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3 Febbraio 2021 / / Idee

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ColorSo chè?? ColorSofia! Questa curiosa parola nasce dalla combinazione dei termini: colore e filosofia. ColorSophia è la disciplina che ti aiuta scoprire il significato dei colori, per poterli utilizzare con consapevolezza.

Il colore è un elemento della realtà onnipresente. È capace di influenzare le nostre scelte nella quotidianità, soprattutto quando si tratta di dover fare acquisti. Proprio per questo motivo è importante fare una scelta consapevole, anzichè credere di sapere e lasciarsi condizionare, ad esempio da mode del momento, che potrebbero quasi sicuramente arrivare a stancarci. 

Il colore ha un significato psicologico, che possiamo definire oggettivo (perchè è valido per tutti) e un significato inconscio, che possiamo chiamare soggettivo

Il colore è un’informazione, un’onda elettromagnetica che proviene dall’esterno ed è percepita dal nostro mondo interiore. Può irradiare da una sorgente, oppure riflettere su una superficie. Interpretiamo l’informazione attraverso gli occhi che portano il messaggio al cervello, che a sua volta decodifica ed etichetta questo dato. Così il rosso viene etichettato come rosso e il verde come verde, e così via con tutti gli altri colori.

Davanti a un colore possiamo reagire in 3 modi: ci sentiamo attratti, respinti o rimanere indifferenti.

Le emozioni sono la chiave per capire perchè ci piace quello che ci piace. Quando riceviamo degli stimoli, inconsciamente li associamo alle emozioni. Se lo stimolo è positivo proveremo una sensazione bella, se è il contrario proveremo una sensazione di fastidio. Quando incontriamo qualcosa che ci attrae è perchè lo associamo inconsciamente a qualcosa che in passato ci ha fatto stare bene.

Siamo chi siamo perchè siamo plasmati dalle esperienze che abbiamo avuto nella nostra vita. Questo è il motivo per cui oggi il colore non può essere considerato solo come significato oggettivo.

Le tue esperienze personali possono fare acquistare valore ad un determinato colore. Un valore che è valido solo per te e per nessun altro.

Poco tempo fa ho conosciuto Samya Ilaria Di Donato, una donna tenace con una forte passione per il colore. Samya ha scritto diversi libri sul colore tra cui questo: Abitare consapevole, Feng Shui e ColorSophia. In questo libro Samya racconta un metodo da lei inventato per aiutare a scegliere il colore consapevolmente all’interno delle nostre case: il metodo COLORS®. Attraverso semplici passi ci aiuta a scegliere i colori migliori per la nostra casa o l’ambiente che desideriamo cromaticamente riqualificare, in base agli obiettivi che desideriamo raggiungere.

Ora ti illustro brevemente i 6 passi del metodo COLORS®:

C come CLIENTE

Le esigenze del cliente, cioè l’abitante della casa, sono fondamentali. L’obiettivo finale è quello di sentirsi a proprio agio all’interno della propria casa, amarla e sfruttare al meglio le sue potenzialità. 

Un aiuto importante per ottenere tale obiettivo è la profilatura colorimetrica del software Coloranima. Puoi farlo anche tu gratuitamente cliccando questo link: COLORANIMA. Ti invito a farlo, (l’ho fatto anche io!) perchè è davvero curioso e interessante.

O come OBIETTIVO

È importante sapere cosa desideri ottenere attraverso l’utilizzo del colore e conoscere le sue funzionalità. Il colore, combinato a tutti gli altri elementi presenti nella casa, sarà uno strumento che contribuirà alla formazione del luogo perfetto. 

L come LUOGO

Luogo inteso come supporto o materiale sulla quale verrà applicato il colore. E valutare quali altri tipo di colori sono già presenti nell’ambiente.

O come ORGANIZZAZIONE COLORIMETRICA

Tutti i colori scelti devono sposarsi perfettamente tra loro e creare il perfetto equilibrio cromatico.

R come RICERCA e RICORDO

I colori che devi selezionare per la tua casa sono quelli che ti fanno evocare ricordi ed emozioni piacevoli, così, quando li vedrai applicati,  questi faranno riaffiorare le emozioni di partenza e proverai appagamento e gradevolezza. E scaccia via i ricordi meno piacevoli legati ad un colore specifico: ad esempio, quando eri piccolo c’era un bambino che ti prendeva in giro ed indossava sempre una giacca bordeaux? Facendo questo tipo di ragionamento potrebbe venirti in mente il motivo per cui un determinato colore proprio non ti piace. Quindi evitalo categoricamente! 

Concentrati su esperienze, emozioni, sensazioni, eventi e immagini positive impresse nella memoria. I tuoi colori diventano la guida dei tuoi ricordi felici.

S come SIGNIFICATO

Ogni colore ha un suo significato e conoscere i significati dei colori ti aiuta a esprimere il messaggio che vuoi trasmettere attraverso quel colore.

Se questo argomento ti incuriosisce, ti consiglio di sfogliare il libro di Samya Ilaria Di Donato e Cristiano Roganti per vedere questi temi e tanti altri, sviluppati in maniera più approfondita.

Intanto ti lascio qui alcuni dei curiosi significati dei colori, estrapolati proprio dal libro Abitare consapevole, Feng Shui e ColorSophia, in cui ne descrive ben 57!!

CORALLO

color corallo

“Il colore corallo è complementare del turchese. È la forza della presenza, che si contrappone all’energia della ricerca continua; è la capacità di concentrarsi su sé stessi, lasciando da parte i viaggi mentali e pensando solo a vivere il qui e ora. Il corallo è il colore che simboleggia la fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità.”

CREMA

color crema

“Il color crema rappresenta la forza nutritiva del latte materno, la capacità di prendersi cura di qualcuno “donandosi”, senza pretendere nulla in cambio. Il color crema simboleggia l’energia dell’amore, l’amore sincero e incondizionato che fluisce liberamente, senza interruzione, certi che la vita prima o dopo ricompenserà questo immenso dono.”

ZAFFERANO

color zafferano

“Il color zafferano è il colore dell’ottimismo, la capacità di vedere sempre il lato positivo in ogni situazione, di trovare dentro sé stessi la forza per superare le difficoltà. Come la spezia, rappresenta una forza interiore capace di trasformare gli eventi e di trarre, da ciò che ci succede, un prezioso insegnamento di vita e un motivo per gioire di ogni evento.”

“ColorSophia significa scoprire il significato di ciascun colore per poterlo utilizzare con consapevolezza. Quando scegliamo un vestito o un colore per la nostra casa, ad esempio, possiamo farlo senza criterio, e sperare che le cose ci vadano bene, oppure possiamo farlo con consapevolezza creando così la realtà che più ci piace. In questo modo, l’uso consapevole del colore diverrà un nostro stile di vita.”

Samya Ilaria Di Donato

Ora sei convinto anche tu che il colore non ha solo un significato oggettivi? Hai qualche ricordo piacevole o spiacevole dell’infanzia collegato a un colore specifico? Raccontamelo qui sotto nei commenti. Sarà un piacere leggerti 🙂

Noi ci vediamo la prossima settimana con un nuovo articolo.

P. S. Se ti interessa approfondire l’argomento colore, dai un’occhiata anche al libro IL COLORE: emozioni, suggestioni e ispirazioni. Scopri di più cliccando qui.


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L’articolo ColorSophia, come utilizzare i colori con consapevolezza sembra essere il primo su ROMINA.

2 Febbraio 2021 / / Decor

Dopo aver fatto la vostra scelta e aver quindi deciso se siete più tipi da tende moderne o classiche è ora di sapere come appendere le tende e di conoscere tutte le soluzioni a disposizione in commercio.
Innanzitutto bisogna capire qual’è lo scopo delle tende: si tratta di semplice decorazione, saranno quindi delle tende totalmente filtranti, oppure hanno una funzione ben precisa e dovranno anche oscurare. In base alla funzione e allo stile, ci sono diverse soluzioni di fissaggio delle tende, vediamo nel dettaglio.

Bastone o binario, quale scegliere?

come scegliere tende da internicome montare bastone per tende

Diciamo che un tempo non era così difficile scegliere, anche perché l’offerta non era poi cosi ampia. Si trattava semplicemente di decidere in che modo avremmo voluto che le nostre tende si sarebbero presentate e che tipo di pieghe avrebbero dovuto avere.
Adesso la scelta si è fatta più ardua, perché sia il bastone che il binario sono diventati dei veri e propri oggetti di arredamento, con proposte di design e più commerciali.

Innanzitutto sia il bastone che il binario per tende possono essere montati a parete o a soffitto. ricordatevi sempre qualche dettaglio strutturale da tenere d’occhio per il fissaggio: stop da muro, stop per legno, stop per controsoffitto, tutto in base alle vostre necessità.

Se avete un ambiente classico e siete veri e propri amanti delle tende, tanto da voler avere sempre a vista il supporto con cui le avete fissate, allora il bastone è quello che fa per voi. Occhio ai materiali, quelli dovrete sceglierli in base al vostro arredamento: legno per uno stile shabby, ottone per un ambiente classico, acciaio per un ambiente più contemporaneo.

bastone per tende nerobastone per tende in alluminio

Se invece avete già a soffitto delle velette copri binario, o comunque vi piace un sistema di fissaggio che si veda poco, con delle pieghe a onde tutte di egual misura, allora il binario è ciò che fa per voi. Anche qui ne esistono di diversi tipi e materiali, dai più semplici e fini ai più innovativi in alluminio.

binario per tende veletta in cartongessotenda arredamento binario ad onda wave

Altri modi per appendere le tende

Come appendere le tende doppie? Anche in questo caso ci sono molteplici soluzioni: sia con bastone che con binario è possibile aggiungere più teli, da sovrapporre, grazie all’uso di doppi binari oppure di doppi bastoni, uniti dallo stesso blocco fissante.

binario per tende doppie
binario per tende doppie

Come appendere le tende a vetro? A seconda del tipo di tenda, si possono fissare i sistemi direttamente sul vetro. Esistono tende a rullo con dei ganci che si incastrano direttamente dentro al telaio degli infissi. Oppure per delle normali tende a calata esistono le bacchette a pressione che possono essere infilate nella parte interna del telaio, con le tende quasi a toccare il vetro.

come appendere tende senza bucaretende a vetro a pressione

Le soluzioni di XProfiles

Per tutte queste soluzioni, c’è una casa italiana che ha una risposta adatta a tutti.
Come abbiamo conosciuto XProfiles? Eravamo alla ricerca di un binario a soffitto, per avere delle tende a onde, che rimanesse un pò nascosto, come se fosse un tutt’uno con il nostro soffitto. Qualcosa in alluminio, tono su tono e con delle misure precise.

XProfiles aveva esattamente ciò che faceva per noi. Un binario a soffitto, in alluminio e su misura. Il servizio clienti si è occupato di noi al 100%, fornendoci informazioni sul montaggio, su come confezionare le tende e sulle misure necessarie.

binario piatto per tende a onde wave design minimallogo xprofiles

Un’azienda totalmente Made in Italy, di quelle che piacciono a noi, nata dalla passione per l’alluminio, arrivata a creare prodotti alla portata di tutti, di grande qualità e su misura: tendaggi, binari, zanzariere, questi i loro masterpieces.

Qui sotto un tutorial sul montaggio del binario che abbiamo ricevuto direttamente da Xprofiles.

 

L’articolo Come appendere le tende: le soluzioni disponibili proviene da My Happy Place.

2 Febbraio 2021 / / Interni

Il nuovo progetto firmato Italia and Partners reinterpreta gli spazi di una casa d’epoca nel cuore di Torino, e lo trasforma in una dimora calda, accogliente e contemporanea.

casa d'epoca

Caratterizzato da bellissimi soffitti a volta, alti quasi 4 metri, l’appartamento versava in stato d’abbandono da circa quarant’anni. Il progetto di ristrutturazione è intervenuto in modo deciso sulla distribuzione interna, compatibilmente con la presenza di diversi muri portanti e di vincoli strutturali. Gli architetti dello studio Italia and Partners sono riusciti a ridistribuire gli spazi in modo più razionale, rendendoli più adatti allo stile di vita contemporaneo.

“Abbiamo voluto lavorare, in questo progetto, su colori pastello molto tenui”, afferma l’architetto Matteo Italia, “giocando sulle tonalità del rosa chiaro e dell’azzurro carta da zucchero, che abbiamo voluto poi riprendere anche nella carta da parati per la sala da pranzo: ne abbiamo scelta una di Hermés molto bella, di nuovo con toni tra il carta da zucchero e il blu, che caratterizzano con un bel tocco cromatico un ambiente per il resto molto minimal. Abbiamo voluto mantenere un ambiente molto elegante e raffinato, ma che avesse anche un interessante elemento di colore.”

L’intervento nella zona living

Partendo dal corridoio, in origine non molto luminoso, l’architetto ha aperto lo spazio, collegandolo con la cucina attraverso due aperture nel tramezzo. Le aperture, a tutta altezza, sono corredati di porte scorrevoli Rimadesio in vetro fumé. L’illuminazione è inserita nel soffitto, in tagli con una gola nera ad incorniciarli, una soluzione che rappresenta lo stile dello studio.

casa d'epoca

La cucina è realizzata con colonne a scomparsa e da una grande penisola centrale, intorno alla quale si può riunire può comodamente tutta la famiglia. Sulla sinistra, una grande libreria di Modulnova a tutta parete dialoga per contrasto con i vetri cattedrale, originali e tipici della casa d’epoca.

casa d'epoca
casa d'epoca

Dal corridoio si accede, sulla sinistra, alla sala da pranzo, arredata con un tavolo di Bonaldo, realizzato su misura, con piano in marmo calacatta e gambe verniciate in un particolare punto di grigio antracite. Il tavolo è completato da poltroncine Bahia in un piacevole velluto color rosa polvere.

casa d'epoca

Sopra al tavolo spiccano le luci di Tom Dixon, coordinate con le appliques, mentre le altre luci della casa sono tutte iGuzzini, con la sola eccezione della sospensione Zero Round di Panzeri collocata all’ingresso.

Il soggiorno spazioso e luminoso è arredato con divani in un tono neutro, a contrasto con la poltroncina in carta da zucchero, e vivacizzati da un gioco di cuscini in colori pastello e dall’accostamento di un tavolino laccato in colore un po’ più scuro.

casa d'epoca

Il gioco costante tra tinte pastello e abbinamenti tra i materiali mitiga la freddezza del minimalismo. Le soluzioni cromatiche sono enfatizzate dalla scelta della pavimentazione, un caldo rovere posato a spina, che si ritrova in tutti gli ambienti della casa.

L’intervento nella zona notte

La zona notte è composta da tre camere da letto, uno studio, due bagni e una lavanderia, ed è del tutto separata dalla zona giorno. Nella camera da letto padronale le pareti sono dipinte con lo stesso rosa tenue già usato nella zona living, mentre il resto della zona notte è trattata con colori neutri.

casa d'epoca

Uno dei due bagni sfoggia un rivestimento di Mutina vintage e decò al tempo stesso, ispirato alle ceramiche di un tempo, con i loro motivi floreali. Il pavimento è in rovere, come nel resto della casa, e riprende i motivi a spina di pesce tipici della casa d’epoca.

Il secondo bagno è invece rivestito con lastre di grès porcellanato di grande formato, effetto marmo Calacatta. Il mobile da bagno, realizzato su misura, è in legno Canaletto. In entrambi i bagni sono montate le rubinetterie di Fantini.

Scopri altre bellissime case nella rubrica House Tour.

2 Febbraio 2021 / / Design

Per la seconda volta nella storia, Pantone ha scelto di segnalare una coppia di colori come trend dell’anno. Era già successo nel 2016, quando il colore dell’anno fu il binomio Rose Quartz e Serenity: allora l’azienda statunitense, massima autorità nello studio dei trend relativi ai colori, aveva motivato la
scelta come la volontà di esprimere con queste tinte un antidoto allo stress della vita moderna. I colori Pantone 2021 invece saranno l’Ultimate Grey (per la prima volta viene selezionato un grigio) e l’Illuminating Yellow.

I colori pantone 2021 l’Ultimate Grey e l’Illuminating Yellow

Entrambi questi colori sono inevitabilmente sia lo specchio di certi trend sia veicolo di alcuni concetti chiave: rispettivamente “resilienza” e “speranza“, come sottolineato dalla executive director del Pantone Color Institute. Da un lato la rappresentazione cromatica della solidità, della concretezza e della forza con un grigio intramontabile, dall’altro il calore, l’ottimismo e la solarità con un giallo luminoso
Come cercare questi colori anche nei quadri che si intendono inserire in casa, magari in abbinamento ad altri arredi o complementi in Ultimate Grey e Illuminating Yellow?
Su www.copia-di-arte.com è semplicissimo! Basta utilizzare il motore di ricerca per colore che offre la possibilità di combinare anche più colori per ottenere una selezione di immagini con le tinte desiderate.
Un sistema veloce e intuitivo, questo, che permette facilmente di trovare le opere che hanno al loro interno come colori prevalenti proprio l’Ultimate Grey e l’Illuminating Yellow.

Ecco alcuni esempi qui sotto di quadri che contengono proprio colori Pantone 2021:

I colori Pantone 2021

Un quadro imprime all’ambiente uno stile ben definito, arricchisce uno spazio, dà un tocco di personalità alla stanza. Ma può anche e soprattutto regalare emozioni. Il sito Copia-di-arte.com mette a disposizione oltre 300.000 quadri da riprodurre su misura: si tratta della più ampia offerta di
riproduzioni d’arte d’Europa.

I colori Pantone 2021
Immagini che si possono
ordinare, come riproduzioni, sul sito internet Copia-di-arte-com

I colori Pantone 2021
Immagini che si possono
ordinare, come riproduzioni, sul sito internet Copia-di-arte-com

È così possibile appendere alle pareti di casa o del proprio ufficio i capolavori di grandi artisti di qualsiasi epoca e stile in copie di altissima qualità.


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L’articolo I colori Pantone 2021, nei quadri proviene da Design ur life blog.

31 Gennaio 2021 / / Case e Interni

Il marchio House Doctor è un’azienda danese di arredamento e complementi d’arredo studiati per “prendersi cura” della casa. Solitamente i loro cataloghi sono piuttosto essenziali, come essenziale è lo stile nordico, tuttavia quest’anno il brand ha deciso di presentare la nuova collezione in modo più spettacolare. E’ così che per lo shooting fotografico è stata scelta una location d’eccezione:

30 Gennaio 2021 / / Design

Siete insoddisfatti di un’illuminazione scialba e incapace di creare la giusta atmosfera? Questo mese abbiamo deciso di dedicarlo a come illuminare correttamente ogni ambiente della casa, dalla definizione dei punti luce alla tipologia di lampade.

Partiamo con questo primo articolo dedicato all’ingresso e al soggiorno.

Durante l’arco della giornata le stanze riflettono una luce fluida e vivida, i colori sono audaci e l’atmosfera è calda e accogliente ma con il calare della sera qualcosa cambia.

Quando si accendono le luci artificiali tutto si appiattisce, l’atmosfera appare meno accogliente e ci si rende subito conto che la casa non è illuminata correttamente.

Quando si progetta una casa nuova o si procede con una ristrutturazione, sbagliare i punti luce e scegliere lampade non adatte ai diversi ambienti può significare vivere in condizioni di disagio.

Pensiamo ad esempio alla zona lettura in cui non è possibile leggere nelle ore serali per la mancanza di una corretta illuminazione interna.

Questo errore porta anche a non valorizzare la ristrutturazione effettuata o all’arredamento scelto con tanta cura e attenzione.

L’illuminazione casa deve sempre essere funzionale, fornendo luce sufficiente ove è necessaria, inoltre deve essere decorativa, mettendo in evidenza gli aspetti caratteristici di ogni singolo ambiente.

Come illuminare casa: l’ingresso

L’ingresso è la prima zona in cui si accolgono gli ospiti o in cui ci si trova una volta varcata la soglia.

In questo ambiente,

spesso privo di luce naturale,

si ha necessità di avere una luce calda per creare fin dall’inizio una sensazione di accoglienza e comfort.

La scelta ottimale prevede la combinazione di due differenti tipologie di luce:

  • un punto luce generale
  • un punto luce funzionale.

La luce generale può essere diretta o indiretta, quest’ultima la più confortevole in quanto l’occhio non vede la superficie luminosa.

La luce funzionale, invece, illumina punti specifici dell’ingresso mettendo in evidenza mobili, complementi e oggetti.

Quando l’ingresso è lungo e stretto come un corridoio, il consiglio è di optare per un’illuminazione indiretta generale oppure inserire più punti luce a soffitto,

questo perché una sola luce centrale può non essere sufficiente, rischiando di avere delle zone d’ombra.

Se invece l’ingresso si apre direttamente sulla zona giorno, è il caso delle abitazioni open space, è opportuno inserire un punto luce dedicato all’ingresso per valorizzarlo al meglio.

Per illuminare il corridoio la tradizionale plafoniera è piatta e poco accogliente, il lampadario troppo invasivo: meglio i faretti da incasso, o spot orientabili per mettere in risalto una console con luci a led.

In alternativa vanno bene delle applique con lampade alogene da 50-70W, in grado di diffondere e riflettere la luce verso un bel soffitto, una carta da parati o una finitura pregiata dei muri.

Come illuminare casa: le diverse zone del soggiorno

Il soggiorno è l’ambiente più vissuto della casa e nel quale si trovano più zone con funzioni diverse: la zona dedicata al relax e alla tv, l’angolo lettura, la zona pranzo e molto spesso anche l’home office.

Oltre a una luce diffusa in questo ambiente occorre prevedere una illuminazione specifica per ogni singola zona.

Per il soggiorno è importante illuminare il tavolo da pranzo con una luce diretta calda e perché no, sospesa.

Le lampade a sospensione sopra il tavolo da pranzo non devono essere troppo basse altrimenti si rischia di creare un’interferenza visiva tra i commensali o delle zone d’ombra. La distanza corretta è di circa 70 cm dal piano.

Nel caso di un tavolo lungo almeno 180 cm è possibile prevedere l’installazione di più lampade a sospensione.

Oltre alla luce diretta, è importante prevedere un secondo punto luce diffusa vicino al tavolo, come ad esempio una bella applique a parete.

Sempre in soggiorno un altro punto focale è la zona relax con divani e tv.

Guardare la TV al buio completo è un’abitudine tanto frequente quanto sbagliata.

La luce dello schermo affatica notevolmente la vista, per questo motivo la soluzione ottimale è di illuminare la parete della tv in modo molto soft con una luce calda possibilmente dimmerabile e posta alle spalle del televisore.

In prossimità della zona divani bisognerebbe prevedere anche una luce di intensità minore per creare atmosfera, ad esempio una lampada a piantana.

Quando si definiscono i punti luce nel soggiorno va inoltre considerato che oggi sempre più mobili e complementi sono dotati di sistemi luminosi integrati che di fatto si sommano alle luci già presenti nella casa.

In fase di scelta è dunque importante tenere presente questi elementi, che fanno parte delle luci di atmosfera.

Quali aspetti considerare nella scelta delle lampade


Una volta definiti quali e quanti punti luce servono per una corretta illuminazione casa è il momento di scegliere la tipologia di lampade.

Per farlo è necessario tenere in considerazione alcuni aspetti fondamentali:

  • la dimensione della stanza,
  • lo stile degli arredi, materiali e colori che caratterizzano i vari ambienti.

Solo valutando con cura questi aspetti possiamo capire quali modelli sono adatti e come abbinarli tra loro, questo perché le lampade dovranno integrarsi in modo molto armonico e naturale in ogni ambiente al fine di contribuire a dettare lo stile della nostra casa.

Per un buon risultato è bene utilizzare sempre forme lineari e minimali, soprattutto per le applique, che proiettino fasci di luce intensi e suggestivi.

Nel prossimo articolo dedicato all’illuminazione casa parleremo di come illuminare la cucina.

L’articolo Illuminazione casa: prima parte, come illuminare l’ingresso e il soggiorno proviene da Laura Home Planner.

30 Gennaio 2021 / / ArtigianaMente

Il mio approccio verso gli acquisti negli ultimi anni è decisamente cambiato. Che si tratti di moda o di casa, cerco qualcosa che abbia una durata nel tempo, sempre meno usa e getta. Un po’ per una accresciuta sensibilità ambientale, un po’ per carattere, perché pur non essendo minimalista, l’accumulo seriale mi spaventa e mi infastidisce. Per questo motivo il design risponde benissimo alle mie esigenze: aggiunge sempre qualcosa in più a qualsiasi stile, non va mai fuori moda e a conti fatti non è mai una spesa di cui pentirsi.

La top ten del design

La Mela di Enzo Mari

Decorare le pareti in “maniera bella” trovo che non sia mai facile: bisogna sicuramente partire da opere d’arte e stampe che abbiano di per sé un significato estetico rilevante e poi, eventualmente, creare composizioni che funzionino. Partire dalla Mela di Enzo Mari, uno dei più grandi designer italiani {scomparso lo scorso anno}, già rende il lavoro più semplice.

Ho scelto la Mela, come quadro {in realtà è un poster} che dura nel tempo, perché mi piace il concetto che Mari ha voluto esprimere: lo scopo era quello di portare immagini artistiche all’interno dell’ambiente abitativo, perseguendo un’idea di serialità e accessibilità, dell’arte.

Il lavoro di Mari nasce sempre da un intento democratico: l’idea che le cose belle debbano essere alla portata di tutti, e quindi riproducibili, è alla base di ogni suo progetto.
Mari sceglie i soggetti più semplici e archetipici «sapendo che, dal punto di vista simbolico, sono significativi da millenni». Così, disegna una mela che è la sintesi di tutte le mele del mondo e «ha una forma perfetta perché non ha alternative, è quella e basta».

DSR di Charles Eames

Siccome in questo blog propongo solo cose che mi piacciono, devo proprio segnalarti la Eames Plastic Side Chair DSR. L’ho scelta per il tavolo da pranzo e lo farei ancora, è così comoda, è leggera, è bella e giovane nonostante sia nata nel 1960.

Radio.Cubo di Brionvega

Radio.cubo è il prodotto cult del design italiano: disegnata da Marco Zanuso e Richard Sapper nel 1964.
E’ presente nei principali musei del mondo – MoMa, Victoria & Albert Museum, ecc.- come emblema dello stile e del design italiano. Rappresenta un oggetto senza tempo, che arreda le case di migliaia di persone passando di generazione in generazione e diventando un oggetto destinato a mantenere inalterata per decenni la propria funzione, ma soprattutto il fascino e lo stile.

Attila di Kartell

Disegnato da Philipp Starck nel 2000, è uno sgabello/tavolino che arreda casa con un tocco di ironia. ma anche con un occhio di riguardo alla funzionalità: il cappello degli gnomi, infatti, è piatto e circolare appositamente per essere utilizzato come piano d’appoggio o sgabello.

Tolomeo di Artemide

E’ una delle lampade di design più apprezzate al mondo, per la sua linea semplice e per il suo costo accessibile rispetto ad altri oggetti che fanno parte dell’emisfero design. Si abbina ovunque e ci sono tutte le varianti, da parete, da tavolo, piantana.

Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina l’hanno progettatata nel 1986. La sfida era interessante: Artemide voleva innovare la classica lampada da tavolo a pantografo e confrontarsi con alcune delle icone del design moderno. La sfida è stata vinta: la Tolomeo si è aggiudicata il Compasso d’Oro nel 1989.

Moka Express di Bialetti 

Ma dove vai se la Bialetti non ce l’hai? Questa fantastica moka accompagna momenti fondamentali della vita di noi italiani, fa parte di noi e della nostra quotidianità. Mi piacerebbe prenderne una colorata, ma anche nera ha il suo perché…

La planetaria di KitchenAid

Non c’é concorrenza che tenga, la regina delle planetarie è quella di KitcheAid. E’ costosa, ma durerà una vita {la mia ha 15 anni, è un regalo del matrimonio}.
Questo fantastico robor da cucina è stato ideato verso 1910 circa da Herbert Johnson, un ingegnere della Hobart Manufacturing Company, dopo aver osservato un fornaio mentre preparava un impasto.
Stregato dalla potenza del macchinario, Johnson pensò che sarebbe stato utile poter disporre di una tale meraviglia in formato “mignon” da poter usare anche in casa. Nacque nel 1914 il primo modello industriale, ancora molto pesante e voluminoso rispetto ai modelli attuali, ma che trovò subito il suo primo cliente di tutto rispetto: la Marina americana.

Johnson, e i dirigenti della Hobert, non erano ancora soddisfatti: il loro reale obiettivo non erano le forze armate, ma era quello di arrivare a uno strumento apprezzato da un pubblico più ampio, adatto a un uso casalingo. E fu così che vennero creati modelli più leggeri e maneggevoli.

La storia narra che una volta sfornati i prototipi, i dirigenti della Hobart li abbiano portati a casa perché fossero testati dalle rispettive consorti. Una di loro pare abbia esclamato entusiasta: “Non mi interessa come lo chiamiate, è il miglior aiuto in cucina – in inglese “kitchen aid” – che io abbia mai avuto!”.  E così è nata la leggenda.

Frigo di Smeg

Gli elettrodomestici arredano, indubbiamente. Perciò se cerchi un bel frigo che svolga la sua funzione e, in più, aggiunga un tocco estetico alla tua cucina la scelta obbligata cade sul frigo di Smeg.

Non so se ne sei a conoscenza {io l’ho scoperto di recente}, ma Smeg è una ditta italiana (acronimo di Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla) è stata fondata nel 1948 da Vittorio Bertazzoni ed è un punto di riferimento per il mondo del design. Smeg collabora con architetti e designer industriali che hanno reso l’estetica di questo frigorifero degli anni ’50 un grande classico. Negli anni ’90 Smeg ha ampliato la sua offerta aggiungendo al catalogo il celebre frigorifero in stile anni ’50, destinato a diventare un’icona internazionale. Il celebre architetto Guido Canali ha disegnato la sede centrale dell’azienda nel 2004, vincendo la medaglia d’oro all’architettura italiana con menzione d’onore.

Tavolo Tulip di Knoll 

Il tavolo Tulip di Eero Saarinen rappresenta uno di quegli arredi che cavalcano il tempo con molta disinvoltura: futuristico nella forma e nei materiali, è diventato un’icona del design moderno.

«Abbiamo sedie con quattro, tre o due gambe, ma nessuno ne ha mai fatto una con una gamba sola, così la faremo noi»: è il 1955 quando Eero irrompe nel suo studio con questa frase. Il piedistallo sarà la soluzione progettuale per mettere un ordine estetico sotto il tavolo rendendo la fruibilità di questo arredo molto più comoda.

Aprilina di Gae Aulenti

Concludo questa mini rassegna di design con il lavoro di una donna, Gae Aulenti, molto conosciuta in campo internazionale per i suoi progetti volti alla riconversione di edifici storici in spazi museali ma pressoché ignota ai più.

Nel 1964 Gae Aulenti progetta per Zanotta la sedia Aprilina, in metallo, pieghevole e leggera, di minimo spessore quando è chiusa. In un articolo del 1966 pubblicato su “Domus”, che presenta il progetto della Aulenti per il nuovo Centro Fly Casa di Milano {un supermarket dell’arredamento moderno di qualità} la sedia appare tra gli oggetti in vendita con il nome di Black and White, accompagnata dalle parole: “Può essere appesa a un gancio dentro a un armadio ed essere ‘la sedia in più’”. Di fatto sarà proposta anche per le imbarcazioni.

Ti è piaciuta questa selezione di arredi e oggetti?

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29 Gennaio 2021 / / Decor

Le carte da parati del marchio italiano Insabilelab sono delle vere e proprie scenografie murali, capaci di donare ad ogni ambiente un carattere unico ed originale.

Le carte da parati

Instabilelab è un brand italiano, nato da un’idea di Stefano Munaretto, designer e art director dell’azienda. Come spiega Munaretto, il nome rispecchia il suo carattere, per così dire, Instabile. Appassionato dal mondo della grafica e dai simboli esoterici, il designer ha introdotto motivi decorativi con teschi, formule matematiche, cristalli e vedute notturne, seguendo la formula dell’irriverenza e dell’originalità

Come spiega Stefano Munaretto, il processo creativo di Instabilelab segue un iter particolare, incentrato sull’estrosità.

“Tutto ciò che vediamo, incontriamo, ascoltiamo, leggiamo rappresenta spunti creativi che possono accendere
un’idea e far sì che l’immaginazione si trasformi in un’immagine. Mi piace confrontarmi e
condividere con il nostro team di grafici idee e immagini che in un secondo momento si
trasformano in bozze. Se lo sviluppo ci convince si procede con la preparazione della grafica
definitiva e con lo studio delle varianti, affiancata da prove di stampa con le quali testiamo
la resa cromatica e dimensionale. Cerchiamo di non farci condizionare da ciò che fanno i
nostri competitor ma di scegliere sempre la strada dell’originalità e del nostro personale e
unico stile, solo in questo ci sentiamo davvero liberi”.

Le carte da parati

Le collezioni di carte da parati 2021

Per il 2021 il brand ha lanciato diverse collezioni, tra le quali spicca ORONERO, una linea esclusiva in edizione limitata ispirata al mondo della moda. Colori brillanti, lustrini e paillettes caratterizzano i parati, rifiniti con preziosi tocchi d’oro cangiante e stampato in negativo, in modo da far risaltare il fondo. Le grafiche sofisticate della linea ORONERO _Prestige richiamano i preziosi orditi veneziani o i dipinti in chiaroscuro. Scenografie vegetali e animali si affiancano a motivi grafici inediti, caratterizzati da una resa estetica straordinaria.

Le carte da parati
Le carte da parati
Le carte da parati

Accanto alla linea ORONERO _Prestige, il catalogo offre ORONERO_The Skull, sul tema del teschio e caratterizzata da applicazioni realizzate a mano. L’irriverente motivo del teschio, ormai immagine iconica del marchio, è declinata in numerose varianti, dalla paillette oro su oro all’oro su fondo nero, glitter e Crystal mesh.

Le carte da parati

Tutti i prodotti Instabilelab sono testati e certificati da laboratori specializzati, così da garantire prestazioni altamente performanti e applicazioni anche in esterno, in ambienti umidi e su qualsiasi superficie.

Il progetto CUSTOM-ME

Instabilelab non si ferma alla produzione di carte da parati. Il progetto CUSTOM-ME propone un concept d’arredo che permette di rinnovare qualsiasi ambiente nel segno dell’orginalità e dell’unicità. Perfetto per il contract, il progetto può essere esteso anche alla casa. Il programma d’arredo, ad altissimo tasso di personalizzazione, permette di soddisfare la creatività e qualsiasi esigenza progettuale in modo innovativo.

In pratica, con CUSTOM-ME è possibile realizzare, per qualunque ambiente, progetti completi e coordinati che coinvolgono pareti, pavimenti, tessuti, lampade e tanti altri complementi. Questi ultimi (poltroncine, lampade, consolle, tavolini, tappeti etc) sono prodotti a catalogo, realizzati da artigiani italiani e a chilometro zero e vestibili con le innumerevoli ed esclusive grafiche proposte dall’azienda veneziana.

Per informazioni: https://www.instabilelab.it/it/

27 Gennaio 2021 / / diotti.com

Ricorrere ad un armadio divisorio per dividere e organizzare un ambiente è una soluzione abitativa sempre più diffusa, proposta dagli arredatori e ricercata da chi la casa la vive tutti i giorni. Dividere senza separare nettamente, organizzare lo spazio senza innalzare pareti, muri, cartongesso e senza imbattersi in lavori di muratura lunghi, costosi e definitivi. Progettare e rendere più funzionale la casa servendosi solo di un armadio separa ambienti è possibile e in questo articolo vediamo come. Prima una breve introduzione.

Un armadio divisorio è un armadio che può essere utilizzato in qualità di parete divisoria e di separatore di ambienti. Separa senza schermare totalmente la luce e senza bloccare la circolazione dell’aria.
Ha una struttura autoportante e, come tale, non richiede il fissaggio a parete o a soffitto, ma rimane comunque ben stabile sul pavimento.
Un armadio divisorio può essere posizionato a centro stanza perché è rifinito anche posteriormente con pannelli abbinati alle ante o alle spalle della struttura, un armadio bello da ammirare da ogni lato insomma.
Utilizzando questo tipo di armadiatura si ottimizza lo spazio a disposizione. Si possono infatti predisporre ante e cassetti che si aprono sia da una parte sia dall’altra e sfruttare così l’armadio da entrambi i lati e per diverse funzioni. Un armadio divisorio può essere contemporaneamente contenitore, guardaroba, scarpiera, mobile soggiorno con porta tv, dispensa.
Si possono anche prevedere dei pannelli fissi ai quali affiancare altri elementi d’arredo come libreria, scrivania, scrittoio e rendere l’armadio ancor più una soluzione pratica, ampiamente sfruttabile e multifunzionale.

È una tipologia di armadio che torna particolarmente utile nella divisione degli spazi e nell’organizzazione di diversi ambienti della casa. Può dividere la zona giorno e la zona notte in un monolocale, delimitare l’ingresso dal soggiorno in un open space, la zona guardaroba dalla zona notte vera e propria in camera da letto, oppure può dividere cucina, soggiorno e salotto.

Cosa puoi dividere con un armadio divisorio?

Un ambiente: un open space con soggiorno e cucina a vista, una zona giorno molto grande, una camera da letto o un cameretta per due bambini o ragazzi
Se la camera dei ragazzi è abbastanza ampia e ognuno desidera privacy e uno spazio personale si può pensare di posizionare al centro della stanza un armadio bifacciale e ai lati due letti, due comodini, due scrivanie; a seconda delle necessità. In questo caso attenzione a valutare una fonte di luce alternativa alla finestra se questa è unica e per forza di cose illuminerà solo una parte della stanza.

Due ambienti: cucine e soggiorno, zona giorno e zona notte, zona pranzo e zona relax, camera da letto e zona guardaroba, camera da letto e bagno in camera. Tutte le stanze della casa possono essere divise da un armadio, l’importante è valutare le dimensioni e soprattutto l’utilità

Se vuoi valutare subito delle soluzioni su misura per la tua casa o se vuoi confrontarti con un arredatore e ricevere un progetto su misura clicca qui…

Armadio divisorio: 5 idee per separare diversi ambienti

Vediamo ora come dividere una stanza con un armadio divisorio, meglio se bifacciale.
Idee, progetti e immagini di armadi battenti e scorrevoli che dividono stanze moltiplicando lo spazio contenitore e migliorando la fruizione degli ambienti. In particolare vediamo come può essere utilizzato un armadio separè per creare una zona ingresso in un soggiorno open space, per rendere indipendenti cucina e salotto, per dividere zona giorno e zona notte.

Idea #1: armadio divisorio tra ingresso e open space con soggiorno e cucina insieme

Un open space prevede per definizione un ambiente unico con cucina e soggiorno insieme, spesso anche ingresso con porta d’entrata che conduce direttamente nell’ampio locale e questo significa nessun corridoio e nessun disimpegno.
Senza snaturare l’open space e se le metrature lo consentono, può essere un’ottima idea posizionare un armadio divisorio multiuso. Le ante che danno sull’ingresso possono essere trasformate in guardaroba e scarpiera, le ante più vicino alla cucina in dispensa, le altre in contenitori per la zona giorno. Il top sarebbe prevedere su uno o su entrambi i lati un terminale a giorno: i tanti ripiani a vista sono perfetti per libri, soprammobili, orologi da tavolo e altri piccoli oggetti

Attenzione all’illuminazione. Se il corridoio che si viene a creare tra l’armadio e la parete non è dotato di finestre o illuminato da luce naturale è bene prevedere dei punti luce, meglio se faretti sul soffitto o sul controsoffitto.

Armadio divisorio per ingresso con terminale libreria - Midley Wide

Armadio divisorio per ingresso multiuso - Midley Wide

Armadio portascarpe con ante a specchio - Wide

Queste tre foto sono immagini da catalogo ma le tre immagini che seguono sono foto scattate da dei nostri clienti a casa loro.
Si tratta di un armadio divisorio davvero originale: tante ante dalla parte dell’ingresso / corridoio per giacche, cappotti, borse, scarpe; parete attrezzata dalla parte che si affaccia sull’open space cucina e soggiorno. Non lasciarti ingannare dal rivestimento in mattoncini, si tratta appunto di un rivestimento parziale, non di un vero e proprio muro a mosaico.

Foto Cliente - armadio divisorio con vista sulla porta d'ingressoFoto Cliente - armadio divisorio visto dalla porta d'entrataFoto Cliente - armadio usato come parete divisoria con mobile tv e mensole

In questo caso la posizione esatta dell’armadio è vincolata dalla presenza di due pilastri portanti della casa che, per ovvi motivi, non potevano essere toccati e spostati di un centimetro. Dove sono i pilastri? Ci sono, se non li noti nella foto credici sulla parola. Questo progetto è un esempio lampante di come gli armadi divisori possano essere progettati praticamente su misura, per adattarsi al 100% alla casa e ai vincoli strutturali esistenti. Con ante e pannelli di rivestimento i pilastri e le colonne possono essere integrati negli arredi, resi invisibili e non più considerati dei fastidiosi elementi al centro dell’ambiente.

Idea #2: armadio separa cucina e zona giorno

Una zona giorno molto grande o un open space possono avere cucina, zona pranzo e zona relax nello stesso ambiente. Puoi decidere di separare la cucina e la zona pranzo dal salotto vero e proprio inserendo un armadio. Per il massimo della funzionalità potresti optare per un armadio bifacciale così da assicurare delle zone contenitore sempre utili sia in cucina sia in salotto. Oppure potresti decidere di affiancare all’armadio una parete attrezzata.

Armadio divisorio bifacciale per separare soggiorno e cucina - collezione Wide

Idea #3: armadio in mezzo alla stanza per separare zona relax e zona pranzo

Qui la situazione è molto simile a quella appena vista e anche in questo caso la soluzione migliore potrebbe essere un armadio bifacciale. Inoltre in una casa con grandi finestre o vetrate lungo tutta una parete questa soluzione assicura una corretta illuminazione a tutti gli ambienti.
Attenzione alla percorribilità della zona giorno. È fondamentale lasciare lo spazio necessario per spostarsi agevolmente in ogni angolo di casa.

Armadio bifacciale usato come parete attrezzata - collezione Wide

Armadio ad ante complanari ideale anche a centro stanza - Blace Player

Idea #4: armadio separè per camera da letto

Le camere da letto moderne hanno metrature modeste ma se la tua camera è grande puoi sfruttare un armadio in mezzo alla stanza per creare un angolo tutto tuo da arredare come preferisci. Poltrona relax, tavolino alto e stretto al lato della poltrona, sedia a dondolo di design appesa al soffitto, lampada da terra… le alternative possibili lasciano campo libero alla fantasia e ai desideri di ciascuno. Quello che è certo è che in questo modo puoi creare un tuo angolo di relax per rilassarti o leggere oppure un angolo beauty con mobile toeletta, pouf, specchio, portagioie e portatrucchi.

Armadio divisorio ad ante scorrevoli per camera da letto - Reflexion PlayerArmadio divisorio con ante scorrevoli - Mind Player

Armadio divisorio scorrevole - Oregon Pacific

Armadio divisorio con spazio per tv appeso - Wide

Armadio divisorio scorrevole porta tv - Wide

Armadio ad ante battenti con terminale aperto - Oregon Armadio parete divisoria - Oregon

Armadio divisorio ad ante battenti a specchio - Midley

Idea #5: armadio che divide la camera e separa il letto da guardaroba e angolo beauty

Una cabina armadio come quella di Chiara Ferragni o di Carrie Bradshaw è per molti un sogno. Non sempre c’è la possibilità di destinare al proprio guardaroba il posto che si meriterebbe ma se non vuoi rinunciare all’idea di avere una cabina armadio e sei disposta a cedere a compromessi potresti valutare di dividere la camera da letto in due zone. Da una parte il letto con i comodini, dall’altra una cabina a vista autoportante, al centro ovviamente un armadio divisorio.

Zona guardaroba con cabina a vista autoportante e armadio con terminale aperto

Due armadi divisori con spazio al centro

Armadi divisori su misura

Un armadio divisorio può essere realizzato su misura. Solo in questo modo può adattarsi perfettamente alla casa e allo spazio a disposizione. Può raggiungere altezze e larghezze importanti, può svilupparsi in verticale o in orizzontale, può avere solo ante oppure ante intervallate da cassetti e cestoni, può essere organizzato internamente con attrezzature di ogni genere.

Per soluzioni su misura rivolgiti ad un arredatore professionista. Gli interior designer diotti.com sono a disposizione per consigli, progetti personalizzati e per la realizzazione di render 3D per visualizzare subito il risultato. Clicca sul banner qui sotto per confrontarti con un nostro arredatore

In questo articolo abbiamo parlato esclusivamente di armadi divisori ma un’altra ottima soluzione per separare due ambienti senza innalzare muri o pareti in cartongesso sono le librerie divisorie. Trovi un approfondimento completo con immagini ispirazione leggendo l’articolo qui: “Dividere due ambienti: la soluzione? Le librerie!

27 Gennaio 2021 / / Decor

Read Time:5 Minute

Ti sei mai chiesto perchè i salotti sulle riviste sono così belli e invitanti? Ci sono diversi motivi e uno tra questi riguarda il divano. Se ci fai caso molto spesso il divano è decorato da una serie di cuscini vari e colorati. Ecco perchè oggi ho deciso di fare una piccola lezione di styling e svelarti 7 consigli infallibili per decorare coi cuscini il divano di casa tua, come se dovesse essere pubblicato su una rivista.

I cuscini sono un piccolo elemento decorativo che però possono fare una grande differenza in un ambiente. Esistono diverse tipologie di cuscini che si differenziano principalmente per dimensione, colore, materiale e fantasia. In questo articolo ti racconto come poterli abbinare e comporre, per creare una super zona salotto da vero stylist.

Come ti dicevo, i cuscini sono solo una piccola parte dell’arredamento e proprio per questo motivo voglio spingerti a osare. 

Permettiti di osare ed esprimere la tua creatività all’interno della tua casa.

Fai ricerca, scegli ed agisci. Non avere paura di sbagliare, è proprio in occasioni come questa che puoi permetterti di fare piccoli errori, mal che vada si tratta solo di un cuscino!

Alla base di tutto c’è sempre una palette colori, se non sai come trovare la tua personale ti invito a leggere questo articolo: A cosa serve la palette colori? 4 idee efficaci per trovare la tua personale.

Trova la tua palette colori, che sia conforme alle tonalità presenti nel tuo living, e progetta la decorazione per il tuo divano. Segui i 7 suggerimenti che ti darò a breve e vedrai che non puoi sbagliare!

CONSIGLIO #1

Varietà

cuscini varietà
Pic by Pinterest

I cuscini devono variare tra loro in termini di dimensione, forma, colori e pattern. Anche i cuscini, come nelle composizioni, sono da considerarsi come dei gruppi. Gruppi, che come per qualsiasi altra composizione armonica, devono essere composti da elementi di diverse altezze, colori e texture per creare movimento.

A proposito di composizioni ti suggerisco di leggere anche questo articolo: Come arredare un piano di appoggio: le 6 tecniche efficaci, come una vera stylist

CONSIGLIO #2

Mixa fantasie con tinte unite

cuscini mix fantasie
Pic by Pinterest

Definita una palette colori, sentiti libero di mixare fantasie con tinte unite, ancor meglio se rispetti una tematica o uno stile (la stessa che ti sei prefissato durante la creazione della moodboard).

Non è vero che le righe non si possono abbinare ai pois, l’importante è richiamare le stesse tonalità all’interno delle diverse fantasie. Ogni cuscino deve essere legato all’altro attraverso un colore in comune, all’interno della grafica.

La tinta unita serve per staccare e riposare l’occhio dalle diverse fantasie. Inoltre, per evitare un effetto troppo confusionario ti consiglio di utilizzare sia pattern dai disegni grandi che Inizia da una fantasia che ti piace e crea il tuo coordinato composto da altre fantasie e alcune tinte unite.

CONSIGLIO #3

Mixa diversi materiali

cuscini materiali
Pic by Pinterest

Crea un ulteriore contrasto mixando cuscini di diversi tessuti. Osa e sbizzarisciti coi materiali che più ti piacciono: cotone, velluto, raso, lana, pelo lungo, con pon pon. Attenzione però a non eccedere troppo coi contrasti e scegli al massimo 3 materiali differenti per tutto il divano.

CONSIGLIO #4

Gruppi simmetrici

cuscini simmetrici
Pic by Pinterest

Per un interno dalle linee pulite, elegante, la simmetria è l’ideale. Coppie di cuscini sovrapposti posizionati agli estremi del divano, donano rigore ma allo stesso tempo una grande rispetto ed eleganza.

CONSIGLIO #5

Gruppi asimmetrici

cuscini asimmetrici
Pic by Pinterest

Per un’aspetto più accogliente, ma pur sempre ordinato, i gruppi di cuscini asimmetrici sono l’ideale. Gruppi distinti e separati, composti ognuno da 1 o 2 o 3 cuscini. Tutto dipende dalla lunghezza del divano, ma aiutati con questa regola generale: ai margini del divano posiziona i gruppi da 2 o 3 e al centro i gruppi da 2 o 1. Se hai un divano piccolo ti suggerisco di creare la composizione coi cuscini solo da un lato, per non riempirlo troppo.

CONSIGLIO #6

Un tocco di carattere

cuscini forme
Pics by Pinterest

Per un effetto ancor più dinamico e personale, gioca con alcuni cuscini di forme o texture molto caratteristiche. Esistono svariate tipologie per tutti i gusti, ad esempio cuscini stretti e lunghi, a forma circolare o di stella. Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Attenzione però a non esagerare, fai in modo che ogni 4 cuscini, solo uno sia quello caratteristico che si differenzia dagli altri.

CONSIGLIO #7

Cuscini “cicciottosi

cuscini impilati
Pic by Pinterest

Per creare cuscini belli gonfi, dall’aspetto sano, scegli degli interni abbastanza pieni e “cicciottosi”. Per intenderci, non acquistare gli interni da 3 euro di Ikea. Sì sono economici, ma rischi che i tuoi cuscini risultino mosci e bruttini.


Ti lascio qualche idea per il tuo shopping. Queste sono 3 idee di composizioni che ho creato per te per offrirti ulteriori consigli e ispirazioni per decorare il tuo divano coi cuscini.

Cuscini by Maisons du Monde

Da sinistra verso destra (clicca sui nomi per essere indirizzato direttamente ai link della pagina): Neha, Chenille giallo, Canero, Luno e Kim.

Cuscini by Maisons du Monde

Da sinistra verso destra (clicca sui nomi per essere indirizzato direttamente ai link della pagina): Chenille terracotta, Curlo, Cuscino in lino verde rame e Tonino.

Cuscini by Maisons du Monde

Da sinistra verso destra (clicca sui nomi per essere indirizzato direttamente ai link della pagina): Chenille ecrù, Clara, Cuscino in lino lavato terracotta e Maoke.

Vedi come ogni cuscino è collegato ad un altro da un colore in comune? Se ti risulta più semplice e se ti piace una fantasia in particolare, inizia da quella e crea la tua gamma di cuscini coordinati seguendo tutti i consigli che ti ho dato poco fa.


Sei pronto per fare shopping? Spero di averti dato dei consigli utili per decorare il divano coi cuscini e fare bello il tuo soggiorno! Il mio obiettivo è quello di aiutarti a fare da solo, a imparare le regole base questo bellissimo mestiere a maturare pian piano la sensibilità estetica che ti porta col tempo a realizzare in piena autonomia composizioni come una vera stylist.

Ultima tips e poi ti lascio….anzi, ti lascio con una domanda? Quando avrai raggiunto un pò più di sicurezza nel decorare il tuo divano, cosa ne pensi se ti dicessi di modificare i cuscini, utilizzando delle federe in tema con la stagione corrente? In questo modo ogni 3 mesi ti sembrerà di avere un divano nuovo!

Ci vediamo la prossima settimana con un nuovo articolo.

P. S. Seguimi anche su Instagram per ulteriori tips: @rominasitablog


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