22 Ottobre 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Arredare casa in stile nordico è un trend presente già da svariati anni. Ambienti luminosi, confortevoli e funzionali sono il desiderio di tanti. Caratterizzato da spazi accoglienti e forme morbide, condivide con lo stile minimalista il concetto di semplicità e di ariosità degli ambienti.

Kenay home

Come il minimalismo, anche lo stile nordico è incentrato su una filosofia di vita, che prevede uno stile rilassato e comodo, e che fa dell’intimità e del comfort i sui punti di forza. Questo stile, infatti, viene ripreso dall’arredamento tipico dei paesi dell’Europa del Nord – Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia. Le condizioni climatiche e i rigidi inverni hanno portano all’esigenza di avere delle case accoglienti e in grado di restituire quel calore che manca all’esterno. Gli interni nordici, non a caso, appaiono come delle “case-rifugio” e sono in grado di trasmettere un grande senso di quiete e di protezione.

I Colori e i materiali giusti per arredare casa in stile nordico 

Per avere un interno luminoso, il modo più efficace è usare principalmente il bianco. Per evitare ambienti freddi, usate un bianco caldo e leggermente dorato, evitando quindi un bianco assoluto. A questa base potete aggiungere altre tonalità molto chiare e neutre come il beige, il tortora, il crema oppure il grigio chiaro. 

Per quanto riguarda i colori veri e propri, se volete caratterizzare qualche parete, scegliete tinte delicate e spente, come il carta da zucchero, il rosa cipria, o il verde salvia.

Grande attenzione va prestata poi ai materiali: più sono ruvidi, più saranno percepibili distintamente al tatto e consentiranno un’esperienza più profonda.
Accompagnato dal vimini e dal rattan, il legno è il materiale naturale per eccellenza ed è sempre presente nelle case dei paesi del nord. Semplice, materico e caldo, ci fa sentire più vicini alla natura.

Anche la pietra è molto usata, lasciata spesso grezza, e la ceramica per suppellettili e stoviglie.

Interni curati e di design

L’estrema cura dei dettagli contraddistingue gli arredi e le case in stile nordico. Ogni elemento inserito nello spazio è scelto attentamente, così come la qualità dei materiali.
Gli accessori, aboliti nel minimalismo, si caricano qui di significati, rappresentando storie e ricordi di famiglia e contribuendo a fare compagnia.

Un design semplice e molto funzionale caratterizza le case nordiche, dovuto ad una grande passione per i pezzi storici, la bellezza delle forme e l’estetica. Gli arredi risultano pratici, senza fronzoli e dalle forme morbide e arrotondate.

Di fondamentale importanza poi l’illuminazione artificiale: è preferibile avere più punti luce piccoli e da posizionare in modo strategico, piuttosto che un grande lampadario centrale. Anche le lampade sono scelte sempre con attenzione al design.


Per arredare casa in stile nordico, infine, portate la natura all’interno, inserendo tante piante verdi e utilizzate per decorare rami, fiori secchi, foglie, noci, pigne raccolti durante le passeggiate all’aperto.

Se avete desiderate ristrutturare la vostra casa in stile nordico, consultate il sito https://zeumadesign.com.

20 Ottobre 2020 / / Idee

Siamo abituati a inviarli e a riceverli per mille e una ragione. Sono regali sempre apprezzati e, per loro essenza, estremamente gustosi. Stiamo parlando dei cesti di Natale, vero e proprio must della stagione delle feste: oggetti curatissimi, volano assoluto di marketing e promozione aziendale ma non solo.

cesti natalizi

Ricercati ed eleganti, fanno bella mostra di sé sotto l’albero oppure a centro tavola. Sanno sempre come stuzzicare il palato, poiché nella loro composizione non possono mai mancare prodotti tipici e gourmet del made in Italy. Il significato odierno di questo dono lo conosciamo bene: non soltanto i cesti vengono inviati dalle aziende a clienti speciali oppure dalle persone comuni ad amici cari o ancora a professionisti per un ringraziamento in grande stile. Il più delle volte vengono anche scelti quale alternativa virtuosa a regali troppo banali: un regalo enogastronomico non sarà mai e poi mai derubricato come sbagliato o inutile. La cosa essenziale sarà riuscire a stuzzicare sia gli occhi – con un packaging di grido – che il palato: una volta aperta la confezione e consumati i prodotti resterà così, infatti, un ottimo ricordo (e la consapevolezza di aver fatto bella figura). Ma la storia dei cesti di Natale è davvero senza tempo: bisogna tornare parecchio indietro nel tempo per poterne trovare le prime tracce.  

Gli Antichi Romani, le ‘sportule’ e i Saturnalia 

Occorre tornare indietro almeno fino ai tempi degli Antichi Romani, quando era in auge la tradizione legata al solstizio d’inverno (che cade il giorno 21 dicembre) e relative festività religiose. Siamo intorno al 200 avanti Cristo, in epoca pagana: era il tempo dei ‘Saturnalia’ e i Romani avevano l’usanza di scambiarsi cesti pieni di doni. All’interno di questi vi erano il più delle volte alloro e altri cibi (per esempio fichi secchi) ma non solo. Avevano un nome particolare, questi cesti riempiti di alimenti: erano detti ‘sportule’. Molto semplicemente, questa definizione era dovuta al materiale con il quale i cesti stessi erano fatti: si trattava delle fibre intrecciate delle foglie di sparto, pianta nota per essere molto resistente. Abbiamo accennato alla festività dei Saturnalia, dedicata al Dio Saturno ritenuto il protettore dei raccolti e della terra. Vi era un periodo dell’anno ben preciso e scandito dal calendario per compiere il rito della consegna dei doni: si trattava di un tempo compreso tra il 17 e il 23 del mese di dicembre. Si pensava che Saturno ritornasse nell’Aldilà, dopo aver vagato sulla Terra, nel giorno del solstizio invernale. Ed era proprio in questo lasso temporale che, attraverso le offerte, occorreva placarlo. Infatti, dopo essere tornato nelle profondità, si credeva che avrebbe ripagato la devozione aiutando l’agricoltura e favorendo i raccolti.  

La strenna natalizia e il boom del XX Secolo, anche online 

Con il tempo, il culto del Dio Saturno si è perduto, vi è stato l’avvento del Cristianesimo ma la tradizione di regalare cesti ricchi di cibi nel periodo di Natale non è mai finita, anzi. Bisogna registrare un periodo storico ben preciso nel corso del quale questa tradizione ha ripreso particolare vigore. Si tratta del Dopoguerra, tempi duri in cui il cibo scarseggiava. Dopo una lunga fase difficile, in cui la povertà era all’ordine del giorno, si cercava di ripartire costruendo e consolidando i legami regalando prodotti per il sostentamento della famiglia. Si è trattato da sempre di primizie e prelibatezze, prodotti tipici della nostra tradizione culinaria che è sinonimo di qualità. Erano le famiglie stesse a preparare autonomamente i cestini, che venivano puntualmente regalati ad altre famiglie, ad amici o magari al parroco o al dottore. Veniamo poi ai giorni nostri. Abbiamo detto che i cestini natalizi sono un dono particolarmente apprezzato e gradito per tutto ciò che simboleggia (affinità, gratitudine) e per ciò che augura (prosperità, benessere e fortuna). Si è venuto a creare attorno alle ceste di Natale un vero e proprio business, che ruota attorno ad alcuni cardini ben precisi.

cesti natalizi

Oltre a qualità e abbondanza non bisogna dimenticare l’importanza di altri aspetti quali la presentazione e la confezione ma anche la possibilità di personalizzare il cesto in base al destinatario e ai suoi gusti. Aziende come la Bennati leader nel settore anche in ambito web – suo il primo e-commerce in Italia, varato nel 1998, sui cesti natalizi – hanno compreso le potenzialità di questa fetta di mercato e hanno trasformato una tradizione e un’abitudine virtuosa in un business che fa grandi numeri. Basta pensare che solo nel 2019 le confezioni prodotte e vendute sono state nel complesso ben 271.690. Una realtà affermata, che è stata fondata nel 1984 e che oggi può vantare la certificazione di ‘operatori del biologico’. I cestini natalizi dell’azienda Bennati vengono realizzati con un forte impegno a favore del pianeta in tutte le varie fasi del processo produttivo. In particolare, sarà interessante affermare come venga utilizzato soltanto cartone riciclabile (certificato FSC), si lavori per ridurre l’ingombro e l’impatto delle confezioni e le spedizioni vengano realizzate con imballaggi riciclati e riciclabili

Il dono enogastronomico e l’importanza della confezione 

Abbiamo già accennato all’importanza della cifra estetica quando si tratta di far colpo su parenti, professionisti ma anche amici speciali con una confezione regalo di Natale. Al centro di tutto, come vuole la tradizione, si pone proprio la cesta (ma spesso le confezioni sono anche di cartone doppio decorato). Dovrà essere piuttosto leggera e scarsamente ingombrante, ad ogni modo – proprio come erano le sportule dei Saturnalia – dovrà essere estremamente resistente. Al suo interno vengono infatti posizionati quanti più prodotti enogastronomici possibile. Si parla di contenitori e sacchetti con il cibo ma anche di grappe, vini e spumanti: ogni cosa deve stare comodamente al suo posto e in sicurezza. Dovrà inoltre risultare piacevole allo sguardo, anzi conquistarlo: ok a colori sgargianti e fantasie a tema Natale. Scegliete poi bene la misura del pacco, evitando sproporzioni. Quello dei cesti natalizi è un successo che, specie oggi con il boom degli acquisti online, è in netta crescita. Quando arrivano le feste non c’è proprio niente di meglio che riunirsi intorno alla tavola per condividere sapori tradizionali con le persone del cuore.  

16 Ottobre 2020 / / Idee

Il bilocale è oggi la tipologia più diffusa di abitazione. Lungi dall’essere difficili da valorizzare, i bilocali possiedono grandi potenzialità: bastano pochi stratagemmi e un po’ di fantasia.

Non sottovalutare il potenziale di un bilocale

Al giorno d’oggi tra le tipologie di mini appartamento che risultano maggiormente diffuse – in modo particolare nei contesti di carattere urbano – ci sono i bilocali, spazi domestici che presentano una metratura piuttosto ridotta. Quando si ha per esempio a disposizione un bilocale di 40mq non bisogna fare l’errore di credere che la relativa ristrutturazione sia necessariamente limitata e non consenta voli di fantasia. Basta seguire alcune semplici regole e sfruttare i giusti trucchi e accorgimenti per stravolgere letteralmente l’aspetto delle varie stanze.

E’ possibile andare a progettare un ambiente del tutto nuovo e diverso iniziando a giocare con materiali e colori, riflessi e stili dell’illuminazione con l’intento dichiarato di riuscire a modificare la percezione dei volumi. Sempre tenendo presenti quelli che sono i possibili costi, i necessari permessi e le occasioni di intercettare detrazioni fiscali: elementi da scoprire e mettere a fuoco consultando questo approfondimento

Gli spazi aumentano creando un open space con più anime

Trasformare una casa anonima e fin troppo vintage di 40 mq in un appartamento elegante e molto luminoso è questione di fantasia, pazienza e armonia. Bisogna partire da un presupposto: diversamente da quanto accade con le abitazioni di nuova e moderna costruzione, le case più antiche possiedono tutte una stanza ‘extra’, ovvero l’ingresso (ambiente a sé o corridoio a servizio degli altri locali). E’ qui che si potranno mettere a segno gli interventi più interessanti.

Il trucco è ricorrere a una carta da parati originale 

Si potrà innanzitutto intervenire con una carta da parati originale, accessorio di home decor che sta conoscendo una seconda vita dopo alcuni anni di totale dimenticatoio: è il perfetto invito a entrare per scoprire il resto della casa. I materiali con cui la carta da parati viene realizzata oggi consentono una più lunga durata e una facilità di pulizia assoluta. Possono contribuire a definire gli spazi, a donare una piacevole sensazione di ordine o un surplus di accoglienza a chi entra in casa. 

Nel caso in cui il corridoio d’ingresso sia troppo impattante oppure in casa vi sia un tinello che altrimenti resterebbe inutilizzato, la cosa migliore da fare sarà ‘aprire’ questi spazi verso la zona giorno e in questo modo ampliare il contesto complessivo. Un open space è per sua essenza pratico, bello e funzionale: un ambiente unico all’interno del quale insistono le varie anime della casa: sala da pranzo, soggiorno e cucina a vista (meglio se con penisola). 

L’illuminazione mette l’accento su elementi artistici e architettonici

Per quanto riguarda invece l’illuminazione, l’ideale sarà inserire faretti in cartongesso orientabili – detti anche luci d’accento – che potranno regalare la necessaria armonia all’intero ambiente (attenzione però alle ombre sul piano cottura) e porre in evidenza certi elementi architettonici di pregio o oggetti d’arte per un perfetto ‘effetto museo’. Se invece avete di partenza un contesto ‘open’ e avete la necessità di distribuire diversamente gli ambienti, potreste ricavare con delle pareti ad hoc nuovi spazi facendo sempre attenzione a una regola d’oro. Un ambiente che opprime lo sguardo non sarà mai accogliente: posizionate specchi di ampie dimensioni per ottenere un surplus di luce e una maggiore profondità. Porte a scomparsa aiuteranno poi a ridurre l’ingombro rispetto a soluzioni tradizionali, il che vale anche per le armadiature.

La sfida dell’home decor negli spazi domestici piccoli

Riuscire ad arredare spazi piccoli o molto piccoli nel nome di eleganza e funzionalità è spesso una vera e propria sfida che, come tale, garantirà un surplus di soddisfazione una volta raggiunto l’obiettivo. Dopo aver compreso lo stile da assegnare alla casa e aver definito correttamente gli spazi – progettando open space e ‘liberando’ metri quadri realizzando ex novo ambienti con pareti anche in cartongesso – sarà la volta di immergersi nel pianeta dell’home decor. A farla da padrone in un bilocale di 40mq sarà senza dubbio un tipo di arredamento con soluzioni ‘salvaspazio’. Andare in verticale con mensole (in legno come in vetro) e scaffalature, librerie e armadietti non è infatti più un tabù. Così come ormai hanno preso piede divani letto, pouf contenitori e tavoli da pranzo che scompaiono e si trasformano in eleganti madie moderne a guarnizione delle pareti. Bianco, verde e grigio sono colori perfetti – al netto delle incursioni della carta da parati – per decorare l’appartamento piccolo e renderlo allegro e luminoso.

15 Ottobre 2020 / / Idee

Tante sono le possibilità e i vantaggi per sfruttare un sottoscala aperto. Si tratta infatti di un’area della casa che, se non utilizzata, rimane uno spazio sprecato. Dal momento che ogni centimetro è sempre prezioso, è bene ottimizzarlo e caratterizzarlo cercando anche di integrarlo il più possibile con la scala

sottoscala aperto
Specht Architects

L’utilizzo più diffuso per potenziare questa zona è quello di adottare delle soluzioni contenitive, anche perché – si sa – lo spazio in casa sembra non essere mai abbastanza. Largo quindi ad armadiature, sistemi push and pull estraibili o cassetti. Per case più moderne, belle sono le ante filomuro e con maniglie nascoste, che si mimetizzano nella parete. Per case dal design più classico, invece, preferite modanature e maniglie a vista.

Per realizzare la maggior parte delle idee che seguono, occorre una progettazione molto precisa e su misura, quindi rivolgetevi a dei professionisti per avere un risultato impeccabile.

LBMVarchitects

Soluzioni utili e funzionali

Vediamo quali sono le funzioni più utili da inserire per sfruttare un sottoscala aperto.

– Guardaroba. 

Se avete la scala vicino all’ingresso, vi sarà sicuramente comodo adibire questo spazio a guardaroba, per riporre cappotti e scarpe. Avrete così più superficie da poter sfruttare e anche maggiore ordine visivo. 

– Dispensa

Altro modo utilissimo per recuperare quest’area è realizzare una dispensa, soprattutto se la scala è nei pressi della cucina. Può essere organizzata con ante e cestelli estraibili o con semplici ripiani in legno. 

– Bagno di servizio/lavanderia

Un bagno in più in casa può essere ricavato nella parte più alta della scala ed è sufficiente un wc e un piccolo lavabo. Potete anche inserire qui la lavatrice, così da lasciare più spazio nel bagno principale. 

– Postazione lavoro

Se state cercando un posto per lavorare in tranquillità, attrezzate il vostro sottoscala con un piano d’appoggio e delle mensole.

sottoscala aperto
Ardesia Design

Sfruttare un sottoscala aperto in modo originale

Ecco altri modi, più particolari, per organizzare il sottoscala.

– Area gioco

Farete sicuramente felici i più piccoli utilizzando il sottoscala per creare un mondo a dimensione bambino: create uno spazio racchiuso e raccolto in cui possano giocare e sentirsi liberi di sognare.

– Portabici

Gli amanti della bike non potranno che scegliere questa soluzione, sfruttando lo spazio del sottoscala per riporre la bicicletta, che può essere fissata alla scala stessa con dei ganci appositi.

sottoscala aperto
Nic Darling

– Enoteca

Questa zona può essere usata anche per collocare la propria collezione di vini, attrezzandola con vari supporti per le bottiglie.

– Angolo verde

Perché poi non recuperare questo spazio inutilizzato per inserire un angolo verde o un piccolo giardino zen?

– Cuccia

Altra soluzione originale è quella di posizionare, magari tra le altre armadiature, la cuccia per il proprio animale domestico. Sarà sufficiente dotarla di un morbido cuscino e, volendo, la ciotola della pappa.

Se avete bisogno di ottimizzare lo spazio del sottoscala, consultate il sito https://zeumadesign.com.

13 Ottobre 2020 / / Design

Torno a parlare del prestigioso premio internazionale di design A’ Design Award & Competition, presentandovi 20 progetti vincitori nella categoria Good Industrial Design per l’edizione 2019-2020.

A’ Design Award è uno dei più importanti premi internazionali di design, organizzato da OMC Design Studios SRL, membro di ADI e ICSID, con sede a Como. Nel caso ti fossi perso il post di presentazione, puoi trovarlo a questo link: Sei un creativo? Partecipa a   A’ Design Award 2020-21. 

Come e perché partecipare

Se sei un creativo o un’azienda che opera nei campi dell’architettura, della grafica, del design o della moda, puoi presentare la tua candidatura al concorso. I vincitori di A’ Design Award possono accedere ad una ricca serie di servizi che includono mostre di design, partecipazione all’annuario, certificati di premi di design, trofeo del premio, partecipazione a serate di gala, inviti ad eventi di alto livello, inviti al Megastore del Design, traduzioni in lingua madre, networking aziendale, marketing del design, comunicati stampa, inserimento nel World Design Index e nel World Design Rankings, solo per citarne alcuni. 

Iscriversi è semplice, basta cliccare su questo link:

https://competition.adesignaward.com/registration.php

Importante: la data limite per le iscrizioni è il 28 febbraio 2021!

Al momento dell’iscrizione, avete la possibilità di scegliere fra più di 100 categorie, tra le quali Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Service Design Award, Good Fashion Design Award.

Per consultare la lista delle categorie clicca qui: category listing.

20 progetti vincitori nella categoria Good Industrial Design

Oggi vi presento una mia selezione di 20 progetti, vincitori per l’edizione 2019-2020 nella super categoria Good Industrial Design Award, che comprende ben 20 categorie, tra le quali: Furniture, decorative items and Homeware, Lighting, Bathroom furniture and sanitary ware design, Home appliances, Street furniture, solo per citarne alcune.

Sotto ogni immagine trovate il link alla scheda del progetto. Vi consiglio di cliccarci sopra, scoprirete quanto sono geniali e innovative queste proposte, e conoscerete più da vicino il designer o l’azienda che le ha create.

Per la categoria Furniture, Decorative Items and Homeware Design:

Good Industrial Design
Infinity Armchair by Natalia Komarova
Good Industrial Design
Time Book Bookend by Yi Tong
Good Industrial Design
37 Degrees Music Coffee Table Music Coffee Table by 37 Degree Smart Home Ltd.
Good Industrial Design
Rainforest Vase by Sini Majuri
Good Industrial Design
Move it Mobile Office System by Designaffairs

Per la categoria Lighting Products and Projects Design:

Good Industrial Design
Nuvem Decorative Lighting Solution by Miguel Arruda
Good Industrial Design
Flex Multifunctional lamp by ZhuoYi Fan
Good Industrial Design
Frutta Lamp by Masashi Yamanaka and Kaori Osawa
Good Industrial Design
PlouNuvol Light interactive installation by Dani Paez
Good Industrial Design
Eclipse Wall Lamp by Ziqiang He

Per la categoria Art Materials, Stationery Supplies and Gift Items Design:

Castellar Tailoring Tool Storage by Fang Shih
Good Industrial Design
Free and Easy Easel by Industrial Design College in LAFA
Good Industrial Design
Idea And Plan Stationery Products by Polin Kuyumciyan

Per la categoria Bathroom Furniture and Sanitary Ware Design:

Good Industrial Design
Foglia Bathroom Collection by Defne Koz
Good Industrial Design
50 Liters Water by Junjie Lee

Per la categoria Digital and Electronic Devices Design:

Oppo Enco W31 True Wireless Headphones by Oppo Industrial Design Division
Black Hole Speaker by Arvin Maleki and Ayda Mohseni

Per la categoria Home Appliances Design:

Good Industrial Design
Lavazza Desea Coffee Machine by Florian Seidl
Good Industrial Design
Wave Blender by Leila Ensaniat and Nima Farzin

Per la categoria Street Furniture Design Category:

Good Industrial Design
Fluid Cube and Snake Smart Furniture by Hello Wood

Vi ricordo ancora una volta che potete iscrivervi entro il 28 febbraio 2021, registrandovi a questo link:

https://competition.adesignaward.com/registration.php

Per saperne di più consulta il sito ufficiale di ‘A Design Award.

6 Ottobre 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Se avete un balcone, è un peccato non sfruttarlo anche nelle belle giornate che l’autunno può regalarci. Ecco come attrezzarlo per viverlo anche in autunno.

Photo Ikea

Le giornate si accorciano, la temperatura si fa più frizzante e spesso pioggia e vento accompagnano le giornate autunnali. Tuttavia, l’autunno è una stagione che può ancora regalarci splendide giornate tiepide e soleggiate, dunque se avete un balcone, è un peccato non sfruttarlo anche in queste occasioni. Basta adottare alcuni piccoli accorgimenti per rendere il balcone caldo e accogliente, così da poter leggere, lavorare, pranzare o sorseggiare un aperitivo nonostante l’aria frizzantina. Per attrezzare correttamente i balcone per i mesi freddi, bisogna partire dal presupposto che anche in autunno, il balcone può essere visto come un’estensione dello spazio interno. Vediamo come:

Il giusto mix tra arredo per esterni e piante

Gli arredi e le piante sono fondamentali per creare uno spazio fruibile, intimo ed esteticamente gradevole. Se il balcone è piccolo, pensate a collocare gli arredi essenziali, ovvero un tavolino e delle sedie. I materiali da privilegiare sono quelli plastici e l’alluminio, per via delle caratteristiche di leggerezza e resistenza all’umidità. Le sedie devono essere leggere e pieghevoli, così da poter essere messe rapidamente al riparo in caso di pioggia. Se invece non amate le sedie pieghevoli, potete optare per modelli impilabili, come le sedie Bora Bistrot di Nardi. La stessa azienda ha in catalogo Flùte, un pratico tavolino con piano ribaltabile, che una volta piegato si può riporre facilmente.

Se avete un balcone più spazioso, potete allestire un angolo salotto, utilizzando poltroncine da esterni, panche o divanetti, come per esempio questi della collezione Net di Nardi, realizzati in resina fiberglass, resistente alle intemperie e ai raggi UV.

balcone
Collezione di arredi per esterni Net di Nardi

Per quanto riguarda le piante e i fiori, al contrario di quel che si può immaginare, l’autunno offre moltissime varietà, come i ciclamini, i crisantemi, le ortensie, l’erica, il rododendro. Fantastici effetti, grazie alle foglie che virano sui toni del rosso e dell’arancione, si possono ottenere con la vite americana, mentre la Bignonia Capredata, un rampicante resistente e sempreverde, vi donerà una magnifica fioritura autunnale. 

Bignonia Capredata in fioritura

Accessori e complementi per un’atmosfera calda e accogliente 

Accanto agli arredi e alle piante, dovete pensare ad una serie di accessori e complementi indispensabili per creare un’atmosfera calda e accogliente. Fondamentali coperte, plaid e scialli per ripararsi dal freddo, da scegliere in colori coordinati e realizzate con tessuto in lana o sintetico, come la lana polare. Per un effetto più decorativo, aggiungete un paio di finte pellicce. Prevedete un cesto nel quale riporle: oltre a essere decorativo, vi aiuterà a tenerle in ordine e a trasportarle facilmente all’interno in caso di pioggia.

Accanto alle coperte, non possono mancare i cuscini e i tappeti, rigorosamente waterproof. Fantastica la collezione di tappeti per esterni Garden Layers Blue, firmata da Patricia Urquiola per Gan. I tappeti si possono abbinare agli altri elementi in coordinato, come materassini e cuscini.

I tappeti della collezione Garden Layers Blue di Patricia Urquiola per Gan

Visto che le giornate saranno inevitabilmente più corte, l’illuminazione è un elemento da non trascurare. Il mercato offre moltissime soluzioni, dalle lampade per esterni da montare fisse a parete, fino alle più suggestive ghirlande con lucine a LED o alle romantiche lanterne, nelle quali si possono inserire delle candele, tenendole al riparo dal vento. Sul tavolo potete appoggiare una lampada a LED senza fili, molto pratiche e utilizzabili anche indoor.

balcone in autunno
Mooon! | Lampada da tavolo per esterno By Fermob

Per finire, se amate le decorazioni, sbizzarritevi con composizioni floreali dal mood autunnale, con foglie secche, legnetti, zucche ornamentali.

Riscaldare il balcone con stufe e camini per esterni

Forse non ci avete pensato, ma oggi installare un elemento riscaldante sul balcone non è più una cosa impossibile. In commercio esistono innumerevoli soluzioni, tra elementi fissi o mobili, con alimentazione elettrica o a gas. Ecco di seguito alcune idee, trovate sul portale Archiproducts:

I camini alimentati a bioetanolo sono la soluzione più pratica, perché non prevedono alimentazione elettrica.

Perfetto per l’ingombro ridotto di soli 22 cm di diametro e 42 cm di altezza, il caminetto da esterno con alimentazione a bioetanolo Wave di Acquafuoco, ha una potenza calorica di 2,0 kW. Design ironico e giocoso per il caminetto free standing con alimentazione a bioetanolo Woody di Formae. Largo 60 cm, ha una profondità di soli 35 come e un’altezza di 35 com, è facilmente trasportabile grazie alle ruote e alla maniglia estraibile.

balcone in autunno
Caminetto free standing con alimentazione a bioetanolo Woody di Formae

Le stufe da esterno sono una soluzione efficace, grazie all’elevata resa termica, tuttavia bisogna prevedere un punto di alimentazione elettrica.

La stufa da esterno Hotty di Uno Più è pratica e versatile, disponibile nelle versioni applique, a sospensione e montata su piantana. Sembra una scultura contemporanea la stufa da esterno a torre Lightfire – Dolcevita di Italkero, dotata anche di illuminazione LED, una pratica soluzione all in one.

balcone in autunno
Stufa da esterno Hotty di Uno Più

Se volete altri suggerimenti su come arredare un piccolo balcone, questo post fa al caso vostro.

29 Settembre 2020 / / Design

La vasca idromassaggio domestica è un elemento ormai alla portata di tutti. Scopri qual’è la più adatta alle tue esigenze, tra le varie tipologie e modelli.

 vasca idromassaggio

Scadenze, ritmi serrati, appuntamenti: la vita moderna è frenetica e ricca di stimoli. Ogni giorno è una sfida nuova, e riservare il giusto spazio al relax e al riposo è essenziale per trovare il proprio equilibrio e dare il massimo, al lavoro come nel tempo libero. Non è una coincidenza che sempre più persone abbiano trovato nella seduta alla spa più vicina un appuntamento fisso della loro settimana, un momento da dedicare al benessere e al riposo

Una soluzione persino più pratica è quella di acquistare una vasca idromassaggio domestica, da installare in casa per avere a propria disposizione tutto il necessario per ricaricare le pile con un bagno ristoratore, ogni volta che lo si desidera.

Un tempo riservata ai saloni di bellezza o alle suite di hotel lussuosi, oggi la vasca idromassaggio è infatti diventata un accessorio alla portata di tutti. L’installazione facilitata, le dimensioni spesso contenute, e la disponibilità di modelli da esterno come da interno, ne fanno un acquisto estremamente popolare, e dal grande valore.

 vasca idromassaggio

I vantaggi dell’idromassaggio, d’altronde, sono ben noti: dedica diversi a questa tematica il blog del portale specializzato Vascaidromassaggio, sottolineando – tra gli altri –  i benefici per la qualità del proprio sonno. L’idromassaggio, infatti, favorirebbe la corretta pressione arteriosa, rilassando e tonificando la muscolatura, preparando al meglio l’organismo per il sonno. Importante anche la possibilità di fare, direttamente in casa, la cromoterapia: si tratta di una pratica che vede l’utilizzo di luci led colorate per creare un’atmosfera dall’effetto rilassante.

Vasca idromassaggio, un tocco di modernità per la propria casa

I benefici per il corpo non sono gli unici: la vasca idromassaggio in casa rappresenta un elemento d’arredo importante ed estremamente accattivante, che esprime amore per la tecnologia e la cura del proprio corpo, andando a comporre un area relax nel bagno o in una qualsiasi altra stanza che dispone di un collegamente con la rete idrica.

In tal senso, la scelta del prodotto deve essere fatta con attenzione. I modelli dal perimetro quadrato o rettangolare sono probabilmente quelli più classici e adatti a un ambiente come il bagno. Arricchite da dettagli quali gli elementi trasparenti o le luci colorate per la cromoterapia donano all’ambiente un tocco di modernità, ben sposandosi al resto degli arredi. Più eleganti e in un certo senso estrose quelle tonde, perfette per completare uno spazio più ampio, scelta ideale per una seduta ‘di gruppo’: il perimetro circolare offre il contesto perfetto per condividere in compagnia un momento di relax. Dall’aspetto contemporaneo e accattivante l’idromassaggio angolare: questa soluzione ha inoltre il vantaggio di offrire un’opzione ottimale per chi dispone di un ambiente più ristretto. La forma angolare, infatti, ne fa la scelta giusta per completare con facilità un bagno di piccole dimensioni.

Non è difficile, vista la disponibilità di forme, dimensioni e tecnologie differenti, scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze. Un idromassaggio domestico è un investimento in termini di benessere e qualità della vita, oltre che un elemento d’arredo di grande impatto. Un piccolo grande aiuto per vivere la quotidianità con più energia, e per regalarsi momenti di riposo direttamente a casa, da soli o in compagnia, ogni volta che lo si desidera.

26 Settembre 2020 / / Design

Pantheone I è il diffusore audio prodotto dall’azienda australiana Pantheone Audio, che coniuga qualità del suono e connettività ad un design esclusivo e minimalista. 

Pantheone I

Il mondo del design si è allargato da tempo dagli arredi ai complementi, fino a comprendere anche i dispositivi tecnologici. Esemplare in questo senso è il diffusore audio Pantheone I, recentemente premiato con il Red Dot Award. La sua forma minimalista e sinuosa si adatta ad ogni stile e a ogni ambiente. Pantheone I è disponibile in bianco e nero, ed è realizzato in un unico pezzo di resina ad alta densità rifinito a mano.

Pantheone I

Qualità del suono ed estetica ricercata

Il fondatore di Pantheone Audio, l’azienda australiana che ha realizzato il dispositivo, ha puntato fin dagli esordi all’integrazione tra la tecnologia più innovativa e il design. Ci sono voluti quattro anni di studi per progettare questa cassa acustica che offre un suono di grande qualità in una forma elegante. Pantheone I ricorda una scultura contemporanea, la cui geometria, caratterizzata da un’apertura centrale, ricorda una cupola, nello specifico il Pantheon.

La qualità dal suono è garantita dai due potenti altoparlanti per bassi, due mid range Hi-Fi e quatto tweeter. Il dispositivo si può controllare tramite l’app Pantheone I (disponibile sia per iOS che per Android) e collegare a servizi come Spotify, Tidal, Pandora o iTunes

Pantheone I

Inoltre, Pantheone permette di gestire diverse zone sonore nella casa, collegandosi fino a 8 dispositivi. Infine, la funzionalità di Alexa integrata al diffusore audio integra perfettamente il dispositivo nei sistemi IoT o domotici.

Pantheone I

Niente male, per essere il primo prodotto lanciato dall’azienda.

Per informazioni, questo il sito ufficiale.

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24 Settembre 2020 / / Design

La designer ucraina Daria Zinovatnaja firma Soda, la nuova collezione di piastrelle in gres porcellanato prodotte da Ceramica Bardelli. Colori vivaci e forme geometriche in 10 famiglie di decori assortiti.

Daria Zinovatnaja

Daria Zinovatnaja è una giovane designer ucraina che possiede già una personalissima cifra stilistica, caratterizzata da forme geometriche e colori vivaci. Le sue creazioni spaziano dagli arredi ai complementi, e vanta già numerosi premi internazionali di design

Daria Zinovatnaya

Ceramica Bardelli è un’azienda attiva dal 1962 nel settore dei rivestimenti e pavimenti in ceramica, da sempre all’avanguardia per quanto riguarda i materiali ed il design. Nel corso degli anni, hanno collaborato con l’azienda designer del calibro di Giò Ponti, Pietro Fornasetti, Ruben Toledo e tanti altri, facendo di Ceramica Bardelli sinonimo di ceramica d’Autore.

Dalla collaborazione dell’azienda con la designer Daria Zinovatnaja è nata Soda, la nuova collezione di mattonelle in grès porcellanato per interni ed esterni. 

Soda by Daria Daria Zinovatnaja, il fascino dell’insolito

Composta da 16 diverse mattonelle disponibili nel formato 25×25 rettificato, dallo spessore di 1 cm, Soda è una collezione che sfoggia un mix di colori e di disegni geometrici. Grazie alla vasta scelta, con Soda si possono comporre infinite configurazioni, rendendo unico ogni rivestimento.

Daria Zinovatnaya

Caratterizzate da una finitura opaca, le piastrelle della collezione Soda sono declinate in tre linguaggi decorativi differenti, divise in tre famiglie di colore. Le tinte delle mattonelle in tinta unita spaziano nella palette dei neutri, dal grigio chiaro al Tortora fino all’avorio, ognuna accostabile a 16 pattern geometrici differenti.

L’avorio si combina con toni a contrasto come il blu, il nero, il rosa e il mattone. Il grigio si combina con una palette di verdi, blu e neri, mentre il tortora si accorda con diverse sfumature di marrone, già il nero.

Unione di consueto e insolito, la collezione Soda è caratterizzata da un forte carattere espressivo, e si abbina ad arredi d’epoca, ma anche ad ambienti moderni, ai quali conferisce un tono artistico. Soda può essere applicata sia ai pavimenti che alle pareti, per decorare qualsiasi ambiente e dare carattere alle pareti di bagni e cucine. Soda rappresenta una interpretazione contemporanea delle tradizionali cementine, un rivestimento che non è mai passato di moda.

Per informazioni: collezione Soda Ceramica Bardelli

22 Settembre 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Lo stile industriale in tutta la sua purezza caratterizza questo splendido attico con vista sui tetti di Stoccolma. Un pozzo di ispirazione per chi ama questo stile.

stile industriale

Legno grezzo, cemento, metallo, mattoni a vista, mobili di recupero, impianto elettrico a vista: questo attico è un manifesto dello stile industriale.

Se cercate idee e ispirazioni per la vostra casa in questo post trovate una meravigliosa carrellata di immagini. Un filo conduttore di stile che lega in modo armonico tutti gli ambienti dell’appartamento, dal living alla cucina, dalla camera da letto al bagno fino al delizioso terrazzino.

L’attico si sviluppa su tre piani: il primo piano, dotato di ingresso indipendente, ospita la zona notte, composta da un’elegante lounge-dressing, dalla camera e dai bagni. Una scala conduce al piano superiore, dove si trova l’open space con cucina e living, dominato dal vano scala a giorno che conduce al terrazzino.

Open space con cucina a vista, un classico dello stile industriale

La zona living è strutturata in un open space con cucina a vista, un classico dello stile industriale. I rivestimenti del pavimento demarcano le due zone: da un lato, lastre in metallo effetto rame con griglia anti scivolo delimitano l’ingresso e la cucina, mentre il living sfoggia un parquet in legno massello di recupero.

stile industriale

Le pareti sono trattate con un rivestimento in cemento alternato a pareti con mattoni a vista, mentre cucina e ingresso sfoggiano mattonelle Zellige avorio, che hanno il pregio di riflettere la luce. La cucina, dotata di isola centrale sormontata da generose lampade a sospensione in vetro opaco, ha una struttura realizzata con assi da cantiere e ante laccate in nero

stile industriale
stile industriale

I colori dominanti sono il grigio e il nero, cosicché il divano azzurro spicca e attira lo sguardo.

stile industriale

Lungi dall’essere scuro o monotono, l’ambiente è illuminato da una fila di finestre a spiovente da un lato e da due finestre sul lato cucina-dining. Ma sono i dettagli e i contrasti a dare originalità e personalità alla stanza, come il lavandino in ferro smaltato, i lampadari in cristallo, gli arredi usurati, tutti di recupero.

stile industriale

Salendo la scala, realizzata con tubolare d’acciaio laccato nero e pedate in metallo, si accede al terrazzino con vista sui tetti di Stoccolma.

Una camera da letto principesca

Al piano inferiore si trova la zona notte, divisa tra un elegante salottino, la camera da letto matrimoniale e l’area servizi. Lo spazio è organizzato in un ampio open space, diviso da vetrate scorrevoli con telaio in acciaio e illuminato dalle finestre poste sui due lati opposti.

stile industriale
stile industriale
stile industriale

Tutto questo fa sì che la camera da letto abbia una dimensione principesca. Il pavimento in legno dona calore all’ambiente, in contrasto con le pareti trattate a cemento e le ante antracite dell’armadio. La zona lounge, attrezzata con due divani rivestiti con un sofisticato tessuto color melanzana, e dominata da un lampadario in cristallo, funge da anticamera e dressing.

stile industriale

L’unica nota stonata, a mio parere, è il bagno. Non certo per il fatto che la sala da bagno sia aperta sulla camera, con la sua brava vasca free standing e la doccia filopavimento.

Il rivestimento in lastre di gres porcellanato grigio non si intona in modo armonico ai rivestimenti e ai colori circostanti. Inoltre, il vaso è collocato in una nicchia ma rimane visibile e privo della necessaria privacy. Personalmente, avrei separato la zona wc, inglobando la inutile toilette adiacente e aggiungendo, oltre al piccolo lavabo, un bel bidè. 

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