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29 Settembre 2021 / / Ristrutturazione Pratica

500€/mq è una cifra che circola di bocca in bocca tra chi si accinge a ristrutturare la propria casa. Si tratta di un costo al metro quadro che spesso usano le imprese per dare una risposta rapida ad un nuovo cliente che, senza alcun progetto, gli chiede: “quanto mi costerà la ristrutturazione?”.

Si tratta di una cifra importante…ma è un costo corretto? E che lavori si possono fare spendendo questa somma?

Oggi ti mostrerò, con dati statistici reali basati su migliaia di ristrutturazioni (non mie…), se con 500 €/mq puoi realmente ristrutturare casa.

mailling list per ristrutturare casa

Qualche anno fa erano le ristrutturazioni chiavi in mano a 249 €/mq ad essere sulla bocca di tutti, spinte da pubblicità ingannevoli ai limiti della truffa. Quando la gente ha cominciato a rendersi conto che con queste somme è impossibile ristrutturare, queste pubblicità fortunatamente sono scomparse. O almeno non sono più tanto insistenti quanto prima…

Ma dopo il mito del “la tua ristrutturazione completa e chiavi in mano a 249 €/mq” ce n’è un altro di cui parlare…

…cioè “il prezzo medio per ristrutturare casa è 500 €/mq”.

Se hai 249 €/mq ci credeva solo la sciura Maria, le persone convinte che 500 €/mq sia il costo reale di una ristrutturazione sono molte di più.

E oggettivamente hanno ragione.

Con 500 €/mq è possibile ristrutturare una casa.

Sì ma che tipo di ristrutturazione?

Perché il punto è sempre quello: che lavori devi fare in casa?

Insomma: anche con 249 €/mq è possibile fare dei lavori in casa. Nessuno ha mai negato questa cosa. Anche perché 249 €/mq non sono comunque noccioline.

E a maggior ragione non lo sono 500 €/mq.

In fondo, per un appartamento di 80mq, corrispondono a 40.000€.

Però una cosa è quello che pensi tu e una cosa è la realtà dei fatti.

Nei prossimi paragrafi vedremo con dati statistici se 500 €/mq è un costo su cui puoi puntare per farti dei conti preliminari sulla tua ristrutturazione.

Prima di iniziare una precisazione: ti parlerò di costi per ristrutturare al netto delle detrazioni fiscali.

Sai meglio di me che con le detrazioni fiscali puoi abbattere in modo significativo il costo di ristrutturazione ma non è questo il tema dell’articolo.

Il motivo è che le detrazioni fiscali sono diventate estremamente complesse, anche per fare due conti della serva. Hai talmente tante opzioni tra cui scegliere che ci vorrebbe un trattato per dire qualcosa di minimamente realistico.

Insomma…pensa solo alla possibilità dello sconto in fattura che possono farti le imprese: se decidi di utilizzare questa opzione ad esempio devi tenere conto di aumentare il costo della ristrutturazione di una percentuale variabile tra il 10% e il 20%.

O credi che le imprese ti facciano lo sconto senza caricarti tutti i costi di gestione finanziaria che devono sostenere?

Il fatto è che non lo fanno mettendoti una voce aggiuntiva al preventivo “costi di gestione dello sconto in fattura” ma ti aumentano il costo di ogni singola opera (così ci guadagnano ancora di più).

Insomma…non voglio complicare troppo questo articolo, quindi parleremo solo di costi puliti per ristrutturare casa. Però alla fine dell’articolo ti mostrerò come puoi avere in automatico anche il valore delle detrazioni.

I DATI SUL COSTO DELLE RISTRUTTURAZIONI IN ITALIA

I dati di cui parliamo sono tratti dal «Secondo rapporto sul recupero edilizio in Italia» redatto da Scenari Immobiliari nel 2018.

Sono passati alcuni anni, il mercato è parzialmente cambiato, soprattutto in virtù della pandemia e del superbonus. Quest’ultimo in particolare, pur non essendo direttamente indirizzato alla ristrutturazione degli interni delle case (anche se in parte ci entra), ha drogato i prezzi di molte lavorazioni, andando ad incidere anche sui costi di ristrutturazione.

Ma sostanzialmente per chi volesse fare una ristrutturazione di casa propria senza ricorrere ai magheggi introdotti dal superbonus (mi riferisco principalmente allo sconto in fattura) i prezzi tra il 2018 e il 2021 sono variati di poco.

Quindi quanto troviamo nel rapporto di Scenari Immobiliari è ancora valido.

Ma cosa c’è dentro questo rapporto?

Lo studio raccoglie dati rilevati nella prima parte del 2018 relativamente alle ristrutturazioni eseguite nei quartieri semi-centrali delle città. Sono state prese a riferimento dati provenienti da tutta Italia, quindi è uno studio trasversale.

Come credo ti sia chiaro, e per motivi a cui faremo accenno più avanti, ristrutturare a Milano ha un costo superiore rispetto a farlo a Palermo. Lo studio fa emergere anche questi dati.

Però arriva ad una sintesi: e cioè che per ristrutturare un appartamento-tipo di 60mq il costo medio sostenuto è di 30.000€ (trentamila euro).

I conti sono presto fatti: 30.000÷60= 500€/mq.

Proprio la cifra di cui stiamo parlando.

Ma andiamo più a fondo perché il rapporto ci da altri dati significativi che devi leggere per capire cosa sono questi 500 €/mq.

Perché poi diciamocelo…poi ti devi scontrare con la realtà. Non puoi certo andare da un’impresa e dirle “ho letto in un rapporto che ristrutturare costa 500 €/mq, devi farmi quella cifra”.

La parte più interessante del rapporto è la divisione che fa tra tipologie di ristrutturazione.

Tipologie di ristrutturazione e costo al metro quadro

La ricerca ha raggruppato i dati raccolti in tre macro-categorie di ristrutturazione. E per ognuna ha individuato il relativo costo di realizzazione al metro quadro:

  • Ristrutturazione soft, costo tra 350 e 450 €/mq
  • Ristrutturazione medium, costo tra 450 e 550 €/mq
  • Ristrutturazione hard, costo tra 600 e 750 €/mq

Quindi una ristrutturazione medium si infila in modo preciso dentro il costo di cui stiamo parlando.

Manca solo una domanda a cui rispondere: cosa fai spendendo questa cifra?

Perché gira e rigira finiamo lì.

Ma Scenari immobiliari dà risposta anche a questa domanda: ha inserito nel suo rapporto delle tabelle con indicati i lavori inclusi in ognuna delle tre ristrutturazioni.

Eccole qui:

Tipologie di ristrutturazioni

I costi di ristrutturazione medium corretti

Soffermiamoci su quanto scritto per le ristrutturazioni medium, quelle che rientrano nel costo di 500 €/mq di cui stiamo parlando.

Come puoi leggere prevede di modificare la distribuzione interna della casa, che è una cosa comune per tutte le ristrutturazioni fatte su appartamenti della seconda metà del secolo scorso. Cosa che la ristrutturazione soft non prevede.

Ma vediamo le opere:

  • Pareti e intonaci da demolire e ricostruire
  • Impianto elettrico
  • Rifacimento bagni (compreso impianti)
  • Rifacimento cucina (compreso impianti)
  • Sostituzione dei pavimenti
  • Pitturazioni

All’apparenza una ristrutturazione molto approfondita. Ma manca qualcosa. E te lo dico per esperienza.

Quando abbatti e ricostruisci pareti ti ritrovi a modificare anche l’impianto di riscaldamento. Sposta un termosifone o un tubo, un attacco, la centralina…

Quindi come minimo manca la modifica dell’impianto di riscaldamento esistente.

Che però ti assicuro si trasforma quasi sempre in rifacimento dell’impianto esistente.

Quindi i 450-550 €/mq cominciano ad aumentare un po’…diciamo che passiamo a 500-600 €/mq.

Se poi vai a vedere cosa comprende la ristrutturazione hard ti rendi conto che manca anche un’altra cosa che ormai viene sempre realizzata in una casa…dei controsoffitti.

Sia chiaro: mi è capitato di ristrutturare case e non mettere controsoffitti…però, anche se in minima parte, li ho sempre inseriti. In alcuni casi ho controsoffittato tutta la casa.

Diciamo che, in via prudenziale, incidono per 10 €/mq sui costi di ristrutturazione (attenzione: un controsoffitto costa molto di più di 10€/mq, ma non controsoffittiamo tutta la casa…quindi ha un’incidenza minore sul costo al metro quadro).

Saliamo ancora: 510-610 €/mq.

In realtà ci sarebbe da discutere anche sulla voce “pratiche burocratiche” per capire cosa comprende secondo Scenari Immobiliari.

Temo che sia esclusa la progettazione e la direzione lavori e che siano comprese solo la predisposizione e presentazione delle pratiche burocratiche.

Ma sorvoliamo.

Però, nonostante questi aggiustamenti vediamo che in fondo ancora ci siamo con l’idea che è possibile ristrutturare spendendo 500 €/mq.

La forbice su cui stiamo ragionando è 510-610 €/mq. Non stiamo sforando di molto.

Però vorrei farti notare un dettaglio delle tabelle di Scenari Immobiliari.

Se guardi in fondo all’ultima c’è scritto “al netto dei costi dei materiali di finitura”.

Quali sono i materiali di finitura?

Elenchiamo quelli principali:

  1. Pavimenti e rivestimenti
  2. Battiscopa 
  3. Sanitari e rubinetterie
  4. Infissi e tapparelle
  5. Porte interne
  6. Apparecchi illuminanti fissi (faretti, stripled, etc.)

Per non parlare di arredi o finiture particolari che puoi voler inserire (giusto per dire qualche anno fa ho fatto montare una vetrata da 6 metri in una casa…).

Sono tutte cose che dovrai comprare in una ristrutturazione medium.

Quanto incidono queste finiture su un metro quadro di ristrutturazione?

mailling list per ristrutturare casa

Il costo delle finiture

Il limite superiore è indefinibile, puoi arrivare a spendere cifre spropositate.

Però cerchiamo di rimanere nel mondo della realtà e ipotizziamo di muoverci tra due estremi:

  • uno minimo con finiture economiche ma di buona qualità (scusami ma non ce la faccio a pensare ad una ristrutturazione in cui spendi decine di migliaia di euro con dentro le cinesate dei grandi magazzini…);
  • uno massimo con finiture di buona qualità (ad esempio pavimenti di grande formato e porte rasomuro per intenderci).

Giusto per capirci:

Un pavimento di qualità decente ti costa almeno 20 €/mq (sì lo so che li trovi alla metà del prezzo…ma vale il discorso di prima). Un pavimento di qualità elevata arriva senza grossi sforzi a 100 €/mq (vatti a vedere alcuni pavimenti in legno quanto sforano questa cifra…).

Un rubinetto economico lo paghi un po’meno di 100€. Un rubinetto di buona qualità lo paghi dai 200€ in su.

Una porta economica che non sia di cartone (almeno non completamente) la paghi 250€, una porta buona la paghi dai 500€ a salire.

Con queste ipotesi un’incidenza delle finiture può variare tra 100 e 200 €/mq. Esclusi gli infissi.

Sommiamolo ai costi al metro quadro che abbiamo visto sopra e otteniamo che una ristrutturazione medium costa tra 610 e 810 €/mq.

Vuoi cambiare anche gli infissi?

Tra infissi nuovi, tapparelle e accessori (cassonetti, eventuale elettrificazione, smontaggio e smaltimento dei vecchi) devi aggiungere almeno un’incidenza di 100€/mq. Per avere infissi economici in PVC. Incidenza che puoi tranquillamente raddoppiare se vuoi qualcosa di meglio (alluminio a taglio termico o legno-alluminio o anche PVC di buona qualità).

Naturalmente senza andare su top di gamma.

(PS: ancora una volta 100 €/mq non è il costo dell’infisso…ma è l’incidenza sulla superficie della casa).

Quindi aggiungiamo anche gli infissi al costo di una ristrutturazione media e otteniamo:

tra i 710 €/mq e i 1.010 €/mq.

La ristrutturazione medium dell’appartamento di 60mq ipotizzato da Scenari immobiliari quindi costa tra 42.600€ e 60.600€.

La ristrutturazione di un appartamento di 80mq, una taglia abbastanza diffusa (e richiesta), costa tra 56.800€ e 80.800€.

Ti vedo già che stai storcendo il naso…

E a me rimane sempre un dubbio sui dati forniti da Scenari Immobiliari: sono con o senza Iva? Non ho trovato spiegazioni in merito nel report…ma il settore edile lavora con prezzi al netto di iva (che viene aggiunta dopo poiché variabile a seconda di opere e forniture).

Comunque…ti aspettavi costi diversi?

Ora voglio rafforzare quanto hai letto in questo paragrafo mostrandoti una ristrutturazione che ho seguito in prima persona…che ha costi più bassi di quelli che hai appena finito di leggere. E che sfora di poco i 500 €/mq.

Il motivo è che voglio farti vedere a quali compromessi devi scendere per rimanere in questi costi di ristrutturazione.

UNA RISTRUTTURAZIONE DA 500 €/mq (più o meno…)

Siamo a Salerno. Zona centrale ma fuori dal “centro-centro” (la zona semicentrale di cui parla Scenari Immobiliari).

I prezzi per ristrutturare a Salerno sono allineati a quelli delle città medio-grandi (in provincia scendono di molto). Di certo non sono uguali a quelli di Milano ma poco ci manca.

L’appartamento che ti mostro si trova al terzo piano di un condominio degli anni sessanta. È grande circa 120mq e in cinquant’anni di onorata carriera non ha subito alcun intervento significativo.

Qui sotto puoi vedere alcune foto sulla situazione iniziale:

Oggettivamente non era proprio in pessime condizioni.

Qui a Salerno si trovano in vendita e in affitto per prezzi assurdi appartamenti in condizioni ben peggiori.

Tra l’altro il pavimento in piastrelle di segato (tipico dell’epoca) è particolare e sebbene non sia un fan di questa finitura meritava di essere recuperato.

Ma aveva alcuni problemi evidenti:

  • Distribuzione interna datata, un lungo corridoio con tanti ambienti ai lati;
  • Un solo bagno (per 120mq!);
  • Impianti da rifare (quello elettrico mi metteva il terrore);
  • Impianto di riscaldamento sottodimensionato;
  • Porte interne rovinate e con problemi di chiusura;
  • Infissi con tapparelle in legno che non si chiudevano più e balconi e finestre piene di spifferi e nessun isolamento.

Questa la piantina dello stato di fatto:

Data la situazione di partenza mi sarebbe piaciuto abbattere tutto e rifare l’appartamento ex-novo. E qui c’erano grosse potenzialità. Però la casa non era mia e c’erano dei committenti a cui rendere conto.

Questo appartamento non è per loro ma è un appartamento che danno in affitto.

Quindi mi hanno dato dei paletti da rispettare il cui principale naturalmente era non spendere troppo. Mentre gli altri erano:

  • Fare modifiche interne per rendere la casa più moderna…ma senza esagerare;
  • Aggiungere un secondo bagno;
  • Rifare gli impianti ma mantenendosi su impianti base;
  • Conservare il più possibile i pavimenti esistenti.

Discutendo li ho convinti che fosse necessario anche sostituire le porte interne, il portoncino di ingresso, e le finestre.

Così alla fine i lavori che abbiamo eseguito sono stati:

  • Demolizione e ricostruzione di alcune murature
  • Rifacimento parziale del pavimento (per esigenze impiantistiche)
  • Rifacimento completo del bagno e realizzazione di un nuovo bagno
  • Rifacimento completo della cucina
  • Controsoffitti nei disimpegni e parzialmente in cucina
  • Pitturazioni
  • Nuovo impianto elettrico
  • Nuovo impianto idrico
  • Nuovo impianto di riscaldamento
  • Levigatura del pavimento esistente
  • Sostituzione delle porte interne
  • Sostituzione del portoncino di ingresso
  • Sostituzione di infissi e tapparelle esterne (no cassonetto)

Ti ritrovi che questi lavori bene o male rientrano in quelli della ristrutturazione medium che abbiamo visto prima?

Quindi il costo avrebbe dovuto aggirarsi tra i 700 e i 1.000 €/mq.

E invece no. Il costo al metro quadro finale è stato 550 €.

Ecco come abbiamo speso i soldi:

  • Opere edili: 26.400€
  • Impianto elettrico: 7.000€
  • Impianto idrico: 4.600€ (escluso forniture di sanitari e rubinetterie)
  • Impianto termico: 3.700€ (escluso forniture di termoarredi e caldaia)
  • Forniture di pavimenti, rivestimenti, sanitari, rubinetterie, termoarredi: 7.700€
  • Fornitura di caldaia: 1.000€
  • Fornitura di porte interne ed infissi: 16.300€

Totale: 66.700€, esclusi i costi di progettazione e i costi burocratici.

Ti ho detto che l’appartamento è grande 120 mq, quindi il costo al metro quadro è poco superiore a 550€.

Per contenere i costi sono state fatte delle economie significative:

  • La distribuzione interna non è stata ottimizzata (minori demolizioni e ricostruzioni)
  • I pavimenti non sono stati completamente sostituiti ma in gran parte levigati
  • L’impianto elettrico è stato basilare (nessuna domotica, nemmeno la centralizzazione delle tapparelle, e no allarme o LAN)
  • Pavimenti, rivestimenti e sanitari economici (alcune cose erano fondi di magazzino)
  • Porte interne ed infissi economici (in particolare gli infissi)
  • Non abbiamo né sostituito né isolato i cassonetti delle tapparelle

Pensa che solo evitando di sostituire tutto il pavimento ma levigando quello esistente abbiamo risparmiato 4.000 € (ehi…se stai pensando “vabbè ma io il pavimento lo sovrappongo quindi questi soldi me li risparmio” leggi prima questo articolo)

In particolare gli infissi mi sono rimasti sul groppo…sono una cosa a cui tengo molto perché infissi buoni durano una vita. Questi infissi sono convinto che tra quindici o vent’anni saranno da buttare…

Ti assicuro che solo migliorando solo poche cose di questi punti saremmo arrivati a 700€/mq in un baleno.

Oh non fraintendermi: la casa è venuta bene e come ristrutturazione medium ci sta. Però probabilmente tu, se fosse stata casa tua, avresti fatto qualcosa di più.

E naturalmente questi costi sono senza nessun arredo…

Questo non è un articolo per dimostrarti se e quanto sono bravo a progettare (Anche perché in questo appartamento sono stati fatti un sacco di compromessi e io lo avrei fatto molto diverso) ma dopo averti parlato di questa casa vorrei farti vedere il risultato finale:

Ristrutturazione a Salerno
Ristrutturazione a Salerno
Ristrutturazione a Salerno
Ristrutturazione a Salerno

Naturalmente lo vedi vuoto perché è stato arredato dagli inquilini che lo hanno affittato.

Questa la la nuova distribuzione interna:

Vedi cos’ha che non va questa pianta? La zona giorno splittata in due e la zona servizi/notte mezza dentro la zona giorno…Insomma: si poteva ottimizzare ma i limiti di budget non lo hanno permesso.

QUINDI 500 €/MQ È O NO UN PREZZO GIUSTO?

In questo articolo ti ho fatto vedere dei dati.

Dati prese da statistiche nazionali e dati presi da un mio progetto.

La risposta alla domanda qui sopra per me è abbastanza chiara: se devi affrontare una ristrutturazione completa di una casa intera 500€/mq non è un prezzo giusto.

Purtroppo dovrai spendere di più. E non poco.

Ma voglio chiarire un aspetto, perché nei cantieri vedo troppo spesso situazioni al limite del ridicolo: i lavori devono essere affidati a professionisti.

Non esistono “a mio cugggino” che ti fanno i lavori.

L’impianto elettrico non lo fai fare all’amico elettricista a tempo perso che ha già fatto qualche impianto e che te lo fa pagare un tozzo di pane.

Sì è vero: risparmi un sacco di soldi…ma ottieni un lavoro fatto male e non a norma.

Mi è capitato di dover far rifare un impianto fatto da un “a mio cugggino”: sistemare tutto è costato più che rifarlo ex-novo.

Nei cantieri ci devono essere solo professionisti, referenziati e con le carte in regola. Per tutte le opere. Dalle demolizioni alle pitturazioni.

Che costano di più di “a mio cugggino” ma ti danno garanzie maggiori (fosse anche solo quella di potergli andare a rompere i co***ni per anni se mezza cosa non va).

Detto ciò torniamo a noi: 500 €/mq non è un prezzo realistico per una ristrutturazione.

Però è un dato di fatto che non tutte le ristrutturazioni devono essere complete, non tutte le ristrutturazioni devono essere radicali e non tutte le ristrutturazioni devono riguardare tutta la casa.

Per essere più chiari: se non rifai i bagni e la cucina il costo al metro quadro può scendere di molto.

La ristrutturazione che ti ho mostrato ad esempio è stata abbastanza approfondita ma non completa. Ti ho mostrato le economie fatte e grazie a quelle il costo complessivo è stato di poco superiore ai 550 €/mq.

Quindi, fermo restando che ogni casa è diversa dalle altre, se vuoi avere un’idea di massima dei costi che dovrai affrontare per ristrutturare casa, e vuoi farlo senza chiedere preventivi fasulli ad imprese (perché siano fasulli te l’ho spiegato nella guida ai 7 errori della ristrutturazione che se non hai ancora scaricato ti invito a farlo), devi basarti su tre parametri:

  1. Che tipo di ristrutturazione vuoi fare tra le tre che abbiamo visto all’inizio dell’articolo (minima, medium, completa)
  2. Quanto sei disposto a spendere per impianti e finiture (economici, medi o costosi)
  3. Dove si trova la casa

Questo terzo aspetto, che abbiamo accennato all’inizio parlando dei dati di Scenari Immobiliari, è più importante di quello che credi. Come dicevamo i costi di ristrutturazione tra Milano e Palermo variano.

Il motivo è dato da questioni tecniche (un infisso a Milano deve isolare di più di quello di Palermo…quindi avrà telai con dimensioni maggiori e vetri più performanti…e il costo sarà di conseguenza più elevato) e dal costo della manodopera.

Gli stipendi degli operai a Milano sono più alti che a Palermo (basta vedere le tabelle interregionali che vengono pubblicate trimestralmente). Ma la cosa è anche normale visto i differenti costi della vita. A questo ci devi aggiungere che la quantità di operai che lavorano in nero è molto più alta al sud che al nord (magari non in numeri assoluti ma in percentuale sul numero delle persone impiegate sì…).

Questa cosa non te la dice un fighetto milanese con la puzza sotto al naso: sebbene sia veneto, vivo e lavoro a Salerno da quasi quindici anni. Ti racconto quello che vedo.

Quindi, tornando a noi, il costo della ristrutturazione è influenzato molto anche dal posto in cui vivi.

La verità è che in alcune zone d’Italia con 500 €/mq ti ci fai una casa di lusso…

Ma quindi per casa tua? Come fai a sapere qual è un costo realistico?

Devi per forza chiedere un preventivo fasullo ad un’impresa? Oppure pagare un tecnico perché ti faccia un progetto che poi rischi di non poter realizzare?

Ho una soluzione.

Ho creato un foglio excel con cui, rispondendo a 11 domande (di cui sai sicuramente la risposta), ti fornisco:

  • Range di costo della ristrutturazione, tra minimo e massimo, comprensivo di eventuale costo degli arredi, geolocalizzato (cioè basato su dove si trova casa tua);
  • Quanto puoi recuperare con le detrazioni fiscali (con simulazione anche del superbonus se vuoi);
  • Quadro economico completo, con il valore delle opere divise per tipologia, quanto ti costeranno le prestazioni dei tecnici, l’iva e come sono suddivise le detrazioni fiscali.

Non ti garantisco che ti darà una stima precisa al centesimo, per quella ci vuole un progetto vero e proprio. Però ti assicuro che confrontando i risultati con tutte le ristrutturazioni che ho fatto mi ci sono ritrovato sempre.

Se vuoi vedere come funziona ho registrato un video in cui simulio il preventivo di una ristrutturazione. Eccolo qui:

Questo foglio excel è tra i bonus che fanno parte del manuale “Ristruttura la tua casa in 7 passi”, la guida che ho scritto e che spiega passo-passo come pianificare e gestire la ristrutturazione di una casa.

Siccome è un manuale corposo non te ne parlo qui ma a questo link ti spiego i contenuti e come può esserti utile:

Ristruttura la tua casa in 7 passi

Che dici, sei ancora convinto che la tua ristrutturazione costerà 500 €/mq?

mailling list per ristrutturare casa

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29 Settembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Arredare la casa con le geometrie è molto semplice. Disegni di questo tipo conferiscono carattere agli spazi e sono anche un modo veloce ed economico per rinnovare il look di una stanza.

arredare la casa con le geometrie
Artelier Progetti – Ph. Barbara Corsico

Partiamo dalle forme geometriche di base, che sono 3: il quadrato, il cerchio e il triangolo.

Il quadrato è il simbolo della Terra ed è una figura che comunica solidità e stabilità. Infatti, già visivamente, poggia su una base sicura e ha tutti i lati dritti e paralleli tra loro. 

Il cerchio – contrapposto al quadrato e alla Terra – simboleggia il Cielo ed è la forma più armonica di tutte. Sprovvisto di angoli o spigoli, è perfetto, chiuso e continuo, richiamando anche il tema della ciclicità.

Il triangolo, costituito da una base orizzontale e due linee oblique, è la forma più dinamica e risulta ideale per movimentare gli spazi. Simbolicamente si colloca tra la matericità del quadrato e la spiritualità del cerchio.

Come applicare, nella pratica, le geometrie? 

Una possibilità è disegnarle a parete. Questo tipo di decorazione è davvero molto semplice e facilmente replicabile con il fai da te, poiché è sufficiente riempire con diversi colori le forme delineate con del nastro per mascherature. Disegni di questo genere bastano per arredare una stanza, quindi è bene che tutto il resto rimanga molto sobrio.

arredare la casa con le geometrie
Arch. Andrea Bonetti | ArchiTrek 
Multiarchi

La decorazione a parete con geometrie può essere anche data da un rivestimento ceramico, ad esempio in bagno potete caratterizzare la zona del lavabo, della doccia o della vasca. 

Streamline Development

E poi in cucina potete introdurre le geometrie nella fascia del paraschizzi.

Altra soluzione per arredare casa con le geometrie è usare carta da parati che ne riproduca le forme.

Potete anche utilizzare degli adesivi murali che trovate in vendita già pronti, oppure realizzarli con il fai da te, ritagliando forme geometriche da pellicole reperibili in vendita in diversi colori.

Qualche accorgimento per arredare casa con le geometrie 

Occorre fare attenzione alla scelta dei motivi geometrici. Se a volte possono dare profondità facendo sembrare l’ambiente più ampio, altre volte l’effetto è opposto. Fantasie troppo grandi o motivi molto ripetuti non sono adatti ad ambienti piccoli, perché li faranno sembrare di dimensioni ancora più ridotte. 

Infatti ricordate che le geometrie grandi daranno l’impressione che quella parete sia più vicina, mentre quelle piccole la allontaneranno visivamente.

Geometrie piccole – Pip Hobman interior designer 
arredare la casa con le geometrie
Geometrie piccole – ZAC and ZAC – Photography
arredare la casa con le geometrie
Geometrie grandi – Studio 2nyad

Stesso discorso vale per i pattern, ovvero dei motivi decorativi dati dalla ripetizione di un singolo “tassello” di base. Se questi hanno i colori molto a contrasto o sono troppo esagerati, possono generare confusione.

Così come i disegni con diagonali visti prima, occorre valutarli in relazione alle dimensioni dello spazio in cui sono inseriti. Se da un lato rendono dinamico un ambiente, a volte il disegno può risultare eccessivo, dando delle sensazioni di instabilità che a lungo andare potrebbero causare fastidi.

The cousins

Se desiderate una progettazione ottimale della vostra casa, consultate il sito https://zeumadesign.com/.

28 Settembre 2021 / / Dettagli Home Decor

ACE di Ethimo

Ethimo presenta Ace, la collezione disegnata da Patrick Norguet dedicata agli ambienti sportivi

Con la collezione Ace, disegnata da Patrick Norguet, Ethimo intraprende una nuova avventura, progettando una collezione di inediti complementi per lo sport outdoor, il cui nome trae ispirazione dal famoso colpo vincente nel tennis.

‘’Con questo ambizioso progetto abbiamo voluto dare una nuova interpretazione al design e alla comodità troppo spesso sottovalutati che solitamente caratterizzano le postazioni e le sedute sportive realizzando una collezione di qualità composta da soluzioni altamente funzionali per ‘accompagnare’ gli sportivi durante le gare e assicurare loro un maggior benessere’’. Racconta Patrick Norguet. ‘‘Ace prende forma dalla reale esigenza di costruire un nuovo e migliore senso di comfort ai giocatori durante gli eventi internazionali. Con Ethimo abbiamo così pensato a un ‘sistema’ dal design pulito ed elegante per soddisfare le più diverse necessità.’’

Ace è stata pensata per arredare in modo esclusivo campi da tennis, piscine, club house dei circoli sportivi o esclusivi resort, adattandosi perfettamente al contesto di utilizzo.


Le diverse configurazioni che si possono creare sottolineano la straordinaria flessibilità e versatilità del progetto, destinato non solo ai circuiti professionali o ai grandi eventi sportivi, ma alla normale fruizione delle attività sportive.

ACE di Ethimo
ACE piscina di Ethimo

Ace è una rivisitazione contemporanea e di design degli arredi funzionali solitamente posizionati a bordo campo o piscina, degli spazi destinati all’accoglienza degli atleti, degli ospiti o degli appassionati. Il fulcro della collezione è rappresentato da una panca estremamente flessibile e configurabile in base alle diverse esigenze che può essere completata con diversi accessori, come i piani realizzati in Black Corck – un materiale naturale ed ecologico al 100% – il porta scarpe, il porta borsa o il contenitore con porta bottiglie in alluminio. Alla panca si aggiunge, per il mondo del tennis, l’iconica seduta per l’arbitro.


L’accogliente forma delle panche è frutto di una raffinata e inedita lavorazione che porta a una speciale curvatura del teak. Questa ‘manifattura’, che esprime una perfetta sintesi tra artigianalità e industria, dona alle sedute volumi inaspettati e consente di creare un piacevole effetto di continuità. Le panche, modulabili, rendono possibili diverse configurazioni e personalizzazioni. In particolare, le basi sulle quali poter inserire accessori e sedute sono realizzate in quattro diverse lunghezze: 150 cm, 210 cm, 240 cm e 300 cm.

Ace collection di Ethimo
ACE di Ethimo, design Patrick Norguet

I materiali protagonisti che danno forma alle diverse strutture sono il teak naturale (certificato FSC) e l’alluminio, questo disponibile in quattro varianti di colore: Black Red, Moss Green, Coffee Brown e Warmwhite. L’utilizzo di materiali eco-friendly, resistenti e duraturi per vivere all’esterno, fanno di Ace una collezione sportiva pensata per adattarsi e rispettare l’ambiente che la accoglie.

Ace racconta, così, una nuova modalità di vivere lo sport en plein air, con le stesse sensazioni di accoglienza e benessere che definiscono le iconiche collezioni lounge e dining create da Ethimo e Patrick Norguet. 

 

L’articolo Il design scende in campo proviene da Dettagli Home Decor.

28 Settembre 2021 / / VDR Home Design

Non esiste un solo tipo di grigio e da qui parte tutta la discussione sui colori da abbinare al grigio. Un post completo per la tua scelta.


“Mi piace moltissimo il grigio, è proprio uno di quei colori che non mi stancano mai”.

Ti ritrovi in questa frase? Perché il grigio è un colore poliedrico e multifunzionale, quel lasciapassare che schiarisce le idee quando non sai che stile e colori usare. In casa, come nella moda e in campi come la grafica. 

Per quanto semplice possa sembrare però, il grigio è un colore assolutamente complesso, con tante varianti da conoscere e di cui tenere conto. 

In questo post ti racconto un po’ delle sue specificità e ti faccio vedere i colori da abbinare al grigio in schemi pronti da usare. 

Cominciamo

Che grigio ti piace? Chiaro, scuro o neutro? 

Parto dicendo che il grigio è un colore acromatico: “a-che?”, già ti sento. Acromatico significa che è senza tinta: più luminoso del nero ma meno del bianco. Un colore che conosce molteplici modi per formarsi, quindi non solo il semplice “mescolare bianco e nero” in proporzioni differenti. 

Si arriva al grigio anche mescolando il blu ed il rosso, ottenendo ovviamente tonalità di grigio differenti. Esistono molteplici gamme di grigio: i grigi sporchi, scuri e neutri. 

Quelli sporchi hanno una maggiore percentuale di giallo al loro interno; ne fanno parte colori come il grigio tortora o il grigio calce. Perfetti per le pareti di casa così come per i grandi pezzi d’arredo (cucina, pareti soggiorno, divano…), vengono valorizzati da legni con sottotoni grigi scuri (l’olmo ad esempio), che ne bilanciano il calore. 

I grigi scuri sono quelli che hanno al loro interno sfumature di rosso, blu e verde. Un soggiorno grigio scuro è affascinante e coinvolgente, acquista subito uno stile ben definito. Un divano componibile ad isola in un grigio ferro diventa il protagonista dello spazio, facendo percepire subito la natura sociale della stanza. Un letto matrimoniale tessile (magari con la testata alta) invita al relax e al coccolarsi in un luogo sicuro.

soggiorno moderno con divano ad isola grigio e camino in ceramica

Se vuoi usare uno di questi grigi scuri per le pareti di casa devi studiare bene i punti su cui applicarlo. Essendo un colore scuro tenderà a ridurre la luminosità naturale della stanza e a modificarne la percezione. Se la stanza è lunga e stretta potrai imbiancare le pareti più lunghe di grigio per dare la sensazione di una stanza più ampia della realtà. 

Ingresso molto piccolo e resto della casa anche? Usa il trucco dell’effetto scatola: dipingi sia le pareti che il soffitto di un colore scuro. In questo modo l’ingresso sembrerà un piccolo spazio di passaggio verso le stanze successive che per effetto opposto sembreranno più luminose e grandi. 

Ci sono i grigi neutri, senza nessuna particolare sfumatura di altre tonalità. Il grigio perla è un esempio perfetto di questa gamma: chiaro e luminoso, puoi sceglierlo al posto del bianco per tutte le pareti di casa tua. Se vuoi avere un ambiente monocromatico ti consiglio di usare questo colore con tessuti e trame differenti. La luce rimbalzerà sulle superfici in modo diverso e anche al tatto l’esperienza sarà unica. 

Una menzione speciale va fatta per l’argento. La sfumatura più preziosa, che si sposa benissimo con legni biondi (come il rovere naturale o il noce) e colori come il blu, il verde sottobosco, il ruggine. Te lo consiglio come colore d’accento nelle maniglie dei mobili, nei complementi e negli accessori decorativi, ad esempio i vasi. 

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soggiorno in grigio, oro e alluminio nero
soggiorno contemporaneo con colori vivaci e divano grigio

Colori che stanno bene con il grigio: esempi reali per soggiorno e camera 

Ora che abbiamo fatto questa doverosa premessa sul grigio passiamo al lato pratico. 

Sai una sola cosa: vuoi del grigio in casa tua. Il secondo passo è capire in quale delle categorie che ti ho raccontato sopra vuoi cercarlo. Già definire questo primo step ti chiarirà altri dettagli, a cascata. Vuoi un grigio scuro? Allora legni biondi o rossi sono l’ideale, così come accenti di colore un po’ teatrali. 

Negli esempi che ho raccolto per te ci sono tutti i casi. Dalle camere scure e misteriose, ai soggiorni chiari e vivaci. Ricorda che i colori non sono solo elementi decorativi: i colori raccontano moltissimo di tè, del tuo stato d’animo e del tuo carattere. Scegliere tonalità di grigio più chiare raccoglierà intorno a sé colori vivaci e luminosi, che raccontano di emozioni positive ed energizzanti. 

I grigi scuri invece sono di solito più apprezzati con l’avanzare dell’esperienza e dell’età, perché fanno meno paura. Si cominciano a sentire come tonalità cariche di emozioni che non spaventano più e che ricordano alla memoria periodi storici come la fine ottocento e l’inizio del novecento (i poeti bohemien, il secessionismo… ). 

colori da abbinare al grigio verde e pelle

Ma quindi quali sono i colori da abbinare al grigio? 

Diciamo che a grandi linee i grigi sporchi e neutri risaltano al meglio con materiali naturali come il legno, il cemento e la pelle. Si tratta di elementi che ne smorzano la natura un po’ anonima, portando all’interno dell’ambiente quella sensazione di poca artificiosità che tanto ci piace. Grigi, marroni e verdi sono combinazioni sempre attuali che si adattano molto bene a stili come il moderno e il contemporaneo. Se hai delle pareti grigie, un divano in pelle o in velluto a coste marrone sono un’accoppiata vincente. Ma anche delle poltrone con strutture e gambe in alluminio nero e seduta in pelle: la sensazione di convivialità è assicurata. 

I grigi scuri invece si adattano bene a materiali come l’oro o il rame e a legni più scuri, come l’olmo ad esempio, o il rovere grigio. 

Alcune delle combinazioni più potenti sono il grigio ferro con l’amaranto o il giallo limone, il grigio perla con il Tiffany o il fucsia. Ovviamente l’arredamento bianco e grigio è sempre perfetto, soprattutto se vuoi zone semplici e lineari, più in stie nordico. 

colori da abbinare al grigio in camera da letto
camera da letto classica in grigio scuro e tonalità di grigio chiaro

Colori da abbinare al grigio: tutto parte da chi sei tu e cosa vuoi 

Sembra banale ma non lo è per nulla. Se non hai ben chiaro in mente cosa ti piace e cosa no, le sensazioni e le emozioni che ricerchi e che rifuggi, la ricerca del tuo stile sarà un’opera titanica. 

A breve su Instagram inaugurerò una rubrica in cui parlerò dei colori legati alle opere d’arte. Mi piacerebbe che si acquistasse sempre più consapevolezza delle scelte che si fanno, al fine di essere quanto più consci possibile delle conseguenze che hanno su di noi scelte all’apparenza così banali. 

E ora a te: conoscevi tutte queste cose sul grigio? Tu sei pro o contro grigio in casa? 

Pronto a diventare un esperto dell’interior design?

Rispettiamo la tua privacy.

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28 Settembre 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Scordatevi i vecchi e tristi letti a castello di una volta. Oggi questo arredo è una sintesi di praticità, fantasia e design.

letti a castello

Utilizzati in passato per arredare le camerette dei ragazzi di dimensioni ridotte, oggi i letti a castello sono diventati una soluzione di stile. Composizioni dal design accattivante, forme originali e colori di tendenza caratterizzano i nuovi modelli presenti sul mercato. Via libera, dunque, ai letti a castello, e perché no, anche in camerette dalle dimensioni generose!

Ecco alcuni suggerimenti per arredare la camera dei ragazzi con i letti a castello.

Letti a castello, una soluzione salvaspazio

I letti a castello sono la soluzione ideale per chi ha necessità di ottimizzare lo spazio nella cameretta. Sovrapponendo due o tre letti, infatti, si ricava spazio prezioso che può essere utilizzato per il gioco o per lo studio.

Una cameretta pratica e confortevole deve contenere, oltre ai letti, una zona studio dotata di scrivania, un’area giochi e dei mobili contenitori, come armadi, cassettiere e librerie.

La soluzione più semplice è quella rappresentata dalle composizioni “all in one” che comprendono tutti questi elementi, integrati in un design funzionale ed esteticamente gradevole.

Le composizioni vengono posizionate contro una o due pareti, lasciando libero lo spazio al centro. Alcuni modelli sfruttano anche lo spazio sottostante il letto inferiore, con l’inserimento di cassetti o di un letto estraibile.

Per spazi davvero ridotti, una soluzione interessante è quella dei letti a castello a scomparsa, con uno o entrambi i letti che si chiudono in verticale durante il giorno.

Per completare l’arredo della cameretta, non possono mancare un soffice tappeto, un tavolo e delle sedie per zona studio, decorazioni per le pareti e lampade per illuminazione diffusa e puntuale per letto e scrivania.

Camerette componibili sicure, funzionali e di design

Le camerette componibili offrono diversi vantaggi rispetto a quelle a composizione libera. Innanzi tutto, le possibilità di configurazione sono molteplici e si adattano ad ogni esigenza e a ogni spazio. Inoltre, presso i rivenditori si può usufruire del servizio “su misura”, che permette di sfruttare al massimo lo spazio disponibile.

Le composizioni possono essere realizzate con i letti sovrapposti, disposti ad angolo oppure decentrati. Le strutture portanti spesso sono costituite da mobili contenitori, librerie, cassettiere, a volte disposte a ponte, per guadagnare ulteriore spazio. La scaletta può essere una classica scala a pioli, oppure composta da cassetti disposti a scalare. 

Nella scelta della cameretta componibile con letti a castello vanno valutati attentamente i seguenti criteri:

  • sicurezza
  • ergonomia
  • funzionalità 

Tutti gli elementi pensili devono essere robusti e ben fissati alla parete, e il letto superiore deve essere dotato di sponde per evitare cadute. L’ergonomia riguarda principalmente le seggiole, il materasso, le lampade da tavolo, ma anche la composizione e la qualità delle vernici. Infine, per essere funzionale l’arredo deve essere disposto in modo da garantire percorsi fluidi e uno spazio sufficiente per svolgere le attività cui è destinata la stanza. 

letti a castello

Per quanto riguarda l’aspetto estetico, cercate di coinvolgere i vostri figli nella scelta. Ricordatevi che bambini e ragazzi si trovano ancora in una fase in cui le scelte sono orientate dal colore, prima ancora che dalla funzionalità. Il mio consiglio è quello di puntare su composizioni fantasiose, che alternino colori e finiture diverse, come per esempio legno e un paio di tinte, in contrasto o tono su tono. Questo rende l’arredo meno monotono e aggiunge un po’ di vivacità allo spazio. Anche la scelta della composizione andrebbe indirizzata verso le proposte creative e dinamiche, che prevedano alternanza di vuoti e pieni, sia in orizzontale che in verticale.

Infine, per evitare sorprese e perdite di tempo, il mio consiglio è quello di visitare degli show-room, insieme ai ragazzi, e di consultare gli arredatori del reparto per realizzare il progetto secondo il vostro budget.

27 Settembre 2021 / / Dettagli Home Decor

moodboard home office

Siamo in fase Back to Smart, questo è il titolo per il mood del mese di settembre che propone uno spazio lavoro proprio per il ritorno in ufficio o a scuola.

Ecco una proposta dal sapore vintage per colori e dettagli che fanno riprendere le care vecchie abitudini, per modo di dire!

Una postazione studio per un angolo del soggiorno o per chi ha la possibilità di avere una stanza più completamente dedicata composta da una comoda scrivania con cassetti firmata Ligne Roset, a cui abbiamo abbinato una poltrona non poltrona. Cercavamo infatti una seduta che non fosse prettamente da ufficio per confondersi con l’arredo, in questo caso il modello Sunset di Saba, morbido ed avvolgente, ottimo anche per un angolo lettura.

Il tappeto Kalipso invece sembra scelto per lasciare completamente le vacanze con questi animaletti riproposti per farci compagnia. 

Alla parete gli accessori Corniches di Vitra completano con un tocco di design vintage il mood di uno spazio che ci accompagnerà per i prossimi lunghi mesi.

Articolo di Silvia Fabris

 

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27 Settembre 2021 / / Design Ur Life

Dopo una lunga pausa torna Cersaie 2021, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno che ha aperto le porte al pubblico oggi a Bologna e durerà fino al 1° ottobre.

Per questa importante edizione della fiera Cersaie 2021, da sempre di riferimento per i professionisti del settore del design delle superfici, che segna il rilancio dell’intero comparto, Ceramiche Refin ha scelto di ispirarsi alla perfetta imperfezione della natura e dell’arte. Riscoprendo appunto il valore della tradizione storica e artistica italiana, del lusso esclusivo delle lavorazioni artigianali e della natura in tutta la sua potenza.

Da questi spunti di ricerca hanno preso vita nuove collezioni create con lo scopo di vestire di emozioni ogni progetto di architettura ed interior design. Tra queste, i riflettori saranno puntati su Affrescati, Cortina e River, protagoniste dello stand Cersaie 2021 di Refin.

Collezione AFFRESCATI a Cersaie 2021

La collezione AFFRESCATI propone un’interpretazione, suggestiva ed eclettica, della storia e della bellezza degli affreschi murari, patrimonio intrinsecamente connesso alla cultura italiana. Una ricca tradizione artistica che è stata proiettata nella contemporaneità mediante superfici intensamente materiche, contraddistinte da lievi ondulature, segni di spatolature e un’originale stratificazione cromatica, dall’identità ricercata che crea sofisticate scenografie.

Le cromie Calce, Ocra, Ombra, Lapis e Terra prendono vita dalle tonalità tradizionali delle superfici, per loro natura polverose e vissute. Ciascuna con potente forza espressiva, in grado di impreziosire superfici e ambienti tra loro differenti.

Collezione CORTINA a Cersaie 2021

Con CORTINA, saggezza ancestrale e sapienza artigianale vengono reinterpretate per sprigionare un valore di autenticità e l’esclusività di un lusso quotidiano.

La collezione racconta diverse essenze e vari gradi di invecchiamento del legno ed è il risultato di un accurato e meticoloso percorso di ricerca volto alla scoperta e scelta delle doghe più particolari per proporre un prodotto del tutto esclusivo. Perfetta per creare caldi e accoglienti scenari interior, rivivendo lo charme tipico degli chalet di montagna, con un design contemporaneo e sofisticato al tempo stesso.

Le tonalità Almond, Honey, Natural e Tobacco accentuano inoltre la ricchezza naturale del legno, recuperato da antiche baite alpine, a cui si ispira la collezione.

Ciascuna sfumatura cromatica si distingue dalle altre attraverso un gioco di colori e nuances proprie, tipiche delle superfici lignee.

Collezione RIVER

La collezione RIVER, invece, nasce dall’osservazione dei fenomeni naturali ed in particolare dell’azione erosiva dell’acqua, elemento naturale originario che da sempre plasma le pietre dei fiumi. Nei punti in cui la pietra emerge, l’effetto permane materico e strutturato, mentre quando è immersa viene levigata dall’acqua e ammorbidita nei contrasti, beneficiando di un aspetto più delicato ed elegante. La sua energia vitale pervade nella quotidianità, instaurando un dialogo tra l’universo naturale e la realtà interiore, in perenne connessione.

Le superfici River richiamano questo originale effetto dando vita a un dialogo tra l’universo naturale e la dimensione interiore in una continua contaminazione tra ambienti e percezioni, natura ed emozioni.

Con queste tre nuove collezioni si conferma ancora una volta il legame intrinseco con l’artigianalità, la ricerca e l’immenso patrimonio culturale italiano, fattori che trovano la massima espressione stilistica nel Made in Italy.


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27 Settembre 2021 / / Design Ur Life

La rubrica mensile “In vacanza con l’Architettura” si riprende in concomitanza della giornata mondiale del turismo che è oggi 27 settembre. Per questa occasione vi suggerisco 5 top location da non perdere per un soggiorno all’insegna del Design e del Benessere.

Durante il lockdown hanno investito, ristrutturato e rischiato e ora propongono strutture all’avanguardia firmate da rinomati brand dell’arredo. Mare, monti e lago, per il prossimo autunno – inverno, il ritorno alla normalità passa anche attraverso soggiorni in grado di farci evadere dallo stress quotidiano con l’aiuto della bellezza del design tricolore.

1. Grand Hotel Victoria – Menaggio (Lago di Como)

Affacciato sul lago di Como e recentemente sottoposto a un ambizioso progetto di ristrutturazione e ampliamento firmato dall’architetto Franco Pè, il Grand Hotel Victoria Concept & SPA di Menaggio. Nei sofisticati ambienti dell’albergo, storia e tradizione incontrano la modernità del design e il fascino impareggiabile dei complementi di design di marchi d’assoluta eccellenza come Talenti, Flos e Linea Light Group.

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Grand Hotel Victoria Concept & SPA di Menaggio
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Grand Hotel Victoria Concept & SPA di Menaggio
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Grand Hotel Victoria Concept & SPA di Menaggio

2. APfelhotel una struttura di design magnifico a Saltusio (Alto Adige)

In simbiosi con la natura nella suggestiva cornice di Saltusio (Alto Adige), sorge Apfelhotel, una magnifica struttura che si estende su 2.890 m2 incastrandosi come una gemma tra colline, valli e sentieri. Il celebre studio noa *Network of architecture, responsabile del progetto, ha trasformato questo luogo storico in uno spazio dedicato ai sensi e alla condivisione di momenti unici. Per regalare eleganza alle suite, è stato scelto Undici, l’esclusivo e innovativo parquet del brand Listone Giordano.

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Apfelhotel
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Apfelhotel
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Apfelhotel

3. Demo Hotel – Rimini

Apre ufficialmente il DEMO Hotel di Rimini, un concept innovativo e ultra-moderno con le sembianze di un vero e proprio showroom; una struttura alberghiera rivoluzionaria che porta con sé il marchio inconfondibile del design di brand e firme d’assoluto prestigio. A questo nuovo progetto ha preso parte anche lo storico Gruppo Fontanot con un’esclusiva fornitura di soluzioni da esterno per l’hotellerie.

4. Hotel 47 per una vacanza all’insegna di design Romana

Nel cuore di Roma, a pochi passi dal Colosseo e dal pittoresco quartiere di Trastevere, il 47 Boutique Hotel è un universo a sé, dove trovare comfort, stile ed eleganza.  A rendere ancora più suggestiva l’atmosfera magica che lo caratterizza, l’illuminazione studiata dallo Studio Faber Technica che, grazie alle luci di Linea Light Group, ha saputo evidenziare, in accordo con i vincoli dettati dalla protezione del Bene, le particolari caratteristiche architettoniche dell’edificio, inserito in un contesto urbano di grande valore artistico.

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47 Boutique Hotel
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47 Boutique Hotel

5. I trulli di Ostuni: La Cipressa

Nei trulli pugliesi, nella loro verticalità geometrica e volutamente esibita, c’è qualcosa di inconfondibilmente architetturale. Ne sono perfettamente consapevoli gli architetti pugliesi Aldo Flore e Rosanna Venezia, il cui studio ha recentemente rivitalizzato un complesso di trulli situato tra le colline di Ostuni. Dal progetto di recupero è sorta così “La Cipressa”, per la quale lo studio d’architettura ha scelto la collezione di rubinetterie Canterbury 30 del brand novarese Fir Italia. Lo stile di questa collezione è dichiaratamente British, con forme essenziali e piene di rimandi all’estetica Old England.

La scelta dei due architetti pugliesi non è stata certamente casuale: Fir Italia, sin dal 1957, propone infatti rubinetterie di design ispirate al mondo dell’architettura ma anche agli ambienti naturali. In un contesto paesaggistico come quello in cui è inserito “La Cipressa”, immerso tra ulivi secolari, le linee raffinate della collezione Canterbury 30 sembrano dialogare graziosamente con gli elementi della natura, integrandosi magnificamente nell’ambiente circostante

Un’ispirazione del tutto simile, sempre nutrita dalla Natura, guidò i contadini del posto nella costruzione dei trulli, fortemente influenzati dai diversi elementi naturali, come sole, vento, acqua. Quindi esposizione, ventilazione e raccolta delle acque piovane. Gli architetti Flore e Venezia, negli anni successivi, si sarebbero lasciati spingere dalla stessa mano invisibile. Quella controllata dalla Natura, arrivando a scegliere Fir Italia e una delle sue collezioni più rappresentative. Nel corso della riqualificazione, lo studio pugliese ha utilizzato materiali appartenenti alla tradizione della loro terra. Come la chianca, la resina, il ferro o il tufo rifinito, restituendo ai trulli tutta la loro originaria vitalità. L’essenzialità del ferro si combina così con il biancore dei trulli, dando vita a delicati contrasti. Per gli arredi si sono scelti anche degli elementi antichi rinvenuti sul posto. Mantenendo intatto il legame dell’intero complesso con la ricca tradizione del suo passato.

Scopri qua un’altra destinazione per le tue vacanze di architettura. Se vuoi segnalarmi altri posti interessanti per andare in vacanza all’insegna di Architettura e design, scrivimi nei commenti.


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27 Settembre 2021 / / Casa Poetica

riordinare casa e risparmiare - Casa Poetica

Lo dico con fermezza : riordinare casa e risparmiare sono i due lati dello stesso album in cima a tutte le classifiche di vendita (esempio anacronistico di chi non ha più 20 anni da più di 20 anni).

Da sempre affermo che scegliere una Professional Organizer è un investimento che restituisce grandi benefici, ma troppo spesso ci si sofferma solo a un preventivo nudo e crudo, senza averne una visione più lungimirante.

Per questo motivo oggi ho deciso di mettere questi benefici sotto la lente di ingrandimento, così si potranno vedere in maniera più nitida e dettagliata.



Riordinare casa e risparmiare spazio

Questo, nella visione collettiva, è il beneficio per eccellenza a cui si pensa appena si parla di riordino.

Le case sempre più piccole e l’innumerevole quantità di cose che si possiedono sono la prima causa di disagio della persona che mi chiama.

” Devo sistemare le cose in modo da avere più spazio”

L’organizzazione fatta in maniera professionale ha sugli spazi un duplice potere: quello della valorizzazione e quello dell’ottimizzazione.

La valorizzazione si ottiene con il decluttering: togliere tutto quello che ingombra inutilmente, per dare risalto a quello che ha realmente importanza (nel mio blog ne parlo ampiamente).

L’ottimizzazione permette di sfruttare al massimo ogni tipo di spazio, senza rinunciare a funzionalità e praticità.

Questi due punti cardine si ottengono con un’attenta e consapevole analisi degli oggetti e del loro scopo, e con delle tecniche professionali e ad hoc per riordinare.

Il risultato sarà un ambiente più armonioso e, soprattutto, facile da gestire nel tempo.



e tempo.

Quanto vale il tuo tempo, te lo sei mai chiesta?

Tanto, te lo dico io.

Siamo capaci di dare un valore a un mazzo di fiori o alla visita dal dermatologo, ma al nostro tempo non diamo mai peso, salvo poi lamentarci che non ne abbiamo mai a sufficienza.

Quando inizierai a voler più tempo da dedicare a te stessa (e alle cose che ami?)

Lo so, è un po’ brutale detta così, ma mi spiace quando sento che le persone che si annullano o mettono a tacere le proprie passioni  per mancanza di tempo.

Quello che una buona organizzazione ti permette di avere è una semplificazione dei gesti durante il riordino. La schematicità e l’immediatezza ti permettono di velocizzare le operazioni, lasciandoti più tempo per fare altro, soprattutto se ben più divertente 😉

Riesci così anche ad andare a colpo sicuro quando cerchi qualcosa (che si tratti di una bolletta da pagare o di quel paio di sandali da usare alla festa): fai subito.



E poi riordinare casa e risparmiare soldi

Riordinare casa e risparmiare soldi. Lo ribadisco.

A costo di apparire antipatica, ma la mia onestà professionale passa anche attraverso una verità scomoda: la disorganizzazione e il disordine ti fanno buttare un sacco di soldi.

Buttare soldi, che non piace a nessuno, da Elon Musk a un lavoratore precario.

Si pensa che lo shopping compulsivo sia la causa maggiore di spreco ma, in realtà, è forse il male minore.

Butti soldi quando manca un’organizzazione funzionale degli spazi, che ti consente di sapere esattamente quante e quali cose hai, così da comperare per reale esigenza e non a caso. (Quante paia di collant hai ancora confezionate perché non ti ricordavi quante ne avessi e, nel dubbio, meglio acquistarne?)

Sprechi soldi quando non organizzi la tua spesa e la tua dispensa e poi devi gettare il cibo scaduto.

Avere una visone d’insieme di ciò che c’è, dello spazio che occupa, dei tempi di scadenza (che sia uno yogurt o una multa) è la soluzione corretta per evitare che le tue carte di credito si ribellino per troppo lavoro.



… e stress

Ora, non so te, ma a me tutta questa mal gestione di spazio, tempo e soldi un pochino di ansia la mette!

La causa di tutto questo caos, pensaci bene, è proprio la difficoltà di riuscire a star dietro a tutto ciò che crea questo malcontento, disagio e stress a te e a chi vive con te.

Ci sono già il lavoro, il traffico, i figli col mal di pancia, la suocera, la maleducazione, la cellulite e lo spritz annacquato a rovinare le giornate, perché aggiungere una casa caotica?

Riordinare casa e risparmiare fatiche inutili è un passo importante se vuoi iniziare a vivere con più leggerezza.

Posso aiutarti in questo cambiamento, contattami per una chiacchierata conoscitiva.



Cover photo: Anastasiia Chepinska on Unsplash







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25 Settembre 2021 / / Dettagli Home Decor

soggiorno dai colori autunnali

L’autunno è arrivato portando con sé nuove tendenze in fatto di colori e materiali per arredare e decorare casa. Vediamo quali sono i nuovi trend per l’autunno 2021 secondo Westwing, il noto store online di arredamento.

I colori dell’autunno 2021: dai naturali alle nuance più vivaci

Esattamente come nella moda, anche nell’home decor ci aspetta un autunno all’insegna del colore. Le attuali tendenze propongono due palette cromatiche: una neutra, dominata dai colori naturali, e una seconda più vivace, con tonalità come il giallo, l’azzurro e il fucsia. Due palette in grado di soddisfare i gusti di tutti e adattarsi ai più diversi stili di arredamento.

Per tutti gli amanti dei toni naturali le nuance tra cui scegliere sono:

  • Olive Branch, una sfumatura di verde raffinata, che ricorda i rami degli ulivi carichi di foglie;
  • Coconut Cream, bianco cremoso, che ricorda un morbido gelato al cocco;
  • Ultimate Grey, grigio medio freddo, elegante, che invita alla compostezza;
  • Soybean, beige tenue, delicato e rilassante;
  • Blue Navy, blu marino scuro, una tinta che porta armonia e ricorda le profondità dell’oceano.

colori neutri autunno 2021

Questi colori sono un chiaro richiamo alla natura e, con i giusti accorgimenti, si abbinano facilmente a stili diversi. Infatti, colori come il beige, il verde e il crema sono perfetti per lo stile boho e rustico, entrambi molto in voga quest’anno. Invece, il blue navy e il grigio sono la scelta ottimale per interni più moderni ed eleganti.

Per chi invece preferisce colori più brillanti e vivaci, in questo caso la scelta dovrà ricadere tra queste tonalità:

  • Mykonos Blue, blu intenso ma fresco, che ricorda le sfumature del Mar Egeo;
  • Illuminating, giallo limone, energico e frizzante;
  • Leprechaun, verde acceso, che esprime ottimismo (il famoso “verde speranza”);
  • Fucsia Fedora, rosa acceso, vivace e provocante;
  • Pale Rosette, rosa antico, chiaro e romantico;
  • Adobe, un colore a metà tra rosso, arancio e mattone, che ricorda l’argilla calda;
  • Fire Whirl, rosso vivo, brillante e pieno di carattere;
  • Rhodonite, viola scuro tendente al blu;
  • Spring Lake, blu mezzo tono, che regala sensazioni di relax e calma;
  • Root Beer, marrone terroso, nella sua tonalità più accesa.

interni colori vivaci autunno 2021

Le prime cinque tonalità sono indubbiamente più primaverili, mentre le restanti cinque più invernali e più fredde, ma una volta combinate tra loro regaleranno alla casa un’atmosfera fresca e autunnale.

Infine, sempre per chi ama preferisce sbizzarrisrsi con i colori ecco la fantasia terrazzo, la tendenza più colorata dell’autunno 2021.

rivestimento fantasia terrazzo

Il terrazzo veneziano è una tecnica antica utilizzata a pavimento, realizzata con piccoli frammenti di pietre naturali mixati con marmi colorati di dimensioni variabili, uniti da un collante. La sua peculiarità è il fatto di non essere mai uguale. Grazie ai disegni, al mix di colori e di frammenti di marmo, la fantasia terrazzo può assumere infinite varianti.

Se fino a qualche anno fa le fantasie ispirate al terrazzo veneziano trovavano il loro impiego prevalentemente per le pavimentazioni, oggi viene applicata a tantissimi ambiti dell’interior design: dai rivestimenti, al para schizzi per la cucina, carte da parati, ma anche tavolini, complementi d’arredo e home decor.

La fantasia terrazzo, grazie alle sue tonalità chiare e ai colori pastello, viene spesso utilizzata anche in ambienti minimalisti e dallo stile nordico perché in grado di donare carattere a qualsiasi ambiente, senza troppi sfarzi.

arredamento materiali naturali

Materiali e texture di tendenza per l’autunno 2021

In tema di materiali le nuove tendenze home decor per l’autunno 2021 vestono la casa con un fantastico mix and match di trame e materiali diversi. Come suggerisce Westwing “mescola e sovrapponi superfici lisce con dettagli ruvidi e irregolari, utilizzando cuscini, plaid e tende pesanti in grado di aggiungere il giusto tocco di calore alla casa”.

Ma quali materiali scegliere per arredi, complementi e tessili? L’attuale assortimento Westwing parla chiaro, i materiali naturali continuano ad essere un must have per arredare e decorare casa.

Per questa nuova stagione non può mancare il legno, nelle sue sfumature più chiare, la pietra, come l’ardesia da usare per gli accessori della cucina, e il sisal, un materiale ecologico utilizzato soprattutto nella produzione di tappeti e filati. A questi si aggiunge il rattan, una fibra naturale solitamente impiegata per decorare o arredare gli spazi esterni, ma che si presta benissimo anche per arredare gli spazi interni adattandosi a stili diversi.  Via libera quindi a complementi d’arredo, lampade e ceste intrecciate realizzate in rattan.

poltrona e divano in velluto

Per quanto concerne tessuti d’arredo e complementi tessili, il protagonista indiscusso dell’autunno 2021 è il velluto, un tessuto elegante, caldo e piacevole al tatto. I velluti più utilizzati sono quelli monotono e, naturalmente, in fibra naturale: in seta per interni più classici o eleganti, ma anche cotone, lino e lana.  Il velluto si abbina molto bene ai materiali naturali specialmente se abbinato al legno e al cuoio, altro trend dell’autunno 2021!

Immagini di Westwing

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