La Milano Design Week 2025, in programma dal 7 al 13 aprile, si preannuncia
come un appuntamento imperdibile per professionisti e appassionati di design.
Con il tema Mondi Connessi, questa edizione esplora le intersezioni tra
innovazione, tradizione e sostenibilità, offrendo un panorama di installazioni
ed eventi all’avanguardia.
Salone del Mobile: il cuore dell’innovazione
Il Salone del Mobile, dall’8 al 13 aprile presso Fiera Milano Rho, sarà il
punto di riferimento per le ultime tendenze in arredamento e design. Grandi
marchi e giovani talenti presenteranno progetti che spaziano dal minimalismo
sofisticato alla sperimentazione materica, confermando Milano come capitale
mondiale del design.
Fuorisalone: la città diventa un laboratorio creativo
Dal 7 aprile, il Fuorisalone trasformerà Milano in un’esposizione a
cielo aperto, con eventi nei distretti più iconici:
Tortona Rocks – Curious X: Sensorium Piazza: Un’installazione
interattiva presso Opificio 31 che fonde arte e tecnologia, ridefinendo il
concetto di spazio pubblico attraverso superfici digitali e ambienti
sonori dinamici
Portanuova Vertical Connection: Un’architettura immersiva a Piazza
Gae Aulenti che combina botanica e intelligenza artificiale, offrendo
un’esperienza multisensoriale e personalizzata
Masterly – The Dutch in Milano: La rassegna dedicata al design
olandese, ospitata a Palazzo Giureconsulti, con un focus sulle nuove
prospettive della progettazione nord-europea
Arte e design: un dialogo continuo
Le sinergie tra arte e design saranno protagoniste anche nelle istituzioni
culturali della città. La Triennale Milano e il Museo del Novecento ospiteranno mostre dedicate a figure di spicco come
John Giorno e Robert Rauschenberg, dimostrando come il design si intrecci con
le espressioni artistiche contemporanee.
Preview of Milan Design Week: what to expect from the 2025 edition
The Milan Design Week 2025, scheduled from April 7 to 13, promises to be an
unmissable event for professionals and design enthusiasts. Under the theme
‘Connected Worlds’, this edition explores the intersections between
innovation, tradition, and sustainability, offering a panorama of
cutting-edge installations and events.
Salone del Mobile: the heart of innovation
The Salone del Mobile, taking place from April 8 to 13 at Fiera
Milano Rho, will be the main stage for the latest trends in furniture and
design. Leading brands and emerging talents will showcase projects ranging
from sophisticated minimalism to material experimentation, reinforcing
Milan’s role as the world’s design capital.
Fuorisalone: the city as a creative lab
Starting on April 7, the Fuorisalone will turn Milan into an open-air
exhibition, with events in the most iconic districts:
Tortona Rocks – Curious X: Sensorium Piazza: An interactive installation
at Opificio 31 that merges art and technology, redefining the concept of
public space through digital surfaces and dynamic sound environments.
Portanuova Vertical Connection: An immersive architectural project at
Piazza Gae Aulenti that combines botany and artificial intelligence,
offering a multisensory and personalized experience.
Masterly – The Dutch in Milano: A showcase dedicated to Dutch design,
hosted at Palazzo Giureconsulti, focusing on new perspectives in
Northern European design
Art and design: a continuous dialogue
The synergy between art and design will also take center stage in Milan’s
cultural institutions. Triennale Milano and the Museo del Novecento will host exhibitions dedicated to major figures
like John Giorno and Robert Rauschenberg, showcasing how design intersects
with contemporary artistic expressions.
Towards a memorable edition
Milan Design Week 2025 confirms itself as a global event that goes beyond
the industry’s boundaries, anticipating trends and transforming the city
into a hub of experimentation and inspiration.
Per questo secondo home tour vi porto lungo le coste della toscana a visitare un fantastico esempio di villa modernista. Si tratta di Villa Roccamare, una splendida realizzazione situata nell’omonima frazione di Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto. Un luogo ricco di fascino e di cultura, ma anche molto riservato grazie all’estesa pineta situata lungo le spiagge del Mar Tirreno. Questo luogo è stato una destinazione di vacanza amata da illustri personaggi tra cui Italo Calvino, il quale ambientò proprio qui il suo celebre romanzo “Palomar”, ma anche Sophia Loren, Carlo Fruttero e Roger Moore.
Villa Roccamare è stata progettata dall’architetto Giorgio Cerrai, fondatore di NeatStudio, con l’intento di creare una casa contemporanea in chiave semplice e lineare con spazi ampi che fossero in continuum con la natura del luogo. Con il suo lavoro ha portato avanti la tradizione del progetto che caratterizza questo luogo. A Roccamare, infatti, si trovano alcune ville considerate importanti esempi del Modernismo italiano del secolo scorso.
Villa Roccamare è il risultato di un percorso unico e straordinario, sia perchè unica e straordinaria è l’atmosfera che ho respirato sul litorale grossetano, sia perchè il lavoro di progettazione si è presto tradotto in una tensione costante, in una meticolosa ricerca del punto di equilibrio perfetto tra architettura e paesaggio. – Arch. Giorgio Cerrai
Architettura sensoriale: una villa modernista in simbiosi con la pineta circostante
In questa villa modernista dallo stile minimal i materiali tra cui il cemento, il vetro e la pietra piasentina dialogano con l’ambiente che la ospita. Il complesso è composto di due unità abitative collegate da un patio comune. Il rapporto interno/esterno di questa abitazione è parte fondamentale della sua progettazione. L’architettura si inserisce perfettamente nel paesaggio e rende la sua presenza sostenibile nell’ambiente, arricchendolo e conferendogli nuovi significati. La natura esterna entra addirittura nelle stanze della villa, si fonde con essa, in uno scambio progettato con estrema cura e attenzione nei confronti del paesaggio.
Questa villa modernista rappresenta un riuscitissimo esempio di architettura sensoriale: il rapporto con l’ambiente circostante viene enfatizzato e portato nell’esperienza quotidiana, all’interno delle mura domestiche. Luci, colori, profumi, la brezza della pineta e i suoni della natura sono elementi che caratterizzano l’esperienza abitativa della villa.
…e mentre l’idea prendeva forma, realizzavo il peso degli elementi naturali nelle componenti architettoniche: mare, vento, alberi, colori, profumi, hanno determinato il perimetro e i punti cardine dell’intero complesso abitativo. – Arch. Giorgio Cerrai
La lunga vetrata permette questo scambio con l’esterno, illuminando e favorendo l’areazione. Il patio esterno è al contempo prolungamento dell’interno e spazio esterno dal carattere scenografico.
Interni essenziali e ricercati nella zona giorno
All’interno gli arredi sono essenziali, pensati per dialogare con il cemento della struttura e l’ambiente. Il legno dona calore e fa da ponte nel creare armonia tra i materiali di costruzione e d’arredo. Lo troviamo nelle boiserie cannettate, nei mobili del soggiorno e della cucina.
La zona pranzo è caratterizzata da un tavolo con top in vetro che offre un bellissimo gioco di riflessi e dalle sedie rosso/arancio a creare contrasto. La vista esterna è a dir poco mozzafiato.
Piastrelle in camera da letto: un effetto davvero sorprendente
Una delle cose che più mi hanno colpita degli interni di Villa Roccamare è l’uso delle piastrelle nelle pareti delle camere da letto in abbinata alle pareti dei bagni. L’effetto è a dir poco inaspettato, bello e scenografico. Il ritmo delle piastrelle crea un pattern molto piacevole giocando anche sull’effetto lucido/opaco della finitura. I colori sono scelti ad arte per richiamare l’ambiente esterno: il verde della vegetazione, il blu del cielo e del mare. Stupendo!
I bagni sono arredati in continuità con le camere da letto.
Outdoor: il patio e la piscina della villa modernista
All’esterno troviamo un patio che divide le due unità abitative, pensato per cucinare e mangiare all’aperto. La parete di fondo è piastrellata come l’interno ed è presente una copertura costituita da una pergola bioclimatica che si può chiudere e aprire a seconda delle condizioni climatiche.
Il tavolo esterno ha un bellissimo pattern decorativo sul piano e anche qui le sedie creano un interessante contrasto cromatico.
Anche la grande piscina è un perfetto esempio di architettura modernista capace di fondersi perfettamente con l’ambiente che la circonda.
Ho cercato un’architettura sensoriale, capace cioè di enfatizzare il rapporto con l’ambiente circostante, portarlo nell’esperienza quotidiana, all’interno delle pareti domestiche […]. Ho lasciato alla sobrietà il compito di guidarmi verso il minimalismo raffinato di grandi maestri come Souto De Moura e Peter Zumthor, di cui ho trattenuto la passione per i materiali da costruzione. – Arch Giorgio Cerrai
Questa villa modernista immersa nella pineta della Maremma toscana è un perfetto esempio di dialogo tra architettura, natura e stile di vita. Ogni dettaglio, dal design essenziale degli interni alla scelta dei materiali, racconta una visione precisa dell’abitare contemporaneo, dove comfort, bellezza, progetto e autenticità convivono in perfetto equilibrio.
Un luogo dove il paesaggio entra con tutte le sue suggestioni dentro casa. Un esempio di come l’architettura possa rispettare e valorizzare il contesto, senza mai rinunciare alla personalità e all’identità.
Se ti è piaciuto questo home tour, dai un’occhiata anche all’articolo dedicato alla villa minimal-chic in stile mediterraneo, oppure seguimi su Instagram per altri spazi da sogno, ispirazioni d’arredo e scorci di vita autentica.
In occasione della Milano Design Week 2025, Formica Group firma una delle installazioni più affascinanti e cariche di storia di questa edizione: FORMICA (r)EVOLUTION. All’interno degli spazi di FENIX Scenario in Via Quintino Sella 1, il pubblico viene accompagnato in un viaggio nel tempo tra design, cultura pop e ricerca progettuale, esplorando come il laminato Formica® abbia rivoluzionato l’abitare dagli anni ’30 agli anni ’80.
ph. Sara Magni
Una mostra che attraversa il tempo: design, memoria e materia
Nato nel 1913 a Cincinnati, negli Stati Uniti, il marchio Formica® è diventato negli anni sinonimo di laminato decorativo, un materiale che ha cambiato radicalmente l’idea di superficie. Dall’essere considerato un materiale “tecnico”, è divenuto un vero protagonista nei progetti di architetti e designer di fama mondiale. Dal 2019, Formica Group fa parte del gruppo Broadview Materials, un importante polo europeo che include anche brand come FENIX®, Arpa®, Homapal®, Getacore® e Trespa®. Questa sinergia ha permesso all’azienda di continuare a innovare nella direzione di qualità, estetica e sostenibilità.
Con FORMICA (r)EVOLUTION, il gruppo mette in scena una mostra antologica dove oltre 40 pezzi iconici danno vita a un racconto avvincente sul ruolo del laminato nel design moderno. L’obiettivo non è solo mostrare gli oggetti, ma trasmettere l’evoluzione culturale ed estetica che il materiale ha incarnato in ogni epoca.
ph. Sara Magni
Tre percorsi tematici: il racconto del laminato attraverso il design
L’installazione si articola in tre aree principali, curate da Daniele Lorenzon e Alessandro Pedretti, che offrono un’interpretazione storica e progettuale dei pezzi esposti. Le tre sezioni – Design d’autore, Oggetti in divenire, I ruggenti ’60 & ’70 – permettono di esplorare i diversi linguaggi che il laminato ha saputo interpretare, diventando al tempo stesso funzionale, flessibile e altamente espressivo.
Design d’autore
In questa sezione si ritrovano oggetti firmati dai grandi maestri del design, come Gio Ponti, Charles e Ray Eames, Osvaldo Borsani, Alvar Aalto, Paul McCobb e George Nelson. Questi creativi hanno saputo cogliere nel laminato Formica® non solo una soluzione funzionale, ma un linguaggio estetico e culturale capace di dialogare con forme e materiali diversi. La scrivania di Ponti del 1940, il tavolino progettato dagli Eames per Herman Miller o il side table di McCobb degli anni ’50, testimoniano come Formica Group abbia contribuito a democratizzare il design senza rinunciare all’eccellenza.
ph. Sarea Magni
Oggetti in divenire
Il focus qui è sulla trasformabilità dell’arredo, su mobili e oggetti pensati per adattarsi a esigenze diverse, anticipando il concetto di flessibilità abitativa. Grazie alla leggerezza, resistenza e versatilità del laminato, nascono soluzioni intelligenti come tavoli pieghevoli, carrelli mobili, scrivanie ribaltabili e arredi multifunzione. Tra i pezzi più interessanti, un tavolo da colazione con portariviste in giunco, un carrello porta TV Mascagni design e un mobile Vanity degli anni ’70-’80 firmato Corona. Una riflessione sulla contemporaneità che parte dal passato per parlare anche al presente.
I ruggenti ’60 & ’70
Questa sezione è un’esplosione visiva che racconta la cultura pop e la rivoluzione creativa di due decenni fondamentali per il design. In quegli anni, i laminati Formica® diventano simbolo di libertà espressiva: cromie vivaci, pattern geometrici e motivi floreali invadono le superfici, ridefinendo l’identità degli spazi. Gli oggetti esposti – tavoli con motivi a scacchi, sgabelli colorati, panche, lampade con tavolino integrato – incarnano l’energia sperimentale di un’epoca che ha superato ogni confine tra arte, grafica, moda e arredo.
ph. Sara Magni
Un allestimento esperienziale: la carta come metafora
L’allestimento, firmato da Sopa Design Studio, interpreta poeticamente il processo produttivo del laminato, che nasce dalla pressatura di strati di carta ad alte temperature. Questo elemento diventa il filo conduttore della mostra, tradotto in ambienti e partizioni che evocano la stratificazione del materiale stesso.
Una scenografica sequenza di fogli di carta rossa sospesi guida il visitatore lungo il percorso, richiamando il logo del Formica Group e rafforzando il legame tra il materiale e la sua essenza originaria. Un elemento semplice come la carta viene così nobilitato e trasformato in metafora narrativa, sottolineando il carattere sostenibile e innovativo del laminato.
A completare l’esperienza, le opere dell’artista giapponese Yoko Miura, specializzata in paper craft: oggetti quotidiani come tazzine, borse, mele e ombrelli realizzati interamente in carta, dialogano poeticamente con i mobili storici, creando una narrazione delicata ma potente sulla natura effimera e resistente della materia.
ph. Sara Magni
Formica Group: un secolo di design, tra heritage e innovazione
FORMICA (r)EVOLUTION è molto più di una mostra: è una dichiarazione d’identità da parte del Formica Group, un brand che ha saputo reinventarsi più volte restando sempre all’avanguardia. Oggi, forte di una storia ultracentenaria e parte di un gruppo internazionale, Formica continua a essere sinonimo di qualità, tecnologia e ispirazione estetica.
Attraverso questa installazione, l’azienda non solo celebra il proprio passato, ma riafferma il ruolo del laminato come materiale contemporaneo, in grado di rispondere alle nuove esigenze dell’abitare e della progettazione.
Perché visitare FORMICA (r)EVOLUTION
Se sei a Milano per la Design Week, FORMICA (r)EVOLUTION è una tappa obbligata per chi ama la storia del design e vuole scoprire il potenziale creativo dei materiali. Un’installazione che non si limita a raccontare il passato, ma ci invita a riflettere su come un materiale come il laminato possa continuare a ispirare le generazioni future.
Il Fuorisalone Milano è un evento imperdibile per gli appassionati di design, architettura e arte, che ogni anno trasforma la città in un palcoscenico di innovazione e creatività. E la manifestazione, che si svolge in concomitanza con il Salone del Mobile, è un’ottima occasione anche per esplorare i palazzi storici che ospitano installazioni ed eventi.
Palazzo del Senato, LAVAZZA @ MILANO DESIGN WEEK 2025, Source of Pleasure by Juliana Lima Vasconcellos, ph Andrea Guermani 03
In questo 2025, il Fuorisalone promette di essere ancora più affascinante, grazie a una serie di eventi che celebrano il patrimonio culturale milanese.
I Palazzi Storici diventano Custodi di Tradizione e Innovazione
Durante il Fuorisalone, gli edifici storici di Milano si trasformano in spazi espositivi, dove designer emergenti e marchi consolidati possono mostrare le loro creazioni. I palazzi, con la loro architettura unica e i preziosi interni, offrono un contesto affascinante che valorizza ogni installazione.
Non abbiamo lo spazio per citarli e mostrarli tutti, ma la scelta dei palazzi storici milanesi è vastissima, e copre 1500 anni di storia, a partire dai Chiostri di San Simpliciano, dell’omonima basilica fondata nel IV secolo, fino al razionalismo anni ’30 e ’40, passando da barocco e neoclassico.
In questa settimana, la città si è convertita in un vero e proprio palcoscenico di creatività e innovazione, con numerosi edifici storici che aprono le loro porte per ospitare mostre, installazioni e presentazioni di prodotto. Dalle meraviglie di Palazzo Giureconsulti e Palazzo Visconti di Modrone nel centro di Milano, fino a Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi a Varedo, in Brianza, questa settimana offre un’esperienza unica per appassionati di design e architettura.
I palazzi storici nel cuore di Milano
Palazzo Giureconsulti, situato a pochi passi dal Duomo, è un esempio emblematico di architettura storica. Costruito nel 1654, ospita quest’anno la mostra “Masterly – The Dutch in Milano”, curata da Nicole Uniquole, che presenta il meglio del design olandese attraverso installazioni e creazioni uniche.
Palazzo Giureconsulti — Piazza dei Mercanti 2
Non lontano, Palazzo Donizetti, un capolavoro ottocentesco, accoglie “L’Appartamento by Artemest”, dove sei studi di interior design reinterpretano stanze storiche con opere di oltre 180 artigiani.
Palazzo Donizetti, via Gaetano Donizetti 48
Con la sua storia che abbraccia il XVII secolo, Palazzo Viscontidi Modrone ospita di “Monochrome Affinity”, un’installazione di Neutra, che invita i visitatori a esplorare l’arte della lavorazione del marmo in un percorso attraverso cinque stanze.
Palazzo Visconti di Modrone, Via Cino del Duca, 8
Non meno affascinante è Palazzo Landriani, che ospita un’installazione luminosa di Tokujin Yoshioka per Grand Seiko, un esempio di come il design contemporaneo possa dialogare con la storia.
Palazzo Landriani, via Borgonuovo 25
Nei giardini del palazzo del Senato, lo spazio Garden Senato ospita l’installazione GROHE Aqua Gallery curata da Grohe.
GROHE AQUA GALLERY Garden Senato — Via Senato 14
Garden Senato — Via Senato 14
Gli eventi interattivi da non perdere nei palazzi storici
Il Fuorisalone Milano 2025 non si limiterà a esporre opere di design, ma anche una serie di eventi interattivi e workshop che coinvolgeranno il pubblico.
A Villa Necchi Campiglio, un classico del FuoriSalone, si possono ammirare le opere di Occhio, azienda di illuminazione, mentre Palazzo Gallarati Scotti presenta la nuova collezione di Poltrona Frau, in un contesto di affreschi storici. Palazzo Borromeo d’Adda e Palazzo del Senato offrono anch’essi esperienze uniche, con installazioni che celebrano la tradizione artigianale italiana e l’innovazione nel design.
Quest’ultimo, una costruzione che risale 1608 per volere dell’arcivescovo Carlo Borromeo, è uno dei più preziosi esempi di architettura seicentesca della città. È sede dell’Archivio di Stato dal 1872.
Durante il Fuorisalone, il cortile del palazzo cambia volto con un’installazione site-specific ideata per Lavazza dell’architetta e designer brasiliana Juliana Lima Vasconcellos: una struttura monumentale, dal diametro di 18 metri, per un percorso multisensoriale sull’universo del caffè.
Palazzo del Senato, via Senato 10
Anche la Stazione Centrale al FuoriSalone sarà sede di eventi ed esposizioni
Anche alla Stazione Centrale, con i suoi eleganti marmi di Carrara che caratterizzano gli interni della struttura, il design fa da protagonista. Qui prende vita l’edizione di quest’anno del simposio Prada Frames, curato da Formafantasma e intitolato “In Transit”, che vede le infrastrutture come sistemi complessi e dinamici, in grado di influenzare il movimento di persone, beni, dati ed energia.
Questo evento, parte della Milano Design Week 2025, avrà luogo tra il fascino senza tempo del treno Arlecchino, recentemente restaurato dalla Fondazione FS Italiane e progettato negli anni ’50 da Gio Ponti e Giulio Minoletti, con esterni ispirati all’aerodinamica navale e la maestosità del Padiglione Reale.
Padiglione Reale —Piazza Luigi di Savoia, 1/Binario 21
Per chi è disposto a spostarsi a Varedo, Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi, entrambe aperte per l’occasione, offrono un’immersione nella cultura del design contemporaneo. Villa Borsani, progettata da Osvaldo Borsani, presenta oggetti di design in dialogo con la sua architettura razionalista, mentre Villa Bagatti Valsecchi ospita installazioni che esplorano il design tessile e l’innovazione ceramica.
La piscina Cozzi, capolavoro del razionalismo italiano
Progettata nel 1934 da Luigi Lorenzo Secchi, la Piscina Cozzi è considerata un capolavoro del razionalismo italiano. In viale Tunisia 35 potrete ammirare gli ex bagni pubblici con i suoi mosaici, la mostra personale dello studio 6:AM. Two-Fold Silence, e le nuove collezioni di illuminazione e oggetti di Edoardo Pandolfo e Francesco Palù.
Piscina Cozzi, viale,Tunisia 35BB Studio, Set Images@Melania Dalle Grave
La Design Week a Milano rappresenta anche stavolta un’opportunità imperdibile per scoprire la bellezza di edifici storici milanesi arricchiti da installazioni contemporanee.
Non perderti tutti i nostri articoli sul Fuorisalone.
Rinascente Milano Duomo è un punto di riferimento storico per il design e un luogo dove l’innovazione incontra la creatività. Da sempre un palcoscenico di eccellenza, il department store milanese ha segnato la storia del design italiano, a partire dal 1954, quando Gio Ponti ideò il prestigioso Premio Compasso d’Oro. Oggi, Rinascente continua a essere un simbolo del progetto italiano, con una selezione di prodotti esclusivi nel settore Home & Design disponibile sia nei suoi store che online su Rinascente.it.
Nel cuore di Milano, capitale mondiale del design, Rinascente ha creato un ambiente unico: il Design Supermarket, uno spazio di 2.000 mq dedicato interamente al design, che dal 2009 ospita oltre 200 brand internazionali e designer emergenti. Con un concept innovativo che rende il design accessibile a tutti, il Design Supermarket si presenta come una delle vetrine più dinamiche per le nuove tendenze del settore.
Le novità da scoprire in Rinascente Milano Duomo durante la Design Week 2025
In occasione della Design Week 2025, il Flagship store di Milano Duomo si arricchisce di tante novità: prodotti innovativi e selezionati capaci di coniugare estetica e funzionalità, per rendere ogni ambiente raffinato e contemporaneo. Flos e Vitra inaugurano con la Design Week 2025 i nuovi corner al piano -1, mentre Artemide, Foscarini, Lodes, Luceplan, Penta e TOOY presentano un assortimento rinnovato.
In occasione della Design Week, il piano ospita inoltre i pop-up di 6:AM Glassworks, marchio di design che ridefinisce la lavorazione del vetro di Murano, integrando le tecniche tradizionali con l’estetica contemporanea, e Suonare Stella, che presenta in anteprima in Rinascente una selezione di esclusivi articoli decorativi in marmo di Carrara con la collezione in edizione limitata Suonare Stella x FiammettaV, nella sua seconda edizione.
Dopo il grande successo della scorsa edizione, Rinascente conferma il progetto Lights On durante la Design Week. Fino al 28 aprile, il sesto piano ospita il suggestivo spazio espositivo dedicato ai prodotti e brand d’eccellenza nell’ambito del lighting, con una grande porzione di spazio dedicata alle personalizzazioni dei partner più importanti e una proposta multibrand. Lo spazio espositivo ospiterà i corner di Blackout, Ferroluce, Flos, From Lighting, Masiero, Penta, Renzo Serafini, Tala e Zafferano e due aree multibrand dedicate a importanti brand del design e dell’illuminazione come Artemide, Hay e Tom Dixon. Una selezione di brand ricercati e innovativi, con una forte influenza del Made in Italy.
Slide, Love Lampada da tavolo
Milano “MADE IN RINASCENTE” e la capsule collection amaMI
In occasione della Design Week, Rinascente propone la capsule amaMI nella sua terza edizione, con prodotti realizzati in esclusiva in collaborazione con top brands del mondo del design: Artemide, Danese Milano, Fish Design by Gaetano Pesce, Flos, Qeeboo, Slide, Wood’d, 24Bottles ripropongono alcuni pezzi iconici tingendoli di giallo, colore protagonista della stagione SS25 per tutte le categorie e che continuerà ad esserlo nel FW 25.
Il giallo, oltre al suo effetto stimolante sulle persone, si dice favorisca lo scambio e la comunicazione interpersonale. Da qui l’inevitabile legame con la tematica scelta dal Fuorisalone 2025: “Mondi Connessi”, una suggestione che promuove una progettazione partecipata e generativa, celebrando l’arte del coinvolgimento attraverso il design e forme di intelligenza artificiale.
La capsule Made in Rinascente proporrà inoltre t-shirts, mugs, calze e altri numerosi gadget che evocano citazioni tipiche della milanesità, che hanno reso Milano una città unica nel suo genere: saranno disponibili al piano -1 dello store.
La pizza è uno dei piatti più amati al mondo, e molti appassionati cercano di replicarne il sapore autentico anche a casa. Tuttavia, ottenere una pizza paragonabile a quella della pizzeria non è semplice, poiché i forni domestici tradizionali non raggiungono le alte temperature necessarie per una cottura ottimale. Tra le soluzioni più efficaci per migliorare la resa della pizza fatta in casa ci sono i forni con pietra refrattaria e resistenze potenziate, capaci di raggiungere temperature elevate in tempi brevi.
Pizza perfetta anche a casa: come cucinarla
Per ottenere una pizza croccante all’esterno e morbida all’interno, è fondamentale cuocerla a temperature elevate, tra i 300 e i 350°C. I forni domestici tradizionali, generalmente, arrivano solo fino a 250°C, e spesso la temperatura effettiva è inferiore rispetto a quella indicata sul termostato.
Una soluzione efficace è rappresentata dai forni domestici specifici per pizza, come il forno Smeg con pietra refrattaria. Questo tipo di forno ha una resistenza posizionata direttamente sotto la pietra, permettendole di scaldarsi rapidamente e raggiungere temperature elevate in pochi minuti. Grazie a questa tecnologia, la pizza può cuocere in meno di cinque minuti, garantendo una cottura uniforme e risultati simili a quelli di una pizzeria.
Forno per pizza: perché scegliere quello ventilato
Quando si parla di forni per pizza, non si fa riferimento ai classici forni ventilati domestici, ma a modelli progettati appositamente per la cottura della pizza. Alcuni di questi forni possono raggiungere i 300°C e oltre, simulando le condizioni del forno a legna di una pizzeria e permettendo di preparare diverse tipologie di pizza, dalla napoletana con cornicione alto alla pizza alla pala.
I forni per pizza di fascia alta offrono funzionalità avanzate, e alcuni modelli dispongono anche di funzioni specifiche per la lievitazione degli impasti o la cottura di altre preparazioni come focacce e calzoni.
I modelli con pietra refrattaria, come quelli Smeg, non solo garantiscono una pizza croccante e fragrante, ma sono anche versatili in cucina. Ad esempio, la funzione di lievitazione rende il forno ideale per far crescere l’impasto, ma può essere utilizzato anche per preparare lo yogurt. Inoltre, la funzione vapore è perfetta per la panificazione e per cotture particolari, comprese quelle dei dolci. Infine, la pulizia risulta facile e senza sforzo grazie alla funzione VaporClean.
Forni ventilati per pizza: i vantaggi
Riassumendo, I migliori forni per pizza da casa offrono numerosi vantaggi tra cui:
Temperature elevate fino a 300°C e oltre
Riscaldamento rapido per ridurre i tempi di attesa
Cottura veloce della pizza in meno di cinque minuti
Distribuzione uniforme del calore grazie alla pietra refrattaria
Funzioni avanzate per lievitazione, vapore e cotture speciali.
Pizza perfetta anche a casa: altri segreti
Oltre alla scelta del forno, per ottenere una pizza perfetta a casa è importante prestare attenzione all’impasto. L’ideale è utilizzare farine di tipo 0 o 00, lievito di birra fresco, acqua e olio extravergine di oliva. Un’adeguata lievitazione e una corretta idratazione dell’impasto sono fondamentali per un risultato ottimale.
Con il giusto forno e le tecniche corrette, preparare una pizza perfetta a casa non sarà più un sogno, ma una realtà alla portata di tutti!
La Milano Design Week è finalmente iniziata, e il Porta Venezia Design District 2025 si conferma una delle aree più vivaci e innovative della città. Quest’anno, il distretto presenta il tema “No Boundaries Design”, ispirato all’eredità visionaria di Eileen Gray, pioniera del modernismo, e si pone come catalizzatore di nuove possibilità creative e artistiche.
PRIMA Assicurazioni è il Main Partner di questa edizione, portando il design e l’innovazione al centro della scena, grazie alla collaborazione con lo studio creativo TOILETPAPER, fondato da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. Scopri le installazioni da non perdere nel cuore pulsante del distretto di Porta Venezia.
8 installazioni al Porta Venezia Design District 2025
P/T Stop by PRIMA Assicurazioni e TOILETPAPER
Nel cuore del Porta Venezia Design District, al numero 19 di via Melzo, si trova il nuovo infopoint ufficiale del distretto, P/T Stop. Questo spazio immersivo, aperto fino al 13 aprile, esplora il dialogo tra arte visiva e design contemporaneo attraverso l’iconico pattern “serpenti” di TOILETPAPER, trasformando l’ambiente in una narrazione visiva unica. L’installazione, che fonde ironia e provocazione, si sviluppa tra superfici e volumi, creando un paesaggio visivo di forte impatto. Inoltre, i visitatori possono ritirare un’esclusiva stampa in edizione limitata dell’opera raffigurante i Bastioni di Porta Venezia, realizzata appositamente da TOILETPAPER per PRIMA Assicurazioni.
Porta Venezia Design District – MEET Digital Culture Center & HAIKI+ “Realia” by Sabrina Ratté
MEET Digital Culture Center e Haiki+
Il MEET Digital Culture Center ospita la mostra Realia di Sabrina Ratté, artista visiva canadese che esplora il confine tra natura e artificio. La mostra, che si terrà dal 7 al 13 aprile, offre un’esperienza sensoriale che fonde biologia e tecnologia per ridefinire il nostro rapporto con l’ambiente. Il progetto è realizzato in collaborazione con Haiki+, azienda pioniera nel riciclo e recupero dei rifiuti industriali, portando una riflessione sulla sostenibilità e sull’economia circolare.
installazione GOOGLE Making the Invisible Visible, Garage 21, Porta Venezia Design District
Google – Making the Invisible Visible
Per il Fuorisalone 2025, Google presenta Making the Invisible Visible al Garage 21 (via Archimede, 26). L’installazione, co-creata dalla Chief Design Officer di Google Ivy Ross e dall’artista Lachlan Turczan, esplora il concetto di luce come materia fisica. Con l’opera Lucida (I-IV), i visitatori possono immergersi in spazi scolpiti dalla luce, esplorando un mondo in cui energia e percezione sono al centro dell’esperienza.
Porta Venezia Design Distrct – WONDERGLASS Ronan Bouroullec x WonderGlass Poetica, Istituto dei Ciechi
WonderGlass & Calico Wallpaper – POETICA
WonderGlass e Calico Wallpaper presentano POETICA, un’installazione che trasforma il vetro e la carta in strumenti di narrazione. Esplorando il confine tra il tangibile e l’intangibile, POETICA invita i visitatori a riflettere sulla bellezza dei materiali e sul processo creativo che li anima, creando un paesaggio sospeso tra realtà e immaginazione.
Installazione LAVAZZA, SOURCE OF PLEASURE by Juliana Lima Vasconcellos, Palazzo del Senato, Porta venezia Design District
Lavazza – Source of Pleasure by Juliana Lima Vasconcellos
Lavazza celebra i suoi 130 anni con l’installazione Source of Pleasure della designer brasiliana Juliana Lima Vasconcellos, nel cortile del Palazzo del Senato. Il percorso multisensoriale stimola tutti i sensi e trasporta i visitatori nell’universo del caffè, con una struttura monumentale che richiama il mondo del caffè e offre un’esperienza immersiva unica.
Triumph of Trophies di Maxim Velčovský
Consolato Repubblica Ceca & Maxim Velčovský – Triumph of Trophies
Il Consolato della Repubblica Ceca presenta Triumph of Trophies di Maxim Velčovský, una riflessione ironica sulla cultura dei premi. Il designer esplora il vetro come mezzo per raccontare storie sociali e storiche, trasformando il trofeo da simbolo di trionfo a artefatto che porta una narrazione inaspettata e profonda.
MATTEO CIBIC Lakapoliesis, Fondazione Luigi Rovati, Porta Venezia Design District
Fondazione Luigi Rovati – Lakapoliesis by Matteo Cibic
In occasione della Milano Design Week, la Fondazione Luigi Rovati ospita la mostra Lakapoliesis di Matteo Cibic. Dal 26 marzo al 13 aprile, il giardino e il Padiglione d’arte ospitano sculture di grande formato che esplorano il rapporto tra animali e piante, capovolgendo la visione antropocentrica e proponendo un futuro in cui la natura e l’uomo sono in simbiosi.
installazione MISSION ALDEBARAN, Marc-Antoine Barrois – Porta Venezia Design District
Lo stilista parigino Marc-Antoine Barrois, presentala sua nuova fragranza ALDEBARAN attraverso un’installazione su larga scala, progettata dal designer francese Antoine Bouillot. Ispirata dal profumo, l’installazione unisce arte olfattiva e design esperienziale per coinvolgere i visitatori in un’interpretazione di ottimismo e speranza in tempi difficili. ALDEBARAN è una fragranza soliflore che cattura l’essenza della tuberosa, nota come “il fiore della notte” per l’intensità del suo profumo al calare dell’oscurità. Ispirato dalla gigante stella rossa Al-debaran, 400 volte più luminosa del sole, il profumo è il simbolo di speranza e positività. L’installazione MISSION ALDEBARAN trasforma lo storico Salone dei Tessuti, in un ambiente onirico, dove la luce squarcia il buio, un omaggio alla stella che dà il nome alla fragranza e alla forza dell’ottimismo che resiste alle avversità.
Conclusioni
Il Porta Venezia Design District2025 si conferma così come un epicentro di innovazione e sperimentazione, dove il design, l’arte e la tecnologia si incontrano per offrire esperienze uniche durante la Milano Design Week 2025. Non perdere l’occasione di esplorare queste installazioni straordinarie!
Arredare una cucina con isola semi chiusa, separata dal soggiorno da porte scorrevoli in vetro usate come divisorio: sono questi i dettagli di un esclusivo progetto di interior design che ha interessato il nostro team di professionisti.
I committenti hanno richiesto ai nostri arredatori lo sviluppo di una soluzione d’arredo completa e su misura, cucita sulle loro esigenze e perfettamente in linea con il loro contesto abitativo – una villa indipendente di lusso, costruita sulle sponde del lago di Como e progettata per favorire la condivisione degli spazi interni ed esterni.
Queste sono state le indicazioni ricevute:
Abbiamo da poco acquistato una casa unifamiliare di nuova costruzione tutta da arredare e vorremmo dare la priorità a un ambiente di circa 30 mq in cui sorgerà la cucina.
Come da planimetria e schema degli impianti, l’angolo cottura occuperà una porzione dell’open space, ma per dividere soggiorno e cucina senza erigere altri muri abbiamo previsto la posa di vetrate scorrevoli. Vista la conformazione della casa e la nostra predisposizione a organizzare cene conviviali, ci piacerebbe scegliere un modello di cucina con isola centrale da usare anche per fare colazione e consumare pranzi veloci.
Le nostre preferenze stilistiche ricadono sul design contemporaneo e sugli arredi minimal, adoriamo l’effetto metallico dell’acciaio inox e siamo più orientati verso le finiture chiare o naturali. […] Non escludiamo la possibilità di adottare qualche colore d’accento.
Lo scambio di informazioni ha posto le basi per la realizzazione di un progetto personalizzato negli accessori e nelle dimensioni, che ha tenuto conto della conformazione dell’abitazione e dei metri quadri disponibili, senza tuttavia deludere le aspettative e i desideri dei clienti.
Il progetto: arredamento per una cucina semi aperta con isola
Come da richiesta dei committenti, la soluzione proposta dagli arredatori ha riguardato lo studio e l’analisi di una porzione di open space destinata alla realizzazione della cucina. L’arredamento del resto dell’abitazione – tra cui un ampio living con salotto e sala da pranzo, un ufficio, due camere e una stanza cabina – verrà scelto in un secondo momento nel rispetto di un concept stilistico coerente e coordinato.
Nel dettaglio, il progetto ha preso in esame un ambiente di circa 28,5 mq dalla pianta regolare, una superficie rettangolare delimitata da una coppia di muri adiacenti. Nonostante l’iniziale approvazione della ripartizione degli interni, i clienti hanno successivamente deciso di aggiungere due pareti divisorie scorrevoli in vetro per avere piena libertà di intervento sulla separazione tra soggiorno e cucina.
A differenza di una parete in muratura, i grandi pannelli di vetro offrono un’idea divisoria moderna, intelligente e versatile, non definitiva ma utilizzabile a seconda dei momenti della giornata, delle necessità specifiche o del grado di convivialità di cui si vuole fruire.
In termini estetici e pratici, lo spazio viene delimitato ma non risulta occultato alla vista: lo sguardo passa oltre le pareti trasparenti sfruttando tutta la profondità, mentre eventuali rumori o profumi vengono contenuti per non diffondersi nel vicino soggiorno.
Partendo da questa impostazione e considerati gli allacci alla rete idrica ed elettrica, gli arredatori hanno proposto la realizzazione di una cucina angolare su misura, completa di elettrodomestici innovativi e di ampi spazi contenitivi.
La soluzione, che come da preferenza disporrà di un modulo indipendente a isola, è stata idealmente suddivisa in tre aree funzionali:
una zona lavaggio in corrispondenza della parete finestrata;
una zona preparazione/conservazione sulla parete lunga;
una zona cottura/consumo a centro stanza.
Considerata la conformazione della stanza, tale disposizione contribuirà a creare un ambiente domestico fluido e dinamico, ottimale dal punto di vista dell’ergonomia di movimento e in stretta connessione con il resto del living.
Cucina a vista: zona lavaggio sotto la finestra
La composizione si apre sull’area lavaggio, zona funzionale sviluppata sull’unica parete dotata di una grande finestra a tre battenti con affaccio sul giardino. Per ovvie ragioni, la presenza del serramento ha determinato l’assenza di pensili ed elementi a muro, una mancanza colmata da una serie di basi a terra da usare come contenitori.
Nel dettaglio, partendo da sinistra la cucina ospita
una base con anta da 60 cm;
una base per lavastoviglie di 60 cm;
un modulo sottolavello da 120 cm;
un angolo da 105×105 cm con ante da 45 cm.
Tutti provvisti di maniglia a gola, i moduli condividono un lungo piano di lavoro in acciaio inox con alzatina, un accessorio indispensabile per proteggere la parete durante il lavaggio di stoviglie e alimenti. Il top è completato da un lavello monovasca integrato nel piano e da rubinetteria corredata – scelte vincenti che sottolineano il minimalismo e la pulizia formale d’insieme.
Fissata in corrispondenza della base da 120 cm, la vasca occupa una posizione strategica: non solo crea spazio di lavoro a destra e a sinistra del punto acqua, ma permette di fruire di una meravigliosa veduta sul giardino durante le attività di preparazione.
Cucina con lavello sotto la finestra: una condizione d’uso privilegiata, ma anche un’idea progettuale funzionale che, grazie al serramento, irradia luce naturale e favorisce il normale ricambio d’aria nell’ambiente.
Cucina angolare: grande piano in acciaio inox
Procedendo a destra del lavello si incontra la seconda area funzionale: la zona dedicata al contenimento e alla conservazione dei cibi. Più articolata della prima, questa parte di composizione si sviluppa lungo la parete maggiore, un muro di 6 metri che non presenta particolari vincoli architettonici.
L’assenza di serramenti e la grande disponibilità di spazio hanno permesso la realizzazione di una composizione articolata in tre sistemi:
in basso, una serie di cinque basi a terra inserite come proseguimento delle precedenti;
in alto, una composizione di mensole e pensili sospesi che sormonta l’intera lunghezza del piano di lavoro;
nell’angolo a destra, una doppia colonna forno e da una colonna con frigorifero integrato.
La scelta di variare le proposte di contenimento ha un interesse progettuale che combina estetica, originalità e funzionalità. Nello specifico, la coesistenza di moduli a giorno e di scomparti chiusi non solo apporta un elemento di dinamismo che attualizza il design moderno della cucina, ma consente anche di differenziare l’organizzazione di utensili, piccoli elettrodomestici, accessori o ingredienti sulla base della frequenza di utilizzo o delle necessità quotidiane.
È degno di menzione il lungo schienale in acciaio inox inserito tra i contenitori sospesi, quelli a terra e le colonne degli elettrodomestici. Proposto in abbinamento al piano, è un elemento decorativo multifunzionale: oltre a creare un gradevole effetto di continuità visiva con il top, proprio come l’alzatina del lavello funge da protezione per la parete afferente alla zona di lavoro.
Cucina aperta: l’isola centrale con bancone snack
L’ultima zona funzionale è quella dedicata alla cottura. Considerata la configurazione a parete della cucina, è stato possibile preventivare la presenza di una grande isola centrale attrezzata con elettrodomestici e un generoso vano dispensa-contenitore.
Gli arredatori hanno proposto un modulo lineare indipendente dotato di ante e cassetti, di una piastra a induzione di ultima generazione e di un top in acciaio che può diventare un pratico bancone snack su cui consumare rapidi pasti o intrattenere i propri commensali in occasioni di convivialità.
La soluzione d’arredo ha per questo previsto l’inserimento di tre sgabelli alti con poggiapiedi, schienale e seduta imbottita a garanzia di un comfort ottimale durante il consumo delle pietanze.
L’area cottura è servita da una grande e scenografica cappa dal design asimmetrico, installata su un ribassamento del soffitto come da progetto iniziale.
Quanto a finiture, i Clienti del progetto hanno avuto le idee chiare fin da subito: nella loro moderna cucina con isola non dovevano mancare l’effetto metallico e il calore del legno, i colori pastello e le palette neutre.
Con queste indicazioni precise, per gli arredatori è stato più semplice individuare, tra decine di materiali e centinaia di versioni cromatiche, i materiali e le finiture più indicati per personalizzare la loro soluzione d’arredo.
Se poi si considerano la natura e la conformazione dell’ambiente (e più in generale, della zona giorno), si intuisce che l’attenzione dedicata alla resa estetica è stata massima. Trattandosi di uno spazio in affaccio sulla zona pranzo, aperto sul soggiorno, sempre a vista e mai celato allo sguardo, la cucina doveva necessariamente essere bella da vedere, oltre che funzionale e di facile manutenzione.
Questa è la ragione per cui ai clienti è stato sottoposto un ventaglio di materiali capaci di combinare eleganza e praticità, garantendo allo stesso tempo performance elevate e di lunga durata.
Effetto cemento
Come da richiesta, la moodboard estetica del progetto vede una predominanza di colori chiari rappresentati dal Cemento Naturale color cenere. Apprezzato per il suo effetto materico discreto, è stato impiegato per la personalizzazione delle basi, delle colonne e dell’isola, di cui caratterizza i vani contenitore in appoggio a terra.
Viene proposto in una variante chiara e luminosa, una tinta che funziona sia in abbinamento alle piastrelle in marmo Emperador Light del pavimento, sia alla tinteggiatura delle pareti. La sua cromia delicata riflette la luce naturale che penetra dalla finestra, si fonde armoniosamente con il resto dell’open space e apre la strada all’eventuale uso di un colore d’accento nella vicina zona pranzo.
Effetto legno di rovere
In una palette caratterizzata da cromie chiare e naturali, il rovere termotrattato è la finitura scura che controbilancia la composizione. Si tratta di un effetto legno sofisticato e profondo, arricchito da venature verticali che simulano la texture della pregiata materia naturale.
In virtù del suo notevole impatto decorativo, è stato impiegato solo nella personalizzazione degli elementi pensili e delle mensole con schienale, che in questo modo assumono un aspetto particolarmente raffinato.
Un rimando al legno è presente anche nella struttura degli sgabelli, proposta in una variante in legno di faggio tinto wengé.
Acciaio inox
L’acciaio è senza dubbio il materiale di punta dell’intera composizione cucina. Tornato in auge grazie alle tendenze contemporanee, è oggi uno dei materiali più richiesti nella configurazione di cucine componibili che combinano la qualità manifatturiera del Made in Italy a rese estetiche di alto standing.
Utilizzato anche in ambienti professionali, l’acciaio inox è un materiale durevole, solido e resistente, con proprietà antibatteriche e anticorrosive. È inoltre facile da pulire e da manutenere, un aspetto da non sottovalutare in un ambiente che richiede un livello di igiene adeguato.
In questa cucina a vista, l’acciaio diventa il fil rouge che connette gli elementi delle aree funzionali. È infatti adottato nella configurazione del top angolare, nel lavello, nell’alzatina, nella rubinetteria, nello schienale di protezione, negli elettrodomestici, nella cappa e negli zoccoli. Quanto all’isola, è il materiale che personalizza top e fianchi laterali.
Pelle arancione
L’apertura dei committenti verso le tinte vivaci non è rimasta inascoltata: l’arancione è il colore d’accento proposto per dare un tono a questa cucina in acciaio, cemento e legno.
Il progetto ha proposto una sfumatura arancio papaya, una tinta calda e avvolgente che mostra tutto il suo potenziale decorativo nella pelle che fodera le sedute degli sgabelli. Meno vivace di altre gradazioni (mandarino, zucca o fiamma, ad esempio), riesce comunque a creare interessanti abbinamenti con il marrone scuro o il grigio metallizzato della composizione.
La scelta dell’arancione non è casuale: trattandosi di un colore vivace e stimolante, è infatti indicato per l’arredamento di cucine, soggiorni, living e qualsiasi altro ambiente della casa votato alla convivialità e alla condivisione.
Altos House, progettata da OSPA Arquitetura & Urbanismo, è una residenza
contemporanea situata a Canela, in Brasile. Pensata come un rifugio per il
fine settimana, la casa si inserisce armoniosamente nel paesaggio collinare
della Serra Gaúcha, combinando minimalismo e connessione con la natura.
Contesto e posizione
Immersa in un condominio circondato dal verde, la residenza sfrutta la
topografia accentuata del terreno per creare un volume in calcestruzzo a vista
a sbalzo. Una soluzione architettonica che garantisce privacy dalla strada
principale e offre panorami spettacolari sul paesaggio circostante. La parte
superiore dell’edificio si estende verso nord, creando un’ampia area esterna
ombreggiata da alberi di Araucaria.
Design e struttura
L’ingresso della casa è incassato nel terreno, accentuando l’integrazione con
l’ambiente naturale. Gli spazi interni sono caratterizzati da ampie vetrate a
tutta altezza, che mettono in relazione diretta il soggiorno e le aree comuni
con il giardino. In estate, queste aperture permettono una completa fusione
tra interno ed esterno, amplificando la sensazione di continuità con il
paesaggio.
Materiali e dettagli
L’uso di cemento a vista, vetro e legno conferisce alla casa un’estetica
minimalista ed elegante, in sintonia con la natura circostante. La terrazza
sul tetto, accessibile tramite una scala lineare, offre un punto panoramico
privilegiato, mentre la facciata principale assume un aspetto scenografico di
notte, grazie all’illuminazione interna che la trasforma in un grande schermo
retroilluminato.
Altos House: a modern retreat in the Serra Gaúcha
Altos House, designed by OSPA Arquitetura & Urbanismo, is a
contemporary residence located in Canela, Brazil. Conceived as a weekend
retreat, the house blends minimalism and a deep connection with the natural
landscape of the Serra Gaúcha.
Context and location
Set within a nature-surrounded condominium, the residence takes advantage
of the site’s steep topography to create a raw concrete volume that extends
upward. This architectural approach ensures privacy from the main road while
offering spectacular panoramic views. The upper part of the building extends
northward, providing a shaded outdoor area beneath the existing Araucaria
trees.
Design and structure
The house’s entrance is recessed into the terrain, reinforcing its
integration with the natural environment. The interior spaces feature
floor-to-ceiling glass openings, seamlessly connecting the living areas with
the garden. During summer, these openings allow for a complete fusion
between indoors and outdoors, enhancing the sense of continuity with
nature.
Materials and details
The use of exposed concrete, glass, and wood gives the house a minimalist
and refined aesthetic, perfectly aligned with the surrounding landscape. A
linear staircase leads to the rooftop terrace, which serves as a privileged
panoramic viewpoint. At night, the front façade transforms into a striking
illuminated screen, enhancing the residence’s architectural presence.
Organizzare il box, ammettilo, è una di quelle cose che rimandi da tempo. Il tuo box auto è diventato una sorta di limbo dove gli oggetti vanno a svernare in attesa di un destino migliore. Una specie di zona franca dove finisce tutto ciò che “non si sa mai”.
Il monopattino elettrico rotto? Nel box. Le vecchie sedie della nonna? Nel box. Il tapis roulant che hai usato due volte e ora funge da appendiabiti? Esatto, anche lui nel box.
E poi ci sono loro, gli scatoloni. Scatole piene di “potrebbe servire” che però sono rimaste lì, dimenticate, per mesi o anni. Ma se le hai relegate nel buio del box, non significa forse che hai già deciso, inconsciamente, che non ti servono davvero?
Alla lunga, il box diventa inaccessibile. E quando finalmente decidi che è ora di fare qualcosa, ti sembra un’impresa degna di un archeologo tra i resti di un’antica civiltà perduta.
Ma tranquilla: ci sono passata anche io. E oggi voglio guidarti attraverso la nobile arte di mettere ordine, senza perdere la sanità mentale.
Fase 1: Decluttering – il primo passo per organizzare il box al meglio
Lo so, lo so: “E se un giorno mi servisse?”
Ma la verità è che, se non lo hai usato negli ultimi due anni, probabilmente non lo userai mai più.
Quindi, fuori tutto quello che non serve: regalalo, donalo, vendilo o, se è davvero inutilizzabile, buttalo. Devi essere spietato come Marie Kondo in versione meccanico. Ogni oggetto che prendi in mano deve superare la fatidica domanda:
“Mi serve davvero o è solo nostalgia?”
Se la risposta è la seconda… via, senza rimorsi.
Occhio agli scatoloni
Guardali con spirito critico. Se hai messo qualcosa in una scatola pensando che un giorno sarebbe potuto servire, ma poi non lo hai mai cercato, la decisione è già presa: non ti serve davvero.
Non lasciare che il box diventi il deposito dei tuoi dubbi.
Fase 2: Suddividi gli oggetti e ottimizza lo spazio nel box
Ora che hai eliminato il superfluo, è il momento di dividere quello che resta in categorie. Mettere le cose insieme per uso e tipologia ti farà risparmiare tempo e grattacapi.
Ecco alcune categorie utili:
Attrezzi e fai-da-te: trapani, cacciaviti, viti, bulloni.
Sport e tempo libero: biciclette, sci, campeggio.
Decorazioni stagionali: l’albero di Natale non può occupare spazio tutto l’anno.
Prodotti per l’auto: olio, tergicristalli, catene da neve.
Oggetti vari: ma davvero vari, non una categoria jolly infinita.
Fase 3: Strategie efficaci per organizzare il box senza stress
Ora arriva la parte divertente: rendere il box funzionale e accessibile. Ecco come farlo senza impazzire:
Scaffali a parete
Perfetti per attrezzi pesanti o prodotti per la manutenzione dell’auto. In alto, metti ciò che usi raramente.
Contenitori trasparenti con etichette
L’ideale per viti, lampadine, cavi elettrici e accessori stagionali. Etichette ben visibili e scaffali bassi per l’accesso facile.
Ganci e pannelli forati
Utilissimi per appendere biciclette, caschi, cavi e attrezzi. Ottimizzano lo spazio verticale.
Mensole sopraelevate
Sfruttano l’altezza. Posiziona qui scatole con oggetti usati poco, come decorazioni natalizie.
Zone funzionali
Organizza il box in aree:
Zona auto con prodotti specifici
Zona fai-da-te con attrezzi
Zona sport con attrezzatura ordinata
Fase 4: Mantieni il tuo box organizzato nel tempo
Hai fatto un ottimo lavoro. Ora il punto è non vanificarlo. Come?
Tre regole semplici:
Rimetti sempre tutto al suo posto
Evita di accumulare “nel dubbio”
10 minuti al mese bastano per un check veloce
Meglio poco e spesso che un’altra maratona.
Organizzare il box migliora il tuo spazio e la tua vita
Con un box ordinato, ti sentirai quasi una persona nuova. Non solo potrai finalmente parcheggiare l’auto (sì, era quello lo scopo originale), ma scoprirai quanto tempo ed energia risparmi ogni volta che cerchi qualcosa.
E la prossima volta che qualcuno proverà a infilare nel box l’ennesima “cosa che potrebbe servire”, saprai esattamente dove metterla… o più probabilmente, dove non metterla.
Hai bisogno di una mano per organizzare il tuo box?
Se l’idea di affrontare questo lavoro da solo ti spaventa, non preoccuparti.
Offro consulenze a domicilio per aiutarti a organizzare il box in modo efficiente e su misura per te.
Contattami oggi stesso e trasforma il tuo box in uno spazio ordinato, utile e finalmente vivibile.
Iscriviti alla newsletter per riscoprire i processi di consapevolezza del riordino e del decluttering, sempre con una punta di ironia e friccicore (mica Freud, eh!). Ricevi subito il mio regalo di benvenuto, il codice sconto -10% che puoi usare sulle consulenze online.