Acquisto del nuovo camino a bioetanolo: tutto quello che bisogna sapere

I camini a bioetanolo stanno riscuotendo un grande successo nell’ultimo periodo, ma la scelta potrebbe rivelarsi più complicata del previsto e mandare in confusione. Del resto l’assortimento di questi camini ecologici e dal design accattivante è abbastanza vasto e variegato, per cui bisogna fare delle considerazioni iniziali, così da non sbagliare.

Seguendo alcuni suggerimenti sarà abbastanza semplice trovare il camino alimentato a bioetanolo che possa fare al proprio caso, ovvero maggiormente adatto per arredare con stile gli ambienti non solo residenziali, ma anche commerciali.

Riscaldare gli spazi a con classe

Un camino a bioetanolo può fare davvero la differenza e portare in casa un tocco di raffinatezza. Facile da accendere e gestire, nonché contraddistinto dalla bassa manutenzione, questo camino riesce a creare un’atmosfera molto suggestiva. Come si sceglie il modello giusto? Sul punto è bene valutare alcune variabili e non farsi guidare solo dal fattore prezzo.

Il primo consiglio da seguire, pertanto, è quello di guardare il catalogo di Maisonfire in modo da avere un’idea sulle varie tipologie disponibili e capire quale possa abbinarsi meglio agli arredi e alle finiture già presenti nella stanza. L’azienda propone versioni compatte da tavolo, che si possono appendere alla parete come fossero dei quadri, da appoggiare al pavimento o da incasso.

In linea generale lo spazio disponibile gioca un ruolo determinante nella selezione del proprio camino a bioetanolo. A tal proposito, quando bisogna fare i conti con una metratura limitata, si può acquistare un modello compatto da posizionare sul tavolo, sulle mensole e ogni altro mobile presente nell’appartamento. Altrimenti andrà bene anche un camino che come fosse un quadro andrà a impreziosire il muro senza ingombrare.

In caso di appartamenti più ampi, invece, molte persone acquistano la versione da poggiare al pavimento, molto pratica e versatile, perché all’occorrenza si può spostare e portare da un punto all’altro della casa. Quando invece l’immobile è in fase di ristrutturazione, una volta prese le misure, si avrà la fortuna di installare un camino a bioetanolo da incasso, che come suggerisce lo stesso nome, richiede la realizzazione di una nicchia apposita.

Altri fattori da considerare

Dopo aver preso attentamente in considerazione lo spazio di cui si dispone si passa alla scelta del design. In questo caso tutto dipende dalle proprie preferenze, ma è sempre opportuno cercare di abbinare il camino ai mobili, ai rivestimenti, ai serramenti e a tutte le altre finiture. In alternativa si può sempre optare per un modello che possa rappresentare un piacevole elemento di contrasto. Il camino a bioetanolo è infatti non solo uno strumento per generare calore, ma anche uno strumento d’arredo molto efficace e dal grande impatto visivo. Numerose anche le combinazioni di colori sulle quale poter spaziare, nonché le versioni moderne, contemporanee e classiche.

Per quanto riguarda invece la manutenzione, a prescindere dal tipo di camino che si sceglie, questa si rivela sempre molto semplice e rapida. I modelli da tavolo, da parete, che si poggiano a pavimento o da incasso richiedono solo la regolare pulizia del vetro, quando presente. L’utilizzatore non dovrà compiere alcuna operazione, perché verrà meno la produzione di cenere, così come di fumi potenzialmente nocivi per la salute all’interno delle stanze. Bisogna solo preoccuparsi di acquistare il combustibile ecologico, ovvero il bioetanolo che viene venduto in taniche e bottiglie di vari formati, a costi comunque accessibili.

In merito ai consumi, invece, si può stare ancora una volta tranquilli, visto che un camino che resta accesso in medi per 5 ore al giorno richiede circa 5 litri di bioetanolo alla settimana, aspetto che non inciderà più di tanto sulle spese fisse familiari mensili. Ogni litro di combustibile è in grado di generare dai 3 ai 4 kw /h, a fronte di un rendimento pari al 100%. Il calore prodotto infatti non verrà disperso nella canna fumaria.

Altre cose da sapere per una scelta ponderata

A differenza di quello che tante persone erroneamente pensano, qualsiasi modello di camino a bioetanolo può essere installato con grande velocità, senza compiere opere murarie, salvo che si tratti di un modello a incasso, per il quale bisogna predisporre un apposito vano nel muro, quindi prendere le giuste misure al fine di eseguire un lavoro a regola d’arte. La semplicità di montaggio agevola la scelta d’acquisto e del resto non sarà nemmeno necessario predisporre una canna fumaria esterna o richiedere appositi permessi edilizi.

Una volta acquistato il proprio camino alimentato a bioetanolo ci sono alcuni requisiti da rispettare, a partire dalle distanze di sicurezza rispetto ai materiali infiammabili, allo stesso modo di ciò che avviene con i tradizionali camini a legna. sarà anche necessario evitare di esporre il camino alle correnti d’aria, perché altrimenti si rischia di compromettere il regolare funzionamento. Naturalmente non bisogna lasciare la fiamma incustodita per lungo tempo e maneggiare con cura il combustibile.

Quando in casa sono presenti bambini o animali domestici è sempre meglio concentrare la scelta d’acquisto sui camini a bioetanolo che sono provvisti di vetro, elemento che offrirà una maggiore protezione in caso di contatto accidentale con la fiamma.

L’ultimo consiglio è quello di evitare di comprare camini a bioetanolo di scarsa qualità, a marchio sconosciuto e spesso proposti a prezzi molto bassi, in quanto non offriranno buone prestazioni. É sempre opportuno prediligere le versioni che vengono distribuite dalle aziende leader nel settore, grazie alle quali ottenere non solo massima durevolezza nel tempo, ma anche design curato in ogni piccolo dettaglio, facile manutenzione, ampia assistenza in fase pre e post vendita, bassi consumi e sicurezza.

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