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2 Settembre 2022 / / Blogger Ospiti

Decidere lo stile per l’arredamento di esterni e interni è sempre una scelta difficile. Le esigenze da conciliare sono diverse e vanno sempre coordinate con le nostre preferenze dal punto di vista estetico. Oggi la scelta di stili e materiali è ampia e riuscire a restringere il campo può risultare più complicato del previsto. Tuttavia, ci sono delle caratteristiche e dei vantaggi di alcuni materiali che possono sicuramente orientarci verso la scelta giusta. Tra queste, c’è l’alluminio, un materiale che ha dalla sua parte diversi vantaggi, in parte sconosciuti.

A essere sconosciuta è anche la versatilità di questo materiale, che può essere utilizzato in tanti modi diversi, sia in relazione al tipo di finitura e di arredamento, ma anche per la varietà di stili che riesce a completare. Se decidiamo di optare per questo materiale, la soluzione migliore è affidarsi a un’azienda che sia in grado di offrire una proposta a 360° di finiture e arredi, in modo da partire da un unico concept che si sviluppi su tutti gli aspetti dell’arredo: dalle finiture fino agli schermi solari, passando per le zanzariere.

Tra i vari siti su cui è possibile visualizzare un’ampia scelta c’è https://aluprof.com/it. Si tratta di un’azienda che vanta una lunga esperienza nelle applicazioni dell’alluminio all’arredamento, al punto da definirsi quasi pioniera nel settore. Con una storia di oltre 70 anni alle spalle, Aluprof si posiziona ai primi posti tra le società che producono ed esportano alluminio in Europa. Il suo catalogo, consultabile comodamente online, comprende cancelli, persiane, zanzariere, finestre, maniglie, per nominarne solo alcuni.

I vantaggi dell’alluminio

Quali sono i vantaggi effettivi dell’alluminio e perché dovremmo optare per questo tipo di materiale?

  1. Come accennato prima, l’alluminio è estremamente versatile e può essere utilizzato per un’ampia serie di arredi e finiture, che includono  l’home décor. Sarà semplice quindi riuscire a personalizzare ogni aspetto della nostra abitazione e del nostro ufficio, sia all’esterno che all’interno. Anche la superficie stessa può essere può avere diversi stile: da quello più tradizionale a una lavorazione testurizzata;
  2. Durata: l’alluminio è un materiale di lunga durata, una qualità che si rivela fondamentale nello scegliere l’arredo di un ambiente. Basti pensare agli spazi esterni, come il patio o gli infissi: il sole, la pioggia e l‘umidità possono rovinare in poco tempo altri materiali, ma non l’alluminio che conserva quindi nel tempo la sua bellezza e la sua funzionalità. Lo strato superficiale di questo materiale impedisce l’ossidazione e ci dà la serenità di poter tenere i nostri arredi all’esterno tutto l’anno;
  3. Leggerezza: un altro aspetto importante da valutare, dal punto di vista pratico, è la leggerezza del materiale. Avere degli arredi in legno o in ferro può essere un problema quando si tratta di doverli spostare o rimuovere, anche per una pulizia o per una sostituzione. L’alluminio invece rimane leggere e può essere tranquillamente maneggiato senza particolare fatica e ti consente ad esempio di spostare l’arredamento esterno all’interno della tua casa, senza dover chiamare i rinforzi per procedere!
  4. Convenienza: anche se quando si tratta di arredi e di altre componenti importanti della casa il risparmio non è la prima qualità da prendere in considerazione, tuttavia se è possibile conciliare la qualità a un prezzo conveniente, è sicuramente un vantaggio rispetto agli altri materiali disponibili sul mercato;
  5. Richiede una manutenzione minima: eh sì, anche la manutenzione ha la sua importanza sia in termini di tempo che di costi. Il lego ad esempio è un materiale molto delicato che richiede una manutenzione costante e molto accurata. L’alluminio si accontenta di poco invece: una semplice passata con un panno umido e del sapone delicato è sufficiente.
1 Settembre 2022 / / La Gatta Sul Tetto

La tendenza a paragonarci agli altri è insita nella natura umana e tutti lo facciamo più o meno inconsciamente, tanto nella vita reale quanto online. Uno studio condotto in Germania evidenzia che in alcuni casi, come quando la differenza percepita tra sé e gli altri è ridotta, questo comportamento può contribuire a un maggior livello di motivazione.

social media

A lungo andare, però, un’esposizione costante a immagini di salotti dal design impeccabile, vacanze esotiche da sogno, famiglie sorridenti e routine salutari può danneggiare a poco a poco la nostra autostima. Ciò ha in parte a che fare con la natura stessa dei social network, che permettono di curare il proprio feed per mostrare una vita perfetta in ogni aspetto, ben lontana dalla realtà quotidiana.

Effetti dei social media sull’autostima

Nello studio “Social comparison, social media, and self-esteem” del 2014, Vogel e colleghi hanno esaminato l’effetto di un utilizzo abituale o temporaneo di Facebook sull’autostima. La prima parte della ricerca ha mostrato una correlazione tra un frequente uso di Facebook e una ridotta autostima. Nella seconda parte dello studio si è invece osservato in particolare l’effetto del paragone con gli altri attraverso un’esposizione temporanea ai post su Facebook. In questo caso, e non è una sorpresa, immagini alle quali i partecipanti tendevano a paragonarsi in negativo hanno contribuito a un maggiore calo dell’autostima

Attraverso i social media abbiamo accesso 24 ore su 24 alle vite di conoscenti, sconosciuti e celebrità ai quali paragonarci. Il problema maggiore deriva dal fatto che le immagini che vediamo non sono una rappresentazione realistica delle loro giornate, bensì il prodotto di un accurato processo per selezionare e mostrare soltanto i lati migliori di sé. Pur essendone razionalmente consapevoli può essere difficile spezzare i meccanismi negativi messi in moto dall’uso costante dei social media.

Come evitare danni all’autostima sui social media

Una soluzione piuttosto ovvia, seppur non facile da mettere in atto, è ridurre il tempo trascorso sui social media dandosi un limite massimo dopo il quale posare lo smartphone e dedicarsi ad altre attività. A volte proprio il pensiero di aver trascorso l’intero pomeriggio sfogliando foto di soggiorni minimalisti, camere da letto boho chic e cucine cottage core ci fa sentire insoddisfatti di noi stessi, come se avessimo sprecato la giornata. È comunque importante ricordare che i social media sono soltanto uno dei fattori che contribuiscono a una bassa autostima, problema che spesso ha radici più profonde. Se ci rendiamo conto che si tratta di un ostacolo notevole alla nostra soddisfazione personale può essere utile ricorrere al supporto di uno psicologo online per indagare le cause alla base di questo disagio. Un percorso di terapia può fornire fondamenta più solide alla nostra autostima, e al tempo stesso offrire strumenti per gestire in modo più sano l’inevitabile impulso a paragonarci agli altri.

Strategie per stare meglio con se stessi

Oltre a utilizzare meno i social media, cercando magari di sostituire l’abitudine con un’attività che ci fa stare meglio, possiamo mettere in atto altre strategie per aumentare il benessere. Uno strumento utile per la riflessione e la crescita è il diario personale, sul quale annotare magari ciò che ci piace della nostra casa così com’è. Attraverso la pratica della mindfulness e un approccio più consapevole ci accorgeremo magari che la nostra cucina disordinata e il nostro salotto pieno zeppo di ricordi ci piacciono così come sono, e non vorremmo affatto vivere in un ambiente sterile e minimale come un post di Instagram. Non guasta poi ricordare di tanto in tanto che, fuori dall’inquadratura di una camera da letto immacolata che sembra uscita dal catalogo Ikea, anche quell’influencer ha forse una pila di biancheria da lavare che sta inesorabilmente crescendo da due settimane.

31 Agosto 2022 / / Dettagli Home Decor

tutto quello che devi sapere sul pronto intervento idraulico

Può capitare di dover affrontare un problema idraulico all’improvviso senza avere la minima idea di come fare per poter risolvere il problema e senza poter attendere l’arrivo del proprio idraulico di fiducia, ad esempio perché il problema idraulico si è verificato nel mezzo della notte o in un giorno festivo. Come fare in questi casi? Una possibile soluzione è rivolgersi al pronto intervento idraulico.

Quando serve il pronto intervento idraulico?

In alcuni casi, è fondamentale rivolgersi al pronto intervento idraulico, per evitare dei danni seri che potrebbero arrivare anche a danneggiare l’edificio. Ad esempio, è necessario chiedere l’intervento di un professionista se gli impianti idraulici si intasano, e l’acqua defluisce a fatica, provocando in alcuni casi piccoli allagamenti. O ad esempio quando scoppia una tubatura, caso in cui si ha una situazione anche peggiore per via della velocità di fuoriuscita dell’acqua. In questo caso, prima di chiedere aiuto, è prima di tutto fondamentale chiudere il rubinetto generale. Un altro problema che necessita di un intervento tempestivo, è il calorifero che perde. È necessario chiamare l’idraulico anche se vi sono perdite dalla caldaia o dallo scaldabagno, specialmente se tali perdite sono nei pressi della valvola di sicurezza, oppure se la pressione interna aumenta. In questi casi, infatti, rimandare l’intervento potrebbe mettere a rischio chi si trova nell’edificio. Potrebbe capitare di assistere anche alla risalita delle acque reflue dalle tubature dei sanitari, e questo fenomeno spesso causa cattivi odori oltre a danneggiare mobili e complementi d’arredo in modo più grave rispetto alla sola acqua. Durante i mesi più freddi, in alcune località, le tubature potrebbero congelarsi, specialmente di notte. Il ghiaccio impedisce l’uscita dell’acqua e le tubature potrebbero lesionarsi a causa della maggiore pressione.

Quanto costa il pronto intervento idraulico?

Il costo del pronto intervento idraulico varia a seconda di alcuni fattori. Prevalentemente il tipo di intervento che viene eseguito, la sua durata, la difficoltà e il materiale necessario. Bisogna, inoltre, tenere presente che i professionisti del pronto intervento sono disponibili 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno. Quindi anche in momenti in cui i normali idraulici non risponderebbero alla chiamata. In genere, poi, questo servizio offre la possibilità di avere subito un preventivo prima dell’intervento. In questo modo si potrà valutare in anticipo l’entità della spesa da affrontare.

Come funziona il pronto intervento

Per richiedere una riparazione d’emergenza è necessario mettersi in contatto con il centralino del pronto intervento e illustrare in modo dettagliato la situazione in cui ci si trova e descrivere, nei limiti del possibile, le problematiche del guasto. Immediatamente dopo, i professionisti analizzano il livello di urgenza delle singole richieste per stabilire dove è necessario intervenire prima. È ovvio che un danno grave presuppone un intervento rapido e tempestivo, viceversa, un danno non particolarmente grave può essere riparato anche il giorno dopo. In ogni caso, al cliente viene garantita la pronta disponibilità di un professionista che in tempi rapidi effettua un sopralluogo per visionare il problema e procedere in maniera celere al ripristino delle condizioni ottimali.

Quali sono i principali servizi

Il pronto intervento risponde alle situazioni di emergenza attraverso interventi finalizzati alla risoluzione dei malfunzionamenti dell’impianto idrico. Le principali attività d’intervento sono le riparazioni di perdite in caso di allagamento o di rilevazione di acqua la cui provenienza è incerta. Ancora, il pronto intervento garantisce in genere la sostituzione di tubature e scarichi, in caso di problemi concernenti il malfunzionamento dello scarico del wc o persistenti cattivi odori provenienti dalle tubature domestiche. Infine, il pronto intervento effettua anche la sostituzione di guarnizioni, componenti idrici, miscelatori, sanitari, caldaie, caloriferi e boiler.

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31 Agosto 2022 / / Blogger Ospiti

Il cuore di ogni casa, il soggiorno, merita un’attenzione particolare, specialmente quando, per una ragione o per l’altra, si decide di cambiare complementi di arredo e dunque lo stile dell’ambiente. In alcuni casi, si può optare per un’autentica rivoluzione, ma è sempre il caso di rispettare alcuni criteri, che possono fare da guida per qualsiasi operazione di arredamento.

Arredare il soggiorno: da dove iniziare

Quando si tratta di arredare il soggiorno, sia esso interno o esterno, il primo passaggio da effettuare è certamente quello di analizzare le proprie abitudini e i propri bisogni. Soltanto così, infatti, si potrà curare la parte più viva della casa, adattandola al proprio stile di vita e alle proprie esigenze.

Un soggiorno all’aperto, così, prevederà una cura particolare per delle fodere per cuscini da esterno e per una disposizione attenta dell’arredamento, che ovviamente sacrificherà elementi pensati più che altro per degli ambienti interni. Si tratta di un dettaglio non indifferente, poiché le fodere per cuscini rappresentano già la prima differenza che separa l’arredamento di un ambiente interno da quello di un soggiorno interno: al di là di questa distinzione, tuttavia, optare per delle fodere cuscini su misura rappresenta un buon punto di partenza per dare un tocco diverso al soggiorno.

Data dunque la premessa di come dei cuscini esterno su misura possano arricchire sapientemente un soggiorno all’aperto, si può guardare con più attenzione a una sala da giorno interna. Ferma restando l’analisi delle proprie abitudini, bisognerà capire quale elemento valorizzare in base alle proprie attività preferite. Nel caso in cui si desideri fare del soggiorno un ambiente in cui dedicarsi alla lettura, ad esempio, andranno valorizzati elementi che risulteranno sacrificati nel caso in cui si voglia adibire la stanza a tranquille serate o sereni pomeriggi da passare davanti la TV. Stessa distinzione, infine, vale anche nel caso in cui si voglia fare del salotto un ambiente dove passare molto tempo con ospiti, amici e parenti.

Un salotto per la lettura

Tra gli elementi da valorizzare certamente nel caso in cui si sia scoperta la propria vena letteraria, non potranno mancare:

  • Una libreria, preferibilmente non in vecchio stile, con ante in vetro e altezze poco pratiche alla consultazione dei testi più in alto.

  • Una poltrona, magari reclinabile, di solito preferibile al divano. Quest’ultimo, tuttavia, resta comunque una valida opzione, soprattutto se a penisola.

  • Una lampada a piantana, per facilitare la lettura nelle ore serali.

Un salotto per la televisione

In un soggiorno pensato per tranquille serate davanti la TV, ovviamente sarà il televisore il fulcro di tutta l’opera di riarredamento. Tra i consigli da seguire, si possono elencare:

  • Posizionare la TV su una parete senza porte o finestre, per facilitare la visione dello schermo.

  • Curare la disposizione di mobili, in maniera tale da nascondere i cavi della TV e di eventuali accessori, tra cui decoder, console e lettori DVD.

  • Utilizzare un divano a penisola, o uno più classico, accompagnato da poggiapiedi, per rendere più confortevole la visione di film e serie TV.

Un soggiorno per ricevere gli ospiti

Infine, se le proprie preferenze sono orientate verso allegre serate in compagnia di amici e parenti, il soggiorno andrà certamente arredato privilegiando i posti a sedere, tramite divani e poltrone, e i piani d’appoggio, per la comodità di tutti i presenti.
La cura del soggiorno implica un’attenzione particolare verso il cuore della propria casa: questa, com’è ovvio, deve rispecchiare i propri gusti e le proprie esigenze, da mettere in primo piano per poter godere della propria abitazione nel migliore dei modi.


L’articolo Come usare al meglio l’aria condizionata in casa è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

Utilizzare l’aria condizionata in casa non è più un optional ormai: si tratta di una vera e propria necessità, visto il caldo che sta affliggendo da diverse settimane il nostro Paese. Non è certo un caso se moltissimi italiani hanno deciso di acquistare un climatizzatore nuovo e se coloro che già ne possedevano uno hanno scelto di accenderlo. Per ottenere il giusto comfort abitativo è indispensabile accendere l’aria condizionata in casa, ma come utilizzarla al meglio? Come fare per evitare di ritrovarsi con bollette della luce salatissime? Scopriamolo insieme.

aria condizionata in casa

L’importanza del climatizzatore per ottimizzare i consumi

Prima di andare a vedere nel dettaglio come utilizzare al meglio l’aria condizionata in casa, conviene fare una precisazione. Il modello di climatizzatore che si è installato nella propria abitazione fa una grandissima differenza in termini di consumi energetici e di prestazioni, dunque il primo problema da porsi dovrebbe essere proprio questo. Chi ha in casa un apparecchio datato dovrebbe prendere seriamente in considerazione la possibilità di sostituirlo con un modello di ultima generazione. Al giorno d’oggi tra l’altro è possibile approfittare di interessanti promozioni, come la speciale offerta climatizzatore di Plenitude, che consente di sostituire il vecchio apparecchio con un modello ad alta efficienza ed ottenere uno sconto del 65% o del 50% se se si acquista uno nuovo senza cambiarlo, grazie al meccanismo della cessione del credito.

aria condizionata in casa

3 consigli per usare al meglio l’aria condizionata in casa

Veniamo adesso ai consigli veri e propri per utilizzare al meglio l’aria condizionata in casa e risparmiare in bolletta.

1 Evitare di impostare una temperatura troppo bassa

Evitare di impostare una temperatura troppo bassa in casa è il primo passo da compiere per un utilizzo responsabile ed ottimale del climatizzatore. Un errore che infatti commettono in moltissimi è proprio quello di esagerare ed impostare una temperatura troppo bassa in confronto a quella esterna. Ciò comporta un aumento vertiginoso dei consumi, che si traduce in bollette salatissime e spesso addirittura insostenibili. Non solo: impostare una temperatura troppo bassa in casa nel periodo estivo è poco conveniente anche per questioni di salute. Se lo sbalzo termico tra l’esterno e l’interno è eccessivo, si rischia di andare incontro a diverse problematiche come mal di gola, emicrania, sindromi da raffreddamento e via dicendo.

2 Approfittare della funzione “deumidificatore”

Per utilizzare al meglio il climatizzatore in casa, riducendo in modo significativo i consumi di energia elettrica, un consiglio utile è quello di sfruttare la funzione “deumidificatore” che si trova in tutti gli apparecchi di ultima generazione. Spesso infatti il calore percepito è dovuto anche ad un eccesso di umidità in casa, che si può eliminare proprio grazie a questa funzione. Deumidificando l’ambiente il climatizzatore consuma molto meno e la temperatura si abbassa comunque di qualche grado, dunque vale la pena provare.

aria condizionata in casa

3 Pianificare accensione e spegnimento dell’apparecchio

Infine, per un utilizzo consapevole e ottimale del climatizzatore è importante pianificare accensione e spegnimento dell’apparecchio negli orari giusti della giornata. In questo modo si evita di farlo andare quando non occorre e si ottiene un comfort abitativo perfetto, senza sprechi di energia.

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L’articolo Come usare al meglio l’aria condizionata in casa è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

31 Agosto 2022 / / La Gatta Sul Tetto

Ora che le vacanze sono finite, molti di noi hanno deciso di rimettersi in forma e di riprendere un’alimentazione sana. Può essere difficile ricominciare dopo tutti gli “sgarri” estivi, ma si tratta comunque di un sacrificio necessario, dato che ne va della nostra salute. Ecco perché oggi vedremo insieme come riprendere a mangiare sano dopo le vacanze, instaurando una nuova routine alimentare controllata e bilanciata.

dopo le vacanze

Come tornare in forma dopo le vacanze estive

Per prima cosa, è necessario iniziare a modificare gradualmente la propria dieta, aggiungendo gli alimenti sani e riducendo le porzioni. Non è il caso di fare tutto e subito, perché lo stomaco – non essendo abituato – potrebbe risentirne. Si parla del cosiddetto effetto Yo-Yo, che può far recuperare rapidamente il peso perduto. A tal proposito, si consiglia di leggere alcuni approfondimenti che spiegano nel dettaglio come perdere peso in modo corretto e duraturo, diffusi online dagli esperti del settore. In secondo luogo, serve fare attenzione al bilanciamento dei nutrienti: significa che bisogna integrare coerentemente le proteine, le vitamine, i sali minerali e tutti gli altri elementi necessari per nutrire il corpo e per ottenere in cambio energia. Inoltre, è di fondamentale importanza concentrarsi sulla colazione, evitando pranzi e cene abbondanti. 

La lista dei consigli utili per adottare una corretta routine alimentare dopo le vacanze estive continua, e include anche l’accortezza di evitare il consumo di cibi spazzatura; si tratta di alimenti ricchi di grasso e piuttosto calorici come ad esempio fritture e alcolici.  Meglio preferire degli spuntini sani, definiti “spezza-fame”, in quanto utili per riempire la pancia e per ridurre la voglia di cibo.

Altri consigli utili per dimagrire dopo l’estate

Come abbiamo visto, non è difficile riprendere un’alimentazione sana dopo le vacanze, ma ci vuole un po’ di impegno e di organizzazione. Oltre a quanto già detto, ci sono altri suggerimenti e trucchi efficaci per dimagrire dopo l’estate, e uno dei più importanti riguarda ovviamente lo sport. L’attività fisica, infatti, è essenziale per mantenere il corpo tonico e in forma, e per eliminare le tossine, oltre ai chili di troppo. Inoltre, è sempre consigliabile optare per alimenti naturali, come nel caso dei cibi biologici e a chilometro zero, che rappresentano una delle tendenze più forti di questi tempi. Gli alimenti industriali o confezionati, infatti, contengono spesso quantità eccessive di sale, di zucchero e di grassi, e possono diventare dei pericolosi nemici per la nostra linea. 

In secondo luogo, si suggerisce di bere molta acqua, essenziale per il corretto funzionamento di tutti gli organi e per mantenere la pelle sana e tonica. Infine, la frutta è un alleato fondamentale, in quanto fa bene (è ricca di fibre e di vitamine) e contiene molta acqua.

30 Agosto 2022 / / Dettagli Home Decor

Instabilelab presenta Milano Collection

Eccellenza ed esclusività sono gli elementi che caratterizzano la nuova collezione di carte da parati e tappeti del brand veneziano. 

Instabilelab non è una semplice azienda di carta da parati, ma un contenitore creativo più ampio che ridefinisce forme e significati del living indoor in ogni sua superficie.

L’azienda veneziana propone infatti una sua personalissima interpretazione di carta da parati, tessuti e tappeti, rimescolando idee e stili diversi capaci di creare abbinamenti estetico-progettuali inediti. Parallelamente, uno studio costante di texture, materiali e di nuove modalità di applicazione rafforza un know-how tecnologico all’avanguardia, necessario per riprodurre grafiche originali su diversi tipi di supporto.

Le creazioni Instabilelab nascono dal desiderio di creare habitat unici, alternativi, esclusivi e dal forte impatto scenografico. Ne è un esempio la nuova collezione dedicata alla prima partecipazione dell’azienda al Salone del Mobile 2022.

Instabilelab presenta Milano Collection

Milano Collection di Instabilelab evoca i canoni d’haute couture con dieci grafiche dall’inconfondibile timbro creativo del brand. Con questa nuova proposta l’azienda introduce una carta da parati, VELLUTO, e i tappeti taftati CARPETIA ROYAL.


“Il nome Milano Collection è stato scelto sia per dare risalto alla prima partecipazione di Instabilelab –afferma Stefano Munaretto, fondatore e Art Director di Instabilelabsia per dare a questa collezione una connotazione di stile e prestigio, qualità che non possono non rimandare a Milano, capitale della moda e del design. Le dieci grafiche presenti nel catalogo sono state studiate appositamente per dare risalto ai due nuovi materiali che portiamo in fiera: Velluto e Carpetia Royal.”

Milano Collection di Instabilelab

VELLUTO. Un’inedita carta da parati ancora più preziosa

Una raffinatissima carta da parati che ricorda le trame e le percezioni tattili morbide del velluto. La nuova proposta di Instabilelab è un nuovo supporto pregiato che si distingue dai consueti parati, per esaltare pareti e ambienti donando un aspetto elegante e sorprendente.


CARPETIA ROYAL. Un tappeto pregiato per ambienti di classe

Sofficissimi, lucidi e d’effetto sono gli inediti tappeti che Instabilelab propone per un target che ricerca qualità e resa estetica ai massimi livelli. Presentati in due forme (rettangolari e rotondi) e in diverse misure, questi complementi d’arredo definiscono lo spazio come elementi distintivi dalla forte potenza espressiva.

carte da parati e tappeti firmati Instabilelab

Instabilelab: qualità e sostenibilità

L’azienda veneziana pone particolare attenzione alla sostenibilità dei processi produttivi. Inoltre, investe nel continuo sviluppo di prodotti di design di alta qualità. Prodotti personalizzabili in termini di dimensione, sviluppo grafico e colore, che rispecchiano lo stile Instabilelab. Uno stile sorprendente e distante dai consueti cliché decorativi.

La produzione dei parati a km 0 e un team di fornitori e artigiani locali sono i protagonisti di una filiera controllata e garantita in ogni suo processo.

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30 Agosto 2022 / / Casa Poetica

Cosa non è decluttering - Casa Poetica

Credo sia arrivato il momento di fare un passo avanti e fare chiarezza anche su cosa non è decluttering.

Si sente parlare di eliminare il superfluo un po’ ovunque, ma ammetto che non sempre mi trovo in accordo con quello che leggo. Penso che a volte ci sia un po’ troppa approssimazione e che molto spesso vengano dati consigli grossolani, al limite del ridicolo.

Voglio provare a fare una cosa: dato che già molte volte ho scritto cosa voglia dire, per me, sbarazzarsi delle cose inutili, oggi voglio parlare di cosa non è decluttering.



Cosa non è decluttering?

 

Una moda

Il fatto che abbia così tanta risonanza fa pensare che fare decluttering sia una tendenza irrinunciabile.

Con tutta franchezza: se vuoi alleggerire casa perché un reel su Instagram è diventato virale, lascia proprio perdere.

Fare Decluttering non è la scoperta del decennio (ti ricordi che già le nostre nonne dicevano “Facciamo un repulisti”?!), ma è un modo di approcciarsi agli oggetti; è scegliere di vivere con leggerezza.



Una corsa contro il tempo

Prendi tutto il tempo di cui hai bisogno, sia a livello pratico, che emotivo.

Rifletti bene sugli oggetti e pensa che una catasta di roba accumulata negli anni non può essere eliminata in due ore.

O meglio, si può: carichi un furgone e butti tutto in discarica, ma è quello che davvero vuoi?!

O ritieni che fare decluttering sia un fatto di scelte consapevoli?!

Con calma, ma senza sosta.

Neppure Roma è stata costruita in un giorno.



Una gara a chi butta di più

Chi stabilisce quanto c’è da eliminare?

Un oggetto? Dieci? Cento?

Tanti quanti te ne senti tu. Punto.

È il processo decisionale che è fondamentale, è l’analisi lucida e obiettiva che fa la differenza. È innescare un circolo virtuoso che ti fa decidere cosa tenere nella tua casa.

Il resto sono solo numeri e i numeri, si sa, sono relativi 😉



Privazione

Niente è più sbagliato che attribuire al decluttering un’accezione negativa, che riporta a un senso di fatica e rinuncia. E neppure che si debba vivere con poche cose, come fossimo tutti asceti.

Il decluttering è scelta, soprattutto. Di tanto o di poco non importa: quello che conta è sapere che non ti privi di qualcosa, ma che dai spazio e risalto a quello che è importante.

Il resto vien da sé.



Una volta sola

Fare una bella cernita di oggetti un’unica volta non è fare decluttering, ma solo fare una bella cernita di oggetti.

Decluttering è un prosieguo di azioni scandite nel tempo, che permette alla tua casa di essere sempre “leggera” e coerente con la tua vita, le tue abitudini e i tuoi gusti.

Tu cambi ed è giusto che la tua casa – e quello che c’è al suo interno – cambi con te.



Un obbligo

Se devo dire cosa non è decluttering, è proprio l’idea che sia un obbligo.

Non è tanto l’immagine che ci sia uno con un frustino che ti impone di svuotare cassetti e di riempire sacchi neri, ma che sia quell’azione che si deve fare per forza per essere felici.

Oh, certo, potrei dirti che il decluttering è la soluzione ai tuoi problemi e che la gioia risiede proprio in quella tecnica, ma non sarei onesta.

Conosco tante persone felici di vivere in case “cariche” e ben poco organizzate e io sono sinceramente felice per loro.

Credo che l’unico obbligo sia essere oneste con te stessa. Ti faccio alcune domande:

  • Vivi bene gli spazi in casa tua?
  • Hai bisogno di alleggerire la casa?
  • Ti senti pronta a farlo con metodo e impegno?

Solo tu puoi saperlo.

Io, al limite, posso aiutarti.





Cover Photo by Mick Haupt on Unsplash.





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29 Agosto 2022 / / Dettagli Home Decor

Idee e consigli per arredare un giardino in stile classico

La fortuna di avere uno spazio verde all’esterno della propria abitazione è un privilegio che non tutti hanno, ma molto apprezzato da chi lo possiede soprattutto a seguito delle vicissitudini che stiamo vivendo da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria da Covid-19. Negli ultimi anni, infatti, è apparso più chiaro che mai quanto sia importante ritagliarsi del tempo all’aria aperta, e in questo senso un giardino rappresenta lo spazio di convivialità e condivisione per eccellenza. Sono tante le impronte diverse che è possibile dare ai vostri salotti en plein air, in questo articolo ci occupiamo di uno stile che negli ultimi tempi sta riprendendo piede ed è molto diffuso tra i designer: lo stile classico.

Giardino in stile classico: un angolo elegante ma non antico

È comprensibile che nel momento in cui si pensa di arredare un giardino in stile classico sorga il dubbio: c’è il rischio che possa sembrare troppo antiquato? Questo è assolutamente evitabile se si adottano le giuste accortezze. Ciò che consigliamo è trovare il giusto equilibrio tra classico e moderno, e questo si può fare facendo le opportune distinzioni fra aspetti di base dell’arredo classico (la pavimentazione peculiare, l’eventuale presenza di piccole statue e colonne ecc.) e i complementi d’arredo quali divani, tavoli, sedie e così via. Sono tante le aziende specializzate nell’arredamento outdoor che propongono complementi dal taglio contemporaneo che tuttavia si integrano perfettamente in un ambiente classicheggiante. Pensiamo ad esempio a Talenti, azienda leader nelle soluzioni di design per l’arredo del giardino, che alle linee più spiccatamente moderne ne affianca altre dal gusto classico, il che non si traduce in un effetto antico, bensì evocativo e raffinato. Un divano da giardino dal piglio delicato ma contemporaneo, realizzato con i migliori materiali e tecnologie di ultima generazione, può ammortizzare l’effetto austero che in alcuni casi restituisce un giardino d’impronta classica. Ma andiamo adesso a vedere quali sono gli elementi imprescindibili di un giardino in stile classico.

Pavimentazione

Il materiale più indicato per la pavimentazione della zona esterna è chiaramente il marmo, rispetto al quale è importante scegliere un tipo trattato in modo tale da essere impermeabile. La sola scelta della pavimentazione è sufficiente di per sé a trasmettere all’intera zona un’aurea di pregio. Il marmo è il materiale predominante di un arredamento in stile classico, insieme al legno e alla pietra: questi contribuiscono a creare un ambiente ricercato ma non necessariamente severo grazie alla loro semplicità. Inoltre, bisogna considerare che il marmo non passa mai di moda, a differenza di altri materiali, ha delle qualità uniche che non seguono mode e tendenze del momento. Un perfetto giardino in stile classico presenta sempre una zona pavimentata dove ricavare un piccolo salottino, nel quale utilizzare mobili dalle linee morbide e sinuose, possibilmente in materiali naturali come legno o vimini.

Statue e colonne

Statue, colonne e capitelli sono il collegamento più immediato con l’universo classico, ma non bisogna pensare che questi debbano inserirsi in un giardino in stile classico in modo maestoso o esagerato. Le riproduzioni delle colonne antiche possono orientarsi sullo stile dorico, più sobrio ed essenziale, fino ad arrivare al corinzio dal tono decisamente più eccentrico. In ogni caso, l’effetto finale è di certo molto scenografico, soprattutto se queste vengono impreziosite da altri oggetti ornamentali come le statue. Quando si tratta di cercare sculture da esterni ispirate all’antichità classica, sul mercato c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Le statue da giardino possono essere realizzati con materiali naturali o artificiali, generalmente costituiti da pietre o metalli. Considerando che le statue sono destinate a una collocazione esterna, devono ovviamente possedere un’elevata resistenza, in particolar modo agli agenti atmosferici. Inoltre dovrebbero anche essere indeformabili per mantenere inalterate le forme. Anche in questo caso il marmo è il materiale più utilizzato. Oltre al marmo sono impiegati anche cotto e terracotta (per la realizzazione di statue medio/piccole). Ma anche il bronzo, che ha il vantaggio della lunga durata, e il granito, che garantisce grande solidità agli oggetti.

Illuminazione

L’illuminazione ideale per arredare un giardino in stile classico? Sicuramente possiamo consigliare lanterne e lampioncini in ferro. In base alle esigenze di arredamento e di illuminazione, questi elementi potranno essere disposti in maniera diversa. Per esempio, fasci di luce spioventi dall’alto per un angolo di lettura ad hoc. Oppure piccole lanterne per agevolare la camminata senza intaccare l’atmosfera soffusa e romantica. Il ferro battuto vanta quel mood retrò che dona un tocco di classe a un ambiente outdoor. Se poi si cerca una soluzione leggermente più moderna si può optare per i lampioncini da muro, più minimal rispetto alle lanterne. Altri materiali tipici dello stile classico dall’effetto pittoresco sono la ghisa e l’ottone. Entrambi si prestano a un arredamento elegante e funzionale. Infine non dobbiamo dimenticare la ceramica. Con questa, oltre ai tradizionali vasi, si possono realizzare persino lampadari da appendere sotto il portico che distingueranno i vostri giardini da tutti gli altri.

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29 Agosto 2022 / / Dettagli Home Decor

 

Cosa sono le facciate ventilate e come funzionano

Le facciate di un edificio, che sia pubblico oppure privato, sono il primo dettaglio che chiunque nota. Come suggerisce il nome, sono la “faccia” di una casa, di un condominio o di una serie di uffici. Per questo, sempre più compagnie di design e di prodotti di architettura hanno lanciato collezioni per diversi sistemi di facciata. Aziende internazionali come Aluprof, specialisti dell’alluminio, che da decenni si occupano di innovazione nel settore.

Tra tutte le novità che stanno prendendo piede, ce n’è una che è stata lanciata durante l’edizione del 2019 del Salone Internazionale della Ceramica (Cersaie) dall’azienda del settore RAK Ceramics. Si tratta delle facciate a ventilazione, un’innovazione fatta di design e tecnologia.

Cosa sono le facciate a ventilazione

Questi sistemi moderni si propongono di rinfrescare tutti gli edifici in modo naturale. Le facciate di questo tipo sono sostenibili e convenienti, sia per l’ambiente che per le tasche dei proprietari. Il loro funzionamento sfrutta i sistemi di raffreddamento come i condizionatori per diminuire i costi energetici. E i costi ambientali, dato che i condizionatori ammontano circa al 10% delle emissioni globali di CO2. Decisamente un beneficio in un mondo che è sempre più caldo.

Infatti, i vantaggi dei sistemi di facciata ventilata abbassano le temperature interne di un edificio, limitando l’uso di dispositivi come i condizionatori. Con le bollette elettriche in rialzo, questa caratteristica è un valore aggiunto.

Ma come funzionano queste facciate?

I rivestimenti vengono messi sulle mura esterne creando un’intercapedine d’aria tra il rivestimento (cioè la parte esterna) e l’isolamento (la parte interna). Così si crea una differenza di temperatura, specialmente durante l’estate Mediterranea. Inoltre, le griglie di ventilazione aiutano contro l’umidità, che viene smaltita verso l’alto. Alcune ricerche del settore hanno riportato una diminuzione del 19% delle temperatura durante il caldo mese di agosto.

Le aziende leader di questi sistemi usano materiali innovativi, come lana di roccia o fibra di vetro per la lastra isolante. Oppure il granulato di vetro per la lastra porta-rivestimento e materiali ecologici, riciclati anche fino all’85%.

Materiali a parte, le facciate a ventilazione sono un’innovazione quasi magica perchè sono adatte sia per edifici vecchi che nuovi, che ricevono sole direttamente o che hanno difetti architettonici. Non solo. Questi sistemi sono adattabili e funzionano con altri tipi di isolamento come quello termico a cappotto. Alcuni offrono l’isolamento acustico, un extra non da sottovalutare.

Insomma, con questi sistemi innovativi, gli edifici rimangono freschi e le facciate diventano un valore aggiunto perchè sono sia funzionali che creative, come le facciate con carta da parati.

L’ultima novità dal settore

I sistemi di facciate ventilate non sono la novità più recente del mercato. Nonostante abbiano iniziato a diffondersi solo negli ultimi anni, la vera novità è un’altra. Stavolta, arriva dal Canada. Si tratta di una nuova tipologia di facciate dinamiche, sistemi sostenibili ed efficienti. In sostanza, questi sistemi contemporanei cambiano l’aspetto esterno di un edificio e la sua temperatura interna grazie a involucri adattivi.

Recentemente, un team canadese ha creato un nuovo sistema di ombreggiamento dinamico ispirato dalle cellule del crostaceo chiamato “krill.” Il sistema basato su pigmento è fatto da celle optofluidiche che contengono uno strato di olio minerale tra due fogli di plastica. Queste facciate possono cambiare aspetto da trasparente ad opaco grazie all’acqua con colorante. In più, questi sistemi per edifici bloccano la luce, se necessario.

Nonostante questa invenzione canadese sia solo un prototipo, la sua (futura) utilità è innegabile. La squadra di ricercatori stimano che queste facciate possono ridurre l’uso di energia per gli edifici, fino al 30% di risparmio. Dato che, nel mondo, gli edifici sono responsabili per oltre il 40% delle emissioni di CO2, le facciate dinamiche sono uno strumento efficiente. Ed anche bello, dato che creano display di luce ed illusioni ottiche.

Insomma, le facciate degli edifici non sono più semplici facciate. Sono innovazioni moderne e sostenibili con un pizzico di creatività che non guasta mai.

 

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