10 Giugno 2023 / / VDR Home Design

Divano Chesterfield: scoprirne la storia, le caratteristiche e i consigli di stile per integrare questa icona di design nel tuo soggiorno. 


Se c’è un divano che è sinonimo di eleganza e sofisticatezza, quello è di sicuro il Chesterfield. 

Con la sua forma, i materiali di cui è composto e i secoli di storia che lo precedono, è un’icona. Un simbolo di determinati ambienti e contesti, che ci parlano di Inghilterra, nobiltà e raffinatezza

Con l’avvento dell’industria e dell’abbattimento di differenze di costi, anche questo tipo di divano è diventato un oggetto di “massa”, nel senso che oggi è più facile potersi permettere un divano di questo tipo. 

Come possiamo essere sicuri che ci troviamo di fronte ad un divano Chesterfield di qualità? 

Nel post di oggi tocchiamo un po’ di punti fondamentali, per non farci fregare. 

Cominciamo.

divano Chesterfield in pelle bianca in soggiorno in stile classico con marmo e oro
VAMA Divani

Divano Chesterfield: chi lo ha inventato?

Questa domanda è più che lecita, visto che di informazioni in merito non ce ne sono tante. 

La prima poltrona Chesterfield ha visto la luce a Londra, in un laboratorio di un artigiano. La richiesta per una poltrona così speciale era arrivata da Lord Philip Stanhope, conte di Chesterfield (ecco da dove arriva il nome), che era alla ricerca di una poltrona dalla morbida imbottitura, che non gli sgualcisse la divisa quando sonnecchiava sopra la sua poltrona. 

Quindi il nome della poltrona (e dei divani) deriva dalla proprietà terriera del conte e non dal luogo in cui venne prodotta. 

Altra curiosità: poltrone e divani Chesterfield erano sedute di servizio. Non erano destinate ad arredare i salotti di rappresentanza, ma le stanze appartate di servizio, in cui si riposava. Solo in seguito è diventata simbolo di aristocrazia e lusso. 

E avevano anche le rotelle (con la struttura in legno a vista nella parte inferiore): così era più semplice spostarle dove servivano, soprattutto dato il peso imponente di queste poltrone.

Dormeuse Chesterfield Vama Divani

Bottoni, pelle di qualità e forme inusuali: le caratteristiche di un divano Chesterfield di qualità

Quali sono gli elementi che ti vengono in mente se pensi ad un divano Chesterfield? 

Sicuramente i “bottoni”, cioè la tecnica del capitonné. A cosa servono questi bottoni? 

I bottoni, disposti in una rete di rombi o quadrati (chiamati dame), servono a dare tensione alla pelle, per evitare sgualciture, ma anche per evitare che l’imbottitura sottostante si sposti (creando bozzi tutt’altro che comodi). Si unisce una tecnica antica ma sempre efficace, con un risultato estetico davvero di pregio.

Anche la forma, che ricorda un po’ la testa di un ariete: i braccioli rotondi e imbottiti rimandano proprio a questo animale (soprattutto nella versione club), enfatizzando ancora di più la maestosità di questa poltrona. Infine il rivestimento in pelle: non c’è dubbio che questa sia praticamente l’unica scelta possibile di finitura per un divano di questo tipo. I colori originali erano verde bottiglia e cuoio rosso scuro: colori forti e d’impatto, che si integravano perfettamente nei salotti di fine ottocento.

divano e poltrone Chesterfield in biblioteca in stile country Inglese

Come è fatto un divano Chesterfield? Gli elementi immancabili per una qualità duratura

Siccome il divano Chesterfield è praticamente uno stile a sé stante, è bene ricordarsi quali sono le caratteristiche tecniche immancabili. 

Se decidi di investire in un pezzo del genere conviene sapere bene cosa cercare e valutare, per rivolgersi ad artigiani con esperienza in questo campo. 

La struttura del divano deve essere realizzata in legno massello, di solito abete o faggio, per dare resistenza ma anche flessibilità al divano stesso. Scappa se senti parlare di truciolare o materiali simili: la resistenza è imparagonabile. 

Le sospensioni di questi divani sono di solito realizzate con molle biconiche e cinghie di juta, legate a mano come facevano gli artigiani dell’800 (le sospensioni di una volta). Ma ci sono anche delle cinghie elastiche di nuova generazione, ad alta resistenza, che mantengono la seduta flessibile e confortevole, attualizzando questo tipo di divano ma mantenendo intatte le tradizioni.

soggiorno in stile eclettico con cuoio marrone e parete boiserie blu petrolio

E l’imbottitura? 

Sui materiali c’è un po’ di confusione: gommapiuma, poliuretano espanso o resina espansa

In realtà questi tre materiali sono identici: usiamo tre diverse parole per descrivere la stessa cosa. Cioè un materiale plastico (per dare una definizione molto molto sintetica) che esiste in diverse rigidità. La differenziazione della rigidità delle imbottiture si trova nei divani di medio-alta qualità in stile moderno, ma quando parliamo di divano Chesterfield la parola d’ordine è indeformabilità principalmente. 

Per rendere ben tesa la lavorazione capitonnée dello schienale, il poliuretano dovrà essere rigido, quindi con una densità maggiore rispetto a quello che si usa per i cuscini della seduta. Un perfetto abbinamento di resistenza ma anche confort. 

Infine, il rivestimento: il classico dei classici è la pelle, di solito primo fiore (quindi alta qualità). Oggi ne puoi trovare in tutti i colori (non solo i classici colori che abbiamo visto prima) e con differenti tipologie di pellami. 

Volendo puoi averlo anche in finta pelle o tessuto, anche se non sono scelte così usuali, soprattutto se pensi al tipo di divano di cui parliamo. La bellezza e l’imponenza di un pezzo di questo tipo sta anche nella scelta del rivestimento: è vero che la pelle è costosa e va trattata con attenzione, ma ti ripaga con la qualità estetica e di durata nel tempo. E non è finita qui: sai quante variazioni di Chesterfield ci sono? C’è il Bergère (a schienale alto), c’è la dormeuse, c’è il Winchester… prova a dare un occhio e scopri quale ti piace di più.

Divano Chesterfiled in cuoio marrone in soggiorno in stile industriale con parete di mattoni

Chesterfield: un’icona di stile senza tempo per casa tua

A questo punto hai tutti gli elementi di base per capire come riconoscere un divano artigianale Chesterfield da uno più industriale. 

Comprare un pezzo di questo tipo è un investimento anche nel tempo, perché si tratta di un elemento che prescinde il passare degli anni e le mode. E’ un simbolo artigianale, che ha cambiato lo stile e che continua a darci messaggi che oltrepassano i secoli. 

Si tratta di un acquisto anche emozionale, per cui vale la pena di fare uno sforzo, se senti che ti rispecchia e che riflette casa tua e il tuo stile di vita. 

Quale divano Chesterfiled compreresti per casa tua? Ti leggo nei commenti!

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9 Giugno 2023 / / Dettagli Home Decor

Idee per decorare la tavola estiva

Finalmente è giunto quel momento dell’anno in cui si possono sfruttare gli spazi esterni. Chi ha la fortuna di avere una casa con terrazzo o balcone può sbizzarrirsi organizzando pranzi e cene con amici e familiari. Sono sufficienti poche e semplici idee per decorare la tavola in estate. Volete sapere come?

Idee e consigli per decorare la tavola estiva

Per prima cosa occupiamoci di un restyling delle sedute e del tavolo. Approfittiamo di queste giornate di sole per effettuare una pulizia profonda della nostra terrazza o balcone. E all’occorrenza provvediamo anche a riverniciare le sedute e i tavoli di legno. In commercio esistono diverse vernici prodotte apposta per gli arredi esterni. Prima di pensare a come decorare la tavola in estate, pensiamo anche alle nostre piante da esterno. Per i balconi e le terrazze le piante che si adattano maggiormente sono il ciclamino, il geranio, l’ortensia facili da curare.

tavola estiva romantica
LinenMe

Se avete un balcone e la vostra tavola in realtà è un tavolo per quattro, non preoccupatevi potete allestirla in modo elegante. Per esempio con una tovaglia in lino, calici in vetro e posate d’argento. Abbinate dei fiori freschi optando per un colore abbinato alla tovaglia e non dimenticate le candele.

grande tavolo da pranzo apparecchiato in giardino
TineKHome

Se invece avete una tavola molto grande e volete organizzare un aperitivo all’aperto o un pranzo informale con gli amici, potete per esempio utilizzare una tovaglia di cotone oppure dei runner, e come decorazione floreale utilizzare tanti vasetti con rametti di ulivo (molto mediterraneo).

vasetti con gerani recisi decorano la tavola estiva
Pelargonium for Europe

Preferite i fiori feschi e colorati? Bene, allora potete riciclare ad esempio delle bottiglie di vetro o dei barattoli per inserire i vostri fiori preferiti.

I colori neutri sono molto di tendenza e per decorare la tavola estiva, sono perf09etti su un tavolo di legno.

mise en place naturale
Kave Home

Per allestire una tavola naturale, potete utilizzare un servizio di piatti bianco o crema abbinati tovagliette crema e tovaglioli beige. Aggiungete dei dettagli in legno, come ad esempio dei portatovaglioli per esaltare la decorazione e aggiungere colore alla tavola. Qual è l’occasione perfetta per una decorazione da tavola bianca e beige? Questi colori si adattano a quasi tutte le occasioni.

tavola estiva informale
VTwonen

Organizzare il pranzo della domenica è quasi d’obbligo. Se avete una famiglia numerosa e tanti amici vi suggeriamo alcune decorazioni low cost e pratiche. Potete allestire la tavola con tovagliette all’americana o dei runner, preferibilmente in materiali facili da pulire e riutilizzare. Dimenticate i piatti e posate di plastica tradizionali, in commercio potete trovare alternative biologiche come quelli di carta per esempio oppure prodotti con materiali compostabili, o in legno biodegradabili. La plastica è sempre meno apprezzata in tavola, e il rispetto per l’ambiente sempre più diffuso. Portare in tavola insieme all’estetica delle buone abitudini eco-sostenibili, è un’ottima prova di stile.

tavola apparecchiata per cena in giardino
Pelargonium for Europe

Per le cene ricordatevi di scegliere delle candele (che fanno subito estate) e posizionarle nei punti luce. Se avete un soffitto (per esempio nel patio) o una struttura in legno potete realizzare delle lanterne luce fai da te con bicchieri e vasetti di vetro. Vi basteranno dei semplici barattoli di vetro (quelli delle conserve per intenderci) un rotolo di spago, delle candele da posizionare all’interno e il gioco è fatto.

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9 Giugno 2023 / / Dettagli Home Decor

come arredare una cucina nera

Il nero è un colore che definisce i dettagli, si ritrova facilmente in cornici e strutture portanti, illuminazioni e bordature. Ma non solo. É un colore dal fascino indiscutibile che può essere utilizzato in ogni stanza. La cucina nera, in particolare, è il must del momento per estetica ed eleganza oltre ad essere particolarmente di tendenza.
I maggiori brand di cucine infatti stanno proponendo l’arredo per questo ambiente proprio sulle tinte scure osando con il nero per ante e piani di lavoro smorzando i timori del total black nella casa.

La cucina nera e gli abbinamenti

Partiamo dal tanto temuto total black per questa carrellata di idee sulle cucine nere. Una cucina nera, completamente, dalla testa ai piedi, o meglio, dal cappello allo zoccolo, è sinonimo di modernità assoluta. La si trova un moltissimi cataloghi che le aziende propongono con ante in versione liscia, effetto seta o effetto cemento.

arredare con il nero
Depositphotos

Il piano di lavoro si abbina tono su tono oppure accostando l’effetto venato del marmo sempre sui toni scuri. Un piano di questa tonalità è anche pratico da pulire e nasconde le imperfezioni. Il risultato è proprio una cucina nera moderna che spicca su una parete chiara o che va a legare con tavolo e sedie dello stesso colore se non addirittura con divano e base tv per gli open space.

Cucina moderna con isola in marmo bianco
Fantastic Frank

La cucina nera e l’effetto marmo si uniscono in un elegante connubio anche quando il piano di lavoro si schiarisce passando per i toni del tortora e arrivando poi ad un bianco ottico. Il contrasto intramontabile di bianco e nero smorza i timori e rende ancora più raffinato l’effetto finale della cucina regalando luce sul piano di lavoro.

cucina nera e legno
Kitchen ONE by Rational AG

Se il nero dovesse risultare troppo freddo ma al contempo un colore apprezzato a cui non rinunciare la scelta di cucina nera e legno potrebbe essere la risposta più adatta. Il legno ha lo straordinario potere di scaldare solo col lo sguardo e di unire così gli altri elementi della casa con un abbraccio, dal pavimento ai complementi. Si ottiene un equilibrio cromatico e sensoriale che si declina in arredi più classici o dai richiami retrò come la stessa cucina in effetto legno ma tinto di nero.

Cucine nere, questione di stile

Anche se il nero è associato prettamente all’arredo moderno è un colore che cela una grande versatilità, mantiene eleganza ma allo stesso tempo riesce a rendere originale un dettaglio. Basti pensare a una cucina nera di piccole dimensioni: il nero la definisce, la caratterizza e la porta al centro dell’attenzione.

cucina luminosa total black
Fantastic Frank – Palma

Tuttavia, il primo aspetto da considerare nella progettazione di una cucina nera è la quantità di luce naturale presente nello spazio, poiché le tonalità scure tendono ad assorbirla. Per questo motivo è importantissima l’illuminazione, naturale con grandi vetrate o artificiale studiata e ben distribuita.

Una cucina nera è sia femminile sia maschile. Dalla sua eleganza senza tempo si trasforma in un ambiente sportivo o formale semplicemente dosando dettagli dorati o argentati. Una pianta, un camino o una carta da parati faranno la differenza sullo sfondo di una cucina nera, unica ed originale.

Non temete il nero, sarà una matita con la quale disegnare il centro della vostra casa: la cucina.

 

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