29 Gennaio 2023 / / Case e Interni

Mixare gli stili di arredamento: consigli infallibili su come mescolare con sicurezza

Combina con sicurezza gli stili per una casa davvero personale con i nostri consigli professionali.

Mescolare gli stili di arredamento può essere più facile di quanto pensi. In realtà, ci sono pochissimi “veri” stili di arredamento. La maggior parte degli stili in voga, sono delle “tendenze”, che combinano al loro interno suggestioni di epoche e periodi diversi. Per cui già mescoliamo gli stili in modo più o meno inconsapevole. [Fonte foto di apertura: mosaikhomes.com]

Nonostante, la maggior parte di noi ami più di uno stile, in generale comunque, le persone tendono a propendere per un unico stile di design d’interni nella propria casa. E’ comprensibile: una scelta sbagliata può influire sull’atmosfera della casa in modo negativo e prendere troppe decisioni in un unico periodo della vita, può essere molto stressante.

Questo è uno dei motivi per cui la maggior parte delle persone che vogliono arredare la propria casa senza l’aiuto di un professionista, si riduce ad acquistare tutto in uno o al massimo due negozi (siano essi di design o low cost). Si preferisce giocare sul sicuro, con un arredamento completamente coordinato, ma purtroppo questo non esprime la propria personalità. Nei prossimi paragrafi ti faremo scoprire i trucchi per mixare gli stili di arredamento tra le tue mura. Continua a leggere!

Mixare gli stili di arredamento
Foto Fantastic Frank

A volte, è necessario dover raggiungere un compromesso in famiglia: forse il tuo partner è tradizionale ed ama lo stile rustico, mentre tu prediligi lo stile scandinavo. Progettare per due persone con gusti diversi non deve essere un tiro alla fune. O forse vorresti solo trovare un modo per utilizzare l’antica madia di tua nonna nel tuo soggiorno molto contemporaneo. Se hai ereditato il tavolo antico di famiglia o nelle tue visite ai mercatini hai recuperato un pezzo vintage, non preoccuparti perché, tenendo conto del tuo arredo, è possibile armonizzare il tutto con un attento progetto d’interni.

Mixare gli stili di arredamento
Foto Lauren Pressey

Mixare gli stili può essere piuttosto complesso per chi non è un professionista, ma ciò non significa che dovresti accontentarti. Mescolare più stili assieme richiede uno sforzo in più ed un approccio equilibrato. Il mix di stili è attualmente uno dei metodi di design più popolari in tutto il mondo, proprio perché crea interni interessanti e personali, senza trascurare la praticità.

Mixare gli stili di arredamento
Fonte foto e tutta la casa qui

Oggi sono pochissimi gli architetti e designer di interni che arredano con i set di mobili. E mentre è facile cadere nella trappola di seguire una tendenza specifica, che sia vintage, boho, scandinava o classica, le case di maggior impatto sono quelle che combinano, senza stonature, elementi di più periodi, stili e luoghi. 

Oggi ti esporremo i suggerimenti di design di cui hai bisogno per dare vita a un bellissimo arredamento con mix di stili.

Mixare gli stili di arredamento
Foto Ivan Sorokin

CREA UNA BASE NEUTRA

L’abc dell’interior design, che abbiamo più volte descritto in questo blog, sappiamo che inizia con la scelta di una combinazione di colori. Ma prima di iniziare a scegliere i colori per i tuoi mobili, complementi e decorazioni, devi decidere il colore primario delle pareti.

Se sappiamo di voler provare a mixare più stili, per far risaltare l’arredamento senza appesantire la stanza, questo colore dovrebbe essere scelto tra le tonalità neutre. Le superfici neutre sono una buona base per coloro che non sono a loro agio nel combinare gli stili, così come per coloro che devono unire pezzi che contengono molti colori, perché i colori neutri esaltano ciò che li circonda piuttosto che competere. Non tutti i locali della casa devono essere uguali, ma stabilire una base per ogni spazio, che si coordina con il resto, aiuterà a combinare meglio l’arredamento.

Neutro non è noioso e non è limitato. C’è l’imbarazzo della scelta, puoi optare per un bianco classico o bianco sporco oppure un grigio (grigio perla, tortora, antracite, fumo…), ma anche esplorare la gamma dei beige (corda, guscio d’uovo, champagne…) e delle sfumature intermedie tra grigio e beige. Se mescoli più toni neutri, fai solo attenzione ai sottotoni caldi e freddi.

Questo non significa che le pareti del tuo soggiorno o camera da letto, non possano ostentare un colore diverso, ma significa che le tue fondamenta dovrebbero essere principalmente neutre, il che ti permetterà di introdurre decorazioni colorate in seguito o di scegliere una parete d’accento, che diventerà il punto focale più interessante della stanza.

Mixare gli stili di arredamento
Foto Montse Garriga

UNIFICA CON LA PALETTE DI COLORI

L’obiettivo è creare uno spazio che gli occhi e la mente vedano nel loro insieme. Un modo semplice per mantenere coeso uno stile eclettico (o mix di stili) è attenersi a una palette di colori scelta in modo “intenzionale”. Se la combinazione di colori è scelta in fase preventiva, è più facile riuscire a mescolare insieme due o più stili. Gli interni di tutta la casa si percepiranno unificati, indipendentemente dalla variazione di epoche e stili.

Ebbene sì, puoi avere un’abitazione in stile vintage con accenti boho e scandinavi, se la tavolozza di colori è molto coerente e si basa su tre o quattro colori.

Cerca l’ispirazione cromatica dai pezzi più importanti, dai mobili attuali o che vorresti inserire e presta attenzione alle sfumature che gli stili esistenti già includono. Inoltre, non dimenticare la regola 60-30-10 o 70-20-10 per la miscelazione dei colori.

Leggi anche: La regola dei colori 60-30-10 come usarla nella tua casa

Mixare gli stili di arredamento
Fonte foto e tutta la casa qui

IL CONSIGLIO IN PIU’: Se nella tua collezione di mobili, ce ne sono alcuni che proprio non rientrano nella palette scelta, c’è sempre la possibilità di dipingerli! Una cassettone antico ridipinto in una tonalità ispirata alla poltroncina o al quadro importante, può permettere ad a entrambi i pezzi di convivere bene nello spazio. Se hai mobili di legno con essenze molto diverse, considera di ridipingerli o decaparli per avvicinarli alla stessa tonalità. La vernice è il modo più economico per trasformare qualsiasi cosa!

Mixare gli stili di arredamento
Fonte foto e tutta la casa qui

LA REGOLA DELLO STILE DOMINANTE

Uno dei motivi principali per cui così tante persone abbandonano l’idea di creare un ambiente eclettico è perché non comprendono bene un aspetto fondamentale. La maggior parte, infatti, crede che per mixare stili di arredamento diversi occorra una suddivisione paritaria ovvero nel caso di due stili un 50-50. In realtà non è così, non si tratta di un fifty-fifty: un mix di stili “equilibrato”, significa che deve avere sempre uno stile di arredamento “dominante”. Deve esserci un leader, per così dire. Creare una parità tra epoche ed elementi decorativi diversi, senza permettere a uno di questi di dominare sull’altro, farà solo sembrare l’ambiente disordinato, confuso e poco accogliente.

Invece, con un approccio progettuale, devi decidere a priori quale stile occuperà la maggior parte dello spazio. Ad esempio, supponi di preferire leggermente un design moderno. Invece di dividere l’ambiente 50-50 tra decorazioni contemporanee e pezzi classici/rustici, puoi considerare la regola 80-20. L’80% dovrebbe essere un tipo di stile (quello che ami di più o a cui propendi) e il 20% dovrebbe essere costituito dal resto dello stile o degli stili a cui ti vuoi avvicinare. Ciò contribuirà a inquadrare lo spirito dell’arredamento della tua casa e a dare ad ogni stanza un chiaro senso di orientamento.

A seconda del tuo gusto personale, se vuoi inserire tre stili diversi in una stanza, prova con 70-20-10. Il settanta per cento può essere lo stile dominante, 20 percento un altro stile e 10 percento un altro.

In definitiva, scegli uno stile come stile predominante e poi aggiungi altri stili che ami a piccole dosi. Tuttavia, il consiglio che sentiamo di darti è di non unire troppi stili. C’è una linea molto sottile tra piacevoli contrasti e disordine. Focalizzati su due epoche/tendenze, massimo tre, perché non tutto riesce ad armonizzarsi alla perfezione.

Mixare gli stili di arredamento
Foto Pauline Legoff

ANCHE L’ARCHITETTURA CONTA

Alcuni spazi dettano lo stile di partenza. Potresti vivere in una casa d’epoca di un centro storico, in un palazzo super moderno con molte vetrate, in un loft con pareti di mattone o ancora in una casa di campagna con travi a vista. Questi sono spazi dall’aspetto molto specifico.

Tuttavia, ciò non significa che non puoi arredare un particolare stile architettonico con un diverso stile di interior design. Pensiamo che il contrasto tra l’architettura e l’arredamento degli interni possa spesso avere successo. Ad esempio, un appartamento con un’architettura d’epoca, arredato con mobili contemporanei.

C’è da dire che il flusso temporale ha un certo peso: modernizzare un edificio storico è una soluzione molto più coesa che cercare di far sembrare antico qualcosa di nuovo.

Mixare gli stili di arredamento
Foto Decoryver / Bolboreta Comunicación

NON RAGRUPPARE PER STILI

Potrebbe sembrare più facile designare le singole stanze con stili specifici: una cucina contemporanea, un bagno country, una camera da letto classica, ma il risultato sarebbe tutt’altro che piacevole.

Allo stesso modo, non cadere nella trappola di raggruppare semplicemente oggetti simili all’interno di uno spazio. La combinazione e contaminazione di elementi di stili diversi all’interno della stanza e nel resto degli altri ambienti della casa, creerà un migliore equilibrio generale.

Supponiamo che hai ereditato un bel set composto da divano e poltroncine antiche, ancora in buone condizioni. Vuoi inserire questi mobili nel tuo soggiorno moderno. Il consiglio che ti diamo è di non mettere insieme il set, ma abbina il divano a sedute più contemporanee e sposta le poltroncine antiche (magari dividendole) in camera da letto o in ingresso. Questo contribuirà a distribuire i pezzi in stile diverso non facendoli apparire fuori posto.

Mixare gli stili di arredamento
Foto Megan Taylor

LA DIFFERENZA STA NEL CONTRASTO

Quando iniziamo ad arredare le nostre case, le grandi catene e i colossi dell’arredamento potrebbero essere il primo passo per aiutarci ad acquistare l’essenziale: divani di qualità, letti robusti e cucine funzionali. Ma, una volta fatto ciò, si apre l’opportunità di aggiungere mobili più piccoli, pezzi antichi, oggetti vintage e sedute morbide per completare l’insieme. Ed è qui che iniziamo a personalizzare.

Leggi anche: Dove spendere e dove si può risparmiare

Per mixare gli stili in modo consapevole ci si può basare proprio su quegli elementi decorativi che aiutano a creare quei sani contrasti che consentono ad ogni epoca/stile di distinguersi a pieno titolo.

Uno stile misto snobba le regole fondendo il vecchio con il nuovo, l’economico con il costoso, l’audace con il discreto, il classico con il trendy. Mixare lo stile di arredamento, se fatto nel modo corretto, conferirà carattere e personalità alla tua casa. 

Ad esempio, in un soggiorno prevalentemente moderno che vanta una bella selezione di mobili contemporanei, puoi introdurre accenti tradizionali come un tavolo antico, un tappeto artigianale o un mobile vintage, che conferiranno all’area living un tocco unico e permetteranno all’aspetto eclettico di prendere vita.

Se invece lo stile predominante è classico puoi cercare di sdrammatizzare l’ambiente mettendo sedie di metallo o plexiglas, intorno al tavolo e uno specchio lineare sopra la credenza. Questi sono solo alcuni esempi, ma le possibilità sono infinite!

Fonte foto Bo-Bedre

Sfoggia un look più fresco appendendo quadri astratti per contrastare i mobili in stile antico, che possono far sembrare il tuo arredamento troppo “scontato”. Aggiorna un mobile tradizionale, come una poltrona Bergere, con una fantasia più moderna o colorata, per dargli un nuovo tocco. Le poltroncine anni ‘50 potrebbero aggiungere interesse accanto a un divano moderno, mentre un lampadario antico di cristallo può completare una zona pranzo più moderna.

Quando mescoli stili diversi di interior design, assicurati l’equilibrio posizionando due pezzi dello stesso stile/tendenza (ad esempio: un cassettone e una poltroncina antica in un ambiente moderno) in una stanza in modo che uno solo non sembri fuori posto.

IL CONSIGLIO IN PIU’: E’ più facile mescolare gli stili di arredamento se la maggior parte dei tuoi mobili ha uno stile lineare o è un classico senza tempo. Le icone di design (così come le loro riedizioni più economiche) sono perfette per ogni ambiente e non passeranno mai di moda.

Leggi anche 7 Motivi per inserire un Tavolo Antico nella tua casa

Mixare gli stili di arredamento
Foto Patricia Gallego

TROVA UN PUNTO FOCALE

Ogni stanza dovrebbe avere un punto focale. È la prima cosa su cui si posano i nostri occhi quando entriamo in un ambiente. Specialmente quando stai cercando di far funzionare due o tre stili contemporaneamente, questo è ancora più importante. Oltre a mantenere effettivamente lo spazio equilibrato, pensa anche ad un modo per far risaltare una parte di esso.

Un percorso interessante da poter seguire, è prendere qualcosa di totalmente diverso dal resto del locale e metterlo in mostra, usando il contrasto come punto focale. Se l’interno è prevalentemente country/rustico, allora il punto focale dovrebbe sicuramente ostentare un design contemporaneo (e viceversa).

Una nostra cliente aveva un’enorme credenza barocca, ereditata dalla nonna e voleva portarla nel suo living. Vista in foto, non sembrava appartenere al suo arredamento classico e country francese. Ma quando è stata collocata nel suo soggiorno sulla parete più lunga di fronte all’ingresso, ecco che si è creato un punto focale, dove ridistribuire il resto dei mobili.

In definitiva, se hai un mobile che semplicemente non assomiglia al resto del tuo arredamento, non cercare di nasconderlo. Attira l’attenzione su di esso usandolo come punto focale del tuo spazio e costruendo il resto della stanza attorno ad esso. Questo è un ottimo modo per trasformare in fattore “wow” qualcosa che altrimenti non si adatterebbe bene.

Tuttavia, se dovessi notare che la stanza non ha un mobile che possa risultare dominante, introduci comunque un contrasto. Un punto focale può essere qualsiasi cosa, da un muro di colore o materiale diverso, ad un camino ben valorizzato, fino ad un grande quadro o arazzo o un mobile colorato.

Mixare gli stili di arredamento
Fonte foto e tutta la casa qui

MANTIENI LE PROPORZIONI

Trascurare la dimensione di mobili ed elementi decorativi è facile quando si crea da soli un un mix di stili personalizzato. Di conseguenza, questo è uno dei principali fattori su cui occorre prestare attenzione per evitare di avere una casa caotica allo sguardo.

Per prima cosa considera le dimensioni della stanza e verifica che i tuoi arredi siano “in scala”.  Questo cosa vuol dire? La scala si riferisce alla proporzione e alla dimensione comparativa degli oggetti in uno spazio.

Innanzitutto verificare che gli arredi siano proporzionati alla stanza: niente mobili ingombranti in un soggiorno piccolo. Poi controlla che i mobili che abbini siano della stessa scala: ad esempio, se hai un divanetto esile anni ’50-60 non posizionare vicino grandi poltrone contemporanee dalla seduta profonda e enormi braccioli; così come non funziona un tavolino troppo alto se il divano è contemporaneo e basso.

Mixare gli stili di arredamento
Fonte foto micasarevista

ATMOSFERA COSTANTE E FORME SIMILI

Cerca di mantenere lo stesso mood. Se preferisci un soggiorno lussuoso e formale, non inserire arredi troppo economici e casual. In sostanza, occorre cercare di restare sullo stesso livello, anche se i pezzi di arredo variano nello stile. Ciò manterrà omogenea l’atmosfera della stanza.

Inoltre, un altro trucco per unire stili diversi, è quello di selezionare mobili con forme somiglianti e affini. Facendo un esempio: mobili puliti e lineari che siano scandinavi o anni ‘50 possono avvicinarsi molto, da un punto di vista estetico. Oppure, se ci sono mobili moderni o vintage dalle forme curve, riprendi le curve anche nell’altro stile più antico.

Mixare gli stili di arredamento
Foto Hervé Goluza

LASCIA UNO SPAZIO VUOTO

Non farti prendere dalla decorazione, ma ricorda di lasciare sempre un po’ di spazio vuoto sulle pareti e sul pavimento. Questo “respiro” fisico e visivo impedisce che si arrivi ad avere spazi troppo ingombri e caotici, che non risultano accoglienti. Puoi sempre aggiungere o sostituire strategicamente decorazioni, mobili e altri accessori in un secondo momento.

Mixare gli stili di arredamento
Fonte foto e tutta la casa qui

PER CONCLUDERE

Non sono poche le persone che esitano a mescolare stili di interior design differenti, temendo di poter sbagliare. Ma mettere insieme più di uno stile è uno dei modi migliori per personalizzare la tua casa in base ai tuoi gusti e riflettere la tua personalità. Usando i suggerimenti forniti in questo post, potrai mescolare e abbinare gli stili di arredamento e creare interni coesi e assolutamente originali!

Hai bisogno di aiuto per definire i tuoi stili preferiti e tradurli nel tuo spazio in modo coerente? Basta richiedere una nostra consulenza di interior design qui! Possiamo guardare il tuo spazio tramite foto o video e darti suggerimenti, idee e indicazioni su come realizzare un ambiente che amerai.

Unire gli stili di arredamento: guida a come creare il giusto mix

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Anna e Marco DMstudio – CASE E INTERNI

27 Gennaio 2023 / / Nell'Essenziale

Ciao Creativa ecco per te il video tutorial per creare tulipani in tessuto senza macchina da cucire. Con questo tutorial potrai creare velocemente bomboniere, segnaposto, centrotavola… e tutto ciò che la creatività ti suggerisce! Questo tutorial infatti nasce dalla ricerca del segnaposto ideale per il mio matrimonio!

tulipano imbottito

Video tutorial tulipani in tessuto

Ecco qui il video tutorial, ma prima ti elenco il materiale necessario per la realizzazione dei tulipani in tessuto:

  • Bastoncino in legno o una matita di circa 17-19 cm, una per tulipano.
  • Tessuto in cotone tinta unita o fantasia a piacere  8×16 cm per tulipano (io per realizzare questo video ho utilizzato un tessuto panama rosa in tinta unita).
  • Imbottitura in fiocchi per bambole.
  • Cordino in iuta 50-80 cm in base a quanto vuoi fare i fiocchi lunghi.
  • Nastro in cotone largo 2cm e lungo 30cm, 15cm per parte.
  • Ago, filo e colla a caldo.

Ora ti lascio al video tutorial!

Procedura per realizzare il tulipano

Prima di cominciare a realizzare i tulipani in tessuto prepara tutto il materiale occorrente.

  1. Prendi il tessuto  8×16 cm e incollalo piegandolo su se stesso per formare un tubolare. Se non vuoi utilizzare la colla puoi cucire con un punto filza o a macchina.
  2. Appena si è raffreddata la colla a caldo crea un punto filza in una delle due aperture.
  3. Inserisci all’interno il bastoncino e blocca e annoda il filo con il quale hai realizzato il punto filza. Blocca ulteriormente con della colla a caldo.
  4. Risvolta il tessuto.
  5. Imbottisci con l’imbottitura per bambole.
  6. Crea un orlo nella parte superiore e blocca al centro l’apertura con qualche punto incrociando i margini.
  7. Decora con i nastri ed i cordini che hai scelto!

Per oggi è tutto! ti lascio con una galleria di immagini delle varianti che fino ad oggi ho realizzato!

Per vedere tutti i miei tutorial free vai ai miei tutorial di cucito creativo per i corsi vai agli abbonamenti a Nell’Essenziale su Youtube!

tulipano rosa shabbytulipani bianchi seganpostotulipani in tessutotulipano imbottitotulipano shabby

Questo articolo Tutorial tulipani in tessuto proviene da NellEssenziale.

26 Gennaio 2023 / / Laura Home Planner

come arredare una camera da letto piccola con l’aiuto di una interior design

Partiamo dall’inizio:

cosa vuol dire arredare una camera da letto piccola?

Per qualcuno potrebbe dire arredare una camera da letto 6X6Mt

per qualcun’ altro potrebbe significare attrezzare una camera da letto 3X4Mt

insomma,

arredare una camera da letto piccola potrebbe dire tutto e niente.

Sicuramente ,

se siete arrivati qui è state leggendo questo articolo,

è perché avete qualche difficoltà a capire come gestire lo spazio nella vostra stanza..

ed è da qui che voglio partire .

cosa vuol dire per voi arredare una camera da letto piccola?

Se dovessi dare io la risposta sarebbe:

“arredare una camera da letto in cui non ci sta l’armadio”,

se fosse la mia vicina di casa probabilmente risponderebbe “arredare una camera da letto in cui non ho lo spazio per mettere il comò”

Insomma ,

qualunque sia la risposta il punto focale è sempre lo spazio,

perché di qualsiasi metratura si tratti, la prima cosa da considerare sono le proprie esigenze.

Vi faccio un esempio..

Oggi mi sono imbattuta nel progetto di una camera in cui non è possibile inserire un letto matrimoniale con rete da 160cm, ma è assolutamente necessario collocare un letto con rete da 140cm ..

in poche parole un letto alla francese..

Il mio parere qual’è?

Oltre al fatto che chi ha seguito la ristrutturazione ha fatto qualche errore (si tratta comunque di una casa di 100mq)

probabilmente tra le necessità del proprietario non c’è quella di avere un letto matrimoniale..

Detto questo,

oggi voglio darvi qualche dritta su come arredare una camera da letto piccola in cui il problema sono:

  • Misure delle pareti
  • Disposizione di porte e finestre

Idee e consigli per arredare una camera da letto piccola

A mio avviso ,

una camera matrimoniale deve avere un letto con rete da 160 cm,

pertanto la prima cosa da fare è considerare quale sarà la parete in cui questo verrà posizionato.

Detto ciò,

il letto potrebbe avere misure massime 170cm con un giroletto dall’ingombro minimo,

oppure potrebbe avere la misura stessa della rete nel caso di una struttura autoportante.

1 )la scelta del letto

Chi mi segue sa che per me non ci sono regole per arredare, ma semplici accorgimenti da attuare per ottenere un buon risultato che possa coniugare estetica e praticità.

Se gli spazi sono davvero piccoli un letto con contenitore è davvero comodo,

cambio stagione, coperte ..

insomma,

negli ambienti piccoli, un box in più è utile.

Ne esistono di ogni tipo,

con piedi alti , con ruote, con giroletto alto..

ce ne per tutti i gusti, sopratutto, per quelli che come me vedono polvere ovunque e sanno che il letto a terra potrebbe essere un accumulo di polvere.

Immagine letto samoa bside
immagine letto samoa bside
immagine letto samoa bside

2)i comodini per arredare una camera da letto piccola

I comodini che oggi troviamo sul mercato sono spesso dei veri e propri complementi di design.

Alti, bassi, profondi, sospesi, a terra..

alcuni preferiscono usare una mensola,

qualcun’ altro dei vani giorno appesi,

In plastica, in legno, in vetro, con struttura in ferro..

La misura minima per appoggiarci almeno gli occhiali, il telefono o la bottiglietta dell’acqua dovrebbe essere circa 30 cm di lunghezza per 18cm di profondità.

3)gli armadi

Gli armadi sono la parte più importante per arredare una camera da letto piccola,

spesso se non si ha lo spazio , si ricorre ad armadiature a ponte, ad armadi scorrevoli o con ante complanari,

inutile dire che un armadio con le ante battenti richiede più spazio di apertura rispetto ad uno scorrevole,

60 cm di profondità di fianco più 45/60 cm di apertura dell’anta, ma anche qui ci sono i pro e i contro.

Ad esempio l’armadio scorrevole standard ha una profondità maggiore rispetto ad un armadio battente, solitamente circa 65 cm, questo perchè le ante sono più sporgenti nel punto in cui si sovrappongono e sopra tutto perché sono dotate di un binario su cui scorrono .

Pertanto,

nel caso in cui l’armadio dovesse essere inserito in una nicchia oppure affiancato ad una parete , questa dovrebbe avere almeno profondità uguale all’armadio stesso per non sporgere troppo.

4)lo stile

Se pensiamo a come arredare una camera da letto piccola, il primo colore che viene in mente è quasi sempre il bianco,

ovviamente da luce ed enfatizza il volume,

in realtà però,

proprio per arredare una camera da letto piccola il trucco per renderla meno piccola è usare i colori,

osare con colori freddi su basi calde focalizzerà il vostro sguardo non sulla dimensione della stanza, ma sulla sua particolarità, il suo stile e la sua eleganza.

blu, nero, grigio e perché no , una carta da parati jungle oppure optical?

L’articolo Come arredare una camera da letto piccola proviene da Laura Home Planner.

24 Gennaio 2023 / / diotti.com

Divano appoggiato al muro, posizionato accanto a una lampada a parete e davanti a tavolini da salotto
 

Appoggiato al muro o a centro stanza, davanti alla finestra oppure di spalle all’ingresso: scegliere dove mettere il divano in soggiorno è una decisione tutt’altro che scontata.

C’è chi sfrutta ogni centimetro di spazio libero, chi segue alla lettera le regole del feng shui e chi, invece, punta tutto su idee originali per dare al living un carattere inedito. Il tutto con uno sguardo attento sullo spazio e la conformazione del salotto – sia esso grande, piccolo, mini, regolare o irregolare, in open space con la sala da pranzo o tutt’uno con la zona notte, aperto sulla cucina o condiviso con l’ingresso di casa.

Ma qual è la disposizione migliore?

 

Dove mettere il divano: la disposizione ideale

Sfatiamo un mito: non esiste una regola che determini una volta per tutte quale sia il posto migliore da destinare a sua maestà il divano.

Semmai esistono collocazioni più giuste di altre, disposizioni suggerite o installazioni ideali che risultano funzionali perché maggiormente adattabili alla conformazione dell’ambiente, alla presenza di ostacoli strutturali o all’assetto degli altri arredi (poltrone e tavoli in primis).

Fatta questa premessa, a seconda del modello e delle dimensioni, generalmente i divani si collocano:

Vediamo nel dettaglio le soluzioni.

 

A parete

È la soluzione più utilizzata e diffusa, quella che prevede la collocazione dell’imbottito lungo un muro vuoto, rispetta al meglio il flusso di circolazione nella stanza, fa guadagnare maggiore spazio al centro del salotto e offre una visuale completa sul soggiorno.

Opzione quasi obbligata nei salotti di piccole dimensioni, il layout a parete suggerisce la scelta di un divano lineare a 2, 3 o 4 posti senza tuttavia escludere a priori configurazioni angolari, a L con penisola o chaise longue.

Il consiglio è di optare per un modello proporzionato alla parete, ovvero né troppo corto né troppo lungo. Lo spazio al di là dei braccioli potrà essere riempito da piante verdi, una lampada da terra, un tavolino-servetto o una libreria ad angolo.

La porzione di muro sopra lo schienale potrà invece essere arricchita da decorazioni murali, set di specchi, composizioni di mensole, quadri e poster incorniciati.

Aker - divano lineare posizionato vicino alla parete
 

Prado - divano 3 posti tra la parete e una finestra
 

Carnaby - divano con penisola sistemato davanti al muro
 

Prisma - divano componibile attaccato al muro
 

Salotto con divano a L installato tra due pareti
 

Salotto con divano incassato in una nicchia
 

Salotto open space con divanetto attaccato al muro del salotto
 

Progetto di un ambiente open space irregolare, divano al muro
 

Le regole del Feng Shui

Posizionare un divano a parete è, secondo il Feng Shui, un’ottima soluzione per consentire all’energia di fluire liberamente nella stanza. Per ottenere maggiori benefici, le sedute dovranno essere rivolte verso un panorama piacevole (un giardino, una terrazza, un balconcino fiorito). Allo stesso modo, sarà necessario appoggiare lo schienale al muro per dare un senso di protezione e di sicurezza a chi vi è accomodato.

 

 

In un angolo

Sfrutta la disposizione lungo il muro anche quando le pareti libere sono due. Basterà posizionare le sedute contro la parete maggiore e il bracciolo in corrispondenza della parete minore per creare una piccola alcova di relax.

Va da sé: benché si presti ad accogliere configurazioni lineari, il layout a L trova nei divani angolari la sua massima realizzazione. Tutt’altro che dimenticato, l’angolo occupato consentirà di liberare il centro della stanza e dare all’ambiente un’illusione di ampiezza.

Progetto con divano in un angolo del salotto, sotto una libreria sospesa
 

Progetto di un salotto open space con un divanetto tra due pareti
 

Spazio tra un armadio e una parete ottimizzato con un divano a L
 

Progetto per salotto piccolo con armadio e divano in un angolo
 

Ambiente unico con cucina e soggiorno con divano tra due muri
 

Progetto per open space con divano a L appoggiato al muro
 

Progetto per ambiente unico di 30 mq con divano contro il muro
 

Progetto per ambiente aperto con divano angolare tra due pareti
 

 

A centro stanza

Divano in mezzo al soggiorno? Una soluzione tutt’altro che rara e adatta a salotti di grandi dimensioni che desiderano installare un imbottito in posizione centrale e renderlo il protagonista indiscusso del living.

Non appoggiato al muro, il divano diventa a tutti gli effetti un elemento strutturale capace di determinare un percorso di circolazione nella stanza, dettare la disposizione degli altri elementi (tappeto, tavolino e tavolo da pranzo, se presente), separare visivamente due ambienti vicini o suddividere la zona relax e l’angolo studio del soggiorno.

Come arredo divisorio in open space, il divano dovrà rispettare alcuni accorgimenti estetici. Da una parte, lo schienale non dovrà essere troppo alto, pena la perdita di continuità visiva e il rischio di rimpicciolire l’ambiente o renderlo soffocante.

Dall’altra, la struttura dovrà essere completamente rifinita per risultare gradevole alla vista da davanti, da dietro e su entrambi i lati, o personalizzata con lavorazioni altamente decorative e rivestimenti di pregio.

Abbey - divano di design per centro stanza
 

Softly - divano a L utilizzato come divisorio
 

Progetto di villa unifamiliare con grande divano a centro stanza
 

Jude - divano lineare dividi ambienti
 

Progetto per grande soggiorno rettangolare con divano in mezzo all'ambiente
 

Soggiorno a pianta irregolare con divano separatore
 

Salottino con divano centrale e angolo TV
 

Progetto per living con divano lineare in mezzo al salotto
 

Ambiente open space con divano a L centrale
 

Salotto moderno con divano di fronte alla libreria
 

Open space a pianta irregolare con divano modulare separa ambienti
 

Soggiorno moderno con divano in mezzo alla stanza
 

Paura di cambiare idea? Scegli un sofà componibile.

I divani modulari sono un must have dei contesti abitativi contemporanei, sempre alla ricerca di soluzioni d’arredo non definitive e mutevoli.

I sofà composti da elementi staccabili consentono di aumentare il numero di sedute, rimuovere moduli, aggiungere elementi o spostare schienali e braccioli per creare, a seconda delle necessità, divani lineari, a L, a U, con pouf, con daybed, double-face, a doppia seduta o affaccio fronte-retro.

Prisma - divano a moduli completamente rifinito
 


Peanut B - divano a elementi componibili ideale per un posizionamento centrale

 

Nimes - Divano componibile divisore per centro stanza
 

Messico - divano componibile arrotondato posizionato in mezzo alla zona giorno
 

E la convivialità?

Ricorda che il divano è, da sempre, l’arredo simbolo dei momenti conviviali. Che si tratti di pomeriggi in famiglia o serate tra amici, il consiglio è di scegliere un modello adatto alle necessità e compatibile con lo spazio libero.

Opta per lunghi divani lineari a 4+ posti se devi allestire un soggiorno rettangolare, lungo o stretto, valuta una configurazione a L se l’ambiente è sufficientemente profondo e orientati sui divani ad angolo in caso di un salotto a pianta quadrata o regolare.

I grandi angolari offrono un doppio vantaggio: le sedute si distribuiscono su due lati e la struttura chiusa e raccolta consente di delimitare in maniera netta l’angolo relax dalle zone limitrofe.

 

LEGGI ANCHE > Divani per open space: sì o no?

 

 

Due divani l’uno di fronte all’altro

Se il salotto ha due divani, puoi considerare una disposizione frontale. Questo significa che gli imbottiti saranno posizionati l’uno di fronte all’altro, al centro della stanza, per creare un angolo conversazione intimo e raffinato.

La configurazione parallela porta con sé un certo ingombro. Sì dunque all’utilizzo in ambienti di grandi dimensioni e no all’impiego in salotti piccoli, in cui lo spazio risulterebbe particolarmente sacrificato.

Con due divani al posto di uno rispettare le giuste distanze può diventare una sfida. Considera sempre una passerella libera per muoverti agevolmente tra e dietro gli imbottiti, e se scegli d’inserire un tavolino basso da salotto calcola almeno 50 cm di spazio tra la seduta e il piano d’appoggio.

Lo svantaggio? La posizione dei divani rispetto alla televisione. Così collocati, nessun sofà garantirà la visione frontale dello schermo.

Il vantaggio? La fluidità dei movimenti. Il setting simmetrico fa guadagnare preziosi centimetri in profondità, diffonde una sensazione di ordine ed eleganza, crea un angolo conversazione intimo ed esclusivo (perfetto anche per i salottini di rappresentanza).


Bailey - divanetti di design posizionati frontalmente a centro stanza

 


Rigel - coppia di divanetti con schienale mobile posizionati l'uno di fronte all'altro

 

Progetto per salotto moderno con divani frontali, posizionamento davanti al tavolo
 

Progetto per living con angolo relax e divani frontali davanti alla finestra
 

 

Due divani perpendicolari

Piano B per i salotti con 2 divani: la disposizione ad angolo retto o ad angolo ampio. Il layout a L replica la configurazione dei divani ad angolo con il vantaggio di non fornire una soluzione d’arredo definitiva o permanente.

Ideale per chi ha molto spazio e cerca un’alternativa ai più comuni angolari, questa disposizione geometrica consente di delimitare un’isola inserendo, tra i due imbottiti, tavolini di servizio e lampade da terra di dimensioni notevoli.

Attenzione però all’ingombro in profondità, che nel caso di 2 divani lineari posizionati perpendicolarmente è maggiore, come maggiore è il rischio di un effetto cluttering se lo spazio non è adatto ad accogliere arredi così grandi.


Osaka - coppia di divani di design con rivestimenti diversi, posizionamento a L

 


Square - set di divani diversi, non appoggiati al muro, in una configurazione perpendicolare

 


Saddle - composizione con divani di misure diverse posizionati in mezzo a un soggiorno rettangolare

 


Oakland - collezione di divani lineari a 3 posti con zona relax centrale

 


Softly - combinazione di divani squadrati con rivestimenti abbinati, posizionamento a elle

 


Progetto per salotto con divani a L in mezzo alla stanza

 

Progetto per salotto con ingresso diretto, divani a L appoggiati a due pareti
 

Come abbinare due divani?

Quando si tratta di allestire una zona relax con una coppia d’imbottiti, una domanda è d’obbligo: è meglio scegliere divani uguali e diversi?

Nel caso di divani identici, il problema non si pone: sarà sufficiente adottare lo stesso colore e gli stessi rivestimenti per ottenere un effetto molto uniforme, oppure giocare con tonalità simili per creare una resa ton sur ton.

In caso di divani diversi, invece, la faccenda si complica. Pur non esistendo risposte giuste o sbagliate, le regole dell’interior design suggeriscono l’accostamento di un colore di base (bianco, beige, panna o grigio, per esempio) e di una tinta secondaria.

Rosso bordeaux, verde petrolio, blu pavone, giallo senape, arancione ruggine e viola porpora sono solo alcuni esempi di sfumature d’accento con cui aumentare il potenziale decorativo del salotto.

 

 

Accanto a una poltrona (o due poltroncine)

Abbinare due divani non è l’unica soluzione se desideri allestire un angolo conversazione accogliente o aggiungere qualche posto a sedere. In alternativa a una coppia di sofà, puoi valutare l’inserimento del divano vicino a una bella poltrona da salotto, che diventerà la postazione prediletta per rilassarsi in solitudine o scambiare qualche chiacchiera con gli ospiti.

L’uno di fronte all’altro, l’uno a destra e l’altro a sinistra, tra due pareti oppure per delimitare un’area dell’open space: la disposizione di divano e poltrona dovrà assecondare la geometria della stanza. Per questo, un simile layout risulta particolarmente efficace negli ambienti di piccole dimensioni dove la presenza di due divani – seppur scelti nei formati slim – comprometterebbe la corretta fludità del movimento.

E cosa dire dell’abbinamento tra un divano e due poltroncine? Una tendenza piuttosto diffusa nei grandi loft urbani che puntano tutto sulla filosofia less is more senza tuttavia rinunciare alla convivialità.

Harmony - divani con schienale alto abbinati a poltrone bergère colorate
 

Nest - collezione di divanetti e poltrone abbinati, con struttura in legno massello
 


Bellagio - salotto con divano e poltrona capitonné moderni in colori diversi

 


Tirella - composizione con divanetto e poltrona con schienale basso, abbinati per rivestimento e colore

 


Jude - divano lineare su piedini alti abbinato a una poltrona della stessa collezione, colori diversi

 

Salotto moderno con grande divano lineare e poltrona di design
 


George - soluzione d'arredo con divano barocco moderno e poltrona abbinata

 


Progetto per villa americana con salotto open space arredato con divano e due poltrone

 


Rakel - Salotto contemporaneo con divanetto e due poltrone abbinate

 


Twist - divani e poltrone in stile barocco chic con schienali in fasce di pelle

 


Progetto per soggiorno quadrato con divano angolare e due poltrone

 

LEGGI ANCHE > Abbinare divano e poltrona: idee e consigli

 

 

Vicino all’ingresso

Grandi o piccoli che siano, i moderni open space condividono lo stesso tratto distintivo: l’entrata di casa è affacciata sul soggiorno. Per ovviare al problema, si possono percorrere almeno due strade.

La prima: usare il divano come divisorio. In questo caso, il sofà diventa un vero e proprio complemento separatore in grado di dividere, seppur parzialmente, l’ingresso dal soggiorno. Poiché lo schienale non sarà rivolto verso la porta ma risulterà dare le spalle all’entrata, è bene optare per un divano con spalliera bassa per non chiudere visivamente l’ambiente condiviso.

Se lo spazio vicino all’ingresso è limitato o sviluppato in lunghezza, il divano può comunque essere installato in prossimità della porta, in posizione perpendicolare rispetto ad essa. In questo caso, è consentito anche rivolgere le sedute verso l’entrata di casa, come consigliato dal Feng Shui.


Litchis - divano letto a L di spalle rispetto all'ingresso

 


Lars - divano lineare in piuma posizionato davanti al corridoio d'entrata

 


Skid - divano di design su piedini alti posizionato davanti alla porta d'ingresso

 


Progetto per soggiorno con ingresso aperto, divano componibile con sedute su due lati

 


Progetto per living con ingresso sul soggiorno, divano angolare davanti alla finestra

 


Progetto d'arredo per soggiorno senza ingresso con divano di spalle alla porta

 

 

Davanti a finestre e vetrate

Divano vicino alla finestra: sì o no? La risposta dipende dalla presenza o meno di un televisore in salotto. Nessun dubbio sui benefici della luce naturale, ovviamente, ma allo stesso tempo bisogna considerare che i riflessi sullo schermo renderebbero difficoltosa – se non addirittura impossibile – l’utilizzo dell’apparecchio.

Se per motivi di configurazione spaziale non si può fare a meno di mettere il divano nei pressi di una fonte luminosa, il posizionamento di spalle è fortemente sconsigliato. È preferibile optare per una disposizione laterale rispetto al cono luminoso, che sarà minore e presente nella stanza solo in determinati momenti della giornata.

Salotto senza TV? Spazio allora a soluzioni eleganti con il divano sotto la finestra ma attenzione all’altezza dello schienale, che potrebbe ostacolare l’apertura dei battenti. Via libera anche ai bagni di luce circondati da grandi vetrate e porte finestre a tutta altezza, a patto di avere una vista invidiabile sul panorama esterno.

E mai dimenticare di sfruttare gli accessori a proprio vantaggio: abbinare il rivestimento di tende e cuscini è l’idea perfetta per dare un senso di coesione e coerenza alla decorazione della zona giorno.


Open space di 30 mq con divano a L sotto la finestra

 


Jordan - divanetto senza braccioli davanti alla finesta, poltrona abbinata

 

Grande divano a U installato davanti a due vetrate
 


Bruce - divano angolare con poggiatesta regolabili posizionato davanti a una parete a vetri

 


Newport - divano con sedute estraibili a lato di una scenografica vetrata

 


Progetto per soggiorno con divano angolare davanti alla finestra

 

Progetto per soggiorno con divano laterale rispetto alla finestra
 

 

In un angolo lettura

Chi dice angolo lettura, dice poltrona, ma limitare la scelta a una sola tipologia d’imbottito può essere frustrante. Se la geometria della stanza lo consente, può valere la pena sostituire una bergère, una poltroncina a pozzetto o un’invitante poltrona club con un divano lineare – se lo spazio è ridotto – o una composizione con chaise longue, penisola o méridienne.

Il divano potrà essere idealmente collocato davanti alla libreria oppure essere installato a fianco di uno scaffale di design, con i libri sempre a portata di mano.

Angolo lettura con divano di design e libreria separa ambienti
 


Moser - divanetto dal design nordico accanto alla libreria

 


Lars - divano a L davanti a libreria murale e porta finestra

 


Lars - divano a elle davanti a un'originale nicchia con mensole

 

Esempio di salotto con divano, poltrona e libreria di design
 

Divano a centro stanza con dietro uno scaffale-libreria in stile minimal
Progetto per salotto con divano a centro stanza e muro-libreria

 

 

Dietro a un mobile

…o davanti, a seconda di come lo si voglia vedere. La soluzione riguarda principalmente i divani per centro stanza e suggerisce l’utilizzo di librerie basse terra per organizzare un piccolo angolo lettura salvaspazio e definire, nonostante la continuità degli arredi, aree funzionali differenti.

Non mancano le soluzioni alternative, ad esempio utilizzare lo schienale per appoggiare una consolle retro divano, un buffet basso o un piccolo mobile contenitore, oppure collocare la spalliera al di là di una libreria divisoria a pali e montanti.


Aliante - divano con libreria bassa ad angolo

 


Davos - divano angolare con spalliera bassa e consolle retro divano

 


Holiday - divano ad angolo con libreria integrata su due lati

 


Victor - divano angolare con struttura in pelle e bracciolo-libreria

 


Shanghai - divano con schienale basso e piedi in ferro battuto, madie posizionate sulla parete dietro allo schienale

 


Camelia - divano letto lineare posizionato davanti a una consolle shabby chic

 


Ayton - grande divano angolare con dietro libreria divisoria a montanti

 

Esempio di salotto con divano lineare davanti a una libreria asimmetrica da parete
 

Grande salotto con divano a centro stanza e mobile-libreria retro schienale
 

 

Sotto le scale

Se l’appartamento si sviluppa su due livelli, considera di arredare lo spazio sottoscala con un divanetto lineare di dimensioni ridotte o un grande sofà ad angolo.

Il sofà può trasformarsi in una pratica panchetta da ingresso dove lasciare borse, zaini, sacchetti di stoffa e qualsiasi altro accessorio da non dimenticare prima di uscire di casa. A sua volta, l’imbottito contribuirà a dare una seconda chance a un angolo potenzialmente dimenticato.


William - divano letto sistemato sotto a uno spazio sottoscala

 


Kansas - divano a L posizionato davanti a una scala interna

 


Progetto per salotto con sottoscala occupato da un divanetto a L

 


Marlow - divano componibile in un salotto con poltrone, tavolino centrale e scala a chiocciola posteriore

 

Esempio di salotto moderno con scale interne e divano con penisola installato sotto
 


Progetto per salottino con scale interne, divanetto e piccola parete attrezzata per TV

 


Progetto per una zona giorno con divanetto lineari davanti alle scale

 


Progetto per ambiente open space con zona giorno nel sottoscala

 

 

In un ambiente mansardato

Ultima soluzione, ma non per ordine d’importanza: la posizione di un divano in mansarda o in un soggiorno con soffitto inclinato.

Che il sofà sia appoggiato al muro o staccato dalla parete, poco importa. Ciò che conta è che l’imbottito sia collocato nella zona in cui l’altezza del soffitto è minore per consentire di arredare le pareti alte con mobili sistemici e soluzioni modulari, anche su misura.


Prisma Air - divano modulare con piedi a slitta in un ambiente mansardato

 


Progetto per allestire un salotto ad angolo in un open space con travi a vista

 

 

Da non perdere:

24 Gennaio 2023 / / Coffee Break

La Lota de Macedo Soares House, conosciuta come Casa de Vidro, situata a San Paolo, in Brasile è considerata un capolavoro dell’architettura modernista;
La casa viene considerata un capolavoro dell’architettura moderna brasiliana, nota per la sua armoniosa integrazione con il paesaggio circostante e per l’uso di materiali naturali e principi di progettazione sostenibile.
va su una collina e il design sfrutta la pendenza naturale per creare livelli e spazi diversi, è costruita su pilotis per consentire al paesaggio naturale di scorrere sotto e intorno alla casa.
Una delle caratteristiche più notevoli della casa sono le grandi finestre in vetro, che consentono alla luce naturale di inondare gli spazi interni e permettono una transizione senza soluzione di continuità tra gli spazi interni ed esterni.
La casa ha anche una terrazza e un giardino integrati nel design e contribuiscono alla connessione con la natura circostante. Nel suo progetto l’architetto ha previsto quelli che oggi chiameremmo elementi di design sostenibile, come la ventilazione naturale e il raffreddamento passivo.

A modernist masterpiece in Brazil

The Lota de Macedo Soares House, known as Casa de Vidro, located in São Paulo, is considered a masterpiece of modernist architecture;
The house is considered a masterpiece of modern Brazilian architecture, known for its harmonious integration with the surrounding landscape and for the use of natural materials and sustainable design principles.
The house sits on a hillside and the design takes advantage of the natural slope to create different levels and spaces, it is built on stilts to allow the natural landscape to flow under and around the house.
One of the most notable features of the home are the large glass windows, which allow natural light to flood the interior spaces and allow for a seamless transition between the interior and exterior spaces.
The house also has a terrace and garden integrated into the design and contribute to the connection with the surrounding nature. In her project, the architect included what we would today call sustainable design elements, such as natural ventilation and passive cooling.


L’articolo Quando usare il ritardante di fiamma Ferber Painting è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.

L’ignifugazione con un ritardante di fiamma è necessaria per proteggere dalle fiamme di un incendio i materiali più facilmente infiammabili. Il ritardante di fiamma è particolarmente utile per proteggere mobili e oggetti collocati in prossimità di potenziali fonti d’incendio, ad esempio, l’arredamento tessile posto vicino a una stufa a legna o accanto a un camino, oppure i mobili vicino ai fuochi della cucina. Il ritardante di fiamma torna utile anche per la protezione di elementi architettonici in legno, come travi, soffitti e soppalchi che si trovano in condizione di potenziale pericolo.

Tra i prodotti di questo tipo particolarmente interessante è quello dell’americana Ferber Painting che nel suo catalogo di vernici a utilizzo specialistico, propone un ritardante di fiamma veramente efficace, atossico ed estremamente versatile perché si può applicare su tantissimi tipi di materiali, dal parquet vicino al camino, al tappeto ai piedi di una stufa a legna. Ovviamente, non bisogna aspettarsi più di quello che questo prodotto è destinato a fare. Nessuna “vernice” è in grado di estinguere un incendio!

La specifica funzionalità di un ritardante di fiamma è quello appunto di ritardare la combustione dei materiali trattati. Rallentando la propagazione dell’incendio si riesce ad aver il tempo necessario per mettersi in sicurezza, o per cercare di spegnere l’incendio. Tenete conto che i materiali non trattati, in caso d’incendio, concorrono a far propagare le fiamme in pochissimo tempo.

Ignifugazione e ritardanti di fiamma.

L’ignifugazione è il trattamento al quale vengono sottoposti i materiali facilmente infiammabili, come i tessuti e il legno, con lo scopo di ridurre o ritardare la loro combustione in caso d’incendio.

L’ignifugazione può essere fatta eseguendo un trattamento superficiale del materiale attraverso l’applicazione (a spruzzo, o a pennello) di un apposito prodotto ritardante di fiamma. Questo esposto alle alte temperature ritarda l’accesso dell’aria agli strati più interni del materiale trattato, rallentando l’azione del fuoco.

Campi d’impiego dei ritardanti di fiamma.

I ritardanti di fiamma sono normalmente impiegati nella produzione di mobili, tappezzeria, materassi, tappeti e tende che necessitano di requisiti antincendio. Questi sono anche impiegati per proteggere dispositivi elettronici ed elettrici, come computer e smartphone, televisori, elettrodomestici.

Va detto però che in alcuni casi si tratta di prodotti i cui composti chimici possono essere dannosi per la salute dell’uomo, in particolare quelli a base di bromurati (Brominated Flame Retardants – BFR). Questi, utilizzati fin dagli anni Settanta, sono stati eliminati dal mercato in moltissimi casi. Quelli ancora in uso oggi sono soggetti a una severa regolamentazione.

Il prodotto che propone la Ferber painting non sviluppa alcuna tossicità nemmeno nel caso di un incendio.

Altre caratteristiche interessanti di questo prodotto sono:

  • La resistenza alle alte temperature fino a 800 *C.
  • Certificazione a norma NFPA 701, uno standard creato dall’organizzazione americana National Fire Protection Association per valutare la propagazione della fiamma di tessuti e pellicole in condizioni d’incendio. Si tratta di metodi di prova che si applicano in particolare ai tessili utilizzati nei locali pubblici (scuole, sale cinematografiche, teatri ecc …). Questi devono essere certificati per legge come ignifughi.
  • Durata del trattamento senza limite di tempo.
    Facilità di applicazione. Con questo tipo di prodotto è perfino possibile eseguire l’imbibizione dei materiali per una copertura ancora più efficace. Quindi non solo applicazione a spruzzo, o una facile stesura a pennello o a rullo.

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19 Gennaio 2023 / / Dettagli Home Decor

Anticipazioni novità 2023 del sistema All.arounD Doimo Cucine

Continua la proposta di Doimo Cucine dalla chiara identità Made to feed your soul, che nei prossimi mesi prenderà forma in un articolato catalogo. In esso ogni composizione sarà uno spunto di stile, una suggestione o una provocazione sempre però all’interno del sistema All-arounD.

Trasversale e personalizzabile, richiede la scelta iniziale della tipologia dell’anta – disponibile nelle quattro varianti Aspen, D12, D20 e D23 – del sistema di apertura e della finitura. Dopo, massima libertà progettuale.

All-arounD lascia spazio al disegno dell’ambiente che più rispecchia la personalità di chi lo vive.

Ogni composizione dimostra la capacità dell’azienda di trasformare in realtà l’immaginazione. Da prodotto a progetto grazie alla manualità d’un tempo che oggi si accompagna alla precisione tecnologica.

La novità principale del sistema All-arounD Doimo Cucine

Tra le novità 2023 di sicuro interesse la composizione 02 – D23 in combinazione con D12 in equilibrio perfetto tra essenzialità e praticità. Spazi ampi, vetrate infinite e cornici minime, pochi elementi dai volumi importanti, depositari d’ogni comodità per vivere la cucina, affiancati a capaci colonne che creano movimento con contrasti di profondità e finiture completati dalla leggerezza di una boiserie. Una combinazione armonica di soluzioni per trasmettere una sensazione di serenità.

Il volume del blocco cucina ha linee essenziali che si stagliano decise ma non imperiose, in Fenix NTM® Rosso Jaipur, dalla sensazione tattile vellutata, per un piano cottura con comodi comandi touch da entrambi i lati dell’isola.

La purezza della composizione si manifesta in dettagli dall’eleganza discreta. Come il fianco del piano snack spizzato a 45° che esibisce una raffinata finitura in MDi Syros e mantiene verso l’interno la sua anima d’essenza lignea. O come le colonne interrotte dalla boiserie che vestono ante maggiorate per agevolare la presa e ospitare comode luci.

L’architettura minimalista di stampo nordico delinea un ampio spazio cucina affacciato su un giardino. Lo stesso accade all’interno, con volumi facili da usare: capaci colonne, doppia postazione lavaggio e blocco cottura utilizzabile da ambo i lati.

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19 Gennaio 2023 / / Dettagli Home Decor

13.10 Ristorante progettato da Serena Confalonieri

13.10 Ristorante è il primo progetto di interior design firmato da Serena Confalonieri. Un boutique restaurant da 25 coperti alle porte di Milano che unisce la cifra stilistica ironica e colorata della designer con la filosofia gastronomica dello chef Marcello Passoni, fatta di ingredienti a Km0 e influenze culturali dal mondo.

L’obiettivo è trasmettere una sensazione domestica, dare l’idea di mangiare fuori ma sentendosi un po’ a casa. Il locale si sviluppa intorno a un cortile interno, accogliendo gli ospiti in uno spazio intimo, grazie ad una divisione degli spazi razionale ma informale. Le ambientazioni interne, calde e conviviali, sono caratterizzate da tinte accese ma naturali che richiamano gli ingredienti utilizzati in cucina: pattern eclettici e vivaci, colori brillanti, oggetti di arredo ricercati e pezzi su misura.

I prodotti scelti da Serena Confalonieri

Nella definizione degli interni la designer ha voluto coinvolgere alcune prestigiose aziende del settore dell’arredo, che hanno deciso di far parte del progetto con i loro prodotti e una serie di customizzazioni.

Serena Confalonieri presenta il primo progetto di interior design

Tra i main partner, HD Surface si è occupata delle finiture di pareti e soffitti, mentre Ceramiche Cielo ha firmato l’arredo bagno. A questi si aggiungono una serie di prodotti disegnati dalla stessa Serena Confalonieri: il wallpaper Carnival di Wall&Decò scelto per il bagno, lo specchio Stilla di Potocco che dà profondità al corridoio che collega l’ingresso con le sale del ristorante, la collezione di tableware Kyma di Sambonet e il tappeto di Besana Carpet Lab realizzato appositamente per 13.10 Ristorante.

Tra le aziende partner, Florim ha fornito i rivestimenti ceramici, Servomuto e MM Lampadari rispettivamente lampade a sospensione e applique, Fratelli Levaggi le tipiche sedie chiavarine artigianali. Tra i prodotti firmati dalla designer e utilizzati nel progetto, anche il tessuto jacquard Scott disegnato per l’Opificio, utilizzato per le panche su misura e per i tendaggi dell’ingresso, e il tavolo Archie di Medulum, protagonista assoluto della prima sala.

Per la prima volta, Serena Confalonieri si misura con un progetto di interior: un’occasione per esprimere al massimo la sua creatività – così caleidoscopica e colorata, da sempre applicata a prodotti, grafiche e allestimenti. Il risultato è un progetto estremamente coerente con l’estetica e la filosofia progettuale della designer, fatta di morbidi contrasti e di un utilizzo bilanciato di pattern e cromie.

Biografia di Serena Confalonieri

Serena Confalonieri è una designer e art director indipendente con sede a Milano.
Dopo la Laurea specialistica in Interior Design, ha iniziato a lavorare come assistente docente presso il Politecnico di Milano. Inoltre, ha collaborato con studi di Milano, Barcellona e Berlino e Milano. Da anni lavora nel campo del productgraphic e textile design, progetta interni per residenze e collabora con svariate aziende italiane e internazionali.
I suoi lavori sono stati pubblicati sulle più importanti riviste di settore e si sono aggiudicati importanti premi come le menzioni d’onore ai Young&Design Awards nel 2014 e ai German Design Awards nel 2016. Inoltre, i suoi lavori sono stati esposti in prestigiosi luoghi dedicati al design come La Triennale di Milano e la Galleria Rossana Orlandi. Serena Confalonieri è spesso invitata come relatrice a conferenze sul tema del design e a workshop creativi.

Fotografo: Matteo Imbriani

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18 Gennaio 2023 / / Dettagli Home Decor

Quale pavimento migliora il comfort e invita a camminare a piedi nudi? La risposta è Pergo Rigid Vinyl 2.0.

Il comfort è fondamentale, soprattutto nella cameretta dei bambini. Ecco perché Pergo ha sviluppato i pavimenti in vinile Flex, che offrono quella piacevole sensazione di morbidezza al tatto che invita a camminare a piedi scalzi e riducono i suoni e i rumori, in modo che i bambini possano giocare comodamente. A chi cerca un pavimento dall’aspetto naturale Pergo Rigid Vinyl 2.0 offre decori unici e dall’aspetto veramente autentico e performance tecniche molto elevate che consentono resistenza e facile manutenzione. Impermeabile, estremamente igienico, necessita di poche cure, grazie allo strato superiore ultra resistente, che protegge il pavimento da macchie, sporcizia e usura. Inoltre, come tutti i prodotti Pergo, anche Rigid Vinyl 2.0 è al 100% senza ftalati, per garantire un ambiente più salutare e sicuro.

Il rivoluzionario pavimento in vinile di Pergo

Pergo Rigid Vinyl 2.0 rivoluziona dunque il settore delle pavimentazioni viniliche per estetica e comfort. Il brand svedese Pergo, già inventore del laminato, con la collezione di pavimenti in vinile rigido supera se stesso e ottiene un realismo mai raggiunto in precedenza e, applicando le conoscenze acquisite in quarant’anni di esperienza e le innovazioni introdotte nei suoi pavimenti laminati e parquet, ottiene una resa estetica con micro venature senza precedenti caratterizzata da una bisellatura estremamente naturale e definita. Un’evoluzione che punta non solo all’aspetto estetico, ma anche alle performance tecniche che ogni volta ridefiniscono nuovi standard qualitativi. E risultano i più resistenti sul mercato, con una garanzia dai 20 ai 25 anni.

Nuovo sistema a incastro

Il nuovo sistema a incastro dei pavimenti in vinile rigido di Pergo consente di evitare danni dovuti alle infiltrazioni di acqua o al surriscaldamento localizzato. L’incastro garantisce una tenuta stagna totale del pavimento, rendendo impossibile qualsiasi passaggio di liquidi tra le tavole.

Inoltre, una stabilità dimensionale senza precedenti evita il rischio di surriscaldamenti localizzati in caso di elevate temperature. In più, la totale compatibilità con il riscaldamento a pavimento, sia in posa flottante che, dove previsto, incollata, offre una bassa resistenza termica, risultando una scelta particolarmente efficiente dal punto di vista energetico.

Tre nuove gamme disponibili in classe 33:

  • due formati ‘doga’, Glomma Pro, dieci nuovi decori pensati per dare respiro agli ambienti, e Namsen Pro, sedici decorativi perfetti in ogni stanza, che esaltano tutte le varianti naturali del legno;
  • il modernissimo formato ‘piastra’ della serie Viskan Pro per gli amanti della pietra naturale e delle resine evitando però l’inconveniente del pavimento freddo quando si cammina.

Pergo Rigid Vinyl 2.0 per le ristrutturazioni

Il basso spessore, rende Pergo Rigid Vinyl 2.0 la scelta ideale per le ristrutturazioni: non occorre, infatti, rimuovere il pavimento precedente. Ma non finisce qui: il sistema di installazione super rapido a incastro Uniclic® rende la posa più semplice anche nei punti più difficili. Pergo Vinyl è proposto nelle versioni Rigid Click, Flex Click e Flex Glue:

  • la gamma Rigid Click, resistentissima, è la scelta ideale in caso di posa flottante su sottofondo
  • i pavimenti Flex Click, dal comfort ineguagliabile, sono perfetti per le superfici meno irregolari. Se installati sul materassino Heat, offrono un’eccellente stabilità dimensionale anche in caso di ampia escursione termica.
  • i pavimenti Flex Glue garantiscono il massimo della stabilità dimensionale, se incollati su di un sottofondo senza

Anche i pavimenti Pergo Flex possono essere posati flottanti grazie al loro sistema ad incastro, oppure, in caso di sottofondo perfettamente liscio, possono essere incollati. Entrambi hanno un’ottima riduzione del rumore da calpestio, rendendo più silenziose persino le camminate più spedite.

Per quanto riguarda le finiture, Pergo ha sviluppato per ogni pavimento due battiscopa e profili perfettamente coordinati, in un’ampia gamma di soluzioni disponibili. Grazie al pratico taglierino incluso nella confezione, il profilo può essere sagomato a seconda delle necessità. Completano la fornitura tre tipi di materassino per il fondo, due dei quali in materiale riciclato.

Pergo Rigid Vinyl 2.0, sostenibilità scandinava

Nella progettazione dei nuovi pavimenti in vinile Pergo, la sostenibilità è una delle priorità fondamentali. Il processo produttivo a risparmio energetico e ultramoderno riduce al minimo gli scarti, in modo tale che il pavimento in vinile Pergo sia il più “morbido” possibile per i piedi che lo calpestano… ma anche per il pianeta. E come per tutti i pavimenti Pergo, la manutenzione è molto semplice ed essi dureranno a lungo se curati correttamente: ciò si traduce in un impatto ambientale ridotto nell’arco della vita del pavimento. Tutto nel rispetto della natura e della salute:

  • Senza ftalati
  • Emissioni di COV ridotte al minimo
  • Riciclo degli scarti
  • Produzione energetica efficiente
  • Posa senza colla (facile smontaggio, potenziale riciclabilità)

Sul sito Pergo.it, la realtà virtuale semplifica la vita e aiuta nella scelta: basta rispondere a poche semplici domande per ottenere una panoramica dei pavimenti che meglio si adattano al proprio progetto e avere un’anteprima del risultato finale.

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18 Gennaio 2023 / / Dettagli Home Decor

the most common material used for eco metal roofing

Eco metal roofing refers to the use of environmentally friendly materials in the construction of metal roofs. These materials are designed to be sustainable and have a minimal impact on the environment throughout their lifecycle, from production to disposal. The most common material used for eco metal roofing is steel, due to its durability, recyclability, and energy-efficient manufacturing process. However, there are other options available, such as aluminum, copper, and zinc, each with their own unique properties and benefits. Check out London Eco for the best eco friendly metal roofing.

Comparison of Materials

When considering the most common material for eco metal roofing, it is important to compare the benefits of each material. Steel is strong and durable, and it is also one of the most recycled materials in the world. Aluminum is lightweight and energy-efficient, and it is also 100% recyclable. Copper is long-lasting and self-repairing, and it is also 100% recyclable. Zinc is durable and self-repairing, and it is also 100% recyclable. Recycled metal roofing is sustainable as it is made from recycled materials. Titanium is strong, lightweight, and reflects heat and UV rays. Terne metal is durable, low-maintenance, and has a unique appearance.

Steel

Steel is the most commonly used material for eco metal roofing due to its strength, durability, and recyclability. It is a versatile material that can be molded into a variety of shapes and sizes, making it suitable for use on various types of buildings. Steel roofing is also resistant to weathering, corrosion, and fire, making it a long-lasting choice for roofing.

One of the key benefits of steel as an eco-friendly material is its recyclability. According to the Steel Recycling Institute, over 75% of all steel produced in the world is recycled, making it one of the most recycled materials on the planet. This means that when a steel roof reaches the end of its life, it can be easily dismantled and the materials reused, reducing waste and the need for new raw materials.

Aluminum

Another common material used for eco metal roofing is aluminum. It is a lightweight and durable metal that is resistant to corrosion and requires minimal maintenance. Aluminum roofing is also 100% recyclable, making it a sustainable choice for roofing.

One of the key benefits of aluminum roofing is its energy-efficient properties. Aluminum reflects heat and UV rays, which can help to reduce the amount of energy needed to cool a building. This can lead to lower energy bills and a smaller carbon footprint. Aluminum roofing is also a good choice for areas prone to heavy rain or snow, as it is resistant to water damage.

Copper

Copper is another metal that is commonly used for eco metal roofing. It is a durable and long-lasting material that can last for over 100 years with proper maintenance. Copper roofing is also resistant to corrosion and can develop a natural patina over time, which gives it a unique appearance.

One of the key benefits of copper roofing is its ability to self-repair. Copper has a natural ability to regenerate its protective oxide layer, which helps to prevent corrosion and extend its lifespan. Copper is also 100% recyclable, making it a sustainable choice for roofing.

Zinc

Zinc is another metal that is used for eco metal roofing. It is a durable and long-lasting material that is resistant to corrosion and requires minimal maintenance. Zinc roofing is also 100% recyclable, making it a sustainable choice for roofing.

One of the key benefits of zinc roofing is its ability to self-repair. Like copper, zinc has a natural ability to regenerate its protective oxide layer, which helps to prevent corrosion and extend its lifespan. Zinc is also a good choice for areas prone to heavy rain or snow, as it is resistant to water damage.

Titanium

Titanium is a strong and lightweight metal that is often used in eco metal roofing. It is resistant to corrosion and has a long lifespan, making it a durable choice for roofing. Titanium is also 100% recyclable, making it a sustainable option for roofing.

One of the key benefits of titanium roofing is its ability to reflect heat and UV rays. This can help to reduce the amount of energy needed to cool a building, leading to lower energy bills and a smaller carbon footprint. Titanium is also resistant to weathering, making it a good choice for areas with harsh climates.

Terne Metal

Terne metal is a type of steel that is coated with a layer of tin. It is often used for eco metal roofing due to its durability and long lifespan. Terne metal is resistant to corrosion and requires minimal maintenance, making it a low-maintenance choice for roofing.

One of the key benefits of terne metal roofing is its appearance. The tin coating gives it a unique, matte finish that can add character to a building. Terne metal is also 100% recyclable, making it a sustainable choice for roofing.

Conclusion

In conclusion, the most common material used for eco metal roofing is steel, due to its strength, durability, and recyclability. However, there are other options available, such as aluminum, copper, and zinc, each with their own unique properties and benefits. When considering the best material for an eco metal roof, it is important to consider the specific needs and requirements of the building, as well as the local climate and environment. By choosing a sustainable and environmentally-friendly material, it is possible to create a roof that is not only functional.

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