24 Maggio 2022 / / Blogger Ospiti

Le tovaglie da tavola particolari sono ottimi strumenti per arredare la casa e in particolare la cucina e la sala da pranzo, ma pure l’outdoor. Sì, sono veri assi nella manica, hanno un costo contenuto e puoi scegliere fra tantissimi modelli diversi. Ma come scegliere i modelli giusti, come abbinarli alla mise en place, quali sono le tipologie da preferire nelle grandi occasioni?

Modelli di tovaglie da tavola particolari

Molti modelli di tovaglie da tavola particolari, tipo quelle di Coin Casa, hanno fantasie e trame sgargianti, vistose ma alla moda. Il consiglio principale è quello di scegliere versioni sì di tendenza ma che possano essere pure evergreen. Ecco, quali sono le tovaglie ideali per arredare la tua casa con stile:

• quelle a tema marino, hanno coralli stampati, barche a vela, pesciolini, ambienti oceanici oppure onde e salvagenti; stanno benissimo nelle stanze arredate in modo tematico e sono ideali da sfoggiare in estate;

• quelle fiorate, sono le più raffinate e, in base ai colori, si utilizzano in tutte le stagioni; sono ottime per dare quel tocco elegante anche durante un pasto frugale;

• quelle tono su tono, hanno trame che si confondono elegantemente sul tessuto, spesso si tratta di ghirigori e greche sinuose e sono perfette in contesti raffinati, ma anche minimali;

• quelle a quadretti, sono le più famose e senza tempo, le trovi di tantissimi colori e le usi tutto l’anno, sono le migliori per pranzi della domenica all’esterno e per tutti i giorni;

• quelle eccentriche e sgargianti, hanno disegni che ricordano quadri e stampe di tessuti, hanno soprattutto colori appariscenti o al contrario black&white e stanno bene praticamente sempre, ma bisogna abbinare al meglio i piatti.

Come scegliere la tovaglia particolare per la tavola: occasioni speciali e stagioni

La tovaglia per la tavola, specie se particolare, va scelta con molta cura. Si potrà propendere:

• per una tovaglia pendant allo stile della tua stanza, che abbia magari gli stessi colori e che possa completare l’assetto d’arredo con armonia;

• per una tovaglia in contrasto con lo stile della stanza, sarà ideale negli ambienti minimali o arredati con due tinte al massimo, oppure negli ambienti tono su tono e/o monocromatici.

E poi cerchiamo di acquistare e utilizzare tovaglie che siano affini alle stagioni o alle occasioni. Per esempio per Natale sfruttiamo tessuti stampati con alberelli, festoni e ghirlande, a Pasqua meglio pulcini e uova. Se adoperiamo una tovaglia tematica evitiamo poi di accessoriare la stanza con ulteriori decorazioni, less is more. Uno strappo alla regole lo si può fare a Natale, specie se si è amanti del genere, ma non rendiamo lo spazio caotico e poco pratico.

Come cambiare look alla casa con le tovaglie particolari

Non è una novità: i tessuti possono essere l’arma segreta per definire l’allure generale della tua dimora. In particolare si rivelano accessori must have per il living, la sala da pranzo e la cucina. Ecco qualche idea di stile da copiare subito e alla portata di tutti:

• per conferire un mood più classico ad un ambiente moderno o minimale scegliamo tovaglie particolari nei toni neutri, magari contraddistinte da trame sinuose e simil Barocco, oppure geometriche;

• per dare un aspetto più contemporaneo a stanze tradizionali meglio tovaglie iper geometriche, oppure tinta unita giocate con ricami o stampe tono su tono, optical se ti piace questo stile;

• per vivacizzare la stanza saranno ottime tovaglie molto colorate, vivaci e contraddistinte da nuance sia primarie che sfumate, di tendenza sono quelle degradè o arcobaleno.

Ogni giorno possiamo dare nuova veste al soggiorno, alla sala da pranzo e magari scegliere candele e centrotavola che possano accentuare i colori, lo stile e l’atmosfera di queste.

L’importante è acquistare tovaglie che siano di buona fattura, preferibilmente realizzate con filati naturali come il cotone o il lino. Se si ha l’esigenza di arredare in modo molto elegante saranno ideali le tovaglie con fili di lurex o con ricami scenografici. Si possono acquistare sia online sia presso i negozi specializzati e, approfittando dei saldi o delle promozioni, possiamo fare scorta di tovaglie e parure da tavola anche più volte durante l’anno e in modo conveniente.

Come abbinare la tovaglia alla mise en place

Come si abbina la tovaglia da tavola particolare alla mise en place? Il solo tessuto fa sicuramente la differenza, ma non basta per completare l’aspetto scenografico e pratico della cucina, del soggiorno o della sala da pranzo. Affinché tutto sia armonioso sarà il caso di prestare attenzione ai piatti, ai bicchieri, alle posate. Molti brand offrono set completi di tutto, oppure collezioni che raggruppano tutti gli accessori adatti per un’apparecchiatura mirata e perfetta sotto ogni punto di vista, nonché ultra funzionale e moderna. Facciamo qualche esempio di stile:

• tovaglie dal tema marino, con coralli rossi o azzurri o con pesciolini colorati, vanno accompagnate da piatti tinta unita, magari delle stesse colorazioni o, se preferiamo un mood più classico, via libera a nuance tenui e chiare come il tradizionale total-white;

• tovaglie decorate o con trame molto vivaci e ricche di tonalità accese vanno accompagnate da piatti, bicchieri e posate in tinta unita, meglio osare con piatti dalle nuance a contrasto come il bianco, l’azzurro o le sfumature leggere;

• le tovaglie tinta unita o tono su tono possono essere maggiormente ravvivare con una mise en place fantasia, magari dai temi tropical o fiorati, geometrici se amiamo lo stile minimal o contemporaneo.

Il segreto? Per abbinare correttamente tovaglia e piatti, posate e bicchieri dobbiamo bilanciare tessuto e accessori. Come visto se la tovaglia particolare è molto colorata useremo stoviglie tinta unita e viceversa con qualche eccezione. I bicchieri spesso è bene siano classici e trasparenti, in questo modo saremo certi di non sbagliare nuance e abbinamento. Tra l’altro secondo il bon-ton il cristallo o il vetro permette di vedere bene cosa si sta bevendo senza che i liquidi cambino colorazione, dettaglio da non trascurare quando si hanno ospiti a pranzo o a cena.

Foto sotto gentile concessione di Coin.it

28 Aprile 2022 / / Blogger Ospiti

La Festa della Mamma si avvicina. Cosa regalarle per renderla felice? Tra le idee più gettonate ci sono le piante. Maestose, fiorite e lussureggianti, sono perfette per simboleggiare l’amore che ognuno prova per la propria madre.

Festa della Mamma: le piante da regalare

Tra le piante da regalare per la Festa della Mamma c’è sicuramente l’azalea. Si adatta bene agli ambienti interni bene illuminati, ma anche rientra tra le piante da giardino, che vivono bene all’esterno purché la temperatura sia mite e le si innaffi regolarmente. L’azalea è divenuta il simbolo dell’amore di una mamma. I suoi fiori sono intensamente colorati: rosa, rossi, bianchi, ma anche screziati e bicolori. Non solo bellezza. L’azalea è una pianta in grado di purificare l’aria da sostanze potenzialmente tossiche come la formaldeide. Per la sua coltivazione in vaso, è necessario munirsi di un terriccio acidofilo, ricco di Ferro, ma povero di calcare.

 Oltre all’azalea, esistono tantissime altre piante da regalare per la Festa della Mamma. Per vederle tutte, clicca qui. Un esempio è l’ortensia, caratterizzata da fiori a mazzetto di colori pastello di incredibile bellezza. Rappresenta la nascita, la vita. La sua fioritura è poderosa, come l’amore di una madre. Ha bisogno di molta acqua da ricevere ogni giorno. Di certo, è una pianta dall’effetto scenico. Le sue infiorescenze ricchissime in delicati fiori, che rendono la pianta una gioia per gli occhi.

Se sei in cerca di un festoso regalo per la Festa della Mamma, le piante sono quindi assolutamente perfette. Un esempio sono quelle da interno per interno da acquistare online: bonsai, orchidee, anthurium, yucche, perfette per soddisfare ogni gusto e ogni esigenza della tua mamma. In particolare le begonie sono piante simbolo di gratitudine, che è un sentimento nobile ricco di gioia e slancio per la vita. Le fioriture durano a lungo, regalando allegria alla casa per diverse settimane.  La begonia vive bene in spazi luminosi e temperati. Odia il freddo e desidera essere innaffiata di frequente. Attenzione però a non bagnare troppo la terra: il rischio è di incorrere in marciume delle radici.

 L’orchidea poi è una pianta di delicata bellezza. I suoi fiori sono stati definiti figli dell’aria, come sospesi a diffondere bellezza nell’ambiente. L’orchidea è la pianta perfetta per la Festa della Mamma, perché è il simbolo della eleganza e della devozione verso qualcuno. Va innaffiata una volta a settimana, in genere con mezzo bicchierino di acqua. Va disposta in luoghi molto luminosi che però siano riparati dal freddo e non siano esposti alla luce diretta.

 Infine, la calla è il fiore simbolo della purezza. Si tratta di una pianta sempre verde che fiorisce in primavera e in estate. Quando sfiorisce, rimane sempre bellissima, grazie alle sue foglie che sono estremamente ornamentali, ideali per abbellire un soggiorno. È perfetta per la coltivazione indoor. Predilige le stanze esposte alla luce diretta del sole o comunque le aree di casa molto ben illuminate. Oltre alla classica colorazione rossa del fiore, esistono calle dalle infiorescenze gialle, di impatto per la luminosità della nuance.

5 Aprile 2022 / / Blogger Ospiti

Generalmente c’è un’idea per la quale ogni tipo di pavimento può rappresentare uno stile. In questo articolo nello specifico, parleremo di come arredare il proprio soggiorno in base ai pavimenti che si hanno.
Ovviamente, ciò non toglie che se la casa è di proprietà, si possono fare eventualmente dei lavori di ristrutturazione e cambiare quindi i pavimenti.
Scopriamo insieme allora come arredare il proprio soggiorno in base al pavimento, qualche esempio? Possiamo avere un pavimento in cotto; pavimento in marmocemento; pavimento in gres-porcellanato, scopriamo quale tipo di arredamento si abbina perfettamente!

Come arredare un soggiorno con il pavimento in cotto

Nel caso in cui si abbia un pavimento in cotto, non è vincolante il tipo di arredamento da scegliere anche se molti potrebbero fare questa valutazione per i propri arredi. Non necessariamente infatti, dobbiamo pensare a un tipo di arredamento classico o country. Possiamo infatti pensare a un arredamento di tendenza come quello shabby chic o a un arredamento moderno.
Le colorazioni, possono essere varie e differenti da quelle che si possono immaginare, banalmente potrai anche scegliere un color noce perché no! Non esiste per quanto riguarda il cotto l’arredamento unico e solo che puoi scegliere ma puoi basarti molto suoi tuoi gusti personali e scegliere ciò che pensi ti possa rappresentare di più.

Come arredare un soggiorno con il pavimento in marmocemento

Un pavimento in marmo, conferisce a ogni ambientazione della propria casa un tocco di stile e grandiosità in più. Il marmocemento, donerà al tuo soggiorno quella lucentezza che hai sempre cercato in altre abitazioni dove potevi solo crearla con le finestre.
Questo perché il marmocemento, riflette la luce e per ottenere un buon risultato stiloso dalla propria abitazione, basterà pensare a un arredamento che si adegui alle sfumature e alle tonalità di colore. Se hai un marmo nero o comunque scuro e degli spazi grandi in soggiorno, ti consigliamo un arredamento in stile barocco o classico. Il marmocemento di color bianco scintillante: è perfetto per case moderne per uno stile più pop e perché no potrai aggiungere delle geometrie! Se hai intenzione di creare un ambiente contemporaneo non preoccuparti, potrai acquistare anche delle piccole opere d’arte che richiamino il marmo come ad esempio dei vasi o delle ceramiche.

Come arredare un soggiorno con il pavimento in gres-porcellanato

Il gres è un ottimo materiale, poiché è altamente resistente ed è sicuro e antibatterico, perfetto se si hanno bambini piccoli in casa. È inoltre, molto più economico del parquet e il suo effetto soprattutto in alcuni casi ce lo ricorda molto. E’ un ottimo materiale anche per i più pigri perché necessita una bassissima manutenzione.
Se hai scelto il gres porcellanato in stile legno, potrai pensare a un arredamento per il tuo soggiorno di tipo scandinavo. Se ad esempio hai anche la cucina a vista, sarà perfetto e potrai creare un ambiente unico e meraviglioso con piccoli accorgimenti. Se preferisci le sfumature chiaro-scure, puoi pensare a uno stile arte povera, davvero eccellente; un tocco meraviglioso anche per case di piccole dimensioni. Se invece hai bisogno di un ambiente che rifletta la tua personalità e sei una persona eclettica, ti consigliamo di pensare allo stile shabby chic.
Vogliamo anche ricordarti che se sei una persona minimal e hai scelto il gres, potrai prendere in considerazione lo stile industrial, renderà il tuo soggiorno favoloso!

28 Marzo 2022 / / Blogger Ospiti

Decorare una parete di casa con i piatti è sicuramente un’ottima idea, tutt’altro che superata. Se infatti andiamo a vedere le ultime tendenze dell’interior design, possiamo trovare anche questa possibilità dunque ci si può sbizzarrire, a patto che vengano rispettate alcune regole di base. Decorare una parete con i piatti è infatti un’opzione molto interessante, ma per ottenere un effetto veramente gradevole ed equilibrato è importante prestare attenzione ai dettagli, che fanno una grande differenza. Vediamo allora insieme alcuni consigli per non rischiare di sbagliare.

#1 Scegliere piatti esclusivi e di design

Se l’obiettivo è quello di decorare una parete, la scelta dei piatti diventa ovviamente fondamentale. Non ci si può limitare ad appendere il servizio migliore, ma bisogna andare a cercare dei pezzi che siano davvero esclusivi, di design e di alta qualità, degni di essere mostrati come fossero dei veri e propri quadri! I piatti di Rinascente possono rivelarsi perfetti per questo scopo: in negozio si trovano infatti marchi di design alquanto rinomati come Bitossi e Seletti, i cui piatti sono veramente bellissimi, assolutamente degni di essere appesi e messi in bella mostra. Vi consigliamo dunque di dare un’occhiata ai piatti presenti nel catalogo di Rinascente: non è certo difficile trovare quelli perfetti per decorare una parete con stile ed eleganza.

#2 Disegnare un progetto su carta

Una volta che avrete i piatti giusti da appendere alla parete, vi conviene disegnare un progetto su carta in modo da capire esattamente come disporli per ottenere l’effetto desiderato. Solo a quel punto potrete passare all’azione e forare il muro: non conviene farlo prima, perché avere in testa il risultato finale non è facile e vale sempre la pena visualizzarlo in stato di bozza prima di realizzarlo nel concreto.

#3 Scegliere la parete giusta da decorare con i piatti

Un altro consiglio importante è quello di scegliere la parete giusta, perché non tutte si prestano a questo tipo di decorazioni. È innanzitutto fondamentale che il colore sia neutro: un muro bianco ad esempio è perfetto, ma anche una parete dipinta può andare bene a patto che la sua nuance non entri eccessivamente in contrasto con quella dei piatti. In secondo luogo, è importante che lo spazio sia adeguato e che non siano presenti altri elementi di disturbo come quadri, mensole e via dicendo. Quando si decora con i piatti, questi devono essere al centro dell’attenzione.

#4 Evitare l’eccessiva simmetria

Nel disporre i piatti sulla parete, conviene sempre evitare l’eccessiva simmetria quindi non si rivela una buona idea disporli in fila l’uno accanto all’altro, soprattutto se hanno dimensioni e fantasie differenti. La cosa migliore da fare è creare un equilibrio accostando però ogni piatto all’altro in un modo che sembri casuale, ma che in realtà è stato studiato con attenzione. L’obiettivo deve essere quello di creare dinamismo, di portare l’occhio ad ammirare l’intera composizione ma anche a spostarsi su ogni singolo elemento per ammirarlo nel dettaglio. Non si tratta di un lavoro semplice, ma online si possono trovare vari esempi da cui trarre ispirazione.

25 Marzo 2022 / / Blogger Ospiti

Un terrazzo è uno spazio che ci offre l’occasione di avere un piccolo angolo di verde anche in pieno centro cittadino, un vantaggio impagabile per il morale. Se anche tu hai il pollice verde e ti piace avere un terrazzo pieno di piante e di fiori, ti sarai accorto che si tratta di una passione un tantino invasiva in termini di spazio. 

Avere troppe piante (e quindi troppi vasi) rende ingestibile il proprio spazio esterno in termini di ingombro e di manutenzione delle piante, e si passa da avere un bel terrazzo fiorito a una specie di giungla disordinata. Ma niente panico, oggi vediamo come disporre i vasi sul terrazzo in modo che siano belli esteticamente, facilmente gestibili e che ci offrano la sensazione di serenità e armonia che tanto cerchiamo.

  • Come sistemare le piante a seconda dei loro bisogni

Per prima cosa occorre conoscere i bisogni effettivi di luce e temperatura delle piante che intendi acquistare, nonché l’orientamento del tuo terrazzo. Se hai un terrazzo che prende il sole tutto giorno, evita le piante più delicate, che d’estate potrebbero soffrire, e punta su quelle più amanti del solleone come la bellissima portulaca o l’utile l’aloe. Anche le piante aromatiche come il rosmarino vanno molto bene esposte al sole, mentre per le rose ci vorrà un luogo più ombreggiato. 

Hai un terrazzo molto soleggiato e non vuoi rinunciare a gerani, rose, begonie e altre piante che soffrono il calore eccessivo? Puoi mitigarne gli effetti usando degli ombrelloni da giardino per creare delle zone d’ombra durante le ore più torride. 

Puoi anche creare una pergola naturale usando ad esempio la vigna, o artificiale tra quelle che si vendono in commercio, sotto la quale disporrai i tuoi vasi di piante fragili.

  • Come disporre i vasi sul terrazzo: l’indispensabile decluttering

Il terrazzo appartiene prima di tutto a te, e in secondo luogo alle tue piante. Ecco perché anche qui bisogna periodicamente fare una bella operazione di decluttering, ovvero di riordino ed eliminazione del superfluo. Un esempio? Alcune piante possono convivere nello stesso vaso, senza bisogno di occuparne due. Ci si guadagna in spazio e anche in risultato estetico! 

Non dimenticare di lasciare spazio a sufficienza sia per muoverti agevolmente che per fare tutte quelle piccole attività di giardinaggio che sono indispensabili per avere sempre piante belle e in salute. Puoi ad esempio creare una specie di corridoio di piante disponendo i tuoi vasi da una parte e dall’altra, il che darà allo stesso tempo un look molto naturale e tropicale al tuo terrazzo. Un altra soluzione è quella di appendere i tuoi vasi (a patto che siano piccoli e leggeri) alle pareti o usare delle fioriere su più livelli.

  • Sfrutta lo spazio in verticale

Per dare un po’ più di ordine al puoi disporre i vasi sul terrazzo su delle mensole fatte appositamente per questo utilizzo. Ne esistono di diversi tipi, design e dimensioni e possono accogliere tanti vasi e vasetti in modo da liberare il più spazio possibile a terra. Puoi anche costruirle tu! Un altra soluzione, già citata, è quella di appendere i vasi o di utilizzare delle fioriere per giardino verticale. Il risultato sarà verdissimo e lo spazio utilizzato davvero poco.

  • Prendi in considerazione la distanza dal rubinetto

Ecco un consiglio valido per i terrazzi grandi o molto lunghi. Altra cosa importante alla quale spesso non ci pensiamo è come disporre i vasi terrazzo rispetto al rubinetto, da quelli che vanno irrigati più spesso a quelli che bevono meno, in modo da non dover trasportare l’acqua su una lunga distanza e quindi non rischiare dolori alla schiena.

  • Ragionare in termini di stagione

I tuoi vasi non devono rimanere nello stesso posto tutto l’anno, man mano che le stagioni cambiano si modificano anche le esigenze delle tue piante. Quelle che sopportano meno il sole e il calore staranno meglio se sono meno esposte in estate e più esposte in inverno. Al contrario, quelle che amano il calore possono essere lasciate in pieno sole nei mesi più torridi ma vanno tenute al riparo, magari coperte da un apposito telo, in inverno. 

Come vedi, disporre i vasi in terrazzo in modo che sia un luogo più gradevole per te e per le tue piante non è affatto una cosa complicata, basta solo avere un po’ di immaginazione e imparare a sfruttare al meglio il proprio spazio per trovare delle soluzioni efficienti e spesso a basso costo.

23 Febbraio 2022 / / Blogger Ospiti

Una calda e soleggiata giornata estiva è l’occasione ideale per rilassarci a bordo piscina o semplicemente distenderci su una comoda sdraio leggendo un bel libro e sorseggiando un cocktail in giardino, così come un’ampia terrazza o un bel patio sono il luogo perfetto per una cena o un aperitivo tra amici. Se, però, la zona manca di un po’ di ombra, risulta del tutto impraticabile e pur essendo ben arredata, spaziosa ed invitante, rimane del tutto inutilizzata proprio nel periodo dell’anno in cui potremmo sfruttarla di più.

La soluzione ideale è quella di avere un ombrellone abbastanza grande da coprire l’area che vogliamo proteggere dai raggi del sole, che limiti il meno possibile la zona calpestabile e soprattutto che non si rompa al primo alito di vento e, non meno importante, che sia strutturato in modo tale da garantire la sicurezza delle persone. Ma non è tutto: di certo desideriamo anche che il nostro ombrellone sia esteticamente piacevole, che si fondi bene con l’ambiente circostante e con il resto del nostro arredamento da giardino. Per essere sicuri di veder condensate in un unico articolo tutte queste caratteristiche, vi proponiamo alcune semplici linee guida da seguire.

Regola #1: la qualità al primo posto

Il primo errore che di solito le persone compiono quando decidono di acquistare un ombrellone da giardino è quello di orientarsi innanzitutto verso il risparmio. Il risultato è sempre lo stesso: ogni anno ci si ritrova a dover sostituire l’ombrellone della stagione precedente che si è rotto a causa di una folata di vento, che si è sbiadito sotto il sole cocente o che si è completamente logorato sotto l’effetto incalzante degli agenti atmosferici. Il risparmio ottenuto al momento dell’acquisto sfuma del tutto e si traduce anche nella perdita di tempo che dobbiamo sobbarcarci per andare a comprarne un altro. Insomma, avete capito che per avere un prodotto che duri negli anni è indispensabile orientarsi verso un articolo di qualità, ovviamente un po’ più costoso, ma che vi ripagherà a lungo termine.

Regola #2: il modello giusto

A seconda di cosa vogliamo riparare dal sole, abbiamo a disposizione vari tipi di modelli. Se si tratta di un tavolo, la migliore opzione è un ombrellone con palo centrale che ci garantisce una copertura uniforme su tutti i lati evitando altresì qualsiasi ingombro laterale che possa costringere i commensali a rimpicciolirsi per passare dietro una sedia, per non parlare di spiacevoli inciampi e rovinose cadute. Se, invece, parliamo di un bel divanetto affiancato da poltroncine e magari corredato di un pratico coffee table, l’ideale è proprio un ombrellone con braccio laterale sospeso o con palo laterale, che lascia totalmente sgombro lo spazio centrale e offre un’assoluta libertà di movimento. Se volete farvi un’idea delle differenze tra queste tipologie potete dare un’occhiata ad uno dei tanti siti web che vendono ombrelloni da giardino e grazie alle immagini vi potrete rendere più facilmente conto di cosa può soddisfare le vostre esigenze.

Regola #3: l’ampiezza e la forma

Dopo aver stabilito a quale area del vostro spazio esterno è destinato l’ombrellone che state per comprare, come è ovvio dovete misurarla e poi non dimenticate una regola fondamentale: dovete aggiungere almeno 30/40 cm in ogni lato. Eh sì, perché solo in questo modo potrete garantivi una buona ombreggiatura dello spazio che occuperete. Il secondo passo consiste nel decidere se per tale spazio è più indicato un ombrellone rotondo, quadrato, rettangolare e così via. Non fissiamoci nella mente l’idea che un ombrellone debba essere per forza rotondo perché non c’è niente di più falso, solo che a volte il nostro cervello ci tira brutti scherzi.

Regola #4: ad ogni clima il suo ombrellone

Forse a questo non avevate pensato, ma ci sono delle scelte da compiere anche a seconda del clima in cui vivete. Possiamo indicativamente identificare due tipi di macro-climi che influenzano il nostro acquisto:

  • clima marinaro: se vivete vicino al mare, è importante optare per un ombrellone con un palo in alluminio che non sarà soggetto a ruggine o deterioramento causato dall’aria umida e salata. Anche il telo di copertura dovrebbe avere delle caratteristiche particolari, ossia il tessuto deve essere capace di proteggere dai raggi UV e avere una buona resistenza alla muffa.
  • clima di montagna: la maggiore altitudine significa una maggiora vicinanza ai raggi del sole e quindi anche in questo caso è importante scegliere un tessuto che protegga dai raggi UV e che offra una garanzia contro lo sbiadimento. Visto poi che in montagna il clima tende ad essere anche più ventoso, è determinante la scelta di un ombrellone con una base di appoggio estremamente solida e che sia facilmente richiudibile perché, ahimè, dovrete farlo spesso.

Tutto sommato, dunque, non è poi così complicato organizzarsi per l’acquisto di un buon ombrellone da esterno che sia protagonista di tanti ricordi indimenticabili e che ci permetta di sfruttare i nostri spazi outdoor al massimo. Speriamo di avervi dato delle idee su cui riflettere che vi aiutino nella scelta e vi permettano di ottenere il meglio senza compiere banali errori da principianti.

11 Febbraio 2022 / / Blogger Ospiti

L’acquisto di una porta blindata in passato si basava per lo più su requisiti funzionali, senza troppo concedere al gusto estetico e al design.

Col tempo però si è sempre più affermato il concetto di porta blindata come elemento di arredo imponendo quindi un’evoluzione estetica del prodotto. Oggi la porta blindata oltre che sicura, deve essere bella: deve cioè rispondere a quelle caratteristiche estetiche e di stile che le permettono di dialogare con il contesto in cui viene inserita.

Il cliente che deve quindi approcciarsi a questo acquisto dovrà orientarsi anche nella scelta del rivestimento della propria porta.

Innanzitutto, la scelta del materiale con cui è realizzato il pannello di rivestimento. Possiamo optare per un classico pannello in melaminico o laminato che rappresenta spesso la soluzione più economica, in tinta unita o con un’imitazione fedele delle venature del legno.

In alternativa, il pannello può essere realizzato anche in materiale polimerico (PVC), che rappresenta l’alternativa del laminato. Questo materiale sintetico è leggermente più costoso dei precedenti, ma ha il vantaggio di essere resistente agli urti e agli agenti atmosferici, anche per quanto riguarda la possibilità di eseguire lavorazioni particolari.

Una terza possibilità è rappresentata dai pannelli in alluminio, ottimi per chi ha necessità di un rivestimento duraturo nel tempo e che offre la possibilità di realizzare porte con un design particolare ed elegante. In questo caso la porta può essere realizzata, come il PVC, con un’anima in MDF alla quale viene applicato un pannello esterno in alluminio che può essere sottoposto a varie lavorazioni estetiche.

A prescindere dal gusto estetico, non dobbiamo però dimenticarci che la scelta del pannello di rivestimento della porta blindata è influenzata anche dalla collocazione della stessa. Una porta per interni e una per esterni hanno ovviamente requisiti diversi da soddisfare perciò dovremo identificare il materiale idoneo per le nostre esigenze.
Una volta fatta la scelta, le possibilità di design del pannello sono ormai praticamente infinite. Sul mercato troviamo porte con disegni e motivi pantografati, che reinventano modelli più classici, porte con inserti multimaterici, che ad esempio possono creare giochi di luci ed ombre grazie alle trame in rilievo, fino ad arrivare a porte praticamente disegnate su misura, con il cliente che può scegliere e combinare pannelli di vari colori come a comporre un puzzle. Le varianti per personalizzare la propria porta sono innumerevoli, anche per quanto riguarda i materiali: possiamo avere inseriti in ceramica, in porcellana laminata, in legno. È addirittura possibile personalizzare la porta scegliendo una fotografia come disegno del pannello di rivestimento, stampandola in digitale su un pannello in laminato.

Non possiamo poi dimenticare il vetro, come materiale a disposizione per personalizzare la nostra porta. Se infatti abbiamo necessità di una maggiore luminosità all’interno dell’abitazione, è possibile realizzare una porta blindata con inserti in vetro. Il vetro sarà ovviamente antisfondamento e risponderà a tutte i requisiti di sicurezza necessari per una porta blindata. Sempre con il vetro potranno inoltre essere realizzate porte blindate con fiancoluce o sopraluce.

In alcuni casi potremmo infine avere la necessità di realizzare una porta a doppia anta e anche questa esigenza potrà essere sfruttata a nostro vantaggio, personalizzando le due ante, ad esempio, con due inserti diversi per rendere la porta un importante elemento di arredo.

In conclusione, le possibilità di rendere unica la nostra porta blindata di casa e adattarla al nostro stile sono ormai innumerevoli. Non ci resta quindi che dare sfogo alla nostra fantasia, unendo la sicurezza offerta da una porta blindata al nostro gusto estetico personale, in funzione dell’ambiente da arredare.

19 Gennaio 2022 / / Blogger Ospiti

Barbecue in inverno

Una grigliata è sempre una buona idea, in estate ma anche in inverno dove sono, del resto, sempre di più le soluzioni che lo consentono. Non occorre, dunque, aspettare una bella giornata di sole per avere tutta la magia del barbecue nei mesi del periodo più freddo dell’anno.

Oggi è possibile realizzare le preparazioni del barbecue in inverno predisponendo le piastre di cottura. Essendo la loro alimentazione prevalentemente elettrica, ma non mancano anche gli innovativi modelli a pellet, la quantità di fumi prodotta è davvero minima, motivo per cui sono perfette per cucinare non solo sul balcone di casa ma anche nell’ambiente interno della cucina e volendo persino in soggiorno.

In questo articolo vi proponiamo delle idee per realizzare una grigliata in inverno, semplici da predisporre nel totale rispetto delle norme condominiali, oltre che della sicurezza personale.

Come realizzare il barbecue in inverno

La soluzione più semplice è quella di disporre, come abbiamo accennato, le piastre di cottura anche se niente vieta di realizzare il barbecue all’aperto. Come abbiamo accennato esistono davvero diversi tipi di piastre con tanto di griglia in dotazione per cui, tranquilli, il sapore sarà davvero quello del barbecue.

Le piastre sono, inoltre, estremamente facili da trasportare e risultano perfette per un weekend in campagna o una cena a casa di amici. Le piastre sono uno strumento semplice da maneggiare e risultano adatte a cuocere svariati alimenti, non solo la carne. Sono, quindi, ottime anche per preparazioni diverse da quelle della classica grigliata come pesce, verdura e persino la frutta.

Idee per grigliata nel periodo più freddo dell’anno

In inverno viene da ricercare cibi più sostanziosi, in grado di garantire il giusto apporto calorico, necessario per sostenere l’organismo a fronte delle temperature più rigide. Normale, quindi, avere voglia di una bella grigliata. Le carni che più si prestano? Un po’ tutte e per il barbecue in inverno è una soluzione perfetta persino quella più classica e famosa: la grigliata mista.

Un’idea per grigliata interessante è quella di organizzare una piccola grigliata mista insieme alle persone del cuore, magari affiancando alla preparazione della carne un buon vino. Le piastre, come abbiamo accennato, sono ottime anche nel caso della preparazione di frutta e verdura, ad esempio l’ananas alla piastra, le zucchine, il radicchio passato velocemente. Per quanto riguarda il pesce, irresistibile il polpo, meglio ancora se adagiato su un purè di patate, un classico dell’inverno.

E l’atmosfera?

Una grigliata richiede la giusta atmosfera, motivo per cui vi consigliamo di predisporre la casa in maniera speciale, anche se intendete utilizzare le vostre piastre di cottura per un semplice pranzo o cena veloci. Basterà mettere una luce più dolce oppure disporre dei fiori sul centro della tavola e il risultato sarà ancora più d’effetto. Un modo per concedersi una coccola, nella frenesia che spesso contraddistingue la vita moderna.

Un’atmosfera speciale a cui aggiungere la luce della candela per illuminare. Un’abitudine capace di non bastare mai, al palato e ai sensi, quella del barbecue. Irrinunciabile anche d’inverno.

18 Gennaio 2022 / / Blogger Ospiti

Pensare alla nostra casa ci scalda il cuore: è il luogo di cui abbiamo bisogno per rilassarci, rifugiarci dal mondo. Ed è per questo motivo che dovremmo arredarla seguendo il cuore, scegliendo gli arredi come si facevano una volta dagli artigiani italiani: Mobili Piombini è la soluzione perfetta per ogni ambiente della casa.
Nel loro DNA c’è la passione, l’attenzione ai materiali, alla qualità di ogni complemento di arredo, che così risulta unico e speciale, senza eguali. L’arredo artigianale dei Mobili Piombini è quel che stavamo cercando per portare in casa un tocco di unicità e qualità.
Gli artigiani italiani hanno una lunghissima storia alle spalle, da conoscere, così come sono da approfondire le loro fasi di creazione di ogni arredo. Scopri i mobili Piombini su piombini.it: scegli l’eccellenza e portala in casa tua.

Piombini Mobili, la storia degli artigiani italiani

L’azienda Piombini Mobili, da quattro generazioni e da oltre cento anni, propone agli italiani la tradizione antica della realizzazione di complementi d’arredo validi per la casa. Eccellenza, bellezza, design e funzionalità sono alcuni dei valori su cui hanno scelto di investire.
Il loro amore per il legno e l’arredo italiano artigianale colpisce: perché ogni pezzo è unico, e offre un equilibrio perfetto in tutto ciò che ricerchiamo in un mobile, come il design, le forme, ma anche la funzionalità e quella resistenza che ci accompagnerà nel tempo.

L’arredo di una volta: bello, funzionale, resistente

Qual è il segreto di Piombini Mobili? Proporre la ricetta di un tempo. In un’epoca che avanza sempre di più verso la grande distribuzione, scegliere un pezzo unico per la casa è un atto… d’amore.
Per la creazione dei loro arredi, si inizia ovviamente dall’occhio attento dell’artigiano, che valuta il legno migliore. Il materiale, del resto, non può essere sottovalutato, perché comporrà il mobile, assicurando il massimo delle caratteristiche che ricerchiamo nel tempo, tra cui la resistenza. Senza dimenticare naturalmente il design, la resa estetica finale.
Per creare il mobile “come una volta”, è indispensabile il contributo del lustrin, che è l’artigiano che vernicia il mobile. Ed è qui che avviene una piccola magia, perché si dà “un’anima” all’arredo. C’è da dire che è anche un passaggio fondamentale per definire un’impronta, dare uno stile al mobile.
Tutti gli arredi di Piombini Mobili vengono comunque coperti da una cera protettiva naturale. Infine, si passa alla fase di controllo, per assicurare che sia stato rispettato lo standard d’eccellenza di Piombini.

Perché scegliere i mobili Piombini?

Dai materiali al design, quando arrediamo casa, vogliamo che sia perfetta, che abbia qualcosa di speciale. Quel pizzico di magia può portarlo Piombini, dal momento in cui i loro mobili sono pezzi unici, realizzati da mani esperte, da veri artigiani italiani. E non c’è nemmeno un limite a quel che possiamo comprare, perché offrono davvero tutto.
Il catalogo sul loro sito è ricco di ogni proposta per tutti gli ambienti della casa. Ed è così che troviamo mobili pregiati, realizzati in legno di noce e di ciliegio, dal gusto raffinato e dalla valenza estetica senza pari.
Occupandosi di mobili per l’arredamento d’interni, abbiamo la possibilità di aggiungere nella nostra camera un letto artigianale, fatto a mano, così come dei comò e dei comodini. Non mancano soluzioni per il salotto, come la madia o la credenza, così come per la sala da pranzo, con sedie contemporanee.
Rendi la tua casa ancor più bella: trova il tuo stile, dai un’impronta, proprio come fanno gli artigiani italiani. Con un pezzo unico realizzato a mano, potrai ottenere quell’arredamento da sogno che hai sempre desiderato. Soprattutto, potrai sentirti a casa e avvertire la bellezza e il calore che solo il legno pregiato e lavorato a mano sa offrire.

10 Gennaio 2022 / / Blogger Ospiti

Hai già scelto mobili, elettrodomestici e ogni possibile finitura e ti stai chiedendo ora come illuminare la cucina? Qui di seguito proveremo a capire insieme perché è importante farlo al meglio e scopriremo quali sono i cinque principali consigli degli addetti ai lavori su come scegliere le luci per la cucina.

Questa stanza è per molti versi il vero cuore dell’abitazione e per questo è indispensabile ricreare un ambiente quanto più accogliente e familiare possibile. È impensabile, però, non tenere conto allo stesso tempo del fatto che in cucina si compiono ogni giorno una serie di azioni decisamente pratiche e funzionali come cucinare, lavare i piatti e via di questo passo: da un punto di vista dell’illuminazione ciò vuol dire soprattutto che alle classiche luci d’ambiente potrebbe essere indispensabile, più almeno che in altri ambienti, associare delle luci funzionali o delle luci direzionali. Come illuminare la cucina è, insomma, un sapiente gioco di equilibri in cui sarebbe meglio farsi consigliare da un designer di interni o, se ciò è impossibile, seguire almeno i consigli degli addetti ai lavori.

Cinque consigli per scegliere al meglio le luci della cucina

Consigli che quasi sempre partono dallo sfruttare il più possibile la luce naturale. La cucina è, infatti, una stanza della casa in cui in genere non mancano finestre, balconi, affacci su terrazze e cortili e non c’è trucco migliore che sfruttare la luce che da essi proviene per illuminare naturalmente la zona pranzo, il piano cottura e il resto dell’ambiente. Per riuscire al meglio in questo obiettivo basta un po’ di attenzione e di cura al momento di progettare la disposizione di mobili e accessori.

Altro consiglio immancabile quando si tratta di come illuminare la cucina e parlando di luci di fondo è preferire tonalità calde a tonalità fredde: è per via della necessità di ricreare qui un ambiente quanto più intimo e accogliente possibile, specie se è una cucina living e in cui tu e i tuoi conviventi passate gran parte della vostra giornata casalinga. Non è questo, naturalmente, un diktat assoluto: la luce fredda di faretti o appositi punti luce può essere l’ideale per le aree della cucina in cui si ha bisogno di un’illuminazione più funzionale come sono il piano di lavoro, per esempio, il piano cottura, l’eventuale penisola.

Se, com’è giusto che sia, non si vuole rinunciare comunque all’espetto estetico si potrebbero scegliere delle lampade da cucina di design e utilizzarle in sospensione sul tavolo da pranzo per esempio, al posto del tradizionale lampadario. In genere al centro della cucina, o almeno suo punto focale d’attenzione, è questo infatti un elemento che si presta bene ai giochi di luce e che può essere valorizzato proprio da un lampadario moderno e dalle vistose forme geometriche per esempio.

Altre applicazioni luminose ad hoc potrebbero essere scelte per punti nevralgici della stanza della cucina come i pensili o l’interno di cassetti e dispense ma, anche, i piani di lavoro. Qui sarebbe meglio optare in particolar modo per luci direzionali e luci fredde che aiutano a concentrarsi, a trovare prima utensili e tutto ciò di cui si ha bisogno per cucinare o a realizzare il perfetto impiattamento.

Ultimo, ma non certo in termini d’importanza, consiglio su come illuminare la cucina è scegliere lampade a basso consumo energetico e di facile manutenzione come sono i LED, per esempio, in considerazione soprattutto dell’uso continuativo che se ne farà.