1 Febbraio 2023 / / VDR Home Design

Top cucina in legno: è la scelta giusta per te? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? Quanto dura? Nel post tutte le risposte.


Stai pensando di cambiare o rinnovare la cucina? Uno dei punti su cui ti starai concentrando di più è sicuramente il piano di lavoro.

Quale materiale (tra i mille esistenti) è meglio per me? Come coniugare bellezza e durata nel tempo?

La risposta non è univoca, perché ognuno di noi ha abitudini diverse quando si tratta di cucinare. Il processo di scelta dovrebbe essere fatto valutando i pro e i contro di ogni materiale, definendo anche lo stile che stai cercando.

Uno dei materiali più belli che puoi scegliere per il tuo piano di lavoro è il legno massello. Il top cucina in legno massello aggiunge calore e bellezza, ma è anche duraturo ed ecosostenibile.

Vediamo insieme come si realizza un piano in legno e quali sono vantaggi e benefici, prima di considerarne l’acquisto.

top cucina in legno massello di rovere con basi e pensili bianco opaco e divano in tessuto grigio

Top cucina in legno massello: come viene prodotto?

I top in legno possono essere realizzati in modi diversi. I tipi di legno che vengono scelti, in entrambi i casi, sono legni duri e quindi più resistenti di altri. Di solito si scelgono legni come l’olivo, ma anche il rovere o il castagno.

Ci sono top formati da legno lamellare, cioè listoni di legno (ricavati dai tronchi) che vengono incollati tra loro.

Questi listoni hanno dimensioni standard (di solito sono larghi circa 20 mm) ed elevate prestazioni tecniche: la resistenza alle sollecitazioni, al peso e alle deformazioni nel tempo.

I listoni vengono assemblati nelle dimensioni richieste per formare il top, che viene poi levigato, rifinito e sigillato per proteggerlo da liquidi e oli.

Cucina con paraschizzi e top in ceramica, tutto in grigio scuro e piano snack in noce

Ci sono poi i top in legno massello, realizzati giuntando più tavolati refilati. Una volta uniti i tavolati di legno c’è sempre il processo di levigatura e rifinitura, a cui seguono i processi di sigillatura.

Questi processi di sigillatura sono fondamentali, perché risolvono uno dei problemi più importanti del legno: la porosità.

Che significa?
Significa che se non è trattato con oli idrorepellenti o resine specifiche, il top in legno assorbe ogni tipo di liquido che ci cade sopra.

Se hai mai avuto esperienza con pavimenti o arredi in legno un po’ datati (e mai trattati) sai di cosa sto parlando. Grandi macchie che scuriscono nel tempo, a cui non si sa (quasi mai) come reagire.

Anche tagli e ammaccature sono un problema non da poco: rispetto ad altri materiali però, sul legno tagli e ammaccature (chiaro, non devono essere incisioni di 5 cm) sono recuperabili. Dettaglio non indifferente.

Ovvio, i top in legno non sono eterni e i trattamenti non sono risolutivi per qualsiasi tipo di danno. Vanno ripristinati nel tempo, ma se curati per bene ripagano nel tempo grazie al loro calore e alla loro bellezza.

top cucina in legno massello di rovere, su cucian bianca con paraschizzi di piastrelle colorate effetto metallo

Un solo materiale, più modi di usarlo

Nelle cucine che si progettano in questi anni il legno e le varie essenze usate per le impiallacciature la fanno da padrone.

Non è infatti una novità la riscoperta dei materiali naturali, poco trattati e ancor meno artefatti. È molto forte la voglia di tornare alla semplicità, mettendosi in casa oggetti e arredi che ci ricordino che la bellezza autentica (e anche imperfetta) è quella che ci serve e che spesso dura di più.

Soprattutto se ami lo stile nordico o rustico ti ritroverai in quello che ho appena detto. Cucine in colori chiari e neutri come il bianco o l’avorio, spesso in finiture opache, che si accompagnano ad impiallacciature come il rovere naturale o thermowood.

cucina in stile provenzale, con basi dogate e top in legno massello

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In contesti come questi, i top per la cucina in legno massello sono perfetti. Non solo piani di lavoro nel senso stretto della parola.

Ormai le cucine sono quasi sempre unite al soggiorno ed è sempre più raro trovare i due ambienti separati. In una situazione del genere è utile poter ricavare un piano snack che ci permetta di fare pasti, anche veloci, senza dover apparecchiare o tirare fuori un tavolo vero e proprio.

È sufficiente uno snack profondo 30 cm, lungo dai 120 cm ai 180 cm per poter consumare una colazione in famiglia o un pranzo al volo, tra un impegno e l’altro.

Se hai un’isola o una penisola lo puoi fissare alle basi, creando così immediatamente una zona per mangiare o leggere. Se invece hai una classica cucina lineare o ad L in una stanza non molto larga, potresti dedicare una parte di parete ad un piano snack di questo tipo.
Saranno sufficienti delle staffe di ancoraggio a parete per avere il supporto che ti serve.

L’altezza del piano snack sarà di circa 90 cm da terra, per cui più alto di un tavolo da pranzo standard. Scegli degli sgabelli comodi, con lo schienale, in linea con lo stile della tua cucina.

top cucina in legno massello di rovere, con paraschizzi in legno, in stile classico con snack a parete

Cura del top cucina in legno: consigli e suggerimenti

Come per tutti i materiali naturali, la resistenza nel tempo si prolunga tanto quanto il materiale viene curato e mantenuto.

Il legno è naturale, cambia nel tempo, è sensibile alla luce e a tutte le sostanze con cui viene in contatto.
Se cucini molto ma questo è proprio il materiale che volevi per casa tua, ci sono alcuni punti di cui dovrai sempre tenere conto.

Come dicevo all’inizio, i top in legno massello sono trattati con vernici idrorepellenti che li rendono resistenti ai liquidi e all’umidità. Questi trattamenti sfumano nel lungo tempo, ed è quindi necessario ripristinarli negli anni.

cucina rustica con tavolo in legno massello e sgabelli vintage. Paraschizzi in pietre diamante e cucina in bianco opaco

Se il top in legno massello è nuovo ed è trattato con vernici idrorepellenti, ti garantisce una durata di almeno 10 anni, tenendo conto che questo valore è certamente influenzato dalla cura che gli si dedica.

Oltre a questo, ricorda di avere sempre qualche premura in più per il tuo piano. È vero che ha un trattamento idrorepellente, ma se rovesci una bottiglia di acqua o vino asciuga subito e bene. Un liquido che rimane per troppo tempo su un materiale di questo tipo potrebbe comunque creare problemi.

Ricorda inoltre di non appoggiare pentole bollenti direttamente sul piano: interponi sempre un sottopentola.

E se lo graffi?
Se hai un po’ di manualità potresti provare da solo a rimediare. Con della carta vetrata leviga il piano lì dove c’è il graffio. Questo porterà via la vernice di finitura e il trattamento, per cui dovrai ricordarti di rifare anche questi due passaggi.

Nel caso di verniciature speciali potrebbe essere necessario verniciare l’intero piano (per non avere macchie e avere una finitura omogenea): in questo caso confrontati con chi ti ha prodotto il piano o con il tuo falegname di fiducia. Eviterai brutti incidenti!

In conclusione: bellezza, durata e calore per un top unico

Siamo alla fine di questo post e sicuramente avrai capito che il top in legno non è una scelta per tutti. Perché richiede attenzione e amore.

Questo però viene ampiamente ripagato dalla bellezza naturale di un piano di lavoro di questo tipo.
Se pensi a come viene prodotto, capisci da solo che il tuo top non sarà mai uguale a quello di un altro, perché ogni tronco è diverso. Si tratta praticamente di un “pezzo unico”.

Ci sono anche risvolti ecosostenibili da non trascurare. Infatti il legno è biodegradabile (se trattato con prodotti adeguati) e può essere riciclato alla fine del suo percorso, creando molti meno rifiuti rispetto alla plastica e al laminato.

Inoltre, anche le emissioni di corpi organici volatili (COV) possono essere ridotte a zero, grazie al tipo di lavorazione effettuata.

Sono sicura che ora avrai le idee più chiare e potrai ragionare bene sulla scelta da fare per avere in casa un piano di lavoro, bello, duraturo e sostenibile.

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