15 Settembre 2021 / / VDR Home Design

Colori interni casa: trovarli non è semplice. In questo post ti do una mano a definire degli schemi senza tempo, per ogni stile e ambiente.


Colori per gli interni di casa: quali dovresti scegliere per la tua? 

Sembra una domanda banale, in fondo trovare dei colori per casa è un’azione anche futile, potresti pensare. 

Non è così: i colori hanno una profonda influenza su di noi, perché ci riportano alla mente ricordi di infanzia, ricordi felici o tristi. Se il rosso per te può essere troppo esagerato in casa, per qualcun altro potrebbe essere fonte di calma. 

Oggi voglio cercare di darti una mano facendoti vedere come poter utilizzare uno schema colori in casa e proponendotene qualcuno pronto da usare. 

Cominciamo. 

Colori interni casa: da quali elementi partire e come dosare le tonalità

Partiamo dalle basi: come determino i colori da usare? 

Ci sono diversi metodi, ma il mio preferito rimane partire dal pavimento che hai in casa. Di solito scatto una foto al pavimento e mi aiuto con programmi tipo coolors o colormind per trovare il colore dominante. 

Una volta trovato il colore dominante del pavimento, lo uso per creare degli schemi colore da poter usare in casa. Nella maggior parte dei casi si tratta di schemi colore complementari, perché sono quelli che creano maggior contrasto in un ambiente e permettono di alternare le varie tonalità tra le stanze di casa. 

Una volta che hai lo schema colore come lo gestisci nei tuoi spazi? 

Una delle regole più usate e diffuse è quella del 60-30-10. In pratica secondo questa regola bisognerebbe utilizzare il colore più importante del nostro schema per il 60% dello spazio (quindi pareti e grandi arredi come divani e armadi), il 30% dello spazio (quindi tende, tavolini caffé, piccoli arredi…) dovrebbe essere con il secondo colore più importante dello schema e il 10% (i piccoli accessori come cuscini e vasi) con l’ultimo colore dello schema.

colori interni casa in camera da letto eclettica

Di solito io creo schemi a 5 colori, quindi capita spesso che il 60% e il 30% sia diviso in due tonalità, ma non è un problema, anzi. Avere più colori ti permetterà di creare più profondità nello spazio così come di avere più libertà nel girare le proporzioni dei colori nelle diverse stanze. 

Qui puoi vedere un paio di immagini reali di interni con la proporzione 60-30-10 applicata alla palette scelta per l’ambiente in questione. Anche in questi casi ho evidenziato 5 colori e il modo in cui sono stati dosati nella stanza. 

colori interni casa in soggiorno industriale

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A questo punto però potrebbe esserci ancora dell’indecisione e dei dubbi (più che leciti). Perché i colori su schermo sono completamente differenti dalla realtà. I pigmenti che si usano per le vernici hanno una resa diversa da quelli che vedi sul PC anche grazie alla luce (naturale o artificiale) che li colpisce durante la giornata. 

L’ideale sarebbe avere dei campioni di vernice da provare sulle pareti, di modo che la luce naturale e artificiale ti faccia capire la resa, la luminosità e il modo in cui appare nell’ambiente. Non tutte le aziende danno la possibilità di comprare piccole tolle da 100ml di colore (lo fanno solo alcune aziende inglesi di vernici) e quindi non rimane che affidarsi alle classiche mazzette cartacee o ai campioni su carta in formato A5. 

Non è male, perché almeno così hai una riproduzione più fedele del colore e lo puoi inserire in una moodboard così come portartelo in giro per negozi per accostarlo alle altre finiture. 

soggiorno nordico con divano azzurro

Se vuoi avere un’idea tutto sommato realistica di come un colore apparirà sulle pareti di casa tua potresti utilizzare un simulatore colori per pareti. Ce ne sono un po’ di app da provare, come quello della Dulux, Paint Colour Visualizer. Puoi provare un loro colore su un’immagine di default oppure provarlo su una tua immagine. C’è Color Trainer di Chreon, così come ColorApp di Boero. A questo link di Living Corriere troverai un interessante articolo a proposito con tutti i link alle app. 

Anche la Sikkens ha un app dedicata a questo. La puoi scaricare sullo smartphone e puoi sbizzarrirti a provare sulle pareti di casa tua la cartella colori Sikkens, estremamente ampia e con tantissime varianti colori. 

soggiorno bianco e nero con accenti  in legno

Schemi colori senza tempo: la mia selezione per te 

Passiamo ora al lato pratico della faccenda, cioè io che ti propongo degli schemi colore presi dalla realtà. In questo modo vedrai che si comportano con certi stili e come sono stati distribuiti a livello di quantità colore, materiali e texture ed effetti pittura. 

Sì perché se hai deciso di usare il colore carta da zucchero con il malva ed il grigio perla, potresti valutare la possibilità di usare una pittura materica. Effetto calce, effetto cemento, spatolato o con decori di vario tipo e natura. Non devi per forza imbiancare tutte le pareti tinta unita di uno stesso colore, ma puoi alternarne un colore più chiaro e uno più scuro per evidenziare delle nicchie o degli elementi specifici della tua stanza. 

Potresti aver bisogno di uno smalto, perché magari quel colore andrà in cucina o su una scala, quindi un posto ad alto traffico che avrà bisogno di essere pulito spesso. 

Le palette che vedi in queste immagini si adattano bene a qualsiasi stanza di casa, con stili contemporanei, nordici, rustici ma anche industriali. 

Trovi i riferimenti Ral o Hex, che puoi convertire in NCS a tua esigenza.

Prendi ispirazione da queste immagini per capire come potresti usarle nei tuoi ambienti, come cambiare il dosaggio dei colori più chiari e più scuri per ottenere di volta in volta un effetto diverso. 

credenza con parete galleria
soggiorno open space stile industriale con dettagli vintage

Colori interni casa: hai le idee più chiare? 

Questo lungo ed intenso post ti dovrebbe aiutare a schiarirti le idee sul procedimento da seguire per fare chiarezza sui colori migliori per te e la tua casa. Il procedimento è più lungo e laborioso di quello che pensavi lo so, ma ti assicuro che ne vale la pena. 

Fai pratica con un po’ di immagini di pavimenti ed interni che vedi e prova a sperimentare diversi tipi di schemi colore. Quale funziona meglio e quale no? Che emozioni ti suscitano? 

Vedrai che con la pratica ti si affinerà anche l’occhio critico e ti sarà sempre più immediato pensare ad accostamenti colori. 

Tu come hai scelto i colori di casa tua? Ti piacciono ancora? Ti aspetto nei commenti!

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24 Ottobre 2020 / / Architettura

Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

Oggi ti portiamo nella casa dell’architetto francese Marion Tixier. La casa ti affascinerà sicuramente, grazie ai soffitti alti, alla luce naturale e agli interni dal design moderno in stile nordico contemporaneo, con tonalità chiare e neutre.

Per gli architetti gli ex spazi industriali o artigianali sono sempre un’opportunità per dare forma ad una casa da zero. E’ quello che è successo all’architetto Marion Tixier che nei dintorni di Parigi ha creato il suo loft da sogno per sé e suo marito. L’edificio si trova a La Garenne-Colombes, un tranquillo comune a circa 14 km dal centro di Parigi, in cui abbondano gli spazi verdi.

Così un cambio di destinazione d’uso e un’attenta ristrutturazione di questi 70 mq in pessime condizioni, hanno trasformato uno spazio commerciale in una splendida casa. Ci è voluto quasi un anno per completare le procedure amministrative e poi sei mesi per la ristrutturazione avvenuta alla fine 2018, con un costo che supera i 100.000 euro, ma ne è valsa la pena.

Situata alla fine di un cortile privato, la dimora è silenziosa e tranquilla. Al laboratorio di 70 mq con soffitti molto alti (3,70 m), si è aggiunto un soppalco. Così, l’appartamento ora è diventato di 95 mq ed ospita un ampio soggiorno con cucina luminosa, due camere da letto, uno spazio ufficio, una zona lavanderia, due bagni e una cabina armadio. Una terrazza esposta a sud sta per essere ultimata.

All’interno, Marion Tixier utilizza una tavolozza di colori e materiali neutri e caldi: bianco, legno e tocchi metallici, che esaltano i diversi livelli della casa. L’atmosfera è contemporanea, chiara e raffinata, con qualche cenno allo stile industriale.

Molto luminosa con le sue vetrate dai profili grigio antracite – dotate di vetri antieffrazione – la casa ha un’atmosfera serena, grazie anche alla scelta dei colori chiari e alla semplicità dei materiali scelti. Uno stile pulito e moderno, caro ai proprietari.

L’ampia superficie di legno a pavimento dona calore al soggiorno, che è completamente aperto sull’esterno e beneficia dei quasi 4 metri di altezza. La grande vetrata è attrezzata con una tenda oscurante elettrica nascosta nella parte superiore del soffitto. Una parete del soggiorno è arricchita con mattoni a vista bianchi, che fanno da sfondo al televisore nero.

Protagonista, al centro del grande spazio centrale, è la lampada Vertigo, ormai una vera icona di design, progetto dello Studio francese Constance Guisset.

Aperta sul soggiorno, la cucina, elemento chiave dell’arredamento, ha un’altezza impressionante! Realizzata su misura, alterna elementi in laminato bianco ad ante a doghe di rovere, che in particolare nascondono il frigorifero. La penisola della cucina funge anche da tavolo da pranzo per otto persone.

L’idea da copiare: le due sospensioni sopra il piano di lavoro sono state realizzate da Marion. Per ognuna ha assemblato un cavo in tessuto intrecciato e una lampadina a filamento racchiusa in un globo di vetro soffiato.

Sul pavimento, il parquet ha lasciato il posto a piastrelle semplici bianche, che risultano più funzionali. Il miscelatore in ottone dona un tocco di originalità e raffinatezza alla cucina.

La scala che porta al soppalco, in legno e ferro con parapetti in vetro, è stata progettata su misura e realizzata da un fabbro. I suoi materiali e toni evocano quelli tipici del loft contemporaneo.

La proprietaria aveva bisogno di un’area ufficio per lavorare a casa e il soppalco (con un altezza di 2,10 metri) ha risolto questa esigenza. L’arredamento gioca anche qui la carta della sobrietà. Lo spazio soppalcato di 25 mq ha permesso anche l’inserimento della camera da letto principale, dalle proporzioni generose, che beneficia di una bellissima luce naturale. La carta da parati in bianco e nero con un’atmosfera tropicale porta un tocco decorativo alla moda, proprio come i tavolini in metallo usati come comodini.

Il piano terra, oltre alla zona giorno, ospita la camera degli ospiti, la cabina armadio, i bagni e un ripostiglio sotto le scale.

Sono tanti i dettagli da cui trarre ispirazione, dall’intera vetrata, al muro che imita il mattone verniciato bianco, alla libreria su misura in soggiorno o alla cucina con penisola.

Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

Progetto: Marion Tixier / Fotografia: Eddy Boulares

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Anna e Marco DMstudio – CASE E INTERNI

3 Agosto 2020 / / Interiors

Esempi di riqualificazione di aree industriali: il tabacchificio di Brescia. Quando sinergia e rete sul territorio riescono a valorizzare risorse dimenticate


Quante aree industriali abbandonate ci sono in Italia?

Quante di queste sono monumenti e quindi patrimonio culturale? Meriterebbero tutte una seconda vita, invece di essere lasciate al degrado e alla dimenticanza.

Ogni tanto succede che ci siano imprenditori illuminati, dalla visione ampia e futuristica, che riescono a compiere un piccolo miracolo.

È il caso dell’ex Tabacchificio di Brescia che è tornato a splendere col nome di La Tabaccaia.

Te ne parlo ora.

esempi di riqualificazione di aree industriali ex tabacchificio di Brescia esterno
Creative-Cables_Tabaccaia

Ex tabacchificio di Castrezzato: dal passato al futuro

Quando ho visto le foto del progetto di riqualificazione finito, mi sono innamorata del luogo.

Impossibile non succedesse e impossibile non capiti anche a te appena vedrai le foto. Ho quindi voluto scavare un pochino più a fondo per conoscerne meglio la storia e capire chi effettivamente avremmo dovuto ringraziare per tutto questo.

Grazie ad un bellissimo articolo del Giornale di Brescia (che ti invito a leggere), ho scoperto che questa struttura è stata costruita tra il 1933 ed il 1934. Ci hanno lavorato ben 300 persone fino al 1956, anno in cui la struttura ha chiuso.

L’ex tabacchificio negli anni è diventato anche filanda e consorzio, fino a che è subentrato lo stato di abbandono assoluto, tra erbe, muri pericolanti e senzatetto che vi cercavano riparo.

esempi di riqualificazione di aree industriali La Tabaccaia esterno con sedia Lady B ed installazione site specific
SCAB Design_Tabaccaia

Arriviamo nel 2017, quando c’è il punto di svolta. Giordano Agosti con la sua AJ group rileva la struttura, pronto a traghettarla verso il suo nuovo destino. Agosti è a capo anche della Ristorent, azienda che si occupa di noleggio di attrezzature per catering.

La società di Agosti comincia i lavori di messa in sicurezza, consolidamento e di recupero della struttura. Si arriva al fatidico 2020 che obbliga a fermare il cantiere per qualche mese. Ma Agosti non si perde d’animo e decide di utilizzare il cortile esterno della struttura, in queste sere d’estate.

Un open air aperto a tutti anche solo per concedersi una pausa, sorseggiare un buon bicchiere di vino, cenare degustando le numerose e differenti proposte culinarie offerte dallo street food, dal bistrot e dall’osteria, che ospiterà grandi nomi della ristorazione italiana.

La Tabaccaia esterno con tavoli e sedie Lady B
SCAB Design_Tabaccaia

Esempi di riqualificazione di aree industriali. Lo spazio vivo e polifunzionale de La Tabaccaia

In questi 10.000 mq riparte un’estate dai ritmi volutamente più lenti, deputato alla condivisione e agli incontri. Uno spazio che proporrà tante attività, nate dalla collaborazione con aziende e attività presenti sul territorio.

Ed è proprio il legame col territorio la forza propulsiva del progetto, ospitando differenti esperienze, diventando incubatore di idee e startup, promotore di cultura e coscienza ambientale.

Anche il progetto di arredo e allestimento dello spazio vede protagoniste due grandi aziende della realtà Bresciana: Creative-Cables per l’illuminazione e SCAB Design per le sedute.

esempi di riqualificazione di aree industriali La Tabaccaia esterno con sedia Lady B ed installazione site specific
SCAB Design_Tabaccaia

L’area del bistrot è stata infatti arredata con la seduta Lady B, in tecnopolimero (un materiale resistente ai raggi UV e agli agenti atmosferici, nonché leggero ma robusto) ed in vari colori terra. La poltrona fuori scala Lisa Lounge Club con il suo tavolino, invece, è l’oggetto cult di una installazione site-specific.

Tutti questi prodotti sono di SCAB Design, che è proprio di Brescia. Un’azienda che ha come valori fondanti stile, qualità, produzione 100% italiana e rispetto dell’ambiente.

esempi di riqualificazione di aree industriali ex tabacchificio di Brescia esterno
Creative-Cables_Tabaccaia

La parte dell’illuminazione è firmata Creative-Cables. Un’azienda giovane che però si è fatta conoscere subito ed in tutto il mondo. Il prodotto di punta è molto semplice: un cavo elettrico, come quello utilizzato in qualsiasi lampada, lampadario o elettrodomestico, che viene ricoperto in oltre 250 combinazioni colore-tessuto, utilizzando la stessa tecnologia alla base delle produzioni di passamaneria. Quindi da componente elettrico a elemento di design.

Per La Tabaccaia hanno proposta EIVA, il primo portalampada cablabile e riaccessibile in classe IP65 al mondo. Diverse possibili combinazioni per lampade da esterno colorate, durevoli, pratiche e funzionali. Il set-up illuminotecnico è stato seguito da CroVal.

SCAB Design Lady B

Riqualificare aree industriali, valorizzando il territorio e sfruttando il design

Questo progetto di riqualificazione è davvero splendido esempio sotto più punti di vista. Prima di tutto perché sono riusciti a riportare in auge un pezzo splendido di architettura industriale, permettendo a tutta la comunità di poterne godere.

In secondo luogo, perché si è dimostrato che creando sinergia e rete tra le differenti realtà del territorio si può creare qualcosa di unico, che valorizza un paese stupendo come il nostro. Più aziende che lavorano insieme per dare vita ad uno spazio in cui è possibile passare del tempo di qualità.

Tutto questo mentre si sta seduti su elementi d’arredo di assoluta qualità, frutto di ricerche e scelte di design di un’azienda innovativa ed internazionale. Così come le luci: la rappresentazione di un progetto che è nato da poco, ma ha le carte in regola per diventare un’icona.

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19 Ottobre 2024 / / Case e Interni

Rendi la tua casa unica: consigli per sfuggire all'omologazione dei social

Hai l’impressione che le case sui social si somiglino tutte? Scopri perché accade e come puoi evitare di arredare la tua in modo anonimo e omologato.

Scorri il feed di Instagram o Pinterest e inizi a notare come molte case sembrino cloni. Cucine, soggiorni o camere da letto, tutte con lo stesso stile o palette, sembrano essere tutte uguali. Ma cosa spinge a preferire queste scelte così uniformi?

Stessa palette di colori neutri, stesse pareti, stessi arredi, stesse tendenze. Certo, l’aspetto è ordinato, magari anche piacevole da vedere, ma non senti che manca qualcosa? La personalità.

Se ti domandi perché tutte queste abitazioni sembrino così simili, oggi ti spiegheremo perché accade e soprattutto, come puoi evitare di cadere nella trappola delle case senza personalità. Leggi l’articolo fino in fondo perchè troverai consigli pratici per sfuggire alla tentazione di arredare la tua casa seguendo solo le tendenze viste sui social.

Siamo Anna e Marco e per la nostra esperienza sul campo e passione per l’interior design, oggi ti diamo i nostri consigli di arredamento per la tua casa

Sempre più frequentemente, durante il nostro processo di consulenza, ci confrontiamo con clienti che arrivano armati di smartphone pieni di immagini di interni impeccabili o rendering iperrealistici, spesso provenienti da piattaforme come Pinterest o Instagram. Queste immagini, seppur esteticamente accattivanti, offrono visioni idealizzate, che non sempre si adattano alla realtà quotidiana delle loro case. Infatti, molte di queste soluzioni, pur perfette sullo schermo, si rivelano impraticabili quando applicate ad ambienti con specifiche peculiarità strutturali, dimensioni ridotte o con vincoli che non possono essere ignorati.

È naturale, per chiunque, lasciarsi attrarre dalla bellezza pura, dalla perfezione e dall’eleganza di un’immagine ben curata, ma la nostra missione va ben oltre la semplice replica di queste suggestioni. Il nostro compito è trasformare questi sogni in proposte che siano, non solo realistiche, ma anche altamente personalizzate, mantenendo sempre un equilibrio tra estetica e funzionalità.

Spesso, l’ispirazione online spinge le persone verso scelte preconfezionate che sembrano sicure perché già validate da migliaia di “mi piace” e condivisioni. Il rischio è quello di cedere a una standardizzazione estetica, di replicare formule già viste, senza tenere conto delle specifiche esigenze abitative o della personalità di chi vive in quegli spazi. Le case rischiano così di diventare tutte uguali, vuoti riflessi di un’immagine collettiva, piuttosto che espressioni uniche delle persone che le abitano.

In questi casi, è essenziale che ognuno di noi raggiunga una consapevolezza. E’ un dato di fatto che viviamo in un’epoca in cui gli stimoli visivi sono onnipresenti e massificati. Quello che notiamo meno spesso è che seguiamo inconsciamente schemi ripetitivi, dettati da ciò che vediamo quotidianamente online. Tuttavia, il vero cambiamento e il salto di qualità avvengono quando prendiamo coscienza di questa uniformità estetica. Solo attraverso la consapevolezza possiamo cominciare a rifiutare le soluzioni preconfezionate, liberando il nostro potenziale creativo e costruendo spazi che non solo siano belli da vedere, ma che raccontino storie uniche e personali.

La personalizzazione diventa allora il nuovo lusso, il cuore pulsante di ogni progetto di interior design. Spesso, nel processo creativo, è necessario reinterpretare l’idea che il cliente ha in mente, adattandola alle sue esigenze reali. Ad esempio, una cucina minimalista vista in una maestosa casa a Dubai potrebbe non funzionare allo stesso modo in un piccolo appartamento in una città storica italiana, dove gli spazi sono diversi e i vincoli normativi richiedono soluzioni completamente differenti. In questi casi, l’obiettivo è quello di mantenere il fascino estetico che ha catturato l’immaginazione del cliente, ridefinendolo in modo che sia funzionale e adatto al suo stile di vita e alla sua casa.

Come personalizzare la tua casa e distinguerti dai trend social

Il motivo per cui le case sui social sembrano tutte uguali

E’ sempre stato evidente come ogni periodo storico portasse con sé uno stile di arredamento ben definito. Ogni epoca ha imposto tendenze e gusti distintivi che hanno influenzato le scelte delle persone. Tuttavia, oggi siamo di fronte a un fenomeno completamente nuovo: la tecnologia e i social media stanno accelerando e amplificando la diffusione delle tendenze in un modo senza precedenti, rendendole globali e ubiquitarie.

Lo smartphone, sempre a portata di mano, ha trasformato il nostro modo di vivere e percepire gli spazi. Grazie allo scroll continuo su piattaforme come Instagram, Pinterest, Facebook e TikTok, siamo costantemente inseguiti da immagini di interni super curati, case impeccabilmente decorate e stili di arredamento che diventano immediatamente trend per poi bruciarsi velocemente. L’accesso immediato e illimitato a queste immagini fa sì che le tendenze non siano più un’esclusiva delle riviste di design o dei grandi eventi di settore. Sono, invece, nelle mani di tutti, pronte a essere copiate e adattate ovunque nel mondo.

Se una volta uno stile richiedeva anni per diventare popolare, ora si diffonde in pochi giorni, raggiungendo una dimensione globale. Questo fenomeno ha sicuramente dei vantaggi, come l’accesso a una vasta gamma di idee e la possibilità di sperimentare stili che altrimenti non avremmo mai scoperto. Tuttavia, c’è anche un rovescio della medaglia: le case iniziano a somigliarsi tutte. La personalizzazione e l’individualità rischiano di essere schiacciate sotto il peso di tendenze globali massificate.

C’è anche un altro motivo per cui vediamo case molto simili sui social. Ricorda che queste piattaforme spingono i contenuti più di tendenza che offrono maggiori interazioni. Non è tutto così spontaneo come sembra: ormai sappiamo che video e immagini sono creati ad hoc per il piazzamento di prodotti, anche attraverso gli “influencer”. Le case che vedi potrebbero sottostare, quindi, a leggi di mercato, che spingono a comprare determinati mobili e oggetti alla moda, senza che tu te ne renda conto. Per non parlare poi dell’algoritmo, che una volta messo un like, ci propone tutte cose simili, sperando di guadagnare tempo di permanenza sulla piattaforma.

Un altro aspetto rilevante è che l’incessante scroll ha creato una specie di “ansia di prestazione” estetica. Vediamo case perfette in ogni dettaglio e ci sentiamo spinti a replicare quel livello di perfezione nelle nostre abitazioni. Questo può indurre ad avere false aspettative e a commettere diversi errori, come fare scelte che non sempre sono centrate sui nostri gusti personali o sul nostro stile di vita, ma che vengono fatte per paura di essere fuori moda o “non allineati” ai trend del momento.

La maggior parte delle persone, quando iniziano ad arredare la propria casa, sono piene di dubbi. Il che è normale: la casa incide molto sul nostro budget e sui nostri investimenti, quindi essere insicuri su scelte che ci condizioneranno a lungo termine è perfettamente umano e anche sensato. Una sorta di istinto di sopravvivenza.

Tuttavia, la paura di fare scelte sbagliate, combinata con la pressione sociale per aderire a un certo canone di estetica, porta alla ricerca esasperata di ispirazioni su ogni tipo di piattaforma. Questi social, pieni di splendide immagini di interni, ci offrono una miriade di soluzioni già “testate”, che sembrano la via più giusta per le nostre abitazioni. ma è proprio così?

Perché seguire le tendenze può essere un errore

Quando vediamo ripetutamente case arredate con gli stessi mobili o palette cromatiche o stili, finiamo per convincerci che quella sia la strada giusta da percorrere. Pensiamo che, poiché tutti lo fanno, sia una soluzione “sicura” e quindi valida, che ci possa tenere lontano dagli errori. Nasce così una sorta di conformismo visivo, che ci porta inevitabilmente a riprodurre stili già visti e confermati, senza metterci nulla di nostro, tutto per la paura di sbagliare. E’ il caso del successo dell’ultimo decennio del bianco e del grigio nell’interior design, senza attuare delle strategie per aumentare il comfort.

Il risultato? Case belle, sì, ma vuote di personalità: potrebbero essere le case di chiunque a qualunque latitudine del mondo. Case che, per quanto esteticamente gradevoli, non raccontano nulla delle persone che le abitano. Noi le chiamiamo “case da copertina”, perché sono case progettate per rispecchiare le mode del momento, piuttosto che per riflettere lo stile di vita e la personalità unica dei loro proprietari.

Il pericolo delle case “da copertina”

Il problema maggiore di seguire alla lettera quello che vediamo sui social è che rischiamo di perdere la nostra individualità. Abitare una casa che sembra un catalogo, un set fotografico impeccabile può sembrare l’ideale quando la si vede su un’immagine, ma quanto di quella casa parla davvero di te? Cosa dice della tua storia, dei tuoi gusti, delle tue passioni? E poi è adeguata alla tua famiglia o al tuo stile di vita?

Ogni casa ha una sua anima, un suo carattere e il compito di chi progetta è quello di ascoltarla e interpretarla al meglio. 

Intendiamoci bene, non si tratta di rinunciare alle tendenze, ma di saperle rielaborare con intelligenza e creatività. Una casa non dovrebbe mai essere un semplice “contenitore di cose alla moda”, ma un riflesso autentico della personalità di chi la abita, un luogo che evochi emozioni, che racconti esperienze e sogni.

La sfida che ti proponiamo oggi è questa: quella di prendere coscienza su questo tipo di conformismo nell’interior design e provare a creare un ambiente che ti rispecchi davvero. Vediamo come.

Come evitare di cadere nella trappola delle case tutte uguali

credit photo: Alvhem

Come non farsi influenzare dai social e creare una casa originale

Ecco alcuni consigli pratici per sfuggire alla tentazione di arredare la tua casa seguendo solo le tendenze del momento:

1. Prendi ispirazione, ma non copiare

I social possono essere una fonte straordinaria di idee, questo non significa che sono da copiare alla lettera. Fai un passo indietro. Guarda oltre il colore delle pareti, lo stile di tendenza o i mobili scelti, e prova a capire cosa ti attrae davvero di quell’immagine. È il mood generale che ti piace o qualche dettaglio specifico? Parti da lì e personalizzalo secondo i tuoi gusti.

2. Sperimenta con i colori

Non temere di usare i colori! Molte delle case che vediamo online seguono palette neutre perché sono “sicure” e funzionano con qualunque stile. Spesso infatti gli abitanti (o influencer) di quelle case mostrano le trasformazioni a distanza di settimane o mesi: perché è vero che una base neutra è come una tela, pronta a ricevere qualsiasi tendenza. 

Tuttavia, i colori neutri hanno bisogno di un attento studio delle texture, degli oggetti decor, per evitare ambienti asettici. Il che non è sempre così immediato da comprendere. 

C’è da dire che in molti casi, soprattutto se si è poco esperti, l’uso del colore può fare la differenza e dare carattere: che si tratti di una parete dipinta di una bella tonalità, di una poltrona che si accende di colore, di un grande quadro o di piccoli accessori decorativi, non avere paura di osare. I colori che scegli possono raccontare molto della tua personalità.

3. Aggiungi oggetti significativi

Non sottovalutare l’importanza degli oggetti che raccontano la tua storia. Che siano souvenir di viaggi, vecchie fotografie, acquisti dei mercatini dell’usato o mobili ereditati dalla tua famiglia, questi elementi daranno anima e autenticità alla tua casa. Le cose che amiamo, a cui siamo legati e che ci rappresentano rendono uno spazio unico e più accogliente.

4. Combina stili diversi

L’abbiamo già detto, ma lo ripetiamo: non esiste una regola ferrea che imponga di seguire uno stile d’arredamento in modo rigido. Quando diciamo di avere uno stile coerente per tutta la casa, non significa seguire una sola tendenza di arredamento. 

E’ la ricerca del nostro stile personale quello che conta davvero. Un mix bilanciato di stili, che combina elementi moderni con pezzi vintage o tocchi etnici, ad esempio, può creare un ambiente davvero unico, diverso dal tuo vicino di casa o da quello dei tuoi amici.

Ricorda: la tua casa non deve essere perfetta, ma deve raccontare la tua storia.

5. Investi in pezzi unici o artigianali

Se vuoi un ambiente che si distingua, investi in qualche pezzo antico o vintage, su misura o artigianale. Scegli alcuni mobili che non siano prodotti in serie e che abbiano una storia propria. Un tavolo in legno massiccio fatto a mano, un vecchio comò o un quadro dipinto possono trasformare completamente uno spazio anonimo.

6. Evita i set coordinati per paura

I mobili coordinati sono una tentazione forte e funzionale, che fa parte dello stile contemporaneo, ma non deve essere una scelta obbligata per paura di sbagliare. Non c’è nulla di male nel preferire spazi più originali, con mobili ed oggetti che ti rappresentano. La chiave è sempre l’equilibrio: evita l’eccesso, l’accumulo e mantieni uno stile curato e ordinato, ma non privare la tua casa di elementi che ami solo perché pensi non si adattino a un’estetica contemporanea.

Come evitare di cadere nella trappola delle case tutte uguali

credit photo: Historiskahem

La casa deve parlare di te, non delle mode

Mentre la tecnologia ha reso l’arredamento accessibile e condivisibile a livello globale, ha anche contribuito alla creazione di uno stile d’arredo sempre più omogeneo e ripetitivo. La sfida per te sarà trovare un equilibrio: sfruttare le ispirazioni globali, senza perdere di vista l’importanza della personalizzazione e dell’espressione della propria individualità attraverso la casa.

Alla fine della giornata, la casa è il tuo rifugio, il luogo dove ti senti più a tuo agio e che parla di chi sei. Non c’è nulla di sbagliato nell’essere ispirati dai social, ma cerca sempre di filtrare le idee attraverso il tuo gusto personale.

La casa deve parlare di te, non delle mode

credit photo: Historiskahem

Se vuoi una casa che sia davvero tua, non aver paura di fare scelte che potrebbero sembrare poco convenzionali o fuori moda. Segui il tuo istinto, osa con materiali, colori e oggetti che ti fanno sentire a casa.

E se ti serve aiuto per realizzare una casa che parli di te, siamo qui come professionisti per guidarti attraverso le nostre consulenze. La tua casa deve raccontare la tua storia, non quella di qualcun altro!

Rendi la tua casa unica: consigli per sfuggire all'omologazione dei social

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Anna e Marco DMstudio – CASE E INTERNI

1 Maggio 2024 / / Romina Sita

Hai presente quei separatori realizzati coi listelli di legno? Quelli leggermente distanziati tra loro che lasciano intravedere la “stanza dietro”? Questa tipologia di divisoria è molto di tendenza (e sinceramente piace molto anche a me), ma come si fa a realizzarne una per casa propria e soprattutto, come si fa a realizzarne una senza chiamare il falegname e senza praticare fori a parete e soffitto? Nell’articolo di oggi ti spiego delle soluzioni, a cui probabilmente non avevi mai pensato, per realizzare in autonomia una parete divisoria con listelli di legno “già pronte” e quindi senza ricorrere al falegname.

INDICE DEI CONTENUTI
Cos’è (e a cosa serve) una parete divisoria con listelli in legno
Parete divisoria fai da te VS parete divisoria del falegname
#1 Scaffale divisorio con mensole piccole

#2 Scaffale divisorio con mensole grandi
#3 Parete in listelli autoportante
#4 Scaffale freestanding generico

Mi è capitato diverse volte nel mio lavoro, cioè durante le consulenze di arredo online, di dover creare delle divisioni tra spazi all’interno di una stanza. La casistica più comune è quando non è presente l’ingresso in una zona giorno e si ha l’esigenza di creare un piccolo spazio raccolto per separare il momento caotico del rientro a casa, da chi invece è già in casa e sta svolgendo la propria attività in salotto.

Ma non solo nell’ingresso, una parete divisoria in legno può essere utile anche in una camera da letto per separare la zona letto dalla zona armadi o dalla zona studio.

Ecco qualche esempio di parete divisoria realizzata con listelli di legno.

Cos’è (e a cosa serve) una parete divisoria con listelli in legno

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Una parete divisoria in legno non è nient’altro che una serie di listelli di legno stretti e lunghi posizionati paralleli tra loro, generalmente in direzione verticale, e ad una distanza fissa (lasciando uno spazio tra un listello e l’altro). Questa paratia consente di separare senza oscurare del tutto uno spazio dall’altro, aumentandone la funzionalità e dando quel tocco decorativo in più che renderà la tua casa accogliente.

Possiamo aggiungere ancor più funzionalità inserendo ad esempio delle mensole (utili magari per appoggiare un pratico svuotatasche e ulteriori decorazioni come vasi e oggetti) o dei ganci appendiabiti. Qui mi sto immaginando la situazione di utilizzo più frequente di queste pareti divisorie: la zona ingresso.

Se stai progettando il tuo ingresso, in questo articolo ti lascio qualche idea per arredare e organizzare la zona ingresso.

“La zona di ingresso rappresenta il biglietto da visita della casa; entrando avete la prima impressione di tutta la casa, una sensazione che si caratterizza da ciò che vedete davanti a voi.
Se entrando trovate uno spazio organizzato, sapete dove appoggiare la borsa, le scarpe e la giacca, allora le emozioni saranno sicuramente positive.
Se invece, entrando, trovate disordine e appoggiate le cose nel primo posto che capita (perché non sapete dove farlo), allora vi si innescheranno una serie di emozioni negative, di disagio, al limite dell’arrabbiatura.
Quando l’ingresso è in ordine, siamo più invogliati ad agire allo stesso modo per tutto il resto della casa.”

Uno spettacolo di casa di Romina Sita

Avere un ingresso ordinato o piacevole alla vista è fondamentale per scaturire sensazioni di benessere e agio.

Una parete divisoria in legno è una valida soluzione per dare valore a quel momento di rientro a casa, di passaggio tra interno e esterno. Inoltre il legno, essendo un materiale naturale, in abbinamento eventualmente anche al verde delle piante, ha un enorme potere benefico nei nostri confronti, capace di ridurre il cortisolo nell’organismo (ormone dello stress) e quindi migliorare certamente il nostro umore.

Parete divisoria fai da te VS parete divisoria del falegname

Bene, ora che abbiamo capito cos’è e a cosa serve, ti spiego le soluzioni che propongo nei miei progetti per realizzarne una in autonomia, senza bisogno dell’aiuto di un falegname.

Non per togliere nulla al falegname, ma a volte, per necessità e esigenze personali, non sempre si ha la possibilità di ricorrere a un professionista, un pò perché si vuole creare una soluzione temporanea e un pò perché potrebbe non importare più di tanto che l’intervento sia di estrema qualità.

In generale se desideri un lavoro svolto a regola d’arte e durevole nel tempo ti suggerisco di rivolgerti ad un professionista, ma se invece la qualità ti interessa fino a un certo punto e sei alla ricerca del miglior compromesso tra qualità e prezzo allora rimani qui perché ti sto per mostrare 4 valide alternative alle pareti divisorie più comuni che vedi sul web.

4 idee per la parete divisoria

Scaffale divisorio con mensole piccole

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Scaffale divisorio in rovere by La Redoute

Un divisorio di ridotta profondità che lo rende versatile, con mensole integrate. Volendo, sull’altro lato puoi aggiungere dei ganci appendiabiti come questi e incrementare la funzionalità a questo elemento di arredo.

Scaffale divisorio con mensole grandi

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Scaffale a doghe by La Redoute

Questo è un mix tra una scaffalatura e una parete divisoria, ma pur sempre con l’aspetto estetico dei “nostri” listelli in legno accostati tra loro.

Soluzione più adatta a chi non ha uno spazio troppo costretto e può permettersi un arredo di ingombro maggiore.

Parete in listelli autoportante

parete-listelli-xlam
Parete divisoria con mensola by XLAB

Ci sono brand come XLAB realizzano pareti divisorie con listelli di legno molto simili a quelle che chiederesti al falegname ma prefabbricate, già pronte in differenti misure, ma la cosa più interessante è che per installarle non devi forare né pavimenti né soffitti. In questa pagina è spiegato il loro procedimento.

Scaffale freestanding generico

Dida: Scaffale legno e metallo by Westwing

Questa tipologia è leggermente diversa dalle precedenti perché è composta da legno e/o altri materiali e colori. Ha un’estetica diversa ma rimane pur sempre una valida alternativa per separare uno spazio dall’altro all’interno della stessa stanza. Di questa tipologia di scaffale ne puoi trovare svariate versioni, forme e colori (ti lascio qui sotto qualche immagine con link).

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  • scaffale-divisorio-sklum-idea-4
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(su tutti i prodotti Kave Home puoi usufruire di uno sconto del 5% usando questo codice AFFROMINASITA)

Spero che queste idee ti siano utili per rendere bella, accogliente e funzionale la tua casa.

Desideri supportare il mio progetto?

Condividi il link di questa pagina a quella tua amica, parente o collega che non ha un ingresso vero e proprio, ma che desidera separare la zona ingresso dal resto della stanza. La parete divisoria in legno sarà per lei un ottimo suggerimento da cui prendere ispirazione.

Ciao e alla prossima.

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L’articolo Parete divisoria con listelli in legno: 4 idee pratiche senza ricorrere al falegname (e senza bucare pavimento e soffitto) sembra essere il primo su Romina Sita.

17 Aprile 2024 / / Romina Sita

Ti piacerebbe fare una composizione di oggetti insieme a me? Non sono necessari chissà quali oggetti particolari e costosi. Molto spesso abbiamo già gli oggetti “giusti” in casa, si tratta solo di saperli comporre per valorizzarli al meglio e rendere la nostra casa piacevole da guardare (e da vivere). In questo articolo ti spiego passo a passo, come realizzare lo styling di una composizione facile facile e con semplici oggetti che hai in casa. Sei pronta per metterti subito all’opera? Allora iniziamo, no?

Perché dovresti realizzare una composizione di oggetti (armonica)?

Hai presente quel mobile lì vicino all’ingresso pieno di oggetti, oppure quella mensola che hai tanto desiderato, perché ti sembrava che rendesse più accogliente la casa, ma che però ora che la guardi non è proprio come te l’eri immaginata?

Non ti demoralizzare, comprendo la tua frustrazione, ma c’è una soluzione. Quale? Smettere di piangersi addosso, e iniziare subito a rimediare.

Molto spesso le intenzioni sono buone, si parte con la buona volontà, col piede giusto e poi non si sa perché, ma qualcosa non va secondo i piani. Le superfici di casa cominciano a sovraccaricarsi, oppure quella composizione di oggetti così bella che hai visto sul web, fai fatica a ricrearla.

Gli oggetti decorativi giocano un ruolo fondamentale nella casa (lo spiego attentamente anche qui nel mio corso per diventare la stylist di casa tua), anche se sono apparentemente piccoli e ingenui, quando sono insieme fanno massa. Questa massa può essere bella e quindi valorizzare tutto il contesto o brutta e quindi sminuire e sovrastare anche quello che può essere un bell’arredamento.

Questo è il potere degli elementi decorativi.

Oggi ti voglio spiegare, attraverso un esercizio di styling, come puoi realizzare una composizione di oggetti armonica, piacevole da guardare e che quindi valorizza il tuo contesto di casa.

Esercizio pratico di styling

Ipotizziamo che tu abbia un bel mobile su cui realizzare una piacevole e accogliente decorazione. 

preparazione-composizione

Tutte quante, bene o male, abbiamo in casa un paio di vasi, un paio di libri con una bella copertina e un oggetto decorativo piccolo, come può essere una candela, una statuina o una scatolina carina.

oggetti

Basta, non ti serve altro.

Non servono chissà quali oggetti costosi per realizzare una bella composizione. Questi che andrai ad utilizzare sono oggetti che hai già in casa, che quindi ti piacciono, che quindi ti rappresentano e che quindi caratterizzano tue la personalità.

Hai necessità di identificare la tua personalità? Clicca qui per scoprire insieme a me, una volta per tutte, il tuo stile di arredo.

Ora ti chiedo, tu come posizioneresti questi oggetti sul mobile?

Così?

composizione-step-1

Mmh no… così non funziona perché non c’è dinamismo delle altezze.

La linea tratteggiata rappresenta un movimento piatto e costante delle altezze. Per dinamismo si intende più “su e giù” e quindi non solo una grande diagonale, ma tante diagonali che vanno appunto su e giù.

composizione-step-2

Ok così va meglio, c’è il dinamismo nelle altezze, ma compare però un altro errore.

Quale secondo te?

composizione-step-3

Qui gli oggetti non fanno gruppo, sono singoli e separati, non interagiscono tra loro e gli occhi non sanno bene dove guardare. Quindi anche così la composizione non funziona.

Ok, togliamo tutto e ricominciamo la composizione da capo.

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Prima di dirti come correggere la composizione, ti svelo una tip che (forse) ti svolterà la vita (si beh, forse sono un pò esagerata), però ascoltala bene.

TIP: Non è necessario riempire tutto lo spazio del mobile con gli oggetti.

Sì, si può anche arredare l’intera superficie del mobile, ma l’intera composizione deve risultare armonica. Ti suggerisco di partire dalle cose semplici e pochi oggetti… ad aggiungere si fa sempre in tempo.

Dato che ne utilizziamo pochi, creiamo una composizione laterale.

Quando si realizza una composizione si inizia dall’oggetto più grande o più alto, nel nostro caso iniziamo dal più alto e lo posizioniamo lateralmente rispetto al mobile.

Poi accostiamo di fianco il vaso più basso.

I 2 vasi non devono essere vicini, ma non appiccicati, cioè, guardandoli frontalmente, devono apparire leggermente sovrapposti.

Successivamente appoggiamo la coppia di libri ordinati uno sull’altro (assicurati che quello piccolo sia sopra) e poi rimane la candela.

La candela puoi metterla vicino ai vasi (sempre leggermente sovrapposta) oppure sopra i libri.

composizione-step-5

Ecco fatto, tutto qua.

Vedi come risulta tutto più armonico?

Te lo dicono i tuoi occhi…

Chiudili un istante e riaprili guardando l’immagine. Vedi come sanno subito dove devono guardare, cioè verso la composizione?

Fai la stessa cosa con l’immagine iniziale e vedrai la differenza!

E ora?

Volendo ora possiamo arricchire ulteriormente la composizione con altri oggetti.

composizione-oggetti-realizzata

Se hai dei rami essiccati, puoi inserirli in uno dei 2 vasi.

Quale dei 2? Se c’è molta differenza di altezza tra il vaso alto e quello basso, ti suggerisco di metterli in quello basso (altrimenti si creerebbe troppo sbilanciamento di altezza tra i 2 vasi).

Se invece la differenza è poca e desideri slanciare verso l’alto la composizione, allora li puoi mettere tranquillamente nel vaso più alto.

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Hai anche un poster con cornice? Puoi aggiungerlo dietro la composizione, senza che essa lo copra troppo.

In questo caso però allontanerei dai vasi, i libri con la candela e creerei un altro gruppo di oggetti.

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E se hai un bell’oggetto da esibire, come una macchina fotografica vintage?

Mettila bella in vista e sostituiscila alla candela, che andrà vicino ai vasi per fare gruppo con loro, e il tuo bell’oggetto vintage assumerà importanza perché sarà elevato dai 2 libri.

E ora?

Ora non ti resta che metterti all’opera!

Ora non hai più scuse! Sai esattamente come creare una composizione armonica con gli oggetti che hai già in casa.

Sono curiosissima di vedere il risultato, quindi se ti va, puoi condividermi le foto del prima e dopo del tuo mobile (in DM su Instagram o inviando una email a: info@rominasita.it)

Sarò entusiasta di vedere la trasformazione.

Ecco un recap di tutto ciò che ti ho appena spiegato.

L’articolo Esercizio pratico di styling: creiamo insieme una composizione facile, con oggetti che hai già in casa sembra essere il primo su Romina Sita.

7 Marzo 2024 / / Romina Sita

Questo articolo ce l’ho in canna da tempo e finalmente sono pronta per lanciarlo! Desideravo da tanto parlare della stanza più amata dalle donne, ma dato che ne stavo per progettare una per casa mia, ho scelto di aspettare per mostrarti nel dettaglio tutte le scelte progettuali che ho compiuto e messo in pratica, in modo tale che tu possa prendere ispirazione per realizzare la tua. In particolare ti racconterò di tutti gli step che ho compiuto per arredare e organizzare la lavanderia della mia casa nuova.

INDICE DEI CONTENUTI
Immagina la tua lavanderia dei sogni
Come arredare e organizzare la lavanderia in 7 step
#1 Ricerca

#2 Scelta del fornitore
#3 Dimensionamento dei mobili
#4 Planner
#5 Confronto
#6 Montaggio dell’arredo
#7 Organizzazione degli oggetti

Devi sapere che mi sono trasferita da poco più di un mese in una casa nuova che abbiamo ristrutturato nel 2022-23 con tanta fatica e pazienza!

Una casa magnifica, che rispecchia la mia casa dei desideri. Guarda, sono ancora emozionata nel scrivere, da quanto sono entusiasta di questa nuova avventura.

Ho intenzione di mostrartela tutta pian piano qui sul blog andando ad esaminare ogni stanza e dettaglio stilistico compiuto. Che dici, ti piace come idea?

In questo articolo, come ti dicevo, ci dedichiamo alla lavanderia, la stanza credo più amata dalle donne!

Immagina la tua lavanderia dei sogni

Nella casa “vecchia” avevo già una stanza dedicata alla lavanderia, ma era scomoda, in soffitta e inoltre non era organizzata in modo efficiente. Accumulavo i vestiti lavati e asciugati delle lavatrici fatte durante la settimana e solo nel weekend, precisamente il sabato mattina, li portavo giù sul tavolo della cucina e mi mettevo a piegare quella montagna enorme. In questo modo, ogni sabato mattina impiegavo almeno un’ora per piegare i vestiti. Se poi ci aggiungiamo interruzioni varie, come ad esempio seguire i bimbi durante lo svolgimento dei compiti, l’operazione di piegatura si prolungava in modo esponenziale.

Quando ho pensato alla divisione degli spazi di questa casa, ho desiderato fortemente una lavanderia al piano dell’appartamento, una lavanderia con tutto ciò di cui ha bisogno e soprattutto un bel tavolo su cui appoggiare i vestiti da piegare.

Ecco questi erano un pò i miei requisiti principali. Ognuno ha i propri, secondo i gusti ed esigenze personali.

Ti invito, se stai progettando la tua lavanderia, di fare questo primissimo step di ricerca per identificare cosa deve necessariamente esserci, cosa invece desideri e cosa invece ti piacerebbe ma che non è poi così indispensabile (questo è un pò il principio di cui parlo anche nel mio libro “Uno spettacolo di casa”).

La mia lavanderia, per come erano strutturate e organizzate le altre stanze della casa, ho deciso che dovesse contenere anche altre categorie di oggetti come: i prodotti e accessori per la pulizia della casa, la scopa, la scopa elettrica, il secchio, la lavapavimenti, le medicine e altri accessori.

Scendo nel dettaglio, non perché voglio dirti i fatti miei, ma perché voglio farti vedere quanto è importante entrare nel dettaglio quando si progetta la lavanderia o qualsiasi spazio della casa.

Ripeto, ognuno ha le proprie esigenze logistiche, io ti condivido le mie perché penso possano esserti di ispirazione.

Il concetto di base è quello di suddividere le categorie di oggetti che hai in casa e ad ognuna assegnargli un solo posto.

Ad esempio, idea iniziale che poi non ho attuato, potresti mettere il lavanderia i cavi elettrici, dispositivi elettronici, pile, scotch e colla, accessori per incartare i regali, ecc… 

Ora ho una lavanderia che rispecchia le mie esigenze. Sono qui da poco, ma è sempre in ordine!

Prima invece lasciavo indietro i vestiti da piagare e me li accumulavo durante il weekend. Ora invece, essendo tutto su un piano riesco a gestire meglio i tempi, i bimbi che corrono e giocano per casa, la roba sul fuoco e ritagliarmi dei momenti specifici per piegare i vestiti, pur avendo sotto controllo ciò che succede in casa.

Come arredare e organizzare la lavanderia in 7 step

Una volta che ho deciso il luogo, ovvero la stanza, e la categoria di oggetti che la lavanderia deve contenere, sono partita col progetto!

Arredare la lavanderia non deve essere uno stress, anzi ti devi divertire e goderti ogni singolo passaggio che compi per raggiungere il tuo obiettivo.

Ti mostrerò la mia lavanderia nuova come esempio, sperando possa esserti di ispirazione e accompagnandoti attraverso consigli e ragionamenti che ho compiuto per realizzarla.

Ricerca

arredare-la-lavanderia-adore-magazine
Foto by Home Adore

Mi innamoravo ogni volta che vedevo quelle fantastiche lavanderie su Pinterest.

Sono sempre stata attirata da quel tipo di lavanderia con struttura monoblocco come se fosse una cucina.

Così mi son detta: “Ok, voglio anche io arredare la mia lavanderia così!”

Scelta del fornitore

Mi son chiesta: “Bene, come si fa?”

Posso andare nel negozio dove ho comprato la mia cucina Febal (qui metterò il link alla mia cucina non appena le dedicherò un articolo!), oppure affidarmi al mio buon caro e vecchio arredo di Ikea.

Da Ikea avevo 2 opzioni: utilizzare il planner Metod (quello più utilizzato per la cucina) oppure il planner Enhet che è una versione più economica ed è utilizzato per progettare sia la cucina sia la lavanderia perchè ha proprio componenti specifici per la lavanderia.

Ho sviluppato la progettazione con entrambi i planner e alla fine ho scelto Enhet.

Quando si deve arredare la lavanderia, scegliere il fornitore fin dall’inizio è importante per avere un riferimento concreto riguardo le dimensioni dei moduli dei mobili e la loro estetica.

Dimensionamento dei mobili

Mi sono posta alcune domande che mi aiutassero ad analizzare le mie abitudini ed esigenze (in modo tale da riuscire ad arredare la lavanderia nel modo più efficiente possibile):

  • Quali elettrodomestici devo inserire? Lavatrice e asciugatrice
  • Come li voglio posizionare? Uno a lato dell’altro, perché uno sopra all’altro non lo posso fare dato che ho il soffitto basso.
  • Ho bisogno di un lavandino? Sì certo, per lavare a mano e per riempire/sciacquare accessori per la pulizia dei pavimenti. 
  • Ho bisogno di un piano di appoggio? Ovvio che sì, voglio prendere l’abitudine di piegare e riporre subito i vestiti non appena sono pronti dopo il passaggio in asciugatrice. Un piano grande e ad altezza comoda per me, è ciò che mi ci vuole.
  • Che ingombro hanno le categorie di oggetti che voglio inserire? Medio, piccoli, tranne le scope che hanno bisogno di una vano alto almeno …. (e mi sono andata a misurare l’altezza della scopa più alta che ho)
  • Desidero dei vani a giorno? Non li amo particolarmente perché ho sempre la paura di non riuscire a tenerli in ordine come vorrei e inoltre “rubano” spazio contenitivo. Quindi vorrei inserire solo un piccolo vano a giorno, trovando così il giusto compromesso per evitare che la stanza diventi fredda e impersonale.

Planner

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Definiti un pò i vani che mi occorrono, apro il planner e comincio a comporre la mia lavanderia.

Premetto che il planner Enhet non è fatto benissimo come il Metod (ho fatto fatica a personalizzarlo) ma alla fine ce l’ho fatta.

Sull’estetica avevo le idee già precise, volevo mantenere la palette presente in tutta la casa, quindi mi bastava semplicemente seguire quella linea guida (anche qui mi sa devo scrivere un articolo dedicato alla moodboard della mia casa, vero?)

Anche se avessi deciso di affidarmi ad un negozio diverso da Ikea, configurare la disposizione dei mobili con il planner, è utile per fare ragionamenti ed essere più sicuri delle proprie scelte. Infatti la cucina, ad esempio, l’abbiamo acquistata da Febal, ma prima mi ero fatta il progettino da sola col planner Metod….anche per avere un confronto sul prezzo.

Confronto

Mi confronto un attimo con mio marito, architetto anche lui, per chiedere conferma sulla posizione degli elettrodomestici rispetto agli attacchi idrici ed elettrici predisposti… e via con l’acquisto!

Montaggio dell’arredo

Io, con mio marito e anche l’aiuto di mio papà, abbiamo montato la lavanderia (se ti affidi ad un altro negozio, probabilmente il montaggio è già compreso, ma anche con Ikea comunque si può usufruire del servizio di montaggio).

Successivamente è venuto l’idraulico per fare tutti gli allacciamenti idrici: lavandino, lavatrice e asciugatrice.

Organizzazione degli oggetti

L’organizzazione è la parte finale, ma fondamentale, di un progetto di arredo funzionale.

Avevo già pianificato tutto in precedenza, cioè cosa mettere dove, quindi mi è bastato riempire i mobili come da programma.

Mobile alto
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Le scope e oggetti simili nel vano alto. Nei ripiani sopra ho posizionato gli accessori della scopa elettrica, gli stracci, le borsine di carta e le borsine di plastica. Questi ultimi li ho riposti temporaneamente dentro a delle scatole da scarpe  (perchè volevo verificare il loro ingombro), ma ho intenzione di comprare degli organizer uguali (esteticamente) tra loro.

Tips: Organizer uguali donano un ulteriore sensazione di ordine.

Ecco, osserva la foto qui sopra e immagina se al posto delle 2 scatole blu e quella grigia ci fossero 3 scatole carine (tipo in vimini o semplicemente bianche lisce), riesci a percepire come cambierebbe l’estetica di questo vano? Ok che è chiuso e non lo vede nessuno, ma anche l’occhio (di noi donne di casa) vuole la sua parte!

Pensile 1
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Qui ho inserito le medicine, i prodotti per la medicazione, i fazzoletti di scorta e accessori vari come la macchinetta per l’aerosol e quella per provare la pressione.

Pensile 2
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Questo è ancora incasinato perchè non ho ancora finito di sistemare tutte le cose del trasloco! Mancano ancora delle mensole e piani di appoggio in casa, per cui qui vorrei tenere tutti gli oggetti di home decor in fase di non utilizzo (ora li ho buttati temporaneamente qui a caso!)

Pensile a vista
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Questo è la mio piccolo angolino cozy, che ha sia una funzione, perchè tengo a vista i detersivi (ho cercato dei contenitori belli da vedere) e gli accessori di utilizzo frequente per il bucato, sia una funzione estetica, per ricreare un piacevole styling con oggetti decorativi e libri in tema con la stanza in cui sono collocati (libri sull’organizzazione e pulizia della casa).

Mobile sotto il lavandino
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Infine qui ho inserito tutti i prodotti di pulizia di tutta la casa e le scorte (tranne quelli per il bagno che ho preferito riporre in bagno). Sono tutti organizzati in modo che io li possa facilmente vedere e utilizzare. Molto carino e pratico questo accessorio appena acquistato, con il cassetto estraibile per riporre spugne e oggetti più piccoli.

Il portabiancheria 
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Poi c’è lui, quello che io chiamo il mobiletto “Mamma ho perso l’aereo” perché mi ricorda troppo la casa McCallister con la botola per lanciare i vestiti direttamente giù nella lavanderia al seminterrato.

Dato che abbiamo 2 bagni in casa (si si, anche qui urge un articolo dedicato!) volevo trovare una soluzione carina e pratica per riporre la biancheria sporca. Anziché mettere i cesti in ogni bagno, che spesso diciamocela tutta, sono pure bruttini da vedere, ho optato per questa soluzione: un unico vano in cui riporli… e i bimbi (e non solo) si divertono a lanciare i vestiti per infilare il buco!

Nel buco inferiore abbiamo destinato i capi scuri e sopra quelli chiari. Poi ci penserò io a suddividerli ulteriormente per i vari programmi della lavatrice, ma è già un aiuto non indifferente.

Anziché avere un unico cestone, ma i capi già suddivisi, riesco anche ad avere una stima di quando è il momento di fare una lavatrice bella piena.

Sulla mensolina sopra invece ho semplicemente riposto una bacinella per il bucato a mano.

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Eccoci qua, direi di averti detto tutto.

Spero che questo articolo ti sia stato utile o di ispirazione per arredare e organizzare la tua lavanderia.

Mi raccomando, ascolta le tue esigenze, studia le tue abitudini, o quelle che vorresti intraprendere, e organizza il tutto in modo che sia il più possibile funzionale.

A presto e buona trasformazione della tua lavanderia.

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L’articolo Come arredare e organizzare la lavanderia: la soluzione realizzata a casa mia sembra essere il primo su Romina Sita.

1 Novembre 2023 / / Romina Sita

Quando si arreda casa, ci si ritrova nel momento fatidico in cui bisogna scegliere le lampade di ogni stanza. Specialmente negli ambienti più grandi, come la zona living, sorge una problematica: quella di dover abbinare (esteticamente) più lampade insieme. In questo articolo ti illustro quale criterio adottare per imparare a scegliere e abbinare insieme le lampade e sentirti quindi più sicura delle tue scelte.

INDICE DEI CONTENUTI
L’importanza di avere più punti luce in una stanza
Quali sono le tipologie di lampade
Come abbinare esteticamente le lampade in una stessa stanza
#Strada A
#Strada B

L’importanza di avere più punti luce in una stanza

Ogni stanza ha una sua funzionalità generica e, a sua volta, ogni stanza può contenere una o più funzioni.

Per funzioni si intendono specifiche attività che si compiono all’interno di determinate aree della stanza. Ogni funzione ha la necessità di essere illuminata a dovere per poter svolgere la vita domestica in modo agevole e senza stress.

Non necessariamente però l’illuminazione deve rispondere ad una esigenza di tipo funzionale. Magari vogliamo solo creare atmosfera o semplicemente vogliamo decorare in modo unico e personale la nostra casa.

Avere più punti luce, e non solo la luce generale della stanza (quella a soffitto a centro stanza per intenderci), permette di creare un interno sicuramente più interessante sia a livello estetico sia funzionale.

Se prendiamo in esame ad esempio una stanza living, potrebbe presentarsi questa configurazione di lampade:

  • Una lampada a sospensione sopra alla zona salotto, una lampada da terra vicino al divano e un’altra sospensione sopra al tavolo da pranzo.

Oppure:

  • Una lampada da soffitto sopra alla zona salotto, una lampada da tavolo sulla madia e una lampada a sospensione sopra al tavolo da pranzo.

Oppure ancora, se ci spostiamo in camera da letto, potrebbero essere presenti:

  • Una lampada da soffitto a centro stanza e due lampade da tavolo (comunemente chiamate anche abat-jour) sui due comodini.

Da questi esempi hai capito chiaramente che alcune stanze della casa, generalmente quelle più grandi, possono contenere due o più tipologie di lampade.

Quali sono le tipologie di lampade

Per tipologia di lampada intendo il tipo di corpo illuminante, ovvero, detto in parole semplici, quell’arredo che contiene la/le lampadine, che emettono la luce e che quindi illuminano o decorano lo spazio.

Esistono 5 tipologie di lampade (ne ho parlato anche in questo articolo, ma le riassumo anche qui):

LAMPADE A SOSPENSIONE

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Klea by Westwing

LAMPADE DA SOFFITTO

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Pastore by Westwing

LAMPADE DA TERRA

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Lisana by Westwing

LAMPADE DA TAVOLO

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Vica by Westwing

LAMPADE DA PARETE

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Sfera by Westwing

Ora ti chiederai:

“Come faccio ad abbinare più tipologie insieme? Oppure, perché no, anche lampade della stessa tipologia insieme?”

Come abbinare esteticamente le lampade in una stessa stanza

Ci sono 2 strade che possiamo percorrere per abbinare tra loro più lampade.

La prima è sicuramente più semplice da apprendere, ma più limitante, perché non dipende da noi, ma dalle aziende produttrici delle lampade stesse.

La seconda invece è appena più complessa da applicare (ma io te la spiegherò facile!), ma sicuramente più versatile, applicabile ad ogni situazione e più creativa.

Strada A: Il coordinato

Alcune aziende producono linee di lampade di diversa tipologia e coordinate tra loro. Ti basti pensare alla linea IC Lights di Flos, oppure, alla serie Dione di Kave Home, oppure ancora alla linea Pulmi di Kave Home.

Sulla “strada A” non puoi certo sbagliare l’abbinamento.

Strada B: Segui un filo conduttore

Questa strada ti porta a selezionare e scegliere le singole lampade che compongono la tua stanza, seguendo un filo conduttore.

Una linea guida che ti permetterà di abbinare insieme qualsiasi tipologia e quantità di lampade contenute in una stessa stanza.

Come si fa?

Prima di spiegarti come abbinare ogni singola lampada, vorrei prima fare un passo indietro.

Innanzitutto dobbiamo capire quale estetica di lampade si adatta bene allo stile di arredo della tua stanza.

Guardati intorno e osserva i materiali, le forme e i colori prevalenti. Prendi proprio carta e penna e butta giù un elenco di quelli che potrebbero essere i tratti distintivi del tuo stile. Non è necessariamente indispensabile dare un nome al tuo stile, è sufficiente identificare le caratteristiche più ricorrenti.

Ora poniti qualche domanda riguardo l’estetica che potrebbe avere la tua serie di lampade abbinate insieme:

  • “Quale design (linee e forme) di lampada rispetta i medesimi tratti distintivi dello stile esistente della stanza?”
  • “Se la lampada fosse in metallo, di quale colore sarebbe? Lucido, opaco o satinato?”
  • “Potrebbe contenere parti in tessuto? Se sì, si adatterebbero bene al contesto?”
  • “Se ci fosse un inserto in legno, come sarebbe? Liscio oppure impagliato?”

Accompagna queste domande con una ricerca online sulle lampade che potrebbero piacerti.

Puoi attingere da: WestwingNow, Maisons du Monde, Kave Home, ecc… 

Quando avrai più o meno definito lo stile di una lampada tipo, che caratterizzerà il tuo spazio, dobbiamo andare a creare una sorta di coordinato.

Anche se non sarà un coordinato perfetto, come abbiamo visto nel caso della strada A, dobbiamo cercare di trovare un filo conduttore che colleghi l’estetica di una lampada con l’altra, in modo da creare armonia, nonché una selezione accurata e pensata.

Qual è il segreto per abbinare le lampade insieme?

Le lampade che desideri abbinare, dovranno avere uno o più elementi in comune. Per elemento in comune intendo: la forma (anche se non è identica, deve essere chiaro un richiamo), il materiale, oppure il colore.

È un pò come per i cuscini del divano in cui deve esserci un collegamento visivo tra un cuscino e l’altro, in questo caso, tra una lampada e l’altra.

Ti mostro subito qualche esempio per farti comprendere meglio.

ESEMPIO 1.

Elementi in comune: ottone, linee filiformi, forme pulite e geometriche.

ESEMPIO 2.

Elementi in comune: metallo nero opaco, sfere in vetro opalino.

ESEMPIO 3.

Elementi in comune: color avorio, bianco, forme organiche.

Da ora in poi, se devi abbinare più lampade insieme all’interno della stessa stanza, ora sai come procedere.

Quale strada penserai di percorrere, la strada A, più facile e veloce o la strada B, più difficile ma creativa?

Ciao e alla prossima.

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L’articolo Come abbinare le lampade (anche di diverso tipo) in una stessa stanza sembra essere il primo su Romina Sita.

6 Settembre 2023 / / Romina Sita

Il colore… quanti articoli avrai già letto sul colore sul web? E quanti ormai ne ho scritti anche io! Ma ne manca uno secondo me importante. Uno specifico dedicato a chi ha una casa già arredata, a chi presta già attenzione alla tematica del colore, ma che, osservando la propria stanza preferita percepisce che qualcosa non va, che nonostante tutte le attenzioni prestate finora sulla scelta del colore, si sente che c’è qualcosa di sbagliato, ma non si sa cosa. In questo articolo desidero fare chiarezza nella tua mente e portarti a fare i giusti ragionamenti, anche attraverso un esercizio pratico, per capire gli errori compiuti e successivamente scegliere, bilanciare ed eventualmente aggiustare i colori in casa tua.

INDICE DEI CONTENUTI
Il problema più diffuso sulla scelta del colore in casa
Come sarebbe la tua casa se fosse cromaticamente armonica
4 step per imparare a scegliere, bilanciare e (eventualmente) aggiustare i colori in casa
#1 Step
#2 Step
#3 Step
#4 Step
Un consiglio in più

Il problema più diffuso sulla scelta del colore in casa

Capita molto spesso di arredare casa un pò a pezzi (arredi acquistati man mano nel tempo, durante il corso della vita all’interno di essa) oppure di fretta e senza nemmeno avere una visione di insieme dell’estetica della casa.

Perciò, presi un pò dall’inesperienza o dalla voglia di fare tutto e subito, si tralasciano certi aspetti, certe problematiche, che poi tornano a galla nel corso degli anni.

Uno di questi potrebbe essere proprio la disarmonia cromatica. Potresti ritrovarti in uno spazio di casa con:

  • Troppi colori > Effetto caotico 
  • Pochi colori > Effetto piatto e triste
  • Colori mal bilanciati > Effetto di squilibrio e confusione

Come sarebbe la tua casa se fosse cromaticamente armonica

Una casa cromaticamente armonica è una casa in cui ogni cosa è al suo posto, ogni colore è al suo posto. Una casa in cui ogni volta che varchi la soglia d’ingresso, i tuoi occhi provano una sensazione di ordine, armonia e la tua mente una sensazione di pace e relax.

Questo è lo scenario che sogno per tutte le mie lettrici. Spero con questo articolo di ispirarvi e di aiutarvi a raggiungere questo magnifico obiettivo.

Sì sono una sognatrice, perché credo che nella vita tutto (o quasi) sia possibile, basta solo crederci, e questo crederci, ti aiuterà a trovare il modo di farlo. 

Quando sono entrata nel mondo dell’home styling ho scoperto qualcosa che non potevo non condividere. Qualcosa che se ho imparato a fare io, allora può impararlo qualcun altro.

Cosa significa Home Styling?

L’abbinamento armonioso di oggetti, forme, materiali, colori, pattern… tutte cose bellissime da vedere, ma se tutte queste cose non avessero un effetto benefico (oltre che per gli occhi) anche per la mente, non sarei qui!

Quando mi sono sposata e sono venuta a vivere nella casa in cui mi trovo tutt’ora, non avevo le conoscenze in materia che ho ora. Infatti lavoravo come Interior Stylist da poco più di 1 anno e solo col tempo, grazie a tutto ciò che ho appreso e all’esperienza, ho capito quali fossero gli interventi di Home Styling da applicare anche a casa mia!

Ma soprattutto ho imparato che sono le tecniche visive e non gli elementi d’arredo costosi a fare la differenza tra una casa “che ti vergogni di mostrare” e una casa che ami vivere ogni giorno, che ti dona serenità e che “non vedi l’ora di far vedere a tutti”.

4 step per imparare a scegliere, bilanciare e (eventualmente) aggiustare i colori in casa

Questo articolo nasce con l’intento di aiutarti a fare chiarezza, comprendere gli eventuali errori compiuti e imparare a correggerli da sola.

Con un metodo step by step ti spiego come trasformare un interno cromaticamente caotico, in uno equilibrato e armonico.

Prima di aggiungere colore in casa dobbiamo capire se possiamo aggiungere colore e, come a volte capita, valutare se è il caso di togliere o sostituire qualche elemento di disturbo che ci allontana dall’armonia cromatica.

Nel metodo step by step che ti andrò al illustrare imparerai come:

  • Scegliere colori nel caso in cui ne avessi pochi,
  • Bilanciare i colori nel caso in cui la quantità di colore fosse ok ma noti che qualcosa non va e non ti soddisfa al 100%,
  • Aggiustare i colori nel caso in cui avessi una cozzaglia di materiali e colori che creano caos e disarmonia.

Sei pronta?
Iniziamo con un’attenta analisi dello stato di fatto: i materiali presenti, le loro quantità e il loro posizionamento all’interno della stanza.

Per semplificare l’operazione ti suggerisco di analizzare una stanza alla volta.

STEP #1

Fai un check sullo stato di fatto

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Identifica i colori (materiali) presenti.

Osserva la tua stanza, prendi un foglio e siediti. Ah, prendi anche una penna.

Scrivi un elenco di tutti i materiali (e il loro colore) che ti circondano: pareti, pavimenti, arredi, lampade e infine l’oggettistica principale.

Ad esempio:

  • Intonaco bianco
  • Tessuto grigio scuro
  • Tessuto verde
  • Tessuto bordeaux
  • Legno rovere
  • Gres grigio chiaro
  • Legno laccato bianco
  • Legno laccato azzurro
  • Ottone satinato
  • Ceramica bianca

STEP #2

Fai una selezione

Raggruppa i materiali che hanno colore simili, questi apparterranno alla stessa tacca colore della tua palette colori (es. intonaco bianco e legno laccato bianco).

Quanti colori hai identificato nella tua stanza? 4, 6, 10?

L’obiettivo è quello di non esagerare sulla quantità dei colori, 10 ad esempio sono troppi.
Quindi cerca di fare una selezione e abbandonare qualche colore/materiale. Per eliminare intendo sostituire gli elementi di arredo che appartengono a quelle precise tacche colori che pensi siano di troppo.

Osserva l’illustrazione qui sotto per comprendere cosa intendo.

STEP #3

Ora possiamo aggiungere un tocco di colore

Se hai una base neutra, è sicuramente più semplice aggiungere un colore, questo perché coi neutri puoi abbinarci praticamente di tutto. Per scegliere un nuovo colore per la tua casa, aiutati con la ruota dei colori  o direttamente con la mazzetta colori.

Se deciderai di non aggiungere colore, perché non vuoi o perché magari desideri mantenere un contesto tranquillo, soft, ma comunque accogliente, ti suggerisco di inserire un piccolo accento di colore scuro; può essere un marrone scuro o un nero.

Questo perché, così facendo, andrai a creare un piacevole contrasto che manterrà sì tutto neutro, ma renderà lo spazio più vivo, dinamico, di carattere e meno piatto e banale.

Le 3 condizioni ideali di armonia cromatica sono:

1 > Contesto completamente neutro (palette composta da grigi, bianchi, neri e/o marroncini).

Ad esempio la tua stanza potrebbe contenere i seguenti colori:

scegliere-i-colori-palette-neutra

2 > Contesto neutro più un colore di accento.

Ad esempio la tua stanza potrebbe contenere i seguenti colori:

scegliere-i-colori-palette-azzurro

3 > Contesto neutro più un colore di accento, più uno a contrasto.

Ad esempio la tua stanza potrebbe contenere i seguenti colori:

scegliere-i-colori-palette-azzurro-marrone

Crea la tua palette colori, caratterizzata dai colori degli elementi esistenti (selezionati), più eventualmente quelli degli arredi nuovi, costituita in totale da 5 o 6 tacche colore. 

STEP #4

Come distribuire il colore?

Tutto ciò che ha una superficie ha un colore, di conseguenza possiamo applicare il colore su qualsiasi elemento (superfici della stanza, arredi e oggetti) che compone la casa.

Il metodo migliore per distribuire il colore in modo equilibrato è sicuramente quello della regola 60-30-10 (qui trovi l’articolo completo), ma facciamo un ripassino anche qui:

  • il 60% dello spazio è occupato dal colore principale
  • il 30% dello spazio è occupato dal colore secondario
  • il 10% dello spazio è occupato dal colore di accento

Sì Romi tutto molto bello, ma che significa?

Se dovessi arredare casa da zero, ti direi di seguire la regola come descritto in questo articolo.

Ma se hai già un arredo esistente, ti invito ad osservare ed identificare le maggiori campiture di spazio che occupano i materiali/colori prevalenti. Prova ad immaginare e suddividere nelle 3 percentuali, le categorie cromatiche di tutti gli elementi che compongono il tuo spazio.

In genere fanno parte della categoria del 60% i colori chiari e neutri. Il 30% potrebbe essere un color marroncino (legno) e il 10% potrebbe essere quel colore che potresti assegnare all’oggettistica più importante.

Dico potrebbe perché non c’è una regola precisa, bisogna valutare caso per caso.

Ad esempio potresti avere tutte le pareti bianche e molti arredi bianchi e allora il tuo 60% sarebbe il bianco.

Ad esempio potresti avere una parete beige, il pavimento in legno, qualche mobile in legno e allora il tuo 60% sarebbe il beige/marroncino.

Suddividi la tua palette colori (quella creata nello step 3), in 3 parti raggruppando i colori simili.

Una parte della palette colori apparterrà al 60%, una parte al 30% e la parte restante al 10%.

Un consiglio in più:

Oltre a scegliere i colori giusti e nelle quantità giuste, bisogna saperli posizionare in modo armonico all’interno della stanza e della casa.

Se avessi distribuito il colore, nonostante la corretta applicazione della regola 60-30-10, in modo non equilibrato questo sarebbe stato il risultato.

stanza-colori-sbilanciati

Qual è l’errore secondo te?

L’errore è che gli elementi appartenenti ad un colore sono raggruppati in un lato della stanza e nell’alto lato sono presenti tutti gli altri colori.

“Muovi” i colori della palette e richiamali qua e là all’interno dello spazio, aiutandoti anche con gli oggetti di home decor.

Questo trucchetto ti darà un bellissimo effetto di armonia, di uno spazio pensato e progettato da chi ama davvero la propria casa.

Quando andrai ad arredare la tua libreria, a creare lo styling del mobile dell’ingresso, oppure ancora la gallery wall sopra al divano, tieni sempre a mente questi concetti di armonia, equilibrio e dinamismo.

Tutti concetti che spiego nel dettaglio all’interno del mio corso digitale “Da Abitazione a Casa” in cui ti insegno a rendere accogliente la tua casa attraverso l’armonia degli elementi decorativi.

In questo articolo ti ho spiegato step by step come scegliere, bilanciare e aggiustare i colori nella tua casa. Spero di averti trasmesso ottimi spunti di riflessione e nuove idee per trasformare la tua casa in uno spazio accogliente e felice come lo hai sempre desiderato.

Ciao, alla prossima.

P.S. Hai già scaricato lo Style Book?
La guida gratuita che ti aiuta a trovare il tuo stile di arredo e a valorizzare la tua casa.
Grazie allo Style Book imparerai a realizzare una casa curata, accogliente e funzionale alle tue esigenze, per sentirti bene ogni giorno.

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L’articolo Come scegliere i colori in casa: impara a bilanciarli in modo armonico (anche se la tua casa è già arredata) sembra essere il primo su Romina Sita.

5 Luglio 2023 / / Romina Sita

Hai presente quando entri in casa e vedi ordine e armonia? Ecco, queste sensazioni non sono date solamente dalla giusta scelta di arredamento, ma anche, anzi oserei dire soprattutto, dai piccoli oggetti decorativi, dalla loro quantità, da dove e come sono posizionati all’interno della stanza e della casa. In questo articolo desidero mostrarti qualche idea pratica su come disporre gli oggetti di home decor all’interno della tua casa, per prendere ispirazione e imparare ad applicare i consigli di home styling che ti permetteranno di provare ogni giorno quella piacevole sensazione di ordine e armonia ogni volta che varchi la soglia di casa.

INDICE DEI CONTENUTI
L’errore che ahimè si commette
Esercizio pratico: facciamo uno styling insieme
#1 Step
#2 Step
#3 Step
Quali sono le tipologie di composizioni che si possono realizzare in casa
#1 Tipologia
#2 Tipologia
#3 Tipologia
Esempi di composizioni armoniche
Trasforma la tua casa

L’errore che ahimè si commette

Quando si arreda casa, ormai me lo avrai sentito dire più e più volte, si impiegano la maggior parte delle energie durante la scelta degli arredi principali e non si dà il giusto peso invece a tutti quei dettagli di home decor, che sono proprio quelli che fanno la differenza! Ovvero tutti quegli oggetti decorativi che creano quell’aspetto armonico e accogliente che hai tanto desiderato per la tua casa fin dall’inizio.

A dirti la verità questo (quello di sottovalutare il potenziale dell’oggettistica della casa) è un errore che ho fatto anche io quando sono venuta a vivere in questa casa (nel lontano 2010!). Forse perché l’ho arredata un pò di fretta o forse perché avevo la testa concentrata altrove. Poi pian piano mi sono resa conto che, nonostante l’arredamento scelto mi piacesse molto, mancava qualcosa. Gli oggetti decorativi, seppur pochi, c’erano, ma erano posizionati senza una logica precisa e armonica.

Quando mi sono sposata lavoravo in un’azienda come interior stylist da poco più di 1 anno e solo col tempo, grazie a tutto ciò che ho appreso e all’esperienza ho capito quali fossero gli interventi di home styling da applicare anche a casa mia, nella mia bellissima casa che tanto adoro!

Ora sono qui, su questo blog, proprio a condividerti tutto ciò che ho imparato in questi anni, perché desidero che tu possa provare le stesse e bellissime sensazioni che provo io a casa mia!

Troppo spesso vedo mensole, mobili della tv, vani a giorno sovraccarichi di soprammobili, oggettini e libri tutti ammassati tra loro senza nessun senso logico.

Quali sensazioni possono dare queste composizioni di oggetti? Ordine e armonia, oppure caos e disordine?

Sulla risposta direi che siamo d’accordo: caos e disordine!

Tu: “Ok Romi, ma mi vuoi demoralizzare?”

Niente affatto! Anzi, voglio fare subito con te un esercizio semplice ma pratico che ti permetterà di capire nel concreto ciò che puoi fare fin da subito per rimediare a questa situazione.

Esercizio pratico: facciamo uno styling insieme

STEP #1

Prendi un vano a giorno qualsiasi, quello che è sempre lì in disordine (può essere una mensola, una nicchia, il ripiano di un mobile) e liberalo, togli via tutto.

Togli tutti gli oggetti che gli stanno sopra…tutti eh!

Ora cosa provi?

Ah, che sensazione di respiro… Guarda quanto è grande quel ripiano, non te lo ricordavi, vero?

Ecco, ora che è grande però non significa che devi riempirlo tutto.

Dobbiamo cercare di renderlo bello! Bello e anche funzionale (in base alla zona in cui si trova).

Dai una bella pulita con un colpo di straccio e procediamo.

STEP #2

Ora ti ritrovi lì di fianco una montagna di oggetti. Dobbiamo capire se li vogliamo tutti riporre nel vano a giorno appena vuotato, oppure se possiamo fare una cernita ed eliminare qualcosa (= buttare ciò che non occorre più o riporre in un vano chiuso).

Per ognuno di essi chiediti: davvero lo voglio tenere a vista? Davvero è così bello o importante (es. ha un legame affettivo)?

STEP #3

Gli oggetti rimasti saranno i protagonisti del tuo nuovo styling del vano a giorno.

Tutti avranno un ruolo importante, il ruolo di far parte di una composizione armonica di oggetti.

Posiziona gli oggetti uno ad uno sul ripiano partendo dal più alto o dal più voluminoso, ad esempio dal vaso più alto, oppure da un gruppo di libri affiancati l’uno all’altro.

Procedi creando piccoli gruppi di oggetti distanziati tra loro. All’interno di ogni gruppo fai in modo che ci siano elementi alti, medi e bassi. Come ti accennavo 2 secondi fa, ogni gruppo deve essere distanziato dall’altro (quindi non avrai più l’ammassamento di prima) e tra un gruppo e l’altro è bene mantenere un dinamismo di altezze e forme.

Ti condivido questo articolo in cui spiego nel dettaglio quest’ultimo concetto: Come arredare un piano di appoggio come una vera stylist: 6 tecniche efficaci

Le composizioni di oggetti, se ben studiate e realizzate, possono trasformare l’aspetto estetico di una casa. Quando c’è ordine visivo, che anche ordine mentale, perché gli occhi sapranno dove guardare senza essere disorientati dal caos e dai troppi oggetti.

Fai un test con l’esercizio appena fatto insieme…lascia passare qualche giorno e dimmi se è cambiato qualcosa, a livello mentale intendo. Cosa provi ogni volta che passi davanti a quel ripiano appena sistemato? Ti dà serenità, oppure è rimasto indifferente? Le risposte a queste domande ti daranno la carica per sistemare un altro ripiano della casa, vedrai!

Quali sono le tipologie di composizioni di oggetti decorativi che si possono realizzare in casa

Potenzialmente qualsiasi superficie di appoggio, sia orizzontale, sia verticale, è adatta ad accogliere composizioni armoniche di oggetti. Per semplificare questo concetto, diciamo però che ci sono 3 principali tipologie di composizioni.

TIPOLOGIA 1 – Le composizioni con dietro una parete

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Foto by Rue Mag

Sono tutte quelle composizioni di oggetti posizionate su un ripiano addossato alla parete o allo schienale del mobile in cui sono contenute. Può essere una mensola, il mobile dell’ingresso, una madia, il mobile della tv, il top del mobiletto del bagno, un vano a giorno della cucina, ecc…

TIPOLOGIA 2 – Le composizioni centrotavola

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Foto by Pinterest

Sono tutte quelle composizioni di oggetti posizionate su un piano di appoggio con nulla intorno, ad esempio: il tavolo da pranzo, l’isola o penisola della cucina, il coffee table, ecc…

Sono tutte composizioni visibili a 360° e cioè devono essere possibilmente armoniche su tutti i suoi lati, appunto perché sono posizionate al centro e noi ci muoviamo intorno ad esse quando fruiamo all’interno della stanza.

TIPOLOGIA 3 – Le composizioni a parete

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Foto by The Poster Club

Le gallery wall sono un esempio immediato di ciò che si intende per composizioni a parete. Sono molto decorative, non ingombrano spazio all’interno della stanza e sanno esprimere (attraverso le immagini dei poster o delle fotografie contenute al loro interno) il carattere e la personalità di chi abita la casa.

All’interno del mio corso digitale di Home Styling “Da Abitazione a Casa” spiego nel dettaglio come realizzare composizioni di oggetti decorativi per ognuna di queste tipologie.

Esempi di composizioni armoniche

Ora ti mostro qualche esempio di composizioni armoniche di oggetti decorativi per la casa, che ho realizzato qualche tempo fa. Nel farle mi sono divertita a scegliere prodotti monomarca, in modo che se magari te ne piacesse una in particolare, puoi replicarla velocemente facendo un acquisto unico nello stesso shop.

La nostra casa deve essere composta da arredi principali e oggetti decorativi più piccoli. Gli arredi principali definiscono la funzionalità di uno spazio e l’estetica principale. Tutti gli oggetti di home decor definiscono quel tocco finale di armonia, personalità e carattere di una casa. Senza di essi puoi avere l’arredo più bello e funzionale che vuoi, ma la tua casa sembrerà sempre fredda e impersonale.

Trasforma la tua casa

Impara a trasformare la tua casa con un metodo semplice, pratico e per chi ha poco tempo, a trasformare la tua abitazione fredda e impersonale in una casa accogliente e bella da vivere.

Come?

Scopri il mio corso per diventare la stylist di casa tua e realizzare una volta per tutte la tua casa come l’hai sempre desiderata.

Ciao e alla prossima!

P.S. Continua a navigare nel blog, potresti trovare qualche altro articolo utile.

L’articolo Oggetti decorativi per la casa: idee e consigli per creare composizioni piacevoli da guardare sembra essere il primo su Romina Sita.