4 Maggio 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Installare un videocitofono di ultima generazione é un’operazione che non richiede l’intervento di un tecnico. Ecco come fare.

installare un videocitofono

Il videocitofono è un dispositivo che consente di aumentare la sicurezza abitativa, permettendo a chi sta in casa di comunicare con l’esterno per mezzo di un microfono e una telecamera. Ragion per cui, sempre più spesso, i vecchi citofoni – dotati soltanto di microfono e ricevitore – vengono sostituiti dalle versioni più moderne, che includono anche un sistema di ripresa video. A differenza di quanto si possa pensare, è possibile installare un videocitofono anche senza affidarsi ad un tecnico: in questo articolo, vediamo come procedere passo passo per eseguire correttamente tutti i passaggi necessari ad una corretta installazione.

Installare un videocitofono: cosa occorre

Ammesso che gli interventi più complessi (il passaggio dei cavi elettrici per implementare le opportune predisposizioni) siano stati già eseguiti, prima di procedere all’installazione del nuovo videocitofono è necessario procurarsi gli utensili e i materiali necessari. Oltre al dispositivo da montare, bisogna procurarsi un cavo a due conduttori da 1.5 mm quadrati, un corrugato e un cavidotto. Per le rifiniture murarie, è bene avere a portata di mano del gesso o della malta per il ripristino delle opere edilizie. Per quanto concerne gli utensili, l’installazione richiede una matita, una livella, un cacciavite e un trapano a percussione, oltre a spatola e cazzuola per le riparazioni murarie. 

Naturalmente, la prima cosa da procurarsi i nuovi dispositivi da installare all’interno ed all’esterno della casa: in commercio sono disponibili tanti modelli diversi. Il consiglio è quello per scegliere un prodotto affidabile e di qualità; in tal senso, i videocitofoni Bticino, in vendita anche online su e-commerce di settore come Emmebistore, rappresentano un’ottima soluzione.

La preparazione all’installazione

La prima cosa da fare è individuare il punto in cui installare il videocitofono: l’altezza consigliata è di 160 cm da terra, sia all’interno che all’esterno. La pulsantiera da montare dal lato della strada in genere va collocata su di un pilastro in muratura (o una struttura analoga), prediligendo un’area poco esposta ai raggi solari. Per questa semplice operazione bastano una matita e un metro. La posa dei cavi interrati, così come i collegamenti elettrici, rappresentano un intervento più complesso, per il quale è bene affidarsi ad un tecnico qualificato, qualora non si tratti di sostituire un modello preesistente.

In linea generale, un sistema di comunicazione e gestione degli ingressi integrato con videocitofono richiede svariate connessioni elettriche: il trasformatore da 12 V deve essere collegato al monitor interno che, a sua volta, va allacciato alla pulsantiera esterna e a quella interna che consente di attivare l’apertura automatizzata di porte e cancelli. I cavi interrati devono essere passati, per legge, ad una profondità di 85 cm al di sotto delle superfici carrabili (50 cm per i passaggi pedonali). Sul pilastro esterno, il cavidotto può essere fissato senza inglobarlo nella muratura.

Il montaggio dei dispositivi

Una volta completati gli interventi elettrici, si può procedere all’installazione della pulsantiera e del display interno; in questa, bisogna anzitutto staccare l’alimentazione dell’impianto elettrico

Poi, è possibile procedere in questo modo, avendo cura di seguire le istruzioni contenute nella confezione del prodotto:

  • smontare la pulsantiera e segnare i punti di fissaggio;
  • forare la superficie con il trapano;
  • applicare un apposito adesivo alla pulsantiera, facendola aderire al muro dopo aver passato i cavi;
  • fissare il dispositivo con le viti filettate;
  • collegare i cavi elettrici alla morsettiera, seguendo le indicazioni fornite dal costruttore del device;
  • se necessario, regolare le impostazioni agendo sui microinterruttori interni;
  • rimontare la mascherina, fissandola con le apposite viti.

Per l’installazione del monitor interno bisogna seguire grossomodo lo stesso procedimento; la principale differenza è rappresentata dalla presenza, o meno, di una piastra di supporto. Quest’ultima va fissata alla parete, dopo aver staccato alla corrente e prima di procedere con i passaggi successivi.

4 Maggio 2021 / / La Gatta Sul Tetto

Vivere in una casa in affitto spesso significa subire scelte decorative neutre o altrui. Ecco alcune soluzioni per vivere bene in affitto. 

vivere bene in affitto

Abbiamo parlato in questi ultimi mesi di quali soluzioni si possano adottare per vivere meglio la propria casa: scegliere i giusti colori per i vari ambienti, vivere con meno oggetti facendo decluttering e tenendo solo gli oggetti utili o quelli di cui proprio non possiamo fare a meno.

vivere bene in affitto

Ho riscontrato di frequente resistenza al cambiamento, spesso ci vuole un lavoro graduale per apportare modifiche e completare il lavoro di home therapy, ma le difficoltà più grandi, le ho ricevute da chi vive in una casa in affitto: alcuni pensano che non sia conveniente spendere soldi per una casa che non è di loro proprietà e nella quale non staranno tutta la vita.

Sono sicuramente valide argomentazioni, ma è anche vero che, in quella casa, ci state abitando voi; soprattutto se la casa in affitto è già ammobiliata, state “subendo” colori, complementi e scelte arredative di qualcun altro.

Ecco alcune dritte e soluzioni che vi possono aiutare a vivere bene in affitto. 

Vivere bene in affitto: pittura sì, pittura no

Ci sono varie scuole di pensiero in merito al dipingere le pareti in una casa in affitto. Innanzitutto controllate se  il vostro contratto lo permette e poi considerate per quanto tempo effettivamente abiterete in quella casa. Se starete in quella casa per più di un anno io sono per la pittura sì, previo accordo col proprietario dell’immobile chiaramente.

Il contratto di solito prevede che, alla scadenza, la casa venga riconsegnata al suo stato di fatto originario, quindi è probabile che dovrete comunque ridipingere le pareti per eliminare segni di mobili, di quadri, di umidità o di qualche piccolo incidente domestico.

Scegliete una palette adatta e giocate con accenti di colori, magari per mettere in risalto degli angoli specifici della casa, come la parete dietro il letto o dietro al divano.

Altrimenti potreste dipingere una boiserie di un colore più scuro, sempre molto elegante e sofisticata, o magari usare il colore per creare una striscia a 150-160 cm di altezza per dare risalto a quadri e decorazioni. 

Come rendere la casa confortevole

Se la vostra casa ha i muri bianchi e avete deciso di tenerli così, potete giocare coi colori in modo diverso.

Partite sempre da una palette di riferimento e scegliete tessili colorati; tende, tappeti, cuscini, plaid: anche con un budget ridotto, contribuirete a portare colore e comfort nella vostra casa.

vivere bene in affitto
vivere bene in affitto

Altro punto fondamentale per vivere bene in affitto è avere una casa luminosa. Se l’appartamento non è dotato di molte finestre dovrete puntate sulla luce artificiale. Studiate le zone che volete illuminare e aggiungete lampade da terra, abat-jour o lampade da tavolo, vedrete che la differenza sarà notevole da subito.

Se volete illuminare aree della casa in cui non c’è un punto luce predisposto, giocate con fili decorativi per portare la luce dove preferite; potete creare dei decori a muro con i fili elettrici per rendere un angolo della casa originale e unico.

vivere bene in affitto

E poi le piante! Il verde rende sempre l’ambiente accogliente; prevedete un angolo botanico oppure create dei “giardini verticali”, sempre d’impatto e utili per portare verde anche in una casa di pochi metri quadrati. 

vivere bene in affitto
vivere bene in affitto

Vivi in affitto e hai bisogno di una consulenza di home thearpy? Puoi contattarmi al sito www.sphomecoming.it  e scrivermi nella sezione contatti.

3 Maggio 2021 / / Design

videocitofono connesso

La casa si fa sempre più intelligente, resta aggiornato e scopri con noi i nuovi dispositivi smart home.

Oggi i dispositivi smart home sono una parte fondamentale di ogni casa moderna che si rispetti. Utili e comodi per gestire il riscaldamento e la climatizzazione degli ambienti, l’illuminazione, l’apertura e chiusura di porte, portoni, tapparelle e saracinesche, l’accensione e lo spegnimento degli elettrodomestici, gli impianti di sicurezza e molto altro ancora, creando così una casa smart e funzionale.

Le aziende del settore propongono ogni anno nuovi apparecchi per una casa sempre più intelligente, sicura e connessa, ecco di seguito alcune delle novità 2021.

dispositivi smart home Yale e Philips Hue

Yale e Philips Hue insieme per regalare un’entrata in casa più smart

Yale, esperto di sicurezza domestica, ha appena annunciato una partnership con Philips Hue, leader nell’illuminazione intelligente.  Grazie a questa integrazione, chi utilizza Philips Hue insieme alla nuovissima serratura motorizzata Linus® Yale potrà beneficiare di nuove straordinarie funzionalità.

Benvenuto a casa con le luci: ricevi un benvenuto splendente mentre le luci si accendono e la tua porta si sblocca automaticamente al tuo rientro, illuminando il tuo ingresso. Lascia la casa senza preoccupazioni: usa la funzionalità One-Touch sul Tastierino Smart Yale uscendo di casa e anche le luci si spegneranno. Automatizza le luci per simulare la tua presenza in casa e stare tranquillo anche quando sei lontano. Condividi l’accesso alla tua casa: dai il benvenuto ai tuoi ospiti facendo accendere magicamente le luci al loro arrivo e sbloccando la porta tramite lo smartphone o il tastierino.

ingresso smart

Se hai sempre sognato di arrivare a casa trovando l’ingresso illuminato quando apri la porta e sentirti subito benvenuto e al sicuro, o se stai semplicemente cercando un metodo infallibile che ti ricordi di spegnere le luci quando esci di casa, la nuova integrazione di Philips Hue e Smart Lock Linus® Yale fa al caso tuo!

Gli allarmi smart Sync e SR Yale si integrano già con le luci smart Philip Hue di Signify. La combinazione di luce e suono, resa possibile grazie all’integrazione con le luci smart Philips Hue di Signify, permette di scoraggiare potenziali ladri e offre allo stesso tempo una rassicurazione visiva ai proprietari di casa.

Vimar presenta il nuovo videocitofono smart Tab 5S Up

Tab 5S Up è il nuovo videocitofono Vimar dotato di comodo display touch da 5’’, che offre la possibilità di comunicare con l’esterno da casa ma anche da remoto, in totale sicurezza. Oltre alle tradizionali funzioni videocitofoniche, il dispositivo è infatti dotato di Wi-Fi integrato che consente la gestione delle chiamate tramite la rinnovata App Video Door.

videocitofono gestibile da remto

Basta preoccupazioni di non trovarsi a casa nel momento giusto: ogni volta che un visitatore suona alla porta la chiamata sarà inoltrata direttamente sullo smartphone. Se ci si trova fuori casa e arriva il corriere, è possibile rispondere, aprire il cancello e farlo entrare per la consegna; se ci si trova in giardino o sul terrazzo basta un tap sullo smartphone per aprire al proprio ospite.

La forza di questo innovativo videocitofono risiede nella rinnovata App Video Door, attraverso la quale in pochi passaggi è possibile gestire facilmente e in totale sicurezza fino a 5 diversi impianti videocitofonici: ad esempio quello dell’abitazione principale, quello della casa di vacanza, quello dell’ufficio e quello di persone care. E le chiamate possono essere inoltrate dal videocitofono fino a 10 diversi utenti. Per vivere e muoversi in piena libertà e tranquillità senza perdere mai di vista cosa succede nei tuoi spazi.

Il nuovo termostato smart di Vimar connesso ai tuoi ritmi di vita

Progettato per unire la facilità del comando a rotella alla nitidezza del display a matrice di LED, il nuovo termostato connesso IoT si integra – tramite il gateway IoT Bluetooth WiFi – con l’ecosistema View Wireless dedicato alla smart home ed è trasversale alle serie civili smart di Vimar. La gestione del clima in contesti residenziali o nel piccolo terziario può essere così integrata con il controllo delle luci, la movimentazione delle tapparelle e la gestione dell’energia.

termostato connesso

Gestire il clima diventa intuitivo. Da smartphone tramite l’App View (in locale o remoto) o con la voce tramite assistenti vocali, è possibile impostare programmi in base alle abitudini di vita o associare soglie di temperatura per giorno e per fasce orarie. Ma anche gestire più termostati contemporaneamente nella stessa abitazione per formare un impianto multizona, o includere negli scenari la temperatura preferita. Il tutto all’insegna di un maggior risparmio energetico, riscaldando o raffrescando solo quando serve. Sono inoltre abilitate le integrazioni con altri prodotti grazie servizio cloud IFTTT.

Proposto in versione da incasso e in due colorazioni – bianco e grigio – si integra in ogni stile abitativo essendo disponibile per le serie civili Eikon, Arké, Plana e Idea tramite supporto dedicato.

Il robot aspirapolvere più intelligente di sempre è di Samsung

In occasione del CES 2021, Samsung ha presentato nuovi elettrodomestici per migliorare e automatizzare la gestione quotidiana della casa. Il nuovo JetBot 90 AI+premiato ai CES Innovation Awards e in arrivo anche in Italia a metà anno, vanta nuovissime tecnologie supportate dall’Intelligenza Artificiale che ottimizzano il percorso di pulizia e rispondono all’ambiente circostante.

robot pulizie

I sensori LiDAR e 3D consentono infatti a JetBot 90 AI+ di evitare cavi e piccoli oggetti, mentre pulisce gli angoli più irraggiungibili della casa. JetBot90 AI+ è dotato anche di una telecamera ed è perfettamente integrato con l’app SmartThings, una mano in più nel monitorare la sicurezza della propria casa.

Kaldewei porta la musica in vasca da bagno

Kaldewei trasforma le vasche da bagno in casse di risonanza per ascoltare la propria musica preferita, che sia classica o rock, jazz o metal, grazie a SOUND WAVE. Tra le installazioni più recenti, anche nello studio di registrazione di Bryan Adams a Vancouver, da cui sono passati grandi nomi della musica internazionale.

vasca da bagno con cassa acustica

SOUND WAVE si propone come l’innovazione audio per ogni bagno, capace di trasformare una vasca da bagno in acciaio smaltato Kaldewei in una cassa di risonanza. Questo sistema audio per il bagno, compatibile con tutti i modelli di vasche da bagno Kaldewei, viene installato insieme alla vasca. Sei placchette antirombo e due trasduttori sono applicati all’esterno del corpo della vasca rimanendo assolutamente invisibili. SOUND WAVE riproduce file audio di qualsiasi formato via Bluetooth® da smartphone, laptop, tablet o PC. Il lettore digitale funge quindi da comando che viene sempre riconosciuto dopo il primo login. Fino a otto dispositivi e persone possono connettersi a SOUND WAVE.

L’articolo Nuovi dispositivi smart home per una casa sempre più intelligente proviene da Dettagli Home Decor.

3 Maggio 2021 / / Dettagli Home Decor

Casa B104 Studio Svetti Architecture

Il progetto Casa B104 a Castiglion Fiorentino curato da Studio Svetti Architecture

Rivisitare la Toscanità in chiave moderna, aggiornare il Life Style di una regione ricca di tradizioni, cultura e senso artistico e contaminarne i contenuti attraverso spunti di metropolitanità e cosmopolitismo:  questi sono solo alcuni degli elementi da cui trae ispirazione il nuovo progetto di Studio Svetti Architecture.

Il punto di partenza della ristrutturazione del casale è stata la volontà di preservare l’estetica di un edificio rurale tipico della campagna toscana lasciando che fossero gli interni a stupire gli ospiti e gli amici della famiglia.

Casa B104 Studio Svetti Architecture

Casa B104 Studio Svetti Architecture

Casa B104 Studio Svetti Architecture

Casa B104 Studio Svetti Architecture

Casa B104 Studio Svetti Architecture

Casa B104 Studio Svetti Architecture

Il padrone di casa Marco Benevieri è l’anima creativa di una nota azienda di oreficeria aretina, e come tale, ha voluto che la casa rispondesse a quei canoni di originale stravaganza che lo lega alle scelte stilistiche in ambito orafo.

Da qui lo studio ha dato vita a un’elegante e sofisticata interpretazione degli interni, ricchi di oggetti e caratterizzati anche dalla matericità delle strutture, dalle pareti in calce alle travi sabbiate e cerate.

Casa B104 Studio Svetti Architecture

Casa B104 Studio Svetti Architecture

Casa B104 Studio Svetti Architecture

Casa B104 Studio Svetti Architecture

All’interno delle varie stanze sono molti gli oggetti di arredo limited edition disegnati da Studio Svetti Architecture, per la collezione RUDE: il tavolo in massello di cedro con piano finito a cera e cenere (lavorazione riscoperta nella bottega di un artigiano locale), le consolle gemelle laccate con inserti in metallo, la cucina completamente rivestita in marmo con penisola sospesa e lo scenografico divano circolare presente nel living al piano terra.

Il colpo di teatro è però il rivestimento verticale con verde stabilizzato delle pareti della zona pranzo a piano terra al centro della quale campeggia il tavolo con top in marmo cappuccino disegnato dallo studio per questa abitazione.

fotografie di Francesca Pagliai

www.studiosvetti.com

L’articolo Un casale toscano con interni effetto wow proviene da Dettagli Home Decor.

3 Maggio 2021 / / Design

In occasione di UDINE DESIGN WEEK21, le borse CARMINA CAMPUS realizzate con gli avanzi di lavorazione del rivestimento della poltroncina REDONDO di PATRICIA URQUIOLA per MOROSO, insieme in esposizione nella vetrina di CUMINI INTERIORS fino al 10 maggio.

Carmina Campus e Moroso. Un incontro che mette insieme due realtà produttive diverse per ambiti e dimensioni, ma simili per approccio concettuale. Due menti creative, Ilaria Venturini Fendi e Patrizia Moroso, che condividono una visione del design in cui il valore della diversità non è solo estetico e qualitativo, ma anche culturale, concettuale e ambientale.

Un progetto che partendo dai materiali trova un punto di convergenza per i due marchi creando un dialogo tra un oggetto da abitare e uno da indossare. I meravigliosi tessuti trapuntati con cui Moroso riveste i suoi imbottiti e le sue sedute trovano un riutilizzo anche nelle dimensioni più piccole dei suoi avanzi di lavorazione diventando materia prima per Carmina Campus.

Stupendi velluti dall’aspetto setoso e cangiante – ciclamino, bluette, verde petrolio, verde acido, grigio fumo, ma anche in colori caldi come il ruggine, il beige, l’arancio, il prugna -, jersey millerighe in colori pastello o intense tonalità di bluette e verde e canvas color sabbia, grigio, azzurro polvere, diventano minibag, tracolle rettangolari o dal fondo stondato, comode shopping a due manici, zaini multifunzione. Le creazioni tessili di Moroso lasciano la loro collocazione naturale e stabile nell’habitat di interni, per uscire nel mondo esterno assumendo la dinamicità di una borsa Carmina Campus.

La presentazione durante UDINE DESIGN WEEK21 nella vetrina del prestigioso spazio di design CUMINI INTERIORS, punto di riferimento internazionale per affezionati clienti che vengono anche dai paesi esteri confinanti, è l’inizio di un progetto di collaborazione da esporre anche nel punto vendita di Carmina Campus a Roma e in altri importanti spazi di moda e arredo.

L’articolo Carmina Campus e Moroso insieme per un progetto speciale di Moda e Design Sostenibile proviene da Dettagli Home Decor.

3 Maggio 2021 / / Case e Interni

Sistemi di ricircolo per piscine: le loro caratteristiche estetiche e funzionali

La piscina è un’opera edilizia che non ha alcun bisogno di presentazioni. E’ un elemento architettonico che consente di vivere gli spazi esterni in un modo unico nel suo genere e che, al contempo, è fortemente decorativo.

Se stai pensando di installare una piscina nel tuo giardino, abbiamo i giusti consigli per te! Continua a leggere.

Quando si pianifica la progettazione di una piscina, in base al budget, si pensa prima di tutto alla forma, alle dimensioni della vasca e in generale al suo stile e design. Tuttavia, prima di procedere alla realizzazione, è utile valutare con attenzione anche le esigenze tecniche correlate alla manutenzione e pulizia.

La pulizia di una piscina è legata anche a caratteristiche strutturali

Fortunatamente oggi la pulizia di una piscina è una pratica molto più agevole rispetto al passato, grazie all’impiego di nuovi dispositivi tecnologici specifici: i robot pulitori presenti nel sito AcquaVivaStore ne sono un chiarissimo esempio.

Comunque, le modalità in cui si potrà gestire la pulizia di una piscina, abbracciano anche le caratteristiche strutturali proprie della piscina stessa. Ecco perché è fondamentale aver ben presenti tali aspetti nel momento in cui si sceglie come portare avanti il progetto.

Come noto, le piscine sono munite di un apposito sistema di filtraggio che ha il compito di “catturare” le impurità dell’acqua, mantenendola così in condizioni sempre ottimali.

piscina in giardino

Il ruolo dei sistemi di ricircolo

L’acqua presente in vasca deve, dunque, essere incanalata all’interno dei filtri. Questo è possibile grazie ai cosiddetti sistemi di ricircolo, i quali sono parte integrante della piscina e sono quindi un elemento di grande importanza a livello tecnico-strutturale.

Quali sono, quindi, le tipologie di sistema di ricircolo? Le alternative sono fondamentalmente due, ovvero skimmer e bordo a sfioro, scopriamole subito nel dettaglio.

piscina in villa moderna

Lo skimmer, ovvero la soluzione più tradizionale

Lo skimmer è il sistema di ricircolo tradizionalmente più diffuso. Esso prevede che, in corrispondenza del bordo della vasca, vi siano delle apposite aperture tramite cui l’acqua della piscina viene recuperata ed indirizzata verso l’impianto di filtraggio per la relativa pulizia.

Questa tipologia di sistema di ricircolo ha un’implicazione a livello estetico, ovvero il fatto che il livello dell’acqua è sempre tra i 10 ed i 20 cm al di sotto del bordo che, per tale ragione, risulta ben visibile.

piscina in casa di campagna

Il bordo a sfioro, alternativa di grande eleganza

Il cosiddetto bordo a sfioro, invece, è un sistema di ricircolo di ultima generazione, che si sta diffondendo sempre più. Risulta gradito sia per il design, davvero molto elegante, sia per il suo funzionamento.

Nelle piscine con bordo a sfioro, a differenza di quelle con sistema di ricircolo di tipo skimmer, il bordo è totalmente impercettibile a livello visivo, proprio perché il livello dell’acqua gli corrisponde.

Anzi, nelle piscine con bordo a sfioro, la quantità di acqua contenuta in vasca è addirittura leggermente superiore al volume effettivo e per via di tale caratteristica essa tende a sgorgare al di fuori del bordo stesso. Le quantità di acqua eccedenti vengono raccolte esternamente alla vasca da apposite griglie, le quali la indirizzano verso il filtro per i consueti processi di pulizia.

E’ chiaro che a livello estetico, i vantaggi garantiti da una soluzione del genere risultino evidenti: le piscine con bordo a sfioro sanno armonizzarsi al contesto in un modo unico nel loro genere.

piscina con bordo a sfioro

Questa tipologia di piscina, aiuta anche a migliorare l’estetica generale della tua casa, dandoti l’impressione di fondersi con il paesaggio circostante. Non è un caso che architetti e designer di esterni stanno scegliendo di valorizzarle sempre più. Infatti, la bellezza di queste piscine viene spesso ulteriormente esaltata dalle cosiddette realizzazioni panoramiche, ovvero quelle piscine, di norma realizzate su terrazze, colline e altri luoghi sopraelevati, in cui i colori dell’acqua si uniscono a quelli del cielo creando un effetto davvero d’impatto.

piscina panoramica con bordo a sfioro

I vantaggi tecnici del bordo a sfioro

Le piscine con bordo a sfioro hanno dei punti di forza non trascurabili anche a livello tecnico. Dal momento che il deflusso di acqua dalle pareti della piscina è costante, anche l’efficacia dell’impianto di filtraggio viene massimizzata.

Il costo di una piscina con bordo a sfioro tende ad essere superiore rispetto a quello di una piscina con sistema di ricircolo di tipo skimmer, ma i vantaggi, come visto, sono davvero rilevanti.

In conclusione, è davvero molto importante valutare i pro e contro in fase di progettazione della tua nuova piscina. Il nostro consiglio è di rivolgerti ad un’impresa specializzata, che saprà senz’altro esporre in dettaglio tutti questi aspetti.

Avere tutto ciò che ci serve, ci dà un motivo in più per amare la nostra casa, soprattutto se abbiamo la nostra piscina in cui tuffarci quando vogliamo rilassarci!

piscina con bordo a sfioro

______________________

Giulia per CASE E INTERNI

3 Maggio 2021 / / Architettura

Alla scoperta dello studio di architettura attivo a Bolzano e in tutto il Nord Est.

Si chiamano Elisa Burnazzi e Davide Feltrin e sono i titolari dell’omonimo studio di architettura e interior design. All’attivo hanno numerosi premi e varie pubblicazioni su riviste internazionali e sono noti per aver progettato alcuni degli edifici di maggior successo architettonico del Trentino-Alto Adige, oltre che per aver ideato gli interni di alcune delle dimore più belle della città di Bolzano.
Attivo dal 2003, il loro studio di architettura è tra i più noti in zona. Questo, non solo per le opere realizzate e i successi professionali già citati. A farli conoscere, non solo agli addetti ai lavori, è la filosofia architettonica che li ha resi unici agli occhi del loro pubblico.

La filosofia degli architetti Bolzano.

Sogni sartoriali e strumenti esclusivi per realizzarli.

La frase “voi sognate, noi progettiamo” è molto più di uno slogan per Elisa Burnazzi e Davide Feltrin. Il payoff che sintetizza la filosofia architettonica dello studio è un vero e proprio mantra. Tutto nel processo, è stato organizzato per realizzare la promessa inscritta in queste 4 parole: dal primo contatto alla consegna dell’opera finita.
Primo importante mattone di questo approccio unico è il Libro dei sogni Burnazzi Feltrin Architetti. Uno strumento, di cui lo studio di architettura Bolzano si è dotato da sempre, che serve a raccogliere dai clienti idee, immagini, foto, disegni e non solo. Tutto ciò che emoziona un committente merita di entrare nel suo Libro dei sogni. Grazie a questo strumento esclusivo, i due architetti possono conoscere i gusti estetici dei loro clienti. Aspetto fondamentale che ha la stessa importanza delle loro esigenze e del budget a loro disposizione.

La progettazione dialogica dello studio di architettura Bolzano.

Oltre all’ascolto del cliente, che diventa un ascolto “visivo” grazie al Libro dei sogni, è fondamentale il dialogo progettuale che nasce intorno a ogni opera. Si tratti di un edificio, di uno spazio verde, di design d’interni o di allestimenti, il dibattito vede contrapposti due approcci progettuali antitetici: il minimalismo e il massimalismo. E, ogni volta, tra i due antipodi si raggiunge un unico e originale punto d’equilibrio.
Questa è la ragione per cui, tra le opere realizzate dallo studio di architettura Burnazzi-Feltrin, si trovano sia costruzioni in cui un numero limitato di elementi – come acciaio e vetro – fondendosi danno vita all’intera opera, sia edifici che prevedono un impiego massivo di materiali, incluse varie tipologie di legname, omaggio al territorio. È negli interni e negli allestimenti che i due architetti Bolzano e interior designer osano con materiali di riuso e di recupero che assumono valenze inedite.
Oltre che per l’opposizione tra massimalismo e minimalismo, la progettazione risulta dialogica per questioni caratteriali. Elisa Burnazzi e Davide Feltrin, il cui sodalizio professionale dura ormai da 18 anni, hanno caratteri e visioni a volte opposti. Questo permette di cogliere differenti opportunità e offre maggiori probabilità di accogliere il punto di vista del cliente, che probabilmente si troverà nel mezzo, perfettamente equidistante o un po’ più vicino a uno dei due professionisti.

La missione degli architetti Bolzano Burnazzi-Feltrin.

Se “voi sognate, noi progettiamo” esprime l’attitudine con cui i due professionisti si approcciano a ogni cliente, la loro missione va ben oltre realizzare i desideri dei committenti. Quando progettano gli architetti Bolzano lo fanno anche per la comunità, la loro e quella dei loro committenti. Valore pubblico, legame con la storia e armonia con il paesaggio sono elementi imprescindibili di ogni opera. E il senso della comunità è anche la ragione per cui, nella realizzazione, lo studio di architettura Bolzano collabora con artigiani e aziende del territorio.

Sostenibilità al servizio del territorio.

La sostenibilità di ogni progetto firmato Burnazzi-Feltrin è totale: ambientale, sociale ed economica. Da qui la progettazione secondo i criteri CasaClima, sistema di cui entrambi gli architetti sono esperti fin dal 2004, per garantire alti standard di prestazioni energetiche. E da qui anche l’utilizzo di tecnologie e materiali biocompatibili nel design d’interni.

Sostenibilità economica per i clienti.

Aspetto fondamentale e distintivo dello studio di architettura è la capacità di preventivare in modo chiaro e preciso sia i tempi sia i costi per la realizzazione dell’opera e di rispettarli. Dal progetto di massima al progetto definito, dal cantiere all’allestimento degli interni, il committente è accompagnato per mano dagli architetti. Dalla carta all’opera finita, che il cliente può toccare con le sue mani.

Premi e riconoscimenti Burnazzi-Feltrin.

Lo studio di architettura Bolzano ha ricevuto premi prestigiosi in cinque diversi paesi. Nel 2010 Elisa Burnazzi e Davide Feltrin sono stati finalisti del Premio della Fondazione Renzo Piano a un giovane talento, nel 2012 e nel 2018 hanno esposto progetti nel Padiglione Italia alla Biennale di Venezia – Mostra Internazionale di Architettura. Nel 2016 e 2019 sono stati presenti all’esposizione internazionale di Architettura sostenibile Wood – Architecture of Necessity in Svezia. Gli architetti Bolzano hanno vinto il premio internazionale Iconic Awards 2016, il premio internazionale German Design Award 2017 e sono stati finalisti al World Architecture Festival Awards 2016.
Nel 2016 Elisa Burnazzi è stata l’unica italiana finalista del premio internazionale Women in Architecture Awards nella sezione Moira Gemmill Prize for Emerging Architecture ed è stata citata nell’articolo “In Honor of Women’s Day, 15 Exceptional Projects” di ArchDaily, unica italiana con Lina Bo Bardi, nell’elenco delle 15 donne architetto che hanno realizzato progetti eccezionali nel mondo.

Pubblicazioni studio di architettura Bolzano.

Le opere dello studio sono pubblicate in Italia e all’estero su 76 riviste, 24 libri e in 11 paesi. Impossibile non citare Phaidon e Utet tra le case editrici e The Architectural Review, Ottagono, Arketipo, Abitare e Domus tra le riviste.

Per maggiori informazioni:

www.burnazzi-feltrin.it
info@burnazzi-feltrin.it
+39 329 023 1591

3 Maggio 2021 / / Idee

C’è una domanda ricorrente nelle vostre richieste d’aiuto ed è quella di cui oggi voglio parlare : “come posso ottimizzare lo spazio in casa? “

Grande o piccola che sia la casa ,la questione è sempre la stessa,

lo spazio non è mai abbastanza ,

questo perché spesso gli ambienti a disposizioni non sono stati divisi nel modo migliore o semplicemente non sono ben sfruttati,

insomma,

diciamo che non si tratta sempre di mancanza di spazio, ma a volte di come è utilizzato.

Per questo motivo, oggi vi darò qualche consiglio per ottimizzare lo spazio in casa e cercare di sfruttarlo al meglio.

Come ottimizzare lo spazio in casa e dividere gli ambienti

Troppo semplice dire la cucina va lì perché gli attacchi sono lì ,

è ovvio che gli impianti dettano la disposizione degli arredi , ma è proprio questo il punto,

spesso quando si ristruttura casa o si sta progettando la disposizione degli ambienti, si parte con il piede sbagliato.

La prima cosa da fare quando si ha in testa un progetto è quella di capire come si vogliono sfruttare gli ambienti:

  • Cucina a vista o separata?
  • Quante camere servono?
  • Uno? due bagni?
  • La lavanderia come locale a parte?

insomma,

c’è un elenco lunghissimo delle cose a cui pensare prima di imbattersi nei lavori.

Va da sé che, nel caso in cui non si è alle prese con una ristrutturazione importante che riguarda anche gli impianti, oppure una nuova costruzione in cui è possibile ancora definirli, ma si tratta di rivoluzionare gli interni per ottimizzare lo spazio in casa , la strada da percorrere è un progetto d’arredo che possa migliorare la funzione degli spazi,

perciò,

per darvi qualche consiglio , dividerò la questione in due casi (e in due articoli)

  • Come ottimizzare gli spazi in casa con la divisione degli ambienti
  • Dare nuova vita agli ambienti ottimizzando gli spazi con gli arredi e qualche ritocco.

Criteri e scelte per dividere gli ambienti di casa

La divisione degli spazi è una questione di esigenze e di misure, le prime dettate dalle proprie abitudini e dal numero dei componenti della famiglia, le altre invece imposte dalla legge.

La normativa infatti (ogni città ha il suo regolamento edilizio) ,prevede che la superficie degli ambienti di casa siano le seguenti:

  • Camera matrimoniale 14 mq
  • Cameretta singola 9 mq
  • Studio 7mq
  • Bagno padronale con vasca 6,85 mq

definito ciò, entrano in gioco le dimensioni degli arredi

ovvero,

vanno considerate le misure minime di alcuni elementi indispensabili:

  • Profondità di un armadio 60/65 cm a seconda del modello
  • Letto matrimoniale misure minime 160 x190 cm (ingombro rete e materasso standard)
  • Letto singolo misura minima 80 x190 cm
  • Profondità basi cucina minima 60 cm (esistono anche profondità 33 cm e 45 cm di serie ma non sono quelle in cui vengono incassati piano cottura e lavello)

e tante altre ancora,

ovviamente si tratta di misure indicative, utili come riferimento per chi non se ne intende.

Per ottenere un buon risultato è bene perciò , fare un elenco delle proprie esigenze:

  • dimensioni minime casa
  • numero dei locali bagno
  • numero posti letto
  • locale lavanderia
  • eventuale zona smart-working

Divisione ambienti e disposizione spazi

La normativa indica le superfici minime indispensabili per i vari locali, sta a noi dunque , o perlomeno a chi segue il nostro progetto , utilizzare lo spazio nei migliori dei modi.

Partiamo ad esempio da una cucina con zona pranzo ,

la sua superficie minima deve essere almeno 9 mq, mentre lo spazio cottura deve essere compreso tra i 4 e i 9 mq, possibilmente 7mq .

Tenuto conto di queste misure e della planimetria della casa sarà importante fare una scelta:

cucina a vista o separata?

l’open space oggigiorno è visto in maniera diversa rispetto a qualche anno fa

privacy, smart working, dad,

insomma, la casa è diventa anche luogo di lavoro, di studio, di allenamento,

allora cosa fare se in passato abbiamo scelto un locale unico per cucina e living ed ora abbiamo bisogno di rivedere gli spazi?

Si possono adottare alcune soluzioni non permanenti, ma eventualmente removibili come:

  • pareti in cartongesso
  • vetrate
  • separè
  • portali con ante scorrevoli

Divisione degli ambienti per ottimizzare lo spazio in casa: le soluzioni

In questo momento sto seguendo il progetto per una cliente che ha necessità di integrare una zona smart-working in cucina,

integrare, vuole dire che dovrò aggiungere una postazione home office nel locale cucina rendendola un tutt’uno con il resto,

In poche parole ?

Non si vedrà che si tratta di un elemento aggiunto.

La soluzione scelta per questo progetto è una nicchia in cartongesso,

così facendo, lo spazio che prima era inutilizzato, diventerà una postazione di lavoro ,

inoltre il cartongesso sarà sviluppato in continuità con l’abbassamento già esistente,

insomma alla fine dei lavori non si vedrà nessuna aggiunta.

Qualche tempo fa ho ricevuto una richiesta di progettazione per una mansarda.

Al momento lo spazio a disposizione assolve più funzioni:

  • camera/svago
  • smart-working
  • ripostiglio
  • locale biancheria

da qui la necessità di dividere il locale per ottimizzare lo spazio.

Il progetto prevede l’utilizzo di :

  • un portale in vetro con anta scorrevole
  • delle pareti in cartongesso

La divisione in vetro separerà la camera matrimoniale dalla zona smart-working e dalla cabina armadio, in questo modo il vetro filtrerà la luce proveniente dai lucernari così che il locale , nonostante la divisione, resterà comunque ben illuminato .

Con il cartongesso invece, verranno costruite le pareti della cabina armadio e quelle del ripostiglio.

Dividere con i separé

A breve seguirò un nuovo progetto ,

aiuterò una cliente a completare l’appartamento in cui vive già da qualche anno.

Tre i vari ambienti da sistemare, c’è anche una mansarda,

questo locale sarà la dimora di un teenager,

La richiesta è quella di ricavare più stanze:

  • Camera da letto
  • salottino per ritrovarsi con gli amici
  • zona studio.

Esclusi gli arredi divisori (di cui vi parlerò nel prossimo articolo su” come ottimizzare lo spazio in casa con gli arredi”) , che potrebbero essere una soluzione, ma non per questo progetto,

la scelta è quella di creare delle divisioni con separé fatti su misura in legno o metallo,

sarà una separazione leggera, un vedo non vedo,

in questo modo:

  • non si sottrae volume alle stanze,
  • si lascia filtrare la luce,

Nel prossimo articolo vi parlerò di come ottimizzare lo spazio in casa con gli arredi.

L’articolo Come ottimizzare lo spazio in casa proviene da Laura Home Planner.

2 Maggio 2021 / / Decor

carta da parati WallPepper Group

WallPepper®/Group presenta l’esclusiva Capsule Collection realizzata in collaborazione con Warø

Ad arricchire il catalogo 2021 di WallPepper®/Group, la nuova Capsule Collection di Warø: nuovi soggetti, che portano alle pareti una forza espressiva unica ed eccezionale, proponendo ‘suggestioni’ inedite per arredare lo spazio.

L’ispirazione di Warø, giovane artista milanese, arriva dalle leggende della pop art, come Keith Haring e Andy Warhol, mentre l’energia che muove la sua creatività deriva dalle grandi metropoli internazionali, come New York o Milano, luoghi dove regna il caos in un’armonia sospesa”.

 




 

“Per realizzare la grafica delle carte da parati WallPepper®/Group ho cercato di immaginare qualcosa di straordinariamente caotico e allo stesso tempo sorprendente nella sua capacità di trasmettere una profonda calma e serenità.” Racconta Warø. “Mi sono lasciato ispirare da immagini e suggestioni che trasportate a parete fossero in grado di creare un forte impatto visivo, molto incisivo e scenografico, ma che osservate più da vicino risultassero eccezionalmente chiare, lasciando vedere tutti gli elementi e i dettagli che danno vita alle diverse composizioni. Nonostante la staticità del ‘medium’ queste configurazioni sembrano sempre diverse, suscitano emozioni differenti in chi le osserva e, a seconda del contesto che le accoglie, generano atmosfere tanto affascinanti quanto uniche.”

Scegliere un soggetto Capsule Collection di WallPepper®/Group significa rivestire una superficie con una vera opera d’arte contemporanea, creata e adattata su misura grazie a un supporto ecologico e altamente performante che permette all’immagine di dominare lo spazio proiettando l’osservatore in una nuova e personale dimensione.

Tutte le Capsule Collections WallPepper®/Group nascono, quindi, dalla voglia di dare spazio a una pluralità di linguaggi che possono convivere tra loro e condividere la filosofia del brand, raccontandolo con sfumature e interpretazioni inedite.

L’articolo WallPepper®/Group: suggestioni inedite per arredare lo spazio proviene da Dettagli Home Decor.

1 Maggio 2021 / / Case e Interni

Colori, design e tradizione per un soggiorno che osa

I colori sono fondamentali per rendere la casa accogliente e personalizzata. Oggi in particolare vogliamo mostrarti un interno caldo ed eclettico, che ci colpisce proprio per l’uso del colore.

Questa stanza luminosa e allegra sembra il luogo perfetto per iniziare a condividere con te la nostra idea, che non esiste una palette di colore giusta o sbagliata. Conta solo quello che ci fa stare bene. Certo ci sono delle piccole regole di composizione che ci aiutano a scegliere una combinazione di colori che si lega in modo equilibrato.

La palette che hai modo di osservare in alto mostra che si tratta di sfumature avvolgenti che, sebbene si muovano su toni freddi, si accostano ad elementi dai colori vivaci a contrasto. Siamo certi che, anche se non ami particolarmente gli ambienti molto colorati, questo soggiorno ti possa offrire delle ispirazioni.

Ci ha colpito da subito l’utilizzo del colore, assolutamente poco convenzionale per un interno firmato Ikea. Negli appartamenti scandinavi, siamo abituati a vedere colori e sfumature neutre e tradizionali, quindi questa esce decisamente fuori dagli schemi.

C’è da dire che, negli ultimi anni, le nuove tendenze che si basano sul mix & match anche nel design contemporaneo, ci hanno portato ad un armonico mix creativo, in cui progetto e decorazione si fondono sempre più.

Quando si sviluppa una idea progettuale e si cerca l’abbinamento perfetto per la casa, tutto aiuta a comporre la palette colori, ogni dettaglio è importante.

Qui, la base neutra calda delle pareti, con un effetto nuvolato che richiama la tradizione, si offre da sfondo ideale per note d’accento più vibranti.

Colori, design e tradizione per un soggiorno che osa

Le combinazioni cromatiche osano con accostamenti audaci, quasi etniche, che mettono in risalto gli elementi architettonici tradizionali della casa, tingendo di colori brillanti porte e boiserie. In questo caso si tratta di una tonalità di verde, che è un miscuglio di turchese e verde chiaro.

I toni caldi contribuiscono a rendere l’atmosfera conviviale e vivace, ecco quindi comparire due divani color arancione o meglio mandarino, ma anche cuscini, tappeti ed oggetti sui toni del rosa. In questo contesto, i mobili grigi e bianchi si amalgamano in modo perfetto e fanno risaltare i colori.

Colori, design e tradizione per un soggiorno che osa

Colori, design e tradizione per un soggiorno che osa

Colori, design e tradizione per un soggiorno che osa

Colori, design e tradizione per un soggiorno che osa

Copia lo stile:

Fonte: Ikea

Metti mi piace alla pagina Facebook di Case e Interni e segui le novità del blog!

__________________________

Anna e Marco – CASE E INTERNI