Perrin & Rowe, brand di House Of Rohl, presenta Armstrong, rubinetti stile industriale per l’ambiente bagno
Il design di ispirazione industriale ha le sue radici nella trasformazione dei magazzini abbandonati di Manhattan in studi e spazi di lavoro di artisti come Andy Warhol più di 50 anni fa. Negli ultimi anni è diventato molto influente nell’interior design residenziale.
Bilanciare passato e presente con precisione e proporzione, prendendo aspetti dell’era dell’invenzione e dell’industria e traducendoli in forma moderna. I dettagli che si trovano in ogni elemento del design della collezione di rubinetteria da bagno Armstrong incarnano la grazia geometrica.
Le maniglie riprendono la silhouette delle bobine un tempo utilizzate nella creazione di tessuti, e l’elegante curva del beccuccio completa un look di sobria eleganza che spicca sempre. La collezione è composta da rubinetti stile industriale, pilette per vasche, accessori e soluzioni doccia in finiture lucidate a mano che portano in bagno uno stile classico e senza tempo. Perfettamente proporzionato, con sobri dettagli zigrinati sulla maniglia, porta un nuovo look fresco al bagno.
Perrin & Rowe (brand di House of Rohl) Armstrong Miscelatore per lavabo a tre fori in finitura bronzo inglese.
Armstrong – Miscelatore per lavabo a tre fori in finitura bronzo inglese
La collezione Armstrong è una delle gamme più complete che Perrin & Rowe abbia mai lanciato, dal miscelatore lavabo monocomando al rubinetto a tre fori, a parete o a ponte. È disponibile anche un iconico miscelatore freestanding vasca-doccia, così come un set doccia completo con doccetta e rosone a soffitto.
Non solo rubinetti stile industriale, la collezione include svariati accessori per completare l’ambiente bagno. Ganci per accappatoi, un supporto per la carta, un portasciugamani o un anello per asciugamani e un distributore di sapone.
Perrin & Rowe (brand di House of Rohl) Armstrong in finitura Cromo
Ogni pezzo può essere specificato in Cromo, Nichel o Peltro per un tradizionale look argento, oppure Oro 24 carati, Ottone lucido o Ottone satinato per un bagliore dorato. Le due finiture in ottone di Perrin & Rowe non sono laccate quindi svilupperanno una patina unica nel tempo, esaltando la bellezza della lega. Per un vero look industriale, English Bronze offre una finitura metallizzata più scura che fa risaltare il dettaglio della zigrinatura.
I rubinetti stile industriale della collezione Armstrong sono realizzati con ottone di altissima qualità, versato a mano in stampi a 1700 ° Fahrenheit. Dopo la lavorazione, lucidatori specializzati sviluppano la finitura profonda e brillante. È un compito dispendioso in termini di tempo e scrupoloso. Il miscelatore freestanding vasca-doccia, ad esempio, può richiedere oltre quattro ore per essere perfezionato.
Miscelatore per lavabo a parete Perrin & Rowe (brand di House of Rohl) Armstrong in peltro
L’ispirazione ‘a portata di mano’
La fonderia Perrin & Rowe di Wolverhampton si trova a pochi passi dal sito della vecchia Stafford Road Railway Works. Dal 1858, produsse oltre 800 motori a vapore per la Great Western Railway. La maggior parte sono stati progettati da due fratelli, Joseph e George Armstrong. Intese come cavalli da lavoro durevoli, le loro locomotive suscitano ancora oggi le emozioni. La collezione bagno Armstrong di Perrin & Rowe si è ispirata a questi fratelli, trasformando un’estetica industriale in un modello di eleganza senza tempo.
Essential Homes Project Reserch – @Chiara Becattini
Holcim e la Norman Foster Foundation hanno presentato Essential Homes Research Project durante la Biennale di Architettura 2023. Grazie a questa partnership la Norman Foster Foundation ha progettato un modello abitativo destinato alle comunità sfollate, che intende sostituirsi ai rifugi temporanei dove le persone sono spesso costrette a vivere per decenni (in media oltre vent’anni), che garantisca i bisogni essenziali in termini di sicurezza, comfort e benessere. Da parte sua Holcim ha dimostrato come l’edilizia sostenibile possa essere accessibile a tutti, realizzando il modello Essential Homes con la sua gamma di soluzioni a basse emissioni di carbonio, efficienti dal punto di vista energetico e circolari.
Lord Norman Foster, Presidente della Norman Foster Foundation, ha affermato: “Come possiamo garantire a tutti, comprese alcune fra le popolazioni più vulnerabili del mondo, condizioni di vita dignitose? Durante la Biennale di Venezia mostriamo il work-in-progress dedicato a quest’obiettivo, frutto di mesi di intensa attività in collaborazione con Holcim”.
Photo Credit @Mika Cartier
Jan Jenisch, CEO di Holcim, ha dichiarato: “Sono assolutamente entusiasta delle grandi potenzialità insite in questa collaborazione: costruendo abitazioni essenziali con alcune delle nostre soluzioni a basse emissioni di carbonio, efficienti dal punto di vista energetico e circolari, si dimostra come l’edilizia sostenibile possa diventare accessibile a tutti.”
Photo Credit @Chiara Becattini
Essential Homes, un progetto di edilizia sostenibile
Il modello proposto con Essential Homes Research Project offre sicurezza, comfort e benessere ed è al tempo stesso altamente sostenibile, con un’impronta di CO2 inferiore del 70% rispetto alle strutture tradizionali. Per il progetto, Holcim ha utilizzato alcune delle sue soluzioni per l’edilizia sostenibile, che garantiscono basse emissioni di carbonio, efficienza dal punto di vista energetico e circolarità.
Il modello prevede:
Rotoli di fogli di cemento a basso contenuto di carbonio che, srotolati, fungono da involucro esterno e garantiscono la sicurezza fisica.
Percorsi in calcestruzzo permeabile e a basse emissioni di carbonio ECOPact che collegano fra loro le soluzioni abitative, con aggregati che assorbono la luce di giorno e riflettono la luce naturale di notte riducendo il consumo energetico e l’inquinamento luminoso.
Sistemi di isolamento ad alta efficienza energetica. Dai pannelli Elevate alla schiuma Airium a basso contenuto di carbonio, che assicurano comfort termico e acustico.
La circolarità della struttura è ottenuta con l’utilizzo di ECOCycle® di Holcim. Materiali di demolizione riciclati che rendono la base della costruzione più resistente alle intemperie.
Il progetto è concepito come completamente circolare e con unità modulari. Infatti, terminato il suo ciclo di vita ogni componente del modello Essential Homes può essere riutilizzato o riciclato.
Questo progetto lancia il fondamentale dibattito su un’edilizia sostenibile che sia accessibile a tutti. Solo così sarà possibile costruire un futuro di soluzioni efficaci per le persone e per il pianeta.
Photo Credit @Chiara Becattini
Informazioni
Titolo del progetto: Essential Homes Research Project
Dalla dimensione della seduta a quella dello schienale, passando per l’abbinamento con il tavolo, ecco come scegliere le sedie da pranzo perfette.
La scelta della sedia più adatta al tavolo da pranzo merita la giusta attenzione, in quanto è necessario trovare il giusto equilibrio tra stile e comfort. Tavolo e sedie non devono essere strettamente coordinati fra loro. Anzi, in molti casi sono proprio la contaminazione e il mix di stili a dare vita a zone pranzo personali e accoglienti. Da ricordare però alcuni punti fermi per non commettere errori.
6 consigli per scegliere la sedia da pranzo giusta
1. Per prima cosa, decidi il tuo stile
Prima di fare qualsiasi cosa, pensa al look che vuoi ottenere. In questo modo avrai le idee più chiare sul tipo di sedia da cercare. Se sei a corto di idee, vai online e digita semplicemente “sedia da pranzo” nella ricerca, e salva le foto che ti piacciono.
2. Prendi le misure
Una volta che hai scelto il tuo stile, è il momento di prendere le misure. Disponi già di un tavolo ma vuoi cambiare le sedie? In questo caso devi considerare la dimensione del tavolo. Vuoi acquistare sia il tavolo che le sedie? Allora misura lo spazio disponibile nella stanza in cui andrà arredata la zona pranzo. Se hai qualche dubbio, puoi fissare del nastro adesivo sul pavimento per valutare il reale ingombro di tavolo e sedie.
Fibule – sedia contemporanea bianca di Maison du Monde
3. Pensa a quante sedie ti serviranno
I tavoli in genere sono disponibili nelle dimensioni da quattro, sei e otto posti, ma non è sempre così semplice. In base al modello di tavolo, potresti dover acquistare più o meno sedie. Ad esempio, se il tuo tavolo da pranzo è rotondo, evita di mettere troppe sedie attorno perché sembrerebbe troppo pieno. Se invece disponi di un grande tavolo, circondarlo con poche sedie è un errore. È importante trovare il giusto equilibrio.
4. Considera le dimensioni della sedia
L’altezza della sedia e la larghezza della seduta devono essere adeguate alle dimensioni del tavolo da pranzo. Fra l’altezza del piano e quella della sedia devono intercorrere circa 30 cm per accogliere comodamente le gambe. Dunque, se un tavolo standard misura in media 74 o 76 centimetri di altezza, le sedie dovrebbero essere alte tra 44 e 46 centimetri. La larghezza della seduta non deve essere eccessiva rispetto al top. Per ogni posto tavola sono necessari almeno 50 cm. Per quanto riguarda lo schienale, vige una sola regola fondamentale: assicurati che siano più alti del tavolo stesso altrimenti l’effetto sarà ridicolo. In generale, da terra allo schienale l’altezza della sedia deve misurare circa 90 cm.
Hug – Sedia con braccioli in velluto di Maison du Monde
5. Valuta l’altezza dei braccioli
Quanto alle sedie con braccioli, sono belle da vedere ma ingombranti. Il consiglio, in questo caso, è di limitarle ai capitavola o alternarle a modelli che ne sono privi. Inoltre, è fondamentale assicurarsi che i braccioli non sfreghino contro il piano del tavolo perché a lungo andare si rovinerebbero.
6. Pensa a quale materiale è più adatto al tuo stile di vita
Le sedie da pranzo imbottite regalano un aspetto più elegante e formale, ma nonostante il loro aspetto, potrebbero non essere l’opzione più pratica per la tua famiglia. In presenza di bambini piccoli e animali domestici, potresti preferire materiali più pratici come, ad esempio, il legno, il polipropilene, ma anche il rattan naturale o sintetico. Valuta sempre con attenzione la scelta del materiale, ancor di più se stai cercando le sedie per la cucina.
Esta – Sedia in legno di faggio colorato e rattan incannucciato di Maison du Monde
Idee per abbinare sedie e tavoli
Come detto, quando si scelgono le sedie da pranzo, c’è una cosa su cui bisogna essere ben chiari: tavolo e sedie non devono essere sempre dello stesso stile. Naturalmente, acquistando un set completo di tavolo e sedie della medesima collezione non si commettono errori, ma creare abbinamenti diversi è possibile e molto più divertente.
Ma vediamo qualche esempio concreto.
Tavolo in legno, quali sedie?
Caldo e accogliente in ogni sua essenza, il tavolo in legno può interpretare più stili. Contemporaneo se proposto con spessori sottili e gambe in metallo; più tradizionale in versione monomaterica. In questo caso si può abbinare a sedie di diversi materiali, anche in polipropilene. Nel caso si prediligano sedute in legno, meglio scegliere la stessa finitura.
Pitaya – Sedia in rattan e metallo nero di Maison du Monde
Sedie per tavoli con piano in marmo
In marmo naturale o realizzati con materiali che ne riproducono l’effetto, come il gres porcellanato, questi tavoli hanno un’eleganza algida anche quando le basi ne smorzano il rigore compositivo. Per scaldarli, via libera a sedie dai colori decisi, con forme arrotondate, imbottiture morbide e rivestimenti soft touch. Tavolo e sedie in materiali differenti, ma accomunati dalla stessa cromia, si completano a vicenda.
sedie Maison du Monde
Sedie per tavoli con top in vetro
Fissi o allungabili, con basi ad alto profilo decorativo, anche in versione extrachiara non passano inosservati. Ma sono versatili da abbinare. Quale criterio seguire per abbinare le sedie? Sempre efficace, coordinare le finiture delle strutture e cercare richiami cromatici. Ma si può anche azzardare una seduta in polipropilene o tutta in tessuto.
Sedia da pranzo in tessuto e legno di noce di Maison du Monde
Conclusioni
In sintesi, scegliere le sedie da pranzo giuste per la tua casa richiede attenzione ai dettagli e un misto di stile e comfort. Esplora le opzioni disponibili, misura il tuo tavolo, valuta cosa ti piace, e non avrai difficoltà a trovare il modello perfetto per il tuo tavolo.
Queste 8 piscine piccole dimostrano che non hai bisogno di un grande giardino per realizzare il tuo sogno di avere una piscina. Lasciati ispirare!
Installare una piscina piccola quando il giardino ha una metratura limitata, non è una missione impossibile. Nonostante gli spazi ridotti, una progettazione accurata e l’utilizzo di soluzioni ingegnose possono garantire una funzionalità massima. Grazie all’ampia gamma di piscine disponibili e alle possibilità di personalizzazione delle finiture e degli impianti, anche un piccolo spazio outdoor può trasformarsi in un’oasi di relax e benessere.
Scopriamo insieme alcuni esempi di successo che dimostrano come la giusta progettazione può garantire risultati sorprendenti anche in spazi outdoor dalle dimensioni ridotte.
Idee piccoli giardini con piscina
Aperta sulla zona pranzo
Una piscina piccola interrata può essere abbinata con estrema eleganza alla zona pranzo esterna, per creare un’esperienza unica e indimenticabile. L’innovativa soluzione garantisce una vista senza paragoni sulla piscina, ideale per gustare i pasti all’aperto. Grazie ad una perfetta armonia tra forma e funzionalità, anche gli spazi esterni più limitati possono essere equamente bilanciati per soddisfare ogni esigenza. Scegliere questa soluzione significa fare della propria casa un luogo d’incanto, dove tutti i dettagli sono perfettamente studiati per offrire momenti indimenticabili.
Tra pietra e vegetazione mediterranea
Questa piscina di dimensioni ridotte rappresenta una soluzione ideale per fuggire dal caldo estivo. Grazie al ricorso alla pietra come rivestimento laterale, la mini-piscina si integra perfettamente con l’ambiente circostante. Tale scelta, inoltre, si inserisce in modo coerente con i materiali naturali adottati nel resto della residenza. Un’armonia tra gli elementi che evidenzia la cura per i dettagli e la ricerca dell’eccellenza estetica.
Con un piccolo solarium
Accompagnata da tre gradini per accedere, questa piscina rettangolare è dotata anche di un materasso sul bordo laterale sul quale stendersi a prendere il sole prima e dopo un bagno!
E se fosse in terrazza?
Tra le piscine piccole fuori terra che meglio coniugano design e funzionalità, ecco il modello Laghetto Playa di Piscine Laghetto. Disponibile in diverse dimensioni, può essere installata in spazi interni ed esterni, da un terrazzo, giardino, patio esterno, a un soggiorno o una camera da letto. Inoltre, può essere utilizzata in qualsiasi periodo dell’anno.
Inserita nel patio
Lo spazio in giardino è effettivamente limitato? C’è chi, non volendo rinunciare al lusso domestico di una piccola piscina, decide di intervenire nella veranda, con un’operazione di scavo e di adattamento degli impianti
Mini piscina a sfioro
Variazione di profondità e forma rigorosa per questa piscina piccola a sfioro scavata al centro del giardino di casa. La grande terrazza del portico ospita la zona pranzo, mentre poco distante c’è la zona solarium. Lo spazio prosegue nel giardino con un bel prato organizzato con divani e una zona barbecue.
Mini piscina sul tetto
Per una casa di nuova costruzione, che non dispone di una zona verde, si pèuò sempre valutare l’idea di realizzare una piacevole area relax sul tetto. In questa residenza a Maiorca, il tetto accoglie una mini piscina dotata di una comoda pedana con tre scalini per entrare in acqua. Il resto della pedana funge da comoda seduta. Intorno alla piscina, tavolo da pranzo e lettini per prendere il sole.
Hai arredato casa, ma ti sembra ancora che manchi qualcosa. Non ti emoziona, non ti soddisfa. Eppure, i mobili stanno bene insieme. Li hai scelti con cura.
I colori delle pareti ti piacciono, sono quelli che volevi.
Allora, cosa manca?
Spesso a mancare quel tocco di home decor in grado di:
raccontare di te;
fare da filo conduttore tra una stanza e l’altra;
dare un aspetto vivo e vissuto alla casa.
L’home tour qui sotto contiene alcune idee da cui prendere spunto. Pront* a ispezionare la casa?
Sfoglia la gallery ↘
Tutte le immagini in questo post appartengono a Stashem
Facci caso…
In questa casa, il filo conduttore è costituito da tanti dettagli dal sapore retrò e vagamente country. Si ripetono in ogni stanza, raccontando una storia coerente o un desiderio recondito (quello di abitare in campagna).
Li hai trovati? Fammelo sapere in un commento alla fine del post.
Analizziamo alcuni accessori utili per rendere accogliente uno spazio domestico.
Un morbido tappeto
I tappeti incorniciano gli spazi e sono un ottimo modo per delimitare due ambienti con funzioni diverse, che convivono nello stesso spazio (es. living – sala da pranzo).
Una distesa soffice è irresistibile: scalda l’atmosfera e rende l’ambiente invitante.
I tessili aggiungono texture e colore. Sono una componente molto importante in un progetto di home styling.
Il senso di accoglienza è determinato anche dalle sensazioni tattili correlate ai tessuti.
Tende, copriletto, federe e rivestimenti degli imbottiti sono parte di un’unica narrazione. Per esempio, il lino e la lana parlano di naturalezza, ruvidità e onestà dei materiali. Il velluto connota un mood elegante, altolocato e chic. Il cotone può indicare freschezza, semplicità, sostenibilità e versatilità.
Ceramiche in cucina
I materiali ceramici comunicano un senso di tradizione. In cucina, si sa, le ceramiche sono il mezzo attraverso il quale consumiamo le nostre prelibate pietanze. Sono rassicuranti e spesso correlati a un pensiero positivo.
Una selezione accurata di ciotole, piatti e tazze di ceramica potrà essere lasciata a vista su una mensola o nella piattaia e contribuirà a dare carattere a tutto l’insieme.
Trovo molto carino esporre le spezie in cucina nei vasi di terracotta. Anche questa è un’ottima idea per dare un aspetto vissuto a questa zona della casa.
Lampade da tavolo
L’illuminazione non è solo una questione pratica, ma anche emozionale.
In particolare, le lampade da tavolo, se collocate strategicamente possono rendere un angolino un po’ anonimo, molto intimo e avvolgente.
Potresti inserirne una sul mobile all’ingresso, nell’angolo lettura, su un mobile in salotto o su un tavolino da caffè accanto al divano. Accenderla sarà una piccola coccola: l’atmosfera si scalderà in un istante.
Consiglio di shopping: su Lampade.it ci sono lampade da tavolo davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Piante (vere, si intende)
Le piante da interno rappresentano la soluzione che da sola risolve e rinfresca un angolino vuoto. Per me, sono meglio di qualsiasi altra decorazione: il potere della natura, si sa, vince su tutto.
Le piante trasmettono freschezza e ariosità in quanto rimandano al pensiero della natura incontaminata e dell’esterno. Quelle di plastica hanno l’effetto opposto e, a mio parere, impattano negativamente sulla percezione di uno spazio.
Se non hai idea di come coltivarle, ho scritto una guida per pollici verdi alle prime armi con tutte le nozioni che mi hanno trasformata da plant killer a discreta mamma di decine di piante da interno.
Ovviamente, questi non sono solo alcuni degli innumerevoli modi per rendere una casa più accogliente, ma credo possano andar bene per la maggior parte delle abitazioni, non trovi?
Ti lascio in compagnia di qualche spunto per l’home shopping perché lo so che a forza di esplorare questa casina ti è venuta voglia.
Le parole Wabi Sabi indubbiamente ci portano alla mente un senso di Oriente e, infatti, prima di essere uno stile di arredamento è, soprattutto, un concetto e un ideale di vita tramandatoci dalla filosofia giapponese. Celebrando l’imperfezione nella sua interezza, senza rammarico, il Wabi Sabi, che letteralmente rimanda a concetti di povertà, tristezza e solitudine, ci aiuta, in realtà ad imparare a lasciare andare le cose e a vedere il bello e l’armonico anche nelle cose mutabili e non perfette.
Ma come si traduce questo pensiero nell’arredo degli interni? Vediamo insieme le caratteristiche dell’arredamento Wabi Sabi
I mobili e gli oggetti dello stile Wabi Sabi
Gli interni in stile Wabi Sabi mirano a un progetto di arredo volto al recupero di oggetti e mobili usati o di antiquariato, risaltando il loro essere usurati, vecchi, polverosi. Anche oggetti rotti, scheggiati, crepati, sono concordi con le decorazioni wabi sabi, che non ama decori extra o ricercati, ma oggetti semplici e di recupero.
Tribeca House New York
I materiali e i colori
Una casa in stile wabi sabi predilige materiali naturali allo stato grezzo. Questo permette allo stile di essere sempre fortemente collegato alla sua filosofia, celebrando la naturalezza dei materiali con le loro imperfezioni. Il legno con le sue venature e incavi, il marmo e la pietra, l’argilla e la terracotta, la seta e il lino, il ferro o metalli arrugginiti, l’intonaco per le pareti. Le superfici acquistano bellezza per la loro irregolarità per poter sperimentare un’esperienza tattile del materiale. I colori sono tenui, chiari, dal nero fino al bianco passando per tutte le colorazioni intermedie. Sono abolite le carte da parati e, anzi, si consiglia di non ridipingere i muri per qualche anno, per lasciare che il tempo trascorra anche sull’intonaco creando delle crepe che si armonizzano perfettamente con l’arredo. Poco consigliate anche le texture per i tessuti.
Tribeca House di New YorkCasa Buscatell Ibiza – Fantastic Frank
Elementi distintivi dello stile wabi sabi
Una delle caratteristiche essenziali di questo stile, che vuole creare ambienti minimal ma sofisticati, è l’attenzione per gli oggetti di artigianato che sempre ricalcano una imperfezione dovuta al fatto di essere creati da mani e non da macchine o ingranaggi. Anche il tema del vissuto e del tempo che scorre è fondamentale e, pertanto, gli interni in stile wabi sabi tenderanno ad essere quelli per molto tempo, e una volta assaporata la sensazione di passato, non avrete voglia di cambiarli.
Casa Buscatell a Ibiza – Fantastic Frank
Ancora, la luce. Sempre preferire la luce naturale e, dove non è possibile, non usare luci forti, ma mantenere sempre un’illuminazione tenue, delicata e creare ambienti soffusi. Cercate sempre delle luci che valorizzino i vostri mobili e arredi.
Il progetto Syros House dell’architetto Katerina Tsigarida
Situata nella parte centrale delle Cicladi, Syros si caratterizza per la varietà dei suoi paesaggi. La parte settentrionale dell’isola è montuosa, mentre nell’entroterra si alternano basse colline e zone agricole. Il litorale è lungo 87 chilometri e si insinua tra i promontori e grandi baie. Nella pittoresca Delphini, nel nord-ovest dell’isola di Syros, lo studio Katerina Tsigarida Architects di Salonicco ha costruito un complesso di case rivestite in pietra per una famiglia greca residente a Londra che ha legami familiari e commerciali con l’isola.
Syros House è composta da cinque edifici situato sul bordo di una baia che si affaccia su un isolotto deserto. Gli edifici ospitano il soggiorno, la sala da pranzo, le camere da letto e uno studio. L’orientamento è ingegnoso: l’asse di ogni edificio cattura un bordo della baia, mentre gli assi dei cortili intermedi puntano direttamente verso l’isola. Ottenere il giusto orientamento, affermano gli architetti, è stata probabilmente la parte più impegnativa del progetto. I risultati, tuttavia, sono valsi lo sforzo: gli spazi offrono sia ventilazione e luce naturali, sia protezione dai forti venti costieri.
Gli architetti affermano che il complesso si ispira “alla visione della capanna primitiva, al desiderio dell’uomo di tornare all’essenziale, e all’ideale della continuità attraverso il paesaggio e la memoria“. In particolare, le sagome riecheggiano le forme monolitiche della pietra che si possono ancora trovare a Syros.
Certamente, l’ispirazione ad un lontano passato si riflette nella scelta dei materiali: la pietra locale dà l’impressione che gli edifici emergano dalla terra stessa, mentre una tavolozza di travi del soffitto in legno, pavimenti di cemento levigato incastonati con arenarie grigie e nere sembra esattamente giusto per il sito. Per gli interni, un mix di intonaco non trattato, porte e finestre in legno, insieme a mobili in legno su misura, cemento e alluminio grezzo, contribuiscono a creare un piacevole mood moderno e rustico.
Il catalogo casa di Maisons du Monde per la primavera-estate 2023 è proiettato verso l’espressione artigianale e la celebrazione della primavera.
Come sempre, Maisons du Monde ci stupisce con collezioni assolutamente in linea con le ultime tendenze e con mobili di qualità, che sempre più spesso strizzano l’occhio alla sostenibilità ambientale.
I caratteri che differenziano l’azienda dalle altre famose catene di arredamento sono senza dubbio il buon gusto e la varietà dei mobili, che accontenta diverse fasce di prezzo e i gusti più disparati.
Maisons du Monde ha sempre delle valide proposte per crere atmosfere ricercate pur mantenendo un budget medio.
Proprio nell’ultimo catalogo, mi è caduto l’occhio su alcune novità che rappresentano le alternative (e non copie sputate) budget friendly a delle icone del design che siamo abituati solo a sognare, nelle nostre case.
Non si tratta di repliche, sia chiaro. La somiglianza è vaga in ognuno di questi casi, ma ogni pezzo del catalogo MdM ha una sua personalità, unica e diversa rispetto a quella delle icone.
Quindi non si tratta di comprare un’imitazione, ma di appagare una voglia suscitata da un pezzo iconico, rientrando nel budget.
Pront* a prendere nota?
Il divano componibile Maisons du Monde che amerai come Soriana e Camaleonda
È acquistabile nella versione coiffeuse, un mono-posto con schienale che all’occorrenza si trasforma in pouf (lo schienale entra nel fondo della seduta), o nella versione pouf (senza schienale).
I moduli si uniscono stabilmente tramite dei ganci.
Fa parte della collezione green Good is beautiful, infatti è rivestito da tessuto riciclato (che io trovo super affascinante).
La modularità è sulla scia di quella di Camaleonda, il divano disegnato da Mario Bellini e ancora oggi prodotto da B&B Italia. Camaleonda nasce dal connubio tra le parole camaleonte e onda. Il mutamento, le forme sinuose e l’adattabilità sono alla base del concept di questo divano, che si presta a essere facilmente assemblato in modi sempre nuovi e diversi attraverso la combinazione di pouf capitonnè e schienali-braccioli cilindrici.
Lo schienale del nuovo divano componibile Maisons du Monde, si avvicina vagamente a quello della poltrona della linea Soriana, una collezione di pouf, poltrone e divani ideata da Afra e Tobia Scarpa nel 1969. Soriana è caratterizzata da una morsa metallica unica nel suo genere. Il divano Soriana gode di un Compasso d’Oro e, da poco, si può scegliere di averlo anche imbottito esclusivamente in plastica riciclata. È prodotto da Cassina.
La nuova poltrona di Maisons du Monde in velluto o bouclé sta bene con tutto
Tra le novità di Maisons du Monde per la primavera-estate 2023 c’è questa meravigliosa poltrona Bobun, disponibile in velluto verde kaki o bouclé ecrù.
La nuova arrivata è super elegante e sta bene un po’ in qualsiasi ambiente. Io la immagino in una dimora storica con i soffitti affrescati, ma anche in una casa rustico-moderna, starebbe alla grande in versione bouclé.
Se ti piace la Rico Lounge Chair di Ferm Living, questa alternativa low budget non ti deluderà. Se vogliamo guardare al portafoglio: la differenza di prezzo è di un paio di migliaia di euro.
Un divano capitonné raffinato, ma non troppo formale
Il divano Lilo è una delle rivelazioni del catalogo Maisons du Monde. È disponibile sia in versione lineare, da 3-4 posti, che in versione angolare. Così come per Pump, anche il divano Lilo fa parte della gamma sostenibile di Maisons du Monde. È chic, ma non anonimo, caratterizzante, ma non eccessivo, sofisticato, ma non ridondante.
Anche in questo caso, io ci vedo un leggero rimando al design degli anni ‘70.
Fa per te se sei fan del celebre sistema componibile Strips System, disegnato da Cini Boeri nel 1972 per Arflex e vincitore di un Compasso d’Oro. Un componibile risolutivo e interamente sfoderabile, moderno a distanza di decenni. Strips System è esposto al Moma di New York e alla Triennale di Milano.
Più recente (2005) è Tufty-Time, il sistema modulare di Patricia Urquiola ispirato al passato, anch’esso sfoderabile e super dinamico.
Le gambe sono assi, che corrono lungo la forma a U della seduta. Lo schienale nasce proprio dal prolungamento delle gambe anteriori e culmina in una linea ricurva che abbraccia chi siede.
Se sei innamorat* dell’iconica sedia Collector di Kristina Dam Studio, è molto probabile che Sirocco ti piaccia. Tuttavia. le due sedie hanno due personalità ben distinte. La seduta di Kristina Dam ha un aspetto più moderato e nordico rispetto a quello più esuberante e tropicale di Sirocco.
Nonostante l’onesta delle linee di Collector, dietro alla sua lavorazione c’è una notevole tecnica artigianale, che è il segno distintivo della designer Kristina Dam.
Dove trovare il catalogo 2023 di Maisons du Monde?
Oltre alle chicche che ti ho mostrato in questo post, ci sono tanti altri mobili che vale la pena valutare.
Hai trovato l’alternativa che cercavi o sei ancora in cerca di un sostituto della tua icona del cuore? A proposito, c’è un’icona di design super costosa per la quale vorresti tanto trovare un sostitutoa un prezzo democratico? Fammelo sapere in un commento qui sotto.
Se si pensa allo stile mediterraneo, la mente viaggia subito verso le soleggiate coste delle regioni del sud dell’Europa, come Italia, Spagna, Francia, Grecia. Ma se per un tuffo al mare, i piedi nella sabbia e la salsedine sui capelli bisogna attendere ancora un po’, non è troppo presto per ricreare e vivere quell’atmosfera calda e luminosa tra i propri spazi di casa. Lo stile d’arredo mediterraneo coniuga natura, eleganza e freschezza e il suo punto chiave è arredare senza appesantire, andando alla costante ricerca della semplicità.
Gli elementi chiave dello stile mediterraneo
Ambienti puliti e semplici, quasi minimalisti, sono il punto di partenza per un interior design in stile mediterraneo. Fondamentale è la luminosità, elemento chiave che caratterizza questo tipo di ambienti (meglio evitare, quindi, arredi che ostacolino l’entrata della luce naturale nell’ambiente). Colori, materiali e texture sono i veri protagonisti di questo stile, che si ispira agli elementi naturali che rendono la costa mediterranea così speciale e amata in tutto il mondo.
giardino mediterraneo – casa Falco – Fantastic Frank
Inoltre, per ricreare questo stile anche in giardinonon possono mancare le piante tipiche del mediterraneo. Tra queste, lavanda, gelsomino, erbe aromatiche, ulivi, ma anche delle piante grasse come l’aloe e il cactus.
Colori, materiali e texture
Materiali naturali di tonalità chiare come neutri sabbiosi, bianchi brillanti e marroni legnosi trovano contrasto con i colori vivaci dei tessili e delle decorazioni. Immancabile il blu nelle sue varie sfumature, come il celeste, il turchese e l’oltremare, che richiamano le nuances del mar Mediterraneo, ma non possono mancare anche colori come il giallo e il verde. Il bianco dominerà sulle pareti e nei tessuti in cotone e lino, per donare un senso di luminosità e leggerezza agli ambienti.
Il legno sarà utilizzato all’interno di casa per i pavimenti in parquet e per le travi a vista, oltre che per i complementi d’arredo, insieme al vimini e alla juta. Spiccano anche la pietra e le ceramiche colorate, con i loro motivi floreali, geometrici o figurativi. Per l’esterno, invece, il legno lo ritroviamo nell’arredo accostato a complementi in fibra naturale e vasi in ceramica e terracotta.
Tutti questi elementi sono perfetti combinati insieme: che si preferisca la raffinatezza della tinta unita, la tradizione delle maioliche o la rusticità della juta, lo spazio avrà subito un’atmosfera mediterranea.
La tavola mediterranea
Lo stile di vita mediterraneo è anche sinonimo di convivialità e di momenti condivisi con familiari e amici, e la tradizione culinaria di questa zona è conosciuta e amata in tutto il mondo. La tavola diventa, quindi, il palcoscenico perfetto per esibire al meglio gli eccezionali piatti della tradizione mediterranea, da godersi preferibilmente all’aria aperta.
Sulla tavola mediterranea primeggeranno colori e materiali naturali per i tessili, come tovaglie e tovaglioli in lino o tovagliette in vimini. Immancabili sono gli elementi in ceramica dipinta a mano con colori che richiamano il fascino del mare, del sole e del caldo dell’estate. Brocche, taglieri e il gioco è fatto.
Tutti i prodotti nelle immagini pubblicate in questo articolo sono in vendita da Westwing!