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16 Dicembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Regali di Natale: secondo i dati Klarna, un italiano su due li comprerà online su siti ed e-commerce. Ma quando è scoppiata questa tendenza?

Regali di Natale

Regali di Natale, alzi la mano chi pensa di acquistarli sul web! Un italiano su due li comprerà online su siti ed e-commerce (il 47% dei nostri compatrioti secondo i dati Klarna) prima di condividerli con i propri cari. 

Gli acquisti natalizi oramai sono connubio perfetto tra online e offline: l‘ascesa del web ha rivoluzionato il nostro modo di pensare allo shopping per le feste. Ma quando è scoppiata la wave dei regali di Natale online? Chi è stato il primo a pensarci, e a portare a casa un regalo, dopo averlo acquistato sul web? 

GoDaddy risponde a queste e ad altre curiosità con un video dal forte sapore festivo: vendere online a Natale diventa fondamentale, in particolare per i liberi professionisti e i piccoli imprenditori. Ma chi sono i pionieri degli acquisti online? Il primo acquisto mai effettuato su un e-commerce in Italia risale al 3 giugno 1998: si tratta di una copia del libro La concessione del telefono di Andrea Camilleri, ordinato sul sito di IBS da un utente residente in California. 

Anche se molto probabilmente questo acquisto non era legato al Natale, ha creato una piccola rivoluzione, un universo totalmente nuovo, che da quel momento ha conosciuto immensa e incredibile espansione, soprattutto nel periodo che precede le festività: letteralmente un boom dal 2010 ad oggi, che, c’è da scommettere, riguarderà anche Natale 2021.

16 Dicembre 2021 / / Dettagli Home Decor

la natura dentro casa con i complementi d'arredo TEAM7

I complementi d’arredo TEAM 7 in puro legno naturale portano la natura dentro casa e rispondono a specifiche necessità funzionali. Scopri la selezione.

Belli e funzionali, i complementi d’arredo TEAM 7 in puro legno naturale rivestono un ruolo chiave nella progettazione degli interni. Il loro design pulito ed essenziale, firma inconfondibile del marchio austriaco pioniere nel settore dell’eco-arredo, li rende perfetti per essere abbinati facilmente a numerosi mobili e stili diversi.

Per ognuno dei suoi pezzi, TEAM 7 impiega solo puro legno selezionato di latifoglie europeo e controlla l’intera catena del valore, dall’albero al mobile finito. Una filosofia che è garanzia di qualità e dà vita a pezzi unici che trasmettono in ogni singolo dettaglio tutto l’amore per il legno e la natura.

Otto complementi d’arredo Team7 per portare la natura dentro casa

complementi d'arredo TEAM7 per portare la natura dentro casa

Tavolino ur: carattere originale e legno naturale al 100%

Nuovo arrivato nella collezione di tavolini di TEAM 7, ur è un pezzo di natura. Ispirato a mistici monumenti di pietra, questo tavolino con tre gambe e piano fisso rappresenta una dichiarazione di concretezza. È realizzato in legno naturale massello, con soli 31 mm di spessore e, grazie alla sua forte matericità, permette di vivere il legno in tutta la sua forza primordiale.

Complementi d’arredo TEAM 7, la natura dentro casa con il tavolino in legno massello

Il piano del tavolo è progettato in forma libera pentagonale. Il bordo è lavorato con diverse angolazioni e profondità lungo la linea esterna e ricorda la struttura naturale dei ciottoli di fiume levigati irregolarmente. La complessa lavorazione dei bordi in legno massello testimonia l’elevata competenza nella lavorazione dei materiali e la maestria artigianale dei falegnami di TEAM 7. Le gambe non sono premontate e vengono collegate al piano in pochissimo tempo con un martello di gomma fornito da TEAM 7 insieme al tavolino.

Tavolino filigno: elegante tuttofare per la zona living

Il nuovo tavolino filigno conquista per le sue linee raffinate e l’eleganza essenziale, ma anche per la tecnologia ben studiata che nasconde al suo interno. Grazie alla nuova e innovativa fuzione step, con un semplice gesto il piano del tavolo si solleva e si sposta contemporaneamente verso l‘utente. Perfetto per uno spuntino mentre si guarda la TV o come rapido home office.

tavolino multifunzionale di TEAM7

Legno naturale finemente lavorato, spessori sottili e una delicata struttura in metallo del telaio, contraddistinguono il design di filigno. Gli innovativi pannelli a 3 strati in legno massello, spessi solo 12 mm, costituiscono un’elegante cornice e conferiscono grande stabilità alla struttura. Una sottile fuga tra il piano del tavolo e i fianchi sottolinea la finezza delle forme, mentre la raffinata base in metallo conferisce al tavolino un aspetto leggero e crea ampio spazio di movimento.

Appendiabiti hood: benvenuto a braccia aperte

La figura dell’appendiabiti hood, slanciata verso l’alto, ricorda un albero dall’ampia chioma. Le quattro gambe in legno massello, ben piantate a terra, si riuniscono in un nodo centrale a forma di stella che, con le sue curve morbide e gli spigoli arrotondati, è un omaggio all’arte della lavorazione artigiana del legno.

complemento d'arredo TEAM7 appendiabiti in legno naturale

Con i suoi ampi bracci, hood offre spazio a sufficienza per abiti e giacche, mentre per borse e accessori sfoggia dei pratici supporti a mezza altezza. Collegando due elementi base tramite un’asta, hood diventa hood+, ampio attaccapanni di larghezza 110 o 130 cm, perfetto per l’ingresso e la zona notte.

Specchio haiku: essenziale e personalizzabile

Compatto e concreto, l’elegante specchio da appoggio haiku è ispirato alle poesie giapponesi da cui prende il nome. La sua cornice bisellata in puro legno massello è inclinata verso l’interno e invita lo sguardo a focalizzarsi sull’essenziale. Può essere collocato a pavimento, oppure appeso al muro. Leggermente inclinato, può essere anche disposto in appoggio alla parete. haiku offre numerose possibilità di configurazione.

specchio in legno naturale di TEAM7 porta la natura dentro casaSe progettato come specchio, può essere completato da un’asta verticale, collocata in posizione asimmetrica all’interno della cornice. Su richiesta, può essere realizzato anche con un pannello in legno naturale, accessoriato con ganci perfetti per accogliere indumenti, borsette o chiavi, oppure come combinazione tra specchio e pannello in legno. Tutte le versioni di haiku possono essere dotate sia di un pratico piano d’appoggio, sia di illuminazione LED indiretta che si attiva tramite sensore e può essere spenta comodamente con un semplice movimento del piede.

Scala italic: via libera alla fantasia!

Appendiabiti, servitore muto o divisorio: la scala di legno italic è un oggetto decorativo versatile, sul quale trovano posto gli accessori più diversi – vestiti, decorazioni, lampade – da mettere in scena con stile. Posizionata nella zona notte o all’interno della cabina armadio, ma anche nella stanza da bagno o in ingresso: italic sta bene praticamente ovunque e invita ad esprimere la propria creatività.

scala italic il complemento d'arredo TEAM7Con il suo design sobrio ed essenziale, italic si abbina facilmente a numerosi mobili e stili d’arredo. Appoggiata alla parete, o utilizzata come divisorio se agganciata a una seconda scaletta, può essere utilizzata in molteplici modi. Per creare più spazio per i vestiti, è possibile togliere il secondo e terzo piolo dall’alto.

clip: il tavolino al tuo servizio

Agile e compatto, il nuovo tavolino di servizio clip in legno naturale è pensato per adattarsi a tutte le zone della casa. In camera da letto, come pratico comodino per appoggiare sveglia, libri, occhiali e tutte le cose che si desidera tenere a portata di mano.

clip tavolino in legno naturale di TEAM7

Ruotato di 90°, si trasforma in un comodo tavolino per le colazioni a letto della domenica mattina. Ma le possibili interpretazioni non finiscono qua. clip infatti può essere sfruttato anche nell’ingresso di casa, oppure accanto al divano come tavolino di servizio.

hi!: il tavolino più leggero in assoluto

hi! è il tavolino di servizio ideato da Sebastian Desch (head of deisgn di TEAM 7), caratterizzato da un fascino spontaneo e da una personalità sfaccettata. Ciò che subito sorprende di questo tavolino è il suo aspetto snello e la sua incredibile leggerezza – il peso totale è di soli 2,3 kg – che lo rendono estremamente facile da spostare e adatto a tutte le zone della casa. Nella sua versione base, hi! presenta un piano in legno naturale spesso 12 mm, realizzato con l’avanzata tecnologia a 3 strati. Il piping di pelle naturale che lo circonda, oltre che raffinato tocco di design, si rivela una pratica protezione dagli spigoli. In alternativa al legno naturale, hi! è disponibile anche con piano in vetro trasparente.

hi il complemento d'arredo TEAM7 porta la natura dentro casa

Altra caratteristica distintiva di hi! è il prolungamento, oltre il bordo del tavolino, di una delle tre gambe che sporge verso l’esterno e dà forma a un pratico elemento di legno naturale che, nella versione base, accoglie un’elegante fettuccia in pelle che richiama il piping attorno al bordo e funge da comoda impugnatura per sollevare e trasportare il tavolino. Questo stesso elemento rappresenta anche il punto di partenza per intelligenti funzionalità aggiuntive. Pensato per la zona ingresso, ad esempio, hi! può essere accompagnato da un elegante calzascarpe, realizzato nella stessa essenza del tavolino. Sfruttato all’interno della zona living o della zona notte, hi! può essere invece abbinato ad una lampada a LED che lo trasforma in un vero e proprio… hi!-light. Girevole, inclinabile e orientabile, hi! saprà sempre offrire la luce giusta.

sidekick: il complemento d’arredo da utilizzare come vuoi

La forma di sidekick è costituita da tre piani lineari. La geometria ben studiata di questi piani è la chiave raffinata che permette di cambiare la funzione del tavolino, mentre il legno naturale lavorato con maestria è il segreto della sua stabilità. A seconda di come viene posizionato, sidekick diventa un pratico tavolo basso oppure un raffinato tavolino di servizio, da affiancare a poltrona e divano.

la natura dentro casa con sidekick il tavolino di TEAM7

Per variare la funzione basta un semplice gesto: il fianco laterale svasato diventa piano d’appoggio orizzontale che, grazie alla sua inclinazione, permette all’utente un maggiore comfort di utilizzo. sidekick è perfetto anche come comodino in camera da letto, soprattutto nella versione in cirmolo, che assicura un sonno sano e ristoratore.

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16 Dicembre 2021 / / Dettagli Home Decor

plafoniere led migliore lampada da soffitto

Versatili, funzionali e dal design accattivante, le plafoniere led sono le più richieste tra le lampade da soffitto. Ecco una guida che ti aiuterà nella scelta del modello migliore per la tua casa.

Che cos’è una plafoniera led?

Le plafoniere sono lampade da soffitto dalle dimensioni compatte, formate da una base che
va installata direttamente al soffitto e da una calotta che cela una o più lampadine a led.
Rispetto alle normali lampadine a incandescenza, il led ha il vantaggio di durare più a lungo,
consumi più contenuti, produce minor calore e rispetta l’ambiente.

Perché scegliere delle plafoniere per illuminare la casa

Tra i vari modelli di lampade da soffitto, le plafoniere, oggi, sono indubbiamente le più diffuse. Questo perché grazie alle dimensioni compatte e l’altezza ridotta, sono perfette per integrarsi nelle abitazioni di nuova costruzione caratterizzati da interni con soffitti più bassi rispetto alle case costruite qualche decennio fa. Inoltre, rispetto al passato, le plafoniere moderne hanno un design curatissimo e sono realizzate con materiali e colori diversi per adattarsi a qualsiasi stile di arredamento e soddisfare i gusti di tutti.

come scegliere le migliori plafoniere led

Come scegliere le migliori plafoniere per la casa?

Le lampade, in generale, oltre a fornire la luce necessaria devono essere anche decorative e capaci di regalare alla stanza la giusta dose di personalizzazione. Le plafoniere moderne rispondono perfettamente a questi requisiti, infatti, come anticipato, oggi sono molto diffuse e la scelta in termini di design è davvero ricchissima. Per scegliere le migliori plafoniere per la tua casa, con la certezza di acquistare un prodotto di qualità, il consiglio è di affidarsi a negozi specializzati e con una lunga esperienza alle spalle. Un esempio è Mazzola Luce, il negozio  online che propone solo plafoniere LED con alti standard qualitativi e un ottimo rapporto qualità-prezzo, con proposte di design in linea con le tendenze più attuali e in grado di accontentare tutti i gusti.

Quali ambienti puoi illuminare con le plafoniere

Quando si sceglie una lampada da soffitto occorre tenere in considerazione alcuni fattori
importanti come la dimensione della stanza e il colore della luce. La maggior parte delle plafoniere led possono essere installate facilmente in tutti gli ambienti domestici nei quali sia previsto un unico punto luce. Questo perché offrono principalmente una luce diretta verso il basso, consentendo di illuminare uniformemente qualsiasi stanza o ambiente: soggiorno, sala da pranzo, cucina, camere da letto e bagno.

plafoniere led modelli e tipologie

Plafoniere: modelli e tipologie di luce led

Come anticipato, in commercio esistono tantissimi modelli di lampade a soffitto appositamente studiate per rispondere alle diverse esigenze di stile e gusto personale. Per aiutare gli utenti nella scelta, il team Mazzola Luce ha accuratamente selezionato una vasta gamma di prodotti ideali: si va dai modelli caratterizzati da un design ricercato e bizzarro, ideali per interni moderni e hi-tech, alle forme più minimal, perfette per ambienti contemporanei o per chi preferisce una soluzione semplice e pulita. Se invece sei alla ricerca di una soluzione discreta e poco invasiva, il suggerimento è di optare per delle plafoniere di gesso le quali, grazie al loro materiale, una volta installate possono essere pitturate nel medesimo colore del soffitto.
Oltre allo stile della plafoniera, in fase di acquisto puoi scegliere il colore della luce, questo che sia un modello con lampadine intercambiabili o con illuminazione a luce led integrata. Il colore o la tonalità di luce delle sorgenti led viene specificato con il dato Kelvin: 2700k corrisponde a un colore di luce calda, 3000k bianco/calda, la più diffusa ed utilizzata; 4000k bianco naturale o nelle versioni a luce fredda da 5000k a 6500k. Inoltre, esistono versioni RGB DIMMERABILI che ti permettono di scegliere la tonalità preferita anche tramite telecomando.

Quanto dura il led interno delle plafoniere?

Come anticipato il led offre il vantaggio di durare molto più a lungo rispetto ad una normale
lampadina. Generalmente, le sorgenti led delle plafoniere, hanno una durata variabile che
va dalle 20.000 alle 40.000 ore, all’incirca circa 10 anni. Questo dato, però, è da prendere con le “pinze” in quanto i test effettuati dalle aziende produttrici sono da intendersi con tensione continua, quindi senza particolari sbalzi, e senza stress che riguardano l’accensione o lo spegnimento della plafoniera. Questo è il motivo per cui molti produttori riportano questo dato all’interno delle schede tecniche dei singoli prodotti.
In caso di guasto occorre sempre rivolgersi al proprio rivenditore di fiducia o direttamente
al produttore per seguire le istruzioni del caso, ricordando che tutti i prodotti elettronici
venduti in Italia godono di una garanzia di 2 anni, mentre in caso di acquisto con partita Iva
la legge indica solo un anno di garanzia. Motivo in più per affidarsi a Mazzola Luce che, per
i prodotti commercializzati, offre una garanzia di ben 5 anni e un’assistenza di tutto rispetto.

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16 Dicembre 2021 / / Coffee Break

Domenica 28 novembre 2021 il Balletto di Roma ha festeggiato il 60° anniversario di attività; la festa si è svolta durante l’intera giornata nella nuova sede di Via Pineta Sacchetti con un programma di incontri, tavole rotonde e performance all’insegna del dialogo e confronto tra generazioni.

Cafelab architetti per l’occasione ha progettato un percorso espositivo che snodandosi lungo gli spazi della scuola ha condotto i visitatori ad ammirare la mostra fotografica del bellissimo materiale d’archivio curata da Giuseppe Distefano, a riscoprire i video storici dell’Istituto Luce e l’esposizione di costumi e i bozzetti delle più importanti produzioni della Compagnia di ballo.

Ballet of Rome: 60 years of history

On Sunday 28 November 2021 the Balletto di Roma celebrated its 60th anniversary of activity; the party took place throughout the day in the new headquarters in Via Pineta Sacchetti with a program of meetings, round tables and performances in the name of dialogue and comparison between generations.

Cafelab architects for the occasion has designed an exhibition path that, winding through the spaces of the school, led visitors to admire the photographic exhibition of the beautiful archive material curated by Giuseppe Distefano, to rediscover the historical videos of the Istituto Luce and the exhibition of costumes and sketches of the most important productions of the dance company.

15 Dicembre 2021 / / Dettagli Home Decor

Cuscini e plaid natalizi per il living

Crea la magica atmosfera del Natale con morbidi cuscini e plaid natalizi, per te 16 proposte da comprare subito su Westwing.

Durante le festività il living è l’ambiente della casa dove trascorriamo la maggior parte del tempo in compagnia dei nostri cari e con gli amici. Ecco perché con l’arrivo del Natale è importante decorare e abbellire questo ambiente con gli addobbi più belli, tante luci natalizie, ghirlande, festoni e candele. Per completare la giusta atmosfera non possono mancare cuscini e plaid natalizi da sistemare su divani e poltrone.

Cuscini e plaid natalizi: consigli di stile

I complementi tessili giocano un ruolo fondamentale nella casa, soprattutto d’inverno. Infatti, se scelti con cura possono trasformarsi in dettagli chiave attorno al quale costruire l’intero look della tua casa in modalità natalizia.

In questo speciale periodo dell’anno puoi sbizzarrirti a scegliere le fantasie di Natale più originali: cuscini e plaid decorati con renne, alberelli stilizzati, scritte natalizie come hohoho e tanti altri soggetti a tema. Naturalmente, se non sei un amante dei motivi natalizi puoi optare per morbidi cuscini e plaid in maglia realizzati a mano e proposti in tinta unita.

Ma qual è lo stile che trasmette più di tutti l’atmosfera del Natale? Sicuramente quello nordico. Per creare un Natale in stile nordico il consiglio è di scegliere cuscini e plaid in lana in tinta unita ai quali abbinare qualche cuscino con soggetti natalizi. Se prediligi i colori tradizionali del Natale, puoi creare un mix in rosso e verde, altrimenti puoi optare per tonalità neutre come il grigio e il panna. Naturalmente, per la scelta dei colori più adatti al tuo living, dovrai considerare la tonalità del tuo divano.

Ma ora lasciati ispirare dalla selezione di cuscini e plaid natalizi da comprare subito per completare il look della tua casa e poi divertiti a sistemarli su divani e poltrone!

Cuscini e plaid natalizi da comprare subito su Westwing

L’assortimento WestwingNow dedicato ai complementi tessili natalizi è sempre molto ricco e variegato. Ecco la nostra selezione per questo Natale.

 

Cuscini e plaid natalizi da comprare subito su WestwingNow

Federa arredo con motivo natalizio Santas Little Helper €26,99 da abbinare al plaid natalizio in cotone con la stessa fantasia – 150×200 € 69,99. Federa arredo reversibile in cotone con motivo natalizio Deer – 45×45 € 17,99, disponibile in rosso e grigio. Federa arredo reversibile con scritta Joy in rosso su fondo bianco – 45×45  € 29,99. Federa arredo in velluto con bordino e scritta ricamata Hohoho e Holly Jolly – 30×50 € 24,99. Coperta a maglia in cotone biologico rosso vino e verde – 150×200 € 92,00. Cuscino a maglia grossa a forma di stella color rosso e verde Sparkle € 44,99. Federa arredo in soffice pelliccia sintetica Snow di colore beige – 40×60 € 25,99. Coperta in cotone di colore grigio con motivo cervo e cuciture decorative – 140×200 € 64,99. Federa  arredo in morbido pile con motivo cervo – 40×40 € 24,99. Coperta in cotone di flanella con motivo abeti e cuciture decorative – 130×200 €72,99

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15 Dicembre 2021 / / Dettagli Home Decor

innterior design consigli online restyling monolocale a Sestrier

Per la rubrica interior design consigli online, ecco il progetto per la ristrutturazione parziale di un monolocale a Sestriere.

Ci ha contattati Arianna che aveva in mente la ristrutturazione di un piccolo monolocale a Sestriere, qualcosa di essenziale, pratico, non troppo invasivo. Scopriamo insieme la proposta della interior designer Silvia Fabris  partendo dalla nuova distribuzione degli spazi alla scelta degli arredi e dei complementi.

Progetto Sestriere, la distribuzione degli spazi

 

planimetria progetto Interior design consigli online

Per lei una doppia soluzione dove ho mantenuto la struttura principale e la disposizione di bagno e cucina.

Sono state ricollocate capienze dove possibile (serve sempre) e posti letto, ne voleva possibilmente 4, distribuiti tra letti a scomparsa, poltrone trasformabili e divani con materasso.

L’angolo cabina è ottimo in sostituzione degli armadi e crea una piccola zona molto funzionale dove poter racchiudere tutto il necessario per la vacanza. Questo spazio andrà celato mediante l’inserimento di una porta scorrevole esterno muro.

Interior design consigli online progetto Sestriere: la proposta d’arredo

Ed ora lo stile per il soggiorno, l’ambiente principale di questo nido per le fughe dalla città: un look da montagna ma in chiave moderna, ci chiede.

carta da parati con paesaggio naturale per progetto Sestriere

Interior design consigli online moodboard progetto Sestriere

Per accontentarla le ho proposto una fantastica carta da parati che riproduce il paesaggio naturale che circonda la zona, arredi in legno, cuscini, rivestimenti e postazioni comode per rilassarsi. Inoltre, anche se si tratta di un piccolo spazio la proposta include un caminetto a bioetanolo, che serve a completare l’atmosfera di questo splendido monolocale a Sestriere.

Articolo di Silvia Fabris

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15 Dicembre 2021 / / ChiccaCasa

Decorazioni di Natale stile scandinavo

Natale è alle porte e quest’anno ho pensato di condividere anche qui sul blog le immagini che mostrano la casa decorata per le feste.

Qui l’albero lo facciamo sempre dopo l’8 dicembre. Per quanto si crei un’atmosfera magica irresistibile, io sono attaccata alla tradizione e non anticipo mai i tempi.

Questo è il secondo Natale che passiamo alla Casetta. Quest’anno sono arrivati nuovi addobbi per decorare casa in stile nordico.

Il merito è della Therapybox di Design Therapy.

Ti ricordi? Te ne avevo parlato anche in questo post sul blog.

Therapybox è una scatola contenente una selezione di oggetti dedicati alla casa.

Se ti abboni, puoi averla ogni mese a casa tua. Il contenuto è sempre sorprendente. L’ispirazione è di stampo scandinavo e contemporaneo.

Non c’è mai nulla di banale, stupisce ogni volta con articoli meravigliosi.

Spoiler: a fine post c’è un codice sconto per te.

Ti mostro dove ho distribuito il contenuto della Therapybox di Dicembre (sul sito la trovate come Therapybox #5), che Manuela di Design Therapy mi ha inviato alla Casetta.

TherapyBox decorazioni di Natale

Ho agganciato la stella di carta natalizia al termosifone sospeso un cucina, accanto al camino. Adoro questa stella perché si apre grazie ad un fermacorda e si richiude allo stesso modo. Questo significa che potrò riporla con facilità e utilizzarla anche l’anno prossimo senza temere che si schiacci o che si rovini.
TherapyBox decorazioni di Natale nordiche
Sul mobile buffet che abbiamo in soggiorno sognavo da anni di poter mettere qualcosa di scenografico per Natale. Ed ecco realizzato il mio desiderio!
Nella Therapybox c’è una ghirlanda luminosa con palline in cotone. Si tratta di una fila di luci con presa USB. Le palline di cotone hanno una texture fantastica e colori pastello. Si avvitano ai bulbi e puoi accenderle quando vuoi.
Natale arredamento decorazione
Un’altra chicca di questa box è il pino in legno. Ha una campanella che suona ogni volta che facciamo spostare accidentalmente uno dei rami e la cosa mi fa sempre sorridere! 
Io l’ho agganciato all’albero, ma in realtà puoi metterlo anche sulla maniglia della porta, su una ghirlanda, o dove più ti piace.

Come decorare casa a Natale

La ghirlanda con i pini è di una nuance di verde che adoro. I pini sono di carta, delicati e discreti. In controluce la loro superficie brilla leggermente. Si tratta di un festone natalizio verticale. Io l’ho agganciato al bastone della tenda in cucina, accanto al lavabo. Così anche la cucina si veste per le feste.

Decorare casa a Natale


Ogni mese, nella Therapybox trovi anche la rivista di Design Therapy, piena zeppa di immagini e ispirazioni, con tante idee su come esporre al meglio il contenuto della scatola.

Dopo la gallery, a fine post, c’è un codice sconto che ti aspetta!
Natale in stile scandinavo addobbi e decorazioni fai da te

Decorare casa Natale in stile nordico

Decorazioni ghirlande fai da te natale 2021

Ghirlanda luminosa di Natale

Ghirlanda natale cotone palline
Ghirlanda luminosa in cotone stile nordico

Scopri di più sullo shop Therapybox di Design Therapy.

Con il codice CHICCACASA10 puoi beneficiare del 10% di sconto su tutto il sito, fino al 25 dicembre!

14 Dicembre 2021 / / Ristrutturazione Pratica

Hai mai sentito parlare di requisiti igienico sanitari? Tra chi deve ristrutturare casa in pochi ne sanno qualcosa. Eppure sono dei parametri fondamentali che devono essere rispettati ogni volta che decidi di fare delle modifiche in casa.

Se non lo fai ti ritrovi una casa non a norma e per la quale non è possibile dichiarare l’agibilità. E il Comune potrebbe chiederti di adeguarti a questi requisiti (facendoti rifare la ristrutturazione).

mailling list per ristrutturare casa

COSA SONO I REQUISITI IGIENICO SANITARI?

Una volta ogni ambiente poteva essere utilizzato per abitarci: stanze piccole, basse, senza luce oppure grandi, con soffitti alti e grandi vetrate erano lo stesso. Così come ambienti umidi e sporchi o salubri e puliti. Oppure latrine infilate in un angolo delle camere vicino ai letti o case con stanze da bagno sontuose.

Le condizioni di vita delle abitazioni non erano determinate dalle leggi ma dalla condizione economica. Chi era ricco o benestante poteva permettersi di abitare in ambienti sani e salubri. Chi era povero si accontentava di un posto qualsiasi pur di avere un tetto sopra la testa.

Con la rivoluzione industriale e l’ammassarsi di milioni di persone dentro le città, la questione delle loro condizioni di vita, per lo più operai e le loro famiglie con pochissime possibilità economiche, è diventato un problema.

Infatti la mancanza di regole e il bisogno avevano portato le persone ad accettare condizioni estreme: case piccole e sporche in cui erano ammassate famiglie numerose, senza servizi igienici o con servizi messi vicino a letti e cucine.

Tutto ciò ha portato le città ad essere luoghi sporchi e focolai di epidemie. È stato necessario trovare una soluzione a questa situazione.

Da un lato la soluzione è stata adeguare le infrastrutture impiantistiche delle città alle nuove esigenze, principalmente costruendo ed adeguando acquedotti e fognature.

Dall’altro hanno cominciato ad essere promulgate le prime leggi che definissero i parametri igienico sanitari che le abitazioni dovevano rispettare.

Siamo nell’800 e in questo periodo la legislazione in tal senso era ancora agli albori, demandata principalmente ai governi locali.

Ma i parametri che prendevano in considerazione erano gli stessi normati dalle leggi attualmente in vigore.

In sostanza i requisiti igienico-sanitari sanciscono:

  • Le dimensioni minime degli ambienti a seconda dell’utilizzo;
  • Le dimensioni minime delle finestre in relazione alla superficie delle stanze e alla loro destinazione d’uso;
  • L’altezza minima degli ambienti;
  • Le dotazioni igienico-sanitarie minime (i bagni per intenderci).

Ogni volta che ristrutturando si fa una modifica alla distribuzione interna di una casa o si interviene su impianti e servizi igienici, bisogna rispettare i parametri sanciti dalla normativa sui requisiti igienico-sanitari. Che sono inderogabili.

Mi è capitato spesso di vedere progetti, anche molto belli, che però non rispettavano tali requisiti.

Il primo responsabile del rispetto di tale norme è il progettista. Però vedo in giro molti proprietari di casa che si inventano sedicenti progettisti delle proprie ristrutturazioni e con imprese che si prestano pretendono di realizzare lavori (abusivi) senza rispettare alcuna norma.

Mi ricordo che alcuni anni fa sono andato a vedere un appartamento a Napoli di cui dovevo valutare il valore. Gli inquilini (erano in affitto) senza dire nulla al proprietario avevano ristrutturato casa (abusivamente…) abbattendo e ricostruendo muri a caso.

Mi hanno mostrato orgogliosi come avevano diviso gli ambienti quando ad un certo punto aprono la porta di quello che sembrava un corridoio: “qui abbiamo ricavato la stanza per il piccolino”.

Minuscola, stretta e senza finestre. Mentre il disimpegno da cui si accedeva a questa “stanza” era enorme e con una grande finestra che si affacciava su un bel parco.

Questo è un caso estremo ma, fermo restando che il progetto della ristrutturazione deve essere fatto da un tecnico, se vuoi cimentarti a fare qualche ipotesi per la tua ristrutturazione, prima di fare un disastro dovresti almeno essere consapevole di quali sono i requisiti igienico-sanitari da rispettare.

LE NORMATIVE CHE REGOLANO I REQUISITI IGIENICO SANITARI

requisiti igienico sanitari leggi

La normativa principale attualmente in vigore sui requisiti igienico sanitari risale al 1975 ed è il cosiddetto decreto sanità.

Questo decreto si chiama “Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896, relativamente all’altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di abitazione”

Quindi la legge precedente in materia di requisiti igienico-sanitari risaliva alla fine dell’800. Il decreto del 1975 ha inserito requisiti più stringenti e adeguati allo sviluppo sociale e tecnologico avvenuto durante il ‘900.

Però non abolisce le istruzioni ministeriali del 20 giugno 1896, ma solo quelle che vanno in aperto contrasto con le stesse. Pertanto per avere una panoramica completa di quali siano i requisiti igienico sanitari delle case va fatta una lettura combinata dei due dispositivi di legge.

Ma leggere queste due norme non basta.

Pensavi che fosse semplice. E invece l’Italia è il paese del casino al quadrato. Infatti i requisiti igienico-sanitari sono uno degli argomenti su cui le Regioni e le amministrazioni locali possono normare.

Se vai a vederti il regolamento edilizio del tuo Comune probabilmente troverai qualche indicazione proprio in merito a questi requisiti.

Alle volte esistono dei regolamenti di igiene e sanità specifici che riportano anche i requisiti che devono rispettare le abitazioni.

Però è importante sottolineare una cosa: tutte le disposizioni locali, come linea di principio, non possono essere più permissive rispetto alle disposizioni nazionali.

Mi spiego: se la norma nazionale dice che in una casa l’altezza minima deve essere 2,7m non è che il tuo Comune può svegliarsi e dire che bastano 2,4m.

Alcune eccezioni a questa regola possono esserci per casi particolari, ma in linea di principio possiamo ritenerla valida.

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I REQUISITI IGIENICO SANITARI SECONDO IL D.M. SANITÀ DEL 1975

Vediamo ora quali sono questi requisiti passando in rassegna tutti gli articoli del decreto sanità.

Art. 1 – altezza minima

requisiti igienico sanitari altezze

L’altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione è fissata in m 2,70 riducibili a m 2,40 per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti ed i ripostigli.

Nei comuni montani al di sopra dei m 1000 sul livello del mare può essere consentita, tenuto conto delle condizioni climatiche locali e della locale tipologia edilizia, una riduzione dell’altezza minima dei locali abitabili a m 2,55.

[…]

Quindi qui parliamo di altezze minime:

  • 2,7m per camere, cucine, soggiorni, studi, etc.
  • 2,4m per bagni, ripostigli, corridoi

Art. 2 – superfici

requisiti igienico sanitari superfici

Per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a mq 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi.

Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq 9, se per una persona, e di mq 14, se per due persone.

Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq 14.

Le stanze da letto, il soggiorno e la cucina debbono essere provvisti di finestra apribile.

Questo articolo ci dà in modo indiretto le dimensioni minime di una casa in relazione al numero di abitanti.

Ad esempio un appartamento per 4 persone deve essere grande almeno: 14*4=56mq

Inoltre abbiamo le dimensioni minime delle stanze da letto e dei soggiorni:

  • 9mq camera singola
  • 14mq camera matrimoniale
  • 14mq soggiorno

E vi è inoltre l’obbligo di avere una finestra apribile.

Art. 3 – dimensione mini-alloggi

requisiti igienico sanitari mini alloggi

[…] l’alloggio monostanza, per una persona, deve avere una superficie minima, comprensiva dei servizi, non inferiore a mq 28, e non inferiore a mq 38, se per due persone.

Qui viene data la dimensione minima per i mini-appartamenti, che come vedi sono superiori a quelli di una singola stanza.

Art. 4 – riscaldamento

requisiti igienico sanitari riscaldamento

Gli alloggi debbono essere dotati di impianti di riscaldamento ove le condizioni climatiche lo richiedano.

La temperatura di progetto dell’aria interna deve essere compresa tra i 18 °C ed i 20 °C; deve essere, in effetti, rispondente a tali valori e deve essere uguale in tutti gli ambienti abitati e nei servizi, esclusi i ripostigli.

Nelle condizioni di occupazione e di uso degli alloggi, le superfici interne delle parti opache delle pareti non debbono presentare tracce di condensazione permanente.

In questo articolo vengono affrontati vari temi:

  • L’impianto di riscaldamento
  • La temperatura minima interna da garantire
  • La salubrità delle murature

Ti invito a fare attenzione alla questione dell’impianto di riscaldamento: soprattutto al sud Italia negli anni ’70 era ancora diffuso non installare impianti di riscaldamento, anche qualora fosse necessario per le condizioni climatiche.

In realtà in tutto il territorio italiano le condizioni climatiche richiedono la necessità del riscaldamento, la precisazione deve essere pensata ad esempio per le case vacanze che vengono usate solo in estate e per cui oggettivamente installare un impianto di riscaldamento è superfluo.

Art. 5 – illuminazione e aerazione

requisiti igienico sanitari illuminazione

Tutti i locali degli alloggi, eccettuati quelli destinati a servizi igienici, disimpegni, corridoi, vani-scala e ripostigli debbono fruire di illuminazione naturale diretta, adeguata alla destinazione d’uso.

Per ciascun locale d’abitazione, l’ampiezza della finestra deve essere proporzionata in modo da assicurare un valore di fattore luce diurna medio non inferiore al 2%, e comunque la superficie finestrata apribile non dovrà essere inferiore a 1/8 della superficie del pavimento.

[…]

Questo articolo introduce una questione importantissima: l’illuminazione e l’aerazione naturali.

È una delle cause per cui molte ristrutturazioni non sono a norma.

Sono due i parametri da rispettare per i locali di abitazione (che ricordiamo essere camere da letto, soggiorni, studioli e assimilabili a questi):

  • Fattore medio di luce diurna pari al 2%
  • Superficie finestrata apribile maggiore o uguale a 1/8 della superficie di pavimento (per intenderci 1/10 non va bene…)

Il fattore medio di luce diurna è un parametro abbastanza complesso da spiegare e anche da calcolare (ci sono programmi che lo fanno in modo automatico), quindi non ci dilunghiamo qui a spiegarlo.

Ad ogni modo una volta rispettato il secondo parametro (1/8) quasi sempre risulta rispettato anche il fattore medio di luce diurna.

Art. 6 – ventilazione

requisiti igienico sanitari venitilazione

Quando le caratteristiche tipologiche degli alloggi diano luogo a condizioni che non consentano di fruire di ventilazione naturale, si dovrà ricorrere alla ventilazione meccanica centralizzata immettendo aria opportunamente captata e con requisiti igienici confacenti.

È comunque da assicurare, in ogni caso, l’aspirazione di fumi, vapori ed esalazioni nei punti di produzione (cucine, gabinetti, ecc.) prima che si diffondano.

Il “posto di cottura”, eventualmente annesso al locale di soggiorno, deve comunicare ampiamente con quest’ultimo e deve essere adeguatamente munito di impianto di aspirazione forzata sui fornelli.

Di questo articolo è importante la parte centrale. Qui la legge ci sta dicendo che se le cucine e i bagni non sono finestrati (quindi non si può garantire la ventilazione naturale) è obbligatorio inserire un sistema di aspirazione collegato con l’esterno (una ventola).

Attenzione ad una cosa: sebbene qui non sia scritto chiaramente, nei regolamenti locali per la cucina viene sempre richiesta la presenza di una finestra (a meno che non faccia parte di un open-space dove è già obbligatoria la finestra).

Art. 7 – bagni

requisiti igienico sanitari servizi igienici

La stanza da bagno deve essere fornita di apertura all’esterno per il ricambio dell’aria o dotata di impianto di aspirazione meccanica.

Nelle stanze da bagno sprovviste di apertura all’esterno è proibita l’installazione di apparecchi a fiamma libera.

Per ciascun alloggio, almeno una stanza da bagno deve essere dotata dei seguenti impianti igienici: vaso, bidet, vasca da bagno o doccia, lavabo.

L’articolo 7, oltre a chiarire meglio il concetto espresso nell’articolo precedente, ci dice che se il bagno non ha finestra non si può installare un generatore a fiamma libera (generatore = caldaia o boiler).

In realtà questa disposizione possiamo considerarla superata perché per legge ormai tutti i generatori di calore a gas sono a camera stagna, quindi non a fiamma libera.

Art. 8 – acustica

requisiti igienico sanitari acustica

I materiali utilizzati per le costruzioni di alloggi e la loro messa in opera debbono garantire un’adeguata protezione acustica agli ambienti per quanto concerne i rumori da calpestio, rumori da traffico, rumori da impianti o apparecchi comunque installati nel fabbricato, rumori o suoni aerei provenienti da alloggi contigui e da locali o spazi destinati a servizi comuni.

All’uopo, per una completa osservanza di quanto sopra disposto occorre far riferimento ai lavori ed agli standards consigliati dal Ministero dei lavori pubblici o da altri qualificati organi pubblici.

Questo articolo è oggettivamente aleatorio: cosa vuol dire adeguata protezione acustica?

In realtà oggi bisogna interpretare questo articolo in relazione al DPCM del 1997 sulle prestazioni acustiche degli edifici.

Nel decreto del 1997 vengono stabiliti dei requisiti di isolamento acustico che devono essere garantiti se si interviene sugli elementi edilizi.

Così se sostituisci un infisso devi rispettare i parametri del DPCM e allo stesso modo se sostituisci un pavimento.

Questo secondo aspetto viene spesso disatteso anche dai tecnici: di frequente vengono realizzate nuove pavimentazioni senza i necessari accorgimenti. Che poi si riducono ad un semplice tappetino fonoassorbente…

Altri requisiti

Questi erano i requisiti igienico-saniari sanciti dal decreto Sanità del 1975. Però abbiamo detto che questo decreto modifica le istruzioni ministeriali del 1896 senza abrogarle. Vengono abrogate solo le parti in conflitto ma le altre no.

Vediamo quali sono gli altri requisiti che ci interessano e che rimangono validi.

In realtà sarebbero molti ma a noi ne interessano principalmente due:

  • La non possibilità di utilizzare ambienti interrati come locali di abitazione a meno del verificarsi di determinate condizioni (artt. 58-61)
  • La necessità di dotare i bagni di antibagno se affacciano in locali di abitazione (cucina, soggiorno) (art. 71)

Su questo secondo punto chiariamo un aspetto: sono considerati locali di abitazione anche le camere da letto, però in questi casi è accettato aprire il bagno direttamente in camera senza antibagno.

Ma cos’è un antibagno? Un locale “filtro” tra quello dove è presente il wc e il locale di abitazione. In tale ottica anche un corridoio può essere considerato un antibagno.

mailling list per ristrutturare casa

CONSEGUENZE DEL MANCATO RISPETTO DEI REQUISITI IGIENICO-SANITARI

Le conseguenze di non rispettare i requisiti igienico-sanitari non sono tante, ma potrebbero essere scoccianti.

La prima è l’impossibilità di dichiarare l’agibilità della casa.

Infatti l’agibilità sancisce:

1. La sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente, nonché la conformità dell’opera al progetto presentato e la sua agibilità sono attestati mediante segnalazione certificata.

(d.pr. 380/2001, art. 24)

Quindi le condizioni igienico-sanitarie sono essenziali ai fini dell’agibilità.

E qui permettimi di fare una riflessione: molti colleghi sostengono che, in seguito ad una ristrutturazione, non sia necessario rifare l’agibilità.

Giustificano la cosa col fatto che il d.pr. 380/2001 parlando di agibilità riporta un refuso (uno dei tanti sparsi nelle leggi): cioè che l’agibilità vada fatta solo in seguito a pratiche di SCIA o permesso di costruire. Mentre la maggior parte delle ristrutturazioni si fanno con CILA…siccome questa pratica non è citata allora non è necessario rifare l’agibilità.

Ma la CILA consente di cambiare le condizioni di igiene e salubrità di una casa: posso rifare impianti e cambiare le dimensioni e la disposizione delle stanze.

Secondo il ragionamento di questi tecnici con la CILA potrei fare una camera da letto di 5mq senza finestre e la casa continuerebbe ad essere agibile.

Purtroppo non è così: proprio perché con la CILA posso modificare le condizioni di igiene e salubrità (e tutte le altre sancite dall’agibilità), nel caso ciò succeda è necessaria una nuova agibilità.

La seconda conseguenza è che l’immobile non rispetta dei requisiti imposti per legge. In caso di controllo della pratica edilizia o di qualsiasi altro tipo potrebbe essere richiesto di far rispettare tutti i requisiti. In sostanza la pratica diverrebbe non lecita e sarebbero da rifare i lavori.

È sicuro che la pratica venga controllata? No. Anzi la maggior parte delle pratiche non viene mai controllata, quindi probabilmente anche se non è tutto a posto non avrai problemi.

È sicuro che la pratica non venga controllata? No. I comuni più piccoli di solito controllano tutto, i più grandi una percentuale minima delle pratiche. Però i controlli ci sono.

Quindi rispettare questi requisiti è essenziale.

POSSO DEROGARE AI REQUISITI IGIENICO-SANITARI?

deroghe ai requisiti igienico-sanitari

Ci sono alcuni casi in cui è possibile derogare ai requisiti igienico-sanitari.

Come abbiamo visto le due leggi nazionali che regolano tali requisiti risalgono al 1896 (istruzioni ministeriali) e al 1975 (decreto sanità). Quindi abbiamo tre regimi:

  • Ante 1896
  • Ante 1975
  • Post 1975

Tutte le case costruite dopo il 1975 devono essere state progettate rispettando il decreto sanità. Tutte le case costruite tra il 1896 e il 1975 devono essere state progettate rispettando le istruzioni ministeriali. Tutte le case costruite prima del 1896…non devono rispondere a nulla.

Naturalmente tutto ciò vale se non ci sono, o c’erano all’epoca di costruzione, altri regolamenti locali in vigore.

Quindi abbiamo una prima deroga: non posso pretendere che una casa costruita un secolo fa rispetti le norme attuali. Le leggi non possono essere retroattive.

Però è il caso di capire in che termini funziona questa deroga.

Facciamo un esempio.

Hai una casa costruita negli anni ’60 in cui le camere da letto sono più piccole di 9mq e le finestre non bastano per raggiungere la superficie aeroilluminante minima di 1/8.

Quindi non rispetta il decreto sanità del 1975.

Tale decreto però negli anni ’60 non esisteva.

Quindi come prima cosa devi verificare se rispetta almeno le istruzioni ministeriali del 1896 (anche lì si parla di dimensione degli ambienti e superfici aeroilluminanti).

Se non rispetta nemmeno questa non c’è deroga che tenga: devi adeguarti.

Se invece rispetta tali istruzioni ministeriali puoi tenerti la casa com’è. Ma nel caso di ristrutturazione devi adeguarti.

O meglio: se cambi solo le finiture (pavimenti, porte, infissi, pitturazioni, sanitari), cioè se fai una manutenzione ordinaria, non hai l’obbligo di adeguarti.

Però se modifichi le dimensioni e la distribuzione delle stanze (manutenzione straordinaria) allora devi adeguarti. Completamente: sia la superficie delle camere deve rispondere ai requisiti igienico-sanitari del 1975 sia la superficie aeroilluminante. E se gli ambienti sono più bassi del minimo di legge (2,7m per gli ambienti di abitazione) dovresti adeguare pure le altezze.

Allo stesso modo se decidi di rifare gli impianti devi farli adeguati alla normativa attuale.

Questo secondo punto sembra più scontato (faresti mai un impianto elettrico come si faceva nel 1960?). Mentre per le questioni geometriche (dimensioni, superfici, altezze…) spesso le persone non se ne capacitano.

Il fatto è che se decidi di intervenire e non è possibile adeguare tali parametri, la casa non è abitabile. O almeno non lo sono le parti della casa che non rispettano questi parametri.

In questo caso dovresti provare a chiedere una specifica deroga per continuare ad utilizzare quegli ambienti come abitazione (non l’ho mai fatto quindi non saprei come aiutarti).

Visto questo caso che è abbastanza tipico, vediamo in quale altro caso puoi fare delle deroghe.

Mi riferisco agli edifici vincolati, quindi stiamo parlando di palazzi storici.

Se la soprintendenza architettonica/paesaggistica ha messo un vincolo sull’edificio e questo vincolo interviene anche sulla distribuzione interna degli ambienti e/o sulle facciate…evidentemente non è possibile adeguare.

In questo caso si può derogare proprio in virtù del vincolo. Anche se non è prevista una deroga totale. La questione è stata affrontata recentemente con il decreto semplificazioni, il n. 77 del 2021, che riguarda la governance del piano nazionale di rilancio e resilienza (quello post-covid).

Nella conversione in legge di questo decreto, all’articolo 51, comma 1 è stata aggiunta la lettera f-bis:

«f-bis) all’articolo 10, dopo il comma 2 è inserito il seguente:

“2-bis. In deroga alle disposizioni del decreto del Ministro per la sanità 5 luglio 1975, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 190 del 18 luglio 1975, con riferimento agli immobili di interesse culturale, sottoposti a tutela ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42:

a) l’altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione è fissata in 2,4 metri, riducibili a 2,2 metri per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti e i ripostigli;

b) per ciascun locale adibito ad abitazione, l’ampiezza della finestra deve essere proporzionata in modo da assicurare un valore di fattore luce diurna medio non inferiore all’1 per cento e, comunque, la superficie finestrata apribile non deve essere inferiore a un sedicesimo della superficie del pavimento;

[…]»

Altre deroghe non sono concesse.

Anzi: ove possibile lo stato incentiva ad adeguare anche edifici che sono stati realizzati con la normativa in vigore prima del 1975.

Infatti, ad esempio, vi è stata una recente modifica al testo unico dell’edilizia (il d.pr. 380/2001) con cui gli adeguamenti alle facciate ai fini dell’agibilità (quindi la modifica delle dimensioni delle finestre in sostanza) possono essere realizzati con una semplice procedura di CILA (quella che si usa per la maggior parte delle ristrutturazioni) se non riguarda parti strutturali, invece che con le più complesse SCIA o Permesso di Costruire.

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14 Dicembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Come di consueto, ogni fine anno la redazione del blog omaggia gli iscritti della newsletter con un contenuto speciale in esclusiva. Da oggi è disponibile la guida 2022.

Per il 2022, abbiamo realizzato la guida Arredare piccoli spazi. 4 capitoli nei quali analizziamo la distribuzione degli spazi in base alle misure minime e agli ingombri di arredi e passaggi, per ogni ambiente della casa. Inoltre trovate 10 tips per arredare in modo funzionale, gli arredi giusti, i colori e le decorazioni, + 18 consigli da mettere in pratica.

Riceverla è facile, basta iscriversi alla newsletter, mentre se sei già iscritto, potrai scaricarla dalla e-mail che riceverai oggi pomeriggio.

I contenuti della guida 2022

La guida analizza le problematiche relative ai piccoli spazi, e fornisce consigli, suggerimenti e ispirazioni. Si parte dalla distribuzione delle aree funzionali, con un approfondimento dei parametri dimensionali da rispettare in ogni locale.

guida 2022

Sabrina Montagnoli ci regala 10 tips per arredare un piccolo spazio in modo funzionale, con suggerimenti su colori, mobili, stili e tanto altro.

Sara Pantoni affronta le problematiche relative ai piccoli spazi dal punto di vista dell’Home Therapy, affinché il nostro piccolo nido diventi il miglior posto in cui stare.

guida 2022

Il nostro auspicio è che questa guida rappresenti un utile vademecum per affrontare un progetto di ristrutturazione o di relooking in modo efficace. Ogni spunto può essere approfondito consultando gli articoli di questo blog sull’argomento, oppure, potete chiedere una consulenza a Sabrina o a Sara. L’aiuto di un esperto è essenziale per la buona riuscita di ogni progetto, soprattutto se si tratta di sfruttare al meglio uno spazio ridotto.

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Buona lettura!

14 Dicembre 2021 / / Dettagli Home Decor

Ambientec illumina Porro Duriniquindici con le sue lampade d'atmosfera

Le sofisticate lampade d’atmosfera giapponesi Ambientec illuminano Porro Duriniquindici. Scopri la collezione.

In vista del Natale, Porro ha rinnovato il progetto di illuminazione della propria casa milanese, lo showroom Porro Duriniquindici, ospitando il marchio giapponese di light design Ambientec.

Le collezioni e i sistemi Porro – vere e proprie architetture domestiche dove la purezza del disegno rivela ad un occhio attento accurati processi manuali e dettagli tecnologici – dialogano suggestivamente con le sofisticate lampade portatili di Ambientec, in vendita al pubblico in esclusiva su Milano per tutto il periodo natalizio. Esse uniscono lavorazioni da alta gioielleria e scienza ottica in forme essenziali e poetiche, per un nuovo concetto di lampada d’atmosfera con cui stabilire una relazione affettiva intima e personale.

 


Oggetti nomadi che vengono dal futuro e richiamano la memoria, da portare sempre con sé in tutti gli spazi della casa e nelle diverse situazioni, le lampade d’atmosfera Ambientec dall’illuminazione soffusa e delicata sono un accessorio ideale nella casa Porro pervasa da un’idea di flessibilità, permeabilità e comfort, con spazi cocooning che si chiudono e si dilatano nell’interazione con i loro abitanti, per assecondarne esigenze in mutamento e stili di vita dinamici e fluidi. Gli arredi Porro inoltre spesso racchiudono anch’essi una ricerca particolare sulla luce, materia impalpabile in grado di trasformare e dare identità ad ogni progetto, spaziando dalla tecnologia integrata degli armadi Storage alla luce puntuale da museo della libreria Load-it.


Ambienti su misura dove ogni oggetto meticolosamente progettato racconta una storia, evoca ricordi e sprigiona tutto l’amore con cui è stato creato, testimoniando la continua ricerca creativa, la sperimentazione incessante su materiali e tecnologie e lo sguardo aperto sull’orizzonte che lega i due brand, geograficamente lontani ma uniti da valori comuni e dalla passione per il progetto di qualità.

lampade d'atmosfera Ambientec in esclusiva da Porro Duriniquindici a Milano

Porro Duriniquindici, via Durini 15, Milano. 
Tel. +39 02 76394408 durini15@porro.com www.porrodurini15.com

Orari di Apertura. Da martedi a sabato, h. 10.00 – 19.00 lunedi chiuso. Aperture speciali. Domenica 5/12/19 dicembre, h. 11.00-14.00 e 15.00-18.00. 7/ 8 dicembre, h. 10.00-14.00 e 15.00-19.00. Giovedi 16 dicembre, h. 10-22.00 Natale Durini District.

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