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17 Settembre 2025 / / Laura Home Planner

Una soluzione sicura per i proprietari

La messa a valore di un immobile è una decisione che può essere affrontata con estrema tranquillità se affidata alla società rodigina Homynest, l’inquilino perfetto per i proprietari che non intendono vendere.

Oltre ad aver già acquisito appartamenti ed abitazioni a Ferrara, Padova, Rovigo, Milano e Verona, Homynest gestisce due immobili esclusivi in Umbria e sul lago di Carezza, in Alto Adige.

Sono ripresi i contatti con i proprietari

Dopo il periodo estivo, tradizionalmente dedicato alle ferie, sono ripresi i contatti con i proprietari che hanno già contattato Homynest per sottoporre i propri immobili all’affitto, ma anche alla gestione completa, nel caso in cui abbiano bisogno di interventi per i quali non si sentono di investire.

Crescita finanziaria e vantaggi per i proprietari

Dal punto di vista finanziario Homynest ha registrato un trend di crescita che ha già prodotto utili estremamente positivi negli ultimi 5 mesi e che consentirà la distribuzione dei ricavi ai proprietari che hanno scelto la gestione diretta degli immobili.

Per gli altri, invece, la sicurezza dell’affitto mensile garantito e la manutenzione continua dell’immobile rappresentano un motivo di tranquillità e libertà.

 immobili

Solidità aziendale e partnership strategiche

Il successo di Homynest lo spiega Roman Sajin, che si occupa delle nuove acquisizioni:

Come inquilini a lungo termine assicuriamo gli immobili a tutela del patrimonio del proprietario, una decisione molto apprezzata, con polizze che offrono ampie coperture per far dormire sonni tranquilli ai nostri partners”.

L’amministratore delegato Filippo Turolla ricorda la solidità dell’azienda, garantita dalla partecipazione di un primario fondo di investimento nazionale orientato all’immobiliare e al turismo.

Per Mattia Zangirolami, terzo socio fondatore di Homynest, i servizi di manutenzione ordinaria e pulizie sono plus garantiti, ma anche la contrattualistica è uno dei punti di forza:

Più un contratto è lungo nel tempo meglio è – afferma Mattia – Partiamo da un minimo di 4+4 anni garantendo un reddito continuo al proprietario, aggiornato secondo i dati Istat sull’inflazione”.

Obiettivi di espansione

Obiettivo dichiarato è continuare ad aumentare gli immobili disponibili seguendo un piano di sviluppo nazionale strategico che porterà Homynest ad entrare nel mercato di Torino e Roma, aumentando la presenza a Milano e Verona.

Contatti Homynest

È possibile contattare Homynest senza impegno attraverso uno di questi canali:

L’articolo Homynest cresce ed amplia le acquisizioni di immobili proviene da Laura Home Planner.

16 Settembre 2025 / / Casa Poetica

Organizzare i documenti - Casa Poetica

Organizzare i documenti non è una questione estetica. È una questione di sopravvivenza quotidiana.
A chi non è mai capitato di perdere tempo a cercare una bolletta, un certificato medico o una ricevuta fiscale? Il vero problema non è tanto trovare, ma non sapere dove mettere le cose appena arrivano. È lì che nasce il disordine.

Un sistema efficace non serve solo a “ritrovare” i documenti: serve anche a riporli subito al loro posto, senza doverci pensare ogni volta. In questo articolo ti mostro come creare un archivio — cartaceo e digitale — che funzioni davvero. Con criteri chiari, categorie comprensibili e indicazioni pratiche che puoi applicare subito.

Nel frattempo, cerchi di lavorare. Ma ogni cosa in più che hai davanti ti chiede attenzione. E ti ruba energia.



Organizzare i documenti cartacei

Un archivio funziona quando è strutturato per categorie, facile da consultare ma anche da mantenere nel tempo.

Il metodo più efficace è usare un raccoglitore per ogni tipologia di documenti: ad esempio, uno per le utenze domestiche, uno per i documenti della casa, uno per quelli sanitari, uno per il lavoro, uno per i figli o altri membri della famiglia. Ogni raccoglitore deve essere etichettato in modo chiaro e contenere cartellette trasparenti in plastica per suddividere i fogli all’interno.

Prendiamo ad esempio il raccoglitore delle utenze. Al suo interno puoi inserire:

  • una cartelletta etichettata GAS, con le bollette in ordine cronologico: in prima posizione l’anno in corso, poi via via i cinque anni precedenti;

  • una cartelletta LUCE, organizzata allo stesso modo;

  • una per ACQUA, INTERNET, e così via.

In questo modo hai ogni tipologia di documento raccolta in un punto specifico, e soprattutto puoi inserire subito quello nuovo nel posto giusto, senza lasciarlo in giro o rimandare.

Un sistema di archiviazione funziona davvero quando ti aiuta non solo a ritrovare ciò che cerchi, ma anche a sapere immediatamente dove riporre ciò che arriva. È così che si evita l’accumulo. È così che si mantiene l’ordine nel tempo.



Dove tenere i documenti per il commercialista

Durante l’anno raccogli numerosi documenti utili per la dichiarazione dei redditi: spese sanitarie, assicurazioni, ricevute di pagamento, fatture, bonifici parlanti.

Il modo migliore per non doverli inseguire a maggio è dedicare loro una busta trasparente con chiusura, etichettata con l’anno fiscale corrente (es. “Documenti Commercialista 2025”) e sempre nello stesso posto.

Quando un nuovo documento arriva, lo inserisci subito lì.
Alla fine dell’anno sarà tutto già pronto. Nessuna corsa dell’ultimo minuto, nessun foglio smarrito sotto pile indefinite.
Archiviare non è un evento: è una microazione da ripetere con continuità.



Quanto tempo conservare i documenti

Molti buttano tutto, altri tengono tutto. La verità è che ogni documento ha un tempo di conservazione utile o richiesto dalla legge. Conoscerlo ti evita sprechi di spazio e ti protegge da problemi futuri.

– BOLLETTE E UTENZE: 5 anni
– ESTRATTI CONTO BANCARI: 10 anni
– DOCUMENTAZIONE FISCALE: 10 anni
– CONTRATTI: per tutta la durata più altri 10 anni
– DOCUMENTI SANITARI: almeno 5 anni
– ASSICURAZIONI: fino a 10 anni dalla scadenza
– RICEVUTE D’AFFITTO: 5 anni
– DOCUMENTI PERSONALI: fino a rinnovo, o permanenti (es. certificati)

Un esempio concreto: un contratto di affitto di 4 anni va conservato per quei 4 anni, più altri 10. Il motivo è legale: possono esserci contestazioni, verifiche o richieste formali entro 10 anni dalla fine del contratto.
Meglio essere pronti, con il documento in mano.

Quando non sei sicura se tenere qualcosa o meno, una copia digitale può risolvere il dubbio.



Organizzare i documenti digitali

L’archivio digitale può sembrare più comodo, ma non è immune al disordine. File salvati senza nome, cartelle provvisorie, documenti “temporanei” che restano per anni… Il caos è solo meno visibile, non meno reale.

Per organizzare i documenti digitali, imposta una struttura semplice e stabile: una cartella per ogni categoria (utenze, salute, fisco, casa, lavoro…) e all’interno le sottocartelle per anno.

Salva i file con nomi chiari e coerenti, ad esempio:
Fattura_ENEL_Gennaio_2024.pdf è meglio di scan001.pdf.

Usa un cloud affidabile (Google Drive, Dropbox, iCloud…) e crea un backup esterno ogni 6 mesi. Un archivio digitale ben gestito è un alleato vero, non solo un contenitore.



Organizzare i documenti è un atto di autonomia

Sapere come organizzare i documenti non è solo un modo per essere “in ordine”.
È una forma di autonomia.
Significa non dover dipendere da nessuno per trovare ciò che ti serve. Significa evitare stress, evitare ritardi, evitare scadenze dimenticate. Ma soprattutto, significa dare valore al tuo tempo e alla tua serenità.

Un sistema che funziona non è quello perfetto. È quello che ti semplifica la vita ogni giorno, anche quando hai poco tempo o poca voglia.

Se senti che il tuo archivio è confuso, pesante, o semplicemente inesistente, posso aiutarti a costruirne uno che sia fatto per te. Non un modello ideale, ma una struttura reale, sostenibile, che ti accompagni nel tempo.

Scrivimi per una consulenza personalizzata. Organizzare i tuoi documenti non è solo una questione pratica: è una forma di libertà.





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L’articolo Come organizzare i documenti: guida pratica tra cartaceo e digitale proviene da Casa Poetica.

16 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Comearredare casa in stile minimalista? È questo lo stile di tendenza negli ultimi anni, rivisitato spesso in chiave moderna e con influenze nordiche o giapponesi. Ben lontano dall’essere uno stile freddo e impersonale, con il minimal si ottengono ambienti raffinati e di gran classe, a patto però di non esagerare con gli elementi.

Ebbene sì: arredare casa richiede pazienza e soprattutto occhio nei confronti della scelta di mobili e di accessori. Ma non è necessario esagerare per sentire un ambiente come il living o la camera da letto “nostra”: a volte bastano pochi elementi essenziali per un arredo minimal dal risultato impeccabile. Vediamo come.

Le caratteristiche dello stile minimalista

La prima cosa da sapere è che un arredamento in stile minimalista tende a ridurre il numero di pezzi all’interno di un ambiente. Così si predilige un certo ordine che trasmette subito un profondo senso di pulizia. Ma non solo.

I colori sono neutri, con accenti di sfumature studiate nei minimi particolari; i materiali sono lisci e resistenti, spesso di ultima generazione e trattati con prodotti specifici. E non dimentichiamo poi le geometrie pulite per dare movimento e dinamismo all’ambiente.

Proprio per questo motivo si consiglia di non esagerare con gli accessori o soprammobili. Ricordiamo infatti che la caratteristica fondante dello stile minimal è l’essenzialità: avere in casa quello che serve per vivere ma non l’eccesso.

Spesso si predilige una comoda libreria che viene sfruttata come divisorio, in particolare negli ambienti open space che separano il salotto e la cucina. Lo spazio non deve essere riempito fino all’eccesso ma con elementi iconici, come suggerito prima.

Quali sono le regole per scegliere i complementi di arredo per ambienti minimal

Sebbene la popolarità degli ultimi anni, in realtà lo stile minimal non è così recente. Dobbiamo infatti tornare indietro nel tempo e parlare del minimalismo nato nel mondo dell’arte negli anni ‘60: questo movimento ha in seguito influenzato non solo una filosofia di vita ma anche il design, l’architettura e la moda.

Portare lo stile minimalista in casa non significa rinunciare alle decorazioni di design, ma sceglierle con criterio. Ci sono infatti delle regole che ci aiutano in fase di acquisto.

Per esempio è preferibile puntare su complementi lineari dalle forme semplici e pulite che rispondono a un’esigenza: nessun fronzolo.

Anche i toni, come anticipato, devono essere neutri per arrivare a un’armonia cromatica, che non vuol dire optare solo per bianco o nero: il minimal è tutt’altro che noioso.

La selezione accurata degli oggetti in realtà non è mai casuale, soprattutto perché non si tratta di riempire un vuoto: è questo il punto di partenza per comprendere la filosofia minimalista.

Fra gli elementi più apprezzati troviamo i vasi di design in ceramica, perché effettivamente rappresentano quell’armonia tra eleganza e raffinatezza richiesta dallo stile minimal.

Il consiglio che ci sentiamo di dare è di prestare attenzione a ogni minimo particolare. In questo modo saremo certi di ottenere un ambiente di classe, ma lontano dal rigore. Un ambiente che parli di noi e che lo faccia senza eccessi.

Potrebbe interessarti: stile minimalux

15 Settembre 2025 / / ChiccaCasa

Quando si parla di progettare casa, ogni piccolo dettaglio può fare la differenza.
Da home stylist, ho imparato che l’incanto si nasconde proprio nei dettagli: una finitura, una cornice, un tocco di colore inaspettato.
Sono questi a trasformare un ambiente qualunque in un capolavoro di stile.

Arredare le pareti di casa: l’importanza dell’involucro delle tue stanze

L’arredamento e il colore fanno la differenza, ma la cura dell’involucro (pareti, soffitti, pavimenti) è ciò che rende una casa davvero curata. Quando questi elementi sono scelti con attenzione e in armonia tra loro, l’ambiente appare immediatamente più coeso e coerente.

È un atto di cura che va oltre il semplice arredare: crea continuità visiva, valorizza ogni dettaglio e dà la sensazione di uno spazio pensato in ogni sua parte.

Questo è il vero lusso – non tanto il costo degli arredi, ma l’armonia che si percepisce entrando in casa.

Ecco i miei 6 trucchi di styling preferiti per far brillare la tua casa, con quel mix perfetto di carattere ed eleganza.
ProntƏ a guardare i tuoi spazi con occhi nuovi?

Ciao, sono Federica, home stylist e interior blogger.

In altre parole, supporto le persone come te a creare una casa le rappresenti.

Non perdiamoci di vista: iscriviti alla newsletter (ricevi subito il manuale su come Arredare da zero) e seguimi anche su @chiccacasa.

1. Soffitti verniciati con pittura satinata: il tocco celestiale

Alza lo sguardo. Cosa vedi? Un’enorme opportunità di stile!
Il soffitto è spesso dimenticato, eppure ha un potenziale incredibile.
Una pittura satinata – magari in un sofisticato color perla o in un rilassante azzurro polvere – aggiunge profondità e luminosità, trasformando la stanza in un ambiente più raffinato e accogliente.
In questo modo si creeranno giochi di luce molto particolari.
Un soffitto colorato di un colore più scuro rispetto alle pareti tende a far sembrare la stanza più bassa, ma se la vernice riflette leggermente la luce, questo ricalibrerà i volumi. Questo significa che, anche se non hai un soffitto alto, potrai osare con un colore più scuro sul soffitto.

Pensa al soffitto come alla quinta parete della tua casa: perché lasciarlo anonimo quando può diventare un capolavoro?

Disclaimer: questa scelta implica una rasatura estremamente precisa del soffitto, in alternativa tutti i difetti sarebbero enfatizzati.

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2. Boiserie: un richiamo classico che veste ogni spazio di eleganza

Un dettaglio che eleva all’istante qualsiasi stanza? La boiserie. Elegante, senza tempo, capace di trasformare una parete anonima in una vera opera d’arte.

Puoi sceglierla in legno, per un effetto classico e raffinato, o optare per una boiserie moderna con cornici a rilievo dipinte in tinta con la parete, per un look contemporaneo e sofisticato. Perfetta per aggiungere carattere senza appesantire.

Se vuoi un effetto più essenziale (che strizza l’occhio al budget), puoi far correre un listello da 2-2,5 cm su tutte le pareti e dipingere di un colore in contrasto sia il listello che la parte di parete sottostante.
Creerai così una finta boiserie, sempre d’effetto, ma meno elaborata.
Nei miei progetti propongo spesso quest’ultima opzione: puoi vederla applicata sia nella casa Liberty con graniglia a scacchi che nella zona giorno dal fascino vintage con arredi second hand.

Vuoi aggiungere un ulteriore tocco di stile? La boiserie sta sempre benissimo anche in combinazione con della carta da parati.

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3. Battiscopa alto e decorato: eleganza che parte dal basso

I battiscopa non sono solo un dettaglio funzionale.
Un battiscopa alto e lavorato regala struttura alla stanza, sa abbellire le pareti e incorniciare ad arte i pavimenti con un’eleganza discreta.

Un piccolo accorgimento che aggiunge personalità e rifinisce l’ambiente.

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4. Elementi originali: il cuore della casa

Se hai la fortuna di vivere in una casa storica, gli elementi originali sono le pagine più preziose del suo racconto.

Pavimenti in cementine o graniglia, porte vintage riverniciate, travi a vista, pannelli di legno sulle pareti… Sono tutti dettagli che fanno la differenza, perché aggiungono autenticità e fascino senza tempo.

Se la tua casa ha qualcosa di unico, valorizzalo.
Rispolvera quel pavimento d’epoca, dai nuova vita alle vecchie porte con una mano di vernice, conserva e valorizza con il colore rosoni e modanature sul soffitto.
È nei dettagli autentici che si nasconde il vero carattere di uno spazio.

Se vuoi far coincidere lo stile della tua casa con il tuo stile personale e non sai da dove cominciare, la consulenza Trova il tuo stile è quello che fa per te.

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5. Rosoni in gesso: un tocco d’altri tempi che fa sognare

Un soffitto decorato con un rosoni in gesso è il simbolo di un’eleganza senza tempo. Aggiunge un tocco di raffinatezza e porta con sé un fascino d’altri tempi, perfetto per chi ama la bellezza discreta, ma d’impatto.

Non sono solo per case storiche. I rosoni stanno benissimo anche nelle case moderne, creando un mix irresistibile tra classico e contemporaneo. Basta abbinarli a un lampadario di design per un contrasto chic e attuale.

Disclaimer: il gesso non è l’unico materiale possibile per i rosoni. Ad oggi se ne trovano in vari materiali verniciabili come poliuretano e polimeri.

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6. Carta da parati: la magia delle trame e dei colori

La carta da parati è il colpo di scena che non ti aspetti. Anche un pattern delicato, una texture appena accennata o un effetto materico possono dare profondità e carattere a una stanza.

Vuoi osare? Non pensare che la carta da parati sia utile solo a decorare le pareti.
Provala sul soffitto! Sì, hai capito bene. Una carta da parati monocolore o con motivi leggeri può rendere l’ambiente più avvolgente e sofisticato, trasformando il soffitto in un vero protagonista.

Non sottovalutare il potere delle pareti (e dei soffitti) ben vestiti: sono loro a creare l’atmosfera che fa la differenza.

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Eleva il tuo spazio con dettagli che parlano di te.

L’home styling non è fatto solo di tocchi finali, oggettistica e complementi, ma anche di progetto colore, modanature, carte da parati, finiture: dettagli che possono essere pianificati sia in fase di ristrutturazione e progettazione d’arredo, sia dopo, a lavori finiti, quando la casa è arredata.
Soffitti che brillano, pareti che raccontano storie, elementi architettonici che incorniciano lo spazio: è qui che si gioca la vera magia.

Quale di questi styling tips vorresti provare per primo?

13 Settembre 2025 / / Case e Interni

Perché non ha senso rifare il look al bagno senza controllare gli impianti

Il bagno è una delle stanze più costose e delicate da ristrutturare. Per questo, spesso si cercano soluzioni facili, rapide e meno invasive come dipingere le piastrelle con vernice senza dover demolire. Questi interventi estetici possono dare un bel colpo d’occhio, ma attenzione: se il bagno ha più di 25-30 anni, c’è un rischio concreto che diventino soldi spesi male.

Siamo Anna e Marco e come architetti e interior designer oggi ti spieghiamo perchè non dovresti buttare via i tuoi soldi per un relooking del bagno.

Cosa significa rifare il look al bagno

Con relooking del bagno non si intende una vera ristrutturazione, ma un intervento più leggero e veloce che mira soprattutto a rinnovare l’estetica. In pratica, invece di demolire e rifare completamente impianti e rivestimenti, si punta solo a “rinfrescare” l’ambiente con soluzioni superficiali in particolare coprendo le vecchie piastrelle con vernice o microcemento. 

Poi si possono cambiare gli elementi principali del bagno per renderli più moderni: sostituire il box doccia o i sanitari, cambiare la rubinetteria, cambiare arredi o complementi come specchi e illuminazione. 

È un modo pratico, relativamente economico e veloce per dare un aspetto moderno e piacevole a un bagno datato, senza dover affrontare lavori invasivi e costosi.

Applicazione di vernice su vecchie piastrelle del bagno come relooking superficiale

credit photo: Historiska Hem

Quando conviene verniciare le piastrelle del bagno

Rinnovare il bagno senza togliere le piastrelle? Vediamo quando è meglio farlo, secondo il nostro parere da esperti.

1. Se si vive in Affitto

Il rifacimento estetico del bagno è una soluzione che può essere presa in considerazione se si vive in affitto. Non essendo proprietari, non avrebbe senso investire grandi somme in una ristrutturazione completa. Di fatto, non si è nemmeno responsabili nel caso in cui ci fossero guasti alle tubazioni, che danneggino i vicini di casa. Se il padrone di casa non ha intenzione di spendere soldi per una ristrutturazione, l’inquilino con un contratto a lungo termine, con piccoli interventi estetici, può comunque rendere l’ambiente più moderno, funzionale e accogliente, così da godere di uno spazio piacevole, fintanto che rimane in affitto nella casa.

2. Bagno nuovo, ma non rispecchia i gusti

Un altro caso in cui la soluzione di rinfrescare il bagno potrebbe essere valutata è quando l’ambiente è relativamente nuovo: ad esempio un bagno che ha meno di dieci anni, ma non rispecchia i nostri gusti. Non è raro l’acquisto di una casa nuova o già ristrutturata, con impianti recenti, ma con rivestimenti, sanitari o finiture che non ci convincono. In questi casi non serve rifare tutto da capo: bastano interventi mirati di relooking, come nuove pitture, resine, rivestimenti adesivi, nuovi specchi e accessori, per dare un aspetto completamente diverso al bagno senza toccare la parte impiantistica e senza i tempi lunghi di un cantiere. Se l’idraulico ci dice che gli impianti sono a posto, il relooking permette di dare freschezza con interventi mirati.

3. In caso di Vendita

Ci sono altre situazioni in cui un restyling del bagno può essere una soluzione sensata senza dover ricorrere a una ristrutturazione completa? Sì, ad esempio, in caso di vendita dell’immobile: un rinnovamento veloce (così come avviene anche con l’home staging) può rendere il bagno più appetibile e curato, senza dover investire grandi somme. Usare la vernice apposita sulle piastrelle, cambiare la rubinetteria, i sanitari o aggiungere un’illuminazione moderna può bastare a far sembrare il bagno apparentemente più nuovo in modo da attirare compratori interessati.

Fin qui abbiamo visto quando il relooking può essere una scelta valida: in un bagno in affitto o in uno recente, ma poco in linea con i nostri gusti. Tuttavia, c’è un’altra situazione in cui questa soluzione non solo non è consigliabile, ma rischia di trasformarsi in un vero spreco di denaro: quando il bagno ha già 25-30 anni sulle spalle. In questi casi, intervenire solo sull’estetica senza toccare gli impianti significa buttare via i soldi. E ora vediamo nel dettaglio perché.

Verniciare le piastrelle del bagno per rinnovarle

credit photo: Farrow & Ball

Il problema del “restyling veloce”

A prima vista, rinnovare un bagno datato solo in superficie può sembrare la soluzione più semplice e conveniente: un po’ di vernice o microcemento sopra le vecchie piastrelle, la sostituzione di qualche rubinetto e un nuovo mobile lavabo. Il risultato è immediato, il bagno appare più moderno e accogliente e il portafoglio sembra salvo.

Il problema è che questa scorciatoia ignora la vera criticità: gli impianti. Se le tubature o gli scarichi hanno più di 25-30 anni, è molto probabile che prima o poi si presentino guasti, perdite o malfunzionamenti. E quando accade, non resta che rompere le pareti o il pavimento per intervenire. A quel punto, tutto il lavoro estetico fatto sopra (verniciatura, resina, rivestimenti nuovi, smontaggio dei sanitari…) viene inevitabilmente distrutto.

In pratica, si finisce per pagare due volte: prima per il relooking, poi per la ristrutturazione vera e propria. Per questo motivo, il “restyling veloce” può avere senso solo in bagni relativamente recenti o con impianti già in buono stato o nelle soluzioni che abbiamo elencato prima.

Perché il relooking del bagno rischia di essere inutile

credit photo: Leroy Merlin

Impianti vecchi = rischio perdite

Qualche tempo fa ci ha chiamato un cliente, davvero disperato. Aveva deciso di fare un “restyling veloce” del vecchio bagno di un appartamento da dare in affitto, risalente agli anni ’80.  Così come gli avevano consigliato in un negozio, la soluzione prevedeva l’applicazione di vernice sopra le piastrelle e la sostituzione del box doccia e dei sanitari. Non ci aveva chiesto una consulenza preventiva. All’inizio era entusiasta: il bagno sembrava completamente nuovo e aveva speso relativamente poco.

Purtroppo, dopo poco più di un anno, l’incubo. Una perdita improvvisa dalle vecchie tubature lo ha costretto a dover chiamare muratore e idraulico per rompere muri e pavimento. Tutto il lavoro estetico fatto è andato distrutto. Alla fine, ha dovuto ristrutturare il bagno da capo, spendendo quasi il doppio rispetto a una ristrutturazione completa fatta subito, poiché le infiltrazioni avevano anche causato danni ai vicini di casa.

Purtroppo, dopo decenni, le tubazioni e gli scarichi non offrono più le stesse garanzie di tenuta. Le perdite possono verificarsi all’improvviso e spesso non sono subito visibili: l’acqua penetra nei muri, inizia la formazione di muffa, rovina i rivestimenti, le pareti e i soffitti dei locali adiacenti e può arrivare anche agli appartamenti vicini, creando inevitabilmente dei danni e dei costi maggiori di quelli che si affronterebbero con la sola ristrutturazione. Quando accade, si è costretti a intervenire in emergenza, rompendo pavimenti e rivestimenti, con tutti i disagi del caso.

Ai nostri clienti, che ci chiedono consulenze per l’acquisto di una nuova casa, lo diciamo sempre: tubature vecchie possono causare perdite, muffa e danni consistenti. Sostituirle è fondamentale.

Il divano e il letto dei sogni possono aspettare, ma il rifacimento completo del bagno è una priorità.

Bagno moderno ristrutturato con impianti nuovi e rivestimenti

credit photo: Larsson Estate

Quando conviene rifare gli impianti

Se il bagno ha più di 25-30 anni, è altamente consigliabile valutare la sostituzione completa degli impianti idraulici ed elettrici, insieme all’intervento estetico. Potrai così:

  • Dormire sonni tranquilli senza la paura di perdite improvvise.

  • Investire meglio i tuoi soldi, perché il bagno durerà nel tempo.

  • Migliorare la funzionalità con nuovi scarichi, rubinetterie e impianti moderni, più efficienti, a norma e più duraturi.

Bagno moderno ristrutturato con impianti nuovi e rivestimenti

credit photo: Behrer

Ottimizzare la distribuzione del bagno per vivere meglio

C’è una cosa a cui nessuno pensa: ristrutturare il bagno offre l’occasione perfetta per ripensare la disposizione degli elementi, migliorando quindi non solo l’estetica, ma anche la funzionalità dello spazio. 

Un bagno ben progettato non deve solo “piacere alla vista”, ma deve rispondere alle esigenze quotidiane di chi lo vive. Riposizionare la doccia in un punto più comodo, sostituire la vasca con un box doccia moderno e pratico, integrare un mobile contenitore su misura, nascondere la lavatrice o realizzare un antibagno secondo le normative sono scelte che trasformano radicalmente l’esperienza d’uso e il valore dell’immobile.

Ad esempio, se non si dispone di una lavanderia separata, si può pensare in anticipo a dove collocare la lavatrice. Può trovare posto in un antibagno oppure essere integrata in un armadio o in un mobile, così da risultare pratica ma anche discreta.

Come studio di architettura sappiamo che spesso pochi centimetri fanno la differenza: lo spostamento di una porta, la scelta di sanitari sospesi o l’inserimento di un divisorio in vetro possono migliorare la percezione dello spazio, rispettare le norme e rendere più agevoli i movimenti quotidiani. Non si tratta solo di estetica, ma di progettare il benessere: un bagno pensato con cura permette di vivere la casa in modo più fluido, funzionale e piacevole.Progetto bagno lungo e stretto: Prima e Dopo

Quando si decide di ristrutturare il bagno, affidarsi a un architetto è una scelta strategica: grazie alla sua esperienza, può proporre soluzioni su misura, sfruttare ogni centimetro e garantire che estetica e praticità vadano di pari passo. Un locale ben progettato migliora la fruibilità quotidiana, anche in bagni piccoli o lunghi e stretti, come sono spesso i bagni delle nostre case, oltre al fatto che un bagno moderno e funzionale aumenta il valore della casa sul mercato.

Bagno moderno ristrutturato con impianti nuovi e rivestimenti

credit photo: Larsson Estate

Ristrutturare il bagno: un approccio intelligente

Il bagno è spesso il primo e l’ultimo ambiente che utilizziamo ogni giorno, per questo, renderlo confortevole, funzionale e sicuro ha un impatto diretto sul nostro benessere quotidiano. Ristrutturare un bagno non significa soltanto rinnovarne l’aspetto, ma soprattutto assicurarsi che impianti, rivestimenti e soluzioni progettuali garantiscano efficienza e durata nel tempo. È un vero investimento, non solo per il valore della casa, ma anche per la serenità di chi la abita.

Certo, piastrelle moderne, sanitari di design e un’illuminazione ben studiata possono trasformare il bagno in uno spazio piacevole e accogliente. Ma il cuore di una ristrutturazione intelligente sta nel combinare estetica e funzionalità, così da ottenere un ambiente bello da vivere e allo stesso tempo sicuro, efficiente e duraturo.

Ristrutturare il bagno, insomma, non è un semplice “relooking”, ma una scelta consapevole di cura verso la casa e verso sé stessi. Un modo per migliorare la qualità della vita, ogni giorno.

Vuoi altre idee e consigli pratici? Continua a seguirci: presto parleremo di soluzioni per bagni piccoli e spunti progettuali da copiare.
Perché non ha senso rifare il look al bagno senza controllare gli impianti

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

13 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

L’architetto Massimiliano Gamba firma un progetto che valorizza una dimora secolare a Valeggio sul Mincio. Un’impresa impegnativa visti i vincoli ai quali sono sottoposte la maggior parte delle abitazioni del borgo. 

dimora secolare
Copyright: Massimiliano Gamba

Immersa nella splendida cornice di Valeggio sul Mincio, fatta di vicoli stretti, botteghe in cui il tempo si ferma e un antichissimo ponte in mattoni, si colloca una dimora secolare protagonista del progetto di ristrutturazione dell’architetto Massimiliano Gamba.

Dimora secolare: una sfida architettonica  

L’edificio residenziale da lui ristrutturato fa parte di una proprietà storica vincolata. Le torri del magnifico Castello Scaligero, complesso fortificato risalente al XIII secolo, si innalzano proprio alle sue spalle. Gli interventi sono stati quindi ridotti al minimo, con l’obiettivo imprescindibile di preservare l’eredità storica e la tradizione edilizia locale. 

I lavori di ristrutturazione si sono concentrati sugli interni e sull’ampio giardino, in cui oggi spiccano il prato a scacchiera, una maestosa piscina e un sistema di piante ed elementi d’arredo da esterno che giocano sui contrasti dei materiali. 

Per gli interni sono stati scelti materiali autentici, come il legno chiaro, creando ambienti confortevoli in cui estetica moderna e tradizione mediterranea si uniscono armoniosamente.

Gli accostamenti con alcuni elementi come legno scuro, marmo nero e piastrelle con disegni decisi creano una interessante composizione materica. 

dimora storica
LIVING. Copyright: Massimiliano Gamba

Dialogo tra luce e ombra 

La cucina con zona pranzo segue lo stesso stile, con pareti a vista e rivestimenti in legno, arricchita dalla rubinetteria Dornbracht Dark Platinum spazzolato, che si integra armoniosamente con arredi e superfici.

Nella dependance con piscina, la seconda cucina presenta una versione classica di Tara, creando un contrasto tra superfici in legno e pareti color crema

dimora secolare
CUCINA DEPENDANCE. Copyright: Massimiliano Gamba

Anche nei bagni si ripropone il contrasto tra chiaro e scuro. Il bagno principale, quasi completamente bianco, è equilibrato dalla rubinetteria Meta Dornbracht in Dark Platinum, mentre il piccolo bagno degli ospiti combina finiture raffinate con un design minimalista. 

Design essenziale e minimalista per le camere da letto, ravvivate dalle poltroncine in tessuto colorato.

Il risultato è una bellezza discreta, conservatrice del tempo. 

Gamba si dichiara orgoglioso del progetto, sottolineando i valori di bellezza senza tempo trasmessi da questa villa, ispirandosi alla filosofia di Mies van der Rohe:

Un’opera non finita quando non si può più togliere nulla, ma quando non c’è più nulla da aggiungere. 

11 Settembre 2025 / / La Gatta Sul Tetto

Arredare la propria casa è un’esperienza entusiasmante, ma può facilmente trasformarsi in una fonte di stress e insoddisfazione se non si affronta il processo con la giusta pianificazione. In questo articolo spiego 3 errori di Interior design che possono compromettere il risultato finale, rendendo gli spazi poco funzionali, disordinati o privi di personalità.

Errore 1) Non avere un progetto

Quando si arreda una casa, un errore comune è acquistare i mobili prima di aver pianificato con attenzione lo spazio e la loro disposizione. Questo può portare a scelte sbagliate riguardo alla collocazione e alle dimensioni, causando insoddisfazione.

Soluzione: per evitare questi problemi, un metodo efficace è procurarsi la pianta catastale dell’immobile, che è in scala, e disegnare la disposizione dei mobili. Questa visuale dall’alto aiuta a comprendere meglio lo spazio disponibile e a fare scelte più accurate. Ricordate quindi che il progetto viene prima degli acquisti.

Errore 2) Arredare senza una linea guida

Tra gli errori di Interior design da evitare assolutamente c’è la mancanza di una linea guida. Spesso si acquistano di mobili e oggetti d’arredo singoli, perché piacciono o sono in offerta. Questo approccio porta a uno stile incoerente, dove ogni stanza sembra appartenere a un mondo diverso e l’atmosfera generale risulta confusa. 

Soluzione: il mio consiglio è creare una moodboard. Questo strumento, che sia digitale o fatto con ritagli di riviste, aiuta a definire chiaramente lo stile, i colori e i materiali che si desiderano per la propria casa. La moodboard funziona come una vera e propria bussola,in quanto offre una linea guida e una direzione chiara da seguire, facilitando tutte le scelte successive, dagli arredi ai colori delle pareti. 

Errore 3) Sbagliare l’illuminazione

L’illuminazione è un aspetto cruciale dell’Interior design, spesso trascurato o gestito in modo errato. L’errore più comune è affidarsi a un’unica fonte di luce centrale, come un semplice lampadario; questa crea un’illuminazione piatta e poco funzionale. Al contrario, anche un eccesso di luce mal posizionata può risultare controproducente e fastidioso.

Soluzione: per ottenere un ambiente ben illuminato e funzionale, è fondamentale utilizzare diverse fonti di luce e a diversi livelli. Si consiglia di combinare tre tipi di illuminazione:

– Illuminazione generale: con plafoniere o faretti, serve a illuminare l’intero ambiente in modo uniforme.

– Illuminazione d’atmosfera: crea calore e accoglienza con lampade da terra, da tavolo, sospensioni o applique. Per queste zone relax, usate lampadine con luce calda (2700-3000K).

– Illuminazione funzionale: essenziale per le aree dove è necessario vedere bene, come il piano cucina, lo specchio del bagno o la scrivania. Scegliete una luce neutra (4000K) per non affaticare la vista.

Questi sono i 3 errori di Interior design che è bene evitare per avere una casa che ci rappresenti. È importante, dunque, investire tempo nella pianificazione, definire uno stile coerente con una moodboard e progettare un’illuminazione funzionale e d’atmosfera.

Se desiderate una progettazione ottimale degli spazi della vostra casa, consultate il sito https://zeumadesign.com/

9 Settembre 2025 / / Casa Poetica

Organizzare la scrivania - Casa Poetica

Organizzare la scrivania dovrebbe essere un gesto semplice, quasi intuitivo. E invece, per molte persone, è un’azione rimandata, aggirata, sabotata ogni giorno con scuse tipo: “Non ho tempo adesso”, “Prima devo finire questo progetto”, “Tanto so dov’è tutto”.

E così, la scrivania diventa un campo di battaglia silenzioso. Fogli che si accumulano senza logica, oggetti che si spostano da una parte all’altra senza mai davvero trovare un posto. Cavi arrotolati come liane, post-it scoloriti, penne mezze scariche, quaderni iniziati e poi dimenticati.

Nel frattempo, cerchi di lavorare. Ma ogni cosa in più che hai davanti ti chiede attenzione. E ti ruba energia.



La scrivania non è un parcheggio

C’è una grande differenza tra “usare” una scrivania e viverla davvero come uno spazio di supporto. Spesso trattiamo questo piano di lavoro come un parcheggio temporaneo per tutto ciò che non vogliamo gestire subito: posta da aprire, occhiali dimenticati, caricabatterie in stand-by, biglietti “da sistemare”. Ma tutto ciò che lasciamo lì, anche solo per poco, diventa parte del nostro paesaggio mentale. E lo appesantisce.

Organizzare la scrivania non significa renderla perfetta, ma eliminare il rumore visivo e mentale. Significa decidere cosa merita di restare, e dove.



Spazio piccolo, soluzioni intelligenti

L’ottimizzazione dello spazio non ha niente a che fare con l’estetica da catalogo.
È una questione di realismo e funzionalità.

Se hai una scrivania piccola, sfrutta la verticalità: una mensola sopra il piano, un organizer da parete, anche un portadocumenti in sospensione. Ogni oggetto che sollevi dalla superficie libera centimetri preziosi — non solo per appoggiare le cose, ma per respirare meglio mentre lavori.

Un altro trucco efficace: crea punti di appoggio secondari. Una scatola bella e pratica dove raccogliere oggetti “in transito”. Una piccola cassettiera con divisori, così non devi sempre spostare tutto per trovare una graffetta. E poi scegli contenitori che ti invoglino a usarli. Il design serve anche a questo: facilitare le abitudini.



Organizzare la scrivania con la regola del bersaglio

Un modo semplice ed efficace per organizzare la scrivania è applicare la cosiddetta regola del bersaglio.
Immagina la superficie della scrivania come un bersaglio a cerchi concentrici. Al centro c’è l’essenziale: tutto ciò che usi ogni giorno, più volte al giorno. Penna, quaderno di lavoro, computer, tazza d’acqua, magari le cuffie.

Nel cerchio successivo ci sono gli oggetti che ti servono spesso, ma non continuamente: evidenziatori, caricabatterie, notes, piccoli strumenti di cancelleria. Questi possono stare a portata di mano, ma non devono occupare il centro dello spazio.

Infine, nell’anello più esterno, ci sono gli oggetti che usi raramente: etichette, puntine, archivi cartacei, ricariche di inchiostro, materiale creativo. Questi possono essere riposti in un cassetto, su una mensola, o in un contenitore dedicato.

Più un oggetto è usato, più deve essere vicino. Meno lo usi, più deve essere lontano.
Semplice, ma rivoluzionario se applicato con costanza.



Ogni oggetto ti parla. Alcuni ti urlano.

Uno degli errori più comuni è non vedere più gli oggetti che ci circondano.
Ci abituiamo alla loro presenza, li spostiamo mille volte al giorno, ma non ci chiediamo mai se servano davvero. Alcuni sono lì solo per nostalgia. Altri per senso di colpa. Altri ancora per abitudine.

Quando decidi di organizzare la scrivania, prova a guardare ogni oggetto come se lo vedessi per la prima volta. Chiediti: “Perché è qui? Mi è utile? Mi fa stare bene?”
Se la risposta è no, forse è solo polvere che prende forma.



E se fosse anche un atto di rispetto verso te stessa?

Sistemare la scrivania non è un capriccio da maniaci dell’ordine. È una scelta di cura.
Perché quello spazio — così piccolo, così quotidiano — è il punto da cui partono tutte le tue idee, i tuoi pensieri, il tuo lavoro. È un’estensione della tua mente.

Organizzarlo in modo funzionale, su misura, con soluzioni semplici ma pensate, ti permette di ritrovare il focus e, spesso, anche la motivazione.



Organizzare la scrivania, alleggerire la giornata

Organizzare la scrivania è un gesto che può sembrare banale, ma ha un impatto profondo.
A volte basta spostare una cosa per liberare uno spazio mentale. Altre volte serve andare più a fondo, cambiare approccio, trovare soluzioni nuove.

Se senti che la tua scrivania è diventata un freno più che un supporto, posso aiutarti a trasformarla in qualcosa che ti somigli, che funzioni, e che ti accompagni nel quotidiano con più leggerezza.

Scrivimi per una consulenza: insieme possiamo creare uno spazio che ti aiuti a lavorare meglio e vivere con più ordine, senza rigidità.





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6 Settembre 2025 / / Case e Interni

Boiserie chiara in soggiorno moderno stile Quiet Luxury con divano neutro

Chi ha detto che bisogna scegliere tra arredamento classico e moderno? Nel centro storico di Barcellona, troviamo un appartamento che fa delle tendenze del design contemporaneo più elegante la sua ispirazione. Questa proprietà unisce il fascino del lusso classico alla raffinatezza del minimalismo contemporaneo, creando ambienti che sono al tempo stesso eleganti e accoglienti.

Appena si entra, si viene accolti da un’atmosfera di serenità e raffinatezza. Le ampie finestre inondano ogni angolo di luce naturale, mettendo in risalto la meticolosa cura per i dettagli. I pavimenti in parquet a spina francese aggiungono un tocco di calore e personalità, mentre le pareti, decorate con boiserie e dipinte in toni neutri, fanno da sfondo raffinato all’arredamento. Le finiture impeccabili sono la prova di una ristrutturazione che ha saputo valorizzare ogni singolo elemento.

Il filo conduttore di tutto l’appartamento è la tendenza del design contemporaneo definita Quiet Luxury: le linee pulite, i materiali naturali come legno e lino, il “meno è meglio” ma di qualità, e una palette di colori neutri si inseriscono nel silenzio di uno spazio ben studiato e senza tempo. Non si tratta solo di scegliere mobili o applicare qualche cornice, ma abbracciare un’idea di eleganza sobria che punta alla qualità e all’attenzione dei dettagli, che si riflette nella scelta di ogni pezzo, selezionato con cura per aggiungere un tocco di personalità, pur mantenendo un’armonia visiva.

Boiserie chiara in soggiorno moderno stile Quiet Luxury con divano neutro

Caratteristiche essenziali dell’appartamento

Ogni elemento è stato scelto per combinare funzionalità ed estetica. Divano e poltrone accoglienti invitano al relax, mentre le sedie da pranzo con struttura in legno e seduta in paglia di Vienna sono un chiaro tributo allo stile senza tempo. Le scaffalature modulari, tavolo e tavolini di gusto scandinavo, completano il soggiorno dove ogni elemento ha il suo posto e la sua funzione.

C’è una chiara predominanza di colori neutri caldi, legni moderni in rovere e elementi neri, che danno profondità. Troviamo anche rivestimenti in materiali più lucidi come marmi, specchi e vetri. Come ripetiamo spesso, la varietà e il contrasto creano interesse anche in ambienti minimal.

La cucina color tortora, aperta sul soggiorno, è luminosa e funzionale. Con ante lisce e maniglia a gola è dotata di un piano di lavoro in gres nero che unisce bellezza e resistenza. I mobili dalle linee essenziali e le finiture opache si fondono armoniosamente con il resto dell’ambiente giorno, confermando l’idea di un design integrato, ben progettato e coerente.

Nelle camere ritroviamo gli stessi rivestimenti del resto della casa, accompagnati da tessuti dai toni naturali con piccoli accenti di colori tenui e semplici tendaggi in lino bianco.

Boiserie: eleganza che definisce lo spazio

Non può non attirare l’attenzione l’uso sapiente delle boiserie e delle cornici decorative, che rappresentano un raffinato equilibrio tra memoria e innovazione. Le cornici, siano esse a soffitto, a pavimento o a parete, come abbiamo visto, sono tornante protagoniste in chiave sobria e grafica.

Questi elementi, un tempo simboli di sfarzo e classicismo, oggi vengono reinterpretati con una sensibilità nuova, capace di dialogare con spazi minimalisti e atmosfere sofisticate. Le boiserie non sono più solo rivestimenti ornamentali in case storiche di pregio, ma strumenti progettuali che definiscono il ritmo e la proporzione delle pareti e degli ambienti. 

Qui i muri in tonalità neutre impreziositi da leggere cornici, contribuiscono a creare profondità visiva e calore agli ambienti. Non più solo barocche o neoclassiche, oggi le cornici (di gesso, legno o materiale sintetico) si presentano con profili semplificati, geometrie pulite, misure contenute e finiture contemporanee. Inserite con misura e criterio, creano contrappunti visivi che elevano la percezione dello spazio senza appesantirlo.

Boiserie chiara in soggiorno moderno stile Quiet Luxury con divano neutro

Boiserie chiara in soggiorno moderno stile Quiet Luxury con divano neutro

Boiserie chiara in soggiorno moderno stile Quiet Luxury con divano neutro

Cucina color tortora

Cucina color tortora

Ingresso color tortora

Parete con boiserie minimal in camera da letto elegante e rilassante

Dettaglio di boiserie classica rivisitata in chiave contemporanea

Parete con boiserie minimal in camera da letto elegante e rilassante

Boiserie verniciata in tonalità neutre in una camera raffinata Quiet Luxury

Boiserie verniciata in tonalità neutre in una camera raffinata Quiet Luxury

Bagno in tonalità neutre raffinato Quiet Luxury

Bagno in tonalità neutre raffinato Quiet Luxury

Terrazzo con poltrone Ikea

Credit photo Larsson Estate

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Anna e Marco – CASE E INTERNI

6 Settembre 2025 / / Casa Poetica

Decluttering e Cultura - Casa Poetica

Decluttering e Cultura sembrano concetti lontani dalla poesia, eppure pochi generi letterari incarnano il minimalismo e l’essenzialità come i versi poetici. La poesia è un’arte di sottrazione: ogni parola è scelta con cura, ogni silenzio tra i versi ha un significato. Non c’è spazio per il superfluo, solo per ciò che è necessario e potente.

Se imparassimo a guardare i nostri spazi con lo stesso sguardo di un poeta, potremmo trasformare il decluttering in un’arte, eliminando il rumore visivo e lasciando emergere la bellezza dell’essenziale. Scopriamo insieme alcune poesie e autori che possono ispirarci a fare ordine, dentro e fuori di noi.



Decluttering e Cultura: l’arte della sottrazione nei versi poetici

La poesia ci insegna che meno è più. Ogni parola ha peso, ogni immagine ha uno scopo. Così come un poeta elimina il superfluo per arrivare all’essenza, anche noi possiamo guardare i nostri ambienti con lo stesso criterio.

Ecco alcuni poeti e componimenti che ci ricordano il valore della semplicità e dell’ordine.

Haiku giapponese – Il vuoto che parla

Il minimalismo della natura

La poesia haiku è la quintessenza del minimalismo. Con sole tre righe e pochi caratteri, riesce a evocare immagini potenti e a trasmettere emozioni profonde. Spesso ispirata alla natura, questa forma poetica giapponese dimostra che il silenzio e lo spazio vuoto sono altrettanto importanti delle parole scritte.

“Un vecchio stagno—
una rana si tuffa,
suono dell’acqua.”

(Matsuo Bashō)

LA LEZIONE: Il vuoto è parte della bellezza. In una casa troppo piena, il caos prende il sopravvento. Lascia spazio per il respiro e la semplicità.

Emily Dickinson – L’invisibile che conta

Lascia andare il superfluo per vedere l’essenziale

Emily Dickinson scriveva poesie brevi, essenziali, dove ogni parola aveva un valore assoluto. Nei suoi versi, il piccolo e l’invisibile hanno un significato profondo, mentre il superfluo scompare.

“Per fare un prato basta un trifoglio, un’ape,
un trifoglio e un’ape,
e il sogno.”

LA LEZIONE: Spesso abbiamo bisogno di meno di quanto pensiamo. Circondati di ciò che ha valore per te e lascia andare tutto il resto.

Eugenio Montale – La leggerezza come scelta

Un linguaggio essenziale per raccontare il mondo

Montale, premio Nobel per la letteratura, è un maestro della sottrazione. I suoi versi non sono mai ridondanti: ogni parola è calibrata per creare immagini potenti con il minimo indispensabile.

“Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.”

LA LEZIONE: Anche nei tuoi spazi, taglia ciò che non serve. Il troppo pieno soffoca, la semplicità libera.

Walt Whitman – Abbraccia il cambiamento

Il fluire delle cose e delle persone

Whitman celebra la vita, il movimento, il cambiamento continuo. Nei suoi versi, il mondo è in costante trasformazione e la libertà sta nel sapersi adattare senza rimanere ancorati al passato.

“Non ti trattenere, lasciati andare!”

LA LEZIONE: Se ti aggrappi agli oggetti, rischi di perdere il senso del viaggio. Liberarti di ciò che non ti serve più ti permette di muoverti con leggerezza.



Decluttering e Cultura: come applicare le lezioni della poesia alla tua casa

La poesia ci insegna che ciò che scegliamo di lasciare è tanto importante quanto ciò che decidiamo di tenere. Prova ad applicare questi principi al tuo decluttering quotidiano:

  • Semplifica i tuoi spazi come un haiku. Lascia spazio per la luce, il vuoto e l’essenziale.
  • Tieni solo ciò che ha un significato profondo, come i versi di Dickinson. Se un oggetto non ha valore per te, liberatene.
  • Rendi il tuo ambiente più leggero, come la poesia di Montale. Taglia il superfluo, lasciando solo ciò che serve davvero.
  • Accogli il cambiamento, come insegna Whitman. Ogni tanto, fai un reset e lascia andare ciò che non rispecchia più chi sei oggi.



Un esercizio per te: scrivi il tuo haiku del decluttering

Decluttering e Cultura si fondono quando iniziamo a guardare gli spazi con più consapevolezza. Prova questo esercizio ispirato alla poesia haiku:

  1. Scegli una stanza o un angolo della casa che senti caotico.
  2. Osservalo e descrivilo in tre righe, come se fosse un haiku.
  3. Elimina un elemento che appesantisce quello spazio.
  4. Riscrivi il tuo haiku dopo il cambiamento.

Esempio:

“Scrivania piena,
libri sopra libri,
nessuno spazio.”

Dopo il decluttering:

“Un libro aperto,
luce che entra dal vetro,
aria che respira.”

Questo piccolo esercizio ti aiuterà a capire quanto l’ordine possa trasformare un ambiente, rendendolo più armonioso e vivibile.



Decluttering e Cultura: trova la tua armonia, un verso alla volta

Se la poesia ci insegna qualcosa, è che la semplicità non è una mancanza, ma una forma di bellezza. Così come un poeta sceglie con cura ogni parola, anche tu puoi decidere cosa lasciare e cosa eliminare nella tua casa per darle più respiro e significato.

Casa Poetica nasce proprio con questo obiettivo: aiutarti a trasformare i tuoi spazi in luoghi che raccontano la tua storia, dove ogni oggetto ha un senso e ogni ambiente trasmette equilibrio e serenità.

Se senti il bisogno di un cambiamento, ma non sai da dove iniziare, contattami. Insieme possiamo riscrivere la tua casa, come un poema che scorre armonioso e leggero, lasciando spazio solo a ciò che ti fa stare bene.





Cover Photo on I-Stock.





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