Progettata da Clouds Architecture Office, la Double Ring House con la sua forma sferica può essere installata ovunque e orientata a piacimento per sfruttare al meglio la luce naturale e le viste.
Lo studio newyorkese Clouds Architecture Office (CAO) sono stati invitati a progettare una piccola casa prefabbricata che potesse essere prodotta in serie e venduta in tutto il mondo.
Normalmente, quando si progetta una casa, l’architetto deve considerare le condizioni del terreno per adattarlo nella forma e nella funzionalità e quindi utilizzare al meglio la topografia, l’esposizione al sole e le viste. In questo caso la sfida era creare una casa in grado di adattarsi a qualsiasi luogo nel mondo e poter essere utilizzata in ogni circostanza.
La risposta di CAO è stata una casa prefabbricata a forma di sfera, con una pianta circolare e con due aperture ugualmente circolari – una delle quali in alto – che può essere orientata a piacimento.
La forma non è casuale: la sfera è strutturalmente molto forte poiché le forze si equilibrano equamente lungo la sua superficie senza concentrazioni di carica. Inoltre, pioggia e neve non possono accumularsi sul tetto. Inoltre, questo tipo di design circolare consente di sfruttare al massimo lo spazio interno di 50 mq in quanto tutte le superfici sono curve.
Lo smartphone é ormai diventato il dispositivo più importante per controllare i sistemi automatizzati della casa connessa. I vantaggi della casa smart.
I vantaggi della casa smart
In una casa smart, rispetto ad una tradizionale abitazione, si possono avere dei vantaggi riguardo ai consumi, ma anche alla tranquillità e alla sicurezza. Per quanto riguarda i consumi, con una cassa completamente automatizzata e controllata da remoto, le spese per l’energia elettrica si possono gestire sfruttando le tariffe bi-orarie. Basta programmare, per esempio, il funzionamento degli elettrodomestici ad alto consumo nelle fasce orarie più convenienti. Per quanto riguarda la sicurezza e la tranquillità che una casa connessa regala ai propri abitanti possiamo elencare una serie di azioni che possono essere svolte direttamente da remoto, una volta che si esce di casa:
Chiudere tutte le tapparelle;
Spegnere le luci;
Spegnere elettrodomestici;
Attivare l’allarme;
Attivare telecamere di sicurezza e collegarsi direttamente alle forze dell’ordine.
Tutto ciò é possibile grazie al collegamento, via rete internet, tra il nostro smartphone e i dispositivi intelligenti istallati nell’abitazione. Oltre agli elettrodomestici smart, é possibile connettere, grazie ad appositi dispositivi, lampadine, porte, tapparelle e così via.
Tuttavia, tenete presente che possono sorgere delle problematiche relative alla compatibilità tra dispositivi mobili e apparecchi. Bisogna dunque assicurarsi, al momento dell’acquisto, che tutti gli oggetti smart abbiano lo stesso sistema operativo, o perlomeno siano compatibili. In ogni caso, qualora le installazioni rientrino nei bonus statali, sarà possibile detrarre gran parte del costo. Un esempio classico è l’impianto fotovoltaico, quasi completamente detraibile in termini di ecobonus ma, soprattutto, completamente automatizzabile e gestibile dal proprio dispositivo mobile.
La maggior parte dei sistemi offre anche un’assistenza personalizzata 24/24, il che rappresenta un altro vantaggio notevole. In caso di problemi non dovrete perdere tempo e pazienza nella ricerca di un tecnico specializzato.
Tutto quello che abbiamo elencato precedentemente passa per una copertura di rete che deve essere adattata sia alla casa in sé che al dispositivo da remoto considerato: infatti senza queste basi fondamentali non potrà esserci alcun tipo di “legame” fra smartphone (o tablet che sia) e casa connessa. La copertura, specialmente quella in fibra ottica, nel corso del tempo è stata potenziata da tutti gli operatori di rete. Inoltre, per permettere ai propri clienti di spendere sempre meno, molti hanno attivato una serie di offerte interessanti. E’ il caso di Iliad che ha attivato e modificato recentemente le sue offerte ampliando notevolmente i giga a disposizione dei propri utilizzatori. In ogni caso ogni offerta va valutata attentamente in base alla proprie esigenze, controllando costi e spese in caso di allaccio, subentro o voltura delle utenze.
App per smartphone e casa connessa
Tutti i dispositivi smart dialogano con il proprio smartphone o tablet attraverso delle applicazioni apposite. Queste app facilitano la gestione dei sistemi connessi, attraverso la programmazione di orari, il controllo dei consumi e così via. Alcune app raggruppano la gestione di tutti gli apparecchi connessi, così da poterli gestire in un unico programma. Ecco tutto quello che puoi attivare con il tuo smartphone:
Controllo attivo 24 ore su 24;
Possibilità di attivare/disattivare tutti gli apparecchi;
Possibilità di isolare alcuni di questi apparecchi dagli altri attivi;
Sistemi di sicurezza e controllo integrati ed in tempo reale;
Assistenza tecnica sulle singole applicazioni (direttamente in app).
Per aumentare la sicurezza di tutti gli apparecchi e dell’app nel suo insieme sarà necessario aggiornare sempre la stessa così come il dispositivo che la controlla.
Apriamo una nuova rubrica dedicata alle ispirazioni d’arredo per suggerire qualche consiglio a chi cerca dei dettagli e degli abbinamenti per la propria casa.
Mood Kalho
Per la prima proposta abbiamo scelto un mood latino, un po’ natur che abbiamo chiamato Kalho.
Si ispira infatti a Frida, non tanto come personaggio ma piuttosto come luogo di provenienza. Sono forti i richiami ai colori della terra che abbiamo scelto come sfondo di partenza a cui abbiamo abbinato una carta da parati completamente naturale di foliage, si tratta del modello Greenery di Inkiostrobianco.
L’arredo invece è quasi esclusivamente in legno come il particolarissimo Barbier Cabinet di Zuiver o in bamboo sui toni caldi per richiamare l’ambiente tropicale ma si completa con decorazioni e colori grazie alle stoffe dei cuscini che apportano anche dei segni grafici e i tappeti, più di uno effettivamente nella proposta, tra cui il modello Freya di Linie Design.
Lo stile tende decisamente all’esotico ma con una base retrò che viene definita dai particolari della madia e della sedia, gambe ed intrecci.
La palette che ne deriva profuma di deserto roccioso ma anche d’estate, di sabbia e di palme.
Ogni tipo di pavimento necessita di essere pulito in maniera adeguata, così da conservare le proprie caratteristiche estetiche e materiali. Naturalmente, ogni superficie richiede un trattamento apposito, attraverso un’azione detergente che non risulti né troppo blanda né troppo aggressiva. Di seguito, vediamo quali sono i diversi tipi di pavimenti utilizzati in ambito domestico e quale pulizia richiede ciascuno di esso.
I vari tipi di pavimento
Le soluzioni per la pavimentazione degli ambienti domestici sono molteplici e ciascuna presenta una serie di caratteristiche distintive. I materiali più utilizzati sono: il legno, il cotto, il marmo e il gres porcellanato. I parquet sono certamente la soluzione più elegante e pregiata, grazie all’impiego delle doghe in legno prefinito (quelle in laminato o PVC sono alternative più pratiche ma non utilizzano listelli in vero legno); le altre opzioni sono più pratiche e, nel caso del gres, molto versatili: le mattonelle realizzate con questo materiale, leggero e resistente, possono riprodurre tanto la ‘texture’ delle fibre legnose quanto l’aspetto dei pavimenti in pietra.
Come pulire il parquet in legno
I pavimenti in legno sono quelli che necessitano delle maggiori attenzioni quando si effettua la pulitura. La prima cosa da fare è rimuovere la polvere e i residui di sporco più ingombranti; a tale scopo, è possibile utilizzare una semplice scopa oppure un aspirapolvere; il consiglio è quello di evitare alcuni dispositivi (come ad esempio i robot lavapavimenti) che potrebbero risultare troppo aggressivi e rovinare la finitura del parquet. Per questo, è necessario scegliere il miglior aspirapolvere in relazione alle proprie necessità, avvalendosi anche dei consigli di un portale specializzato come Smartdomotica. Dopo aver passato l’aspirapolvere, il pavimento va trattato con acqua e sapone; il detergente non deve essere troppo aggressivo e la soluzione va applicata con uno strofinaccio (a pelo lungo se la superficie del parquet non è liscia) e poi risciacquata con acqua pulita. Fatto ciò, si può applicare la cera o il lucido adatti al tipo di finitura del pavimento.
La pulizia del gres
Rispetto alle doghe in legno del parquet, le mattonelle in gres porcellanato sono molto più pratiche da pulire. Dopo il passaggio dell’aspirapolvere, basta trattare le superfici con una soluzione di acqua e detergente per pavimenti, facendo attenzione a non utilizzare un sapone troppo aggressivo che, alla lunga, potrebbe macchiare o rovinare la superficie delle mattonelle. Il prodotto detergente non deve essere oleoso mentre la spazzola deve avere setole morbide, per non graffiare il gres.
Come trattare i pavimenti in cotto
Rispetto ad altri materiali, il cotto è particolarmente delicato e necessita di molta attenzione quando viene pulito, poiché essendo poroso tende ad assorbire i liquidi con molta facilità (e questo può provocare la formazione di macchie persistenti). Ragion per cui, è bene creare una soluzione detergente ‘fai da te’, a base di acqua, aceto bianco e qualche goccia di detersivo, per sgrassare i residui di sporco. Completato il lavaggio, il pavimento va asciugato a mano con un panno di microfibra e lucidato con appositi prodotti, facilmente reperibili in commercio.
Pulire i pavimenti in marmo
Il marmo richiede una pulizia quotidiana (o comunque molto frequente), poiché lo sporco tende a formare delle macchie difficili da rimuovere se non trattate immediatamente. In luogo dei detergenti chimici, è consigliabile impiegare una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio, con l’aggiunta di poche gocce di sapone neutro. Per non rovinare il pavimento, è necessario trattare la superficie in marmo con un panno in microfibra, senza esercitare una frizione eccessiva. Dopo aver asciugato i residui di acqua con un panno asciutto – sempre in microfibra – si può procedere alla lucidatura utilizzando prodotti specifici oppure l’olio di lino. Una soluzione di alcol e bicarbonato può essere utile per trattare le superfici in marmo che appaiono ingiallite.
Tra gli elementi d’arredo che si possono trovare in un bagno di medie e grandi dimensioni c’è il mobile lavatoio; si tratta di un mobiletto sormontato da una piccola vasta dotata di rubinetto e appositi alloggiamenti per fissare una tavola per effettuare il lavaggio a mano dei tessuti e degli indumenti. Di conseguenza, ha una funzione prettamente pratica ma, soprattutto nel caso in cui vada installato in un bagno già finito, deve essere scelto in maniera tale da non risultare un corpo completamente estraneo. In questo articolo vogliamo dare alcuni consigli utili per la scelta e l’abbinamento del mobile lavatoio all’interno del proprio bagno.
Dove collocare il mobile?
Prima di vedere come scegliere il lavatoio, è necessario valutare quale possa essere la migliore collocazione del mobile. In linea di principio, essendo un oggetto molto pratico ma con un impatto estetico non troppo spiccato, nella maggior parte dei casi viene destinato ad ambienti di servizio o al bagno degli ospiti. In altre parole, viene installato all’interno di locali non troppo grandi, dall’arredo più spartano e dalla dotazione molto essenziale. Il motivo è semplice: il mobile lavatoio viene utilizzato generalmente per lavare a mano e tenere a mollo indumenti particolarmente delicati, che di norma non possono essere messi in lavatrice; di conseguenza, può essere impiegato per molto tempo e il suo utilizzo potrebbe risultare di intralcio – anche per motivi di privacy – in un bagno utilizzato regolarmente dagli inquilini della casa.
Mobile lavatoio per il bagno: come sceglierlo
Nel caso in cui si decida di installare il mobile lavatoio in bagno, è necessario tenere in conto una serie di fattori per scegliere il modello più adatto all’ambiente di destinazione.
Per prima cosa, bisogna valutare lo spazio a disposizione per la collocazione del mobile, soprattutto se quest’ultimo è destinato ad essere inserito tra altri elementi e se il bagno non presenta dimensioni particolarmente ampie. Se la superficie disponibile non è molto estesa, è consigliabile non occuparla per intero, altrimenti si rischia di rendere le pulizie più difficoltose e di far apparire tutto l’ambiente eccessivamente affollato e poco spazioso. Nel caso in cui, invece, ci sia tanto spazio da sfruttare, è possibile optare per un mobile lavatoio più grande, tenendo in considerazione quanto e come verrà sfruttato.
In secondo luogo, bisogna individuare il modello più adatto alle proprie esigenze. In commercio, esistono due tipi di mobile lavatoio: il primo include il lavandino dove fissare l’asse lavapanni mentre il secondo è inglobato in un mobile lavatrice e prevede un piano di lavaggio più esteso (in entrambi i casi è previsto un vano chiuso da una o due ante dove poter riporre prodotti per il lavaggio o altro). Per farsi un’idea di quali siano le opzioni a disposizione per chi cerca un mobile lavatoio, è possibile sfogliare il catalogo digitale di un e-commerce specializzato come Inbagno.it, così da avere ben chiare quali sono le possibilità di scelta e controllare le caratteristiche estetiche e tecniche di ogni modello.
Inoltre, non bisogna trascurare l’aspetto estetico; le ante, infatti, possono presentare finiture di vario tipo, per adattarsi a bagni arredati in stile classico, moderno, vintage o minimal. Per un corretto abbinamento, bisogna basarsi sui colori e le tonalità predominanti del bagno, realizzando un accostamento tono su tono oppure creando un contrasto, a patto che non sia troppo forte rispetto allo stile del resto dell’ambiente. I mobiletti con le ante di colore neutro (bianco, grigio o beige) possono essere facilmente integrati in bagni già arredati mentre tonalità più forti rappresentano una scelta migliore in fase di rifacimento di tutto l’arredo. Infine, l’ultimo fattore di scelta è senza dubbio il budget, in base al quale si può optare per modelli più o meno economici.
Cucina componibile moderna: ormai un obbligo per le case contemporanee. Spazi fluidi e nuove abitudini ridisegnano questo spazio di lavoro.
Che rapporto hai con la cucina?
La vivi come un luogo in cui si prepara il cibo e basta oppure la senti come una delle stanze più importanti di casa?
Nel corso dei secoli la cucina ha vissuto fasi complesse di trasformazione, passando da luogo in cui solo chi cucinava ci passava del tempo, a stanza cuore della casa.
Oggi la cucina e il soggiorno si fondono sempre di più, obbligando a ripensare soprattutto l’estetica degli arredi per la cucina.
Modularità e componibilità sono le nuove parole chiave di questa parte della casa.
Ti faccio vedere qualche esempio.
Agli albori della cucina componibile moderna: gli studi di Lillian Gilbreth
Se pensiamo alle cucine per come vengono progettate ora, ci sembra normale pensare alla disposizione più funzionale possibile, che ci permetta di risparmiare tempo e spazio percorso.
Il triangolo di lavoro della cucina non è sempre esistito però.
È stato teorizzato a partire dagli anni ‘20 del secolo scorso dalla psicologa del lavoro ed ingegnere LillianGilbreth.
Lillian stava portando avanti una ricerca sul risparmio del movimento e questo suo studio venne presentato nel 1929 in occasione di una Women’s Exposition. Il primo riferimento a questa disposizione era “instradamento circolare”: questo il nome col quale Lillian faceva riferimento al layout ad L, in seguito chiamato triangolo di lavoro.
Il primo modello vero e proprio viene sviluppato negli anni ‘40, per migliorare l’efficienza tra i punti di conservazione, preparazione e cottura del cibo.
Perché questa esigenza di ridurre i movimenti, in nome di una maggiore efficienza?
Perché questo concetto era pensato per quelle cucine in cui un cuoco solo vi lavorava. Quindi massima efficienza e riduzione dei costi: questo il motivo che ha spinto a sviluppare questa teoria.
In pratica questo concetto dice che ogni lato del triangolo deve misurare tra 1,2 mt e 2,7 mt e la loro somma non deve superare gli 8 mt. Niente dovrebbe intervenire sui lati del triangolo, così come non dovrebbero esserci flussi di passaggio.
Ovviamente questa teoria è impraticabile sulla configurazione di cucine in linea e ha subito molteplici aggiornamenti con il passare degli anni. Rimane comunque un principio estremamente valido quando si tratta di progettare cucine funzionali.
Cucina componibile moderna: l’esempio di Doimo Cucine per la casa di oggi
Il tempo passa ma il concetto di funzionalità in cucina non tramonta. Prima che piacevole agli occhi una cucina deve essere pratica, evitando sprechi di tempo e movimento.
Quindi la teoria di Gilbreth rimane più che mai valida, trovando nuovi punti di riflessione.
Le cucine in questi anni stanno diventando sempre più flessibili, allontanandosi pian piano dai moduli standard in cui sono rimaste incastrate per decenni. È sempre più consuetudine vedere una cucina che è anche soggiorno, in cui i moduli si susseguono con facilità, rendendo labili i confini di una stanza e dell’altra.
Doimo Cucine è sicuramente uno dei rappresentanti di questo nuovo concetto di flessibilità. Il sistema D20 si fa interprete di questa riscoperta della cucina come luogo di ritrovo, di incontro e condivisione, non più quindi semplicemente posto in cui si prepara e si mangia del cibo (bisogno primario).
D20 sta ad indicare lo spessore dell’anta di questo sistema, sistema che integra non solo i moduli standard della cucina ma anche una libreria autoportante, una boiserie e l’isola.
Questi elementi mixati tra loro riescono a creare un continuo nella zona giorno, creando ambienti contemporanei, pratici e semplici.
La pragmaticità della cucina di oggi: tecnologia e minimalismo
Non so per te, ma per me la riduzione al minimo di tutto quello che non è necessario è sempre più importante.
E questa riduzione del rumore di fondo si vede anche nella progettazione degli arredi. La cucina diventa un luogo in cui la tecnologia dei materiali scelti viene prima di tutto. Materiali che siano resistenti, facili da pulire e sopra ogni tendenza del momento.
In questa composizione del sistema a D20 è stato scelto l’Okitecome materiale per il top. Un agglomerato di quarzo e resine che riproduce fedelmente il quarzo. È resistente ai graffi, agli urti, è impermeabile, igienico e facile da pulire.
Per le basi e i pensili il materiale scelto è il melamminico, che permette di tenere contenuti i costi senza tralasciare il lato tecnico.
La libreria e la boiserie sono elementi atipici per una cucina, perché di solito siamo abituati a vederli in soggiorno o in camera da letto. Qui diventano elemento di raccordo e divisione, che creando dei punti di innovazione rispetto a quello a cui siamo abituati.
In questa composizione ad isola i fuochi sono proprio situati su quest’ultima, lasciando i forni nelle colonne. Si è cercato (come ti dicevo prima) di ridurre gli spazi tra le varie postazioni per agevolare i movimenti e ridurre i tempi morti.
Un ultimo punto di forza è la linearità di tutto il sistema: le ante sono uguali per tutti i moduli della cucina così come la maniglia essenziale ma contemporanea. Pochi elementi ma tutti simili, che contribuiscono a creare unità e coerenza di stile.
I materiali scelti e lo schema colori sono perfetti per interni in stile industriale, ma anche minimal o contemporaneo: grigio, nero e olmo sono finiture estremamente flessibili che si integrano molto facilmente anche in ambienti con colori più audaci.
Cucina componibile moderna: qual è per te il punto di forza?
L’attenzione che prestiamo all’arredamento della cucina è sempre più alta. La cucina non è più un luogo da nascondere a chiunque, ma anzi, è il luogo della casa che vogliamo mostrare.
Quella stanza di cui essere fieri perché ci rappresenta, perché cucinare e mangiare è un momento prezioso da condividere tra amici e parenti.
Non più solo luogo di fatica e lavoro quindi, ma posto di aggregazione e umana vicinanza. Sempre più assisteremo a cucine che sono anche soggiorno, ma anche libreria e vetrina di noi stessi.
Come vivi il rapporto con la cucina? Ti piace open space o preferisci che sia schermata e divisa dal resto? Fammelo sapere nei commenti!
Il Pantone Colour Institute ha pubblicato il Fashion Colour Trend Report, il rapporto che presenta i 10 colori di tendenza per la stagione primavera / estate 2021.
L’autorità mondiale in fatto di colori per questa stagione ci regala una palette di tinte molto diverse tra loro che spaziano dal rosa tenue al blu profondo toccando le sfumature dell’arancione, del rosso, del giallo e del verde. Una gamma di tonalità fresche e floreali che ricordano un giardino in fiore che sbocca in primavera. Un arcobaleno di colori accesi e vivaci distante dai toni freddi e neutri. Il fil rouge di queste dieci cromie sta in quello che evocano: desiderio di comfort, relax, energia, determinazione e ottimismo. Ed è proprio l’ottimismo e la voglia di rinascere quello di cui abbiamo più bisogno ora, in questo periodo storico più che in altri.
Dieci tinte da declinare in moltissimi ambiti: outfit, calzature, accessori, unghie, trucco e, non meno importante, l’arredamento di casa.
Vediamo quali sono i colori per casa e arredamento consigliati per la primavera / estate 2021.
10 colori primavera / estate 2021
Partendo da queste tinte i nostri interior designer hanno realizzato dieci palette ispirazione. Ogni palette è composta dall’immagine di un mobile o di un complemento proposto nel colore moda e da una selezione di nuance da abbinare. Il risultato sono dieci palette dalle quali prendere ispirazione per arredare casa.
Pirouette
Pantone lo descrive così: Un rosa diafano che conferisce un tocco tenero.
Un rosa tenue e delicato che porta con sé sensazioni di delicatezza e romanticismo. Un colore che entra in punta di piedi in questa tavolozza ma che sa farsi largo tra colori accesi e più energici riscuotendo il posto d’onore che gli spetta. Basta notare che è il primo ad essere presentato… da noi, ma anche da Pantone. È la tinta più chiara tra le dieci presentate, perfetta per chi non ama le tinte accese ma non vuole accontentarsi di bianco, panna, grigio o platino, a volte abusati e troppo anonimi.
La stanza ideale per questa tinta: camera da letto, bagno.
L’abbinamento da copiare: rosa Pirouette – rosa Confetto – Talpa – Tortora – Tè Verde
Pickled Pepper
Pantone lo descrive così: Una varietà di verde delicatamente dolce e al contempo piacevolmente pungente.
In una palette di tendenza non può mancare un tocco green per avvicinarci al mondo della natura. Pickled Pepper non è la solita tinta accesa e brillante che viene in mente pensando al verde, è piuttosto una sfumatura inaspettata che entra con garbo nella top ten portando una boccata di respiro e freschezza. L’ambiente di casa dove si può osare di più con i colori è la cameretta di bambini e ragazzi e qui il verde è uno delle tinte più gettonate. Unisex, capace di portare una ventata di naturalezza e vitalità e di stimolare la creatività.
La stanza ideale per questa tinta: la cameretta di bambini e ragazzi
Pantone lo descrive così: Il mistico Purple Rose trasmette una sensazione di incanto.
Simile al color Lavanda, più delicato del Lilla, più pallido del Glicine; il colore Purple Rose appartiene a questa famiglia di colori. Grazioso, vezzoso, delicato, raffinato, di carattere, mai stucchevole. Questo rosa-viola (questa è la traduzione letterale del nome dall’inglese) non è una tinta facile da inserire nell’arredamento di casa ma chi ha il coraggio di osare e sceglierla per i propri interni si sentirà catapultato tra i campi in fiore della Provenza.
La stanza ideale per questa tinta: la sala da pranzo
L’abbinamento da copiare: Purple Rose – viola Glicine – rosa Geranium Pink – grigio Perla – grigio Ardesia
Orange Ochre
Pantone lo descrive così: Questo arancione terroso trascende le stagioni.
L’arancione scelto dagli esperti del Color Institute sembra smorzato da riflessi terrosi marroni che lo rendono acceso ma non brillante, energico ma non eccessivamente sgargiante. Nonostante il tono arancio tendente allo scuro, Orange Ochre è capace di portare una ventata briosa e vitaminica in ogni ambiente di casa. Questo colore dà il suo meglio su superfici laccate.
La stanza ideale per questa tinta: l’ingresso, la camera da letto
L’abbinamento da copiare: Orange Ochre – Pesca – rosa Pastello – verde Salvia – grigio Grafite
Beach Glass
Pantone lo descrive così: Un colore che ricorda l’acqua accarezzata da onde e correnti.
Un azzurro che ricorda l’acqua limpida e cristallina del mare nel quale specchiarsi e ritrovare la calma e la speranza. Una sfumatura chiara, pacata, rilassante che evoca solo sensazioni piacevoli. Beach Glass tradotto letteralmente significa “vetro da spiaggia” e ci porta subito alla mente i piccoli sassolini colorati che si trovano su alcune spiagge, dei ciottoli di vetro quasi trasparente tendenti al color azzurro.
La stanza ideale per questa tinta: il bagno
L’abbinamento da copiare: Beach Glass – azzurro Carta da Zucchero – blu Ceruleo – rosa Cipria – Talpa
Marigold
Pantone lo descrive così: Rassicurante arancio dorato dalle sfumature gialle, Marigold ha una presenza calorosa.
Questa è la seconda sfumatura di arancione presente in questa top 10. Questa volta l’arancio è smorzato da punte di bianco e riflessi gialli. Non si tratta di un arancione brillante bensì di una sfumatura più delicata, pur sempre energica e calorosa. Marigold può essere scelto come tinta predominante di un ambiente oppure come colore secondario per accessori e complementi.
La stanza ideale per questa tinta: il salotto, la camera da letto
L’abbinamento da copiare: Marigold – arancione Zafferano – blu Avio – blu China – grigio Argento
Indigo Bunting
Pantone lo descrive così: Blu brillante e allegro, Indigo Bunting (in italiano passerina cyanea) ricorda il colore del maschio dell’omonimo uccello canoro.
Il colore blu è sempre una certezza, una delle tinte più gettonate in casa perché non stanca mai e si fa sempre ammirare e rimirare. Questa sfumatura brillante, accesa, quasi elettrica è estremamente versatile e capace di rendere un ambiente super rilassante oltre che di tendenza. Questa specifica gradazione di colore prende il nome da un uccello migratore riconoscibile per il piumaggio blu-turchese.
La stanza ideale per questa tinta: il salotto, la camera da letto
Pantone lo descrive così: Questo rosso caldo e incandescente sgorga con un’energia dirompente.
Per il colore Lava Falls non è difficile catturare tutti gli occhi a sé: si tratta di un rosso intenso ma non troppo brillante, una tinta che si fa notare senza essere troppo appariscente e vistosa. Un rosso smorzato da punte scure, molto elegante e chic che convince per l’atmosfera signorile e raffinata che è capace di creare in ogni ambiente. Abbinato al grigio chiaro, al grigio scuro e al nero risalta ancora più.
La stanza ideale per questa tinta: il soggiorno
L’abbinamento da copiare: Lava Falls – marrone Terra D’Ombra – grigio Smoking Grey – bianco Ghiaccio – grigio Antracite
Illuminating
Pantone lo descrive così: Allegro e socievole, questo giallo ottimista offre la promessa di una giornata soleggiata.
Un giallo acceso, brillante, vivace, luminoso, ottimistico, caloroso, solare. Gli aggettivi per questa tinta si sprecano. lluminating è, insieme a Ultimate Gray, il colore dell’intero anno 2021, non solo della stagione primavera/estate 2021. Carico di vitalità ed energia, non può che essere al vertice di tutte le cromo-classifiche di quest’anno.
La stanza ideale per questa tinta: il soggiorno
L’abbinamento da copiare: Illuminating – grigio Opale – Smoking Grey – grigio Ombra – Grey Brown
Blue Atoll
Pantone lo descrive così: Blue Atoll rievoca un’isola tropicale in mezzo al mare.
A metà tra il blu e l’azzurro, il colore Blue Atoll avvolge e coinvolge. Ricorda il cielo in un giorno d’estate illuminato dal sole rovente, ricorda l’azzurro di una piscina e fa venir voglia di tuffarsi, fa viaggiare la mente fino ad una spiaggia paradisiaca. Sta bene da solo, è perfetto accostato ad altre sfumature di azzurro-blu, ma anche al verde e al giallo. Una piacevole scoperta insomma; il degno colore che spalanca le porte all’estate.
La stanza ideale per questa tinta: il bagno, la stanza relax
L’abbinamento da copiare: Blue Atoll – blu Cobalto Turchese – verde Felce – verde Oliva – giallo Narciso
Il viaggio alla scoperta dei colori moda 2021 termina qui. Se ti piacciono questi colori, se vorresti inserirli nella tua casa ma non sai come abbinarli, se hai bisogno di consigli per i tuoi mobili colorati, se vuoi sapere quali arredi e complementi sono disponibili in queste sfumature di colore contattaci. I nostri arredatori sono a disposizione per informazioni e consigli di stile.
Tendenze colori 2021 e anni precedenti
Ogni anno e ogni stagione portano con sè dei colori di tendenza accuratamente selezionati da massimi esperti del settore. Il 2021 è l’anno del giallo Illuminating e del grigio Ultimate Gray, ne abbiamo parlato in questo articolo: Ultimate Gray e Illuminating, i colori Pantone 2021.
Se vuoi essere aggiornato sui colori moda che hanno segnato gli scorsi periodi ti consigliamo di leggere:
Cucine da esterno, ecco le novità 2021. Versatili, performanti e adatte ad ogni spazio all’aperto, sono la tendenza del momento per l’outdoor.
Le cucine da esterno sono uno dei maggiori trend del 2021 per quando riguarda l’outdoor. Grazie ai trattamenti sempre più innovativi e performanti per garantire un’elevata resistenza, molti marchi propongono cucine da esterni all’avanguardia. Ecco soluzioni efficaci e di design per personalizzare gli spazi outdoor.
Cucine da esterno, la collezione Frame Kitchen di Fantin
Disegnata da Salvatore Indriolo per Fantin, la collezione Frame Kitchen Outdoor è l’erede della versione da interni, già vincitrice dell’Archiproducts Design Award 2018 e dell’ADI Index 2019.
Il trattamento di cataforesi permette infatti di prevenire la formazione della ruggine e consente un’elevata resistenza agli agenti atmosferici. Realizzate con solidi telai in tubo quadro, le Frame Kitchen per esterni sono disponibili in 13 finiture di colore, suddivise nelle palette basic, metallic e earth. Il design minimal e le proporzioni accurate si coniugano alla solidità strutturale e alla funzionalità.
Il sistema modulare, con top in acciaio Barazza, permette di creare innumerevoli configurazioni. Il barbecue a gas inox integrato consente di cucinare senza fumo.
Complemento indispensabile per la cucina, i rubinetti da esterno in acciaio riciclabile di Fir Italia conquistano anche le cucine da esterno. Il marchio piemontese, specializzato nella produzione di rubinetterie per bagno e cucina da oltre sessant’anni, è sinonimo di design e di alta qualità.
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Realizzati in acciaio inossidabile eco-compatibile, i rubinetti della collezione Kitchen-Steel sono estremamente resistenti agli agenti atmosferici. Anche questa collezione è a risparmio idrico, volto ad un utilizzo responsabile dell’acqua. I rubinetti Kitchen-Steel sono caratterizzati da un design essenziale, e sono dotati di una pratica boccetta estraibile.
Indispensabili in cucina, le cappe aspiranti oggi sono apparecchi di design, sempre più performanti e spesso svolgono più funzioni. Ecco le novità per il 2021.
Negli ultimi anni le cappe da cucina hanno avuto un’evoluzione interessante, sia dal punto di vista del design e sia per quanto riguarda l’aspetto tecnologico. Oltre ad offrire migliori prestazioni, i nuovi modelli combinano più funzioni: illuminazione d’ambiente, purificazione e sanificazione dell’aria. Inoltre, con il design curato in ogni dettaglio, le cappe diventate elementi d’arredo. Le nuove tipologie spaziano dalle classiche cappe incassate nel pensile a quelle telescopiche inserite nel top che si alzano e si abbassano celandosi sotto il piano; altre sono integrate nel piano cottura a induzione. Vi sono poi modelli a sospensione, perfette per le cucine a isola, e modelli da fissare a parete.
Le nuove cappe aspiranti di Elica per il 2021
Elica presenta le novità 2021, pensate per accogliere le molteplici necessità dell’abitare non rinunciando a quell’impronta che conferisce ai prodotti la fama di oggetti dal design unico capaci di valorizzare il nostro tempo, migliorandone intensità e qualità già nei piccoli dettagli.
Cappa Open Suite
La cappa Open Suite dona carattere all’ambiente attraverso una struttura modulare personalizzabile, capace di creare una nuova dimensione all’interno dello spazio, con uno stile unico e immediatamente riconoscibile. Racchiude in sé più funzioni: non solo cappa, ma anche luce e una vasta scelta di ripiani, in una struttura componibile in base alle proprie esigenze.
cappa Open Suite 240 cm
Open Suite è già stata insignita di importanti riconoscimenti nel mondo del design industriale come ilKitchen Innovation Award 2021 e l’IDA Awards 2020 come Silver Winner nella categoria Professional Product Design/ Home Interior Products – Kitchen appliances.
cappa Open Suite 80 cm
La gamma connessa di cappe
In un mondo in cui il dominio dell’Internet of things cambia gli equilibri dell’abitare, Elica propone cappe intelligenti, connesse e predittive, capaci di rendere la nostra quotidianità più leggera e agevole.
La gamma Elica Connect racchiude cappe gestibili tramite l’App Elica Connect che consente di impostare comodamente a distanza il funzionamento della cappa – dal controllo dell’accensione e dello spegnimento, alla potenza di aspirazione fino all’ intensità e alla tonalità di colore della luce. Le cappe connesse, possono essere inoltre essere collegate ai più comuni dispositivi, come Amazon Alexa, garantendo le stesse funzioni.
La sola App consente, come plus esclusivo, di visualizzare lo stato dei filtri, segnalando quando è necessario pulirli, sostituirli o rigenerarli, al fine di garantire prestazioni ottimali e aria pulita in casa. Con un comodo click sono inoltre riacquistabili, sempre attraverso Elica Connect.
I modelli della gamma: Hidden 2.0@, Get Up e Super Plat possiedono benefit e caratteristiche che sinteticamente andiamo ad esplorare.
cappa Hidden 2.0@
Hidden 2.0@ è la Cappa ad incasso connessa di Elica, un modello disegnato per scomparire nel pensile, dal design estremamente pulito che rende il prodotto completamente integrato in ogni cucina.
cappa a scomparsa Get Up
GET UP è la cappa a scomparsa disponibile con finiture total black, inox, cast iron, effetto ghisa e naked. Proprio questa ultima variante è la massima espressione della personalizzazione del prodotto: è possibile infatti utilizzare lo stesso materiale del top della cucina anche per il rivestimento della parte superiore di GetUp.
cappa Super Plat
Super Plat non è solo un elettrodomestico, ma una vera e propria soluzione d’arredo pensata per sposarsi con lo stile delle abitazioni contemporanee, che vedono sempre più la cucina integrata allo spazio living. Grazie alla sua forma compatta e alle sue finiture eleganti, si integra alla perfezione tra i pensili senza creare contrasto con la linearità e la raffinatezza della cucina, dando vita a un ambiente distintivo ed elegante.
NIKOLATESLA FIT: piano induzione con cappa integrata
NikolaTesla Fit, piano a induzione con aspirazione integrata che può essere installato anche nelle basi da 60 cm, con un ingombro in superficie di 60 o 70 cm. Questa nuova versione completa la fortunata collezione di piani aspiranti NikolaTesla, da cui riprende lo stile e le migliori tecnologie.