29 Giugno 2020 / / Dettagli Home Decor

Tanto legno e fantasie vintage per un relax assicurato sull’amaca o sul lettino. Scopri la nuova collezione estate di Ikea.

L’estate è finalmente arrivata e con essa la voglia di trascorrere il tempo libero all‘aria aperta.  Che sia un giardino o una piccola terrazza non importa, le soluzioni per arredare gli spazi outdoor sono tante. Ikea , per esempio, ha introdotto nel suo assortimento Solbekt, la nuova collezione per l’estate. Per la spiaggia o per il giardino, la nuova collezione estate di Ikea pensa al nostro relax. 

Collezione SOLBLEKT di Ikea

Con la collezione SOLBLEKT lo stile e il comfort ti seguiranno ovunque: in spiaggia, in giardino, sulla terrazza o nel patio. SOLBLEKT, con i suoi arredi pieghevoli in legno di eucalipto e fantasie dal sapore vintage, è pensata per i nomadi moderni che amano vivere l’estate all’aria aperta.

Di seguito la nostra selezione.

  1. Zaino rattan 20l € 29,95
  2. Ombrellone 185 cm € 40,00
  3. Lettino pieghevole eucalipto verde € 129,00
  4. Pouf verde tondo D 55 cm € 39,00
  5. Cuscino per lettino fantasia € 49,95
  6. Cestino con manici € 25,00
  7. Set racchetta e palla € 19,95
  8. Amaca righe € 35,00
  9. Tenda parasole 194 cm € 39,95
  10. Sgabello, pieghevole eucalipto, a righe € 25,00
  11. Sedia a dondolo eucalipto righe € 99,00

L’articolo La collezione Solblekt di Ikea pensata per vivere l’estate all’aperto proviene da Dettagli Home Decor.

25 Giugno 2020 / / Blog Arredamento

Sono passati solo pochi mesi da quando il virus dell’influenza era per tutti noi soltanto una scocciatura passeggera, un inconveniente stagionale da combattere con farmaci da banco e un po’ di riposo. Ma all’improvviso tutto è cambiato e questi pochi mesi si sono trasformati in un’epoca che ci ha portati oggi a vivere nell’era post Coronavirus. Non senza mille domande e incertezze.

Ci troviamo nel “dopo” ed è in questa atmosfera sospesa che stiamo cercando di ri-adattare la nostra vita, il lavoro ed anche la casa.

Sanificare, igienizzare, purificare, proteggersi. È questo il nuovo mantra che veicola le nostre azioni in casa e fuori. Ma è soprattutto nel nostro ambiente più intimo che cresce l’attenzione verso una maggiore consapevolezza nell’acquisto di particolari elementi d’arredo. Primo fra tutti, il materasso.

Una camera più sana? Cambia materasso e respira meglio

Quanti di noi hanno dormito male durante il lockdown? Quanti si sono svegliati già stanchi, con la fastidiosa sensazione di non aver riposato bene o abbastanza?

Uno dei primi passi verso una casa più sana è il cambio del materasso. Sul materasso passiamo almeno 7 – 8 ore al giorno, in un momento delicato ed essenziale per il nostro metabolismo, e di conseguenza per la nostra salute, che è quello del sonno.

Possiamo affermare che i materassi in memory (se di provata qualità) sono il primo step verso un sonno migliore e verso il mantenimento di un ambiente notte igienico.

Abbiamo parlato qui sopra di materassi di provata qualità. Esistono infatti tantissime tipologie di memory foam, ma solo una è stata sviluppata e certificata dalla NASA, l’Agenzia Spaziale Americana: quella di TEMPUR®.

Materasso memory promosso, ma attenzione alle certificazioni

I migliori materassi memory devono passare test severi e acquisire specifiche certificazioni. Il materasso non è un arredo come un altro, è un dispositivo che deve essere creato per il nostro benessere.

Tra le marche di riferimento non possiamo che citare Tempur, l’esempio perfetto di eccellenza internazionale in quanto a standard qualitativi e attenzione per la salute del cliente. Produce materassi e guanciali dal 1991 e lo fa rispettando severe norme che le hanno permesso di raggiungere l’apice del settore e di mantenerlo negli anni. L’enorme riconoscimento internazionale e, non in ultimo, la fiducia di milioni di clienti, hanno permesso all’azienda di investire nella creazione dei suoi rinomati centri di ricerca e sviluppo danesi. Un dettaglio da non sottovalutare in un mondo, quello dei materassi, pieno di materiali e prodotti di bassa qualità svenduti a prezzi d’occasione.

Le caratteristiche da pretendere

Per acquistare un materasso memory dalle performance garantite controlla:

  • LA FORMULAZIONE DELLA SCHIUMA
    quello che viene comunemente denominato memory è una schiuma poliuretanica. Il memory di Tempur differisce dagli altri comuni materiali polimerici. Deriva infatti dalla schiuma visco elastica a cellule aperte creata dal NASA Ames Research center per ridurre i traumi degli astronauti dello Space Shuttle. Certificata dalla U.S. Space Foundation, è l’unica memory foam traspirante di formula segreta (e garantita 10 anni) in grado di mantenere la propria forma dopo compressioni fino al 90%.
    Cosa significa?
    Significa che si adatta al corpo ma torna alla propria forma originaria evitando avvallamenti. E significa anche che, assorbendo il peso e l’azione della pressione sulla superficie, evita il fastidioso effetto rimbalzo garantendo sonni tranquilli e indisturbati. L’energia prodotta dai movimenti del partner viene infatti assorbita e non trasferita da un individuo all’altro. Questa è una sostanziale differenza con altri tipi di memory, ma anche con altri tipi di sostegno come le molle
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  • IL RIVESTIMENTO
    è la parte che entra in contatto maggiormente con il tuo corpo. Per questo motivo Tempur offre rivestimenti sfoderabili e lavabili in lavatrice a 60°.
    Inoltre il materiale tessile è dotato di certificazione STANDARD 100 by OEKO-TEX® con attribuzione della classe I (la più alta, in cui rientrano ad esempio articoli per neonati e bambini fino a 3 anni). Questa certificazione è fondamentale per garantire la sicurezza e l’affidabilità di questa componente fondamentale del materasso
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  • EMISSIONI DI SOSTANZE CHIMICHE
    altra cruciale certificazione è quella rilasciata da TÜV (LGA), ente indipendente tedesco che testa i prodotti per ricercare la presenza di eventuali sostanze tossiche. Tempur fa condurre test specifici sia sulla schiuma che sui rivestimenti
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  • ISO
    lo standard ISO 9001 è globalmente riconosciuto: definisce i requisiti a cui devono rispondere le aziende per offrire prodotti realizzati secondo rigide norme qualitative, precisi processi aziendali ed efficaci sistemi di distribuzione. Tutto per tutelare la soddisfazione del cliente finale. Se sei una persona attenta alle tematiche ecologiche, ti servirà sapere che Tempur è inoltre conforme all’ISO 14001:2004 per la tutela dell’ambiente e ISO 50001:2011 per l’impiego di energie rinnovabili
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  • LA CERTEZZA DELLA PROVENIENZA
    al giorno d’oggi bisogna essere sicuri di chi produce ciò che acquistiamo, dove e come. Ogni componente dei materassi Tempur è Made in Denmark. Il design, lo sviluppo, i prototipi, i materiali, la produzione, sono 100% danesi.
    Un dettaglio che parla di attenzione alla qualità in ogni singolo step della creazione di un materasso, ma anche di tutela dei lavoratori ad ogni livello (ISO DS/OHSAS 18001:2008)
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  • REACH
    la norma europea “Registration, Evaluation, Authorization and Restriction of Chemicals” (registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche). REACH garantisce un elevato livello di protezione della salute (umana e ambientale), promuove test alternativi e il rafforzamento della competitività e dell’innovazione all’interno del mercato europeo

Se vuoi davvero un ambiente sano, se vuoi migliorare il tuo sonno e con esso la tua capacità respiratoria non puoi scendere a compromessi, in particolare con un materiale complesso come il memory.

Investire su un materasso significa investire sulla propria salute.

Per acquistare in tranquillità e con la massima consapevolezza, accertati che ogni sua componente (anche il rivestimento!) siano certificati (e se vuoi davvero fare un affare ogni mese trovi delle offerte speciali su materassi e guanciali sul sito di Tempur).

17 Giugno 2020 / / Blog Arredamento

Al giorno d’oggi sono sempre di più le persone che scelgono di affidarsi ad una ditta professionale per effettuare il trasloco, non solo per evitare di avere pensieri e di farsi sopraffare dallo stress ma anche perché le tariffe sono assolutamente oneste. Se consideriamo quanto verrebbe a costare fare tutto in autonomia, alla fine vale effettivamente la pena affidarsi a dei professionisti, specialmente se si vive nella Capitale. Le ditte di traslochi a Roma che offrono servizi di qualità sono infatti diverse ed i prezzi che propongono non sono per nulla esagerati, anzi.

Per avere una stima di quello che si andrebbe a spendere affidandosi ad una ditta specializzata però occorre considerare alcuni fattori, perché il prezzo totale dipende da molte variabili. Vediamo dunque quali sono gli aspetti che incidono maggiormente sul costo di un trasloco professionale nella Capitale.

Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

Tipologia di servizio e formula

Le migliori ditte di traslochi a Roma permettono di scegliere tra varie formule, che hanno costi differenti perché comprendono una serie di servizi diversi. Il primo fattore che incide quindi sul preventivo finale è sicuramente questo. Se si necessita solamente del trasporto, del carico e dello scarico della merce si va a spendere meno mentre se si desidera un servizio completo che comprende anche lo smontaggio dei mobili, l’imballaggio dei suppellettili e via dicendo il costo aumenta, seppur di poco in proporzione. Bisogna comunque precisare che le varie formule hanno prezzi vantaggiosi, perché comprendono una serie di servizi che pagati singolarmente verrebbero a costare molto di più. Vale quindi sempre la pena optare per un pacchetto.

Dimensioni ed ubicazione dell’appartamento

Un altro fattore che incide sul preventivo finale di un trasloco professionale è la metratura dell’appartamento. Naturalmente, una casa di 100 metri quadrati necessita di maggior tempo e di più personale rispetto ad un monolocale di 50 mq. La spesa è dunque proporzionata.

Allo stesso modo, un appartamento che si trova ad un piano alto all’interno di un condominio risulta più scomodo da sgomberare quindi anche questo è un fattore che influenza il prezzo.

Necessità di piattaforme aeree e montacarichi

Un’altra variabile che incide sul preventivo finale è la necessità di una piattaforma aerea, che spesso si rivela indispensabile per poter trasportare mobili ingombranti che non passano attraverso il vano scale al di fuori dell’appartamento. Le migliori ditte di Roma sono dotate di questo tipo di strumentazione o hanno comunque delle convenzioni quindi riescono a proporre dei prezzi più che onesti. Se invece si deve noleggiare una piattaforma aerea in autonomia, si spende sicuramente molto di più.

Distanza tra i due edifici

La distanza tra la vecchia e la nuova casa è un altro fattore che incide sul preventivo finale naturalmente, perché i costi del trasporto dipendono proprio da questo. È naturale che se ci sono da percorrere pochi chilometri si spende molto meno e questo accade anche se si decide di fare tutto in autonomia. Le migliori ditte di trasloco della Capitale generalmente applicano una tariffa unica entro un certo raggio, mentre oltre i 100 km di distanza bisogna sostenere una spesa aggiuntiva.

2 Giugno 2020 / / Decor

È online la guida definitiva all’abbinamento sedia-tavolo

Se lo stai facendo sai di cosa stiamo parlando.

Trovare gli abbinamenti perfetti tra gli arredi può essere una vera sfida. Soprattutto se sei alle prese con l’arredamento di una nuova casa e, noi lo sappiamo, hai in testa mille cose. Ci sono i pavimenti, le piastrelle, il colore delle pareti, i serramenti, il box doccia, per non parlare della burocrazia, del trasloco da organizzare…e chi più ne ha più ne metta.

Ma i mobili sono il cuore pulsante di ogni ambiente e quindi bisogna dedicarsi a loro con particolare attenzione.

Per questo stiamo creando tantissime guide per darti una mano nelle varie fasi di scelta.

Cosa troverò nella guida?

Scoprirai quali sono le linee guida seguite dagli interior designers per trovare gli accostamenti migliori partendo da:

  • dimensioni e proporzioni
  • ambienti
  • colori
  • stili
  • materiali
  • design particolari

Clicca e leggi la GUIDA COMPLETA PER ABBINARE TAVOLO E SEDIE >>

Tavolo e sedie bianche, abbinamento infallibile

 

Ricorda: non esistono regole, quelle che trovi nella guida sono idee che possono aiutare ad orientarsi verso una scelta più consapevole. Le scelte che farai dovranno riflettere la tua personalità e non quella di un venditore.

Hai bisogno di un consiglio da un arredatore esperto? Clicca qui sotto e raccontaci cosa stai cercando

 

 

Altre guide qui

27 Maggio 2020 / / Blog Arredamento

La quarantena imposta dal Coronavirus ha risvegliato nuove esigenze negli italiani che si sono dati allo shopping di elettrodomestici.
Italiani: gente che si riesce a reinventare e adattare a qualunque circostanza. Per questo, anche durante questo lockdown non si sono buttati giù, ma hanno resistito. In che modo? Non si poteva uscire, non si potevano incontrare familiari e amici, che fare? C’era chi cantava dai balconi, chi dipingeva arcobaleni con la scritta “andrà tutto bene” e chi, mano al pc, comprava elettrodomestici. Secondo i dati diffusi da Idealo (portale internazionale di comparazione prezzi leader in Europa) gli italiani non riescono a rinunciare ai propri hobby, anzi, ne inventano dei nuovi, investendo sempre nelle passioni.

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Le ricerche online degli italiani in quarantena

Cosa hanno cercato gli italiani per passare il tempo? nel corso dell’ultimo mese sono aumentate del +488,9% le ricerche online di articoli per la cura delle piante, ma anche di macchine da cucire (+316,0%), articoli per la cucina (+223,0%), eBook-reader (+203,8%), prodotti di food e beverage (+125,3%) e giochi e prodotti per l’infanzia (+69,8%).

Quali sono gli elettrodomestici preferiti?

Ovviamente, non tutti hanno deciso di sostituire il proprio forno o frigorifero: sono elettrodomestici costosi, ingombranti e difficili da smaltire durante una reclusione forzata. Quindi, per la maggiore sono andati i piccoli elettrodomestici, in particolare quelli inerenti alla cucina – è noto a tutti che il virus ha risvegliato l’animo chef di ognuno di noi! Mentre sugli scaffali ogni grammo di lievito di birra è esaurito, gli italiani acquistavano macchine per il pane, gelatiere, bilance e robot da cucina, ma anche piastre per cialde e sandwich, affettatrici, mini forni, mixer e frullatori.

Attenzione alle riparazioni fai da te

Ovviamente, all’aumento degli elettrodomestici in casa, aumenta anche la probabilità di guasti che ci potrebbero essere. Troppe volte, però, abbiamo pensato di poter riparare da soli la lavatrice, il forno o il tostapane, risultato? L’abbiamo cestinato perchè il danno fatto da noi superava di gran lunga il malfunzionamento. Per questo è importante rivolgersi a chi si è specializzato nel settore per farne il suo mestiere, ad esempio potremmo rivolgerci al servizio assistenza elettrodomestici offerto da SulSicuro, per non sbagliare e non dover rimettere mano diverse volte al nostro elettrodomestico.

Cosa ci interessa oltre la cucina

Una nuova attenzione è andata anche ai videogame e alle console di gioco, ma anche ai droni e accessori vari, utilizzati in particolare per fotografare per ricordare sempre le città vuote, i monumenti e luoghi di interesse deserti. Con le scuole chiuse e tutti i bimbi a casa, il nostro focus è andato spesso su giocattoli – sia da utilizzare in casa che in giardino – e prodotti per l’infanzia di vario genere. Non tutti hanno bambini! Sono molte le coppie che hanno trascorso la quarantena come un lungo viaggio di nozze, aumentando del 5% circa la ricerca di sextoys e protezione. Chissà cosa accadrà nel momento in cui si tornerà alla normalità, se continueremo ad “amarci”, ad avere tante attenzioni per i più piccoli o se continueremo a cucinare in maniera compulsiva come se ci stessimo preparando ancora per una finalissima di Masterchef!

26 Maggio 2020 / / Blog Arredamento

La giusta illuminazione degli ambienti domestici è un aspetto da tenere in grande considerazione per la vivibilità della casa.
Una stanza ben illuminata è più “sana”, allegra e soprattutto viva e vivibile.
Oggi, illuminare in modo corretto i vari ambienti della casa significa dover tenere conto di molteplici aspetti, non soltanto il tipo di luce, la posizione o l’ampiezza degli ambienti ma anche, ad esempio, i costi che si devono affrontare, l’attenzione per il risparmio energetico e per l’ambiente.
Per assicurarsi di non avere brutte sorprese sulle bollette è importante, innanzitutto, confrontare le diverse offerte luce, in modo tale da poter scegliere quella più adatta alle proprie esigenze e alla tipologia di consumi.

Foto di luizclas da Pexels

Oltre a ciò, è possibile risparmiare sul consumo di energia facendo delle scelte consapevoli, come la sostituzione delle lampadine classiche con luci a LED.
Le lampadine a LED sono notevolmente più durature e altrettanto efficaci e, a differenza delle classiche, possono anche essere recuperate e riparate.

Possono poi adattarsi a qualsiasi tipo di illuminazione: lampadari a sospensione, lampade da tavolo ma anche fari e faretti da incasso, possono essere usate in qualsiasi ambiente.

Inoltre, oramai non hanno più costi considerevoli come in passato, sono molto più diffuse ed economiche; utilizzare esclusivamente lampadine a LED porterà ad un notevole risparmio sul lungo termine.

Per ottenere l’illuminazione perfetta per la propria casa non c’è bisogno di illuminare a pieno giorno tutti gli ambienti, piuttosto, è meglio scegliere in modo accurato “come” illuminare, in modo tale, ad esempio, da valorizzare anche gli arredi.

È importante saper scegliere i punti luce migliori, così da sfruttare al massimo la fonte di luce che si ha a disposizione, in questo modo si evitano gli sprechi e di non illuminare a sufficienza gli spazi.

Se non ci si sente sicuri di come fare si può sempre ricorrere al parere di un consulente specializzato, come un architetto, che sarà in grado di conciliare alla perfezione l’aspetto estetico con quello funzionale.

Ecco delle linee guida essenziali per farsi un’idea di come illuminare al meglio i diversi ambienti della casa:
– per quanto riguarda la cucina, ad esempio, occorre ricordarsi che si tratta in primis di un ambiente necessario ed operativo, pertanto l’aspetto funzionale deve prevalere su quello estetico. Nel caso della cucina pertanto, il focus dell’illuminazione deve ricadere sul piano cottura che deve essere ben illuminato con luce diretta e di conseguenza senza zone d’ombra, che possono risultare anche pericolose.
– per quanto riguarda invece la zona relax, ovvero il soggiorno, sono consigliabili più fonti di luce indiretta. Se ci si trova sul divano a leggere un libro o a vedere un film dei piccoli fari ben posizionati o una lampada da terra sono più che sufficienti per illuminare la stanza. In questo caso, mantenere la luce tenue e soffusa è la scelta migliore in quanto favorisce il rilassamento senza affaticare gli occhi.
– nella sala da pranzo, invece, meglio evitare di usare solo luce indiretta, essendo questo solitamente uno degli ambienti più ampi della casa, c’è il rischio che la luce si disperda e che il tavolo, focus della stanza, non sia adeguatamente illuminato.
– nel caso del bagno sono invece necessarie due fonti di illuminazione, una generale per tutta la stanza e una per lo specchio.
Per la luce generale è meglio puntare sulle tonalità naturali, ma l’illuminazione più importante è quella che riguarda lo specchio. Puntate una luce frontale, è inoltre opportuno evitare apparecchi dotati di vetri che possono alterare i colori della stanza, in quanto possono creare fastidio durante i momenti di cura della persona, come ad esempio l’applicazione del make up.
– per quanto riguarda le camere, si raccomanda di evitare l’errore, piuttosto comune, di esagerare con la luce. Si tratta di uno degli ambienti più intimi in cui si passano più che altro le ore serali, una luce soffusa, naturale e indiretta è più che sufficiente. Se necessario, si può puntare la luce sulla zona dell’armadio, in quanto necessita di maggiore visibilità.

Un consiglio funzionale è quello di non collegare tutte le luci di un ambiente ad un unico interruttore, ciò infatti vuol dire non poter regolare la luminosità nell’ambiente e consumare tanta energia in più rispetto al necessario.

Le luci a LED hanno il considerevole vantaggio di poter essere regolate, così da poter aumentare o ridurre di intensità. Come? Grazie a dei dimmer, cioè dei regolatori di luce appunto che possono essere applicati direttamente sull’interruttore.

Con alcuni dimmer, oltre all’intensità della luce è possibile anche regolare la tonalità di bianco o cambiare colore.

Si tratta di uno dei dispositivi essenziali se si punta ad avere una casa Smart, ossia dotata di un sistema che gestisce in maniera intelligente le risorse domestiche.

I dimmer, così come altri dispositivi di illuminazione, possono essere usati anche da remoto con lo smartphone attraverso l’uso di app.

Si possono anche accendere e spegnere le luci cliccando sullo smartphone o con comando vocale, e anche se non si è in casa!

Si possono, infine, anche applicare sensori che percepiscono il passaggio della persona e si accendono solo quando necessario per poi spegnersi una volta che la stanza è di nuovo vuota.

25 Maggio 2020 / / Architettura

Redefining Workspace è un’iniziativa di ATIproject per fornire risposte concrete a esigenze imprescindibili nell’era post lockdown. Flessibilità delle soluzioni, scalabilità impiantistica e una nuova concezione di spazio per il lavoro, sono i punti cardine dell’approccio integrato di progettazione offerto ai committenti. L’applicazione sia a nuove costruzioni che all’esistente è punto di partenza per un nuovo modo di intendere il domani, attraverso proposte progettuali che siano adeguate al momento ma che mantengano come orizzonte il post emergenza.

L’avvento del COVID-19 ci ha costretto a modificare le nostre abitudini, a riadattare spazi e ambienti a una nuova dimensione. L’ambito domestico ha acquisito forzatamente un ruolo centrale nella fase più critica della pandemia da Covid-19, il tempo di lavoro e quello per gli affetti si mescolano in un continuum indistinto, mentre alcune attività essenziali si sono riorganizzate per garantire continuità alla produzione secondo le linee guida di sicurezza fornite.

Casa e ambienti di lavoro si adeguano a queste nuove esigenze: debolezze e criticità passate vengono acuite dalla nuova condizione mentre flessibilità, adattabilità di spazi open space e soluzioni smart acquisiscono un peso determinante nella ripartenza, permettendo di ripensare ambienti lavorativi per garantire sicurezza, comfort ed efficienza. È così che la fase due di convivenza getta il seme per la valorizzazione di scelte progettali ponderate, condivise e pensate per la dimensione umana delle funzioni che si svolgono all’interno dell’azienda.

Ciò che era frutto di politiche lungimiranti e di un approccio integrato, diventa ossigeno per la programmazione delle attività presenti e future. La possibilità diventa esigenza, l’adattabilità garantisce certezze, crescita del business e minor costi di gestione per periodi di lavoro dilatati oggi ancor più rare. In questo contesto ATIproject mette a disposizione un Know-How specialistico di vari ambiti, dall’ospedaliero al terziario, che è la base dell’approccio integrato che unisce sinergie con unico fine la sintesi al servizio del cliente.

Se lo smartworking diviene risorsa imprescindibile in molti settori, il lavoro in presenza mostra la sua resilienza e mantiene i suoi spazi seppur mutati. Spazi comuni e condivisi, postazioni in remoto e in presenza, ambienti collaterali dedicati ai momenti oltre il lavoro e tecnologia smart, che adegua le performance impiantistiche ai dati di presenza e ai protocolli di sicurezza, sono la chiave interpretativa di ATIproject a queste nuove esigenze.

25 Maggio 2020 / / Blog Arredamento

Un bagno accogliente ma elegante, funzionale ma d’impatto dà nuovo valore alla casa e assicura puri momenti di relax.

Le nuove tendenze per l’arredamento stanno gradualmente abbandonando i progetti minimalisti, total white e vagamente scarni dell’architettura d’ispirazione scandinava per tornare ad abbracciare le correnti d’ispirazione più mediterranea, legate alla materialità delle texture naturali, alla ricercatezza del dettaglio, alla funzionalità moderna ed elegante. Senza rinunciare alle linee pulite e alla sobrietà dello stile nordico, che ha spopolato nelle riviste d’arredamento del 2019, il design sembra volgersi a una maggiore apertura nei confronti di altre influenze, di ambienti più caldi, di spazi meno vuoti.

Un indirizzo simile si sta diffondendo nell’arredamento del bagno, soprattutto nel caso di spazi già costituiti, che necessitano di una ristrutturazione ma che devono essere armonizzati con il resto dell’arredamento domestico. Il nuovo interesse per i rivestimenti – con particolare attenzione per quelli materici e dall’aspetto naturale, come nella linea proposta da Marazzi Clays Bagno – è importato anche nelle strutture degli arredi: piccole trasformazioni che segnano il confine tra bello e pratico, senza marcarlo, bensì sfumandolo. Ecco dunque cinque idee di tendenza per arredare o ristrutturare il bagno in base ai gusti della moda 2020.

  1. Riformulare lo spazio
    Il minimalismo di stampo nordico ama distendere le superfici, creare ampi vuoti che liberino la mente. Ma lo spazio del bagno ha spesso un’importanza strategica nell’economia della casa, ed è giusto sfruttarlo al meglio, senza con ciò sacrificare la pulizia delle linee e delle forme. Una soluzione di gran tendenza è sviluppare l’arredamento in altezza, sfruttando zone della stanza che altrimenti andrebbero sprecate. Scaffalature dalle linee essenziali, armadi a scomparsa che arrivano fino al soffitto, nicchie a tutta altezza: sono ottime soluzioni per stipare oggetti da non tenere a vista, o addirittura per nascondere un vero e proprio angolo lavanderia. Arredi composti da armadiature su misura sono la soluzione ideale soprattutto per gli ambienti stretti o di piccola metratura: con uno sforzo minimo, si potranno sfruttare appieno i centimetri che rimarrebbero altrimenti inutilizzati, conservando il senso della misura e limitando quello di claustrofobia
  2.  

  3. L’attenzione è direzionata
    Più che una tendenza, è una buona norma da seguire per armonizzare l’arredamento di spazi grandi e piccoli, a prescindere dalla moda che si segue. Focalizzare l’attenzione su un elemento, un dettaglio, una parete, diluendo il focus su tutto il resto è importante per dare equilibrio alla composizione e non rischiare di sovreccitare lo sguardo. Uno dei migliori espedienti in questa direzione è valorizzare una delle pareti – con piastrelle particolari, una tinta colorata, carta da parati, mosaici –, possibilmente privilegiando quella destinata allo specchio e al lavabo o al vano doccia/vasca: non è elegante, invece, concentrare l’attenzione sui sanitari
  4.  

  5. Cercare l’eleganza dei dettagli
    Non molti oggetti, ma pochi, ben posizionati e con accostamenti ragionati. Lasciate spazio alle linee di una rubinetteria di design, valorizzatela lasciandole del vuoto attorno: tutti i complementi di arredo potranno trovare una corretta ubicazione, ma lasciate che pochi elementi siano davvero protagonisti. La differenza può farla anche un elemento molto sottovalutato nell’arredamento del bagno: l’illuminazione. Una lampada di design nel posto giusto, un’illuminazione soffice e diffusa, ben integrata con lo spazio circostante può costituire il punto di forza di un ambiente piccolo ed eventualmente privo di abbondante luce naturale quale il bagno
  6.  

  7. Texture diverse per un unico scopo
    Se si vuole stupire, le tendenze del 2020 dicono è bisogna farlo con i materiali. Accostare texture e superfici diverse, anche a contrasto, sembra essere un must per il bagno moderno. Se da un lato il mercato favorisce questa tendenza – a livello di rivestimenti ormai si trova una gran varietà di possibilità – dall’altro spetta all’arredatore trovare il giusto mix tra forme, sfaccettature, trame, effetti, materiali. Il marmo, ad esempio, tradizionalmente utilizzato per sanitari e rivestimenti, può ora passare a contraddistinguere gli arredi, per un effetto davvero insolito ed elettrizzante senza rinunciare all’eleganza di un materiale senza tempo
  8.  

  9. Look “drammatico”
    L’ultima idea proposta non è certo una tendenza che rispecchia i gusti di tutti, ma va proprio nella direzione che abbiamo indicato inizialmente: quel graduale allontanamento dal minimalismo un po’ asettico del look scandinavo, per ritrovare il gusto del ricercato, di una raffinatezza sostenuta, di un effetto ricercato e provocatorio. Il look “drammatico” è una soluzione originale che si adatta perfettamente a bagni molto piccoli: si tratta di un indirizzo d’impatto, che gioca sui contrasti e le note scure, spesso valorizzato da carte da parati singolari e fantasiose. Lo scopo e trasmettere un’emozione, un messaggio, un particolare stato d’animo. In rete si trovano molte idee che possono fungere da ispirazione al riguardo: provare per credere.
20 Maggio 2020 / / Blog Arredamento

Stanca dei pali stendipanni vecchia scuola ereditati dalla nonna nel giardino della bella villetta anni ’60, la nostra lettrice Amalia ci ha scritto per chiederci un consiglio su una soluzione alternativa per stendere il bucato fuori casa.
Requisito essenziale: uno stendipanni salvaspazio ma abbastanza capiente da poter appendere al sole le lenzuola. Insomma, ci scrive, “vorrei avere uno stendino fisso ma alto e sottile, in questo modo elimino i pali e recupero spazio da dedicare al prato, o magari ad un orto”.

foto di Lois Moreno @loismoreno_

Come scegliere

Quando si parla di stendibiancheria da esterno, in particolare da giardino, noi abbiamo pochi dubbi. Su tutti vince lo stendibiancheria ad ombrello. Le ragioni sono semplici ma non scontate. Prima fra tutti: occupa poco spazio.

Come per tutti gli arredi e gli accessori outdoor bisogna optare per una soluzione resistente, costruita per durare nel tempo e per sopportare caldo, freddo, pioggia, neve o vento. Ci sono modelli di varie fasce di prezzo ma noi consigliamo sempre di investire in un prodotto di qualità (tra i vari marchi una sicurezza è sempre Brabantia, che offre vari modelli dall’ottimo rapporto qualità prezzo). Uno stendino progettato per stare sempre all’aria aperta deve essere costruito secondo precisi standard e trattato per non arrugginire o sciogliersi al solleone.

Quale modello

Ok, lo sappiamo. A livello estetico uno stendino fisso non è mai bello da vedere. Ma a differenza di altri modelli, lo stendipanni ad albero è richiudibile in pochi secondi, facendo sparire in un attimo i bracci su cui sono tesi i fili.


Una volta chiuso passa completamente inosservato, sembrerà infatti un normale ombrellone che puoi rivestire con una custodia.

Per la zona esterna puoi scegliere tra due modelli.

Il modello a ombrello fisso prevede il fissaggio a terra con picchetto o con ancoraggio tubolare per cemento. Per il massimo della comodità puoi scegliere uno stendipanni girevole, così non devi muoverti trasportando la pesante cesta del bucato qua e là. Se poi vuoi il non plus ultra scegli un modello regolabile in altezza, comodissimo per stendere al sole biancheria pesante, piumini o cuscini con il minimo sforzo (o per farti aiutare dai bambini a stendere!).

Se non hai il giardino ma ti piace l’idea di questo stendibiancheria salvaspazio, la tipologia a ombrello esiste anche da parete. Si aggancia al muro del balcone, del terrazzo o di una veranda, è richiudibile ed è praticamente a scomparsa. Un’ottima soluzione per avere meno problemi con il regolamento condominiale!

I 5 vantaggi definitivi dello stendibiancheria a ombrello

  1. minimo ingombro, massimo risultato: fino a 60 metri di filo per stendere, occupando solo 3 metri di diametro
  2. è lo stendibiancheria per lenzuola ideale: non serve piegarle, si asciugano più velocemente, si stira di meno
  3. green: più sole e vento = meno spreco di elettricità, meno sgualcimento
  4. i migliori modelli, come i Brabantia, sono garantiti e offrono componenti a prova di agenti atmosferici, comprese corde anti scivolo resistenti ai raggi UV
  5. …niente più dita intrappolate in strutture pieghevoli simili a strumenti di tortura!


C’è chi li riempie di libri, chi li arreda con piante e accessori: quando si parla di mobili libreria, si apre un universo di bibliofili, appassionati di letteratura e adepti del design che prendono la faccenda molto sul serio.

Al loro speciale scaffale porta libri, consacrano uno spazio dedicato e un’attenzione maniacale nel disporre e alternare volumi, suppellettili, cimeli di famiglia. Funzionale, utile e pratico, per loro questo mobile è molto di più che un semplice aggregatore di ripiani e mensole: diventa un vero e proprio oggetto d’arredo da sfoggiare in soggiorno.

E cosa c’è di meglio di un'insolita, strana, particolare libreria per arredare il salotto con un tocco di originalità? Fai il pieno di idee con i nostri modelli preferiti: di scaffali, mensole e librerie super moderni e di tendenza ne abbiamo selezionati 27, con tante foto e immagini per lasciarti ispirare.

1. La libreria cremagliera con cassetti

Libreria a cremagliera Betis

Spartana, eterogenea, camaleontica: questa libreria dal design minimal si colloca a metà strada tra una cremagliera e una parete attrezzata, facendo sfoggio di una struttura in ferro in perfetto stile industrial.

Esteticamente leggera e poco profonda, è perfetta anche nei salotti più piccoli. Il suo pregio? I cassetti, che trasformano la libreria in un sofisticato ed originale scaffale portaoggetti.

2. La libreria alternativa

Libreria alternativa Cabinet de Curiosités

Più espositore che libreria, questo originale scaffale sembra riportare in auge il celebre cabinet de curiosités, mobile su cui venivano esposti oggetti curiosi, rarità naturalistiche e scoperte straordinarie.

Laccato in bianco e grigio antracite, ha una struttura modulare costellata da graziose nicchie ad arco, piccole e grandi finestrelle pronte ad accogliere i tuoi personalissimi memorabilia.

3. La libreria colorata

Libreria colorata in metallo April May June

Pardon, librerie colorate. Sì, perché quando da un modello nasce una collezione, allora è giusto riconoscere il plurale. Ultra minimaliste ed essenziali, queste librerie in metallo laccato sono abbastanza spiritose per rinnovare un salotto monotono o poco decorato, senza tuttavia scadere nel kitsch.

Quanto a sfumature e tonalità, la gamma di colori con cui sono presentate è tutt’altro che scarsa: bianco, tortora, grigio, nero, rosso, rosa, marrone, verde, blu, giallo, azzurro, mattone, bronzo... what else?

4. La libreria decorativa

Libreria decorativa Albero

Cosa c’è di meglio di una libreria decorativa… per decorare il salotto? Gioco di parole a parte, questa libreria-scaffale è un pregiato oggetto di design, forgiato da sapienti artigiani e rifinita da maestri decoratori. Elegante nella forma, colpisce per l’aspetto organico dei suoi montanti in ferro curvato che, come rami, si arrampicano lungo 5 ripiani.

La struttura, di per sé, è un vero gioiello: realizzata in foglia oro, argento, rame o ad effetto patinato, è ottima per impreziosire una parete spoglia.

5. La libreria con ripiani sfalsati

Libreria con ripiani sfalsati Airport

Sinistra, destra, sinistra, destra. No, non è un passo di marcia, ma la disposizione dei ripiani di questa libreria cielo-terra. La ricetta è semplice: un solo montante centrale da cui dipartono mensole alternate, poste l’una sopra l’altra sui due lati del palo mediano.

Nella sua semplicità, è la libreria perfetta per decorare un salotto piccolo e ottimizzare la parete dietro al divano (per la gioia di chi non può non avere il suo libro preferito a portata di mano).

6. La libreria con struttura in metallo

Libreria con struttura in metallo Arsenal

Nulla da dire sul design originale di questa libreria in metallo. Rigorosa nella sua forma rettangolare, si lascia andare ad un guizzo di sregolatezza proponendo una struttura asimmetrica, con i montanti metallici che sembrano ingabbiare i ripiani in legno.

Austera nell’aspetto, lo è anche nel colore: grigio, bianco e nero sono le tinte scelte per renderla particolarmente adatta a salotti in stile industriale.

7. La libreria con libri orizzontali

Libreria con libri orizzontali Dna

Se dico “libreria a spirale”, forse penserai a quelle librerie sospese circolari, a forma di chiocciola, senza dubbio dal design molto particolare ma forse già troppo visto. La questione si fa interessante quando la spirale lascia le pareti per appoggiarsi a terra, creando così una sorta di colonna dove i libri sono impilati in senso orizzontale, l’uno sopra l’altro.

La struttura della libreria? Tanto resistente quanto nascosta da decine di volumi, fumetti, monografie e romanzi.

8. La libreria invisibile

Libreria invisibile Fifty

Anche un pannello libreria bianco fissato ad una parete bianca può dare prova di un certo senso estetico. All’apparenza, sembrerà ben mimetizzato lungo il muro, e solo quando sarà popolato da volumi farà sfoggio di mensole e reggilibri posizionati in orizzontale e verticale.

Il plus di questa libreria a muro? È super slim, quindi occupa pochissimo spazio in profondità, ed è formata da moduli singoli da combinare come vuoi.

9. La libreria triangolare

Libreria triangolare Giotto

Triangolo, una forma alquanto particolare se si parla di librerie. Eppure, questo modello non ha nulla di strano, nulla che ne vieti la presenza in soggiorno.

Ci piace l’originalità della struttura in legno massello, che imita la silhouette di un compasso aperto pronto per tracciare un cerchio. Ci piacciono anche i 5 ripiani laccati, su cui appoggiare libri, vasi, piante, foto ricordo.

10. La libreria irregolare

Libreria irregolare Harlem

C’è qualcosa di magico nelle forme imperfette, come dimostra questa libreria dalla struttura irregolare. Alta da una parte, bassa dall’altra, con mensole che si alternano e combinano per formare un intricato gioco di porta libri.

Ai ripiani si affiancano i vani per gli accessori, chiusi da schienali (alcuni perfino a specchio) che enfatizzano il contrasto tra pieni e vuoti.

11. La libreria laccata rossa

Libreria laccata rossa Joker

Bianco, nero e grigio hanno stancato? Non si può dire lo stesso del rosso, che con le librerie moderne ci va a nozze. In versione laccata lucida è perfetto nei soggiorni contemporanei, mentre nella versione opaca dà all’ambiente quel tocco British tipico dei salotti inglesi.

Il tocco in più: questa libreria freestanding è realizzata in metallo, valida alternativa al legno per chi è a caccia di idee d’arredo moderne.

12. La libreria con vani multipli

Libreria modulare componibile Domino

Sarebbe sbagliato, forse, chiamarla trasparente. Ma tant’è: per questa libreria in lamiera, la trasparenza è la chiave del successo. Nessuna serigrafia, bensì un decoro geometrico che dà l’impressione di un ricamo e permette di decorare anche i salotti più difficili.

I vantaggi? È componibile, si configura per dimensione e colore in base alle proprie esigenze e, se usata come libreria divisoria, lascia filtrare la luce nell’ambiente.

13. La libreria aperta e chiusa

Libreria aperta e chiusa Piquant

Per stupire, un mobile da soggiorno deve giocare con forme, colori e materiali, ma senza rinunciare alla funzionalità. Ne è l’esempio questa libreria con contenitori, che tra i vani a giorno inserisce alcuni moduli chiusi da ante scorrevoli, utilissimi come portaoggetti, svuotatasche e piccoli nascondigli per documenti.

14. La libreria in lamiera

Libreria in lamiera Swing

Salotto piccolo? Libreria piccola. In lamiera, magari, e dall’originale forma astratta. In questa libreria sospesa, dove l’acciaio assume un ruolo chiave nella decorazione, c’è tutto quello che serve per dare un tocco di modernità ad un salottino con poco carattere.

I ripiani centrali, orizzontali e rigorosi, contrastano con la struttura arrotondata per restituire un effetto estetico particolarmente leggero. Perché non sceglierla come libreria da ingresso?

15. La libreria minimal

Libreria minimal Tokyo

Un palo in legno, dei ripiani in metallo goffrato: tanto basta per rendere una libreria minimal un vero oggetto di design per il salotto. La struttura slanciata, costituita da un unico montante, è completata da supporti metallici girevoli e orientabili che esaltano qualsiasi composizione.

Cosa rende speciale questa libreria alternativa? Il fissaggio a soffitto, indicato per arredare il centro stanza di un open space o di un loft ultra moderno.

16. La libreria a quadrati

Libreria a quadrati Bellatrix

Cinque colonne con cinque cubi ognuna: con una libreria di questo tipo - modulare, si intende - decorare il salotto sarà un gioco da ragazzi. Decorativa nel suo essere semplice, questa libreria multicolor è disponibile anche in versione monocolore bianca, gialla, grigia, verde e blu.

17. La libreria curvata

Libreria curvata Elysée

Arredare il soggiorno con le mensole è una delle idee più gettonate degli ultimi anni, ma nulla può sostituire la praticità di un mobile libreria, ammettiamolo… Per fortuna i compromessi esistono, e a volte prendono le sembianze di questa libreria che le mensole le ha, sì, e anche curvate.

La struttura è in acero naturale o tinto nero, è costituita da moduli a sbalzo componibili e può essere utilizzata a parete o a centro stanza.

18. La libreria destrutturata

Libreria destrutturata Nautilus

Sono molti gli elementi che partecipano nel rendere originale un mobile libreria: i materiali, i colori, la struttura. E quando ci si mettono anche i dettagli, il gioco è fatto. Tutto si può dire di questa libreria destrutturata, tranne che non sia particolarissima.

Rettangolare, affascina per l'effetto caleidoscopico dei suoi ripiani, costellati di tanti reggilibri sfalsati e obliqui. Esiste alta o bassa, in metallo goffrato e in diversi colori. Quando si dice che sono i dettagli a fare la differenza.

19. La libreria a scala

Libreria a scala Tyke

C’è chi vuole librerie con scale e chi preferisce che la libreria sia una scala. Originale nell’aspetto, questo scaffale obliquo in acciaio resta in appoggio sul muro come una vera scaletta a pioli, con la differenza che al posto dei gradini si trovano dei capienti ripiani lineari.

Perfetta in un soggiorno metropolitano, a noi piace immaginarla anche in un loft contemporaneo o in un ampio ingresso affacciato sulla zona giorno. Da utilizzare anche come libreria per vinili o fumetti.

20. La libreria ad angolo in legno

Libreria angolare in legno Elisabeth

Chi non sogna di riempire un'intera parete, ma che dico, due pareti con una gigantesca libreria in legno? Detto, fatto: una libreria angolare di questo calibro ha tutte le carte in regola per trasformare il salotto in un luogo magico, dove il concetto di angolo lettura dovrà essere necessariamente rivisto.

La struttura lignea crea un’intricata rete di mensole e ripiani che decorano tutta la parete, per non parlare dell’elevato numero di libri che potrà accogliere.

21. La libreria obliqua

Libreria obliqua Castle

Chiariamo subito: non parliamo di librerie inclinate o addirittura storte, ma di un originale modello di scaffale in cui i ripiani sono intervallati da sottili pannelli obliqui in metallo laccato. Ne risultano tanti piccoli triangoli, che a ben vedere diventano rombi, esagoni, nidi d’ape o un castello di carte quando più librerie sono accostate tra loro. Ottima per rinnovare l’arredamento del salotto senza stravolgerne lo stile.

22. La libreria con ripiani sfalsati

Libreria con ripiani sfalsati Tree

C’è chi ci vede un albero o una foglia stilizzati, in questa libreria sfalsata. Ma al di là della sua forma, senza dubbio particolare, ciò che incanta è il misto di eleganza ed estro che la caratterizza. Gli elementi sono essenziali: un pannello di protezione, un supporto centrale e 8 ripiani inclinati che, come dei rami, sostengono un buon numero di libri.

A noi piace moltissimo la versione in legno e tessuto, alternativa alla più nota libreria laccata.

23. La libreria a ramo d’albero

Libreria a ramo d'albero Hill

Le librerie ad albero sono famosissime, ma hai mai sentito parlare di quelle a forma di ramo? Dal design tanto organico quanto quello delle loro simili, hanno il vantaggio di essere più ridotte nelle dimensioni, e di poter così decorare anche le pareti più piccole, sia in soggiorno che in salotto, oppure nel corridoio o vicino all’entrata.

La libreria è costituita da due lastre di plexiglass, una trasparente e una colorata, e può essere utilizzata anche come appendiabiti.

24. La libreria dalla struttura leggera

Libreria con struttura leggera Byron

Non sempre per rendere moderno il salotto serve arredare una parete. Anche il centro stanza, soprattutto se l’ambiente è grande e ampio, può rappresentare un’ottima occasione per decorare la zona giorno con una libreria. A patto di sceglierne una dalla struttura leggera, aperta per permettere alla luce di filtrare e alta tanto quanto il soffitto. Che ne dici di questo modello?

25. La libreria in filo d’acciaio

Libreria in filo d'acciaio Naviglio

Una libreria in filo d’acciaio, metallo o tondini di ferro parla da sé. Quasi inconsistente, eterea ed essenziale, fa della sua trama metallica la migliore struttura per sorreggere ripiani in legno dall’aspetto naturale. È perfetta per chi possiede un salotto minimalista, vuole arredare l’ambiente senza esagerare, oppure ama l’industrial style ma ne preferisce una versione edulcorata.

26. La libreria a forma di S

Libreria a forma di S Osuna

Salotto piccolo versus librerie originali. Come conciliare un porta libri dal design particolare e un ambiente piccolo? L’idea è di sfruttare il poco spazio disponibile a favore dell’altezza, andando a scovare librerie totem con strutture asimmetriche ma funzionali.

Tra le forme più strane non manca di certo quella ad esse, che innalza librerie verticali dal notevole dinamismo compositivo. A noi piace questo modello: una colonna per libri alta 195 cm, girevole, con 6 ripiani e altrettanti vani sfalsati, 3 alti e 3 bassi. Il dettaglio in più? Gli inserti a specchio che chiudono i lati della struttura.

27. La libreria dalla forma strana

Libreria di design a forma di gabbia Tweet

Di librerie strane, ne abbiamo viste parecchie. Ma questa è davvero particolare: una libreria a forma di gabbia per uccelli, cosa volere di più per decorare un salotto unico nel suo genere? Spiritosa nel design, è serissima nelle finiture: metallo laccato o cromato, legno massello e marmo, materiali nobili che ben si adattano ai salotti più sofisticati.


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