4 Maggio 2020 / / Blogger Ospiti

Oggi parliamo di “come arredare piccoli balconi”, il balcone è uno degli spazi della casa più spesso trascurato, con i dovuti accorgimenti il balcone può diventare uno dei punti forti di una casa. Quante volte capita di vedere balconi potenzialmente […]

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28 Aprile 2020 / / Blog Arredamento

Fino a qualche anno fa nei nostri più reconditi sogni si profilava la cabina armadio di Carrie Bradshaw. Poi è arrivata lei, Chiara Ferragni, e la cabina di Carrie è decisamente passata in secondo piano aprendoci nuovi orizzonti progettuali.

Ok, non avremo mai un closet come quello di Chiara che – per chi ancora non lo sapesse – si compone di varie stanze collegate tra loro, al cui interno si trova anche una splendida chaise longue con pouf-tavolino (per scegliere l’outfit giusto serve riflettere comodamente adagiati sul velluto!).

Foto di StockSnap da Pixabay

La soluzione che sta venendo alla ribalta ultimamente è quella di ricavare la cabina armadio dietro il letto.

omg…DEVO TIRARE SU UN MURO???

Don’t panic…no, non per forza.

Ci sono parecchie soluzioni alternative per budget mini e maxi.


C’è il muretto in cartongesso, la tenda, l’armadio bifacciale, le schermature…a trovarle tutte ci ha pensato Glam Casa Magazine, con un articolo super approfondito e completo di una bella intervista agli interior designers di diotti.com.

Vuoi vedere tutte le idee e scoprire i consigli degli esperti?

Leggi l’intervista integrale su Glamcasamagazine.it nell’articolo: Cabina armadio dietro al letto

9 Marzo 2020 / / Architettura

Colore in architettura
Capita spesso di associare a un significato un colore specifico. Ne siamo circondati, il mondo è fatto di segni e i colori fanno parte di questo schema. Il semaforo ne usa tre, i parcheggi, i cartelli, tutto o gran parte di ciò che si possa definire antropizzato è un sistema di segni e significati.
Non abbiamo inventato nulla, è solo un riprendere ciò che ci circonda. La natura, le piante hanno sviluppato con colori metodi di riproduzione, di difesa, di mutamento. È un sistema complesso, ma anche smart che ha sempre fatto parte di noi.
La trasposizione del significato al simbolo è ciò che l’uomo, osservando l’ambiente, ha semplicemente preso in prestito. La mimesi, lo stacco, la sfumatura, sono tante declinazioni dello stesso metodo comunicativo. È innegabile che i riflessi si vedano anche nell’arte, nell’architettura e, dal ‘900 in particolare, queste tecniche sono diventate parte di studi approfonditi. Tanto per citarne alcuni: il periodo rosa e blu di Picasso, Mondrian e i colori prima, Itten e il Bahuaus, Aldo Rossi e i suoi padiglioni.
L’architettura usa tale strumento anche per definire la funzione. Tecniche di cromotorapia associano a spazi comuni colori caldi ma tenui, zone del riposo hanno bisogno di colori freddi per rallentare il battito e conciliare il sonno.
Sostenibile è anche lo spazio che si adegua al suo utilizzatore; ne favorisce il comfort, è smart ma ricercato, usa la luce per definirne i volumi. Questo è ciò che si ritrova in ambienti del Co-Housing pisano, fiore all’occhiello di uno studio giovane ma pieno di risorse: ATIproject. Il richiamo al colore è un tocco preciso, puntuale, non esteso. È la firma che lega gli ambienti. È ciò che contribuisce a rendere uno spazio ospitale e combatte lo stress di una vita frenetica. Il colore diventa condivisione, in un modello di edificio residenziale che ridefinisce il concetto di socialità.
In una società in cui lo sharing, il peer to peer prendono campo, questa è forse la chiave di lettura migliore.

Colore in architettura

6 Marzo 2020 / / Blogger Ospiti

È di nuovo un nuovo anno e questo significa un’ardesia nuova e pulita. I buoni propositi escono dal cappello e sempre più persone ne hanno per l’interno della casa. Può essere più accogliente, più suggestivo, più chic, più colorato o più sostenibile (che non è privo di importanza). In breve, è tempo di dare un’occhiata più da vicino ai tuoi interni e vedere come puoi creare una “casa” nel 2020. Ti diamo già il primo consiglio per questo nuovo anno: veneziane in legno!

Per ogni stile di casa

La cosa grandiosa delle veneziane in legno è che si adattano a qualsiasi stile di casa. Rurale, scandinavo, industriale o botanico? Una veneziana in legno è sempre una buona scelta. Con molte diverse opzioni di colori e finiture, come con il nastro per scale puoi personalizzare completamente la tua veneziana. Fantastico, perché nessuno vorrebbe avere le tende a rullo standard del vicino. Giusto?

Veneziane

Una scelta sostenibile

Il secondo vantaggio è che le veneziane in legno sono anche una scelta sostenibile. Stiamo installando in modo massiccio pannelli solari per generare energia per compensare il nostro consumo di energia. Ti piacerebbe allora ridurre i tuoi consumi con la decorazione delle finestre?! Non è necessario acquistare costosi pannelli solari per compensare la bolletta energetica.

La decorazione delle finestre è particolarmente importante in questi mesi invernali. Normalmente si perde circa il 20-30% di calore attraverso le finestre. Appendendo qualcosa davanti alle finestre, ti assicuri di mantenere il calore all’interno. La decorazione delle finestre è davvero la scelta giusta!

Poiché le veneziane in legno coprono gran parte della finestra, molto meno calore può scomparire attraverso le finestre. Ciò significa che non è necessario riscaldare tanto in inverno, perché il calore è già sospeso in casa. E in estate queste stecche orizzontali trattengono il calore, in modo da non dover usufruire del climatizzatore. Quindi situazione di assoluta vittoria!

Veneziane in legno

Belle veneziane in legno per tutte le tasche

Fino a qualche anno fa, la decorazione delle finestre era piuttosto costosa, quindi spesso acquistavamo le tende, le tende a rullo e le veneziane nei negozi di ferramenta. Dimensioni standard, semplici, dritte, banali e spesso anche nei colori base. Oggigiorno la decorazione delle finestre non è più così costosa e c’è una decorazione adatta per tutte le tasche. Questo vale anche per le veneziane in legno. E poiché puoi realizzare la decorazione della tua finestra su misura in molti negozi e negozi web, i tuoi nuovi avvolgibili (o tende, avvolgibili o tende a pacchetto) si adattano perfettamente alla cornice della finestra. Sono i piccoli dettagli nella tua casa che offrono un lusso extra.

Foto di origine: Tendedainterno.it

26 Febbraio 2020 / / Blogger Ospiti

Le pile a stilo sono un oggetto molto comune perché si prestano ad una vasta gamma di utilizzi. In ambito domestico, ad esempio, si usano per i telecomandi (di tv, condizionatori e simili), i giocattoli a batterie, le casse bluetooth ed altri dispositivi che hanno bisogno di una fonte di alimentazione compatta. In commercio è possibile trovarne di vari tipi, diversi per caratteristiche e dimensioni, poiché non tutti i dispositivi utilizzano pile della stessa grandezza.

Come funziona una pila

I dispositivi che vengono comunemente indicati come “pila” sono in realtà batterie. In realtà andrebbero, per correttezza, definiti accumulatori; essi sfruttano il meccanismo dell’ossidoriduzione. In sintesi, una pila contiene due sostanze: una si ossida (cioè perde elettroni) e l’altra si riduce (ossia acquista elettroni). Questa reazione genera un flusso di elettroni che, a sua volta, crea una corrente elettrica continua; la pila si scarica quando queste due reazioni chimiche raggiungono uno stadio di equilibrio.

Pile a stilo

I vari tipi di pila

Come già accennato, esistono vari tipi di batteria in formato compatto (sono esclusi, quindi, gli accumulatori più ingombranti, come ad esempio quelle delle auto). Vediamo di seguito quali sono le più diffuse:

  • La pila zinco-carbone è un tipo di batteria priva di liquidi; essa è costituita da un piccolo tubo di zinco all’interno del quale si trova un’anima formata da una pasta di cloruro di ammonio e biossido di manganese (grafite); i due elementi fungono, rispettivamente, da anodo e catodo;
  • La pila alcalina nasce come evoluzione della batteria a secco zinco-carbone: le sostanze sono le stesse, ma la differenza sostanziale sta nel fatto che entrambe sono immerse in una soluzione alcalina;
  • La pila zinco-aria sono molto compatte, hanno la forma di un piccolo cilindro metallico e vengono utilizzate principalmente per apparecchi acustici e strumenti per la telemetria cardiaca;
  • La pila all’argento è una batteria che contiene polvere d’argento; generalmente molto piccola, viene utilizzata per calcolatrici, orologi e dispositivi di piccole dimensioni.

Come scegliere il tipo di pila migliore

Quando bisogna acquistare una pila, nella maggior parte dei casi si tratta di una stilo. Quelle che si trovano più comunemente in commercio hanno una forma cilindrica e una lunghezza costante, compresa tra i 2.5 ed i 5 cm. A variare, oltre alla lunghezza, è il diametro a seconda dell’alloggiamento del dispositivo all’interno del quale la pila deve essere collocata.

Il primo parametro da tenere in considerazione è il voltaggio; le pile si differenziano tra loro anche da questo punto di vista: pertanto è necessario acquistare solo quelle con un parametro compatibile.

In generale, tra i vari tipi di pile elencati in precedenza, quelle meno consigliabili sono le zinco-carbone. Il principale svantaggio di questo genere di dispositivo è lo scarso tempo di vita, poiché queste pile tendono a scaricarsi anche quando non sono in funzione. Le pile alcaline, invece, non presentano questo problema, tant’è che hanno progressivamente rimpiazzato e reso obsolete le zinco-carbone. Il rendimento migliore è offerto dalle pile al litio che, di contro, risultano particolarmente costose e altamente infiammabili. Gli altri tipi di pila – del tipo diverso da quelle a stilo, le cosiddette “pile a bottone” – non presentano specifici vantaggi poiché hanno una destinazione d’uso molto specifica.

Un’ulteriore informazione da tener presente quando si vuole acquistare una pila stilo è che quest’ultima fa parte delle batterie di serie A (da ‘A’ a ‘AAA’), alle quali si aggiungono quelle di tipo C, D e PP3. Siano esse monouso o ricaricabili, possono essere acquistati in vari esercizi commerciali oppure tramite store online specializzati, come quello di ziotester.it, dove è possibile controllare le specifiche del prodotto in maniera dettagliata per poter procedere serenamente all’acquisto.

13 Febbraio 2020 / / Blogger Ospiti

I serramenti sono degli elementi molto importanti, per un qualsiasi immobile, di conseguenza è senza dubbio fondamentale sceglierli con la dovuta accuratezza.
L’estetica ha la sua importanza, non lo si può negare, ma bisogna prestare attenzione anche alle caratteristiche tecniche del serramento, proprio per tale ragione può essere utile fare il punto sulle principali peculiarità che contraddistinguono i vari materiali con cui tali elementi sono prodotti.

Serramenti casa

Infissi in alluminio

L’alluminio è un materiale che, in un passato non lontano, veniva largamente impiegato per la produzione di infissi.
Esso è infatti un metallo leggero e maneggevole, dunque facilmente lavorabile, è in grado di assicurare buon livelli di solidità, caratteristica molto utile per questo tipo di prodotti, inoltre è piuttosto economico, e ciò era un qualcosa di molto gradito ai consumatori che comperavano il prodotto finale.
Va tuttavia sottolineato che l’alluminio presenta un limite piuttosto importante: questo metallo è infatti un buon conduttore termico, di conseguenza scegliere serramenti di questo tipo non è una buona soluzione sul piano della coibentazione termica in quanto implica dei consumi energetici molto più elevati, sia per la climatizzazione estiva che per il riscaldamento invernale.
Proprio per via di questo grosso limite, alcune aziende hanno scelto di realizzare degli infissi in alluminio cosiddetti “a taglio termico”, ovvero con una struttura in cui è prevista la presenza di materiali con caratteristiche differenti, dei materiali in grado, appunto, di assicurare una coibentazione termica più performante.

Infissi in acciaio

L’acciaio è un materiale discretamente diffuso per quel che riguarda la produzione di infissi: questo metallo è una vera e propria icona di solidità e di robustezza, e questo rientra sicuramente nei “pro”, tuttavia vi sono anche alcuni limiti.
Le problematiche correlate alla scelta dell’acciaio sono simili a quelle dell’alluminio: questo metallo non è un buon isolante, ragion per cui non contribuisce affatto al contenimento dei consumi energetici.
Va sottolineato inoltre che l’acciaio è meno agevole nella sua lavorazione, di conseguenza il costo di questi infissi tende ad essere leggermente superiore rispetto a quello degli infissi in alluminio.

Infissi in PVC

Il PVC è un materiale largamente utilizzato per la produzione di serramenti ed è effettivamente una scelta molto valida in tale ottica.
Tale materiale, il cui nome completo è cloruro di polivinile, sa assicurare molti vantaggi, essendo economico e di semplice lavorazione.
I livelli di resistenza sono leggermente inferiori rispetto agli infissi in metallo, ma i serramenti in PVC sono ottimi anche sul piano delle capacità di isolare termicamente l’immobile, dal momento che questo materiale è un pessimo conduttore e riesce quindi a trattenere assai efficacemente le temperature interne.
Va peraltro sottolineato che alcune aziende, come ad esempio finestreantirumore.it, riescono agevolmente a implementare questi infissi con delle speciali soluzioni insonorizzanti, e ciò non fa che incrementare la qualità tecnica dell’articolo.

Infissi in legno

Anche il legno rientra a pieno titolo tra i materiali più gettonati per la produzione di infissi.
Il legno è molto apprezzato in primis per la sua estetica, davvero affascinante e in grado di arricchire sia gli interni che le facciate esterne dell’edificio, inoltre sa assicurare una buona resistenza grazie alla sua proverbiale robustezza.
Sul piano tecnico, alcune tipologie di legno sono tuttavia meno performanti rispetto al PVC, inoltre i serramenti prodotti in tale materiale tendono ad essere piuttosto costosi.

Infissi realizzati con mix di materiali

Stanno divenendo una realtà sempre più consolidata i serramenti prodotti con un mix di materiali: questa scelta è finalizzata a cercare di far convivere i “pro” dell’una e dell’altra materia prima.
L’esempio più comune corrisponde senz’altro ai serramenti in alluminio e legno, i quali presentano una struttura interna di tipo metallico, solida, robusta e piuttosto economica, e dei rivestimenti esterni in legno che donano il proverbiale colpo d’occhio che solo questa materia prima è in grado di offrire.

Vuoi saperne di più? Potrebbero interessarti anche altri nostri articoli su infissi e serramenti: clicca > qui <

31 Gennaio 2020 / / Blogger Ospiti

In quante occasione hai avuto bisogno di molta luce in un ambiente buio, ma i sistemi di illuminazione non ti hanno permesso di raggiungere l’illuminazione desiderata, perché troppo ingombranti o troppo poco luminosi?

Quante volte hai trovato quelle piccole plafoniere tonde, tipiche degli anni ’90, installate a soffitto e coperte da una griglia metallica, che sembravano degli ufo in fase di atterraggio, ma che servivano solo ad abbassare il soffitto, fartici battere la testa e a vedere solo le stelle?

Fortunatamente, con le tecnologie odierne e l’innovazione portata dall’illuminazione a LED (che ricordo essere l’acronimo di Light Emitting Diode, ovvero diodo ad emissione luminosa), questo è diventato ormai un solo lontano ricordo.

Infatti, grazie all’elevata capacità luminosa dei LED, combinata alle nuove plafoniere, alcune davvero di design ultra-moderno, puoi andare ad illuminare ogni angolo più recondito del tuo garage, del tuo laboratorio, del tuo magazzino o della tua officina, senza contare anche le plafoniere più belle che possono arredare anche gli spazi interni della tua abitazione.

Veneziane

Plafoniere rettangolari

Sul mercato è possibile trovare una plafoniera LED di forme e dimensioni varie: sicuramente quelle maggiormente diffuse, che mantengono pressoché le forme di quelle a tubi al neon, ovviamente ingentilite ed e rese più eleganti con maggiore attenzione ai dettagli rispetto a quelle di una volta, sono quelle rettangolari.

Le plafoniere rettangolari, generalmente ad uno o a due tubi, hanno diverse lunghezze, proprio per soddisfare ogni qualsivoglia esigenza ed essere adattabili ad ogni tipo di ambiente.

La forma compatta (soprattutto in profondità) le rende idonee per l’illuminazione anche negli ambienti più bassi.

Plafoniere per interni ed esterni

Nel caso in cui tu voglia installare la tua plafoniera in un ambiente esterno, dovrai optare per quelle realizzate appositamente per esterno, in modo che l’umidità e gli agenti atmosferici non vadano a rovinare il prodotto, causandone un’anticipata messa fuori servizio. Il grado di protezione IP65 è il requisito minimo che una plafoniera a LED per esterno deve rispettare (IP65 sta a significare che l’involucro è protetto contro la polvere, ovvero che non vi può entrare, e contro i getti d’acqua).

Il colore da scegliere

I LED per plafoniere, che si presentano sotto forma di “tubi” (ma che vengono anche in tal modo definiti commercialmente), sono generalmente in grado di fornire luce bianca (calda, fredda o neutra) e luce gialla, anche se non mancano i tubi a LED di colore rosa o azzurro, generalmente utilizzati per applicazioni specifiche (il rosa viene utilizzato generalmente nelle macellerie, perché in grado di dare un aspetto più fresco e salutare alle carni, senza alterare il colore bianco del grasso, mentre l’azzurro è più idoneo per le pescherie).

Per scegliere meglio la “tonalità” calda o fredda del LED bisogna ricordare che più i K (grado Kelvin – che indica la Temperatura di colore) indicati sono alti, più la luce è bianca e fredda, mentre mano a mano che si scende, la luce tenderà ad assumere tonalità più calde e gialle (in linea di massima 6000 K indica una luce fredda, 3000 K una luce calda, mentre intorno ai 4000 K possiamo dire di avere una luce neutra o naturale).

Forme particolari

Per le plafoniere esistono anche LED di forme particolari: ad esempio per plafoniere quadrate o rotonde esistono dei tubi LED circolari di diverso diametro e con diversi angoli di apertura (ovvero ampiezza del raggio di illuminazione).

I vantaggi delle plafoniere a LED

Come già anticipato, le plafoniere a LED racchiudono due grandi vantaggi, ovvero un elevato grado di illuminamento in un minimo ingombro e la possibilità di un’ampia scelta di design e di modelli di dimensioni diverse, nonché un’ampia gamma di colori e temperature di colore.

Non ti resta che andare a vedere tutti i prodotti e scegliere quello che meglio può soddisfare le tue esigenze.

20 Gennaio 2020 / / Blog Arredamento

Anno nuovo, vita nuova… e sulla lista dei buoni propositi torna l’immancabile quanto temuto decluttering. Tenere in ordine la casa dovrebbe essere un gesto naturale, una coccola per sé e un gesto d’amore per la propria abitazione. Ma cosa fare quando l’appartamento è piccolo, la cantina manca e non c’è spazio extra dove archiviare gli innumerevoli oggetti che gravitano tra il salotto e la camera dei ragazzi? Semplice: si affitta un deposito provvisorio.

Esempio di self storage con depositi sicuri

Cosa sono i self storage?

Traducibili con magazzino fai da te, i self storage sono depositi da affittare per un periodo di tempo limitato, che può variare da poche settimane a diversi mesi. Hanno l’aspetto di un box e fungono da veri e propri luoghi di archiviazione dove privati o aziende possono riporre effetti personali, documenti, merci o attrezzature.

Tutti i vantaggi dei magazzini in affitto

I vantaggi offerti da un deposito provvisorio non sono da sottovalutare, anzi. Primo fra tutti, c’è il risparmio economico. La società di self storage BoxUp, per esempio, formula preventivi su misura adottando la formula “si paga quello che si occupa”. In altre parole, il cliente sceglie il box più adatto alle sue esigenze pagando per la superficie effettiva; se in termini di spazio non è soddisfatto, può chiedere di cambiare soluzione. Esistono depositi molto piccoli (di circa un metro cubo), veri e propri magazzini XXL o soluzioni intermedie di 2, 10 o 15 m³. Per dare un’idea delle dimensioni, un box mini può accogliere comodamente 3 valigie o 4 scatole.

Anche la durata del contratto è flessibile. Si può partire con un mese e prorogare l’affitto per il periodo utile a conservare le gomme invernali o a terminare una ristrutturazione. Va da sé, noleggiando un deposito per il tempo strettamente necessario non si spreca denaro, né si è obbligati ad acquistare un garage. Un gran risparmio di soldi ed energie, non c’è dubbio.

In termini di pulizia, i depositi temporanei si pongono su un altro livello rispetto a cantine o soffitte. I box sono puliti, asciutti e protetti da infiltrazioni, e questo è un vero sollievo. Ammettiamolo, non ci sarebbe nulla di più terribile che lasciare scatole e sacchetti in balia di polvere, perdite e umidità!

Ultime ma non meno importanti, la sicurezza e l’accessibilità. Se non si conosce il servizio, è legittimo pensare che un deposito temporaneo non sia propriamente sicuro. Ma sfatiamo il mito: i self storage sono dotati di sistema di videosorveglianza, allarme e vigilanza e ad ogni box è associato un codice identificativo noto solo all’affittuario. L’accesso al deposito è dunque esclusivo e, come nel caso di BoxUp, garantito tutti i giorni dell’anno, 24h su 24.

Quando utilizzare un deposito provvisorio?

Traslochi, rinnovo locali, ristrutturazioni. Se ci sei passato, sai di cosa parlo! Organizzare gli spostamenti o coordinare i lavori non è sempre facile, e può capitare di dover trovare agli arredi una sistemazione temporanea. I self storage servono anche a questo: depositare i mobili in un luogo sicuro prima di sistemarsi nel nuovo appartamento. Ma non temere, non bisogna per forza trovarsi nel tumulto di un trasloco per poter usufruire del servizio.

Nel quotidiano, infatti, i self storage vengono affittati da un pubblico davvero molto ampio. In ambito commerciale, aziende e professionisti in proprio li utilizzano come magazzino secondario per stoccare articoli o riconvertire attività commerciali basate sul dropshipping.

I privati, invece, ne fanno un uso più variegato. C’è chi trasforma il deposito nella dépendance di una casa troppo piccola e chi, come gli studenti fuori sede o i viaggiatori seriali, approfitta dei prezzi vantaggiosi per lasciare in custodia trolley, libri, indumenti di ricambio o attrezzature da campeggio.

Non meno importante, in molti considerano gli storage come depositi stagionali. All’arrivo dell’autunno, i box diventano il luogo ideale dove mettere al sicuro attrezzi per il giardinaggio o mobili da esterno. Al ritorno della primavera, si convertono in magazzini per il guardaroba invernale, gli sci e le gomme da neve.

Facciamo ordine: cosa mettere in un self storage

La chiave del successo dei self storage? L’autonomia. Del resto, la parola self è di per sé piuttosto evocativa: il Cliente gode della libertà di organizzare il suo deposito come meglio crede.

Come per tutti i contratti, esistono regolamenti che specificano cosa è permesso depositare e cosa è vietato detenere nello spazio affittato. Ogni società applica le proprie regole, ma in linea generale gli accorgimenti richiesti agli utenti sono gli stessi. Per citare nuovamente l’azienda dell’hinterland milanese, BoxUp vieta di depositare materiali pericolosi come esplosivi e prodotti infiammabili, o deperibili.

A parte poche ma doverose limitazioni, i box sono in grado di accogliere veramente qualsiasi cosa. Insieme ai beni di piccole dimensioni, contenuti in scatoloni o riposti su scaffali, possono essere depositati oggetti ingombranti come attrezzature sportive o strumenti per hobbistica.

Depositi in affitto: il nuovo modo di vivere lo spazio

Lo abbiamo visto, i self storage stanno trasformando il modo di organizzare i propri beni e percepire lo spazio personale. Un tempo impensabile, l’affitto di un deposito temporaneo è diventata una pratica comune e diffusa, forte della flessibilità e dell’affidabilità che garantisce. E non c’è da stupirsi che, a fronte della costruzione di abitazioni sempre più piccole e dell’impulso all’acquisto che caratterizza la nostra società, il fenomeno sia destinato a crescere.

20 Gennaio 2020 / / Blogger Ospiti

Quando si parla di arredo bagno il primo pensiero va ai sanitari che conferiscono un carattere ben preciso all’ambiente. Altra scelta fondamentale è quella dei mobili, disponibili in diverse varietà da quelli classici a quelli più moderni e contemporanei. La scelta dei mobili bagno è del tutto soggettiva, ma ha l’obbligo di rispondere a due criteri fondamentali: deve adattarsi ai sanitari ed all’ambiente circostante e deve avere forme, materiali e colori che maggiormente rappresentano l’utente. Infine, per dare un ulteriore tocco personale, è possibile aggiungere degli accessori bagno. Una vasta gamma di mobili e di accessori per il bagno sono disponibili sul sito di Sorelle Chiesa, dove gli utenti possono scegliere tra un ventaglio molto ampio di soluzione moderne, contemporanee ma anche classiche e vintage.

Prima regola: verificare lo spazio disponibile per una scelta mirata dei mobili

Il bagno deve essere arredato secondo due criteri fondamentali: comfort e praticità. Solo dopo è possibile dedicarsi al design, ma la prima regola è verificare lo spazio a disposizione. In tal modo la scelta risulta molto più oculata e, soprattutto, orientata a favorire una movimentazione in bagno sicura e pragmatica.

I mobili da bagno aperti privi di porte e cassetti, come ad esempio le mensole contenenti spazzolini, pettini, spazzole ecc. devono essere posizionati all’altezza dell’utilizzatore per favorire l’accesso immediato.

I mobili da bagno con cassetto richiedono uno spazio di apertura sufficiente e generalmente contengono prodotti più ingombranti come phon, scaldabagni, rasoi elettrici ecc. Devono essere installati ad un’altezza compresa tra gli 80 ed i 110 cm ed è consigliabile creare degli scomparti all’interno, per tenere i propri oggetti in ordine.

I mobili bassi sono utilizzati per contenere asciugamani e tappetini per la doccia, non hanno scomparti e garantiscono un maggior volume.

Nei bagni piccoli, può essere estremamente utile affidarsi ai ganci da muro per appendere prodotti non particolarmente pesanti e poco ingombranti.

Bisogna poi fare una scelta di campo tra mobili d’appoggio e mobili sospesi. I primi tendono ad occupare una superficie maggiore, quindi sono indicati nei bagni di grandi dimensioni. I secondi invece, occupano meno spazio e rendono più facile la pulizia: la scelta ideale per i bagni di piccole dimensioni.

Quale tipologia di mobili scegliere?

Ogni mobile da bagno ha una sua struttura che può ottimizzare le prestazioni di un ambiente.

Uno dei modelli più apprezzati per la sua versatilità è il mobile basso da bagno. Generalmente questo mobile è dotato di due rotelle che consentono di spostarlo, inoltre può anche essere usato come sgabello. Può essere dotato di uno o due cassetti e va collocato in un angolo o sotto un mobile più alto, così da non occupare troppo spazio.

Altro modello molto apprezzato è il mobile a colonna da bagno che si sviluppa in verticale verso l’alto, riducendo così l’ingombro. Questo modello può essere dotato di vari spazi aperti, cassetti, porte e ripiani dove collocare ordinatamente tutti i propri oggetti.

Il mobile sottolavabo è un’altra soluzione salvaspazio molto pratica, che può essere inserita in ogni angolo del bagno. Solitamente dispone di cassetti e porte dove riporre i propri oggetti.

L’armadio da bagno è un modello particolarmente versatile capace di adattarsi alle diverse esigenze. Può essere dotato di varie porte, specchi, cassetti, illuminazione a LED e lampadine a basso consumo.

Il portasciugamani da bagno può essere concepito in vari design per offrire il massimo comfort senza occupare troppo spazio. Alcuni modelli sono anche riscaldanti, così da asciugare velocemente asciugamani e tappetini.

Quali materiali scegliere per i mobili da bagno

La scelta dei materiali da bagno è estremamente soggettiva, l’importante è che i modelli si integrino con il design circostante così da garantire un senso di continuità.

Il legno massello conferisce un senso di calore e di intimità alla casa con un tocco esotico molto suggestivo. Questo materiale è resistente ma allo stesso tempo piuttosto delicato, quindi richiede una pulizia a base di oli o vernici specifiche.

Rappresentano soluzioni più moderne, i mobili realizzati in materiali compositi come il melaminato o l’MDF (Medium Density Fiberboard). Il melaminato è composto da piccole particelle di legno incollate e poi ricoperte col laminato. Questo modello può essere declinato in vari rivestimenti, colori e finiture. L’MDF è realizzato con fibre di legno ed un legante, spesso è ricoperto da un rivestimento laccato. Grazie alle sue finiture moderne, che spaziano dall’alluminio ai colori metallici, conferisce un aspetto deliziosamente contemporaneo.

Gli accessori bagno

Dopo aver scelto i mobili per il bagno è possibile dare un’occhiata agli accessori che contribuiscono a dare un senso di completezza all’ambiente. I colori e le forme degli accessori bagno devono sposarsi perfettamente con i sanitari e con i mobili. Gli accessori bagno comprendono una serie di prodotti molto ampi come: portasapone, portarotolo, sgabelli, mensole ed anche specchi che possono aumentare visivamente lo spazio disponibile. I materiali che spaziano dal marmo alla pietra, dal vetro al silicone, dalla plastica alla resina fino all’acciaio inox, che caratterizzano lo stile dell’ambiente, perciò vanno scelti con attenzione in base alle modalità di utilizzo del bagno e dell’arredo.

16 Gennaio 2020 / / Blog Arredamento

La vita all’interno di un’abitazione è scandita da tempi e ritmi ben precisi, da luci e complementi d’arredo: è il luogo personalissimo dove ciascuno di noi si sente a proprio agio e dove passa la maggior parte del tempo. La buona qualità dell’aria che si respira nelle stanze così come quella dell’illuminazione dei vari ambienti sono elementi imprescindibili per far sì che la casa risulti accogliente. In particolare il pianeta delle luci deve essere preso in considerazione con grande attenzione, facendo ricerca nel campo dello stile, per una buona performance finale nelle stanze deputate al riposo. Soprattutto quelle dove studiano e dormono bambini e ragazzi.

Foto di Tatiana Syrikova da Pexels

La soluzione migliore, che consente anche un alto livello di personalizzazione, è quella di ricorrere a luci Led (acronimo di light emitting diode): garantiscono una lunga durata, un basso impatto ambientale e la possibilità di regolare e direzionare il flusso di illuminazione. Innanzitutto occorre valutare la posizione e l’orientamento stesso della stanza, per capire quanta illuminazione di tipo naturale e in che punti possa entrare. La fase della progettazione è molto importante, niente deve essere lasciato al caso, ecco perché sarà utile affidarsi al team di Arena Luci. Se l’esposizione durante il giorno alla luce naturale e diretta del sole risulta scarsa, allora ci saranno maggiori problematiche da “correggere” in fase di progettazione: nel caso in cui l’ambiente risulti troppo buio, visto che i ragazzi utilizzano la stanza per dormire e riposarsi ma anche per lo studio e la lettura, si dovranno utilizzare fonti luminose ad hoc. I Led, di facile applicazione, possono andare anche a illuminare determinati scorci e angoli della stanza che sarebbero altrimenti risultati inutilizzabili perché “nascosti”.

L’illuminazione è un presidio di sicurezza

Il letto, il divano e la scrivania sono punti di riferimento imprescindibili nella progettazione della stanza di bambini e ragazzi. Qui la luce rappresenta anche un presidio di sicurezza: faretti e plafoniere, spesso incastonati nel controsoffitto di cartongesso (effetto cielo di stelle), risultano eleganti o sbarazzini ma soprattutto sono irraggiungibili. I lampadari e tutta una serie di lampade a sospensione possono invece rappresentare un pericolo: occorre evitare che i più piccoli si arrampichino e cadano nel tentativo di raggiungerli oppure urtino su mobili e altri oggetti. Con i faretti Led si potranno poi creare rilassanti giochi di luce dal sicuro impatto scenico. Potranno scintillare come tanti piccoli frutti incastonati nei rami di un albero sulla parete dell’angolo-giochi oppure brillare dentro le nuvole sul soffitto sopra al letto, per propiziare sonni profondi. Piccoli punti luce Led, sfumati, potranno essere un valido ausilio per i bambini che hanno paura del buio e fanno fatica a prendere sonno. Il dettaglio delle mensole luminose, molto apprezzate dai ragazzi, completa poi lo scenario di una camera da letto accogliente e ricca di soluzioni intelligenti. A seconda dell’orario e dell’attività che si sta per intraprendere, con le luci Led sarà possibile regolare la gradazione dell’illuminazione. Per le ragazze, è sempre più diffuso un dettaglio di tendenza: il filo di luci Led sul quale appendere, con delle simpatiche mollette, le foto di viaggio e quelle con le amiche per una parete “parlante”.