Negli ultimi anni sono sempre di più gli italiani che valutano la possibilità di sottoscrivere l’assicurazione sulla casa. Questo strumento serve fondamentalmente a proteggere il proprio immobile e gli oggetti che si trovano al suo interno.
Purtroppo, per quanto naturalmente speriamo che vada sempre tutto per il meglio, dobbiamo tenere conto di numerosi eventi imprevisti. Ci basta notare la frequenza con cui eventi catastrofalisi sono intensificati in Italia.
Ecco perché vogliamo parlare di polizza casa: cos’è nello specifico, cosa copre e perché dovremmo assolutamente valutarla.
Cos’è l’assicurazione sulla casa?
Di certo siamo abituati a parlare di assicurazione auto, un tema molto più frequente rispetto a quello sulla casa per un motivo: i veicoli, per legge, devono essere infatti assicurati per poter essere immessi in strada.
Siamo ancora ben lontani dall’obbligo di sottoscrivere una polizza per la nostra abitazione, eppure sono sempre più gli italiani interessati a questa opzione. Soprattutto considerando, appunto, il meteo instabile in determinati periodi dell’anno in alcune regioni italiane.
Chiaramente le polizze presentano delle soluzioni accessorie tra cui scegliere, quindi ciascuna persona può effettivamente sottoscrivere un’assicurazione adatta a sé e alla propria situazione.
Cosa offre la polizza casa? Le coperture che si possono valutare
La protezione deve sempre essere al primo posto: vagliare un sistema di garanzie significa calcolare un preventivo (e si può fare anche online) per comprendere quale soluzione adottare.
Sono diverse le coperture offerte tra cui poter scegliere, come i danni ai beni: in questo caso si è assicurati in caso di incendio, fumo, esplosione o scoppio, e quindi per i danni all’abitazione.
Possiamo, volendo, chiedere maggiore protezione in caso difurto, che riguarda non solo la nostra abitazione ma anche il box e la cantina. Non dimentichiamo la garanzia danni a terzi – RC Capofamiglia, che invece assicura per danni involontari che possiamo causare. Questa garanzia copre anche la famiglia e gli animali.
Infine, vale la pena menzionare una delle coperture che le persone stanno valutando sempre di più: quella per gli eventi catastrofali. In questo caso, infatti, rientrano tutti quegli eventi naturali imprevedibili che sono molto temuti perché possono causare persino danni piuttosto ingenti all’abitazione.
Cosa copre nello specifico? I danni causati a seguito di un terremoto, di un incendio, di un’esplosione o di uno scoppio. Si può valutare anche la garanzia Alluvione, Inondazione e Allagamento.
La crisi dovuta al clima estremo
Negli ultimi anni, in particolar modo, siamo sempre più interessati alla sottoscrizione della polizza casa proprio in virtù dei disastri naturali che hanno colpito numerose regioni d’Italia, tra cui l’Emilia-Romagna.
Dobbiamo infatti considerare che il 55% delle abitazioni si trova in un contesto rischioso. Ecco perché la politica stessa sta spingendo verso l’assicurazione casa obbligatoria.
Allo stato attuale delle cose, dati europei alla mano, l’Italia è purtroppo uno dei Paesi meno assicurati. Al Sud, in particolar modo, la percentuale è piuttosto bassa, al di sotto del 2%.
Le tende interne per finestre da tetto aumentano significativamente il comfort degli ambienti in mansarda. Tuttavia, come ogni soluzione, anche queste presentano dei limiti. In questo articolo scoprirai perché vale la pena investire nei sistemi di oscuramento interni, quali aspetti considerare prima dell’acquisto e cosa tenere presente per fare la scelta giusta.
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Caratteristiche delle tende interne per finestre da tetto
Sia le finestre verticali che quelle da tetto richiedono sistemi oscuranti dedicati. Le tende interne montate su finestre da tetto servono a limitare l’ingresso della luce solare e prevenire il surriscaldamento degli ambienti in mansarda.
Le tende moderne possono essere azionate manualmente, tramite telecomando o persino tramite smartphone. Oggi il mercato offre una vasta scelta di modelli, con diversi gradi di oscuramento (parziale o totale) e varianti estetiche.
La funzione principale è quella di proteggere dalla luce solare, ma i benefici non finiscono qui. Le tende interne offrono anche:
Protezione dai raggi UV, evitando che mobili e superfici sbiadiscano;
Bloccaggio in qualsiasi posizione, grazie alle guide laterali;
Riduzione del surriscaldamento nei mesi estivi;
Comando comodo e intuitivo, anche tramite app;
Facilità di montaggio – si possono installare senza assistenza professionale;
Lunga durata e affidabilità, se si sceglie un prodotto di qualità.
In più, garantiscono privacy e migliorano l’estetica della stanza. Possono diventare un elemento decorativo, contribuendo a creare un ambiente accogliente e rilassante.
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Svantaggi delle tende interne
I problemi funzionali più comuni si verificano quando si acquistano prodotti di scarsa qualità, spesso reperibili nei grandi magazzini a basso costo.
Per evitare inconvenienti, è consigliabile affidarsi a marchi specializzati e affidabili, come FAKRO. È inoltre fondamentale installare correttamente la tenda e scegliere la misura giusta seguendo i dati riportati sulla targhetta dell’infisso.
Le tende montate all’interno non offrono isolamento termico durante l’inverno e non proteggono dai rumori esterni, a differenza dei sistemi oscuranti esterni.
Come scegliere la tenda interna per la tua finestra da tetto?
Prima di tutto, definisci l’obiettivo della tenda:
Se vuoi oscurare completamente la stanza, scegli un tessuto oscurante;
Se desideri solo un effetto filtrante e decorativo, opta per materiali chiari e semi-trasparenti.
Altri criteri da valutare:
Tipo di comando: manuale, elettrico o smart (via app);
Qualità costruttiva: meglio scegliere marchi noti, che offrono anche garanzie sul prodotto.
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Conclusione
Le tende interne per finestre da tetto rappresentano un investimento intelligente per aumentare il comfort, controllare la luce e valorizzare l’estetica della mansarda. Per ottenere un risultato duraturo ed efficace:
scegli il modello in base alle tue esigenze (oscuramento o filtraggio),
verifica il sistema di controllo più adatto,
affidati a prodotti certificati e garantiti, come quelli proposti da FAKRO.
Scoprire una casa a schiera vittoriana nel cuore di East Dulwich, uno dei quartieri più affascinanti della Londra del XIX secolo, è come fare un tuffo in un passato che convive perfettamente con il presente. Oggi ti portiamo tra le stanze di un’elegante residenza costruita nel 1879: una casa che celebra il fascino delle case inglesi d’epoca, ma con un twist contemporaneo dato da un uso sapiente del colore alle pareti.
Lo stile inglese in chiave cromatica: intensità, carattere e comfort
Chi ama lo stile british sa bene che non si tratta solo di boiserie e camini d’epoca. Uno degli elementi chiave è l’uso del colore: profondo, deciso, talvolta audace. In questa casa, ogni ambiente comunica qualcosa grazie alla palette cromatica scelta con cura.
Il soggiorno è un esempio perfetto di intensità avvolgente: le pareti in verde intenso incorniciano un camino classico e valorizzano la bow window, creando un’atmosfera calda e sofisticata.
La sala tv-relax, separata da due porte scorrevoli, si tinge di un terracotta scuro dal sapore rassicurante, perfetto per un ambiente intimo.
La zona cucina e pranzo, parte di un ampliamento moderno con lucernari, accoglie il contrasto tra mobili nero inchiostro e pareti rosa cipria: un abbinamento che unisce forza e delicatezza.
L’ ingresso mantiene l’eleganza d’epoca con cornici originali e pavimento in legno scuro, mentre le pareti terracotta, dove è stato usato “Picture Gallery Red” di Farrow & Ball riprendono i mattoni della facciata esterna.
Nella zona notte, al primo piano, le camere si ammorbidiscono con tonalità celeste-menta o carta da parati floreale, in perfetto stile cottage inglese rivisitato.
Il secondo bagno, decorato in stile vittoriano, presenta pareti blu scuro che conferiscono un’eleganza classica e un’atmosfera avvolgente.
Nel piano sottotetto troviamo altre tre camere da letto con pareti in mattoni a vista sbiancati e un terzo bagno con piastrelle metropolitana e geometriche.
Vuoi copiare lo stile inglese a casa tua? Parti dalle pareti
Se ami l’eleganza informale delle case britanniche, ecco qualche consiglio pratico per ricreare lo stile inglese con i colori:
Non temere il colore sulle pareti: lo stile inglese predilige tonalità sature e avvolgenti, soprattutto nei soggiorni e negli spazi più vissuti. La marca Farrow & Ball è una delle più amate.
Scegli colori polverosi o ispirati alla natura: verde oliva, blu profondo, bordeaux, ocra, rosa cipria o grigio caldo. Queste sfumature danno carattere, ma restano accoglienti.
Valorizza i dettagli architettonici: se hai cornici, nicchie o camini, usa il colore per metterli in risalto o creare profondità visiva lasciandoli bianchi su pareti colorate.
Alterna intensità: toni profondi per zona giorno, neutri caldi per zona notte, combinazioni di forte impatto per corridoi o ingressi.
Abbina mobili d’epoca o in stile classico con tessuti importanti (velluto, lino grezzo, stampe floreali) per esaltare l’effetto heritage.
Questa casa vittoriana è un esempio perfetto di come si possano unire tradizione e contemporaneità, usando il colore come strumento narrativo. Se vuoi portare un po’ di spirito inglese nella tua casa, inizia da una parete: è proprio da lì che nascono le storie più affascinanti.
Questa casa vittoriana l’abbiamo notata perché in vendita a Inigo.
______________________________________ Anna e Marco – CASE E INTERNI
Nel 2025, la sostenibilità è diventata una priorità concreta e quotidiana. Non è più vista come un problema distante o una moda passeggera, ma come una necessità tangibile che sta trasformando ogni ambito della nostra vita – compreso il design d’interni. Il recente Salone del Mobile di Milano ha evidenziato come l’industria stia abbracciando un approccio sistemico al design sostenibile, presentando soluzioni innovative che combinano estetica, funzionalità e responsabilità ambientale.
In foto allestimento “Space To” del brand Arper al Salone del Mobile.Milano 2025
Design sostenibile: materiali che coniugano etica, estetica e funzionalità
Una delle trasformazioni più visibili nel design d’interni del 2025 riguarda l’uso di materiali sostenibili, riciclati e biodegradabili. Oggi, arredare responsabilmente significa preferire elementi che abbiano un impatto minimo sull’ambiente senza sacrificare bellezza e qualità.
Designer attenti stanno sostituendo plastiche e legni esotici con alternative come bambù rigenerabile, sughero, metalli riciclati, legno recuperato e tessuti eco-certificati, come il lino biologico o il cotone organico.
In forte ascesa anche materiali innovativi e sperimentali, tra cui:
Il micelio, un materiale simile al cuoio derivato dalle radici dei funghi, utilizzato per sedute e rivestimenti.
Il biovetro, un’alternativa più sostenibile al vetro tradizionale, riciclabile all’infinito e prodotto con emissioni ridotte.
I compositi bio-based, impiegati in pannelli e superfici con eccellenti prestazioni termiche e ambientali.
Questi materiali offrono nuove possibilità creative, ma anche soluzioni pratiche: sono spesso più leggeri, versatili e resistenti, contribuendo a un arredamento più consapevole e innovativo.
In foto la nuova Catifa (RE) 46 di Arper presentata al Salone del Mobile. Una nuova versione dell’iconica sedia, con scocca in plastica 100% riciclata da materiali post-consumo e post-industriali.
Il design circolare: una nuova filosofia abitativa
Nel 2025, il concetto di design circolare sta diventando centrale. Lontano dalla logica usa-e-getta, questo approccio mira a progettare oggetti e spazi destinati a durare nel tempo, essere riparati, riconvertiti o completamente riciclati.
Una delle applicazioni più concrete è l’uso di mobili modulari, componibili e personalizzabili, che possono cambiare forma e funzione nel corso degli anni. Questo tipo di arredo riduce la necessità di sostituire tutto a ogni cambiamento di esigenza, e favorisce un uso più sostenibile delle risorse.
Al Salone del Mobile, molti espositori hanno adottato questo approccio, riutilizzando stand e materiali per ridurre l’impatto ambientale. I mobili modulari, facilmente riconfigurabili, permettono di adattarsi alle esigenze in evoluzione degli utenti, prolungando la vita utile dei prodotti.
LAGO ha presentato uno stand progettato da EFGROUP che unisce estetica, funzionalità e vera sostenibilità, grazie a un approccio basato su Life Cycle Assessment (LCA).
Anche il ritorno del second hand ha acquisito dignità progettuale: acquistare pezzi vintage o ristrutturati è oggi una scelta di gusto e responsabilità. Questi oggetti raccontano storie, durano a lungo e riducono la domanda di nuove produzioni.
Infine, cresce la passione per l’upcycling e il DIY: trasformare vecchi mobili in pezzi unici è non solo creativo, ma anche ecologico. Questo trend incoraggia la personalizzazione e riduce drasticamente sprechi e rifiuti.
Case intelligenti ed efficienti: la tecnologia al servizio dell’ambiente
Un altro aspetto fondamentale del design sostenibile è l’efficienza energetica, sempre più legata alla domotica e alle nuove tecnologie. Le case del 2025 sono veri e propri ecosistemi smart, in grado di ridurre consumi e sprechi senza rinunciare al comfort.
Ecco alcune innovazioni chiave:
Termostati intelligenti che regolano la temperatura in base alla presenza o all’orario, riducendo sprechi di riscaldamento e condizionamento.
Elettrodomestici di classe A+++, progettati per consumare meno acqua ed energia.
Sistemi di illuminazione a LED automatizzati, che ottimizzano la luce in ogni ambiente.
Vimar amplia il sistema View Wireless con dispositivi Bluetooth su guida DIN, per una smart home più intuitiva e funzionale, anche con terze parti.
Accanto alla tecnologia, anche le fonti energetiche stanno cambiando. L’installazione di pannelli solari è sempre più accessibile, e i tetti verdi offrono isolamento naturale, miglioramento della qualità dell’aria e un tocco estetico straordinario.
Queste soluzioni dimostrano che l’innovazione può essere anche verde, con un impatto concreto sulla vita quotidiana e sull’ambiente.
Design Biofilico: benessere psicofisico e connessione con la natura
Nel 2025 il design biofilico è una tendenza dominante, e non solo per motivi estetici. Si tratta di un approccio che mira a rafforzare la connessione tra l’uomo e la natura attraverso scelte progettuali precise.
Pareti verdi, piante da interno, materiali organici e massima esposizione alla luce naturale sono elementi sempre più presenti nelle case moderne. Questi accorgimenti non solo migliorano l’aspetto degli spazi, ma apportano benefici concreti al benessere mentale e fisico.
Numerosi studi dimostrano che vivere a contatto con elementi naturali:
Riduce lo stress e i livelli di cortisolo;
Migliora la concentrazione e la produttività;
Aiuta a dormire meglio;
Favorisce un umore più positivo.
La sostenibilità, in questo senso, diventa anche un investimento nella salute. Una casa che respira è una casa in cui si vive meglio.
In foto un particolate dello stand Pedrali – foto Ottavio Tomasini
Al Salone del Mobile, molte installazioni hanno esplorato questo concetto, dimostrando come la natura possa essere una fonte inesauribile di ispirazione per il design contemporaneo.
Consumismo consapevole: “Meno è Meglio”
Negli ultimi anni, il consumismo sfrenato ha lasciato spazio a una nuova filosofia: “compra meno, scegli meglio”. Nel design d’interni del 2025, il minimalismo consapevole è una risposta chiara al bisogno di equilibrio, funzionalità e rispetto per l’ambiente.
Questo si traduce in:
Mobili di alta qualità, progettati per durare nel tempo;
Articoli artigianali, sostenibili e senza tempo;
Scelte stilistiche orientate alla semplicità e alla sobrietà.
Investire in pezzi iconici o personalizzati – come carte da parati, librerie su misura o tavoli artigianali – è oggi più che mai una forma di espressione personale e responsabilità ambientale.
Il minimalismo non è assenza di decorazione, ma presenza di intenzione. È scegliere solo ciò che ha valore, lasciando andare ciò che è superfluo.
Nella foto particolare dell’installazione ‘Case di Carta’ presso lo stand Jannelli&Volpi
Al Salone del Mobile, molte aziende hanno presentato collezioni che incarnano questi valori, offrendo soluzioni d’arredo che uniscono estetica, funzionalità e responsabilità ambientale. Un esempio è l’azienda Jannelli&Volpi, che ha ottenuto importanti certificazioni ambientalisiaper i prodotticheper i processi produttivi, promuovendo una filiera sostenibile attraverso la collaborazione con fornitori che condividono gli stessi valori di responsabilità ambientale.
Salone del Mobile 2025: un faro di innovazione sostenibile
L’edizione 2025 del Salone del Mobile ha messo in luce l’impegno dell’industria verso la sostenibilità. Dalla certificazione ISO 20121, che attesta la gestione sostenibile dell’evento , alle numerose innovazioni presentate, il Salone si conferma un punto di riferimento per il design responsabile.
Con la collezione K&BWarli si dedica alla sostenibilità puntando a dare una nuova vita ai materiali: per ogni metro quadro di tappeto, si rimuovono circa 100 bottiglie in PET dall’ambiente marino, urbano e dai campi. Piuttosto che contribuire al consumo globale di plastica, Warli si occupa di riqualificare l’ambiente esterno e domestico. Il filato per questi tappeti bagno e cucina è 100% riciclato, lavabile, antimacchia e trattato antiscivolo.
Tutti questi esempi dimostrano come la sostenibilità possa essere integrata in ogni aspetto del design, offrendo soluzioni innovative che rispondono alle esigenze del presente senza compromettere il futuro.
Conclusione: verso un futuro sostenibile
La sostenibilità nel design d’interni non è più una tendenza passeggera, ma un cambiamento strutturale che ridefinisce il modo in cui viviamo e progettiamo gli spazi. Il Salone del Mobile 2025 ha evidenziato come l’industria stia abbracciando questa trasformazione, offrendo soluzioni che uniscono estetica, funzionalità e responsabilità ambientale.
Investire in design sostenibile significa creare ambienti che non solo soddisfano le esigenze estetiche e funzionali, ma contribuiscono anche al benessere del pianeta. È un impegno verso un futuro più equilibrato e consapevole, dove ogni scelta di design diventa un atto di responsabilità.
Nel cuore dell’Alto Adige, tra i paesaggi da cartolina di Falzes, a pochi minuti da Brunico, nasce Solvie, il nuovo hotel di lusso del gruppo Winklerhotels che inaugura a giugno un concetto totalmente rinnovato di ospitalità. Non si tratta solo di un restyling architettonico o di un cambio di nome: Solvie rappresenta un’autentica rivoluzione nel modo di vivere il tempo, lo spazio e il relax, un rifugio elegante e contemporaneo dove ogni dettaglio è pensato per accogliere, coccolare e ispirare.
Hotel Solvie: design alpino e comfort contemporaneo
Il nome “Solvie” – che richiama la “via del sole” – anticipa già l’anima luminosa e accogliente di questo nuovo hotel. Gli interni sono un perfetto esempio di design alpino contemporaneo, in cui materiali naturali come legno, pietra e tessuti grezzi si fondono con linee moderne e volumi ariosi. Ogni ambiente è stato progettato per dialogare con l’esterno: grandi vetrate, terrazze panoramiche e giardini curati permettono alla luce naturale di essere la vera protagonista.
Suite esclusive e ambienti immersi nella luce
Le nuove stanze e suite sono arredate con uno stile sofisticato ma accogliente, dove la semplicità del design incontra la cura artigianale dei dettagli. Tra tutte spicca la spettacolare Suite LUSS, dotata di oltre 200 m² di terrazza privata con piscina infinity, idromassaggio, sauna e loggia panoramica: un angolo di paradiso pensato per chi desidera il massimo della privacy e del comfort.
Spa e wellness: il lusso del relax a 360 gradi
All’Hotel Solvie, il concetto di benessere si estende a 360 gradi. La nuova spa è un vero e proprio santuario del relax: tra le sue perle troviamo la Skypool “relax only” al quinto piano, un’infinity pool con vista sulle montagne, una piscina interna con zona lounge e jacuzzi, un laghetto naturale immerso nel verde e diverse aree relax, ognuna pensata per un diverso momento della giornata.
La zona saune è un invito alla rigenerazione: sauna finlandese, bagno di vapore aromatico, sauna alle erbe e argilla, tutte accompagnate da suggestivi spazi come la Horizon Relax Room per ammirare il tramonto o la Meditation Relax Room, ideale per praticare mindfulness e riconnettersi con sé stessi. Ogni area è un invito a rallentare, respirare e ritrovare il proprio equilibrio interiore.
Esperienze gastronomiche senza orari
Solvie ridefinisce anche l’esperienza culinaria, offrendo un approccio flessibile e raffinato che valorizza il piacere della tavola senza la rigidità degli orari tradizionali. La giornata inizia con un brunch prolungato fino alle 11:30, pensato per chi ama prendersi tutto il tempo al risveglio. A pranzo, il Sensual Healthy Food propone piatti leggeri e colorati, tra superfood, bowl creative e finger food gourmet.
Durante tutto il giorno, gli ospiti possono scegliere dove e quando mangiare: che sia nel ristorante interno, sulla terrazza o a bordo piscina, ogni momento è quello giusto per assaporare le proposte della cucina. Anche la cena è pensata per offrire libertà e varietà, con menù ricercati, buffet di antipasti e insalate fresche.
Outdoor living: sport, natura e benessere
Circondato dal verde delle montagne altoatesine, il Solvie invita a un soggiorno attivo e rigenerante. Oltre alla palestra attrezzata e alla sala yoga, l’hotel offre una piattaforma per yoga all’aperto, una sala meditativa e numerose attività all’aria aperta: dalle escursioni guidate ai tour in bici personalizzati, passando per golf, equitazione, sport invernali e perfino tour in auto sportive. In inverno, è disponibile uno skibus ogni 15 minuti per raggiungere comodamente le piste del Plan de Corones.
Hotel Solvie: la nuova visione del gruppo Winklerhotels
Con Solvie, la famiglia Winkler inaugura un nuovo percorso imprenditoriale, puntando su un’ospitalità che mette al centro benessere, libertà e autenticità. “Abbiamo voluto creare un luogo dove ognuno possa esprimersi, trovare il proprio ritmo e godere della bellezza”, affermano i fondatori. “Solvie è molto più di un hotel: è una luce che si irradia e che trasforma ogni soggiorno in un’esperienza unica.”
Nel cuore pulsante diMonza, a pochi passi dal centro storico e incastonata tra le antiche mura viscontee, sorgeVilla Mesmer: una residenza storica che oggi si reinventa come icona di abitare esclusivo. Questo raffinato progetto di riqualificazione rappresenta una perfetta sintesi tra architettura barocca e comfort contemporaneo, dando nuova vita a una delle dimore più affascinanti della Lombardia.
Villa Mesmer: eleganza secolare e design contemporaneo
Con oltre tre secoli di storia alle spalle, Villa Mesmer — conosciuta anche come Villa Crivelli Mesmer — è un raro esempio di eleganza barocchetta lombarda. La sua distintiva facciata curvilinea, i raffinati decori e il portale monumentale in pietra raccontano l’identità culturale del territorio. Oggi, questo patrimonio architettonico è al centro di un ambizioso progetto di ristrutturazione che lo trasforma in sette appartamenti di lusso, ognuno unico, con ampi spazi, affacci riservati e finiture di altissimo profilo.
Un progetto esclusivo firmato Engel & Völkers
La vendita delle esclusive residenze di Villa Mesmer è affidata a Engel & Völkers, riferimento d’eccellenza nel Real Estate di pregio. “Villa Mesmer è il progetto più affascinante attualmente sul mercato di Monza,” afferma Samantha Matteucci, Licence Partner di Engel & Völkers Monza-Brianza. “Le sette residenze incarnano il perfetto equilibrio tra innovazione e storicità, rispecchiando la crescente domanda di immobili di qualità, ben collegati e inseriti in contesti ricchi di verde e servizi”.
In un mercato sempre più attento alla qualità dell’abitare, Villa Mesmer si propone come risposta d’eccezione per chi desidera vivere in un contesto esclusivo, a pochi minuti da Milano, senza rinunciare al fascino della storia.
Architettura autentica e spazi su misura
La struttura architettonica di Villa Mesmer ruota attorno a due corti affiancate – una signorile e una di origine rustica – collegate da una scenografica facciata in mattoni a vista. L’ingresso, attraverso un portico ad archi ribassati, conduce a un imponente scalone settecentesco che apre la vista su ambienti di grande charme. Spazi sotterranei con volte in mattoni a botte e a cupola completano il fascino dell’edificio, testimoniando l’autenticità dell’architettura lombarda.
Ogni appartamento offre un progetto personalizzabile grazie a due mood board materici – TIMELESS e CONTEMPORARY – che guidano le scelte stilistiche e funzionali degli interni. A firmare il progetto di interior è Milano Contract District, che propone soluzioni flessibili, sartoriali e in linea con le esigenze dell’abitare contemporaneo.
Design Made in Italy e tecnologia d’avanguardia
Le residenze sono valorizzate dal contributo di alcuni tra i più noti brand del design e dell’arredo Made in Italy. Tra questi Gessi, Florim, Listone Giordano, Lualdi, FLOS, Molteni & C, Control4 e PARADOX. Le finiture di pregio e le dotazioni tecnologiche avanzate assicurano un’esperienza abitativa di livello superiore, dove estetica e funzionalità convivono in perfetto equilibrio.
Abitare Villa Mesmer: lusso, storia e comfort a Monza
Scegliere Villa Crivelli Mesmersignifica immergersi in un contesto residenziale che unisce passato e presente, cultura e benessere, bellezza e innovazione. Ogni appartamento è pensato per offrire il massimo comfort. Vi sono spazi esterni privati, box auto collegati direttamente e soluzioni su misura per uno stile di vita sofisticato.
I prezzi delle residenze sono disponibili su richiesta, in linea con l’esclusività del progetto.
Villa Mesmer non è solo un luogo dove abitare, ma un’esperienza da vivere. Un’occasione unica per chi cerca un connubio irripetibile tra patrimonio storico e qualità dell’abitare contemporaneo nel cuore di Monza.
Quando si scelgono nuovi infissi in PVC per la casa o per l’ufficio, una delle prime domande è quella sulla loro durata.
Siamo qui per rispondere e capire quanto durano gli infissi in PVC, partendo da un presupposto: il PVC rappresenta oggi una delle soluzioni più diffuse e apprezzate per chi cerca resistenza, isolamento termico e un ottimo rapporto qualità-prezzo.
In questa guida analizziamo nel dettaglio la durata dei serramenti in PVC, i fattori che la influenzano e i segnali che indicano quando è arrivato il momento di sostituirli.
Qual è la durata delle finestre in plastica?
La durata delle finestre in PVC si attesta tra i 30 e i 35 anni, ma la loro vita media può essere superiore se si attua una corretta manutenzione e se i materiali sono di alta qualità.
Queste caratteristiche rendono gli infissi in plastica moderni tra i più longevi nella loro categoria. Per avere un quadro ancora più preciso, però, è utile conoscere da cosa dipende la loro durata e come prolungarla con buone pratiche.
Quali fattori influenzano la durabilità delle finestre in plastica
Sebbene la durata degli infissi in PVC sia mediamente elevata, ci sono alcuni elementi che possono compromettere la loro resistenza nel tempo:
Esposizione agli agenti atmosferici: pioggia, vento e raggi UV possono, nel lungo periodo, incidere sulla superficie degli infissi. Tuttavia, i modelli di nuova generazione sono progettati per resistere anche a condizioni climatiche estreme.
Sbalzi termici: grazie alla natura isolante del materiale, il PVC tollera bene le variazioni di temperatura, evitando deformazioni.
Manutenzione: sebbene minima, una manutenzione periodica (come la pulizia dei profili e della ferramenta) contribuisce a preservare la funzionalità e l’estetica nel tempo.
Qualità del prodotto: scegliere finestre in PVC prodotte con materiali certificati e profili evoluti garantisce prestazioni elevate più a lungo.
Per rispondere esattamente alla domanda “Quanto dura una finestra in PVC?”, occorre quindi tenere conto non solo della media statistica, ma anche delle condizioni di utilizzo e cura.
Segnali che indicano che le finestre devono essere sostituite
Dopo molti anni di servizio, anche i migliori infissi in PVC possono mostrare segni di invecchiamento. Ecco alcuni campanelli d’allarme:
Presenza di spifferi o cali nell’isolamento termico e acustico;
Difficoltà nell’apertura e chiusura delle ante;
Ingiallimento evidente dei profili in plastica;
Formazione di condensa tra i vetri;
Componenti meccanici usurati o malfunzionanti.
In questi casi, valutare la sostituzione degli infissi in PVC diventa una scelta vantaggiosa.
Perché è vantaggioso sostituire le vecchie finestre in plastica con quelle nuove?
Sostituire infissi datati con nuovi serramenti in PVC comporta diversi vantaggi:
Maggiore efficienza energetica, con riduzione dei consumi;
Isolamento termico e acustico ottimizzato, per un maggiore comfort abitativo;
Estetica rinnovata, grazie a design moderni e finiture personalizzabili;
Minima manutenzione, rispetto a materiali come il legno;
Durata degli infissi in PVC prolungata, con garanzia di prestazioni costanti nel tempo;
Per ottenere questi risultati è fondamentale affidarsi ad aziende specializzate come Domel, che propone infissi in PVC ad alta tecnologia, progettati per durare nel tempo e resistere agli agenti esterni. Grazie all’utilizzo di materiali certificati e lavorazioni all’avanguardia, Domel garantisce la massima durata degli infissi in PVC unita a un’estetica curata e a un servizio di assistenza professionale per clienti e rivenditori.
Riepilogo
Come detto la durata media dei serramenti in PVC si calcola in circa 30-35 anni, ma può prolungarsi se il prodotto è di qualità scelta e ben mantenuto. Quando le finestre cominciamo a dare segno di cedimento, è consigliabile valutare la sostituzione dei vecchi infissi, cercando soluzioni moderne e certificate.
Domel è al tuo fianco per accompagnarti nella scelta di finestre che durano davvero, esteticamente curate e tecnologicamente innovative.
Nel cuore del centro storico di Siena, un raffinato intervento di ristrutturazione firmato CMT Architetti trasforma un’antica dimora in un esempio virtuoso di equilibrio tra arte, architettura e materia. Protagonista assoluto degli spazi è il sistema decorativo PerfectCombination di HDsurface, scelto per rivestire tutte le superfici orizzontali dell’appartamento, coniugando estetica minimale, performance tecnica e dialogo armonico con l’identità storica dell’edificio.
L’abitazione si trova al terzo piano di una residenza che fonde due corpi storici. Una casa torre medievale risalente tra l’XI e il XIII secolo e una costruzione adiacente dei primi del Trecento. Questo doppio impianto architettonico è diventato il palcoscenico ideale per accogliere la preziosa collezione d’arte dei proprietari. I committenti hanno partecipato attivamente al progetto per creare un ambiente dove ogni opera potesse dialogare con lo spazio.
L’eleganza delle superfici continue: come PerfectCombination HDsurface trasforma gli interni
La zona giorno si apre in un ampio ambiente impreziosito da due pareti in mattone facciavista, trattate con una velatura a base di calce naturale che alleggerisce visivamente il paramento murario senza comprometterne l’autenticità. A completare e valorizzare lo spazio è il pavimento in PerfectCombination HDsurface, declinato nella tonalità Beige: una scelta cromatica calda e luminosa che amplifica la luce naturale e dona continuità visiva a tutto l’ambiente.
PerfectCombination HDsurface è un sistema decorativo innovativo che unisce la matericità autentica del cemento alla resistenza e impermeabilità della resina. Il risultato è una superficie continua, elegante e funzionale, perfetta per ambienti contemporanei che esigono alte prestazioni senza rinunciare al carattere estetico. La texture morbida e vellutata si integra con discrezione nel contesto storico, lasciando spazio alla ricchezza dei materiali originali come le travi in legno a soffitto, conservate e valorizzate per mantenere l’identità dell’edificio.
Tra arte, architettura e paesaggio: un progetto che celebra la bellezza
La distribuzione degli ambienti riflette un attento studio funzionale: il soggiorno comunica con la cucina attraverso pareti in cartongesso bianco che non raggiungono il soffitto, completate da inserti in vetro trasparente. Questo espediente architettonico consente di mantenere la separazione tra le zone senza interrompere la percezione di uno spazio fluido e luminoso.
Ogni ambiente dell’appartamento, eccetto l’ingresso, gode di affacci mozzafiato sui monumenti simbolo della città: dalla Torre del Mangia alla Cupola della Chiesa di Provenzano, fino ai palazzi nobiliari di Via Cecco Angiolieri. Questi scorci iconici si incorniciano come quadri dinamici alle finestre. Il risultato è un dialogo visivo costante tra interno ed esterno, tra vita quotidiana e patrimonio artistico.
Conclusioni
In questo progetto, PerfectCombination HDsurface non è solo un rivestimento, ma diventa strumento poetico per legare passato e presente, artigianato e innovazione. Le superfici continue assumono un ruolo fondamentale nel costruire un senso di coerenza e fluidità tra le diverse aree della casa. Inoltre, contribuiscono a creare un’atmosfera sofisticata, accogliente e senza tempo.
In un’epoca in cui l’interior design è diventato un vero e proprio linguaggio espressivo, la scelta dei materiali e delle soluzioni architettoniche assume un ruolo fondamentale. Non si tratta più solo di “costruire” o “arredare”, ma di comunicare stile, carattere e attenzione alla funzionalità. Tra le opzioni più eleganti e sorprendenti che oggi l’architettura d’interni ci offre, spiccano sicuramente i soppalchi e i parapetti in vetro, soluzioni che uniscono leggerezza visiva, sicurezza e modernità. Ma come si integrano davvero questi elementi negli spazi abitativi e lavorativi? E qual è il giusto equilibrio tra design e affidabilità?
Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere su queste affascinanti strutture, con uno sguardo attento non solo all’estetica, ma anche alla sicurezza e alla versatilità d’uso.
In foto Casa DM, progetto architetto Stefano Viganò – foto Marcello Mariana
Cosa sono i soppalchi e i parapetti in vetro?
Prima di analizzare i vantaggi e le possibilità offerte da questi elementi, è importante comprendere di cosa si tratta esattamente.
I soppalchi in vetro sono strutture sopraelevate che creano un secondo livello all’interno di un ambiente, realizzati con pannelli di vetro temperato o stratificato, capaci di sostenere carichi significativi e garantire massima trasparenza. Vengono utilizzati per ampliare lo spazio calpestabile senza compromettere la luminosità o l’apertura visiva dell’ambiente.
I parapetti in vetro, invece, sono elementi di protezione che fungono da barriera su scale, balconi, soppalchi o terrazze. Sono progettati per offrire sicurezza senza interrompere la continuità visiva. Grazie all’uso di vetri ad alta resistenza, i parapetti possono essere installati anche in contesti ad alto traffico o in presenza di bambini, mantenendo al tempo stesso un’estetica minimal e sofisticata.
Quando e dove utilizzare soppalchi e parapetti in vetro
La versatilità di vetro e acciaio rende i soppalchi e i parapetti in vetro perfetti per diversi contesti. In ambienti residenziali, un soppalco in vetro può trasformarsi in una zona lettura sospesa, uno studio privato o persino in una piccola camera da letto, ideale nei loft o negli appartamenti con soffitti alti. Il parapetto in vetro, invece, è una scelta eccellente per scale interne o balconi, in grado di mantenere la luce naturale e valorizzare la vista.
Nel mondo del lavoro, sono sempre più diffusi negli uffici moderni e negli showroom, dove si desidera trasmettere un’immagine aziendale elegante e tecnologica. Anche negli spazi pubblici come hotel, musei e centri commerciali, il vetro viene scelto per i suoi vantaggi estetici e funzionali.
In foto soppalco calpestabile in vetro con struttura portante metallica
Perché scegliere il vetro
Scegliere il vetro non è solo una questione di stile, ma anche di prestazioni. Il vetro strutturale, grazie a trattamenti termici e stratificazioni di sicurezza, è in grado di sostenere carichi elevati, resistere agli urti e garantire la massima durabilità nel tempo.
Dal punto di vista estetico, il vetro offre un impatto visivo unico: lascia passare la luce naturale, dona leggerezza agli spazi e si adatta perfettamente a qualunque tipo di arredamento, dal classico al contemporaneo. Inoltre, è facile da pulire, igienico e non teme l’umidità.
È proprio per queste caratteristiche che sempre più architetti e interior designer consigliano l’uso del vetro per scale, passerelle, parapetti e soppalchi; come in questo caso, in cui un soppalco calpestabile in vetro, con struttura portante metallica, è diventato l’elemento essenziale di un ufficio operativo e di rappresentanza.
Modelli e soluzioni di design
Il vetro, per sua natura, è un materiale estremamente adattabile. Esistono numerosi modelli di soppalchi e parapetti in vetro, pensati per rispondere a esigenze sia estetiche che strutturali. In commercio troviamo parapetti completamente trasparenti, ideali per ambienti minimalisti, oppure modelli con profili in acciaio inox o alluminio, che aggiungono un tocco industrial e moderno. Alcuni includono inserti satinati o decorazioni in vetro acidato per una maggiore privacy, senza rinunciare alla luminosità.
Per quanto riguarda i soppalchi in vetro, le opzioni più apprezzate prevedono l’uso di vetro extrachiaro o vetro float, in combinazione con strutture portanti in metallo o legno. Queste soluzioni si integrano perfettamente sia in contesti abitativi che in ambienti professionali come studi creativi o show-room.
Un consiglio utile per scegliere il modello giusto è quello di considerare l’arredo esistente e la destinazione d’uso dell’ambiente. Per esempio, in una casa dallo stile nordico, un soppalco in vetro con struttura in legno chiaro può creare un connubio armonioso. In alternativa, in uno studio professionale moderno, un parapetto in vetro con supporti in acciaio satinato può sottolineare l’identità contemporanea dello spazio.
In foto Appartamento Fashionista, Earls Court Londra – Ensoul
Consigli pratici per l’arredamento e l’integrazione del vetro negli spazi
Integrare il vetro in un ambiente richiede attenzione al dettaglio. La sua trasparenza può diventare un elemento fortemente distintivo, ma è importante che dialoghi bene con gli altri materiali presenti: legno, metallo, tessuti. Un parapetto in vetro su una scala interna, ad esempio, va valorizzato con un’illuminazione studiata, magari a LED, per creare riflessi e giochi di luce suggestivi.
Per i soppalchi, l’arredamento deve essere funzionale ma leggero. Preferire mobili sospesi, scaffalature aperte o piani di appoggio in materiali naturali contribuisce a non appesantire visivamente lo spazio. Anche l’uso di tappeti, piante e colori tenui può aiutare a creare un ambiente accogliente e bilanciato.
Chi desidera un tocco originale può optare per vetri colorati o con finiture personalizzate, che rendono il progetto unico. In molti casi, è possibile richiedere soluzioni su misura in base alle esigenze di stile, spazio e sicurezza.
Normative, sicurezza e manutenzione
Uno degli aspetti fondamentali nell’utilizzo di vetro in strutture come soppalchi e parapetti è la sicurezza. I vetri utilizzati devono essere strutturali e certificati, ovvero temperati e stratificati, in modo da resistere a sollecitazioni meccaniche, urti accidentali e variazioni termiche. Inoltre, è importante che l’installazione sia effettuata da professionisti specializzati, in conformità con le normative vigenti (come la UNI 7697, che regola i criteri di sicurezza per l’uso del vetro in edilizia).
La manutenzione di soppalchi e parapetti in vetro è generalmente semplice, basta utilizzare detergenti neutri e panni in microfibra per evitare aloni e graffi. È comunque utile ispezionare periodicamente le giunzioni e gli eventuali profili per assicurarsi che siano ben saldi e privi di usura.
Scegliere soppalchi e parapetti in vetro significa compiere un passo deciso verso un design contemporaneo, luminoso e sicuro. È una soluzione che regala valore agli spazi, migliora la vivibilità e comunica attenzione per i dettagli. Che si tratti di una casa privata, di un ufficio o di uno spazio commerciale, il vetro offre un’incredibile flessibilità progettuale e un impatto estetico che non passa inosservato.
Ottagono Lodge è la grande novità della Milano Design Week 2025: un modulo abitativo mobile, progettato da Ottagono Green Architecture in collaborazione con lo studio blueArch, pensato per ridefinire il concetto di abitare sostenibile e connettere l’uomo a qualsiasi contesto naturale, dalle località mediterranee alle Alpi.
In foto l’esterno di Ottagono Lodge, il modulo abitativo ideato da Ottagono Green Architecture in collaborazione con lo studio blueArch posizionati a Milano
Ottagono Lodge: un rifugio mobile tra natura, tecnologia e design
Con una superficie di 30 metri quadri, Ottagono Lodge offre comfort e tecnologia all’avanguardia in una struttura facilmente trasportabile, rapidamente collocabile e completamente riciclabile. La sua architettura si distingue per la struttura in acciaio sagomato a freddo e l’uso di pannelli coibentati con materiali naturali come la paglia di riso, garantendo isolamento, durabilità e un impatto ambientale minimo. Le ampie vetrate creano un ambiente luminoso e immersivo, in costante dialogo con il paesaggio circostante.
Nell’immagine dettaglio dell’interno del modulo abitativo ideato da Ottagono Green Architecture in collaborazione con lo studio blueArch dove FerreroLegno è presente con due porte interne
Gli interni sono suddivisi in zona giorno e zona notte, con soluzioni domotiche di ultima generazione, sistemi per l’autosufficienza energetica e materiali completamente riciclabili, in linea con i più rigorosi standard dell’economia circolare. Ottagono Lodge si adatta a diverse esigenze: dalla residenza privata all’hospitality di lusso, dal glamping alle soluzioni abitative temporanee, offrendo sempre un’esperienza di vita a stretto contatto con la natura.
Le porte FerreroLegno protagoniste all’interno di Ottagono Lodge
All’interno di Ottagono Lodge, FerreroLegno firma due soluzioni di porte che interpretano perfettamente la visione contemporanea e sostenibile del progetto:
Una porta filomuro in finitura grezzo predefinito, rivestita da carta da parati, che si fonde con l’interior design per un effetto di totale continuità.
Una porta scorrevole interno muro, anch’essa in grezzo prefinito, pensata per ottimizzare gli spazi con eleganza e discrezione.
Queste soluzioni rappresentano due diverse interpretazioni dello stile Ferrerolegno, accomunate dalla qualità progettuale che unisce design, funzionalità e rispetto per l’ambiente. L’inserimento delle porte Ferrerolegno in Ottagono Lodge rafforza la mission del brand: rispondere alle evoluzioni dell’abitare e alle esigenze dell’architettura contemporanea, con prodotti che sono veri e propri elementi di racconto architettonico.
Un nuovo modo di abitare: sostenibilità, comfort e innovazione
Ottagono Lodge si afferma come simbolo di una nuova filosofia abitativa, dove sostenibilità, estetica e tecnologia convivono per offrire un rifugio mobile, riciclabile e ad alto contenuto di design. La partecipazione di Ferrerolegno al progetto sottolinea l’importanza di soluzioni d’arredo che sappiano dialogare con l’architettura del futuro. Inoltre, valorizzano ogni dettaglio e contribuiscono a creare spazi che migliorano la qualità della vita, nel pieno rispetto dell’ambiente.