Gestire un Bed & Breakfast nella competitiva piazza di Milano richiede un’attenzione costante non solo alla qualità dell’accoglienza, ma anche all’ottimizzazione della redditività. Basare l’intero fatturato esclusivamente sul pernottamento può essere limitante, specialmente in una metropoli dove le esigenze dei viaggiatori sono complesse e diversificate.
Per massimizzare i profitti e migliorare il servizio offerto, è strategico sviluppare una serie di entrate accessorie (ancillary revenue) che rispondano a bisogni specifici. Una delle necessità più sentite dai viaggiatori è, ad esempio, la gestione dei bagagli dopo il check-out. In questo contesto, offrire una soluzione professionale, come un deposito bagagli a Milano centrale o vicino ad altri snodi, può rappresentare una di queste strategie vincenti.
Monetizzare lo spazio extra come deposito bagagli per esterni
I B&B gestiscono quotidianamente le valigie dei propri ospiti, ma spesso dispongono di uno spazio, anche piccolo, che potrebbe essere messo a frutto. Una strategia innovativa consiste nell’aprire questo servizio anche ai viaggiatori che non pernottano nella struttura.
Aderendo a un network globale come Radical Storage, ad esempio, il B&B può trasformarsi in un punto di deposito ufficiale, visibile a migliaia di turisti. Questo genera un doppio vantaggio: da un lato, si riceve una commissione fissa per ogni bagaglio custodito, creando un’entrata extra costante e a costo zero; dall’altro, si aumenta la visibilità della struttura: un viaggiatore che utilizza il B&B solo per il deposito potrebbe essere favorevolmente impressionato e sceglierlo per un soggiorno futuro.
Offrire pacchetti esperienza e vendita di prodotti locali
Un B&B non vende solo un letto, ma un’esperienza della città, per questo motivo è possibile incrementare il valore di ogni prenotazione offrendo servizi aggiuntivi a pagamento. Ad esempio, si possono stringere accordi con guide turistiche per tour esclusivi, prenotare biglietti per mostre o musei (aggiungendo una piccola commissione di servizio), o creare “pacchetti benvenuto” a tema: un “pacchetto romantico” con spumante e fiori, o un “pacchetto gourmet” con una selezione di prodotti tipici lombardi.
La vendita diretta di eccellenze locali, come vini, salumi o dolci artigianali, direttamente nella struttura, rappresenta un’ulteriore e apprezzata fonte di guadagno.
Rendere flessibili gli orari di check-in e check-out
La flessibilità è uno dei servizi più richiesti dai viaggiatori moderni, che spesso arrivano con voli al mattino presto o ripartono la sera tardi. Sebbene un B&B non possa garantire la flessibilità di un hotel 24 ore su 24, può monetizzare questa esigenza.
Si può implementare una tariffa per il “late check-out”, permettendo agli ospiti di tenere la camera fino al pomeriggio pagando un supplemento. Allo stesso modo, si può offrire un servizio di “early check-in” garantito (se la camera è disponibile) a fronte di un costo aggiuntivo, un’opzione molto apprezzata da chi arriva da lunghi viaggi.
Sviluppare partnership strategiche con il commercio locale
Creare una rete di convenzioni con altre attività commerciali del quartiere è un metodo eccellente per generare commissioni e migliorare il soggiorno degli ospiti.
È possibile stringere accordi con ristoranti e trattorie vicine, offrendo ai propri ospiti un piccolo sconto e ricevendo in cambio una percentuale sulle prenotazioni generate. Lo stesso vale per servizi di noleggio biciclette, lavanderie a gettoni o servizi di transfer privato (NCC) per gli aeroporti. Il B&B funge da “concierge” di fiducia, guadagnando una commissione per ogni servizio intermediato e, al contempo, fornendo un aiuto concreto ai propri clienti.
Quando si ristruttura casa, c’è un momento — spesso sottovalutato — in cui ci si gioca tutto: la scelta dei materiali.
Non si tratta solo di estetica o di budget. Si tratta di capire come vivrai quegli spazi tra cinque, dieci, vent’anni. Se il pavimento che hai scelto resisterà ai graffi delle sedie, se il piano della cucina sopravvivrà a mille cene, se il rivestimento del bagno continuerà a piacerti anche quando la tendenza del momento sarà passata.
Ristrutturare con intelligenza significa saper riconoscere i materiali che durano, funzionano e invecchiano bene. Quelli che non ti faranno pentire della scelta, che non richiederanno manutenzioni costanti, che resteranno belli anche nella quotidianità vera — quella fatta di caffè rovesciati, borse appoggiate di fretta, bambini che corrono scalzi.
Ecco come orientarsi, ambiente per ambiente, tra bellezza, praticità e durata.
Materiali belli (e intelligenti) per ogni ambiente
Living e soggiorno: il cuore della casa
Il soggiorno è lo spazio più vissuto, quello che deve reggere l’urto della vita quotidiana senza perdere carattere. Per questo la scelta dei materiali qui è cruciale.
Pavimenti: il gres porcellanato effetto cemento o pietra è oggi una delle scelte più apprezzate. Ha l’aspetto industrial della resina o la raffinatezza del marmo, ma è indistruttibile: resiste ai graffi, all’acqua, alle macchie. Perfetto se hai bambini o animali. In alternativa, il parquet in rovere naturale o il legno trattato a olio offrono un calore unico, e se ben posato e curato può durare decenni, migliorando con l’età.
Rivestimenti e pareti: sempre più diffuso il microcemento, una resina continua che dà un effetto contemporaneo, minimal, quasi scultoreo. Si può usare anche su pareti, gradini, perfino su vecchie piastrelle. Oppure, per un tocco di personalità, la boiserie in legno naturale o laccato, che aggiunge profondità e carattere senza appesantire.
Se stai pensando a una trasformazione più ampia del tuo living, dai un’occhiata a queste idee per la ristrutturazione del soggiorno: troverai spunti pratici su layout, materiali e stili.
Cucina: dove estetica e resistenza devono andare d’accordo
La cucina è il banco di prova di ogni materiale. Deve resistere a calore, umidità, urti, acidi, detergenti.
Top e piani di lavoro: il quarzo compatto (come Silestone o Dekton) è una scelta imbattibile per resistenza e praticità. Non assorbe liquidi, non si graffia facilmente, non teme il calore. Esteticamente può imitare il marmo, il cemento, la pietra. In alternativa, se ami il calore del legno, il laminato stratificato HPL di alta qualità oggi offre finiture realistiche e ottime performance.
Il marmo vero, bellissimo, va scelto con consapevolezza: macchia facilmente (soprattutto varietà chiare come il Carrara) e richiede manutenzione costante. Ma se ami la patina del tempo e il fascino dell’imperfezione, può essere una scelta di grande personalità.
Paraschizzi: il gres sottile grande formato permette di rivestire intere pareti senza fughe visibili, con effetto continuo. Oppure puoi osare con il vetro retroverniciato, facile da pulire e disponibile in ogni tonalità.
Bagno: resistenza all’umidità senza rinunciare allo stile
Il bagno richiede materiali altamente resistenti all’acqua e al vapore, ma anche belli da vedere ogni giorno.
Rivestimenti: il gres porcellanato effetto marmo, cemento o pietra naturale è ormai uno standard di qualità. Le lastre di grande formato riducono le fughe (meno sporco, meno muffa) e danno un effetto contemporaneo e pulito.
Per chi cerca un’estetica più calda e avvolgente, la resina o il microcemento creano superfici continue, anche dentro la doccia, che si possono coordinare con il resto della casa.
Sanitari e rubinetteria: scegli ceramica di qualità e finiture resistenti alla corrosione (cromo, acciaio inox, nichel spazzolato). Un rubinetto economico perde brillantezza in pochi mesi; uno di qualità dura anni e mantiene l’aspetto del primo giorno.
Come il contesto influenza la scelta dei materiali
Non tutte le case sono uguali, e non tutti i materiali si comportano allo stesso modo ovunque.
Il clima conta. In zone costiere — come nelle case affacciate sul mare a Genova, Livorno, Ancona — la salsedine accelera l’usura di alcuni materiali. Meglio preferire infissi in alluminio o PVC di qualità, evitare legno non trattato, scegliere vernici e finiture resistenti all’umidità salina.
In montagna o in zone fredde, invece, l’attenzione va all’isolamento termico: cappotti, infissi a taglio termico, pavimenti che trattengono il calore (come il parquet o il gres con sistema radiante).
Anche lo stile di vita incide. Se lavori da casa, hai bisogno di materiali fonoassorbenti; se hai bambini piccoli, servono superfici lavabili e antigraffio; se ami cucinare, il piano della cucina deve essere una corazza.
Come mantenere i materiali belli nel tempo
Scegliere bene è importante, ma curare i materiali nel quotidiano fa la vera differenza sulla loro durata.
Ecco qualche consiglio pratico:
Parquet: usa panni in microfibra leggermente umidi, evita ristagni d’acqua. Ogni 2-3 anni, un trattamento rinfrescante a olio o cera.
Gres e pietra: detergenti neutri e un panno morbido bastano. Evita prodotti acidi o abrasivi, soprattutto su finiture lucide.
Marmo e pietre naturali: proteggi con trattamenti idrorepellenti specifici, pulisci subito eventuali macchie acide (vino, limone, aceto).
Microcemento e resine: un velo di cera protettiva ogni anno mantiene la superficie come nuova.
Legno laccato o verniciato: spolverare con panni antistatici, evitare spugne abrasive.
Piccoli gesti, ripetuti con costanza, trasformano un materiale buono in un materiale che dura una vita.
Longevità è sostenibilità
Oggi si parla tanto di sostenibilità, ma spesso si dimentica che la scelta più ecologica è quella che dura di più.
Un pavimento che resiste 30 anni ha un impatto ambientale infinitamente inferiore rispetto a uno che va sostituito ogni 5. Lo stesso vale per infissi, rivestimenti, arredi fissi.
Scegliere materiali durevoli, riciclabili, certificati (FSC per il legno, EPD per i prodotti edilizi, Ecolabel per finiture e vernici) significa costruire una casa responsabile, oltre che bella.
E sul mercato immobiliare, una casa ristrutturata con materiali di qualità e attenzione all’efficienza energetica vale di più. Non solo economicamente: vale come qualità della vita quotidiana.
Investire in ciò che resta
Ristrutturare con intelligenza non significa spendere di più, ma spendere meglio. Significa saper distinguere tra una piastrella che costa poco oggi e ti delude domani, e un materiale che magari ha un prezzo più alto, ma ti accompagnerà per decenni senza darti pensieri.
Significa scegliere superfici che invecchiano bene, che si puliscono facilmente, che restano belle anche quando la moda cambia.
Perché una casa non è un set fotografico: è il luogo dove vivi, ogni giorno. E merita materiali all’altezza di questa intimità.
Organizzare la biancheria è uno degli aspetti più sottovalutati nella gestione degli spazi domestici, ma se ci pensi, quante volte ti sei trovata a fare i conti con una pila di lenzuola, federe e coperte che sembra non finire mai? La quantità di biancheria che accumuliamo è spesso spropositata, con cassetti e armadi pieni di articoli che non usiamo da anni. Magari ci sono lenzuola che non si abbinano più al letto, o copriletti che sono diventati troppo piccoli o scomodi. Il problema è che, anche se non le usiamo, le teniamo lì, ingombrando spazio prezioso e creando confusione.
Senza contare che piegare la biancheria non è un’impresa semplice per tutti: quella tecnica che ti fa stare lì a sistemare ogni angolo perfettamente, eppure non riesci mai a ottenere lo stesso risultato delle foto su Pinterest. Allora, come fare per non lasciarci sopraffare da lenzuola e piumoni che si accumulano senza sosta? In questo articolo, scopriremo insieme come mettere ordine, ridurre gli eccessi e trovare il giusto sistema per una biancheria che sia pratica, accessibile e che non occupi spazio inutile.
Decluttering della biancheria da letto: liberarsi del superfluo senza rimpianti
Quando si parla di organizzare la biancheria da letto, spesso accumuliamo articoli che non usiamo mai. Lenzuola smunte, coperte di lana sostituite dai piumini, e set di lenzuola che non sono più della giusta misura. Questi oggetti occupano spazio prezioso che potrebbe essere usato per qualcosa di più utile. Ma spesso siamo legati a questi capi per ricordi. Come la dote che non abbiamo mai usato, o una coperta regalata da qualcuno di speciale. È difficile eliminare questi oggetti, ma farlo ti permetterà di fare spazio per ciò che ti serve davvero.
Fai una valutazione obiettiva di quello che possiedi. Se un capo è danneggiato o usurato, è giunto il momento di lasciarlo andare. Le coperte di lana sono state sostituite dai piumini, che sono più leggeri e facili da lavare. Non ha senso tenere una coperta che non userai mai più.
Se non riesci a eliminare tutto, riponi i capi in modo che non occupino troppo spazio. Usa il sottovuoto per comprimere i tessuti e riponili in zone meno accessibili. Puoi metterli su ripiani alti o sotto il letto. Così, risparmi spazio senza rinunciare ai capi che vuoi tenere.
Se davvero non puoi eliminare tutto, considera di donare la biancheria che non usi più. Se sono in buone condizioni, possono essere utili ad altri. Donare è un buon modo per fare spazio e aiutare chi ne ha bisogno.
Il decluttering della biancheria da letto non è solo una questione di spazio. È un modo per rendere l’ambiente più funzionale e migliorare la qualità del sonno.
Come organizzare i set di lenzuola: praticità e spazio
L’organizzazione dei set di lenzuola è uno degli aspetti fondamentali per ottimizzare lo spazio nella tua camera da letto. Avere troppi set può facilmente portare a disordine, ma non è sempre facile capire come gestirli al meglio. Ogni letto dovrebbe avere almeno due set di lenzuola, uno per l’uso quotidiano e uno di riserva. Se hai più set di quelli necessari, è importante ridurre il numero a ciò che usi davvero.
Per organizzare i set di lenzuola, il primo passo è piegarli in modo ordinato. Un metodo semplice è accoppiare lenzuolo e federe e riporre tutto insieme, così da non avere pezzi sparsi. Questo non solo semplifica la ricerca, ma aiuta anche a mantenere l’ordine. Puoi riporre ogni set nella federa corrispondente, creando una sorta di pacchetto compatto e facilmente accessibile.
Per quanto riguarda il luogo di stoccaggio, se lo spazio nel cassetto è limitato, puoi riporre i set di lenzuola sotto il letto, utilizzando un contenitore chiuso per proteggerli dalla polvere. I contenitori in plastica trasparente sono particolarmente utili per mantenere visibile il contenuto e permetterti di identificare facilmente il set che ti serve senza dover aprire ogni contenitore. Se hai un armadio o una cassettiera con ripiani, una buona soluzione è suddividere i set in base alle dimensioni del letto. Poni i set per il letto matrimoniale su un ripiano, quelli per il letto singolo su un altro e così via. In questo modo, ogni set sarà facilmente accessibile senza dover rovistare.
Una buona gestione dei set di lenzuola non richiede soluzioni complicate, ma semplicemente un approccio pratico e ordinato che ti permetta di avere sempre a portata di mano ciò di cui hai bisogno senza occupare spazio inutile. Riponendo i set di lenzuola in modo compatto e strategico, ottimizzi lo spazio e rendi la tua camera da letto più funzionale.
Come organizzare i copripiumini e i piumini: spazio e funzionalità
I copripiumini e i piumini occupano un bel po’ di spazio, e possono diventare difficili da gestire per via del loro volume. Una volta che hai ridotto la quantità di questi articoli, il passo successivo è riporli in modo pratico e funzionale. Un buon metodo per organizzare i piumini è piegarli correttamente e riporli in un contenitore chiuso, come una scatola o un sacco di tessuto. Questo li protegge dalla polvere e li mantiene ordinati, riducendo l’ingombro.
Per quanto riguarda i set di copripiumini, una strategia utile è quella di riporre il copripiumino dentro il piumino quando non in uso. Questo metodo ti consente di avere il set completo sempre pronto all’uso e ti aiuta a sfruttare al meglio lo spazio. Inoltre, se hai una varietà di copripiumini, puoi organizzare i set per stagione o colore, così da averli facilmente a portata di mano.
Se lo spazio è limitato, l’area sotto il letto è una soluzione pratica. Utilizza contenitori appositi, anche trasparenti, per avere visibilità del contenuto. Se hai ripiani nel tuo armadio, cerca di evitare di schiacciare troppo i piumini per non comprometterne la forma. Sacchi per il sottovuoto possono essere utili se lo spazio è ristretto, ma senza compromettere il tessuto del piumino.
Organizzare la biancheria: coperte e coprimaterasso
Quando si parla di organizzare la biancheria, coperte e coprimaterasso sono due articoli che spesso finiscono in un angolo, ma che in realtà richiedono la stessa attenzione e organizzazione. Le coperte, soprattutto quelle più spesse, tendono a occupare molto spazio. Riporle correttamente è essenziale per ottimizzare lo spazio disponibile. Piegale bene, cercando di ridurre il più possibile il volume. Se sono particolarmente ingombranti, riponile in contenitori sotto il letto o su ripiani poco accessibili, dove non ingombrano.
Anche i coprimaterasso, che spesso sono in più di uno, dovrebbero essere riposti in modo ordinato. Non c’è bisogno di tenerne troppi, a meno che non siano particolarmente usurati. Un buon sistema è riporre i coprimaterasso insieme alle coperte, separandoli magari per stagione o per tipo. Questo ti permetterà di trovare rapidamente quello che cerchi, senza dover aprire e richiudere troppe scatole.
Per ottimizzare lo spazio, puoi usare contenitori chiusi o anche sacchi sottovuoto. Non solo risparmierai spazio, ma anche i tessuti rimarranno protetti dalla polvere. In generale, organizzare la biancheria in modo pratico ti permette di avere sempre tutto a portata di mano senza che lo spazio diventi un problema.
Organizzare la biancheria: liberati dal disordine e fai respirare il tuo spazio
Una volta che hai capito come organizzare la biancheria, lo spazio sembra respirare. Semplicemente, non c’è più bisogno di tenere cose che non usi, che non ti servono o che non ti piacciono. Liberarsi dal superfluo, in questo caso, non è solo un atto di ordine, ma una vera e propria scelta di vita: uno spazio ordinato è uno spazio che ti riflette, che ti dà energia positiva.
Pensa che ogni cassetto, ogni ripiano, ogni angolo della tua camera da letto può essere il tuo alleato. Non dovrai più cercare frenetica la biancheria che ti serve, ma godere di una gestione più fluida. Se però ti senti ancora un po’ sopraffatta o se il disordine persiste, forse è il momento di fare il passo successivo.
Se vuoi davvero un sistema che ti alleggerisca e ottimizzi lo spazio in modo semplice e senza stress, contattami. Insieme, possiamo creare un’organizzazione che non solo funziona, ma che ti faccia sentire più leggera ogni giorno.
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Alzi la mano chi non ha mai maledetto quel groviglio di cavi neri che spunta dietro la TV, proprio al centro della parete che avevi dipinto con tanta cura. O quei fili che serpeggiano lungo il battiscopa, rovinando l’effetto minimale che tanto ti piace su Pinterest.
I cavi sono il tallone d’Achille di ogni ambiente curato: necessari, ma tremendamente antiestetici. Eppure, con un po’ di strategia progettuale e le soluzioni giuste, è possibile renderli invisibili — o addirittura trasformarli in dettagli d’arredo.
Ecco tre approcci intelligenti per gestire i cavi in casa senza rinunciare allo stile.
Canaline decorative: quando il vincolo diventa design
La prima regola dell’interior design? Se non puoi nascondere qualcosa, rendilo bello.
Le canaline non sono più quei brutti tubi bianchi da ufficio anni ’90. Oggi esistono soluzioni pensate proprio per integrarsi (o distinguersi con personalità) all’interno del progetto d’arredo.
Puoi scegliere canaline in legno che seguono il profilo della boiserie, oppure versioni minimal in alluminio satinato o nero opaco, perfette per interni dallo stile contemporaneo. C’è chi le vernicia dello stesso colore della parete per farle sparire, e chi invece le usa come elemento grafico, creando linee geometriche che dialogano con quadri, mensole o lampade.
Un esempio concreto?
In un soggiorno con parete attrezzata, puoi far correre una canalina orizzontale bianca lungo il perimetro superiore della TV, portando i cavi verso l’alto e nascondendoli dietro una mensola sospesa. L’effetto è pulito, lineare, quasi architettonico.
Oppure, se ami lo stile industrial-chic, puoi osare con tubi in rame a vista o canaline metalliche che accompagnano il cavo della lampada a sospensione: il filo non sparisce, ma diventa parte della scenografia.
Il segreto sta nella coerenza stilistica: la canalina deve sembrare una scelta, non una toppa.
Battiscopa passacavi: funzionalità travestita da normalità
Questa è una di quelle soluzioni che funzionano proprio perché non si vedono.
I battiscopa passacavi hanno un canale interno che permette di far scorrere i cavi elettrici, i fili del modem, delle lampade da terra o delle prese multiple, mantenendo tutto in ordine e fuori dalla vista.
Esteticamente sono identici ai battiscopa tradizionali: li trovi in legno massello, MDF laccato, PVC effetto rovere, alluminio. Puoi abbinarli al pavimento o alla porta, a seconda dello stile che hai scelto per la stanza.
Il vantaggio più grande? Si installano facilmente anche dopo la posa del pavimento, senza interventi murari. E se domani vuoi spostare una lampada o aggiungere una presa, basta sollevare il coperchio del battiscopa e far passare un nuovo cavo.
Non è una soluzione da copertina di Architectural Digest, questo è vero. Ma per chi vive la casa nella quotidianità — con figli, animali, tecnologia sempre accesa — è una scelta intelligente, discreta e duratura.
Perfetta soprattutto in camerette, studi domestici, corridoi e zone living dove i dispositivi sono tanti e i cavi altrettanti.
Ripensare i punti luce (e ridurre i cavi alla fonte)
A volte il problema non è come nascondere i cavi, ma come evitarli del tutto.
La strategia più efficace, se stai ristrutturando o anche solo ridisegnando una stanza, è progettare i punti luce in modo intelligente, prevedendo prese e interruttori esattamente dove servono.
Qualche esempio pratico:
Prese integrate dietro la TV a parete: molte staffe moderne hanno già lo spazio per farle passare internamente, eliminando tutti i fili pendenti.
Prese a scomparsa nei mobili: alcuni sistemi componibili per soggiorni moderni includono prese USB e corrente all’interno di cassetti o vani nascosti.
Lampade a batteria ricaricabile: oggi ne esistono di bellissime, da tavolo, da parete o da terra, che eliminano del tutto il bisogno del cavo. Perfette per comodini, mensole, angoli lettura.
Interruttori wireless o lampadine smart: consentono di accendere luci senza dover tirare cavi fino all’interruttore tradizionale.
Un altro alleato prezioso? Il dimmer o i sistemi domotici, che ti permettono di gestire più luci da un solo punto, riducendo la necessità di prese multiple sparse per la stanza.
Meno cavi hai, meno dovrai nasconderli. E l’ambiente respira.
Una nota per chi progetta da zero
Se stai costruendo casa ex novo o ristrutturando un loft industriale con soffitti alti, esiste una soluzione di livello architettonico che vale la pena conoscere: i pavimenti sopraelevati.
Sono sistemi modulari che creano un’intercapedine tra solaio e pavimento finito, dentro cui far passare tutti gli impianti — elettrici, dati, climatizzazione. Usati soprattutto in uffici e spazi commerciali, in ambito residenziale si vedono quasi esclusivamente in progetti contemporanei di ampio respiro, dove l’altezza lo consente e il budget è importante.
Se l’argomento ti incuriosisce, aziende specializzate come Imola Tecnica offrono soluzioni professionali anche per interni.
Ma diciamolo chiaramente: non è una strada percorribile nella maggior parte delle ristrutturazioni domestiche, per questioni di altezze, costi e complessità realizzativa. Per la casa vera, quotidiana, le soluzioni che abbiamo visto sopra sono molto più realistiche e ugualmente efficaci.
Tecnologia invisibile, estetica visibile
Gestire i cavi in casa è un tema che tocca chiunque ami gli spazi ordinati e armonici. Non si tratta solo di “nascondere”, ma di integrare la funzione nella forma, senza compromessi.
Che tu scelga canaline che diventano grafismi, battiscopa discreti o una riorganizzazione intelligente dei punti luce, l’obiettivo è sempre lo stesso: far sparire il disordine visivo e lasciare che sia lo stile a parlare.
Perché una casa bella è anche — e soprattutto — una casa pensata bene.
Con l’arrivo dell’autunno, la casa cambia ritmo e colore. I profumi autunnali riempiono l’aria di sensazioni calde e familiari: legno, spezie, agrumi e colori che contraddistinguono questa stagione. È il momento dell’anno in cui nasce il desiderio di rendere gli spazi più accoglienti, di lasciar entrare nella quotidianità quell’atmosfera speciale che solo l’autunno sa creare.
Fuori, la luce si fa più bassa e le giornate più corte. Dentro casa, invece, nasce il desiderio di creare un’atmosfera calda e avvolgente, fatta di piccoli gesti che sanno di quiete: un infuso che sobbolle sul fuoco, un sacchetto di spezie tra i cassetti, una lanterna accesa alla sera.
Per rendere l’atmosfera ancora più unica, perchè non creare dei profumi autunnali DIY per ambienti? Basta un pomeriggio per creare con le tue mani e con ingredienti semplici delle fragranze in versione spray o sacchetto profumato che porteranno una ventata di calore e quella irresistibile coziness che solo l’autunno sa regalare.
Profumi autunnali spray per ambienti
Niente come un profumo può cambiare l’atmosfera di una stanza. Preparare uno spray naturale ispirato all’autunno è semplice, rilassante e riempie di soddisfazione: mentre l’acqua sobbolle e le scorze rilasciano il loro aroma, la casa comincia già a riempirsi di calore.
Ti bastano un pentolino, dell’acqua distillata, un po’ di acido citrico (che aiuta a conservare), e gli ingredienti che la stagione offre: bucce d’arancia, cannella, chiodi di garofano, rosmarino o persino un cucchiaino di cacao. Il risultato? Fragranze morbide e avvolgenti, da spruzzare nelle stanze, su tende, cuscini e tessili, evitando però con cura tessuti chiari o delicati per evitare di macchiarli.
Ecco qui tre ricette semplici per creare caldi profumi autunnali per ambienti in versione spray.
1. Bosco d’Autunno
Rosmarino e cannella per un profumo caldo, balsamico, leggermente legnoso. Ingredienti:
300 ml d’acqua distillata
2 rametti di rosmarino
1 bastoncino di cannella
1 cucchiaino di bacche di ginepro o 2 foglie di alloro
1 cucchiaino di acido citrico
Fai sobbollire tutto per circa 10 minuti, filtra con una garza, lascia raffreddare e versa in un flacone spray.
2. Agrumi e Spezie
Un classico intramontabile: il profumo dell’arancia che si intreccia con le spezie dolci. Ingredienti:
300 ml d’acqua
scorze di un’arancia e mezzo limone
4 chiodi di garofano
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di acido citrico
Fai sobbollire 15 minuti, filtra con una garza, lascia raffreddare e versa in un flacone spray.
3. Dolce Castagna
Per chi ama le note più gourmand, calde e avvolgenti. Ingredienti:
300 ml d’acqua
2 cucchiaini di cacao amaro
1 cucchiaino di vaniglia in polvere o mezza bacca
1 cucchiaino di noce moscata
1 cucchiaino di acido citrico
Scalda dolcemente senza far bollire troppo, filtra con una garza, lascia raffreddare e versa in un flacone spray.
Questi spray autunnali fatti in casa sono preparazioni senza alcool e senza conservanti artificiali, quindi vanno trattati con un po’ di cura: conservali in frigorifero, preferibilmente in bottiglie di vetro scuro. In media gli spray durano due o tre settimane, ma se noti che l’aroma cambia è il momento di prepararne uno nuovo. Agita sempre prima dell’uso — le spezie e le scorze rilasciano oli naturali che tendono a depositarsi sul fondo.
Profumi autunnali in sacchetto per cassetti
E se potessimo custodire i profumi autunnali in un sacchettino? Diventano piccoli oggetti da riempire con ingredienti naturali come agrumi, spezie e legni secchi per portare nei cassetti e negli armadi l’aroma della stagione.
Sono facili da preparare e si prestano a mille interpretazioni: puoi usare stoffe di recupero, nastri, pizzi o spago, creando piccoli oggetti poetici da regalare o da mettere in macchina, nei cassetti, negli armadi o dove più ti aggrada sentirne il profumo.
Ogni combinazione di ingredienti racconta un’atmosfera diversa: quella del bosco, delle spezie o del focolare.
1. Bosco dorato Profuma di foglie secche e resina.
pigne piccole spezzettate
aghi di pino o rosmarino secco
fette di arancia essiccate
un bastoncino di cannella
2. Spezie di casa Evoca calore e casa.
bastoncini di cannella
chiodi di garofano
fette di mela essiccata
noce moscata
3. Dolce focolare Intenso e avvolgente, come una coperta calda.
fette di arancia essiccate
bastoncini di cannella
chiodi di garofano
un pezzetto di bacca di vaniglia
Come essiccare mele e arance
In forno: taglia la frutta a fette sottili (3–5 mm) e disponila su una teglia rivestita con carta da forno, senza sovrapposizioni. Imposta il forno a 60–80°C, meglio se ventilato, con sportello leggermente aperto (puoi tenerlo socchiuso con un cucchiaio di legno) per far uscire l’umidità. Lascia asciugare per 2–3 ore, girando le fette a metà cottura. Devono risultare asciutte ma ancora un po’ elastiche, non bruciate.
All’aria: taglia la frutta a fette sottili (3–5 mm) e disponila su una griglia senza sovrapporre le fette, posiziona la griglia in luogo asciutto e ventilato, coprendo il tutto con una garza leggera. Servono 2–5 giorni.
Con essiccatore: taglia la frutta a fette sottili (3–5 mm) e disponi le fette nell’essiccatore a 55–60 °C per 8–12 ore.
Spruzza un po’ di succo di limone prima dell’essiccazione per mantenere i colori vivi.
Se ti è venuta voglia di provare una di queste combinazioni di aromi, raccontamelo nei commenti o scrivimi: mi piacerebbe sapere quali profumi per ambienti hai scelto per accompagnare il tuo autunno. E se ti va, condividi il risultato su Instagram taggando @aformadicasa — ogni interpretazione è una piccola storia di atmosfera, calore e creatività che mi scalda il cuore.
Progettare un home office integrato nell’ambiente domestico dovrebbe considerare tre aspetti: ergonomia, design e comfort abitativo.
È necessario studiare proporzioni, illuminazione e acustica per ottenere un equilibrio tra estetica e prestazioni operative. Come raggiungere questo obiettivo? Ecco alcuni consigli.
Scelta della stanza dedicata all’home office
La selezione della stanza destinata all’home office è il primo step strategico nella configurazione di un ambiente efficiente. La scelta deve considerare parametri tecnici quali isolamento acustico, disponibilità di luce naturale, ventilazione e accessibilità alle connessioni elettriche e dati.
Idealmente, la stanza dovrebbe essere collocata in una zona periferica dell’abitazione, lontana da aree di passaggio, per minimizzare interferenze sonore e visive.
L’esposizione alla luce naturale è un fattore da non sottovalutare: l’orientamento a nord garantisce una luminosità costante e diffusa, al contrario quello a sud richiede l’inserimento di schermature solari (o tende tecniche per controllare l’abbagliamento).
È consigliabile predisporre delle prese elettriche multiple, una connessione cablata in fibra ottica e una corretta distribuzione dei punti luce. A livello di arredo, l’impiego di forniture per uffici professionali (scrivanie regolabili in altezza, sedute ergonomiche certificate EN 1335, sistemi di archiviazione modulare) garantisce delle prestazioni paragonabili a quelle di un ambiente di lavoro corporate, seppur mantenendo un’estetica coerente con lo stile domestico.
Per contesti abitativi di piccole dimensioni, è possibile optare per soluzioni integrate o a scomparsa, per esempio con scrivanie pieghevoli o pannelli mobili fonoassorbenti, che delimitano l’area operativa. Questa configurazione ibrida è ottimale per mantenere la flessibilità dello spazio e non comprometterne la funzionalità.
Ordine e funzionalità per lo spazio di lavoro
L’organizzazione razionale dell’ambiente a disposizione aiuta a trovare l’efficienza cognitiva e produttiva. Secondo i principi dell’ergonomia cognitiva, un ambiente ordinato favorisce la concentrazione, riduce i tempi di ricerca degli oggetti e limita il sovraccarico percettivo.
Il layout operativo deve seguire la logica del triangolo funzionale, con computer, sedia e area di appoggio disposti in modo da minimizzare i movimenti ripetitivi. Le superfici si prediligono ampie e facilmente sanificabili, con finiture opache per evitare riflessi. Si raccomanda l’uso di scrivanie con piano regolabile (range 65–125 cm) per alternare posizione seduta e in piedi, migliorando la circolazione per ridurre l’affaticamento lombare.
Come si gestisce il rumore
L’acustica influisce direttamente sulla capacità di concentrazione, sulla qualità delle comunicazioni vocali e sul comfort psicologico dell’utilizzatore. Quindi, come si può gestire il rumore di un home office?
Il primo intervento riguarda l’isolamento strutturale, ovvero la capacità dell’involucro edilizio di attenuare i suoni provenienti dall’esterno. Si può optare per delle pareti con intercapedine in lana minerale o pannelli fonoisolanti in polietilene espanso ad alta densità, ottime per ridurre la trasmissione del rumore fino a 40 dB. Altresì i serramenti con vetrocamera acustica (Rw ≥ 45 dB) sono un investimento da tenere in considerazione per chi lavora in aree urbane ad alta intensità sonora.
Il secondo livello è l’assorbimento acustico interno, mirato a limitare la riverberazione del suono nella stanza, con l’aiuto di pannelli a parete in fibra di poliestere, tende tecniche pesanti, tappeti acustici o controsoffitti microforati in gesso alleggerito. Soluzioni che permettono di ottenere un tempo di riverberazione (RT60) inferiore a 0,5 secondi, valore ottimale per ambienti di lavoro individuali.
Vivere in una casa di piccole dimensioni non significa rinunciare al comfort. Con le giuste soluzioni d’arredo, anche una camera da letto compatta può diventare un rifugio accogliente, funzionale e di grande stile. In questo articolo scoprirai come arredare una piccola stanza da letto scegliendo luci, colori e materiali che ampliano lo spazio e migliorano il benessere quotidiano.
Chi abita in città lo sa molto bene: lo spazio vitale delle nostre case diventa sempre meno e di conseguenza anche le stanze in cui passiamo molto tempo sono sempre più piccole. Le nostre esigenze però non diminuiscono, anzi: in alcuni casi aumentano e con poco spazio in casa bisogna fare trucchi di magia.
D’altronde anche i dati statistici lo confermano: non è un fenomeno marginale. Dati recenti evidenziano che a Milano la maggior parte degli immobili venduti nel 2023 misura meno di 115 mq (solo ~14,7 % supera quella soglia), mentre la metratura media è di circa 81 mq. Inoltre, nel mercato degli affitti milanese, quasi il 40 % delle richieste riguarda soluzioni mini, tra 30-60 mq, tipicamente monolocali o mini bilocali. È facile capire quindi perché la funzionalità e l’arredo intelligente diventano elementi fondamentali: il poco spazio non è un’eccezione ma la norma.
Le camere da letto in particolare sono quelle che risentono di più di questa diminuzione dei metri quadri. Avere poco spazio non significa dover rinunciare a comfort e stile, anzi. Pochi metri quadri possono rappresentare la giusta sfida proprio per massimizzare lo spazio e creare un ambiente accogliente e ricercato.
Vediamo insieme cosa si può fare per ampliare visivamente la percezione delle nostre camere da letto piccole.
Progettare la luce per creare una camera da letto piccola ma degna di nota
Se mi segui da qualche tempo sai quanto per me il tasto illuminazione sia importante. Non smetterò mai di parlarne e fare informazione, perché la giusta luce può davvero fare la differenza.
Come forse saprai, la migliore esposizione per la camera sarebbe est o sud est. A est perché si gode della luce del mattino e se ami svegliarti con la luce questa è l’esposizione perfetta. Inoltre, con un’esposizione di questo tipo, la camera rimane più fresca durante il giorno.
Avrai una camera illuminata nelle prime ore del giorno e ombreggiata verso la sera. In architettura bioclimatica questa esposizione è ritenuta la migliore perché permette di equilibrare il riposo e il benessere termico.
L’esposizione sud-est invece, permette un ottimo equilibrio tra temperatura e luminosità, garantendo una stanza accogliente tutto l’anno. Con questa esposizione avrai un risveglio naturale e una camera sempre gradevole.
Qualsiasi sia la tua esposizione però ricorda un punto: disponi il letto in modo che la luce non lo colpisca direttamente, ma che ci arrivi di taglio. In questo modo eviterai di rimanere accecato o di avere bruschi risvegli per la luce che fa capolino. Oltre a questo, è sempre molto importante saper adattare l’arredamento della stanza alla sua esposizione. Scegliere bene i tessuti e i colori delle tende in base alla funzione (se filtrare luce e calore o lasciarli passare), scegliere le palette colori che meglio rispondono ai tuoi gusti e allo stile tuo e della casa e i giusti complementi tessili.
Una volta che hai capito bene come sfruttare a tuo vantaggio la luce naturale in camera, puoi integrarla con la luce artificiale che dovrà essere calda e riposante, ma soprattutto dovrà essere studiata per rispondere alle tue esigenze. Far risaltare alcuni arredi o dettagli della camera, ma anche dare luce sulla zona lavoro e trucco e nelle zone armadio.
Di solito in camera da letto i punti luce che si prevedono sono quelli per i comodini, che in una camera piccola possono anche essere integrate nella testiera letto o fissate a parete; una luce centrale o incassata nel controsoffitto (se ci sono ribassamenti); luci da tavolo dove ci sono scrivanie o tavoli da toilette; luci led dentro gli armadi e/o dietro la testiera del letto.
Infine, gioca bene con i colori. Come sai non ci sono colori vietati o sbagliati: tutto dipende da come vengono distribuiti nello spazio. Se ami i colori decisi, usali su una parete o su parte di essa o per i complementi come le tende, i tappeti e le lenzuola. Renderai unica la tua camera, permettendole però di guadagnare in spazio percepito e stile.
In generale, per creare uno spazio davvero accogliente e riposante, è bene tenere il 60% delle superfici della camera da letto in colori desaturati o pastello, con tessuti quanto più naturali possibile. Questo contribuirà a creare uno spazio che viene percepito come chiaro, sicuro e che invoglia a staccare la spina alla fine di una lunga giornata.
Mobili per camere piccole: arredi su misura e multifunzionali
Quando si arreda casa è molto difficile riuscire ad avere già ben definito in mente un budget, soprattutto perché si ha difficoltà a capire quanto effettivamente possano costare i mobili.
La camera da letto, soprattutto quando è piccola, può richiedere una spesa non indifferente, se si cerca di coniugare funzionalità e qualità. Io consiglio sempre ai miei clienti di stilare una lista di priorità e di elementi per i quali sono disposti a spendere una percentuale maggiore del loro budget.
Tra questi elementi rientra sicuramente il materasso, perché è un pezzo su cui passiamo un numero pazzesco di ore. Ne consegue che deve essere di qualità per evitare di avere problemi di salute e soprattutto per evitare di dormire male.
Anche gli armadi sono molto importanti, soprattutto quando si hanno tantissime cose da mettere via (spesso se si abita in case piccole è quasi impossibile poter fare il cambio stagione) e se si deve integrare anche la Tv nel mobile.
Per questa ragione, quando si progettano gli armadi è bene considerare le misure: sfruttare tutto lo spazio disponibile sia in larghezza che in altezza, considerando tra i 2 e i 4 cm in meno come tolleranza, per riuscire a montare il mobile.
Gli armadi che ci sono oggi in commercio permettono di poter integrare specchi, moduli per la TV, perfino ponti in cui si possono integrare delle scrivanie. Per cui se nella tua piccola camera devi integrare più funzioni, progettare un armadio funzionale può davvero essere la soluzione. Sceglili magari in finiture meno pregiate (ma sempre di qualità) come il laminato, per riuscire a scendere un po’ di prezzo.
Potresti voler optare per un armadio ponte sotto il quale mettere il letto, se la conformazione della camera è molto piccola e difficile e questa fosse l’unica soluzione per avere i giusti flussi di passaggio.
Altro punto da considerare è la testiera del letto. Potresti scegliere un letto sommier, di quelli senza testiera cioè, per risparmiare almeno 10 cm. Mettendo una lunga mensola al di sopra del letto ricaveresti sia un comodino passante che un punto decorativo sul quale mettere piante, libri e oggetti vari. Incassando un led nella parte superiore della mensola avresti anche una fonte in più di luce.
In generale quando uno spazio è piccolo, tutto ciò che è sospeso, pieghevole o integrato in un altro arredo è un punto di cui tenere conto, perché ti permette di svolgere più funzioni con un unico mobile, risparmiando così spazio.
Letto contenitore per camera piccola, il tuo alleato per creare spazio dove non c’è
Quando si parla di camera da letto subito si pensa al letto, giustamente. La sua scelta diventa un fattore importantissimo nell’ottica dell’ottimizzazione dello spazio.
Va da sè che sia quasi d’obbligo scegliere un letto contenitore, che diventa molto comodo per riporre biancheria soprattutto stagionale, valigie e simili, permettendo così di liberare gli armadi.
La scelta della tipologia di letto, a livello di misure e stile, dipende un po’ da quanti si è a dover usare il letto. Per chi vive solo (come ad esempio gli studenti) o per chi deve scegliere un letto per gli ospiti, i letti singoli sono la soluzione ideale, perché versatili e funzionali.
Sono adatti anche in contesti multifunzionali, soprattutto se scelti nella tipologia di letto divano: in questo modo quando non in uso possono tranquillamente essere lasciati come divani, non mostrando il letto.
Come letto singolo ci si può spingere fino alla piazza e mezzo, potendo quindi contare su una larghezza di 120 cm. Spesso anche le giovani coppie optano per questa misura, perché anche se piccola rimane abbastanza comoda ma soprattutto permette di avere una maggiore vivibilità in case davvero molto piccole.
Anche il 140 cm di larghezza per un letto rimane una valida alternativa quando si tratta di dover fare i conti con i centimetri. Venti centimetri in meno rispetto ad un matrimoniale standard permettono di poter ragionare su diverse configurazioni.
Tra le soluzioni che ci sono da valutare, quelle di Perdormire rappresentano un ottimo punto di ricerca. Ci si trova una varietà molto ampia di letti, materassi e tutto quello che gira intorno al mondo del sonno; si può ricercare per misure, funzionalità, stile, collezione, per cui davvero un catalogo ampio all’interno del quale trovare quello che si cerca.
Offrono letti singoli e matrimoniali pensati per massimizzare il comfort in ogni contesto abitativo. I modelli con contenitore o secondo letto estraibile combinano design, qualità del riposo e praticità, adattandosi perfettamente alle dimensioni ridotte delle case di oggi.
Colori e tessuti che ampliano lo spazio e lo rendono confortevole
Arriviamo ora ad un punto che per me ha un’importanza incalcolabile: i colori e i tessuti.
Nelle mie consulenze lo studio dei colori ha un ruolo fondamentale: i giusti colori davvero ci cambiano le giornate e la qualità della vita in generale.
Parto sempre dai clienti, dalla loro storia, dalle abitudini e da quello che gli piace. E intendo quello che gli evoca ricordi ed emozioni positive, che allontana l’ansia e lo stress e che li fa sentire nel posto giusto al momento giusto. Come dico sempre, non esistono schemi di colore o colori sbagliati a priori per la camera da letto.
Esistono solo combinazioni personalizzate e usate al meglio secondo la struttura della camera e della sua esposizione. Se ti piace il terracotta o il blu elettrico ad esempio, puoi pensare di usarli in camera.
Potresti usarli per gli armadi o i comodini, come colori di copriletti, tende e tappeti. Oppure potresti optare per la tecnica del color block, studiando blocchi di colore nella parete dietro il letto. Anche la carta da parati è un ottimo alleato, soprattutto nei piccoli spazi, per aiutare a dare profondità, ampliare visivamente lo spazio e dare presenza ad una camera magari un po’ povera di arredi.
Per quanto riguarda i tessuti invece, quelli naturali rimangono sempre la scelta migliore in termini di salubrità, facilità di pulizia e mantenimento e a livello sensoriale. Scegliere il cotone e il lino per i tessili del letto e delle tende ti aiuterà ad avere una splendida sensazione di sofficità e leggerezza, mantenendo la stanza calda e naturale.
Magari puoi scegliere il tappeto in fibre sintetiche e a pelo raso, se non vuoi doverti preoccupare della sua pulizia troppo spesso ma vuoi comunque un elemento a terra che decori, scaldi e dia coerenza all’insieme.
Camera piccola, design moderno: le tendenze dell’arredo casa
Avere uno spazio piccolo non significa dover rinunciare a qualità, funzionalità ed estetica. Sicuramente una camera da letto piccola richiede più impegno a livello di progettazione dello spazio e della scelta degli arredi, per essere sicuri di ottimizzare la stanza senza perdere nulla.
Proprio perché come dicevamo all’inizio, le case sono sempre più piccole e compatte, anche il mondo dell’interior design si muove verso soluzioni multifunzionali e dinamiche. Se si parla di monolocali o piccoli bilocali, gli spazi sono praticamente continui ed è difficile spesso parlare di zone completamente separate. Nel caso dei monolocali, armadi autoportanti o pareti autoportanti di listoni possono aiutare a separare gli spazi facendo aumentare la vivibilità dello spazio.
In entrambi i casi, la continuità nell’uso di colori e materiali per tutta la casa permette di creare continuità visiva, facendo sembrare la casa più ampia e ariosa.
La scelta di materiali naturali come il legno, la pietra e il cemento permette di aggiungere calore e carattere nei piccoli spazi, ma non solo.
Non è solo questione di aspetto: materiali come legno, pietra naturale o fibre organiche offrono effetti tangibili su salute e umore. Studi sul biophilic design confermano che spazi con elementi naturali aiutano a ridurre stress, abbassare la pressione sanguigna e favorire il recupero dell’attenzione.
Per esempio, in uno studio realizzato in stanze con superfici in legno e ambienti equivalenti senza legno, le persone che hanno passato del tempo nella versione “naturale” hanno riferito maggiore relax e hanno mostrato migliori performance cognitive.
Inoltre, il legno aiuta a regolare l’umidità interna, la pietra stabilizza la temperatura e i suoi effetti acustici attenuano rumori fastidiosi: tutti aspetti che contribuiscono a un ambiente notturno più sereno e riposante.
Massimizzare lo spazio in camere da letto piccole: qualità e design anche in situazioni complesse
Come hai potuto leggere fino a questo punto, gli spunti per trarre il massimo dalla tua piccola camera sono davvero molti.
Tutto, anche i più piccoli dettagli, concorrono a creare uno spazio unico nel suo genere, dove ogni cosa parla di funzionalità, praticità e comodità. Perché alla fine dei conti, la camera da letto, oltre che essere bellissima, deve renderci la vita semplice, deve farci riposare bene e deve farci sentire in pace quando ci entriamo.
E’ inutile arredare senza personalità, facendo scelte da catalogo slegate da chi siamo: sicuramente così è la strada più veloce per spendere soldi inutilmente e sentirsi infelici.
Prenditi il tuo tempo, ascoltati e fai le scelte con calma. Otterrai uno spazio che ti farà stare bene.
Le nostre esigenze però non diminuiscono, anzi: in alcuni casi aumentano e con poco spazio in casa bisogna fare trucchi di magia.
D’altronde anche i dati statistici lo confermano: non è un fenomeno marginale. Dati recenti evidenziano che a Milano la maggior parte degli immobili venduti nel 2023 misura meno di 115 mq (solo ~14,7 % supera quella soglia), mentre la metratura media è di circa 81 mq. Inoltre, nel mercato degli affitti milanese, quasi il 40 % delle richieste riguarda soluzioni mini, tra 30-60 mq, tipicamente monolocali o mini bilocali. È facile capire quindi perché la funzionalità e l’arredo intelligente diventano elementi fondamentali: il poco spazio non è un’eccezione ma la norma.
Le camere da letto in particolare sono quelle che risentono di più di questa diminuzione dei metri quadri. Avere poco spazio non significa dover rinunciare a comfort e stile, anzi. Pochi metri quadri possono rappresentare la giusta sfida proprio per massimizzare lo spazio e creare un ambiente accogliente e ricercato.
Vediamo insieme cosa si può fare per ampliare visivamente la percezione delle nostre camere da letto piccole.
Progettare la luce per creare una camera da letto piccola ma degna di nota
Se mi segui da qualche tempo sai quanto per me il tasto illuminazione sia importante. Non smetterò mai di parlarne e fare informazione, perché la giusta luce può davvero fare la differenza.
Come forse saprai, la migliore esposizione per la camera sarebbe est o sud est. A est perché si gode della luce del mattino e se ami svegliarti con la luce questa è l’esposizione perfetta. Inoltre, con un’esposizione di questo tipo, la camera rimane più fresca durante il giorno.
Avrai una camera illuminata nelle prime ore del giorno e ombreggiata verso la sera. In architettura bioclimatica questa esposizione è ritenuta la migliore perché permette di equilibrare il riposo e il benessere termico.
L’esposizione sud-est invece, permette un ottimo equilibrio tra temperatura e luminosità, garantendo una stanza accogliente tutto l’anno. Con questa esposizione avrai un risveglio naturale e una camera sempre gradevole.
Qualsiasi sia la tua esposizione però ricorda un punto: disponi il letto in modo che la luce non lo colpisca direttamente, ma che ci arrivi di taglio. In questo modo eviterai di rimanere accecato o di avere bruschi risvegli per la luce che fa capolino. Oltre a questo, è sempre molto importante saper adattare l’arredamento della stanza alla sua esposizione. Scegliere bene i tessuti e i colori delle tende in base alla funzione (se filtrare luce e calore o lasciarli passare), scegliere le palette colori che meglio rispondono ai tuoi gusti e allo stile tuo e della casa e i giusti complementi tessili.
Una volta che hai capito bene come sfruttare a tuo vantaggio la luce naturale in camera, puoi integrarla con la luce artificiale che dovrà essere calda e riposante, ma soprattutto dovrà essere studiata per rispondere alle tue esigenze. Far risaltare alcuni arredi o dettagli della camera, ma anche dare luce sulla zona lavoro e trucco e nelle zone armadio.
Di solito in camera da letto i punti luce che si prevedono sono quelli per i comodini, che in una camera piccola possono anche essere integrate nella testiera letto o fissate a parete; una luce centrale o incassata nel controsoffitto (se ci sono ribassamenti); luci da tavolo dove ci sono scrivanie o tavoli da toilette; luci led dentro gli armadi e/o dietro la testiera del letto.
Infine, gioca bene con i colori. Come sai non ci sono colori vietati o sbagliati: tutto dipende da come vengono distribuiti nello spazio. Se ami i colori decisi, usali su una parete o su parte di essa o per i complementi come le tende, i tappeti e le lenzuola. Renderai unica la tua camera, permettendole però di guadagnare in spazio percepito e stile.
In generale, per creare uno spazio davvero accogliente e riposante, è bene tenere il 60% delle superfici della camera da letto in colori desaturati o pastello, con tessuti quanto più naturali possibile. Questo contribuirà a creare uno spazio che viene percepito come chiaro, sicuro e che invoglia a staccare la spina alla fine di una lunga giornata.
Mobili per camere piccole: arredi su misura e multifunzionali
Quando si arreda casa è molto difficile riuscire ad avere già ben definito in mente un budget, soprattutto perché si ha difficoltà a capire quanto effettivamente possano costare i mobili.
La camera da letto, soprattutto quando è piccola, può richiedere una spesa non indifferente, se si cerca di coniugare funzionalità e qualità. Io consiglio sempre ai miei clienti di stilare una lista di priorità e di elementi per i quali sono disposti a spendere una percentuale maggiore del loro budget.
Tra questi elementi rientra sicuramente il materasso, perché è un pezzo su cui passiamo un numero pazzesco di ore. Ne consegue che deve essere di qualità per evitare di avere problemi di salute e soprattutto per evitare di dormire male.
Anche gli armadi sono molto importanti, soprattutto quando si hanno tantissime cose da mettere via (spesso se si abita in case piccole è quasi impossibile poter fare il cambio stagione) e se si deve integrare anche la Tv nel mobile.
Per questa ragione, quando si progettano gli armadi è bene considerare le misure: sfruttare tutto lo spazio disponibile sia in larghezza che in altezza, considerando tra i 2 e i 4 cm in meno come tolleranza, per riuscire a montare il mobile.
Gli armadi che ci sono oggi in commercio permettono di poter integrare specchi, moduli per la TV, perfino ponti in cui si possono integrare delle scrivanie. Per cui se nella tua piccola camera devi integrare più funzioni, progettare un armadio funzionale può davvero essere la soluzione. Sceglili magari in finiture meno pregiate (ma sempre di qualità) come il laminato, per riuscire a scendere un po’ di prezzo.
Potresti voler optare per un armadio ponte sotto il quale mettere il letto, se la conformazione della camera è molto piccola e difficile e questa fosse l’unica soluzione per avere i giusti flussi di passaggio.
Altro punto da considerare è la testiera del letto. Potresti scegliere un letto sommier, di quelli senza testiera cioè, per risparmiare almeno 10 cm. Mettendo una lunga mensola al di sopra del letto ricaveresti sia un comodino passante che un punto decorativo sul quale mettere piante, libri e oggetti vari. Incassando un led nella parte superiore della mensola avresti anche una fonte in più di luce.
In generale quando uno spazio è piccolo, tutto ciò che è sospeso, pieghevole o integrato in un altro arredo è un punto di cui tenere conto, perché ti permette di svolgere più funzioni con un unico mobile, risparmiando così spazio.
Letto contenitore per camera piccola, il tuo alleato per creare spazio dove non c’è
Quando si parla di camera da letto subito si pensa al letto, giustamente. La sua scelta diventa un fattore importantissimo nell’ottica dell’ottimizzazione dello spazio.
Va da sè che sia quasi d’obbligo scegliere un letto contenitore, che diventa molto comodo per riporre biancheria soprattutto stagionale, valigie e simili, permettendo così di liberare gli armadi.
La scelta della tipologia di letto, a livello di misure e stile, dipende un po’ da quanti si è a dover usare il letto. Per chi vive solo (come ad esempio gli studenti) o per chi deve scegliere un letto per gli ospiti, i letti singoli sono la soluzione ideale, perché versatili e funzionali.
Sono adatti anche in contesti multifunzionali, soprattutto se scelti nella tipologia di letto divano: in questo modo quando non in uso possono tranquillamente essere lasciati come divani, non mostrando il letto.
Come letto singolo ci si può spingere fino alla piazza e mezzo, potendo quindi contare su una larghezza di 120 cm. Spesso anche le giovani coppie optano per questa misura, perché anche se piccola rimane abbastanza comoda ma soprattutto permette di avere una maggiore vivibilità in case davvero molto piccole.
Anche il 140 cm di larghezza per un letto rimane una valida alternativa quando si tratta di dover fare i conti con i centimetri. Venti centimetri in meno rispetto ad un matrimoniale standard permettono di poter ragionare su diverse configurazioni.
Tra le soluzioni che ci sono da valutare, quelle di Perdormire rappresentano un ottimo punto di ricerca. Ci si trova una varietà molto ampia di letti, materassi e tutto quello che gira intorno al mondo del sonno; si può ricercare per misure, funzionalità, stile, collezione, per cui davvero un catalogo ampio all’interno del quale trovare quello che si cerca.
Offrono letti singoli e matrimoniali pensati per massimizzare il comfort in ogni contesto abitativo. I modelli con contenitore o secondo letto estraibile combinano design, qualità del riposo e praticità, adattandosi perfettamente alle dimensioni ridotte delle case di oggi.
Colori e tessuti che ampliano lo spazio e lo rendono confortevole
Arriviamo ora ad un punto che per me ha un’importanza incalcolabile: i colori e i tessuti.
Nelle mie consulenze lo studio dei colori ha un ruolo fondamentale: i giusti colori davvero ci cambiano le giornate e la qualità della vita in generale.
Parto sempre dai clienti, dalla loro storia, dalle abitudini e da quello che gli piace. E intendo quello che gli evoca ricordi ed emozioni positive, che allontana l’ansia e lo stress e che li fa sentire nel posto giusto al momento giusto. Come dico sempre, non esistono schemi di colore o colori sbagliati a priori per la camera da letto.
Esistono solo combinazioni personalizzate e usate al meglio secondo la struttura della camera e della sua esposizione. Se ti piace il terracotta o il blu elettrico ad esempio, puoi pensare di usarli in camera.
Potresti usarli per gli armadi o i comodini, come colori di copriletti, tende e tappeti. Oppure potresti optare per la tecnica del color block, studiando blocchi di colore nella parete dietro il letto. Anche la carta da parati è un ottimo alleato, soprattutto nei piccoli spazi, per aiutare a dare profondità, ampliare visivamente lo spazio e dare presenza ad una camera magari un po’ povera di arredi.
Per quanto riguarda i tessuti invece, quelli naturali rimangono sempre la scelta migliore in termini di salubrità, facilità di pulizia e mantenimento e a livello sensoriale. Scegliere il cotone e il lino per i tessili del letto e delle tende ti aiuterà ad avere una splendida sensazione di sofficità e leggerezza, mantenendo la stanza calda e naturale.
Magari puoi scegliere il tappeto in fibre sintetiche e a pelo raso, se non vuoi doverti preoccupare della sua pulizia troppo spesso ma vuoi comunque un elemento a terra che decori, scaldi e dia coerenza all’insieme.
Camera piccola, design moderno: le tendenze dell’arredo casa
Avere uno spazio piccolo non significa dover rinunciare a qualità, funzionalità ed estetica. Sicuramente una camera da letto piccola richiede più impegno a livello di progettazione dello spazio e della scelta degli arredi, per essere sicuri di ottimizzare la stanza senza perdere nulla.
Proprio perché come dicevamo all’inizio, le case sono sempre più piccole e compatte, anche il mondo dell’interior design si muove verso soluzioni multifunzionali e dinamiche. Se si parla di monolocali o piccoli bilocali, gli spazi sono praticamente continui ed è difficile spesso parlare di zone completamente separate. Nel caso dei monolocali, armadi autoportanti o pareti autoportanti di listoni possono aiutare a separare gli spazi facendo aumentare la vivibilità dello spazio.
In entrambi i casi, la continuità nell’uso di colori e materiali per tutta la casa permette di creare continuità visiva, facendo sembrare la casa più ampia e ariosa.
La scelta di materiali naturali come il legno, la pietra e il cemento permette di aggiungere calore e carattere nei piccoli spazi, ma non solo.
Non è solo questione di aspetto: materiali come legno, pietra naturale o fibre organiche offrono effetti tangibili su salute e umore. Studi sul biophilic design confermano che spazi con elementi naturali aiutano a ridurre stress, abbassare la pressione sanguigna e favorire il recupero dell’attenzione.
Per esempio, in uno studio realizzato in stanze con superfici in legno e ambienti equivalenti senza legno, le persone che hanno passato del tempo nella versione “naturale” hanno riferito maggiore relax e hanno mostrato migliori performance cognitive.
Inoltre, il legno aiuta a regolare l’umidità interna, la pietra stabilizza la temperatura e i suoi effetti acustici attenuano rumori fastidiosi: tutti aspetti che contribuiscono a un ambiente notturno più sereno e riposante.
Massimizzare lo spazio in camere da letto piccole: qualità e design anche in situazioni complesse
Come hai potuto leggere fino a questo punto, gli spunti per trarre il massimo dalla tua piccola camera sono davvero molti.
Tutto, anche i più piccoli dettagli, concorrono a creare uno spazio unico nel suo genere, dove ogni cosa parla di funzionalità, praticità e comodità. Perché alla fine dei conti, la camera da letto, oltre che essere bellissima, deve renderci la vita semplice, deve farci riposare bene e deve farci sentire in pace quando ci entriamo.
E’ inutile arredare senza personalità, facendo scelte da catalogo slegate da chi siamo: sicuramente così è la strada più veloce per spendere soldi inutilmente e sentirsi infelici.
Prenditi il tuo tempo, ascoltati e fai le scelte con calma. Otterrai uno spazio che ti farà stare bene.
In questo articolo vi mostriamo alcune soluzioni per decorare la casa con le proprie foto. Un’idea originale e creativa per salvare i ricordi e trasformarli in elementi d’arredo capaci di valorizzare ogni ambiente.
Oggi i nostri smartphone sono diventati dei veri e propri album di fotografie. C’è chi si diverte a scattare dei selfie, chi a immortalare i propri amici a 4 zampe, oppure a catturare la bellezza della natura. E poi ci sono i momenti in famiglia, le feste, i viaggi. Tuttavia, molte di queste immagini restano rinchiuse nel telefono, dimenticate, fino a quando non arriva il momento di cancellarle per liberare spazio. La soluzione immediata è quella di scaricare le foto più belle e significative in altri dispositivi. Computer, memorie esterne, cloud diventano i nuovi contenitori per foto che nessuno guarderà mai, o quasi
Allora perché non approfittare per selezionarne alcune e stamparle, proprio come si faceva una volta con le pellicole analogiche? Oggi esistono comodi ed efficienti servizi che consentono di stampare foto online, caricandole direttamente dallo smartphone o dal computer. Si possono scegliere le dimensioni, il tipo di supporto, la finitura, il formato, con o senza bordo.
Esistono molte possibilità, dai fotolibri ai calendari, ma in questo articolo ti proponiamo alcune soluzioni per decorare la casa con le proprie foto. Un’idea originale e creativa per trasformare i ricordi in elementi d’arredo capaci di valorizzare un ambiente.
Decorare la casa con le proprie foto: creare un racconto personale
Le nostre foto raccontano molto di noi, della nostra vita, delle nostre passioni, delle persone che ci sono care. Decorare la casa con le proprie foto è forse la soluzione più indicata per avere uno spazio personalizzato e unico. La zona giorno è il luogo ideale per costruire una galleria personale da condividere anche con i nostri cari. Magari partendo dall’ingresso, con un percorso che guida verso il soggiorno, dove il racconto si completa.
Il primo passo è la selezione delle foto per costruire una serie omogenea per tema, soggetto, colore e così via. In seguito, scegliete una parete ampia e progettate in anticipo uno schema per appendere le foto della vostra galleria.
Tutto dipende dallo spazio che avete a disposizione e dallo stile dell’arredo. In un ambiente minimalista optate per composizioni dalla geometria rigorosa, costruendo forme semplici e simmetriche. In questo caso è meglio stampare le foto nella medesima dimensione, per avere una composizione ordinata. L’ideale è scartare la cornice e montare le stampe su supporti rigidi, per esempio l’alluminio.
Per lo stile classico invece, le cornici sono d’obbligo, e anche di una certa importanza. Potete optare per diverse dimensioni delle stampe, mantenendo tuttavia omogeneo il design delle cornici.
Se invece il vostro stile è più vivace, eclettico, con rimandi a viaggi o alla natura, via libera a soluzioni creative e fai da te. Composizioni libere, con cornici di dimensioni e materiali diversi, oppure con le foto appese con delle clip lungo fili metallici o dello spago. O ancora, semplicemente fissate alla parete con un adesivo riposizionabile e incorniciate con una porzione di parete dipinta con un colore diverso. I nostri sono solo alcuni spunti, ma le idee sono infinite.
Le vostre foto in zona notte: intimità e dolcezza
Nella zona più intima della casa, le immagini dovrebbero trasmettere calma e serenità. Ed ecco che qui trovano posto le foto più intime, gli scatti romantici di coppia o premaman, i primi giorni di vita dei figli, gli eventi che scandiscono la storia della famiglia.
Potete creare anche qui una galleria con una miscellanea di foto dedicata ad un singolo evento o ad un percorso di vita, oppure optare per foto significative in grande formato.
Una composizione lineare sopra la testiera del letto matrimoniale può diventare un elemento decorativo elegante. Per un tocco più sognante e poetico, stampate le vostre foto in formato Polaroid o con un bordo bianco, appendetele e poi circondatele con una ghirlanda di lucine LED.
Nella cameretta dei bimbi le foto non mancheranno, visto che con ogni probabilità ogni fase della loro vita sarà stata immortalata con lo smartphone. Un’idea originale è quella di costruire un album a muro in divenire, al quale aggiungere nuove immagini man mano che i bimbi crescono.
Nella camera dei ragazzi, un collage di foto scattate da loro stessi è l’occasione per lasciarli esprimere la loro identità. Dai selfie singoli o con gli amici ai momenti più importanti, le fotografie si possono accostare a poster, biglietti di concerti, etichette dei brand di capi o di calzature preferiti. Le foto entrano così a far parte di un diario da riempire giorno per giorno, che si evolve con il tempo che passa, fissando i ricordi.
Decorare la casa con le proprie foto è una soluzione creativa per personalizzare ogni ambiente, liberare i ricordi, altrimenti rinchiusi in uno spazio virtuale, e viverli ogni giorno.
Spaghetti Wall ha di recente lanciato anche le proprie collezioni 2025 che consentono ad ogni cliente di trovare ispirazione tra le referenze. Più di 700 soggetti, insieme all’altissima qualità di stampa e ai nove differenti supporti disponibili.
Spaghetti Wall, un richiamo al western italiano che si traduce in progetti di design unici. È la promessa dell’azienda di carte da parati protagonista di questo articolo. La forte vocazione è custom: ogni cliente, che sia business o privato, può personalizzare la propria carta da parati al 100%.
È sufficiente un prompt, un’idea, un concetto per tradurre le parole in progetti concreti. Spaghetti Wall, infatti, offre una grafica tailor made per le proprie carte da parati.
Un elemento di interior design che sa dare carattere e personalità ad ogni ambiente grazie ai giusti accostamenti tra gli arredi, le fantasie e i colori.
L’azienda ha di recente lanciato anche le proprie collezioni 2025 che consentono ad ogni cliente di trovare ispirazione tra le referenze. Più di 700 soggetti, insieme all’altissima qualità di stampa e ai nove differenti supporti disponibili che rendono le carte da parati ideali per qualsiasi contesto residenziale, hospitality, per il mondo ufficio o retail.
Le collezioni 2025 firmate Spaghetti Wall
Tra le collezioni spiccano Supernatural, novità assoluta 2025. Un viaggio tra trame naturali e impressioni delicate, con soggetti come Rugiada ed Evanescence. Palette neutre e tonalità calde creano atmosfere poetiche, ideali per ambienti raffinati che desiderano un tocco di eleganza naturale.
Collezione Pigmenta: Firmata SW Lab, questa linea interpreta visioni floreali con dettagli decorativi in cromie calde e accenti bronzati. Perfetta per chi cerca un effetto evanescente ma ricco di personalità, questa collezione porta un tocco artistico e raffinato negli spazi.
Collezione Motus: Disegnata da Ludovica Misciattelli, si distingue per pennellate corpose e linee sinuose. I soggetti astratti e optical, con variazioni di trama e tonalità, rendono ogni parete un elemento di movimento e dinamismo.
Collezione Botanic: Ricca di suggestioni vegetali e grafiche ispirate alla fauna tropicale, tra cui Deep e Foliage, questa collezione reinterpreta la natura con palette calde e invernali. Il soggetto Salici, con il suo stile decadente e nostalgico, aggiunge un tocco di eleganza vintage.
Collezione Miraggi: Composta da soggetti come Claude e Raging Ocean, propone composizioni astratte e texture materiche in tonalità intense come burgundy e petrolio. La carta Niwa, con i suoi temi orientali e i colori autunnali, completa questa collezione ricca di profondità visiva.
Ogni collezione di SpaghettiWall si distingue per la possibilità di personalizzazione delle dimensioni e la qualità di stampa superiore su vari supporti, garantendo soluzioni su misura per ogni ambiente.
A metà tra artisti e artigiani, sapranno donare ad ogni spazio un tocco italiano, retrò e allo stesso tempo ultra contemporaneo.
Organizzare la cassettiera non è solo un altro compito nella lista. È un’opportunità per riprendere il controllo su un angolo della tua casa che può diventare un caos quotidiano. Sì, quei cassetti strapieni che ti fanno sempre perdere tempo ogni volta che cerchi una maglietta. Ma cosa succederebbe se la tua cassettiera non fosse più una fonte di frustrazione? In questo articolo, vedremo come trasformare questo spazio spesso trascurato in un sistema pratico e senza stress, dove ogni capo ha un posto e ogni giorno inizia più velocemente.
I benefici di un’adeguata organizzazione della cassettiera
Organizzare la cassettiera non è solo un miglioramento estetico, ma un investimento nel tempo che risparmiamo ogni giorno. Quando i vestiti sono sistemati in modo efficiente, non solo troviamo subito quello che cerchiamo, ma possiamo anche evitare che alcuni capi vengano dimenticati sul fondo del cassetto, perdendo così il loro valore. Pensaci: quante volte hai trovato una maglietta che non ricordavi nemmeno di avere, ma che sarebbe stata perfetta per una determinata occasione, se solo l’avessi vista prima?
Inoltre, un’organizzazione strategica della cassettiera consente di ottimizzare ogni singolo spazio. Non è solo questione di piegare in modo ordinato, ma di sfruttare angoli e dimensioni diverse per ogni tipo di capo. Ad esempio, se suddividi i cassetti per tipologia di abbigliamento, come intimo, magliette e pigiami, non solo sarà facile accedere a tutto, ma i capi più usati saranno a portata di mano, mentre quelli meno usati possono essere riposti più in fondo. Così facendo, non solo eviti il caos, ma ti guadagni anche tempo prezioso ogni mattina.
Un’adeguata organizzazione ti permette di fare più con meno spazio, riducendo l’ingombro senza rinunciare a nulla. È una strategia che ti permette di avere sempre tutto a vista e facilmente accessibile, senza la frustrazione di dover scavare ogni volta. In sostanza, l’organizzazione della cassettiera è una scelta che semplifica e rende più fluido ogni giorno.
Come suddividere i cassetti per tipologia di abbigliamento
Un errore comune quando si organizza la cassettiera è cercare di mettere tutto nello stesso cassetto, ma la realtà è che ogni tipo di abbigliamento ha bisogno di una gestione specifica per evitare il caos. La chiave per un’organizzazione funzionale è suddividere i capi in base alla tipologia, così ogni cassetto avrà un compito chiaro e preciso. Ad esempio, riserva un cassetto per la biancheria intima, uno per le magliette e uno per i pigiami.
Ma non finisce qui. Un altro approccio molto utile è l’organizzazione per associazione: metti insieme i capi che usi spesso insieme, rendendo ancora più facile l’accesso a ciò che ti serve. Un esempio classico è organizzare il cassetto dell’intimo: invece di separare slip e reggiseni in cassetti diversi, mettili nello stesso cassetto, magari suddivisi in piccoli compartimenti. Così, quando apri il cassetto per prendere gli slip, avrai subito il reggiseno corrispondente a portata di mano, risparmiando tempo e riducendo il disordine. Un altro esempio è associare i capi per uso: per esempio, puoi riporre insieme le t-shirt da lavoro e quelle casual, separandole però in base al tipo di abbigliamento che indossi più frequentemente.
Questa strategia può essere estesa anche ad altri capi: i pigiami, per esempio, potrebbero essere divisi in base alla stagione, separando quelli estivi da quelli invernali. In generale, suddividere i capi in base a come e quando li usi ti permette di trovare subito quello che cerchi senza dover aprire più cassetti o rovistare tra vari capi, rendendo la cassettiera più pratica e funzionale.
Strumenti utili per organizzare la cassettiera
Quando si tratta di organizzare la cassettiera, l’uso di strumenti adeguati può fare la differenza nel mantenere l’ordine e ottimizzare lo spazio. Divisori e scatole possono sembrare una scelta banale, ma sono spesso la soluzione che trasforma una semplice cassettiera in un sistema di archiviazione altamente funzionale. Utilizzare divisori per cassetti ti permette di separare i diversi tipi di abbigliamento, come biancheria, t-shirt e accessori, mantenendo ogni cosa al suo posto senza che si mescoli con gli altri capi.
In alternativa, le scatole possono essere utili per riporre piccoli oggetti, come calze, guanti o accessori. Non serve acquistare organizer ultra costosi: anche semplici scatole per scarpe pulite sono un’ottima soluzione. Le scatole non solo aiutano a dare struttura al cassetto, ma fungono anche da vera e propria unità di misura. Quando decidi di riporre un capo in una scatola, definisci un volume preciso per quell’oggetto, il che ti aiuta a capire subito cosa hai e a evitare che il disordine prenda piede. Inoltre, ti permette di fare acquisti in modo più consapevole: saprai esattamente quanto spazio hai a disposizione, evitando di comprare capi che non avrai dove riporre.
Gli organizer pieghevoli sono un altro alleato utile, soprattutto per capi come magliette o pigiami, mantenendo tutto in ordine senza che si deformi o si sovrapponga agli altri. Questi strumenti non sono indispensabili, ma certamente possono migliorare l’efficienza della tua cassettiera, rendendola più ordinata e pratica.
Organizzare la cassettiera: un sistema che funziona nel tempo
L’organizzazione della cassettiera non deve essere una routine quotidiana che ti toglie tempo prezioso. La vera chiave è costruire un sistema che si mantenga da solo nel tempo, senza che tu debba fare ogni giorno una “pulizia” forzata. Ad esempio, un buon punto di partenza è sfruttare il cambio di stagione come momento per una revisione leggera ma efficace. Ogni volta che riponi gli abiti fuori stagione, approfitta di quel momento per fare una selezione di ciò che non usi più. Non significa dover fare un grande lavoro, ma piuttosto imparare a gestire i capi con consapevolezza.
Inoltre, avere una suddivisione chiara per tipo di abbigliamento fa sì che tu possa mettere via rapidamente i capi usati senza sentirti sopraffatta. Se ogni cassetto è pensato per un uso specifico, non ci sarà bisogno di fare ordine continuamente. La cassettiera sarà già un “sistema” che si auto-organizza senza dover intervenire costantemente.
Infine, se ti accorgi che il disordine torna rapidamente, forse è il caso di pensare a una soluzione più personalizzata. Se ti sembra che la cassettiera ti sfugga, contattami. Ti aiuterò a creare un sistema pratico e che si adatti davvero alla tua vita quotidiana, senza il rischio di perdere il controllo.
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