I materassi in lattice sono tra i sistemi di riposo più diffusi in assoluto; nel tempo hanno rimpiazzato soluzioni meno efficaci, come le imbottiture in lana o i vecchi materassi a molle. Il motivo è semplice: il lattice (benché questa definizione non sia completamente corretta) è un materiale naturale che garantisce svariati benefici durante il sonno, contribuendo a migliorare sensibilmente la qualità del riposo. Questo aspetto è fondamentale per recuperare le energie psicofisiche ed evitare disturbi connessi al mantenimento di una postura scorretta durante il sonno. Di seguito, vediamo quali sono le caratteristiche distintive di questo tipo di materasso e quali vantaggi offre.
Cos’è il lattice
Noto anche come latex, il lattice è una sostanza naturale (benché ne esistano anche versioni di origine sintetica), che viene estratta da diverse specie di piante. Si presenta come una soluzione dalla consistenza lattiginosa e leggermente appiccicosa; viene impiegata in numerosi ambiti industriali, inclusa la fabbricazione di materassi “in lattice”. In realtà, a tale scopo viene adoperata la schiuma di lattice, un derivato prodotto mediante la coagulazione e la vulcanizzazione di una miscela di lattice e aria. I materassi in lattice sono ampiamente diffusi in commercio; presenti sul mercato fin dagli anni Settanta, possono essere acquistati anche online, grazie a shop digitali specializzati come www.inmaterassi.it.
Caratteristiche dei materassi in lattice
Il lattice ha un comportamento simile a quello della memory foam (schiuma poliuretanica viscoelastica), ossia è in grado di deformarsi momentaneamente adattandosi alla struttura ergonomica della persona che lo utilizza. In tal modo, risulta morbido e accogliente; questa qualità dipende, in parte, da quanti fori vi sono sul materasso: quelli che ne hanno di più, risultano più elastici.
La struttura interna del lattice, inoltre, favorisce la traspirazione, una prerogativa fondamentale per garantire il comfort durante il sonno, specie nel corso dei periodi più caldi dell’anno. In aggiunta, mantiene costante la propria temperatura, senza riscaldarsi a contatto diretto con il corpo (cosa che invece accade con alcuni materassi in memory). Da ciò si comprende quanto possa essere funzionale un supporto di questo tipo, per evitare i problemi connessi alla sudorazione ed alla cattiva traspirazione.
Anche dal punto di vista sanitario, il lattice è un materiale che offre ottimi riscontri. Si tratta di una sostanza praticamente anallergica; le reazioni avverse riguardano quasi sempre soggetti caratterizzati da una particolare sensibilità e derivano perlopiù da un contatto diretto prolungato con il materasso. Ad ogni modo, i materassi in lattice sono adatti ai soggetti allergici alla polvere, dal momento che hanno spiccate caratteristiche antiacaro.
Infine, il lattice si contraddistingue per una spiccata durevolezza; con i dovuti accorgimenti, un materasso di questo tipo può conservarsi in perfette condizioni per circa dieci anni. Il consiglio è quello di capovolgerlo (cambiando lato o invertendo la posizione testa – piedi) periodicamente, così da ridurre il rischio di possibili deformazioni.
I vantaggi durante il sonno
Detto delle varie prerogative che caratterizzano i materassi in lattice, vediamo quali sono i maggiori vantaggi che questo tipo di supporto può offrire.
Anzitutto, il comfort e la qualità del riposo. Il materasso è comodo, e risponde perfettamente alle esigenze di chi è solito dormire disteso a pancia in giù oppure riverso su un fianco. Grazie al sostegno uniforme alla schiena ed alla zona lombo-sacrale, il lattice contribuisce ad evitare l’insorgere di disturbi quali torcicollo, nevralgia, lombalgia e mal di schiena.
Come detto, il lattice è un materiale naturale (anche se alcuni modelli di materasso potrebbero presentare una componente sintetica) e duraturo, nonché di qualità generalmente molto alta. Di conseguenza, non è allergico e garantisce un’elevata traspirazione; ciò vuol dire che durante i mesi più caldi dell’anno non trattiene l’umidità, favorendo il benessere durante il sonno e la salubrità dell’intero sistema di riposo.
Il Gruppo Geberit, leader europeo nel settore dei prodotti sanitari, conferma anche per il 2022 lacollaborazione con La Pina, arricchita di nuovi contenuti multimediali.
Orsola Branzi, in arte La Pina è una delle voci più amate e riconoscibili nel mondo delle radio. Scrittrice e viaggiatrice è attenta alle novità e le tecnologie che migliorano la vita di tutti i giorni. Per il secondo anno consecutivo la conduttrice viene scelta come portavoce ideale delle caratteristiche distintive di Geberit AquaClean.
Una gamma di prodotti unici nel loro genere che uniscono le funzionalità di un normale vaso a quelle del bidet, rispondendo a diverse esigenze e offrendo nuovi standard in termini di comfort e igiene.
La visione comune sul benessere e l’attenzione sull’innovazione hanno spinto Geberit a continuare su tutti i canali la campagna istituzionale “E’ tutta un’altra musica”, dove la deejay è protagonista.
La nuova campagna social di Geberit AquaClean
In parallelo Geberit coinvolge La Pina per unnuovo progetto ad integrazione della campagna pensato esclusivamente per i canali social e il web.
Affiancata da Diego Passoni, la deejay racconta con il tone of voice diretto e ironico che la contraddistingue la rivoluzione per la routine quotidiana insita nel concept di questo prodotto.
Una sorta di sit-com ambientata in un ambiente bagno Geberit dove La Pina e Diego vivranno scene di vita intima e quotidiana illustrando le principali caratteristiche di AquaClean: dall’aspirazione dei cattivi odori al riscaldamento del sedile, dalla programmazione personalizzata attraverso App al risparmio di tempo e all’igiene, fino all’ottimizzazione dello spazio. Il tutto, senza dimenticare l’unione di design funzionale e tecnologia che identifica i prodotti Geberit.
Il primo teaser, on-air da fine marzo, è seguito da 6 episodi, accompagnati da numerose foto di backstage, sketch e mini-pillol, trasmessi sui canali ufficiali di Geberit.
Ogni abitazione ha delle tonalità di colore particolari che non sono date solo da mura e pavimenti, ma anche dall’arredamento. Ogni dettaglio contribuisce a dar vita a combinazioni uniche, che possono rispecchiare chi le organizza o uno stile che si apprezza particolarmente.
Per quanto possano sembrare un dettaglio secondario, in realtà anche le tende contribuiscono a questa sinfonia di colori, incidendo direttamente sul design delle nostre case. Anche le tende oscuranti non sono da meno, in quanto possono essere perfettamente integrante con l’ambiente domestico, adattandosi agli innumerevoli stili di design.
Ciò è possibile per via della loro grande varietà di modelli, a partire dalle classiche per l’ufficio a quelle più moderne che presentano un’istallazione semplice e veloce! Una volta valutato il modello più adatto alle proprie esigenze, si potrà procedere con l’acquisto delle tende oscuranti roma, o in qualsiasi altra città della penisola.
La scelta della tenda passa prima per la stanza
Prima di andare alla ricerca del perfetto modello di tenda oscurante è bene capire per quale stanza lo si vuole acquistare. Ci sono modelli molto compatti la cui grandezza è commisurata alle finestre; questi sono perfetti per stanze con poco spazio o in cui la finestra è posta vicino ad altri elementi d’arrendo. La compattezza delle tende permette difatti di non occupare spazi in eccesso, andando così a riempire solo quello strettamente necessario.
Volendo invece prendere ad esempio stanze ampie con grandi finestre, le tende lunghe possono rivelarsi un’idea di design davvero piacevole ed elegante. Ovviamente non è solo una questione di spazio, ma anche di colori! Con la grande varietà di fantasie e tinte presenti sul mercato può non essere immediato trovare quella più adatta ai propri interni, tuttavia non è affatto impossibile. La scelta in tal senso può essere fatta seguendo schemi “rigidi”, ad esempio prendendo una tenda con lo stesso colore di alcuni arredi della stanza, così da dare uniformità.
Alternativamente si può scegliere in base all’elemento preponderante presente nella stanza; se il legno scuro abbonda, una tenda molto scura potrebbe appesantire eccessivamente l’ambiente, dunque meglio optare per un colore che possa alleggerirlo! Non c’è davvero limite alle combinazioni possibili, basta semplicemente prendere confidenza coi vari prodotti.
L’installazione ha una sua netta rilevanza
Colori, fantasie e stile sono indubbiamente molto importanti, ma non bisogna dimenticare anche altri elementi dal carattere più pratico. Le tende oscuranti difatti necessitano di un’installazione apposita a seconda dei vari modelli; dunque, questo è un fattore da prendere sempre in considerazione. Alcune installazioni potrebbero richiedere di forare il muro adiacente alla finestra per sistemare la base su cui scorrono le tende, altre invece potrebbero richiedere delle superfici a cui aderire, dunque sufficientemente ampie.
Le soluzioni sono varie, tutte adattate al tipo di tenda che dovranno sostenere: per questo motivo quando si sceglie un modello bisogna sempre verificare che genere d’installazione richiede. Ovviamente alcuni modelli di tenda oscurante potrebbero essere adatti a più tipi di installazione, ed in tal senso basterà scegliere quella più adeguata alle proprie esigenze, non dimenticando di dare un occhio di riguardo al modo in cui l’installazione si adatta al design della stanza.
La cabina armadio è la stanza più desiderata in ogni abitazione. voglio darvi degli suggerimenti in questo post su come progettare la cabina armadio perfetta. La cabina armadio è realizzabile anche in una casa di dimensioni limitati o normali. Quindi un sogno assolutamente realizzabile!
Sex and the city Film
La cabina armadio è forse lo spazio più desiderato dalle donne ma ultimamente anche tanti uomini lo chiedono nella fase di progettazione di inserire la cabina all’interno della casa. In questo post vi faccio vedere alcuni esempi di alcuni progetti e come ho ricavato la cabina armadio.
Ricavare lo spazio per la cabina armadio
Il luogo più utilizzato per ricavare la cabina armadio è all’interno della camere da letto. Per la progettazione della cabina armadio non dobbiamo per forza avere uno spazio enorme ma è sufficiente organizzarla bene per avere una guardaroba capiente. Questo spazio può essere ricavato anche in un sgabuzzino oppure un corridoio oppure all’interno di un bagno.
Come progettare la cabina armadio in camera da letto
Se le dimensioni della camera ci permettono possiamo ricavare uno spazio per la cabina armadio all’interno. E’ sufficiente avere una camera di almeno 12mq per poterla realizzare. Mi chiedete come sarà possibile? ve lo dimostro con dei disegni che ho realizzato per alcuni progetti. Una profondità minima di 400 cm ci permette di realizzare una cabina armadio destinando una fascia perimetrale della stanza con una larghezza minima di 130 cm.
design by Saideh Shirangi Studio Design UR Life
In questa soluzione la cabina fronteggia il letto ed ha ampie porte scorrevoli utili per avere una visione complessiva dell’interno.
design by Saideh Shirangi Studio Design UR Life
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In questa soluzione la cabina è collocata retrostante il letto, per un risultato un po’ meno tradizionale. Il letto a centro stanza è supportato da un mensolone o da una base in cartongesso. ci sono due porte scorrevoli che si aprono sulle cabine divise in due zone dedicata a lei e a lui.
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Sulle storie del mio profilo instagram ho chiesto la preferenza del pubblico ed ecco qui sotto il risultato, scrivimi nei commenti anche la tua preferenza.
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Suggerimenti dell’interior designer per una buona progettazione della cabina armadio
Quando progetto una cabina armadio spesso schematizzo le zone funzionali dividendole per stagioni o per uomo e donna. Un’altro fattore molto importante nella progettazione della cabina armadio è la giusta luce. In una cabina armadio funzionale prevedo solitamente un’illuminazione a due livelli. Una di ambiente, quindi a soffitto che è reallizzabile con dei faretti e una sotto mensola, che permette di inquadrare gli abiti.
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Nel progettare la cabina armadio è bene sempre dedicare un angolo beauty con lo specchio e il pouf.
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Progettare la cabina armadio perfetta non è cosi semplice, bisogna organizzare e sfruttare lo spazio in modo da evitare l’effetto disordinato. Infatti, se lo spazio viene ben studiato bastano anche meno di 2 metriquadri per creare una cabina armadio funzionale.
Qui di seguito condivido con voi alcuni layout che ho proposto per alcuni progetti di cabina armadio.
design by Saideh Shirangi Studio Design UR Life
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La differenza in una cabina armadio è sicuramente una buona progettazione da una vera professionista dove non pensa solo a contenere i vestiti, ma studia e progetta lo spazio per contenere tutto. Come lo spazio per gli accessori cravatte le sciarpe o magari un’asse da stiro. Infatti, avere gli accessori giusti in una cabina armadio ti rende organizzato e finalmente non avrai il problema di perdere tutto o metterci ore a vestirti!
Zalf design
Zalf design
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Hai identificato una palette colori che ti piace alla follia e la vorresti tanto applicare in una stanza della tua casa? Come si fa? Come si può replicare quel mood e quelle emozioni che ti ha trasmesso quella magnifica palette colori?
Hai trovato un’immagine su Pinterest che ha catturato la tua attenzione. Non sai perchè, non sai quale dettaglio particolare ti abbia attirato. Forse nessuno in particolare o forse nell’insieme quella foto ha un’armonia cromatica davvero unica e perfettamente bilanciata.
Ok, hai capito che quei colori ti piacciono (ed è già un passo avanti, non è da poco!). E ora? Come si fa ad applicare quella stessa identica palette colori anche all’interno della tua casa o anche solo in una stanza di essa?
In questo articolo ti illustro step by step come esaminare nel dettaglio e come replicare e applicare la tua amata palette colori in autonomia all’interno della tua casa attraverso la scelta di arredi, finiture e oggetti decorativi, perfettamente bilanciati tra loro e in armonia cromatica.
La palette colori è una sequenza di colori, generalmente 5 o 6, che rappresenta le tonalità principali contenute in un’immagine, oppure in una moodboard (collage di foto o elementi/oggetti reali), o in un progetto di arredo, oppure ancora in una stanza della casa.
Come replicare la palette colori all’interno degli spazi? La soluzione perfetta per creare armonia cromatica è utilizzare la regola del 60-30-10. Non so se ne avete già sentito parlare, ma questo metodo permette di applicare consapevolmente il colore all’interno dei vostri spazi. Quando parlo di applicazione del colore non intendo solo la pittura delle pareti, ma anche pavimenti, arredi, complementi ed elementi decorativi. Tutti gli elementi presenti hanno un colore, in dosi e volumi diversi, ma comunque ce l’hanno. Ogni elemento che compone la stanza ha il suo ruolo per rendere il tutto armonico.
La palette colori può essere composta da 5 o 6 tacche colore (solitamente io le rappresento con delle palline allineate, ma sei libera di disegnarle come preferisci e in base ai tuoi gusti). La maggior parte delle volte ne uso 5, ma questa volta, per facilità, ne utilizziamo 6, poi ne capirai il motivo.
Iniziamo a fare i nostri ragionamenti partendo da questa immagine presa da Pinterest e da essa estrapoliamo la sua palette colori.
Supponiamo che tu abbia visto questa immagine e ti sia innamorata della sua palette colori*.
* La palette colori rappresenta i colori prevalenti e più significativi contenuti nell’immagine
Come puoi replicare quelle tonalità all’interno della tua casa?
Attraverso 4 step ti spiego come applicare questa, o qualsiasi altra, palette colori all’interno di una stanza della casa.
STEP #1
Ripasso della regola 60-30-10
Mi avrai sentito parlare parecchie volte della regola 60-30-10, sono insistente perchè credo sia davvero un valido strumento per portarci nella direzione giusta e per aiutarci a non commettere errori riguardo i colori della casa.
Cosa dice la regola:
il 60% dello spazio è occupato dal colore principale
il 30% dello spazio è occupato dal colore secondario
il 10% dello spazio è occupato dal colore di accento
Per colore non si intende solo un colore, altrimenti la nostra casa sarebbe composta da sole 3 tonalità, ma piuttosto si intende una gamma di colori molto simili tra loro, come se il colore fosse composto da diverse sfumature di esso, che si differenziano per lievi sfumature di luminosità, saturazione o tonalità.
Per spiegarmi meglio di ciò che intendo procediamo col secondo step.
STEP #2
Assegnazione delle percentuali 60-30-10
Scomponi la palette in 3 parti raggruppandole per colori simili e assegna ad ogni gruppo la tua percentuale di riferimento.
3 palline > 60%
2 palline > 30%
1 palline > 10%
STEP #3
Come un foglio bianco
Immagina la stanza della tua casa come un foglio bianco, su cui sono schizzati gli arredi che vorresti inserire, ma che non sai di che colore scegliere. Immagina per il momento che essi siano acromatici, bianchi.
Ora dobbiamo identificare a quali elementi della casa vogliamo assegnare il gruppo di colori che rappresenta il 60%, il gruppo di colori che rappresenta il 30% e il colore di accento, quello che ricopre il 10% dello spazio.
Non esiste una regola ferrea che dica che tutti i muri devono far parte del 60%, il divano del 30%, il tappeto del 10%, ecc…
La scelta di ogni singolo componente si basa sul nostro gusto personale e all’effetto che si desidera ottenere.
Come detto poco fa, ogni cosa, ogni superficie, ogni oggetto ha un colore e ognuno di essi contribuisce alla creazione dell’armonia cromatica che tanto desideri.
Ti aiuto a capire meglio attraverso questo esercizio. Prova a chiederti quanto spazio visivo occupano…
i muri > TANTO
il pavimento > TANTO
il divano > ABBASTANZA
i cuscini del divano > POCO
il tappeto > ABBASTANZA
il mobile della tv > ABBASTANZA
il coffee table > POCO
gli oggetti decorativi > POCO
Questo esercizio serve per avere un’idea generale, un punto di partenza per iniziare a fare le tue riflessioni e prendere consapevolezza di quanto spazio occupano i vari elementi che compongono la stanza e quindi sentirti più sicura delle tue decisioni.
STEP #4
Assegna i colori ad ogni elemento
Proviamo insieme ad assegnare i colori a quest’immagine in bianco e nero. Assegniamo a poco più della metà degli elementi le 3 palline di colore appartenenti alla dose del 60% e le parti rimanenti apparterranno alle 2 tacche corrispondenti al 30% e alla pallina del 10%.
Colori che occupano il 60% dello spazio
Colori che occupano il 30% dello spazio
Colore che occupa il 10% dello spazio
Il risultato della somma delle 3 percentuali
Schizza su un foglio la tua stanza e divertiti a giocare coi colori a pastello. Prova, sbaglia e correggi finché non hai trovato la combinazione che più ti aggrada.
Altri esempi
Ti mostro altri 3 esempi pratici per farti vedere in quali altri modi si può applicare la stessa palette all’interno della casa, sempre utilizzando la regola 60-30-10.
Variante 1
Variante 2
Variante 3
Esercizio pratico:
Stampa l’immagine in bianco e nero dello STEP 2 e divertiti a ricreare la tua palette colori preferita.
Ora ti sentirai molto più sicura quando si parla di palette colori, perché hai imparato esattamente come applicare una determinata palette colori all’interno di una stanza della casa.
Fammi sapere qui sotto nei commenti se questo articolo ti è stato utile.
Ciao e a presto.
P.S. Ami il mondo dei colori? Lo sapevi che ho scritto un eBook per le appassionate di colori per la casa? Se vuoi dargli un’occhiata ti lascio il link qui sotto. Buona lettura.
Se avete amici o parenti appassionati di giardinaggio, tra le piante potreste trovare il regalo perfetto, destinato a durare nel tempo.
Se avete un amico che compie gli anni a breve, o qualcuno a cui semplicemente vorreste fare un regalo davvero gradito, fate caso se ha la passione del giardinaggio, perché…questo potrebbe essere il momento migliore per regalargli qualcosa che resterà per la vita: no, non un gioiello, e nemmeno un mobile. Una pianta. Regalare una pianta, magari fiorita, potrebbe essere il suggello di un sentimento che volete dimostrare quanto sia destinato a durare. Una pianta resta: cresce, si assesta, allunga le sue radici nel terreno e sopravvive anche a chi ha ricevuto il dono, come esempio di cosa può essere l’amicizia (o l’amore) anche per le future generazioni (ovviamente, se ben curata!). Immaginate la sorpresa negli occhi di questa persona quando si vedrà recapitare a casa una pianta nel pieno della fioritura da Interflora, il vero esperto del settore: riuscite a vedere quanto bello potrebbe essere il vostro regalo? Per gli amanti del giardinaggio niente è come una pianta nuova, niente è come infilarsi i guanti e scavare una buca per depositare, con cura e amore, la nuova arrivata. Insomma, non esiste un regalo che possa fare più piacere, per chi ami stare all’aria aperta a prendersi cura del proprio giardino! Giardino o balcone, ovviamente: certo, le piante saranno un po’ differenti dato che bisogna tener conto dello spazio decisamente diverso a disposizione, ma se il balcone di questa persona è rigoglioso, niente di meglio che aiutarla a renderlo…ancora più rigoglioso!
Se l’appassionata è la mamma
Avete una mamma appassionata di giardinaggio? Allora qui abbiamo l’idea che stavate cercando per il regalo dedicato alla sua festa: una pianta di potentilla. Si tratta di uno dei fiori simbolo della festa della mamma, e sapete perché? Oltre alla bellezza delle sue infiorescenze, dovete sapere che, quando piove, questa pianta chiude con le sue foglie i fiori, in modo da proteggerli dagli scrosci d’acqua che potrebbero danneggiarli. Proprio come una mamma farebbe con i suoi piccoli. Insomma, regalare a vostra madre questa pianta potrebbe essere un asso nella manica non indifferente per dimostrarle che avete molto a cuore tutto quello che ha fatto per voi lungo tutto l’arco della vostra vita. A questo sito potrete trovare tante idee, anche alternative, per rendere felice la vostra genitrice, magari con un fiore.
Le piante, un regalo destinato a durare
Che la destinataria della vostra pianta da giardino o da balcone sia vostra madre, o un vostro amico, o l’amore della vostra vita, la differenza la fa il biglietto, come sempre. Che sia sentito, colmo del sentimento che provate per quella persona, magari con qualche citazione che possa calzare a pennello. Un regalo destinato a durare, come fosse un diamante vivo: queste sono le piante. Se pensate che regalare un diamante vivo sia esattamente quello che potrebbe fare per voi, vi raccomandiamo di scegliere con cura il servizio attraverso cui farlo recapitare a casa del festeggiato o della festeggiata, perché parliamo di essrri viventi che hanno bisogno del massimo rispetto e del minor stress possibile: per questo, nelle nostre righe, vi abbiamo citato solo i servizi migliori!
Generalmente c’è un’idea per la quale ogni tipo di pavimento può rappresentare uno stile. In questo articolo nello specifico, parleremo di come arredare il proprio soggiorno in base ai pavimenti che si hanno.
Ovviamente, ciò non toglie che se la casa è di proprietà, si possono fare eventualmente dei lavori di ristrutturazione e cambiare quindi i pavimenti.
Scopriamo insieme allora come arredare il proprio soggiorno in base al pavimento, qualche esempio? Possiamo avere un pavimento in cotto; pavimento in marmocemento; pavimento in gres-porcellanato, scopriamo quale tipo di arredamento si abbina perfettamente!
Come arredare un soggiorno con il pavimento in cotto
Nel caso in cui si abbia un pavimento in cotto, non è vincolante il tipo di arredamento da scegliere anche se molti potrebbero fare questa valutazione per i propri arredi. Non necessariamente infatti, dobbiamo pensare a un tipo di arredamento classico o country. Possiamo infatti pensare a un arredamento di tendenza come quello shabby chic o a un arredamento moderno.
Le colorazioni, possono essere varie e differenti da quelle che si possono immaginare, banalmente potrai anche scegliere un color noce perché no! Non esiste per quanto riguarda il cotto l’arredamento unico e solo che puoi scegliere ma puoi basarti molto suoi tuoi gusti personali e scegliere ciò che pensi ti possa rappresentare di più.
Come arredare un soggiorno con il pavimento in marmocemento
Un pavimento in marmo, conferisce a ogni ambientazione della propria casa un tocco di stile e grandiosità in più. Il marmocemento, donerà al tuo soggiorno quella lucentezza che hai sempre cercato in altre abitazioni dove potevi solo crearla con le finestre.
Questo perché il marmocemento, riflette la luce e per ottenere un buon risultato stiloso dalla propria abitazione, basterà pensare a un arredamento che si adegui alle sfumature e alle tonalità di colore. Se hai un marmo nero o comunque scuro e degli spazi grandi in soggiorno, ti consigliamo un arredamento in stile barocco o classico. Il marmocemento di color bianco scintillante: è perfetto per case moderne per uno stile più pop e perché no potrai aggiungere delle geometrie! Se hai intenzione di creare un ambiente contemporaneo non preoccuparti, potrai acquistare anche delle piccole opere d’arte che richiamino il marmo come ad esempio dei vasi o delle ceramiche.
Come arredare un soggiorno con il pavimento in gres-porcellanato
Il gres è un ottimo materiale, poiché è altamente resistente ed è sicuro e antibatterico, perfetto se si hanno bambini piccoli in casa. È inoltre, molto più economico del parquet e il suo effetto soprattutto in alcuni casi ce lo ricorda molto. E’ un ottimo materiale anche per i più pigri perché necessita una bassissima manutenzione.
Se hai scelto il gres porcellanato in stile legno, potrai pensare a un arredamento per il tuo soggiorno di tipo scandinavo. Se ad esempio hai anche la cucina a vista, sarà perfetto e potrai creare un ambiente unico e meraviglioso con piccoli accorgimenti. Se preferisci le sfumature chiaro-scure, puoi pensare a uno stile arte povera, davvero eccellente; un tocco meraviglioso anche per case di piccole dimensioni. Se invece hai bisogno di un ambiente che rifletta la tua personalità e sei una persona eclettica, ti consigliamo di pensare allo stile shabby chic.
Vogliamo anche ricordarti che se sei una persona minimal e hai scelto il gres, potrai prendere in considerazione lo stile industrial, renderà il tuo soggiorno favoloso!
Il Materasso Switch ®, è un prodotto rivoluzionario destinato al sonno dei più piccoli. A differenza degli altri in commercio, questo è il materasso ideale per accompagnare i sonni di bambini e ragazzi dai tre anni fino all’età adulta. Grazie al sistema brevettato dei quattro supporti differenti integrati in un unico materasso, Switch® si adatta alle diverse fasi di crescita dei vostri figli.
Si tratta di un materasso per bambini di qualità, destinato a durare per un lungo periodo. Visti i pareri e le diverse opinioni a riguardo il suo acquisto sembra essere davvero vantaggioso. Certo è che comprare un solo materasso significa un minore impatto ambientale e una minor spesa complessiva.
Scegliere il materasso migliore.
Quale genitore non vorrebbe il meglio per i propri figli? Dall’arredamento della cameretta, ai giochi, fino ai materassi, la scelta dei prodotti a loro dedicati è ampia, ma non sempre facile. A proposito di materassi, possono esserci dubbi su quale sia quello più adatto per il sonno dei più piccoli. Nel caso, la lettura di questo post può esservi d’aiuto.
Materasso e crescita.
Noi genitori ci preoccupiamo tanto dell’aspetto ortopedico del materasso da destinare ai nostri figli. Certo questo è importantissimo, ma non il solo di cui dovremmo tenere conto.
Il sonno tranquillo e ininterrotto è fondamentale per una crescita sana e regolare dei bambini.
Tutti sappiamo che un buon materasso deve dare il giusto sostegno alla colonna vertebrale e adattarsi al peso e alla forma del corpo. Nel caso dei bambini la colonna vertebrale è ancora in fase di sviluppo e la forma del loro corpo è in costante mutamento, così come il loro peso. I bambini necessitano di materassi adatti ai questi cambiamenti fisici e garantire un sonno naturale e salutare.
L’importanza del sonno nella crescita dei bambini.
I bambini appena nati dormono in media sedici ore al giorno, mentre i bambini dai tre ai cinque anni dovrebbero dormire almeno dodici ore. Il sonno per il bambino è fondamentale per la sua crescita sana e il suo benessere psicofisico. Come è facile intuire, la corretta scelta di un materasso per bambini è argomento delicato. Si tratta di garantire ai nostri figli una buona qualità e durata del sonno.
Il corpo dei bambini, proprio mentre dormono, produce somatotropina, cioè l’ormone della crescita. Questo è indispensabile dalla prima infanzia fino alla pubertà. Una buona alimentazione, insieme a un sonno di sufficiente durata, sono essenziali per la sua produzione.
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L’abitudine di dormire male, o poco, può influenzare l’equilibrio ormonale. Infatti diversi studi dimostrano come la privazione del sonno sia collegata allo sviluppo di malattie come l’obesità e il diabete.
Consigli su come incentivare una migliore qualità del sonno.
La cameretta dei vostri figli deve essere pulita regolarmente. Evitate il più possibile l’utilizzo di complementi d’arredo imbottiti. Questi trattenendo la polvere possono ospitare i temibili acari.
Oscurate per bene la stanza. Il buio è fondamentale per un sonno di qualità e anche la pelle, in età puerile, con il buio si rigenera.
I materassi andrebbero cambiati seguendo le varie fasi della crescita.
Riguardo all’ultimo dei tre consigli sono utili alcune precisazioni.
Un bambino, da neonato fino all’età di tre anni, dorme su un materasso per lettino che misura 60 x 125 cm. Sono materassi realizzati in fibre naturali con caratteristiche anti-soffocamento e anti-acaro.
Solo dopo i tre anni il bambino passa a un lettino più grande con un materasso più alto (tra i 10 e i 13 cm) in grado di sostenere il peso del bimbo più grande. Questo materasso misura 70 x 140 cm e va bene fino ai sette anni d’età. Dopo occorre cambiare materasso (e lettino) per passare a uno che misura 80 x 190 cm oppure 90 x 190 cm.
Perché scegliere il Materasso Switch ®.
Piuttosto che acquistare un materasso adatto per ogni fase di crescita, spesso si opta per uno dalle dimensioni standard 80 x 190 cm che può accogliere il bambino fino a quando avrà 13 o 15 anni. Altre volte l’alternativa è l’acquisto di materassi adatti all’età, ma dal costo contenuto, perché considerati dei “materassi di passaggio”. Sono tutte opzioni però che non tengono conto della qualità del sonno.
From Pixabay
Un materasso non vale l’altro.
Per sostenere correttamente il corpo ed evitare posture errate durante il sonno, il materasso deve offrire la giusta portanza alle diverse parti del corpo. La teoria delle zone differenziate prevede, ad esempio, che le spalle trovino un’accoglienza morbida e delicata. Al contrario, la parte più pesante e bassa del corpo richiede un sostegno più deciso per riuscire a mantenere la colonna vertebrale in linea. Tale teoria è valida anche per i bambini, tranne il fatto che la distanza tra le varie parti del corpo muta con la loro crescita.
Poiché un materasso non vale l’altro, è meglio sceglierne uno che possa accompagnare in modo corretto la crescita dei nostri figli. Il Materasso Switch ® è opportunamente pensato per questo scopo e può essere usato dai tre anni fino a oltre l’adolescenza.
La tecnologia del Materasso Switch ®.
Il brevetto del Materasso Switch ® si basa su quattro facce (due per ogni lato). Queste sono state progettate in modo che, una volta posto il materasso nella posizione desiderata, ognuna di queste offra la portanza richiesta.
Per disporre la zona che si vuole non occorre montare alcun componente aggiuntivo. Basta semplicemente ruotare e girare il materasso nel verso desiderato. Come detto le zone sono quattro, ognuna di queste è ben contraddistinta da un numero.
Le diverse portanze sono studiate in base alle tabelle dei percentili di crescita. In base a questi valori, le quattro zone sono calibrate in modo da offrire sempre il giusto sostegno.
Le diverse portanze sono realizzate incidendo il corpo del materasso. Maggiore è il materiale asportato dai tagli, minore sarà la portanza del materasso e viceversa. Anche l’inclinazione e la vicinanza tra i tagli incidono sul risultato finale.
Lato Baby. Progettato per un sostegno leggero ma non troppo rigido, ideale per un bambino dai tre ai sei anni di età alto fino a 100 cm.
Lato Kid. Basta girare il materasso dall’altra estremità per avere una portanza morbida, ma anche un po’ più elastica. Questo lato è adatto per bambini dai sei ai nove anni, alti fino a 125 cm.
Lato Young. Capovolgendo il materasso dall’altro lato si trova questa zona pensata per il supporto più elastico di altezze fino a circa 150 cm. Questo è il lato ideale per bambini dai 10 ai 12 anni.
Lato Teen. Girando ancora una volta verso l’altra estremità si ha una zona con portanze più calibrate e differenziate. Questa è perfetta per seguire l’adolescente fino all’età adulta.
Come è fatto.
Tenuto conto che la scelta di un buon materasso per bambini deve prendere in considerazione anche la qualità e la sicurezza dei materiali con cui esso è fatto, vediamo con quali materiali è realizzato Switch ®.
Il materasso è molto traspirante e non ha parti in memory-foam. Questo è certamente positivo visto che il memory è sconsigliato nei materassi destinati ai bambini. Non offre abbastanza sostegno al bambino e tende a trattenere il calore dei bambini che fino a otto anni sudano molto.
La lastra interna del materasso è costituita da due strati di schiuma poliuretanica. La struttura alveolare interna, traspirante e indeformabile, è ottenuta con tecniche di estrusione ad acqua che elimina tutta l’umidità. I due strati sono perfettamente accoppiati e hanno colorazione e portanza diversa. Il poliuretano arancione è più morbido rispetto a quello verde che è più rigido.
La colla impiegata è a base d’acqua e non contiene sostanze nocive come i VOC (composti organici volatili) dannosi per l’ambiente e per le persone.
Le fibre di poliestere dell’imbottitura, così come quella dei filati per le cuciture, sono ottenute riciclando la plastica recuperata dagli Oceani. Dei filati che sono più leggeri e più performanti di quelli tradizionali e che riducono l’impatto ambientale.
La fodera in cotone 100% si divide in due parti per facilitarne il lavaggio in lavatrice. Inoltre i materiali tessili impiegati sono certificati OEKO-TEX® STANDARD 100 per la classe di prodotto I. La classe più rigida che certifica un prodotto adatto ai bambini.
Conclusioni.
Con tutti questi punti a favore non è difficile capire come mai questo materasso per bambini abbia molte recensioni favorevoli tra coloro che lo hanno acquistato.
Dal mio punto di vista le caratteristiche tecniche lasciano scorgere un’ottima produzione di una buona idea progettuale. Oltre tutto il materasso è provvisto di certificazione CertiPUR® riguardante la sostenibilità ambientale, la sicurezza e la salubrità del poliuretano impiegato.
Se a tutto questo aggiungiamo una garanzia di 10 anni e un periodo prova di 101 notti che la giovane azienda produttrice offre ai suoi clienti, realmente il Materasso Switch ® rappresenta la migliore scelta tra i materassi per bambini.
Scopriamo la storia dell’intramontabile poltrona Chesterfield, come si è evoluta e come integrare questo classico nell’arredo moderno.
La poltrona Chesterfield è un classico che oggi incontra il favore del pubblico e degli addetti ai lavori. Di dimensioni più contenute rispetto al divano omonimo, si può inserire con successo in qualsiasi ambiente, anche arredato in stile moderno. Del resto, oggi le aziende specializzate nella produzione di questi arredi così particolari offrono collezioni caratterizzate da forme, dimensioni e colori diversi. Mobile iconico, elegante, solido ed eclettico, la poltrona Chesterfield rappresenta, come vi ho spiegato in questo articolo, una scelta di stile e un investimento.
L’origine della poltrona Chesterfield
L’origine della poltrona Chesterfield resta ancora oggi piuttosto oscura. Sicuramente la poltrona Chesterfield compare prima del divano, un arredo che diviene popolare solo nel corso dell’Ottocento. Sedersi uno accanto all’altro era considerato, infatti, piuttosto sconveniente, tanto che i primi divani erano piccoli, scomodi e poco invitanti. Al contrario, le poltrone erano confortevoli ed accoglienti, ed i salotti degli aristocratici, a partire dal Settecento, ne ospitano in abbondanza. Per questo si pensa che l’appellativo Chesterfield fu applicato inizialmente alle poltrone. Ma da dove deriva questo nome? La versione più comune attribuisce a Lord Philip Dormer Stanhope (1694-1773), quarto conte di Chesterfield, in Inghilterra, la nascita di questo arredo iconico. Pare che il conte, grande viaggiatore, apprezzasse molto i sedili delle carrozze, rivestiti di pelle trapuntata. Alla ricerca di una seduta comoda, decise di affidare ad un artigiano la realizzazione di una poltrona ispirata a tali sedili. Siamo tuttavia ancora nell’ambito delle supposizioni, in quanto le prime prove storiche risalgono alla metà dell’Ottocento, grazie a cataloghi e dipinti dell’epoca. Status symbol, la poltrona Chesterfield diventa un mobile indispensabile nei salotti dell’alta società britannica, negli uffici dei professionisti, delle banche e nei club esclusivi.
Le sedie Chesterfield in marrone, bordeaux e verde scuro, dette Parliament Green perché questo colore era usato nella casa del primo ministro britannico. Il tono nero è apparso più tardi, quando la maggior parte dei produttori nel Regno Unito ha iniziato a utilizzare un telaio in legno con imbottitura in schiuma all’interno.
L’evoluzione della forma e dei colori
Se vogliamo immaginare il primo esemplare settecentesco, dobbiamo pensare ad una poltrona di taglio maschile nello stile dell’epoca, come una la bergère en confessional. Lo schienale alto e dritto è affiancato da due “orecchie” ai lati, confluenti nei braccioli. Il colore originale si pensa sia il cuoio tinto in color vinaccia, cui si aggiunsero il marrone il verde detto Parliament Green. La versione nera è apparsa più tardi, quando la maggior parte dei produttori nel Regno Unito ha iniziato a utilizzare un telaio in legno con imbottitura in schiuma all’interno.
Oltre al colore evolve anche lo stile. Nella prima metà dell’Ottocento compaiono le poltrone a pozzetto, caratterizzate da un dorso concavo ed avvolgente unito ai braccioli. La base presenta ancora corti piedini di legno, successivamente sostituiti da appoggi sferici. I braccioli si incurvano nel caratteristico ricciolo “a testa di ariete”, e il volume si fa compatto, con la base a pochi centimetri da terra. In epoche più recenti, la scelta dei colori si è ampliata, coprendo tutto lo spettro, mentre sono comparse versione decorate e bicolore.
Come integrare la poltrona Chesterfield nell’arredo moderno
Ora che avete deciso di regalarvi una poltrona in pelle Chesterfield, restano da stabilire modello e colore. VAMA divani, azienda italiana specializzata in mobili imbottiti ed esperta nella lavorazione capitonné, ha in catalogo diversi tipi di poltrone Chesterfield, tutte realizzate con cura artigianale e materie prime di qualità. Per un ambiente moderno, la scelta varia dalla poltroncina su piedini di dimensioni contenute fino ai modelli squadrati più imponenti. In questo caso la scelta dipende dallo spazio a disposizione. Per integrare in un arredo moderno una poltrona Chesterfield il mio consiglio è quello di giocare con i colori.
Una poltrona color senape accostata ad una parete grigia, risalterà e allo stesso tempo valorizzerà il vostro soggiorno. Viceversa, potete richiamare la stessa tinta della poltrona sulla porzione di parete retrostante, in una fusione dal grande impatto estetico. Un modello in pelle bianca bilancia perfettamente un arredo giocato su toni scuri, mentre poltrone in pelle grigia, verde o marrone possono diventare il fulcro di un ambiente in stile industriale. La robustezza della poltrona Chesterfield può creare il perfetto contrappunto alle gambe sottili e oblique dei mobili anni Cinquanta. In un arredo di stile eclettico, molto di tendenza, infine, la poltrona Chesterfiel può rappresentare il pezzo pregiato attorno al quale costruire tutto l’ambiente.
Le tendenze della ceramica italiana presentate in anteprima all’edizione appena conclusa della fiera parigina Maison&Objet 2022. 27 aziende made in Italy hanno esposto in collettiva all’interno del Padiglione “Projects” per incontrare progettisti della decorazione, dell’interior design e del contract internazionale.
Iniziativa promossa da Confindustria Ceramica e organizzata da ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in collaborazione con Edi.Cer.
A Maison&Objet 2022 la ceramica Made in Italy
All’interno del Padiglione 6 “Projects” della fiera parigina, due stand collettivi (L94 e L112) firmati Ceramics of Italy / ICE hanno ospitano le 27 aziende: ABK, Appiani, Casalgrande Padana, Ceramica Sant’Agostino, Ceramiche Refin, Cerdomus, Cotto d’Este, Decoratori Bassanesi, Dom Design Lab, Edimax, Emilgroup, Fap Ceramiche, Ferrone Cotto Impruneta, Gigacer, Elios Ceramica, La Faenza, Litokol, M.I.P.A., Marca Corona, Mirage, Panaria, Pecchioli, Petracer’s, Ricchetti, Simas, Unicom Starker, Vallelunga&Co.
A completare lo spazio anche un punto informativo Ceramics of Italy / ICE, utile a conoscere meglio le caratteristiche della ceramica italiana e le infinite opportunità di utilizzo.
La presenza a Maison & Objet annovera a pieno titolo la ceramica italiana nel panorama del lifestyle contemporaneo, in un contenitore che si configura come uno stimolatore di scambi commerciali e creativi tra attori internazionali della decorazione, del design e dell’arte di vivere.
Un piccolo “assaggio” delle nuove tendenze della ceramica italiana in attesa delle novità di prodotto che saranno lanciate a Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno previsto a Bologna dal 26 a l30 settembre 2022.
Bisogni specifici dettano le tendenze delle superfici ceramiche
Le nuove tendenze delle superfici ceramiche presentate a Maiso&Objet 2022 sono dettate da esigenze specifiche.
Se in seguito alla pandemia tutti hanno sentito l’esigenza di proporre superfici facilmente pulibili e igienizzabili, oggi gli spazi domestici richiedono flessibilità e personalizzazione, di spazi intimi e di decorare la casa con effetti scenografici.
Flessibilità e personalizzazione
Flessibilità e personalizzazione sono ormai bisogni acquisiti. Le funzioni fluiscono negli ambienti senza più rispettare confini precisi e le finiture superficiali si devono adeguare. I nuovi rivestimenti ceramici devono invitare le persone ad appropriarsi degli spazi e sentirsi liberi di interpretarli in base al momento della giornata.
Spazi Intimi
Parallelamente al bisogno di fluidità, in casa, si è riscoperto e affermato il desiderio di creare spazi intimi. Non importa in quale ambiente, ciò che conta è che l’atmosfera sia calda, accogliente e poco invadente. Le nuove tendenze della ceramica italiana rispondono al bisogno di intimità e comfort attraverso materiali che si abbinano con delicatezza e colori ispirati alla natura. Ecco perché il grès porcellanato sta vivendo un momento di così grande importanza. La garanzia di igiene e la sua facilità di manutenzione e pulizia lo rendono la risposta perfetta. Infine, corrisponde ancora all’esigenza di intimità, il trend estetico del minimalismo, molto sentito soprattutto nelle realizzazioni di interior degli ambienti bagno e cucina.
FAP Ceramiche – collezione Murals
Effetti scenografici
Dal bisogno di intimità e minimalismo, si passa poi a quello che sembra, solo in apparenza, un trend opposto: il desiderio di stupire. Decorare gli spazi domestici con finiture dalla forte espressività estetica risponde alla voglia di interpretare gli ambienti in cui si trascorre la maggior parte del tempo in modo sempre più personale, sentendosi liberi da influenze e giudizi. Così, in una stessa casa, oggi si può tranquillamente transitare da stanze minimaliste ed essenziali, dai toni delicati, ad angoli decorati