo spazio c’è e non sai dove altro mettere gli attrezzi per la pulizia (inclusi spazzoloni per pavimenti, detersivi, ferro da stiro e asse) una soluzione intelligente è quella di adibire un armadietto a piccolo ripostiglio.

 

Dove mettere le scarpe

La risposta più ovvia sarebbe: in una scarpiera.
Ma non ci piace dare risposte generiche e soprattutto sappiamo bene che non sempre questo mobile è la soluzione migliore.

Leggi la nostra guida “Dove mettere le scarpe in casa”.

 

Trucchi per l’organizzazione di un ingresso piccolo

Solo chi ha spazi piccoli sa cosa vuol dire arredarli: è una sfida. Ecco perché abbiamo dedicato a questo tema un’altra guida specifica.

Leggi la nostra guida “Arredare un ingresso piccolo: 11 idee per tutte le tasche”.

 

Recap: organizzare l’ingresso e altri consigli

I 4 indispensabili

Abbiamo visto gli elementi a cui non si può rinunciare per avere un ingresso ordinato e funzionale. In base alla configurazione e alla dimensione dell’entrata di casa sarà possibile unirli tutti, oppure sarà necessario operare una selezione di quelli che ci servono davvero.

  1. appendiabiti: ganci a parete, pomelli, pannelli, cappottiere chiuse, specchi o mobili ingresso modulari con attaccapanni integrati
  2.  

  3. scarpiera: le scarpe possono essere messe in scarpiere a ribalta o armadietti con ante, in ripiani all’interno di guardaroba chiusi, in panche-contenitore, in mobili da ingresso componibili con porta scarpe incorporati
  4.  

  5. contenitori: armadi, cappottiere, cassetti per riporre al chiuso borse e zaini, documenti, attrezzature sportive, ombrelli, scope, aspirapolvere
  6.  

  7. ripiani: mensole, librerie, scaffali, cassetti sospesi da usare come svuotatasche per chiavi, portafogli, telefoni, caricatori, router adsl, ma anche per libri e oggetti decorativi

Cos’altro mettere all’ingresso?

  • oggetti decorativi e portafortuna: fotografie, candele e diffusori di essenze, vasi con fiori, soprammobili e bomboniere a cui siete particolarmente legati, statuine benauguranti (Buddha, simboli religiosi, portafortuna come il celebre ferro di cavallo o l’occhio greco, folletti, amuleti, pietre o oggetti raccomandati dal Feng Shui come la “rana della prosperità” o il maneki neko, celebre gatto con la zampina alzata della cultura giapponese). Consiglio: meglio non esagerare per non sovraffollare e dare un’idea di disordine, ricordiamo che un ingresso organizzato è il primo passo per una casa ordinata
  •  

  • fiori e piante: entrare in casa e trovare subito del verde è un ottimo modo per rilasciare lo stress della giornata dietro di noi. Via libera a bonsai, se lo spazio è piccolo, orchidee (da evitare se l’ingresso non riceve luce naturale), piante in vaso sempreverdi che crescono anche con poca luce o il classico pothos che si adatta a qualsiasi ambiente e decora mensole e ripiani alti
  •  

  • bicicletta: se non hai uno spazio esterno o un garage potresti volerla mettere all’ingresso. Un’idea è dotarsi di mensole o ganci appendibici dal design curato
  •  

  • libri: gli amanti della lettura non hanno mai abbastanza spazio per i loro beniamini. Specialmente in una casa piccola anche l’ingresso può trasformarsi in libreria…o viceversa: puoi decidere di avere una libreria come mobile d’ingresso

Cose da NON mettere assolutamente all’ingresso: cuccia del cane, ciotole, lettiera del gatto trasmettono un senso di trascuratezza e non sono il massimo per l’igiene; l’acquario, elemento decorativo ma soprattutto habitat per i pesci che soffrirebbero se messi in una zona di passaggio come l’ingresso; il termostato, che subirebbe troppi sbalzi di temperatura e gli spifferi; stendino, bidoni o altri oggetti esteticamente sgradevoli.

 

Pillola di bon ton: come accogliere gli ospiti all’ingresso

Secondo il bon ton è proprio l’entrata dove si riconoscono subito dei buoni padroni di casa. Il galateo lo dice chiaro e tondo: qui si dà il benvenuto agli ospiti scambiando saluti e convenevoli, ma soprattutto prendendo in consegna cappotti e borse. In questo modo le persone si sentiranno subito benvolute e a proprio agio.

Se il rapporto con gli ospiti è di confidenza o se si fermeranno per la notte, puoi disporre un cesto con comode ciabatte o pantofole e chiedere loro di togliersi le scarpe. Una pratica che li farà sentire definitivamente a casa propria. Ovviamente questo non si fa se avete in programma una cena formale (o romantica!).

Un dettaglio in più che farà di te il perfetto anfitrione: se gli ospiti portano un dono questo non va assolutamente lasciato all’ingresso, nella stanza dove metterai i soprabiti o peggio ancora, nascosto. Va portato con sé nella stanza in cui ci si ritrova per cenare o chiacchierare, e va messo in bella vista.

 

Rivenditori Italia Maconi

1 Luglio 2020 / / Idee

Bastano poche semplici regole per avere una cucina sicura, pulita e in ordine. Scopriamo quali.

cucina sicura

Riuscire a vivere all’interno di un ambiente ordinato rappresenta un sinonimo di benessere e serenità mentale. Il motivo è presto detto: chi è in grado di ritagliare i tempi corretti da dedicare a ciascuna attività della routine quotidiana, avendo cura di portare a termine i vari impegni, è probabilmente una persona che ha trovato un suo ritmo vitale assoluto ed è capace di scacciare gli stress non necessari. Per tutti gli altri, però, la strada verso l’ordine e l’organizzazione – che è prima di tutto mentale – non è affatto in salita. Basta seguire alcune semplici regole, che poi sono abitudini di buon senso da prendere, per ottenere un veloce cambio di prospettiva. Soprattutto in una stanza ‘ad alto traffico’ come è la cucina, vero e proprio crocevia di casa: un ambiente che resta a disposizione della famiglia H24 e dunque all’interno del quale la cifra estetica e quella funzionale devono dialogare al meglio con la pulizia. Il trend del momento in fatto di progettazione e arredamento della cucina si intreccia con lo stile contemporaneo delle superfici e dei vari elementi. Le cucine di design di Poliform – realtà leader di settore – si offrono di stupire gli ospiti, i familiari e gli amici puntando su materiali eccellenti e dettagli preziosi che è bello mettere in evidenza giocando sulle luci e i riflessi. Il design elegante, tipico del made in Italy, si presta a meraviglia a interpretare i diktat dell’home design. Lo stile spesso minimal delle cucine moderne consente un’organizzazione estrema e funzionale degli spazi.

Scegliere arredi stondati e sfruttare il decluttering

Per avere una cucina sicura e a prova di igiene occorre focalizzarsi non soltanto sulla scelta degli elementi, che dovranno avere preferibilmente gli angoli arrotondati per evitare l’accumulo di batteri, ma anche sulla presenza di ‘fughe’ all’interno delle quali potrebbe annidarsi lo sporco. Il piano di lavoro deve essere perfettamente liscio e non presentare fughe, inoltre è sempre bene monitorare – anche attraverso le molte app dedicate – le scadenze dei cibi in frigorifero per evitare problemi con gli alimenti a contatto. Ottimizzate gli spazi di lavoro valorizzando quelli ‘verticali’, anche all’interno delle ante dei vari mobili. Per tutto ciò che non decidete di buttare via o di mettere nel ripostiglio – con la tecnica del decluttering – potreste sempre scegliere di allestire un carrellino mobile che potrà essere utile e servire più ambienti diversi. Assicuratevi la presenza di un mare di cassetti (ma attenzione alla pulizia degli angoli interni) e contenitori a scomparsa, che vi serviranno a diversificare le attività e tenere sempre tutto a portata di mano. Eliminate dal piano di lavoro tutta quella sfilza di barattoli, contenitori per le spezie e scatole di cialde o piccoli elettrodomestici. Per ciascun oggetto deve esserci uno spazio che, una volta scelto, non cambia più. E’ bene evitare il tetris estremo, piuttosto valutate di inserire una nuova scaffalatura ma non riempite tutto affogando la vista. In caso di ambienti dalle dimensioni ridotte, valutate anche la possibilità di inserire dei pratici scaffali girevoli e di design. 


Ti é piaciuto questo post? Allora non perderti i prossimi, iscriviti alla newsletter de La gatta sul tetto: niente paura, non ti inonderò di messaggi, riceverai solo una e-mail mensile che riassume i post del blog, e la Kitchen Trends Guide 2020 in regalo. Basta cliccare sul link qui sotto e inserire il tuo indirizzo e-mail:

30 Giugno 2020 / / Design Ur Life

Una tecnica di marketing che ha lo scopo di migliorare la presentazione di un immobile, si chiama Home staging.

Hai presente quando hai un appuntamento romantico o di lavoro? Bene! Sicuramente anche tu, in base al tipo di appuntamento, pensi a come pettinarti, cosa metterti e come truccarti in modo da presentarti all’incontro al meglio. Allo stesso modo, se decidi di vendere l’auto, la prima cosa che fai è lavarne gli interni e gli esterni e poi fare delle belle foto per metterle online, in modo da catturare l’attenzione dei futuri acquirenti. Ebbene, l’home staging funziona proprio allo stesso modo per le case.

Si pensa a quale possano essere le persone interessate a quel tipo di appartamento e le si prepara in modo da poterle fotografare quando sono al top della loro forma. Il che non significa assolutamente che se ne nascondono i difetti, solo si allestiscono in modo tale che possano emergere tutti i lati positivi, creando un’atmosfera tale che già dalle foto una persona possa pensare “Wow! Che bella casa!”

Fai clic qui per vedere lo slideshow.

Oggi come oggi si cerca sempre più spesso casa navigando prima nei vari siti online e basta un click per passare alla casa successiva. Le foto sono tutte uguali: brutte, scure, storte, magari con una panoramica distorta (fish eye) che fa sembrare le pareti rotonde. Spesso ci sono stendini a vista con le mutande stese ad asciugare, bollette da pagare sulla tavola, disordine e roba ammassata ovunque. Insomma, sei lì che cerchi casa e ti trovi a navigare vedendo foto che trasmettono tutto fuor che sensazioni positive e rasserenanti.

Ecco perché l’home staging fa la differenza:

Una casa bella, pulita, allestita con attenzione e fotografata in maniera più professionale emerge in mezzo a tutte le altre case in vendita e fa venir voglia di andare a vederla dal vivo. Durante la visita, tutto quello che si è visto nelle foto online c’è e aiuta a capire quali sono i reali spazi della casa e a immaginare la propria vita lì.

Fai clic qui per vedere lo slideshow.

Si tratta di una strategia di marketing immobiliare

Ancora non molto in uso in Italia, ma che all’estero è una realtà già diversi anni e lì non esistono quasi più agenzie immobiliari che mettono online appartamenti e case senza che prima siano state allestite da delle home stager. Perché? Perché una casa allestita viene venduta più velocemente, al giusto prezzo e il costo dell’allestimento è di gran lunga inferiore al primo ribasso che l’agente immobiliare italiano ti proporrà di fare, se rimane sul mercato senza visite per qualche mese.

Home staging
Home staging

L’home staging è perfetto sia per case già abitate che per case nuove finite ma vuote, che al grezzo (senza finiture e con pavimenti ancora senza piastrelle, per capirci). La sua versatilità lo rende uno strumento davvero prezioso, perché nulla è lasciato al caso e alla base c’è una strategia ben studiata e ragionata.

Prova a fare un giro sui siti immobiliari e fai caso a quante case hanno belle foto e quante invece no: quali ti saltano all’occhio e ti fanno dire “io qui ci andrei!”?

Come arredare una casa al mare e affittarla in poco tempo

Guest post by Elsa lacasaimperfetta.com

L’articolo Home staging, vendere casa con allestimenti temporanei; Guest Post proviene da Design ur life blog.

30 Giugno 2020 / / Blog Arredamento

Oggigiorno, occuparsi dell’arredo bagno è importante, poiché si tratta di un ambiente che deve trasmettere un senso di igiene e di pulizia. Se ad esempio gli arredi sono ormai datati, è necessario optare per degli altri nuovi, in modo da svecchiare un po’ la stanza da bagno senza spendere troppo. In un negozio di arredamento bagno è possibile trovare tutto il necessario per arredare questa stanza, non correndo il rischio di spendere un occhio della testa, scegliendo ad esempio: mobili bagno su misura, lavabi, rubinetteria, sanitari, box doccia, piatti doccia, vasche da bagno o da idromassaggio al fine di ricreare in casa propria un ambiente Wellness e Spa.
Uno showroom specializzato nella vendita dei sanitari si rivela dunque un aspetto essenziale per trovare ciò che serve per arredare l’ambiente bagno come più si desidera senza spendere grosse cifre. Se ad esempio abbiamo la necessità di rifare pavimenti e pareti, possiamo scegliere dei prodotti di buona qualità e magari con un’estetica moderna, non troppo legati alle ultime tendenze del momento in modo da non rinnovarli di continuo. Per la scelta dei sanitari, sarebbe bene orientarsi verso una buona marca, che abbia linee basiche, quindi di qualità buona ma dal prezzo contenuto.

Arredo bagno

Arredo bagno: scegliere lo stile

Lo stile moderno per l’arredo bagno Torino è uno dei più apprezzati, e una delle ultime novità in questo settore, è rappresentata dai cosiddetti sanitari sospesi. Prediligere dunque delle forme essenziali in ceramica, e per wc e bidet scegliere ad esempio i modelli sospesi, se rientrano nel budget che abbiamo intenzione di spendere, poiché questi modelli si adattano perfettamente ad un bagno in stile moderno e offrono inoltre una pulizia più accurata, facile e veloce del pavimento visto che non vi poggiano sopra.

Quando si parla di arredo bagno, ci si pone la classica domanda: meglio la doccia o la vasca?

Se fino alcuni anni fa, l’una escludeva l’altra, al giorno d’oggi le cose sono cambiate: sul mercato sono presenti delle splendide vasche dotate di doccia, oltre naturalmente le super apprezzate vasche idromassaggio che rappresentano il massimo del relax. Anche i mobili da bagno assumono un ruolo importante: se le dimensioni dell’ambiente lo consentono, sono sempre di più coloro che scelgono i mobili bagno con due lavabi, una soluzione funzionale per ottimizzare i tempi della famiglia al mattino e risolvere gran parte dei problemi che sono causa di liti in famiglia.
Nell’ambito dell’arredo bagno e soprattutto della rubinetteria, vi sono oggi numerose soluzioni che razionalizzano il consumo dell’acqua e farci dunque risparmiare un bel po’. Tra quelle più apprezzate vi sono: i rubinetti monocomando, i miscelatori termostatici e i rubinetti elettronici. I rubinetti monocomando offrono la possibilità di risparmiare rispetto ai classici rubinetti poiché consentono di regolare al meglio e più velocemente il flusso e la temperatura dell’acqua, e il più delle volte sono dotati di dispositivi come limitatori di flusso e frangigetto.
I miscelatori termostatici mantengono la temperatura costante quando il rubinetto viene aperto, arrivando a risparmiare fino il 50% di acqua. Infine, gli interruttori di flusso sono efficaci specialmente per la doccia poiché consentono di interrompere il flusso dell’acqua mentre ci si insapona, senza dover continuamente regolare la temperatura quando si riapre il rubinetto, offrendo in questo senso, un risparmio idrico che va dal 10% fino al 30%.