Non mi sembra vero, eppure è già passato un anno da quando il mio blog sul riordino e il mio sito si sono vestiti a festa e sono tornati tutti nuovi, puliti e profumati.
La messa online è stata volutamente scelta nel giorno in cui, sei anni fa, è iniziata la mia avventura come Professional Organizer.
Sei anni tra alti e bassi, accelerazioni e brusche frenate, momenti di luce e altri di buio, lacrime e risate; insomma, sei anni decisamente intensi!
Ma oggi voglio raccontarti quanto questo mio blog mi abbia catapultata dall’altra parte della barricata e io sia diventata una persona che ha bisogno di aiuto per la sua organizzazione.
Un blog sul riordino che sa di casa
Se ci pensi bene, un sito internet è una specie di casa che vive dentro lo schermo di un pc (ma non diremo mai a nessun informatico che ho detto questa cosa, vero?!).
Le pagine sono come stanze e le funzioni di ogni segmento sono come cassetti. Ci sono spazi da riempire con le giuste informazioni, come in un armadio, o in una cucina ci sono da riempire spazi con i giusti oggetti.
Quando ho visualizzato questa immagine, sono tornata a respirare, perché prima, tutte quelle “cose” da cliccare, lo confesso, mi mettevano ansia.
C’era bisogno di trovare un’organizzazione che mi permettesse di utilizzare con facilità il mio sito, di capire come muovermi al suo interno in maniera chiara, trovando subito quello che cercavo e riuscendo a inserire nello spazio corretto tutto quello che, strada facendo, aggiungevo (post del blog, corsi, nuovi servizi…).
Linearità, avevo bisogno di linearità, perché troppe informazioni, messe in ordine sparso, creano caos.
Se c’è una cosa che so di certo è che l’onnipotenza non mi appartiene (sai che vita stressante, altrimenti?!) e che chiedere aiuto è un atto di onestà intellettuale.
Imparare a chiedere aiuto
Volevo imparare a fare, volevo che la costruzione del mio blog sul riordino fosse un momento lavorativo da affrontare con metodo e competenza, ma che mi risparmiasse l’ulcera.
Lo facevo – e lo faccio – per me.
Sono io che ci devo “mettere mano”, sono io che scrivo e posto e merito di farlo nel modo più semplice possibile.
È stato difficile imparare? Meno di quanto mi aspettassi.
LaMadda (sul mio cellulare è registrata così), quella santa donna che mi ha costruito il sito stando dietro a tutte le mie idee strampalate e rosa, mi ha presa per mano e mi ha condotto all’interno della mia Casa Poetica e nel mio blog sul riordino.
Mi ha aiutata facendomi fare, guidandomi e dimostrandomi che, schematizzando i passaggi tutto diventa automatico. Proprio come quando si tratta di impostare un armadio. O una cucina. O un qualsiasi spazio.
LaMadda ha costruito le fondamenta perché io non ne sarei mai stata in grado e poi mi ha dato gli strumenti e le tecniche per continuare a gestire la mia Casa Poetica.
Ora lavoro quasi sempre in autonomia e il fatto che non sia ancora esploso nulla trovo sia un risultato stupefacente!!
È stato un anno in cui mi sono data tanto da fare e il mio impegno è stato ripagato da buoni risultati che voglio migliorare ancora, e ancora, e ancora…
Il risultato del mio blog sul riordino
LaMadda ci ha messo la sua professionalità e pazienza, io il mio impegno e la mia cura, tu e tante altre persone continuate a leggere questo blog sul riordino e a guardare il mio sito.
Sono felice.
E dato che questo post è più una confidenza che altro, fammi aggiungere una cosa.
Per me, il valore aggiunto, la spinta a fare con costanza è che il sito è davvero la MIA casa, uno spazio solo mio, che non subisce le paturnie di Mark.
Una cosa che ti appartiene merita impegno e cura.
Prima di salutarti, è doveroso presentarti LaMadda, perché magari è proprio la persona che stai cercando.
Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.
Traslocare è uno stress? Si sente spesso dire che questa fase della vita sia una delle più faticose e traumatiche non solo per gli adulti, ma anche per i bambini perché perdiamo i nostri abituali punti di riferimento: quelli della casa. Per questo ci siamo rivolti agli esperti di www.traslochiromaeasy.it e abbiamo cercato di individuare gli errori più comuni che si commettono durante il trasloco e che lo rendono un vero inferno.
1- Il caos che regna sovrano
Girare per casa mentre è in corso un trasloco è un’esperienza horror per i maniaci dell’ordine, soprattutto per quelli più compulsivi. Se è vero che un po’ di disordine sia fisiologico è vero anche che c’è un limite che non si dovrebbe mai superare. Quindi cerca di agire stanza per stanza senza lasciare troppe cose in giro, soprattutto perché oggetti e cianfrusaglie per il pavimento sono potenziali pericoli per te e per gli addetti al trasloco che circolano con pacchi pesanti in spalla.
2- La fretta e l’ultimo minuto
Mai sentito parlare di “demone della procrastinazione”? Si tratta di un simpatico riferimento ad un noto fumettista che ritrae sé stesso intento a completare una mansione di fretta, sfruttando la cosiddetta “produttività dell’ultimo minuto”. Perché è sbagliato attendere fino a quando non avrai più tempo? Perché ti stressi, agisci di impulso e fai le cose in modo disorganizzato, disordinato e non ragionato. Servono altre spiegazioni?
3- La convinzione che traslocare sia un gioco da ragazzi
Che vuoi che sia imballare tutta una casa nelle scatole? Una passeggiata! Questo è ciò che dicono gran parte delle persone che si apprestano a traslocare ed è uno dei più grossi errori di valutazione che si possano commettere.
La disambiguazione proviene dal fatto che vedere i nostri beni ordinati in cassetti e ripiani non ci dà mai un’idea esaustiva e veritiera del loro reale volume. Per non parlare di quanto possa esser complicato lo smontaggio di un letto a castello o di una cassettiera per le scarpe!
4- Il trasloco non consiste solo nel fare scatole
Un altro errore da considerare è quello per il quale si ritiene che il trasloco consista solamente nell’imballare le tue cose nelle scatole e portarle nella nuova abitazione. Ebbene questo è fuorviante perché non stai tenendo conto del tempo che ci vorrà nella nuova casa per riordinare tutte le tue cose! Quindi possiamo dire che il trasloco, di fatto, termina quando avrai sistemato completamente la tua nuova casa.
5- Non saper chiedere aiuto
Infine vorremmo parlare di una difficoltà che non riguarda solo il trasloco, ma che coinvolge tutte le persone nei momenti di maggior bisogno. Molto spesso tendiamo a non chiedere aiuto ad amici e parenti perché ci vergogniamo o ci sentiamo in colpa nel farlo. La verità è che tutti abbiamo qualcuno di molto vicino che sarebbe felice di aiutarci se solo noi glielo chiedessimo.
È questo il caso di chi trasloca con bambini molto piccoli o con anziani di cui prendersi cura: situazioni che necessitano assolutamente di un aiuto esterno per non impazzire.
Qual è il colore del divano più popolare? Abbiamo fatto alcune ricerche, che rivelano quali sono i colori più popolari per i divani nel 2021 e ci sono state alcune sorprese.
Il divano è spesso il punto focale del nostro living. Per cui si comprende facilmente che scegliere un divano possa essere un processo lungo e complicato. Lo stile, il tessuto e il colore del divano tendono a dare il tono al resto del soggiorno. [Image credit: Raul Martins]
Il colore, in particolare, è uno dei punti salienti dell’interior design. Le tonalità influenzano tutto in una casa e contribuiscono anche a determinare lo stile e se un ambiente potrà essere accogliente. Non sorprende quindi, che il colore sia uno dei fattori più significativi che influenzano le nostre scelte in fase di acquisto, soprattutto quando si tratta di arredi importanti, costosi e di grandi dimensioni come il divano.
Ecco perché, chiunque cerchi di acquistare un divano, la prima domanda che si pone è “che colore del divano dovrei prendere? “. Infatti, ogni mese, migliaia di persone si rivolgono a Google per scoprire qual è il “miglior colore di divano”. Nessuno può dirtelo con certezza, perché è una scelta molto personale, ma possiamo stabilire quali sono i colori del divano che riscuotono più successo in tutto il mondo.
Homedit.com ha analizzato i volumi di ricerca globale di Google da gennaio 2021 ad agosto 2021 per stilare un elenco delle 10 tonalità dei divani più popolari. Non che dobbiamo necessariamente seguire la massa, ma forse questo ci aiuta a capire le tendenze.
L’analisi dei dati di ricerca ha rivelato esattamente quali colori di divano stiamo cercando online e a parte il primo in classifica, possiamo già anticipare che i risultati contengono alcune sorprese. Ad esempio, il divano rosa si è classificato molto in alto, cosa che non avremmo mai immaginato.
Non possiamo certo dire di essere sorpresi dalla tonalità in cima alla classifica dei desideri di tutti, vediamo insieme il colore del divano più popolare del 2021.
Image credit: Alvhem
1 – Divano Grigio
La scelta numero uno per la ricerca del colore del divano è… rullo di tamburi… grigio! Non sorprende che quest’anno il grigio abbia avuto la meglio (alla stra-grande) con una media di quasi 68.000 ricerche mensili. Ebbene sì, il più versatile dei colori, ha conquistato la corona di colore del divano più richiesto dell’anno. Amato dai professionisti e dagli appassionati di interior design, Il grigio è la base di molti stili in voga e ha stabilito le tendenze del design nelle ultime stagioni, ma il suo prezioso potere non sembra vacillare, anzi. Se sceglierai un divano grigio per il tuo soggiorno, stai sicura che è una base perfetta, adattabile ad ogni cambiamento di colore e stile che apporterai. Non possiamo dire lo stesso di altri colori di divano! Se guardi i dati di fabbrica, il grigio è spesso il colore preferito per il divano. Anche Marco e io a casa abbiamo un divano grigio (in lino) e abbiamo dedicato anche un post proprio ai divani di questo colore.
I divani grigi sono spesso la scelta giusta e rispondono molto bene al gusto europeo ed italiano. Certo, il grigio potrebbe non essere il colore più sorprendente, ma funziona così bene in così tante situazioni diverse, che non si può non metterlo al primo posto. Come tutti i colori neutri, il grigio si abbina con tutto, il che significa che crea un’ottima base per un interno. Basta cambiare semplicemente cuscini, plaid e tappeti per avere un look completamente rinnovato. Inoltre i divani grigi nascondono bene anche macchie e sporco. Infinitamente versatile, un colore neutro come il grigio può essere adattato a quasi tutte le case, con stili che vanno dal classico al contemporaneo. La prova del suo grande successo è che i divani nei colori classici beige e panna sono arrivati quasi in fondo alla classifica, molto probabilmente soppiantati dal grigio. Insomma, se c’è un divano in ogni casa, sembrerebbe sempre più che sia grigio.
Image credit: Loaf
2 – Divano Rosa
La vera sorpresa di questa classifica è il secondo posto per il divano rosa. In effetti l’arredamento colorato è tornato di moda e abbiamo visto il rosa chiaro o cipria in alcune sedie e imbottiti. Inoltre riprende anche il trend delle tonalità terracotta, di cui abbiamo già parlato.
Sicuramente un sontuoso divano in velluto rosa, può rendere ogni ambiente ricco di fascino. Qualcosa che sembra uscito dai profili Instagram di qualche influencer. Probabilmente la tendenza al massimalismo iniziata nel 2019 ha portato più di una persona ad allontanarsi dalla combinazione di colori neutri, grigi e naturali per qualcosa che abbia più carattere e personalità.
Richiede un occhio più attento nella decorazione d’interni, rispetto al grigio, per evitare un risultato eccessivamente zuccheroso o troppo kitch (anche se magari è voluto). Tuttavia le nuove sfumature di rosa un po’ polverose e raffinate, abbinate a tessuti testurizzati, possono essere una scelta versatile e sofisticata.
Image credit: Esny
3 – Divano Blu
Il terzo colore più cercato su Google per i divani nel 2021 è un classico: il blu. Possiamo certamente dire, che il blu navy è l’unico vero colore, che riesce a funzionare come un tono neutro. I divani blu rilassanti, piacevoli, rassicuranti, tendono a mimetizzarsi con l’ambiente circostante. Ciò significa che funzionano quasi come un divano di colore neutro. Ecco perché il blu è sempre una scelta versatile. A seconda della tonalità di blu che scegli, può fungere da neutro o essere un pezzo di tendenza. I divani in velluto blu intenso sono sontuosi e regali, i divani in azzurro polveroso sono un po’ più romantici e country e le varianti con punte di verde come il blu petrolio, introducono sfumature più ricche e attuali.
Non sorprende che il blu e il grigio siano una delle combinazione di colori più popolari. Alcune persone comprano un divano grigio e dipingono la parete di blu, qualcuno sceglie un divano blu e usa il grigio come accento. Il blu è un colore che non passerà mai di moda, quindi puoi stare tranquilla scegliendolo come colore per il tuo divano!
Il bianco è un colore di tendenza negli ultimi anni, quindi per quanto poco pratico possa sembrare, è molto attraente e non stupisce che sia al 4° posto della classifica mondiale delle ricerche sul web. Pagine di cataloghi di arredamento e di riviste di home decor ci hanno abituato a divani bianchi in contesti minimalisti, con un uso sofisticato, ma limitato di pezzi di design. Abbiamo anche visto divani in lino, ambientati in calde e rilassanti case mediterranee. I siti svedesi ci hanno proposto divani bianchi in interni caldi ed accoglienti. Per non parlare degli interni shabby chic, dove il divano bianco non può mancare. C’è sicuramente un elemento elegante e lussuoso in un divano bianco.
La verità è che, molto spesso, i proprietari di divani bianchi li tengono coperti sotto coltri di teli e copridivano, che non esaltano certo la loro bellezza. Il più grande svantaggio del divano bianco è che richiede un po’ più di manutenzione e cura, ma questo non impedisce alle persone di sceglierlo! Certo, il divano bianco non lo troviamo il più adatto se ci sono bambini o animali domestici in giro, ma lo vediamo sicuramente funzionare magnificamente in uno stile Scandinavo, Scandi-Boho, ma anche in ambienti classici e Shabby Chic.
Image credit: Historiskahem
5 – Divano Verde
Il verde è un colore di divano piuttosto popolare, se si è piazzato al 5° posto della classifica. Abbiamo scoperto che sempre più persone optano per tonalità verde bosco e verde oliva per il divano. Entrambi aggiungono colore senza opprimere e creano una tela per sovrapporre i cuscini, sia che si tratti di semplici contrasti o di fantasie. Ma non è solo colpa delle tendenze, il verde è una scelta abbastanza popolare perché è un primo passo nella direzione del colore, senza essere “eccessivo”. Ha più personalità del blu, ma non è così forte come il viola, il rosso, l’arancione o il giallo. Con un legame così forte con la natura, il verde tende ad essere un colore calmante e rilassante, rendendolo la scelta ideale per un divano. Mentre le fresche sfumature verde bosco e mela si adattano perfettamente ad una casa di campagna, il verde smeraldo crea un’atmosfera più sofisticata. Il punto debole di un divano verde è che limiterà il numero di combinazioni di colori che puoi utilizzare, ma un divano verde può diventare il protagonista in un interno dominato dai toni neutri e materiali naturali.
Image credit: homessociety.com
6 –Divano Nero
Sorprendentemente, in questa classifica mondiale i divani neri sono più cercati dei classici beige. Una scelta audace e intrigante, i divani neri funzionano meglio quando lo stile è completamente studiato, come nello stile scandinavo, che potrebbe averne decretato il successo. Molto sofisticato in ambienti contemporanei, in cui il divano nero (in velluto o pelle) viene abbinato a pavimenti e mobili in legno scuro, dettagli in metallo dorato o ottone anticato e cuscini in romantiche sfumature viola o bordeaux. ma l’abbinamento più classico, che non passa mai di moda è il black & white. Da un punto di vista pratico, il punto debole del divano nero è che mostrerà impietosamente i pelucchi di colore chiaro e lo sporco può effettivamente apparire più sul nero che sul grigio.
Image credit: Notar
7 – Divano Beige
Il colore beige per il divano è stato per decenni il colore neutro per eccellenza, ma ora molte persone lo ritengono un po’ datato. Più facile del bianco, con sfumature più fredde e moderne del panna, un divano beige è e rimane l’immagine della versatilità. Per cui anche se è sceso nella classifica, non se ne andrà tanto presto. Per alcune persone il grigio può sembrare un po’ troppo freddo, rigoroso e moderno. In questi casi, il beige ha il calore che si cerca. Potresti non amare il beige, ma è un colore neutro, che merita la sua considerazione, soprattutto nelle sue sfumature più contemporanee, che sono meno gialle e rosate. Il divano beige si abbina sia con uno schema di colori freddi come azzurri e verdi, sia riscaldato da sfumature terracotta o marrone bruciato. Metti un divano beige in uno spazio ricco di materiali naturali e texture interessanti ed è garantito che la stanza sembrerà accogliente e rassicurante.
Image credit: Mapiful
8 – Divano Panna
Il color panna ha da sempre un suo legame con i rivestimenti dei divani. In fondo è anche il colore del cotone naturale. Una via di mezzo tra il bianco e il beige, ma dalle ricerche emerge che ha una sua propria connotazione distintiva, tanto da piazzarsi all’ottavo posto. Per anni è stato la ricetta vincente per interni di classe, così come il beige. Entrambi risentono del successo del grigio, che li ha penalizzati in questo ultimo decennio. Rimane sempre una base neutra su cui costruire il proprio arredamento, ma le sue sfumature calde lo rendono un po’ meno versatile rispetto al grigio e al bianco. E’ un classico, sicuramente adatto sia ad ambienti tradizionali, che contemporanei. Diventa molto raffinato in abbinamento al nero o al grigio scuro. Perfetto per lo stile Boho Chic.
L’acquisto di un divano è un grande investimento, per cui non sorprende che colori più intensi, come il rosso, siano in fondo alla classifica. Molte persone amano l’idea di poter rinnovare il soggiorno con facilità, per cui una combinazione di colori neutri dà innegabilmente la libertà di cambiare cuscini e complementi anche solo per capriccio. Se ti piace cambiare spesso immagine al tuo living, per il tuo divano stai lontana dai colori caldi come il rosso. Tutte le tonalità rosse sono molto caratterizzanti e possono facilmente stancare, molto più facile utilizzarle per gli accenti.
Detto questo, un divano rosso può esaltare al massimo gli ambienti basati su colori scuri (nero, grigio scuro, mogano ecc) e risultare molto scenografico. Un rivestimento sofisticato, come un velluto o un tessuto bouclè e variegato, può evitare che il rosso appaia troppo acceso o sgargiante (vedi foto in alto). Un divano rosso può essere la scelta perfetta anche in un interno in stile vintage, ma è sicuramente una grande esplosione di colore in interni più contemporanei o minimalisti. Nelle tonalità più spente e bruciate, si accende anche in interni in legno chiaro, per coloro che cercano combinazioni di colori più naturali.
Image credit: Hemnet
10 – Divano Giallo
Una scelta allegra, solare e di carattere, che è appena entrata nella top ten dei colori dei divani più cercati nel 2021. Il giallo limone sembra più contemporaneo, mentre il giallo ocra può sembrare più simile ad un colore neutro, quindi più facile da utilizzare. Un giallo spento illumina comunque una stanza ed è un punto focale versatile, se abbinato a materiali naturali, sfumature ruggine o verde oliva. Se vuoi evitare un colore troppo acceso, ma sei stanca dei toni neutri, scegli una tonalità di giallo desaturata, cioè che contiene un po’ di bianco o nero o grigio o il colore complementare. Tuttavia se il giallo è al decimo posto, c’è un motivo: la maggior parte delle persone si rivolge alla pittura delle pareti per dare un rapido makeover al proprio soggiorno, senza dover investire in un nuovo divano.
Colori dei divani classificati in base ai volumi di ricerca medi mensili di Google 2021:
Con l’aumento dei costi di luce e gas, è importante scegliere l’operatore e il piano tariffario più conveniente. I vantaggi offerti da Next Energy 24 di Sorgenia.
Se ci avete fatto caso, il rincaro dei prezzi dell’energia è uno degli argomenti in primo piano in questo momento. E non si tratta di aumenti di poco conto, visto che si parla di un +29,8% sulle fatture della luce e di un +14,4% su quelle del gas. Un aumento che inciderà pesantemente sulle nostre bollette, e che molti stanno cercando di arginare aderendo alle offerte più convenienti. Forse è proprio questo il momento giusto per cambiare operatore, un passo che molti non fanno per timore di pagare di più, oppure per evitare la trafila burocratica e gli eventuali costi di attivazione.
Sorgenia, il primo operatore green e digitale in Italia
Tra gli operatori del mercato libero dell’energia, si distingue Sorgenia, una delle prime digital energy company italiane. Nata vent’anni fa, Sorgenia è oggi il principale fornitore privato di energia in Italia e punto di riferimento per chi desidera utilizzare fonti energetiche green. L’obiettivo principale dell’azienda è infatti, fin dal principio, quello di fornire energia a impatto zero. Questo significa privilegiare le fonti di energia rinnovabili, utilizzando anche l’eolico e il fotovoltaico, rispetto a quelle fossili come il carbone.
Le soluzioni proposte dall’azienda spaziano dalla fornitura di energia elettrica e gas naturale fino alla fibra, sia per le imprese che per i privati, oltre a servizi utili, semplici e personalizzati per ogni cliente. Tra le varie opzioni mi ha incuriosita il piano Next Energy 24 per la casa, che propone offerte interessanti per luce e gas.
Ma vediamo più nello specifico quali sono i vantaggi nel passare a Next Energy 24 di Sorgenia.
3 buone ragioni per passare a Next Energy 24 di Sorgenia
1.Next Energy 24 di Sorgenia, prezzo bloccato per due anni
Si, avete capito bene: il piano Next Energy 24 di Sorgenia prevede il prezzo bloccato per ben due anni, una manna dal cielo in tempo di rincari. Questo contratto, grazie alla tariffa fissa monoraria, offre una protezione completa dalle oscillazioni del prezzo dell’energia. In pratica, la tariffa applicata per ogni kilowattora (kWh), ovvero la quantità di energia consumata, rimane la stessa in qualsiasi ora del giorno e per un periodo di 24 mesi. Un altro vantaggio offerto dal piano Next Energy 24 è lo sconto fedeltà riservato ai clienti, che premia i contratti più duraturi. La formula prevede uno sconto del 5% per i primi 12 mesi di fornitura, che sale fino al 10% a partire dal 13° mese.
2.Servizio digitalizzato per monitorare i consumi
Fedele alla sua vocazione, Sorgenia offre un’esperienza digitale semplice e veloce. Intanto l’attivazione del sevizio si può fare comodamente on line, con pochi documenti come l’ultima bolletta e la carta d’identità. Come metodo di pagamento potete optare per la domiciliazione bancaria o la carta di credito e, attraverso l’App Mysorgenia, potete consultare le bollette e monitorare i vostri consumi da remoto in qualsiasi momento. Sorgenia offre inoltre ai clienti Next Energy 24 un servizio utile per ridurre il consumo di energia e risparmiare sulla bolletta. Si tratta di Beyond Energy, un innovativo programma che con un semplice click vi informa non solo su quanta energia consumate, ma anche come la utilizzate. Accedendo alla vostra area personale nell’app Mysorgenia, e rispondendo al questionario riguardante gli elettrodomestici e i dispositivi installati a casa vostra, sarete in grado di sapere quanto consuma ogni singolo apparecchio. Inoltre, grazie ai suggerimenti personalizzati che il servizio mette a disposizione, potrete adottare comportamenti più sostenibili e ridurre il consumo di energia.
3. Entra nel programma fedeltà Greeners
Aderendo al piano Next Energy24 potrai accedere al programma fedeltà Greeners, integrato nell’app Mysorgenia. In pratica si tratta di una community creata per i clienti Sorgenia, per promuovere comportamenti rivolti alla sostenibilità e alla riduzione delle emissioni di CO2. Il programma prevede missioni mensili, che ogni greener deve portare al termine per scalare i livelli e accumulare punti. In pratica le missioni sono delle vere e proprie sfide che mettono alla prova le nostre abitudini in rapporto alla sostenibilità. I punti guadagnati sono contabilizzati in Green Coins che danno accesso a premi, da scegliere in una rosa di marchi. Oltre alle card Amazon o Decathlon, potete trovare premi sostenibili e etici esclusivi, come quelli offerti da NaturaSi o Spesa Sospesa.
Clicca qui per sapere come funziona la casa passiva e come costruirla.
Illuminano e allo stesso tempo sanificano gli ambienti. Parliamo di Serena Collection, le innovative lampade del nuovo brand Codega
Serena Collection è una innovativa collezione di “lampade di scopo” progettata per offrire una vasta gamma di funzioni per il benessere indoor, come sincronizzare l’orologio biologico oppure sanificare superfici e ambienti con efficacia certificata anti Covid19. La loro anima ultra-tecnologica, che combina gli effetti visivi, biologici ed emozionali della luce, è pensata per aiutare il ciclo biologico umano.
Le loro proporzioni rivoluzionano il concetto tradizionale di lampade da terra, da parete o da tavolo e si propongono invece come lampade da convivio, darelax, da lavoro o dalettura, conformando la loro funzione alla vita più che allo spazio.
Sono lampade per l’uomo. Per questo hanno forme famigliari e rassicuranti che attingono formalmente all’immaginario collettivo, ispirandosi al design essenziale e funzionale delle prime lampade prodotte in serie nel secondo dopoguerra.
Come funzionano le lampade Serena di Codega?
La tecnologia contenuta in ogni singola lampada è studiata per disinfettare e sanificare superfici e aria contro diversi tipi di agenti patogeni. Grazie all’inserimento di luce ultravioletta (raggi UV-C), le cui proprietà germicide erano già note nell’Ottocento, la collezione Serena ha come scopo primario, quello di riportare la sicurezza nei luoghi della socialità – case, uffici, luoghi dell’ospitalità – sanificando spazi e oggetti.
Emettendo luce a LED in diverse tonalità di bianco, le lampade Serena hanno come scopo secondario quello di ricostruire nell’uomo l’equilibrio Circadiano, cioè il corretto ritmo del ciclo vitale del nostro organismo. La tecnologia inserita consente con programmi di scenografie subliminali di aiutare le persone a lavorare, a vivere, a rilassarsi.
Queste sequenze luminose mettono in sincrono il Ciclo Circadiano umano e il suo ritmo, sperimentato dal Monza method, un sistema di interazione percettiva tridimensionale della luce basato sull’ uso della luce LED integrata con discipline quali Neuroscienza (neuroni specchio) e Neuro estetica. Questo metodo prende il nome dal progetto ideato per la Cappella di Teodolinda in Monza, primo caso applicativo. Il Monza Method è stato creato da Consuline di Serena Tellini e Francesco Iannone, Lighting designer di fama internazionale che lavorano nel mondo occupandosi solo di illuminazione.
Unboutique restaurant da 25 coperti alle porte di Milano che verrà inaugurato all’inizio del 2022
Il concept di 13.10 Ristorante, primo progetto di interior firmato da SerenaConfalonieri, unisce la cifra stilistica ironica e colorata della designer con la filosofia gastronomica dello chef Marcello Passoni, fatta di ingredienti a Km0 e influenze culturali dal mondo.
L’obiettivo è trasmettere una sensazione domestica, dare l’idea di mangiare fuori ma sentendosi un po’ a casa, mettendo i clienti a proprio agio. Il locale si sviluppa all’interno di un cortile, accogliendo gli ospiti in uno spazio intimo, grazie ad una divisione degli spazi razionale ma informale. Le ambientazioni interne, calde e conviviali, sono caratterizzate da tinte accese ma naturali che richiamano gli ingredienti utilizzati in cucina, pattern eclettici e vivaci, colori brillanti e romantici, oggetti di arredo ricercati e pezzi su misura.
Per gli interni la designer ha voluto coinvolgere alcune prestigiose aziende del settore dell’arredo, che hanno deciso di far parte del progetto con i loro prodotti e una serie di customizzazioni.
Tra i main partner coinvolti, HD Surface si è occupata delle finiture di pareti e soffitti, mentre Ceramiche Cielo, ha seguito l’arredo bagno. A questi si aggiungono una serie di prodotti disegnati dalla stessa Serena Confalonieri: il wallpaper Carnival di Wall&Decò scelto per il bagno, lo specchio Stilla di Potocco, la collezione di tableware Kyma di Sambonet, il tappeto di Besana Carpet Lab realizzato appositamente per 13.10 Ristorante.
Tra le aziende partner, Florim ha fornito i rivestimenti ceramici, Servomuto e MM Lampadari rispettivamente lampade a sospensione e applique, Fratelli Levaggi le tipiche sedie chiavarine artigianali. Tra i prodotti firmati dalla designer e utilizzati nel progetto, anche il tessuto jacquard Scott disegnato per l’Opificio e il tavolo Archie di Medulum.
Ora non ci resta che attendere l’inaugurazione per ammirare il progetto 13.10 Ristorante ultimato!
Madie e credenze sono mobili indispensabili nel nostro ambiente domestico. Non solo “riempiono” lo spazio, evitando zone troppo vuote, come ottimo arredo decorativo, ma risultano davvero funzionali e necessarie per contenere stoviglie e altri oggetti. Inoltre, sono una perfetta base d’appoggio per complementi come vasi o altri elementi decorativi.
Madia moderna: quali scegliere fra le migliori sul mercato di design
L’e-commerce di Arredare Moderno offre soluzioni d‘arredo a tutto tondo dei più prestigiosi marchi italiani di design. Tra questi, si può trovare anche una madia moderna, da inserire nella vostra casa.
madia Vertigo di Bonaldo
Dall’aspetto più elegante e sobrio a quello più eclettico e brioso, si troverà sicuramente l’arredo più indicato. Come per la raffinata Vertigo, di Bonaldo. Perfetta per il soggiorno, questa madia, in legno nero, ripropone delle onde sulle ante, creando un effetto di movimento su tutto il mobile. Semplice e, al contempo, di classe, è perfetta per arredare con stile qualsiasi ambiente moderno.
madia Lavander di Cattelan Italia
E poi c’è Cattelan Italia, con la sua madia moderna Lavander, raffinata e di lusso, per un living di classe. Il mobile è disponibile in vari colori del legno laccato, di cui si compongono le ante. La loro particolarità pregiata sta proprio nella trama del disegno, su tutta la facciata, che assomiglia a delle foglie intarsiate. I piedini sono in acciaio, mentre i ripiani all’interno sono in cristallo. Sicuramente è una madia che cattura l’attenzione nella stanza.
madie Doppler K di Bonaldo
Sempre sulla scia del lusso, si trova anche Doppler K, disegnata per Bonaldo da Giuseppe Viganò. Questa madia ha una struttura sempre in legno laccato, proposto in bianco o nero, che poggia su di un supporto metallico. È decorata a “effetto marmo”, rendendo lo spazio che la ospita un ambiente lussuoso. Una particolarità delle ante è data dall’apertura, asimmetrica e in ceramica.
Di notevole incanto e decoro è la madia moderna di Cantori,Icaro. Realizzata in legno con cornice in ferro, è disponibile a tre o quattro ante.
madia Icaro di Cantori
Il piano d’appoggio è in cristallo, mentre la facciata decorata è disponibile in diverse tonalità. Molto particolare è, appunto, la decorazione, dove vengono applicati o dipinti manualmente gli strati decorativi, i quali donano un effetto di sorprendente originalità al mobile.
Madie moderne: le alternative per gli spazi più ridotti
Non sempre è possibile includere delle madie orizzontali e grandi, nella nostra casa. Spesso, infatti, gli spazi non consentono la scelta di grandi arredi. Soprattutto per quanto riguarda un mobile come la madia; un arredo sicuramente “ingombrante”.
In questi casi, però, non si deve rinunciare affatto alla possibilità di inserire delle madie moderne nel proprio ambiente domestico. Difatti, esistono madie di dimensioni ridotte, in formato pocket e in posizione verticale, le quali permettono di ottimizzare gli spazi e di arredare casa con stile.
Sempre su Arredaremoderno.com si trovano diverse soluzioni di design, per una sala da pranzo, zona living o camera da letto di stile.
madia Tudor di Cattelan Italia
Come la splendida madia Tudor, di Cattelan Italia. Dall’aspetto raffinato, si presenta in legno laccato, disponibile in diverse finiture e colori. Pratica e sofisticata, il suo interno nasconde pareti specchiate e ripiani in cristallo. Inoltre, è possibile inserire un kit luce LED all’interno.
madie Madison di Bontempi Casa
Per una madia un po’ in rialzo, c’è l’elegantissima Madison di Bontempi Casa. Mobile squadrato a due ante battenti, con interno specchiato e ripiani in cristallo. Fine e di classe, dona all’ambiente quel tocco di stile in più.
Che dire della selvaggia Kong, di Tonin Casa, che si è lasciata ispirare dal leggendario animale, realizzando una madia verticale (è disponibile anche la versione classica in orizzontale) che si adatta perfettamente in contesti moderni dello stile urban jungle.
madia Kong di Tonin Casa
Kong presenta una struttura in legno con una base metallica color bronzo. Le ante sono serigrafate e disponibili anche a 3 o 4 ante.
Le madie moderne di design che Arredare Moderno propone sono moltissime, una più bella dell’altra e per ogni esigenza nei più disparati contesti.
Alla domanda risponde l’Interior Designer Ylenia, che ha sviluppato un progetto ad hoc per una camera/stanza dei giochi condivisa da fratelli di età differenti.
Nello specifico, la richiesta è stata la seguente:
“Cerco un’idea per arredare una piccola camera per ragazzi di 9 metri quadrati, stretta e lunga.
La cameretta sarà senza armadio, poiché il guardaroba dei bambini si trova nella stanza accanto, ma dovrà integrare due letti e un angolo studio – possibilmente lasciando libero il centro stanza per creare una grande area giochi. […]”
Vediamo nel dettaglio la soluzione definitiva.
Il progetto: cameretta per due in 9 mq
Il risultato della progettazione mostra una camera da letto per due ragazzi suddivisa idealmente in due aree funzionali:
la zona notte, completa di letto a castello con salita tramite scaletta frontale
la zona studio, un angolo ricavato vicino alla finestra e arredato con scrivania e mensole
A queste si aggiunge una terza area multifunzionale in centro stanza, uno spazio lasciato appositamente libero per permettere ai bambini di giocare in tutta tranquillità.
La creazione dell’area giochi è stata favorita anche dalla mancanza dell’armadio guardaroba: senza un armadio, la cameretta ne ha guadagnato in superficie calpestabile e pareti vuote.
Per quanto riguarda l’arredamento, il posizionamento degli arredi è dipeso sia dalla forma rettangolare della stanza, che dal suo sviluppo in lunghezza.
Proprio come per le camere da letto padronali, anche nel caso di camerette strette l’idea è di preferire le pareti lunghe a quelle corte.
Letto a castello: la soluzione per le camerette condivise
Data la conformazione della stanza, Ylenia ha deciso di ottimizzare lo spazio optando per un letto a castello con scala a pioli e cassettoni scorrevoli.
La scelta è stata orientata su un modello dal design moderno ma dalla configurazione tradizionale, con due letti l’uno sopra l’altro in direzione parallela al muro.
Poiché la stanza non presenta una pianta 3×3, prendere in considerazione un letto a castello con materassi sfalsati o scorrevoli, oppure due letti singoli separati o installati su pareti adiacenti avrebbe compromesso la circolazione nella cameretta.
In generale, scegliere un letto a castello per arredare una cameretta doppia presenta vantaggi di tipo
spaziale: la struttura del letto si sviluppa verso l’alto riducendo l’ingombro verso il centro della camera
ludico: il letto a castello è un arredo dinamico e divertente, percepito dai piccoli come l’elemento più giocoso della cameretta
funzionale: i numerosi accessori consentono di adattare ciascuno dei lettini alle esigenze e all’età dei bambini
A proposito di accessori, ogni arredo può essere personalizzato con protezioni, sistemi di salita o meccanismi a scorrimento che rendono i singoli lettini sicuri, accessibili e facili da spostare.
Tra questi ricordiamo:
Le protezioni anticaduta
Moduli fissi, sponde rimovibili, protezioni anticaduta e pannelli imbottiti sono solo alcuni dei numerosi sistemi di protezione previsti dai letti a castello.
Perfettamente integrati nella struttura, ciascuno di questi elementi contibuisce a prevenire cadute accidentali e infortuni, soprattutto per chi dorme nel lettino alto.
Le scalette frontali
Inseparabile dal concetto stesso di letto sopraelevato, la scaletta a pioli è un accessorio iconico e salvaspazio, ideale per accedere al materasso alto in situazioni in cui lo spazio è molto limitato.
La pendenza della scala, infatti, è quasi perpendicolare al pavimento. Per questo motivo, è preferibile inserirla in camere per adolescenti, ragazzi o bambini di età superiore ai 6 anni.
Le scale-contenitore
Alternativa alla scala frontale, i gradini contenitore svolgono due funzioni in una. Primo, consentono anche ai bambini più piccoli di raggiungere in sicurezza il piano di dormita, sfruttando il corridoio di passaggio tra muro e schienale del letto.
Secondo, offrono una soluzione intelligente per riporre giocattoli, peluche, coperte, biancheria, abiti non di stagione. In breve, aiutano a mantenere in ordine l’intera cameretta.
I cassetti sottorete
Disporre di cassetti sotto il letto permette di sfruttare al massimo uno spazio che andrebbe perduto – quello tra la rete inferiore e il pavimento.
Come le scale-contenitore, offrono vani in cui sistemare vestiti e accessori, ma a differenza dei gradini apribili i cassetti scorrevoli richiedono che la superficie accanto al letto resti libera per consentirne l’estrazione.
Le ruote
Pulizie di stagione? Giocattoli persi dietro al materasso? Qualunque sia la necessità, scegliere un letto a castello con ruote permette di spostare la rete inferiore per raggiungere agevolmente negli angoli più remoti.
Il principio è lo stesso dei letti sovrapposti, facili da movimentare, spostare a centro stanza e riposizionare nel punto di partenza grazie a piccole e discrete rotelle.
L’appendiabiti a vista
I letti a castello “ibridi” prevedono che il posto letto si trasformi in uno spazio multifunzionale, da utilizzare sia di giorno che di notte a seconda delle esigenze.
È questo il caso dei letti con guardaroba a vista, modelli di letto completi di tutto il necessario per organizzare una mini cabina armadio aperta con barre appendiabiti, tubi, mensole e ripiani.
La scrivania integrata
Accessorio indispensabile nella camera dei ragazzi, la scrivania diventa il fulcro delle attività scolastiche, creative e ricreative, e per questo merita un’attenzione particolare in fase di scelta.
Se lo spazio disponibile scarseggia, meglio integrare l’angolo studio alla struttura del letto optando per uno scrittoio minimalista posizionato proprio sotto il letto superiore.
L’angolo studio vicino alla finestra per sfruttare la luce naturale
Scrivania più libreria: un binomio essenziale quanto vincente che caratterizza quasi tutte le camerette dei bambini in età scolare.
E l’età dei ragazzi, al pari dello spazio, è uno degli elementi capace di influire sulla soluzione d’arredo definitiva.
Lo sa bene Ylenia, che durante il progetto si è interrogata sulle esigenze dei piccoli clienti – un ragazzino delle elementari e un bimbo della scuola materna.
Considerata dunque la necessità di allestire un angolo studio a misura di bambino, è stato proposto di sfruttare la parete vuota accanto alla finestra
Qui è stata inserita una composizione con scrivania terra e libreria modulare sospesa, fissata all’altezza più consona affinché le mensole inferiori siano facilemente raggiungibili.
LA SCRIVANIA SAGOMATA
Merita una menzione speciale la scrivania, un piccolo scrittoio personalizzato nella forma e nelle dimensioni per occupare al meglio la parete vuota tra letto e finestra.
Nello specifico, le soluzioni salvaspazio inserite nel progetto sono due:
il piano sagomato a doppia profondità, modellato sul lato lungo per ottimizzare il muro accanto alla finestra
la cassettiera da scrivania, posizionata sotto il piano per funzionare da supporto strutturale e offrire uno spazio contenitivo sempre accessibile
LA LIBRERIA SOSPESA
Dato lo sviluppo in altezza della zona dedicata al riposo, Ylenia ha ritenuto opportuno applicare lo stesso schema all’angolo studio.
Come da richiesta, la zona compiti avrebbe dovuto integrare uno spazio dove mettere i libri, soluzione proposta nel progetto sotto forma di libreria modulare destrutturata con schienale posteriore di protezione.
Fissati a muro sopra la scrivania, i moduli sospesi risultano particolarmente vincenti perché
consentono di riempire e abbellire una parete vuota sfruttando lo spazio in altezza o larghezza a seconda delle esigenze
permettono di creare originali composizioni simmetriche o asimmetriche, con ripiani e mensole orientati in direzioni diverse per dare un senso di dinamicità all’ambiente
5 idee alternative per l’angolo studio nella camera dei ragazzi
Angolo studio in cameretta mansardata
Arredare la cameretta nel sottotetto significa doversi scontrare con altezze minori rispetto allo standard – notoriamente per via del soffitto inclinato o spiovente, che può anche presentare travi a vista.
Resta comunque possibile creare un piccolo angolo studio completo di mensole, cassettiera e scrivania, addirittura con un piano estraibile a L se si prevede che due bambini possano utilizzarla in contemporanea.
Cameretta con scrivania sospesa
Lo scrittoio a parete è un’ottima idea salvaspazio per organizzare una zona compiti funzionale ma poco ingombrante.
Senza gambe e sospesa al muro, la scrivania-mensola lascia libero il pavimento sottostante, favorisce l’inserimento di cassettiere su ruote e porta una sferzata di modernità all’interno della cameretta.
Cameretta con scrivania vicina al letto
Le moderne camerette componibili offrono numerose possibilità e idee d’arredo, progettate ad hoc e adattabili alla conformazione della stanza.
È questo il caso delle camere con scrivania accanto al letto, per cui lo scrittoio è inserito in una composizione formata da piano di lavoro, cassettiera portante e giroletto.
Cameretta con scrivania in fondo al letto
L’idea d’arredo attinge all’universo delle zone studio vicino al letto, ma questa volta la scrivania è posizionata ai piedi del giroletto, in posizione perpendicolare rispetto al materasso.
La soluzione, indubbiamente dinamica e di tendenza, risponde alle esigenze di quelle camerette strette – ma non strettissime – che possono occupare una parte del centro stanza.
Cameretta con scrivania angolare
Organizzare la zona studio su due pareti adiacenti permette non solo di ottimizzare un angolo poco sfruttato, ma anche di dedicare lo spazio a centro stanza per inserire un letto singolo o ad una piazza e mezza.
Per ottimizzare al massimo lo spazio tra due muri, la scrivania può essere completata con contenitori bassi, cassetti, vani a giorno, mensole lineari e librerie sospese.
“Quanto a colori, vorremmo orientarci su tonalità neutre o molto chiare senza escludere necessariamente i colori pastello, e la nostra preferenza ricade su sfumature come il beige, il panna o l’avorio. […] La parete a destra dell’ingresso, che al momento resterà spoglia, sarà infatti tinteggiata di beige.”
Nel progetto curato da Ylenia, la selezione dei colori è stata semplificata dai desideri dei Clienti, decisi nell’orientarsi verso una specifica palette di sfumature chiare comprensive di beige, greige, panna, crema, avorio, sabbia, tortora, ecrù e grigio perla.
La decisione finale è ricaduta su bianco e panna, colori neutri poco impattanti ma visivamente gradevoli se inseriti all’interno di una cameretta di piccole dimensioni in cui un muro sarà interamente pitturato di beige.
Come scegliere i colori per la camera dei bambini?
Scegliere i colori con cui personalizzare la cameretta è ben più che un semplice atto estetico.
È una fase delicata, che richiede ai genitori una riflessione sul presente (com’è la camera ora) e una certa proiezione nel futuro (come sarà la camera poi).
IL COMMENTO DELL’ARREDATRICE
In fase di scelta bisogna considerare che la cameretta è un luogo plastico, mutevole, di transizione. Vuoi per la riorganizzazione degli spazi abitativi o per la fisiologica crescita dei suoi occupanti, la stanza dei ragazzi non rimarrà per sempre la stessa, a maggior ragione quando i piccoli saranno diventati adulti e avranno lasciato la casa natale.
Questo è il motivo per cui le tendenze attuali premiano, accanto a tinte vivaci e sature, un graduale ritorno ai colori neutri.
Sfumature chiare, delicate e naturali diventano protagoniste indiscusse di camerette arredate in stile modello, e il segreto del loro successo è comprensibile.
Colori come il grigio o il beige non determinano distinzioni di genere, non limitano le possibilità di abbinamento con arredi o accessori e non costringono a cambiare il colore dei mobili quando la tinta dell’anno non andrà più di moda.
Tuttavia, se i colori neutri non riflettono lo stile della stanza o il carattere dei bambini, si può puntare su
colori rilassanti: in testa ci sono blu e verde, capaci di ridurre lo stress, favorire il buon sonno e la
concentrazione
colori pastello: rosa cipria, verde mela, giallo mimosa o carta da zucchero sono indicati soprattutto per le camerette delle bambine e delle ragazze, poiché offrono infinite idee per assecondare i gusti femminili
colori unisex: giallo, arancione, petrolio, ottanio non si uniformano ad alcuna distinzione tra camera maschile e femminile e possono essere usati sia per la camera di un ragazzo che per la stanza di una ragazza
i colori legno: dal rovere al faggio, passando per l’olmo sbiancato o il naturale, le essenze legnose sono perfette per evocare ambienti nordici e scandinavi e si abbinano alla perfezione a tutte le gradazioni di bianco
Per chi è in procinto di fare un trasloco vogliamo condividere qualche buon motivo per ingaggiare una ditta specializzata. Molto spesso queste aziende vengono viste come qualcosa di futile e costoso ma la verità è che non è affatto così e puoi verificarlo di persona richiedendo alcuni preventivi online per i traslochi.
Come puoi notare, infatti, i costi sono decisamente ragionevoli e sono decisamente più convenienti rispetto al fai da te che, come vedremo, ti fa sprecare tempo e denaro e può rivelarsi decisamente più costoso.
Perché il tuo tempo è prezioso.
Per prima cosa ragioniamo su quanto valore dai al tuo tempo e immagina che tutto quello che dedicherai al trasloco dovrai necessariamente toglierlo ad altre attività.
Se lavori come dipendente dovrai prendere giorni di permesso mentre se sei un libero professionista dovrai lavorare qualche ora in meno. In entrambi i casi guadagnerai meno e ti stancherai di più.
Ne vale la pena? Dipende dalle tue disponibilità di tempo ma sicuramente, come vedremo, devi mettere in conto la stanchezza derivante dall’affrontare un trasloco da solo.
Per proteggerti dall’inesperienza.
Un altro vantaggio da considerare rispetto all’ingaggio di una ditta specializzata in traslochi riguarda il rischio che puoi correre procedendo in modo “amatoriale”. Tale rischio non riguarda solamente la tua incolumità che potresti mettere a repentaglio anche solo smontando in modo improvvisato un lampadario.
Ciò che rischi è anche il danneggiamento dei tuoi beni durante il trasporto o la corretta installazione che solo un esperto è in grado di padroneggiare. Come ben spiegato anche in altri nostri approfondimenti l’arredo e l’ordine di una casa devono sempre riporre la sicurezza al primo posto.
Non c’è danno peggiore al mondo da quello causato dall’inesperienza e dall’improvvisazione, soprattutto perché la fortuna colpisce in modo casuale mentre la preparazione no. Ebbene questa è una delle più grandi differenze che passano tra un trasloco improvvisato ed uno ben pianificato e affidato all’esperto.
Perché è un momento molto stressante.
Infine bisogna pur sempre considerare che il trasloco è un’esperienza molto stressante e a tratti anche traumatica per le persone più sensibili o fragili. Bambini e anziani sono i primi a risentirne perché questo momento della vita è un grande passaggio, ovvero un cambiamento impattante che fa venire meno tutti i quotidiani punti di riferimento e di confort.
Per gli adulti il trasloco si traduce in un forte stress emotivo dovuto alle mille incombenze da gestire e al cambiamento che di certo non è così facile da “digerire”.
Ebbene con l’ingaggio di un professionista ridurrai il tuo carico di lavoro e potrai avere il tempo e le energie per dedicarti a prenderti cura di te, della tua nuova casa, dei tuoi impegni quotidiani e dei tuoi cari.
Le ditte di traslochi sono perfettamente equipaggiate per terminare il lavoro in pochissimo tempo mettendo al sicuro i tuoi beni e proteggendoli anche dal minimo urto.
Esistono proprio per venirti incontro in questo duro momento di stanchezza e stress e sanno bene come assistere il cliente anche rispetto alla necessità di supportarlo moralmente.
Con l’avvento del superbonus 110% non si fa altro che parlare di conformità urbanistica e catastale degli immobili. Non tutti hanno ben chiara la differenza tra i due tipi di documenti, soprattutto in vista della richiesta dei bonus resi disponibili dallo Stato. Proviamo quindi a fare chiarezza rendendo l’argomento il più semplice possibile.
Cosa significa conformità urbanistica?
La conformità urbanistica rappresenta la corrispondenza tra lo stato attuale del vostro immobile e l’insieme dei titoli edilizi abilitativi rilasciati dal Comune (Licenza edilizia, Permesso di costruire, SCIA, CILA ecc….) dove insiste l’immobile stesso.
Per essere più chiari, questa è la conformità che serve per il superbonus 110% e per richiedere tutti i bonus attualmente in vigore (bonus ristrutturazione, bonus facciate ecc….)
Differenza tra conformità urbanistica e catastale
conformita urbanistica superbonus 110
La conformità catastale rappresenta la corrispondenza tra lo stato attuale del vostro immobile, i dati catastali e la planimetria registrata al catasto, niente di più. Quindi dal catasto voi non riuscirete mai a capire se il vostro immobile è regolare sotto il punto di vista urbanistico-edilizio o meno. Per assurdo (ma tanto assurdo non è) potreste avere un immobile abusivo, dal punto di vista urbanistico-edilizio, ma accatastato regolarmente.
In conclusione, il catasto, che rappresenta una branca dell’Agenzia delle Entrate, ha una funzione prettamente fiscale e non è probatorio, ovvero non rappresenta dati certi circa la proprietà e la legittimazione urbanistica.
Perché sono importanti le conformità in caso di rogito o ristrutturazione?
Un altro punto importante riguarda le conformità per la vendita o la ristrutturazione.
Durante una vendita, il notaio non ha l’obbligo di verificare la conformità urbanistica. La stessa cosa la dichiara unicamente il venditore. Infatti, negli atti di compravendita, il notaio deve attestare la sola conformità catastale (obbligatorio da luglio 2010).
Nei trasferimenti immobiliari devono essere menzionati negli atti i titoli con cui è stato realizzato l’immobile ed eventuali trasformazioni rilevanti o abusi edilizi sanati, ma non è necessario citare gli stessi per gli immobili realizzati ante 1° settembre 1967.
Conformità urbanistica, quando serve?
In sintesi quando state acquistando un immobile la sola conformità urbanistica attestata dal notaio non è sufficiente a farvi concludere l’acquisto in tranquillità. Ricordatevi sempre le nostre 5 domande da fare prima di acquistare casa, pretendete dal venditore il certificato di conformità urbanistica o in alternativa incaricate un tecnico di vostra fiducia per fare le verifiche necessarie, altrimenti potrete dimenticare tranquillamente bonus o qualsiasi altro lavoro in cui lo Stato potrà darvi un pò di sostegno.