13 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

Sono stati ufficialmente resi noti i vincitori del concorso A’ Design Award edizione 2024–2025, uno dei premi di design più autorevoli e riconosciuti a livello globale. Il concorso ha premiato 1821 progetti provenienti da 115 Paesi, suddivisi in 157 categorie del design, tra cui architettura, arredamento, moda, grafica, tecnologia e molto altro.

progetti vincitori del concorso A' Design Award 2024-2025

A’ Design Award: un punto di riferimento mondiale per il buon design

Fondato per promuovere le migliori pratiche del design e valorizzare progetti innovativi, l’A’ Design Award & Competition (https://designaward.com) si distingue come uno dei premi più completi al mondo. La giuria internazionale, composta da accademici, giornalisti del settore, professionisti e imprenditori, valuta ogni candidatura con rigore e attenzione ai dettagli.

Se desideri partecipare alla nuova edizione 2025-2026 del concorso con il tuo progetto, puoi iscriverti qui oggi stesso.

Una piattaforma di ispirazione per designer, architetti e appassionati

Designer, creativi e redattori sono invitati a visitare la galleria online dei vincitori su https://designer.org, dove è possibile scoprire le ultime tendenze del design contemporaneo. Inoltre, su https://design-interviews.com sono disponibili interessanti interviste con i designer premiati, che raccontano il processo creativo e le sfide dietro ogni progetto vincente.

progetto vincitore del premio internazionale A' Design Award 2025
Blur Coffee Table by Dhruv Agarwwal – premio Gold A’ Design Award 2025

Cinque premi di eccellenza: dal Platino al Ferro

Ogni anno, il 30 aprile, l’A’ Design Award premia i progetti che rappresentano l’eccellenza in termini di creatività, funzionalità e innovazione. I riconoscimenti si suddividono in cinque livelli distintivi: Platino, Oro, Argento, Bronzo e Ferro, in modo da valorizzare una gamma ampia di proposte e professionalità.

Le categorie premiate: dal design industriale alla moda

Il concorso abbraccia un’ampia varietà di discipline:

  • Design spaziale: architettura, interior design, urbanistica, paesaggio.
  • Design industriale: elettrodomestici, automobili, tecnologie, utensili.
  • Design della comunicazione: grafica, web, interfacce e marketing.
  • Design della moda: abbigliamento, calzature, accessori.
  • Design dei servizi e strategico: sistemi, servizi, innovazione e gestione del design.
  • Arti e letteratura: per progetti con forte valore culturale e artistico.
progetto vincitore del concorso A' Design Award edizione 2024-2025
Lampada scultura Embrasse Moi di Giuseppe Tortato – premio Platinum A’ Design Award 2025

Una cerimonia di premiazione esclusiva in Italia

I vincitori del concorso A’ Design Award saranno invitati a partecipare alla prestigiosa cerimonia di gala in Italia, dove riceveranno i trofei, i certificati ufficiali e l’annuario cartaceo con la raccolta dei progetti premiati. Inoltre, potranno esporre le proprie opere nella mostra annuale “I migliori design dell’anno”, aperta al pubblico e alla stampa di settore.

A’ Design Prize: più visibilità internazionale per i vincitori

Partecipare all’A’ Design Award significa anche accedere all’A’ Design Prize, un pacchetto esclusivo che comprende supporto in pubbliche relazioni, comunicazione multilingue, distribuzione di comunicati stampa, promozione verso media e giornalisti internazionali, e l’uso illimitato del logo ufficiale del premio. Un’opportunità concreta per far conoscere i propri progetti a livello globale.

Progetto residenziale Port House di Saffet Dikmen – premio Silver A’ Design Award 2025

Iscrizioni aperte per l’edizione 2025–2026

Le candidature per la prossima edizione 2025–2026 sono già aperte. Designer, studi creativi, aziende e architetti interessati possono registrarsi su https://competition.adesignaward.com, dove troveranno tutte le informazioni necessarie: criteri di valutazione, date di scadenza, moduli di partecipazione e linee guida per la presentazione dei progetti.

Perché partecipare all’A’ Design Award

L’obiettivo dell’A’ Design Award & Competition è promuovere un design che abbia impatto positivo sulla società: utile, funzionale, sostenibile e bello. Il premio mira a stimolare la creatività, incoraggiare l’innovazione e contribuire allo sviluppo di soluzioni che migliorino la vita quotidiana. Partecipare significa contribuire a un futuro progettato meglio.

Scopri una selezione di progetti vincitori del concorso A’ Design Award 2024-2025 scelti per voi

In foto il progetto Casa residenziale Moon River di Yi Chun Chung premio Bronze A’Design Award 2025




Tra i progetti vincitore del concorso A’ Design Award abbiamo scelto:

Study Reading Environment by Shih Han Chen – premio Silver A’ Design Award 2025

Curved Chair by Beijing Forestry University – premio Silver A’ Design Award 2025

Numa Beach Club di Juan David Martinez Jofre – premio Silver A’ Design Award 2025

Chong Daybed Daybed by Sema Design Studio – premio Bronze A’ Design Award 2025

 

Nella foto il progetto Cibo Vita Office di Arkiteam Architecture, premio Silver A’ Design Award 2025




Sopra troviamo altri quattro progetti che si sono aggiudicati il prestigioso premio:

Lavello da cucina multispazio New York 60 di Primagran – premio Gold A’ Design Award 2025

Progettazione del punto vendita Slow Bakery di Jing Ting Wu – premio Silver A’ Design Award 2025

Open Mind Coffee Cafe Bar di Kris Lin – premio Silver A’ Design Award 2025

Frigorifero a libera installazione Rbm60f5fbnc di Bertazzonipremio Gold A’ Design Award 2025

 

Sopra il progetto Residenza privata Albadoor Villa di Drew Gilbert, premio Silver A’ Design Award 2025




Ecco altri bellissimi progetti premiati:

Tappeto Daydreamer di Eda Zamanpur e Begum Karadag – premio Iron A’ Design Award 2025

Fractal 9 Sculptural Shelf by Miguel Espejo – premio Bronze A’ Design Award 2025

Hug Me Sitting by Zipeng Zhou – premio Gold A’ Design Award 2025

Lavabo da appoggio della collezione Light di Marta Gebska – premio Bronze A’ Design Award 2025

 

Nella foto il progetto Residenza Arc of Harmony di Shih Cheng Lo, premio Bronze A’ Design Award 2025

Partecipa al concorso A’ Design Award 2025-2026!

Se anche tu aspiri a vedere il tuo progetto riconosciuto a livello internazionale e desideri entrare a far parte di una comunità globale di designer d’eccellenza, è il momento giusto. Le iscrizioni all’A’ Design Award & Competition sono già aperte. Non perdere l’occasione di dare visibilità al tuo lavoro, ottenere prestigio e accedere a opportunità esclusive.

Registrati oggi stesso e candidati per far conoscere il tuo lavoro in tutto il mondo! Iscriviti qui. Per maggiori informazioni sul concorso, invece, visita il sito ufficiale: www.whatisadesignaward.com.

 

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13 Maggio 2025 / / Casa Poetica

Organizzare bagni piccoli - Casa Poetica

Organizzare bagni piccoli può sembrare una missione impossibile: ogni angolo è pieno, ogni centimetro conta, e il rischio di caos è sempre dietro l’angolo. Eppure, con qualche accorgimento mirato e delle scelte intelligenti, anche il bagno più minuscolo può diventare funzionale, ordinato e persino bello da vivere.

Non servono ristrutturazioni né miracoli, ma un mix di decluttering, logica e piccoli trucchi salvaspazio che puoi mettere in pratica anche oggi.



1. Decluttering: il primo passo per organizzare bagni piccoli

Prima di pensare a come organizzare il bagno, assicurati che ci sia solo ciò che ti serve davvero. Nei bagni piccoli, ogni oggetto inutile è un lusso che non ti puoi permettere. Via prodotti scaduti, flaconi mezzi vuoti che non usi da mesi, asciugamani rovinati, campioncini “un giorno li porto in viaggio”.

Più spazio liberi, più spazio puoi organizzare.

Consiglio pratico:

svuota completamente un mobile alla volta. Categorizza. Tieni solo l’essenziale e metti da parte il “forse” in una scatola: se non lo usi entro un mese, saluta e ringrazia.



2. Sfrutta le altezze per organizzare bagni piccoli al meglio

Quando lo spazio orizzontale manca, sali in verticale. Le pareti del bagno sono spesso sottovalutate, ma possono diventare le tue alleate più preziose.

  • Mensole sopra il WC

  • Porta-asciugamani verticali

  • Ganci adesivi sul retro della porta

  • Colonne slim che si infilano in angoli strettissimi

 

Consiglio pratico:

scegli mensole aperte per non appesantire visivamente lo spazio, e abbinale a contenitori neutri per dare un senso di ordine immediato.



3. Ogni oggetto al suo posto: regola d’oro nei bagni piccoli

Uno dei segreti per organizzare bagni piccoli è evitare che le cose vaghino senza una destinazione precisa. Il phon che gira da una parte all’altra, le pinzette mai nel posto giusto, i dischetti di cotone mezzi sparsi… Serve una regola: ogni cosa al suo posto, sempre.

Consiglio pratico:

usa contenitori piccoli e suddivisi dentro i cassetti o nei mobili. Sì a organizer trasparenti o divisori in bambù. Così trovi tutto a colpo d’occhio e smetti di perdere tempo ogni mattina.



4. Mobili multifunzione: alleati per organizzare bagni piccoli

Se devi acquistare mobili, anche piccoli, sceglili con doppia funzione. Il bagno piccolo non perdona gli oggetti inutili o “solo belli da vedere”.

  • Specchi contenitori

  • Sgabelli con vano interno

  • Carrellini su ruote da infilare accanto al lavabo

  • Cassettini slim sotto il lavandino

 

Consiglio pratico:

attenzione alle profondità. Un mobile profondo 40 cm può sembrarti comodo, ma in uno spazio ristretto è meglio un formato compatto, anche da 20 cm, che ti lascia respiro e passaggi liberi.



5. Ordine visivo: fondamentale nei bagni piccoli

Troppi oggetti a vista danno l’idea di disordine, anche se sono perfettamente allineati. E in un bagno piccolo, l’impatto visivo conta quanto la funzionalità.

  • Raggruppa i prodotti in vassoi o scatole

  • Riduci i colori: scegli flaconi neutri o travasa in contenitori coordinati

  • Lascia una parte del piano lavabo libera: è uno spazio che “respira” per te

 

Consiglio pratico:

imposta una “zona beauty” e una “zona pulizia”. Dividere per funzione ti aiuta a gestire meglio anche i momenti della giornata (e ti fa venire meno voglia di lasciare tutto in giro).



Organizzare bagni piccoli non è un gioco di Tetris, è una scelta di libertà

Non serve vivere in una spa di lusso per avere un bagno funzionale, accogliente e ordinato. Organizzare un bagno piccolo significa scegliere cosa conta davvero, trovare soluzioni intelligenti e dare valore allo spazio che hai.

Non c’è bisogno di fare tutto insieme: comincia da un cassetto, da una mensola, da un contenitore. E vedrai che ogni centimetro recuperato sarà un passo verso una quotidianità più leggera.

Serve una mano a organizzare il tuo bagno (e farlo durare nel tempo)?

Offro consulenze pratiche per aiutarti a organizzare spazi piccoli — bagni inclusi — in modo concreto, estetico e sostenibile.

Scrivimi e costruiamo insieme la soluzione perfetta per il tuo spazio — e per il tuo stile di vita.





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13 Maggio 2025 / / Laura Home Planner

Scegliere le sedie giuste per la zona living non è affatto una cosa banale. Anzi, per chi ama l’interior design è quasi un rito: osservare gli spazi, accostare colori e materiali, trovare il giusto equilibrio tra funzionalità ed estetica.

Le sedie non sono solo un oggetto funzionale: sono un elemento chiave del linguaggio della casa, in grado di valorizzare o penalizzare tutto l’ambiente.

In questo articolo ti guiderò passo dopo passo con idee e raccomandazioni concrete, per aiutarti a scegliere le sedie più adatte al tuo living, magari tra quelle più famose e costose, ma senza stress e con un pizzico di ispirazione in più.

sedie living laurahomeplanner.com

1. Parti dalla funzione: a cosa ti servono davvero?

Può sembrare una domanda banale, ma non lo è affatto: quale sarà l’uso principale delle sedie nella tua zona living?

  • Sono sedie da tavolo? Allora devono essere comode, resistenti e facilmente lavabili.
  • Servono come sedute extra accanto al divano? Puoi osare con design più scultorei o decorativi.
  • Le usi ogni giorno o solo in occasioni speciali?

Identificare la funzione principale ti aiuta a restringere il campo e ad evitare acquisti impulsivi o poco adatti.

2. Attenzione alle proporzioni

Uno degli errori più comuni è non considerare bene lo spazio a disposizione. Una sedia può essere bellissima, ma se è troppo ingombrante rischia di rendere tutto l’ambiente caotico.

Prendi bene le misure:

  • Altezza del tavolo (standard: 75 cm)
  • Altezza della seduta (tra 43 e 47 cm in genere)
  • Larghezza minima per ogni sedia: almeno 50 cm, meglio se 60
  • Spazio di movimento tra sedia e muro o altri arredi: almeno 60 cm

Più il living è piccolo, più serve scegliere sedie leggere e visivamente aperte, come quelle con schienale a stecche o trasparenti.

3. Materiali: estetica e praticità

Il materiale delle sedie dice molto sul tuo stile, ma incide anche sulla manutenzione, la durabilità e la praticità.

  • Legno: caldo, accogliente, tradizionale o nordico. Meglio se trattato per resistere alle macchie.
  • Plastica o policarbonato: leggera, colorata, facile da pulire. Ideale per ambienti contemporanei.
  • Metallo: perfetto per ambienti industrial o moderni, attenzione però alla comodità.
  • Tessuto o velluto: elegante e confortevole, ma richiede più manutenzione.
  • Pelle o ecopelle: raffinata, resistente, ma più costosa (specie quella vera).

Il trucco è trovare il compromesso giusto tra bellezza e funzionalità, soprattutto se hai bambini o animali in casa.

4. Coordinare, ma non per forza abbinare

Una delle regole non scritte del design è questa: coordinare sì, ma senza cadere nell’effetto showroom. Le sedie non devono per forza essere identiche tra loro o abbinate al tavolo.

Le combinazioni più attuali prevedono mix tra:

  • Sedie con struttura diversa ma colore simile
  • Stili diversi ma materiali in comune
  • Tutte uguali tranne una o due sedie statement

Il risultato? Un look più vissuto, personale e dinamico.

5. Comfort prima di tutto

Mai sacrificare la comodità per il design. Se le sedie servono per pranzi e cene, o come sedute quotidiane, devono essere davvero comode.

Cosa valutare:

  • Schienale ergonomico: deve sostenere la schiena, non solo essere bello
  • Seduta ampia e morbida: meglio se con imbottitura o cuscino
  • Peso e maneggevolezza: facile da spostare e da pulire sotto

Il miglior test? Sedercisi per almeno 5 minuti prima di comprarla.

6. I colori giusti per valorizzare l’ambiente

Il colore delle sedie può trasformare completamente l’aspetto del tuo living. Ecco alcune dritte per non sbagliare:

  • In ambienti neutri, osa con colori forti o a contrasto
  • In ambienti già pieni di colori, opta per toni chiari o naturali
  • Vuoi un effetto sofisticato? Prova con il total look monocolore
  • Ami lo stile scandinavo? Verde salvia, grigio ghiaccio, bianco opaco sono i tuoi alleati

Un piccolo tocco di colore sulle sedie è spesso sufficiente a dare energia a tutta la stanza.

7. Le tendenze del momento (ma da interpretare con stile)

Le mode cambiano, ma alcune tendenze degli ultimi anni sono davvero interessanti:

  • Sedie in rattan o intrecci naturali: perfette per un living boho o mediterraneo
  • Design vintage rivisitato: anni ’50 e ’70 tornano in versione moderna
  • Sedie imbottite senza braccioli: eleganti e comode, ma poco ingombranti
  • Colori pastello e finiture opache: più calde e discrete

Il consiglio è di ispirarsi alle tendenze, ma sempre adattandole al proprio stile personale.

Conclusione

Scegliere le sedie per la zona living richiede cura, consapevolezza e anche un pizzico di creatività. Non basta trovare qualcosa di bello: deve parlare la stessa lingua della tua casa, integrarsi con armonia e offrire la comodità che cerchi.

Ricorda: le sedie sono oggetti da vivere, non solo da guardare. Siediti, osserva, sperimenta. Gioca con colori, texture e proporzioni finché non trovi il mix che ti rappresenta davvero.

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13 Maggio 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Negli ultimi anni sono sempre di più gli italiani che valutano la possibilità di sottoscrivere l’assicurazione sulla casa. Questo strumento serve fondamentalmente a proteggere il proprio immobile e gli oggetti che si trovano al suo interno.

polizza casa

Purtroppo, per quanto naturalmente speriamo che vada sempre tutto per il meglio, dobbiamo tenere conto di numerosi eventi imprevisti. Ci basta notare la frequenza con cui eventi catastrofali si sono intensificati in Italia.

Ecco perché vogliamo parlare di polizza casa: cos’è nello specifico, cosa copre e perché dovremmo assolutamente valutarla.

Cos’è l’assicurazione sulla casa?

Di certo siamo abituati a parlare di assicurazione auto, un tema molto più frequente rispetto a quello sulla casa per un motivo: i veicoli, per legge, devono essere infatti assicurati per poter essere immessi in strada.

Siamo ancora ben lontani dall’obbligo di sottoscrivere una polizza per la nostra abitazione, eppure sono sempre più gli italiani interessati a questa opzione. Soprattutto considerando, appunto, il meteo instabile in determinati periodi dell’anno in alcune regioni italiane.

Chiaramente le polizze presentano delle soluzioni accessorie tra cui scegliere, quindi ciascuna persona può effettivamente sottoscrivere un’assicurazione adatta a sé e alla propria situazione.

Cosa offre la polizza casa? Le coperture che si possono valutare

La protezione deve sempre essere al primo posto: vagliare un sistema di garanzie significa calcolare un preventivo (e si può fare anche online) per comprendere quale soluzione adottare.

Sono diverse le coperture offerte tra cui poter scegliere, come i danni ai beni: in questo caso si è assicurati in caso di incendio, fumo, esplosione o scoppio, e quindi per i danni all’abitazione.

Possiamo, volendo, chiedere maggiore protezione in caso di furto, che riguarda non solo la nostra abitazione ma anche il box e la cantina. Non dimentichiamo la garanzia danni a terzi – RC Capofamiglia, che invece assicura per danni involontari che possiamo causare. Questa garanzia copre anche la famiglia e gli animali.

Infine, vale la pena menzionare una delle coperture che le persone stanno valutando sempre di più: quella per gli eventi catastrofali. In questo caso, infatti, rientrano tutti quegli eventi naturali imprevedibili che sono molto temuti perché possono causare persino danni piuttosto ingenti all’abitazione.

Cosa copre nello specifico? I danni causati a seguito di un terremoto, di un incendio, di un’esplosione o di uno scoppio. Si può valutare anche la garanzia Alluvione, Inondazione e Allagamento.

La crisi dovuta al clima estremo

Negli ultimi anni, in particolar modo, siamo sempre più interessati alla sottoscrizione della polizza casa proprio in virtù dei disastri naturali che hanno colpito numerose regioni d’Italia, tra cui l’Emilia-Romagna.

Dobbiamo infatti considerare che il 55% delle abitazioni si trova in un contesto rischioso. Ecco perché la politica stessa sta spingendo verso l’assicurazione casa obbligatoria.

Allo stato attuale delle cose, dati europei alla mano, l’Italia è purtroppo uno dei Paesi meno assicurati. Al Sud, in particolar modo, la percentuale è piuttosto bassa, al di sotto del 2%.

12 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

Le tende interne per finestre da tetto aumentano significativamente il comfort degli ambienti in mansarda. Tuttavia, come ogni soluzione, anche queste presentano dei limiti. In questo articolo scoprirai perché vale la pena investire nei sistemi di oscuramento interni, quali aspetti considerare prima dell’acquisto e cosa tenere presente per fare la scelta giusta.

caratteristiche delle tende interne per finestre da tetto
Depositphotos

Caratteristiche delle tende interne per finestre da tetto

Sia le finestre verticali che quelle da tetto richiedono sistemi oscuranti dedicati. Le tende interne montate su finestre da tetto servono a limitare l’ingresso della luce solare e prevenire il surriscaldamento degli ambienti in mansarda.

Le tende moderne possono essere azionate manualmente, tramite telecomando o persino tramite smartphone. Oggi il mercato offre una vasta scelta di modelli, con diversi gradi di oscuramento (parziale o totale) e varianti estetiche.

Ad esempio, nella gamma https://shop.fakro.it/accessori-per-le-finestre/accessori-interni-per-finestre-da-tetto.html troverai soluzioni di alta qualità, disponibili in diversi sistemi di controllo e in numerose colorazioni.

Vantaggi delle tende interne

La funzione principale è quella di proteggere dalla luce solare, ma i benefici non finiscono qui. Le tende interne offrono anche:

  • Protezione dai raggi UV, evitando che mobili e superfici sbiadiscano;
  • Bloccaggio in qualsiasi posizione, grazie alle guide laterali;
  • Riduzione del surriscaldamento nei mesi estivi;
  • Comando comodo e intuitivo, anche tramite app;
  • Facilità di montaggio – si possono installare senza assistenza professionale;
  • Lunga durata e affidabilità, se si sceglie un prodotto di qualità.

In più, garantiscono privacy e migliorano l’estetica della stanza. Possono diventare un elemento decorativo, contribuendo a creare un ambiente accogliente e rilassante.

tende interne oscuranti per finestre da tetto
Depositphotos

Svantaggi delle tende interne

I problemi funzionali più comuni si verificano quando si acquistano prodotti di scarsa qualità, spesso reperibili nei grandi magazzini a basso costo.

Per evitare inconvenienti, è consigliabile affidarsi a marchi specializzati e affidabili, come FAKRO. È inoltre fondamentale installare correttamente la tenda e scegliere la misura giusta seguendo i dati riportati sulla targhetta dell’infisso.

Le tende montate all’interno non offrono isolamento termico durante l’inverno e non proteggono dai rumori esterni, a differenza dei sistemi oscuranti esterni.

Come scegliere la tenda interna per la tua finestra da tetto?

Prima di tutto, definisci l’obiettivo della tenda:

  • Se vuoi oscurare completamente la stanza, scegli un tessuto oscurante;
  • Se desideri solo un effetto filtrante e decorativo, opta per materiali chiari e semi-trasparenti.

Altri criteri da valutare:

  • Tipo di comando: manuale, elettrico o smart (via app);
  • Qualità costruttiva: meglio scegliere marchi noti, che offrono anche garanzie sul prodotto.
Finestra sul tetto con tenda veneziana
Depositphotos

Conclusione

Le tende interne per finestre da tetto rappresentano un investimento intelligente per aumentare il comfort, controllare la luce e valorizzare l’estetica della mansarda. Per ottenere un risultato duraturo ed efficace:

  • scegli il modello in base alle tue esigenze (oscuramento o filtraggio),
  • verifica il sistema di controllo più adatto,
  • affidati a prodotti certificati e garantiti, come quelli proposti da FAKRO.

 

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10 Maggio 2025 / / Case e Interni

Soggiorno verde in casa vittoriana con camino e bow window

Scoprire una casa a schiera vittoriana nel cuore di East Dulwich, uno dei quartieri più affascinanti della Londra del XIX secolo, è come fare un tuffo in un passato che convive perfettamente con il presente. Oggi ti portiamo tra le stanze di un’elegante residenza costruita nel 1879: una casa che celebra il fascino delle case inglesi d’epoca, ma con un twist contemporaneo dato da un uso sapiente del colore alle pareti.

Soggiorno verde in casa vittoriana con camino e bow window

Soggiorno verde in casa vittoriana con camino e bow window

Lo stile inglese in chiave cromatica: intensità, carattere e comfort

Chi ama lo stile british sa bene che non si tratta solo di boiserie e camini d’epoca. Uno degli elementi chiave è l’uso del colore: profondo, deciso, talvolta audace. In questa casa, ogni ambiente comunica qualcosa grazie alla palette cromatica scelta con cura.

  • Il soggiorno è un esempio perfetto di intensità avvolgente: le pareti in verde intenso incorniciano un camino classico e valorizzano la bow window, creando un’atmosfera calda e sofisticata.

  • La sala tv-relax, separata da due porte scorrevoli, si tinge di un terracotta scuro dal sapore rassicurante, perfetto per un ambiente intimo.

  • La zona cucina e pranzo, parte di un ampliamento moderno con lucernari, accoglie il contrasto tra mobili nero inchiostro e pareti rosa cipria: un abbinamento che unisce forza e delicatezza.

  • L’ ingresso mantiene l’eleganza d’epoca con cornici originali e pavimento in legno scuro, mentre le pareti terracotta, dove è stato usato “Picture Gallery Red” di Farrow & Ball riprendono i mattoni della facciata esterna.

  • Nella zona notte, al primo piano, le camere si ammorbidiscono con tonalità celeste-menta o carta da parati floreale, in perfetto stile cottage inglese rivisitato.

  • Il secondo bagno, decorato in stile vittoriano, presenta pareti blu scuro che conferiscono un’eleganza classica e un’atmosfera avvolgente.

  • Nel piano sottotetto troviamo altre tre camere da letto con pareti in mattoni a vista sbiancati e un terzo bagno con piastrelle metropolitana e geometriche.

Soggiorno verde in casa vittoriana con camino e bow window

Vuoi copiare lo stile inglese a casa tua? Parti dalle pareti

Se ami l’eleganza informale delle case britanniche, ecco qualche consiglio pratico per ricreare lo stile inglese con i colori:

  1. Non temere il colore sulle pareti: lo stile inglese predilige tonalità sature e avvolgenti, soprattutto nei soggiorni e negli spazi più vissuti. La marca Farrow & Ball è una delle più amate.

  2. Scegli colori polverosi o ispirati alla natura: verde oliva, blu profondo, bordeaux, ocra, rosa cipria o grigio caldo. Queste sfumature danno carattere, ma restano accoglienti.

  3. Valorizza i dettagli architettonici: se hai cornici, nicchie o camini, usa il colore per metterli in risalto o creare profondità visiva lasciandoli bianchi su pareti colorate.

  4. Alterna intensità: toni profondi per zona giorno, neutri caldi per zona notte, combinazioni di forte impatto per corridoi o ingressi.

  5. Abbina mobili d’epoca o in stile classico con tessuti importanti (velluto, lino grezzo, stampe floreali) per esaltare l’effetto heritage.

Questa casa vittoriana è un esempio perfetto di come si possano unire tradizione e contemporaneità, usando il colore come strumento narrativo. Se vuoi portare un po’ di spirito inglese nella tua casa, inizia da una parete: è proprio da lì che nascono le storie più affascinanti.

Soggiorno verde in casa vittoriana con camino e bow window
Cucina nera e pareti rosa cipria

Cucina nera e pareti rosa cipria

pranzo e soggiorno e pareti rosa cipria

Corridoio vittoriano con pavimento in legno scuro e pareti color terracotta

Camera da letto in stile inglese con pareti celeste e camino originale

Camera da letto in stile inglese con pareti celeste e camino originale

Dettaglio di carta da parati floreale Gucci in cameretta

Dettaglio di carta da parati floreale Gucci in cameretta

Bagno classico con vasca a piedini e pareti blu scuro

Bagno classico con vasca a piedini e pareti blu scuro

Camera in mansarda con parete in mattoni sbiancati

Camera in mansarda con parete in mattoni sbiancati

Pareti colorate e charme vittoriano: ispirazioni dallo stile inglese da copiare
Questa casa vittoriana l’abbiamo notata perché in vendita a Inigo.

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

9 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

Nel 2025, la sostenibilità è diventata una priorità concreta e quotidiana. Non è più vista come un problema distante o una moda passeggera, ma come una necessità tangibile che sta trasformando ogni ambito della nostra vita – compreso il design d’interni. Il recente Salone del Mobile di Milano ha evidenziato come l’industria stia abbracciando un approccio sistemico al design sostenibile, presentando soluzioni innovative che combinano estetica, funzionalità e responsabilità ambientale.

Il design sostenibile di Arper al Salone del Mobile di Milano 2025
In foto allestimento “Space To” del brand Arper al Salone del Mobile.Milano 2025

Design sostenibile: materiali che coniugano etica, estetica e funzionalità

Una delle trasformazioni più visibili nel design d’interni del 2025 riguarda l’uso di materiali sostenibili, riciclati e biodegradabili. Oggi, arredare responsabilmente significa preferire elementi che abbiano un impatto minimo sull’ambiente senza sacrificare bellezza e qualità.

Designer attenti stanno sostituendo plastiche e legni esotici con alternative come bambù rigenerabile, sughero, metalli riciclati, legno recuperato e tessuti eco-certificati, come il lino biologico o il cotone organico.

In forte ascesa anche materiali innovativi e sperimentali, tra cui:

  • Il micelio, un materiale simile al cuoio derivato dalle radici dei funghi, utilizzato per sedute e rivestimenti.
  • Il biovetro, un’alternativa più sostenibile al vetro tradizionale, riciclabile all’infinito e prodotto con emissioni ridotte.
  • I compositi bio-based, impiegati in pannelli e superfici con eccellenti prestazioni termiche e ambientali.

Questi materiali offrono nuove possibilità creative, ma anche soluzioni pratiche: sono spesso più leggeri, versatili e resistenti, contribuendo a un arredamento più consapevole e innovativo.

sedia di design sostenibile in plastica riciclata

In foto la nuova Catifa (RE) 46 di Arper presentata al Salone del Mobile. Una nuova versione dell’iconica sedia, con scocca in plastica 100% riciclata da materiali post-consumo e post-industriali.

Il design circolare: una nuova filosofia abitativa

Nel 2025, il concetto di design circolare sta diventando centrale. Lontano dalla logica usa-e-getta, questo approccio mira a progettare oggetti e spazi destinati a durare nel tempo, essere riparati, riconvertiti o completamente riciclati.

Una delle applicazioni più concrete è l’uso di mobili modulari, componibili e personalizzabili, che possono cambiare forma e funzione nel corso degli anni. Questo tipo di arredo riduce la necessità di sostituire tutto a ogni cambiamento di esigenza, e favorisce un uso più sostenibile delle risorse.

Al Salone del Mobile, molti espositori hanno adottato questo approccio, riutilizzando stand e materiali per ridurre l’impatto ambientale. I mobili modulari, facilmente riconfigurabili, permettono di adattarsi alle esigenze in evoluzione degli utenti, prolungando la vita utile dei prodotti.

stand Lago al Salone del Mobile realizzato in ottica sostenibile
LAGO ha presentato uno stand progettato da EFGROUP che unisce estetica, funzionalità e vera sostenibilità, grazie a un approccio basato su Life Cycle Assessment (LCA).

Anche il ritorno del second hand ha acquisito dignità progettuale: acquistare pezzi vintage o ristrutturati è oggi una scelta di gusto e responsabilità. Questi oggetti raccontano storie, durano a lungo e riducono la domanda di nuove produzioni.

Infine, cresce la passione per l’upcycling e il DIY: trasformare vecchi mobili in pezzi unici è non solo creativo, ma anche ecologico. Questo trend incoraggia la personalizzazione e riduce drasticamente sprechi e rifiuti.

Case intelligenti ed efficienti: la tecnologia al servizio dell’ambiente

Un altro aspetto fondamentale del design sostenibile è l’efficienza energetica, sempre più legata alla domotica e alle nuove tecnologie. Le case del 2025 sono veri e propri ecosistemi smart, in grado di ridurre consumi e sprechi senza rinunciare al comfort.

Ecco alcune innovazioni chiave:

  • Termostati intelligenti che regolano la temperatura in base alla presenza o all’orario, riducendo sprechi di riscaldamento e condizionamento.
  • Elettrodomestici di classe A+++, progettati per consumare meno acqua ed energia.
  • Sistemi di illuminazione a LED automatizzati, che ottimizzano la luce in ogni ambiente.
tecnologia innovativa e design sostenibile per la casa del futuro
Vimar amplia il sistema View Wireless con dispositivi Bluetooth su guida DIN, per una smart home più intuitiva e funzionale, anche con terze parti.

Accanto alla tecnologia, anche le fonti energetiche stanno cambiando. L’installazione di pannelli solari è sempre più accessibile, e i tetti verdi offrono isolamento naturale, miglioramento della qualità dell’aria e un tocco estetico straordinario.

Queste soluzioni dimostrano che l’innovazione può essere anche verde, con un impatto concreto sulla vita quotidiana e sull’ambiente.

Design Biofilico: benessere psicofisico e connessione con la natura

Nel 2025 il design biofilico è una tendenza dominante, e non solo per motivi estetici. Si tratta di un approccio che mira a rafforzare la connessione tra l’uomo e la natura attraverso scelte progettuali precise.

Pareti verdi, piante da interno, materiali organici e massima esposizione alla luce naturale sono elementi sempre più presenti nelle case moderne. Questi accorgimenti non solo migliorano l’aspetto degli spazi, ma apportano benefici concreti al benessere mentale e fisico.

Numerosi studi dimostrano che vivere a contatto con elementi naturali:

  • Riduce lo stress e i livelli di cortisolo;
  • Migliora la concentrazione e la produttività;
  • Aiuta a dormire meglio;
  • Favorisce un umore più positivo.

La sostenibilità, in questo senso, diventa anche un investimento nella salute. Una casa che respira è una casa in cui si vive meglio.

In foto un particolate dello stand Pedrali – foto Ottavio Tomasini

Al Salone del Mobile, molte installazioni hanno esplorato questo concetto, dimostrando come la natura possa essere una fonte inesauribile di ispirazione per il design contemporaneo.

Consumismo consapevole: “Meno è Meglio”

Negli ultimi anni, il consumismo sfrenato ha lasciato spazio a una nuova filosofia: “compra meno, scegli meglio”. Nel design d’interni del 2025, il minimalismo consapevole è una risposta chiara al bisogno di equilibrio, funzionalità e rispetto per l’ambiente.

Questo si traduce in:

  • Mobili di alta qualità, progettati per durare nel tempo;
  • Articoli artigianali, sostenibili e senza tempo;
  • Scelte stilistiche orientate alla semplicità e alla sobrietà.

Investire in pezzi iconici o personalizzati – come carte da parati, librerie su misura o tavoli artigianali – è oggi più che mai una forma di espressione personale e responsabilità ambientale.

Il minimalismo non è assenza di decorazione, ma presenza di intenzione. È scegliere solo ciò che ha valore, lasciando andare ciò che è superfluo.

installazione sostenibile Case di Carta di Jannelli&Volpi al Salone del Mobile
Nella foto particolare dell’installazione ‘Case di Carta’ presso lo stand Jannelli&Volpi

Al Salone del Mobile, molte aziende hanno presentato collezioni che incarnano questi valori, offrendo soluzioni d’arredo che uniscono estetica, funzionalità e responsabilità ambientale.  Un esempio è l’azienda Jannelli&Volpi, che ha ottenuto importanti certificazioni ambientali sia per i prodotti che per i processi produttivi, promuovendo una filiera sostenibile attraverso la collaborazione con fornitori che condividono gli stessi valori di responsabilità ambientale.

Salone del Mobile 2025: un faro di innovazione sostenibile

L’edizione 2025 del Salone del Mobile ha messo in luce l’impegno dell’industria verso la sostenibilità. Dalla certificazione ISO 20121, che attesta la gestione sostenibile dell’evento , alle numerose innovazioni presentate, il Salone si conferma un punto di riferimento per il design responsabile.

tappeto di design sostenibile realizzato riciclando le bottiglie di plastica
In foto tappeto bagno – Warli K&B collection – foto Simone Sapia

Con la collezione K&B Warli si dedica alla sostenibilità puntando a dare una nuova vita ai materiali: per ogni metro quadro di tappeto, si rimuovono circa 100 bottiglie in PET dall’ambiente marino, urbano e dai campi. Piuttosto che contribuire al consumo globale di plastica, Warli si occupa di riqualificare l’ambiente esterno e domestico. Il filato per questi tappeti bagno e cucina è 100% riciclato, lavabile, antimacchia e trattato antiscivolo.

Tutti questi esempi dimostrano come la sostenibilità possa essere integrata in ogni aspetto del design, offrendo soluzioni innovative che rispondono alle esigenze del presente senza compromettere il futuro.

Conclusione: verso un futuro sostenibile

La sostenibilità nel design d’interni non è più una tendenza passeggera, ma un cambiamento strutturale che ridefinisce il modo in cui viviamo e progettiamo gli spazi. Il Salone del Mobile 2025 ha evidenziato come l’industria stia abbracciando questa trasformazione, offrendo soluzioni che uniscono estetica, funzionalità e responsabilità ambientale.

Investire in design sostenibile significa creare ambienti che non solo soddisfano le esigenze estetiche e funzionali, ma contribuiscono anche al benessere del pianeta. È un impegno verso un futuro più equilibrato e consapevole, dove ogni scelta di design diventa un atto di responsabilità.

 

L’articolo Design sostenibile 2025: le tendenze che stanno rivoluzionando le nostre case proviene da dettagli home decor.

9 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

Nel cuore dell’Alto Adige, tra i paesaggi da cartolina di Falzes, a pochi minuti da Brunico, nasce Solvie, il nuovo hotel di lusso del gruppo Winklerhotels che inaugura a giugno un concetto totalmente rinnovato di ospitalità. Non si tratta solo di un restyling architettonico o di un cambio di nome: Solvie rappresenta un’autentica rivoluzione nel modo di vivere il tempo, lo spazio e il relax, un rifugio elegante e contemporaneo dove ogni dettaglio è pensato per accogliere, coccolare e ispirare.

vista esterna del nuovo Hotel Solvie in Alto Adige

Hotel Solvie: design alpino e comfort contemporaneo

Il nome “Solvie” – che richiama la “via del sole” – anticipa già l’anima luminosa e accogliente di questo nuovo hotel. Gli interni sono un perfetto esempio di design alpino contemporaneo, in cui materiali naturali come legno, pietra e tessuti grezzi si fondono con linee moderne e volumi ariosi. Ogni ambiente è stato progettato per dialogare con l’esterno: grandi vetrate, terrazze panoramiche e giardini curati permettono alla luce naturale di essere la vera protagonista.

suite Luss del nuovo Hotel Solvie in Alto Adige

Suite esclusive e ambienti immersi nella luce

Le nuove stanze e suite sono arredate con uno stile sofisticato ma accogliente, dove la semplicità del design incontra la cura artigianale dei dettagli. Tra tutte spicca la spettacolare Suite LUSS, dotata di oltre 200 m² di terrazza privata con piscina infinity, idromassaggio, sauna e loggia panoramica: un angolo di paradiso pensato per chi desidera il massimo della privacy e del comfort.

terrazza con piscina del nuovo Hotel del gruppo Winklerhotels

Spa e wellness: il lusso del relax a 360 gradi

All’Hotel Solvie, il concetto di benessere si estende a 360 gradi. La nuova spa è un vero e proprio santuario del relax: tra le sue perle troviamo la Skypool “relax only” al quinto piano, un’infinity pool con vista sulle montagne, una piscina interna con zona lounge e jacuzzi, un laghetto naturale immerso nel verde e diverse aree relax, ognuna pensata per un diverso momento della giornata.

La zona saune è un invito alla rigenerazione: sauna finlandese, bagno di vapore aromatico, sauna alle erbe e argilla, tutte accompagnate da suggestivi spazi come la Horizon Relax Room per ammirare il tramonto o la Meditation Relax Room, ideale per praticare mindfulness e riconnettersi con sé stessi. Ogni area è un invito a rallentare, respirare e ritrovare il proprio equilibrio interiore.

piscina panoramica del nuovo Hotel Solvie in Alto Adige

Esperienze gastronomiche senza orari

Solvie ridefinisce anche l’esperienza culinaria, offrendo un approccio flessibile e raffinato che valorizza il piacere della tavola senza la rigidità degli orari tradizionali. La giornata inizia con un brunch prolungato fino alle 11:30, pensato per chi ama prendersi tutto il tempo al risveglio. A pranzo, il Sensual Healthy Food propone piatti leggeri e colorati, tra superfood, bowl creative e finger food gourmet.

Durante tutto il giorno, gli ospiti possono scegliere dove e quando mangiare: che sia nel ristorante interno, sulla terrazza o a bordo piscina, ogni momento è quello giusto per assaporare le proposte della cucina. Anche la cena è pensata per offrire libertà e varietà, con menù ricercati, buffet di antipasti e insalate fresche.

suite nuovo Hotel del gruppo Winklerhotels in Alto Adige

Outdoor living: sport, natura e benessere

Circondato dal verde delle montagne altoatesine, il Solvie invita a un soggiorno attivo e rigenerante. Oltre alla palestra attrezzata e alla sala yoga, l’hotel offre una piattaforma per yoga all’aperto, una sala meditativa e numerose attività all’aria aperta: dalle escursioni guidate ai tour in bici personalizzati, passando per golf, equitazione, sport invernali e perfino tour in auto sportive. In inverno, è disponibile uno skibus ogni 15 minuti per raggiungere comodamente le piste del Plan de Corones.

Hotel Solvie del gruppo Winklerhotels

Hotel Solvie: la nuova visione del gruppo Winklerhotels

Con Solvie, la famiglia Winkler inaugura un nuovo percorso imprenditoriale, puntando su un’ospitalità che mette al centro benessere, libertà e autenticità. “Abbiamo voluto creare un luogo dove ognuno possa esprimersi, trovare il proprio ritmo e godere della bellezza”, affermano i fondatori. “Solvie è molto più di un hotel: è una luce che si irradia e che trasforma ogni soggiorno in un’esperienza unica.”

 

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8 Maggio 2025 / / Dettagli Home Decor

Nel cuore pulsante di Monza, a pochi passi dal centro storico e incastonata tra le antiche mura viscontee, sorge Villa Mesmer: una residenza storica che oggi si reinventa come icona di abitare esclusivo. Questo raffinato progetto di riqualificazione rappresenta una perfetta sintesi tra architettura barocca e comfort contemporaneo, dando nuova vita a una delle dimore più affascinanti della Lombardia.

Esterni di Villa Mesmer a Monza

Villa Mesmer: eleganza secolare e design contemporaneo

Con oltre tre secoli di storia alle spalle, Villa Mesmer — conosciuta anche come Villa Crivelli Mesmer — è un raro esempio di eleganza barocchetta lombarda. La sua distintiva facciata curvilinea, i raffinati decori e il portale monumentale in pietra raccontano l’identità culturale del territorio. Oggi, questo patrimonio architettonico è al centro di un ambizioso progetto di ristrutturazione che lo trasforma in sette appartamenti di lusso, ognuno unico, con ampi spazi, affacci riservati e finiture di altissimo profilo.

Ingresso principale di Villa Mesmer con portale monumentale in pietra

Un progetto esclusivo firmato Engel & Völkers

La vendita delle esclusive residenze di Villa Mesmer è affidata a Engel & Völkers, riferimento d’eccellenza nel Real Estate di pregio. “Villa Mesmer è il progetto più affascinante attualmente sul mercato di Monza,” afferma Samantha Matteucci, Licence Partner di Engel & Völkers Monza-Brianza. “Le sette residenze incarnano il perfetto equilibrio tra innovazione e storicità, rispecchiando la crescente domanda di immobili di qualità, ben collegati e inseriti in contesti ricchi di verde e servizi”.

In un mercato sempre più attento alla qualità dell’abitare, Villa Mesmer si propone come risposta d’eccezione per chi desidera vivere in un contesto esclusivo, a pochi minuti da Milano, senza rinunciare al fascino della storia.

Appartamento di lusso in Villa Mesmer con ambienti ampi e luminosi

Architettura autentica e spazi su misura

La struttura architettonica di Villa Mesmer ruota attorno a due corti affiancate – una signorile e una di origine rustica – collegate da una scenografica facciata in mattoni a vista. L’ingresso, attraverso un portico ad archi ribassati, conduce a un imponente scalone settecentesco che apre la vista su ambienti di grande charme. Spazi sotterranei con volte in mattoni a botte e a cupola completano il fascino dell’edificio, testimoniando l’autenticità dell’architettura lombarda.

Ogni appartamento offre un progetto personalizzabile grazie a due mood board materici – TIMELESS e CONTEMPORARY – che guidano le scelte stilistiche e funzionali degli interni. A firmare il progetto di interior è Milano Contract District, che propone soluzioni flessibili, sartoriali e in linea con le esigenze dell’abitare contemporaneo.

Dettagli di interior design su misura in una residenza di Villa Mesmer

Design Made in Italy e tecnologia d’avanguardia

Le residenze sono valorizzate dal contributo di alcuni tra i più noti brand del design e dell’arredo Made in Italy. Tra questi Gessi, Florim, Listone Giordano, Lualdi, FLOS, Molteni & C, Control4 e PARADOX. Le finiture di pregio e le dotazioni tecnologiche avanzate assicurano un’esperienza abitativa di livello superiore, dove estetica e funzionalità convivono in perfetto equilibrio.

Finiture di pregio Made in Italy negli interni di Villa Mesmer a Monza

Abitare Villa Mesmer: lusso, storia e comfort a Monza

Scegliere Villa Crivelli Mesmer significa immergersi in un contesto residenziale che unisce passato e presente, cultura e benessere, bellezza e innovazione. Ogni appartamento è pensato per offrire il massimo comfort. Vi sono spazi esterni privati, box auto collegati direttamente e soluzioni su misura per uno stile di vita sofisticato.

camera da letto elegante in stile CONTEMPORARY, progetto Villa Mesmer

I prezzi delle residenze sono disponibili su richiesta, in linea con l’esclusività del progetto.

Villa Mesmer non è solo un luogo dove abitare, ma un’esperienza da vivere. Un’occasione unica per chi cerca un connubio irripetibile tra patrimonio storico e qualità dell’abitare contemporaneo nel cuore di Monza.

 

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8 Maggio 2025 / / Laura Home Planner

Quando si scelgono nuovi infissi in PVC per la casa o per l’ufficio, una delle prime domande è quella sulla loro durata.

Siamo qui per rispondere e capire quanto durano gli infissi in PVC, partendo da un presupposto: il PVC rappresenta oggi una delle soluzioni più diffuse e apprezzate per chi cerca resistenza, isolamento termico e un ottimo rapporto qualità-prezzo.

infissi in pvc laurahomeplanner.com

In questa guida analizziamo nel dettaglio la durata dei serramenti in PVC, i fattori che la influenzano e i segnali che indicano quando è arrivato il momento di sostituirli.

Qual è la durata delle finestre in plastica?

La durata delle finestre in PVC si attesta tra i 30 e i 35 anni, ma la loro vita media può essere superiore se si attua una corretta manutenzione e se i materiali sono di alta qualità.

Queste caratteristiche rendono gli infissi in plastica moderni tra i più longevi nella loro categoria. Per avere un quadro ancora più preciso, però, è utile conoscere da cosa dipende la loro durata e come prolungarla con buone pratiche.

Quali fattori influenzano la durabilità delle finestre in plastica

Sebbene la durata degli infissi in PVC sia mediamente elevata, ci sono alcuni elementi che possono compromettere la loro resistenza nel tempo:

  • Esposizione agli agenti atmosferici: pioggia, vento e raggi UV possono, nel lungo periodo, incidere sulla superficie degli infissi. Tuttavia, i modelli di nuova generazione sono progettati per resistere anche a condizioni climatiche estreme.
  • Sbalzi termici: grazie alla natura isolante del materiale, il PVC tollera bene le variazioni di temperatura, evitando deformazioni.
  • Manutenzione: sebbene minima, una manutenzione periodica (come la pulizia dei profili e della ferramenta) contribuisce a preservare la funzionalità e l’estetica nel tempo.
  • Qualità del prodotto: scegliere finestre in PVC prodotte con materiali certificati e profili evoluti garantisce prestazioni elevate più a lungo.

Per rispondere esattamente alla domanda “Quanto dura una finestra in PVC?”, occorre quindi tenere conto non solo della media statistica, ma anche delle condizioni di utilizzo e cura.

Segnali che indicano che le finestre devono essere sostituite

Dopo molti anni di servizio, anche i migliori infissi in PVC possono mostrare segni di invecchiamento. Ecco alcuni campanelli d’allarme:

  • Presenza di spifferi o cali nell’isolamento termico e acustico;
  • Difficoltà nell’apertura e chiusura delle ante;
  • Ingiallimento evidente dei profili in plastica;
  • Formazione di condensa tra i vetri;
  • Componenti meccanici usurati o malfunzionanti.

In questi casi, valutare la sostituzione degli infissi in PVC diventa una scelta vantaggiosa.

Perché è vantaggioso sostituire le vecchie finestre in plastica con quelle nuove?

Sostituire infissi datati con nuovi serramenti in PVC comporta diversi vantaggi:

  • Maggiore efficienza energetica, con riduzione dei consumi;
  • Isolamento termico e acustico ottimizzato, per un maggiore comfort abitativo;
  • Estetica rinnovata, grazie a design moderni e finiture personalizzabili;
  • Minima manutenzione, rispetto a materiali come il legno;
  • Durata degli infissi in PVC prolungata, con garanzia di prestazioni costanti nel tempo;

Per ottenere questi risultati è fondamentale affidarsi ad aziende specializzate come Domel, che propone infissi in PVC ad alta tecnologia, progettati per durare nel tempo e resistere agli agenti esterni. Grazie all’utilizzo di materiali certificati e lavorazioni all’avanguardia, Domel garantisce la massima durata degli infissi in PVC unita a un’estetica curata e a un servizio di assistenza professionale per clienti e rivenditori.

Riepilogo

Come detto la durata media dei serramenti in PVC si calcola in circa 30-35 anni, ma può prolungarsi se il prodotto è di qualità scelta e ben mantenuto. Quando le finestre cominciamo a dare segno di cedimento, è consigliabile valutare la sostituzione dei vecchi infissi, cercando soluzioni moderne e certificate.

Domel è al tuo fianco per accompagnarti nella scelta di finestre che durano davvero, esteticamente curate e tecnologicamente innovative.

L’articolo Quanto durano gli infissi in PVC e come preservarli nel tempo? proviene da Laura Home Planner.